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10mo Sorrento/Amalfi Coast Torneo Internazionale di Calcio Giovanile 24 -26 Giugno 2016

Tre giorni di calcio giovanile con il Torneo Internazionale “Sorrento/Amalfi Coast”

Torneo Internazionale di Calcio Giovanile tribunaSpegne quest’anno le dieci candeline il Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Sorrento/Amalfi Coast”, organizzato dalla Sud Eventi, che si terrà dal 24 al 26 giugno presso gli impianti sportivi di Massa Lubrense e Sant’Agnello. La kermesse sportiva vedrà la partecipazione di oltre cinquanta team, suddivisi nelle categorie Pulcini, Esordienti, Giovanissimi ed Allievi.

Nutrita sarà la presenza di squadre della Grecia, tra cui le giovanili del Pas Giannina, nel recente passato qualificatasi ai play-off dell’Europa League. A completare il panorama delle formazioni straniere ci saranno i francesi del Lyoney. Folto anche lo schieramento delle italiane presenti con team provenienti da Campania, Lazio, Abruzzo, Puglia, Calabria e Sicilia.

La manifestazione vede in prima linea l’associazione Sud Eventi, leader in Campania nel turismo sportivo. Il torneo prevede le fasi di qualificazione nei giorni 24,25 e 26 mattina, mentre le finali di categoria e le relative premiazioni si svolgeranno il 26 pomeriggio.

“Questi primi dieci anni rappresentano un traguardo importante per la storia della manifestazione. – spiega Nello Malafronte, presidente della Sud Eventi – Il torneo è entrato prepotentemente nel circuito internazionale degli eventi sportivi, attirando l’attenzione in questi anni di club provenienti da diversi Paesi d’Europa. L’organizzazione curata nei minimi dettagli, l’ospitalità e la bellezza dei luoghi consentono di fare la differenza e di portare in questo angolo di paradiso della Campania oltre mille persone in appena tre giorni”.

Lo strazio di due genitori affidatari: “Le nostre bambine in adozione dopo 4 anni, con questa lettera potranno rintracciarci”

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Hanno accolto due bambine in affido e dopo quattro anni le amano come figlie, ma ora dovranno separarsi da loro per sempre: dichiarate adottabili, ciascuna delle bimbe ha trovato una nuova famiglia e per legge non potranno più incontrare i genitori affidatari.

Tiziana Cardile e il marito Mauro Ferri sono distrutti dal dolore. Avrebbero voluto adottare legalmente le piccole, ma per i servizi sociali il tempo a disposizione per le pratiche burocratiche è scaduto: le bimbe non possono aspettare l’iter che dichiara una coppia ideonea all’adozione, già esistono centinaia di genitori in attesa e dunque la cruda soluzione è quella di strapparle alla famiglia dove sono amorevolmente cresciute per quattro anni. Il dramma nel dramma: le bimbe saranno separate e non potranno crescere insieme.

Bambine

In uno straziante post su Facebook Tiziana Cardile si rivolge a Bianca e Sabrina spiegando che rendere pubblica questa storia dolorosa è l’unico modo per avere (forse) un contatto futuro.

Bianca. Sabrina. Se state leggendo è perché ci state cercando. Vi chiedo scusa perché sto rendendo pubblico un dolore che andrebbe consumato in privato ma questo è l’unico modo che ho per sperare che un giorno Vi potremo rivedere o anche solo risentire. 

Tiziana e il marito si sentono genitori a tutti gli effetti. E scrivono di aver appreso dell’adozione all’improvviso, senza essere avvertiti. Un gesto che rende lo strappo ancora più lacerante:

Ciò che non sapete è che noi abbiamo tentato qualsiasi cosa per riportarVi a casa ma nulla è stato possibile.
Non pensavamo potesse finire così.

Non pensavamo che i servizi sociali, che sicuramente da tempo avevano stabilito un nuovo progetto per voi, ci mettessero di fronte al fatto compiuto senza darci nessuna possibilità. Ci è stato detto che non eravamo nell’elenco delle famiglie adottive che erano in possesso dei requisiti adeguati; che anche noi probabilmente avevamo tutti i requisiti ma che dovevamo essere “valutati” e questo richiedeva tempo e tempo non ce n’era più.

Che l’avervi avute in affido per 4 anni durante i quali avevamo imparato ad amarci e ad essere una bella famiglia non aveva alcun valore.

La riforma che dovrebbe dare continuità affettiva ai bambini in affidamento, affinché possano essere adottati dalle famiglie che li stanno crescendo e non strappati per essere portati in una ulteriore nuova famiglia, è diventata legge da alcuni mesi. Ma la storia di Bianca e Sabrina sembra confermare che le cose non sono cambiate: divise da un uomo e una donna che ormai chiamavano “mamma e papà”, saranno accolte da due famiglie diverse, forse lontane anche geograficamente, e non potranno portare con sé nemmeno i giochi e gli abiti.

Non ci è permesso neppure darvi le vostre cose, giocattoli e foto, soprattutto le foto, la nostra vita insieme. Ci è stato detto di fare due pacchi separati uno per te Bianca e uno per te Sabrina. Come se la vita delle persone si potesse dividere e riporre dentro a delle scatole da consegnare separatamente.
Oggi Bianca ho acceso il tuo cellulare, hai più di 500 messaggi delle tue amiche.
Io e Papà vi vogliamo dire che vi vogliamo bene, ma questo l’avete sempre saputo.

La lettera dei genitori si conclude con un appello pubblico alle due bambine: Tiziana e il marito non potranno cercarle perché avranno cambiato cognome, ma una volta adulte Bianca e Sabrina potrebbero avere il desiderio di ricontattare i genitori adottivi. E la porta sarà sempre aperta.

Quello che dovete ricordare sempre è che se un giorno ci cercherete, noi non potremo farlo perché i Vs cognomi cambieranno, saremo qui ad aspettarvi, che la casa dove avete vissuto sarà per sempre la vostra casa e che ancora speriamo che Toffee con la quale siete state cucciole insieme possa mantenere la promessa di essere, un giorno, un vecchio cane che accompagna due meravigliose e coraggiose giovani guerriere a discutere la tesi di laurea.
Mamma e Papà

RETTIFICA: Nella prima versione dell’articolo avevamo scritto che la riforma sulla continuità affettiva dei bambini in affidamento era ancora al vaglio del Parlamento. In realtà la legge è stata approvata nel 2015.

Lo strazio di due genitori affidatari: “Le nostre bambine in adozione dopo 4 anni, con questa lettera potranno rintracciarci”

Longobardi: “Antiche Terme, Castellammare si riappropria della sua risorsa”

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Le sue parole

“Castellammare di Stabia sta per riappropriarsi di una delle sue risorse più importanti: le Antiche Terme Stabiane. Con il Sindaco neo-eletto Antonio Pannullo, unitamente ai tecnici dell’Asl e dei Comuni, abbiamo verificato l’ultimo passaggio tecnico necessario alla effettiva riapertura del Parco idropinico, con l’utilizzo delle sorgenti “Chiusa ex Vanacore – lo riferisce ad AGV News -”. Così in una nota Alfonso Longobardi, Vicepresidente della Commissione Bilancio della Regione Campania. “Con il neo Sindaco, gli uffici comunali preposti, il responsabile dell’Asl del dipartimento di prevenzione – ha spiegato  –  abbiamo individuato e concordato l’ultima fase del crono-programma che dovrà culminare con l’inaugurazione del Parco delle Antiche Terme entro fine luglio. Sono particolarmente orgoglioso del percorso svolto, visto che in soli 90 giorni abbiamo salvato le concessioni delle sorgenti termo-minerali che erano a rischio decadenza, abbiamo effettuato la riqualificazione ambientale del parco e dei suoi meravigliosi sentieri storici, abbiamo programmato la nuova attività idropinica, così da restituire a cittadini e turisti uno dei gioielli del nostro territorio. Quindi con il Sindaco Antonio Pannullo potremo ultimare gli dettagli ed adempimenti burocratici, così da calendarizzare a brevissimo termine l’apertura dell’area. A fine giugno effettueremo la riunione tecnica decisiva per fissare la data dell’inaugurazione. I primi protagonisti saranno i cittadini che da attendono la rinascita del territorio e la valorizzazione dei suoi gioielli: questa sarà solo la prima tappa di una serie di iniziative che porteranno Castellammare di Stabia e le aree limitrofe al riscatto socio-economico. Avanti tutta, senza sosta, con determinazione e serietà, al fianco della Comunità”.

Valdifiori si avvicina all’Udinese

I dettagli

Mirko Valdifiori potrebbe lasciare Napoli dopo soltanto una stagione. Infatti, il centrocampista si avvicina sempre di più all’Udinese, anche perchè chiuso ormai da Jorginho. Mario Giuffredi, agente del calciatore, ha ribadito alcuni giorni fa: “Valdifiori è in bilico. Resta a Napoli al 50%”.

I giudici di Torino: “Gli alunni possono portare a scuola il pasto preparato a casa”

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TORINO – I genitori devono poter scegliere se usufruire della mensa o meno
Mensa scolastica, bimba che mangiaA Milano è la «schiscetta», a Torino il «baracchino», in gergo militare la «gavetta». Il pasto pronto che ci si porta da casa ora, nelle scuole, è un diritto riconosciuto dalla Corte di Appello di Torino. I giudici hanno stabilito che i genitori devono poter scegliere tra la mensa scolastica e il pranzo al sacco per i figli.

Definita la «battaglia del panino», la questione nasce nel 2013 dal ricorso di centinaia di mamme e papà di una scuola primaria torinese, dopo l’aumento delle tariffe della refezione, calcolate per fasce in base ai parametri Isee. Si erano prima rivolti al Tar, che aveva respinto il ricorso, affermando che il Comune aveva diritto di modulare le tariffe; ma aveva passato la palla al tribunale per l’altra domanda: è o meno un diritto portarsi il pasto da casa? La Città negava questa possibilità: chi non vuole la mensa, deve andare a prendere i figli a scuola e riportarli dopo pranzo. In primo grado il tribunale aveva opposto un no che è stato ora ribaltato dalla Corte d’Appello, secondo la quale il tempo trascorso in mensa fa pienamente parte dell’offerta didattica.

Non una pausa, ma un momento educativo. Ed è quindi un diritto restare a scuola anche se non si mangia in mensa. «Non si può essere costretti a usufruire di un servizio che per legge è facoltativo – spiega l’avvocato Giorgio Vecchione, che assiste le famiglie in causa – questo dicono i giudici. Sottolineano come restare a scuola durante la mensa rientri a tutti gli effetti nell’esercizio del diritto all’istruzione». I giudici si basano su una circolare del 2004 del ministero che prende atto di come la scuola sia cambiata e di come quello che viene definito «tempo scuola» non comprenda solo attività strettamente didattiche, ma anche un momento di socializzazione come il pranzo. Questo apre i problemi maggiori:se è un momento didattico, allora con i bambini ci devono essere gli insegnanti e non solo dei sorveglianti come spesso avviene. La conseguenza è l’aumento del monte ore dei docenti che potrebbe rendere necessario per il Miur assumere nuovo personale, sempre che non ci sia un ricorso in Cassazione del Ministero o del Comune di Torino. Per i dirigenti scolastici il problema sarà organizzare il servizio in base a spazi e a norme igienico-sanitarie.

Sul tema dei diritti la discussione è più ampia: è giusto o no che i bimbi consumino pasti differenti? Che qualcuno mangi un panino accanto a un compagno che riceve un pasto completo? Chi è contro l’iniziativa legale dice che le fasce deboli sono già tutelate. I genitori obiettano che le differenze già esistono nei menu (allergie, intolleranze, motivi religiosi). E ribadendo il diritto di scegliere.

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vivicentro.it/l’esperto –  lastampa / I giudici di Torino: “Gli alunni possono portare a scuola il pasto preparato a casa” PAOLA ITALIANO

Castellammare, omicidio Tommasino: nessun ergastolo, 30 anni ai killer

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Trent’anni ciascuno agli altri due killer del consigliere comunale stabiese Gino Tommasino, è questa la sentenza che è stata emessa dalla Corte d’Appello di Napoli, e si riferisce al nuovo processo di secondo grado. Condannati a 30 anni sia il giovane Catello Romano (difeso dall’avvocato Francesco Schettino) che il nuovo collaboratore di giustizia Renato Cavaliere. Per Romano, l’accusa aveva chiesto la conferma dell’ergastolo, mentre per Cavaliere la condanna a 30 anni. Per entrambi gli imputati è arrivato il riconoscimento dell’aggravante del contesto mafioso per il plateale omicidio di camorra, eseguito in pieno centro a Castellammare di Stabia il 3 febbraio del 2009, con una scarica di proiettili. Gli altri due killer, Salvatore Belviso e Raffaele Polito, avevano incassato condanne definitive a 18 e 12 anni.

vivicentro.it/sud/cronaca /  Castellammare, omicidio Tommasino: nessun ergastolo, 30 anni ai killer

Sviluppi sul caso di Maria Ungeranu, la bimba violentata e uccisa a Benevento.

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Mario Ungeranu, il padre della bimba violentata e uccisa a Benevento, in caserma (ansa)

Interrogato per ore Daniel, ma in caserma rimangono a lungo anche i genitori di Maria Ungeranu. Si attende la svolta dai reperti biologici. Le maestre: “Sorrideva sempre”

Gli investigatori sanno che nel caso della piccola Maria Ungeranu, la bimba di 9 anni violentata e uccisa a San Salvatore Telesino domenica sera,  c’è una falla, sanno che bisogna rompere il silenzio.  Perciò non mollano, non danno respiro a tutti gli attori di questa terribile storia. Vogliono chiudere i lcerchio, ora. E gli interrogatori sono andati avanti per tutta la notte sia per l’indagato, sia per i genitori della piccola.

Seconda notte in caserma per Daniel. Notte in caserma, la seconda per Daniel Ciocan, operaio 21enne sospettato di aver stuprato e ucciso la piccola Maria. Un altro lungo interrogatorio nel tentativo di trovare la verità. Intanto si cerca sul corpo violato della piccola e nei luoghi la traccia dell’assassino. Per questo i carabinieri hanno sequestrato e sorvegliato per quasi 24 ore il resort di piazza Pacelli, l’auto di Daniel e ora l’attenzione è anche sulla casa dei genitori di Maria, Marius e Andrea Unguranu, in via Belledonne. Ma è ancora troppo presto per dire se si tratti del ventunenne suo connazionale sospettato dell’atroce crimine, indagato ma a piede libero in mancanza di gravi indizi; oppure se l’omicida sia un uomo ancor più vicino a lei ma coperto da una patina di insospettabilità.  “Ha precisato alcune cose – ha detto il suo legale – e le indagini ora sono a un punto cruciale”. Secondo quando riferito ancora dal legale, il giovane ha confermato in toto la sua versione dei fatti, ovvero che ha lasciato la bimba intorno alle 20 davanti alla chiesa di San Salvatore Telesino, dove è stato visto da alcune persone.

I genitori: Anche i genitori di Maria Ungureanu sono stati convocati in caserma dai carabinieri e qui sono stati interrogati per tutta la notte. Il padre è tornato a casa alle 3.30 di notte.

Le tracce biologiche

L’inchiesta sulla violenza e attende la svolta dalla valutazione di tutte le tracce biologiche ormai al vaglio di Procura e carabinieri: sono quelli che il gergo giudiziario chiama “reperti”, resti pietosi sui quali si concentrano gli esami dei Ris. Sono i campioni prelevati dal perito su disposizione del pm Isabella Scamarcio, durante l’autopsia; e quelli estratti da indumenti e oggetti prelevati in casa della vittima e del sospettato ed esaminati dagli specialisti dell’Arma coordinati dal colonnello Pasquale Vasaturo. Intanto proseguono gli interrogatori di testimoni nella caserma dei carabinieri alla presenza del procuratore Giovanni Conzo. Decine di testimoni, grandi e piccoli. Un intero paese scosso da un delitto shock è al vaglio degli inquirenti.

Il procuratore. “Tutte le piste sono esplorate” ha detto il procuratore di Benevento, Giovanni Conz.

La maestra d’Italiano: La maestra di italiano – Maria Rita Votto insegna all’istituto comprensivo San Giovanni Bosco ed è quella che ha avuto Maria Unguranu più a contatto. Apprende ora di una probabile violenza di tempo fa e dice “non è possibile”. “L’ho avuta in classe in questi due anni: aveva una gran voglia di imparare. Per premiarla della sua bravura in disegno e musica quest’anno le abbiamo dato dei 7 sulla scheda, l’anno scorso aveva avuto tutti 6 e si era dispiaciuta: purtroppo non riuscirà a vederli. Nonostante il suo italiano non perfetto, si impegnava. A fine anno abbiamo restituito ai bambini i loro disegni: Maria faceva tanti cuori, stelle e fiori. Non era mai cupa o triste. A fine maggio abbiamo fatto una gita al Paleolab di Pietraroja con pranzo in un agriturismo: Maria ne ha parlato entusiasta per giorni”.

Il parroco:Il parroco – Don Franco Pezone stava celebrando messa quando la bambina è entrata in chiesa. Poco dopo, l’atroce delitto. «L’ho intravista. Due minuti ed è andata via: il sacrestano mi ha detto che si è informata perché voleva venire alla processione per Sant’Anselmo d’Aosta. Quando ha saputo che era stata annullata per la pioggia, è tornata a casa e ha mangato qualcosa, poi ha detto al papà che tornava in chiesa, ma in realtà qui non è piùvenuta. In chiesa veniva spesso e serviva la messa con la sua tunica bianca. Non aveva ancora fatto la prima comunione. Quello che si capiva era che aveva un grande bisogno di affetto. Il ragazzo suo connazionale veniva in chiesa qualche volta, ma lo vedevo tutte le mattine uscire dalla sua casa, che è qui di fronte. Mi è sembrato un ragazzo rispettoso, non ho notato mai niente di negativo, e non sapevo neppure che si conoscessero».

vivicentro.it/sud/cronaca –  repubblica / Benevento bimba violentata e uccisa STELLA CERVASIO E CONCHITA SANNINO

Lapadula, il Napoli lavora sotto traccia per altri obiettivi

I dettagli dal Corriere del Mazzogiorno

Gianluca Lapadula al centro di radiomercato con una serie di depistaggi, falsi incontri e squadre che spuntano ogni ora. A chi offre di più per il capocannoniere della serie B. Ieri è stata una giornata in cui le notizie di radiomercato si sono rincorse: tutte convogliavano verso un incontro che si stava svolgendo alla sede della Filmauro a Roma tra il presidente De Laurentiis, i dirigenti del Pescara e gli agenti del calciatore. Telefonini spenti fino a sera, il ds azzurro Cristiano Giuntoli che sfuggiva. Come da tradizione: l’incontro non c’è mai stato e, soprattutto, il Napoli lavorava sotto traccia ad altri obiettivi. Oggi, si ricomincia.

Leave o Remain, giorno verità per l’Ue

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Leave o Remain: il referendum che può spaccare l’Europa. Alle urne 46 milioni di britannici, seggi aperti fino alle 23 (ora locale).

Londra – E’ stata l’ultima notte di riflessione per 46 milioni e mezzo di britannici chiamati a decidere oggi se restare nell’Ue oppure votare per la brexit. Aperti i seggi per lo storico referendum dalle 07:00 ora locale, si chiuderanno alle 22:00, le 23 in Italia.
I votanti, un numero record di 46,5 milioni, devono rispondere a una domanda: “Il Regno Unito deve continuare ad essere membro dell’Ue o abbandonare l’Ue?“. E potranno scegliere tra due opzioni, Remain (Rimanere) o Leave (Abbandonare).

Un sondaggio diffuso nella notte dava in vantaggio di 6 punti Remain, ma l’11 per cento degli intervistati ha detto di non aver ancora deciso. Due altri sondaggi diffusi mercoledi’ davano i favorevoli a rompere con Bruxelles in lieve vantaggio, ma un terzo dava in testa l’opzione di rimanere nell’Ue. Gli allibratori tendono ampiamente ad accreditare un trionfo alla permanenza nell’Ue, 76% a 24%

Ieri c’è stato l’ultimo estremo monito di Jean-Claude Juncker al Regno Unito: “I politici e gli elettori britannici debbono sapere che non ci sara’ alcun tipo di rinegoziazione”, ha sottolineato il presidente della Commissione Ue. “Abbiamo concluso un accordo (in occasione del Consiglio Europeo del 18 e 19 febbraio a Bruxelles; ndr) con il primo ministro David Cameron, il quale ha ottenuto il massimo che poteva ricevere, cosi’ come noi abbiamo concesso il massimo che potevamo dare.

Ultimo appello di Cameron, Samantha vota in “blu Ue”

Londra- Dopo aver percorso in lungo e largo il Regno Unito mercoledi’, nel rush finale per convincere gli elettori a votare a favore della permanenza del Regno Unito nell’Ue, il premier britannico David Cameron ha fatto un ultimo appello su Twitter nel giorno del referendum: “Votate Remain. Cosicche’ i nostri figli e nipoti abbiano un futuro piu’ luminoso”, ha scritto sul suo account.

Vote Remain – so that our children and grandchildren have a brighter future.

Poi si e’ recato al seggio, accompagnato dalla moglie, Samantha. Per votare la consorte del premier conservatore ha scelto uno chemisier azzurro, con un colore molto simile al caratteristico pantone Reflex Blu della bandiera Ue.

Quindi”, ha ribadito l’ex premier lussemburghese, a margine di un incontro con il neo-cancelliere austriaco Christian Kern, “un nuovo negoziato non ci sara’ assolutamente, ne’ sull’intesa gia’ raggiunta ne’ per quanto riguarda trattative di qualsivoglia natura sui trattati (comunitari; ndr). Out is out”, ha tagliato corto Juncker. “Quando si e’ fuori, si e’ fuori”. Cameron aveva ipotizzato ulteriori riforme dell’attuale impianto normativo dell’Unione in caso di permanenza della Gran Bretagna.

vivicentro.it/politica –  (agi)  “Leave” o “Remain”, giorno verità per l’Ue

Rischio asta per Diawara: occhio alla Liga

I dettagli dal Corriere dello Sport

Amadou Diawara ha soltanto 19 anni, ma al Napoli piace e come: “Ha non soltanto energia, ma anche senso tattico e sviluppato e quella animosità che aiuta nella fase difensiva ed in quella offensiva. Il Napoli l’ha seguito a lungo, poi si è avvicinato al bolognese tre giorni fa, quando i due diesse Giuntoli e Bigon si sono incontrati a Milano per un caffé”. La concorrenza c’è, però: Siviglia e Valencia.

Stampa britannica schierata nel giorno del referendum

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Londra, si schiera la stampa britannica nel giorno del referendum sulla permanenza nell’Ue, come del resto aveva gia’ fatto durante la campagna referendaria.

“Il Regno Unito decide”, scrive in prima pagina il Daily Mail, il quotidiano piu’ letto del Paese, favorevole alla Brexit, pubblicando anche quelle che considera le principali “menzogne” di Bruxelles.

The Times, l’unico quotidiano del gruppo Murdoch che e’ a favore della permanenza, come d’altra parte i suoi lettori, sottolinea il testa-a-testa nei sondaggi, che lasciano un futuro “appeso a un filo”.

Il Sun, anch’esso di Murdoch, titola “Il giorno dell’Indipendenza, Il risorgimento del Regno Unito”, sullo sfondo di un cielo albeggiante.

Il Guardian, che e’ a favorevole alla permanenza, segnala che i britannici affrontano “il giorno della scelta”, prevedendo che il risultato sara’ testa-a-testa.

Il Daily Telegraph, favorevole alla Brexit e quotidiano di riferimento del Partito Conservatore, pubblica in apertura una vignetta dove si vede un’anziana con un cagnolino -potrebbe essere Elisabetta II a un incrocio, al centro della bandiera del Regno Unito, l’Union Jack.

L’Independent, favorevole alla permanenza, da’ risalto all’ultimo sondaggio ComRes, favorevole alla permanenza, che da’ un netto vantaggio all’opzione Remain, con il 45% rispetto al 42% favorevoli alla Brexit.

Il quotidiano economico Financial Times sottolinea invece l’importanza della giornata odierna e segnala che la sterlina ha riguadagnato valore nella giornata del referendum.

NOTA:

  • Leave: 2
  • Remain: 4
  • Financial Times: guarda le quotazioni  :cry:  :roll: 

vivicentro.it/cronaca –  (AGI) / Stampa britannica schierata nel giorno del referendum

Witsel e quel paradosso che lo allontana da Napoli

Nonostante un costo del cartellino relativamente basso, rispetto ai vari Herrera e Tolisso, Witsel, centrocampista dello Zenit classe 87, è destinato a non trasferirsi in Italia, nella fattispecie al Napoli. Impegnato in Francia in questo momento, dove ben sta figurando con il suo Belgio, il ragazzo percepisce un ingaggio da 4 milioni di euro all’anno; tanti, troppi, per Aurelio De Laurentiis, che non può permettersi di pagare questa cifra annualmente. Ecco perché, eccezion fatta per clamorosi sviluppi, Wistel non vestirà la maglia azzurra. A riportarlo, la Gazzetta dello Sport.

Abano Terme, arrestato sindaco appena eletto: è accusato di corruzione

Abano Terme – La “Tangentopoli delle terme” riguarda un presunto giro di tangenti per la manutenzione del verde e altri reati legati alle terme. Altri 4 arresti e 18 indagati a piede libero

PADOVA – Si trova in carcere il sindaco di Abano Terme (Padova) Luca Claudio (ndr: schieramento del centrodestra*) con l’accusa di corruzione, concussione, induzione indebita. L’indagine, che sembra costituire una sorta di “Tangentopili delle terme”, e che ha portato all’alba di oggi al suo arresto prende le mosse dall’inchiesta aperta lo scorso anno dalla guardia di finanza per un giro di presunte tangenti sulla manutenzione del verde. Non solo.  Svelerebbe un giro di ‘bustarelle’ ben più ampio e capace di coinvolgere l’edilizia, l’edilizia scolastica, la manutenzione e quasi tutti i settori della vita delle amministrazioni pubbliche.

In totale sono cinque le persone coinvolte dalle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip ed eseguite alle prime ore dell’alba dalla guardia di finanza per il presunto giro di tangenti. Oltre al neo sindaco c’è un pubblico amministratore e tre imprenditori, tutti indagati a vario titolo per i reati di concussione, induzione indebita a dare o promettere utilità, corruzione e riciclaggio. Altri 18 soggetti sono indagati a piede libero nel medesimo procedimento penale. In corso anche 22 perquisizioni domiciliari e locali.

vivicentro.it/nord/cronaca – repubblica / Abano Terme, arrestato sindaco appena eletto. E’ accusato di corruzione

  • Luca Claudio. Uomo del centrodestra, sindaco di Montegrotto per due legislature, successivamente rieletto come primo cittadino di Abano e riconfermato dalle urne appena alcuni giorni fa, Claudio è accusato di aver chiesto e ottenuto tangenti del 10 per cento sull’importo di lavori assegnati dalle due municipalità a una serie di imprese private.

Lo Stoke City offre 25 milioni di euro per Gabbiadini, ma il Napoli non cede

Niente Europeo e, al momento, nemmeno niente cessione: Gabbiadini rimane al Napoli. Gli azzurri avrebbero rifiutato, infatti, un’onerosa offerta dello Stoke City, che si aggirava intorno ai 25 milioni di euro, secondo quanto riporta Sky Sport. Sul bergamasco, ci sarebbero forti anche il West Ham e il Wolfsburg. L’intenzione di Aurelio De Laurentiis, che nutre molta stima per Manolo, è quella di non cedere il ragazzo, almeno fino a quando non sarà arrivato il vice-Higuain, o qualcosa di molto simile a lui.

De Laurentiis blinderà Higuain: ecco come…

I dettagli su La Repubblica

Nell’agenda di fine giugno di HIguain c’è anche il rinnovo del suo contratto con il Napoli. Da martedì in poi ogni giorno sarà buono per fissare l’appuntamento con De Laurentiis. Higuain conosce benissimo le offerte che gli farà il Napoli: un contratto record (7 milioni più qualche bonus) fino al 2020 e soprattutto la chance di continuare a vincere: il presidente sta stringendo i tempi per l’acquisto di tre rinforzi, che faranno felice Sarri e serviranno anche per tranquillizzare il Pipita.

 

 

È il giorno della seconda prova, il vero scoglio della maturità

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Maturità, seconda prova. E’ il test più temuto dagli studenti dopo l’orale. Una piccola guida di sopravvivenza

Disconnettere la testa dalla prima per poter dire « buona la seconda ». Facile a dirsi, un po’ meno a farsi. Scaricata con la prova d’italiano qualche briciola d’ansia, oggi gli studenti si trovano davanti al vero, possente, scoglio: il secondo scritto. Lo dicono i sondaggi, come quello di Skuola.net con oltre 5 mila studenti, in cui il 32% ha designato il colloquio come il proprio incubo più tormentato, seguito a ruota, 31%, proprio dalla prova odierna.

Ma lo dicono anche le statistiche del Miur: l’anno scorso il voto medio di seconda prova è stato di 11.2 su 15, il più basso tra gli scritti. Conoscenze e competenze entrano in gioco a tutto campo, rubando spazio all’estro, alla creatività e all’arte dell’arrangiarsi. E, accanto a loro, l’emotività. Con l’incognita che l’eco del giorno precedente possa influire sulla prestazione. «La prima prova ha un aspetto positivo: ti mette di fronte al tuo ostacolo, al tuo mostro, ti permette di sfatare il mito dell’esame e abbassare il livello di ansia – spiega Maura Manca, psicoterapeuta e direttrice della rivista online «AdoleScienza» -. È da evitare il catastrofismo cosmico da post consegna del compito: passare le ore a rimuginare su quanto fatto è inutile, così come è dannoso il vortice di confronti con i compagni e il web. La tendenza diventa alimentare il pessimismo e amplificare i lati negativi: si dà una valutazione soggettiva, spesso errata, che mina l’umore e inficia la seconda prova. Il rischio reale è presentarsi senza grinta e con le motivazioni annacquate».

«Un problema che non ha soluzioni non è un problema, ma un dato di fatto: il compito di ieri è chiuso, non c’è azione che possa cambiarlo. È il momento di passare al prossimo: lì si ha possibilità di incidere, ottenere il massimo della performance, spinti dalla voglia di dimostrare il proprio valore – dice l’astronauta Luca Parmitano -. I ragazzi devono dosare le energie e ricaricare le pile. Staccare. La mente è sotto stress: inutile tentare di inserire altri contenuti; adesso è l’ora di raccogliere i pensieri attorno a quello che già si sa. Di acquisire fiducia nella propria preparazione e nella capacità di saperla esprimere. Un cervello rilassato rende mille volte di più».

Per chi invece durante gli scritti si fosse trovato davanti a un blocco totale niente paura: ancora una volta la colpa è dell’emotività. «Può succedere, ed è quello che lo studente si deve dire subito – aggiunge la Manca -. Il senso di sfiducia non deve prevalere, per non mettere a repentaglio l’intera maturità: si è sbagliata una prova ma, per fortuna, ce ne sono altre. Bisogna ripartire da zero, senza sensi di colpa. In questo caso il sostegno dei genitori può essere determinante». L’ultimo appello, infine, è per chi pensa di aver svolto egregiamente il tema. «Autoconvincersi che sia andato tutto benissimo è rischioso – conclude -. È necessario mantenere attivo uno stato d’allerta: rilassarsi troppo può rendere disattenti e poco reattivi. Bisogna trovare un equilibrio: non piangersi addosso e non lodarsi senza misura, ma tentare di dare il massimo. Qui ed ora».

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vivicentro.it/cultura –  lastampa / È il giorno della seconda prova, il vero scoglio della maturità FEDERICO TADDIA

Gazzetta e quel buffo paragone su Insigne: “I puffi non abitano a Gomorra”

Entra e prende subito un palo, corre, dribbling e dà spettacolo: non male la prima presenza all’Europeo di Lorenzo Insigne. Anche la Gazzetta dello Sport, attraverso un paragone un po’ spinto, ha voluto celebrare l’attaccante partenopeo: “I puffi non abitano a Gomorra. Per questo l’unico azzurro di Lorenzo Insigne è il cielo che bagna Napoli. In tempi di «fiction» di successo, di male apparentemente irredimibile, Insigne diviene all’improvviso il contraltare immaginario della famiglia Savastano, la storia da raccontare perché può prevedere il lieto fine. Ce ne sarebbe davvero bisogno stavolta, e proprio per questo il tifo azzurro – soverchiato dall’inizio alla fine dalla marea verde irlandese – si risveglia in un solo momento, quando l’attaccante del Napoli entra, dribbla un paio di giocatori e colpisce un palo che sa di ringhio al potere. «Insigne, Insigne», canta la gente per qualche secondo. Quasi un appello che dice a Conte: l’Italia ha bisogno non solo di soldati, ma anche di qualità”

Widmer-Napoli, serve soltanto l’ufficialità

I dettagli

Il primo “gioiello” che l’Udinese sta per cedere è Silvan Widmer. Ne sono praticamente certi a Napoli, dove Il Mattino ha dato notizia di un accordo ormai trovato tra le parti, con l’assenso (determinante) del giocatore, ben disposto ad accettare la nuova destinazione dopo tre stagioni a Udine, di cui l’ultima finita in crescendo, ma non abbastanza per convincere il selezionatore della Svizzera Petkovic, che escludendo l’esterno destro dalla lista dei rossocrociati per Euro 2016, ha di fatto anticipato le vacanze a Widmer. Ma ci sono anche i dettagli, con 7 milioni “cash” all’Udinese, e la promessa di inserire nel pacchetto Mirko Valdifiori, l’esperto e talentuoso volante da inserire davanti alla difesa nella nuova Udinese di Iachini.

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Higuain a Dimaro per la fine del ritiro

I dettagli

Il 20 luglio Gonzalo Higuain tornerà in Trentino, a Dimaro. Secondo Il Mattino, dopo la finale di coppa America partirà per le vacanze. Il contratto prevede 21 giorni di riposo: lo scorso anno l’ultimo atto della Coppa America si celebrò il 4 luglio e il 26 Gonzalo era in ritiro a Dimaro. La data orientativa, quindi, è il 20 luglio.

 

Napoli-Fabinho, c’è ottimismo: il Monaco ha già trovato il sostituito

Continua a lavorare Giuntoli, nonostante i tanti rifiuti che complicano i piani della società: secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, ci sarebbe ottimismo per Fabinho, esterno difensivo, ma dotato di importanti qualità offensive. Il ragazzo di proprietà del Monaco potrebbe arrivare al Napoli, anche perché il club del principato avrebbe individuato già il sostituito: si tratta di Sibide, difensore del Lille. Eventualmente, se saltasse Fabinho, il Napoli punterebbe su Widmer dell’Udinese.