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MotoGp Argentina, vittoria di Marquez, secondo Valentino, disastrose le Ducati

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MotoGp Argentina, vittoria di Marquez, secondo Valentino, disastrose le Ducati

 

Disastrose le Ducati che all’ultimo giro, a pochi metri dal traguardo escono di pista per una caduta innescata da Iannone che trascina il compagno di squadra Dovizioso, hanno perso il secondo e terzo gradino del podio. Caduta anche per Lorenzo.

MotoGP Argentina 2016 Podio
MotoGP Argentina 2016 Marquez

 

Il GP di TERMAS DE RIO HONDO (Argentina) è stato vinto da Marc Marquez, a seguire Valentino Rossi, terzo Daniel Pedrosa.

 

La gestione di gara dei due piloti della casa di Sant’Agata Bolognese, la Ducati, è stata disastrosa. Cose del genere, tra compagni di squadra non dovrebbero accadere! I due piloti hanno messo in pista tutto quello che avevano in un duello all’ultimo sangue fino a quando sono rimasti fuori dai giochi per la caduta.

 

Tutti si aspettavano lo scontro tra Rossi e Marquez, invece il duello tra i due è stato molto corretto, nonostante l’agonismo ai massimi livelli. Lo spettacolo da dimenticare invece, è stato mandato in onda dai piloti della Ducati!

 

Il primo step di gara ha visto protagonista un velocissimo valentino Rossi che ha messo a dura prova lo spagnolo Marquez. La Michelin per motivi di sicurezza ha imposto il cambio moto a metà gara, il pubblico argentino ha assistito ad una serie interminabile di sorpassi mozzafiato tra Rossi e Marquez e non ha potuto fare a meno di tifare con dei boati per la vittoria di Rossi.

 

Lorenzo invece è rimasto nelle retrovie, la sua è stata una buona partenza ma non è riuscito a tenere il ritmo di gara dei piloti di testa. Al quinto giro una scivolata l’ha costretto al ritiro, tutto rimandato alla prossima gara!

MotoGP Valentino Rossi
MotoGP Valentino Rossi

Notevole anche la Suzuki che ha portato in pista una moto molto prestazionale che però non ha conquistato punti per la caduta di Vinales. L’Aprilia ha conquistato con grande merito il settimo posto con Bradl ed il decimo con Bautista.

 

PROSSIMO APPUNTAMENTO IL 10 APRILE PER IL GP IN USA

 

Ordine d’arrivo

1 M. MARQUEZ 34:13.628

2 V. ROSSI +7.679

3 D. PEDROSA +28.100

4 E. LAVERTY +36.542

5 H. BARBERA +36.711

6 P. ESPARGARO +37.245

7 S. BRADL +41.353

8 B. SMITH +50.709

9 T. RABAT +50.983

10 A. BAUTISTA  +1:01.388

 

 

F1, GP del Bahrain, le Mercedes vincono ancora! Ferrari sul podio

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F1, GP del Bahrain, le Mercedes vincono ancora! Ferrari sul podio

 

Un guasto al motore della Ferrari di Vettel lo costringe al ritiro prima del via, da circa venti anni non accadeva che una rossa non partisse al via… L’inglese Hamilton della Mercedes conquista un poco meritato terzo posto a causa di una pessima partenza.
Le Haas continuano a stupire con un fantastico quinto posto di Grosjean!

 

F1 BAHRAIN PODIO 2016
F1 BAHRAIN PODIO 2016

 

Il Gp del Bahrain concede una bella vittoria a Nico Rosberg che conquista la seconda vittoria stagionale. In penombra resta Hamilton che arriva all’ultimo gradino del podio. Secondo posto per Raikkonen, quarto posto per Ricciardo su Red Bull che accumula un notevole distacco dai primi tre.

 

Stupenda la gara di Grosjean al volante della Haas, una monoposto che ha subito mostrato un grande valore tecnico e prestazionale. Sesto posto per Verstappen della Toro Rosso, settimo per Kvyat della Red Bull, ottavo invece Massa con la Williams. L’altra Williams di Bottas conquista il nono posto seguito da Vandoorne che tra gli applausi del pubblico chiude le prime dieci posizioni alla guida della McLaren di Alonso.

 

L’amaro per i tifosi della rossa di Maranello arriva al giro di ricognizione, la Ferrari di Vettel non è nemmeno riuscita a partire a causa di un guasto al motore con tanto di fumata bianca dai tubi di scarico. Una cosa simile non accadeva da vent’anni, non per colpa di Vettel ovviamente.

 

Hamilton della Mercedes ha combinato l’ennesimo pasticcio alla partenza, motivo forse legato al ritorn per il nuovo regolamento, alla frizione meccanica che non prevede l’intervento dell’elettronica. Una volta partito, giunto nelle retrovie, è stato coinvolto in un brutto incidente con Bottas, quest’ultimo penalizzato dai commissari di gara per l’incauta manovra.

Hamilton è stato fortunato poiché la sua monoposto, nonostante avesse perso nell’impatto molte componenti aerodinamiche, è riuscito ad arrivare al traguardo.

 

F1 BAHRAIN 2016 ROSBERG
F1 BAHRAIN 2016 ROSBERG

 

Hamilton adesso è costretto a darsi una bella ridimensionata se ha intenzione di conquistare un ruolo importante per il mondiale in corsa, Rosberg attualmente su due gare è a punteggio pieno anche se le gare sono tantissime per il 2016 (21 GP in totale).

 

APPUNTAMENTO QUINDI IL 17 APRILE PER IL GP DELLA CINA.

 

Ordine d’arrivo

1 N.ROSBERG  1:38.101

2 K.RAIKKONEN  1:41.619

3 L.HAMILTON  1:42.038

4 D.RICCIARDO  1:36.705

5 R.GROSJEAN  1:38.010

6 M.VERSTAPPEN  1:37.625

7 D.KVYAT  1:38.445

8 F.MASSA  1:41.367

9 V.BOTTAS  1:39.175

10 S.VANDOORNE  1:38.117

 

Mondiale piloti

  1. Nico Rosberg Ger/Mercedes 50 punti
  2. Lewis Hamilton Gbr/Mercedes 33
  3. Daniel Ricciardo Aus/Red Bull 24
  4. Kimi Raikkonen Fin/Ferrari 18
  5. Romain Grosjean Fra/Haas 18
  6. Sebastian Vettel Ger/Ferrari 15

 

Mondiale costruttori

  1. Mercedes 83 punti
  2. Ferrari 33
  3. Red Bull – TAG Heuer 30
  4. Williams-Mercedes 20
  5. Haas – Ferrari 18

 

Elena Bucci e Marco Sgrosso al Teatro Santa Chiara (BS): LA CANZONE DI GIASONE E MEDEA

Elena Bucci e Marco Sgrosso al

Teatro Santa Chiara Mina Mezzadri

dal 5 al 30 aprile 2016 – 26 e 27 aprile data di Altri Percorsi

LA CANZONE DI GIASONE E MEDEA

da Euripide a Seneca, da Apollonio Rodio a Franz Grillparzer e Jean Anouilh
progetto ed elaborazione drammaturgica Elena Bucci e Marco Sgrosso
regia Elena Bucci con la collaborazione di Marco Sgrosso
con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto
disegno luci Loredana Oddone
drammaturgia sonora e cura suono Raffaele Bassetti
macchinismo Giovanni Macis
costumi Elena Bucci e Marta Benini -maschere Stefano Perocco di Meduna
produzione Centro Teatrale Bresciano

Elena Bucci e Marco Sgrosso affrontano, dal 5 al 30 aprile 2016 – 26 e 27 aprile data di Altri Percorsi,  una delle figure icastiche del mito nella nuova produzione del Centro Teatrale Bresciano al Teatro Santa Chiara: MEDEA

Elena Bucci e Marco Sgrosso“Il mito di Giasone e Medea – spiegano Elena Bucci e Marco Sgrosso  – è per noi un ciclo di storie che narrano in poesia la storia dell’amore che si trasforma in odio e poi in morte: cantarle in teatro ne inverte il passo e riporta in vita i personaggi e le loro ragioni, attraverso le parole antiche e gli echi di autori che ne hanno riscritto il mito nel tempo. Dopo Antigone, un altro potente conflitto tra l’universo maschile e quello femminile, tra le ragioni del cervello e quelle del cuore: un’altra potente figura di donna stimola il nostro desiderio di cercare nell’altezza lirica della parola antica le risonanze con la nostra epoca orfana di grandi ideali e afflitta da facili semplificazioni e un altro complesso ritratto di uomo ci porta ad interrogarci sull’equilibrio delle responsabilità assunte e delle colpe presunte nella dinamica dei conflitti, con la volontà di evitare la pochezza di giudizi banali per cercare di analizzare più a fondo i meccanismi umani delle reazioni e delle ritorsioni”.

vivicentro.it-spettacoli / Elena Bucci e Marco Sgrosso al Teatro Santa Chiara (BS): LA CANZONE DI GIASONE E MEDEA

IL MITO

MEDEA È uno dei personaggi più celebri e controversi della mitologia greca. Il suo nome in greco significa “astuzie, scaltrezze”, infatti la tradizione la descrive come una maga dotata di poteri addirittura divini.

Quando Giasone arriva nella Colchide insieme agli Argonauti alla ricerca del Vello d’oro, capace di guarire le ferite, custodito da un feroce e terribile drago a conto di Eete, lei se ne innamora perdutamente. E pur di aiutarlo a raggiungere il suo scopo giunge a uccidere il fratello Apsirto, spargendone i poveri resti dietro di sé dopo essersi imbarcata sulla nave Argo insieme a Giasone, divenuto suo sposo. Il padre, così, trovandosi costretto a raccogliere le membra del figlio, non riesce a raggiungere la spedizione, e gli Argonauti tornano a Jolco con il Vello d’Oro. Lo zio di Giasone, Pelia, rifiuta tuttavia di concedere il trono al nipote, come aveva promesso in precedenza, in cambio del Vello: Medea allora sfrutta le proprie abilità magiche e con l’inganno si rende protagonista di nuove efferatezze per aiutare l’amato. Convince infatti le figlie di Pelia a somministrare al padre un “pharmakòn”, dopo averlo fatto a pezzi e bollito, che lo avrebbe ringiovanito completamente: dimostra la validità della sua arte riportando un caprone alla condizione di agnello, dopo averlo sminuzzato e bollito con erbe magiche. Le figlie ingenue si lasciano ingannare e provocano così la morte del padre, tra atroci sofferenze: Acasto, figlio di Pelia, pietosamente seppellisce quei poveri resti e bandisce Medea e Giasone da Iolco, costringendoli a rifugiarsi a Corinto, dove si sposeranno.

SCHERMA – Mondiali Cadetti – Tre medaglie: 1 ORO e 2 BRONZO

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SCHERMA – CAMPIONATI DEL MONDO CADETTI E GIOVANI BOURGES2016
TRE MEDAGLIE PER L’ITALIA UNDER17: ORO PER ALESSANDRA BOZZA NELLA SPADA
BRONZO PER LA SPADISTA BEATRICE CAGNIN E PER IL FIORETTISTA TOMMASO MARINI

SCHERMA - Alessandra Bozza
Alessandra Bozza

SCHERMA BOURGES2016 – Arrivano altre tre medaglie per l’Italia ai Campionati del Mondo Cadetti e Giovani Bourges2016.  L’oro arriva da Alessandra Bozza che conquista il titolo iridato di spada femminile Cadetti grazie ad un percorso di gara netto, conclusosi col successo in finale per 15-7 contro la statunitense Tatijana Stewart.

La portacolori degli States aveva fermato in semifinale l’altra azzurra, Beatrice Cagnin, col punteggio di 15-13, dirottando l’atleta veneta sul terzo gradino del podio.

SCHERMA - Tommaso Marini
Tommaso Marini

Medaglia di bronzo anche nel fioretto maschile Cadetti con Tommaso Marini, sconfitto in semifniale dal russo Kirill Borodachev col punteggio di 15-10

Il terzo titolo per l’Italia tra gli under 17 arriva per mano di Alessandra Bozza. La torinese sale sul gradino più alto del podio, dopo aver dominato una gara che l’aveva vista dapprima vincere tutti gli assalti del proprio girone e poi, in sequenza, superare la spagnola Marta Amador per 15-7, la polacca Barbara Brych per 15-11, e, per 15-14 la beniamina di casa, la francese Aliya Bayram. Ai quarti era poi giunto il netto successo contro la polacca Julia Falinska per 14-3, a cui aveva fatto seguito la vittoria in semifinale per 15-9 contro l’ungherese Renata Petri.

SCHERMA Beatrice Cagnin
Beatrice Cagnin

Beatrice Cagnin, dal canto suo, sale sul terzo gradino del podio, dopo essersi fermata in semifinale al cospetto della statunitense Tatijana Stewart, col punteggio di 15-13, figlio di una rimonta della portacolori a stelle e strisce.

Il cammino della veneta era iniziato superando dapprima l’ucraina Anastasiya Conrad per 15-11 e poi la sudcoreana Chearin Kim col punteggio di 15-12. Nel tabellone delle 16, l’azzurra aveva poi sconfitto 15-13 l’israeliana Vera Kanevski. La festa per la certezza della medaglia era giunta dopo la vittoria contro la francese Lola Lucani col punteggio di 15-8.

Stop nel turno delle 32 per Federica Isola. La campionessa europea in carica, dopo aver sconfitto nel primo assalto del main draw, la portacolori di Hong Kong, Hiu Cheung col punteggio di 15-7, è stata eliminata all’israeliana Dar Hecht per 15-13.

Terzo posto e medaglia di bronzo anche per Tommaso Marini nel fioretto maschile Cadetti. A fermare la corsa dell’atleta azzurro, in semifinale, è stato il russo Kirill Borodachev, campione europeo in carica, col punteggio di 15-10. Ai quarti di finale, Tommaso Marini aveva sconfitto nettamente per 15-5, il portacolori di Hong Kong, Lok Wang Lawrence Ng.

Il marchigiano, dopo aver subìto una sola sconfitta nella fase a gironi, aveva esordito nel tabellone principale  superando il venezuelano Yordin Jose Brusco per 15-7. A seguire, nel turno dei 32, aveva vinto il match contro il giapponese Yuto Ueno col punteggio di 15-10 e poi, nel tabellone dei 16, aveva avuto ragione per 15-8 del russo Vladislav Mylnikov.

E’ uscito di scena invece nel turno dei 16 Pietro Velluti Franzì. L’azzurro, testa di serie numero due del tabellone,  dopo aver sconfitto in sequenza l’ungherese Adam Wolf per 15-5 e poi il polacco Mateusz Kozak per 15-4, si è arreso allo statunitense Michael Li col punteggio di 15-8.

Si è fermata nel turno dei 32 la corsa di Tommaso Chiappelli. L’azzurro, dopo aver vinto contro l’australiano Noah Whiffin per 15-4, è stato superato nel secondo assalto del main draw dal russo Vladislav Mylnikov con il punteggio di 15-8.

Domani è in programma la gara a squadre mista, che conclude il programma delle prove riservate ai Cadetti. La squadra azzurra sarà composta da Matteo Neri e Giulia Arpino per la sciabola, Tommaso Marini e Lara Bertola per il fioretto, e da Gianpaolo Buzzacchino ed Alessandra Bozza per la spada.

CAMPIONATI DEL MONDO CADETTI – SPADA FEMMINILE – Bourges, 03 Aprile 2016

Finale

  • Bozza (ITA) b. Stewart (Usa) 15-7

Semifinali

  • Bozza (ITA) b. Petri (Hun) 15-9
  • Stewart (Usa) b. Cagnin (ITA) 15-13

Quarti

  • Bozza (ITA) b. Falinska (Pol) 14-3
  • Petri (Hun) b. Gao (Can) 7-6
  • Cagnin (ITA) b. Lucani (Fra) 15-8
  • Stewart (Usa) b. Loit (Est) 15-11

Tabellone delle 16

  • Bozza (ITA) b. Bayram (Fra) 15-14
  • Cagnin (ITA) b. Kanevski (Isr) 15-13
  • Tabellone delle 32
  • Bozza (ITA) b. Brych (Pol) 15-11
  • Cagnin (ITA) b. Kim Cherain (Kor) 15-12
  • Hecht (Isr) b. Isola (ITA) 15-13

Tabellone delle 64

  • Bozza (ITA) b. Amador (Esp) 15-7
  • Cagnin (ITA) b. Conrad (Ukr) 15-11
  • Isola (ITA) b. Cheung Hiu (Hkg) 15-7

Fase a gironi

  • Federica Isola: 5 vittorie, 1 sconfitta
  • Alessandra Bozza: 6 vittorie, nessuna sconfitta
  • Beatrice Cagnin: 6 vittorie, nessuna sconfitta

Classifica (115): 1. Bozza (ITA), 2. Stewart (Usa), 3. Cagnin (ITA), 3. Petri (Hun), 5. Loit (Est), 6. Gao (Can), 7. Lucani (Fra), 8. Falinska (Pol), 19. Isola (ITA).

CAMPIONATI DEL MONDO CADETTI – FIORETTO MASCHILE – Bourges, 03 Aprile 2016

Finale

  • Tourette (Usa) b. Borodachev (Rus) 15-2

Semifinali

  • Borodachev (Rus) b.. Marini (ITA) 15-10
  • Tourette (Usa) b. Klein (Ger) 15-8

Quarti

  • Borodachev (Rus) b. Ong Ryan (Sin) 15-4
  • Marini (ITA) b. Ng Lok (Hkg) 15-5
  • Klein (Ger) b. Fujikura (Jpn) 15-6
  • Tourette (Usa) b. Li (Usa) 15-5

Tabellone dei 16

  • Marini (ITA) b. Mylnikov (Rus) 15-8
  • Li (Usa) b. Velluti Franzì (ITA) 15-11

Tabellone dei 32

  • Marini (ITA) b. Ueno (Jpn) 15-10
  • Mylnikov (Rus) b. Chiappelli (ITA) 15-8
  • Velluti Franzì (ITA) b. Kozak (Can) 15-4

Tabellone dei 64

  • Marini (ITA) b. Brusco (Ven) 15-7
  • Chiappelli (ITA) b. Whiffin (Aus) 15-4
  • Velluti Franzi (ITA) b. Wolf (Hun) 15-5

Fase a gironi

  • Tommaso Chiappelli: 4 vittorie, 2 sconfitte
  • Tommaso Marini: 5 vittorie, 1 sconfitta
  • Pietro Velluti Franzì: 6 vittorie, nessuna sconfitta

Classifica (110): 1. Tourette (Usa), 2. Borodachev (Rus), 3. Marini (ITA), 3. Klein (Ger), 5. Ng Low (Hkg), 6. Fujikura (Jpn), 7. Ong Ryan (Sin), 8. Li (Usa). 9. Velluti Franzì (ITA), 30. Chiappelli (ITA).

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Carmela Rozza : “Ho imbrattato le auto per legittima difesa”

                Carmela Rozza, assessore all’Arredo urbano al Comune di Milano

L’assessore all’Arredo urbano al Comune di Milano, Carmela Rozza, nel giorno del Cleaning day nelle scuole ha preso un rullo e sporcato di vernice la portiera di una macchina in divieto di sosta: “Sapevo che la pittura era facile da lavare via”

MILANO – Carmela Rozza, assessore all’Arredo urbano al Comune di Milano, nel giorno del Cleaning day nelle scuole lei ha preso un rullo e ha imbrattato di vernice la portiera di un’auto in divieto di sosta.

Non crede di aver guastato il senso della giornata?
“La macchina era salita sul marciapiede di una scuola, un’area transennata per la sicurezza dei bambini, usando peraltro lo scivolo per i disabili. La multa dei vigili non era sufficiente e non era possibile rimuovere l’auto col carro attrezzi perché il luogo era troppo stretto”.

All’illegalità di un cittadino privato lei, assessore, ha risposto con un altro atto di illegalità. È la giusta risposta?
“È stato un atto di legittima difesa, non un atto illegale, la macchina non ha subito danni. Sapevo che la pittura era lavabile, avendo fornito io i materiali alle scuole per ripulire i muri. Ho piena consapevolezza dei miei gesti”.

Ma l’imbrattamento e il deturpamento di cose altrui non è un reato?
“Questo signore mi può denunciare se ritiene, anche se poco dopo la portiera è stata ripulita dai volontari con acqua e spugna. Se la pittura fosse stata indelebile o se avessi fatto una riga sulla portiera, allora si poteva parlare di danneggiamento e quindi di reato, invece non c’è stato danno. Era solo un modo per sottolineare il disappunto”.

In una giornata dedicata al senso civico, non crede che il suo gesto sia stato diseducativo per i ragazzi?
“Insisto, non lo credo nel modo più assoluto. Il mio intervento era teso a sottolineare una situazione impropria, e cioè che la macchina in quel posto non andava bene. Un modo per dire ai ragazzi presenti: “Segniamo in questo modo che questo signore qui ha commesso un’illegalità””.

Lo rifarebbe o s’è pentita?
“Non sono pentita per niente, lo rifarei eccome. È intollerabile che ci sia gente che violenti così il bene comune”.

VIVICENTRO.IT EDIZIONE NORD

vivicentro.it-nord-cronaca / Carmela Rozza: “Ho imbrattato le auto per legittima difesa” di ILARIA CARRA

VIDEO – A Somma (Na), lo spettacolo notturno della ditta Luigi di Matteo

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Sabato 2 aprile, in provincia di Napoli, a Somma, la ditta Luigi Di Matteo ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore di SANTA MARIA A CASTELLO. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza.

Immagini nitide e spettacolari, realizzate dal nostro inviato Gennaro Novellino.

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Lazio Roma 1-4 |Affondata la Lazio, i giallorossi mirano al secondo posto

Lazio 1 Roma 4
Lazio 1 Roma 4

Roma- All’Olimpico va di scena il grande derby capitolino valido per la 31esima gara di campionato. Meno di 30mila gli spettatori presenti per una gara attesissima: continua la protesta dei tifosi giallorossi ma anche dei laziali contro Lotito.

I giallorossi di Spalletti riescono ad imporsi sui cugini con un pesante 4-1 che segna il definitivo tracollo della squadra di Pioli, incerto il suo futuro sulla panchina biancoceleste.

Sul 2 a 0 della Roma, Parolo riaccende la gara con un gol al 75’, ma dopo una breve fiammata, si spegne ogni speranza della S.S. Lazio: le reti di Florenzi e Perotti sigillano il derby con una meritata vittoria.

Primo tempo – Dopo 16 minuti di gioco, El Shaarawy sblocca il risultato portando in vantaggio i giallorossi con un gol di testa su cross di Digne.

Lazio Roma 0-1.

La Roma si impone in questo derby e capitalizza ogni azione: Nainggolan al 30’ tenta la conclusione, la palla termina alta sulla traversa; al 32’ ancora un’occasione  per El Shaarawy che calcia dalla distanza, il suo tiro rasoterra viene bloccato con fermezza da Marchetti. Al 39’ clamoroso palo per la Roma!!! Pjanic dal limite, colpisce il legno con un destro a giro che avrebbe trovato impreparato Marchetti.

Nainggolan viene ammonito al 40’, era già diffidato, salterà la prossima gara.

Il primo tempo si chiude con un’azione offensiva di Nainngolan, il suo sinistro sfiora la traversa.

Secondo tempo –  Nella ripresa la Lazio cambia volto, Pioli prova a far salire la squadra che sembra più offensiva. L’occasione ghiotta invece si ripresenta ai giallorossi al 55’: Salah prova la conclusione dalla distanza su tocco di Florenzi, ma spreca calciando alto sulla traversa. Al 61’ sostituzione tra le fila giallorosse, esce il faraone autore del gol del vantaggio ed entra Dzeko. Scelta profetica, dopo solo 3 minuti il bosniaco regala il raddoppio giallorosso mandando in visibilio i tifosi! Al 64’ Perotti colpisce il palo, sul rimpallo della sfera arriva Dzeko che ribadisce in rete la palla del 2 a 0.

La Lazio continua a rimanere lucida e attenta, al 69’ sfiora il gol con un colpo di testa di Parolo, la palla viene deviata da Szczesny sulla traversa! Il centrocampista non si arrende e riesce a trovare il gol su una respinta del portiere che era intervenuto su uno stacco di Klose.

Al 75’ Parolo batte Szczesny a porta vuota e accorcia le distanze, a un quarto d’ora dalla fine la gara si riapre.

Lazio Roma 1-2

All’81’ entra Zukanovic al posto di Salah, ultimo cambio per Spalletti, non c’è spazio per il Capitano: l’ultimo derby, Totti, lo assiste dalla panchina.

La Roma appare in difficoltà, la Lazio insiste alla ricerca del gol del pareggio.

Le speranze però si spengono sul terzo gol dei giallorossi: Florenzi chiude la gara all’83’ con un gol spettacolare calciato in rete alla perfezione sul secondo palo, dal limite dell’area. È il 7’ gol in campionato per il n. 24 giallorosso, ennesimo gol da incorniciare.

Lazio Roma 1-3

All’88’ arriva il poker della Roma e l’affondo della Lazio: il quarto gol dei giallorossi porta la firma di Diego Perotti che trafigge Marchetti con un tiro potente dal limite.

Lazio Roma 1-4

Nei 6 minuti di recupero, Hoedt al 94’ riceve il secondo giallo per intervento falloso su Florenzi e  viene dunque espulso.

La gara si conclude così, con la vittoria della Roma che si impone sulla Lazio e mira al secondo posto in classifica: dopo la disfatta del Napoli contro l’Udinese, i giallorossi sono a 4 punti di distanza dagli azzurri di Sarri. Con questa squadra, sognare… si può.

(Maria D’Auria)

TABELLINO:

LAZIO: Marchetti; Patric, Bisevac, Hoedt, Braafheid; Cataldi (84′ Djordjevic), Biglia, Parolo; Candreva (55′ B. Keita), Matri (55′ Klose), Felipe Anderson.
A disp.: Guerrieri, Mauricio, Gentiletti, Matosevic, Onazi, Mauri.
All.: Pioli.

ROMASzczesnyFlorenziManolasRüdigerDignePjanic, S. KeitaNainggolan (71′ Iago Falque);Salah (81′ Zukanovic), PerottiEl Shaarawy (60′ Dzeko).

A disp.De SanctisCastanMaiconTorosidisEmerson,

De RossiStrootmanUçanTotti.

All.Spalletti.
Arbitro: Banti di Livorno

Ammoniti: Patric, Candreva, Biglia, NainggolanRuediger e Hoedt.

Espulso: Hoedt (doppia ammonizione)

Marcatori: 15′ El Shaarawy, 64′ Dzeko, 75′ Parolo, 83′ Florenzi, 87’ Perotti.

 

 

VIDEO ViViCentro – Ecco la prova, Higuain viene scalciato: cosa ha visto Irrati?

Il video di quanto accaduto
Higuain è stato espulso ingiustamente. Abbiamo trovato la prova che inchioda il difensore Felipe: è, infatti, lui a simulare un calcio dal basso verso l’alto al Pipita che ha condizionato la scelta di Irrati. Ora speriamo che anche chi sarà predisposto a giudicare l’esplusione di Higuain si renda conto di quanto accaduto.

VIDEO – A Parete (CE), lo spettacolo notturno della ditta Giuseppe Catapano

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Sabato 2 aprile, in provincia di Caserta, a Parete, la ditta Giuseppe Catapano ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore di MARIA SS. della ROTONDA. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza.

Immagini nitide e spettacolari, realizzate dal nostro inviato Gennaro Novellino.

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VIDEO – A Parete (CE), lo spettacolo notturno della ditta Carmine Lieto

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Sabato 2 aprile, in provincia di Caserta, a Parete, la ditta Carmine Lieto ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore di MARIA SS. della ROTONDA. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza.

Immagini nitide e spettacolari, realizzate dal nostro inviato Gennaro Novellino.

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VIDEO – A Parete (CE), lo spettacolo diurno della ditta Giuseppe Catapano

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Sabato 2 aprile, in provincia di Caserta, a Parete, la ditta Giuseppe Catapano ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico diurno in onore di MARIA SS. della ROTONDA. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza. Immagini nitide e spettacolari, realizzate dal nostro inviato Gennaro Novellino.

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VIDEO – A Parete (CE), lo spettacolo diurno della ditta Chiappara-Bruscella

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Sabato 2 aprile, in provincia di Caserta, a Parete, la ditta Chiappara e Bruscella, hanno deliziato con uno spettacolo pirotecnico diurno in onore di MARIA SS. della ROTONDA. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza. Immagini nitide e spettacolari, realizzate dal nostro inviato Gennaro Novellino.

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VIDEO ViViCentro – Hamsik: “Non è un calo, è colpa degli episodi”

Le sue parole

Marek Hamsik ha rilasciato alcune dichiarazioni in mixed zone ai nostri microfoni: “Non penso sia un calo, ma è stata una gara nervosa per gli episodi. Con il Verona abbiamo l’obbligo di vincere. I sogni c’erano anche prima e rimangono tali anche adesso. Fin qui abbiamo fatto un campionato incredibile, una gara non può rovinare tutto. Ci sono tati tanti episodi dubbi. L’Udinese ha dimostrato di essere una buona squadra e il cambio allenatore ha inciso. Fa male prendere due rigori così”.

dal nostro inviato a Udine, Antonio Toscano

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Il commento della SSC Napoli: “Non basta il 30° gol di Higuain”

Ecco il commento della SSC Napoli dopo la sconfitta contro l’Udinese:

“Non basta il 30esimo gol di Higuain in campionato. Il Napoli perde al Friuli per 3-1 in una partita molto vibrante, accesa e lottata a ritmi altissimi soprattutto da un’ottima Udinese innervata da una nuova linfa probabilmente poche volte vista in precedenza. Per gli azzurri una gara giocata palla su palla per oltre un’ora, ma anche qualche distrazione fatale su cui recriminare. Higuain mette dentro un’altra splendida perla, però poi viene espulso ad un quarto d’ora dalla fine per doppia ammonizione. Restano in ogni caso i grandi numeri di Gonzalo che stabilisce il record di gol in campionato nella storia azzurra, ed i grandi numeri del Napoli che arrivava da 5 risultati utili in campionato, che ha perso la quarta gara in campionato a fronte di 20 vittorie e 7 pareggi e che continua a detenere il record di punti nella storia azzurra dopo 31 giornate. Si ricomincia domenica col Verona. Mancano ancora 7 partite, due mesi di emozioni da vivere con orgoglio e passione, tutti insieme… “

Caso Regeni, governo egiziano: “Mai detto che banda lo aveva ucciso”

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                                      Caso Regeni – Giulio Regeni (ansa)

 Caso Regeni – Il viceministro: “Ricerca persone coinvolte continua”. Non confermato il vertice di martedì a Roma con la delegazione di investigatori

IL CAIRO Il governo egiziano non ha mai sostenuto che la banda di cinque rapinatori uccisi dalla polizia “fosse responsabile dell’assassinio” di Giulio Regeni. Lo ha dichiarato il viceministro aggiunto dell’Interno Abou Bakr Abdel Karim, secondo il sito del quotidiano Al Masry Al Youm, facendo riferimento al comunicato del ministero in cui si dava notizia del ritrovamento dei documenti di Regeni a casa dei familiari dei banditi. “La ricerca delle persone coinvolte nella sua uccisione è ancora in corso” ha aggiunto.

Il vice ministro fatto queste dichiarazioni in un’intervista telefonica mandata in onda dalla trasmissione Al-Haya Al Youm sulla rete satellitare Al Haya. Nel comunicato del 24 marzo del ministero dell’Interno si affermava che la banda di rapinatori “era dietro all’uccisione dell’italiano” e che il capo della banda criminale aveva nascosto il borsello di Regeni a casa di sua sorella.

Il ministro degli esteri egiziano, Sameh Shoukri, in un’intervista rilasciata a Washington, aveva parlato dell’assassinio di Regeni come di “un atto isolato” da valutare “in questo quadro, considerando la determinazione e l’impegno totale del governo egiziano e degli apparati di sicurezza a continuare gli sforzi per scoprire la verità e arrestare gli aggressori”. Nell’intervista il ministro ha lasciato intendere che esiste una linea diretta di forte collaborazione tra Roma e il Cairo sul caso Regeni. In realtà dal 25 gennaio, giorno del sequestro del giovane ricercatore ritrovato senza vita il 3 febbraio, persistono delleambiguità.  Fra l’altro a pochi giorni dall’annunciato arrivo a Roma della delegazione di investigatori che dovrebbe consegnare al procuratore Pignatone il dossier sulle indagini egiziane, l’incontro previsto per martedì 5 aprile non è stato confermato.

Sono trascorsi oltre due mesi, scanditi dalle tante ricostruzioni della magistratura, della polizia e anche del governo egiziano per spiegare la morte di Giulio, dalla vendetta personale all’incidente stradale, all’azione dei fondamentalisti, al sequestro a scopo di lucro, alla rapina, al delitto maturato in ambienti omosessuali fino al traffico di reperti archeologici. Queste ipotesi sono state percepite come puri depistaggi. Tanto da spingere l’Italia a sanzioni nei confronti dell’Egitto. Regeni al Cairo studiava l’attività dei sindacati e la difficile difesa dei diritti dei lavoratori in un Paese governato dai militari. Aveva sviluppato i suoi contatti con quel mondo per completare il suo percorso verso il dottorato. Si è speculato su un Regeni spia, un Regeni finito nel mirino per i suoi contributi giornalistici firmati con uno pseudonimo. Per ora parlano i pochi fatti accertati: Giulio era uno studioso, morto dopo diversi giorni di sequestro sotto le torture subite da professionisti dal profilo ben lontano da quello dei presunti criminali comuni a cui la polizia egiziana ha provato ad attribuire la paternità dell’omicidio.

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Sarri: “Non siamo una squadra di primissimo livello”

Maurizio Sarri ha parlato a Sky
“Sconfitta determinata dalla nostra prestazione e dall’Udinese che ha fatto la sua migliore stagionale. Ci sta di perdere quando non riesci ad esprimere ad altissimi livelli. Purtroppo può succedere, facciamo grande difficoltà a giocare dopo le soste delle Nazionali e a giocare a questo orario: è un nostro limite. La gestione di quelli che rientrano dalle nazionali è difficile per tutti. Se uno va in nazionale come Jorginho per la prima volta ha un dispendio d’energia superiore rispetto a chi si presenta per l’ottantesima volta. E’ difficile anche poter fare allenamenti per valutare le loro condizioni Noi vogliamo diventare  una grande squadra e dobbiamo migliorare queste piccole cose. Poi quando giochi alle 12:30, c’è chi si adatta meglio e chi fa fatica. Il fatto di giocare sempre dopo la Juventus, 6 su 6, mi sembra un’esagerazione. Se questo ci dà pressione vuol dire che non siamo completamente pronti per esser una squadra di primissimo livello. La Juventus ha una marcia talmente impressionante che penso sia difficile immaginare che possa flettere in maniera importantissima. Higuain è attaccatissimo a questa maglia. Si è sentito vittima di un’ingiustizia perchè dice che la seconda ammonizione era inesistente. Sui campi italiani si vedono cose peggiori. Per noi questa partita deve darci rabbia, determinazione. Il nostro finale di stagione deve essere importante. E’ giusto che ci sia un pizzico di delusione, poi da martedì dobbiamo trasformare la rabbia in voglia e determinazione: questa la reazione che deve avere la mia squadra. Perchè la nostra ferma determinazione è di competere con chiunque” 

Circondati dalle onde elettromagnetiche, ma la scienza assolve il wi-fi

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                                                         Onde elettromagnetiche

Radiazioni. Insonnia, allergie, rossori, mal di testa difficoltà a concentrarsi. Li lamentano migliaia di persone. Che incolpano le reti e le onde elettromagnetiche, ma non ci sono prove

Prendi in mano il tablet per controllare la mail, e ti viene la nausea. Non perché ti immagini chissà quale messaggio nella casella di posta elettronica. Ma perché sei allergico al Wi-Fi. O per essere più precisi, perché sei una di quelle persone che ritiene di soffrire di una particolare condizione: quella che l’Oms chiama ‘ipersensibilità elettromagnetica’, o EHS

Le fonti di radiazione

Una specie di intolleranza. Una sorta di intolleranza che si svilupperebbe in presenza di campi elettromagnetici, come quelli generati appunto dalla connessione senza fili. Una sindrome non riconosciuta ufficialmente in Italia, così come in tutti i paesi europei ad eccezione dell’Austria, e che per la scienza non è mai stata dimostrata in modo inequivocabile. Ma che però mette in ansia l’opinione pubblica e conta ugualmente un certo numero di vittime, vere o presunte: la prevalenza della EHS varierebbe tra i pochi casi per milione al 5 per cento della popolazione, a seconda dei paesi e anche dei modi in cui viene misurata. In uno studio condotto in California nel 2002 su oltre duemila persone, l’ipersensibilità era dichiarata dal 3,5 per cento del campione. In Svezia, nella regione di Stoccolma, la prevalenza era dell’1,5 per cento. In Inghilterra, su 20 mila persone, del 4 per cento, in Svizzera del 5. A Taiwan, addirittura del 13,4 per cento. Insomma: dati molto variabili per un fenomeno che anche gli esperti definiscono complesso e sfuggente.

La distribuzione delle reti in Italia

I sintomi. Eppure i sintomi sono reali, così come sono reali le persone che li manifestano. Uno studio, condotto da Martin Roosli dell’università di Basilea, parla di mal di testa, nausea, difficoltà di concentrazione, nervosismo, stanchezza, disturbi del sonno. Altre ricerche riportano invece bruciori, arrossamenti e chiazze sulla pelle, palpitazioni e problemi digestivi. Sintomi variabili e così generici che, per quanto si sia applicata a cercare una spiegazione univoca, la scienza non è mai riuscita a dimostrare nulla.

Lo studio. A fare il punto sulla ipersensibilità elettromagnetica ci ha provato un gruppo di ricercatori dell’istituto di Psichiatria del King’s College di Londra, guidato da James Rubin, che ha pubblicato i suoi risultati sulla rivista Bioelectromagnetics. Rubin ha esaminato un totale di 46 studi su oltre mille persone soggette alla cosiddetta Intolleranza ambientale idiopatica, nello specifico una ipersensibilità ai campi elettromagnetici. Ebbene, in nessuno è stata trovata l’evidenza definitiva che imputi i sintomi lamentati alla presenza di campi elettromagnetici. Per dare una spiegazione ai malesseri, che pure sono evidenti, i ricercatori tirano in ballo l’effetto nocebo (l’opposto del più famoso effetto placebo), secondo cui il solo fatto di sapere che si è in presenza di un agente considerato pericoloso per la salute è sufficiente a scatenare sintomi anche gravi.

Ipersensibilità al Wi-Fi. “Ipersensibilità al Wi-Fi significa semplicemente che un individuo è sensibile a quantità di radiazioni elettromagnetiche inferiori rispetto a quanto accade nella popolazione normale. E il fatto che questa sindrome non sia riconosciuta come malattia – spiega però Maria Grazia Petronio, vice presidente naz. dell’Associazione Isde-Medici per l’ambiente – non deve farci dimenticare le persone che accusano una sintomatologia reale, che chiedono di essere prese in carico e che invece non trovano risposte”. È vero che il Wi-Fi genera un campo magnetico estremamente basso, avverte Petronio, ma è anche vero che si tratta di una tecnologia relativamente nuova, ed estremamente diffusa.

I bambini. Un rischio seppure minimo ma con un’alta esposizione è comunque un problema. A fare particolare attenzione, continua Petronio, dovrebbero essere i più piccoli, per un possibile effetto accumulo quando i bambini di oggi saranno adulti. “La sempre maggiore esposizione alle radiofrequenze nelle scuole – scrivono poi tre ricercatori svedesi sull’ultimo numero di Reviews on Environmental Health – è preoccupante e necessita di maggiore attenzione. Gli effetti a lungo termine sono sconosciuti. Genitori, insegnanti e dirigenti hanno la responsabilità di proteggere i bambini da esposizioni non necessarie”.

Gli effetti sulla salute

Non ci sono prove. Ma l’ultimo rapporto dello Scientific Committee on Emerging and Newly Identified Health Risks (Scenhir) della Commissione europea ribadisce che non ci sono prove. E, commenta Maria Rosaria Scarfì dell’Istituto per il Rilevamento Elettromagnetico dell’Ambiente del CNR, che ha parteci- pato allo studio: invocare il principio di precauzione secondo cui, in assenza di una valutazione completa del rischio, è bene adottare un atteggiamento prudente, evitando in questo caso l’esposizione alle reti wireless, non è corretto: «È vero che il Wi-Fi è una tecnologia relativamente recente, ma sempre di campi elettromagnetici stiamo parlando. E questi si conoscono da tempo. La connessione senza fili a Internet è uno strumento prezioso. In assenza di prove certe, accusarla di rappresentare un pericolo non ha alcun senso».

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Hamsik: “Il nostro è un campionato incredibile: battiamo il Verona”

Le sue parole

Marek Hamsik ha rilasciato alcune dichiarazioni in mixed zone, nel post partita della gara persa ad Udine, a Radio Kiss Kiss:

“Non penso sia un calo, ma è stata una gara nervosa per gli episodi. Con il Verona abbiamo l’obbligo di vincere. I sogni c’erano anche prima e rimangono tali anche adesso. Fin qui abbiamo fatto un campionato incredibile, una gara non può rovinare tutto. Ci sono tati tanti episodi dubbi. L’Udinese ha dimostrato di essere una buona squadra e il cambio allenatore ha inciso. Fa male prendere due rigori così”.

Bonucci-Higuain, ricorsi storici. Situazioni analoghe, destini diversi

Un “calcetto” ai danni di Felipe, un fuorigioco inesistente, una partita iniziata male e finita peggio: da dimenticare questo pomeriggio per Gonzalo Higuain. Il pipita, espulso da Irrati, è andato su tutte le furie, inveendo contro il direttore di gara stesso, gli avversari e compagni,. Una reazione, quella di Higuain, forse esagerata, ma giustificata dal momento particolare della gara e dall’innocenza del calciatore argentino che, in sostanza, ha voluto solo difendere il suo operato e quello della squadra.

SCHERZO DEL DESTINO- Situazione analoga accaduta poche settimane fa, in un Juve Torino, con Bonucci che, a muso duro contro Rizzoli, ha fatto sentire la sua voce. Reazione anche quella piuttosto esagerata. Ma mentre il primo ha dovuto lasciare il terreno di gioco, il secondo ha continuato la sua partita, risultando fondamentale, poi, per i bianconeri. Un po’ buffo, insomma, considerando le analogie tra i due episodi. Adesso ci si interroga sul motivo per cui accade ciò. Se ne parlerà tanto, tantissimo. Due pesi e due misure? Sudditanza psicologia? Destino già scritto? O solo sfortuna? Via alle risposte.

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[VIDEO] Ecco cosa è accaduto tra Higuain e Felipe

Gonzalo Higuain è stato espulso durante il match con l’Udinese per doppia ammonizione. Ecco cosa è accaduto con Felipe.

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