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Lavoro, Quarta (Manageritalia): “Dall’ 85% dei manager uomini sì a congedo paritario”

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(Adnkronos) – “Da anni il nostro Gruppo Donne Manager affianca i manager delle aziende più illuminate per sviluppare una cultura di genitorialità condivisa che consenta anche ai padri di vivere appieno un momento così importante e irrinunciabile della propria vita e alle madri di non rinunciare al proprio lavoro.Tante le iniziative fatte e in corso con questo obiettivo.

E da una recente indagine che abbiamo condotto sui manager italiani emerge che l’85% degli uomini al di sotto dei 45 anni è favorevole al congedo paritario, ma soprattutto alla sua obbligatorietà.Uomini e donne sono e devono essere su questo alleati.

La parità di genere non è solo un traguardo femminile ma un’opportunità per tutti, le famiglie, la società e le aziende stesse, che così aumentano produttività e benessere".Così Luisa Quarta, coordinatrice Gruppo Donne Manager di Manageritalia, che oggi ha partecipato all'incontro, presso la sala Stampa della Camera dei Deputati, per la presentazione delle 5 proposte dei manager italiani alla politica per portare più donne al lavoro e per una genitorialità sempre più condivisa.  Secondo Quarta "in Italia, la necessità di un cambio di passo e di una maggiore attenzione verso una genitorialità che non penalizzi le donne, e per questo necessariamente sempre più condivisa, è dimostrata dai dati nazionali che vedono solo 379.000 nuovi nati nel 2023, l’indice più basso mai registrato in Italia.

Il numero medio di figli per donna è oggi pari a 1,20.Nello stesso anno si sono contate 61.391 convalide di dimissioni volontarie di madri lavoratrici che hanno dovuto lasciare la loro occupazione per la difficoltà a conciliare la cura dei figli con l’attività lavorativa (Fonte Ispettorato del Lavoro report 2023)".  "Non va bene -ha continuato Quarta- neanche sotto il profilo dei congedi parentali.

L’Italia, con la sua legge che prevede 5 mesi per la madre all’80% della propria retribuzione e 10 giorni per il padre, è ben lontana dagli standard degli altri paesi europei.In Norvegia per i genitori sono previsti dodici mesi di congedo retribuito suddivisi in una quota destinata alla madre e una al padre (o all’altra mamma) e in un periodo che può essere liberamente condiviso tra i due genitori".  Secondo Quarta, "ciascuna quota genitoriale è con retribuzione al 100% e un massimo di diciannove settimane con retribuzione all'80%.

In Svezia ogni genitore ha diritto a ben 480 giorni di congedo, quindi circa 16 mesi, 90 riservati alla madre e 90 al padre, indennizzati tutti all’80% dello stipendio Meglio dell’Italia anche la Spagna e il Portogallo.Infatti nella penisola iberica il congedo parentale è fissato a 16 settimane per ciascun genitore, con un indennizzo pari al 100% della retribuzione.

Di queste, le prime 6 sono obbligatorie subito dopo la nascita della prole, mentre le successive 10 sono facoltative e i genitori potranno scegliere se utilizzarle a tempo pieno o part time.In Portogallo, invece, i genitori possono richiedere o 150 giorni indennizzati al 100% o 180 giorni indennizzati all’80% dello stipendio", ha concluso. —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Napoli, bomba sotto l’auto del finanziere: la mandante sarebbe l’ex moglie

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(Adnkronos) – Bomba sotto l'auto di un ufficiale della Guardia di finanza, sarebbe l'ex moglie la mandante dell'attentato avvenuto in provincia di Napoli.Nell’ambito di attività d’indagine coordinate dalla Procura di Napoli, i Carabinieri del Nucleo Investigativo di Napoli hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare, emessa dal gip del tribunale partenopeo, nei confronti di tre persone accusate, a vario titolo, di fabbricazione di ordigno esplosivo e concorso in tentato omicidio pluriaggravato ai danni di un Ufficiale Superiore della Guardia di Finanza, avvenuto a Bacoli, il 21 marzo 2023.  Dalle risultanze investigative – si legge in una nota – è emerso che l’autore materiale del delitto, già arrestato il 16 ottobre 2023 dai militari del Nucleo Investigativo di Napoli, abbia agito su mandato dell’ex compagna dell’Ufficiale, che a sua volta ha potuto contare sul contributo materiale di altri due soggetti per il confezionamento dell’ordigno artigianale adoperato per il grave attentato dinamitardo. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Lavoro, Ballarè (Manageritalia): “Serve genitorialità più condivisa, 5 proposte a politica”

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(Adnkronos) – “Il Paese, per crescere a livello economico e sociale, ha bisogno di più giovani e di più donne al lavoro.Come manager abbiamo il dovere di mettere in sinergia la produttività e competitività delle aziende con il benessere e il senso del lavoro delle persone, per questo abbiamo bisogno di generare un cambiamento culturale sul lavoro, in famiglia e nella società che non veda più la maternità come carico esclusivo della donna ma coinvolga appieno entrambi i genitori.

Passando dal concetto di maternità a quello di genitorialità sempre più condivisa”.Lo ha detto oggi Marco Ballarè, presidente di Manageritalia, questa mattina a Roma presso la sala Stampa della Camera dei Deputati, presentando la proposta normativa in 5 punti dei manager italiani alla politica per favorire una genitorialità sempre più condivisa e che non penalizzi il lavoro e la carriera delle donne.  Dalla creazione di un bonus strutturale di 400 euro a coppia (interamente detassato e a carico dell’azienda) per l’acquisto di beni per il nascituro all’estensione del congedo di paternità dagli attuali 10 giorni a un mese con il 100% della retribuzione per il padre lavoratore, oltre a sgravi contribuitivi per le aziende che migliorano spontaneamente la disciplina dei congedi sino alle agevolazioni fiscali per le assunzioni femminili. "Per far questo necessitiamo anche dell’aiuto concreto del Parlamento, del Governo e del legislatore per avere il supporto di una norma di legge che garantisca davvero a tutti questo salto culturale e comportamentale.

Per coinvolgere anche i tanti italiani che lavorano nelle nostre Pmi serve una legge e un piccolo finanziamento che almeno all’inizio dia davvero una scossa al mondo del lavoro e a tutto il Paese”, ha concluso.  —lavorowebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Manovra, consegnato all’Ue il Documento Programmatico di Bilancio: le novità

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(Adnkronos) – Dopo il via libera del Cdm, è stato consegnato oggi a Bruxelles il Documento programmatico di bilancio (Dbp).Il testo, che riporta il valore dell’impatto delle misure della Manovra 2025 in percentuale sul Pil, dovrà ora essere valutato dalla Commissione Europea. Con la Legge di Bilancio 2025 "prosegue il percorso intrapreso per ridurre la pressione fiscale a carico delle famiglie con redditi medio-bassi, conferendo solidità e certezza al sostegno di lavoratori e contribuenti", si legge nel Documento in cui si sottolinea come "la manovra rafforza altresì le iniziative in favore delle famiglie e della genitorialità, anche con misure volte a supportare gli istituti per la conciliazione dei tempi lavorativi con le esigenze familiari.

Nel merito, si potenziano i congedi parentali e si stanziano risorse in favore dei nuovi nati.Si rifinanziano, inoltre, il Fondo di garanzia per la prima casa e quello per le non autosufficienze, nonché il contributo destinato all’acquisto dei beni alimentari di prima necessità (Carta “Dedicata a te”).  
In materia pensionistica – si sottolinea – "sono prorogati, per il 2025, gli interventi di flessibilità quali Ape sociale, Opzione donna e Quota 103 e in materia di pensioni minime.

Sono previste inoltre misure per favorire la permanenza al lavoro al raggiungimento dei requisiti di età per la pensione". Gli interventi previsti dalla manovra saranno finanziati, "oltre che dalle risorse disponibili a legislazione vigente, dalle maggiori entrate e dalle minori spese previste dalla manovra.In particolare, dal lato delle entrate concorrono alla manovra misure a carico di banche e assicurazioni e in materia di concessioni sui giochi, nonché il riordino delle tax expenditures, che terrà conto del numero dei familiari a carico nel computo delle detrazioni".

Lo si legge nel Documento programmatico di bilancio (Dbp) dell'Italia consegnato alla Commissione Europea in cui si sottolinea come è "tra gli altri, previsto anche il potenziamento degli investimenti nel settore difesa e per lo sviluppo e la coesione". Dal lato delle spese "concorrono alla manovra misure di revisione, razionalizzazione e rimodulazione delle spese dei Ministeri e degli enti territoriali e l’utilizzo delle risorse previste a legislazione vigente preordinate all’attuazione della riforma fiscale".  In particolare dal documento si evince che ammontano a circa 2,1 miliardi d euro di tagli ai ministeri per il prossimo anno, pari a poco più dello 0,1% di pil.Le entrate dalle misure di revisione dell'imposizione fiscale a carico delle banche e dei prodotti assicurativi, nonché in materia di concessioni sui giochi ammontano allo 0,168% del pil, quindi oltre 3 miliardi.   Dalle tabelle emerge poi che quasi 12 miliardi per il taglio del cuneo fiscale e l'accorpamento dell'Irpef, pari allo 0,58% del pil e il riordino delle spese fiscali in favore dei nuclei numerosi.  Gli stanziamenti per le famiglie ammontano a circa 1,6 mld di euro – circa lo 0,078% del pil.

Le misure sono: la carta 'Dedicata a te' , il bonus neonati; il potenziamento dei congedi parentali, incremento delle risorse a favore del bonus asilo nido, rifinanziamento del Fondo di garanzia per la prima casa e del; fondo per le non autosufficienze Ammonta invece allo 0,114% del pil, oltre 2 miliardi, lo stanziamento in manovra per le misure in favore delle imprese, dagli sgravi per gli occupati giovani e donne al Sud agli incentivi per la Zes.Nel dettaglio le misure sono: il rifinanziamento della Nuova Sabatini; la proroga al 2025 del credito d'imposta per investimenti nella Zona economica speciale per il Mezzogiorno; la proroga dell'esonero contributivo a favore dei giovani fino a 35 anni di età e delle lavoratrici svantaggiate; estensione delle misure di esonero contributivo per incentivare lo sviluppo occupazionale della Zes e delle imprese avviate da giovani; misure fiscali per il welfare aziendale e la riduzione dell'aliquota dell'imposta sostitutiva sui premi di produttività.  . Nella manovra 2025 "si sostiene la dinamica della spesa sanitaria che, come previsto nel PSBMT, crescerà a un tasso superiore a quello fissato per l’aggregato di spesa netta obiettivo, attraverso risorse in favore del personale e un incremento del livello di finanziamento del Fondo sanitario nazionale", si legge nel Documento in cui si sottolinea come "in favore del pubblico impiego si stanziano risorse per il finanziamento del rinnovo dei contratti per il triennio" mentre "in materia di sicurezza si rifinanziano le missioni di pace e le operazioni Strade e Stazioni sicure". In riferimento alla gestione delle emergenze, anche legate al rischio climatico, è incrementato il FEN e istituito un Fondo per il finanziamento delle spese connesse agli interventi di ricostruzione.

Sono inoltre previsti interventi di sostegno agli enti territoriali. Quanto al supporto alle imprese è rifinanziata la Nuova Sabatini, prorogato al 2025 il credito d'imposta per investimenti nella Zona economica speciale (ZES) per il Mezzogiorno e confermate alcune misure di sgravi contributivi già in vigore per incentivare l’occupazione di giovani, donne e lavoratori svantaggiati.Sono inoltre previsti interventi in materia di detassazione dei premi di produttività e per il welfare aziendale.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Tpl, a Cagliari convegno Asstra – Uitp su come attrarre nuova domanda

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(Adnkronos) – Si terrà il 21 e 22 ottobre 2024, presso il T Hotel di Cagliari, la Conferenza internazionale “Attrarre nuova domanda per il TPL: soluzioni ed esperienze a confronto”, organizzata da Asstra (Associazione Trasporti), Asstra Sardegna e Uitp (Unione Internazionale del Trasporto Pubblico).L’evento -che ha ricevuto il Patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna e del Comune di Cagliari- offrirà un’importante occasione di confronto su come migliorare l'offerta del trasporto pubblico locale (TPL) e attrarre nuova domanda, attraverso soluzioni innovative e sostenibili.  L’appuntamento coinvolgerà rappresentanti delle istituzioni, esperti del settore e operatori del trasporto pubblico, nazionali e internazionali, che si riuniranno per discutere le sfide attuali e future del TPL.

L'obiettivo è di individuare nuove strategie per incrementare la domanda di trasporto pubblico, tenendo conto delle evoluzioni tecnologiche e delle esigenze sempre più complesse delle città e dei territori.Nel corso delle due giornate, saranno affrontate tematiche centrali per il futuro del trasporto pubblico, come la digitalizzazione, la sostenibilità, la flessibilità dei servizi, e le politiche di incentivazione della domanda.

I partecipanti avranno l'opportunità di ascoltare relatori di rilievo internazionale e di condividere best practices e soluzioni innovative già sperimentate in diverse realtà. L'evento prenderà il via il 21 ottobre con i saluti istituzionali delle autorità locali e nazionali, tra cui Giuseppe Meloni, Vicepresidente della Regione Autonoma della Sardegna, e Massimo Zedda, Sindaco di Cagliari.A seguire, l’apertura dei lavori sarà affidata ad Andrea Gibelli, Presidente di Asstra, e Paolo Sebastiano Depperu, Presidente di Asstra Sardegna.

Le sessioni prevedono nel pomeriggio del 21 un primo focus su “Costruire servizi maggiormente orientati al cliente e alla comunità”.La mattina del 22 invece ibn calendario i focus “Le tecnologie per lo sviluppo della domanda di TPL: flessibilità, pagamenti, intermodalità e sicurezza” e “Prospettive delle politiche europee per il TPL”.

Un'importante occasione di networking, grazie a momenti dedicati, come la cena ufficiale prevista per la sera del 21 ottobre.Aziende e operatori del settore potranno confrontarsi direttamente con le istituzioni e i rappresentanti dell'industria del trasporto pubblico su temi come la transizione ecologica e digitale e l’efficienza dei servizi.  —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Al via a Piacenza la prima edizione T3-Truck Tyre Trailer

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(Adnkronos) – Sarà il convegno “L’alba dei camion elettrici a batterie: l’offerta di mercato e le motivazioni di chi già li usa o si accinge a metterli in flotta” organizzato dal periodico Allestimenti & trasporti e moderato dal giornalista Gianenrico Griffini – Chairman International Truck of the year – ad aprire domani la 1ª edizione del T3-Truck Tyre Trailer (acronimo di Camion, Pneumatici e Rimorchi), l’innovativa fiera italiana dedicata alle tecnologie, ai mezzi e veicoli per il trasporto stradale pesante e leggero, agli allestimenti, ai rimorchi e ai semirimorchi, agli pneumatici e alla componentistica, i prodotti e i servizi per la filiera dei mezzi di trasporto – in programma da domani al 19 ottobre nei padiglioni del Piacenza Expo. Per tre giorni l’attenzione dell’intera filiera italiana dei veicoli e mezzi per il trasporto stradale sarà rivolta ai padiglioni del Piacenza Expo.Centrali, durante la kermesse, saranno infatti gli incontri dedicati alle sfide e alle criticità sollevate dalla riconversione all’elettrico e dalla decarbonizzazione, a partire dalle ricadute nel settore del soccorso e della rimozione stradale.

Temi che saranno ampiamente discussi durante i workshop e convegni che accompagneranno la fiera (il programma completo sul sito https://tcube-expo.it/le-conferenze/).Tra gli appuntamenti più attesi, gli incontri “Sviluppi e nuove prospettive dell'installazione e manutenzione di allestimenti su mezzi di trasporto”, organizzato da Anfia, Associazione nazionale filiera industria automobilistica, (18-10-2024, Sala D, ore 14:30) e il doppio appuntamento dal titolo “Il soccorso stradale in Italia: criticità e prospettive per un comparto di vitale importanza per la Nazione” (18-10-2024, Sala B, ore 14:30 / 19-10-2024, Sala D, ore 10:00), organizzato da Ancsa, Associazione nazionale centri soccorso autoveicoli, in collaborazione con i periodici “Sollevare” e “Allestimenti&Trasporti”. Nonostante si tratti di un “debutto”, questa 1ª edizione del T3 gode dei patrocini del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, di Anas, della Regione Emilia-Romagna, del comune di Piacenza, nonché di alcune delle principali associazioni di categoria, come ANFIA-Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica, AITE-Associazione Italiana Trasporti Eccezionali, FAI-Federazione Autotrasportatori Italiani, Fedespedi-Federazione Nazionale delle Imprese di Spedizioni Internazionali, Assodimi/Assonolo, Fite-Federazione Italiana Trasporti Eccezionali e Confcooperative. “Il T3 non solo è il quinto evento dell’anno che proponiamo a Piacenza Expo” sottolinea Fabio Potestà Direttore della Mediapoint & Exhibitions “ma è anche il secondo alla sua edizione inaugurale, affiancandosi, infatti, la manifestazione dedicata ai mezzi di trasporto alla Cybsec Expo del Maggio scorso, una tematica quella della “cybersecurity” estremamente attuale anch’essa, alla luce di quanto sta accadendo oggi nel mondo.” “Abbiamo voluto organizzare proprio quest’anno il T3, essendo fermamente convinti che il “format” della fiera sia l’elemento vincente, ritenendo che anche gli operatori dell’autotrasporto e della logistica desiderino avere eventi altamente specialistici, di breve durata e dai costi contenuti, eventi che, soprattutto, vengano organizzati in una location – quale è Piacenza – merceologicamente più vocata al comparto, rispetto a quelle attualmente proposte in Italia.” “Questa edizione inaugurale del T3 costituisce certamente una iniziativa coraggiosa” conclude Potestà “che ci auguriamo possa essere favorevolmente accolta dal mercato e, a questo riguardo, un sincero ringraziamento desideriamo rivolgerlo a tutti gli espositori di questa prima edizione, ma anche alle Associazioni di categoria e alle Istituzioni che ci hanno dato il loro immediato supporto, e ciò probabilmente anche memori del crescente successo di tutte le manifestazioni specialistiche da noi organizzate a Piacenza.” Nella serata di Venerdì 18 Ottobre si svolgerà inoltre il “T3 by Night”, che prevede l’apertura serale del quartiere fieristico, con degustazioni e intrattenimenti a sorpresa.

L’evento, dedicato agli espositori e ai loro ospiti, è stato concepito da Mediapoint & Exhibitions per offrire ai presenti concrete possibilità di networking e interscambio, in un clima rilassato. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Formazione: Accenture lancia in Italia piattaforma learning LearnVantage

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(Adnkronos) – Accenture annuncia il lancio in Italia di LearnVantage, una piattaforma di apprendimento potenziata dall’uso dell’intelligenza artificiale, pensata per aiutare le organizzazioni pubbliche e private ad accelerare le trasformazioni indotte dalle nuove tecnologie. "LearnVantage – spiega una nota – offre infatti esperienze di apprendimento e contenuti formativi sulle skill digitali e i settori chiave per la trasformazione attraverso percorsi personalizzati sulle esigenze della singola azienda e dell’individuo e, contemporaneamente, scalabili su ampie platee". Per lo sviluppo di LearnVantage, Accenture, che investe ogni anno più di un miliardo di dollari in programmi di formazione per i suoi oltre 750.000 dipendenti con circa 40 milioni di ore l’anno, ha recentemente annunciato a livello mondiale un investimento di oltre 1 miliardo di dollari nei prossimi tre anni, insieme all'acquisizione di Udacity, content provider nato nella Silicon Valley e specializzato nella formazione delle competenze tecnologiche. Secondo uno studio Accenture, i leader oggi identificano come principale sfida la capacità di migliorare le competenze della propria forza-lavoro, con il 51% delle organizzazioni che inizia a risentire della carenza di competenze digitali.Se la stragrande maggioranza (94%) dei lavoratori afferma di voler apprendere nuove competenze per lavorare con l'Ia generativa, la realtà vede ancora pochissime aziende (solo il 5%) in grado di offrire formazione specializzata e su larga scala. Con LearnVantage Accenture, che in prima persona l’ha adottata al proprio interno, intende quindi affrontare le sfide di un mercato in cui oltre il 40% delle attività lavorative sarà impattato da tecnologie come l'intelligenza artificiale generativa e colmare il gap di competenze in aree strategiche come la Gen Ai, la cybersecurity, il cloud computing, la data science, supportando l’upskilling e il reskilling di circa 9 milioni di lavoratori italiani.

Il tutto arricchito e completato con un focus sull’apprendimento delle competenze specifiche dei diversi settori industriali che necessitano di essere rinnovate a fronte della continua trasformazione dei modelli di business. "Siamo orgogliosi che l’Italia sia il primo paese in Europa ad avere il privilegio di lanciare LearnVantage", ha dichiarato Teodoro Lio, amministratore delegato di Accenture Italia. "La prima volta che ho visto LearnVantage sono rimasto impressionato dalla profondità dei percorsi di formazione sulle competenze digitali, immediatamente utilizzabili sul lavoro, dall’esperienza unica di apprendimento che combina una rete di coach internazionali con contenuti digitali ingaggianti, adattati al mercato nazionale e personalizzati sulla base di rapide valutazioni abilitate dalla intelligenza artificiale.Abbiamo già cominciato a lavorare con le aziende per indirizzare gli investimenti sulla formazione al pari di quelli sulle tecnologie, perché crediamo fermamente che siano due dimensioni complementari, da portare avanti insieme in modo sinergico per rafforzare la competitività del nostro Paese sulla scena internazionale”. LearnVantage, attraverso un motore intelligente (che si integra facilmente con le piattaforme di apprendimento in uso), consentirà di identificare rapidamente le esigenze formative dei propri talenti e definire percorsi di apprendimento su misura della singola organizzazione e dell’individuo, aggregando e curando contenuti provenienti da tutto l’ecosistema.

In particolare, permetterà di combinare insieme contenuti Accenture sempre aggiornati con quelli di terze parti di interesse per l’organizzazione in questione, anche attraverso una Learning Factory con sede a Milano composta da un pool di talenti con competenze avanzate di learning design. —economiawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Jake E. Lee, ex chitarrista di Ozzy Osbourne colpito in una sparatoria: stava portando a spasso il cane

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(Adnkronos) –
Jake E.Lee, ex chitarrista di Ozzy Osbourne, è stato colpito da diversi colpi di arma da fuoco a Las Vegas, mentre passeggiava con il suo cane.

A renderlo noto è Fox News che riporta le parole di un portavoce del musicista. "Lee è pienamente cosciente – spiega il portavoce – e dovrebbe riprendersi completamente.Al momento si trova nell'unità di terapia intensiva dell'ospedale di Las Vegas".  Da quanto riporta il comunicato del portavoce di Lee, le autorità di Las Vegas sono convinte che la sparatoria sia stata "completamente casuale".

Il musicista è stato colpito prima delle 3 del mattino, quando aveva portato il suo cane a fare una passeggiata.Al momento le indagini sono in corso e nessuno è stato arrestato.  Principalmente noto per essere stato il principale chitarrista di Ozzy Osbourne dal 1982 al 1985, Jake E.

Lee è stato anche membro della band heavy metal Badlands e ha fondato nel 2013 i Red Dragon Cartel in 2013.Contattato da Tmz, Ozzy Orbourne ha dichiarato: "Non vedo Jake E.

Lee da 37 anni, ma questo non allieva lo shock nell’apprendere cosa gli è accaduto.Si tratta di un altro insensato atto di violenza da arma da fuoco.

Mando i miei auguri a lui e a sua figlia Jade, spero che possa riprendersi". —spettacoliwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Mascioli (Crn-Iia): “Fare chiarezza sui Cam, promuovono flessibilità menù”

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(Adnkronos) – “C’è bisogno di fare chiarezza sui Cam”, Criteri ambientali minimi, “poiché sembra che passi il messaggio che essi obblighino all’acquisto di derrate alimentari biologiche a chilometro zero, come inteso nella legge 61 del 2022.Questa norma ha dato una nuova definizione di chilometro zero, ma in realtà il vincolo che i Cam impongono nella ristorazione scolastica è differente.

Si tratta di acquistare il 50%, in peso, di prodotti ortofrutticoli biologici, rispettando tale percentuale nell’arco di 3 mesi”.Lo ha detto Alessandra Mascioli, Cnr – Istituto Inquinamento Atmosferico e Coordinatrice tavolo Cam, al Secondo Summit della Ristorazione Collettiva, oggi, al Cirfood District di Reggio Emilia in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione. “I Cam sono accompagnati da una premessa che fornisce indicazioni aggiuntive e promuovono la flessibilità dei menù – spiega Mascioli – consentendo alle aziende di ristorazione di sostituire una specifica categoria di ortaggio con un’altra, a patto che le caratteristiche nutrizionali siano equivalenti e tenendo conto della disponibilità del mercato della materia prima biologica.

Un altro tema rilevante – elenca – è quello del chilometro zero.Nei Cam non è stata aggiornata la definizione originaria, che considerava una distanza di 200 chilometri, che mirava a favorire l’accesso di prodotti biologici italiani nelle mense pubbliche, garantendo un certo margine di flessibilità nell’offerta.

Il codice dei contratti pubblici prevede che le stazioni appaltanti debbano tenere conto dei criteri premianti dei Cam.Tuttavia, lascia un certo margine di discrezionalità su come attuarli.

Il problema emerge nella fase attuativa, poiché le stazioni appaltanti devono valutare come applicare concretamente questi criteri premianti.Per affrontare queste difficoltà, sarebbe necessaria una circolare applicativa che chiarisse come le stazioni appaltanti dovrebbero effettuare un’analisi di mercato sui prodotti ortofrutticoli disponibili, in modo da stabilire se sia più opportuno indicare un raggio di 70 chilometri o mantenerne uno più ampio.

Anche le aziende, durante la fase di gara, dovrebbero compiere un’analisi di mercato per capire cosa possono offrire”. Infine, “un ulteriore punto riguarda la documentazione richiesta dai Cam per oggettivare i criteri e garantire una competizione leale in fase di gara – conclude Mascioli – Questa documentazione, piuttosto onerosa, potrebbe essere prodotta soltanto dal primo classificato in fase di aggiudicazione provvisoria, alleggerendo così il processo per gli altri concorrenti.Una circolare esplicativa sarebbe dunque necessaria per chiarire questi aspetti e migliorare l’applicazione pratica dei Cam”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Uber lancia la mobilità smart e sicura per adolescenti

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(Adnkronos) – A partire da oggi, Uber consente ai genitori delle città italiane di invitare i propri figli adolescenti, di età compresa tra 14 e 17 anni, a creare un account Uber specializzato tramite il loro profilo familiare.Il nuovo servizio Uber for Teens, disponibile da oggi a Milano e Roma e nelle prossime settimane nelle altre città italiane dove è attivo il servizio Uber Black, è stato creato su misura per aiutare i componenti più giovani delle famiglie italiane a viaggiare richiedendo in autonomia le proprie corse, ma sempre con la supervisione dei genitori e con le principali funzionalità di sicurezza dell’app attive durante tutto il viaggio. 
Tutti i viaggi degli adolescenti saranno dotati di tutte le funzioni di sicurezza attivate automaticamente, tra cui la verifica del Pin, il monitoraggio in tempo reale del viaggio, gli avvisi di eventi imprevisti e l’accesso al pulsante di emergenza di Uber.

Queste funzioni non potranno essere disattivate dall’utente, dall’autista o dal genitore, quindi i giovani passeggeri avranno sempre accesso completo con la semplice pressione di un pulsante. Monitoraggio del viaggio in tempo reale: per aiutare i genitori a rimanere informati, possono seguire l'app con aggiornamenti in tempo reale e monitoraggio del viaggio in tempo reale.Inoltre, per i viaggi degli adolescenti, i genitori riceveranno il nome dell'autista, le informazioni sul veicolo e il luogo di ritorno richiesto, in modo da sapere esattamente dove sta andando il loro passeggero adolescente e chi è al volante. Verifica del Pin: prima che un adolescente salga in macchina per un viaggio, gli verrà chiesto di fornire al suo autista un Pin univoco.

Gli autisti non saranno in grado di iniziare il viaggio finché non avranno inserito il codice corretto nella loro app, fornendo un ulteriore livello di protezione per garantire che gli adolescenti salgano nell'auto giusta con l'autista giusto.RideCheck: grazie sensori e dati Gps è possibile rilevare se una corsa esce dal percorso, si interrompe inaspettatamente o termina prima.

Se accade qualcosa del genere, l'app Uber invierà un messaggio all'adolescente e all'autista per assicurarsi che stiano bene.RideCheck verrà modificato per essere più sensibile durante i viaggi degli adolescenti. Comunicazione con gli autisti: genitori e tutori potranno contattare l'autista del loro adolescente in qualsiasi momento durante il viaggio, così come il centro assistenza per la sicurezza di Uber.

Solo autisti altamente qualificati ed esperti: solo gli autisti Ncc del servizio Uber Black e Van con ampia esperienza potranno ricevere richieste di viaggio dai titolari di account adolescenti. “Siamo entusiasti di offrire questa funzionalità innovativa alle famiglie italiane dove è presente il servizio Black.Grazie alle funzioni integrate nell’applicazione, gli adolescenti potranno muoversi in modo facile e sicuro all'interno delle nostre città.

I genitori, grazie alla tecnologia dell’app Uber, rimarranno sempre aggiornati in tempo reale sugli spostamenti dei loro figli”, commenta Lorenzo Pireddu, General Manager di Uber Italia.Uber ha impiegato più di un anno allo sviluppo del servizio Uber for Teens, consultandosi con esperti di sicurezza come Safe Kids Worldwide e ParentZone, un’organizzazione di genitori che lavora per rendere il mondo online un luogo più sicuro e stimolante per le famiglie e i bambini. Gli account per adolescenti Uber Teen funzionano così.

Solo gli adolescenti di età compresa tra i 14 e i 17 anni possono creare un account Uber for Teens sull’applicazione dopo essere stati invitati dai loro genitori o tutori legali attraverso il profilo familiare.I genitori/tutori possono 'aggiungere un adolescente' al proprio profilo familiare, e l’adolescente riceverà l’invito a scaricare l’app Uber e ad accettare l’invito del genitore/tutore.

Una volta completata la procedura di configurazione, che include un’attività di sicurezza obbligatoria, l’adolescente può iniziare a utilizzare il proprio account.Solo gli autisti esperti e con una valutazione elevata possono ricevere richieste di viaggio da parte degli adolescenti. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Giulia Tramontano, Impagnatiello: “Cercai di eliminarla come si butta una caramella”

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(Adnkronos) – Cercò di eliminare Giulia Tramontano "come se far sparire una persona fosse come buttare una caramella…".Quando il "castello di bugie" crolla e la fidanzata scopre la sua relazione parallela, Alessandro Impagnatiello ha "visto la sconfitta".

E' una delle espressioni che l'imputato, dichiarato capace di intendere e di volere, ha riferito agli psichiatri incaricati dalla corte d'Assise di Milano di valutare il suo stato. "Colpii Giulia…Tentai poi di cancellare tutto…

come se far sparire una persona fosse come buttare una caramella…cercavo di eliminare ogni traccia di Giulia…

cercai di eliminare Giulia dandole fuoco" ha risposto il 31enne, detenuto a San Vittore, nel corso dei colloqui con gli esperti.  L'ex barman sa di averla uccisa, non ricorda il numero esatto di coltellate (37 dirà l'autopsia), quindi prova a disfarsi del corpo prima dandogli fuoco nella vasca da bagno, poi nascondendolo in cantina e nel box. "Ora è tutto chiaro…tutto insensato quello che avevo intenzione di fare…

non era come buttare una caramella, non si può, almeno per quanto ne so io, polverizzare un corpo".  Quando trascina fuori dall'appartamento di Senago Giulia, incinta del loro bambino, per nasconderla "volevo che qualcuno mi fermasse nel continuare ciò che stavo facendo…non mi sono interrotto da solo…non riuscivo a interrompermi da solo".E ancora: "Volevo essere scoperto ma ho voluto pulire tutto perché ciò non si manifestasse… è tutto un controsenso" ha concluso Impagnatiello.  "E' lucido, sostiene lo sguardo, appare impassibile.

L'unico momento di pianto è quando pensa alla propria madre e al fratello che soffriranno perché erano molto legati alla vittima.Nessun accenno al figlio, nessuna emozione visibile, nemmeno quando gli si dice che il motivo per cui potrebbe essere messo nel reparto protetti non è per l'uccisione della donna ma perché é coinvolto un 'bambino'", è il primo ritratto del 'diario clinico' messo nero su bianco da uno psicologo del carcere di San Vittore il primo giugno del 2023, a pochi giorni dall'omicidio. Si evidenziano tratti narcisistici.

Appare chiaramente un po' frastornato ma consapevole: "Se penso che sabato scorso ero in Montenapoleone a bere un caffé e ora sono qui con un ergastolo'", dice.Il diario, contenuto nella perizia chiesta dalla corte d'Assise di Milano, registra anche le tappe del processo. "Oggi c'è stata la prima udienza.

E' stato difficile anche perché c'era moltissima gente e troppa stampa.Ha potuto fare una dichiarazione spontanea e lui ha colto l'occasione per cercare di chiedere scusa ai familiari della vittima che sapeva presenti ma che non ha visto.

La cosa lo ha molto emozionalo e ha pianto molto cosa che in carcere fatica a fare" scrive ancora lo psicologo. E dopo l'interrogatorio, Impagnatiello "riporta una sensazione di 'leggerezza'" come di "essersi liberato dal 'peso' che portava dentro, può pensare di ripartire con la sua vita, 'Oggi è il giorno uno'" dice.L'imputato parla agli esperti di Giulia come "la persona con cui realizzare progetti, la persona amica con cui giocare, scherzare, con cui veramente fare gli amici. (…) Io ero felicissimo di avere accanto Giulia, per la persona che era, per quando mi diceva".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Ucraina-Russia, chi vince guerra a Kursk? Le due verità di Mosca e Kiev

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(Adnkronos) –
Il 6 agosto scorso le forze ucraine sono entrate in Russia, nella regione russa di Kursk, arrivando a occupare in poche ore, secondo la versione di Kiev, 1.250 chilometri quadrati di territorio e il controllo di 92 insediamenti.Da allora, sono in corso combattimenti fra russi e ucraini anche su questo fronte, in territorio russo.  Le versioni sull'esito dei combattimenti sono contrastanti.

E difficile da verificare in modo indipendente dopo che Mosca ha lanciato una campagna aggressiva contro i giornalisti stranieri che passano il confine senza autorizzazione, contro cui sono state formalizzate accuse e, nel caso dei due italiani Stefania Battistini e Simone Traini, e del britannico inviato di Cnn, Nick Peyton Walsh, anche un mandato di arresto.  Lunedì il portavoce delle forze russe dispiegate a Kursk per respingere gli ucraini, il comandante delle forze cecene Akhmat, Apti Alaudinov, ha annunciato che le forze russe hanno riconquistato il 50 per cento del territorio che era stato preso dagli ucraini.Fra gli ultimi insediamenti di cui Mosca ha ripreso il controllo ci sono Novaya Sorochina e Pokrovsky, ha riferito invece il ministero della Difesa.  Ma secondo le informazioni elaborate dall'Institute for the Study of War (Isw) basato a Washington, dopo poco più di due mesi di combattimenti nel Kursk, l'Ucraina continua a controllare la maggior parte del territorio che aveva preso ad agosto.  Sabato Volodymir Zelensky ha affermato che Kiev "mantiene le posizioni".

Le forze ucraine continuano a controllare la città di Sudzha, snodo cruciale del trasporto del gas fra Russia ed Europa attraverso l'Ucraina (flusso che comunque cesserà a fine anno) in cui prima dell'inizio dell'incursione vivevano 5mila persone. Gli sfollati dalla regione intera sono 112mila civili dall'inizio di agosto.Almeno 308 civili, fra cui 11 bambini, sono rimasti feriti.

La Russia accusa l'Ucraina di aver deportato mille residenti della regione, sulla base di informazioni, non verificate in modo indipendente, pervenute alla Alta Commissaria per i diritti umani, Tatiana Moskalova, da parte dei familiari.  I residenti locali lamentano la mancanza di azione da parte delle autorità. "Prima di tutto hanno lasciato che le forze ucraine entrassero, e che fossero uccise così tante persone.E ora vanno in giro dicendo che stanno 'liberando' le nostre città e villaggi", ha scritto una residente della regione Natalia Kartseva, in un commento su VKontakte. "La nostra regione è stata già liberata?

I responsabili per l'incursione delle forze ucraine non sono stati ancora puniti.C'è qualcuno che intende rendere pubblici i nomi dei responsabili?

O sono già stati trasferiti?", ha commentato un altro, Nikolai Pakhomov.   La centrale nucleare della regione di Kursk con quattro reattori Rbmk, due dei quali ancora operativi, è il terzo impianto nucleare più grande in Russia, accanto alla cittadina di Kurchatov: a poche decine di chilometri dalla zona di combattimenti, non avrebbe sufficiente protezione. Fonti della Rosatom, l'agenzia per l'energia nucleare russa, spiegano al sito di notizie russo Verstka che le misure di protezione dell'impianto non includono quelle per raid militari, dopo che fonti russe, smentite dagli ucraini, avevano denunciato raid di droni ucraini in corrispondenza del sito.  
La sezione più vulnerabile sono i bacini di raffreddamento del combustibile usato rimosso dai reattori.Se colpito, può diffondere radioattività, come una 'bomba sporca'.

La nuova centrale Kursk II, non ancora operativa, è progettata per sostenere l'impatto anche di un aereo, uno standard introdotto dopo gli attacchi dell'11/9 negli Usa.  —internazionale/esteriwebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Alessandro Campi colpito da malore a Francoforte

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(Adnkronos) – "Alessandro Campi, direttore dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano" è stato "ricoverato in ospedale a Francoforte, a seguito di un malore, dopo l'inaugurazione del padiglione italiano alla Buchmesse che lui stesso ha arricchito con una mostra dedicata a Niccolò Machiavelli".Lo annuncia il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, in una nota, esprimendo "solidarietà e vicinanza mia personale e del ministero della Cultura". "Auguro al professor Campi di poter superare rapidamente questo momento difficile e tornare presto a guidare con la passione che lo contraddistingue il prestigioso Istituto", è l'auspicio del ministro. —culturawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Covid, Vaia: “L’influenza è peggio? No, tutti i virus respiratori devono preoccupare”

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(Adnkronos) – "A chi dice che l'influenza quest'anno è peggio del Covid, dico che non è così.Tutti gli oltre 200 virus respiratori che circolano in inverno ci devono preoccupare nella maniera giusta: Covid, virus influenzali, virus parainfluenzali, virus respiratorio sinciziale, senza dimenticare le malattie respiratorie" di altra origine. "Non a caso, al ministero della Salute l'osservazione viene effettuata con RespiVirNet", sistema di sorveglianza integrata (epidemiologica e virologica) dei casi di sindromi simil-influenzali e dei virus respiratori, "e con il sostegno dell'Istituto superiore di sanità".

Così all'Adnkronos Salute Francesco Vaia, direttore della Prevenzione del ministero della Salute, a margine del convegno 'Prioritizzazione della prevenzione vaccinale contro le patologie respiratorie nell'anziano e nel fragile: esperti a confronto', promosso da Italia Longeva nell'Auditorium del ministero della Salute.  "Lo ripeto, tutti i virus ci devono preoccupare nella misura giusta – rimarca Vaia – soprattutto se siamo soggetti fragili e a rischio.Quindi il messaggio che deve arrivare è sempre lo stesso: sottoporsi alla vaccinazione, anche contro lo pneumococco.

Io che ho 65 anni l'ho appena fatto.Perché prendersi una polmonite quando possiamo evitarla?".  "Sull'influenza aviaria come tutti leggo, apprendo notizie e ascolto.

Però francamente io non ho questa grande preoccupazione.Di sicuro monitoriamo la situazione, ma in Italia non c'è assolutamente un'allarme aviaria". "Salutiamo con soddisfazione i maggiori fondi per il Servizio sanitario nazionale, come avevamo auspicato.

Oggi arriviamo a quasi 140 miliardi di euro, ma bisogna cambiare paradigma e mettere al centro della nostra attenzione la prevenzione.In particolare la prevenzione primaria, puntando sugli stili di vita salutari.

Ma non basta dire che l'attività fisica è importante, bisogna anche dare la possibilità alle persone di fare sport, quindi aumentare il numero delle palestre.Oggi in Italia abbiamo soltanto 4 palestre su 10 scuole e questo è un problema.

Se noi non diamo la possibilità alle persone che trascorrono 8-10 ore sul posto di lavoro di fare movimento e attività fisica, è un problema".Ma quando si parla di stili di vita salutari "bisogna anche tenere conto del calendario della salute.

Chiamiamolo calendario dell'immunizzazione o vaccinale, oltre al quale c’è anche il calendario degli screening che ognuno di noi deve fare, oltre a seguire una buona dieta, insieme all'attività fisica e all’immunizzazione.Perché se proteggo me stesso, proteggo anche la collettività" conclude. —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Anziani, Italia Longeva: “Per virus respiratori puntare a presa in carico vaccinale”

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(Adnkronos) – Degli oltre 18 milioni di 'over 60' eleggibili alla vaccinazione antinfluenzale e anti-Covid-19, lo scorso anno si è vaccinato rispettivamente solo il 47% e il 18%, a dispetto di una copertura minima raccomandata del 75%.Sottoutilizzata anche la vaccinazione per proteggersi dalla polmonite pneumococcica, cui ha aderito poco più del 25% degli oltre 750mila 65enni ai quali viene raccomandata e offerta gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale.

Eppure, per gli over 65, lo pneumococco risulta la causa più comune di polmonite, con una letalità del 20-40%.Preoccupa poi il Virus respiratorio sinciziale (Vrs), tra le infezioni che nella precedente stagione invernale hanno avuto un maggior impatto sugli anziani e i pazienti cronici, nei quali rappresenta la seconda causa più comune di polmonite virale.

In Italia si stimano ogni anno circa 290.000 casi di infezione respiratoria acuta da Vrs negli over-60 che causano oltre 25mila ricoveri e circa 2mila decessi intra ospedalieri. È questo l’impatto epidemiologico, sanitario e sociale delle principali malattie respiratorie vaccino-prevenibili nell’anziano, fotografato nel corso del convegno di Italia Longeva, l’associazione nazionale istituita dal ministero della Salute per l’invecchiamento e la longevità attiva, che ha riunito oggi a Roma istituzioni, professionisti ed esperti sanitari per condividere – come recita il titolo dell’incontro – evidenze, strategie e best practice per la "Prioritizzazione della prevenzione vaccinale contro le patologie respiratorie nell’anziano e nel fragile". Con l’autunno in arrivo che apre le porte ai virus respiratori e previsioni di una stagione influenzale particolarmente intensa, Italia Longeva ha lanciato l’appello sulla necessità di fare rete e moltiplicare gli sforzi per promuovere una più ampia adesione alla vaccinazione da parte dei soggetti più vulnerabili, per i quali le infezioni respiratorie rappresentano una grave minaccia di salute.A partire dalla “banale” influenza che, nei casi più gravi, può portare a complicazioni fatali come testimoniano i 400mila decessi per cause respiratorie e i 300mila decessi per cause cardiovascolari causati ogni anno in Europa proprio dall’influenza. Senza contare l’impatto economico sul Ssn – e più in generale sul sistema di Welfare considerando anche i costi previdenziali per perdita di produttività – dovuto alla mancata vaccinazione.

Una recente analisi condotta da Altems Advisory – spin off dell’università Cattolica del Sacro Cuore ha approfondito l’impatto che avrebbe l’aumento delle coperture su una porzione del calendario vaccinale.Dall’analisi è emerso che il Sistema-Paese, e quindi non solo il Ssn, potrebbe avere dei benefici in termini di recupero di gettito fiscale fino a 500 milioni di euro, un risparmio di costi sociali di circa 3 miliardi e un abbattimento della produzione persa fino a 10 miliardi. "La vaccinazione viene ancora troppo spesso sottovalutata nella pienezza del suo valore – spiega Roberto Bernabei, presidente di Italia Longeva – I vaccini rappresentano lo strumento di protezione più efficace e sicuro contro le malattie respiratorie più diffuse, impedendo che una condizione di fragilità precipiti nella disabilità.

Con l’aumento dell’aspettativa di vita e una popolazione sempre più anziana, è necessario un cambio di paradigma che metta al centro la prevenzione".  È "evidente – sottolinea Bernabei – come la spesa pubblica legata alla sanità debba essere interpretata come un investimento e non un costo per il Paese.La tenuta, o al contrario il naufragio del nostro Servizio sanitario, passa innanzitutto dalla capacità di realizzare efficaci politiche di prevenzione che realizzino una reale presa in carico vaccinale, integrando in maniera virtuosa gli interventi dei diversi professionisti e setting assistenziali, e moltiplicando le occasioni di 'buona' informazione al cittadino.

Più vaccinazione significa minore circolazione di virus, tassi di infezione e contagio inferiori, meno ricoveri e meno decessi.In poche parole, più salute, che è e deve continuare ad essere terreno di dialogo e obiettivo comune di tutti gli attori del sistema sanitario". "Per un invecchiamento in salute, oltre agli investimenti, importanti e che salutiamo con grande soddisfazione, è necessario imprimere un cambio di paradigma che rimetta al centro la prevenzione in tutte le sue connotazioni, a partire da quella primaria, dagli stili di vita salutari che danno un grande contributo alla sostenibilità del sistema – aggiunge Francesco Vaia, direttore generale alla Prevenzione, ministero della Salute – I virus respiratori sono tutti ugualmente pericolosi, perché le infezioni che ne conseguono possono essere più o meno gravi a seconda delle condizioni di salute o fragilità di chi ne viene colpito.

Oltre ad essere un importante strumento di protezione individuale, la vaccinazione produce un beneficio di salute per tutta la comunità e in particolare per le fasce di popolazione più a rischio.Con l’arrivo della stagione invernale, i virus respiratori hanno una maggiore facilità di diffusione.

Per questo è importante essere preparati e vaccinarsi". Nell’ambito del suo impegno per la promozione dell’invecchiamento e della longevità attiva, Italia Longeva ha lanciato la nuova campagna di comunicazione sociale "La salute non va solo desiderata va difesa" che, attraverso uno spot, lancia un monito a tutti gli anziani: mantenersi in salute e autosufficienti nell’invecchiamento, obiettivo raggiungibile anche grazie alla vaccinazione.La campagna è stata realizzata con il patrocinio di Pubblicità progresso e delle Società scientifiche di gerontologia e Geriatria (Sigg), Medicina Generale (Simg) e Igiene (Siti). —salutewebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Alimentazione, l’esperto: “Mancanza di approccio educativo integrato penalizza Cam”

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(Adnkronos) – “La mancanza di un approccio educativo integrato, penalizza l’efficacia dei Cam”, Criteri ambientali minimi. “Abbiamo condotto una ricerca tra il 2022 e il 2023, in collaborazione con Cirfood e Milano Food Policy, che ha coinvolto tutte le regioni italiane con un numero significativo di mense nelle scuole primarie, somministrando questionari con l’aiuto dei docenti.I dati raccolti sono stati clasterizzati e il primo studio è stato pubblicato sulla rivista Food Preferences, mentre un secondo uscirà presto su Sustainability.

I risultati mostrano che i Cam rappresentano un tentativo di migliorare le performance ambientali, il gradimento del cibo, le traiettorie di salute dei consumatori e la riduzione dello spreco alimentare.Tuttavia, il raggiungimento di questi obiettivi si è rivelato più complesso”.

Così Michele Fino, università degli Studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, intervenendo oggi al Secondo Summit della Ristorazione Collettiva, al Cirfood District di Reggio Emilia in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione. “I vari soggetti coinvolti nella nutrizione scolastica – spiega Fino – svolgono la loro parte, ma ciò non garantisce che il risultato finale sia ottimale.Questo approccio, che frammenta il processo, porta a risultati paradossali, come un alto spreco di cibi di qualità.

Ad esempio, il pesce di alta qualità proveniente da zone Fao è scartato dal 60% dei bambini, non per motivi di gusto, ma perché non lo mangiano a casa e lo percepiscono come estraneo.Un altro punto critico è l’educazione alimentare, che risulta insufficiente.

I bambini abituati a mangiare vegetariano o vegano a casa tendono ad accettare più facilmente i pasti a base di legumi e proteine alternative, mentre gli altri li rifiutano”.  Dal punto di vista normativo, “i Cam presentano anche delle criticità – illustra il professore – Le prescrizioni appaiono a volte ideologiche, come nel caso dell’obbligo del 100% biologico per uova e latte.Questo crea difficoltà di approvvigionamento, soprattutto perché le filiere biologiche italiane per questi prodotti non sono sufficientemente sviluppate, portando le imprese a rivolgersi a fornitori esteri.

Inoltre, alcuni criteri sembrano avere un effetto ‘taumaturgico’ del biologico, come il requisito del 10% di carne suina biologica, che non influisce significativamente sul risultato finale.C’è poi la questione della varietà dei prodotti biologici: mentre la produzione di frutta biologica è significativa in Italia, quella di cereali è molto ridotta.

L’imposizione del 50% di prodotti biologici in peso per frutta, legumi e cereali non riflette accuratamente la realtà”. Oltre alla scelta di prodotti biologici, “è previsto l’utilizzo di prodotti locali o provenienti da Sqnp, un criterio di sostenibilità valutabile secondo uno schema approvato dal ministro dell’Ambiente – chiarisce Fino – Alcune decisioni del legislatore risultano però discutibili.Ad esempio, è stato prescritto che una quota di salumi e formaggi debba essere biologica, o in alternativa Dop o Igp, che non necessariamente garantiscono un valore nutrizionale superiore.

Ancora più sorprendente è l’inclusione dei salumi nei Cam per la ristorazione scolastica, nonostante non vi sia alcuna linea guida che raccomandi il consumo di salumi per i bambini.Questo solleva dubbi, poiché carni rosse lavorate non dovrebbero essere un criterio di assegnazione per le mense scolastiche, indipendentemente dal fatto che siano biologiche, Dop, Igp o di montagna”. Inoltre, “durante un incontro con un senior policy advisor dell’Efsa, l’Autorità europea perla sicurezza alimentare – precisa l’esperto – è emerso un punto interessante: se alcolici e salumi fossero oggi presentati all’Efsa come novel food, sarebbero probabilmente bocciati a causa della mancanza di dati sufficienti sulla sicurezza alimentare.

Questo evidenzia la necessità di una ristrutturazione logica e complessiva dei Cam, con un ripensamento su alcune prescrizioni.Un altro tema importante riguarda la valutazione scientifica del concetto di ‘residuo zero’ rispetto al biologico.

Il 74% della frutta italiana è già prodotta a residuo zero, mentre solo il 30% è biologica.Questo significa che esiste un margine significativo di produzione non biologica, ma a residuo zero che potrebbe essere considerato per migliorare gli standard senza creare eccessive barriere all’ingresso”. Infine, “è fondamentale concentrarsi sui risultati di sicurezza garantita, anziché imporre rigidamente criteri di processo – conclude Fino – Occorrerebbe un sistema che privilegia i risultati concreti in termini di sicurezza alimentare e qualità, piuttosto che attenersi rigidamente a criteri processuali che, attualmente, dominano la disciplina dei Cam”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Cirfood district, al via secondo summit della ristorazione collettiva

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(Adnkronos) – Il comparto della ristorazione collettiva si ritrova oggi a dover affrontare alcune sfide e complessità che ne compromettono la vitalità, tra questi: il raggiungimento degli obiettivi previsti dai Cam (Criteri ambientali minimi) e l’importanza di mantenere un corretto bilanciamento tra sostenibilità ambientale, sociale e, soprattutto, economica.Sono questi i temi fondamentali affrontati nel corso del Secondo Summit della Ristorazione Collettiva, tenutosi oggi al Crifood district di Reggio Emilia.

L’evento costituisce un momento di confronto annuale importante, che dà spazio alle voci di imprese, docenti universitari, esperti del settore, istituzioni e associazioni in occasione della Giornata Mondiale dell’Alimentazione, che si celebra il 16 ottobre.Un’opportunità per fare il punto sulle istanze principali del settore e consolidare un dialogo aperto e continuo, a favore della sua crescita in ottica sostenibile.  Con circa 750 milioni di pasti serviti ogni anno e oltre 100 mila persone, di cui oltre l’80% è rappresentato da donne – si legge in una nota – la Ristorazione collettiva riveste da sempre un ruolo strategico per il Paese, assicurando ogni giorno servizi essenziali per scuole, ospedali, strutture sociosanitarie, aziende e grandi collettività.

Un settore vitale per il welfare pubblico, che richiede tuttavia un sostegno adeguato per continuare a garantire il proprio valore e impegno, in un contesto caratterizzato da criticità strutturali e una scarsa attenzione nel dibattito pubblico. “Per noi l’appuntamento con il Summit della Ristorazione collettiva – ha affermato Chiara Nasi, Presidente Cirfood – è un momento irrinunciabile: siamo alla seconda edizione e il nostro impegno non si ferma qui, perché crediamo nel valore del nostro settore e nel ruolo che ricopre nella società odierna.Il nostro obiettivo, come imprese, è mettere al centro i nostri consumatori e contribuire positivamente alla loro nutrizione, salute e benessere.

Continuiamo a investire in qualità, innovazione, formazione e tecnologie, all’insegna di una sostenibilità ambientale e sociale, ma tutto ciò raramente viene riconosciuto dal punto di vista economico.Per questo, la ristorazione collettiva necessita di norme pensate su misura, a partire da una sezione dedicata del Codice Appalti, passando per una revisione dei Cam che devono tenere davvero in considerazione le nostre specificità, pagamenti regolari, gare economicamente sostenibili e un impegno concreto e comune, per dare il giusto valore ai nostri servizi”. Nel suo messaggio, il sottosegretario al ministero dell’Economia e delle finanze, Federico Freni, ha osservato: “Il settore della ristorazione collettiva richiede, oggi più che mai, la nostra attenzione, per l’altissimo valore che ricopre, ad esempio per l’occupazione femminile, in termini di equilibrio vita privata-lavoro, e per il contributo che genera a favore del raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità grazie agli alti standard che garantisce.

Tuttavia, il settore soffre di un problema endemico rappresentato dai ritardi nei pagamenti della pubblica amministrazione.Un tema su cui stiamo lavorando e su cui vogliamo accelerare per dare agli operatori del settore la giusta garanzia e il giusto sostegno soprattutto a seguito della crisi derivante dall’aumento dei prezzi dovuti alla guerra in Ucraina soprattutto per permettere al settore di continuare a garantire pasti equilibrati per tutti e promuovere una corretta educazione alimentare”. Entrati in vigore nell’agosto 2020, in piena pandemia, i Cam introducono diverse disposizioni per la ristorazione collettiva, che comportano notevoli criticità legate soprattutto a difficoltà negli approvvigionamenti di grandi volumi di prodotti biologici, a km0 e locali e all’aumento esponenziale dei prezzi, cui non è seguito un adeguato aumento delle basi d’asta.

In particolare, sull’indisponibilità e la difficoltà di reperire prodotti biologici o a km0, Aldo Bertazzoli, docente dell’Università di Bologna, ha sottolineato come sia oggi evidente che la loro produzione, in alcune categorie merceologiche, sia insufficiente per soddisfare le esigenze e i volumi necessari alla ristorazione collettiva.  Come è emerso dal dibattito, infatti, il numero degli operatori capaci di garantire: costanza nella fornitura, grandi quantitativi per la collettività ed elevati standard qualitativi certificati è in Italia molto ridotto e concentrato in pochi siti produttivi.Inoltre, il nostro Paese sconta un ritardo importante nella conversione delle colture da agricoltura convenzionale a biologico.

Come evidenziato da Fabio Broglia di Pellegrini e da Anna Flisi di Cirfood, la richiesta di prodotti locali, infine, obbliga la Ristorazione Collettiva a collaborare con microimprese spesso poco strutturate e organizzate, soprattutto sotto il profilo delle certificazioni di qualità necessarie per le gare di appalto.Allo stesso modo, in merito agli approvvigionamenti ittici – altra categoria impattata dai Cam – Paola Elpidi, International Development Manager Certificazioni Fos-Friend of the Sea, ha chiarito come sia importante spostare le richieste normative dalla prossimità, attualmente presenti nei Cam, al tema delle certificazioni di sostenibilità, che tengono conto sia dell’impatto ambientale, sia dell’impatto sociale della pesca.  Infatti, l’attuale richiesta di prodotti provenienti da specifiche zone Fao comporta una riduzione delle specie ittiche che soddisfano i requisiti di sicurezza alimentare, gradibilità e varietà e, al contempo, causa un depauperamento del patrimonio ittico.

Proprio sulla necessaria revisione dei nuovi Cam, Michele Fino, professore dell’Università delle Scienze Gastronomiche di Pollenzo, ha chiarito come, a 4 anni dall’entrata in vigore, emergano contraddizioni che non hanno permesso di raggiungere i risultati attesi.Positiva, infine, l’apertura da parte della dott.ssa Alessandra Mascioli, delegata del ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica, già coordinatrice del Tavolo Cam, che ha sottolineato la necessità di formare adeguatamente le stazioni appaltanti su questo tema, confermando la disponibilità del ministero ad attivare un tavolo di lavoro, volto a promuovere l’emanazione di una circolare interpretativa che chiarisca i punti più complessi e inviti a tener conto di particolari condizioni esogene.

Dal tavolo di confronto sono quindi emerse due necessità: una revisione coerente dei Cam e l’innalzamento delle basi d'asta al fine di assicurare alle aziende una vera sostenibilità economica. Il valore sociale e ambientale del settore della Ristorazione Collettiva e la conseguente capacità di contribuire al welfare pubblico sono stati i temi principali del secondo panel della giornata, dedicato all’equilibrio che le parti devono necessariamente trovare per garantire la sostenibilità sociale, ambientale ed economica del comparto.La ristorazione collettiva continua a dover affrontare alcuni disequilibri sistemici che rischiano di compromettere la capacità delle imprese di continuare a garantire una corretta e sana nutrizione, l’indotto occupazionale, il ruolo sociale del servizio in scuole e strutture sociosanitarie, l’impegno per la riduzione continua dell’impatto ambientale del settore e la sostenibilità economica della filiera agroalimentare.

In questa direzione, Maria Elena Manzini, Csr Manager Cirfood, ha illustrato con esempi concreti l’impegno che ogni giorno la ristorazione collettiva, con particolare riferimento a Cirfood, mette in questo ambito concorrendo a elevare la valenza sociale di un servizio essenziale per le comunità. Sulla sostenibilità sociale del settore, è intervenuta anche Antonella Inverno, Head of Research, Analysis & Training Save the Children Italia, che ha sottolineato come il nostro Paese sia caratterizzato da disuguaglianze territoriali nell’offerta di servizi educativi e mense nelle scuole.Dall’ultimo report ‘Save The Children’ è emerso, infatti, come in Italia solo 2 bambini su 5 della scuola primaria abbiano accesso al tempo pieno, nonostante quest’ultimo e la mensa siano leve imprescindibili per ridurre la dispersione scolastica, garantire il consumo di almeno un pasto sano ed equilibrato al giorno (anche a chi è in condizioni di maggior bisogno) e favorire l’occupazione femminile.  Tuttavia, al fine di continuare a garantire questo importante servizio, come ha ribadito Carlo Scarsciotti, Presidente Oricon, vi è la necessità di un maggiore dialogo tra le parti al fine di tenere in equilibrio la sostenibilità economica del settore, attraverso basi d’asta congrue alle richieste dei committenti e con norme che tengano conto della specificità del comparto, in particolare sulla revisione prezzi, tema del quale si sta dibattendo in questi mesi relativamente al correttivo al Codice appalti attualmente all’esame del ministero. Particolarmente rilevante il contributo di Marco Frey, professore ordinario presso la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa e presidente Fondazione Global Compact Italia, il quale ha sottolineato come, nella transizione verso un’alimentazione sempre più sostenibile e sana, sia necessario trovare nuovi equilibri in tutte e tre le dimensioni della sostenibilità: quella ambientale, quella economica e quella sociale. “Nello specifico, nella ristorazione collettiva – ha sottolineato – occorre mettere in campo particolari attenzioni alla circolarità, al giusto prezzo, alla gestione della filiera, all’educazione alimentare e alla regolamentazione del settore”.

In tal senso, Giacomo Vigna, dirigente del ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha sottolineato la possibilità di inserire nel tavolo agroindustria coordinato da Mimit e ministero dell’Agricoltura e della sovranità alimentare e foreste alla presenza del ministero della Salute e ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, un gruppo di confronto per analizzare le istanze del comparto e collaborare in modo sinergico per individuare soluzioni condivise al fine di valorizzare il ruolo strategico della Ristorazione collettiva, con misure dedicate al settore. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Aviaria prossima pandemia? “È solo questione di tempo”: cosa dicono gli esperti

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(Adnkronos) –
L'influenza aviaria sarà la prossima pandemia, dobbiamo prepararci.L'infettivologo Matteo Bassetti ha messo in guardia più volte sul possibile rischio che arriva dal virus dei polli.

E con l'aumentare dei casi umani negli Stati Uniti la previsione non fa che avvalorarsi.  "L'influenza aviaria non si ferma più negli Usa: negli ultimi 7 mesi, sono stati 20 i casi in esseri umani e oltre 300 le mandrie di bovini contagiate.Adesso è colpita la California con 6 casi solo negli ultimi 7 giorni.

Come già detto, è solo questione di tempo", ha ribadito oggi Bassetti su X.  Ottimista, nonostante il caso di aviaria che in questi giorni ha colpito un allevamento di tacchini di Casaletto di Sopra, nel Cremasco, il direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Francesco Vaia. "Sull'influenza aviaria come tutti leggo, apprendo notizie e ascolto.Però francamente io non ho questa grande preoccupazione – afferma all'Adnkronos Salute -.

Di sicuro monitoriamo la situazione, ma in Italia – sottolinea Vaia – non c'è assolutamente un allarme aviaria".  —cronacawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Nasi (Cirfood): “Norme su misura per garantire qualità e sicurezza ristorazione”

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(Adnkronos) – “Vogliamo portare luce sul settore della ristorazione che è un settore strategico per il Paese.Serviamo migliaia di clienti nelle scuole, nelle strutture sociosanitarie, negli ospedali e nelle aziende necessitiamo di norme fatte su misura se vogliamo continuare a portare qualità e sicurezza”.

Lo ha detto Chiara Nasi, presidente Cirfood, all’Adnkronos, oggi al Cirfood District di Reggio Emilia, in partecipando al Secondo Summit della Ristorazione Collettiva, momento di confronto annuale importante, che dà spazio alle voci di imprese, docenti universitari, esperti del settore, istituzioni e associazioni in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, che si celebra il 16 ottobre.  “Mi riferisco – spiega Nasi – a una revisione del codice appalti che dovrebbe contemplare una sezione dedicata alla ristorazione collettiva, al rivedere anche i Cam (Criteri ambientali minimi), della ristorazione che devono tenere conto delle nostre specificità.Abbiamo bisogno di pagamenti regolari da parte della pubblica amministrazione e abbiamo bisogno anche che escano gare sostenibili dal punto di vista economico”.  Si tratta “di un impegno concreto per dare il giusto valore a un settore che è un settore pubblico essenziale – sottolinea Nasi – Da questa giornata mi aspetto che inizi un nuovo percorso, che ci sia il modo per effettuare una pianificazione comune che tenga insieme tutti questi fattori e che renda la ristorazione collettiva protagonista di un patto intergenerazionale del quale credo – conclude – ci sia davvero bisogno”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)

Flisi (Cirfood): “I Cam della ristorazione hanno delle criticità”

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(Adnkronos) – “Il tema dei Cam”, cioè dei Criteri ambientali minimi, “può essere inquadrato nell’ambito del cosiddetto Green Public Procurement (Gpp), lo strumento dell’Unione europea pensato per orientare la domanda pubblica verso servizi e beni a ridotto impatto ambientale.In Italia, il Gpp si è concretizzato attraverso decreti ministeriali che definiscono i Cam.

Tra questi, i Cam della ristorazione, entrati in vigore nell’agosto 2020, durante la pandemia, hanno introdotto specifici requisiti per diverse tipologie di servizio, come la ristorazione scolastica, aziendale e sociosanitaria”.Questi criteri presentano però “delle criticità” e "variabilità interpretative".

Così Anna Flisi, Quality, Health & Safety and Environment Manager Cirfood, intervenendo al Secondo Summit della Ristorazione Collettiva, oggi, al Cirfood District di Reggio Emilia in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione, che si celebra il 16 ottobre. “I Cam della ristorazione sono suddivisi in due categorie: clausole contrattuali e criteri premianti – spiega Flisi – Le clausole contrattuali rappresentano i requisiti di base da rispettare per la presentazione dell’offerta, disciplinando aspetti come le percentuali minime di materie prime biologiche o ittiche e modalità per ridurre lo spreco alimentare, monitorare le eccedenze e incentivare l’uso di attrezzature energeticamente efficienti.I criteri premianti, invece, sono particolarmente rilevanti per l’assegnazione degli appalti, che avviene sulla base del principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, composta da un elemento quantitativo, ossia il prezzo, e uno qualitativo, ovvero il progetto tecnico.

Il punteggio qualitativo si basa sui Cam, con particolare attenzione alla richiesta di prodotti da agricoltura biologica e a chilometro zero o filiera corta”. Tuttavia, “le definizioni di chilometro zero e filiera corta sono state oggetto di interpretazioni divergenti – osserva Flisi – I Cam, inizialmente, contenevano una definizione univoca ma, successivamente, i vari disciplinari di gara hanno personalizzato queste definizioni, portando a interpretazioni distanti da quelle originarie.La situazione si è ulteriormente complicata con l’introduzione della legge 61 del 2022, che ha ridefinito i concetti di chilometro zero e filiera corta senza abrogare i Cam, generando confusione”. Questa “variabilità interpretativa rappresenta un problema significativo – rimarca l’esperta – Un’impresa di ristorazione come Cirfood, che partecipa a circa 400 gare d’appalto all’anno, deve capire come vengono interpretati i Cam in ogni gara e adattare l’offerta di prodotti di conseguenza.

Anche le commissioni di gara si trovano a dover giudicare le offerte in un contesto di incertezza interpretativa.Ciò ha portato a un aumento della richiesta di documentazione e certificazioni per oggettivare il lavoro delle commissioni, aggravando il carico burocratico, soprattutto per i piccoli produttori”. Questo scenario “non favorisce nessuno degli attori coinvolti nella filiera e rischia di compromettere la qualità del servizio – sottolinea Flisi – La difficoltà di reperire i prodotti conformi ai Cam e la sostenibilità economica rappresentano ulteriori criticità.

Se non si riescono a garantire le percentuali richieste di biologico, chilometro zero e filiera corta, i fornitori possono trovarsi di fronte a due opzioni: non offrire il prodotto, con il rischio di non aggiudicarsi la gara, o offrirlo e successivamente dover chiedere deroghe durante l’erogazione del servizio.Questa situazione – conclude – pone le imprese di ristorazione in una posizione delicata, obbligandole a fare scelte che potrebbero compromettere sia la partecipazione alle gare che la qualità del servizio offerto, una condizione che coinvolge non solo Cirfood, ma tutti gli operatori del settore”. —sostenibilitawebinfo@adnkronos.com (Web Info)