L’Ischia Isolaverde cala un poker al Monopoli per smaltire la delusione scaturita dalla sconfitta interna nel recupero contro il Martina Franca che comanda la classifica in solitaria. L’Ischia domina contro i pugliesi, iniziando a spingere fin dai primi minuti. Marigliano su calcio piazzato costringe il portiere ad un miracolo. Al 10’ Coratella, servito bene da Cardone, spara alto. Quest’ultimo poco dopo sblocca il risultato su calcio di rigore, assegnato all’Ischia per un atterramento in area ai danni di Marigliano. Il portiere D’Angelo si supera sul tiro dal limite di Buonocore. Alla mezzora bella combinazione sulla sinistra, Vanacore (decisamente il migliore in campo) effettua un gran cross che Marigliano di testa mette in rete. Si va al riposo sul 2-0. I primi dieci minuti della ripresa sono di studio, poi l’Ischia sigla il terzo gol con una bella percussione di Buonocore che con un preciso sinistro trafigge D’Angelo. Il Monopoli cerca di impensierire la difesa isolana esclusivamente con lanci lunghi. Mister Fusaro provvede ad effettuare i cambi. Panico rileva Guadagno, poi Vecchione per Cardone, Moreno per Catavere, poi Mancini ed Esposito rilevano Perna e Marigliano. Il neo entrato Esposito ruba palla a centrocampo e serve in profondità il bomber Coratella che infila il portiere in uscita. Nelle battute finali Mancini e Moreno mancano il pokerissimo. L’Ischia sabato al “Menti” affronterà la Juve Stabia.
L’ultima prestazione della Juve Stabia ben si incastra con le parole di Niccolò Machiavelli.
Ecco perchè.
La Juve Stabia andata in scena ad Andria è stata una squadra sicuramente non spettacolare o brillante nel suo gioco, ma ha messo in campo concretezza, grinta ed essenzialità, doti imprescindibili per portare a casa un punto d’oro in chiave salvezza. Zavettieri ha quindi scelto per i gialloblù un atteggiamento che possiamo definire “machiavellico”, votato quindi in toto al raggiungimento dell’obiettivo prefissato.
Lo storico e filosofo fiorentino diceva che “il fine giustifica i mezzi”, che quindi qualsiasi scelta, se finalizzata ad un determinato risultato, è lecita ed apprezzabile. E’ proprio quello che ha fatto il tecnico calabrese, il quale ha rivoluzionato il suo undici tipo per puntare, forse con meno fantasia, ma con maggior vigore, al punto messo nel mirino ad Andria.
Zavettieri ha rinunciato a tre delle frecce migliori che aveva nella sua faretra, Lisi, Diop e Maiorano, per occupare il campo in modo più corposo ed agguerrito. Contro i pugliesi le Vespe sono quindi scese sul terreno di gioco con un centrocampo decisamente più muscolare, con il rispolverato Favasuli ed il giovane dall’argento vivo addosso, Izzillo, ai lati del mastino Obodo. In aggiunta ai tre centrocampisti puri, sull’out destro Zavettieri ha avanzato Cancellotti, ormai bravo come esterno alto ma con tanto senso del dovere in fase di copertura e di assistenza difensiva.
In avanti il sacrificato è stato Abou Diop, forse l’attaccante con il maggior fiuto del gol nella rosa stabiese. Il nuovo assetto tattico richiedeva infatti la presenza di una torre pura in grado di far salire la squadra, Del Sante, a cui affiancare una seconda punta rapida e ludica palla al piede. La scelta è ricaduta inevitabilmente su Nicastro, giocatore di altra categoria quando scende in campo con la consapevolezza dei suoi mezzi.
Si è vista dunque una Juve Stabia non spumeggiante ma concreta fino all’essenziale, che non ha mollato di un centimetro, neanche dopo la clamorosa espulsione di Obodo, fino ad accaparrarsi il punto tanto agognato. Probabilmente, ai puristi ed agli amanti del calcio champagne, le scelte di Zavettieri non saranno certo piaciute ma l’allenatore ha preferito anzitutto non perdere in un momento delicatissimo della stagione. Una eventuale sconfitta contro la Fidelis Andria avrebbe avuto infatti effetti devastanti sulla testa e sulla classifica della Juve Stabia. Non dimentichiamo poi che la vittoria è sfumata per soli 3 o 4 centimetri, quelli che hanno separato la palla calciata da Cancellotti, dal palo della porta pugliese.
Adesso la lente si focalizza sul match casalingo contro il Messina, nel quale sarà fondamentale conquistare la vittoria. La salvezza delle Vespe passa per i match interni con Messina e Lupa Castelli, intervallati dal derby di Ischia; il discorso salvezza va chiuso in queste partite per non arrivare alle ultime difficili giornate con l’acqua alla gola.
Sarà dunque necessario riaffidarsi alle parole di Machiavelli, ma interpretandole in funzione della vittoria e non più del pareggio. Tutte le scelte e le azioni dovranno essere finalizzate a conquistare più punti possibili in questo trittico di partite, a cominciare da quella contro i siciliani.
Nel firmamento politico italiano, hanno circumnavigato nell’orbita terrestre tanti pianeti politici accompagnati da un’infinita’ di meteore, meteoriti, e stelle cadenti, il Governo e’ un corpo celeste piovuto dal cielo.
In questi giorni, Matteo Renzi avra’ un bel da fare per respingere gli attacchi delle opposizioni, non basteranno certo le sue rassicuranti parole pronunciate nel salotto amico della Maria Annunziata nazionale a farlo restare in sella.
Nello scandalo petroli, vi potrebbero essere invischiati decine di politici dalla Cresta Rossa, unitamente a uomini che per anni hanno avuto in mano le redini di una parte delle forze armate. L’inchiesta e’ appena all’inizio, ma si preannuncia incandescente e dagli sviluppi imprevedibili.
In questi giorni sara’ chiesto l’arresto del compagno della Guidi, sara’ ascoltata come persona informata sui fatti il Ministro Maria Elena Boschi e l’Ammiraglio della Marina Giuseppe De Giorgi, unitamente ad altre 6 persone messe in quarantena a casa. Vi sono ancora altre 27 persone indagate a vario titolo, fra cui spicca un vicesindaco.
Le accuse mosse dai Magistrati inquirenti vanno dall’Associazione a delinquere, al disastro ambientale, a seguire una serie di reati minori
Il giacimento delle complicita’ politiche e affaristiche nel mondo politico e militare italiano sembra di gran lunga superiore ai barili estratti, un terremoto, uno tzunami giudiziario di cui non si puo’ almeno per il momento definirne la portata
Sembra fatto apposta, ogni qualvolta il Primo Ministro Renzi parte con la sua Interprice, targata Repubblica Italiana, a casa ad aspettarlo vi sono cattive nuove, non e’ la 1 volta che cio’ avviene, farebbe meglio a diradare i suoi viaggi.
Sono 3 i filoni dell’inchiesta da cui partono i Magistrati inquirenti potentini, il primo riguarda lo smaltimento dei rifiuti tossici derivati dalle estrazioni petrolifere del centro oli dell’Eni a Vigiano, considerato, per i suoi 75mila barili di greggio estratti giornalmente, il piu’ grande dell’Europa Occidentale. Secondo la Procura di Potenza, le procedure usate per lo smaltimento dei rifiuti pericolosi non sarebbero a norma di legge.
In questi giorni sono scattati gli arresti per 5 tra funzionari e dipendenti del centro oli di Viggiano, tali i provvedimenti emessi dal Tribunale di Potenza. L’accusa mossa per il momento e’ di disastro ambientale,ipotesi che dovra’ essere suffragata nelle prossime settimane dopo le perizie epidemiologiche che verranno eseguite nelle vicinanze di aree in cui vi sono altri stabilimenti petroliferi.
Questi impianti dovevano portare lavoro, o ricchezze per pochi?, se si dovessero scoprire gli altarini giusti, sarebbe il THE END per il Governo Renziano.
Il Napoli perde ad Udine contro la squadra di De Canio, ma a farne le spese è soprattutto Gonzalo Higuain, espulso da Irrati in maniera non giusta. Una partita giocata male dagli azzurri, sin dall’inizio. Higuain trova la perla 30 del suo campionato, ma non basta. Abbandona la Dacia Arena, scuro in volto e visibilmente contrariato. Questi gli scatti che ci sono giunti in redazione da un tifoso presente nel parcheggio dello stadio che ha immortalato l’argentino da vicino mentre saliva sul pullman sociale del calcio Napoli. Ringraziano Salvatore Esposito.
Il Mattino ricostruisce gli attimi concitati dell’espulsione di Gonzalo Higuain
“I due rigori di Irrati, l’atteggiamento dei difensori udinesi, fanno esplodere nell’argentino la sindrome dell’accerchiamento. Rischia grosso, adesso, Higuain: forse anche due o tre giornate per la sua reazione scomposta, per il modo irruento con cui ha replicato al rosso dell’arbitro di Pistoia, per la platealità con cui i compagni di squadra hanno dovuto provare a riportarlo alla calma. Ma quando un fiume è in piena, non c’è nulla che possa fermarlo. E allora Higuain se la prende con tutti, uscendo: con il povero De Matteis, il team manager che lo invita a non andare oltre. Strattona un collaboratore di Calzona che lo prende per il braccio, costringe Insigne a uscire dalla panca per placare la sua ira. Nello spogliatoio, per pochi altri lunghissimi minuti, Higuain è una furia, urla contro tutto e tutti. Poi si placa, come d’incanto”.
La Gazzetta dello Sport attacca Sarri e Hamsik: “Il contenuto delle sue proteste non cambia: l’orario della gara, uno stillicidio per chi ne ascolta le conferenze. Il ritornello è sempre lo stesso, poco importa se così si forniscono alibi ai giocatori, soprattutto a chi dovrebbe fare la differenza e ha latitato. Vedi Hamsik, in campo è stato un fantasma, nel dopo partita ha dispensato ottimismo irreale: «Sogno svanito? No, rimane, bisogna provarci fino alla fine». Chissà, potrebbe aver ragione. Ma se ne riparlerà tra 7 partite”
Duvan Zapata dimostra di non aver dimenticato i mesi trascorsi in Campania e tramite Instagram si è quasi scusato con i suoi ex tifosi: “Da professionista quale sono ho difeso quest’oggi i colori dell’ Udinese, ma mi è dispiaciuto tanto per i miei ex compagni e per i tifosi a cui sono molto affezionato. Spero che riusciranno comunque a vincere lo scudetto!”
“L’argentino era frustrato per la sconfitta e per il probabile addio al sogno scudetto. Anche l’incertezza sul futuro, però, non lo aiuterà di certo a ritrovare la serenità. Ieri a fine partita, l’argentino ha addirittura lasciato lo stadio da solo in lacrime facendo perdere le sue tracce. Toccherà ora a Sarri e ai compagni consolare il cannoniere, la cui conferma non può prescindere dalla qualificazione diretta per la Champions. Un altro traguardo che da ieri si è complicato un po’, come la rincorsa al mito di Nordhal”
Sabato 2 aprile, in provincia di Napoli, a Somma, la ditta Giuseppe e Ciro Scudo ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore di SANTA MARIA A CASTELLO. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza.
Immagini nitide e spettacolari, realizzate dal nostro inviato Gennaro Novellino.
Sabato 2 aprile, in provincia di Napoli, a Somma, la ditta Carmine Lieto ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore di SANTA MARIA A CASTELLO. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza.
Immagini nitide e spettacolari, realizzate dal nostro inviato Gennaro Novellino.
Sabato 2 aprile, in provincia di Napoli, a Somma, la ditta Boccia-Nappi ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore di SANTA MARIA A CASTELLO. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza.
Immagini nitide e spettacolari, realizzate dal nostro inviato Gennaro Novellino.
Mercoledì 6 il premier parteciperà alla cabina di regia in prefettura per dare il via al masterplan, oggi sopralluogo dei tecnici di Invitalia, l’agenzia del governo per lo sviluppo
“Aver sbloccato Bagnoli e Pompei è sacrosanto”. Mercoledì 6 aprile Matteo Renzi sarà a Napoli per presiedere in prefettura la riunione della Cabina di regia convocata per dare il via al masterplan per il recupero definitivo dell’ex Italsider. E ieri il premier, affrontando di nuovo il caso dell’ex ministro Guidi, ha citato proprio alcuni grandi interventi messi a segno o riavviati in Campania come esempi positivi dell’impegno del governo nel Mezzogiorno: “Rivendico con orgoglio tutte le misure per sbloccare le opere pubbliche e private, specie al Sud. L’Italia è ferma da anni. Siamo convinti di ciò che stiamo facendo e non ci fermeremo davanti a chi dice sempre e solo no. La musica con noi è cambiata”.
Dopodomani arriva Renzi in città e oggi, intanto, si terrà l’ultimo sopralluogo a Bagnoli da parte dei tecnici di Invitalia. Gli uffici romani dell’Agenzia per lo sviluppo, scelta dal governo come soggetto attuatore del piano di bonifica e rigenerazione del sito ex siderurgico, sono rimasti aperti nel week end per mettere a punto tutta la documentazione che dopodomani sarà illustrata alla presenza di Renzi e di Salvatore Nastasi, commissario del governo per Bagnoli.
Il piano di sviluppo di Bagnoli si dividerà sostanzialmente in tre parti: completamento della bonfica dei suoli inquinati; messa in sicurezza delle opere realizzate dalla società Bagnolifutura (fallita) vandalizzate o comunque non collaudate, dal parco dello sport all’Acquario tematico; masterplan definitivo con il porticciolo, il centro congressi, gli alberghi, le nuove abitazioni, i grandi parcheggi, l’archeologia industriale, il recupero della spiaggia e dei pontili.
Alla riunione della cabina di regia ci saranno anche il sottosegretario Claudio De Vincenti e il presidente della Regione Vincenzo De Luca.
Invitalia, chiamata a bonificare e ridisegnare l’area dell’ex Italsider, utilizzerà anche i dati delle centraline di rilevamento posizionate dalla Stazione zoologica “Anton Dohrn” nel mare di Bagnoli. Il piano dell’Agenzia di sviluppo, proprio grazie alla legge che ha commissariato l’intera zona ex siderurgica, potrà superare i vincoli della variante urbanistica del Comune e ridisegnare l’intero territorio su cui intervenire.
Il governo e Invitalia spingomo sull’acceleratore. E non a caso l’amministratore delegato dell’agenzia Domenico Arcuri, che sarà presente mercoledì in prefettura per illustrare il progetto, ha firmato un tweet dopo la recente designazione del salernitano Vincenzo Boccia alla guida nazionale di Confindustria: “L’elezione di Boccia dimostra che il Sud può competere e vincere”.
vivicentro.it-cronaca / larepubblica / L’orgoglio di Renzi: “Sacrosanto aver sbloccato Bagnoli e Pompei” di OTTAVIO LUCARELLI
Tempa Rossa – Molta ironia, qualche asprezza e il richiamo al primo comandamento di ogni capo che si rispetti: «La colpa è mia, e se dovete prendervela con qualcuno, allora prendetevela con me».
Matteo Renzi ieri ha scelto In mezz’ora di Lucia Annunziata per far sapere quel che pensa della vicenda Tempa Rossa. E visto che Maria Elena Boschi aveva appena affidato ad un’intervista a «La Stampa» la sua interpretazione dell’imbarazzante faccenda, ora i propositi e gli argomenti dei due «bersagli grossi» della feroce polemica politica divampata sono noti e chiari ad amici ed avversari.
La linea, naturalmente, è coincidente: siamo persone perbene, bisogna bloccare i ladri e non le grandi opere (pubbliche o private che siano).
E ancora, andremo avanti così e fa «schiattare dalle risate» (Renzi) l’accusa secondo la quale questo sarebbe il governo delle lobby. L’unica valutazione divergente – e si tratta di un dettaglio forse non da poco – riguarda la fase politica, la natura e il senso delle inchieste aperte. Maria Elena Boschi non esclude – o almeno non smentisce – l’idea che il governo possa essere sotto attacco da parte dei sempreverdi «poteri forti»; Matteo Renzi, invece, sdrammatizza e dice: «Non credo ai complotti dai tempi di Aldo Biscardi».
Nelle due interviste non c’è né incertezza né autocritica: non solo rispetto alla vicenda in questione, ma anche in rapporto a quell’accusa di «familismo» (il fidanzato della Guidi, il padre della Boschi, l’amico di Renzi) ciclicamente rivolta al premier ed al suo esecutivo. E l’autocritica è probabilmente assente perché cancellata dall’urgenza della «missione» della quale il governo si sente investito: sbloccare l’Italia e, dunque, sbloccare le grandi opere (pubbliche e private) capaci di creare occupazione e crescita.
La linea scelta, per quanto discutibile, ha una sua evidente forza, in un Paese con livelli di disoccupazione e quantità di investimenti inversamente proporzionali gli uni agli altri. Scoprire che in una delle aree più povere del Paese si attende dal 1989 il nulla osta ad un progetto come «Tempa Rossa», può far rabbrividire. E il fatto che «in 27 anni non è stata tirata fuori una goccia di petrolio» (Renzi) dal più grande giacimento dell’Europa occidentale, appare – in effetti – una forma suprema di masochismo.
Ma c’è modo e modo, naturalmente, di sbloccare un Paese. Tra alti e bassi – e in una fase non certo favorevole – questo governo ci sta provando, e alcuni risultati cominciano a vedersi. Quel che però non può esser chiesto agli italiani (e a maggior ragione ai giudici, alle forze di opposizione e ai media) è di firmare quella sorta di cambiale in bianco presentata ieri – quasi con le stesse parole – da Matteo Renzi e Maria Elena Boschi in relazione alla vicenda in corso e, più in generale, all’operato del governo: «Possono dirci che siamo incapaci, ma non disonesti».
Questa linea – forte ma discutibile, a seconda dei punti di vista – sarà all’esame oggi della direzione del Pd e, nei prossimi giorni, delle aule parlamentari sulle quali già pende l’annuncio di nuove mozioni di sfiducia. Vedremo quale sarà l’esito dello scontro che si preannuncia, e se i voti di pezzi di centrodestra (Verdini) risulteranno decisivi per la salvezza dell’esecutivo, rilanciando nuove e velenose polemiche. Ma considerato che la stabilità e il futuro di un Paese non sono patrimonio e interesse del solo governo, anche le forze di opposizione dovrebbero riflettere sulla sensatezza (non solo elettorale) di certe iniziative.
Credono davvero che dalla telefonata della ministra Guidi alle dimissioni dell’intero gabinetto il passo sia breve e, soprattutto, conseguente? E sul serio pensano che con il voto amministrativo alle porte, una riforma costituzionale da concludere, la minaccia terrorista e la ripresa economica che non decolla, la crisi di governo (ammesso che riescano a determinarla) e le elezioni anticipate siano la ricetta migliore? Dubitarne è lecito, visto che quello sarebbe l’approdo della loro iniziativa, in assenza di credibili alternative di governo.
Dunque, un consiglio: si ricerchi la verità e si faccia battaglia politica, ma si conservi il senso della misura. E si tenga responsabilmente presente – anche se non va più di moda – l’interesse generale del Paese. Che non sempre, naturalmente, coincide con quello delle opposizioni.
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vivicentro.it-opinione-editoriale / La missione di sbloccare la crescita: Renzi e Tempa Rossa FEDERICO GEREMICCA
Lunedì sera temporali e grandine fino a Milano. Maltempo freddo da Venerdì 8 a Domenica 10
MALTEMPO – Situazione ed evoluzione generale Lunedì maltempo in Piemonte con piogge e temporali anche diffusi, specie sui settori centro-settentrionali, piogge anche sulla Lombardia occidentale, sole altrove. Martedì ancora piogge in Piemonte, ma tende a migliorare, sempre soleggiato e mite altrove. Clima decisamente primaverile su gran parte delle regioni.
Lunedì 4 Aprile 2016
Piogge e temporali sul Piemonte e in Lombardia su Milanese, Varesotto e Comasco. Altrove sole prevalente e clima mite.
NORD
Maltempo con piogge e temporali su Piemonte e Lombardia, piogge deboli in Liguria specie a ponente. Nuvoloso ma asciutto al Nordest, deboli piogge possibili solo dalla sera.Temperature
Stazionarie.
CENTRO e SARDEGNA
Poco nuvoloso ovunque, clima decisamente primaverile; più nubi sulla Sardegna, ma senza piogge.Temperature
Stazionarie.
SUD e SICILIA
Cielo sereno o poco nuvoloso ovunque.
Temperature
Stazionarie.
Martedì 5 Aprile 2016
Alta pressione in aumento. Ultime piogge su Piemonte e Lombardia occidentale, specie al mattino, in diminuzione al pomeriggio. Sole e mite altrove.
NORD
Al mattino piogge e locali temporali su Novarese e Varesotto, piogge deboli sul resto del Piemonte. Sole altrove.
Temperature
Miti
CENTRO e SARDEGNA
Tutto sole e bel tempo primaverile.
Temperature
Miti
SUD e SICILIA
Bel tempo primaverile.
Temperature
Miti
Mercoledì 6 Aprile 2016
Tutto sole e Primavera. Isolati piovaschi sulle Alpi; in nottata temporali sul Milanese, Comasco e Varesotto.
NORD
Poco nuvoloso al Nordovest e Nordovest, piovaschi sull’arco Alpino.
Temperature
In aumento.
CENTRO e SARDEGNA
Cielo sereno ovunque, al più poco nuvoloso sul versante Adriatico. Deboli piogge in Sardegna, segnatamente su Cagliaritano e Ogliastra; clima primaverile.
Temperature
In aumento.
SUD e SICILIA
Tutto sole, più nubi in Sicilia ma clima asciutto.
Temperature
In aumento.
Giovedì 7 Aprile 2016
Tempo in peggioramento. Dal pomeriggio nubi e piogge al Nordovest, Alpi e Prealpi. Temporali in arrivo sulla Sicilia, coperto in Sardegna. Entro sera piogge sull’Appennino e al Sud. Attenzione alla sera, nubifragi e temporali violenti su Milanese, Varesotto, Brianza, Comasco e Bergamasco!
NORD
Peggiora su Alpi e Prealpi con piogge. In serata intensi temporali con veloci nubifragi e possibili grandinate su Milanese, Comasco, Varesotto, Brianza, Bergamasco e Sondriese. Tra nubi e sole altrove.Temperature
Stazionarie.CENTRO e SARDEGNA
Molte nubi su tutte le regioni, entro il pomeriggio peggiora con piogge sugli Appennini.Temperature
Stazionarie.SUD e SICILIA
Peggiora in Sicilia con piogge e isolati temporali, altrove peggiora con piogge entro sera.Temperature
Pressoché invariate
Venerdì 8 Aprile 2016
CICLONE ISABEL SULL’ITALIA! Maltempo sull’Italia, eccetto in Sardegna, regioni tirreniche, Sicilia e coste ioniche. Precipitazioni copiose, abbondanti e con temporali e locali nubifragi al Nord, Marche, Abruzzo, Molise e al Sud. Neve sulle Alpi sopra i 1100/1300 metri in serata.
NORD
Diffuso maltempo con il ciclone ISABEL, piogge ovunque al Nord, moderate/forti al Nordest con probabili temporali.Temperature
Stazionarie.CENTRO e SARDEGNA
Forte maltempo con piogge e temporali a ridosso dell’Appennino e sul versante Adriatico; mare mosso lungo il litorale tirrenico. Poche nubi sulla Sardegna, peggiora entro sera.Temperature
Stazionarie.SUD e SICILIA
Il ciclone ISABEL colpisce anche le regioni meridionali, piogge e temporali su Campania, Basilicata, Calabria, Sicilia; mare molto mosso, probabili mareggiate.Temperature
In calo.
Sabato 9 Aprile 2016
CICLONE ISABEL SULL’ITALIA! Instabile al Nord con piogge su Lombardia e al Nordest, ma migliora dal pomeriggio. Piogge sparse su tutte le coste adriatiche e tirreniche, eccetto in Puglia e zone ioniche. Piogge diffuse e qualche temporale in Sardegna. In nottata piogge intense su basso Tirreno, migliora altrove.
NORD
Piogge più probabili al Nordest, deboli piovaschi al Nordovest ma migliora entro sera.Temperature
Stazionarie.CENTRO e SARDEGNA
Piogge sparse su tutte le coste adriatiche e tirreniche, eccetto in Puglia e zone ioniche; piogge sulla Sardegna.Temperature
Stazionarie.SUD e SICILIA
Piogge più probabili tra Sicilia e Calabria, qui anche a carattere di nubifragi; in serata migliora sulla Sicilia, ancora piogge sulla Calabria Ionica.Temperature
Pressoché invariate.
Domenica 10 Aprile 2016
Tutto sole. Rare piogge sul Piemonte, ultimi temporali sul Messinese. Clima mite.
Lunedì 11 Aprile 2016
Piogge su Alpi Piemonte e Lombarde, altrove sole e clima mite.
Martedì 12 Aprile 2016
Tutto sole, clima primaverile e mite.
Mercoledì 13 Aprile 2016
Tende a peggiorare al Nordovest con temporali e piogge anche di moderata intensità; poco nuvoloso altrove, clima primaverile al Sud.
APPROFONDIMENTO anche per singole Regioni e Città su:
MotoGp Argentina, vittoria di Marquez, secondo Valentino, disastrose le Ducati
Disastrose le Ducati che all’ultimo giro, a pochi metri dal traguardo escono di pista per una caduta innescata da Iannone che trascina il compagno di squadra Dovizioso, hanno perso il secondo e terzo gradino del podio. Caduta anche per Lorenzo.
MotoGP Argentina 2016 Marquez
Il GP di TERMAS DE RIO HONDO (Argentina) è stato vinto da Marc Marquez, a seguire Valentino Rossi, terzo Daniel Pedrosa.
La gestione di gara dei due piloti della casa di Sant’Agata Bolognese, la Ducati, è stata disastrosa. Cose del genere, tra compagni di squadra non dovrebbero accadere! I due piloti hanno messo in pista tutto quello che avevano in un duello all’ultimo sangue fino a quando sono rimasti fuori dai giochi per la caduta.
Tutti si aspettavano lo scontro tra Rossi e Marquez, invece il duello tra i due è stato molto corretto, nonostante l’agonismo ai massimi livelli. Lo spettacolo da dimenticare invece, è stato mandato in onda dai piloti della Ducati!
Il primo step di gara ha visto protagonista un velocissimo valentino Rossi che ha messo a dura prova lo spagnolo Marquez. La Michelin per motivi di sicurezza ha imposto il cambio moto a metà gara, il pubblico argentino ha assistito ad una serie interminabile di sorpassi mozzafiato tra Rossi e Marquez e non ha potuto fare a meno di tifare con dei boati per la vittoria di Rossi.
Lorenzo invece è rimasto nelle retrovie, la sua è stata una buona partenza ma non è riuscito a tenere il ritmo di gara dei piloti di testa. Al quinto giro una scivolata l’ha costretto al ritiro, tutto rimandato alla prossima gara!
MotoGP Valentino Rossi
Notevole anche la Suzuki che ha portato in pista una moto molto prestazionale che però non ha conquistato punti per la caduta di Vinales. L’Aprilia ha conquistato con grande merito il settimo posto con Bradl ed il decimo con Bautista.
PROSSIMO APPUNTAMENTO IL 10 APRILE PER IL GP IN USA
F1, GP del Bahrain, le Mercedes vincono ancora! Ferrari sul podio
Un guasto al motore della Ferrari di Vettel lo costringe al ritiro prima del via, da circa venti anni non accadeva che una rossa non partisse al via… L’inglese Hamilton della Mercedes conquista un poco meritato terzo posto a causa di una pessima partenza.
Le Haas continuano a stupire con un fantastico quinto posto di Grosjean!
F1 BAHRAIN PODIO 2016
Il Gp del Bahrain concede una bella vittoria a Nico Rosberg che conquista la seconda vittoria stagionale. In penombra resta Hamilton che arriva all’ultimo gradino del podio. Secondo posto per Raikkonen, quarto posto per Ricciardo su Red Bull che accumula un notevole distacco dai primi tre.
Stupenda la gara di Grosjean al volante della Haas, una monoposto che ha subito mostrato un grande valore tecnico e prestazionale. Sesto posto per Verstappen della Toro Rosso, settimo per Kvyat della Red Bull, ottavo invece Massa con la Williams. L’altra Williams di Bottas conquista il nono posto seguito da Vandoorne che tra gli applausi del pubblico chiude le prime dieci posizioni alla guida della McLaren di Alonso.
L’amaro per i tifosi della rossa di Maranello arriva al giro di ricognizione, la Ferrari di Vettel non è nemmeno riuscita a partire a causa di un guasto al motore con tanto di fumata bianca dai tubi di scarico. Una cosa simile non accadeva da vent’anni, non per colpa di Vettel ovviamente.
Hamilton della Mercedes ha combinato l’ennesimo pasticcio alla partenza, motivo forse legato al ritorn per il nuovo regolamento, alla frizione meccanica che non prevede l’intervento dell’elettronica. Una volta partito, giunto nelle retrovie, è stato coinvolto in un brutto incidente con Bottas, quest’ultimo penalizzato dai commissari di gara per l’incauta manovra.
Hamilton è stato fortunato poiché la sua monoposto, nonostante avesse perso nell’impatto molte componenti aerodinamiche, è riuscito ad arrivare al traguardo.
F1 BAHRAIN 2016 ROSBERG
Hamilton adesso è costretto a darsi una bella ridimensionata se ha intenzione di conquistare un ruolo importante per il mondiale in corsa, Rosberg attualmente su due gare è a punteggio pieno anche se le gare sono tantissime per il 2016 (21 GP in totale).
APPUNTAMENTO QUINDI IL 17 APRILE PER IL GP DELLA CINA.
dal 5 al 30 aprile 2016 – 26 e 27 aprile data di Altri Percorsi
LA CANZONE DI GIASONE E MEDEA
da Euripide a Seneca, da Apollonio Rodio a Franz Grillparzer e Jean Anouilh
progetto ed elaborazione drammaturgica Elena Bucci e Marco Sgrosso
regia Elena Bucci con la collaborazione di Marco Sgrosso
con Elena Bucci, Marco Sgrosso, Daniela Alfonso, Nicoletta Fabbri, Filippo Pagotto
disegno luci Loredana Oddone
drammaturgia sonora e cura suono Raffaele Bassetti
macchinismo Giovanni Macis
costumi Elena Bucci e Marta Benini -maschere Stefano Perocco di Meduna
produzione Centro Teatrale Bresciano
Elena Bucci e Marco Sgrosso affrontano, dal 5 al 30 aprile 2016 – 26 e 27 aprile data di Altri Percorsi, una delle figure icastiche del mito nella nuova produzione del Centro Teatrale Bresciano al Teatro Santa Chiara: MEDEA
“Il mito di Giasone e Medea – spiegano Elena Bucci e Marco Sgrosso – è per noi un ciclo di storie che narrano in poesia la storia dell’amore che si trasforma in odio e poi in morte: cantarle in teatro ne inverte il passo e riporta in vita i personaggi e le loro ragioni, attraverso le parole antiche e gli echi di autori che ne hanno riscritto il mito nel tempo. Dopo Antigone, un altro potente conflitto tra l’universo maschile e quello femminile, tra le ragioni del cervello e quelle del cuore: un’altra potente figura di donna stimola il nostro desiderio di cercare nell’altezza lirica della parola antica le risonanze con la nostra epoca orfana di grandi ideali e afflitta da facili semplificazioni e un altro complesso ritratto di uomo ci porta ad interrogarci sull’equilibrio delle responsabilità assunte e delle colpe presunte nella dinamica dei conflitti, con la volontà di evitare la pochezza di giudizi banali per cercare di analizzare più a fondo i meccanismi umani delle reazioni e delle ritorsioni”.
vivicentro.it-spettacoli / Elena Bucci e Marco Sgrosso al Teatro Santa Chiara (BS): LA CANZONE DI GIASONE E MEDEA
IL MITO
MEDEA È uno dei personaggi più celebri e controversi della mitologia greca. Il suo nome in greco significa “astuzie, scaltrezze”, infatti la tradizione la descrive come una maga dotata di poteri addirittura divini.
Quando Giasone arriva nella Colchide insieme agli Argonauti alla ricerca del Vello d’oro, capace di guarire le ferite, custodito da un feroce e terribile drago a conto di Eete, lei se ne innamora perdutamente. E pur di aiutarlo a raggiungere il suo scopo giunge a uccidere il fratello Apsirto, spargendone i poveri resti dietro di sé dopo essersi imbarcata sulla nave Argo insieme a Giasone, divenuto suo sposo. Il padre, così, trovandosi costretto a raccogliere le membra del figlio, non riesce a raggiungere la spedizione, e gli Argonauti tornano a Jolco con il Vello d’Oro. Lo zio di Giasone, Pelia, rifiuta tuttavia di concedere il trono al nipote, come aveva promesso in precedenza, in cambio del Vello: Medea allora sfrutta le proprie abilità magiche e con l’inganno si rende protagonista di nuove efferatezze per aiutare l’amato. Convince infatti le figlie di Pelia a somministrare al padre un “pharmakòn”, dopo averlo fatto a pezzi e bollito, che lo avrebbe ringiovanito completamente: dimostra la validità della sua arte riportando un caprone alla condizione di agnello, dopo averlo sminuzzato e bollito con erbe magiche. Le figlie ingenue si lasciano ingannare e provocano così la morte del padre, tra atroci sofferenze: Acasto, figlio di Pelia, pietosamente seppellisce quei poveri resti e bandisce Medea e Giasone da Iolco, costringendoli a rifugiarsi a Corinto, dove si sposeranno.
SCHERMA – CAMPIONATI DEL MONDO CADETTI E GIOVANI BOURGES2016 TRE MEDAGLIE PER L’ITALIA UNDER17: ORO PER ALESSANDRA BOZZA NELLA SPADA BRONZO PER LA SPADISTA BEATRICE CAGNIN E PER IL FIORETTISTA TOMMASO MARINI
Alessandra Bozza
SCHERMA BOURGES2016 – Arrivano altre tre medaglie per l’Italia ai Campionati del Mondo Cadetti e Giovani Bourges2016. L’oro arriva da Alessandra Bozza che conquista il titolo iridato di spada femminile Cadetti grazie ad un percorso di gara netto, conclusosi col successo in finale per 15-7 contro la statunitense Tatijana Stewart.
La portacolori degli States aveva fermato in semifinale l’altra azzurra, Beatrice Cagnin, col punteggio di 15-13, dirottando l’atleta veneta sul terzo gradino del podio.
Tommaso Marini
Medaglia di bronzo anche nel fioretto maschile Cadetti con Tommaso Marini, sconfitto in semifniale dal russo Kirill Borodachev col punteggio di 15-10
Il terzo titolo per l’Italia tra gli under 17 arriva per mano di Alessandra Bozza. La torinese sale sul gradino più alto del podio, dopo aver dominato una gara che l’aveva vista dapprima vincere tutti gli assalti del proprio girone e poi, in sequenza, superare la spagnola Marta Amador per 15-7, la polacca Barbara Brych per 15-11, e, per 15-14 la beniamina di casa, la francese Aliya Bayram. Ai quarti era poi giunto il netto successo contro la polacca Julia Falinska per 14-3, a cui aveva fatto seguito la vittoria in semifinale per 15-9 contro l’ungherese Renata Petri.
Beatrice Cagnin
Beatrice Cagnin, dal canto suo, sale sul terzo gradino del podio, dopo essersi fermata in semifinale al cospetto della statunitense Tatijana Stewart, col punteggio di 15-13, figlio di una rimonta della portacolori a stelle e strisce.
Il cammino della veneta era iniziato superando dapprima l’ucraina Anastasiya Conrad per 15-11 e poi la sudcoreana Chearin Kim col punteggio di 15-12. Nel tabellone delle 16, l’azzurra aveva poi sconfitto 15-13 l’israeliana Vera Kanevski. La festa per la certezza della medaglia era giunta dopo la vittoria contro la francese Lola Lucani col punteggio di 15-8.
Stop nel turno delle 32 per Federica Isola. La campionessa europea in carica, dopo aver sconfitto nel primo assalto del main draw, la portacolori di Hong Kong, Hiu Cheung col punteggio di 15-7, è stata eliminata all’israeliana Dar Hecht per 15-13.
Terzo posto e medaglia di bronzo anche per Tommaso Marini nel fioretto maschile Cadetti. A fermare la corsa dell’atleta azzurro, in semifinale, è stato il russo Kirill Borodachev, campione europeo in carica, col punteggio di 15-10. Ai quarti di finale, Tommaso Marini aveva sconfitto nettamente per 15-5, il portacolori di Hong Kong, Lok Wang Lawrence Ng.
Il marchigiano, dopo aver subìto una sola sconfitta nella fase a gironi, aveva esordito nel tabellone principale superando il venezuelano Yordin Jose Brusco per 15-7. A seguire, nel turno dei 32, aveva vinto il match contro il giapponese Yuto Ueno col punteggio di 15-10 e poi, nel tabellone dei 16, aveva avuto ragione per 15-8 del russo Vladislav Mylnikov.
E’ uscito di scena invece nel turno dei 16 Pietro Velluti Franzì. L’azzurro, testa di serie numero due del tabellone, dopo aver sconfitto in sequenza l’ungherese Adam Wolf per 15-5 e poi il polacco Mateusz Kozak per 15-4, si è arreso allo statunitense Michael Li col punteggio di 15-8.
Si è fermata nel turno dei 32 la corsa di Tommaso Chiappelli. L’azzurro, dopo aver vinto contro l’australiano Noah Whiffin per 15-4, è stato superato nel secondo assalto del main draw dal russo Vladislav Mylnikov con il punteggio di 15-8.
Domani è in programma la gara a squadre mista, che conclude il programma delle prove riservate ai Cadetti. La squadra azzurra sarà composta da Matteo Neri e Giulia Arpino per la sciabola, Tommaso Marini e Lara Bertola per il fioretto, e da Gianpaolo Buzzacchino ed Alessandra Bozza per la spada.
CAMPIONATI DEL MONDO CADETTI – SPADA FEMMINILE – Bourges, 03 Aprile 2016
Carmela Rozza, assessore all’Arredo urbano al Comune di Milano
L’assessore all’Arredo urbano al Comune di Milano, Carmela Rozza, nel giorno del Cleaning day nelle scuole ha preso un rullo e sporcato di vernice la portiera di una macchina in divieto di sosta: “Sapevo che la pittura era facile da lavare via”
MILANO – Carmela Rozza, assessore all’Arredo urbano al Comune di Milano, nel giorno del Cleaning day nelle scuole lei ha preso un rullo e ha imbrattato di vernice la portiera di un’auto in divieto di sosta.
Non crede di aver guastato il senso della giornata?
“La macchina era salita sul marciapiede di una scuola, un’area transennata per la sicurezza dei bambini, usando peraltro lo scivolo per i disabili. La multa dei vigili non era sufficiente e non era possibile rimuovere l’auto col carro attrezzi perché il luogo era troppo stretto”.
All’illegalità di un cittadino privato lei, assessore, ha risposto con un altro atto di illegalità. È la giusta risposta?
“È stato un atto di legittima difesa, non un atto illegale, la macchina non ha subito danni. Sapevo che la pittura era lavabile, avendo fornito io i materiali alle scuole per ripulire i muri. Ho piena consapevolezza dei miei gesti”.
Ma l’imbrattamento e il deturpamento di cose altrui non è un reato?
“Questo signore mi può denunciare se ritiene, anche se poco dopo la portiera è stata ripulita dai volontari con acqua e spugna. Se la pittura fosse stata indelebile o se avessi fatto una riga sulla portiera, allora si poteva parlare di danneggiamento e quindi di reato, invece non c’è stato danno. Era solo un modo per sottolineare il disappunto”.
In una giornata dedicata al senso civico, non crede che il suo gesto sia stato diseducativo per i ragazzi?
“Insisto, non lo credo nel modo più assoluto. Il mio intervento era teso a sottolineare una situazione impropria, e cioè che la macchina in quel posto non andava bene. Un modo per dire ai ragazzi presenti: “Segniamo in questo modo che questo signore qui ha commesso un’illegalità””.
Lo rifarebbe o s’è pentita?
“Non sono pentita per niente, lo rifarei eccome. È intollerabile che ci sia gente che violenti così il bene comune”.
VIVICENTRO.IT EDIZIONE NORD
vivicentro.it-nord-cronaca / Carmela Rozza: “Ho imbrattato le auto per legittima difesa” di ILARIA CARRA
Sabato 2 aprile, in provincia di Napoli, a Somma, la ditta Luigi Di Matteo ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore di SANTA MARIA A CASTELLO. Colori, suoni e profumi per un’arte che colpisce sempre di più per la sua bellezza.
Immagini nitide e spettacolari, realizzate dal nostro inviato Gennaro Novellino.