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Zielinski-Napoli, è solo questioni di giorni

I dettagli

Secondo il Messaggero Veneto, il passaggio di Zielinski al Napoli sarebbe questione di giorni, affare chiuso sulla base di 13 milioni e nella trattativa potrebbe rientrare anche Camilo Zuniga che verrebbe girato al Watford: “Questione di giorni anche per il passaggio al Napoli di Zielinski, mentre la società partenopea avrebbe chiesto informazioni su Widmer, corteggiato sembra anche dal Milan”.

Bastardi si nasce: a Fermo la conferma

Emmanuel era sopravvissuto alla ferocia di Boko Haram, alle violenze dei predoni libici, alla brutalità degli scafisti ma nulla ha potuto contro l’imbecillità di un italiota di Fermo stronzo e razzista.

Nella vita c’è chi sembra nascere con un “bersaglio” incorporato sul quale tutte le malesorti si esercitano ed Emmanuel Chidi Namdi sembra proprio essere stato uno di questi. Un ragazzo di appena 36 anni al quale sembrava di aver già “dato” alla vita quanto, da bersaglio, doveva dare. In Nigeria era riuscito a sopravvivere e a sfuggire ai fanatici dell’islam addestrate a vivere da bestie nel Bangladesh. Era fuggito con Chinyery, la sua donna, dopo che Boko Haram aveva incendiato le chiese del posto e nel rogo avevano perso i genitori e la figlia. Poi, nella traversata del deserto del Niger e della Libia avevano subito l’assalto dei briganti del luogo che li avevano depredati e pestati. Poi ancora, sul barcone che doveva scaricarli in Sicilia, lei ha subito un aborto ma, finalmente erano in Italia e cominciavano a sentirsi tranquilli e sicuri non sapendo che questa è si Patria di Poeti, Santi e Navigatori ma che è anche Madre feconda di grandi stronzi, ed uno di questi era già nel suo destino. Un verme che lui, spostatosi otto mesi fa con la sua compagna da Palermo a Fermo, nelle Marche, avrebbe avuto la sfortuna di incontrare sulla sua strada.

Di lui, di Emmanuel e della sua compagna ora si sa tutto e ci sono le fotografie. Del grande stronzo razzista di Fermo null’altro è dato sapere o meglio, è dato divulgare in quanto, stando al moderno andazzo della “protezione” dei delinquenti in nome di una mal interpretata ed utilizzata “privacy”, viene tenuto nascosto dalle forze dell’ordine e dagli inquirenti che non consentono la divulgazione di sue foto e nemmeno del nominativo per cui, la prossima volta (perché una cosa è certa, una prossima volta ci sarà come già ce ne sono state altre nel suo passato),  chi avesse la ventura di incrociarlo NON saprà di essere al cospetto di un emerito stronzo e delinquente e non avrà modo, ne motivo, di girargli alla larga. Né tantomeno, la comunità tutta (fatti salvi i pochi “intimi” o “affini” o “addetti all’ordine”), avrà modo di riconoscerlo per isolarlo ed emarginarlo lasciandolo su un simbolico marciapiede come lo stronzo di questo sonetto napoletano che a lui dedico con viscerale disprezzo:

“Strunz, c’arravogliato n’goppa a un marciapiede fumanno staie…
Passa ‘na mosca, e’ te canta a ninna-nanna, e’ fa zzzzzzzz…
Tu dorme…
Tu dorme…strunz.
Strunz, ca n’terra staie…
O vient passa, e’
t’cummoglia…
‘Na mosca te gira attuorn, e’ tu stai la…
Povero
strunz”

Ma veniamo alla notizia e al fatto.

Emmanuel Chidi Namdi, 36enne nigeriano, picchiato selvaggiamente a Fermo per aver reagito a insulti razzisti rivolti alla sua compagna, è morto.

Emmanuel era un richiedente asilo fuggito con Chinyery, la fidanzata 24enne, dall’orrore di Boko Haram che, nel suo paese, aveva incendiato le chiese del posto uccidendogli genitori e figlia che erano morti in un incendio. Era poi riuscito a sopravvivere ad una drammatica traversata che lo aveva fatto approdare in Sicilia e nella quale la donna aveva perso un bimbo. Da Palermo poi si era spostato a Fermo dove era stato ospitato, sin dallo scorso settembre, dal seminario vescovile della cittadina marchigiana ma …..

Ma quando sembrava che ormai dolori, orrori e sofferenze potessero essere messi da parte e che le “bestie e la bestialità dei fanatici islamici” fossero ormai lontani ecco che l’altra sera, mentre stava passeggiando con la fidanzata in via XX settembre, ha avuto la sventura di imbattersi in un italiota stronzo e bestia di Fermo che ha iniziato a provocarli chiamando “scimmia” lei e insultando pesantemente anche lui.

Emmanuel ha reagito come chiunque avrebbe fatto e l’italiota, noto alle forze dell’ordine e conosciuto ultrà della squadra locale, ha sradicato un palo segnaletico per usarlo a mo’ di spranga e lo ha colpito riducendolo in fin di vita e, dopo un giorno di agonia, attaccato al respiratore, ieri sera Emmanuel e’ morto.

Ora si accumulano e si sprecano i commenti addolorati di tutti, nella comunità di Fermo ed anche fuori da essa ma ….. ma intanto resta il divieto di poter fare conoscere queste bestie, con nome e foto, in modo da potersi difendere in modo preventivo; magari standone alla larga.

Che dire, a me sembra il trionfo del mondo all’incontrario. Il trionfo di leggi che in apparenza sembrano fatte per punire chi delinque (se, forse e quando li beccano) ma intanto li proteggono prima che delinquono NON consentendo che si sappia della loro presenza in zona, che se ne conosca il nome e cognome, che se ne conosca l’aspetto ed il viso. Nulla di tutto ciò. Ognuno di noi potrebbe trovarsi accanto, a stretto contatto di gomito, un delinquente, un assassino, un ladro, un pedofilo ecc ecc  e NON saperlo perché queste bestie hanno diritto alla “privacy” ed alla tutela della LORO persona. E quella degli altri? Quella delle persone perbene? Quella chi la tutela? Chi li mette in condizioni di prevenire un accidenti ed evitare così di venire a contatto con queste bestie con il rischio di divenire poi “un caso” del quale, quella stessa giustizia, quelle stesse forze dell’ordine, quella stessa magistratura saranno chiamate ad occuparsi e FORSE a punire (con tutta la magnanimità, le scusanti ed i condizionali del caso per cui ….. si riparte: tornando, ovviamente, nell’anominato)?

Buon senso e cura della parte buona della comunità vorrebbe che, al contrario, ad ogni angolo di strada, in ogni quartiere ed in ogni Città, ci fosse una bacheca ben visibile con affisse le foto (ed il curricula criminale) quantomeno di ogni delinquente che sia domiciliato nella zona. Ed invece ….. invece nulla è dato sapere ed anzi, se un giornale o chiunque altro ne divulgasse i dati e le foto, si ritroverebbe inquisito come se il criminale fosse lui.

Questa è la vita! Anzi no! Questa è la morte della fiducia nelle istituzioni e nella giustizia.

Ad Emmanuel va anche il pensiero del mattino di Massimo Gramellini pubblicato sulla stampa di oggi e che qui vi ripropongo trasudante, anch’esso, d’amarezza e traspirante lo stesso mio senso di impotenza

Le onde del destino. MASSIMO GRAMELLINI

Non riesco a trovarci un senso, Emmanuel. Nasci in Nigeria, trentasei anni fa. Ti sposi e metti su famiglia, finché un giorno i feroci saladini della macelleria islamista di Boko Haram (significa «vietato leggere», bel programma davvero) fanno saltare per aria la chiesa con dentro tuo figlio, i tuoi genitori e i tuoi suoceri. Vendi tutto ciò che possiedi e scappi in Libia, dove un trafficante di esseri umani malmena tua moglie facendole perdere il secondo figlio che ha in grembo. Riuscite a salire su un gommone e a scampare alla traversata. Risalite l’Italia dalla Sicilia alle Marche per scorgere uno sprazzo di luce: l’arcivescovado di Fermo vi accoglie in seminario, aiutandovi a presentare domanda di asilo. Nei tuoi pensieri si riaffaccia la speranza di qualcosa che sia degno di chiamarsi futuro: un lavoro, una casa, magari un altro figlio per lenire quel dolore che non se ne va.

Due giorni fa, martedì, stai camminando per la strada con la tua donna quando un ultrà della squadra di calcio locale ti urla addosso che hai sposato una scimmia africana. Tu difendi tua moglie, lui insiste, venite alle mani, un palo della segnaletica stradale viene divelto (ancora non è chiaro da chi) e usato come arma. La tua breve vita finisce sul selciato, sotto una gragnuola di pugni e di calci. Non ci capisco più niente, Emmanuel. Sei sopravvissuto ai terroristi, agli scafisti e a un mare in tempesta per farti dare la morte da un razzista di paese.

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vivicentro.it/cronaca/  redazione/S.B. – Chi nasce bastardo, cresce stronzo vivendo da verme …. ma ben protetto: a Fermo la conferma

Vivicentro..it/opinione / – lastampa / Le onde del destino. MASSIMO GRAMELLINI

Mazzarri vuole due azzurri al Watford

I dettagli

Secondo La Gazzetta dello Sport, il Watford di Walter Mazzarri starebbe per chiudere l’affare Camilo Zuniga. Il colombiano ha ancora un anno di contratto ed è un pupillo di Mazzarri che proprio a Napoli ha reso il colombiano uno degli esterni più forti. Oltre a lui, il Watfrod sarebbe interessato anche a Christian Maggio.

Amichevole 90 anni del Napoli, sarà contro una squadra spagnola

I dettagli

Come riporta La Gazzetta dello Sport il Napoli sta preparando due amichevoli: la prima si terrà il primo agosto al San Paolo per festeggiare i 90 anni di vita. L’altra gara dovrebbe disputarsi il 7 agosto e le avversarie saranno quasi sicuramente il Siviglia e il Monaco. A Dimaro, invece, il primo test amichevole sarà il 18 luglio contro l’Anaune, poi il 23 con il Trento e il 28 contro l’Entella.

Quattro volti nuovi nello staff tecnico di Sarri: tutti i nomi

Lo riferisce Il Roma

A dirla tutta, una squadra che raggiunge il secondo posto e che ha regalato emozioni e record meritava di più. Non un delirio, ma sicuramente più degli undici tifosi (qualcuno li ha contati…) che erano presenti ieri a Castelvolturno per il primo giorno di lavoro del Napoli. A loro va sicuramente il merito di aver accolto la squadra nel giorno del raduno, ma è davvero troppo poco. Serviva calore, ma non quello climatico che non si è fatto desiderare, anzi. Fuori al centro sportivo degli azzurri si andava abbondantemente sopra i 35 gradi. Mancavano i tifosi, ma non i sorrisi: quelli dei convocati. Giocatori che hanno finito le vacanze e che da ieri sono al lavoro. Un gruppo eterogeneo, molto diverso da quello che sarà il Napoli che comincerà il campionato il 21 agosto. Tanti gli assenti, tutti giustificati: i reduci dagli Europei, ad esempio, vale a dire Chiriches, Hysaj, Hamsik, Mertens, Strinic e Insigne. E poi Gonzalo Higuaìn, che ha giocato la Coppa America. Neanche lo sfizio di vedere l’unico nuovo acquisto: Lorenzo Tonelli. Il difensore toscano ha chiesto e ottenuto altri due giorni di permesso per motivi familiari. Ieri il club azzurro ha comunicato che si aggregherà al gruppo soltanto domani. Tonelli, però, figura regolarmente nell’elenco dei convocati per il ritiro di Dimaro. La squadra si allenerà anche oggi e domani in sede, e sabato mattina partirà per la solita Dimaro, che da quest’anno si chiama Dimaro-Folgarida, per il sesto anno consecutivo di ritiro in Val di Sole. Stessa spiaggia stesso mare, cantava qualcuno. Stesso ritiro, stesso posto, può cantare ora il Napoli. Novità nello staff di Sarri: via il preparatore atletico Corrado Saccone e il collaboratore tecnico Massimiliano Bongiorni. Arrivano quattro nuovi coadiuvatori del tecnico toscano, da lui scelti: Luigi Nocentini, Marco Ianni, Davide Ranzato e Davide Losi. Nel gruppo che Sarri allenerà in questa prima fase ci sono tanti giovani, ma anche qualche escluso. Non verranno Uvini, Zuniga e Andujar, sotto contratto ma prossimi alla cessione. Mentre ci sono De Guzman e Maggio, che pure aspettano di trovare una squadra. Non manca il “solito” Dumitru, che come ogni anno fa capolino tra raduno e ritiro per poi andare a giocare altrove. Contini e Lasicki guidano la piccola truppa degli ex Primavera, con Luperto, Dezi e Roberto Insigne già abituati al calcio professionistico e anche loro in cerca di una squadra. Ci sono anche i primavera Granata e Negro. Insomma è un Napoli molto diverso, ma che si completerà man mano: il 13 luglio sono attesi Hysaj e Chiriches, il 18 toccherà ad Hamsik e Strinic, poi arriveranno Mertens e Insigne. Higuaìn è atteso tra il 20 e il 23 a Dimaro. Si parte così, un po’ trascurati: pochi tifosi, perché delusi dalle parole dure dell’agente di Higuaìn e di Koulibaly (ieri ignorato dai pochi tifosi), ma anche da un mercato che non riesce a decollare.

Castellammare, uomo si lancia dal quinto piano e perde la vita

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E’ successo nei pressi dello Stadio Menti

Una vera e propria tragedia questa mattina nelle città delle acque quando un giovane uomo, A. T. di poco oltre i 30 anni si è lanciato dal quarto piano del palazzo dove risiede la sua abitazione, in via Giuseppe Cosenza, proprio alle spalle del settore distinti dello stadio Menti, poco dopo le 8. Il ragazzo è stato poi trasportato in ospedale, dopo un ritardo dell’ambulanza, secondo quanto raccolto dalla nostra redazione. Il gesto malsano è stato effettuato per, probabilmente, problemi depressivi. Alla fine non ce l’ha fatta.

Marca: “Il Napoli su Immobile, il Siviglia chiede 11 mln di euro”

Immobile-Napoli, c’è speranza

Secondo quanto riporta Marca, il Napoli sarebbe forte su Ciro Immobile, attaccante del Siviglia. La pista che porta al ragazzo nativo di Torre Annunziata sarebbe tutt’altro che abbandonata. Il Napoli sarebbe intenzionato a chiudere subito, dato i dubbi di Milik e la volontà di Gabbiadini di partire. Ci sarebbe distanza tra domanda e offerta, però: gli spagnoli chiedono 11 milioni, il Napoli non si spinge oltre i 7.

Napoli, che offerta per Candreva! Il centrocampista barcolla

Offerta Napoli, Candreva adesso ci pensa

Il Napoli rilancia per Antonio Candreva: il calciatore pensa seriamente alla pista azzurra, anche perché l’Inter sembra essersi tirata indietro. ADL avrebbe offerto a Lotito 24 milioni di euro più bonus. Non c’è ancora il sì definitivo, ma si muove qualcosa. Intanto, la società valuta anche il futuro di Gabbiadini. Milik non ha ancora accettato, per questa ragione l’attaccante bergamasco non può lasciare Napoli. A riferirlo, Gianluca Di Marzio.

Pereyra vuole Napoli! Sarri affascinato dalle sue qualità

Pereyra ha detto sì, adesso tocca a Napoli e Juve

Il Napoli forte su Roberto Pereyra della Juventus. Il Corriere dello Sport fa sapere che Maurizio Sarri gradirebbe molto un profilo così nella sua squadra. Esterno, mezz’ala, trequartista: un tuttocampista che darebbe brio e fantasia alla squadra, oltre ad una buona dose di duttilità. I contatti con i bianconeri sarebbero avviati; da superare la concorrenza del West Ham e il Watford. La volontà potrebbe far la differenza, però: Pereyra, nato in Argentina e quindi legato necessariamente al mondo azzurro, all’ombra di Maradona, vuole Napoli.

ADL interferisce nel lavoro di Giuntoli: Sarri col rischio di una rosa incompleta

L’ ombra di ADL su Giuntoli

Giuntoli fa, ADL smonta: la Gazzetta dello Sport spiega i motivi che hanno portato numerose trattative a fallire. Secondo la rosea, il direttore sportivo azzurro ce la starebbe mettendo tutta, tenendo in piedi numerose trattative e parlando con tantissime società. Arrivato ad un punto di svolta, però, sarebbe il presidente De Laurentiis a bloccare tutto per motivi di natura economica, legati ai diritti di immagini. Molte sono stati gli affari, infatti, che sono saltati per pochi milioni di euro o per un contratto pubblicitario. Il rischio-scrive la Gazzetta- è che “Sarri possa ritrovarsi un organico incompleto oppure integrato da giocatori di media qualità.”

Offerta pazzesca del Chelsea per Koulibaly, che ingaggio per il difensore!

Chelsea-Koulibaly, volano grandi cifre

Il Napoli, nel corso di questi due mesi, dovrà risolvere due questioni importanti: la voglia di Gonzalo Higuain di fare una esperienza altrove, in un grandissimo club, e la richiesta di un sostanzioso adeguamento del contratto da parte di Kalidou Koulibaly. Mentre per il primo nulla si muove, con ADL che non cede per meno di 94 milioni di euro, per il secondo è alla porta il Chelsea di Antonio Conte. Il Corriere dello Sport, infatti, rivela che sir Abramovich sarebbe realmente intenzionato a portare il difensore a Londra. Il Blues sarebbero disposti a mettere sul piatto una cifra vicina ai 35 milioni di euro. Il ragazzo andrebbe a guadagnare 3 milioni di euro annui, molto di più rispetto di quanto percepirebbe al Napoli.

Callejon atteso a Roma per il rinnovo, manca solo la firma

Tempo di rinnovi

Ci siamo: a breve Maria José Callejon firmerà il rinnovo col Napoli fino al 2020. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, l’attaccante spagnolo è attesto a Roma per limare alcuni dettagli del contratto e mettere nero su bianco. Si tratta, in effetti, di una vera e propria formalità. L’agente del ragazzo, Manuel Garcia Quilon, dopo aver risolto queste pratiche, si dedicherà al rinnovo di un altro tesserato del Napoli, Raul Albiol.

CdM: “I tifosi disertano il raduno, in undici a salutare il Napoli”

Malcontento azzurro

Nonostante una stagione da “Champions”, c’è scetticismo in casa Napoli. Il Corriere del Mezzogiorno apre così l’edizione odierna: “I tifosi disertano il raduno, in undici a salutare il Napoli.” Saranno state le voci di mercato, le parole dell’agante-fratello di Gonzalo Higuain, le polemiche di Koulibaly e i dubbi di Albiol a generare un po’ di malcontento nella piazza azzurra.

Il Napoli stufo di Herrera, si valuta un Mister X

I dettagli

Siamo quasi al termine della trattativa Herrera: il Napoli è stufo di aspettare. O dentro o fuori. Il Porto spara alto, gli azzurri non vanno oltre i 20 milioni di euro più bonus. La società avrebbe chiesto al calciatore di forzare la mano col club lusitano affinché accettino la proposta. La prossima settimana l’agente del ragazzo incontrerà il Porto per valutare insieme. Se Herrera dovesse saltare, il Napoli punterebbe tutto su un giocatore a sorpresa, un mister X per molti. La Gazzetta dello Sport individua questo profilo in Soriano della Samp.

Vice-Callejon, ADL spinge per Candreva ma attenzione a due nomi a sorpresa

Vice-Callejon, tre nomi sul piatto

Continua a lavorare Giuntoli, per regalare a Sarri una grande rosa in grado di poter far bene sia in serie A che in Champions League. Il direttore sportivo sarebbe alla ricerca di un vice-Callejon: la Gazzetta dello Sport rivela che ADL vorrebbe con sé Antonio Candreva, nonostante il prezzo del cartellino molto alto che rende il tutto più complicato. Sul taccuino del ds, ci sarebbero però due nomi altrettanto di talento, anche se più giovani e di poca esperienza: stiamo parlando di  Adam Ounas(19) del Bordeaux e Milot Rashica(20) del Vitesse.

Notti da “Champions”: ad agosto due super amichevoli per il Napoli!

Amichevoli estive

Riparte la stagione azzurra; ieri il raduno della squadra a Castel Volturno. Gli azzurri si preparano in vista del ritiro in Trentino e delle prime amichevoli da disputare. A Dimaro, i ragazzi di Sarri incontreranno l’Ananune, Trento ed Entella, mentre al San Paolo, il 1 agosto e il 7, andranno di scesa grandi match dal sapore Champions. Tramontata la pista Besiktas, molto probabilmente il Napoli affronterà il Siviglia prima e il Monaco poi.

A Dimaro il summit decisivo: Higuain in bilico

La decisione

Dopo le parole del fratello-agente, Gonzalo Higuain si gode le meritate vacanze senza alimentare nessuna polemica. Mercato? Cessione? Clausola rescissoria? Non è il momento, secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport. Il discorso sarà rimandato a Dimaro, alla fine del mese, quando l’attaccante raggiungerà il ritiro in Trentino. Lì, il pipita rincontrerà ADL, ma anche Sarri, e si parlerà concretamente se andare via o continuare questo matrimonio.

Milik e quella pausa di riflessione: il Napoli aspetta

Milik in stand-by

Non è ancora detta l’ultima parola per Milik: l’attaccante polacco starebbe decidendo se accettare l’offerta del Napoli o meno. La Gazzetta dello Sport, oggi in edicola, rivela come il classe 94 abbia chiesto all’Ajax di aspettare prima di trattare con gli azzurri; il ragazzo si prenderà una settimana per riflettere, poi il verdetto definitivo.

Amore 2.0: il fidanzato muore ucciso e lei fa la diretta su Facebook Live (VIDEO)

Quanto amore, quanto affetto.

E’ straziante vedere il dolore di questa povera donna, Lavish Reynolds è il suo nome, affranta per l’uccisione del suo compagno tanto da armarsi di cellulare, collegarsi a Facebook Live e fare la diretta del compagno agonizzante, freddato in auto dai colpi di pistola di due poliziotti mentre era ancora con la cintura di sicurezza allacciata. Philando Castile, 32 anni, questo il suo nome, non aveva nessun precedente penale, era stato fermato per un normale controllo stradale perchè aveva un fanalino posteriore rotto e da quindici anni lavorava come responsabile della mensa di una scuola Montessori ed aveva una compagna del genere: quando il destino è baro, nulla ti viene a mancare! Nemmeno un grande amore che organizza una diretta della tua morte.

(da La Stampa)

«Per favore, non mi dite che il mio fidanzato morirà in questo modo, stava solo prendendo i documenti dalla tasca»  dice la donna mentre filma quanto sta accadendo con il suo smartphone mandando il video in diretta su Facebook Live, mentre accanto a lei agonizza il suo compagno colpito al ventre dagli spari di un agente di polizia. Siamo nell’area metropolitana di Minneapolis, in Minnesota dove un afroamericano è stato ucciso dalla polizia durante un normale controllo stradale. Nel video della donna si vede una pistola spuntare da un finestrino. L’agente dice: «Gli avevo detto di non prendere i documenti. «Lei gli ha sparato quattro colpi di pistola signore, risponde la donna, che poi sarà fatta scendere dalla macchina e arrestata, mentre una bambina dice: «Ho paura, mamma». La donna ha raccontato che il suo ragazzo era stato fermato per un fanale posteriore rotto e aveva detto ai poliziotti di aver con sé una pistola, per cui aveva regolare licenza
Il quotidiano Minneapolis Star ha identificato l’uomo, citando come fonte parenti e amici, come Philando Castile, 32 anni. Descritto dagli amici come un uomo tranquillo, lavorava nel ristorante della scuola Montessori di St. Paul. Il fatto è avvenuto poco dopo che il dipartimento della Giustizia aveva annunciato l’apertura di una indagine su due poliziotti che hanno sparato, uccidendolo, a un uomo afroamericano a Baton Rouge, in Louisiana. L’uso della forza da parte degli agenti di polizia contro gli afroamericani è già finito diverse volte al centro di polemiche per casi analoghi, soprattutto a Ferguson, in Missouri, a Baltimora, in Maryland, e a New York. Anche in questo caso è stata annunciata l’apertura di un’inchiesta.

A Lanciano vanno via i Maio e il calcio professionistico

                                               La famiglia Maio ha annunciato ieri che non iscriverà la squadra alla prossima Lega Pro e che si farà da parte.

 

Con un comunicato comparso sul sito ufficiale della società frentana, intorno alle 19:00 di ieri, la famiglia Maio, composta dal capofamiglia Franco e dai due virgulti giovani e rampanti, Valentina a Guglielmo, ha comunicato quello che in molti non avrebbero mai voluto accadesse, e non solo a Lanciano, ma in tutto L’Abruzzo sportivo, e, forse, anche fuori dai confini della terra dei “forti e gentili”. La S.S. Virtus Lanciano, infatti, non sarà iscritta al prossimo campionato di Lega Pro. La società fu rilevata dai Maio nel 2008, e, salvata dal fallimento, fu promossa nel 2012 in serie B, categoria nella quale gli abruzzesi rimasero per 4 stagioni, dopo la storica finale play – off vinta contro il Trapani. Altri tempi: non c’è che dire.

La situazione attuale, purtroppo, è ben diversa. La società rossonera, infatti, messa in liquidazione volontaria, questo anche per potere permettere di onorare tutti gli impegni finanziari con fornitori, consulenti, erario, ecc…, ripartirà dai dilettanti. Difficilmente dalla serie D, ma molto probabilmente dal campionato di Eccellenza o di Promozione. Questo dipenderà molto dalla volontà e dalle possibilità della nuova proprietà. Sempre ammesso che il Sindaco del capoluogo frentano Pupillo, al quale sarà ceduto il titolo sportivo cittadino, riuscirà a trovare un nuovo acquirente per il sodalizio frentano. Al momento siamo solo nel campo delle ipotesi, visto che l’unica certezza è quella che la Virtus Lanciano, il prossimo anno sparirà da quello che è lo scenario del calcio professionistico. Una grande amarezza ed una grande delusione per tutto lo sport abruzzese.

La famiglia Maio, che ha guidato da sola il club frentano in questi anni e che ha provato fino all’ultimo momento a trovare imprenditori disposti ad aiutare concretamente la causa frentana (La trattativa con l’imprenditore Candeloro è solo l’ultima di una serie di consultazioni avvenute nel corso dell’ultimo anno ndc), alla fine dei giochi, ha dovuto passare la mano.

Finisce così un’epoca durata 9 anni, caratterizzata dall’immensa gioia della prima storica promozione tra i cadetti, con 4 stagioni vissute nella seconda divisione nazionale, e con il soave ricordo, e perché no, rimpianto, di avere sfiorato anche i play – off per la promozione in serie A. Gli sportivi frentani dovranno vivere di ricordi, oppure potranno ancora incitare i loro beniamini, spingendoli dai dilettanti verso un pronto ritorno tra i professionisti? Questa partita, una delle più importanti nella storia della Virtus, è appena cominciata.

Premesso che in questi casi la colpa morì fanciulla, qualcuno si starà chiedendo a chi addebitare questa situazione poco edificante. Nel contesto generale nel quale viviamo, dove le certezze diventano sempre meno, dove ci sono sempre meno imprenditori disposti ad investire nel mondo del calcio, e dove la crisi morde sempre di più non risparmiando nessun settore, è molto difficile trovare una risposta ad una domanda del genere. Quel che è certo, e lo dicono i fatti, è cha la famiglia Maio ha fatto tanto per la Virtus Lanciano, salvandola anche dal fallimento nel 2008, e le loro richieste di aiuto, forse, sono rimaste inascoltate. Ora, però, l’importante è pensare al futuro. Il resto fa solo parte dell’album dei ricordi.

CHRISTIAN BARISANI

Fonte foto: sito ufficiale S.S. Virtus Lanciano