15 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6369

Di Marzio: “Il Napoli farà il massimo per prendere Klaassen”

Le sue parole

A Radio Marte, durante Marte Sport Live, è intervenuto il giornalista di SKY Sport Gianluca Di Marzio: “Higuain? Va valutata la sua intera stagione, ad inizio anno c’erano tanti dubbi dopo il rigore sbagliato con la Lazio. Non si sapeva come sarebbe stato il rapporto con Sarri, invece è scattata la scintilla e lo si nota negli abbracci. Insigne? Girano voci di un accordo lontano rispetto, ad esempio, ad un rinnovo per Mertens. La mia idea è che Insigne voglia rimanere, ma alle sue condizioni. Tonelli? Sarri lo conosce molto bene, ha la classica cazzimma e la personalità che in questa squadra forse ha solo Reina. Il Napoli dovrà lavorare a centrocampo, in attacco c’è ancora Gabbiadini e ci sono ancora gli esterni, mentre in difesa si è preso Tonelli e si sta cercando di prendere Mammana. Klaassen, Vecino, Herrera: le priorità sono due centrocampisti, sull’olandese il Napoli farà il massimo sforzo mentre Herrera ha più carattere ed esperienza internazionale di Vecino”.

Corbo: “Nessun tifoso si illuda o deprima, il Napoli non toccherà mai le stelle”

Le sue parole

Antonio Corbo scrive su La Repubblica sul presidente De Laurentiis: “Nessun tifoso si illuda o deprima, il Napoli non toccherà mai le stelle del calcio, ma volerà sempre a quote medio- alte. Ora però è chiamato a decisioni cruciali, tra cui quella su Gonzalo Higuain che vale un Leonardo Di Caprio o un Brad Pitt: che fa il produttore di “Natale a Miami”, prende 94 milioni o lascia? Nessuno pensi che si svenerà per lo scudetto rischiando il rosso in bilancio, ma alla Champions è arrivato tre volte in cinque anni con la sua avarizia creativa. Non spreca ma non lesina, si occupa pure del cestino delle comparse ma infila nei panini San Daniele Dop, lascia fuggire Boldi ma Verdone se lo tiene stretto finché può, ed è lui che scova nella radio comici raffinati come Lillo & Greg. I suoi ingaggi sono tormentati da rinvii e clausole, ma dopo la firma “Filmauro” accredita i soldi sui conti degli attori con dieci giorni di anticipo. Il cinema racconta così”.

De Maggio: “De Laurentiis pronto per una bella sorpresa”

Le sue parole

Valter De Maggio ha dichiarato ai microfoni di Radio Kiss Kiss: “Il presidente Aurelio De Laurentiis vuole che vi dica che è a Roma per programmare la prossima stagione, ma anche che è pronta una grande sorpresa”.

Chalobah annuncia il suo addio: “Sono triste, lascio Napoli”

Il suo messaggio

Attraverso Instagram, Nathaniel Chalobah ha scritto un messaggio in cui annuncia il suo addio da Napoli: “È un giorno triste per me dovendo lasciare tutti i miei compagni di squadra e una magnifica città dopo 8 mesi di lavoro assieme. Un anno fatto di ricordi belli e brutti ,ma che durante il quale fortunatamente per me sono stato circondato da un gruppo di amici che sono stati come una famiglia,e da una città che mi ha fatto sentire parte di sé e della propria cultura. Ho lasciato amici che mi rimarranno per sempre. Una società e una città che rimarranno sempre nel mio cuore. Grazie a tutti coloro che hanno fatto si che Napoli diventasse la mia città e buona fortuna per la prossima stagione calcistica”. 

Scoppia il caso Maggio? Reazione inattesa…

I dettagli

Scoppia il caso Christian Maggio? Non lo si può non definire in questo modo, considerando che il terzino destro azzurro non solo ha disertato il giro d’onore post-gara dopo la conclusione di Napoli-Frosinone, ma era assente anche alla cena di fine stagione con tutta la squadra a Villa d’Angelo. Tuttosport scrive: “una reazione inattesa da parte di uno dei leader del gruppo, probabilmente perché si aspettava di giocare almeno nei minuti finali”.

Venerato: “Il Chelsea ha offerto il triplo a Koulibaly. Klaassen ha chiesto 7 giorni”

Le sue parole

Ciro Venerato, giornalista esperto di calciomercato, ha parlato a ‘Si Gonfia La Rete’ su radio CRC: “Stagione straordinaria e gioco spettacolare: merito suo nel creare un collettivo perfetto. Questa settimana però non ci sarà l’incontro con De Laurentiis per impegni del presidente. Si vedranno la prossima settimana, ma il giorno non è stato ancora deciso. Il Napoli per una forma di rispetto, prima di esercitare l’opzione vedrà Sarri. De Laurentiis è orientato ad aumentargli lo stipendio anche con premi importanti ad obiettivi raggiunti: premi Champions e Scudetto. Sarri sarà al 100% l’allenatore del Napoli, De Laurentiis non vuole perderlo. Klaassen? Giuntoli ha parlato pochi giorni fa con Overmars, l’Ajax è disposto a trattare: il costo del cartellino è di 15 milioni. Il ragazzo ha chiesto al Napoli 7 giorni di tempo perchè su di lui c’è anche la Premier. Il problema è una questione di ambizioni, su dove giocare, in quale campionato. Il Napoli ha chiesto una risposta nel breve. La prossima settimana se arriva l’ok del ragazzo che ha superato i suoi dubbi, si può mettere in aereo e andare a trattare il calciatore da vicino. Il Napoli vorrà scendere col prezzo, magari offrendo 12 milioni più bonus. Higuain? Le cifre che stanno girando sono ipotetiche perchè De Laurentiis ancora non si è seduto coi procuratori di Gonzalo. Higauin vuole aspettare e guardarsi intorno: mi risulta che c’è una scadenza a fine giugno per presentare i 94 milioni per portarlo via. Poi si siederanno per capire i margini di trattativa. Koulibaly? Il Chelsea ha visto Bruno Satin, il procuratore di Koulibaly, offrendo il triplo dello stipendio. Il Napoli non vuol darlo via a meno che non arriva un’offerta fuori portata. Sa che deve aumentare l’ingaggio al difensore. Il Chelsea farebbe il diavolo a quattro per averlo”.

 

L’ ex premier Letta bacchetta Alfano: ”voto in 2 giorni? Costa 120 milioni”

0
L’ ex premier boccia la proposta di Alfano. Brunetta, Renzi ha paura

Così l’ ex premier Enrico Letta, su twitter ha bocciato la proposta del ministro dell’Interno avanzata ieri in tv: “Tornare indietro? Voto in due giorni? Costa 120ml e tutti votano in un giorno solo. Si eviti questo ulteriore sfregio”

“Mi sembra giusto che per il referendum di ottobre – che può realizzare la più grande riforma dopo la Costituente – si voti anche il lunedì”, aveva sottolineato Angelino Alfano in un’intervista all’Arena, non escludendo neanche una legge che ripristini sempre i due giorni di voto: “Ne discuteremo”, ha detto. Fu proprio il governo presieduto da Enrico Letta a introdurre nel 2014, tra le varie misure della spending review, il cosiddetto ‘election day’, il giorno unico per le tornate elettorali. Domenica, in un’intervista a Repubblica, l’ex segretario del Pd aveva definito “insensata” la proposta di Alfano anche perché “dovunque in Europa si vota in un giorno solo”.

Di diverso avviso Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati. “Giudichiamo positivamente, lo avevamo chiesto per primi e in tempi non sospetti, la possibilità di votare in due giorni tanto alle elezioni amministrative di giungo quanto al referendum costituzionale del prossimo ottobre”, scrive su Facebook . “Peccato che questa incredibile retromarcia di Matteo Renzi sia del tutto strumentale e non sia fatta dal presidente del Consiglio per favorire la democrazia o la partecipazione, ma con il solo scopo, secondo lui, di portare acqua al suo mulino. Il premier ha paura e crede che, votando in due giorni, con una probabile diminuzione dell’astensionismo, il ‘sì’ possa essere favorito. Si sbaglia di grosso. Per di più Renzi, dal ruolo istituzionale che ricopre e che gli dovrebbe imporre maggior equilibrio, tifa partecipazione o astensione in base al tornaconto personale suo e dello sgangherato governo che pro tempore guida. In occasione del referendum sulle trivelle si guardò bene, nonostante gli innumerevoli appelli, a concedere il voto anche nella giornata del lunedì, concorrendo così al non raggiungimento del quorum, decisivo per una consultazione abrogativa. Adesso, in vista del referendum costituzionale di ottobre, cambia completamente atteggiamento e, smentendo se stesso, propone, insieme al suo ministro dell’Interno, Angelino Alfano, il voto in due giorni. Renzi ha paura di perdere, ha paura di essere bocciato dagli italiani, ha paura di andare a casa”.

“Ma i suoi trucchetti non riusciranno a cambiare il corso della storia – aggiunge -. Tutti i sondaggi ormai danno il ‘no’ saldamente in vantaggio. Il trend è completamente cambiato rispetto a qualche mese addietro. L’ultima rilevazione fatta la scorsa settimana da Ixè, istituto diretto da Roberto Weber, ci dice che ad oggi vincerebbe il ‘no’ conquistando il 54%, contro il 46% dei ‘sì’. E il dato attribuito ai contrari a questa ‘schiforma’, aggiungiamo noi, potrà solo crescere nei prossimi mesi. Renzi ha paura. E noi, con il nostro forte e deciso ‘no’ lo manderemo a casa e ripristineremo la democrazia nel nostro Paese”, conclude Brunetta.

vivicentro.it/politica / agi / Letta, voto in 2 giorni? Costa 120 milioni

Psicosi terrorismo in Gb evacuato stadio ManUtd

0
Psicosi terrorismo: annullata partita per falso ordigno. Il sindaco: “inaccettabile”

Londra – Figuraccia planetaria dettata dalla psicosi terrorismo a Manchester. Ieri pomeriggio lo stadio Old Trafford è stato evacuato per la presenza di una bomba, poi rivelatosi un falso ordigno dimenticato lì da una societa’ privata che aveva effettuato un’esercitazione nei giorni scorsi nello stadio del Manchester United, che ieri doveva affrontare nell’ultima giornata di campionato il Bornemouth. Gli stessi artificieri erano rimasti impressionati dall’accuratezza dell’oggetto definito “non funzionante ma qualcosa di incredibilmente realistico e simile ad un ordigno esplosivo”.

Il cosiddetto pacco sospetto – utilizzato in una vecchia esercitazione per addestrare i cani anti-esplosivo – era stato trovato nei bagni della tribuna intitolata a Sir Alex Ferguson (storico allenatore del Machester United) e conteneva un telefono con un tubo attaccato. Identico quindi ad una ‘pipe-bomb’, ordigno rudimentale usato spesso dai terroristi.

Il giorno dopo l’imbarazzante abbaglio, il sindaco di Manchester, Tony Lloyd, ha definito “inaccettabile” l’accaduto e chiesto un’inchiesta orgente per capire “come possa essere successo, perche’ e chi sia responsabile”. L’incontro tra Manchester United e Bournemouth valido per la 38esima e ultima giornata della Premier League e’ stato annullato, lo stadio evacuato e il match rinviato a domani, 17 maggio. Ma intanto il Manchester United sara’ costretto a rimborsare i biglietti e fara’ entrare gratis le tifoserie di entrambi gli schieramenti alla partita di martedi’: un ‘fiasco’ -come lo ha definito lo stesso sindaco Lloyd- che gli costera’, si stima, circa 3 milioni di sterline.

Psicosi terrorismo in Gb evacuato stadio ManUtd

Equitalia: la cartella arriva già a rate da 50 euro al mese

0
La novità, dopo una prima sperimentazione, sarà a breve operativa in tutta Italia

La rateazione con Equitalia rappresenta ormai, sempre più, la regola. A breve, infatti, le cartelle per le posizioni debitorie fino a 50mila euro arriveranno già comprensive della proposta di dilazione, con tagli da 50 euro mensili (in luogo dei 100 attuali). A confermare la novità è la stessa Equitalia con un “tweet”, comunicando che la sperimentazione della “cartella precompilata” già partita da mesi in alcune città italiane (Varese, Firenze e Lecce), sta per essere estesa a tutto il territorio nazionale.

Il fine è quello di favorire le rateizzazioni che per il gruppo rappresentano circa la metà degli incassi.

Pertanto, una volta ricevuta la cartella con il piano di rientro precompilato, spetterà al contribuente decidere se estinguere il proprio debito a rate, semplicemente sottoscrivendo la proposta e restituendola a Equitalia.

Si ricorda, peraltro, che in base alla riforma fiscale, per i debiti fino a 50mila euro la concessione della dilazione è automaticamente accordata su richiesta del contribuente e senza necessità di allegare documentazione, mentre per le morosità che superano tale importo, occorre attestare la situazione di temporanea difficoltà economica. Inoltre, l’ammissione al piano di rientro vale a sospendere ogni azione di riscossione coattiva.

vivicentro.it/esperto Marina Crisafi / StudioCataldi / Equitalia: la cartella arriva già a rate da 50 euro al mese

New York, una foresta galleggiante con frutta e verdura gratis

0

Una chiatta sulle rive dell’Hudson convertita in isola verde da un collettivo di artisti. Sull’isola da giugno i newyorkesi potranno gustare frutti e ortaggi, conforto contro il caldo e risorsa a costo zero. Contro l’aristocrazia del cibo

A NEW YORK, quest’estate, rosmarino, insalata e pere si raccoglieranno sulle rive dell’Hudson. Dal 28 giugno, nel cuore della Grande Mela, una foresta galleggiante sfilerà sul fiume attraccando in diversi moli metropolitani, offrendo gratuitamente frutta e verdura, a dimostrazione che primizie e ortaggi, anche in una città costosa come New York, sono un diritto di tutti.

A metà tra installazione artistica e attivismo, Swale è una chiatta di quindici metri per ventiquattro ottenuta riciclando vecchi container del porto di New York e del new Jersey, poi convertita in area verde: qui melissa e camomilla cresceranno accanto a patate e fichi, insieme ad oltre 80 specie di alberi, piante e fiori. Ma quest’isola flottante è soprattutto una sfida all”’aristocrazia del cibo”, ovvero l’idea che un’alimentazione sana, dati i prezzi proibitivi, debba essere appannaggio esclusivo delle classi ricche. ”Perché il cibo salutare non può essere un servizio pubblico, invece che un bene costoso?”, si domanda Mary Mattingly, mente creativa dell’opera.

La risposta è un progetto collettivo, sponsorizzato da due enti no profit, New York Foundation for the Arts e A Blade of Grass, e finanziato grazie a una campagna di crowdfunding  lanciata su Kickstarter: obiettivo finale 32.000 dollari, ne mancano ancora 14.000. Intanto un’équipe di designer, botanici, artisti e ingegneri è al lavoro per ”costruire” l’ecosistema che sarà presto trasferito sull’imbarcazione. Le aiuole saranno coltivate in comune dalle associazioni di quartiere, mentre sul sito di Swale appariranno anche delle ricette per cucinare al meglio piante e ortaggi disponibili.

Ma il cuore pulsante del nuovo polmone verde resta la protesta: il gardening collettivo e aperto a tutti è un attacco ad una vecchia ordinanza municipale risalente all’Ottocento ma ancora in vigore che, ai tempi degli sbarchi dei migranti ad Ellis Island, in una città che piangeva miseria, vietava ai cittadini di raccogliere le piante spontanee nei parchi e impediva di coltivare il suolo pubblico, sponde dell’Hudson comprese. Per chiedere una modifica a questo regolamento e re-immaginare la città secondo nuove coordinate nasce Swan, itinerante tra Brooklyn, Governors Island e il Bronx. Al centro, la rivendicazione del cibo sano come bene comune.

vivicentro.it/cronaca / larepubblica / New York, una foresta galleggiante con frutta e verdura gratis SILVIA DE SANTIS

Rai, in tv la provocazione sui vaccini: “Sbagliato giocare con la scienza”

0

VACCINI – In un programma Red Ronnie dice: “Demenziale obbligare i bambini”. Sul web cinque milioni di visualizzazioni per il post di protesta di un medico

ROMA. “È assolutamente demenziale… Cioè, nel senso che è assurdo. Non puoi obbligare a vaccinare i bambini“. Con queste parole giovedì sera, durante la trasmissione Virus in onda su Rai2, Gabriele Ansaloni – in arte Red Ronnie – rispondeva alla domanda di Nicola Porro: “È obbligatorio o no vaccinare i bambini?”. E di seguito inanellava una serie di terrificanti sciocchezze, dalle morti bianche alla poliomielite, dal tetano all’allattamento materno fino al vaiolo. E mentre Maria Antonietta Farina Coscioni cercava di arginare le affermazioni sgangherate di Red Ronnie, in collegamento da Milano era in attesa Roberto Burioni, professore di microbiologia e virologia all’Università Vita-Salute San Raffaele. Al quale Porro avrebbe dato la parola per pochi istanti solo verso la fine della trasmissione.

Giusto il tempo di smentire la correlazione tra vaccini e autismo che, pur essendo stata negata da un’infinità di studi, continua pericolosamente a fare proseliti. Pur mantenendo un notevole aplomb durante la trasmissione, il giorno dopo Burioni ha pubblicato un lungo, durissimo intervento sul suo frequentatissimo profilo Facebook in cui lamentava l’iniquità del tempo concesso, aggiungendo: “Mi chiedo come il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, possa permettere che, mentre da un lato lei spende dei denari pubblici per migliorare la salute degli italiani promuovendo la prevenzione, dall’altro consente che con gli stessi soldi pubblici si diffondano notizie false che porteranno i genitori a fare scelte che metteranno a rischio la salute dei cittadini”.

Condiviso da oltre 45.000 persone, in tre giorni il post di Burioni ha avuto più di 5 milioni di visualizzazioni, e ha scatenato una mezza rivolta sui social network. Alla quale Red Ronnie ha risposto con il video di un noto antivaccinista, mentre Porro minimizzava dando dei talebani ai “sanitari” che non accettano opinioni diverse dalle loro. Dal canto suo, il medico milanese ha scritto un’accorata lettera a Michele Anzaldi, segretario della commissione Vigilanza Rai, in cui segnala tra l’altro un caso di pochi mesi fa. “Qualche mese fa a Monza – scrive Burioni – un bimbo di 18 mesi, affetto da leucemia linfoblastica, è morto a causa del morbillo. Se tutti si fossero vaccinati il virus non sarebbe stato in circolazione e lui avrebbe potuto combattere la malattia con notevoli probabilità di sconfiggerla”.

Anzaldi ha raccolto l’appello, annunciando un’interrogazione in Vigilanza per “verificare qualità e quantità degli spazi utilizzati per informare i cittadini su questo argomento”. Precisando che “credenze al limite della stregoneria di persone famose possono mettere in pericolo la vita della gente”. Ma ormai il danno è fatto. Nel Paese dei casi Di Bella e Stamina, entrambi esplosi e alimentati dalla spettacolarizzazione televisiva della malattia, stiamo già assistendo a un crollo delle vaccinazioni che all’inizio del 2015 ha spinto l’Organizzazione mondiale della Sanità a richiedere un incontro urgente con il ministro Lorenzin. La copertura vaccinale è in calo anche per le vaccinazioni obbligatorie, ed è scesa nel 2014 sotto quel 95 per cento che, secondo le autorità sanitarie internazionali, garantisce l’immunità di gregge, ossia la copertura anche per chi, per ragioni immunologiche, non può essere vaccinato.

La vaccinazione trivalente, contro morbillo, parotite e rosolia, è precipitata all’86 per cento. E a farne le spese sono i bambini che non possono sottoporsi alla vaccinazione. Come Lia, la figlia di Corinna Verniani, che a Virus ha raccontato la storia dell’immunodeficienza della figlia, costretta a cambiare scuola a causa della presenza di numerosi bambini non vaccinati. Dal dopoguerra in poi, i vaccini hanno salvato milioni di vite, permettendo di debellare nel mondo una malattia terribile come il vaiolo, contro la quale infatti non ci si vaccina più. Sarebbe una buona cosa se a parlarne, in tv, ci andasse solo chi è competente. E che l’informazione sul servizio pubblico non si prestasse a veicolare messaggi socialmente pericolosi. Ora la parola è alla Vigilanza.

vivicentro.it/scienze / larepubblica / Rai, in tv la provocazione sui vaccini: “Sbagliato giocare con la scienza” MARCO CATTANEO

Per Giuntoli tante cessioni in vista per regalare 19 titolarissimi a Sarri

I dettagli

Non soltanto mercato in entrata, per il Napoli, ma secondo La Repubblica il direttore sportivo azzurro Cristiano Giuntoli dovrà cercare di cedere ad altre squadre ben cinque calciatori: i due portieri brasiliani Gabriel e Rafael, i terzini Ivan Strinic e Christian Maggio nonchè l’attaccante Manolo Gabbiadini. Con le loro cessioni serviranno dunque sei acquisti per completare la rosa da dare a Maurizio Sarri, considerando che lo stesso De Laurentiis ha parlato nel post-partita di Napoli-Frosinone di 19 giocatori da far giocare.

Torino, 18 anni e ubriaco: giù dalle scale in auto al parco Valentino, “credevo fosse una strada”

I carabinieri gli hanno ritirato la patente: il suo tasso alcolemico era oltre tre volte il consentito. Bilancio dei controlli del weekend in centro: altri quattro automobilisti positivi all’alcol

Ubriaco e neopatentato, ha imboccato con l’auto una scalinata del parco del Valentino: «Credevo fosse una strada» si è giustificato con i carabinieri della compagnia San Carlo. E’ stato quello il “momento clou” dei controlli in centro, in particolar contro droga e abuso di alcol, decisi dall’Arma torinese per il fine settimana. Particolare attenzione è stata posta nei luoghi della movida torinese. L’attività dei militari ha permesso di denunciare otto persone e di recuperare 112 grammi di hashish trovato abbandonato tra i cespugli del Valentino  Due immigrati africani di 23 anni sono stati denunciati per possesso di marijuana. Un italiano di 41 anni è stato invece denunciato per il possesso di un coltello a serramanico. Sono state controllate 156 persone e 69 auto. Cinque automobilisti sono risultati positivi all’alcoltest con il conseguente ritiro della patente. Uno di loro, un italiano di 18 anni, ha imboccato con la sua Alfa Romeo la scalinata del Parco del Valentino, credendo che si trattasse dell’accesso al parco. Fortunatamente in quel momento non stava passando nessuno: l’auto, dopo aver percorso qualche gradino, si è incastrata. Ai carabinieri il ragazzo ha spiegato: “Non l’ho fatto apposta, credevo fosse una strada”. Sottoposto ad alcoltest, il giovane è risultato positivo con tasso alcolemico di 1,65 grammi per litro – tre volte oltre il massimo che è di 0,50 – con conseguente ritiro della patente di guida.

vivicentro.it/nord/cronaca / larepubblica / Torino, 18 anni e ubriaco: giù dalle scale in auto al parco Valentino, “credevo fosse una strada”

“Lo ringrazio per averci riportato in Europa”, De Laurentiis pronto al rinnovo di Sarri

I dettagli

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis è subito pronto per mettere a punto le prime mosse per il futuro della sua squadra in vista della stagione agonistica 2016/2017 con Maurizio Sarri. La Repubblica riferisce che “già oggi è in programma l’incontro a Roma (nella sede della Filmauro) con Maurizio Sarri: propedeutico al meritato rinnovo del contratto del tecnico toscano”.

 

 

De Laurentiis non vuole vendere Albiol, ma ha stabilito il prezzo

I dettagli

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, non vuole vendere Raul Albiol: il difensore spagnolo è un obiettivo del Valencia, il quale avrebbe già trovato, per Plaza Deportiva, l’accordo con il suo agente Garcia Quilon. De Laurentiis ha l’intenzione di convincere Albiol ad allungare l’accordo con il club azzurro, ma la cifra per un eventuale affare di mercato è stata stabilita a circa 10 milioni di euro.

 

“Ricordati che sei un patrimonio del Napoli”: De Laurentiis saluta Higuain

I dettagli

Una promessa di arrivederci fra il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis e l’attaccante azzurro Gonzalo Higuain, durante la cena di fine stagione a Villa d’Angelo. La Repubblica rifeirsce che c’è stato un abbraccio molto confidenziale tra i due con un appuntamento a fine luglio per programmare il futuro: “Mi raccomando: vai a giocare la Coppa America e divertiti; ora, però devi ricordare sempre che rappresenti un patrimonio del Napoli e dei napoletani’. De Laurentiis dovrà fare carte false per trattenerlo a Napoli: imminente incontro tra le parti per discutere del rinnovo del contratto, una questione da risolvere in fretta”.

Arresto Antinori. Barbara Bella, ‘la reclutatrice’ della Matris: “Lo facevo solo per aiutare le donne ad avere figli”

              Barbara Bella

La versione di Barbara Bella, organizzatrice di eventi accusata di aver procacciato donatrici di ovuli: “Ero stata una paziente del professore e mi ero affezionata alla causa”. Soldi? “Solo un rimborso spese, questa donazione è un gesto d’amore”

“L’ho fatto per trasmettere una morale: ho solo cercato di aiutare delle donne che non riescono ad avere figli”. La figura di Barbara Bella, organizzatrice di eventi, ha ruotato per almeno un anno attorno alla clinica Matris di Severino Antinori a Milano. È suo il nome fatto dalle giovani che hanno accettato di diventare donatrici di gameti per la clinica del famoso ginecologo, ora ai domiciliari. E che hanno fatto venire a galla, attraverso i loro racconti, un mercato nero di ovuli all’interno di questo tempio privato della riproduzione assistita. “Ma io non ho mai lavorato per Antinori – ripete come un mantra a pochi giorni dall’arresto del professore – e non ho mai fatto nulla per soldi”.

Dalle denunce delle ragazze presentate ai carabinieri emerge come fosse lei a reclutare le donatrici di ovuli per la Matris. Non è così?
“Io ero stata una paziente di Antinori e mi ero affezionata alla causa. Cosa devono passare le donne che non riescono ad avere figli è inimmaginabile. Ti dicono di adottarli. Fosse facile farlo”.

Quindi è vero che ha portato delle ragazze alla clinica perché donassero ovociti per l’eterologa?
“Ho cercato di trasmettere questo spirito di solidarietà verso il prossimo, verso altre donne”.

Le ragazze sono state pagate però. Non è esattamente spirito di solidarietà.
“Ho sempre parlato alle ragazze di rimborso, ripetevo che se volevano donare dovevano farlo per sentimento, per amore”.

IL PERSONAGGIO Una carriera tra luci e ombre

Mille euro promessi in anticipo come ricompensa significa farlo per amore secondo lei?
“Non è che una con quattro soldi diventa ricca, al massimo ci va a fare una vacanza. Anche perché possono donare due volte all’anno, di più è difficile. Però ripeto, era un rimborso spese. E delle questioni di soldi se ne occupava Antinori”.

Conosceva le difficoltà economiche delle ragazze che hanno accettato? Diverse erano senza lavoro.
“Se devo essere sincera proprio no, non ne sapevo nulla”.

Una delle giovani ha raccontato ai Nas come la sua proposta di donare gli ovuli sia arrivata come forma di aiuto. “Venendo a conoscenza della mia situazione economica”, c’è scritto nella denuncia..
“Io non ho mai affrontato questioni di soldi, sono cose che non mi competono: facevo la mia proposta a delle giovani che credevo potessero essere sensibili al tema, tutto qui. Con il mio lavoro sono a contatto con tante persone”.

Milano, arresto Antinori: il sequestro dei fusti con gli embrioni nella clinica Matris

“Non so di cosa stia parlando. Io ho trasmesso una morale, quella della solidarietà. Se poi uno l’ha fatto solo per avere un ritorno economico non ci posso fare nulla”.

Se durante l’intervento risultava impossibile prelevare ovuli, nonostante le visite e le cure ormonali e l’operazione stessa, niente rimborso però, giusto?
“A quelle ragazze venivano fatte tantissime visite per diventare donatrici, tutto gratuito. Ma per la Matris avevano un costo. Il professore ha deciso di non pagare, lo capisco: uno si para un pochino, no?”.

E perché?
“Se una ragazza fingeva di fare la cura ormonale e gli ovuli non c’erano? Uno si prende degli impegni: c’erano tante coppie in coda che aspettavano di avere un bambino”.

vivicentro.it/nord/cronaca / larepubblica / Arresto Antinori. Barbara Bella, ‘la reclutatrice’ della Matris: “Lo facevo solo per aiutare le donne ad avere figli” TIZIANA DE GIORGIO

Maradona e Higuain, la storia del calcio azzurro, ma quella rovesciata…

Il nuovo record di gol italiano è stato assegnato

Era il 26 luglio del 2016, Gonzalo Higuain arrivò a Dimaro, chiamato da Sarri a gran voce: era un calciatore stanco e reduce da un finale di stagione negativo con due rigori sbagliati che costarono al Napoli la Champions e all’Argentina la Copa America. Nel ritiro azzurro c’era un nuovo allenatore, colui che in 295 giorni lo ha reso recordman della storia del calcio italiano. Sarri era al settimo cielo, appoggiò la mano sulla spalla del Pipita, quasi a cercare la realtà. Non era un sogno, era proprio lui! “Higuain ha potenzialità enormi e può ancora dare di più. Mi piacerebbe vederlo sorridere e divertirsi in campo”, era il monito del tecnico che forse aveva già capito dove ‘sfruculiare’ l’argentino. E aveva ragione: i gol non gli sono mai mancati, eppure Gonzalo continuava a portarsi addosso l’etichetta del grande attaccante che viene meno nei momenti più importanti. Sarri gli ha costruito intorno una macchina perfetta aggiungendo che “se non vince il Pallone d’Oro, è una testa di cazzo”. I gol sono arrivati sin dalla seconda giornata di campionato, con la doppietta alla Sampdoria per poi scalare la montagna alta 35 marcature e arrivare in cima collocando la bandiera azzurra con 36. Ha segnato in ogni modo, ha trascinato il Napoli nel Sogno, fino al pomeriggio di Udine, dove il ‘vecchio’ Higuain tornò a farsi notare: 4 giornate, diminuite poi a tre e record in bilico, così come la Champions azzurra raggiungibile con il secondo posto. Le tre giornate di squalifica gli hanno impedito di conquistare la Scarpa d’Oro, ma c’era un record in piedi da 66 anni da battere e Nordahl da raggiungere. Una rovesciata per riscrivere la storia sua e quella del calcio italiano. Dopo Maradona, Higuain: Napoli ha solo due Scudetti, ma può vantare il miglior giocatore della Storia e quelle del più grande Capocannoniere di ogni tempo.

Gonzalo Higuain ha vinto il premio come miglior giocatore della stagione assegnato da Vivicentro.it grazie ai 252 giornalisti italiani e stranieri che hanno votato e segue Josè Callejon e Manolo Gabbiadini nelle due precedenti edizioni.

a cura di Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA

Il software usato fa risparmiare piccole e grandi imprese

0

Anche in Italia corre il mercato delle licenze software di “seconda mano”. Un settore emerso alla luce del sole grazie alla sentenza della Corte di Giustizia Europea che ne ha confermato la legalità

Un’azienda su tre compra licenze software che poi non utilizza. Lo dice  uno studio di Osterman Research che ha analizzato tutte le spine del  “shelfware”, quel fenomeno per il quale si riempiono gli scaffali It delle aziende ben oltre i reali bisogni. Si tratta di un vero e proprio spreco di risorse causato da diverse ragioni: cambio di sistemi informatici, migrazione al cloud, ristrutturazioni aziendali, cessazioni di attività o di rami d’azienda.
Oggi il problema del “shelfware” ha trovato soluzione nel mercato secondario del software. Una sentenza della Corte di Giustizia Europea  (3 luglio 2012) ha definito per legge i contorni giuridici della compravendita dell’usato,  affermando il principio che il diritto esclusivo di distribuzione della copia di un programma si esaurisce con la prima vendita.  In sostanza i giudici del Lussemburgo hanno dato via libera alla seconda vita del software. Proprio come succede per un’automobile, un computer e altri beni durevoli che possono essere rivenduti a terzi dal primo acquirente. L’apertura della Corte europea ha contribuito a far nascere un mercato dell’acquisto e vendita di software che, oltre a mettere un freno alle copie-pirata, sta innescando un circolo virtuoso per quelle aziende che hanno licenze in eccesso e per le Pmi che possono acquistare programmi originali con “sconti” fino al 70%.

Il mercato secondario del software è nato in Germania e oggi il suo giro d’affari supera i 100 milioni di euro. Ma la rivoluzione dei programmi informatici di “seconda mano” sta prendendo piede anche in Italia, dove sono centinaia le aziende che hanno comprato o venduto licenze attraverso intermediari specializzati. Tra i protagonisti di questa rivoluzione c’è ReLicense, pioniere del software usato prima in Germania e ora anche nel nostro Paese.

Il software usato fa risparmiare piccole e grandi imprese

Corrado Farina territory manager di ReLicense Italia

E il software usato può contribuire a fare risparmi e ottenere efficienza». Secondo Corrado Farina chi «vende riesce a valorizzare risorse che magari non sapeva di possedere». E chi compra, in genere aziende medio- piccole, «può risparmiare dal 25 fino al 70% sull’acquisto di licenze a volume». Le principali licenze oggetto di compravendita sono quelli della galassia Microsoft: come  Office, Windows e SQL.

Il software usato fa risparmiare piccole e grandi imprese

Non solo frutta per gli spuntini: ecco le alternative possibili e salutari

0

Con l’arrivo della primavera inizia anche il tempo delle diete: pasti più leggeri e spuntini. Vegetariani, vegani, onnivori: per tutti ridurre le calorie non è sufficiente e dovremmo scegliere gli alimenti “giusti”. Orientarsi non è facile, ma ecco qualche suggerimento

Con l’arrivo della primavera inizia anche il tempo delle diete. Qualsiasi sia lo stile alimentare, vegetariani, vegani, onnivori, ridurre le calorie è la parola d’ordine. L’offerta delle diete è ampia, molti gli articoli sui giornali e tanti i suggerimenti dei nutrizionisti, ma oggi gli studi scientifici più recenti convergono sul fatto che per perdere peso e rimanere in salute non sia sufficiente scendere con le calorie, ma sia innanzitutto necessario scegliere gli alimenti giusti.

Un esempio: un bicchiere di una bevanda gassata può contenere più o meno le calorie di una mela, ma le sue calorie non sono quelle giuste. Ricche di zuccheri semplici che vengono rapidamente assorbiti dal nostro organismo, le bevande gassate sono tra gli alimenti principalmente responsabili del sovrappeso e dell’obesità. Le loro calorie “vuote” non hanno potere saziante e il nostro senso di fame non si appaga: il nostro corpo richiede subito altro cibo, lo mangiamo e quindi tendiamo ad ingrassare. Inoltre, l’uso di alimenti troppo ricchi di zuccheri e di grassi crea dipendenza, un addiction vera e propria, cosicché nella nostra alimentazione quotidiana siamo spinti a mangiare sempre “zuccherato” e “grasso”. Non a caso, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha etichettato i cristalli bianchi di zucchero come “killer della nostra salute“.

Per tutti questi motivi lo spuntino ideale sempre suggerito è la frutta, che come le verdure, è fonte di vitamine, sali minerali, preziose fibre e aiuta il senso di sazietà.

Non solo frutta per lo spuntino: ecco le alternative possibili e salutari

Quando però abbiamo voglia di qualcosa che appaia più sostanzioso di un frutto (o del rituale pacchetto di cracker o snack) l’offerta di prodotti alimentari mette in crisi tutti, anche i più esperti ed attenti all’alimentazione.

Acidi grassi saturi, eccessive quantità di sale e di zucchero: scegliere bene un prodotto industriale non è semplice. Oggi, poi, è in continuo aumento il numero degli intolleranti al glutine, al latte o a altri ingredienti diffusi, molti sono i sostenitori del bio… insomma, per tutti, ma soprattutto per chi sta a dieta, orientarsi non è affatto facile. Ecco quindi che anche i distributori automatici di prodotti alimentari che troviamo in ufficio, a scuola e nei luoghi pubblici devono essere capaci di offrire prodotti non solo comodi, ma anche equilibrati, buoni grazie ai buoni ingredienti e non agli aromi e agli altri additivi. È così che negli ultimi anni il cibo biologico ha conquistato anche i distributori automatici, permettendo di consumare prodotti certificati bio, buoni per sé e per l’ambiente in ogni momento della giornata.

Dal 2013 Probios, azienda toscana leader nella distribuzione di prodotti biologici vegetariani e per intolleranze alimentari, ha aperto il proprio “canale vending”: un fenomeno in continua crescita (+57% rispetto ad aprile 2015), con un dipartimento dell’azienda interamente dedicata alla gestione e un catalogo completo di prodotti monodose, con quasi 80 referenze disponibili.

Tra queste ci sono snack dolci e salati, bevande e succhi, tutti biologici, ma anche dedicati a chi ha intolleranze alimentari, come snack senza glutine, senza derivati del latte e senza uova.

Tra i must delle vending machine ci sono gli snack di riso senza glutine di Rice&Rice, ideali per una pausa golosa senza rischi per la linea. Prodotti con riso e mais italiani, sono privi di latte e contengono solo 83Kcal per barretta, nelle versioni al cioccolato o con mela. In alternativa, ci si può concedere una tortina carote e mandorle, de La Via del Grano, fonte naturale di vitamine A ed E. La ricetta, prodotta con farina di frumento italiana, è arricchita con fibra di avena.

Oggi, per chi sceglie una dieta sana ed equilibrata, non c’è che l’imbarazzo della scelta!

vivicentro.it/salute / larepubblica / Non solo frutta per lo spuntino: ecco le alternative possibili e salutari