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A 60 anni diventa madre con gli ovuli della figlia morta per dare alla luce suo nipote

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A 60 anni una donna inglese è riuscita a realizzare l’ultimo desiderio di sua figlia morta per un cancro all’intestino: dare alla luce il suo stesso nipote, facendosi impiantare gli ovuli congelati della ragazza fecondati da un donatore.

Lo ha stabilito la Corte d’appello britannica, consentendo così alla donna di superare i problemi dei permessi necessari per l’esportazione degli ovuli negli Stati Uniti. La Human Fertility and Embryology Authority (Hfea), infatti, aveva negato il permesso di esportazione poichè mancava una volontà scritta da parte della ragazza.

La figlia della donna era da tempo malata di cancro all’intestino e aveva congelato i suoi ovuli nella speranza di poter guarire ed avere un bambino suo. Ma la ragazza cinque anni fa, all’età di vent’anni, è deceduta lasciando a sua madre il suo ultimo desiderio: ha chiesto alla donna di fecondare con il seme di un donatore gli ovuli e di dare alla luce questo bambino che lei avrebbe così tanto voluto.

Così la donna, una volta elaborato il lutto, ha cercato dappertutto una clinica che potesse aiutarla con la fecondazione assistita, ma non ha trovato neppure una clinica disposta ad aiutarla in tutto il paese. Infine, dopo anni di ricerche, ha trovato una clinica a New York dove questo tipo di interventi vengono effettuati che è disposta ad aiutarla, al prezzo di 80 mila dollari.

L’unica “prova” a sostegno della tesi dei genitori era un dialogo a cui avrebbe partecipato anche uno dei dottori dell’ospedale in cui la ragazza era ricoverata. Una storia incredibile, commenta Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, anche se in passato ci sono stati casi in cui una madre ha portato avanti la gravidanza facendosi impiantare gli ovuli della figlia, ma quello in oggetto sarebbe il primo caso al mondo in cui la donatrice è defunta.

vivicentro.it/cronaca –  Agenpress/ A 60 anni diventa madre con gli ovuli della figlia morta per dare alla luce suo nipote (Giovanni D’AGATA)

Emendamento Regeni, l’Egitto risponde all’Italia: «Insoddisfatti per decisione su forniture F16»

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«L’egitto ha seguito con disagio» la decisione del Senato italiano di «sospendere la fornitura di pezzi di ricambio per gli F16 in collegamento con il caso dell’omicidio del ricercatore italiano» Giulio Regeni, trovato morto in Egitto lo scorso febbraio. In una nota, il ministero degli Esteri egiziano ha affermato che questo passo «non è in armonia con la portata della cooperazione esistente tra gli inquirenti dei due Paesi sin da quando è stato scoperto il caso e con il rapporto speciale che lega i due Paesi a tutti i livelli».

L’emendamento stoppa la fornitura gratuita di ricambi per F16
Nel ddl di conversione in legge del decreto di proroga delle missioni internazionali, che ha avuto il via libera di Palazzo Madama ed è passato all’esame della Camera, è contenuto il cosiddetto «emendamento Regeni» con cui si disciplina lo stop alla fornitura gratuita di pezzi di ricambio per F16 all’Egitto. La diplomazia egiziana ha reso noto che «l’ambasciatore egiziano a Roma è stato incaricato di trasmettere un messaggio importante alla controparte italiana e che l’Egitto seguirà gli sviluppi della questione per prendere una decisione adeguata riguardo a come gestire le relazioni italo-egiziane», che l’Egitto «ha interesse a portare avanti a un livello che garantisca i reciproci interessi».

L’emendamento Regeni è un chiaro segnale politico
Su Facebook Nicola Latorre, presidente della commissione Difesa al Senato, ha scritto che l’ emendamento Regeni « non è un atto di ostilità verso la Repubblica araba d’Egitto, un Paese che combatte il terrorismo e del quale siamo amici e alleati. È piuttosto un segnale che ha l’obiettivo di sollecitare una più proficua collaborazione tra le rispettive autorità giudiziarie affinché si possa fare subito piena luce sulla morte di Giulio Regeni. Se un italiano subisce un’ingiustizia, come nel caso dei marò, o peggio perde la vita, l’Italia ha il dovere di appurare tutta la verità. Su questo punto non dovrebbe esserci polemica politica ma solo una grande solidarietà nazionale».

Gasparri: la sospensione della fornitura è un atto irresponsabile
Di avviso opposto il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. «Hanno perfettamente ragione le autorità egiziane a protestare per il voto del Pd di Renzi e della sua maggioranza al Senato con il quale è stata sospesa, contro il parere delle opposizioni, la fornitura di pezzi di ricambio per gli F16. La verità su Regeni va cercata in Egitto ma anche a Cambridge. L’Italia si deve far rispettare, l’Egitto
deve collaborare, ma quegli F16 volano agli ordini di chi combatte il terrorismo fondamentalista e difende la sicurezza di tutti noi»

vivicentro.it/politica /  ilsole24ore / Emendamento Regeni, l’Egitto risponde all’Italia: «Insoddisfatti per decisione su forniture F16»

La Cassazione ridà la figlia ai genitori-nonni di Casale: “La legge non prevede limiti d’età”

Luigi e Gabriella Deambrosis dopo la sentenza con cui nel 2012 la Corte d’Appello aveva dichiarato adottabile la loro figlia

Luigi Deambrosis e la moglie Gabriella Luigi e Gabriella Deambrosis, 75 e 63 anni, erano stati giudicati, sempre dalla Suprema Corte presieduta da Corrado Carnevale, incapaci di accudire la bambina nata nel 2010. Verdetto ribaltato

La legge non prevede limiti di età per “chi intende generare un figlio”: per questa ragione la Cassazione ha dato ragione al ricorso straordinario di marito e moglie, Luigi Deambrosis e Gabriella Carsano, 75 e 63 anni, di Mirabello, una frazione di Casale Monferrato, che da anni lottano per riavere la figlia, nata a Torino nel 2010 e dichiarata adottabile dalla stessa Suprema Corte nel 2013, presieduta da Corrado Carnevale, che aveva ritenuto i genitori troppo “anziani e sbadati”, confermando la sentenza della Corte d’Appello dell’anno precedente. Giudizio non condiviso dal nuovo verdetto che li ritiene genitori capaci e ricorda anche la loro assoluzione dall’accusa di abbandono di minore.

Il caso era esploso quando il Tribunale dei minori aveva deciso di togliere la piccola ai genitori, già tenuti d’occhio dai servizi sociali dopo la segnalazione dell’ospedale in cui era nata la bambina, dopo che, durante un trasloco, era rimasta per diversi minuti in auto da sola, a un mese e mezzo di vita, nel cortile di casa. Alcuni vicini se n’erano accorti e avevano segnalato l’episodio, anche se i genitori si sono sempre difesi spiegando: “Andavamo e venivamo tra l’auto e l’appartamento, la tenevamo costantemente d’occhio: è stata nel seggiolino 7 minuti, il tempo di scaldarle il latte”.

Al di là della singola vicenda, tuttavia, i periti si erano interrogati sull’effettiva “capacità genitoriale” della coppia: una capacità di accudire la piccola, nata dopo un lungo calvario di fecondazioni assistite e ricoveri all’estero, che va oltre ai limiti che potrebbero essere insiti nell’età avanzata dei due coniugi, che “non potrà essere l’unico elemento di giudizio e quindi un pregiudizio, ma unitamente agli altri elementi ha una sua considerevole importanza”. Nei primi tempi, fino alla sentenza d’Appello, i genitori hanno potuto vedere la piccola saltuariamente, in un “luogo neutro”. Ed è proprio questa limitazione dei rapporti che, secondo loro, non permette di creare una buona relazione con i genitori. “Si è detto che tra la figlia e la coppia non c’è empatia  –  aveva spiegato l’avvocato Deorsola  –  Eppure si è visto che c’è interazione: ed è già qualcosa di miracoloso se si tiene conto che la piccola è stata tolta a 35 giorni e da allora ha passato con mamma e papà appena 155 ore su quasi 20 mila ore di vita, ovvero lo 0,8 percento. La legge prevede che per togliere un bambino alla famiglia ci siano condizioni insufficienti e non recuperabili. E non è certo questo il caso”.

Parere, questo, che oggi è stato anche quello della Cassazione. Secondo la sentenza 13435 depositata dagli “ermellini’, infatti, le decisioni della magistratura che hanno tolto la figlia alla coppia si erano basate su pochi minuti di abbandono della minore in auto avvenuto il 28 giugno del 2010, vicenda per la quale è stato “definitivamente accertato che, invece, nessuno stato di pericolo fu provocato dall’episodio in questione”. In proposito i supremi giudici, tenendo presente le indicazioni della Corte di giustizia europea che considera l’adozione una “extrema ratio” alla quale ricorrere solo in caso di genitori “indegni”, hanno affermato il principio di diritto per cui “è revocabile per errore di fatto la sentenza di Cassazione che, nel confermare la declaratoria dello stato di adottabilità assunta dal giudici di merito, sia fondata su di una specifica circostanza supposta esistente (nella specie, l’avere i genitori lasciato un neonato da solo in automobile esponendolo a stato di pericolo) la cui verità era invece, limitatamente all’evento, positivamente esclusa”.

Inoltre la Suprema Corte, revocando il via definitivo allo stato di adottabilità, critica le sentenze precedenti perché percorse da un “refrain che fa da sfondo all’intera decisione, ed è quello dell’età dei genitori”. I supremi giudici sottolineano come le decisioni “pro adozione” abbiano considerato che “una gravidanza a 57 anni lei e 69 lui rappresenta una deviazione dalla norma” e che “crea il paradosso del bambino costretto ad occuparsi dei genitori”. Ad avviso del verdetto odierno, invece, è “errato il riferimento a pretesi ‘limiti’ che la legge italiana prevederebbe per chi intende generare un figlio, i quali non esistono”, e inoltre non si forniscono elementi “che possano illuminare circa l’assoluta inidoneità genitoriale, agganciata all’età o ad altro, da cui far derivare la misura estrema, e dai risvolti irreversibili, quali è lo stato di adottabilità”.

La Cassazione rileva, piuttosto, che erano emersi “una serie di riscontri favorevoli circa la situazione complessiva della minore” nella sua vita con mamma e papà, persone brave e stimate e senza “patologie mentali”, prima che i servizi sociali la allontanassero dai suoi genitori. Ed è “lo Stato”, scrive la sentenza, “allorché ha allontanato una neonata dai genitori a pochissime settimane dalla nascita”, ad aver “indotto” nella bimba “il disagio” che ora prova quando madre e padre, poche volte l’anno, hanno il permesso di vederla. Così la Suprema Corte ha “revocato” il ‘suo’ verdetto emesso l’8 novembre 2013 – uno degli ultimi atti firmati da Corrado Carnevale – e ha annullato con rinvio il giudizio di adottabilità emesso dalla Corte di Appello di Torino il 22 ottobre del 2012. La Corte torinese ora deve ricomporre questa famiglia smembrata sulla base di un pregiudizio anagrafico.

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Domani i funerali di Maria Ungureanu, la bimba uccisa

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Veglia di preghiera per Maria Ungureanu (ansa) Breve sosta in chiesa e poi esequie in piazza con vescovo

Si svolgeranno in piazza Salvatore Pacelli, dopo una breve sosta della salma in chiesa, i funerali di Maria Ungureanu, la bimba rumena di dieci anni violentata ed uccisa nella piscina di un resort a San Salvatore Telesino (Benevento) lo scorso 19 giugno.

A celebrare le esequie sarà il parroco don Franco Pezone alla presenza del vescovo di Cerreto Sannita – Telese – S. Agata dei Goti, monsignor Michele De Rosa.

Per l’occasione, il sindaco Fabio Romano, ha proclamato il lutto cittadino e, come comune, si è accollato le spese dei funerali.

Sul fronte delle indagini, intanto, si attendono i risultati dei rilievi effettuati dai carabinieri del Ris di Roma per gli inizi della prossima settimana mentre i militari, coordinati dalla Procura della Repubblica di Benevento, retta da Giovanni Conzo, continuano la verifica e il confronto dei dati e delle dichiarazioni rese da oltre 60 testimoni.

Il vero pericolo per l’economia? La Deutsche Bank

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Fmi, la Deutsche Bank ha fallito gli stress test della Fed. Troppo esposta sui derivati, potenziale fonte di choc esterni

Con un’esposizione ai derivati pari a circa quindici volte il Pil tedesco, Deutsche Bank e’ l’istituto che risulta la maggiore fonte potenziale al mondo di shock esterni per il sistema finanziario. E’ quanto sostiene il Fondo Monetario Internazionale nel suo Financial Sector Assessment Program. La banca tedesca, che ieri ha fallito insieme a Santander gli stress test della Federal Reserve, e’, secondo il Fmi, “il piu’ rilevante contribuente netto ai rischi sistemici tra le banche di rilevanza sistemica globale, seguita da Hsbc e Credit Suisse”. Secondo l’istituto di Washington, inoltre, il sistema bancario tedesco pone il maggior grado di rischi di contagio esterni in proporzione ai rischi interni (seguono Francia, Regno Unito e Usa).

Il Fmi sottolinea quindi che “la rilevanza di Deutsche Bank sottolinea la necessita’ di un’intensa supervisione sulla gestione del rischio e di un monitoraggio sull’esposizione transfrontaliera, cosi’ come della capacita’ delle banche di rilevanza sistemica di elaborare nuove procedure di risoluzione”. “La Germania”, si legge ancora nel documento, “ha bisogno di studiare se i suoi piani di risoluzione delle banche sono applicabili, dal punto di vista, ad esempio, della tempestiva valutazione delle attivita’ da trasferire, dell’accesso continuo alle infrastrutture dei mercati finanziari e dalla possibilita’ delle autorita’ di assicurare controlli su una banca con tempi di risoluzione di pochi giorni, con l’imposizione, se necessario, di una moratoria”. A rendere vulnerabile l’istituto teutonico e’ la colossale esposizione a derivati, stimata dalla Banca dei Regolamenti Internazionali come superiore a 50 mila miliardi di dollari, una cifra pari a duemila volte la capitalizzazione di mercato dell’istituto. Secondo la Bri, inoltre, Deutsche Bank e Morgan Stanley contano da sole per il 20% dell’esposizione globale a derivati. “Immaginate di acquistare una casa per duemila dollari con garanzie per un dollaro”, chioso’ il ‘Financial Times’ in un articolo dello scorso febbraio.

(AGI)

Castellammare, città ancora piena di rifiuti: i cittadini sono stanchi

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I dettagli

Castellammare di Stabia è nuovamente sommersa dai rifiuti, con tutti i disagi che questo può comportare. Va detto che non tutta la città delle acque vive questo problema in questo momento, in quanto alcune zone periferiche vedono la raccolta avvenire in maniera sistematica, mentre altre sono zone ancora dimenticate dalle autorità competenti. Fiamme e roghi in alcuni luoghi con l’intervento dei vigili del fuoco che hanno spento le fiamme. Si corra subito ai ripari…

‘Voglia Di Calciomercato’, seguici questa sera in diretta video!

Voglia Di Calciomercato, seguici giovedì in diretta video!

Il campionato è finito, ma la voglia di calcio è sempre viva, anzi cresce la ‘crisi di astinenza’ e allora non preoccupatevi. Da giovedì 9 giugno è tornato ‘Voglia di Calciomercato’, il nuovo format targato Vivicentro.

I giornalisti Ciro Novellino, caporedattore di Vivicentro.it e Gianluca Apicella, caporedattore di MagazinPragma, si uniscono in una sola voce e vi riveleranno tutte le ultime sul calciomercato. Dalla Premier alla Liga, passando per la serie A, la serie B e la LegaPro con focus approfonditi sulle vostre squadre del cuore. Euro 2016? Ci sarà anche quello e tutto sarà rigorosamente in diretta video.

Quarto appuntamento giovedì 30 giugno, dalle ore 18:45 in diretta dal ristorante Stuzzicò by Lucius, sito a Pompei. Potrete seguire il programma su Vivicentro.it, ma anche sulla pagine Facebook:

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  • Il contatto Facebook del giornalista Ciro Novellino
  • Il contatto Facebook del giornalista Gianluca Apicella
  • altre pagine che scoprirete…

Il giorno successivo potrete rivedere la puntata sul canale youtube di Vivicentro.it

Non potete proprio mancare…Voglia di calciomercato sta per cominciare

Hamsik: “Io resto a Napoli!”

Le sue parole

Marek Hamsik è ritornato nella sua Banska Bystrica e ha dichiarato a Sport: “E’ sempre un piacere ritornare dove sei nato. Sul mio futuro si è detto scritto e detto di tutto, ma la mia priorità è il Napoli. Il mio primo pensiero è questo club con cui ho ancora un contratto. Non è facile andare via e nemmeno sto pensando di farlo”.

Castellammare, estorsioni in Fincantieri: il giudice apre alle intercettazioni

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I dettagli

Le estorsioni in Fincantieri, è partito il processo per Tonino Vollono, Francesco Amoroso, Catello Schettino e i fratelli Catello e Ferdinando Scarpato, i cinque tra operai e sindacalisti accusati di aver taglieggiato alcune ditte subappaltatrici dell’indotto legato alla spa di cantieri navali. Il 29 giugno, sono partite 6 ordinanze di custodia in carcere che colpirono altrettanti tra dipendenti e sindacalisti della Fincantieri. Il pm ha riferito che si arrivò anche a scioperi “pilotati”. Il processo è partito e la difesa di Ferdinando Scarpato, rappresentata dal legale Antonio De Martino, ha chiesto e ottenuto dal giudice l’acquisizione di nuovi elementi di prova con l’acquisizione delle immagini relative all’ingresso e all’uscita dai cancelli Fincantieri di una misteriosa “Fiat 500” oltre a file audio e video risalenti al periodo tra 30 aprile 2014 e il 14 gennaio 2015.

De Maggio: “Ho sentito De Laurentiis, è disposto a non rinnovare Higuain”

Le sue parole

Valter De Maggio ha dichiarato a Radio Kiss Kiss: “Higuain? De Laurentiis sta lavorando per allestire una grande squadra. Suo fratello straparla ed è ingeneroso. Rosso diretto al fratello-agente perchè è una cosa è fare dichiarazione mentre è altro mettere in subbuglio l’ambiente per degli sporchi interessi personali. Ho ascoltato il Napoli, De Laurentiis è disponibile a non rinnovare ma lo fa stare qui due anni a 5 milioni”.

Higuain, il fratello: “Non rinnoveremo, progetto non all’altezza”

Le sue parole

Nicolas Higuain, fratello e procuratore di Gonzalo, ha parlato a Radio Marca: “Il presidente ha il diritto di pretendere i soldi della clausola per la sua cessione e noi abbiamo il diritto di non rinnovare. Nel 2013 Higuain lasciò il Real Madrid per un nuovo progetto. Arrivò al Napoli con grande entusiasmo, c’era Rafa Benitez, si parlava di miglioramento delle strutture, lotta allo strapotere della Juve. A mio parere, però, il progetto non è all’altezza di Gonzalo. Napoli gli ha dato molto e Gonzalo ha dato molto al Napoli, ma il progetto è al di sotto delle sue aspettative. I giovani vanno bene, ma non per competere con la Juve e Gonzalo non rinnoverà, ma rispetterà il contratto perché è un professionista. Ci sono almeno quattro, cinque squadre possono permettersi Higuain come le big in Spagna ed Inghilterra più la più forte in Francia e Germania”.

Juve Stabia, tutto fatto: a breve la fumata bianca per un nuovo centrocampista

Ecco di chi si tratta

Le ultime voci di mercato parlano di una Juve Stabia che si sarebbe fatta avanti per Gianluca Esposito, classe ’95, centrocampista che nell’ultima stagione ha vestito la maglia del Rimini. Ha vestito anche la maglia del Savoia prima di trasferirsi in Emilia Romagna, ma è lì, nell’ex squadra di Adrian Ricchiuti che ha disputato una discreta stagione mettendo insieme 27 presenze tra campionato e play out e realizzando anche un gol. Secondo quanto raccolto in esclusiva dalla redazione di Vivicentro.it, il centrocampista centrale dovrebbe ricoprire il ruolo di vice del futuro titolare che potrebbe essere Salvi del Lecce (CLICCA QUI per i dettagli) nel 4-3-3 di Gaetano Fontana. Siamo ormai ad un passo dalla fumata bianca che dovrebbe arrivare con l’annuncio ufficiale della Juve Stabia.

a cura di Ciro Novellino

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Nuova strage nel Canale di Sicilia, morte 10 migranti (VIDEO)

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Sono circa 223 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi, nel corso di 2 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera nel Canale di Sicilia.

Dieci donne hanno perso la vita nel naufragio di un gommone avvenuto questa mattina nel Canale di Sicilia, a circa 20 miglia dalle coste libiche. A bordo dell’imbarcazione, che aveva lanciato un sos con un telefono satellitare, viaggiavano altri 107 migranti (71 uomini, 34 donne e 2 minori), tutti tratti in salvo dalla Guardia costiera.

Soccorso 30 giugno 2016, morte 10 donne 1La richiesta di soccorso era stata raccolta dalla Centrale operativa nazionale della Guardia costiera che ha immediatamente disposto l’intervento di Nave “Diciotti” a una ventina di miglia dalle coste libiche. Drammatica la situazione presentatasi agli occhi dei soccorritori, con il gommone – gia’ segnalato in “condizioni critiche” – ormai sul punto di affondare e i migranti coperti dall’acqua fino alla vita. A ostacolare le operazioni di soccorso anche le condizioni meteomarine decisamente avverse, con mare forza 3, onde alte 2 metri e vento a 30 nodi. La tempestivita’ dell’intervento ha permesso di salvare 107 dei migranti, tra cui donne e bambini, ma 10 donne sono state recuperate ormai prive di vita. Subito dopo, nella stessa area, la Guardia costiera ha operato un altro intervento, salvando in questo caso tutti i 116 migranti stipati a bordo di un secondo gommone.  Il naufragio è avvenuto con condizioni meteorologiche pessime, mare forza 3, vento a 30 nodi e onde alte due metri. Nave Diciotti è ancora in zona alla ricerca di eventuali dispersi.

vivicentro.it/isole/cronaca –  Nuova strage nel Canale di Sicilia, morte 10 migranti

Raid Usa a sud di Falluja, uccisi 250 jihadisti dell’Isis

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Raid Usa, colpito un convoglio composto da 40 veicoli in fuga

Baghdad – Almeno 250 miliziani dell’Isis sono stati uccisi in una serie di raid aerei americani mercoledì a sud di Falluja, in Iraq. Lo riferiscono fonti ufficiali citate dai media Usa. Secondo la Cnn le bombe hanno colpito un convoglio composto da circa 40 veicoli in fuga dall’offensiva dell’esercito iracheno, meno di 24 ore dopo la strage al’aeroporto di Istanbul attribuita al gruppo jihadista. Si tratta di uno dei raid più devstanti per l’Isis in due anni di guerra al Califfato e segna una nuova batosta per il gruppo jihadista dopo la perdita della roccaforte di Falluja..

Il bombardamento è avvenuto in una zona semidesertica fra Amiriyat al-Falluja e Kerbala, dopo una segnalazione del’intelligence. I mezzi colpiti erano per lo più “tecniche”, i fuoristrada con mitragliatrici pesanti. Il convoglio stava cercando di raggiungere una zona desertica verso il confine con la Siria ed era insolitamente numeroso: il Califfo, Abu Bakr al-Baghdadi, infatti, ha ordinato alle sue milizie di non formare mai convogli con più i 5-6 mezzi prprio per non dare nell’occhio ed evitare eccessive perdite nei bombardamenti.

Le immagini riprese dai satelliti della colonna ‘incenerita’ ricordano quelle quelle del 26 e 27 febbraio 1991 in Iraq, quando ben 1400 fra camion, blindati e carri armati del regime di Saddam Hussein  furono distrutti dal’aviazione Usa lungo “l’autostrada della morte”, fra il Kuwait e Bassora

Nelle stesse ore è fallita un’offesiva dei ribelli siriani moderati al valico fra Siria e Iraq di Abu Kamal: nonostante l’appoggio dell’aviazione, l’attacco di 800 uomini è stato respinto dai miliziani jihadisti che hanno ucciso almeno 40 ribelli mentre gli altri si sono ritirati verso il confine con la Giordania.

vivicentro.it/cronaca / (AGI)  Raid Usa a sud di Falluja, uccisi 250 jihadisti dell’Isis

AGGIORNAMENTI – Ecco come sta l’ex bomber della Juve Stabia

Gli aggiornamenti su Paolo Fusco

Due giorni fa la triste notizie dell’incidente di Paolo Fusco (CLICCA QUI per i dettagli), ora arrivano i primi aggiornamenti sulle sue condizioni cliniche e sono positive. L’ex attaccante della Juve Stabia è stato sottoposto ad un intervento chirurgico all’ospedale Versilia dove è stato ricoverato dopo l’incidente. È cosciente e fuori pericolo, anche se la prognosi non è ancora stata sciolta e le sue condizioni sono monitorate, soprattutto per scongiurare il rischio di infezioni. Se il decorso avrà esito positivo, nei prossimi giorni il calciatore sarà sottoposto ad un intervento per ricomporre alcune fratture.

 

Real Forio,Mister Impagliazzo: “Avevo voglia di rimettermi in gioco”

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Real Forio, Mister Impagliazzo

E’ da poco terminata la conferenza stampa di presentazione di mister Franco Impagliazzo “Taratà”. Insieme al nuovo tecnico dei biancoverdi, c’erano anche il DS Vito Manna, il vice presidente Nello Verde e il consigliere comunale di Forio delegato allo sport Giuseppe Di Maio. Vi proponiamo uno stralcio delle dichiarazioni. I riflettori, ovviamente, erano tutti accesi sul mister. Volto nuovo nel Real Forio ma non nella piazza foriana che lo ha visto diverse volte protagonista di importanti annate calcistiche. “In me c’era la volontà di rimettermi in gioco – ha esordito il nuovo allenatore del Real Forio – sono stato contattato da Vito Manna, ci siamo incontrati e mi sembra che abbiamo un progetto abbastanza serio e importante. Per quanto riguarda gli obiettivi, dobbiamo innanzitutto salvare la categoria che è una categoria importante per una piazza blasonata come Forio. Poi se strada facendo dovesse venire qualcosa di diverso ci dovremo far trovare pronti. Mercato? Per grandi linee dovremmo confermare la rosa della passata stagione ma sicuramente ci sarà qualche accorgimento da fare.  Valuterò la rosa che mi metterà a disposizione la società preoccupandomi soprattutto della disponibilità dei ragazzi. Se ci sarà una disponibilità limitata da parte di qualcuno, questo non sarà preso in considerazione. Tutti devono dare tutto per la causa biancoverde”. Mister Impagliazzo si è poi soffermato anche sulla partecipazione al campionato delle altre due squadre isolane (Barano e Procida), se non addirittura di una terza (la Nuova Ischia).  “Sono contento se ci sono più squadre isolane – ha sottolineato il tecnico – anche perché per le squadre di terraferma venire tre o quattro volte sull’isola diventa un problema per loro e quindi possiamo anche farci forza l’uno con l’altro, al di là dei derby che si giocano per vincerli ovviamente”. Parola anche al DS Vito Manna intervenuto innanzitutto sulla poca affluenza di pubblico negli stadi isolani e non solo: “ Il problema della disaffezione al calcio dilettantistico credo che sia un discorso che vada allargato a tutta la Campania e a tutta l’Italia. Siamo migliorati in questi due anni e devo dire che i nostri tifosi sono stati encomiabili soprattutto quest’anno. Ora cercheremo di fare ancora meglio lanciando anche un nostro merchandising e a breve partirà pure la campagna abbonamenti . Sicuramente il mister sarà un testimonial importante”. La stampa presente ha poi interrogato il diesse sull’accordo con l’Ischia Calcio che ha portato diversi giocatori in maglia biancoverde nella passata stagione: “Siamo contenti dell’accordo fatto con l’Ischia l’anno scorso – ha continuato Manna – perché abbiamo avuto in prestito questi ragazzi del ’99 che hanno disputato un ottimo campionato allievi. Puntiamo molto su di loro e per questo martedì e mercoledì faremo un raduno con i ’97, ’98 e ’99 (a Panza ore 18, ndr). Il raduno non è riservato solo ai calciatori del Real Forio, ma è aperto a tutti i ragazzi isolani interessati proprio perchè vogliamo che gli under  migliori possano allenarsi e giocare in prima squadra e non a caso ci sarà mister Impagliazzo che fungerà da supervisore”. Il vice presidente Nello Verde ha chiarito le intenzioni della società: “Rispetto all’anno scorso ci sono diverse novità e ci stiamo organizzando cercando di limare ancora qualche dettaglio che ufficializziamo nei prossimi giorni. Da parte della società c’è la massima disponibilità ad assicurare al tecnico una rosa quanto più competitiva possibile”. In conclusione spazio anche al consigliere comunale di Forio delegato allo sport Giuseppe Di Maio: “ Noi come amministrazione cerchiamo di essere vicini a chi prova ad avere una certa organizzazione. E quest’anno il Real Forio sta mettendo su anche un bel settore giovanile di cui si occuperà, tra gli altri, anche Nicola Mora. Bisogna strutturare sul territorio un settore giovanile attrezzato. E’ l’unica possibilità per creare qualcosa di propizio per il futuro”.

Strinic fa meno rumore di Higuain, ma indica i tormenti dello spogliatoio

I dettagli sul suo futuro

Nella giornata di ieri il terzino sinistro del Napoli Ivan Strinic annunciava il suo addio. Il Corriere del Mezzogiorno scrive che fa meno rumore rispetto al Pipita ma seguendo gli sfoghi di Koulibaly, Hamsik e lo stesso Higuain, induce a rifettere sui tormenti dello spogliatoio. Ma il Napoli, per ora pensa al mercato: blitz del ds Giuntoli in Belgio per Witsel. Per ora fumata nera, l’ingaggio che offre il club azzurro è troppo basso.

Higuain vicino al Man Utd: 70 mln al Napoli

I dettagli

Higuain sempre più lontano dal Napoli con: il Manchester United che punta tutto su di lui. Secondo fonti molto vicine al calciatore raggiunte da Club Napoli All News, Gonzalo Higuain starebbe discutendo un contratto con la nuova squadra di Josè Mourinho. Ancora ignote le cifre del contratto del Pipita mentre al Napoli andrebbero 70 milioni più alcuni bonus legati ai gol ed alle presenze. Nicholas Higuain, fratello agente del calciatore, ha parlato di progetto per titolo nazionale e Champions, il progetto che sta mettendo in piedi proprio il Manchester United con Mourinho.

Contessa saluta la Juve Stabia e i suoi tifosi: “Vi auguro grandi soddisfazioni!”

Le sue parole

Il terzino Sergio Contessa non è più un calciatore della Juve Stabia in quanto da ieri ha firmato con il Lecce un contratto biennale (CLICCA QUI), ma il classe ’90 ha salutato i suoi ex tifosi su Facebook: “Volevo porgere un ultimo saluto a tutta Castellammare, i tifosi, gli amici conosciuti in questi anni, i compagni e i dirigenti che hanno condiviso con me momenti di gioie e momenti meno belli, non facendo mancare mai il supporto e con cui si è instaurato un rapporto di stima che per quanto riguarda me va oltre il calcio. Auguro a tutti voi le più grandi soddisfazioni e sarò sempre riconoscente a tutti voi per avermi arricchito in questo due splendidi anni. In pochi giorni la chiamata del Lecce ha suscitato in me una voglia di rivincita che non avevo mai provato. Era un segnale e non potevo che cogliere la palla al balzo. Inizia una nuova avventura. Posso dire con estrema felicità di essere un nuovo giocatore dell’ U.S. Lecce”.

Napoli-Zenit, c’è l’accordo: ora resta da convincere Witsel

Lo riferisce la Gazzetta dello Sport

L’accordo tra Napoli e Zenit sarebbe stato raggiunto sulla base di 15 mln e che per l’annuncio si dovrà attendere soltanto l’intesa con l’entourage del giocatore che ha già dato il proprio gradimento al trasferimento: stiamo parlando di Witsel. Cristiano Giuntoli ieri era in Belgio per Witsel, una missione segreta, anzi segretissima, che il direttore sportivo del Napoli negherà come giusto che sia visto il suo ruolo. Invece, il dirigente napoletano ha incontrato gli intermediari dell’operazione e il papà agente del giocatore. Un faccia a faccia rapido, durato giusto una mezzoretta, e che è servito a chiarire le rispettive posizioni. Il centrocampista belga che attualmente guadagna 2,2 milioni netti vorrebbe aumentare il suo ingaggio e ha chiesto 4 milioni di euro, il Napoli è disposto ad arrivare a 2,7.