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Zielinski: “Borussia Dortmund, Napoli e Liverpool? Vedremo…”

Le sue parole

Piotr Zielinski ha rilasciato alcune dichiarazioni: “Sono molto grato all’Empoli per avermi fatto crescere, il merito è di questa società che ha creduto in me. Borussia Dortmund, Napoli e Liverpool? Non è la prima domanda del genere che mi fate (ride ndr). Per ora sono concentrato sull’Europeo, dopo questa competizione sceglierò la mia destinazione”.

Crespo: “Quando vedo Maradona torno bambino. Higuain? Un ‘dio’ azzurro”

Le sue parole

Il Corriere del Mezzogiorno riporta una lunga intervista ad Hernan Crespo: «Quando per la prima volta salii le scalette dello stadio San Paolo, quelle che portano al campo, avvertii una forte emozione. Le immagini dei santini alle pareti, quei quadretti anche un po’ sbiaditi che qualche anno prima toccava Maradona prima di ogni partita, mi sembravano magici». Al San Paolo, Hernan Crespo, non ci ha mai giocato. Ma nel 1996, con la maglia del Parma, capì immediatamente cosa significava una partita nel tempio del Pibe».

Eppure lei al Napoli non ci ha mai giocato. Un rimpianto della sua carriera italiana? – «No, non posso definirlo così. Mi sarebbe piaciuto tantissimo. Avrei vissuto la città che Diego aveva amato più di ogni altra. Ma quando la mia carriera era in ascesa, il Napoli non viveva una fase positiva. Quando poi le mie quotazioni iniziavano a scendere, il Napoli vinceva ed era troppo alto per me».

La terra di Maradona e anche quella di Higuain – «Noi argentini ci troviamo benissimo nelle città passionali, dove il calcio viene vissuto in maniera viscerale. Maradona era un dio per i tifosi e il Pipita si avvia a diventarlo».

Eppure il futuro del Pipita potrebbe non essere a Napoli… – «A Napoli ha realizzato trentasei gol, un campione però vuole vincere. E magari si accontenta di segnarne venticinque ma con un trofeo. A Napoli sta benissimo, ma il calcio a volte ti porta a prendere decisioni di testa. Higuain non deciderà lui se restare o meno, c’è una clausola».

Peraltro molto alta. Ci sarà un club disposto a spendere tanto, secondo lei? – «Higuain può anche valerli, quei soldi. Ma pochissime squadre possono permetterseli. Credo che lui adesso sia concentrato solo sulla coppa America. E’ in una situazione in cui non sarà lui a stabilire se andar via oppure no».

In Europa probabilmente guadagnerebbe molto di più. – «Ai livelli di Higuain non è il milione o due che fanno la differenza. Chi decide ad un certo punto di guadagnare tantissimi soldi, fa una scelta diversa. Va in Cina, come ha fatto il Pocho. Legittimo. Oggi Higuain credo che andrebbe via da Napoli solo se costretto da una squadra che paga la clausola. A Napoli è maturato, Sarri ha esaltato le sue capacità e la società ha un progetto. Ma vuole vincere un trofeo e chiederà garanzie per questo».

Una squadra più forte? «Probabilmente sì».

Le piace il calcio di Sarri? «E’ il calcio propositivo, quello in cui più mi ritrovo. Anche a Empoli faceva lo stesso gioco, lo ha esportato a Napoli e la differenza tecnica della squadra ha fatto il resto».

Tra qualche giorno rivedrà Maradona a Parigi per una sfida amichevole – «Quando sono stato contattato, ero felice come un bambino di nove anni. Quel bambino che guardava il suo idolo in tv ed ora ha la possibilità di giocarci insieme. Sono stato un uomo fortunato. Da appassionato di calcio ho conosciuto tutti i mie idoli. A un certo punto della mia carriera, anche loro conoscevano me. Il massimo».

Coppa America, chi vince? «Ma la mia Argentina».

L’Europeo? «Tifo Italia, e vorrei dire la mia Italia».

Niente Diawara: il Valencia in pole position sul centrocampista

Si allontana Diawara: il centrocampista del Bologna sarebbe vicino al Valencia. Bigon, nuovo direttore degli emiliani, chiede 15 milioni di euro; gli spagnoli sarebbero disposti ad arrivare fino a 13. Il Napoli rimane indietro e aspetta di vedere come si concluderà la trattativa tra il Bologna e il club spagnolo. A riportalo, il Corriere di Bologna.

SSC Napoli messa in mora dal Comune di Napoli

La diatriba tra il Comune di Napoli e la SSC Napoli per lo stadio San Paolo continua

La Gazzetta dello Sport scrive: Neppure il tempo di mandare in archivio il primo atto delle elezioni amministrative che il Comune di Napoli ha “messo in mora” il club azzurro intimandolo a pagare quanto dovuto per i canoni di concessione dello stadio San Paolo a partire dal primo settembre 2014 e fino al 30 settembre 2015. Si tratta di circa 644 mila euro, cui però vanno aggiunti i soldi che la società di De Laurentiis deve all’ente proprietario dello stadio per la stagione appena terminata durante la quale è scaduta la convenzione d’uso dell’impianto ma che comunque vede il Napoli moroso (la nuova convenzione deve ancora essere approvata ma prevede un aumento del 20% dell’affitto con altre spese a carico del Napoli). Negli uffici di piazza Municipio incombe la presentazione del bilancio e dunque il servizio gestione grandi impianti sportivi ha provveduto a notificare al Calcio Napoli “diffida al pagamento e contestuale messa in mora per un importo complessivo pari a 644.593,83 (Iva inclusa) per i canoni concessori per il periodo 1 settembre 2014 a tutto il 30 settembre 2015, comprensivo di relativo canone pubblicità stesso periodo”.

DARE E AVERE — Il Napoli, dal canto suo, vanta nei confronti del Comune alcuni crediti per delle opere straordinarie svolte al San Paolo e vorrebbe, di conseguenza, arrivare ad una transazione tra “dare e avere” come già avvenuto in passato. Inoltre, il club azzurro si riserva di anticipare altre spese relative all’area accoglienza per la Champions (tribuna d’onore, viale di ingresso delle squadre e spogliatoi ospiti). Intanto il Comune ha già chiesto al Credito Sportivo un mutuo da 25 milioni per procedere ad una parziale ristrutturazione dello stadio.

Kramer, è ancora un no: la fidanzata rifiuta Napoli

Ci si riprova: magari andrà meglio. E invece no, anche questa volta la risposta è negativa: Kramer, centrocampista del Borussia Monchengladbach, in ritorno dal prestito al Leverkusen, ha rifiutato nuovamente il Napoli. Giuntoli c’avrebbe provato, ma il club tedesco avrebbe fatto sapere, tramite un sms, che il ragazzo non vorrebbe muoversi dalla Germania, spinto dalla sua fidanzata, che gradirebbe restare lì. Almeno per ora, quindi, la situazione non si sbloccherà.

11 milioni di euro per Fabinho: il Napoli chiama, il Monaco valuta

Secondo quanto riporta il sito ufficiale di Gianluca Di Marzio, il Napoli avrebbe presentato al Monaco un’offerta di 11 milioni di euro per Fabinho, difensore classe 93, che tanto piace al direttore sportivo Giuntoli. La risposta del club del principato dovrebbe arrivare nelle prossime ore. Fabinho in prima fila per affiancare Hysaj la prossima stagione.

Il sì di Lapadula al Napoli dovrebbe arrivare nel post-Trapani

I dettagli

La Repubblica scrive su Lapadula e il Napoli: “Lo stallo sul mercato va avanti già da un bel po’ di tempo, insomma. Adesso, però, pare davvero che qualcosa stia finalmente per muoversi. Sono ore molto calde, infatti, per la pista che porta al centravanti Gianluca Lapadula, 26 anni, che è stato individuato dal Napoli come vice e controfigura ideale di Gonzalo Higuain. De Laurentiis l’ha prenotato con grande lungimiranza dal Pescara, in campo stasera a Trapani nella finalissima per la promozione in serie A. Gli abruzzesi, dopo il 2-0 della gara d’andata, sono arrivati a un passo dal traguardo: trascinati dai 30 gol messi a segno in campionato del loro inarrestabile bomber, che subito dopo il fischio finale potrà prendere una decisione definitiva sul suo futuro. Il sì di Lapadula al Napoli, se non ci saranno ripensamenti in extremis, dovrebbe dunque arrivare già nelle prossime ore. È più difficile aspettarsi l’annuncio ufficiale, invece, perché il club azzurro ha prima la necessità di piazzare Gabbiadini: a cui non è mai andato a genio il ruolo di vice Higuain”.

Niente Vrsaljko: il Napoli valuta tre alternative

Si allontana Vrsaljko: il difensore s’avvicina all’Atletico Madrid, il Napoli- secondo quanto riporta il Corriere dello Sport- valuta alternative. Sul taccuino di Giuntoli sarebbero presenti tre nomi: Widmer(23) dell’Udinese, Fabinho(22) del Monaco e il milanesta Mattia De Sciglio(23). Mentre per il primo la trattativa sarebbe facilitata dato i buoni rapporti tra il presidente Pozzo e De Laurentiis, per Fabinho la trattativa sarebbe più complessa. Si dovrebbe trattare, infatti, con il non facile club del principato. Da valutare, inoltre, la volontà di Sarri nell’affidarsi a Widmer, dalle doti più difensive, o Fabinho, dalle caratteristice decisamente più offensive. L’ultimo nome, invece, è quello De Sciglio: il Napoli avrebbe già avviato i primi contatti col Milan. Sarri è convinto di poterlo rigenerare, cosicchè ritorni ad essere uno dei difensori più promettenti della serie A

Fontana: “Felice di tornare in una città che mi ha dato tanto”

Ecco quanto dichiarato a Il Roma

Manca ancora l’ufficialità, ma il tecnico calabrese parla già da gialloblù: «Felice di tornare in una città che mi ha dato tanto». La Juve Stabia punta tutto su Gaetano Fontana. È lo stesso allenatore a confermare le voci che vogliono la firma già giunta la scorsa settimana anche se ad oggi manca ancora dell’ufficialità da parte della società. «Il mio futuro è legato alle vespe – sorride l’ex centrocampista del Napoli – sono felice di tornare in una città che in passato mi ha dato tanto anche se l’epilogo della mia avventura è stato da dimenticare. Al momento preferisco non sbilanciarmi su nessun particolare per rispetto del club, approfondirò i vari punti quando giungerà la nota ufficiale come da prassi. Una cosa è certa, il patron Manniello vuole tornare a lottare per la parte alta della classifica e non ha certo intenzione di fungere da sparring partner di chicchessia. Mie richieste tecniche? Siamo appena a giugno, decideremo al momento opportuno».

La Gazzetta conferma Vivicentro: Herrera, ci siamo quasi!

Ve l’avevamo già anticipato un paio di giorni fa, adesso sembrano arrivare conferme: secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, il Napoli sarebbe molto vicino ad Herrera, centrocampista messicano del Porto, clicca qui. Quest’oggi Giuntoli dovrebbe incontrare alcuni intermediari del club lusitano per trovare il definitivo accordo relativo al costo del trasferimento. Il Porto chiede 20 mln di euro, ADL si spingerà fino a 18 milioni, con Sarri che vorrebbe al più presto il ragazzo a disposizione. Pronto, per Herrera, un quadriennale da 1,8 milioni a stagione.

ESCLUSIVA – Viaggio a Gubbio per lo staff di Fontana, intanto è vicino il primo colpo

Tutte le ultime sulla Juve Stabia

Il lavoro in casa Juve Stabia è impegnativo: dal piano societario e il possibile rinnovamento, al nuovo tecnico che sarà Gaetano Fontana e infine alla rosa che avrà a disposizione. Il primo colpo è fatto: la Juve Stabia avrebbe trovato un accordo con l’attaccante esterno della Frattese, Mario Marotta, 26 anni, scuola Napoli, che ha realizzato in due stagioni di Serie D 18 gol. L’accordo sarà ufficializzato a fine mese. Intanto, secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di ViViCentro.it, alcuni esponenti del nuovo staff di mister Fontana, i quali nomi non sono stati ufficializzati e, al momento, lasciamo in sospeso, la scorsa settimana si sono recati a Gubbio, sede del ritiro delle Vespe, e hanno visionato le strutture che avranno a disposizione. La data dello start dovrebbe essere intorno al 15 luglio.

a cura di Ciro Novellino

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La politica prigioniera di vecchi schemi

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La sorpresa non è arrivata dall’esito del primo turno per le amministrative di domenica, perché, questa volta, i sondaggi ci hanno sostanzialmente azzeccato.

La sorpresa, e la delusione, è venuta dalle interpretazioni della nostra classe politica e dirigente sui risultati del voto, sintomo quanto mai significativo di quel preoccupante distacco dalla realtà delle cosiddette «élite» del Paese, pervicacemente ostinate a guardare con gli occhiali del Novecento le tumultuose trasformazioni sociali di questo inizio del nuovo secolo.

Perché stupirsi ancora che, sul consueto asse destra – sinistra del panorama politico italiano gli schieramenti sociali si siano, da tempo, rivoluzionati, non più nel binomio conservatori-progressisti, ma in quello integrati-esclusi? Con l’ovvia inversione delle tendenze elettorali nei quartieri delle nostre città.

Perché ritenere che abbia ancora validità la tradizionale divisione socio-politica tra lavoratori dipendenti che votano a sinistra e autonomi che scelgono la destra, quando gli effetti della globalizzazione dell’economia e della finanza li hanno accomunati in un nuovo tipo di proletariato, precario e sfiduciato?

Perché non accorgersi che l’improvvisa mobilità elettorale degli italiani, dopo decenni di assoluta impermeabilità tra gli schieramenti, è il segnale di una disperata, frammentata e occasionale domanda politica che non trova mai una offerta, adeguata alle necessità concrete e convincente nella promessa di soddisfarle?

Ecco perché, a sinistra, si immagina nostalgicamente che sia ancora possibile ricostruire una alleanza politica che rifletta quella soluzione, chiamiamola socialdemocratica o laburista, che non ha più una base sociale di riferimento. Come, peraltro, dimostrano le convulsioni culturali e politiche persino dei Paesi scandinavi, esempi classici di tale modello, davanti alle sconvolgenti novità sia dei fenomeni migratori, sia di quelli finanziari di questi tempi. Così, a destra, si invoca, altrettanto nostalgicamente, la ricomposizione di un centro cosiddetto «moderato», in caccia di quegli elettori che sono diventati tutt’altro che «moderati», perchè spinti, dalla devastante crisi del ceto medio, alle estremità più radicali dello schieramento partitico.

La prigione mentale di schemi interpretativi obsoleti, paradossalmente, induce anche coloro che avvertono l’impossibilità di perpetuare ipotesi di soluzione di nuovi problemi con antiche ricette a proporre rimedi insufficienti o illusori. Se è vero, ad esempio, che le novità tecnologiche riducono pesantemente il mercato degli attuali lavori, ricorrere al cosiddetto «reddito di cittadinanza» come innovativa soluzione all’impossibilità di garantire il sistema tradizionale di welfare costituisce un sostegno, per di più senza speranze, alla sopravvivenza di tanti giovani e meno giovani e non l’offerta di occasioni per un progetto di vita o di «nuova vita».

Alle difficoltà italiane, del resto molto simili a quelle di quasi tutte le società occidentali, purtroppo non esistono rimedi con efficacia immediata, proprio perché i mutamenti sociali, economici, culturali avvenuti dall’inizio del secolo sono stati troppo rapidi per la comprensione delle conseguenze da parte di classi dirigenti arroccate nel privilegio di non doverle subire. Ma il loro isolamento dalla realtà produce, per limitarci alle cronache di queste ore, effetti grotteschi, come gli appelli dei leader politici agli elettori perché, al ballottaggio, seguano le loro indicazioni, quando è ormai chiaro che i cittadini le ignorano e decidono solo con la propria testa. Quei partiti che i presunti capi-partito pensano di guidare, infatti, non esistono più da parecchi anni, trasformati, nei casi migliori, in comitati elettorali a seguito di un più o meno improvvisato leader e, nei casi peggiori, in clan personali e affaristici di potentati locali. O come le volenterose e improbabili trasposizioni del voto di domenica su quello del 19 giugno e, nella foga profetica, i calcoli sulle prossime scadenze elettorali o referendarie alla luce di risultati che hanno, nelle variabili locali, indecifrabili significati nazionali.

Meglio sarebbe, alleggeriti dai pur rispettabilissimi fardelli dei libri di Adamo Smith o di Carlo Marx , andare, con liberatoria curiosità, alla scoperta di tanti fenomeni nuovi che hanno cambiato la nostra vita e, soprattutto, quella delle più giovani generazioni. Ci accorgeremmo, allora, che la scuola e l’università, una volta deputati ascensori della mobilità sociale, sono diventate, tranne qualche eccezione, istituzioni che perpetuano una feroce conservazione di classe nei destini dei loro studenti. O che il sistema di welfare familiare che negli anni passati consentiva, con il patrimonio dei risparmi accumulati dal lavoro di nonni e padri, di mantenere figli precari o disoccupati per lunghi anni, incomincia a franare. I minimi tassi di remunerazione di quei capitali, piccoli o meno piccoli che siano, non consentono più ai tesoretti depositati in banca dalle vecchie generazioni di far fronte alle necessità di un sostegno supplementare ai magri guadagni, quando ci sono, dei giovani d’oggi.

Ci accorgeremmo, forse, che la prossima rivoluzione non verrà dai poveri che troviamo all’aperto, agli angoli delle strade, ma da quelli che stanno al chiuso, dentro le loro case e si vergognano di esserlo diventati.

vivicentro.it/editoriale –  lastampa/La politica prigioniera di vecchi schemi LUIGI LA SPINA

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Un gol di Boccolini in Milan-Napoli 0-2 del 1976

I dettagli

Il giorno 9 giugno il Napoli ha giocato quattro partite, tre in serie A ed una in coppa Italia, ottenendo due vittorie con una sconfitta.

Ricordiamo il 2-0 al Milan nel girone finale della coppa Italia-1975/76

Questa è la formazione schierata da Luis Vinicio:

Carmignani, La Palma, Pogliana, Burgnich, Vavassori, Orlandini, Massa, Esposito, Savoldi, Boccolini, Sperotto

I gol: 56′ Savoldi (rig), 71′ Boccolini

Il Napoli vinse quel girone finale e si qualificò per la finalissima di Roma: 4-0 al Verona e conquista della seconda coppa Italia della sua storia.

Luigi Boccolini, in gol contro il Milan, vanta 3 reti nelle sue 36 presenze in maglia azzurra.

sscnapoli.it

Alì Italia

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Divise hostess Alitalia
ndr – Nuove divise Alitalia: si salva (per ora) solo l’avvenenza delle hostess ma a tutto c’è rimedio: una bella veletta e tutto si sistemerà :(

Direttamente da un incubo della Fallaci o da un romanzo di Houellebecq sull’Europa Saudita, ecco le nuove divise della compagnia aerea fu-italiana, ora di proprietà della Etihad di Dubai. Le ha disegnate un milanese, ma il committente è musulmano e si vede. Dalla punta dei capelli a quella dei piedi, sarebbe vano cercare un centimetro di pelle scoperta. Oltretutto l’hanno coperta male. L’Alitalia ha negato che i tessuti siano infiammabili, ma non può smentire che siano brutti. Immagino che l’abbondanza di rosso e verde intenda omaggiare la bandiera (il bianco è garantito dalla faccia disperata delle hostess quando si osservano allo specchio). Ma non conosco una sola donna italiana che indosserebbe delle calze verdi, se non sotto la minaccia di un plotone di esecuzione. E anche lì, come ultimo desiderio, chiederebbe di sfilarsele. Un’anima bella si sforzerà di vedere in questa immagine da rivista Anni Cinquanta il recupero della sobrietà perduta, ma senza il buongusto di allora. Io vi leggo la certificazione di cosa succede quando un bene italiano finisce nelle mani di una cultura che, quantomeno in materia di donne, si trova nelle condizioni più di prendere esempi che di imporne.

vivicentro.it/opinioni –  lastampa/Alì Italia MASSIMO GRAMELLINI

Divise hostess Alitalia

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CLAMOROSO – Koulibaly: “Rinnovo ad un punto morto, potrei andare via”

Ai microfoni dell’Equipe, Kalidou Koulibaly fa tremare Napoli: “Qual è la tua situazione al momento? Mi restano tre anni di contratto a Napoli. Ero molto contento di firmare per cinque stagioni due anni fa, ora ecco che ho fatto due annate positive e ci sono delle offerte sul tavolo. E io farò la cosa che mi favorirà di più, non solo dal punto di vista economico ma soprattutto sportivo. Dei club di alto livello mi vogliono e io dal Napoli non ho alcun segnale. La negoziazione per il rinnovo è ad un punto morto. Il club non ha mai voluto discutere con noi, quindi. Vuoi andare via? Ho l’impressione che partirò. A Napoli fanno i morti e io ho dei club che mi vogliono, loro sono scomparsi. Se dovrò andar via lo farò, anche se so cosa devo al Napoli e ai suoi tifosi. Vuoi andare ad uno step ancora più alto? Voglio salire ancora di un gradino e lo potrei fare probabilmente all’estero. Voglio sempre migliorare, questa è stata la stagione delle conferme per me. Sono riuscito a tenere alto il mio livello di gioco. La scorsa estate non ero certo di restare, la società esitava a conservarmi. Non partivo titolare, ma poi ho fatto delle prove sul campo e ho guadagnato la fiducia del mister. Il Chelsea è molto interessato. Hai parlato con Antonio Conte?  No, non ancora, ma presto si può fare. Se a Napoli non accadrà nulla, comincerò a mettermi in contatto con gli altri club. La Premier League è un campionato che attira. Potrei adattarmi dal punto di vista del gioco, ma amo l’Italia e spero che il Napoli mi dia qualche segnale, altrimenti dovrò valutare le altre soluzioni. Il Napoli vuole anche guadagnare dei soldi.”

Ascolta l’ oroscopo del giorno di Paolo Fox: giovedì 9 giugno

L’ oroscopo giorno per giorno

Ogni giorno Paolo Fox racconta, con il suo oroscopo in TV (Fatti vostri) e su Lattemiele, cosa le stelle hanno in serbo per noi, come andrà il lavoro, la salute, l’amore…

Questo il suo oroscopo per oggi, tratto da Lattemiele:

ARIETE
TORO
GEMELLI
CANCRO
LEONE
VERGINE
BILANCIA
SCORPIONE
SAGITTARIO
CAPRICORNO
ACQUARIO
PESCI

 

CHI E’ PAOLO FOX:

Paolo Fox (Roma, 5 febbraio 1961) è un astrologo, pubblicista e personaggio televisivo italiano.

Biografia
Fin dagli anni novanta si occupa di astrologia nei mass media, proponendo il suo oroscopo nelle trasmissioni televisive della RAI e anche in radio, su LatteMiele e Radio Deejay; le sue prime apparizioni televisive sono state nelle trasmissioni di Rai 1 Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

E’ iniziato a diventare noto al grande pubblico a partire dal 1997 quando ha iniziato la collaborazione con il network Lattemiele dove conduce uno spazio dedicato all’oroscopo giornaliero alle ore 7.40 e 19.40.

Il lunedì mattina il mago dell’oroscopo è presente anche su Radio Deejay. Per quanto riguarda il mondo della televisione, è apparso per le prime volte nei programmi televisivi Per tutta la vita, In bocca al lupo! e Domenica In.

Ha partecipato come ospite a tantissimi altri programmi tv: Festa di classe, Speciali di fine anno, Tutto Benessere, Furore, Uno Mattina, Speciale Grande Fratello, Piazza Grande, Aspettando cominciamo bene e tanti altri. Dal 2002 è una delle colonne portanti del programma tv di Raidue, I Fatti Vostri, dove legge il suo oroscopo. Negli ultimi anni risulta essere uno dei personaggi maschili più cliccati dell’anno sul web!

Annualmente cura per la RAI la serata dedicata alle previsioni astrologiche per il nuovo anno, trasmessa a fine dicembre.

È attivo anche sulla carta stampata, curando l’oroscopo per diversi settimanali

Nel 2014 ha interpretato sé stesso nel film di Natale Ma tu di che segno 6?.

Per quanto riguarda la sua vita privata non si sa praticamente nulla. E’ sposato? E’ fidanzato? Dove va in vacanza? Lui non ha mai rilasciato dichiarazioni o commenti sulla sua vita sentimentale anche perché grazie agli astri vuole indovinare quella del suo numeroso pubblico che non l’abbandona mai!

Crisi: Unimpresa, su conti pubblici mina derivati da 32 miliardi

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Mina derivati da quasi 32 miliardi di euro sui conti pubblici italiani. I titoli derivati presenti sui bilanci dello Stato centrale e degli enti locali ammontano a 31,9 miliardi. Il dato, registrato a fine 2015, è in calo di 8,6 miliardi (-21,28%) rispetto ai 40,5 miliardi di dicembre 2014. Nell’ultimo anno i titoli altamente speculativi sono calati in quasi tutti i comparti, ma resta comunque enorme l’ammontare di titoli tossici sia nei bilanci del settore pubblico sia in quelli settore privato: nelle banche il calo è stato di 53,5 miliardi e nelle assicurazioni di 105 milioni; nelle imprese si è registrata una crescita di 2,9 miliardi, per quanto riguarda le singole famiglie c’è una lieve riduzione di un milione di euro. In totale, la massa di derivati finanziari presenti in Italia è pari a 250 miliardi in calo di 59,3 miliardi (-19,19%) rispetto ai 309,3 miliardi di fine 2014. Questi i dati principali di un rapporto del Centro studi di Unimpresa sull’andamento dei derivati finanziari negli ultimi 12 mesi.

Secondo il rapporto, basato su dati della Banca d’Italia, la speculazione finanziaria è rimasta a livelli alti anche con la crisi. I dati si riferiscono alle passività sui bilanci, vale a dire le operazioni potenzialmente in perdita. Sui bilanci degli istituti di credito, alle fine del 2014 risultavano titoli derivati per 253,9 miliardi; dopo un anno è stata registrata una diminuzione di 53,5 miliardi (-21,09%) e la massa di derivati è arrivata a 200,3 miliardi. Leggero calo per le assicurazioni e per i fondi pensione di 105 milioni (-6,94%) da 1,5 miliardi a 1,4 miliardi. In salita, invece, i derivati in perdita delle imprese cresciuti di 2,9 miliardi (+21,94%) da 13,3 miliardi a 16,2 miliardi. Per le famiglie si è registrata una sostanziale invarianza da 69 a 68 milioni (-1,45%) con una riduzione di 1 milione. Per quanto riguarda il comparto pubblico, sul bilancio dello Stato centrale il decremento dei derivati potenzialmente in perdita è stato di 8,4 miliardi (-21,62%) da 39,2 miliardi a 30,7 miliardi; i conti di comuni, province e regioni hanno visto contrarsi le potenziali perdite legate ai derivati di 1,1 miliardi (-10,96%) da 1,28 a 1,14 miliardi. In totale, il comparto pubblico è passato da 40,5 miliardi a 31,9 miliardi con una diminuzione di 8,6 miliardi (-21,28%). Complessivamente, in Italia la massa di derivati finanziari “a rischio” ora vale 250,01 miliardi in discesa di 59,3 miliardi (-19,19%) rispetto ai 309,3 miliardi di settembre 2015.

“Nonostante anni di rigore, austerity e tasse, lo stato di salute della finanza pubblica italiana non è ancora al meglio, seppur qualche segnale di calo sul fronte della spazzatura finanziaria. Dopo un lunghissimo periodo di sacrifici, come contribuenti siamo ancora costretti a preoccuparci” commenta il presidente di Unimpresa, Paolo Longobardi.

 

Amministrative di Napoli: perquisite abitazioni di 2 candidate Pd ma non la sede cittadina

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Segretario, “Il Pd di Napoli darà la massima collaborazione alle autorità inquirenti nelle operazioni di verifica di eventuali illeciti legati alle operazioni elettorali per le amministrative di Napoli”, assicura il segretario metropolitano Venanzio Carpentieri.

NAPOLI  Le perquisizioni eseguite dai carabinieri nei confronti di due candidati del Pd alle amministrative di Napoli, Anna Ulleto*, candidata Pd al Consiglio comunale, e di Rosaria Giugliano, candidata per la municipalità Mercato-Pendino, nel centro storico di Napoli, sono state eseguite presso le abitazioni e le sedi dei comitati elettorali dei due esponenti politici.

  • Anna Ulleto, era stata candidata del Pd anche alle regionali dello scorso anno, ottenendo 7.714 preferenze che non le furono sufficienti per entrare in Consiglio. 46 anni, la Ulleto è vicepresidente di una onlus, la cooperativa sociale “Mondo Nuovo” e – come si legge dalla sua biografia pubblicata all’epoca delle regionali sul sito del Pd Campania – “si occupa nel ruolo di coordinatrice della gestione del Banco delle Opere di Carità per famiglie indigenti”.

L’indagine è coordinata dal procuratore aggiunto di Napoli Alfonso D’Avino, della sezione reati contro la Pubblica amministrazione, e condotta dal pm Francesco Raffaele. L’ipotesi investigativa è che entrambe le donne possano aver acquisito voti in cambio di promesse di inserimento nel programma lavorativo Garanzia Giovani, finanziato dalla Regione. Oltre alle due candidate Pd, secondo quanto riferisce l’agenzia Ansa, ci sarebbero altri indagati:  complessivamente sarebbero cinque o sei le iscrizioni nel registro degli indagati. L’ipotesi investigativa è che entrambe le persone in lista possano aver acquisito voti in cambio di promesse di inserimento nel programma lavorativo Garanzia Giovani, finanziato dalla Regione

Poche ore dopo la perquisizione, la Ulleto ha rotto il silenzio, si è autosospesa dal partito e, sul suo profilo Facebook, la candidata al consiglio comunale ha scritto:

“Nel rispetto dei miei elettori (ndr: la Ulleto ha ottenuto circa 2.200 voti e quindi sarebbe risultata quasi certamente eletta), di chi ha creduto in me e del mio partito, comunico la decisione di autosospendermi dal Pd fino a quando questa vicenda che ha segnato in negativo la mia vita non sarà definitivamente chiusa”, 

ed ha aggiunto:

“Sono delusa e amareggiata per quanto successo in queste ore. Ho deciso di non restare in silenzio perché chi ha la coscienza a posto deve sempre metterci la faccia. Consapevole che la verità viene sempre a galla e su questo confido ciecamente nel lavoro della magistratura, nei confronti della quale nutro profondo rispetto e stima. E ribadisco la mia disponibilità e collaborazione perché sono estranea a qualsiasi accusa”.

Intanto era circolata anche la voce secondo la quale le perquisizioni avrebbero interessato anche la sede cittadina del PD ma il segretario del Pd metropolitano Venanzio Carpentieri l’ha subito smentita:

“Apprendo la notizia dell’avvenuta perquisizione presso la sede del Pd metropolitano di Napoli, devo però evidenziare che, pur non essendo stato presente oggi personalmente negli uffici, ho potuto verificare dai nostri dipendenti presenti in ufficio per tutto il giorno che tale attività non ha avuto luogo.”

ed ha aggiunto:

“In ogni caso, qualora ci dovessero essere elementi meritevoli di approfondimento, il Pd di Napoli darà la massima collaborazione alle autorità inquirenti nelle operazioni di verifica di eventuali illeciti legati alle operazioni elettorali”.

Si è fatta sentire anche la vicesegretaria Pd Debora Serracchiani che ha detto:

“Se saranno riscontrati i fatti su Napoli riportati dalle agenzie di stampa, il Pd sarebbe parte lesa rispetto a certi comportamenti . Auspico che la magistratura faccia il più presto possibile chiarezza su una vicenda che, se provata, va condannata e punita senza se e senza ma”.

Elezioni 2016 a Gragnano Verifica del risultato elettorale: 24 ore di tempo per valutazioni di ordine giuridico e politico

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Silvana SommaGragnano Nella giornata di martedì 7 e mercoledì 8 giugno 2016, in presenza dei responsabili del Servizio Elettorale del Comune di Gragnano Giuseppe Vitale, dei delegati del gruppo a sostegno dell’avv. Patrizio Mascolo e degli avvocati delegati dalla coalizione a sostegno della candidatura a sindaco della dott.ssa Silvana Somma, si è proceduto ad una verifica del risultato elettorale del 5 giugno scorso, che ha sancito l’esclusione di quest’ultima dal secondo turno elettorale.

Con un provvedimento del presidente della Commissione Elettorale Angelo Antonio Scarpati effettuato in data 07/06/2016, sono stati verificati tutti i verbali di seggio prima di concordare, con le parti interessate, un verbale di chiusura.

Da questa verifica, attenta e puntuale, sebbene siano state riscontrate molteplici e gravi anomalie, la candidata a sindaco di Gragnano Silvana Somma si è riservata 24 ore di tempo per compiere e determinare delle valutazioni di ordine giuridico e politico.

ESCLUSIVA – Fumata quasi nera per Zielinski, bianca per un super colpo!

Queste le ultime sul centrocampo del Napoli

Il mercato in entrata, il mercato in uscita, il mercato in generale: è il momento caldo, le trattative entrano nel vivo, le voci si susseguono, gli incontri, i contatti e le fumate nere o bianche per la chiusura delle trattative. Il Napoli cerca rinforzi a centrocampo per affrontare la tripla competizione della prossima stagione: campionato, Champions League e coppa Italia. Il nome più gettonato è quello di Zielinski, in prestito all’Empoli, ma di proprietà dell’Udinese. Secondo quanto raccolto dalla redazione di Vivicentro.it, in esclusiva, la richiesta dell’Udinese al momento è troppo alta per De Laurentiis e con ogni probabilità non si vestirà di azzurro, salvo sorprese future, ma ad essere vicino al gruppo di Sarri è Hector Herrera. I problemi relativi al costo del cartellino sembrerebbero essere stati quasi risolti e per questo la fumata bianca dovrebbe essere prossima. Di solito la verità sta nel mezzo e 22,5 mln di euro dovrebbe essere la cifra giusta. Per il Napoli è un grande colpo!

a cura di Ciro Novellino

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