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VIDEO – A Somma (Na), lo spettacolo notturno della ditta Raffaele Boccia

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Il giorno 4 maggio, in provincia di Napoli, a Somma Vesuviana, la ditta BOCCIA RAFFAELE da Ottaviano (Na) ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore della Madonna di Castello (Mamma Schiavona).

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dal nostro inviato, Gennaro Novellino

Elezioni Regno Unito, Labour in crisi. Timori per Brexit

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Londra – Il timore serpeggia nel Regno Unito, dove il conteggio dei voti dopo le elezioni locali di ieri sta mostrando una forte frenata del partito laburista, la principale formazione europeista del Paese. Cosi’, iniziano ora a scrivere analisti e commentatori, l’avanzata dei Tory ma soprattutto gli euroscettici se non eurofobici dell’Ukip di Nigel Farage, sarebbe un indicatore della ‘pancia’ del Regno Unito e potrebbe far prevedere il risultato del prossimo referendum sulla Brexit, in programma il 23 giugno.

Un’eventualita’ spaventosa per David Cameron, il primo ministro Tory che, pur avendo indetto la consultazione referendaria, ha sempre detto di volere il regno di Sua Maesta’ all’interno del recinto comunitario. E un’eventualità preoccupante in vista della tenuta delle istituzioni comunitarie con un eventuale divorzio fra Londra e Bruxelles.

Ma ora, appunto, le urne stanno parlando. E con il Labour che secondo le proiezioni e i primi risultati si avvia a guadagnare solo la città di Londra, perdendo un po’ su tutti i fronti altrove, l’ipotesi della Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, si fa sempre piu’ reale. Gli exit poll effettuati a Londra danno comunque per quasi scontata la vittoria del candidato sindaco laburista, Sadiq Khan, avvocato di origine pachistana, musulmano praticante ma anche favorevole ai diritti gay.

Proprio per aver votato a favore del matrimonio fra persone dello stesso sesso, da parlamentare a Westminster, Khan ricevette nel 2013 diverse minacce di morte, vedendo il suo apparato di sicurezza rafforzato. La vittoria del Labour in una delle piazze europee piu’ importanti e in una metropoli come Londra sarebbe comunque una consolazione per la dirigenza del partito, diviso ora più che mai per quel leader, Jeremy Corbyn, accusato di aver virato troppo a sinistra. Il parlamentare 66enne di Islington che dallo scorso 12 settembre ha preso in mano le redini del partito di opposizione, facendolo virare decisamente a sinistra, perde posizioni soprattutto in Scozia, dove al parlamento nazionale semi-autonomo rischia di passare da seconda a terza forza dell’assemblea, dopo lo Scottish National Party indipendentista e i Tory.

Anche alle elezioni di diversi consigli comunali inglesi finora la formazione laburista ha perso diversi seggi, passati al partito conservatore oppure allo United Kingdom Independence Party di Farage, alleato del Movimento Cinque Stelle italiano all’europarlamento di Bruxelles. Intervistato da Sky News, lo stesso Farage ha detto che “la crescita del mio partito sta arrivando piu’ dal Labour che da altre formazioni”, spiegando come a sua vista e secondo i calcoli e i sondaggi in mano all’Ukip la formazione euroscettica abbia sottratto forze soprattutto al partito guidato da Corbyn. Secondo le previsioni e le proiezioni, il Labour vincerebbe pero’ due elezioni suppletive parlamentari per la riassegnazione di due seggi, quello di Sheffield Brightside e quello di Ogmore, nel Galles meridionale.

“Una vittoria storica”: non ha usato mezzi termini Nicola Sturgeon, leader dello Scottish National Party e ‘first minister’ a Edimburgo, dopo l’affermazione degli indipendentisti scozzesi alle elezioni per il parlamento nazionale, istituzione semi-autonoma ma che comunque nel settembre del 2014 riusci’ a portare la parte del Regno Unito a nord del Vallo di Adriano a un referendum per la secessione, poi clamorosamente perso.
Lo Snp si e’ aggiudicato finora, nel conteggio dei voti, 58 seggi su 129: non e’ detto che arrivi alla maggioranza assoluta (65 seggi), ma comunque si tratta di un risultato importantissimo per la formazione indipendentista. E ora la stampa britannica adombra la possibilita’ che lo Snp arrivi in futuro a proclamare un secondo referendum per staccarsi da Londra, soprattutto in caso di una Brexit, l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea.

Nel regno di Sua Maestà si voterà sull’Ue il 23 giugno e gli scozzesi, i piu’ europeisti fra i britannici, secondo le previsioni potrebbero arrivare in caso di Brexit a chiedere e ottenere con un’altra consultazione referendaria la piena autonomia. Al parlamento scozzese il partito conservatore e’ finora il secondo per seggi ottenuti, avendo scalzato il Labour dalla posizione. La formazione di Jeremy Corbyn sarebbe arrivata terza, con uno dei peggiori risultati di sempre in terra di Scozia per il partito di sinistra.

vivicentro.it-politica /  (AGI)  / Elezioni Gb, Labour in crisi. Timori per Brexit

VIDEO – A Somma (Na), lo spettacolo notturno della ditta F.lli SCUDO

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Il giorno 4 maggio, in provincia di Napoli, a Somma Vesuviana, la ditta F.lli Scudo ha deliziato con uno spettacolo pirotecnico notturno in onore della Madonna di Castello (Mamma Schiavona).

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dal nostro inviato, Gennaro Novellino

Trump sceglie la Brexit, “meglio Londra fuori da Ue”

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Donald Trump irrompe nel dibattito a poco piu’ di un mese dal referendum in Gran Bretagna e si esprime in favore della Brexit.

“Conosco molto bene la Gran Bretagna e credo che starebbe meglio fuori dall’Unione Europea”, ha detto il candidato repubblicano alla casa Bianca in una intervista alla Fox, precisando che “non si tratta di una sua indicazione di voto, ma di una considerazione personale”. “Credo che la questione immigrazione sia una cosa orribile in Europa“, ha poi aggiunto il magnate, che proprio al suo programma anti-immigrazione deve gran parte della sua ascesa. Il premier britannico David Cameron, contrario alla Brexit, ha sempre criticato l’idea di Trump di bloccare l’ingresso dei musulmani negli Usa.

vivicentro.it-politica / (AGI)  / Trump sceglie la Brexit, “meglio Londra fuori da Ue”

Le novità del San Paolo di Aurelio De Laurentiis

I dettagli riportati da Il Roma

Negli ultimi sei anni il Napoli è stata l’unica squadra a giocare sempre in Europa. Ormai Aurelio De Laurentiis si è fatto una cultura degli stadi in giro per il mondo avendo seguito quasi sempre gli azzurri. Dall’Allianz Arena allo Stamford Bridge, dall’Emirates Stadium al Madrigal, le strutture degli avversari internazionali hanno sempre affascinato il patron e anche i tifosi che hanno viaggiato per sostenere i propri beniamini.

Il presidente avrebbe voluto livellarsi con il San Paolo per poter fare bella figura con i colleghi degli altri club ma purtroppo ha dovuto fare sempre i conti con uno stadio fatiscente. Ha cercato in tutti i modi di aggiustarlo ma mai abbastanza. Adesso, per la prossima Champions League, si spera non per i preliminari, il produttore cinematografico ha deciso di pianificare alcuni interventi fondamentali per accontentare la Uefa ma anche per sè.

Don Aurelio vorrebbe prima di tutto far uscire la squadra da sotto la tribuna d’Onore così come accade in quasi tutti gli altri campi. Quindi si dovrebbe costruire una scala per permettere ai calciatori di poter salire senza problemi. Poi si dovranno aggiustare gli spogliatoi degli avversari e quelli degli arbitri. Dovranno essere rifatti pure i bagni delle tribune. Poi ci saranno anche i lavori della discesa dei pullman fino alla mixed zone. Ci penserà il writer Raffo a disegnare i momenti azzurri così come richiesto da De Laurentiis.

Il presidente, poi, vorrebbe anche delle poltroncine new generation in Autorità per permettere ai suoi ospiti di tifare “comodamente”. I progetti ci sono, appena finirà il campionato si comincerà a lavorare per la Champions. Speriamo…

Kalinic e Vecino nel mirino, De Laurentiis accontenterà Della Valle?

I dettagli

Il Mattino parla molto dei primi rumors di mercato a campionato non ancora concluso. Il Napoli si sta muovendo per nomi di primo piano che giocano in Italia e a Firenze: “Il Napoli vuole dalla Fiorentina sia Vecino che Kalinic ed è pronto a fare uno sforzo enorme per andare incontro alle richieste dei Della Valle. La Fiorentina, per ora, ha soltanto ascoltato. La logica fa credere che tutto venga rinviato a fine campionato”.

Manipolazione di mercato, la Deutsche Bank indagata dalla Procura di Trani

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Inchiesta della procura di Trani sulla massiccia vendita di titoli di Stato italiani nel 2011. Indagati i vertici dell’epoca

Trani – Una nuova inchiesta della Procura di Trani scuote il mondo della finanza. Questa volta nel mirino del sostituto procuratore Michele Ruggiero – già titolare dei fascicoli su agenzie di rating, American Express, Euribor e ‘prodotti derivati’ venduti da diversi istituti bancari ai consumatori del circondario – è finita la Deutesche Bank di Francoforte Sul Meno, indagata per manipolazione di mercato. La contestazione (la stessa addebitata alle agenzie S&P e Fitch, i cui analisti e manager sono per questo a processo) sarebbe relativa alla vendita, per un ammontare complessivo di sette miliardi di euro, di titoli di Stato italiani avvenuta nei primi mesi del 2011. Per questo, circa due mesi fa, i finanzieri di Bari avrebbero anche sequestrato, nella sede milanese di Deutesche Bank, atti e mail oltre ad ascoltare alcune persone. Cinque gli indagati, tutti appartenenti all’ex management dell’istituto di credito tedesco, tra cui l’allora presidente.

I cinque indagati, secondo l’ipotesi del pm, sarebbero responsabili di aver comunicato ai mercati finanziari la sostenibilità del debito sovrano italiano, ma di aver nascosto agli stessi e al Mef l’intenzione dell’istituto di credito di ridurre a breve, in maniera drastica, il possesso di titoli del debito italiano in portafoglio: alla fine del 2010, ammontavano a otto miliardi di euro. La vendita massiccia, entro il primo semestre del 2011, avrebbe alterato il valore dei titoli perché avvenuta in violazione della normativa vigente. La competenza della Procura di Trani nell’inchiesta, come nel caso di altre inchieste similari del recente passato, sarebbe da collegare al fatto che il magistrato avrebbe iscritto per primo nel fascicolo d’inchiesta la notizia di reato commessa da stranieri residenti all’estero.

vivicentro.it-cronaca / (AGI)  / Manipolazione di mercato, indagata la Deutsche Bank

La Lega Pro dà il suo benestare: possibili sei posti dal 2017-18 per le squadre B

I dettagli riferiti da Tuttosport

Il nuovo progetto che prevede squadre B partirebbe nel campionato 2017-2018 e ieri è stato votato da ben 18 club di Serie A su 20 con Verona e Lazio uniche ad astenersi. La prima idea era quella di Adriano Galliani del Milan “che aveva chiesto l’istituzione di un campionato nazionale Under 21 con 5-6 fuoriquota”. Poi il discorso è scivolato sulle squadre B con i dirigenti presenti Gardini (Inter), Gandini (Milan), Marino (Atalanta), Mencucci (Fiorentina), Giuntoli ed Edoardo De Laurentiis (Napoli), Massara (Roma). Il nuovo presidente della Lega Pro, Giuseppe Gravina, ha già dato il suo benestare parlando di sei posti possibili per “squadre B”.

Spagna, il business dei rimpatri: Air Europa si assicura l’esclusiva sui voli dei migranti

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RIMPATRI – Le Ong li chiamano “i voli della vergogna”, ma ogni volta che si apre un bando scatta la corsa delle compagnie. Il vettore del gruppo Globalia, in tandem con Swiftair, si è assicurato un prolungamento della concessione di diciotto mesi per quasi 12 milioni di euro. Polemiche sull’assegnazione

MADRID – E’ un business che fa gola alle compagnie aeree: riportare in patria i migranti in situazione irregolare. In altre parole, gestire le deportazioni. Le Ong e le associazioni che lottano contro le espulsioni e che, da tempo, sollecitano la chiusura dei Cie (i centri d’internamento creati dal governo), li chiamano senza mezzi termini “i voli della vergogna”. Ma ogni volta che il Ministero dell’Interno lancia un bando, parte la corsa per assicurarsi il contratto. E, di nuovo, l’ha spuntata la compagnia del gruppo Globalia, Air Europa, in alleanza con Swiftair, che ha visto prolungata di diciotto mesi la concessione di cui già disponeva, sconfiggendo la concorrenza della Ute (unione temporanea di imprese) formata dalla filiale regionale di Iberia, Air Nostrum, in alleanza con Barceló Viajes.

Al precedente concorso era filato tutto liscio, essendo Air Europa l’unico candidato. Ma, in questa occasione, non è mancata la polemica, perché l’offerta di Air Nostrum era, almeno in teoria, più conveniente per lo Stato. Alla fine, invece, il governo ha scelto l’aerolinea di Globalia per un prezzo complessivo di 11,8 milioni di euro. Per i viaggi della deportazione, Air Europa incasserà da un minimo di 9000 euro per ora di volo nel caso in cui i passeggeri non superino il numero di 75, fino a un massimo di 21.300 quando si trasportino più di 200 persone.

Fra il mese di gennaio del 2010 e ottobre del 2014, il Ministero dell’Interno ha espulso 9410 migranti in 257 voli internazionali. I voli di deportazione sono considerati operazioni di polizia e, di conseguenza, hanno un carattere riservato. L’unico organismo che periodicamente pubblica dati sui cosiddetti “voli della vergogna” è il Defensor del Pueblo (l’ombudsman spagnolo), che elabora le informazioni fornite dall’agenzia europea Frontex e dallo stesso Ministero dell’Interno. Secondo l’ultimo rapporto disponibile, nel 2014 il governo di Madrid organizzò il rimpatrio di 3373 migranti su 134 voli. La maggior parte, con destinazione Ceuta o Melilla, per riconsegnare gli stranieri in situazione irregolare alle autorità marocchine. Le altre destinazioni più frequenti: Mali, Nigeria, Senegal, Colombia ed Ecuador.

Il presidente dell’aerolinea Air Nostrum, Carlos Bertomeu, ha fatto sapere che sta valutando l’ipotesi di presentare un ricorso contro l’assegnazione del contratto al consorzio concorrente, che richiederà un esborso per lo Stato superiore a quello preventivato dall’offerta della filiale di Iberia, che ha sede a Valencia. Ma il Ministero dell’Interno, nel giustificare la scelta, ha addotto una mancanza di solvenza tecnica delle aeronavi bimotore proposte da Barceló e dalla filiale di Iberia, insieme a presunte carenze nella documentazione sui titoli dei piloti.

vivicentro.it-economia / larepubblica / Spagna, il business dei rimpatri: Air Europa si assicura l’esclusiva sui voli dei migranti ALESSANDRO OPPES

Pirellone chiuso per elezioni, ai consiglieri un mese di vacanza. L’opposizione: “Inaccettabile”

Liberi tutti con la scusa della campagna elettorale per le Amministrative, cancellata l’ultima seduta prima della pausa. I consiglieri continueranno a percepire lo stipendio: circa 8mila euro al mese

Il Consiglio regionale della Lombardia si prende un mese di vacanza con la scusa della campagna elettorale per le elezioni amministrative. Il Pirellone infatti dopo la seduta di martedì 10 maggio resterà chiuso fino al 7 giugno. Lo ha deciso e comunicato il presidente del Consiglio regionale Raffaele Cattaneo dell’Ncd, d’accordo con la maggioranza di centrodestra che governa la Lombardia. In pratica, un mese di vacanza per tutti i consiglieri regionali che, naturalmente, continueranno a percepire lo stipendio mensile, pari, in media, a 8mila euro al mese.

L’ultima seduta prima della pausa elettorale, infatti, è stata fissata per martedì 10, mentre non è più stata convocata quella che era in programma il martedì successivo, 17 maggio, che doveva approvare il piano pluriennale della mobilità. Nella seduta del 10 maggio, invece, all’ordine del giorno c’è il via libera alla legge di Semplificazione. Un provvedimento che contiene tra l’altro due novità. La possibilità per i lombardi di usufruire di uno sconto del dieci per cento sul bollo auto e sul canone di affitto nelle case popolari per i cittadini che sceglieranno come forma di pagamento la domiciliazione bancaria.

Una mossa che l’opposizione di centrosinistra legge come uno spot elettorale in vista delle Amministrative. “Sarà una legge mancia per ragioni elettorali”, protesta il capogruppo del Pd al Pirellone Enrico Brambilla, che aggiunge: “Il Consiglio regionale si fermerà per quasi un mese per consentire a Maroni e al centrodestra di fare campagna elettorale e questo è inaccettabile”. Tra l’altro, il governatore leghista Maroni è capolista per il suo partito a Varese dove si volta per eleggere il nuovo sindaco. La candidatura ha avuto anche come effetto quello di far sospendere il processo a suo carico per turbata libertà nel procedimento di scelta del contraente e induzione indebita per presunte pressioni per far ottenere un lavoro e un viaggio a Tokyo a due sue ex collaboratrici.

vivicentro.it-nord-politica / larepubblica / Pirellone chiuso per elezioni, ai consiglieri un mese di vacanza. L’opposizione: “Inaccettabile” ANDREA MONTANARI

L’unico gol azzurro di Frappampina in Napoli-Udinese 2-1 del 1984

I dettagli

Il giorno 6 maggio il Napoli ha giocato undici partite, otto in serie A, una in serie B e due in coppa Italia, ottenendo sei vittorie e due pareggi, con tre sconfitte.

Ricordiamo il 2-1 all’Udinese nella penultima giornata della serie A-1983/84

Questa è la formazione schierata da Rino Marchesi:

Castellini; Bruscolotti, Boldini; Frappampina, Krol, Ferrario; Celestini, Dal Fiume, Pellegrini, Dirceu, De Rosa (66′ Caffarelli)

I gol: 13′ Frappampina, 75′ Ferrario (rig), 86′ Pradella

A due giornate dalla fine il Napoli era quintultimo in classifica e gli azzurri centrarono la salvezza grazie anche ai due punti conquistati contro l’Udinese. Il gol che ha aperto le marcature contro i friulani è l’unico segnato in maglia azzurra da Angelo Frappampina. Il difensore vanta 28 presenze con il Napoli, 26 in serie A e due in coppa Italia.

 

Auguri a Mertens!

I dettagli

Compleanno in casa azzurra: Dries Mertens compie 29 anni. L’attaccante azzurro è nato a Lovanio (Belgio) il 6 maggio del 1987.

A Mertens vanno gli auguri di tutta la redazione di Vivicentro.it.

I giovani padrini della camorra 2.0: social usati come un’arma

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Non basta sparare, non basta uccidere, non basta comandare per strada, nel rione. Non basta. Serve un pubblico più ampio, una platea accesa giorno e notte. In una società in cui la vita viaggia su uno smartphone anche la camorra cerca i like e le condivisioni e inventa emoticon, status, datori di lavoro, identità.

Il viaggio nella “camorra social” è una discesa lenta in un inferno in cui realtà e fantasia si confondono, e i modelli da seguire passano con la velocità di un post da Totò Riina a Fidel Castro e Che Guevara. Una generazione di 20enni, che scrive: “Ho tutta la vecchiaia per essere sereno e la morte per riposarmi, ora vivo pericolosamente” (smile con occhiali da sole-bomba a mano-pistola).

Minacce, citazioni e errori di grammatica: ecco la pagina Facebook di Mallo e degli altri aspiranti boss

Avvertimenti Walter Mallo su FB

Una generazione che nella vita fa la “ricotta”, cioè che non fa nulla e usa uno slang tra napoletano e inglese con frasi tipo ”Me fort o broo my- emoticon a cuore”, che si traduce più o meno così: “Sei forte fratello mio, ti voglio bene”. Profili di ragazzi che scrivono: “La strada e lunga e tortuosa … siamo mine vaganti senza freni”, proprio come l’ultimo caso: il boss Walter Mallo. Mallo, 26 anni e una lacrima tatuata sotto l’occhio sinistro, ha due profili Facebook. Uno più romantico, per la fidanzata/e in cui dice che “dopo un adolescenza (scritto senza apostrofo ndr) vissuta per strada, un periodo passato in carcere è arrivato il momento di crearmi una famiglia voglio un figlio lo desidero”.

E un profilo (abbastanza recente) per i “fratelli”, in cui si scaglia contro gli “infami” e le “calugne” scritte dai giornali. Le foto sono quasi sempre primi piani e frasi di autoesaltazione: “Il destino non ha potuto fare altro che abbassarsi ai miei piedi cio che voglio lo riaggiungo” (testuale ndr). Tra i commenti: “Fratm sei il numer 1” e poi una pioggia di emoticon a forma di bomba o di pistola. “Pentimento”, “infami”, “disonore” sono parole ricorrenti. Mallo aspetta che “passi la tempesta” e ricorda ”La pazienza ha più potere della forza”. Di sé scrive: “Vengo dalla vecchia guardia quella fatta da uomini con valori nascosti, la loro umilta mi e stata trasmessa e la portero avanti sempre … il sangue onorato vincerà”(quasi mai le parole sono accentate). Tra i commenti c’è tutto un proliferare di “sei la mia carne”, “sei la mia vita”, “Sei il mio sangue” e giù baci e cuori, anche tra uomini, per sottolineare (nel linguaggio di Facebook) il “legame di sangue”.

E sul profilo di “WalterEmanara” scrive anche Luca Ciotola, il pregiudicato ucciso ieri, in casa sua – dove era ai domiciliari – a Fuorigrotta (linkando sul suo nome appare il suo ultimo post è una foto di una farfallina con la scritta: “Buone notizie”, poche ore prima di essere ucciso), che rivolgendosi a Mallo scrive: “Sei una bella persona, porti luce non porti ombra”.

Il 4 febbraio scorso, il giorno dell’omicidio a Miano di Giuseppe Calise, ritenuto un suo uomo, Mallo su Facebook attacca gli “infami di merda” e i “giornalisti falliti”. “Fratello mio, un’anima buona come la tua non meritava questo. Avrai potuto fare tutti gli sbagli che diranno ma sono stati infami e la pagheranno”, la promessa.

Il boss 2.0 sul suo profilo cita dal re Salomone che schiavizzava i traditori a Fidel Castro ( “O patria o morte”) o Che Guevara(“Hasta la victoria, siempre”) . Scrive che oltre ad aver studiato all’università Federico II attualmente vive a New York, creandosi un’identità virtuale, tra realtà e fantasia, tra bisogni e desideri. Mallo posta uomini incappucciati e armati e una sua foto a metà con quello che dovrebbe essere il padre Giovanni (boss ucciso negli anni ‘90) e la scritta: “Il meglio di me”. Un eroe nero, che vive ”in un era (senza apostrofo ndr) nella quale gli interessi prevaricano i sentimenti, gente che si reputa onorata e lega in stretto contatto con gente disonorata, noi sempre a testa alta”, e ancora : “Questa è la nuova era le nuove leve con il codice della vecchia guardia w.m”.

Un eroe di una generazione perduta, anche in rete.E il caso di Mallo non è il primo. Anche Giovanni Tabasco, accusato dell’omicidio di Vincenzo Amendola (il ragazzo trovato sepolto a San Giovanni a Teduccio, lo scorso febbraio) sul suo profilo scriveva frasi da duro come “Ottengo sempre ciò che voglio” o “Niente è proibito”. Andrea Saraiello, di Secondigliano, ucciso a 26 anni nel settembre 2015, aveva un profilo con un nome inglese e la sua foto mentre si puntava alla tempia una pistola d’oro e la scritta: “Rispetto chi mi odia, non chi finge di amarmi”. Per finire ai ”Barbutos” di Forcella che avevano postato su Facebook il bacio in bocca tra affiliati per giurarsi eterno silenzio.

vivicentro.it-sud-cronaca / larepubblica / I giovani padrini della camorra 2.0: social usati come un’arma CRISTINA ZAGARIA

Giuntoli vola ad Amsterdam per Klaassen…dopo il Frosinone

Lo riferisce Il Mattino

Il Napoli potrebbe incassare cifre molto alte al punto da mettere in cima alla lista dei desideri il gioiellino dell’Ajax Davy Klaassen. I sondaggi con l’Ajax non sono mancati in queste ultime settimane e l’affare sembra in dirittura d’arrivo, ma non ancora concluso. La missione ad Amsterdam di Giuntoli partirà solo dopo la gara con il Frosinone.

GIRO D’ITALIA – Il Giro prende il via oggi con una Cronometro Individuale di 9,8 km

Buongiorno dalla prima tappa del Giro d’Italia, in programma dal 6 al 29 maggio e organizzato da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport, la Cronometro Individuale di Apeldoorn – Provincia del Gelderland – di 9,8 km.

La prima tappa scatterà all’interno del velodromo di Apeldoorn, già sede dei Mondiali su Pista del 2011.

Il primo atleta in gara, Fabio Sabatini (Etixx – Quick Step), partirà alle ore 13.45. Gli altri atleti seguiranno con intervalli di 1 minuto, con l’ultimo atleta, Michael Hepburn (Orica GreenEdge), che partirà alle 17.02.

Favoriti di giornata lo svizzero Fabian Cancellara (Trek – Segafredo), l’idolo locale Tom Dumoulin (Team Giant – Alpecin), il lussemburghese Bob Jungels (Etixx – Quick Step) e vari altri specialisti delle prove contro il tempo.

METEO
Apeldoorn (13.45 – Partenza): Soleggiato, 20°C. Vento: moderato – 18kmh.
Apeldoorn (17.15 – Arrivo): Soleggiato, 23°C. Vento: moderato – 18kmh.

ORARIO E PROGRAMMA
Partenza: Apeldoorn, Omnisportcentrum
Arrivo: Apeldoorn, Loolan
Rilevamento Cronometrico – km 4,8 – Apeldoorn, General Van Heutszlaan
Arrivo previsto ultimo corridore: 17.15
Quartiertappa: Apeldoorn, Omnisportcentrum

PERCORSO
Tappa 1 – Apeldoorn (Cronometro individuale) 9,8 km
Cronometro interamente cittadina che si snoda lungo ampi viali rettilinei con poche curve ad angolo retto. Lungo il tracciato si incontrano dossi, rotatorie e altri tipici ostacoli stradali dell’arredo urbano. Rilevamento cronometrico intermedio al km 4,8.

Ultimi km
Ultimi chilometri perfettamente pianeggianti caratterizzati da due curve verso destra connesse da tre rettilinei. L’ultima curva immette nel rettilineo di arrivo in asfalto di 600 m (larghezza 6,5 m).

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Insigne vuole l’Europe, ma ieri è stata una giornata no!

I dettagli

L’ipotesi che Lorenzo Insigne possa non far parte del gruppo azzurro di Antonio Conte non ha certamente fatto piacere al calciatore del Napoli, come riferisce la Gazzetta dello Sport: “Hai voglia a dire che i calciatori non leggono i giornali. Lorenzo Insigne ha saputo ieri di prima mattina quanto è stato scritto di lui, a proposito della sua presenza all’Europeo in dubbio. Non si è mai sentito sicuro del posto, neppure dopo lo splendido gol alla Spagna, ma non l’ha presa bene e questo farà felice Antonio Conte che vuole portare in Francia soltanto gente altamente motivata”.

Pinotti: “Verità sul parà morto a Pisa nella caserma Gamerra 17 anni fa”

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Il ministro alla commissione che indaga sulla fine del parà Emanuele Scieri: “Ci furono inaccettabili ritardi”

Ci sono voluti 16 anni e 10 mesi perché un ministro della Repubblica collegasse la parola nonnismo al caso della morte del parà Emanuele Scieri nella caserma Gamerra di Pisa. Lo ha fatto ieri mattina Roberta Pinotti, titolare della Difesa, durante un’audizione davanti alla commissione parlamentare di indagine sul caso del militare ventiseienne di Siracusa morto in Toscana il 13 agosto del 1999 in circostanze mai chiarite. “Sentiamo forte il dovere – ha detto Pinotti – di rifiutare la prospettiva che la scomparsa di un giovane, innamorato della vita, presenti ancora oggi diverse circostanze non chiarite. Già allora evidente come quel drammatico fatto non potesse in alcun modo essere derubricato ad un ‘tragico evento’, e neppure ad un mero fatto di bullismo”.

La storia della morte di Emanuele Scieri è rimasta un buco nero. Malgrado le molte richieste non si è mai riusciti, fino ad ora, a mettere in piedi una commissione parlamentare sul caso. “Diversi deputati, di tutte le estrazioni politiche, hanno richiesto dal ’99 in poi e fino al 2009 che il Parlamento approfondisse il caso. Ma tutte le volte che si presentava il progetto alla Commissione Difesa non si raggiungeva la maggioranza – spiega Sofia Amoddio (Pd), presidente della Commissione d’inchiesta – Finalmente noi ci siamo riusciti”. La Commissione ha chiesto una serie di documenti al ministero della Difesa e all’Esercito. Pinotti ieri è stata molto disponibile a collaborare. “non troverete porte chiuse, e neppure socchiuse. Sono a vostra disposizione tutti gli atti in possesso dell’Amministrazione necessari ai vostri lavori, anche quelli più sensibili – ha detto Pinotti – La morte di Lele è una ferita ancora aperta anche per le forze armate: è un vulnus inaccettabile da noi e da tutte le istituzioni dello Stato, occorre ricercare tenacemente la verità”.

Emanuele Scieri cadde dalla torre di asciugatura dei paracadute, alta 12 metri, il 13 agosto. Nessuno lo cercò per due giorni. Come mai? Questo è uno dei misteri di questa storia. “L’inaccettabile e colpevole ritardo nel rinvenimento del corpo di Emanuele Scieri chiamava in causa responsabilità diverse da quelle attribuibili a coloro che, presumibilmente, potevano essere stati i diretti responsabili”, ha detto ieri Pinotti. Il ministro ha commentato anche il cosiddetto “Zibaldone”, una sorta di manuale del parà con la descrizione di vari scherzi ai quali sottomettere le reclute. “Un insieme inquietante di scritti di circa 120 pagine, in cui si mescolavano citazioni auliche con prescrizioni su una quantomeno opinabile ‘disciplina perfetta’; materiale certamente non rispondente, anche all’epoca, all’etica militare, assemblato dal Generale Celentano, allora comandante della Brigata Folgorè. Un compendio che letto con gli occhi di oggi suscita perplessità e sconcerto”.

La Difesa fece un’indagine interna in cui si accertò che “il giovane militare era caduto da quella scala ed era restato per un tempo incredibilmente lungo in un angolo della caserma, senza che nessuno sentisse l’obbligo di avviare delle ricerche”. In quel delicato passaggio storico, ha proseguito Pinotti, “quando si introducevano importantissime riforme in un settore rimasto per decenni uguale a se stesso, ogni sforzo doveva essere fatto per estirpare definitivamente il fenomeno nonnismo, quale forma di gerarchia parallela e di riproposizione di ‘riti di iniziazionè che, dalla goliardia, potevano scivolare facilmente nella violenza”. Sofia Amoddio inoltre ha spiegato di avere “bisogno urgente di una serie di atti. Dobbiamo accedere prima possibile agli archivi della caserma Gamerra”.

vivicentro.it-centro-cronaca / larepubblica / Pinotti: “Verità sul parà morto a Pisa nella caserma Gamerra 17 anni fa” MICHELE BOCCI

Fulvio di Giuseppe: “Contro la Juve Stabia una partita da vincere, senza fare calcoli”

Le parole di Fulvio di Giuseppe al Pungiglione Stabiese

Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Fulvio di Giuseppe collega di Foggia Città Aperta; con lui si è parlato del match di sabato pomeriggio tra Juve Stabia e Foggia.

Ecco le sue dichiarazioni.

Il Foggia è reduce dalla vittoria contro il Martina Franca per 4-0. Ai rossoneri basterebbe un punto per ottenere il secondo posto matematico: Il Foggia giocherà per vincere. Con un pari si, i rossoneri sarebbero matematicamente secondi nel proprio girone non a livello globale. Quindi è giusto che a Castellammare si giochi per vincere senza fare calcoli. La squadra ha dimostrato di vincere e perdere contro tutti. Già alla vigilia contro il Martina, il tecnico De Zerbi ha spronato la squadra ad ottenere 6 punti in queste ultime due gare, per entrare di diritto nella griglia come migliore seconda. Tra l’altro De Zerbi in sala stampa al termine della partita contro il Martina ha voluto sottolineare di essere intenzionato di giocarsi la partita per avere poi la certezza di giocare in casa l’eventuale semifinale/finale la gara di ritorno, sfruttando così il fattore ambientale da parte dei rossoneri. Discorsi leciti, ma indubbiamente sarà comunque difficile espugnare il catino del Menti, visto che non ci saranno tifosi rossoneri al seguito.

La debacle inattesa al San Vito di Cosenza è stata fatale per il primato: In parte si, non proprio se guardiamo i risultati altrui, visto che il Benevento non ha perso colpi. I satanelli hanno tramontato il sogno di agganciare il primato dopo le due sconfitte in esterna contro la Fidelis Andria e in casa del Messina. Il Benevento invece pur vincendo di misura, è stata dunque, la squadra più costante del campionato. A mio giudizio il Foggia è la compagine che gioca meglio a calcio nel girone, dimostrando di poter giocare tranquillamente in serie B visto che ha perso un grappolo di partite per assenza di cattiveria pur disponendo un organico superiore alle altre compagini.

Il Foggia è forte dal centrocampo in su, ma la retroguardia lascia qualche varco di troppo: Si esattamente. Ha alternato momenti da squadra solida e imbattuta per diverse partite, pagando poi una mini crisi di risultati. Il tecnico ha cambiato anche diversi schieramenti in corso d’opera alternando la difesa a quattro o a tre qualora decideva di spostare Coletti sulla mediana. Ha inciso anche l’assenza del portiere titolare Narciso, sostituito con Micale non proprio esente da varie colpe; tanto da beccarsi diverse critiche dagli addetti ai lavori. I rossoneri hanno sempre dimostrato di poterci fare in area di rigore, dotati di un attacco esplosivo con Iemmello che è il bomber del girone. La difesa è il vero tallone d’achille; non sempre la retroguardia riesce a reggere gli urti, e sistematicamente la squadra viene punita ad ogni piccola disattenzione.

Chi reputi possa essere la squadra più temuta nei play-off: Il Foggia tenendo in considerazione il suo atteggiamento, senza voler peccare di presunzione. Ripeto il concetto che ho già espresso, durante l’anno la squadra ha dimostrato di poter vincere e perdere contro chiunque. Staremo a vedere, spero che si faccia trovare in forma ottimale e in campo possa giocare con grinta e cattiveria. D’altronde contro il Cosenza pur dominando la partita, non ho visto la giusta cattiveria, i silani ci hanno punito di misura realizzando gol concretizzando l’unico tiro in porta. È mancata la convinzione dei propri mezzi, la superiorità non si è notata ed infatti Iemmello e compagni non hanno avuto la forza di rimettere in sesto la partita.

Si potrebbe fare un parallelismo con il secondo Foggia targato Zeman tecnico che disponeva di un forte attacco composto dal tamdem Insigne-Sau, ma poco efficace coralmente: Non direi. Zeman gioca un calcio spregiudicato, mister De Zerbi invece predilige la fase difensiva, poi purtroppo la difesa subisce gol su situazioni particolari. Sicuramente ci sono stati momenti del campionato dove c’era molto equilibrio, si segnava tanto con pochi gol subiti. Ma il calcio di De Zerbi è nettamente differente dal credo e dall’impostazione tattica di Zeman. Poi si tende a fare confusione quando si da un’occhiata ai tanti gol messi a segno e quindi per forza di cose, visto che anche questo Foggia ha offerto spettacolo, qualcuno ritiene opportuno fare un simile parallelismo.

Qualche news sulla formazione foggiana, quale sarà lo schieramento: Il tecnico ha sciolto solo quei pochi dubbi che aveva a riguardo le condizioni atletiche di calciatori preferibilmente da non rischiare proprio per evitare ulteriori infortuni in ottica play-off. Ha già detto che non farà calcoli, sarà intenzionato a schierare i titolari. Bomber Iemmello in attacco sarà assistito da tre mezzepunte. A centrocampo giocherà di sicuro Agnelli. Angelo è infortunato, ha dei problemi fisici e De Zerbi ha già detto di non voler rischiare il calciatore sul campo in erba sintetica. Stesso dicasi anche per Vacca che oltre ad avere problemi fisici è anche in diffida. La formazione potrebbe essere influenzata da questi particolari e ovviamente anche tenendo conto delle scelte di Zavettieri.

Arcidiacono e Lazzaro due ex gialloblu, entrambi approdati in puglia al termine della sessione invernale di mercato. Sono stati funzionali al progetto: Arcidiacono ha dimostrato di essere molto importante per la squadra, è stato fermo per infortunio ma determinante contro il Melfi. Biccio si è ritagliato poco spazio nonostante abbia indiscusse qualità. Al contrario Lanzaro è stata una mina vagante, inizialmente prometteva bene, pur giocando pochi minuti. Poi ha decisamente deluso le attese, dispiace perché con la sua esperienza poteva dare molto al cammino del Foggia. Ci auguriamo che possa riscattarsi e magari risultare determinate proprio nei play-off.

Bologna, abbattuta la storica sede Maserati. Ira di Italia Nostra: “Uno scempio”

La storica sede di via Oretti, culla del Tridente, è stata demolita per far posto ad appartamenti. Il Comune e la ditta coinvolta: “La struttura era pericolante”. L’associazione: “Epilogo indegno”

BOLOGNA – Nello stesso giorno in cui il premier Matteo Renzi e Sergio Marchionne provano a rassicurare lavoratori e sindacati sul futuro dello stabilimento modenese della Maserati, a Bologna, città dove la mitica casa del Tridente è nata nel 1914, scoppia il caso della vecchia fabbrica sulla via Emilia, che è stata demolita in questi giorni per far posto ad appartamenti. A denunciarlo con una lettera al sindaco Virginio Merola sono Italia Nostra, l’Associazione per il Patrimonio archeologico industriale e il Comitato Bologna storico-artistica, che accusano Comune e costruttore di non aver rispettato gli accordi presi nel 2014 per la salvaguardia di quanto era rimasto dello stabilimento dove nacquero i primi modelli da gara Maserati, tra il 1919 e il 1939.

“La targa commemorativa che forse verrà affissa sulla nuova palazzina di certo non porrà rimedio alla scomparsa di una significativa testimonianza della nostra identità“, lamentano le associazioni. Il Comune e l’impresa di costruzioni, la Pavirani, minimizzano: “Rimaneva in piedi solo una piccola parte della fabbrica, due muri verranno ricostruiti con i materiali originali”.

Nell’edificio eretto tra Ottocento e Novecento a Pontevecchio, oggi via Oretti, i fratelli Maserati decisero di spostarsi quando la sede di via Pepoli diventò troppo piccola. Scelsero dunque questa fabbrica sulla via Emilia dove rimasero fino a quando non si trasferino definitivamente a Modena, e questi spazi vennero occupati e ampliati da un’altra azienda bolognese, la Cattabriga, che produce macchine per gelato. Qualche giorno fa, sul posto dove sono da poco cominciati i lavori per la costruzione di tre palazzine, la sorpresa. “Le ruspe hanno completamente e irrimediabilmente distrutto l’edificio – attaccano le associazioni – Un indegno epilogo per le celebrazioni dei 100 anni dell’azienda”.

Comune e Pavirani frenano. “Della fabbrica rimaneva in piedi ben poco ed era pericolante – spiega Francesca Pavirani, titolare dell’impresa – Abbiamo salvato gli elementi di pregio e li ricostruiremo in loco con i materiali originali. Non c’era nessun vincolo e nemmeno la Maserati, da noi contattata, era interessata”.

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Parte il piano Champions, c’è mobilitazione a Castel Volturno

I dettagli

C’è mobilitazione generale a Castel Volturno per la Champions. Gli azzurri stanno facendo quadrato per spazzare via pure questo tabù, con la mobilitazione generale di questi giorni a Castel Volturno. Nel doppio allenamento di ieri, molto intenso, Sarri si è concentrato in modo particolare sul reparto arretrato: provando e riprovando gli schemi difensivi. Non prendere reti sarebbe fondamentale, domenica sera: per una squadra che ha già tagliato il traguardo dei cento gol segnati e può contare su un bomber fantastico come Higuain. Lo riferisce La Repubblica.