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Carrotta: “Felici per la vittoria. A Catania per fare bene” (VIDEO)

Per la consueta conferenza stampa infrasettimanale, si è presentato per commentare la gara con l’Akragas e per presentare quella con il Catania, il giovane centrocampista delle vespe Vincenzo Carrotta.

Ecco le parole di CARROTTA:

Intervista al giovane centrocampista delle vespe Vincenzo Carrotta.
Intervista al giovane centrocampista delle vespe Vincenzo Carrotta.

“Siamo molto contenti per la vittoria di domenica, era una gara difficile e centrare i 3 punti non era affatto semplice. Sono contento per aver giocato uno spezzone di gara e sono felice di essere alla Juve Stabia, mi trovo bene a Castellammare e aver giocato titolare nella prima parte di stagione mi riempie di orgoglio. Voglio dare una mano alla squadra, ora stiamo facendo bene e stiamo giocando su buoni livelli. Purtroppo la squadra ha pagato tanti infortuni, tra cui il mio, e ora che ci siamo tutti possiamo dimostrare di essere una squadra forte che vuole salvarsi. Il Catania? Sono in difficoltà ma restano uno squadrone, all’andata siamo riusciti a batterli e speriamo di farcela anche ora. Andremo al Massimino per dire la nostra.”

E’ morto George Martin, il “quinto Beatles”

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George Martin aveva 90 anni. La notizia data da Ringo Starr su Twitter, McCartney: “Il mondo ha perso un uomo davvero grande”. E’ stato il primo ad aver creduto nei Fab Four

E’ MORTO sir George Martin, noto al mondo come il “quinto Beatle”, un soprannome guadagnato per il suo ruolo di produttore della maggior parte delle registrazioni dei Beatles, ma anche per aver suonato pezzi strumentali in alcuni dei loro brani. Aveva 90 anni.

Twitter di Ringo Star - Thank you for all your love and kindness George peace and love
Twitter di Ringo Star – Thank you for all your love and kindness George peace and love

Thank you for all your love and kindness George peace and love xx?✌️??

La notizia è stata data su Twitter da Ringo Starr che ha scritto “Dio benedica George, che riposi in pace, con amore a Judy e alla sua famiglia, Ringo and Barbara”. Poi ha postato una foto di loro cinque insieme con il commento “Grazie per tutto l’amore e la gentilezza George, pace e amore”. Anche l’altro Beatles ancora in vita Paul McCartney ha ricordato l’amico con un Tweet che mostra i due musicisti insieme e il messaggio: “Il mondo ha perso un uomo davvero grande”.

"The world has lost a truly great man..." Paul McCartney on George Martin
“The world has lost a truly great man…” Paul McCartney on George Martin

La definizione di “quinto Beatle” non è affatto esagerata. Questo figlio di un carpentiere, nato nel nord di Londra nel 1926, non ha soltanto fatto decollare i “Fab Four” verso il loro straordinario successo, ma ha continuato ad influenzare la loro carriera in modo decisivo fin dal primo album Please Please Me fino a Abbey Road passando per il psichedelico Sgt. Pepper’s Lonely Hearts Club Band. E’ stato uno dei primi a credere ai quattro ragazzi di Liverpool e ha continuato a star loro accanto anche quando alla fine degli anni Sessanta le carriere di John Lennon, Paul McCartney, George Harrison e Ringo Starr hanno cominciato a separarsi. Martin aveva contribuito a far raggiungere ai Beatles il successo globale, in qualità di capo della casa discografica Parlophone, dopo aver sentito il loro demo tape nel 1962.

Video

Sir George Martin, il produttore discografico noto per aver lavorato su gran parte dei successi dei Beatles, è morto all’età di 90 anni. Ad annunciare la morte di quello che era conosciuto come il ‘quinto Beatle’ è stato l’ex batterista della band inglese, Ringo Starr, su Twitter. Martin aveva contribuito a far raggiungere ai Beatles il successo globale, in qualità di capo della casa discografica Parlophone, dopo aver sentito il loro demo tape nel 1962. Qui lo vediamo mentre dirige l’esecuzione di Yesterday, uno dei più grandi successi della band. E nel breve stralcio di intervista parlava della scomparsa di George Harrison e diceva: ”E’ stato uno choc, tutti sappiamo di essere sulla terra per poco ma non siamo mai preparati alla morte”

In 50 anni di carriera, sir George ha prodotto le canzoni dei Beatles e oltre 700 dischi di successo. Fra gli altri artisti da lui prodotti anche Gerry and the Pacemakers, Shirley Bassey e Cilla Black.

Sir George Martin was a giant of music – working with the Fab Four to create the world’s most enduring pop music.

Il primo ministro britannico David Cameron ha definito George Martin “un gigante della musica” e il figlio di John Lennon, Sean postando una foto del produttore su Instagram ha scritto: “Riposa in pace George. Sono talmente distrutto da non avere parole”.

Per la sua immensa carriera il produttore ha ottenuto sei Grammy ed è stato più volte decorato dalla Regina Elisabetta con il titolo di Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico e Knight Bachelor, nel 1999 il suo nome è stato inserito nella Rock and Roll Hall of Fame. Verso la fine della sua vita è diventato vicepresidente di un’associazione che fa ricerca sulla sordità.

/ CHIARA UGOLINI /larepubblica

C.Ametrano: Ayrton Senna per sempre nel cuore sbarca in Messico

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Carlo Ametrano: Il mio libro “Ayrton Senna… per sempre nel cuore” sbarca in Messico

Abbiamo avuto il piacere di intervistare, a distanza di alcuni mesi, l’autore del libro “Ayrton Senna per sempre nel cuore”, stiamo parlando di Carlo Ametrano, Presidente del Fan Club Ayrton Senna di Castellammare di Stabia.

Ecco le sue parole ai nostri microfoni:

Ciao Carlo, ci siamo incontrati l’ultima volta il 4 novembre dello scorso anno per la presentazione del tuo primo libro che sta avendo un successo enorme, ci puoi far sapere qualcosa in più sulle sensazioni di chi ha avuto la fortuna di leggerne una copia?

“Il libro ti confermo che sta avendo un successo enorme, potrei dire pazzesco, oltre ogni più rosea aspettativa. Il mio libro sta facendo il giro del mondo, proprio ieri mi ha chiamato, facendomi i complimenti, Ettore Colombo fotografo ufficiale della Formula Uno, anche lui tifoso di Senna tant’è che con Giorgio Terruzzi ha inaugurato una mostra la settimana scorsa in memoria del campione brasiliano. Un altro personaggio legato a Senna che mi ha fatto i complimenti è stato Angelo Orsi il suo fotografo ufficiale. Sono tutte manifestazioni e messaggi che testimoniano di un successo enorme del mio libro e questo mi inorgoglisce.”

Il libro insomma è il più ricercato del momento, si parla di tantissime copie già vendute, ma per chi non ha avuto ancora la fortuna di averne una copia?

“Può farlo chiedendomela attraverso il mio profilo facebook (Carlo Ametrano), dopo il pagamento provvederò alla spedizione, a spese dell’acquirente, di una copia presso il domicilio del richiedente. Chi invece ha la possibilità di recarsi a Sorrento lo troverà presso l’editore Petagna oppure in Emilia Romagna, ad Imola, il fan club ha in possesso alcune copie da destinare alla vendita.”

Ogni anno proprio ad Imola, agli inizi di Maggio, si organizza una manifestazione in ricordo di Ayrton?

“Si, anche quest’anno verso la fine di Aprile partirò ancora una volta in direzione Imola per questi tre giorni, durante i quali personaggi del mondo dei motori omaggeranno la memoria del campione brasiliano. Per l’occasione porterò con me alcune copie del mio libro che autograferò per tutti i tifosi che me ne  richiederanno una.”

Hai parlato di un successo che ha travalicato i confini nazionali, mi puoi dire qualcosa di più preciso?

“Il libro è arrivato anche in Brasile presso la famiglia di Ayrton Senna a cui sono legato da un rapporto di profonda amicizia. La novità sta nel fatto che Bruno Senna, nipote di Ayrton e attuale pilota endurance in Messico, dopo avermi fatto i complimenti domani riceverà una copia del mio libro che esporrà al circuito di Città del Messico.”

Carlo questo è il tuo primo libro, ti aspettavi tutto questo successo?

“No, non mi aspettavo tutto questo successo, ma quando fai le cose con il cuore non può essere diversamente. Sto avendo tante telefonate da tifosi e giornalisti del settore e questo mi fa capire ancora una volta quanto grande sia stato questo pilota.”

Carlo da sempre ti sei impegnato ad “ideare” qualcosa che ricordasse la memoria di Ayrton, dopo il libro, stai pensando a qualcos’altro di particolare?

“Ti dico che la mia casa editrice Petagna dopo questo grande successo mi ha proposto di realizzare un secondo libro. A Sorrento tra l’altro si sta pensando di realizzare un Fan Club Ayrton Senna per il quale sarò il Presidente.”

Prossimo appuntamento con Carlo Ametrano sarà il 21 marzo per raccontare del compleanno di un grande campione che quest’anno avrebbe compiuto 56 anni.

Allora restate collegati su ViViCentro.it se ne volete sapere di più.

Kim Jong-un: minacce contro Usa e Corea del Sud

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Corea del Nord, Kim Jong-un afferma: “Abbiamo ordigni nucleari miniaturizzati per missili balistici”

Continuano le minacce di Pyongyang contro Usa e Corea del Sud che hanno avviato imponenti esercitazioni militari congiunte. Kim Jong-un annuncia in tv: “Abbiamo ordigni nucleari miniaturizzati”

Kim Jong-un annuncia in tv: "Abbiamo ordigni nucleari miniaturizzati" (ap)
Kim Jong-un annuncia in tv: “Abbiamo ordigni nucleari miniaturizzati” (ap)

La Corea del Nord afferma di aver miniaturizzato la bomba nucleare, quindi il Paese è pronto a un attacco preventivo contro gli Usa in qualsiasi momento. La minaccia è l’ultima in ordine di tempo nel mezzo delle esercitazioni militari congiunte Washington-Seul, le più grandi di sempre, con quasi 320mila soldati.”Se gli imperialisti americani violano sovranità e il nostro diritto a esistere con armamenti nucleari, la Corea del Nord non esiterà ad assestare un attacco preventivo”, ha detto il leader Kim Jong-un.

In un crescendo di toni partito la scorsa settimana dopo le nuove sanzioni decise dal Consiglio di Sicurezza dell’Onu in risposta al test nucleare di gennaio e al lancio del razzo/satellite di febbraio, Kim ha assicurato una reazione “spietata contro i nemici”. Parlando in un’imprecisata riunione con gli scienziati del settore nucleare, il leader s’è congratulato per gli ordigni sufficientemente piccoli da essere montati su un missile.

“Le testate sono state standardizzate al punto da poter essere montate su vettori grazie alla loro miniaturizzazione – ha commentato soddisfatto Kim -. Questo può essere definito sul serio come deterrente nucleare”. Le sue affermazioni sono state diffuse all’indomani di quelle espresse dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi, secondo cui Pechino non potrà mai accettare una Corea del Nord impegnata a realizzare i suoi programmi atomici e missilistici. Pur riconoscendo i progressi tecnologici raggiunti, gli esperti militari non ritengono che Pyongyang abbia affinato i suoi standard fino alla produzione di ordigni miniaturizzati e tali da essere montati su un missile a lunga o lunghissima gittata.

*larepubblica

La pericolosa scommessa della Merkel. RUSCONI *

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In una Europa divisa, confusa e inconcludente di fronte alla questione dei migranti, la Germania di Angela Merkel è determinata a imporre la sua linea di intesa con la Turchia – anche a prezzo maggiorato. A costo di sfidare ostilità esterne e interne e anche di innescare situazioni drammatiche come la chiusura dei confini decisa ieri da Slovenia e Serbia. È una nuova prova per l’egemonia tedesca, di cui si è tanto parlato negli anni scorsi con accenti controversi. Ma ora si gioca su un terreno inatteso dove la Germania si è mostrata estremamente vulnerabile.

La situazione è difficile. La strategia della cancelliera non è dettata semplicemente dall’essersi cacciata in un vicolo cieco, come dicono i suoi avversari. Risponde ad un calcolo che segue un preciso ordine di priorità, all’interno e all’esterno. Con l’interruzione o quantomeno il contenimento del flusso dei migranti, garantito dagli accordi con la Turchia, fermo restando il principio dell’accoglienza per gli aventi diritto d’asilo, Angela Merkel mira a riguadagnare i livelli di popolarità pericolosamente persi nei mesi scorsi. Non sarebbe la prima volta nei lunghi anni del suo cancellierato che interagisce attivamente con il sentire della gente comune.

Così era sembrato del resto anche nell’agosto scorso quando ha spalancato le porte ai migranti/ profughi/ richiedenti asilo raccogliendo a prima vista un grande consenso. In seguito sono arrivati i ripensamenti, i pentimenti, i disinganni sino al grave episodio della notte di San Silvestro a Colonia percepito da molti tedeschi e dalla cancelliera stessa come una sorta di «tradimento morale» da parte dei rifugiati (o quantomeno da una parte di essi). Ma anche davanti al successivo drammatico deterioramento della situazione lungo le linee di fuga di massa dei migranti nei Balcani e nel centro d’Europa, Angela Merkel ha tenuto fermo alle sue convinzioni. Da qui è nata l’idea dell’intesa con la Turchia, accettata con riluttanza da Bruxelles. Subito si è rivelata una prospettiva carica di incognite. All’interno, la cancelliera deve ora trovare le parole giuste per convincere e tranquillizzare i semplici cittadini , che le stanno a cuore più e prima ancora degli equilibri di partito.

Per difendere la sua politica non manca di usare argomenti che puntano sull’ orgoglio di «essere tedeschi che sanno fare cose grandi anche quando sembrano impossibili». E’ il suo modo di essere «populista», per contrastare gli slogan nazionalisti dell’estrema destra euroscettica di Alternative für Deutschland (Afd) che nelle elezioni comunali in Assia ha raggiunto il 13,2 per cento, diventando la terza forza politica. Ma decisivi saranno soprattutto i risultati dell’importante appuntamento di domenica prossima, quando si voterà in tre Länder: Baden-Württemberg, Renania-Palatinato e Sassonia-Anhalt. Saranno certamente un verdetto su Angela Merkel. Ma è difficile dire in che misura quei risultati saranno interpretabili come un giudizio specifico sugli accordi con la Turchia.

Il costo finanziario dell’operazione turca appare sopportabile soltanto se ad esso si accompagna la ricostituzione di un affidabile confine esterno dell’Unione. E quindi si cancellino i vergognosi muri di reticolato interni, specialmente in quella che era la mitica Mitteleuropa.

Ancora una volta – sia pure in dimensioni minori – la vicenda tedesca si incrocia e diventa storia europea. Ancora una volta la Germania merkeliana si presenta come «nazione di riferimento».

A questo proposito è interessante osservare il comportamento della cancelliera in questi giorni. Assai meno visibile, meno centrale e meno sorridente che nei tradizionali meeting europei, Angela Merkel è intensamente impegnata a contattare direttamente i singoli esponenti politici, quasi a convincerli uno per uno.

Vedremo nei prossimi giorni sino a che punto l’aggravio dell’impegno finanziario con la Turchia sarà un ostacolo insormontabile o ancora trattabile. Vedremo se sarà il vincolo principale o se verranno alla luce gli altri seri problemi di ordine etico e giuridico, connessi ai comportamenti del governo di Ankara a cominciare dalla scandalosa e inaccettabile restrizione, se non addirittura abolizione della libertà di stampa. Di fronte a queste e altre questioni però non sembra che l’Unione europea sia in grado di presentare una linea chiara, univoca e condivisa. Sarebbe deplorevole se ogni Stato tirasse fuori le sue richieste, le sue obiezioni, se non addirittura i suoi veti – in ordine sparso. Ma soprattutto, come si comporterà la Germania che in questa partita mette in gioco molto di più della tenuta del suo governo? Sarebbe estremamente pericoloso per la tenuta stessa dell’Unione se la Germania dovesse trovarsi isolata o quasi, circondata dal malumore degli altri Stati. Ma lo sarebbe anche se riuscisse a far passare la sua linea a costo di cattivi patteggiamenti e compromessi che lascerebbero tutti insoddisfatti. Spero che i politici europei siano consapevoli della gravità delle decisioni che dovranno prendere nelle prossime settimane.

*lastampa

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Il virus esclamativo. MASSIMO GRAMELLINI *

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Il governo inglese ha dichiarato guerra al punto esclamativo. Il suo abuso da parte delle nuove generazioni, dedite a condire qualsiasi osservazione con una scarica di !!!, è considerato «arrogante» e «oltraggioso», oltre che di cattivo gusto. I bambini britannici crescono nella confusione più totale, mettendo gli esclamativi dove ci vorrebbero gli interrogativi («Ciao, come stai!!!») e vengono indotti a concepire la vita come una sequela di eventi straordinari anche quando si tratta di gesti quotidiani («Ho portato il cane a fare pipì!!!!!»). Un mondo di punti esclamativi è un mondo ipereccitato e fuori controllo. Perciò gli esclamativi verranno estirpati dai libri di testo e sopravviveranno solo in situazioni sporadiche e usati uno per volta. (!)

Il ministro britannico dell’Istruzione ha tutta la nostra solidarietà per l’ardua sfida che si è scelto. Il punto esclamativo è il papà degli emoticon, le faccine che servono a dare una personalità alle tante parole che i ragazzi, e non solo loro, si scrivono incessantemente al telefono. Immaginare una conversazione ridotta al punto e punto virgola cari a Totò è impresa nobile, ma improba. In Italia si era tentata in passato una battaglia contro i puntini di sospensione, specie quelli piazzati in mezzo alla frase per annunciare una battuta di spirito che… non fa mai ridere. Non si venne a capo di nulla. Gli inglesi saranno sicuramente più bravi di noi, anche se mi consola la scoperta che il ministro Gibb, quello che vuole sterminare il punto esclamativo, ha un profilo Twitter dove comunica quasi soltanto con gli esclamativi.

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Auriemma: “Per Hamsik l’avvento di Sarri è stato come una rivincita”

Raffaele Auriemma scrive su Tuttosport: “Per Hamsik l’avvento di Sarri è stato come una rivincita dopo le due ultime annate umilianti, in cui Benitez puntualmente lo sostituiva, se non addirittura lo teneva in panchina nelle partite che contavano. La semifinale di Europa League contro il Dnipro grida ancora vendetta. Il passato si cancella anche se ti resta dentro, ora c’è il Napoli per il quale è diventato un leader silenzioso, amato. L’immagine di Marekiaro e di Reina, prossimi ad accompagnare la scaletta che porta sul campo di gioco del San Paolo, potrebbe diventare l’icona di un grande sforzo irrisolto oppure di una clamorosa rimonta inattesa. Il diktat c’è, procedere di gara in gara, senza guardare più la classifica, senza sbirciare nel tabellino delle altre. Mancano 10 partite per provare rosicchiare punti alla Juventus, mancano 900 minuti alla fine di una maratona mai così incerta ed appassionante”.

Berlusconi vuole Sarri: si attendono sviluppi da Napoli

Come riporta il Corriere della Sera, è in bilico la posizione di Sinisa Mihajlovic. Nonostante le parole rassicuranti rilasciare ieri all’emittente televisiva del club. La società ha fatto sapere infatti che resterà sulla panchina rossonera solo in caso di vittoria della Coppa Italia, altrimenti le strade si divideranno. Non sarà Donadoni il possibile sostituto, poiché non ha mai fatto breccia nel cuore di Berlusconi, ma più probabilmente Di Francesco o Sarri qualora venisse liberato dal Napoli. Aurelio De Laurentiis ha tempo fino al 30 aprile per esercitare l’opzione di rinnovo ma ancora non ha convocato l’entourage del tecnico.

Tutti disponibili per Palermo, Strinic recupera

Il sogno continua. E c’è ancora tempo per provare a raggiungere e superare sotto traccia la Juventus. Ora bisogna solo attingere a ogni possibile risorsa per non lasciare nulla d’intentato da qui alla fine. E dopo due giorni di sosta, breve lasso di tempo per staccare la spina e rituffarsi a capofitto, ecco gli azzurri di nuovo in campo ieri pomeriggio in vista della trasferta di Palermo. Tutti abili e arruolabili visto che anche Strinic è tornato regolarmente a lavoro, poi tutti in gruppo: Grassi, Regini, Allan e Chalobah. Più Albiol, rientrato dalla squalifica. Spazio ai titolarissimi del posticipo della 30a giornata. Intanto anche al Barbera saranno seguiti dal calore dei tifosi: si prevede l’ennesimo esodo stagionale.

Hamsik è l’ammazza Palermo per eccellenza

L’ammazza-Palermo è anche il simbolo di un Napoli che non esiste più. Marek Hamsik, oggi capitano di lungo corso, è l’ultimo pezzo della squadra che ritrovò la serie A nella stagione 2007-2008. Andate a rivedere il tabellino dell’esordio azzurro nella massima categoria, Napoli-Cagliari del 26 agosto 2007: non c’è più nessuno di quell’organico guidato da Edy Reja. Dopo 8 anni è rimasto solo lui, con la sua cresta ancora più alta e definita. Marek per sempre azzurro, anche perché questa “creatura” gli appartiene quasi quanto i due figli che ha visto nascere e crescere, proprio come Christian e Lucas, entrambi venuti alla luce in una clinica a Castelvolturno. Vincere lo scudetto in azzurro è da sempre il sogno di Marekiaro e quest’anno più che mai sente possibile un traguardo che sarebbe storico per il club e per la carriera dello slovacco: capitano tricolore proprio come lo fu Maradona. Hamsik preferisce non sbilanciarsi più. Fino al termine del campionato, partita per partita, provando a vincerle tutto. A cominciare da Palermo-Napoli di domenica sera. Quella è da sempre la “sua” gara: quando Marek vede rosanero, colpisce quasi sempre. Nei 15 scontri finora da lui disputati, sono già 7 le reti segnate dallo slovacco alla formazione siciliana (solo 2 allo stadio Barbera) – su Tuttosport, Raffaele Auriemma sottolinea il feeling che Marek hamsik ha con il Palermo- Un gol ogni due partite contro i rosanero, quasi una garanzia per il Napoli, una certezza anche per Maurizio Sarri che non ha mai fatto a meno di lui in un campionato in cui finalmente lo sta utilizzando nel suo ruolo preferito: centrocampista che parte da dietro.

Maksimovic si allontana dal Napoli, spunta il Manchester United

Nikola Maksimovic e un futuro molto incerto, probabilmente lontano dal Torino. Per il forte centrale serbo è sempre molto concreto l’interesse del Napoli, ma dopo gli ultimi contatti con il Torino ora la società azzurra ha perso posizioni in quella che è la corsa al giocatore. Tra le parti, infatti, permane una certa distanza.

Se il Napoli sembra essersi allontanato, la vera novità è rappresentata dall’inserimento del Manchester United. La società inglese in estate, proprio con il Torino, ha perfezionato l’operazione Darmian. E chissà che, a distanza di un anno, Maksimovic non possa raggiungerlo. Lo riferisce Gianluca di Marzio.

Grassi verso l’esordio a Palermo

Come riferisce la Gazzetta dello Sport, Maurizio Sarri a Castel Volturno sta provando anche altre alternative ai soliti titolari da inserire a gara in corso. Ad esempio scalpita Dries Mertens che viene ritenuto più imprevedibile di Lorenzo Insigne. Intanto arrivano buone notizie per Alberto Grassi che potrebbe esordire contro il Palermo disputando uno spezzone di gara. L’ex Atalanta è stato provato nel ruolo di vice Hamsik.

Sarri ordina alla squadra più blitz esterni: l’obiettivo è prendere la Juve

 Sarri, dal canto suo, ha in mente solo la sfida del Renzo Barbera. Il tecnico ha un alleato prezioso in vista del rush finale, ovvero la settimana tipo che gli consentirà di preparare le gare curando minuziosamente tutti i dettagli. Ieri giornata trascorsa tra sala video e il campo con allenamento di scarico. La Repubblica scrive riguardo l’atmosfera che si sta respirando a Castel Volturno in questi giorni. Oggi la doppia seduta con mattinata dedicata ai movimenti dei difensori. L’asticella della concentrazione resta alta, a prescindere dal nuovo caos in casa Palermo che ha reso incandescente l’atmosfera all’interno del gruppo. Zamparini è entrato a gamba tesa su Iachini: confronto acceso in sede, poi l’allenatore è andato via, stanco delle continue ingerenze del patron. Il Napoli, dal canto suo, si preoccupa poco delle evoluzioni in casa d’altri e e pensa solo al successo da conquistare domenica. Un ulteriore scatto in trasferta è fondamentale. Lo scudetto si vince così.

Sarri e il rinnovo, sullo sfondo c’è il Milan

La Gazzetta dello Sport scrive sul futuro di Maurizio Sarri: “Gli spifferi sono forti, arrivano dappertutto. C’è tanta aria sulle panchine dell’intera serie A. Le turbolenze in casa Milan tengono in ansia Mihajlovic per la prossima stagione, ma anche all’Inter Roberto Mancini vive giorni strani, così come Maurizio Sarri sta dibattendo del suo futuro con il Napoli. Con questi presupposti si prospetta un autentico ribaltone senza precedenti. Solo l’ultimo arrivato Luciano Spalletti pare al riparo dai dubbi: il suo ottimo avvio in giallorosso e l’appoggio ottenuto da Pallotta sul caso-Totti sono presupposti importanti per un nuovo ciclo. Ma altrove si vive per lo più alla giornata, in attesa di individuare i prossimi skipper. Lo scivolone di Reggio Emilia, ad esempio, ha fatto deragliare le certezze di Mihajlovic, da mesi in lotta con gli umori di Silvio Berlusconi. I complimenti a Eusebio Di Francesco sono il miglior lasciapassare per la candidatura alla sua successione. Del resto già un anno fa il tecnico del Sassuolo era entrato nella lista dei preferiti. Ora torna in cima alle preferenze, senza mai dimenticare Roberto Donadoni (in lizza anche per la Nazionale). Torna d’attualità anche il nome di Sarri, ma in questo caso vanno fatte delle puntualizzazioni. Aurelio De Laurentiis entro il 30 aprile può rinnovare il contratto al tecnico toscano per un anno, riconoscendogli un aumento relativo. Invece lui bussa a denari, non ritenendo adeguato al rendimento di questa stagione quello stipendio da 750mila euro netti. Dura (anzi durissima) che Sarri si liberi dagli impegni con il club azzurro, a meno che non arrivi una rottura che nessuno si augura. Comunque sia non va mai dimenticato il feeling tra il produttore cinematografico e il napoletano Vincenzo Montella, ora alla Samp”.

CHAMPIONS LEAGUE: REAL MADRID 2 ROMA 0

CHAMPIONS LEAGUE: REAL MADRID 2 ROMA 0| Termina il sogno in Champions dei giallorossi

Roma – Al Santiago Bernabeu la Roma tenta l’impresa contro il Real Madrid. Dopo la disfatta all’Olimpico che ha visto i giallorossi sconfitti per 2-0, la Roma doveva ribaltare la situazione per conquistare la qualificazione ai quarti di finale di Champions League. Dopo aver tenuto testa ai blancos per tutto il primo tempo, i giallorossi affondano nella ripresa. Tante le occasioni gol che non riescono a tramutarsi in vantaggio: poca cattiveria e complice qualche errore, la Roma è costretta ad arrendersi alla supremazia degli avversari che meritatamente volano ai quarti di Champions.

 

Real Madrid 2 Roma 0
Real Madrid 2 Roma 0

Primo tempo Champions League
Inizio aggressivo per la Roma che tiene un buon ritmo per i primi 5 minuti, poi cresce il Real che inizia il pressing in area avversaria.
Al 7’ verticalizzazione di Bale per Marcelo che punta in rete, ma la palla finisce sul fondo.
Continua a cercare spazi il Real con Ronaldo che prova con un potente tiro su punizione al 12’, palla nettamente fuori.
L’occasione gol per i giallorossi arriva al 15’ con Dzeko: Salah dal centro dell’area piccola verticalizza sulla sinistra il bosniaco non inquadra la porta e la palla finisce fuori a lato del palo.
I blancos riprendono il possesso palla, al 18’ il Real in attacco, Szczesny sotto tiro costretto agli straordinari, Modric prova in due occasioni a sorprendere il portiere che blocca e respinge con sicurezza e tempestività. La Roma è in evidente difficoltà.
Al 29’ ancora una grande occasione per la Roma con Salah che servito da Dzeko, può andare alla conclusione calciando dal limite dell’area: schivata la difesa, a tu per tu con il portiere, la palla finisce largamente a sinistra della rete.
Ancora un brivido per la difesa giallorossa: al 31’ Cristiano Ronaldo fa partire il destro ravvicinato, ancora un super Szczesny ci mette su una pezza.
Al 36’ giallo per Danilo per fallo su El Shaarawy. La Roma fatica a ripartire mentre i blancos dominano la metà campo avversaria. Il fischio dell’half time arriva al 46’, tutti negli spogliatoi.

Secondo tempo Champions League
Nella ripresa Pjanic viene sostituito da Vainqueur. Al 49’ Szczesny si supera parando in tre battute le conclusioni di Marcelo, Ronaldo e infine Rodriguez.
La reazione della Roma non tarda ad arrivare, Salah fa partire un destro a difesa scoperta ma sbaglia clamorosamente calciando fuori a lato del palo.
Al 55’ Florenzi ci crede, affronta Navas con un destro calibrato ma il portiere costaricano respinge in tuffo.
Al 64’ si spegne il sogno giallorosso: dopo grandi occasioni sprecate, la Roma subisce la prima rete a firma di Cristiano Ronaldo. Il portoghese riceve in area una preziosa palla da Vazquez che insacca con precisione alle spalle di Szczesny.

Real Madrid 1 Roma 0.
La Roma è disorientata e il Real affonda la lama. Al 68’ arriva il raddoppio degli spagnoli, con Rodriguez che stavolta servito da sinistra da Ronaldo, batte il portiere sul primo palo.

Real Madrid 2 Roma 0.
Nessuna reazione da parte della Roma, continua l’arringa degli spagnoli al Bernabeu.
Al 70’ errore di Ronaldo che fallisce il terzo gol, palla angolata che finisce sul fondo a destra della porta.
Al 75’ entra Totti ed esce El Shaarawy, ovazione dello stadio per l’ingresso del capitano.
Doppio tentativo per Perotti che prima colpisce il palo, poi, su cross di Salah dal centro, all’88’ fa partire un tiro velenosissimo che viene miracolosamente respinto da Navas. Porta blindata, la Roma non riesce a violare la porta avversaria.

La gara si conclude con la vittoria per 2 a 0 del Real Madrid sui giallorossi, qualificazione meritata dei blancos ai quarti di finale di Champions.

FORMAZIONI

REAL MADRID: Keylor Navas; Danilo, Pepe, Sergio Ramos, Marcelo; Modric, Casemiro, Kroos; James Rodriguez, Cristiano Ronaldo, Bale.
A disp.: Casilla, Varane, Carvajal, Isco, Kovacic, Jesé, Lucas Vazquez.
All. Zidane.

ROMA: Szczesny; Florenzi, Manolas, Zukanovic, Digne; Keita, Pjanic; Salah, Perotti, El Shaarawy;Dzeko.
A disposizione: De Sanctis, Castan, Maicon, Vainqueur, Totti, Iago Falque.
Allenatore: Spalletti.
Arbitro: Marciniak (POL). Assistenti: Sokolnicki e Listkiewicz. IV uomo: Siejka. Assistenti di porta: Raczkowski e Musiał.

Il Napoli presenta la squadra femminile

Il Napoli presenta la squadra femminile
Il Napoli presenta la squadra femminile

Il Napoli ufficializza la nascita di un nuovo progetto, preannunciato già tempo addietro da Aurelio De Laurentiis. Gli azzurri presentano, infatti, la nuova squadra femminile, proprio nel giorno in cui si festeggiano le donne. Una nuova realtà partenopea è nata, dunque, pronta a dire la sua.

 

 

Castel Volturno, seduta pomeridiana: lavoro atletico e partitella a campo ridotto

Seduta pomeridiana per il Napoli a Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match di Palermo di domenica al Barbera per il posticipo della 29esima giornata (ore 20,45) La squadra ha svolto attivazione e successivamente lavoro atletico sulla forza aerobica. Di seguito allenamento sul possesso palla e partitina a campo ridotto. Domani doppia seduta.

FONTE: SSC NAPOLI. 

L’ex Aronica: “Zamparini destabilizza l’ambiente, Napoli favorito”

Ai microfoni di Radio Marte, è intervenuto Salvatore Aronica, ex difensore del Napoli: “E’ un po’ la prerogativa di Zamparini quella di essere al centro dell’attenzione e destabilizzare l’ambiente. Quando si destabilizza la squadra inevitabilmente ne risente. Tutto questo è un vantaggio per il Napoli, quando si gioca contro una squadra con mille problemi può trarne solo vantaggi. Se poi ci metti che il Napoli è in salute e che ha un obiettivo diverso rispetto ai rosanero, si capisce che ci sono percorsi diversi. Gilardino è stato messo in discussione dal presidente e non avrà particolari motivazioni, quello del Palermo è stato un cantiere aperto. Ci sono tante partite da giocare, il Napoli ha come vantaggio il fatto di giocare in un clima favorevole con uno stadio gremito, oltre al fatto di non avere più le coppe”.

Mons Warduni a BS: incontro in parrocchia S. M. in Silva

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Domani, 9 marzo, appuntamento e incontro – ore 20-45 – presso la parrocchia di S. Maria in Silva – Brescia (via Sardegna 24)

Mons Warduni arriverà domani pomeriggio e partirà giovedì mattina da Brescia.
Per farvi capire chi è il Mons Warduni  vi proponiamo una sua breve intervista rilasciata un anno fa ai microfoni di Sat2000.
I temi sono:
  • le persecuzioni ai cristiani,
  • le uccisioni,
  • il traffico di persone,
  • le violenze,
  • le case rubate,
  • in fanatismo religioso,
  • le armi e il sostegno militare e economico ai terroristi,
  • gli interessi in campo  …

Pedofilia, abusi su bambine di 10 anni a catechismo.

Arrestato a Milano pastore evangelico. Il religioso, un sudamericano di 50 anni, avrebbe approfittato di due minorenni. Le impauriva dicendo loro che doveva scacciare il diavolo

Ha abusato di due bambine di 10 e 12 anni durante il catechismo: per questo Ector Emilio B.P., 50 anni, pastore della Chiesa Evangelica di Milano è stato arrestato. A insospettire gli investigatori è stato il fatto che il pastore conducesse corsi pre battesimali – che nella comunità evangelica si tengono nei confronti di bambini di circa 10 anni – individuali in occasione dei quali convocava gli allievi in un appartamento nella zona di Quarto Oggiaro.

L’arresto è avvenuto nella casa dove l’uomo, vive con la moglie e con i due figli ancora piccoli. Secondo le ricostruzioni e le testimonianze delle vittime, il religioso mascherava gli abusi come pratiche per scacciare il diavolo. I fatti sarebbero stati commessi tra il 2011 e il dicembre 2015 e la difficoltà di denunciarlo da parte delle famiglie danneggiate risiede nel fatto che l’uomo veniva spesso presentato come un benefattore ed era apprezzato nella comunità.

Non è la prima volta che il pastore ha a che fare con le forze dell’ordine: nel 2010 era stato arrestato per molestie su una bambina in metropolitana e per questo stavolta dovrà affrontare un processo con l’accusa di violenza sessuale su minori aggravata dalla recidiva. Interrogato, l’uomo non ha rilasciato alcuna dichiarazione.

* MATTEO SACCHI / larepubblica