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Salmonella in scuole della provincia di Firenze, 224 casi: colpa del farro con pesto e pomodorini

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(Adnkronos) – Sarebbe stato un farro con pesto e pomodorini servito il 24 settembre ad aver scatenato l'intossicazione da salmonella registrata tra gli alunni di alcune scuole della provincia di Firenze.E' quanto emerge dalla risposta data dall'assessore alla Salute della Regione Toscana Simone Bezzini a un'interrogazione urgente presentata dal consigliere regionale della Lega e portavoce dell'opposizione in Consiglio regionale Marco Landi.  "Nessuna caccia alle streghe, né dita puntate contro qualcuno, ma solo la legittima richiesta di trasparenza, anche per rassicurare le famiglie, ancora in attesa di conoscere le dimensioni e le caratteristiche dell'intossicazione.

Con questa mia interrogazione si toglie la cappa di silenzio e si fa chiarezza su una vicenda che ha riguardato centinaia di alunni", ha detto Landi. Sono infatti 224 i casi di salmonellosi notificati a seguito dell'intossicazione avvenuta in alcune mense scolastiche gestite da Qualità&Servizi.Per quanto riguarda i comuni di residenza, quasi la totalità dei casi afferisce a Sesto Fiorentino (100) e Campi Bisenzio (92); gli altri comuni interessati sono Firenze (8), Signa (6), Barberino (5), Scandicci (2) e un caso in residenti a Fiesole, Figline e Incisa, Carmignano, Fucecchio, Lastra a Signa, Poggibonsi.  Per quanto riguarda le fasce di età, 61 i casi registrati negli asili nido, 51 nelle materne, 106 alle elementari, 4 alle medie.

A questi si aggiungono 21 operatori di Qualità&Servizi risultati positivi, anche se in quasi la totalità dei casi asintomatici.Le famiglie che si sono rivolte al Pronto soccorso del Meyer sono state 93, 2 hanno fatto accesso a Pistoia e due a Prato.

In totale i ricoverati sono stati 26 (24 al Meyer, e uno ciascuno a Pistoia e Prato). —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Digitale, Butti: “L’Ue punti sulle economie di scala”

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(Adnkronos) – Come europei “possiamo contare su una solida base di competenze”, ma le normative Ue che “affliggono il continente” impediscono alle aziende di crescere.Così Alessio Butti, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con delega all'innovazione tecnologica, durante il discorso inaugurale della conferenza Comolake a Cernobbio. “Il risultato è che non si possono raggiungere le economie di scala per crescere anche in modo globale”. “Noi europei soffriamo enormemente l’assenza di una visione strategica chiara e concreta rispetto al fronte tecnologico e digitale.

Queste caratteristiche ci rendono deboli sia su concorrenti che alleati”, spiega Butti.L’Ue investe “poco e male”, non investe nelle giovani generazioni e non aggiorna le competenze di chi è nel mondo del lavoro, spiega. Il sottosegretario indica come esempio il tentativo di creare un cloud europeo, operazione “fallimentare”.

In parallelo lo sviluppo delle reti digitali ad alta velocità “procede in modo scoordinato” perché il mercato è frammentato e i modelli di sviluppo sono diversi tra loro, spiega.La conseguenza è un “mosaico caotico” di aree malservite, aree non servite affatto e piccoli player che agiscono da soli, continua Butti.

La soluzione?Serve una riforma del roaming per avvantaggiare i clienti e favorire il consolidamento degli operatori a livello paneuropeo, cosa che “consentirebbe la loro crescita e competitività a livello globale” e favorirebbe gli investimenti in aree rurali riducendo il divario digitale.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Meloni contro il M5S: “Se devo farmi spiegare le cose da voi mi dimetto”. E Conte attacca

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(Adnkronos) – Giorgia Meloni oggi in Senato a muso duro contro il M5S.La premier nelle repliche ha lanciato l'affondo ai grillini sul tema della transizione ecologica, rispondendo a quelle che ha definito una "sequela di menzogne" riportate da una senatrice Cinquestelle. "Se devo farmi spiegare cosa ho detto da un esponente del M5S, mi dimetto…", le parole della presidente del Consiglio in Aula, parole che in serata hanno suscitato la piccata reazione con replica del leader pentastellato Giuseppe Conte durante la replica alla Camera. Nel corso delle repliche al Senato, dopo le sue comunicazioni in vista del Consiglio europeo, la presidente del Consiglio ha risposto duramente all'intervento della senatrice M5S Bevilacqua puntando il dito contro "la sequela di inesattezze miste a menzogne" che a suo avviso sarebbero arrivate dal Movimento 5 Stelle.  "Ho detto che se nel fare la transizione ecologica imponiamo l'uso di un'unica tecnologia, che è l'elettrico, ci consegniamo a nuove dipendenze.

Non so se non ha capito ma il concetto non è difficile" ha affermato Meloni rivolgendosi alla senatrice pentastellata. "Se devo farmi spiegare cosa ho detto da un esponente del M5S, mi dimetto…", ha poi ironizzato. "Oggi, Meloni, ha detto una cosa interessante, ovvero che si dimetterà nel momento in cui un esponente del Movimento 5 stelle le spiegherà il senso delle sue parole.Ci provo.

Quando lei ha detto sì alla natalità voleva dire il raddoppio delle tasse sui pannolini e sui prodotti per l'infanzia?Quando ha detto cancellazione delle accise voleva dire aumento delle accise, quando ha detto aiuti ai pensionati e stop alla legge Fornero voleva dire tagli alle rivalutazioni delle pensioni.

Quando lei ha detto blocco navale intendeva dire facciamo il blocco dei treni.Quando lei ha detto di voler dare ampio spazio al merito intendeva dire 'riconosceremo il merito solo ai familiari e ai nostri amichetti'", la replica di Giuseppe Conte nel suo intervento in aula alla Camera dopo la replica della premier. "Quando lei diceva no al regionalismo – continua Conte -, intendeva dire a una riforma che rafforzi le regioni fino a spaccare l'Italia.

Quando lei predicava la lotta alla mafia intendeva dire facciamo la guerra ai campioni dell'antimafia come De Raho e Scarpinato.La smetta". "Gli investimenti in sicurezza dove sono?

Ha visto che mancano 23mila unità nelle nostre città?Rispetto al mio governo, nel 2019, sono aumentate del 23% le rapine in strada, e lei sta distraendo risorse economiche e umane per mandare 16 migranti in Albania che poi ritorneranno, mentre ne arrivano mille in 24 ore a Lampedusa.

Dove sono i suoi post furenti contro la sicurezza?Non se ne occupa più ora che è al governo", l'attacco del presidente pentastellato. "Non ci venga più a raccontare la favoletta dei poteri forti.

Sia onesta con sé stessa: i poteri forti sono in luna di miele con il vostro governo.La smetta con questo vittimismo complottista, si tolga il guscio di Calimero", continua Conte, che conclude: "Gli italiani l'hanno votata per governare non per lamentare della fatica di governare e di complottismi vari.

Governi se ne è capace".  —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Assorup a Governo: aumentare fondo aggiornamento e introdurre patente

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(Adnkronos) – "Un incontro per approfondire la proposta di inserire nella prossima legge di bilancio una modifica all’art. 7, comma 7-bis del decreto legge 16 luglio 2020 n. 76 incrementando a 4 milioni di euro il fondo presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti destinato ad iniziative finalizzate all’aggiornamento professionale del RUP", i Responsabili Unici del Progetto.E' la richiesta contenuta in una Lettera inviata dal Presidente Daniele Ricciardi al Presidente del Consiglio e ai Ministri a seguito del Congresso Nazionale di Assorup (Associazione Nazionale dei Responsabili Unici del Progetto), che si è tenuto nei giorni scorsi. La richiesta è anche di prevedere che "lLe Stazioni appaltanti che, nel corso dell’anno, procedono all’affidamento di servizi di formazione in materia di contratti pubblici per una spesa superiore a 5.000 euro, sono rimborsate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti tramite parte delle risorse del fondo per la differenza tra la somma spesa e la predetta soglia.

Tramite il fondo il Ministero delle infrastrutture e dei Trasporti finanzia iniziative promosse da soggetti pubblici e privati per la professionalizzazione dei RUP". "Per quanto riguarda la Patente del RUP chiediamo di approfondire la possibilità di emendare il Codice dei contratti pubblici all’art. 15 comma 2 sostituendo le parole “in possesso dei requisiti di cui all’allegato I.2” con “in possesso della certificazione di cui all’allegato I.2”.Tale allegato dovrà prevedere i livelli e i meccanismi di certificazione.

Le opzioni sul tavolo sono un sistema analogo alle professioni riconosciute con un “esame di Stato” che potrebbe gestire l’Anac e che in base al risultato colloca il Rup nei diversi livelli di competenza (base, intermedia, avanzata ed esperta).Se invece il Governo non intende intaccare la disciplina sulla qualificazione delle stazioni appaltanti i livelli possono essere tre (base, specialistico e avanzato) ed il riconoscimento della certificazione sarà fatto sui titoli (la partecipazione alle tre tipologie di corsi) e l’esperienza pregressa come RUP".  Sono proposte – si sottolinea – "che provengono dalla nostra Associazione che ha raggiunto 1.000 associati su tutto il territorio nazionale ed ambisce a rappresentare la comunità di 160.000 RUP registrati sui sistemi di Anac". L’Anac – continua Ricciardi – ha tutto il patrimonio di dati necessari per riconoscere la quantità e la qualità dei contratti gestiti da ciascun RUP italiano.

La Patente, così costruita, determina l’inserimento in un albo che può facilitare il trasferimento tra stazioni appaltanti anche in relazione all’esperienza sul campo legata alle categorie merceologiche.Solo con la Patente si realizza la tutela del Rup (sentirsi preparato a ricoprire il ruolo), l’interesse della Stazione appaltante (vedere realizzato il progetto), la garanzia per i cittadini (spendere bene il denaro pubblico)". —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tlc, Casanova Tormo (Amazon): “Con connessione satellitare risparmi per 4,4 mld”

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(Adnkronos) – L'Italia può risparmiare 4,4 miliardi di euro sfruttando la connessione dei satelliti a bassa orbita per collegare a internet le case non raggiunte dalla rete fissa.Questa la stima di Jordi Casanova Tormo, a capo della divisione di Amazon EUPP Ads Telecom Space, presentata alla conferenza Comolake. Il costo stimato di cablare le case italiane non raggiunte dalla rete è di circa 21 miliardi di euro, spiega il dirigente, aggiungendo che un terzo di quella cifra andrebbe coperto da sussidi statali. "Naturalmente, i costi aumentano esponenzialmente man mano che l'area diventa più rurale: il costo di distribuzione della fibra nell'ultimo 1% delle case in Italia è 18 volte superiore al costo medio di connessione in un'area urbana", spiega Casanova Tormo. Il dirigente precisa che la costellazione satellitare di Project Kuiper, la risposta di Amazon alla divisione Starlink di SpaceX, sarà in grado di servire circa il 4% delle famiglie italiane dal 2030.

Il commento arriva in un momento in cui si rumoreggia di un possibile accordo tra governo italiano e la società di Elon Musk per rendere più accessibile la connessione Starlink in Italia. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

A maggio 2025 arriva il live-action di ‘Lilo e Stitch’: l’annuncio della Disney

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(Adnkronos) – Dopo oltre vent'anni dal lungometraggio animato scritto e diretto da Chris Sanders e Dean DeBlois, arriva una versione live-action di 'Lilo e Stitch'.La Disney ha annunciato ufficialmente l'uscita: il film arriverà nei cinema italiani il 21 maggio 2025, con due giorni di anticipo rispetto agli Stati Uniti. Non ci sono ancora foto o trailer ufficiali di questo nuovo lungometraggio sull'amicizia tra un alieno (l'Esperimento 626, ribattezzato 'Stitch' sulla Terra) e una bambina hawaiana: solo un paio di brevi lanci social di una manciata di secondi che svelano il look in digirale del protagonista.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lavoro, Boccardelli (Luiss): “Il vero imperativo della rivoluzione dell’intelligenza artificiale sono le competenze”

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(Adnkronos) – Il vero imperativo della rivoluzione dell’intelligenza artificiale sono le competenze, spiega Paolo Boccardelli, rettore dell’Università Luiss, dal palco di Comolake.A livello globale si assiste a un “progressivo in-sourcing delle competenze di natura tecnologica”, aziende che mantengono un presidio sul campo assumendo esperti con competenze di tipo Stem (scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche).  “Tempo fa si pensava che digitalizzazione equivalesse a semplificazione.

Oggi sappiamo che equivale a un aumento: lo dimostra l’IA generativa”.Il risultato è che le aziende si orientano “fortemente” verso l’innovazione e imprese.

E mentre la tendenza a innovare nelle grandi aziende è “naturale”, lo è meno per le piccole e medie imprese.Tuttavia, anche loro devono muoversi in questo senso per rimanere competitive. Le università “possono fare la loro parte” ma non bastano, continua Boccardelli; possono “avvicinare” al mondo del lavoro con le capacità di base, “ma il vero up-skilling e re-skilling si fa sviluppando progetti innovativi e creando servizi e progetti innovativi”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Piano Mattei, Fontana: “La Regione Lombardia ha le capacità per raggiungere gli obiettivi”

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(Adnkronos) – "Ritengo che il Piano Mattei sia un'iniziativa importante e innovativa perché imposta il rapporto e il progresso di un grande continente come l'Africa, giovane e piano di energia, sulla condivisione delle scelte e la collaborazione per fare in modo che diventi un'opportunità sia per l'Africa che per il nostro territorio.Regione Lombardia ha le competenze e le capacità di mettersi a disposizione per collaborare al raggiungimento di questi obiettivi".

Lo ha affermato oggi il governatore della Regione Lombardia, Attilio Fontana, all'apertura dei lavori del convegno ComoLake 2024, in corso a Cernobbio.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tv, l’iraniana Afsoon Neginy dalla Fialdini: “Quel biglietto per l’Italia mi salvò la vita”

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(Adnkronos) – "Di notte molte volte i miei familiari andavano fuori, e restavano in certi posti, nascosti, per evitare i bombardamenti.A quel punto io mi recavo in quella che una volta era come la 'Sip', la cabina telefonica a gettoni, e chiamavo, anche solo per dire 'ciao, state bene?

Tutto a posto?'".E' la toccante testimonianza dell'infanzia di Afsoon Neginy, imprenditrice iraniana che nel 2021 è stata selezionata da Forbes Italia tra le 100 personalità femminili italiane di successo e vive in Italia dal 1980.

L’imprenditrice si racconta a Francesca Fialdini nella puntata di 'Le Ragazze' in onda stasera in prima serata su Rai3. "Vivi tutti i giorni in un mondo ma la tua testa, il tuo cuore stanno da un'altra parte, dove ci sono persone che rischiano la vita e stanno in una situazione completamente differente.E ti trovi a chiederti 'cosa sarebbe successo se non avessi fatto quel biglietto per l'Italia'?

Sicuramente non sarebbe stata questa la mia vita'", spiega la manager.Nata a Teheran, in Iran, il 14 maggio 1962, Afsoon vive da molti anni in Italia dove è diventata un importante manager nel settore della cosmetica.

Figlia di insegnanti divorziati, cresce con la madre e le zie in un ambiente tutto al femminile, durante il regno dell’ultimo Scià di Persia, Reza Pahlavi.Di quel periodo ricorda la spensieratezza in famiglia ma anche il clima di terrore diffuso a causa della Savak, la polizia del regime e delle frequenti sparizioni di persone incarcerate.  A 18 anni, dopo il diploma, decide di andare a studiare all’estero, negli Usa, ma quando un gruppo di studenti islamici occupa l’ambasciata americana, i rapporti con gli Usa si interrompono e Afsoon deve scegliere un’altra meta, l’Italia.

In quel periodo è in corso la Rivoluzione Islamica capeggiata dall’Ayatollah Khomeini.La rivoluzione era stata sostenuta da tutta la popolazione, studenti compresi, ma la nascita della Repubblica Islamica con una costituzione basata sul Corano segnerà la fine dei diritti sociali e della libertà delle donne.

Afsoon riesce a partire per l’Italia nel settembre del 1980, pochissimi giorni prima della chiusura degli aeroporti per lo scoppio della guerra con l’Iraq.A Perugia si laurea in farmacia e inizia a lavorare grazie alla Legge Martelli che finalmente nel 1990 permetteva agli stranieri con regolare permesso di soggiorno di avere un impiego.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tecnologia, Bernini: “Il quantum italiano è il quantum del futuro”

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(Adnkronos) – L'Italia può essere più competitiva nello sviluppo del supercalcolo, "dove abbiamo skill particolarmente innovative", rispetto all’intelligenza artificiale, dove “rincorriamo” e “accompagniamo”.Questo il quadro di Anna Maria Bernini, ministra dell'Università e della Ricerca, in collegamento alla conferenza Comolake. "Il quantum italiano è il quantum del futuro, possiamo metterci in prima fila rispetto agli altri Paesi", dichiara Bernini, sottolineando l'importanza futura di questa tecnologia al lato di HPC (high performance computing) e big data.

Il governo sta lavorando su una strategia quantistica, ha aggiunto.  Sul versante della cooperazione internazionale, la ministra ha parlato della necessità di trovare un compromesso tra collaborazione e competitività differenziando i partner. "È evidente che un Paese deve tirare acqua al suo mulino.Ma i Paesi definiti 'like-minded' devono cooperare", ha riassunto, con un implicito richiamo al rischio posto dai Paesi autocratici.

La sua ricetta è "cooperazione anche nella competizione, condivisione delle migliori pratiche e sicurezza nella ricerca, che deve essere aperta quanto possibile e chiusa quando necessario per evitare trasferimenti tecnologici inopportuni o che scivolano nelle direzioni sbagliate". —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Corruzione, indagato anche ‘l’uomo di Elon Musk in Italia’

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(Adnkronos) – E' indagato dalla procura di Roma per concorso in corruzione Andrea Stroppa, considerato 'l'uomo di Elon Musk in Italia', perquisito nell'ambito dell'inchiesta capitolina.Stessa accusa per un ufficiale di Marina e il rappresentante legale di Olidata. Secondo quanto si legge negli atti, l'ufficiale di Marina, ''compiva atti contrari ai suoi doveri d'ufficio rivelando illegittimamente a Stroppa notizie di ufficio destinate a rimanere segrete (in particolare, inoltrava a Stroppa un documento riservato del Ministero degli Affari Esteri redatto a margine di una riunione tenutasi il 29 agosto scorso, alla quale'' l'ufficiale di Marina ''prendeva parte in virtù del proprio ruolo di Ufficiale della Marina Militare in forza al Sesto Reparto dello Stato Maggiore Difesa, avente ad oggetto la valutazione del progetto finalizzato all'impiego, con scopi militari prima e dual use dopo, delle tecnologie satellitari fornite dall'azienda americana SpaceX)". "In cambio accettava la promessa da Stroppa, nell'ambito di una più ampia attività di agevolazione rispetto agli interessi della multinazionale SpaceX, della conclusione di un contratto di fornitura tra tale società e la Olidata S.p.A., e la susseguente stipula di un ulteriore contratto di partnership tra Olidata e una società partecipata occultamente dal militare'', si legge.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Roma, lite dal barbiere: cliente ferito a collo e schiena con forbici da dipendente

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(Adnkronos) – Forse una lamentela di troppo per la fila.E il dipendente, impegnato in un taglio con ancora le forbici in mano, lo ha colpito alla schiena e al collo.

E' successo intorno alle 15.30 in un negozio di barbiere in via di Torrevecchia 577.  La vittima, uno straniero trasportato in codice rosso al policlinico Gemelli, non è in pericolo di vita.Sul posto i carabinieri del Nucleo Radiomobile, impegnati nelle ricerche dell'aggressore, straniero anche lui, fuggito subito prima dell'arrivo della pattuglia.  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Gb, il Taylor Swift gate investe il premier Starmer

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(Adnkronos) – Il Taylor Swift gate investe il premier britannico Keir Starmer, nella bufera per il presunto scambio di biglietti gratuiti in cambio della sicurezza – pagata dai contribuenti – garantita alla popstar durante il soggiorno londinese.  Starmer aveva pubblicato su X una foto radiosa di lui e la moglie allo stadio di Wembley per la tappa a Londra dell'Eras tour di giugno, quando non era ancora a capo del governo.Lady Victoria però è poi tornata a Wembley il 20 agosto scorso per un'altra data, quando il marito era già primo ministro.

E sempre con costosissimi biglietti offerti gratuitamente.Downing Street è stata così costretta a smentire che Starmer abbia ricevuto, da premier, biglietti gratuiti
come "ringraziamento" da parte della cantante americana per la polizia
messa a sua disposizione per la sua sicurezza durante il soggiorno nella City.  Le "decisioni operative" sulla sicurezza di Taylor Swift sono state prese "alla fine" da Scotland Yard e non dal governo, si sottolinea, ricordando le minacce di terrorismo contro Taylor Swift a Vienna che l'avevano costretta a cancellare il concerto. "Spetta alla fine alla polizia prendere decisioni operative sula sicurezza di questi grandi eventi".  La scorsa settimana era emerso che il sindaco di Londra Sadiq Khan e la ministra degli Interni Yvette Cooper, anche lei al concerto con biglietti gratuiti, come diversi altri esponenti del governo, erano stati coinvolti nelle discussioni prima che alla cantante fosse infine concessa una scorta con i lampeggianti e un convoglio di motociclisti per recarsi a Wembley.

La madre, Andrea Swift, avrebbe addirittura trattato della sua sicurezza direttamente con la capo di gabinetto Sue Gray (nel frattempo dimessa per altre ragioni).  Starmer è stato costretto ad annunciare la sua intenzione di rendere il valore dei regali e dell'ospitalità che ha ricevuto, in larga misura da Waheed Alli, un donatore del Labour e di Starmer in particolare da anni, da quando è entrato a Downing Street (circa 6mila sterline).Fra questi regali, scrive il Guardian, figurano anche quattro biglietti per il concerto di Swift di agosto arrivati attraverso la Umg, la casa discografica della super star planetaria.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Buchmesse, direttore Juergen Boos: “La letteratura è un atto di speranza”

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(Adnkronos) – "La letteratura è un atto di speranza con la capacità di ricordare la nostra umanità.Può dare una voce a chi non viene ascoltato.

Qui a Francoforte sentiremo dibattiti sui libri in uno scambio democratico.Abbiamo bisogno di uno scambio ricco di prospettive".

Queste le parole di Juergen Boos, direttore della Buchmesse, la Fiera del Libro di Francoforte, durante la cerimonia d’inaugurazione della 76esima edizione, nella Harmonie Hall del Congress Center. "In un momento storico come quello attuale dominato dai conflitti e dalla crisi, ci si potrebbe chiedere quale sia lo scopo della lettura e quale il ruolo di una Fiera del Libro come questa – ha proseguito Boos -.Sherman Mushdin disse 'quel che è speciale della letteratura è che non ha un uso preciso e non deve averlo.

La letteratura può essere utile ma non deve esserlo per forza'.La letteratura attraversa il tempo, ci fa sognare e a volte ci porta in posti lontani.

La letteratura può fare tutto questo ma non deve esser così per forza".  "In momenti di conflitti geopolitici e dibattiti pubblici infuocati, come questi che viviamo – ha sottolineato il direttore della Buchmesse 2024 – a volte ci si aspetta di trovare nella letteratura conferme o di attribuire ad essa qualcosa, ma l'importanza della letteratura è nella letteratura stessa e bisogna proteggerla dalla falsa appropriazione.La libertà di parola è sempre stata alla base dello sviluppo dell'industria dell'editoria, senza la libertà di parola non ci sarebbero libri, non ci sarebbero traduzioni, non si potrebbero fare dibattiti.

La letteratura può dare voce alle persone e può far adottare una nuova prospettiva.Nei prossimi giorni avremo dibattiti intensi, ci saranno alcuni confronti anche su temi politici e sociali e magari si discuterà.

Non sarà una gara a chi parla più ad alta voce ma un'occasione di ascolto e scambio democratico, avendo un confronto rispettoso e con la mente aperta". —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tlc, Labriola (Tim): “Ok a operatori telefonici paneuropei, ma norme uguali per tutti”

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(Adnkronos) – "Sono d'accordo con l'idea della creazione di operatori telefonici paneuropei, ma servono delle norme uguali per tutti".Lo ha affermato oggi Pietro Labriola, amministratore delegato di Tim, durante il suo intervento al convegno ComoLake 2024, in corso a Cernobbio. "La parità delle regole è un punto fondamentale – ha aggiunto Labriola – perché va bene correre, ma fatemi correre allo stesso livello degli altri.

Inoltre, spero che chiunque venga a competere in Italia paghi le tasse su nostro territorio nazionale". 
L’Italia ha detto ancora Labriola, "è il paese peggiore come ritorno sull’investimento nel settore delle telecomunicazioni per 4 fattori: numero di operatori e disequilibrio a livello di market share; andamento dei prezzi, costo delle infrastrutture e costo per l'acquisto delle frequenze 5g troppo elevato".  Secondo Labriola, guardando questi fattori all'interno dell'attuale mercato italiano, "le imprese hanno difficoltà a investire perché non hanno adeguato ritorno su investimento.E se non abbiamo operatori che investono non si può parlare di digitalizzazione".   —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Sciacallaggio e calamità, Senato approva disegno di legge: testo passa alla Camera

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(Adnkronos) – L'Aula del Senato ha dato il via libera al ddl sull'introduzione della circostanza aggravante dello sciacallaggio, in prima lettura a Palazzo Madama.Il semaforo verde è arrivato con 85 voti a favore, 40 contrari e 15 astenuti. La norma introduce, attraverso modifiche al codice penale, misure per il contrasto delle azioni di furto o di saccheggio di persone o di luoghi colpiti da calamità.

Il disegno di legge n. 778 si compone di un solo articolo.In particolare, il comma 1 dell’articolo unico modifica l’articolo 625 del codice penale aggiungendo un’ulteriore circostanza aggravante che ricorre quando il furto è commesso approfittando delle condizioni conseguenti a calamità naturali. "L'aggravante che viene introdotta con questo provvedimento va a colmare una lacuna del nostro ordinamento.

Fino ad oggi, il reato di sciacallaggio, o meglio il furto aggravato in occasione di calamità o disgrazie che si sono abbattute su una popolazione, aveva una pena non solo mite ma del tutto trascurabile, nonostante in realtà sia un reato molto grave che va a colpire delle persone in stato di bisogno.Va anche detto che, ahimè, per effetto anche dei cambiamenti climatici, i fenomeni calamitosi, le alluvioni in particolare, sono sempre più frequenti e sempre un maggior numero di popolazioni viene esposto a questo rischio.

Questo intervento è dunque assolutamente condivisibile", ha detto il senatore di Forza Italia Pierantonio Zanettin intervenendo in Aula durante le dichiarazioni di voto sul ddl. "Con la nuova norma – ha spiegato – nel momento in cui il soggetto responsabile del reato viene individuato può essere arrestato, può avere il rito per direttissima e può scontare delle pene detentive fino a dieci anni.Evidentemente, di fronte alla gravità di questi comportamenti è necessaria una pena che non sia così lieve come fino ad oggi è stata", ha concluso. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Antimafia, casi De Raho e Scarpinato: proposta modifica legge su incompatibilità

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(Adnkronos) – Una modifica della legge istitutiva della Commissione parlamentare Antimafia che disciplini i casi di incompatibilità dei commissari relativamente ai filoni di indagine sui quali l’organismo parlamentare è al lavoro.A quanto apprende l’Adnkronos, è la proposta presentata dalla presidente della Commissione parlamentare Antimafia Chiara Colosimo nel corso della riunione dell’ufficio di presidenza di oggi.  A quanto si apprende, la proposta di modifica avanzata dalla presidente Colosimo prevede che i commissari si debbano astenere sia dai lavori che dalla consultazione degli atti nel caso di indagini che li riguardano: una proposta di modifica volta a tutelare l’obiettività dell’indagine della stessa Commissione.

La bozza sarà aperta a eventuali integrazioni per arrivare al testo definitivo da porre all’attenzione del parlamento per l’approvazione.  La proposta di modifica arriva dopo le polemiche sollevate da esponenti della maggioranza negli ultimi mesi per la partecipazione ai lavori del deputato M5S Federico Cafiero de Raho e del senatore M5s Roberto Scarpinato rispettivamente nel filone di inchiesta sull’indagine di Perugia per presunti accessi abusivi alle banche dati e nell’approfondimento sulla strage di via D’Amelio.La maggioranza nelle scorse settimane si era scagliata contro la partecipazione ai lavori di De Raho, che all’epoca dei fatti finiti al centro dell’inchiesta perugina era procuratore nazionale antimafia, e di Scarpinato, ex magistrato, anche alla luce delle recenti polemiche per le conversazioni tra quest’ultimo e il collega Gioacchino Natoli al centro di un articolo de ‘La verità’.

Accuse sempre fermamente respinte dal gruppo pentastellato. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

 

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(Adnkronos) – “Il lavoro sostenibile è un obiettivo di impresa.Rendere sostenibile il lavoro vuol dire farlo per tutte le generazioni presenti in questo momento all’interno dell’impresa, oggi sono ben cinque le generazioni presenti, che devono coesistere e che sono portatrici di valori diversi, e anche la tecnologia ha un impatto di innovazione profonda sul modo di lavorare.

Mettere insieme tutti questi elementi significa rendere il lavoro sostenibile sia per le generazioni più anziane sia per quelle che si affacciano ora al mondo del lavoro”.Lo dichiara Gianluca Perin, country general manager di Generali Italia, intervenendo a margine dell’evento “Lavoro sostenibile: un nuovo modello per imprese, sindacati e politica”, organizzato su iniziativa del dipartimento Lavoro di Forza Italia e tenutosi presso l’istituto Luigi Sturzo di Roma.  “Il ddl partecipazione è un ddl importante, che rende concreto l’obiettivo di impresa di rendere partecipi i lavoratori.

Ha il vantaggio di avere più possibilità di partecipazione – conclude Perin – e di non essere quindi impositivo.Il giudizio sulle finalità è positivo, poi, come sempre, bisogna vedere come verrà tradotto e bisogna sperare soprattutto che non crei ulteriori burocrazie che possano pesare sulla libertà d’impresa.

Credo però che questo lo possiamo evitare, trovando una modalità win win”. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Teo Teocoli: “Celentano? Non ci parliamo più per colpa di ‘Adrian’…”

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(Adnkronos) –
Teo Teocoli torna ancora sulla rottura con Celentano, commentando le parole di Roberto Saviano che si era espresso in merito. "Sono d'accordissimo con lui, – ha dichiarato Teocoli a 'Un Giorno da Pecora' su Rai Radio1 – purtroppo da ‘Adrian’, programma che non è andato bene, non l’ho più sentito.Sono passati quattro anni ormai che non ci sentiamo, prima lo chiamavo una volta a settimana, poi ho capito che non voleva dare spiegazioni”. "La causa della mia rottura con Celentano è stato proprio il programma 'Adrian'.

Dopo l’abbandono del disegnatore – continua Teocoli su Rai Radio 1 – lui si trovò da solo e chiese a me di fare Celentano.Veramente, col trucco perfetto, la gobbetta sul naso e tutto il resto, in modo che lui, così, non sarebbe apparso.

Gli dissi: 'Prima cosa sarà difficilissimo che la gente non se ne accorga e poi mi sembra una bufala che dai alla gente.Le persone aspettano te e ad andare fuori sono io?'". In passato Teocoli aveva dato delle responsabilità alla moglie del cantante, Claudia Mori. "Claudia ha il suo perché in tutto questo, – ha detto ancora l'attore sulla fine dei rapporti tra lui e il ‘Molleggiato’ – lei non è cattiva ma è una donna dura.

Ma non è solo colpa sua".A 'Un Giorno da Pecora', poi, Teocoli ha raccontato di un altro personaggio del celebre ‘clan’ con cui ci sarebbe qualche attrito: "Si tratta di Don Backy, il quale recentemente ha detto che mi pagava le cene e che ora vuole indietro quei soldi, quando sono passati 60 anni… Ai tempi lui viveva a Milano da solo, alla sera andavo in trattoria e pagava lui, perché non avevo soldi.

All’epoca ero giovane e poi io potevo anche mangiare a casa, visto che vivevo in città.Oggi, dopo più di 60 anni, sui social mi ha rinfacciato queste cene e l’avermi prestato 100mila lire per una macchina, che peraltro mi si ruppe a Parigi tanti anni fa.

Ci sono rimasto male". La querelle è iniziata qualche settimana fa quando Teocoli, in una puntata di Tintoria, era andato giù duro contro Celentano: "Adriano era il mio idolo, era un amico poi da cinque anni è finito tutto.Lui è scomparso, non risponde al telefono, non parla più con nessuno, forse è morto". 
La replica del 'Molleggiato' era arrivata sui social: "Ciao Teo, ma cos'è questa storia?

Ho letto sui giornali che tu soffri perché è da cinque anni che io non rispondo alle tue telefonate, ma se io non rispondo è perché ti voglio BENE!Come fai a non capirlo?".

E aveva aggiunto: "Tu non devi essere triste, se no poi mi intristisco anch'io.Chiama pure se vuoi tanto io non ti rispondo". 
Teocoli aveva ripreso il tema in una successiva intervista al 'Corriere della sera', dove aveva rivelato di essere rimasto "basito, dopo tanto tempo, tanti anni, tante cazzate, tante divertimenti insieme".

Nonostante i tentativi di contatto, Celentano infatti non risponde.Richiamarlo? "No, ci ho rinunciato, avrebbe dovuto farsi vivo lui.

Mi dispiace.Improvvisamente, dopo una vita, il silenzio", afferma Teocoli.

L'ultimo incontro, aveva racconta, risale a quattro anni fa: "La tradizione del suo compleanno il giorno dell’Epifania era rimasta.Quella volta c’era anche Morandi.

Poi ho telefonato 10mila volte, ma non mi ha mai risposto nessuno". Quanto al ruolo di Claudia Mori, il comico aveva risposto: "Lei fa tutto, è la padrona, quando decide una cosa deve essere così.Non è stata tanto leggera con gli amici di Adriano, anzi ha un po’ sconvolto tutto".

E nell'intervista aveva anche già citato il flop del programma 'Adrian': "Una trasmissione disgraziata".Celentano gli aveva chiesto di interpretarlo, non di imitarlo, per presentare il film e Teocoli, pur perplesso, aveva accettato, ma il progetto è naufragato.  —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Migranti, mons. Perego: “Dai muri alle prigioni con i centri in Albania”

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(Adnkronos) – “Siamo passati dai muri alle prigioni”.Monsignor Gian Carlo Perego, presidente della Commissione Cei sui temi dell’immigrazione nonché presidente della fondazione Migrantes, all’Adnkronos dà voce all’amarezza dopo l’accordo, entrato ora nel vivo, tra Italia e Albania per verificare le richieste di asilo dei migranti.  “Spendere un miliardo, come di fatto sarà, per costruire tre prigioni a cielo aperto e un centro di identificazione allo sbarco per 400 persone – il centro di trattenimento è comunque una prigione perché non si può uscire né avere un cellulare e comunque per un Cpr di 120 posti che sappiamo sono dei lager già condannati dalla Consulta in Italia – osserva l’esponente della Cei – significa che siamo passati dai muri alle prigioni quindi siamo davanti ad un passaggio ulteriormente grave nella gestione del diritto di asilo”.  “Fa una certa specie questo passaggio, che è avvenuto con una nave che con l’operazione Mare Nostrum era diventata una nave di soccorso, e che adesso – osserva – diventi una delle navi per respingere le persone che sono in fuga e dove si fa una prima selezione per distinguere uomini da donne e bambini, rischiando di dividere le famiglie per un risultato che ora è di 16 persone su un numero che sarà molto più elevato.

Se i numeri saranno questi per ogni tipo di salvataggio, e non potranno essere più di due in una settimana perché ci vogliono tre giorni dal luogo del salvataggio fino all’Albania, i numeri saranno molto residuali.Forse il 10 per cento se si arriva a 5000 in un anno di quei 52mila che finora sono sbarcati a Lampedusa e nei porti italiani”.  Per il presidente della fondazione Migrantes siamo davanti ad un “grande spreco di risorse, ad un risultato minimo e speriamo venga presto una condanna anche dalla Corte penale europea e dalla Commissione dei diritti umani.

La premessa è anche la condanna che ha avuto Cipro in questi giorni per il trattenimento di alcune persone in maniera non adeguata”.Mons.

Perego parla di “pagina triste della nostra democrazia – lo dicevamo all’annuncio – che speriamo sia solo una pagina triste per l’Italia e non anche per l’Europa perché se avvalorerà nel 2026 col suo trattato questo tipo di scelta, ne vedremo altre e certamente l’Europa dovrà interrogarsi veramente sulle sue origini cristiane e sulla salvaguardia della dignità delle persone e non fermarsi alle chiacchiere”. Sul tema è intervenuta anche Ursula von der Leyen parlando di “lezione per l’Ue”.Al che osserva mons.

Perego: “A mio modo di vedere la von der Leyen non è esattamente informata dei fatti e di cosa si è costruito in Albania e di questa procedura che sta avvenendo.Forse quando sarà, con precisione, informata dei fatti, magari dagli organismi europei deputati anche al controllo, forse rivedrà questo suo giudizio.

Almeno lo spero perché pensare che questa sia la soluzione quando un governo, quello inglese, è caduto sulla stessa soluzione, è una cosa che segnala una deriva europea del popolarismo europeo”. —politicawebinfo@adnkronos.com (Web Info)