12.9 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6356

A caccia di bomber, gli occhi di Giuntoli su due attaccanti

I dettagli

La Gazzetta dello Sport riferisce dell’interesse del Napoli per due attaccanti che al momento giocano in Premier League: Romelu Lukaku e Christian Benteke: “L’ex Chelsea stuzzica anche il Napoli che sta testando il mercato nel caso in cui dovesse arrivare un’offerta irrinunciabile per Higuain. Il d.s. azzurro Giuntoli ha preso informazioni su quel Benteke che con Klopp a Liverpool ha trovato pochissimi spazi. Anche lui cambierebbe aria volentieri”.

Sarri, quel comunicato di De Laurentiis non è proprio piaciuto

I dettagli

La Gazzetta dello Sport racconta un interessante retroscena: “Sarri non ha gradito tanto il comunicato del 2 maggio con il quale il club lo confermava alla guida del Napoli perché con De Laurentiis si erano già dati appuntamento a fine campionato per parlare di futuro. Poi, però, la stagione è terminata e l’incontro non c’è stato. Non ancora, con annesso malumore del tecnico”.

Il comunicato del 2 maggio è il seguente: “Aurelio De Laurentiis smentisce nel modo più categorico le affermazioni di Televideo secondo le quali, in caso di non raggiungimento del secondo posto, potrebbe sostituire Maurizio Sarri con un altro allenatore. Il Presidente azzurro conferma che con Sarri è iniziato un cammino molto lungo negli anni, considerato che il tecnico ha saputo imprimere alla squadra un bellissimo e divertentissimo gioco che raramente si vede sui campi di calcio”.

Lista Verdini c’è un nuovo caso: in un manifesto compare il cognato (morto) del boss (ucciso) CONCHITA SANNINO

0

Lista Verdini: Inquietante pubblicità di un candidato al consiglio comunale. Alle sue spalle la foto del parente di un capozona di camorra

Voti uno, prendi due nomi. Peccato che uno dei due sia passato a miglior vita. Nella campagna elettorale ricca di zone grigie e aneddoti non esaltanti, ecco spuntare la storia di un candidato al Comune di Ala che ha voluto “omaggiare”, durante la sua corsa, un noto consigliere municipale uscente, ex Pdl, e oggi in Ala accanto a lui. Così nasce il manifesto elettorale a doppio profilo: in primissimo piano la foto del candidato, alle sue spalle l’immagine del mentore che non c’è più. Ma che, a sua volta, era il cognato di un capopiazza di camorra.

L’INCHIESTA DI REPUBBLICA

Ecco il debutto per Ala di Giuseppe Riganato, detto Peppe, 56 anni, alter ego, accompagnatore e factotum di un esponente della Settima Municipalità di San Pietro a Patierno-Miano-Secondigliano, ovvero Giovanni Di Vincenzo, a sua volta parente stretto del capopiazza Giuseppe Parisi, o’ Nasone, ucciso dai sicari di camorra nel 2011.

Quando quel consigliere, Di Vincenzo, già destinato da mesi a candidarsi al Comune sotto le insegne di Ala, è scomparso prematuramente per un’improvvisa ischemia, solo poche settimane fa quando già si preparava a correre per il Comune, Riganato, il suo robusto accompagnatore ne ha preso il posto.

Così il signor Riganato, vicino al senatore verdiniano Antonio Milo, fa stampare e posta sul proprio profilo Facebook il manifesto che tiene insieme le due storie. Alle sue spalle, anche la foto del morto, Di Vincenzo, ovvero il cognato del pregiudicato Parisi, noto capopiazza del clan Amato-Pagano al rione Berlingieri – che fu assassinato da un commando della Vinella Grassi nell’aprile del 2011: ovvero nel periodo di piena guerra di assestamento dopo le faide degli anni precedenti. In particolare, gli atti giudiziari riportano un eccezionale documento di auto-confessione in relazione all’omicidio del capopiazza Parisi. In un summit con Arcangelo Abete a Milano, gli emergenti boss della Vinella Grassi comunicarono al vertice delle cinque famiglie, questo concetto: con l’omicidio di Parisi, ci siamo presi anche il Perrone. Il dietrofront, “la girata”, dei feroci boss ragazzi contro gli Scissionisti si doveva compiere con quel raid.

È il contesto criminale completamente ricostruito in varie stagioni e filoni dai pm Stefania Castaldi, Maurizio De Marco, Enza Marra, Henry John Woodcock.

Dinamiche che sono sullo sfondo, ovviamente. Ma alcuni fili intrecciano qualche profilo della campagna elettorale. In particolare, il Di Vincenzo omaggiato nel manifesto di Riganato fu anche sentito dalle forze dell’ordine, nel 2010 perché accusato di voto di scambio. Un suo rivale, dell’allora Pdl, puntò il dito contro di lui, sostenendo che nel rione, con i suoi modi spicci e spregiudicati, Di Vincenzo esercitava un controllo ossessivo del voto dei cittadini, promettendo benefici in cambio, e voleva “controllare i certificati elettorali”. Fu perquisita anche la sua associazione, “Il Perrone”, ma poi l’indagine non riuscì a provare una sua diretta partecipazione.

Quel manifesto, oggi, recherebbe con sé un messaggio non scritto: scrivi Riganato, sostieni i Di Vincenzo. Raccontano nel rione: “Peccato che è morto, era già deciso: Di Vincenzo doveva andare al Comune e Riganato alla municipalità”.

vivicentro.it/sud/politica –  repubblica/Lista Verdini c’è un nuovo caso: in un manifesto compare il cognato (morto) del boss (ucciso) CONCHITA SANNINO

La tentazione di Grillo: pace con Pizzarotti e niente espulsione

0
Il sindaco di Parma, Pizzarotti, invia al leader la sua difesa: “Sospensione nulla, non ho violato le regole”

ROMA – C’è un’ala moderata, nei 5 stelle, che lavora in silenzio e preme affinché la sospensione di Federico Pizzarotti venga congelata. Un’ala pragmatica, che pensa che la cacciata di un buon amministratore – a un passo dalle comunali del 5 giugno – sia tutt’altro che una buona idea. Alcuni sperano, addirittura, che non si tratti solo di rimandare l’espulsione. Che si riesca a non arrivarci, a calmare l’ira di Beppe Grillo nei confronti di quel “figlio” troppo ribelle allontanato già da tempo.

Del gruppo fanno parte soprattutto i parlamentari che stanno facendo campagna elettorale laddove la vittoria è più vicina. Le loro motivazioni sono arrivate agli esponenti del direttorio. Non ultima, la paura di un ricorso al tribunale già minacciato dal sindaco e dai suoi fedelissimi: “Se va come a Roma – si lascia sfuggire qualcuno – è un bel pasticcio, visto che il giudice ci ha fatto riammettere quattro espulsi su quattro”. Fico, Di Maio, Di Battista, Ruocco e Sibilia hanno però chiarito a più riprese: “Decide Beppe”.
E così sarà: la scelta sul futuro di Federico Pizzarotti è affidata al garante, che al momento sarebbe tentato dal passo indietro. Davide Casaleggio fa filtrare – dal sempre più fortificato quartier generale di Milano – di volerne restare il più possibile lontano. Continua a lavorare all’associazione Rousseau e al nuovo sistema operativo, ma non vuole entrare ufficialmente nelle decisioni politiche. Non vuole in alcun modo che il suo volto abbia un rilievo pubblico.

Un risultato “attendista” non è però affatto scontato. Perché se anche Federico Pizzarotti ha mandato, nella notte di domenica, le “controdeduzioni” spiegando punto per punto le sue ragioni sulla mancata comunicazione dell’avviso di garanzia, il sindaco di Parma non ha rinunciato a mettere nero su bianco le cose che secondo lui – nel Movimento devono cambiare. Ha ridetto, anche in conferenza stampa, di sentirsi un vero 5 stelle. Ha ricordato il ruolo di Grillo nella vittoria a Parma. Ha sottolineato come l’intera vicenda nasca da un esposto del Pd. Un partito con cui – nonostante le voci “messe in giro ad arte contro di me, non ho mai cercato accordi”. Ma ha anche parlato di un “abuso del diritto”, di una “caccia alle streghe”, di decisioni diverse a seconda dei casi (tra il suo avviso di garanzia e quelli ricevuti dai sindaci di Livorno e Pomezia Filippo Nogarin e Fabio Fucci), di una “sospensione illegittima” che va revocata. Soprattutto, in fondo al documento presentato, ha posto sei richieste: ristabilire un confronto “strutturato” tra il centro e le periferie (“Non ci si può incontrare solo online”, ha detto ai cronisti); indire tavoli di lavoro per condividere linee politiche ed esperienze; studiare una formula efficiente di dialogo tra gli eletti; convocare un meet up nazionale; scrivere regole interne chiare a tutti; espellere i suoi consiglieri infedeli, come fatto altrove.

“Noi non chiediamo la grazia né il perdono”, dice il braccio destro Marco Bosi, capogruppo in consiglio comunale. “Significherebbe ammettere colpe che non abbiamo. Stiamo solo spiegando le nostre ragioni”. Se le colombe volevano una resa da portare di fronte al capo politico, da Pizzarotti non l’avranno. A Parma in tendono continuare a dire quel che pensano. Anche se questo significasse doverlo fare fuori dai 5 stelle.

vivicentro.it/politica – repubblica/La tentazione di Grillo: pace con Pizzarotti e niente espulsione ANNALISA CUZZOCREA

Klaassen-Napoli, c’è qualcosa che non va

I dettagli

Il Corriere dello Sport scrive su Klaassen: “E’ molto più che una tentazione, non però un’ossessione, e comunque è partito il piano di avvicinamento, strutturato attraverso l’appuntamento con il procuratore del calciatore e con i messaggi diretti all’Ajax”. Il problema è la valutazione: “un passo in avanti il Napoli lo farebbe, deve farne due indietro l’Ajax, affinché i club si incontrino”.

Insigne ad Euro 2016, le perplessità di Conte non sono campate in aria ma…

La Gazzetta dello Sport su Lorenzo Insigne

Si avvicinano le convocazioni ufficiali per l’Europeo che si terrà in Francia e la Gazzetta dello Sport si schiera al fianco di Lorenzo Insigne: “Si può rinunciare a Insigne? Quest’Italia paurosamente a corto di classe può fare a meno del suo giocatore più tecnico che quest’anno, qua e là, ha anche «maradoneggiato»? No che non si può, non a cuor leggero almeno. E dalla convocazione (o meno) del napoletano discenderà la sistemazione di altre caselle dello scacchiere azzurro. L’impressione è che, alla fine, Insigne andrà in Francia. Ma le perplessità di Conte non sono campate per aria. L’unico posto disponibile per Insigne sarebbe da seconda punta, in appoggio a Pellè o Zaza: ma nell’ultimo campionato s’è visto che il meglio arriva dal centrosinistra. Potrebbe essere utile, anzi utilissimo, come «dodicesimo». Ruolo che, fino a poco fa, sarebbe stato assegnato a Giovinco: quello che entra e, fresco e tecnico, fa saltare gli schemi rivali”.

Higuain, il legale: “PSG? Non li ho mai sentiti!”

Il Mattino

Gonzalo Higuain…partiamo dalla clausola di 94 milioni e 736 mila euro: entro il 30 giugno si dovrà decidere tutto, ma entro questa data ci sarà anche l’incontro tra il presidente De Laurentiis e Nicolas, il fratello-agente del Pipita, per il rinnovo biennale con ingaggio a 7 milioni e mezzo l’anno e una clausola più bassa, intorno ai 60 mln. Arrivano anche le dichiarazioni del legale: Gonzalo è con l’Argentina e pensa alla coppa America. Non c’è nessuna novità. Il Psg? Non so nulla. Ha un contratto con il Napoli”, rassicura da Buenos Aires l’avvocato Cacho Recasens, il legale di Nicolas, il fratello-manager di Higuain ai giornalisti di via Chiatamone.

Vienna laboratorio d’Europa CESARE MARTINETTI

0

Alla fine il vecchio professore ecologista Alexander Van der Bellen salva l’Austria dal fantasma del suo passato nero incarnato dal 46enne Norbert Hofer, un tecnico aeronautico col sorriso perennemente stampato in volto. Ed è un esito paradossale: un uomo fuori dal sistema salva il sistema, unendo i voti dei due partiti tradizionali di destra e sinistra, usciti battuti nel primo turno elettorale. Ma è una vittoria stretta: appena 31 mila voti di differenza. E nel cuore dell’Europa c’è ora un Paese spaccato in due sul tema più drammatico: gli stranieri, i migranti, i rapporti con l’altro. Le 90 mila richieste di asilo registrate nell’ultimo anno (l’1 per cento della popolazione) sono state uno choc per il Paese.

Il voto di domenica conferma e moltiplica il vento antisistema che soffia sulle ruggini dell’Europa. A Bruxelles hanno tirato un respiro di sollievo, ma Van der Bellen, 72 anni e una salute – si dice – fragile, saprà e potrà fare argine a una dinamica politica che sembra inarrestabile? Intanto l’uomo e la sua storia hanno rappresentato la più radicale alternativa al candidato dell’estrema destra. Il nuovo Presidente è un austero professore di economia, con antenati olandesi migrati a Est, in Russia da dove la famiglia è stata cacciata dopo la rivoluzione bolscevica.

Alexander è nato nel ’44 nel Reich da padre russo e madre estone. È cresciuto in Tirolo, divenuta la sua «heimat». In queste elezioni si è presentato come indipendente per evitare di apparire condizionato da un timbro di partito.

Le sue prime parole sono state – com’è naturale – di riconciliazione nazionale tra le «due Austrie». Certo il Paese ha rappresentato in questo turno una sorta di laboratorio estremo di quanto sta avvenendo nella politica europea. Intorno a Van der Bellen si è costituito quello che in Francia si sarebbe chiamato un «fronte repubblicano» e cioè l’unione dei partiti tradizionalmente avversari contro i «nemici della repubblica». Come è successo nelle elezioni regionali di dicembre quando per impedire la vittoria di Marine Le Pen e della nipote i socialisti si sono ritirati dal secondo turno al Nord e nella regione di Marsiglia.

Ma qui la situazione era diversa perché i candidati dei due partiti di destra e sinistra non si erano qualificati per il ballottaggio. Dunque Van der Bellen si è trovato solo alla sfida con Norbert Hofer che pur rappresentava l’ala moderata di un partito l’Fpö che fu di Jörg Haider e nel quale i nostalgici nazisti non hanno nessun imbarazzo a definirsi tali.

L’anziano professore di economia, che è stato a lungo parlamentare e viene da un partito come i verdi da molti anni integrato nella politica europea, non può certo essere definito come un rappresentante dell’antisistema. Però si è trovato a rappresentare per difetto gli elettori delusi di socialdemocratici e popolari. Il «sistema» di questi due partiti che hanno guidato l’Austria dal 1945 alternandosi al governo è di fatto saltato. E secondo un sondaggio il 70 per cento degli operai ha votato per il candidato dell’estrema destra, mentre per Van der Bellen avrebbero votato più della metà dei giovani e il 70 per cento dei laureati.

Una sconfitta storica per la sinistra e le élites politiche tradizionali appena mascherata dal successo di Van der Bellen. Prossimo appuntamento il referendum inglese a giugno. Si apre una stagione decisiva nella storia dell’Unione europea.

vivicentro.it/editoriale –  lastampa/Vienna laboratorio d’Europa CESARE MARTINETTI

BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

Multe nei paRaggi

0

Come in una gag di Alberto Sordi, l’iniziativa elettorale dei Cinquestelle romani con la candidata sindaca Virginia Raggi è in pieno svolgimento e al microfono un parlamentare si è appena scagliato contro il malcostume dilagante quando dal fondo della sala si alza una voce: «Chi ha chiamato i vigili? Stanno facendo le multe!» Momenti di panico in platea. Chiunque abbia parcheggiato sul marciapiede corre in strada per salvare il salvabile. Gli altri danno fiato alla specialità della casa. «Perché sono arrivati proprio adesso?» Sottinteso: li ha mandati il governo, anzi la massoneria, anzi la Cia in combutta con la famigerata cellula «Sosta Vietata» del Mossad. D’altronde un delatore comune si sarebbe limitato a dare la notizia: «Attenzione, caduta vigili!» Mentre nell’allarme lanciato dalla piccola vedetta grillina («Chi li ha chiamati?») era già inglobato il sospetto del complotto.

Meglio parcheggiare in doppia fila che arrivare con l’autoblù, sentenzia sul web il malpancista medio. Al quale, più che il rispetto delle regole, sta a cuore l’abbattimento dei privilegi altrui. Il ragionamento non fa una grinza, però sottovaluta le aspettative che le vestali della Purezza e i paladini dell’Onestà avevano suscitato in noi peccatori. Mai avremmo creduto che anche loro potessero inciampare su un’infrazione diffusa tra i comuni mortali. E che avrebbero cercato di ridimensionarne la portata con il meccanismo diversivo dei bambini, che consiste nell’immaginarsi perseguitati, spostando l’attenzione sulle colpe dei grandi. Lo hanno fatto, invece. Ed è consolante scoprire che i Migliori sono esseri umani come noi.

vivicentro.it/opinione – lastampa/Multe nei paRaggi  MASSIMO GRAMELLINI

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

Un gol di Mauro in Napoli-Genoa 1-0 del 1992

I dettagli

Il giorno 24 maggio il Napoli ha giocato dodici partite, otto in serie A, due in serie B e due in coppa Italia, ottenendo quattro vittorie ed un pareggio, con sette sconfitte.

Ricordiamo l’1-0 al Genoa nell’ultima giornata della serie A-1991/92

Questa è la formazione schierata da Claudio Ranieri:

Sansonetti; Ferrara, Francini; Tarantino, Alemao (30′ Pusceddu), Corradini; Mauro, de Agostini, Careca, Zola, Silenzi (46′ Padovano)

I gol: 70′ Mauro

Il Napoli concluse quel torneo al quarto posto alle spalle di Milan, Juventus e Torino.

Il gol vincente sul Genoa porta la firma di Massimo Mauro che vanta 4 reti (due in serie A, una in coppa Italia ed una in Europa) nelle sue 91 presenze con la maglia del Napoli.

sscnapoli.it

Auguri ad Aurelio De Laurentiis!

I dettagli

Auguri Presidente! Compleanno speciale in casa azzurra. Aurelio De Laurentiis compie 67 anni.

Questi gli auguri di Marek Hamsik:

“Caro Presidente, abbiamo trascorso un altro anno splendido nella nostra famiglia azzurra, coronato dal meritatissimo ritorno in Champions League. Per la settima stagione consecutiva saremo protagonisti in Europa, un traguardo che ci rende orgogliosi e che premia un progetto che ha portato il Napoli ad essere una importante realtà nel calcio italiano ed internazionale”

“A nome della squadra le rivolgo i più sentiti auguri, nell’auspicio di continuare insieme un cammino luminoso alla conquista di grandi orizzonti sempre all’insegna dei valori umani e sportivi che ci ha sempre mostrato e trasmesso con passione ed affetto.

Auguri Presidente“.

Ad Aurelio De Laurentiis vanno gli auguri di tutta la redazione di Vivicentro

FONTE: sscnapoli.it

Ascolta l’ oroscopo del giorno di Paolo Fox: martedì 24 maggio

L’ oroscopo giorno per giorno

Ogni giorno Paolo Fox racconta, con il suo oroscopo in TV (Fatti vostri) e su Lattemiele, cosa le stelle hanno in serbo per noi, come andrà il lavoro, la salute, l’amore…

Eccovi il suo oroscopo per oggi, Martedì 24 maggio 2016 (ASCOLTA)

Di seguito riportiamo anche l’oroscopo segno per segno tratto da Lattemiele:

ASCOLTA IL TUO OROSCOPO DEL GIORNO

ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI
.
vivicentro.it/l’esperto  /lattemielecalabria/Ascolta l’oroscopo del giorno di Paolo Fox: martedì 24 maggio
CHI E’ PAOLO FOX:

Paolo Fox (Roma, 5 febbraio 1961) è un astrologo, pubblicista e personaggio televisivo italiano.

Biografia
Fin dagli anni novanta si occupa di astrologia nei mass media, proponendo il suo oroscopo nelle trasmissioni televisive della RAI e anche in radio, su LatteMiele e Radio Deejay; le sue prime apparizioni televisive sono state nelle trasmissioni di Rai 1 Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

E’ iniziato a diventare noto al grande pubblico a partire dal 1997 quando ha iniziato la collaborazione con il network Lattemiele dove conduce uno spazio dedicato all’oroscopo giornaliero alle ore 7.40 e 19.40.

Il lunedì mattina il mago dell’oroscopo è presente anche su Radio Deejay. Per quanto riguarda il mondo della televisione, è apparso per le prime volte nei programmi televisivi Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

Ha partecipato come ospite a tantissimi altri programmi tv: Festa di classe, Speciali di fine anno, Tutto Benessere, Furore, Uno Mattina, Speciale Grande Fratello, Piazza Grande, Aspettando cominciamo bene e tanti altri. Dal 2002 è una delle colonne portanti del programma tv di Raidue, I Fatti Vostri, dove legge il suo oroscopo. Negli ultimi anni risulta essere uno dei personaggi maschili più cliccati dell’anno sul web!

Annualmente cura per la RAI la serata dedicata alle previsioni astrologiche per il nuovo anno, trasmessa a fine dicembre.

È attivo anche sulla carta stampata, curando l’oroscopo per diversi settimanali

Nel 2014 ha interpretato sé stesso nel film di Natale Ma tu di che segno 6?.

Per quanto riguarda la sua vita privata non si sa praticamente nulla. E’ sposato? E’ fidanzato? Dove va in vacanza? Lui non ha mai rilasciato dichiarazioni o commenti sulla sua vita sentimentale anche perché grazie agli astri vuole indovinare quella del suo numeroso pubblico che non l’abbandona mai!

26° Memorial di karate nazionale Ciro Bracciante

0

S’è tenuto nella giornata di ieri domenica 22 maggio presso il Palasele di Eboli il 26° trofeo nazionale di karate fijlkam intitolato alla memoria della cintura nera di karate Ciro Bracciante morto prematuramente all’età di diciassette anni nel lontano 16 dicembre 1990.

Asd Arcobaleno 2° class. nella specialità Kata (forma)
Asd Arcobaleno 2° class. nella specialità Kata (forma)

150 sono state le società partecipanti provenienti da tutto lo stivale che ha visto la partecipazione di circa 2000 atleti sfidatisi su 12 “tappeti”.

Presente alla competizione il team campano caro al direttore tecnico del settore karate, maestro Diego ESPOSITO con l’associazione sportiva “Centro Sociale Oratorio Arcobaleno” di Rovigliano – Torre Annunziata con una compagine di atleti a dai 4 ai 30 anni che in base all’età e della categoria si sono cimentati in prove come il gran premio giovanissimi, Kata (forma) e combattimento (Kumite).

Svariate le medaglie conquistate nelle varie specialità, nello specifico evidenziamo il medagliere che ha visto circa 25 associati/agonisti iscritti ottenere dieci medaglie d’oro, due argento e otto bronzo ed una medaglia d’oro a squadra.

Risultati veramente incoraggianti per l’associazione torrese che ormai è da tempo si annovera fra i club più in vista nel panorama del karate targato Fijlkam, unica Federazione riconosciuta dal C.O.N.I..

Squadra kata femminile medaglia d'oro al trofeo nazionale FIJLKAM di Karate
Squadra kata femminile medaglia d’oro al trofeo nazionale FIJLKAM di Karate

Per il direttore tecnico del settore karate, maestro Diego Esposito, associato/tecnico dell’Oratorio Torrese e per il presidente don Francesco Maglieri, è stato motivo di grande soddisfazione per l’opera che riescono ad offrire nel sociale ai tanti giovani della periferia oplontina insignendoli di notevoli soddisfazioni sportive ma allo stesso tempo, facendoli crescere sia sotto l’aspetto culturale che intellettivo, facendo si che i ragazzi possano accrescere con nuove amicizie ed instaurando nuovi rapporti con tanti atleti sparsi per l’intera penisola.

Giovanni MATRONE

2.000 migranti tratti in salvo nella giornata di oggi al largo delle coste libiche (VIDEO)

0

Sono circa 2.000 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi al largo delle coste libiche, nel corso di 15 distinte operazioni di soccorso da poco ultimate (14 gommoni e 1 barcone) coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

In particolare sono intervenute Nave Dattilo della Guardia costiera; nave Durand de la Penne e Nave Bettica della Marina Militare italiana; nave Bourbon Argos e nave Dignity 1 dell’ong Medici senza Frontiere e la Nave militare irlandese Le Roisin.

Inoltre, Nave Peluso della Guardia costiera, ha collaborato con le autorità maltesi soccorrendo 229 migranti su un peschereccio e assistendo il mercantile Tana Sea nel salvataggio di altre 407 persone a bordo di una nave da diporto.

NOTE:

Il Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera è uno dei corpi specialistici della Marina Militare e svolge compiti relativi agli usi civili del mare ed è inquadrato funzionalmente ed organizzativamente nell’ambito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali. Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale dai diversi Dicasteri, tra i quali il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, e il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che si avvalgono della sua organizzazione e delle sue competenze specialistiche.

Tra le citate competenze, in primis, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali.

 

Ambasciatori africani in visita al Comando Generale del Corpo delle C.P – G.C

0

Di seguito riportiamo il video “Angeli del Mare” relativo alla visita odierna di una delegazione di Ambasciatori dei Paesi Africani presso il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, nel corso della quale l’Ambasciatore della Repubblica del Congo, decano degli Ambasciatori, ha consegnato un riconoscimento alla Guardia Costiera italiana per l’attività di soccorso condotta nel mediterraneo.

Il video è stato proiettato questa mattina nel corso dell’evento e altro con la presentazione – proiettata anch’essa durante l’evento odierno – in cui sono stati illustrati i dati relativi alle attività di ricerca e  soccorso connesse ai flussi migratori.

NOTE:

Il Corpo delle capitanerie di porto – Guardia costiera è uno dei corpi specialistici della Marina Militare e svolge compiti relativi agli usi civili del mare ed è inquadrato funzionalmente ed organizzativamente nell’ambito del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti al quale si riconducono i suoi principali compiti istituzionali. Il Corpo, inoltre, opera in regime di dipendenza funzionale dai diversi Dicasteri, tra i quali il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare, e il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, che si avvalgono della sua organizzazione e delle sue competenze specialistiche.

Tra le citate competenze, in primis, la salvaguardia della vita umana in mare, della sicurezza della navigazione e del trasporto marittimo, oltreché la tutela dell’ambiente marino, dei suoi ecosistemi e l’attività di vigilanza dell’intera filiera della pesca marittima, dalla tutela delle risorse a quella del consumatore finale. A queste ultime si aggiungono le ispezioni sul naviglio nazionale mercantile, da pesca e da diporto, condotta anche sulle navi mercantili estere che scalano i porti nazionali.

 

 

Il Barano scrive la storia…ECCELLENZA!

0
Barano in Eccellenza!
Barano in Eccellenza!

Il Barano Calcio scrive la sua storia nel calcio isolano. Dopo lo spareggio vinto ieri contro la Polisportiva S.Maria Cilento grazie al poker di Savio,conquista una storica promozione in Eccellenza. E pensare che gli aquilotti sono andati oltre le aspettative e contro ogni pronostico,l’obiettivo era la salvezza e invece è arrivato un traguardo storico. Il merito di questo successo,è innanzitutto dall’ottima programmazione, con a capo il  presidente Gaudioso,affiancato dal grande direttore sportivo Gianfranco Pilato per finire al grande mister Billone Monti,il valore aggiunto di questa grande squadra. Di Billone certo non c’è alcun bisogno di fare presentazioni,oltre ad essere conosciuto su tutta l’isola è stimato anche in terra ferma anche per questo ogni volta che prende in mano una squadra,ha sempre ottenuto ottimi risultati,ma quest’anno possiamo dire che ha portato il Barano alla conquista di una promozione storica. Ad inizio stagione, nessuno avrebbe scommesso neanche un’euro sulla possibile promozione dei bianconeri. Questa squadra partita dopo partita,ha appassionato sempre di più i tifosi,al di là dei risultati ottenuti sul campo,ma per le prestazioni e il bel calcio che ha saputo offrire. Il Barano possiamo dirlo,è diventata la regina delle squadre isolane. Dopo il derby perso in casa contro la Nuova Ischia per 1-3 c’è stata la svolta da parte di tutta la squadra,ma anche della società che ha saputo intervenire sul mercato andando a prendere un portiere di esperienza come Palmiero nonostante la sua giovane età, gode di tante esperienza alle spalle. Spesso è stato protagonista durante le partite per aver difeso con tutte le proprie forze la propria porta. E’ soltanto uno dei tanti protagonisti di questa stagione,perchè non possiamo non citare la retroguardia baranese, guidata da Billoncino Monti,passando a De Simone e con l’esperienza di un veterano come Pasqualino Accurso sulla fascia. Un capitano,un baranese doc: Pietro Ferrari. Un giocatore che ha dato sempre tutto in campo fino al 90′ lottando per questa maglia e questi colori. Il Barano non è soltanto una squadra formata da giocatori di esperienza,ma fatta anche di giovani come Sirabella,Cuomo,Esposito e Prestopino non a caso cresciuti nel vivaio del settore giovanile dell’Ischia,prima di fare il salto di categoria in questa serie,un mix perfetto. A centrocampo un plauso va a Mario Sogliuzzo,capace di giostrare ed inventare assist vincenti per i propri compagni. Possiamo dirlo il “Pirlo” di questa squadra. Ed infine a Pasquale Savio, il protagonista assoluto di questa cavalcata,siglando 30 reti in tutto il campionato. Un traguardo storico per l’ex Ischia. Basti pensare che sono suoi i quattro gol segnati nello spareggio di ieri che hanno portato la squadra a festeggiare l’Eccellenza. Savio, un calciatore con una freddezza assurda sotto porta,velocità,forza fisica,e vero rapinatore d’aria di rigore..un mix perfetto. A mister Billone Monti vanno i complimenti oltre ai risultati ottenuti,anche la gestione perfetta per aver mantenuto il gruppo compatto, per oltre un mese di stop prima di disputare questa finale. Un 4-0 contro la Polisportiva S.Maria Cilento che racchiude una fantastica stagione vissuta,per arrivare alla conquista di questo traguardo. Il Barano può continuare a sognare ma la favola dell’ECCELLENZA è realtà…!

 

Higuain, il suo gol contro il Legia Varsavia il più bello dell’ Europa League

“Il gol di Higuain contro il Legia Varsavia è il più bello dell’Europa League 2015/16. La ha stabilito la Uefa che, attraverso una Commissione Tecnica composta tra gli altri da Alex Ferguson e Ioan Lupescu, ha eletto la splendida rete del Pipita al Pepsi Arena al primo posto della classifica dei top gol della stagione.

Legia Varsavia-Napoli si giocò il primo ottobre 2015, per la seconda giornata di Europa League, e terminò 2-0 per gli azzurri con reti di Mertens e Higuain.

Gonzalo entrò a 10 minuti dalla fine ed all’84’ saltò tre difensori ed in magnifica coordinazione infilò l’incrocio dei pali. Una prodezza da applausi”; è quanto scrive la Ssc Napoli sul proprio sito ufficiale. Che dire, ennesimo riconoscimento per un giocatore fenomenale autore di una stagione straordinaria.

Da sscnapoli.it

M5s, Pizzarotti: “Sospensione nulla. Ripartiamo con regole chiare”. Ma non convince i vertici

0

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti: “Nessun regolamento ne parla. Servono regole più chiare, comprese quelle del direttorio”. “Indagini? Ho ricevuto un solo avviso di garanzia”. Sul futuro: “Con la revoca sarò felicissimo di rimanere e far parte a pieno titolo del Movimento” mentre in caso di espulsione invoca attivisti

“La procedura di sospensione è regolata da un documento che non ha alcuna efficacia giuridica. A nostro avviso non è legittima e legittimata e per questo ci sentiamo pienamente titolati ad andare avanti”.

Il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, “congelato” dal M5s per non aver comunicato ai vertici del Movimento di essere indagato nell’inchiesta della Procura di Parma sulle nomine alla guida del teatro Regio di Parna, ha inviato come promesso i documenti che spiegano le sue ragioni. Una tesi difensiva con la quale spera di essere riammesso.

“Se sarà revocata la mia sospensione – sottolinea – io sarò felicissimo di rimanere e far parte a pieno titolo del M5s”.

D’altra parte il provvedimento che lo ha riguardato è di “assoluta iniquità, nullità e illegittimità, così come l’infondatezza degli assunti in esso contenuti”; risulta come “espressione di un evidente caso di abuso del diritto e gli assunti in esso contenuti del tutto privi di fondamento”.

Tuttavia la difesa di Pizzarotti – che in conferenza non ha risparmiato forti critiche alla gestione del Direttorio – non avrebbe fatto cambiare idea ai vertici del Movimento e quindi la sua espulsione del resta sul tavolo, anche se restano incerti i tempi: la “sentenza” arriverà prima o dopo l’imminente voto amministrativo?

D’altra parte il provvedimento che lo ha riguardato è di “assoluta iniquità, nullità e illegittimità, così come l’infondatezza degli assunti in esso contenuti”; risulta come “espressione di un evidente caso di abuso del diritto e gli assunti in esso contenuti del tutto privi di fondamento”.

Tuttavia la difesa di Pizzarotti – che in conferenza non ha risparmiato forti critiche alla gestione del Direttorio – non avrebbe fatto cambiare idea ai vertici del Movimento e quindi la sua espulsione del resta sul tavolo, anche se restano incerti i tempi: la “sentenza” arriverà prima o dopo l’imminente voto amministrativo?

“Paradossale, nessuno si è fatto vivo” – “Non sono controdeduzioni ma risposte di cinque pagine a delle domande. Non abbiamo lasciato nulla al caso. Può essere una occasione per ripartire. Paradossale ma nessuno mi ha chiamato in questi dieci giorni, cosa che sarebbe stata corretta e doverosa. Allora queste risposte vanno soprattutto ai cittadini e a gli attivisti”.

Il primo cittadino interviene nel corso di una conferenza convocata prima nella sala di rappresentanza del municipio e poi traslocata all’ultimo minuto nella sala stampa del Comune (sull’ultilizzo della sede istituzionale per affrontare vicende interne al M5s ci sono state critiche).

“Il non statuto è l’unico documento riconosciuto come regolamento, non si parla di sospensione ma di requisiti che noi abbiamo saldamente rispettato, tutti. Non si è violato nessuno di questi principi. Poi c’è un regolamento, non votato da assemblea” ed è dunque “come non esistesse, non ha validità, e quel che viene regolato in quel documento non è stato comunque violato”.  Lo stesso – aggiunge – vale per il regolamento della Camera e Senato, anch’esso preso in esame per formulare le controdeduzioni.

Per quanto riguarda l’avviso di garanzia (“l’unico ricevuto finora”) abbiamo “tutelato i diritti costituzionali degli indagati” e colloquiato con la magistratura per chiarire la nostra posizione” nell’indagine. “Nessuno ha sottaciuto l’avviso di garanzia che era un atto dovuto”.

Differenze con Nogarin – “Sono stato l’unico a pubblicare l’avviso di garanzia, Nogarin non lo ha ancora fatto. Lo stesso con il collega Fucci: tre sindaci tre metodi diversi applicati. L’epilogo dell’indagine sarà l’archiviazione”. E ribadisce la mancanza da parte del Direttorio di “ascolto e di confronto, no c’è stata una difesa comune del M5s che viene attaccato da tutte le parti. A pochi giorni dal voto è partita una inquisizione nei miei confronti da parte ancora non si sa da chi. Questo invece di tendere una mano…”.

“Serve chiarire, rifondare, ritrovare la modalità con cui applicare le regole che devono essere uguali per tutti. Non possiamo essere quelli che dicono agli altri di rispettare le regole e essere i primi che non le hanno chiare”.

Fa l’esempio delle presenze in tv: “All’inizio non dovevamo andare ora ci siamo sempre eppure nessuno ha cambiato le regole che ci eravamo dati. Dunque ci deve essere la volontà di correggere”.

Critiche al Direttorio – Altro esempio, “come può esse sostituito il Direttorio, quanto resta in carica? Non ci sono regole certe”. Ragion per cui “serve un contatto diretto tra gli eletti. Noi il telefono lo abbiamo usato, altri no…”.

Quindi Pizzarotti passa a difendere i risultati ottenuti alla guida di Parma, una città che “era a rischio di default nel 2012 e ora abbiamo quasi il 50% del debito estinto e tutta Italia ci invita a spiegare la nostra raccolta differenziata. Questo invece di essere utilizzato come prova di capacità amministrativa viene sottaciuta. Non ricordiamo di essere apparsi sul sito del blog e quando abbiamo organizzato una manifestazione sul decreto Sblocca Italia a Parma siamo stati criticati e oscurati” all’interno dello stesso movimento.

Da una parte, dunque, critica le inadempienze dei vertici (“Non saremo in lista a Ravenna perché è mancata chiarezza, questa è irresponsabilità”) dall’altra tende la mano per una ricomposizione. “Lo staff spesso non ha dato spiegazioni e motivazioni alla certificazione delle liste in molte città. Se vogliamo governare l’Italia occorre cambiare e ammettere gli errori, creando nuovi rapporti tra il centro e le periferie. Gli attivisti sono disorientati”.

Secondo il primo cittadino “c’è paura nell’esporsi e nel criticare, quando invece la possibilità di esprimersi deve essere data a tutti e non solo sul web. In molti mi esprimono vicinanza in privato perché in pubblico hanno paura di essere bollati come pizzarottiani. Allora o buttiamo tutto alle ortiche o ricuciamo ma con un punto di ripartenza. Saniamo il passato, facciamo chiarezza, diamo una immagine diversa di noi: facciamo vedere che siamo diversi nei fatti oppure possiamo, per motivi personali, non farlo vedere; io sono per la prima soluzione”.

“Renzi non mi chiama” – Sul futuro dell’Amministrazione di Parma: “Non mi chiama Renzi come forse ha detto qualcuno e non penso a liste civiche”. Nella sua memotia difensiva cita “un mio ipotetico accordo con il Pd. Ho smentito in ogni modo, ho scritto parole durissime verso Renzi e il suo governo, ho ricevuto l’esposto proprio dal Pd ma qualunque cosa faccia per dimostrare la mia buona fede c’è sempre qualcuno disposto ad alimentare dubbi sulla mia persona”.

Sferra un attacco alle minoranze in Consiglio comunale: “L’aula consiliare non è un tribunale, molti dell’opposizione muovono critiche pretestuose per avere visibilità mediatica” dice riferito a chi chiede martedì un suo intervento in aula. Non sono escluse – nel caso l’inchiesta finisca nel nulla – azioni legali di risarciemnto nei confronti del senatore Pd Giorgio Pagliari che ha avanzato l’esposto.

“Con espulsione mi aspetterei reazione degli attivisti” – E se nonostante tutto arrivasse l’espulsione? “Mi aspetterei reazioni di attivisti ed eletti ma alla fine l’ipotetica via legale sarebbe per far rispettare il diritto. Mai avuto la volontà di uscire dal M5s ma quel che è successo non può essere cancellato con un colpo di spugna, serve una riflessione. Tanti altri fatti in passato sono stati liquidati con troppa facilità”.

vivicentro.it/cronaca –  M5s, Pizzarotti: “Sospensione nulla. Ripartiamo con regole chiare”. Ma non convince i vertici FRANCESCO NANI

Venerato: “Si attende l’ incontro Sarri-De Laurentiis”

Ai microfoni di Radio Crc è intervenuto Ciro Venerato, giornalista di Rai Sport ed esperto di calciomercato. Tra i vari temi trattati, i nodi legati al futuro di Maurizio Sarri e Gonzalo Higuain. Ecco quanto evidenziato:
“Siamo in attesa del fatidico incontro tra Sarri e De Laurentiis; in questo momento il tecnico sta programmando le vacanze con la famiglia ma non credo che la società lo lasci partire senza prima aver risolto la questione legata al suo contratto. Il Napoli è attualmente impegnato su diversi fronti di mercato ma il contratto del tecnico è prioritario: la volontà è di continuare insieme ma vi sono da limare alcuni aspetti.
Higuain? È chiaro che interessa al PSG e non solo. Tuttavia il Napoli non sembra intenzionato ad intavolare alcuna trattativa: risulta difficile per chiunque spendere 94 milioni senza considerare un certo ingaggio, senza dimenticare che il pipita non è più giovanissimo.
Mercato in entrata? Piace Vrsaljko, nella trattativa per prenderlo potrebbe rientrare Duvan Zapata. Per Herrera vi sono dei piccoli intoppi riguardo i diritti di immagine che il Napoli proverà a superare nelle prossime settimane”.

Nazionale – Convocazioni Euro2016, ex Juve Stabia: Delusione per Mirante e Pavoletti, esulta Zaza.

Il C.T. della Nazionale Italiana, Antonio Conte, ha diramato la lista dei 30 calciatori che parteciperanno alla seconda parte del raduno in vista degli Europei di Francia. Dai 30 di oggi, saranno poi scelti i 23 che rappresenteranno la Nazionale ad Euro 2016.
Brutte notizie per lo stabiese Antonio Mirante, tagliato dopo il primo stage. Il portiere del Bologna, autore di una grandissima stagione coi rossoblù, sperava finalmente di avere la grande occasione di partecipare ad una competizione internazione con la maglia degli Azzurri; il C.T. ha invece scelto Sirigu e Marchetti alle spalle del totem Buffon. Davvero una grande delusione per Mirante, che aveva sfiorato la convocazione con l’Italia già per i Mondiali del 2014.

Anche la Juve Stabia è stata indirettamente protagonista delle scelte del selezionatore della Nazionale. Esulta Simone Zaza (foto), su cui il C.T. punta forte. L’attaccante della Juventus, che ha vestito per sei mesi la casacca delle Vespe nella stagione 2011-2012 con sole 4 presenze all’attivo, ha superato la prima selezione di Conte e con tutta probabilità farà parte anche dei 23 che tenteranno l’impresa in Francia. Sulla convocazione di Zaza non ci sono mai stati molti dubbi; la sua duttilità e sua la capacità di incidere anche a partita in corso hanno permesso all’attaccante di superare anche lo scarso utilizzo degli ultimi mesi alla Juventus, convincendo definitivamente Conte, da sempre amante dei giocatori di carattere, a puntare su di lui.

Discorso opposto, invece, per un altro ex attaccante della Juve Stabia: Leonardo Pavoletti. L’attaccante del Genoa è stato la rivelazione del campionato, dove è andato a segno ben 14 volte, risultando il miglior marcatore italiano alle spalle dei super bomber stranieri.
Per la convocazione di Pavoletti si erano mobilitati gran parte dei tifosi italiani, stregati dalla bella favola dell’attaccante che sembrava ripercorrere le orme di bomber inaspettato di Totò Schillaci nel Mondiale del 1990. Per Pavoletti, chiuso alla Juve Stabia nella stagione 2010-2011 da un certo Giorgio Corona, tanta delusione ma la consapevolezza di potersi candidare con forza al ruolo di attaccante su cui puntare nel prossimo ciclo della Nazionale, che dovrebbe avere alla guida Giampiero Ventura.

Raffaele Izzo