10.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6347

Ascolta l’ oroscopo del giorno di Paolo Fox: domenica 29 maggio

L’ oroscopo giorno per giorno

Ogni giorno Paolo Fox racconta, con il suo oroscopo in TV (Fatti vostri) e su Lattemiele, cosa le stelle hanno in serbo per noi, come andrà il lavoro, la salute, l’amore…

Questo il suo oroscopo per oggi, tratto da Lattemiele:

ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI

 

vivicentro.it/l’esperto  /lattemielecalabria/Ascolta l’oroscopo del giorno di Paolo Fox

CHI E’ PAOLO FOX:

Paolo Fox (Roma, 5 febbraio 1961) è un astrologo, pubblicista e personaggio televisivo italiano.

Biografia
Fin dagli anni novanta si occupa di astrologia nei mass media, proponendo il suo oroscopo nelle trasmissioni televisive della RAI e anche in radio, su LatteMiele e Radio Deejay; le sue prime apparizioni televisive sono state nelle trasmissioni di Rai 1 Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

E’ iniziato a diventare noto al grande pubblico a partire dal 1997 quando ha iniziato la collaborazione con il network Lattemiele dove conduce uno spazio dedicato all’oroscopo giornaliero alle ore 7.40 e 19.40.

Il lunedì mattina il mago dell’oroscopo è presente anche su Radio Deejay. Per quanto riguarda il mondo della televisione, è apparso per le prime volte nei programmi televisivi Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

Ha partecipato come ospite a tantissimi altri programmi tv: Festa di classe, Speciali di fine anno, Tutto Benessere, Furore, Uno Mattina, Speciale Grande Fratello, Piazza Grande, Aspettando cominciamo bene e tanti altri. Dal 2002 è una delle colonne portanti del programma tv di Raidue, I Fatti Vostri, dove legge il suo oroscopo. Negli ultimi anni risulta essere uno dei personaggi maschili più cliccati dell’anno sul web!

Annualmente cura per la RAI la serata dedicata alle previsioni astrologiche per il nuovo anno, trasmessa a fine dicembre.

È attivo anche sulla carta stampata, curando l’oroscopo per diversi settimanali

Nel 2014 ha interpretato sé stesso nel film di Natale Ma tu di che segno 6?.

Per quanto riguarda la sua vita privata non si sa praticamente nulla. E’ sposato? E’ fidanzato? Dove va in vacanza? Lui non ha mai rilasciato dichiarazioni o commenti sulla sua vita sentimentale anche perché grazie agli astri vuole indovinare quella del suo numeroso pubblico che non l’abbandona mai!

Abu è in Bangladesh: «Aiutatemi a tornare»

0
Il quartiere di Mirpur, a Dacca, dove Abu è andato ad abitare.

«Vi prego: aiutatemi a tornare in Europa per continuare la scuola» Ha lasciato ieri mattina l’Italia alla volta del Bangladesh il piccolo Abu (nome di fantasia a tutela della sua identità), il ragazzino di 11 anni abbandonato dalla mamma e con il padre in carcere costretto a lasciare Schio per ritornare nel suo Paese d’origine. Abu, affidato agli zii materni, si era perfettamente integrato nel nostro Paese e anzi era diventato il primo della classe grazie ad una vivace intelligenza e ad una forte motivazione nonostante la sua giovanissima età: realizzarsi attraverso lo studio per poter dare una vita migliore alla sua famiglia. Ma il suo sogno rischia di infrangersi di fronte a un ostacolo burocratico: gli zii devono trasferirsi per lavoro in Inghilterra e vorrebbero portarlo con loro, ma secondo la legge inglese per portare il bambino oltre la Manica serve il consenso dei genitori. Consenso che il padre in carcere non vuole dare.

La necessità di partire entro pochi giorni ha costretto dunque la famiglia affidataria a riportarlo in Bangladesh dai nonni per poi cercare di risolvere i problemi legali e fargli raggiungere gli zii a Londra.

«Mi sarebbe piaciuto restare in Italia, ma voglio bene ai miei zii e voglio riuscire a raggiungerli in Inghilterra il prima possibile. Là potrò continuare la scuola. Se qualcuno può fare qualcosa per aiutarmi, lo faccia».

A poche ore dalla sua partenza il piccolo Abu aveva gli occhi velati di lacrime parlando di un futuro che evidentemente lo spaventa. Ma non ha pianto, cercando nonostante l’età di mostrarsi coraggioso di fronte all’ennesima prova che il destino gli sta mettendo di fronte.

Nato in Bangladesh e trasferitosi a sette anni in Italia, dove oggi si trovano tutti i suoi amici e punti di riferimento, ora si troverà a vivere in uno dei Paesi più poveri del mondo con la nonna gravemente malata e l’incertezza di tornare in Europa. «Se avessimo potuto restare qui sarebbe stato bello – dice – ma non è possibile». Per aiutarlo le maestre e i genitori dei suoi compagni di scuola stanno cercando di capire se c’è qualcosa da fare perché la sua vicenda si risolva per il meglio al più presto.

«Purtroppo temo che l’unico modo per riuscire a superare le difficoltà che abbiamo avuto a portarlo in Inghilterra – afferma lo zio – sia quella di togliere la potestà a suo padre». Il genitore di Abu sta scontando una condanna nel carcere di Vicenza per un’aggressione ai danni della madre, ma dovrebbe uscire entro pochi giorni ed anche questo motivo è alla base del frettoloso espatrio di Abu.

«Lui dice che non vuole separarsi dal bambino – continua il parente – ma temiamo che sia solo un modo per tenere sotto scacco l’ex moglie, che ora si è risposata e vive in un’altra città italiana». Per questo il padre non ha dato il consenso all’espatrio. «Mi ha anche minacciato dicendo che se avessi portato il bambino in Inghilterra me l’avrebbe fatta pagare» ha spiegato il parente il giorno prima della partenza.

La madre invece, che ha affidato il figlio a suo fratello, era d’accordo che lui si trasferisse coi parenti in Inghilterra, ma il suo consenso da solo non bastava. Non sarà facile sbrogliare la vicenda.

Ecco il quartiere del bambino rispedito in Bangladesh

Palazzine fatiscenti si affacciano su strade polverose, ai cui bordi cumuli di rifiuti si alternano ai mucchi di materiali da costruzione. L’aria afosa è pregna di odori fra i cantieri dalle impalcature di bambù e le baracche coi tetti di lamiera dove merci le più disparate sono impilate ed esposte alla vista dei numerosi passanti. Uomini con camicie di lino e sandali di cuoio e donne in abiti tradizionali si muovono a piedi o su sgargianti risciò che si infilano ovunque. Poche e scassate le auto, su questa strada laterale. Fra i palazzi e le chiome delle piante tropicali, si staglia sul cielo il disordinato reticolo dei cavi elettrici.

È uno scorcio di Mirpur, quartiere di Dacca, capitale del Bangladesh. È in una via come questa che ora si trova il piccolo Abu (nome di fantasia per tutelare l’identità del minore).

vivicentro.it/cronaca  –  ilgiornaledivicenza/Ecco il quartiere del bambino rispedito in Bangladesh (Elia Cucovaz)

 

Zielinski al Napoli: il centrocampista piace a Sarri, Giuntoli lavora

Zielinski, centrocampista dell’Udinese, classe 94, pare essere in orbita Napoli. Secondo quanto riporta Sky Sport, infatti, Giuntoli starebbe lavorando per portare con sé il ragazzo, che tanto piace a Sarri, con cui ha avuto già modo di lavorare, ad Empoli. Su di lui sono piombati gli occhi di tantissimi club, con i Liverpool che sembra averci provato più volte, anche se comunque la trattativa tra gli inglesi e i friulani, in queste ultime ore, sembra essersi bloccata.

Guardia Costiera: 668 migranti tratti in salvo, oggi, nel Canale di Sicilia (VIDEO)

0

Sono 668 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi nel Canale di Sicilia, al termine di 4 operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera di Roma del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti: si tratta di 3 gommoni e di un barcone.

In particolare, Nave Dattilo* della Guardia Costiera ha salvato 322 persone a bordo di un barcone.

Sui tre gommoni sono state impegnate nei soccorsi un’unità navale della Marina Militare, una nave tedesca nel dispositivo EUNAVFORMED, una nave militare irlandese e due unità navali di organizzazioni non governative.

  • NOTA: NAVE DATTILO CP 940, costruita nei Cantieri Navalli di Castellammare di Stabia e varata il 19 dicembre 2012

COLLEGATE:

CategoriaIsole – cronaca

Soccorso migranti Lampedusa

ISOLE – CRONACA

Terzo naufragio in tre giorni nel Canale di Sicilia: almeno 45 vittime, decine di dispersi (VIDEO)

Quarantacinque…

 

Soccorso migranti Lampedusa

ISOLE – CRONACA

Soccorso migranti a Lampedusa (VIDEO)

Immagini di alcuni momenti delle operazioni di soccorso effettuate da due unità classe 300 della Guardia Costiera di Lampedusa ad un barcone con a bordo…

Sbarco di una bambina dal mercantile Nord Gardenia

ISOLE – CRONACA

Operazioni di sbarco, nel porto di Lampedusa, dei migranti soccorsi il 24 maggio 2016 (VIDEO)

Vi proponiamo il video di alcuni momenti delle operazioni di sbarco avvenuti la mattina del 25 maggio, alle ore 08:30 circa nel porto di Lampedusa a…

 

Notte 12-13 marzo 2016 Soccorso Motovedetta CP322

ISOLE – CRONACA

3.000 migranti tratti in salvo nella giornata di oggi al largo delle coste libiche (VIDEO)

Sono circa 3.000 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi al largo delle coste libiche, nel corso di 23 distinte operazioni di soccorso da poco…

vivicentro.it/isole/cronaca

Mario Giunta: “Vecino? De Laurentiis potrebbe accontentare Sarri”

Mario Giunta, giornalista ed esperto di calciomercato, è intervenuto negli studi di Sky Sport 24 per fare il punto sulle diverse operazioni di mercato in casa Napoli. Ecco quanto evidenziato:
Vrsaljko? Non c’è solo il Napoli sul giocatore. In mattinata vi è stato un incontro tra gli agenti del calciatore e i dirigenti dell’ Atletico Madrid a Milano. Per il momento si cerca di capire la volontà del club spagnolo, la base d’ asta si aggira intorno ai 15 milioni.
Vecino? Dopo le parole di De Laurentiis potrebbe essere lui il prossimo regalo per Sarri, c’ è un certo feeling tra i due e il presidente farà di tutto per accontentare il suo allenatore. Se salgono le quotazioni del centrocampista viola si abbassano, però, quelle di Klaassen: le stesse parole del padron azzurro fanno trapelare che la società sia stufa dei lunghi tempi di attesa, visto che la trattativa è già stata avviata da tempo.
Futuro di Higuain? Attualmente il Napoli non alcuna intenzione di cederlo. C’ è la clausola di 94 milioni e se qualcuno decide di arrivare a quella cifra, allora se ne discuterà”.

Castellammare riparte dalla cultura e dal suo patrimonio culturale.

0
Castellammare : “Tavolo con la Soprintendenza per la gestione della Reggia . Facciamo conoscere la storia della nostra città per poi raccontarla all’esterno’’
Castellammare. La Reggia di Quisisana, gli Scavi , i reperti archeologici asset strategici per rilanciare il turismo e la cultura nella città di Castellammare.  “La nostra proposta culturale – commenta Maria Cristina Napolitano, a cui il candidato sindaco della coalizione #perCastellammare, Salvatore Vozza, ha affidato la delega alla cultura – si basa  su una programmazione a lungo termine  e anche molto impegnativa  che prevede un tavolo di discussione con la Soprintendenza per la gestione della Reggia di Quisisana, uno dei siti di maggiore interesse che deve essere contenitore di attività culturali e si  spera nel futuro Museo Archeologico di Stabia. I reperti, gli scavi – prosegue Maria Cristina Napolitano- sono altri asset su cui si basa il programma culturale che deve essere rivolto alla cittadinanza dai giovani ai meno giovani ai visitatori. Bisogna far conoscere la storia e promuovere la città sia all’interno con i cittadini, con le scuole, con i bambini,  per  poi poterla anche  raccontare  all’esterno. Lo scopo del miglioramento del servizio turistico che ovviamente si basa sul miglioramento di quella che è l’offerta culturale avrà come beneficio una ricaduta anche in termini economici  sull’indotto dell’economia e della città intera. Intanto domenica 29 maggio alle ore 10,00 i candidati della coalizione #perCastellammare si sono dati appuntamento a Palazzo del Fascio per sensiblizzare la città sullo stato dell’edificio che dovrà ospitare la Biblioteca Filangieri

Pres.Udinese: “Zapata? Molti club su di lui, c’è l’Arsenal”

Ai microfoni di radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto il presidente dell’Udinese, Franco Soldati, in merito alla questione Napoli-Zapata: “C’è una clausola che consente al Napoli di riportare in azzurro Duvan Zapata in anticipo rispetto ai due anni pattuiti. E’ molto felice a Udine, così come detto dal suo agente e spero possa restare. Ha ricevuto molte offerte, tra le quali quella da parte dell’Arsenal”.

Sky- Pecchia al Verona, manca il sì di Rafa Benitez

Pecchia, allenatore in seconda da sempre legato a Benitez, adesso allenatore del Newcastle, potrebbe fare il salto: vivere un’esperienza da solo, lontano dall’ex Napoli. Gianluca Di Marzio, attraverso il suo sito ufficiale, spiega: “Delusione per la retrocessione smaltita e voglia di ripartire subito al massimo, per tentare di riconquistare la Serie A con un nuovo allenatore sulla panchina gialloblu. Per l’approdo di Fabio Pecchia all’Hellas Verona, con Fusco ds, manca solamente l’ultimo “sì” di Rafa Benitez, che non vorrebbe lasciar partire il suo vice. Pecchia, tuttavia, è deciso a ripartire da solo, aprendo così sempre più la strada ad una separazione dal Newcastle per poter sposare il progetto della società del presidente Setti, deciso a puntare sull’ex giocatore di Juve e Napoli su indicazione del nuovo ds senza attendere il termine dei playoff di Lega Pro e, di conseguenza, la possibilità di arrivare a Roberto De Zerbi, allenatore del Foggia”.

Dott. De Nicola: “Tonelli ha superato al meglio i test, ha carattere”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, ha parlato il dottor De Nicola, responsabile dello staff medico del Napoli: “Non c’erano dubbi sulla permanenza di Sarri, il presidente sa che ci sono delle persone su cui contare. Con il mister ci siamo trovati bene, ma anche con altri abbiamo lavorato molto bene. Tonelli ha un carattere molto bello, ha superato al meglio i primi test. Anche sul piano caratteriale mi pare un personaggio giusto per una piazza come Napoli. Questo è un progetto che ha radici lontane, iniziato ai tempi da Marco Fassone e che poi è migliorato nel tempo, andando a correggere di volta in volta gli errori”.

Il viale della tribuna dello stadio Menti intitolato a Nicola De Simone

0

A Castellammare di Stabia inaugurato il viale Nicola De Simone

Importante e bellissima serata quella appena trascorsa allo stadio Menti si sono radunati tanti cittadini stabiesi per assistere non ad una partita della Juve Stabia ma alla inaugurazione del viale Nicola De Simone. La cerimonia di intitolazione del viale d’accesso alla tribuna coperta  ed alla tribuna scoperta dello stadio di Castellammare ha visto un’ottima risposta della città termale.

Nicola nato a Castellammare nel 1954 e deceduto nel 1979 in seguito ad un calcio alla testa subìto nel match contro la Palmese, quando vestiva la maglia del Siracusa,  è da sempre vivo nella mente dei tifosi della Juve Stabia. Proprio la tragica e prematura scomparsa di Nicola De Simone è stata il fondamento dello splendido gemellaggio che lega indissolubilmente le tifoserie della Juve Stabia e del Siracusa, gemellaggio che tornerà a far vestire il Menti a festa nel prossimo campionato di Lega Pro, grazie alla promozione ottenuta dalla squadra siciliana.

Come già più volte ripetuto, fondamentale è stato il lavoro diplomatico, e non solo, di Giuseppe Mercatelli, sempre in prima linea nel sostenere la Juve Stabia e nell’assicurare alle Vespe uno stadio, il Romeo Menti, in regola con tutte le preiscrizioni previste dalla Lega.

Presenti alla serata oltre all’Architetto Mercatelli c’erano anche Clemente Filippi (D.G. della Juve Stabia), Alberico Turi (Direttore Responsabile del Settore Giovanile della Juve Stabia), i parenti del compianto Nicola, i bambini della scuola calcio Nicola De Simone, il parroco della chiesa della Madonna di Pozzano e un buon nutrito gruppo di tifosi stabiesi.

Dopo i discorsi di Mercatelli, principale fautore della manifestazione,  e della sorella di Nicola de Simone, Giovanna, che ha ricordato a tutti le qualità morali di suo fratello è stata la volta della benedizione della targa. Cori e fumogeni dei tifosi gialloblè presenti in onore di Nicola per una serata che rimarrà nelle menti di tutti.

VIDEO – Higuain fa sognare l’Argentina: che gol contro l’Honduras!

Ancora Gonzalo Higuain: non si ferma il pipita, nemmeno col l’Argentina. Stop, dribbling e sinistro pazzesco: nella notte di ieri sera, Higuain trascina la sua nazionale, contro l’Honduras, grazie ad un gol dei suoi, che tanto hanno fatto sognare il popolo partenopeo in questa stagione. Di seguito, il video tratto da youtube.

 

 

Di Marzio: “Vrsaljko? Il Napoli lo vuole, ma l’Atletico Madrid…”

Gianluca Di Marzio, attraverso il suo sito ufficiale, prova a far chiarezza in merito alla questione Vrsaljko-Napoli, con il difensore che, alla fine, potrebbe finire all’Atletico Madrid: “Sime Vrsaljko si è rivelato ormai una piacevole conferma sulla fascia destra della formazione di Di Francesco. Il terzino croato classe ’92, già terminato nel mirino del Napoli come possibile rinforzo da regalare a Sarri per la prossima stagione e con la società di De Laurentiis già forte di un accordo con il club neroverde, piace non poco anche all’Atletico Madrid: l’agente del giocatore, Giuseppe Riso, si è infatti recato presso l’hotel in cui attualmente alloggia a Milano la squadra di Simeone, in vista della finale di Champions di questa sera, per incontrare la dirigenza colchonera, interessata a portare l’ex Genoa a Madrid”.

TuttoSport: “Reina? Giuntoli sta cercando un portiere…”

Reina al Barcellona: nasce un caso portiere? L’edizione odierna di TuttoSport prova a fare chiarezza: “Giuntoli sta cercando con insistenza anche un portiere: la notizia dell’interesse del Barcellona per Reina, da mettere alle spalle di Ter Stegen, potrebbe essere solo la conseguenza di una valutazione che il Napoli sta facendo relativamente ad un ruolo così delicato, soprattutto nelle calde notti della Champions League”.

De Roon se non arriva Vecino: servono 10 mln di euro

Giuntoli, direttore sportivo del Napoli, sta lavorando intensamente in queste settimane per regalare a mister Sarri una rosa praticamente completa sin dal primo giorno di ritiro. Agli azzurri piacerebbe moltissimo Vecino della Fiorentina. Se il centrocampista non dovesse arrivare, però, i partenopei virerebbero su De Roon dell’Atalanta; l’affare potrebbe chiedersi per una cifra vicina ai 10 milioni di euro.

Salvatore Girone è a casa “amo l’Italia” (VIDEO)

0
Il marò, Salvatore Girone, è arrivato a Bari, “grato a chi ha permesso ritorno”. La “gioia” di Renzi – Dal 2012, le tappe dell’odissea INFOGRAFICA

Roma  Dopo 3 anni, Salvatore Girone è finalmente in Italia. Il Falcon 900 dell’Aeronautica militare che ha prelevato il maro’ a New Delhi e’ atterrato nel pomeriggio all’aeroporto di Ciampino. Ad attenderlo la famiglia. i due figli e la moglie, subito saliti a bordo dell’aereo per il primo abbraccio.

“E’ un momento commovente, sono contento di essere qui ringrazio chi ha fatto in modo che si potesse arrivare a questo sviluppo”, ha commebnato  Amo l’Italia, l’Italia e’ bella”, ha dichiarato Girone quando in serata è rientrato nella sua casa di Bari.

Girone in Italia dopo tre anni, l’arrivo a Ciampino

Poi, il fuciliere della Marina ha abbracciato il ministro delle Difesa Roberta Pinotti, ha stretto la mano al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni e ha rivolto il saluto militare al Capo di Stato Maggiore della Difesa, Generale Claudio Graziano e al Capo di Stato Maggiore della Marina, Ammiraglio di Squadra Giuseppe De Giorgi. Girone, infine, sorridente e visibilmente emozionato, si e’ rivolto a fotografi e operatori Tv stringendo i pugni in segno di giubilo ed ha poi raggiunto la saletta riservata dell’Aeroporto militare di Ciampino.

 

Ad accompagnare Girone nel suo ritorno in Italia c’erano a bordo del Falcon 900 l’ambasciatore italiano in India Lorenzo Angeloni e il generale Carmine Masiello, consigliere militare di palazzo Chigi. Ad accogliere il fuciliere della marina, oltre ai familiari, il sindaco di Bari Antonio De Caro, Fabrizio Cicchitto, presidente della commissione Esteri della Camera e Pierferdinando Casini, presidente della commissione Esteri al Senato.

Stamane a Ciampino il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incontrato i familiari di Girone nella saletta dell’aeroporto. Mattarella ha salutato moglie e figli e ha annunciato loro che ricevera’ il militare italiano molto volentieri al Quirinale quando vorra’, una volta ripresosi, da stress e fatica. Un’occasione, notano alcuni, potrebbe essere la Festa della Marina che si terra’ il 9 giugno.

“Gioia” per il ritorno a casa di Salvatore Girone e’ stata espressa dal premier, Matteo Renzi. “Oggi”, ha detto il presidente del Consiglio da Scilla, in Calabria, “e’ un elemento di gioia il ritorno a casa di Salvatore Girone”. Il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, ha twittato: “Anche #Salvatore Girone finalmente in Italia. Un impegno preso dal mio primo giorno da Ministro. Un impegno che continua”.

Salvatore Girone e i suoi familiari sono poi arrivati in serata a Bari con un altro Falcon 900 dell’Aeronautica Militare. A bordo c’era anche il sindaco del capoluogo pugliese, Antonio Decaro. Dall’aeroporto Karol Wojtyła, Girone ha raggiunto la sua abitazione nel quartiere Torre a More, a sud di Bari. “E’ un momento commovente, sono contento di essere qui ringrazio chi ha fatto in modo che si potesse arrivare a questo sviluppo. Amo l’Italia, l’Italia e’ bella”, ha dichiarato Girone appena sceso dal pulmino della Marina Miliare che lo ha accompagnato nella sua casa. Ad accoglierlo il Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. Striscioni di benvenuto e palloncini tricolori per salutare il suo arrivo. Poi l’abbraccio con il nonno Salvatore. Girone ha poi ringraziato i giornalisti ed ha detto che “ora si vuole dedicare alla sua famiglia”.

Dalla sua ultima permanenza in Italia sono trascorsi ormai tre anni e tre mesi: nel febbraio del 2013, infatti, Girone, assieme al commilitone, aveva usufruito di un permesso da parte dell’India di qualche settimana per poter votare alle elezioni politiche. Poi il 22 marzo del 2013 l’ennesimo ritorno in India per entrambi. Dal settembre del 2014, pero’, Latorre e’ in Italia grazie a un permesso speciale per gravi motivi di salute. Nel caso di Girone, invece, la Corte Suprema indiana ha accettato pochi giorni fa di rendere immediatamente esecutivo l’ordine del Tribunale arbitrale internazionale dell’Aja di far rientrare il maro’ per tutta la durata del procedimento arbitrale.

I due fucilieri sono accusati, in India, di aver ucciso due pescatori mentre erano in servizio anti-pirateria a bordo della petroliera Enrica Lexia, a largo delle coste del Kerala.

vivicentro.it/cronaca –  (AGI)/Salvatore Girone è a casa “amo l’Italia”

 

De Laurentiis ha la disponibilità dell’agente di Higuain

I dettagli

La Repubblica scrive su Higuain: “Il Psg, il Chelsea e lo United seguono Higuain, ma nessuno dei tre club ha messo sul piatto la cifra dei 94milioni e 736mila euro necessari per pagare la clausola rescissoria che scade il 30 giugno. De Laurentiis, dal canto suo, ha incassato la disponibilità dal fratello Nicolas alla permanenza in maglia azzurra. Il contatto a Roma c’è stato ed è stato positivo. Le parti si ritroveranno al più presto. Il tempo è un alleato prezioso del Napoli che dall’1 luglio proverà a blindare il suo campione con un nuovo contratto. Il patron lavora al rinnovo fino al 2020 con ingaggio complessivo, compreso i premi, di 7 milioni di euro”.

Corbo: “Da avaro tiranno a generoso imprenditore”

Il suo pensiero…

Antonio Corbo scrive su La Repubblica: Alla favola triste del tiranno avaro mancavano le ultime pagine. Un giorno all’improvviso, come cantano i tifosi, Aurelio De Laurentiis si è innamorato dell’altra parte di se stesso. Ha buttato via la leggenda che ormai avanzava: solo lui sa vincere senza essere tifoso, solo amministra risparmiando fino all’ultimo euro, solo lui antepone i bilanci ai sentimenti. Un giorno all’improvviso, ieri mattina, Aurelio De Laurentiis si è rivisto negli articoli più critici. Con la stizza di chi sfila in un lunapark davanti agli specchi deformanti, ha reagito. Ma questo non sono io, si sarà ribellato; questo non è il mio Napoli che sembra sfasciarsi nell’odio, avrà borbottato pensando a quei pochi giornalisti che lo osservano senza fargli mai sconti. Si sarà detto: ora spiego io a tutti chi veramente sono, anzi lo spiegherà per me proprio Sarri. Non il presidente del Napoli, ma il consumato uomo di cinema ha scritto le ultime pagine del copione: dal bianco e nero di una trama neorealista è passato ad un kolossal che fa urlare il geniale ma tenebroso Maurizio Sarri: «Mi ha trattato ancora meglio di uno della sua famiglia». Dall’esasperata immagine di cinico imprenditore De Laurentiis riappare come i tifosi speravano. Il magnate generoso e grato che premia l’artigiano di solenne umiltà, quel Sarri che riscatta il deludente biennio del professor Rafa Benitez riportando il Napoli in Champions, la squadra ad una quotazione superiore di cento milioni, Higuain sulla stella più alta d’Europa, il fatturato a livelli quasi pari al fascino di un club con sei milioni di tifosi nel mondo. Nella svolta improvvisa di Aurelio De Laurentiis, neanche il tempo di richiamare il capo della comunicazione in sede, c’è la geniale del personaggio. Sembrava strano non si trovasse qualcuno che sapesse mediare tra il presidente attendista ed il tecnico vincente che bolliva nell’ira dell’attesa. Molto avrà influito Cristiano Giuntoli, manager sanguigno diverso dai suoi pallidi colleghi. Moltissimo, lo stesso De Laurentiis, guidato dalla buona luna nei suoi chiaroscuri d’umore. Il Napoli torna a splendere nel suo azzurro. Che legga subito la cronaca delle ultime ore Gonzalo Higuain. Tranquillo. La sua festa è ancora qui, e non è mai finita.

Grecia, quello che Merkel non dice. Atene al bivio tra taglio del debito e recessione permanente

0
ROMA – E’ ufficiale. Il salvataggio o meno di uno dei paesi dell’euro è rigidamente e unicamente legato agli umori e ritmi elettorali della Germania e forse, anche più specificamente, dell’aria che tira in Baviera.

L’unico obiettivo chiaro dell’ennesimo pasticciato accordo raggiunto a Bruxelles sulla Grecia, infatti, è la scelta di aspettare le elezioni tedesche, previste per il 2017. A forza di aizzare l’opinione pubblica contro i peccati di lassismo di Atene, Angela Merkel e il suo ministro delle Finanze, Schaueble, si sono trovati prigionieri della loro retorica e costretti a intorbidire le acque quanto basta per tenere nascosto il punto chiave e quanto può costare: la ristrutturazione del debito greco ci sarà – è stato riconosciuto implicitamente nel vertice di Bruxelles – ma i modi vanno ancora decisi e specificati e, così, è ancora impossibile determinare quanto ci perderanno i creditori. Ma è una strada obbligata.

Senza ristrutturazione, calcola l’Fmi, il debito arriverebbe, dopo il 2050, al 250 per cento del Pil e ripagarlo succhierebbe il 60 per cento dell’economia ellenica. Berlino cascherebbe dalla padella nella brace, perché, come dice Zvolt Darvas, del think-tank Bruegel, “o c’è una grossa ristrutturazione del debito o Atene richiederà altri prestiti per decenni”. Il problema, ha scritto un’altra commentatrice, Frances Coppola è, però, che, in ogni caso, la Grecia dovrà passare attraverso

decenni di autentica depressione economica. Una recessione senza fine.

Contrariamente a quanto percepito da buona parte dell’opinione pubblica, la posizione più vicina agli interessi della popolazione greca era – ed è – quella del Fondo Monetario. Gli economisti di Washington vogliono mettere un tetto ai pagamenti che il Tesoro greco dovrà fare ogni anno sui debiti (contratti con gli altri paesi europei – è sempre bene ricordarlo – per poter ripagare quelli disinvoltamente concessi dalle banche francesi e tedesche negli anni del boom), in modo che non superino ogni anno l’1,5 per cento del Pil. E vogliono abbattere all’1,5 per cento l’avanzo da registrare ogni anno sui conti pubblici, contro l’irraggiungibile 3,5 per cento che Berlino pretenderebbe. Ma questa è ancora solo la superficie dei problemi. Come dice Frances Coppola, i conti che fanno paura solo negli altri capitoli dell’analisi che compie l’Fmi.

Perché, nei prossimi decenni, per ridare fiato al paese e assicurare le risorse per pagare i debiti, da dove dovrebbe venire la ripresa economica greca? Non dal lavoro, avvertono gli economisti di Washington. La popolazione invecchia e il tasso di disoccupazione attuale, al 25 per cento, è, ormai, per quattro quinti, strutturale, radicato nei meccanismi del paese. Potrà scendere al 6 per cento solo verso il 2060. In altre parole, il contributo dell’occupazione alla crescita di lungo periodo sarà negativo (meno 0,3 per cento l’anno, dicono i conti). E poco anche dagli investimenti. Oggi sono al 12 per cento del Pil, l’Fmi prevede che possano arrivare, a medio-lungo termine, al 17 per cento, che è comunque al di sotto della media europea. Tutto sommato, il contributo alla crescita che arriva dal capitale non sarà al di sopra dello 0,5 per cento l’anno. D’altra parte, le banche del paese sono praticamente tutte fallite e non sono in grado di attivare la leva del credito.

E, allora, lo sviluppo? Dalle riforme strutturali nel mercato del lavoro (flessibilità) e dei prodotti (liberalizzazione). Ma l’Fmi per primo non crede che le riforme possano aumentare la produttività del sistema greco più della media europea. Diciamo un uno per cento, indicano gli economisti di Washington. La somma di lavoro, capitale e riforme dà, dunque, un tasso di sviluppo annuo ipotizzabile all’1,20 per cento a lungo termine. In un paese che, negli ultimi sette anni, grazie alle politiche di austerità, si è ristretto del 27 per cento. A quel ritmo, non basteranno quarant’anni per recuperare i livelli pre-crisi.

vivicentro.it/politica –  repubblica/Grecia, quello che Merkel non dice. Atene al bivio tra taglio del debito e recessione permanente di MAURIZIO RICCI

Addio a Giorgio Albertazzi

0
L’attore toscano Giorgio Albertazzi è morto a 92 anni nella casa dove viveva con la moglie – Renzi, “un grande italiano” – Fiorello, grazie Maestro! – Istrione controverso, da Salò al teatro

Roma – L’attore Giorgio Albertazzi, uno dei grandi del teatro italiano, e’ morto stamattina. Aveva 92 anni. E’ stato il performer piu’ imprevedibile della scena, non solo italiana. Memorabile il suo Amleto, regia di Franco Zeffirelli, in cartellone nel 1964 (anno delle celebrazioni shakespeariane) per due mesi all’Old Vic di Londra e vincitore del Challenge al The’atre de Nation di Parigi.

Con il film ‘L’anno scorso a Marienbad’ vinse il Leone d’Oro a Venezia nel 1961 e con l’Enrico IV dei primi anni ’80, per la regia di Antonio Calenda, apri’ una crepa formidabile nell’establishment teatrale italiano, tanto che si puo’ parlare di “prima” e “dopo” Enrico IV per capire l’evoluzione nel rapporto tra pagina e scrittura scenica. Il suo ‘Adriano’ raggiunse le 800 repliche e nel 2004 fece storia il suo ‘Dante’ dalla torre degli Asinelli di Bologna, davanti a ventiduemila persone.

Personalita’ controversa, Albertazzi e’ stato architetto, attore, regista, autore e anche fotografo. Toscano (nato a Fiesole), debutto’ con Luchino Visconti al Maggio Musicale Fiorentino in ‘Troilo e Cressida’ di Shakespeare. Dal 2003 al 2008 diresse il Teatro Argentina di Roma e nel 2007 sposo’ la nobildonna Pia de’ Tolomei. Nel 2009 al Teatro Ghione fu interprete di Lezioni Americane di Italo Calvino, e al Teatro Greco di Siracusa di Edipo a Colono di Sofocle per la regia di Krzysztof Zanussi.

Sempre nel 2009, per Rai 2, registro’ una lettura della Divina Commedia fra le rovine del centro storico dell’Aquila e nel 2014 sorprese tutti partecipando alla decima edizione di Ballando con le stelle su Rai 1, diventando il concorrente piu’ anziano di tutte le edizioni internazionali del programma, superando l’attrice Cloris Leachman che nel 2008, all’eta’ di 82 anni, aveva partecipato all’edizione americana. Nella stagione 2014-2015 il Teatro Ghione ha ospitato il suo ultimo spettacolo: ‘Il mercante di Venezia’ insieme a Franco Castellano.

Albertazzi istrione controverso, da Salo’ al teatro

Personalita’ controversa, Giorgio Albertazzi fu architetto, attore, regista, autore e anche fotografo. Toscano (nato a Fiesole), debutto’ con Luchino Visconti al Maggio Musicale Fiorentino in ‘Troilo e Cressida’ di Shakespeare, fu direttore per cinque anni del Teatro Argentina di Roma e sfuggi’ per un pelo al plotone di esecuzione.Nel 1943, infatti, aveva aderito alla Repubblica di Salo’, ricoprendo il grado di tenente nella terza compagnia della “Legione Tagliamento”. Arrestato nel 1945 per aver comandato nei giorni che precedettero la Liberazione un plotone di esecuzione e per collaborazionismo, trascorre due anni in carcere, per essere poi liberato nel 1947 a seguito della cosiddetta “amnistia Togliatti”. Laureato in architettura, si dedica successivamente alla recitazione in fotoromanzi, in teatro, al cinema e in televisione. Pur avendo girato una trentina di film (tra cui una pellicola di Resnais ‘L’anno scorso a Marienbad’ che vinse la Palma d’Oro a Cannes) e avendo lavorato molto in televisione, soprattutto come interprete di sceneggiati televisivi di successo negli anni sessanta, il nome di Albertazzi e’ soprattutto legato al teatro.

Nel 1964, in occasione del 400mo anniversario della nascita di Shakespeare, debutto’ al teatro Old Vic di Londra con Amleto, diretto da Franco Zeffirelli. Lo spettacolo rimase in cartellone per due mesi e Albertazzi fu premiato con una foto nella galleria dei grandi interpreti shakesperiani del Royal National Theatre, unico attore non di lingua inglese.Come regista televisivo e come attore protagonista giro’ nel 1969 ‘Jekyll’, tratto dal romanzo di Stevenson. Il suo primo e unico film come regista cinematografico, ‘Gradiva’, del 1970 – ove appare con Laura Antonelli – ebbe grossi problemi con la produzione e la distribuzione, esci’ solo in alcune sale, dopodiche’ fu ritirato.Al Teatro alla Scala di Milano nel 1969 fu Edipo in ‘Edipo re’ di Sofocle per la regia di Giorgio De Lullo, con Anna Proclemer e Gabriele Lavia. Nel 1974 prese parte alla serie televisiva Philo Vance, dove interpretava la parte dell’investigatore creato da S.S. Van Dine.Al Teatro ‘La Fenice’ di Venezia nel 1980 curo’ la regia e l’adattamento di ‘Peer Gynt’, da Henrik Ibsen con musiche di scena di Edvard Grieg ed e’ una voce recitante con Anna Proclemer.

Gli anni ’90 furono il decennio delle bizzarrie: dalla candidatura nel 1996, alla Camera nel collegio di Tradate con il sostegno del centrodestra (ottenne il 31% dei voti e venne sconfitto dal rappresentante della Lega Nord Carlo Ambrogio Frigerio) allo spettacolo di tango del 1997 con la cantante Giuni Russo. Sua compagna sulla scena e nella vita (dopo un rapporto sentimentale con l’attrice Bianca Toccafondi) a partire dal 1956 e’ stata Anna Proclemer, ma il 12 dicembre 2007 sposo’ a Roma la nobildonna fiorentina Pia de’ Tolomei, 36 anni piu’ giovane. A coronamento di una carriera molto intensa e peraltro ancora attiva, nel 2004 il pubblico italiano lo insigni’ del Premio Gassman alla carriera. Contemporaneamente, porto’ in scena, insieme con Dario Fo, una serie di spettacoli-lezioni sulla storia del teatro in Italia.Il 10 febbraio 2006 interpreto’ il Canto di Ulisse, da Dante, nel corso della Cerimonia di apertura dei XX Giochi olimpici invernali di Torino e nel 2009 al Teatro Ghione di Lezioni Americane di Italo Calvino, per la regia di Orlando Forioso, e al Teatro Greco di Siracusa di ‘Edipo a Colono’ di Sofocle per la regia di Krzysztof Zanussi.Sempre nel 2009, per Rai 2, registro’ una lettura della Divina Commedia fra le rovine del centro storico dell’Aquila e nel 2014 sorprende tutti partecipando alla decima edizione di Ballando con le stelle su Rai 1, diventando il concorrente piu’ anziano di tutte le edizioni internazionali del programma, superando l’attrice Cloris Leachman che nel 2008, all’eta’ di 82 anni, aveva partecipato all’edizione americana. Nella stagione 2014-2015 il Teatro Ghione ha ospitato il suo ultimo spettacolo: ‘Il mercante di Venezia’ insieme a Franco Castellano.

Da Mattarella a Dario Fo, omaggio ad Albertazzi. Fiorello, “grazie Maestro!”

Da Sergio Mattarella a Fiorello, il mondo della politica e della cultura piange il maestro Giorgio Albertazzi, spentosi a 92 anni.

“Con Giorgio Albertazzi scompare uno dei massimi interpreti del teatro e del cinema italiano contemporaneo. Attore versatile e innovativo, ha saputo unire nella sua lunga carriera tradizione e modernita’. Le sue interpretazioni dei grandi classici restano una pietra miliare nella storia dello spettacolo. Albertazzi, che ha dedicato al teatro l’intera esistenza, e’ stato punto di riferimento e maestro per generazioni di attori e registi”, ha dichiarato il presidente della Repubblica, Mattarella.

“E’ scomparso un grande italiano che ha fatto la storia del teatro e in parte anche del cinema”, è stato invece il ricordo del premier, Matteo Renzi, alla Biennale di Venezia. “Albertazzi e’ stato un protagonista assoluto del nostro teatro. Un pezzo importante del Novecento italiano. Un uomo cosi’ non muore mai”, ha scritto su Twitter il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini.

“Un monumento della cultura italiana, una personalita’ straordinaria che ho avuto l’onore di conoscere, una persona libera che amava dire quello che pensava e che ha saputo far rivivere la cultura italiana. Per noi e’ una grande scomparsa”, ha sottloineato la candidata a sindaco di Roma per Fdi e Lega, Giorgia Meloni, arrivando all’Auditorium della Conciliazione per la presentazione dei suoi sette obiettivi per la capitale. Quando l’attore e’ stato citato, la sala gli ha dedicato una lunga standing ovation.

“Non si puo’ non dire…Grazie maestro!”, è il messaggio su twitter di Rosario Fiorello.

“Albertazzi? Come me era un anarchico naturale e per questo andavamo d’accordo”. Il premio Nobel, Dario Fo, intervistato da Skytg24, ricorda cosi’ l’amico e compagno di avventura. “Appena potevamo tutti e due ci mettevamo a scrivere, rielaboravamo dei testi di Shakespeare e poi li recitavamo insieme. Proprio ora mi sto rileggendo un testo che abbiamo riscritto insieme e che e’ quello di ‘Enrico IV’ che si trucca da soldato e va a provocare gli altri soldati perche’ vuole sapere la condizione in cui si trova tutta la truppa. E’ un pezzo eccezionale – sottolinea Fo – dove il piacere di recitare con un grande come Albertazzi compensava le difficolta’. Entrambi avevamo dei punti di contatto molto chiari, e anche quando si discuteva alla fine si arrivava a recitare come conclusione”. “Lo saluterei con questo verso – conclude l’attore – tutto appare e tutto e’ vero, basta capovolgersi per rendersi conto che la verita’ e’ ancora un’altra”.

 

vivicentro.it/spettacoli –  (AGI) / Addio a Giorgio Albertazzi

Conti pubblici: Unimpresa, spesa pa su di 14 mld in 5 anni (+4%)

0

E’ cresciuta di oltre 14 miliardi di euro la spesa della pubblica amministrazione negli ultimi cinque anni. Dal 2009 al 2014, le uscite a carico del bilancio pubblico relative alla macchina statale sono passate da 315 miliardi a 329 miliardi in aumento di oltre il 4%. Stipendi dei dipendenti delle amministrazioni centrali e costi del funzionamento dell’apparato statele sono dunque in crescita permanente. E’ quanto emerge da un rapporto del Centro studi di Unimpresa, secondo cui, contemporaneamente, tra il 2009 e il 2014, il totale delle uscite del bilancio pubblico sono costantemente salite passando da 649 miliardi a 732 miliardi, in salita del 12%.

Secondo lo studio dell’associazione, basto su dati della Corte dei conti e della Ragioneria generale dello Stato, le spese della pubblica amministrazione sono passate dai 315,2 miliardi del 2009 ai 329,5 miliardi del 2014, in crescita del 4,53%. Si tratta, in particolare, dei costi del personale delle amministrazioni centrali e dei costi di gestione dell’intera macchina statale. Sul totale dei 329,5 miliardi, 88,9 miliardi corrispondono alla voce relazioni finanziarie con le autonomie territoriali; 70,9 miliardi alle politiche previdenziali; 40,9 miliardi all’istruzione scolastica; 32,7 miliardi ai irrito sociali, politiche sociali e famiglia; 18,1 miliardi alla difesa e sicurezza del territorio; 8,4 miliardi alle politiche economico-finanziarie e di bilancio; 7,9 miliardi all’ordine pubblico e alla sicurezza; 6,1 miliardi alle spese per organismi in Europa e nel mondo; 6,9 miliardi all’istruzione universitaria; Il totale delle uscite a carico del bilancio pubblico sono passate dai 649,3 miliardi del 2009 ia 732,1 miliardi del 2014, in crescita del 12,76%.

“La spending review è un tema ricorrente per chiunque arriva a palazzo Chigi. Eppure, negli anni della crisi, nei quali tutti i governi hanno avanzato proposte e soprattutto promesse di riduzione degli sprechi, non è stato fatto nulla per risparmiare. E si tratta di mancati tagli e di mancati risparmi che alla fine della giostra gravano sulle tasche dei contribuenti onesti, dei cittadini e delle imprese che pagano le tasse, ai quali viene assicurato che la pressione fiscale verrà abbattuta, ma non è vero” commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.

vivicentro.it/sud/economia –  Conti pubblici: Unimpresa, spesa pa su di 14 mld in 5 anni (+4%)