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Così rottama la “diversità” della sinistra

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Renzi si mette in sintonia con la quasi totalità degli italiani. Anziché polemizzare con i magistrati, che hanno preso di mira i sindaci Pd, denuncia per la prima volta l’esistenza di una «questione morale» nel suo stesso partito. «C’è, è un dato di fatto», ammette con un atto di realismo accompagnato a una certa dose di coraggio.

Perché in questo modo il premier manda in frantumi un mito. Rottama la pretesa di «diversità» su cui una parte della sinistra italiana aveva campato di rendita per trent’anni, dai tempi di Berlinguer. Le lusinghe del potere hanno reso corruttibile anche chi, una volta, se ne considerava immune: il leader Pd lo riconosce, ci appone anzi il suo timbro.

Sicuramente, dietro questa importante ammissione c’è un calcolo. Anzi, ce ne sono due. Il primo consiste nel mostrare alle toghe che lui non è come quel signore di Arcore, ha profondamente torto chi vorrebbe assimilarlo a Berlusconi.

Agli operatori della giustizia, Renzi è convinto di mostrare ben altro rispetto. Così come lo dà, lo pretende anche. Ma riconoscere i torti della politica gli conferisce più forza quando si tratterà di riformare i mali della giustizia.

Si percepisce poi nel premier la speranza di rimettere le vele al vento dei consensi. Che da parecchie settimane vengono erosi a vantaggio dei Cinquestelle proprio come conseguenza della «questione morale». Dopo ciascuno scandalo (che è presunto tale fino a sentenza definitiva) il Pd ha perso nei sondaggi non tanto, uno zero virgola. Eppure lo stillicidio di questi zero virgola che scivolano verso il partito di Grillo sta rendendo meno lunare la prospettiva di un sorpasso. Magari non alle Comunali del 5 maggio prossimo, ma alle elezioni politiche quando saranno. Accusare i grillini per le inchieste a loro carico, vedi il caso di Livorno, non cambia di molto la percezione collettiva. Renzi lo sa. Come è cosciente che un leader politico deve mostrare realismo, anche a costo di doversi ricredere come ha fatto proprio ieri con Calenda, chiamato a ricoprire il posto della Guidi allo Sviluppo Economico dopo nemmeno due mesi trascorsi in qualità di ambasciatore-manager presso la Ue.

Ma c’è un motivo in più per ammettere che esiste la «questione morale». È una ragione che con i sondaggi non ha nulla da spartire e riguarda semmai la qualità della classe politica locale. Finora Renzi aveva dato l’impressione di non curarsene troppo, affaccendato com’era nell’impresa di governo. Gli era sembrato, forse a buon diritto, più urgente sfidare la Merkel in Europa sui conti pubblici e sui migranti, oppure la sinistra interna sul Jobs Act, o tutte quante le opposizioni insieme sulla riforma costituzionale (per non dire dell’epica sfida sull’«Italicum»). Gli amministratori locali del Pd non erano mai stati, diciamola tutta, una sua vera priorità. E quando alle ultime elezioni regionali aveva dovuto farsene carico per scegliere i candidati governatori, aveva mostrato una presa sul partito a giudizio di molti insufficiente. Gli incidenti c’erano stati già, ma venivano derubricati a eccezioni rispetto a una regola di conclamato buongoverno.

Ora però sottovalutare le inchieste non è più possibile. Il premier pare aver capito che, se non metterà personalmente le mani nel partito, compresa la selezione dei suoi quadri locali, rischierà egli stesso di venirne trascinato a fondo. È giunto il momento di rompere certe incrostazioni del sottopotere che tra l’altro, vedi in Basilicata, riguardano i suoi contestatori interni perfino più del cosiddetto «giglio magico». Una cosa è certa: ammettere l’esistenza di una «questione morale», come ha fatto senza mezzi termini il premier, sarebbe un puro esercizio retorico se non venisse seguito da un impegno vero e serio per rinnovare il Pd. In alto e soprattutto in basso.

vivicentro.it-editoriale / lastampa / Così rottama la “diversità” della sinistra UGO MAGRI

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In Giappone condannata per atti osceni artista che scolpisce vagine

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L’artista era stata arrestata nel 2014, oggi una multa da 400mila yen

Tokyo, 9 mag. – Un’ artista giapponese che crea oggetti che hanno la forma della sua vagina è stata condannata al termine di un seguitissimo processo per atti osceni, con una sentenza che rischia di alimentare le proteste contro quella che molti considerano una pesante censura. Il tribunale distrettuale di Tokyo ha inflitto a Megumi Igarashi una multa di 400mila yen (3.260 euro), la metà di quanto richiesto dalla procura, e un capo d’imputazione è stato fatto cadere. Igarashi era stata arrestata due anni fa per aver tentato di raccogliere fondi via internet per la costruzione di un kayak, pubblicando in rete immagini codificate in 3D dei suoi genitali che potevano essere copiate dagli utenti. In Giappone prospera un’industria pornografica miliardaria, ma la raffigurazione dei genitali è vietata: per questo l’artista era stata incriminata nel luglio 2014. Igarashi, che si è soprannominata Rokude Nashiko, slang per “piccola canaglia”, era stata liberata dopo qualche giorno su ricorso contro l’arresto e dopo una petizione firmata da migliaia di persone per la sua liberazione. Ma vari mesi dopo, la polizia di Tokyo l’ha arrestata di nuovo per aver distribuito oggetti “osceni”, con l’esposizione di forme di gesso con l’aspetto dei sui genitali e l’invio di CDrom codificati contenenti un programma per computer. Oggi la corte ha condannato Igarashi per la distribuzione di materiale considerato osceno. “Sono innocente perchè nè i dati sui genitali femminili nè le mie opere d’arte sotto forma di genitali femminili sono osceni” ha detto l’artista in tribunale. La procura aveva chiesto una multa di 800mila yen. La fiorente industria del porno giapponese sforna prodotti per tutti i gusti immaginabili, ma una severa legge sugli atti osceni impedisce di mostrare i genitali, che solitamente vengono oscurati nelle immagini. Ma è possibile trovare immagini di genitali maschili e femminili in tutto il Paese. Ad aprile a Kawasaki, vicino a tokyo, si è tenuta una grande processione dove i fedeli hanno portato sulla spalle falli giganti per l’annuale festa in onore del pene e della fertilità.

vivicentro.it-cronaca / (fonte Afp) Bea MAZ / In Giappone condannata per atti osceni artista che scolpisce vagine

Reina: “I portieri subiscono a volte dei gol in cui si può fare meglio…”

Le sue parole

Pepe Reina scrive su Twitter: “Che vi posso dire? Oggi si è fatto il record di punti della storia del club e ci mancano 3 punti per regalarvi la Champions, un ultimo sforzo con tutti voi al San Paolo, pieno al nostro fianco come al solito. I portieri subiscono a volte dei gol in cui sicuramente si può fare meglio. Lavorerò più intensamente per migliorare, forza Napoli e dai c…o!”

MotoGP Le Mans: In Francia regna Lorenzo, secondo Rossi, cade Marquez

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MotoGP Le Mans: In Francia regna Lorenzo, secondo Rossi, cade Marquez

Il pilota spagnolo Jorge Lorenzo conduce una gara spettacolare, sempre in prima posizione dal primo all’ultimo giro. Valentino rimonta dalla settima posizione fino al secondo posto, escono di pista i ducatisti Dovizioso e Iannone, stessa dinamica per Marquez e la sua Honda.

MotoGP Francia 2016 vince Lorenzo
MotoGP Francia 2016 vince Lorenzo

In Francia Lorenzo mette a segno una grande vittoria balzando in testa alla classifica del mondiale piloti. Gli avversari non hanno avuto chance, lo spagnolo è stato in prima posizione dal primo all’ultimo giro imponendo alla gara un ritmo elevatissimo.

Il compagno di squadra Valentino Rossi, al cospetto di Lorenzo così in forma, non ha potuto far altro che limitare lo svantaggio con il secondo posto. Nelle posizioni a seguire il duello tra Dovizioso e Marquez li ha portati fuori gara con una scivolata nello stesso punto della pista. Iannone invece, mentre era al secondo posto, è scivolato di colpo, rinunciando così al podio.

MotoGP Francia 2016 Rossi secondo posto
MotoGP Francia 2016 Rossi secondo posto

Al terzo posto si è piazzato lo spagnolo Vinales della Suzuki, a seguire quarto Pedrosa su Honda. La quinta e la sesta posizione per i due Espargaro, settimo Petrucci della Ducati. Settimo l’italiano Petrucci, sulla Ducati appena rientrato da un brutto incidente. Un bel risultato il suo considerando le condizioni fisiche con cui ha affrontato la competizione.

Le considerazioni ci portano a dire che il mondiale è aperto, e come! Pochi punti separano i primi tre leader della classifica piloti, in successione Lorenzo, poi Marquez e Rossi.

Tutto ciò a beneficio dello spettacolo e di altre gare entusiasmanti, i tifosi possono gioire!

L’unico rammarico è per i ducatisti che nonostante le grandi potenzialità a furia di fuori pista sono attualmente molto arretrati in classifica.

MotoGP Francia 2016
MotoGP Francia 2016

APPUNTAMENTO QUINDI IL 22 MAGGIO PER IL GP D’ITALIA (MUGELLO).

 

Ordine di arrivo

1) J. LORENZO in 43:51.290

2) V. ROSSI +10.654

3) M. VIÑALES +14.177

4) D. PEDROSA +18.719

5) P. ESPARGARO +24.931

6) A. ESPARGARO +32.921

7) D. PETRUCCI +38.251

8) H. BARBERA +38.504

9) A. BAUTISTA +48.536

10) S. BRADL +54.502

 

Classifica mondiale

  1. Jorge Lorenzo (Spain) Yamaha     90
  2. Marc Marquez (Spain) Honda       85
  3. Valentino Rossi (Italy) Yamaha   78
  4. Dani Pedrosa (Spain) Honda       53
  5. Maverick Vinales (Spain) Suzuki  49
  6. Pol Espargaro (Spain) Yamaha     47
  7. Aleix Espargaro (Spain) Suzuki   42
  1. Hector Barbera (Spain) Ducati    39
  2. Eugene Laverty (Ireland) Ducati  33
  3. Andrea Iannone (Italy) Ducati    25
  4. Andrea Dovizioso (Italy) Ducati  23
  5. Stefan Bradl (Germany) Aprilia   23
  6. Alvaro Bautista (Spain) Aprilia  21
  7. Bradley Smith (Britain) Yamaha   20
  8. Scott Redding (Britain) Ducati   16

 

 

Sarri: “Questo è un passo importante: ora voglio un San Paolo pieno”

Le sue parole

Maurizio Sarri ha commentato la vittoria com il Torino ai microfoni di Mediaset: “Questo è un passo importante, ma abbiamo ancora una partita da giocare e dobbiamo rimanere con la testa sul campionato: non possiamo sbagliare il prossimo appuntamento. Spero in un San Paolo pieno che ci dia una mano per quella che sarebbe un’impresa, poiché la Champions qui c’è stata tre volte in 100 anni. Percentuali? Sono come le statistiche, che lasciano il tempo che trovano. Le possibilità ci sono. Mercato? Non ho mai chiesto giocatori, se me li danno li prendo altrimenti migliori quelli che ho. Mi stanno sui coglioni gli allenatori che prendono decisioni. Chi ha tirato fuori maggiore qualità? Ce ne sono diversi, Koulibaly è arrivato a livelli straordinari. Così come Jorginho e Allan sono cresciuto tanti, idem Hamsik. Callejon mi sembrava forte già dall’esterno, ma da vicino è straordinario. Insigne e Mertens ci hanno dato tanto. Futuro? L’appuntamento è dopo il campionato”.

Mauro: “Primo tempo incredibile ma bisogna concretizzare le varie occasioni”

Vittoria importante del Napoli sul campo del Torino, ora la Champions League è davvero a un passo. Massimo Mauro, ex centrocampista azzurro, ha analizzato la sfida negli studi di Sky. Ecco quanto evidenziato:
“Primo tempo impressionante degli azzurri giocato a livelli molto elevati. Il gol di Bruno Peres è arrivato grazie a un calo fisico del Napoli che in una partita giocata con questa intensità ci può anche stare. Il Napoli continua a peccare in concretezza: Insigne dovrebbe essere più cinico; nel corso di primo tempo la squadra avrebbe potuto fare ben 5 gol”.

Altro record per il Napoli, il tweet della società

“#TorinoNapoli 1-2, 79 punti in @SerieA_TIM: battuto il precedente record di Benitez e Mazzarri (78)”, è quanto scrive la SSC Napoli su Twitter. Record di punti nella storia azzurra quindi della squadra di Sarri, battuti i record degli ultimi due allenatori del Napoli, Mazzarri e Benitez, che si erano fermati a 78 punti. Sarri può allungare ancora, battendo il Frosinone e fissando il record a 82 punti.

Ventura: “Nel primo tempo abbiamo assistito ad uno show del Napoli”

Al termine della partita tra Torino e Napoli ai microfoni di Premium Sport è intervenuto Giampiero Ventura. Queste le sue dichiarazioni:
“Nel corso del primo tempo la squadra è stata troppo passiva ed abbiamo assistito ad un’ esibizione del Napoli. Nel secondo tempo abbiamo cercato di equilibrare la partita. Mi aspettavo una partita diversa ma non sempre le cose vanno secondo i piani: nel calcio si perde ma non devi avere il rammarico di non essertela giocata, il primo temo lo abbiamo.
Devo comunque ringraziare i miei per quanto mostrato sin’ ora, hanno dato sempre il massimo per la squadra. Oggi c’ erano diversi giovani in campo e hanno espresso una certa personalità soprattutto nel secondo tempo.
In queste ultime partite abbiamo deciso di dare spazio ai giovani per metterli alla prova e farli acquistare esperienza. Stasera Gaston Silva ha fatto una grande prestazione, anche per Jansson è stata una grande prova”.

Boban: “Sarri migliori sotto questo aspetto…”

Le sue parole

Zvonimir Boban ha parlato nel post gara di Torino-Napoli ai microfoni di Sky: “Stasera si è visto un divario allucinante tra le squadre. Il Napoli ha deciso di pressare l’avversario dall’inizio ma quello che manca sempre agli azzurri è l’interpretazione del secondo tempo. Non ha rischiato tanto ma la gestione del match resta il punto debole: Sarri dovrebbe migliorare sotto questo aspetto”.

Higuain è già nella storia…del Napoli!

I dettagli

Gonzalo Higuain, un bomber incredibile. E pensare che lo si criticava, non si credeva potesse fare più gol di Edinsone Cavani e, invece, con il gol di questa sera è salito a 35 stagionali superando anche il Matador e diventando recordman della storia del Napoli!

Albiol, giallo pesante: salterà l’ ultima partita

Appena tre minuti di gioco e subito cartellino giallo per Raul  Albiol che in quanto diffidato salterà la prossima sfida in programma sabato prossimo contro il Frosinone al San Paolo. Stagione finita dunque per il difensore spagnolo che non potrà dare il suo apporto alla squadra nella gara che può regalare l’ accesso diretto alla fase a gironi della prossima Champions League.

Serie A, il programma dell’ultima giornata per garantire la contemporaneità

I dettagli

Il programma dell’ultima giornata di Serie A, che la Lega aveva anticipato riempiendolo di ‘asterischi’ legati all’esito delle gare odierne, è adesso definitivo. Per garantire la contemporaneità tra le squadre che condividono il medesimo obiettivo, Sassuolo-Inter è stata anticipata al sabato, in modo da permettere ai neroverdi di giocare nello stesso momento del Milan.

Contemporaneità garantita ovviamente anche a Carpi e Palermo, in lotta per la salvezza, e a Roma e Napoli.

Ecco il programma definitivo:

SABATO 14 MAGGIO

17.00 – Juventus-Sampdoria

20.45 – Milan-Roma

20.45 – Napoli-Frosinone

20.45 – Sassuolo-Inter

DOMENICA 15 MAGGIO

18.00 – Chievo-Bologna

18.00 – Empoli-Torino

18.00 – Genoa-Atalanta

20.45 – Lazio-Fiorentina

20.45 – Palermo-Verona

20.45 – Udinese-Carpi

 

Torino-Napoli, i voti di Vivicentro: Higuain da record!

I voti

Una vittoria importante per la Champions e per il secondo posto del Napoli in trasferta contro il Torino. Questi i voti di Vivicentro.it:

25 Reina 6; 2 Hysaj 6.5, 33 Albiol 6.5, 26 Koulibaly 7, 31 Ghoulam 6; 5 Allan 6.5, 8 Jorginho 6.5, 17 Hamsik 7 (19 David Lopez 6, dal 36° s.t.); 7 Callejon 6.5 (77 El Kaddouri 6, dal 37° s.t.), 9 Higuain 7, 24 Insigne 6 (14 Mertens 6, dal 27° s.t.). A disp. 1 Rafael, 22 Gabriel, 21 Chiriches, 3 Strinic, 18 Regini, 11 Maggio, 88 Grassi, 6 Valdifiori, 23 Gabbiadini. All. Sarri 6.5
a cura di Ciro Novellino

 

Torino-Napoli, il tabellino del match

Il tabellino del match

Il Napoli vince una gara importantissima contro il Torino in trasferta per 2-1 con gol di Higuain, Callejon e per i granata Peres. Questo il tabellino del match:

TORINO (3-5-2): 1 Padelli; 5 Bovo, 18 Jansson, 21 Gaston Silva; 7 Zappacosta (3 Molinaro, dal 28° s.t.), 16 Benassi, 20 Vives, 6 Acquah (16 Baselli, dal 7° s.t.), 33 Peres; 9 Belotti, 17 Martinez (10 Immobile, dal 32° s.t.). Panchina: 28 Ichazo, 13 Castellazzi, 19 Maksimovic, 24 Moretti, 25 Glik, 8 Farnerud, 14 Gazzi, 4 Obi, 11 Maxi Lopez. All. Ventura

NAPOLI (4-3-3): 25 Reina; 2 Hysaj, 33 Albiol, 26 Koulibaly, 31 Ghoulam; 5 Allan, 8 Jorginho, 17 Hamsik (19 David Lopez, dal 36° s.t.); 7 Callejon (77 El Kaddouri, dal 37° s.t.), 9 Higuain, 24 Insigne (14 Mertens, dal 27° s.t.). Panchina: 1 Rafael, 22 Gabriel, 21 Chiriches, 3 Strinic, 18 Regini, 11 Maggio, 88 Grassi, 6 Valdifiori, 23 Gabbiadini. All. Sarri

ARBITRO Antonio DAMATO di Barletta (Assistenti: Passeri-Marzaloni. IV uomo: Barbirati. Arbitri di porta: Gervasoni-Giacomelli)

TORINO – SQUALIFICATI: nessuno, INDISPONIBILI: Avelar. DIFFIDATI: Acquah, Vives, Bruno Peres, Belotti, Gazzi, Moretti, Bovo, ALTRI: Mantovani, Edera

NAPOLI – SQUALIFICATI: nessuno, INDISPONIBILI: nessuno, DIFFIDATI: Albiol, Callejon, Grassi, Jorginho, ALTRI: Luperto, Chalobah

NOTE – Spettatori: 40mila circa. Ammoniti: Albiol (N) al 2° p.t. per gioco falloso, Vives (T) al 38° p.t. per gioco falloso, Bovo (T) al 14° s.t. per gioco falloso, Jansson (T) al 18° s.t. per gioco scorretto, Benassi (T) al 37° s.t. per gioco falloso. Espulsi: Nessuno. Reti: Higuain (N) al 12° p.t., Callejon (N) al 19° p.t., Peres (T) al 20° s.t.

Pescara – V. Lanciano: la storia di un derby a senso unico

                                                                                                                Non c’è stata storia nel derby d’Abruzzo

Il risultato di 4 – 0 maturato sul campo, rende perfettamente l’idea sulla storia del match tra Pescara e Lanciano, da molti non accreditato come derby, sebbene la geografia attesti che entrambe le formazioni rappresentano due comuni della stessa Regione: L’Abruzzo.

Derby o non derby, il verdetto del campo è stato inappellabile: di quelli che ti lasciano riflettere. Un Lanciano irriconoscibile, praticamente mai pervenuto, si è fatto prendere letteralmente a “pallate” dalla formazione Dannunziana, in una gara dove il Delfino ha veramente messo alla frustra i malcapitati cugini.

I motivi di questo, per certi versi clamoroso blackout, sono veramente difficili da spiegare. Nemmeno il tecnico dei frentani, Primo Maragliulo, è riuscito al termine dal match a dare numi in merito. Proviamo, allora, noi ad azzardare qualche ipotesi. La squadra rossonera avrebbe dovuto giocare la partita della vita contro il Pescara, ed, invece, si è trovata completamente in balìa dell’undici di Massimo Oddo, che ha maramaldeggiato per tutta la gara al cospetto della formazione rossonera, disattenta e vulnerabile in tutti i reparti. Dal naufragio generale dei frentani, l’unico a salvarsi è Di Francesco, generoso e mai domo. Cragno non ha particolari responsabilità sulle 4 reti, ma dare la sufficienza ad un portiere che in una gara si vede servito un poker, ci pare eccessivo.

Cosa è successo? La squadra della famiglia Maio, forse, ha accusato il colpo dopo la stangata di 5 punti inflitta dal Giudice sportivo? La partita era troppo importante ed i frentani hanno sofferto di ansia da prestazione? Le “scorie” della gara contro l’Avellino dove  qualche episodio arbitrale ha, forse, penalizzato i rossoneri non erano state del tutto smaltite? O cos’altro?

Per noi rimane complesso spiegare questa clamorosa dèbacle, al cospetto di un avversario sicuramente di grandissima caratura, ma che ha dimostrato di avere dei punti deboli nel corso della stagione. Il tutto visto e considerato che la squadra di Maragliulo ha giocato in questo torneo alla pari contro formazioni del calibro di Cagliari e Crotone, già promosse in serie A, e dello stesso Novara, battuto al “Biondi.” Il gap esistente tra la due formazioni  abruzzesi è veramente quello visto in campo? Ai posteri l’ardua sentenza.

I tanti interrogativi da noi sollevati, non serviranno certo a cambiare la situazione in casa frentana, che ora si fa veramente delicata. La squadra rossonera accusa 3 punti di ritardo da Modena, Latina e Salernitana, tutte formazioni appaiate al quartultimo posto in classifica. Questo significa che i frentani non sono più padroni del loro destino, ma che oltre sulle proprie vittorie dovranno anche contare sulle “disgrazie” altrui, per potere sperare in una salvezza che a questo punto avrebbe del miracoloso. Questo, tutto il popolo frentano generosamente accorso in quel di Pescara, lo sa molto bene.

Chi, invece, è diventato padrone del suo destino, è gioisce per la conquista momentanea del terzo posto, è il Pescara di Massimo Oddo, che si è detto soddisfatto della prestazione dei suoi ragazzi. Chissà se si sarebbe mai aspettato un Lanciano così sottotono. La formazione biancazzurra ora è attesa da 2 classici testa – cosa, dal momento che dovrà affrontare prima al “Braglia” il Modena, e, poi, in casa il Latina: entrambe le formazioni sono in lotta per retrocedere. Con due successi la squadra del Delfino si garantirebbe l’accesso a les barrages come squadra meglio classificata. Un vantaggio non da poco. Anche il popolo pescarese lo sa molto bene.

Mancano 180’ alla fine di questo campionato: ancora poco, e sapremo il destino delle due compagini abruzzesi che militano in cadetteria. Almeno per quel che riguarda la stagione regolare. Anche se qualcosa già si è delineato dopo il posticipo di domenica pomeriggio.

CHRISTIAN BARISANI

 

Torino-Napoli, le formazioni ufficiali: Sarri opta per i titolarissimi

Sfida da non fallire per gli azzurri impegnati sul difficile campo del Torino. Sarri si affida all’ undici tipo per riagguantare subito il secondo posto occupato al momento dalla Roma. Ventura conferma Jansson al posto del capitano Glik in difesa.

ECCO LE FORMAZIONI UFFICIALI:
Torino (3-5-2): Padelli; Bovo, Jansson, Silva; Zappacosta, Benassi, Vives, Acquah, Peres; Martinez, Belotti. A disposizione: Ichazo, Castellazzi, Molinaro, Obi, Farnerud, Immobile, Lopez, Gazzi, Baselli, Maksimovic, Moretti, Glik.   All. Ventura.

Napoli (4-3-3): Reina; Hysaj, Koulibaly, Albiol, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Higuain, Insigne. A disposizione: Rafael, Gabriel, Strinic, Valdifiori, Maggio, Mertens, Regini, David Lopez, Chiriches, Gabbiadini, El Kaddouri, Grassi.   All.  Sarri.

Questa mattina firma del Patto tra i candidati e la città: l’impegno pubblico della coalizione di Salvatore Vozza

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Salvatore Vozza firma Patto con cittàCastellammare. Prima uscita pubblica per i 75 candidati di cui 32 donne delle liste ”Castellammare in Comune, ”Una Matita per Cambiare Vozza Sindaco” “Costruiamo Insieme Castellammare di Stabia” che oggi con il candidato sindaco Salvatore Vozza hanno  sottoscritto  un vero e proprio patto con la città in cui ciascuno  si è impegnato sin da ora a: Garantire un governo cittadino stabile, senza cambi di casacca, mantenendo fede al proprio impegno fino al termine del mandato; Accettare la proposta trasparente dei consigli comunali e delle sedute di giunta comunale in diretta streaming; Favorire la convocazione di commissioni consiliari aperte al pubblico e ai cittadini;  Presentare la propria dichiarazione dei redditi al Comune e renderla pubblica ogni anno;  Favorire la convocazione di consulte tematiche e tavoli tematici coi cittadini su argomenti di interesse pubblico; Creare una pagina o bacheca pubblica dove i cittadini possono interagire e dialogare sempre con i propri rappresentanti.

”Con le donne e con  gli uomini della mia coalizione – ha ribadito il candidato a sindaco Salvatore Vozza- ci siamo impegnati a governare la città, secondo principi di legalità, trasparenza e partecipazione. Noi vogliamo garantire a Castellammare un governo stabile e senza cambi di fronte, fatto di persone che rendono pubblica la loro dichiarazione dei redditi. Stiamo disegnando un Comune trasparente, le cui riunioni siano trasmesse in streaming, e individuando spazi di partecipazione per i cittadini”. Un luogo simbolico quello scelto dalla coalizione #perCastellammare per siglare il documento, il piazzale delle Antiche Terme, a due passi dallo stabilimento della Fincantieri nel cuore del centro antico di Castellammare. Due questioni al centro del programma di governo ”Bisogna ottenere, sia per le nuove Terme sia per le Antiche, che la Regione realizzi i progetti esistenti delle due stazioni della Circumvesuviana: Castellammare centro, che prevede il collegamento con le Nuove terme, e quella delle Antiche Terme. Noi lavoreremo con impegno, considerato che la nuova amministrazione potrà insediarsi a fine Giugno 2016, per definire le procedure con la Regione e Invitalia per il coinvolgimento dei privati con l’obiettivo di: aprire le Antiche Terme per la stagione 2017. Sarà necessario fare subito dei lavori, perché nel frattempo la struttura è stata in parte vandalizzata; puntare, nel corso del 2017, a far partire le prime attività coerenti con l’ipotesi di rilancio del complesso delle Nuove Terme. Occorre fare presto per non perdere le concessioni delle acque, per ritrovare il livello delle prestazioni che erano effettuate nel passato. Tutto ciò, con l’obiettivo, altresì, di recuperare l’utenza che nel frattempo si è rivolta ad altre stazioni termali” . ” Così come – prosegue Vozza – è necessario che su Fincantieri  Governo e Regione confermino gli impegni assunti sulle commesse e finanziamenti occorrenti. Parlare di futuro per Fincantieri vuol dire inevitabilmente realizzare il bacino di costruzione, opera necessaria per la vita del cantiere e del suo indotto”. ‘’ Noi siamo in grado di fare’’ ribadisce Vozza sgombrando il campo da chi parla di interruzione della filiera istituzionale . ‘’ Noi siamo in grado di fare e lo abbiamo dimostrato , sappiamo come affrontare le questioni’’ –  ricorda infatti l’ex sindaco di Castellammare quando proprio con gli operai della Fincantieri fu occupato il Ministero dello Sviluppo con l’allora Ministro Claudio Scajola. ‘’ Io i finanziamenti a Castellammare li ho portati – parla alla gente il candidato sindaco ribadendo il patto per Castellammare tra gli alleati – Andremo nei quartieri parleremo alla città tutta. Una giornata importante  quella di oggi per i candidati che  chiedono a Castellammare una prova di fiducia.”

“La riforma della Politica deve significare – prosegue Vozza –  anche rimettere al centro un confronto sull’utilità pubblica dei provvedimenti da calendarizzare e discutere; significa selezionare una classe dirigente in grado di reggere il peso delle sfide che abbiamo davanti; significa garantire una maggioranza coesa, per il bene della città. Rischiamo seriamente di ripercorrere strade sbagliate. La situazione è seria e ha richiesto uno sforzo per mettere in campo modi nuovi per costruire le candidature e le coalizioni: siamo partiti dai programmi, dalle soluzioni che ovviamente vanno confrontate tra i cittadini e le cittadine. La Castellammare di domani, passa da queste persone e dalle nostre idee.

‪#‎perCastellammare #socomefare

vivicentro.it-sud-politica / Questa mattina firma del Patto tra i candidati e la città: l’impegno pubblico della coalizione di Salvatore Vozza

 

ESCLUSIVA – Zavettieri lascia la Juve Stabia: potrebbe tornare un vecchio amore

Una voce che trova conferme…esclusive

Nunzio Zavettieri ha annunciato, nel post partita della gara persa contro il Foggia che ha chiuso la stagione, di lasciare la Juve Stabia. Non lo ha fatto in maniera diretta, ma comunque l’ha fatto intendere e allora via al toto-allenatore. Una voce gira nell’area, ma trova conferme grazie a quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di Vivicentro. Secondo quanto appreso da fonti vicine, Gaetano Fontana potrebbe tornare a Castellammare di Stabia e sedersi sulla panchina seguendo le orme di Pippo Pancaro che ha lasciato buoni ricordi. Ex calciatore che ha sempre dato del tu al pallone, Fontana ha vestito la maglia della Juve Stabia, ma anche quelle dell’Ascoli, della Fiorentina e del Napoli. Ha smesso di giocare nel 2007 e si è seduto in panchina nella stagione 2008-2009 pronto a dirigere il Centobuchi, squadra marchigiana che milita in Serie D. Nella stagione successiva 2009-2010, rimane per qualche mese inattivo, per essere poi chiamato il 2 marzo 2010 come nuovo allenatore della Santegidiese Calcio, sempre in Serie D. Nel luglio del 2013 il salto di categoria viste le buone qualità fatte vedere sul campo: Lega Pro Prima Divisione con la Nocerina. Un capitolo da cancellare, gettato nella mischia senza averne colpe: fatti che non lo vedono minimamente coinvolto ma che hanno comunque fatto intravedere le qualità di questo giovane allenatore. Ha terminato l’ingiusta squalifica il 22 marzo scorso ed ora non vede l’ora di tornare a sedersi in panchina, masticare calcio, erba e voglia di dimostrare. Il ritorno a Castellammare di Stabia sarebbe stupendo per lui e per la piazza che l’ha adorato in campo. Anche perchè l’intento del patron Manniello sarebbe quello, dopo due anni che hanno visto le Vespe perdere i paly off con arbitraggi a dir poco scandalosi contro il Bassano prima e una salvezza raggiunta con non poche difficoltà poi, di creare una squadra di vertice che possa raggiungere la promozione in B o quantomeno i play off nel suo nono anno di presidenza. La speranza è che una tra Foggia e Lecce possa andare in B e che gli storici nemici della Salernitana si possano salvare, in modo da rendere il prossimo girone C di Lega Pro non molto competitivo, anche perchè compagini come il Matera e lo stesso Siracusa neopromosso, sono pronte a dare battaglia. Contatto diretto tra le parti avvenuto, un primo approccio per provare a gettare le basi e disponibilità data in toto. Le parti si aggiorneranno più avanti, anche perchè per mister Fontana non mancano le richieste e non sono mancate neanche in questo finale di stagione, a squalifica terminata. Gaetano Fontana e la Juve Stabia, un amore destinato a continuare…

a cura di Ciro Novellino

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Pescara – V. Lanciano 4-0: derby stravinto dal Delfino

                      Il derby va al Pescara. Lanciano vicino alla Lega Pro.

Un Pescara arrembante, riesce ad avere ragione per 3 – 0 su una Virtus Lanciano piuttosto opaca e priva di mordente. Il successo nel derby permette al Pescara di volare al terzo posto in classifica, mentre i frentani vedono spalancarsi il baratro della Lega Pro.

LA CRONACA – Il posticipo della 40esima giornata del campionato cadetto propone il derby d’Abruzzo tra il Pescara e la Virtus Lanciano. Frentani chiamati all’impresa, dal momento che con una vittoria potrebbero agganciare Salernitana, Latina e Modena, e giocarsi la promozione negli ultimi 180′. Qualsiasi risultato diverso dalla vittoria servirebbe a poco al team rossonero. Il Pescara, dal canto suo, ha con un successo la possibilità di balzare tutto solo al terzo posto.

Entrambe le formazioni schierano il 4 – 3 – 2 – 1, con la coppia Benali – Caprari sulle trequarti a supporto della punta Lapadula nel Pescara. Forfait dell’ultimo minuto in casa Lanciano, con Marilungo fermo ai box. Vastola e Di Francesco sulle trequarti sono dietro l’unico terminale offensivo, Ferrari. Arbitra Abisso di Palermo in un pomeriggio caratterizzato dalla forte umidità.

Al 6′ Lapadula scalda i guantoni di Cragno, con un tiro dalla distanza. All’8′ Lanciano vicino al vantaggio con Rocca. Al 10′ Caprari batte a rete a botta sicura: provvidenziale intervento di Vitale sulla linea.

Al 18′ tiro dalla distanza di Memushaj con la palla che finisce alta sulla traversa.

Al 27′ terzo tempo di Lapadula, ma nulla di fatto. Al 31′ volèe di Caprari da fuori area, che vale il vantaggio del Pescara. Cerca di scuotersi il Lanciano: ci prova Ferrari dalla distanza al 31′, ma la sua conclusione termina sul fondo.

Al 35′ la difesa frentani si addormenta, ne approfitta Zampano per trovare la rete del raddoppio per il Pescara. Frentani alle corde.

La Virtus non riesce ad imbastire una reazione valida e concreta, con il risultato che la gara sembra essere indirizzata verso una precisa via. Il primo tempo finisce con il Pescara in vantaggio per 2 – 0.

Inizio di secondo tempo con il Pescara che attacca a testa basta e sfiora il tris in un paio di circostanze, prima con un tiro a due in area da parte di Lapadula, poi, con un tiro di Verre. Al 55′ sforbiciata di Lapadula, con la palla che finisce fuori target.

Al 64′ calcio di rigore per il Pescara. Memushaj dal dischetto sigla la rete del 3 -0. Al 66′ tiro di Di Francesco dalla distanza: Fiorillo storna in corner. Di Francesco da posizione defilata prova a trovare la rete della bandiera, senza riuscirci. Nei minuti finali arriva il poker griffato Torreira.

Pescara (4-3-2-1): Fiorillo; Vitturini, Fornasier (42′ st Diamoutene), Zuparic, Zampano (35′ st Mazzotta); Memushaj, Torreira, Verre; Benali (22′ st Mitrita), Caprari; Lapadula. A disp: Aresti, Bruno, Pasquato, Mazzotta, Acosta, Selasi, Diamoutene, Mitrita, Cappelluzzo. All. Oddo
Lanciano (4-3-2-1): Cragno; Salviato, Aquilanti (37′ Di Filippo), Rigione, Di Matteo; Rocca, Bacinovic, Vitale (29′ st Bonazzoli); Vastola (19′ st Milinkovic), Di Francesco; Ferrari. A disp: Aridità, Casadei, Turchi, Bonazzoli, Di Filippo, Padovan, Di Nicola, Milinkovic, Giandonato. All. Maragliulo
Arbitro: Abisso di Palermo
Reti: 31′ Caprari, 35′ Zampano, 18′ st Memushaj (R), 44′ st Torreira
Note: ammoniti: Aquilanti, Vastola, Di Matteo, Zampano, Bacinovic; Recupero: 2′ pt, 3′ st

Le foto di Juve Stabia vs Foggia (1-3)

Juve Stabia vs Foggia le foto di Michele Ruocco

Guarda le foto di Juve Stabia vs Foggia realizzate dal nostro fotografo Michele Ruocco, che ci racconta così la sconfitta delle Vespe con i pugliesi di Mister Roberto De Zerbi allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia.

Oltre alle azioni del match abbiamo fotografato il pubblico sugli spalti, cerca la tua foto e richiedici l’originale per e-mail:redazione.sportiva@vivicentro.it

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Oggi al Menti di Castellammare era di scena la partita di calcio Juve Stabia vs Foggia. Le vespe chiudono la stagione con questo “sentito” match interno. Il Foggia vuole blindare il secondo posto in classifica in vista dei play off. Tra le Vespe innumerevoli le assenze, a causa di tanti infortuni e forfait misteriosi. Tanti giovani tra i gialloblù mentre tra i satanelli spiccano i due ex stabiesi Agnelli e Arcidiacono.

Juve Stabia (4-4-2): Mascolo, Cancellotti, Liotti, Maiorano, Rosania, Navratil, Carrotta, Favasuli, Gomez, Nicastro, Lisi. A disposizione di Zavettieri: Polito, Ioio, Elefante, Mauro, Servillo, Grifoni, Gatto, Diop, Del Sante, Montella.

Foggia (3-4-3): Micale, Loiacono, Di Chiara, Agnelli, Coletti, Gerbo, Arcidiacono, Quinto, Iemmello, Sainz-Maza, Chiricò. A disposizione di De Zerbi: De Gennaro, Lauriola, Gigliotti, Vacca, Floriano, Lodesani, Sarno, Lanzetta.

E’ bastata una mezz’ora al Foggia per liquidare la Juve Stabia. Gli uomini di mister Zavettieri, con la salvezza ormai già in tasca da due giornate, non sono mai scesi in campo con gli ospiti in grado di comandare il gioco per tutto l’incontro. I pugliesi, con l’obiettivo del miglior piazzamento come seconda nella griglia playoff non fa sconti e già dopo 6 minuti sono in vantaggio grazie a Iemmello che, pescato solo al limite dell’aria di rigore, dimenticato dal difensore gialloblè Rosania, è bravo ad insaccare alle spalle dell’esordiente Mascolo. Il motivo dell’incontro non cambia, le vespe lasciano campo al Foggia in contropiede dopo un possesso palla sterile che non impensierisce mai l’estremo difensore rossonero Micale e su una incursione dell’ottimo Chiricò trova il gol del 2 a 0 con un bel tiro a giro. Passano solo 2 minuti ed il Foggia chiude la pratica: cross da destra ed incornata del bomber Iemmello lasciato ancora libero di colpire dalla difesa gialloblè. Il gol di fatto chiude l’incontro e le vespe perdono anche il suo miglior calciatore, Nicastro, uscito prima dell’intervallo per un infortunio. Nella ripresa, con l’ingresso di Gatto al posto di un impalpabile Gomez, permette a Diop, subentrato a Nicastro, di schierarsi da prima punta e sul traversone di Cancellotti,l’ultimo ad arrendersi, salva la faccia siglando il gol del 1-3 .

La partita Juve Stabia vs Foggia termina dopo due minuti di recupero con la sconfitta per 1 – 3 delle Vespe. Un campionato deludente quello dei gialloblè, che hanno scongiurato con un finale di stagione quanto meno pimpante lo spettro dei play out.