14.8 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6375

Il Punto 13 maggio

0

Il Punto 13 maggio –  Analisi, approfondimento e commento di Cronaca, Poitica ed Economia della settimana a cura degli esperti de lavoce.info

Nel dibattito pubblico il Ttip, l’accordo di libero scambio su cui trattano Ue e Usa dal giugno 2013, nasconde oscure manovre yankee contro democrazia, ambiente e qualità dei consumi. Meglio sarebbe un approccio realistico di tutela di ciò che conta per Europa e Italia come le denominazioni di origine.
Mentre ferve il dibattito sulla stima del costo della reversibilità della pensione per le coppie gay, nei primi tre mesi del 2016 il Pil è salito dello 0,3 per cento. L’accelerazione viene dalla domanda interna o estera? Le prime indicazioni portano ad attribuirla alla ripresa dell’export, specie verso l’Eurozona.
Qualcosa stona quando i controllati apprezzano troppo il controllore. È avvenuto con il plauso dei banchieri alla relazione del presidente della Consob Vegas. Nelle sue parole, un’ampia auto-assoluzione, varie divagazioni e amnesie, riferimenti solo formali a buone pratiche di corporate governance.
All’eurogruppo è ripartito con il piede giusto il nuovo round negoziale della Grecia con i suoi creditori. Si parla finalmente di parziale cancellazione del debito. Sullo sfondo rimangono irrisolti i soliti problemi strutturali che si traducono nell’incapacità del governo ellenico di finanziare le sue spese con entrate fiscali.
Nel decreto banche arrivano misure per il recupero dei crediti che appesantiscono i bilanci bancari. Si consentono il pegno non possessorio e il cosiddetto patto marciano – accordo con cui il creditore mette subito le mani sulle garanzie del debitore inadempiente. Temi molto controversi.
Invece di selezionare le notizie con un algoritmo automatico, Facebook cancellerebbe quelle politicamente sgradite spingendo in alto ciò che preferisce. Dal blog Gizmodo arriva l’accusa di manipolazione ai danni delle news dei media conservatori-repubblicani. Può farlo il maggiore social network del mondo?
Con i cuochi stellati che diventano i “ricchi e famosi” grazie anche a trasmissioni come MasterChef, le scuole dove si studia cucina sono tra le scelte più gettonate dai giovani. Lo confermano i numeri.

Due nuovi ingressi in redazione: Gianni De Fraja e Marco Ventoruzzo che i lettori de lavoce.info già conoscono attraverso numerosi loro interventi. Entrambi ci daranno contributi originali e di alto livello: il primo ci aiuterà a capire cosa succede al di là della Manica (in questo momento soprattutto su Brexit) e scriverà anche di istruzione, il secondo ci darà il suo contributo di esperto di diritto delle imprese e dei mercati finanziari. A Gianni e Marco un caloroso benvenuto.

Spargete lavoce: 5 per mille a lavoce.info
Destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

  • Si legge Ttip, si pronuncia disinformazione
    13.05.16
    Francesco Daveri e Mariasole Lisciandro
    Il dibattito sul Ttip si concentra attorno alle ipotetiche minacce alla democrazia o alla tutela dei consumatori e dell’ambiente che deriverebbero da una eventuale firma. Molto più utile sarebbe invece un approccio pragmatico, che punti per esempio alla difesa delle denominazioni di origine.

  • Le amnesie della Consob
    13.05.16
    Salvatore Bragantini
    La relazione sull’attività della Consob nel 2015 è stata deludente. Si dilunga su temi che la riguardano poco, glissa su altri di sua competenza, si autoassolve sui prestiti subordinati delle banche in liquidazione e quasi nulla dice sul governo societario. La nota positiva è il sostegno all’Esma.
  • Grecia, nuovo round di crisi
    13.05.16
    Nicola Borri

    Dopo tre programmi di salvataggio e centinaia di miliardi di euro in aiuti e prestiti, la Grecia è di nuovo in difficoltà, tanto che si ritorna a parlare di rischio Grexit. Il problema è l’economia ancora poco competitiva, non la spesa per interessi. Riforme strutturali e interventi umanitari.

  • Quel patto che rende più veloce il recupero dei crediti
    13.05.16
    Marco Ventoruzzo
    I tempi di recupero dei crediti in Italia sono eccessivi e sono uno svantaggio per le banche ma anche per le imprese. Il decreto del governo punta ad accorciarli, abolendo il divieto di patto marciano. Ma ciò non significa cancellare le tutele per il debitore. Autonomia contrattuale rafforzata.
  • Se Facebook fa politica
    13.05.16
    Riccardo Puglisi

    Che cosa succede se il più importante social network mondiale invece di selezionare le notizie con un algoritmo automatico utilizza un team interno per cancellare quelle politicamente sgradite e promuovere invece altri temi? Lo scoop del blog Gizmodo e il fatto che Facebook non è un giornale.

  • Effetto MasterChef sulla scuola italiana
    13.05.16
    Giorgio Di Pietro

    Le iscrizioni agli istituti professionali di enogastronomia e ospitalità alberghiera sono aumentate negli ultimi anni. In concomitanza con il successo del format MasterChef. Come la televisione influenza le scelte degli adolescenti e i percorsi scolastici che alternano formazione teorica e pratica.

Salvatore Vozza presenta la giunta della coalizione #perCastellammare: appuntamento sabato 14 maggio alle ore 12 all’Hotel Stabia

0

Castellammare. Un sindaco capace che sa come fare, una coalizione fatta di novità, una giunta giovane che è un mix di esperienza e professionalità. Sarà presentata domani, sabato 14 maggio, alle ore 12,00 presso l’Hotel Stabia  in  Corso Vittorio Emanuele, a Castellammare di Stabia, la squadra di amministratrici e amministratori che accompagnerà Salvatore Vozza nel governo della città.

“Ai cittadini di Castellammare dichiara – Salvatore Vozza- chiediamo una prova di fiducia. Abbiamo costruito una coalizione democratica non sulla base delle vecchie sigle, ma della disponibilità a impegnarsi direttamente. La città ha bisogno di spirito critico, di non accettare soluzioni a scatola chiusa, ma anche di unirsi per intervenire e bloccare la crisi. Per cambiare è indispensabile partecipare, interessarsi, scegliere. Castellammare ha bisogno dell’impegno di tante competenze, professionalità, giovani, donne, lavoratori. La giunta che presenterò domani è fatta di tanti volti nuovi e professionisti con esperienze collaudate. Gli stabiesi sapranno che votando me e la mia coalizione daranno alla città un governo stabile e senza cambi di casacca. Noi vogliamo un Comune trasparente, le cui riunioni siano trasmesse in streaming, e individuando spazi di partecipazione per i cittadini perché con le donne e gli uomini della mia coalizione, ci impegniamo a governare la città, secondo principi di legalità, trasparenza e partecipazione. Consiglio comunali e riunioni della giunta saranno in diretta streaming così da rendere trasparente ogni cosa. La nostra è una coalizione libera che può presentare in anticipo già la giunta perché non è sottoposta ai ricatti e ai veti incrociati a cui Castellammare è stata abituata. L’ho detto e lo ribadisco: con un colpo di matita il 5 giugno i cittadini possono mettere il primo mattone del cambiamento di cui la nostra Castellammare ha così tanto bisogno. E allora, proviamo a scrivere insieme questo nuovo capitolo. La nostra è una bella storia”.

Castellammare di Stabia il 13 Maggio 2016

vivicentro.it/sud/politica – Salvatore Vozza presenta la  giunta della coalizione #perCastellammare: appuntamento sabato 14 maggio alle ore 12 all’Hotel Stabia

Gelli, no emergenza migranti, ma serve programmazione

0

Il presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta Gelli: no ad allarmismi, sbarchi in linea con il 2014 e il 2015, ma serve programmazione

Roma – Non c’è una emergenza migranti, ma c’è un fenomeno di lunga durata che va gestito con una adeguata programmazione. Federico Gelli presiede da due mesi e mezzo la Commissione parlamentare di inchiesta sui migranti e alla vigilia dell’esame da parte della Camera della relazione annuale in una conversazione con l’Agi spiega obiettivi e criteri del lavoro che lo attende da qui alla fine della legislatura.

“Innanzitutto dobbiamo partire dai dati reali – spiega Gelli – e muovendo da questi dobbiamo calibrare gli interventi”. E i dati, che da qualche tempo sono aggiornati in tempo reale attingendo a diverse fonti ufficiali e istituzionali, “ci dicono che non possiamo parlare di una condizione emergenziale. Le dimensioni del fenomeno arrivi sono pressochè identiche a quelle del 2014 e del 2015, per cui le proiezioni ci parlano di un 2016 in linea con il passato. Ovviamente se non ci saranno variazioni fondamentali nel panorama internazionale e se l’accordo Ue-Turchia, chiudendo il corridoio balcanico, reggera’ e non deviera’ verso di noi i flussi dalla Siria”.

Nel 2014 sono giunti in Italia 170.100 migranti, nel 2015 153.42, al 10 maggio i migranti arrivati sono stati 31.250 (con un leggero calo percentuale rispetto allo stesso periodo dei due anni passati. Nei prossimi anni tutto fa supporre che il fenomeno restera’ sugli stessi livelli “proseguira’ a lungo e va governato senza impostazioni securitarie o buoniste ma con lungimiranza e in una visione non piu’ locale ma europea” afferma Gelli. Che fa presente come anche il Migration compact proposto dal governo all’attenzione di Bruxelles “prevede innanzitutto un aiuto nei Paesi di origine, perchè da medicoposso dire che ‘è meglio prevenire che curarè. E poi indical’obiettivo del superamento di Dublino 3, con la nascita della figura del richiedente asilo europeo, soppiantando il concetto di asilo solo nel Paese di approdo”.

E oltre a questo ci sono diversi passaggi chiave. Innanzitutto un piu’ esatto uso dei dati. “Da tempo abbiamo attivo un monitoraggio in tempo reale del fenomeno, in collaborazione con il Viminale e altre istituzioni, lo chiamiamo ‘cruscotto’: nelle prossime settimane vogliamo che diventi un sito web aperto a istituzioni, media e cittadini perchè siamo convinti che servano giudizi nel merito, mentre non serve lanciare allarmismi anche immotivati”. La commissione intende poi avviare un nuovo corso per produrre non una relazione annuale onnicomprensiva ma sette diverse relazioni che si occupano dei sette capitoli di indagine che da marzo il Parlamento le ha affidato. Ai compiti originari se ne sono aggiunti infatti di nuovi e ora la commissione puo’ svolgere inchieste su sistema di identificazione dei migranti, sistema dei centri di accoglienza, diritto di asilo, allontanamenti, minori stranieri non accompagnati, sistema di assistenza e profilassi sanitaria, analisi dei risultati delle inchieste sui centri di accoglienza.

Gelli fa notare che in questi mesi sono stati fatti passi avanti nel sistema di accoglienza, controllo e smistamento dei migranti. Sono gia’ quattro gli hot spot attivati, sono aumentati i centri di accoglienza per i richiedenti asilo, sta per nascere un centro di accoglienza per minori a Lampedusa ed esistono protocolli di profilassi sanitaria. Ma molto deve ancora essere fatto, a livello nazionale, per migliorare il sistema e farlo diventare tale. Restano da attivare due hot spot, i centri di prima accoglienza hanno dimensioni troppo ampie e sono spesso sovraffollati, i meccanismi di riconoscimento dell’asilo vanno snelliti (su questo sta gia’ lavorando il ministero di Giustizia), gli allontanamenti sono ancora scarsi (il 50% dei provvedimenti non si traduce in un concreto esodo degli stranieri), serve la messa a punto di un vero e proprio fascicolo sanitario del migrante. Su tutti questi temi la commissione guidata da Gelli intende mettere dunque a punto “sette relazioni, con dati esatti e proposte al Parlamento e al governo. C’è una costante attenzione mediatica e politica a questo fenomeno e noi vogliamo presentare proposte concrete”. “Il fenomeno migratorio è ineludibile – conclude Gelli – e lo strumento per governarlo è una corretta e oculata programmazione in sede nazionale ed europea”. (AGI)

vivicentro.it/politica / agi / Gelli, no emergenza migranti, ma serve programmazione

Modena – Pescara: sfida mozzafiato al “Braglia”

0
                                                                                                      Modena – Pescara è una gara che promette scintille

Dopo la straripante vittoria per 4-0 contro un’irriconoscibile quanto imbarazzante Lanciano, nel derby cadetto di domenica scorsa, il Pescara di Massimo Oddo si appresta ad affrontare il Modena dell’ex Cristiano Bergodi, il quale ha dei trascorsi sia come difensore che come allenatore nella squadra abruzzese.

Il Delfino, galvanizzato dal poker servito ai cugini frentani, e, soprattutto per la riconquista della terza piazza in graduatoria, è atteso da una sfida che si annuncia vietata ai deboli di cuore, dal momento che i canarini sono in una posizione di classifica di assoluto pericolo e non potranno permettersi passi falsi contro il Pescara, anche in vista del prossimo, e ultimo impegno di campionato che attende i gialloblu nell’ostica trasferta di Novara, dove sfideranno un’altra formazione che ambisce alla conquista di un posto di rilievo nella griglia play-off. Gli abruzzesi, da parte loro, non potranno permettersi distrazioni di alcun genere, se vorranno mantenere la terza piazza in classifica, dal momento che il Trapani cercherà in tutti i modi di scavalcare nuovamente i biancazzurri.

Ecco che è lecito attendersi una gara combattuta e giocata alla “morte” da entrambe le formazioni, che a 180’ dal termine della stagione regolare, sicuramente vorranno avvicinarsi ai loro rispettivi obbiettivi senza fare sconti a nessuno.

Per il Pescara tutto facile contro il Lanciano nell’ultimo turno, mentre gli emiliani sono reduci dal pareggio per 0 – 0 ottenuto sul campo della Salernitana, al termine di una gara piuttosto nervosa e dove la paura ha vinto su tutti. Una stagione piuttosto tribolata quella vissuta dei canarini, nei bassifondi della classifica durante tutto il campionato, e con Crespo esonerato a stagione in corso.

Ecco le dichiarazioni di Massimo Oddo alla vigilia del match contro i canarini emiliani: “Campagnaro, dal momento che  ha svolto lavoro differenziato rispetto ai compagni, non sarà convocato e tornerà a disposizione per la sfida casalinga col Latina. Lapadula oggi si deve allenare. Può essere anche il padre eterno, ma se non sta bene non gioca. A Modena andiamo per vincere, contro una squadra in salute, imbattuta da 4 giornate, assolutamente da non sottovalutare. Non lo so se confermerò la stessa formazione che ha battuto il Lanciano. Pasquato è in forma così come Bruno. Bergodi? Si tratta di un’ottima persona che ha dato tanto al Pescara, e che a Modena sta svolgendo un ottimo lavoro.”

Nell’allenamento a porte chiuse, il bomber Lapadula si è regolarmente allenato.

CHRISTIAN BARISANI

Paganini: “Vogliamo onorare il campionato fino alla fine”

Le sue parole

Luca Paganini, esterno destro del Frosinone, ha parlato a Radio Crc: “Ammiro molto Callejon, è un grandissimo giocatore e quando vedo giocare il Napoli lo guardo spesso. Ho segnato poco quest’anno, ma quando c’è da coprire, è dura ripartire però abbiamo fatto un buon campionato. La genetica mi ha aiutato, qualche salto e qualche allungo l’ho preso da papà. 

Napoli-Frosinone? Vogliano onorare il campionato e lo faremo fino alla fine per cui andremo a Napoli con la testa giusta. Stiamo preparando bene la partita e nonostante sarà difficile, giocheremo per dare il massimo. 

Nel girone di ritorno abbiamo espresso un altro calcio perché eravamo più liberi di testa, avevamo acquisito maggiore fiducia e le giocate ci riuscivano con più facilità. 

Ho una piccola lesione al collaterale per cui sto facendo lavoro differenziato, non so se ce la farò a rientrare per la partita del San Paolo, ma ci proverò. 

Il mio futuro? Non lo so ancora, dipende da tante cose, dalla società e dalle offerte, ma al momento non ci penso. So che l’Atalanta ha visto qualche nostra partita, ma da qui a parlare di una trattativa ce ne passa”. 

I prossimi traguardi delle libertà MASSIMO RUSSO

0

Sappiamo tutto della differenza tra i tassi di interesse dei titoli di Stato italiani e quelli degli altri vicini europei. Misuriamo ogni variazione del debito e del prodotto interno lordo. È ora di guardare con la stessa attenzione a un altrospread, quello dei diritti.

È bello dirlo subito dopo l’approvazione della legge sulle unioni civili. Proprio quando è stato raggiunto un risultato è importante guardare alla tappa successiva.

Serve a spostare ogni giorno più in là la frontiera di quel che ci rende individui liberi e responsabili. Mettiamoli in fila, i prossimi traguardi. A cominciare da una legge sul fine vita. A dieci anni dal caso di Piergiorgio Welby, a sette dalla vicenda di Eluana Englaro, siamo pronti per abbattere il tabù che ancora ci impedisce, rubando le parole a Emma Bonino, «di vivere liberi fino alla fine». In Europa solo Irlanda, Polonia e Paesi balcanici non hanno una normativa che permetta all’individuo di disporre di sé. Si tratti di eutanasia passiva (nella grande maggioranza degli Stati), attiva (nei Paesi Bassi), o di suicidio assistito (in Svizzera). Oltre il 60% degli italiani si è già espresso a favore: come sempre accade su questi temi, la società è più avanti del legislatore. È ora di sancire per legge quel che la tacita ipocrisia che accomuna medici e famiglie già prevede da tempo in reparto, come chiunque di noi ne abbia avuto esperienza ha potuto toccare con mano. Dal marzo scorso un testo è incardinato a Montecitorio. È il momento di farlo camminare.

Dalla Camera al Senato, dal termine della vita al suo inizio: lo ius soli, ovvero la concessione della cittadinanza a chi nasce in Italia, è fermo a Palazzo Madama. Per i Paesi dove vige da tempo, come gli Stati Uniti, si tratta di una delle spinte più forti e di maggior successo all’integrazione degli immigrati. Parte determinante dell’idea che ognuno abbia diritto alla ricerca della propria felicità. E se pensate che questo sia un concetto buono per l’altra sponda dell’Atlantico siete fuori strada, perché il primo ad esprimerlo fu un filosofo napoletano del ’700, Gaetano Filangieri. Da lui lo riprese Benjamin Franklin per inserirlo nella dichiarazione di indipendenza americana.

Da rivedere è anche la disciplina delle adozioni, a cominciare dalla cattiva gestione che dilata i tempi e fa attendere anni le coppie che abbiano già ricevuto il decreto di idoneità, per continuare con la necessità di semplificare il percorso a ostacoli delle procedure internazionali, e terminare con la facoltà di adottare, da parte dei gay, il figlio del partner, stralciata per ora dalle unioni.

Ci sono altre norme di civiltà che chiamano la politica a schierarsi, scardinando le tradizionali divisioni tra partiti: la regolamentazione dell’uso delle droghe leggere, presentata alla Camera l’estate scorsa da 220 parlamentari di diversi schieramenti; i femminicidi, con la dichiarazione automatica di indegnità a succedere per un uomo che ammazzi la madre dei suoi figli; la legge contro l’omofobia.

Tuttavia, bisogna aver chiaro che la gazzetta ufficiale da sola non basta. Non esiste legge più potente della coscienza civile, della cultura e dei comportamenti individuali di rispetto, che chiamano in causa tutti noi ogni giorno.

Un’agenda dei diritti. È questa la vera identità di un Occidente smarrito e timoroso. Il nostro pensiero forte, l’antidoto migliore contro fanatici e integralisti. Con il Pil dei diritti e della responsabilità non ci sono sconfitti, né perdenti. Guadagniamo tutti, nessuno escluso, senza paura. Per ritrovare la passione e ricordarci, che – oltre ai conti e alla sicurezza – sono anche altre le ragioni che ci tengono insieme.

@massimo_russo

vivicentro.it/terza-pagina /  I prossimi traguardi delle libertà MASSIMO RUSSO

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

L’edizione 2016 del Festival lirico all’ Arena di Verona si prepara al suo grande debutto

0
Arena di Verona edizione 2016 del Festival lirico

L’ Arena di Verona si prepara alla 94ma edizione del Festival lirico: una stagione spettacolare con 46 serate di grande opera, dal 24 giugno al 28 agosto 2016, dedicate ai titoli più applauditi della lirica italiana e internazionale. Un calendario ricco ed emozionante che porta in scena le opere più amate e gli allestimenti più monumentali di oltre un secolo di storia areniana. Si riconferma, inoltre, l’appuntamento per il 18 luglio con lo spettacolo evento Roberto Bolle and Friends.

Cinque i titoli in programma. Ad aprire le danze alla Prima del 24 giugno 2016 sarà Carmen di Georges Bizet, proposta nell’allestimento cinematografico di Franco Zeffirelli, sempre molto apprezzata dal pubblico dell’Arena. Alla direzione di’orchestra si alterneranno i Maestri Xu Zhong e Julian Kovatchev. La sera successiva, il 25 giugno, sarà la volta di Aida di Giuseppe Verdi, opera simbolo dell’Arena di Verona nonché il titolo più rappresentato nella storia del Festival Lirico che vanta cinquantacinque stagioni e un record di oltre seicento recite, andrà in scena nello storico allestimento di Gianfranco de Bosio che rievoca la memorabile edizione del 1913 di Ettore Fagiuoli. Tre bacchette d’eccellenza si alterneranno alla direzione d’orchestra: Julian Kovatchev, il veronese Andrea Battistoni per concludere con Daniel Oren.

Il 2 luglio alle 21.00 debutta il terzo titolo in cartellone: La Traviata di Giuseppe Verdi, proposta nell’elegante allestimento di Hugo de Ana che ha inaugurato il Festival 2011, con le coreografie di Leda Lojodice. La direzione d’orchestra è affidata a Jader Bignamini e Fabio Mastrangelo. Il 18 luglio alle 22.00 si conferma l’appuntamento con l’attesissimo evento Roberto Bolle and Friends dedicato alla danza. Lo spettacolo riaccende i riflettori del balletto in Arena in una magica serata in cui l’Étoile regalerà al pubblico grandi emozioni, affiancato da partner d’eccezione provenienti dalle più grandi scuole internazionali. Dal 23 luglio torna in scena Turandot, la bellissima e solitaria principessa di Giacomo Puccini, nello spettacolare allestimento del grande Franco Zeffirelli per regia e scene. I costumi sono del premio Oscar Emi Wada, anella direzione d’orchestra troviamo il talentuoso Andrea Battistoni. Infine, il 6 agosto con ll Trovatore di Giuseppe Verdi, si conclude il cartellone del 94° Opera Festival. Il monumentale e raffinato allestimento porta la firma di Franco Zeffirelli per regia e scene. Dirige per i 4 appuntamenti Daniel Oren.

Grandi protagonisti indiscussi anche per questa edizione l’Orchestra, il Coro e il Corpo di ballo e tecnici della Fondazione Arena di Verona. Per l’edizione 2016 del Festival lirico si mantengono gli orari d’inizio delle rappresentazioni: alle 21.00 nei mesi di giugno e di luglio, alle 20.45 in agosto, mentre la serata Roberto Bolle and Friends del 18 luglio 2016 andrà in scena alle ore 22.00.

INFORMAZIONI

 

  • Biglietteria – Via Dietro Anfiteatro 6/B, 37121 Verona tel. (+39) 045 59.65.17 – fax (+39) 045 801.3287 – e‐mail biglietteria@arenadiverona.it
  • Call center (+39) 045 800.51.51 ‐ www.arena.it ‐ Punti di prevendita Geticket
  • Da smartphone e tablet con l’App dell’Arena di Verona per Android e Apple iOS

TABELLONE OPERA

dal 24 giugno al 28 agosto 2016 (24 giugno ore 21.00 – 1, 6, 9, 13, 16, 29 luglio ore 21.00 – 5, 11, 17, 20, 23, 27 agosto ore 20.45)

Carmen

di Georges Bizet

Regia Franco Zeffirelli

25, 30 giugno ore 21.00 – 3, 7, 14, 17, 24, 28, 31 luglio ore 21.00 ‐ 7, 9, 14, 18, 21, 24, 28 agosto ore 20.45

Aida

di Giuseppe Verdi

Regia Gianfranco de Bosio

2, 5, 8, 12, 15, 22, 26, 30 luglio ore 21.00

La Traviata

di Giuseppe Verdi

Regia Hugo de Ana

18 luglio ore 22.00

Roberto Bolle and Friends

23, 27 luglio ore 21.00 – 12, 19, 25 agosto ore 20.45

Turandot

di Giacomo Puccini

Regia Franco Zeffirelli

6, 10, 13, 26 agosto ore 20.45

Il Trovatore

di Giuseppe Verdi

Regia Franco Zeffirelli

SSC Napoli, lo staff medico: “Bilancio positivo, nessun infortunio muscolare”

Le loro parole

Il magazine “Informare” ha incontrato i 3 medici della SSC Napoli: Alfonso De Nicola, Enrico D’Andrea e Raffaele Canonico, con il quale ha discusso del bilancio medico della stagione in dirittura d’arrivo, di statistiche ed infortuni, degli studi innovativi sul DNA dei giocatori, dei segreti e dell’approccio al lavoro durante gli allenamenti, di alimentazione, ovviamente prevenzione, e di un gruppo tecnicamente tra i migliori in Italia.

Si possono tirare già le somme di questa stagione da un punto di vista atletico e sanitario?

“Il bilancio è più che positivo. Noi ci impegniamo fortemente sul tema della prevenzione, per salvaguardare i calciatori del Napoli, non solo da un punto di vista atletico. Difatti, lavorando sul riequilibrio posturale riusciamo a dare alla persona un maggior controllo del proprio corpo e del movimento, preservando così l’atleta da patologie da sport, dunque a livello traumatico e muscolo-tendineo. Infatti, quest’anno abbiamo avuto pochi infortuni traumatici, meno prevedibili e prevenibili e casualmente capitati con le nazionali, e nessun infortunio muscolare”.

In cosa consiste il lavoro di ricerca sul DNA degli atleti e quali sono i primi concreti riscontri in merito a queste ricerche?

“In realtà siamo in una fase iniziale dello studio, proprio perché il genoma umano è molto complesso. Insieme al dott. Antonio Giordano, siamo andati a valutare i geni più importanti per l’attività sportiva, come quelli relativi all’apparato cardio-vascolare o al metabolismo dell’acido lattico. Prelevando del materiale biologico dei giocatori, possiamo valutare, sia nell’arco di una stagione sia nel corso di più di anni, come l’allenamento possa incidere sul fenotipo (gli aspetti visibili del codice genetico) e sul genotipo (il corredo genetico vero e proprio). Tuttavia ci sono anche una serie di altri fattori da considerare come l’alimentazione, necessaria per il recupero della fatica metabolica. La dieta mediterranea, in tal senso, ci fornisce tutti quegli elementi utili per reintegrare le energie e affrontare lo sforzo fisico, soprattutto quando siamo impegnati ogni 3 giorni”.
Com’è cambiato negli anni l’approccio al lavoro dello staff medico?

“Lo staff è cresciuto parallelamente alla crescita del parco giocatori, della società e nell’ottimizzazione delle risorse umane: prima ad esempio eravamo un medico e 3 fisioterapisti, oggi siamo 3 medici e 5 fisioterapisti. Formazione e aggiornamento sono fondamentali per essere al passo con i tempi, e ci permettono di migliorare tecniche e metodologie di lavoro”.

L’Italia è fanalino di coda in termini di investimenti in prevenzione. Da professionista del settore medico e sportivo, quali secondo te sono le cause?

“Secondo me gli aspetti sono vari: c’è una divulgazione informativa sbagliata, ed anche una questione culturale. Siamo in una regione in cui dal dopoguerra in poi, dopo periodi di carenza alimentare, il primo pensiero era avere il piatto a tavola. C’è un approccio ed un’educazione alimentare errata, tanto che, ad esempio, il diabete di tipo 2 che si verificava intorno ai 50 anni, oggi lo si riscontra in persone di 30. Quantità spropositate e alimenti insalubri inducono una serie di problemi, che impattano anche sui costi sanitari. Altro fattore è lo sport che spesso non si pratica o lo si esercita male. La prevenzione cardiovascolare, inoltre, è fondamentale per i giovani, incoscienti dell’importanza della visita di idoneità. Le strutture spesso si interessano di avere solo il certificato senza sapere chi l’ha fatto o come è stata fatta la vista. E nelle stesse strutture, spesso, in un pomeriggio si riescono a visitare 50 ragazzi che fanno visite simboliche ma che non servono a niente. La colpa è di molti miei colleghi e anche di alcuni genitori. É bello lavorare sui professionisti ma ci teniamo a far capire che gli aspetti importanti sono altri”.

Tempo fa mi facesti menzione di Cavani, ma c’è in questa rosa un giocatore che ha delle doti fisiche al di sopra della media?

“Per ora non posso svelarti questi dati però posso dirti con certezza che abbiamo un ottimo gruppo di calciatori sotto l’aspetto tecnico. Considera però che negli sport di squadra prevalgono innanzitutto l’aspetto tattico, il risultato del match, la fortuna, e tutti quei tantissimi fattori che influenzano un giocatore durante la partita”.

informareonline.com

Napoli come il Borussia Dortmund, uniche in Europa

I dettagli

Pronta la festa al San Paolo, con un Napoli che può strappare un grandissimo record: chiudere il campionato da imbattuto tra le mura amiche. La prima volta che è accaduto agli azzurri era nel 1938, poi nel 1972 e nel 1973 con Chiappella in panchina e infine cone le due formazioni azzurre che vinsero lo scudetto. Attesi in 50 mila a Fuorigrotta per blindare la Champions League diretta. Intanto 19 partite senza mai perdere in casa, come il Borussia Dortmund di quest’anno e la Juventus e il Chelsea nella passata stagione.

Mammana a Napoli? La radio ufficiale precisa…

I dettagli da Kiss Kiss Napoli

“Mammana-Napoli: nessun contatto. Terminerà la stagione in Argentina, poi le Olimpiadi. Al momento nessuna trattativa”, è quano riferisce su Twitter Radio Kiss Kiss Napoli, emittente radiofonica ufficiale della SSC Napoli. Il riferimento è alla notizia apparsa sul Corriere dello Sport che dava per certo l’affare (CLICCA QUI per i dettagli).

Due azzurri hanno esaltato il Napoli…a parte Higuain!

I due calciatori sono diventati tasselli fondamentali

Il difensore centrale Kalidou Koulibaly e il centrocampista italo-brasiliano Jorginho, sono stati l’arma in più di questa stagione. Per La Gazzetta dello Sport “si sono dimostrati perfetti per il sistema di gioco di Sarri, che ha sublimato le loro qualità”. Nell’ultimo match della passata stagione, Napoli-Lazio si vide Koulibaly protagonista in negativo contro Klose e compagni mentre Jorginho rimase in panchina. Koulibaly ha un accordo ancora lungo (scadenza 2019) ma reclama un aumento poiché per lui suonano sirene dalla Premier e dalla Bundesliga”.

Il cambio modulo, la svolta e le chiavi ad un titolare inamovibile

Quando un calciatore diventa imprescindibile

Il campionato volge al termine dopo una stagione esaltante e la conquista del secondo posto quasi raggiunta, domani col Frosinone l’ultimo atto. Peccato per lo scudetto mancato contro una Juventus ‘invincibile’ da un certo punto della stagione. Una stagione, però, cominciata male anche per il Napoli che inizialmente aveva optato, con il nuovo arrivato Sarri in panchina, ad un modulo che prevedeva un trequartista alle spalle delle due punte: 4-3-1-2. Poi la svolta… Con il Frosinone, arriva a toccare le 38 presenze in campionato, Josè Maria Callejon, come Marek Hamsik. Lo spagnolo è il punto fermo del ritorno in Champions League. Dopo Empoli-Napoli, Pepe Reina parlò con il tecnico azzurro e consigliò di passare al 4-3-3 proprio per sfruttare meglio le caratteristiche di Callejon. C’era speranza nel vedere il cambio modulo, ma non la certezza, Sarri poteva tranquillamente imporsi, invece, da persona molto intelligente, accettò la proposta del portiere. Il Napoli ha poi preso il volo con 77 punti in 34 giornate con Callejon sempre titolare in campionato Maurizio Sarri special guest di questa stagione.

a cura di Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA

L’Equipe – Il Napoli torna su Tolisso del Lione

I dettagli

Il Napoli torna su Corentin Tolisso, centrocampista francese dell’Olymipque Lione, almeno stando a quanto riporta L’Equipe riferendo che già nello scorso mese di gennaio i contatti erano stati avviati. Lo stesso calciatore non ha ancora deciso quale sarà il suo futuro dopo una buona stagione che lo ha visto giocare 45 partite e realizzare anche 7 gol e 7 assist.

Il gigante sul precipizio

0

Votare la messa in stato di accusa di un Presidente, in qualsiasi Paese, è una specie di arma atomica della politica: dovrebbe essere una scelta estrema, ma è tale da poter avere conseguenze estreme. In Brasile il Senato ha votato per aprire il procedimento di messa in stato di accusa per Dilma Rousseff, il Presidente al suo secondo mandato che i brasiliani hanno rieletto solo nel 2014.

Le ricadute potrebbero essere molto positive per la democrazia nel Paese, o anche altamente distruttive.

In linea di principio, gli eventi politici che hanno portato il più grande Paese del Sud America a questo passo possono essere visti come emblematici della forza delle istituzioni politiche brasiliane. La caduta di Rousseff nasce da un’inchiesta coraggiosa ma ben fondata sulla corruzione presente nella maggiore compagnia petrolifera del Paese, la Petrobras, di proprietà dello Stato e produttrice di petrolio e gas.

Rousseff non è accusata di corruzione anche se tra i suoi incarichi come capo di Stato c’è quello di presiedere il consiglio di amministrazione della Petrobras. E’ accusata invece di aver falsificato i dati statistici ufficiali sul bilancio governativo durante la campagna presidenziale del 2014 per offrire un’immagine migliore della sua amministrazione.

Potrebbe sembrare una colpa molto tecnica, o anche tipica – non è forse vero che tutti i governi manipolano i fatti per fare bella figura? – ma poiché ha vinto di misura, viene vista come una forma di frode elettorale. Così questa messa in stato di accusa può essere interpretata come un tentativo da parte della classe politica brasiliana per elevare il suo livello di credibilità elettorale.

Tuttavia questa interpretazione così favorevole presenta un problema, tale da poter mettere in guai seri anche il suo successore, il vicepresidente Michel Temer. Che al momento è presidente a interim, in attesa del verdetto sulla Rousseff, che pochi però pensano riuscirà a conservare il suo incarico.

Il problema è che in Brasile lo scandalo della corruzione coinvolge l’intera classe politica dominante – compreso il partito del Movimento democratico brasiliano di Temer, alleato del Partito dei lavoratori di Dilma Rousseff. L’inchiesta su Petrobras, nota come Operazione Autolavaggio, richiama subito alla memoria l’inchiesta di Tangentopoli o Mani Pulite, 25 anni fa.

Proprio come Mani Pulite, l’operazione Autolavaggio sta gettando il discredito su tutti i politici brasiliani, minando ulteriormente la fiducia delle imprese e dei consumatori in un’economia al suo quarto anno di recessione e rischia sia di aggravare il conflitto politico, sia di favorire la comparsa sulla scena politica di nuovi estremisti, speranzosi di riempire il vuoto politico creatosi o, come cercò di fare Silvio Berlusconi con Forza Italia nel 1994, di mettere al riparo dalle inchieste interessi politici ed affaristici.

Di fronte a questo, le idee di Temer, favorevole alla liberalizzazione e a un governo più snello, potrebbero essere proprio quello che serve al Brasile. Ma ci sono poche speranze che riesca a far accettare il suo punto di vista al Parlamento. Anche se la messa in stato di accusa ha avuto una vasta adesione, sia in Parlamento come nell’opinione pubblica, una larga maggioranza resta convinta che un governo Temer sarebbe essenzialmente illegittimo.

Lo scenario migliore per il Brasile e per le idee di liberalizzazione di Temer, sarebbero nuove elezioni presidenziali dopo il completamento del processo a Dilma Rousseff. Una scelta che aiuterebbe a ridare respiro alla politica, confermerebbe la tenuta delle istituzioni e garantirebbe un governo la cui legittimità non potrebbe essere messa in dubbio. L’alternativa è una lunga battaglia politica, con gli inquirenti presi di mezzo, il Paese paralizzato e i cittadini brasiliani come principali vittime.

Traduzione di Carla Reschia

vivicentro.it/editoriale / lastampa / Il gigante sul precipizio BILL EMMOTT

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati.

Il Napoli è vicino al primo colpo in difesa: Andujar è stato decisivo

I dettagli

Potrebbe essere Emmanuel Mammana il primo colpo di mercato del Napoli, come riferito oggi da Il Corriere dello Sport. La trattativa con il River Plate è vicina alla svolta grazie all’aiuto arrivato da Mariano Andujar per sbloccare la trattativa, visto che al momento c’è una differenza di 4 milioni di euro tra domande ed offerta. La proposta azzurra è di 8 mln rispetto ai 12 richiesti. Si segue con interesse anche lorenzo Tonelli dell’Empoli.

Pizza e Fico MASSIMO GRAMELLINI

0

I politici non sono geneticamente ladri. Non più di quelli che li votano e che al loro posto si infilerebbero nelle stesse trappole e subirebbero le stesse tentazioni. Il giorno in cui si accetterà questa umile premessa, si comincerà a combattere davvero la corruzione. Nell’unico modo possibile, che non consiste nel cambiare la natura umana o sostituire un politico con un altro, ma nel ridurre i passaggi burocratici che favoriscono mazzette e raccomandazioni. Invece i Cinquestelle si illudono che basti mettere Di Maio al posto di Renzi e «Dibba» a quello della Boschi per avere una classe dirigente senza macchia e senza paura. La realtà si sta incaricando di contraddirli, facendo piovere avvisi di garanzia sulla schiena dei sindaci del movimento. Cosa abbiano fatto di male non è chiaro nemmeno a loro: prendere decisioni, in questo Paese, significa spesso compiere atti al limite della legalità.

Sarebbe ora che i pentastellati lo riconoscessero, invece di continuare a gridare «Onestà onestà» e intanto intestarsi tutte le posizioni in campo. A destra sui migranti ma a sinistra sui diritti, contro la finanza ma a cena con la Trilateral, nemici degli estremisti ma alleati in Europa con un arnese come Farage. Fino al capolavoro degli avvisi di garanzia. All’inizio sostenevano che bastasse riceverne uno per doversi fare da parte. Adesso l’avviso non basta più, se riguarda un sindaco ortodosso come Nogarin. Mentre se casca sui piedi del ribelle Pizzarotti, il triumviro Fico auspica il passo indietro. I Cinquestelle stanno diventando tutto e il contrario di tutto. La condizione ideale, in Italia, per vincere le elezioni.

vivicentro.it/opinioni / lastampa / Pizza e Fico MASSIMO GRAMELLINI

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

Napoli-Frosinone, le statistiche a confronto

I dettagli

Questi i numeri di Napoli-Frosinone come riportati dal sito ufficiale del calcio Napoli:

Napoli vs Frosinone
Punti 79 31
Vittorie 24 8
Pareggi 7 7
Sconfitte 6 22
Gol segnati 76 35
Gol subiti 32 72
Ammonizioni 71 113
Espulsioni 2 4
Bomber in rosa 11 10
Cannoniere Higuain: 33 gol Dionisi: 9 gol
Tiri in porta fatti 237 132
Tiri totali fatti 479 356
Tiri in porta subiti 97 217
Tiri totali subiti 231 501
Digiuno attuale 70′ 126′
Digiuno record 153′ 444′
Imbattibilità attuale 24′ 5′
Imbattibilità record 534′ 210′
Falli commessi 432 614
Falli subiti 499 586
Fuorigioco fatti 85 48
Fuorigioco subiti 97 84
Corner calciati 208 170
Corner subiti 128 261

La doppietta di Dossena in Napoli-Siena 2-1 del 2012

I dettagli

Il giorno 13 maggio il Napoli ha giocato otto partite, sette in serie A ed una in serie B, ottenendo due vittorie e cinque pareggi, con una sconfitta.

Ricordiamo il 2-1 all Siena nell’ultima giornata della serie A-2011/12

Questa è la formazione schierata da Walter Mazzarri:

De Sanctis, Campagnaro (90′ Grava), Cannavaro (16′ Fernandez), Britos, Maggio, Gargano, Inler, Dossena, Hamsik, Pandev (68′ Zuniga), Lavezzi

I gol: 4′ Dossena, 6′ Destro, 34′ Dossena

Il Napoli di Mazzarri ha chiuso quel torneo al quinto posto alle spalle di Juventus, Milan, Udinese e Lazio. Al Siena due dei tre gol segnati da Andrea Dossena con la maglia del Napoli. Il mancino ha giocato 109 partite in azzurro.

FONTE: sscnapoli.it

Ag. Vrsaljko: “Il ragazzo è uno dei terzini più forti al mondo”

Le sue parole

“E’ uno dei terzini destri tra i più forti al mondo, tra i primi tre. Il Napoli deve capire se vuole fare un investimento importante in quel ruolo”, ha dichiarato Giuseppe Riso, agente di Sime Vrsaljko, ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli.

Euro2016, Belgio: c’è Mertens nella lista dei 24 preconvocati

I dettagli

Adesso è ufficiale: c’è anche Mertens nella lista dei 24 preconvocati per Euro2016. Con l’attaccante belga anche il centrocampista della Roma Nainggolan. Di seguito, ecco la lista diramata dal ct Marc Wilmots.

Courtois, Gillet, Mignolet; Alderweireld, Boyata, Denayer, Engels, Lombaerts, Lukaku, Meunier, Vermaelen, Vertonghen; Dembele, Fellaini, Nainggolan, Witsel; Batshuayi, Benteke, Carrasco, De Bruyne, Hazard, Mertens, Lukaku, Origi.