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Candreva, super offerta del Napoli! Ma l’Inter non molla

                                                                                                                                                   Le ultime

Il Napoli non molla Antonio Candreva: secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, il Napoli avrebbe proposto alla Lazio 22 milioni di euro per accaparrarsi il giocatore. Da superare la concorrenza di Inter, che non sarebbe disposta ad entrare in un’asta per lui, e il Chelsea di Antonio Conte. Lotito chiede 25 mln di euro e aspetta una mossa delle pretendenti: Candreva può partite.

Herrera dice sì, da valutare il Porto: tra oggi e domani la decisione definitiva

                                                                                                                                                       I dettagli

Herrera chiama il Napoli, a breve l’affare potrebbe chiudersi: secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, bisognerebbe convincere solo il Porto; l’offerta degli azzurri è di 20 milioni di euro, tra oggi e domani i portoghesi daranno una risposta definitiva. La volontà del messicano potrebbe influire, e di molto, la decisione del Porto.

Medaglie Ricamate a…… Mano

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Se la Regione Sicilia dovesse assegnare delle medaglie alle Societa’ Partecipate, escludendo quelle d’oro, d’argento e di bronzo, potrebbe ricamarle a mano, basta un ago, un uncinetto e qualche pezza colorata. 
 
Le medaglie per le Partecipate Siciliane, potrebbero avere colori diversi, secondo l’importanza del piazzamento ottenuto, cosi’ quella nera andrebbe alla vincitrice, parlo della Riscossione Sicilia, guidata dal Real Manager Antonio Fiumefreddo.
E’ riuscita solo nel 2014 a “fatturare” un buco da 14 Milioni di Euro. Fortunatamente la Regione Sicilia, con l’approvazione del bilancio e’ riuscita con la maestria di un sarto a mettere la pezza giusta.
Nel medagliere della Riscossione Sicilia, andrebbero messe piu’ medaglie di pezza, visto che dal 2010, si erano gia’accumulate perdite o meglio fuoriuscite, per 30 Milioni di euro.
La Regione Sicilia ancora una volta le e’ venuta in soccorso, mettendo in campo la Legge di Stabilita’, nell’ultima finanziaria ha dato il via libera alla sua ricapitalizzazione, assegnandole come “premio” per i piazzamenti ottenuti in questi ultimi anni, altri 13 Milioni e 900 mila euro.
Medaglia ricamata d’argento spetta di diritto alla Partecipata “Sviluppo Italia Sicilia” con perdite che hanno sfiorato i 7 Milioni di euro: per salvare quest’altra Societa’, nonna Regione, ha creato un fondo di solidarieta’ presso l’Assessorato all’Economia, di un milione e 200 mila euro.
 
Medagliere delle Partecipate :
  • Airgest, Societa’ che gestisce l’aereoporto di Palermo, perdite non fisiologiche per  6 milioni e mezzo di euro.
  • Interporti Siciliani segno meno per 3 milioni e 200 mila euro.
  • Seus, Societa’ che gestisce il 118,  meno 500 mila euro.
  • Mercati Agroalimentari: buco da 5 milioni di euro
Cosa dire ancora? Anche alla Regione Sicilia bisognerebbe dare una medaglia, quella Honoris Causa, mi sembra quella giusta.

vivicentro.it/isole/opinioni   Medaglie Ricamate a…… Mano. Lo Piano-SaintRed

Salassi Olimpici

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GIOCHI OLIMPICI – Organizzare un’ Olimpiade moderna comporta una spesa enorme, un salasso monetario insostenibile per tante Nazioni. L’Italia con l’attuale situazione economica, fa parte di questa cerchia.
Negli anni passati, si era gia’ discusso di una possibile candidatura romana per i Giochi Olimpici nel prossimo 2020, Monti quando ricopriva la carica di 1 Ministro, aveva espresso parere negativo, Letta al contrario sarebbe stato favorevole, l’ultima arrivata  Virginia Raggi attuale Sindaco della Citta’ eterna, aveva dribblato la domanda fatta dai giornalisti in campagna elettorale, dicendo che a Roma bisognava pensare prima a problemi molto piu’ importanti e poi se ve ne fosse stato lo spazio economico, si sarebbe deciso per una eventuale Citta’ Olimpica.
Ospitare le Olimpiadi, vuol dire investire un’infinita’ di capitali, e non sempre le ciambelle riescono col buco, ne sa qualcosa Londra che dopo i giochi del 2012, si sta ancora leccando le ferite. I burocrati londinesi avevano convinto i contribuenti, dicendo bugie a valanga, millantando vantaggi e profitti che poi non ci sono stati, magari per loro si. quando si hanno le mani in pasta, e’ facile imbrattarsi.
Gli stessi giochi di Pechino, sono stati un vero colabrodo, un salasso totale anche per un colosso economico come la Cina, per non parlare delle Olimpiadi di Atene, vennero spesi 9.5 miliardi di euro, se ne recuperarono appena 4,5: da questo spreco colossale alcuni economisti dissero che da allora iniziarono i guai per la Grecia.
L’Italia in un contesto in cui si lesinano i centesimi, non puo’ andare incontro ad una sicura debacle, anche in considerazione che a Roma sarebbero pronti centinaia di lupacchiotti affamati, visto che da qualche mese sono state ridotte le “scorte” delle tangenti.
I tempi sono cambiati :
Una volta si gareggiava per una corona d’alloro, ora per una corona d’oro e pietre preziose, gli atleti fanno parte di una macchina mondiale macinasoldi, purtroppo non passa giorno che non si scoprano manipolazioni genetiche che avvantaggino anche gli atleti piu’ blasonati.
Chi risultava positivo all’antidoping, veniva coperto da ignominia e mandato a casa vita natural durante, oggi si torna in pista dopo una squalifica di 2 o 3 anni.
I Giochi Olimpici non potranno mai essere cancellati, sarebbe come dare un colpo di spugna alla Storia, purtroppo dopo 2 secoli hanno perso il loro antico spirito di lealta’.

vivicentro.it/blogger/LoPiano-SaintRed –  Salassi Olimpici Lo Piano – SaintRed

La (timida) ripartenza del Meridione

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Se il Sud riparte è certo una bella notizia. E i dati Istat sull’andamento del Pil nel 2015 consentono finalmente un po’ di ottimismo. Il Mezzogiorno sta uscendo da una delle più gravi recessioni della sua storia, allineandosi se pur con ritardo al resto d’Europa e superando anche il Centro-Nord. Ciò premesso, meglio evitare i facili entusiasmi. Perché a ben guardarli i numeri dell’Istat presentano luci e ombre.

Il leggero accenno di convergenza del Mezzogiorno (ma stiamo parlando di qualche punto decimale di differenza) è dovuto all’eccezionale performance dell’agricoltura: +7,3%. L’industria meridionale è invece ancora ferma, come del resto quella dell’Italia centrale.

Di contro, nel Settentrione è proprio l’industria che si è rimessa in moto: +1,6% nel Nord-Ovest e +2,6% nel Nord-Est. Per certi versi, quindi, il divario produttivo fra le due parti del Paese si è addirittura accentuato, almeno per quel che concerne la «divisione del lavoro» – come si dice in gergo. In un quadro di generale ripresa, l’intera Italia meridionale (che non dimentichiamolo fa 20 milioni di abitanti, il doppio della Grecia) rischia di specializzarsi in produzioni a più basso valore aggiunto, e a minore contenuto tecnologico, quali l’agricoltura e il turismo. Questo mentre nel Nord l’industria ha fatto reali progressi, peraltro con un rafforzamento delle produzioni a medio-alto valore aggiunto come la meccanica strumentale. In mezzo, l’importante apparato industriale del Centro Italia sconta la mancata innovazione, sia nella forma d’impresa sia nelle produzioni, cioè il fatto di essere rimasto legato più del Nord alla piccola dimensione e ai settori leggeri.

L’andamento degli altri settori, dai trasporti alle costruzioni, e qualche confronto internazionale suggeriscono che il Sud Italia stia seguendo un percorso simile al resto della periferia meridionale dell’Eurozona: dalla Grecia al Portogallo, ma per certi versi anche la Spagna, dove la crescita ha ripreso alcuni tratti speculativi (la bolla edilizia) tipici degli anni precedenti la crisi del 2008. Ben inteso, ci sono anche le luci – e queste non erano affatto scontate. L’aumento nei trasporti, ad esempio, è conseguenza del buon incremento registrato nei voli low cost, che a sua volta traina il turismo. E il balzo in avanti nell’agricoltura è davvero impressionante. Questi dati suggeriscono che nel Mezzogiorno vi sono oggi energie imprenditoriali di tutto rispetto (attori privati, ma anche operatori pubblici), che riescono nel mutevole contesto globale ad attivare flussi di esportazione di beni o di attrazione di servizi. È una buona base su cui ripartire, tale da consentire un cauto ottimismo.

Ma è solo la base, sia ben chiaro, sulla quale occorrerà costruire ben altro, se non si vuole che presto il divario con il Nord – e con il cuore dell’Eurozona – torni ad ampliarsi. Il Mezzogiorno non può vivere solo di agricoltura, per quanto specializzata (peraltro al Sud la terra coltivabile è poca, in rapporto agli abitanti), né di turismo; tantomeno di costruzioni. È necessaria una politica di attrazione degli investimenti industriali e di realizzazione dei grandi nodi infrastrutturali, politica di cui quest’anno abbiamo iniziato a vedere solo alcuni accenni, contraddittori: energico è stato ad esempio l’impegno del governo o di alcune regioni nell’attrazione di imprese, positiva la defiscalizzazione degli utili re-investiti (attuata in Campania); ma criticabile la scelta di procedere a quindici distinti patti per il Sud, senza alcun coordinamento. E poi bisogna stare attenti a non commettere errori, sempre in agguato dati alcuni connotati strutturali del nostro Paese: quest’anno molti voli low cost della Ryanair sono stati sul punto di andarsene, per l’aumento delle tasse aeroportuali legate al salvataggio di Alitalia. Un’eventualità solo in extremis scongiurata.

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vivicentro.it/editoriale –  lastampa/ La (timida) ripartenza del Meridione EMANUELE FELICE

Votantonio

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Da tifoso di una squadra che non è la sua Juve, c’è stato un tempo in cui avrei preferito camminare a piedi nudi su un tappeto di vetri rotti piuttosto che scrivere queste righe Ma Antonio Conte se le merita tutte. E non solo perché, chiamato a guidare una leva calcistica tecnicamente modesta, ha dato un ripasso di calcio alla Spagna campione d’Europa. Dell’italiano verace il ct della Nazionale possiede il vittimismo, incorniciato su quel volto addolorato che ti scruta come se fosse in credito col mondo e con te. E poi la permalosità, la megalomania, l’irruenza disarticolata e pittoresca. Ma è uno dei pochissimi leader politici di questo Paese, se per politica si intende la capacità di avere sempre un’idea precisa del posto in cui si vuole andare. Conte ha l’energia visionaria di chi immagina un futuro improbabile, eppure possibile. E riesce a realizzarlo attingendo ai valori profondi del genio italico, che non sono l’estro e l’indisciplina, ma la volontà di soffrire e di offrire una dedizione ossessiva alla causa.

Il mio primo caporedattore sosteneva che lo sport e il giornalismo sono come l’amore: per farli bene bisogna essere eccitati. Il problema dell’Italia, intesa come popolo, è che siamo diventati flosci. La molla dell’entusiasmo si è inceppata, a furia di scattare a vuoto. Invece quella dell’Italia, intesa come Nazionale, è indistruttibile al pari della chioma del suo condottiero. Chapeau.

vivicentro.it/opinione lastampa/ Antonio Conte – Votantonio MASSIMO GRAMELLINI

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Addio a Bud Spencer, il Piedone nazionale

Addio a Bud Spencer, l’attore dei film western all’italiana più famoso degli anni Settanta

Roma- Si è spento all’età di 86 anni Carlo Pedersoli, alias Bud Spencer. Ad annunciarlo all’agenzia Ansa è stato il figlio Giuseppe che, in serata, ha diramato questo comunicato: “Papà è volato via serenamente alle 18.15. Non ha sofferto, aveva tutti noi accanto e la sua ultima parola è stata grazie”.

L’attore napoletano viveva a Roma ed è ricordato soprattutto per i suoi film “spaghetti western” degli anni 70’, in coppia con Giuliano Gemma e con Terence Hill, divenuti cult del cinema italiano (tra i tanti: Lo chiamavano Trinità, Anche gli angeli mangiano fagioli, Porgi l’altra guancia) e molti film polizieschi degli anni ’80 come  Piedone lo sbirro, Piedone l’Africano, Piedone a Hong Kong, Piedone d’Egitto, Banana Joe.

L’ultimo suo film risale al 2009 (Tesoro sono un killer, per la regia di Sebastian Nieman).

Ricordiamo infine anche le sue molteplici partecipazioni a discrete serie televisive degli anni Novanta tra le quali Big man, Detective Extralarge, Noi siamo angeli. Le sue ultime apparizioni alle serie tv sono nel 2010 con I delitti del cuoco che ripercorrono ancora una volta il filone poliziesco.

di Maria D’Auria

Euro2016, i quarti di finale: calendario, partite, risultati

I GIOCHI SONO FATTI, siamo ai Quarti di finale EURO 2016 e si  entra sempre più nel vivo.

Dopo gli ottavi è il momento di pensare ai Quarti di finale EURO 2016 con le migliori otto squadre che si contenderanno il titolo di regina d’Europa. Il programma prevede una partita serale da giovedì 30 giugno sino a domenica 3 luglio.

Questo il Calendario con gli accoppiamenti per le partite dei quarti di finale degli Europei 2016, in programma tra il 30 giugno e il 3 luglio

Quarti di finale EURO 2016
1: Polonia – Portogallo (21.00, 30 giugno, Marsiglia)
2: Galles – Belgio (21.00, 1 luglio, Lille)
3: Germania – Italia (21.00, 2 luglio, Bordeaux)
4: Francia – Islanda (21.00, 3 luglio, St-Denis)

Sia la Rai che Sky Sport avranno copertura integrale di tutte e quattro le partite

QUESTI I RISULTATI DEGLI Ottavi di finale EURO 2016 che hanno determinato il tabellone dei Quarti di cui sopra (in rosso le squadre che sono passate):

Sabato 25 giugno
Gara 1: Svizzera vs Polonia (ore 15.00, Stade Guichard, St-Etienne) Ai rigori: 5-6 (1-1) (4-5)
Gara 3: Galles vs Irlanda del Nord (18.00, Parc des princes, Parigi) 1-0
Gara 2: Croazia vs Portogallo (ore 21.00, Stade Bollaert-Delelis, Lens) 0-1

Domenica 26 giugno
Gara 7: Francia vs Irlanda (15.00, Parc Ol, Lione) 2-1
Gara 5: Germania vs Slovacchia (18.00, Stade Pierre Mauroy, Lille) 3-0
Gara 4: Ungheria vs Belgio (ore 21.00, Stadium Municipal, Tolosa) 0-4

Lunedì 27 giugno
Gara 6: Italia – Spagna (18.00,Stade de France, St-Deni) 2-0
Gara 8: Inghilterra vs Islanda (21.00, Allianz Riviera, Nizza) 1-2

vivicentro.it/sport/cronaca-sportiva –  Euro2016, i quarti di finale: calendario, partite, risultati

 

Euro2016, ottavi di finale: Incredibile Islanda, Inghilterra battutta ed eliminata!

La sintesi di Islanda – Inghilterra 2 – 1

La squadra di Hodgson parte con i favori del pronostico contro la sorpresa Islanda. La partita si sblocca subito a causa del calcio di rigore concesso dopo tre minuti per il fallo dell’estremo difensore islandese su Sterling lancianto a rete. Rooney dal dischetto trasforma senza affanni.
Incredibile però è la reazione degli islandesi che pareggiano nell’azione successiva. Rimessa con le mani lunga in area di rigore, la sponda di testa per Sigurdsson è perfetta e consente il facile tap-in del numero 6 in maglia blu.
Dopo 6 minuti è già 1-1.
Partita dai ritmi alti con l’Inghilterra lanciata alla ricerca del nuovo vantaggio. È Alli ad andare vicino al gol con un gran destro dai 25 metri di poco alto sulla traversa.
A sorpresa però gli scandinavi ribaltano il risultato. È Sigthorsson che porta sul 2-1 l’Islanda con un preciso piatto destro che beffa Hurt
Al 27esimo girata volante di Kane,con risposta efficace del portiere islandese.
La ripresa si apre con l’Islanda che va addirittura vicina alla terza rete; solo Hurt infatti nega la doppietta a Sigurdsson, autore di una spettacolare rovesciata.
L’ingresso di Vardy rivitalizza l’Inghilterra. L’attaccante del Leicester dà vivacità all’attacco ma l’Islanda non corre reali pericoli.
Al contrario sono gli islandesi a sfiorare il terzo gol ma solo un grande Hurt tiene a galla l’Inghilterra.
L’assedio finale dell’Inghilterra, basato quasi esclusivamente sui palloni alti preda dell’Islanda, non porta a nulla. Dopo tre minuti di recupero l’arbitro fischia la fine, decretando l’impresa dell’Islanda, che arriva clamorosamente ai quarti di finale, e l’inizio dell’incubo per gli inglesi.

INGHILTERRA: Joe Hart, Kyle Walker, Danny Rose, Gary Cahill, Chris Smalling, Raheem Sterling (60′ Jamie Vardy), Harry Kane, Wayne Rooney (C) (86′ Marcus Rashford), Daniel Sturridge, Eric Dier (46′ Jack Wilshere), Dele Alli
Panchina: James Milner, Adam Lallana, Nathaniel Clyne, Fraser Forster, Jordan Henderson, John Stones, Ross Barkley, Ryan Bertrand, Tom Heaton
Allenatore: Roy Hodgson

ISLANDA: Hannes Halldórsson, Birkir Sævarsson, Ragnar Sigurdsson, Johann Gudmundsson, Birkir Bjarnason, Kolbeinn Sigthórsson (76′ Elmar Bjarnason), Gylfi Sigurdsson, Kári Árnason, Jón Dadi Bödvarsson (86′ Arnor Ingvi Traustason), Aron Gunnarsson (C), Ari Skúlason
Panchina: Haukur Heidar Hauksson, Hjörtur Hermannsson, Sverrir Ingason, Alfred Finnbogason, Ögmundur Kristinsson, Ingvar Jónsson, Rúnar Már Sigurjónsson, Hordur Magnússon, Emil Hallfredsson, Eidur Gudjohnsen
Allenatore: Lars Lagerbäck, Heimir Hallgrímsson

Arbitro: Skomina
Ammoniti: Sigurdsson, Gunnarsson (IS), Sturridge (IN)

Top: Sigurdsson (Islanda), Hurt (inghilterra)

Raffaele Izzo

Anche Insigne partecipa alla vittoria dell’ Italia: ecco il messaggio del Napoli

C’ è anche lo zampino di Lorenzo Insigne nella convincente vittoria dell’ Italia sulla Spagna. Ecco quanto riporta il Napoli sul proprio sito ufficiale:

“Prosegue l’avventura dell’Italia ad Euro 2016. Gli azzurri battono la Spagna per 2-0 allo “Stade de Paris” in una sfida emozionante che consegna alla Nazionale azzurra i quarti di finale.

Insigne è entrato al minuto 82 e ha disputato un finale esaltante, prima sfiorando il gol e poi propiziando la rete del 2-0 con una splendida apertura di 40 metri.

Le reti: 33′ Chiellini, 91′ Pellè.

L’Italia adesso affronterà la Germania sabato 2 luglio a Bordeaux alle ore 21 per i quarti di finale dei campionati europei”. 

 

Da sscnapoli.it

Reina: “Complimenti agli azzurri… vittoria meritata”

Il portiere del Napoli Pepe Reina ha commentato così la vittoria dell’ Italia contro la sua Spagna sul proprio profilo Twitter:

“Forza Spagna, complimenti Italia, che ha meritato la vittoria… Peccato, bisogna riflettere e migliorare nei prossimi due anni”

Sky – Il Napoli continua a seguire Witsel ma occhio al Chelsea

Si continua a parlare in questi giorni dell’ interesse da parte del Napoli per Axel Witsel, centrocampista belga di proprietà dello Zenit. Witsel, però, è seguito da tanti altri club fra cui il Chelsea. Gianluca Di Marzio, giornalista di Sky Sport ed esperto di calciomercato, ha riportato le seguenti indiscrezioni sul proprio sito ufficiale:
“Ci ha provato fino alla fine il Chelsea di Antonio Conte, ma ora sembra aver mollato la presa. I Blues sono arrivati ad offrire fino a 40 milioni alla Roma per Radja Nainggolan, ma i continui ‘no’ del club giallorosso – e la volontà del giocatore di restare nella Capitale – sembra abbiano fatto desistere la dirigenza londinese. Per ora, dunque – come vi abbiamo raccontato nella giornata di ieri – la pista che porta al belga è stata abbandonata e il Chelsea è pronto a farsi sotto per Axel Witsel dello Zenit, tra gli obiettivi di Conte”.

Da gianlucadimarzio.com

Euro 2016, cuore Italia: Spagna umiliata

Grandissima prestazione degli uomini di Antonio Conte che battono la Spagna di Del Bosque per 2-0 al termine di un match dominato in lungo e in largo.

Il prossimo ostacolo sulla strada degli azzurri sarà, sabato prossimo, la Germiania di Low.

L’ex allenatore della Juve si affida alla squadra che ha battuto il Belgio, con l’unica differenza dell’inserimento di De Sciglio al posto di Candreva e quello di Florenzi al posto di Darmian.

Parte subito forte l’Italia che prima con Pellè e poi con Giaccherini spreca due grandi occasioni.

Il portiere spagnolo David De Gea, al pari di Buffon, è il migliore in campo. Grandissimi interventi per l’estremo difensore del Manchester United, che sbarra la strada, nel primo tempo, a Pellè, Giaccherini ed Eder. Il muro alzato dal giovane portiere regge fino al 33′ quando respinge un bolide di Eder e Chiellini segna il tap in facile facile.

Nella ripresa l’Italia continua ad attaccare e spreca una grande occasione con Eder.

La Spagna si accende negli ultimi minuti e Buffon è miracoloso su Piquè.

Al 90′ il contropiede azzurro con Pellè che solo davanti a De Gea chiude il match con un gol molto simile a quello siglato contro il Belgio.

Ecco il tabellino: Italia-Spagna 2-0

(primo tempo 1-0)

MARCATORI: Chiellini al 33′ p.t.; Pellè al 46′ s.t.

ITALIA (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Florenzi (dal 39′ s.t. Darmian), Parolo, De Rossi (dal 9′ s.t. Thiago Motta), Giaccherini, De Sciglio; Pellè, Eder (dal 37′ s.t. Insigne). (Sirigu, Marchetti, Ogbonna, Darmian, Sturaro, Bernardeschi, El Shaarawy, Immobile, Zaza)

  • Allenatore: Conte.
  • Indisponibili: Candreva.
  • Diffidati: Andrea Barzagli, Leonardo Bonucci, Gigi Buffon, Giorgio Chiellini, Daniele De Rossi, Éder, Lorenzo Insigne, Thiago Motta, Salvatore Sirigu, Simone Zaza.

SPAGNA (4-3-3): De Gea; Juanfran, Piqué, Ramos, Jordi Alba; Fabregas, Busquets, Iniesta; David Silva, Morata (dal 25′ s.t. Lucas Vazquez), Nolito (dal 1′ s.t. Aduriz, dal 36′ s.t. Pedro). (Casillas, Sergio Rico, Bellerin, Bartra, Azpilicueta, San José, Koke, Thiago Alcantara, Bruno Soriano).

  • Allenatore: Del Bosque.
  • Diffidati: Sergio Ramos.

Arbitro: Cüneyt Çakır (Turchia).

  • Guardalinee: Bahattin Duran e Tarik Ongun (Turchia).
  • Quarto uomo: Felix Brych (Inghilterra).
  • Arbitri di porta: Hüseyin Göçek e Barış Şimşek (Turchia).

NOTE: ammoniti De Sciglio (I), Nolito (S), Pellè (I), Thiago Motta (I), David Silva (S) per gioco scorretto, Busquets (S) per proteste

Il Pescara presenta Bryan Cristante

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                                               Presentato il nuovo centrocampista del Pescara, Bryan Cristante.

 

Nella “Sancta Sanctorum” del presidente del Pescara, Daniele Sebastiani, vale a dire presso l’Interservice Leasing di Viale Bovio a Pescara, è stato presentato il nuovo acquisto del Pescara, il centrocampista Bryan Cristante, prelevato dal Benfica.

Ecco le impressioni del biondo mediano durante la sua conferenza di presentazione con la sua nuova maglia: “Sono un centrocampista con un buon fisico e con delle buone qualità. Ora sta a me dimostrarlo. Ho fatto un po’ di esperienza all’estero ed ora sono pronto per giocare nel Pescara. Ringrazio Mister Oddo che mi ha voluto alla sua corte. Lui è una persona a cui piace lavorare con i giovani e che è perfettamente in grado di tirare fuori il meglio dai suoi ragazzi. Ci siamo sentiti per telefono e per me è stata una grande emozione, dal momento che mi ha detto di credere molto in me. Tutti me ne hanno parlato bene ed è per questo che ho preferito Pescara ad altre piazze (Cagliari ndc).

Posso giocare sia come mezz’ala che come play davanti alla difesa. Vengo dal Benfica, una squadra che ha fatto i quarti in Champions League quest’anno. Ho fatto un buon primo anno, dove ho anche giocato, poi, quest’anno, è andata un po’ meno bene, anche a causa del cambio di allenatore. Arrivo in una squadra che deve lottare per salvarsi, e cercherò di dare tutto il mio apporto. Mi piacerebbe avere la maglia numero 24, se è disponibile. Ai tifosi dico che mi impegnerò al cento per cento per questi colori e li saluto affettuosamente.”

CHRISTIAN BARISANI

Castellammare, domani 28 giugno interruzione dell’energia elettrica: ecco le zone interessate

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Nella giornata di domani 28 giugno, a causa di alcuni lavori agli impianti Enel, per alcune ore a Castellammare sarà interrotta la fornitura di energia elettrica.
A dare notizia dell’interruzione di energia elettrica di domani è l’avviso dell’Enel affisso a molti portoni delle zone interessate ai lavori in questione.
L’interruzione dovrebbe durare dalle 9.30 alle 16.30, esclusivamente di martedì 28 giugno.
Le zone interessate sono: Via Petrarca, Via Virgilio, Via Leopardi, Via Marconi, Via Quasimodo, Via Pascoli, Via Carducci, Traversa Mercato Agricolo, Viale Dante.
Di seguito riportiamo l’avviso dell’Enel con tutti i dettagli.

Raffaele Izzo

Castellammare, il 29 giugno mancherà l’acqua: ecco dove

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Ecco dove mancherà l’acqua

La Gori ha comunicato la sospensione dell’erogazione idrica nel comune di Castellammare di Stabia per il prossimo mercoledì 29 giugno dalle 9 alle 20. Queste le vie interessate:

– VIA PANORAMICA (DAL CIV.1 AL CIV. 81)
– VIA MEZZA PIETRA
– VIA EREMITAGGIO
– VIA MONACIELLO
– ZONA SCANZANO
– VIALE DELLE TERME
– VIALE DELLE PUGLIE
– PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA
– VIA VARANO
– VIA SURRIPA (DAL CIVICO 70 AL 98)
– SALITA PONTE SCANZANO
– VIA SOLARO.

Vozza e Zingone : Il Comune chiarisca sui contratti di sostituzione a Multiservizi

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RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO
Vozza e Zingone : ‘’Cosa s’intende fare per bloccare le assunzioni pilotate e chi è stato assunto nella società che svolgerà il sevizio tributi?’’
Lettera a vivicentroCastellammare  “Chiarezza” è quanto chiedono Salvatore Vozza e Alessandro Zingone,  in merito ai contratti di sostituzione, presso l’azienda Multiservizi. Già nel fine settimana i due rappresentanti d’opposizione erano intervenuti sull’argomento chiedendo di sapere se tale informazione fosse vera e qualora fosse vera di capire il criterio utilizzato per scegliere le persone cui affidare gli incarichi di sostituzione estiva.
“I primi quattro lavoratori  – commentano  Vozza e Zingone – sono entrati  oggi ,gli altri sedici saranno avviati nei prossimi giorni. Speriamo per la città che questo  non sia vero e non sia questo il messaggio che PD e le liste di destra inviano , a pochi giorni dalla chiusura delle urne,sul tema della trasparenza e del lavoro’’.
Un episodio che Vozza e Zingone definiscono , senza mezzi termini,
‘’una prima, brutale, spartizione dei lavoratori che dovrebbero consentire di attuare il piano ferie alla Multiservizi, sarebbe stata organizzata per pagare le prime cambiali elettorali.
Esiste – chiedono-  un piano ferie già concordato con i sindacati?
Perché non si è utilizzato , almeno in parte, il criterio dei lavoratori delle aree di crisi?
Perché non si è scelta la strada del centro per l’impiego?
La nostra impressione è che sia già cominciata una brutta partita dei soliti noti a danno della città.
In giro e a muoversi su questi temi c’è già qualcuno che si sente investito dal ruolo di assessore?
Non stiamo parlando di sciocchezze l’appalto dei rifiuti vale quasi 100 milioni.
Vuoi vedere , che nonostante la gara svolta,  si corre  il rischio di continuare con gli affidamenti provvisori?
Le condizioni in cui versa la città sono quelle che vediamo sotto i nostri occhi, i cittadini pagano bollette salate per un servizio che funziona male .
Allora noi chiediamo:
 è possibile sapere  a quanto ammontano le ore di lavoro straordinario negli ultimi tre mesi;  qual è la percentuale di raccolta differenziata, e in ultimo cosa s’intende fare per bloccare le assunzioni pilotate e chi è stato assunto nella società che svolgerà il sevizio tributi?
Continuiamo a ritenere che in una situazione di difficoltà occupazionale come questa, il rispetto delle regole e la trasparenza nelle modalità di selezione siano la base da cui partire. “
Salvatore Vozza Alessandro Zingone

ESCLUSIVA – Juve Stabia, vicino un colpo importante a centrocampo: manca solo la firma

Questi i dettagli raccolti in esclusiva

Il presidente Franco Manniello ha deciso di allestire un organico all’altezza della prossima stagione di Lega Pro e gli ultimi contatti con calciatori di importante livello lo dimostrano. Da Russo a Liviero, passando per altri profili di cui vi abbiamo parlato e la riconferma dell’ottimo Lisi che ha rinnovato proprio questa mattina il suo contratto (CLICCA QUI per i dettagli).

Secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di Vivicentro.it da fonti vicine al calciatore, sta per arrivare un super colpo per le Vespe. Infatti, trattativa ormai conclusa, manca soltanto la firma per vedere a Castellammare di Stabia l’esperto centrocampista, in arrivo dal Lecce, classe ’87, nativo di Roma, Stefano Salvi.

Centrocampista centrale dal piede destro, sa unire quantità e qualità al gioco. Arrivato al Lecce nel 2013, nel luglio del 2015 ha rinnovato il suo contratto e vanta un’esperienza, anche se breve, al Sorrento nel 2013. Ha giocato in questa stagione ben 25 gare tra campionato, play off e coppa Italia, mettendo a segno un gol proprio negli spareggi per la B. Piero Braglia si è fidato molto di lui, per Fontana un colpo importante.

L’arrivo di Salvi, però, apre le porte alla cessione di Kenneth Obodo che potrebbe lasciare la Juve Stabia, in quanto i due calciatori ricoprono lo stesso ruolo.

a cura di Ciro Novellino

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Raffaele Cutolo e l’accusa allo Stato: “Potevo salvare Aldo Moro, fui fermato da Gava”

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Le sue parole

Raffaele Cutolo, boss della Nuova Camorra Organizzata che si trova in carcere dal 1979, lancia una vera e propria bombaIl Corriere della Sera riporta alcune dichiarazioni secondo le quali egli avrebbe potuto salvare Aldo Moro, nel 1978, se non glielo avesse impedito la Democrazia Cristiana nella persona di Antonio Gava che, nato a Castellammare di Stabia, era detto il viceré per l’enorme quantità di voti che era in grado di spostare. Raffaele Cutolo riferisce che fu proprio il veto del politico stabiese a impedirgli di salvare Aldo Moro, rapito dalle Brigate Rosse: “Era un piano semplice, uomini dell’organizzazione si sarebbero portati, armati, presso l’appartamento, visto che solo 4-5 persone vigilavano sul covo di Moro”, ma arrivò da Roma l’ordine di restare fermi, di non muoversi. Il piano Cutolo l’aveva ideato insieme a un suo uomo di fiducia, Nicolino Selis, facente parte della banda della Magliana poi “promosso” a capozona dal boss nato a Ottaviano. Selis in quel periodo era latitante e si nascondeva proprio nei pressi del rifugio dove le Brigare Rosse tenevano sequestrato Moro. Come andò a finire lo sappiamo. L’anno successivo, nel 1979, Raffaele Cutolo fu arrestato, ma dalla prigione fece in modo di far rimettere in libertà Ciro Cirillo, politico napoletano della Democrazia Cristiana e fedelissimo proprio di Antonio Gava, preso come ostaggio ancora dalle BR. Per l’operazione non fu necessaria un’irruzione armata, come aveva intenzione di operare per Aldo Moro, ma un grosso riscatto.

Sono dichiarazioni non confermate, ma da brividi…

Widmer, l’agente: “Non ho sentito il Napoli, ma sarebbe una piazza gradita”

Le sue parole

Fredy Strasser, agente di Widmer, esterno dell’Udinese ha parlato a Radio Gol, come riferito da Diego De Luca: “Fino a questo momento non ho avuto nessun contatto con il Napoli che sarebbe comunque una piazza gradita. Si gioca sempre per vincere lì e c’è la Champions League da giocare. Non so se Napoli e Udinese abbiano parlato di un suo trasferimento, ma ad Udine sta bene”.