Nella giornata di ieri il Barano Calcio ha formalizzato la sua prima storica iscrizione al massimo campionato regionale, l’Eccellenza. Non si trattava di espletare un atto formale o semplicemente consegnare una documentazione cartacea,tutt’altro, perché da ieri ufficialmente la società bianconera ha scritto il sui nome tra le migliori trentadue formazioni del calcio Campano. Dopo due richieste di ripescaggio non andate a buon fine, ed i tanti sacrifici fatti in questi anni, finalmente quel sogno mai pronunciato a voce alta è divenuto realtà. Facile quindi immaginare anche l’emozione provata da chi si è recato in quel di Sant’Anna alle paludi e che materialmente ha consegnato al delegato regionale la modulistica debitamente compilata con su scritto, iscrizione al campionato di Eccellenza. Il primo doveroso dato è tratto, adesso come prescrive la tradizione della società collinare, nel massimo riserbo, ma con dovizia e cura si procederà a definire l’organico, inserendo i giusti puntelli ad una rosa già di un certo spessore tecnico ed umano. Nei giorni precedenti all’iscrizione si era riunito il direttivo degli aquilotti anche per la definizione dell’organico societario che andiamo qui ad elencare: PRESIDENTE ONORARIO: Antonella Pirozzi PRESIDENTE: Professor Giuseppe Gaudioso VICEPRESIDENTE VICARIO: Giovanni Lombardi VICEPRESIDENTi: Ernesto Mattera, Massimiliano Di Costanzo DIRETTORE GENERALE: Gianfranco Pilato CASSIERE: Beniamino Mennella SEGRETARIO: Enzo Mattera CONSIGLIERI: Massimiliano Pisani, Massimo Buono, Luigi Mattera, Pasquale Balestriere, Alessandro Costabile.
La Juve Stabia di mister Fontana pesca subito una squadra impegnativa per il primo turno di Coppa Italia. Le vespe dovranno vedersela, il prossimo 31 luglio, contro il Livorno di mister Claudio Foscarini, appena retrocesso dalla serie B. L’impegno sarà stimolante per i gialloblù, i quali disputeranno all’Armando Picchi di Livorno, un test interessante contro un’altra squadra ambiziosa che proverà a vincere il campionato. Si inverte il trend delle ultime due edizioni, quindi, dove le vespe avevano pescato squadre non irresistibili come Prato e Melfi. In caso di vittoria in terra livornese, gli stabiesi saranno ospiti del Novara al Silvio Piola.
Pochi minuti fa si è svolto il sorteggio per il tabellone della Tim Cup 2016/2017. Può sorridere il Napoli che, oltre a fare il proprio ingresso nella competizione agli ottavi di finale, è stato estratto come testa di serie numero uno tra le squadre che si sono classificate nelle prime 8 posizioni dello scorso campionato di Serie A. Seguono Roma e Inter, solo quarta la Juventus detentrice del trofeo. Teste di serie: 1 – Napoli 2 – Roma 3 – Inter 4 – Juventus 5 – MIlan 6 – Lazio 7 – Sassuolo 8 – Fiorentina
Nel corso della trasmissione “Radio Gol”, in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto il conduttore Valter De Maggio per fare il punto sulla vicenda Gonzalo Higuain:
“Due certezze: niente Juventus poiché i bianconeri non sono disposti a pagare l’ intero valore della clausola; niente Atletico Madrid poiché De Laurentiis reputa l’ offerta troppo bassa. Restano due ipotesi: restare in azzurro e accettare la proposta della società o avviare una trattativa con l’ Arsenal. Il club londinese potrebbe anche cercare di inserire il cartellino di Giroud nell’ affare più un conguaglio di 65 milioni. Vi assicuro che la volontà di De Laurentiis è quella di trattenere il pipita, è pronto ad offrirgli un adeguamento del contratto e ad abbassare il valore della clausola”.
Raffaele Auriemma è intervenuto nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete”, in onda sulle frequenze di Radio Crc, per fare il punto sulla trattativa Napoli-Donati:
“Andrea D’ Amico, agente del calciatore, ci ha confermato che sta discutendo con il Napoli ma al momento la trattativa è in una fase embrionale”.
Sul portale TMW si legge dell’ interesse di diversi club europei, tra i quali il Napoli, per Martin Caceres: “Martin Caceres ed il futuro. Le proposte non mancano, i sondaggi neanche. L’esperienza e la qualità del difensore uruguaiano fanno gola a molti in giro per l’Europa. Caceres però dovrebbe e potrebbe restare in Italia. E non ci sarebbero soltanto i contatti forti con la Roma, proseguiti anche negli ultimi tempi, a tener banco. Il Napoli non avrebbe mollato la presa per l’ex Juventus, ora svincolato. E Sarri gradirebbe l’ipotesi…” .
“Bandiera del Basilea, ora all’ Eintracht Francoforte, David Abraham è nel mirino del Napoli. La società azzurra cerca un’alternativa per il ruolo di centrale di esperienza e qualità. L’argentino di Chabas, classe 1986, ha passaporto italiano ed il club campano avrebbe preso contatti con la società tedesca e con l’entourage del calciatore. Abraham per il Napoli, la pista è concreta”. Lo riporta, in esclusiva, la redazione di Tuttomercatoweb.
Mario Giuffredi, procuratore sportivo, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli del futuro del portiere azzurro Luigi Sepe, suo assistito:
“Luigi è un profilo che interessa, e non poco, all’ Atalanta. Sportiello al Napoli e lui all’ Atalanta? Questa non è competenza mia, solo Giuntoli lo può sapere. I miei assistiti sono calciatori importanti che vogliono essere protagonisti sul campo, Bergamo potrebbe essere una destinazione gradita che garantirebbe maggiore continuità al ragazzo. E’ uno dei migliori portieri italiani e merita di giocare”.
Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli è intervenuto Mario Giuffredi, agente fra gli altri di Mirko Valdifiori. Ecco quanto evidenziato: “Domani incontrerò la società per parlare dei miei assistiti. Vadifiori vuole tornare a essere protagonista e non so fino a che punto il Napoli possa offrirgli questa possibilità. Quello del Torino è un progetto davvero importante che ci interessa in quanto parliamo di una squadra importante . Ribadisco che siamo molto contenti della volontà di De Laurentiis di trattenere Mirko ma vanno fatte le giuste valutazioni per fare la scelta migliore. Vorremmo evitare di ripetere un’ annata come quella appena trascorsa visto che conosciamo bene il tecnico Maurizio Sarri”.
Riccardo Napolitano, procuratore sportivo rappresentante di Axel Witsel per l’ Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Crc. Ecco quanto evidenziato: “Axel gradiva molto la destinazione partenopea, alla fine l’ affare non è andato a buon fine ma non per volere della società. È davvero un peccato perché il ragazzo era molto contento di vestire la maglia azzurra. Higuain? Credo che resta al Napoli in questa stagione, De Laurentiis è stato chiaro e anche se non è particolarmente gradito a tutti alla fine mantiene la parola data”.
Dalle parole di De Laurentiis al piccolo Michele che sprona lo zio a tifare Napoli. Questo e altro nella vox populi odierna al termine dell’unica seduta di allenamento di questo 21 luglio.
Mercato del Napoli che comincia ad entrare nel vivo, l’ esperto Gianluca Di marzio ha fatto il punto sul proprio portale ufficiale: “Dal centrocampo al nuovo rinforzo sulla corsia di destra, passando per possibili novità relative al reparto portieri. Il mercato del Napoli è sempre più in fermento, con il nome di Corentin Tolisso in cima alla lista del ds Giuntoli per arricchire il centrocampo azzurro: dopo il positivo incontro con gli agenti del giocatore martedì, ecco anche il “sì” del giocatore (con cui non sarà complicato trovare l’intesa sull’ingaggio) alla proposta del Napoli. Nuovi contatti con il Lione previsti nelle prossime ore, con De Laurentiis pronto all’affondo con il presidente Aulas per chiudere al più presto la trattativa. Capitolo esterno destro difensivo: la possibilità Giulio Donati resta viva, ma serve un’offerta convincente al Mainz, non intenzionato a privarsi del giocatore. Occhi sempre puntati anche sull’ipotesi Widmer, senza escludere nuove possibili nomi e sorprese nel ruolo. Per quanto concerne la porta, invece, la riflessione del Napoli continua: si monitorano le condizioni di Reina con attenzione, tenendo calde le piste Neto e Sportiello. L’idea della dirigenza azzurra per arrivare al portiere dell’Atalanta sarebbe includere Sepe nella trattativa, mentre per il brasiliano della Juventus ci sono già stati contatti un mese e mezzo fa, con una proposta d’ingaggio ritenuta tuttavia bassa e senza aver dato in là a nuovi approfondimenti negli ultimi giorni con il club bianconero. Per una caccia a nuovi rinforzi che, tra centrocampo, esterno destro e porta, resta sempre viva: con il Napoli pronto a soddisfare ulteriormente le richieste di Maurizio Sarri”.
Unica seduta di allenamento oggi per il Napoli nel ritiro di Dimaro, sul campo comunale di Carciato. Azzurri che si sono impegnati agli ordini di Sarri prima di godere questo pomeriggio di qualche ora di libertà e riposo. Questi gli scatti.
Ci (ri)siamo: è il ritorno alla ribalta del vergognoso caso Berlusconi-Ruby-Olgettine grazie ad un’altra prodezza del nostro senato (sempre asservito e a 90° con i potenti, meglio se delinquenti), che ha NEGATO l’uso delle intercettazioni CHIARE ed INEQUIVOCABILI del mercimonio di Berlusconi con una nutrita schiera di pulzelle pagate prima come “utilizzatore finale” e poi per farle tacere.
La domanda è: perché? In base a quale arbitrio e con quale arroganza questi “signori” hanno osato scendere in campo, senza pudore alcuno, per proteggere il sire di Arcore (e di Mediaset, e di Forza Italia e ….)? Perché?
Ma forse il perché è fin troppo chiaro: fra cani non ci si azzanna; si fa branco e così si va a caccia insieme e reciprocamente ci si protegge. Ma così fanno anche le Iene, gli Sciacalli …. i mangiatori di carogne; di più, nel caso specifico, sono “carogne ” loro stessi per cui, difronte a cose CHIARE ed INEQUIVOCABILI hanno alzato, proprio per questo, la barriera del loro vergognoso NO forgiato nel bronzo delle loro facce.
Che dire! Questa è ormai STORIA INFINITA, storia d’Italia. Storia di una nazione ben tratteggiata da Battiato nella sua canzone “POVERA PATRIA” che sin dalle prime parole rende chiara la situazione di questa nostra:
“Povera Patria! Schiacciata dagli abusi del potere di gente infame, che non sa cos’è il pudore, si credono potenti e gli va bene quello che fanno; e tutto gli appartiene”.
Così poetizza Battiato ed ecco che ieri, il Senato (organo in estinzione e quindi ormai cadaverico, indi tecnicamente carogna per definizione naturalistica), ha dato l’ennesima conferma a queste parole e confermando anche quelle che seguono:
“Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni! Questo paese è devastato dal dolore… ma non vi danno un po’ di dispiacere quei corpi in terra senza più calore? Non cambierà, non cambierà, no cambierà, …..”
ESATTO! Non cambierà! Non è mai cambiato sino ad oggi e mai cambierà se la base, se NOI, non ci decidiamo a cambiare perché è inutile girarci intorno: loro sono frutto delle nostre scelte, gente cresciuta tra di noi, con noi, e con il nostro modo di essere ammiccanti con il malaffare ed il malessere per cui, come potrebbero essere diversi? Il frutto, dice un proverbio, non cade mai lontano dall’albero! E qui l’albero (marcio) siamo noi ed i frutti sono loro. Gran bei frutti direi, forse per questo li paghiamo anche così caramente! Sic!
Concludo sempre con le parole di Battiato che chiudono, anch’esse, il suo poema divenuto canzone:
Nel fango affonda lo stivale dei maiali. Me ne vergogno un poco, e mi fa male vedere un uomo come un animale. Non cambierà, non cambierà, ….
Quanto dolore tocca subire, e quanto fiele tocca ingoiare. Battiato, nonostante tutto, conclude con un filo di speranza:
“sì che cambierà, vedrai che cambierà. Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali che possa contemplare il cielo e i fiori, che non si parli più di dittature se avremo ancora un po’ da vivere… La primavera intanto tarda ad arrivare.”
Personalmente, ormai, sono più pessimista ed in questo mio pessimismo ho cercato conferma/conforto in altre canzoni che sono ben fisse nella mia mente di 70enne dove sono ben alimentate, quotidianamente, dal letame che abbonda in questa nostra POVERA PATRIA per cui, in chiusura di questo mio “sfogo”, eccovi un piccolo potpourri musicale che, affiancato alla canzone di Battiato, ben la incornicia e di essa si fa teca protettiva:
BENE, cioè Male, malissimo, ma così è per cui, veniamo alla news del giorno e cioè al Processo Olgettine per il quale il Senato ha negato l’uso delle intercettazioni di Berlusconi.. Che altro dire oltre al quanto ho già su espresso. Nulla, per cui leggiamo come riporta la notizia Alberto Custodero su Repubblica di oggi ma, consentitemi di lasciarvi alla lettura fornendovi altri file audio molto ma molto istruttivi e chiarificanti. Poi ognuno la penserà come crede ed in base al tenore di bronzo della propria faccia:
Processo Olgettine, Senato nega uso intercettazioni di Berlusconi. Scambio di accuse tra dem e M5s. ALBERTO CUSTODERO
Grillo: “Pd salva Silvio in cambio sì a referendum”. Il voto a scrutinio segreto. Zanda, capogruppo democratici: “Certo del nostro voto a favore uso telefonate. Meno certo che altri gruppi, che erano su questa posizione, l’abbiano poi mantenuta nell’urna”
ROMA – Il Senato salva Berlusconi, ed è bagarre tra dem e grillini. L’Aula di Palazzo Madama, con voto a scrutinio segreto, non ha dato l’autorizzazione all’utilizzo di intercettazioni telefoniche tra Silvio Berlusconi e le cosiddette Olgettine. I voti favorevoli sono stati 120, i contrari 130 e 8 gli astenuti. La Giunta per le immunità parlamentari aveva chiesto il via libera all’autorizzazione, ma solo per tre delle 11 intercettazioni inviate al Senato dalla magistratura milanese, e che erano state effettuate in un’altra indagine con al centro una presunta truffa su finanziamenti pubblici, poi archiviata. Quelle tre erano quelle che si riteneva che fossero finite nell’indagine casualmente. Si trattava di conversazioni cosiddette “casuali”, ossia i pm non potevano prevedere “che si sarebbe intercettato il Parlamentare” e quindi non avevano l’obbligo di chiedere all’epoca l’autorizzazione al Parlamento. Sulle altre c’era il dubbio, e così sono state stralciate. Il Cavaliere, sempre ad Arcore per completare la riabilitazione dopo l’operazione al cuore, tira un sospiro di sollievo e Fi esulta.
Ma è scontro, ora, sul voto segreto con scambio di accuse tra M5s e Pd. Subito dopo la votazione dell’assemblea, i senatori grillini hanno protestato tanto che il presidente Pietro Grasso ha sospeso la seduta. Beppe Grillo, sul suo blog, accusa: “È un inciucio che non finisce mai”. “Ora che il referendum costituzionale si avvicina – continua il post – il Pd salva Silvio in cambio di un benevole atteggiamento, suo e del suo potente impero mediatico, nei confronti della consultazione popolare. Il #PdSalvaSilvio, ma chi salverà il Pd dal giudizio popolare?”.
Berlusconi, Senato non autorizza uso intercettazioni: proteste in aula, seduta sospesa
Uscendo dall’emiciclo, esponenti del Pd hanno attaccato sostenendo che, complice il voto segreto, a votare per il no all’utilizzo delle intercettazioni sono stati i grillini. “Prove di alleanza in aula tra M5s e destre”, è l’accusa del senatore dem Andrea Marcucci. Rincara la dose contro i 5Stelle la vicesegretaria dem Debora Serracchiani. “I moralizzatori della politica italiana, quelli dello streaming e del vaffa- commenta – quando si va al sodo mostrano la vera faccia: zero scrupoli e accordi sottobanco con la destra”. “Purghe interne sanzionate dai tribunali, parentopoli accertata, partito eterodiretto da una società privata – aggiunge Serracchiani – e adesso anche lo scambio di favori con i forzisti: questo il ritratto di chi si propone come l’unica vera alternativa alla politica”.
M5s: “Nazareno risorto”. “il Patto del Nazareno è risorto”, replicano i 5Stelle. “Il Pd con il voto segreto – avverte il capogruppo del Movimento, Stefano Lucidi – salva Berlusconi e prova a puntellare la sua sempre più scricchiolante maggioranza. Un modo subdolo, dando la colpa ad altri come già accaduto in altre occasioni, giocato sulla pelle della Giustizia, per provare ad assicurarsi anche un comportamento benevolo da parte dei berlusconiani e del loro potente sistema mediatico nel referendum costituzionale”.
Zanda: “Certo del nostro voto, ma non di quello degli altri”. Il capogruppo Pd, dopo lo scontro con i grillini, e forse anche per rispondere a chi sospetta che alcuni senatori democratici abbiano votato in favore di Berlusconi, conferma che il partito ha rispettato quanto deciso dalla Giunta. “Sono certo – dichiara il presidente dei senatori dem, Luigi Zanda – che il mio gruppo ha votato compattamente a favore della decisione della Giunta di concedere all’autorità giudiziaria l’uso delle intercettazioni di Silvio Berlusconi“. “Sono molto meno certo – prosegue – che, nel voto segreto, ci sia stato lo stesso comportamento da parte di gruppi che pur avevano espresso, nel dibattito d’Aula, la stessa posizione. Siamo di fronte ad un episodio analogo a quello del 1993, quando la Lega salvò Bettino Craxi“.
Il processo. Il fascicolo oggetto del voto in Senato contiene in tutto 11 intercettazioni tra l’ex premier e due ‘Olgettine’ e aveva subito in Giunta un iter travagliato. Le intercettazioni sono relative al 2012, quando Berlusconi era deputato. Il gip di Milano ha ritenuto di inviare le carte al Senato, cioè all’ultima Camera dove Berlusconi è stato parlamentare, perché l’inchiesta suRuby Ter (dove l’ex Cavaliere è accusato di corruzione di testimone) è stata formalizzata nel 2013 quando era senatore. Le intercettazioni resteranno comunque agli atti del procedimento Ruby ter ma potranno essere utilizzate dai pm come prove a carico soltanto nei confronti delle ragazze e non dell’ex premier. Per il gip Stefania Donadeo, che lo scorso primo ottobre aveva accolto la richiesta del procuratore aggiunto Pietro Forno e dei pm Tiziana Siciliano e Luca Gaglio, quelle telefonate “appaiono rilevanti” nell’ambito dell’inchiesta con al centro il reato di corruzione in atti giudiziari, perché dimostrerebbero le “trattative” per elargire “alle due donne somme di denaro” e regalare loro “immobili” in cambio di una sorta di “lealtà processuale”. Il procedimento è in fase di udienza preliminare con la prossima udienza fissata per il 3 ottobre.
Il processo Ruby ter. Nelle conversazioni inviate alla Giunta del Senato, alle “pressanti richieste” delle due giovani (“Olgettine”), in passato ospiti delle serate ad Arcore, “di adempimento degli obblighi di dazione di quanto promesso”, Berlusconi “subordina” il loro “atteggiamento processuale”. L’ex Cavaliere, infatti, avrebbe chiesto “esplicitamente a Barbara Guerra di convincere Iris Berardi a revocare la costituzione di parte civile” e nella telefonata del 12 aprile 2012 la showgirl “confermava a Berlusconi che avrebbe messo ‘i suoi buoni uffici’ per convincere ‘la matta’ (Berardi, ndr), ad abbandonare la strada scelta”. E dal diario della brasiliana agli atti dell’inchiesta, secondo il gip, “si evince ancor più quanto e perché Berlusconi dovesse temere la deposizione testimoniale della stessa, atteso che vi si fa esplicito riferimento ad una relazione di tipo prostitutivo tra i due quando la Berardi era ancora minorenne”. Le due Olgettine, dopo essersi costituite parti civili nel processo Ruby 2 a carico di Fede, Mora e Minetti, ritirarono la loro costituzione. E nelle intercettazioni, come scrive il gip, Berlusconi “non esitava ad ordinare alla Guerra” di revocarla, chiamando la revoca “quella cosa lì”.
Il video di accusa. Gli inquirenti potranno usare come prova documentale a carico di Berlusconi il video di una telefonata filmata dalla stessa Barbara Guerra mentre parlava con l’ex Cavaliere nel giugno 2013 (alla presenza anche di Alessandra Sorcinelli) e nella quale l’ex premier, tra le altre cose, diceva: “Ho fatto un assegno io ieri di 160.000 euro per pagare i mobili della casa”. E Guerra: “Ascolta, Silvio, non è casa mia quella! Sono in mezzo a una strada ancora! Dopo 4 anni di merda! Ma stiamo scherzando?”
E questo è tutto. In conclusione consentitemi ancora un ultimo utilizzo di file audio. Questa volta vi propongo la Sora Cesira che, nella sua magnanimità, non tralascia di ricordare il “dramma” nel quale sono precipitate le crocerossine dell’Olgettina:
…. e con questo è veramente tutto. Siamo arrivati in fondo a quest’articolo come, del resto, anche il senato ha toccato il fondo ma siatene certi come me: si saranno già muniti di pale per scavare!
E’ arrivato un altro po’ di cinema a Dimaro, sul comunale di Carciato. Si tratta di Pieter Facinelli, attore della saga di Twilight che si è visto al fianco di Luigi De Laurentiis, giunto qui per assistere alla seduta odierna.
NON SOLO NAPOLI, ANCHE CINEMA PROTAGONISTA A DIMARO DOPO HARRY POTTER IN VAL DI SOLE E’ ARRIVATO TWILIGHT
DIMARO-FOLGARIDA (VALLE DI SOLE – TRENTINO), 21 LUGLIO 2016 – Calcio e cinema, due forme di spettacolo che nella figura di Aurelio De Laurentiis trovano un solido legame. “Sono orgoglioso di essere partito dalla Serie C, di essere stato chiuso negli spogliatoi con gli sputi che arrivavano in testa in un momento in cui lavoravo con Gwyneth Paltrow ed Angelina Jolie, oggi abbiamo raggiunto il diciottesimo posto nel mondo”, così nella conferenza stampa di ieri parlava Aurelio De Laurentiis.
A distanza di dodici anni, il legame tra queste due forme d’arte appartiene ancora al vissuto quotidiano del patron del Napoli e, anche per un caso fortuito, il cinema regna sovrano anche a Dimaro, sugli spalti del centro sportivo di Carciato.
Giovedì scorso fu avvistato David Bradley, attore di Harry Potter in cui interpreta il ruolo di custode del castello e che trascorre delle vacanze nella vicina val di Rabbi. Da Harry Potter a Twilight, ad una settimana di distanza i volti del cinema tornano a prendersi la scena nel ritiro di Dimaro. Ha seguito l’allenamento dei ragazzi di Sarri Peter Facinelli, attore statunitense di origini trentine che in questi giorni è in val di Non. E’ stato raggiunto grazie alla collaborazione del quotidiano L’Adige di Trento.
La seduta mattutina del Napoli nel suo tredicesimo giorno di ritiro si è svolta nel segno della grande serenità. Il club azzurro ha invitato tutti i bambini presenti sugli spalti a bordocampo, dove c’era anche un tifoso illustre: il giornalista Sandro Ruotolo.
Alla seduta mattutina non hanno partecipato Pepe Reina, che ieri è partito per la Spagna lasciando il ritiro di Dimaro, e Lorenzo Tonelli, che sta cercando di recuperare la miglior condizione dopo l’infortunio. Ha svolto lavoro a parte di tipo atletico Allan mentre si è dedicato soprattutto alla palestra Jonathan De Guzman. La partitella sotto gli occhi del direttore sportivo Cristiano Giuntoli è terminata 2-1 per i “neri” con le reti di Roberto Insigne, Gabbiadini ed El Kaddouri. Non solo cinema, sugli spalti c’erano anche allenatori in formazione pronti ad apprendere i metodi di Sarri. Sono Massimo Paci, ex difensore che con le maglie di Lecce, Ascoli, Parma, Novara e Siena ha totalizzato 187 presenze in Serie A ed è l’allenatore della Civitanovese, realtà che milita nel campionato di serie D, e Francesco Parravicini, ex centrocampista che ha raggiunto il numero di 87 presenze in serie A con le maglie di Treviso, Atalanta, Palermo e Siena e nella scorsa stagione collaboratore tecnico dell’ex Napoli Oscar Magoni alla Pro Sesto.
Nel pomeriggio Sarri ha concesso delle ore di relax ai suoi, in tanti ne hanno approfittato per poter abbracciare le proprie famiglie. Domani si ritorna al solito programma: doppia seduta per prepararsi all’amichevole di sabato sera contro il Trento e in serata a Folgarida l’incontro tra Maurizio Sarri, due calciatori ed i tifosi.
FONTE: Ufficio Stampa Nicer Trento
FOTOGALLERY: Ufficio Stampa Nicer Trento, foto di ITALO CUOMO
Il Napoli punta ai rinnovi per tenersi stretti i suoi gioielli. Di ufficiale, al momento, c’è solo quello di José Maria Callejon, che ha firmato fino al 2020 per una cifra vicino ai 3 milioni di ingaggio a stagione. Dimaro è diventato crocevia di appuntamenti, approfittando anche della presenza di De Laurentiis e di Chiavelli, l’uomo dei contratti. Ieri, primo approccio per Lorenzo Insigne (nella foto ). Nella località trentina c’erano i suoi procuratori e il padre Carmine: obbiettivo allungare il contratto fino al 2021. Sulle cifre occorrerà mettersi d’accordo ed è possibile l’inserimento di una clausola rescissoria. Martedì è toccato a Venglos, il procuratore di Marek Hamsik. Incontro interlocutorio al momento ma la base è tracciata: accordo fino al 2020, praticamente un contratto a vita in azzurro. Oggi toccherà a Hysaj: a Dimaro è atteso il suo agente. Prove tecniche di dialogo: 1,5 la richiesta, 1,1 la proposta azzurra con clausola rescissoria, come sussurrano in Albania, da 30 milioni
Tuttosport scrive sulla situazione Higuain-De Laurentiis: “Dicono che Aurelio De Laurentiis abbia provato più di una volta a chiamare Gonzalo Higuain, attualmente in vacanza in Argentina, ma senza successo. Le chiamate, tuttavia, avrebbero indotto il fratello agente del Pipita, Nicolas, a richiamare il presidente del Napoli, decisamente contrariato e per nulla desideroso di parlare con lui. Il silenzio di Higuain, quindi, non è solo mediatico, ma totale, a conferma di un certo disagio dell’argentino che, per bocca del fratello, ha fatto sapere di non voler rinnovare il contratto con il Napoli, di essere deluso dalla campagna acquisti e, secondo indiscrezioni sostanzialmente confermate dallo stesso Nicolas, di avere dato la disponibilità a trasferirsi alla Juventus”.
10:11 – Si rivede de Guzman, si dirige in palestra
10:07 – Il riscaldamento prosegue alle spalle della porta
09:56 – Via al torello, ci si diverte!
09:49 – Tonelli e Reina assenti (il portiere è in Spagna). Allan lavora a parte, mentre El Kaddouri e Gabbiadini lavorano con il gruppo
09:47 – Gruppo in campo, comincia la seduta
09:39 – Sepe, Allan e Albiol fanno rientro negli spogliatoi
09:33 – Allan si dirige in palestra
09:29 – Sul campo, intanto, è stato ultimato il lavoro di preparazione del percorso da svolgere in questa seduta
09:10 – Albiol, David Lopez e Rafael si dirigono in palestra
Buongiorno e benvenuti alla diretta testuale della seduta di allenamento di questa mattina, unica di giornata, visto che gli azzurri avranno un pomeriggio di riposo. Vivicentro.it vi aggiornerà in tempo reale.
Stefano Stefanini, nel suo articolo di oggi pubblicato su la STAMPA, fa un’analisi della situazione “esplosiva” che si è venuta a creare, in Nord Italia, in materia di immigrazione e quindi di capacità e possibilità ricettive. Colpa, secondo Stefanini, della non lungimiranza di visione ed organizzazione italiana ma, e soprattutto, dell’Unione europea che è stata completamente cieca.
Ma leggiamo ora, per meglio comprendere, l’analisi che fa Stefanini:
Una crisi che nasce in Europa. STEFANO STEFANINI
La pressione immigratoria sul Nord Italia bolliva in pentola da tempo. Ci sorprende solo per distrazione o per speranza, ultima a morire. La responsabilità maggiore per l’insostenibile situazione che si sta creando ricade questa volta sull’Unione Europea.
Il nostro governo avrebbe forse potuto fare qualcosa di più per prevenire la rivolta dei sindaci, di fatto un braccio di ferro che rischia di lacerare il Paese. Ad onor del vero però, da mesi, l’Italia va dicendo di essere passata sulla prima linea dell’immigrazione. A parte qualche buona parola, Bruxelles ha fatto orecchie da mercante. Soverchiata dalle altre crisi, anche l’Ue ha sperato che la pressione immigratoria, ormai quasi interamente deviata sull’Italia, fosse sostenibile, come lo era stata nel 2014 e nel 2015. Non lo è più dal momento in cui da Paese prevalentemente di transito l’Italia è diventata Paese di stazionamento.
Le avvisaglie invece erano chiarissime. Di fronte alla prospettiva di ondate immigratorie le frontiere terrestri vengono chiuse. Minacciava di farlo l’Austria al Brennero, c’è da meravigliarsi che lo faccia la Svizzera a Chiasso?
E come dubitare che i migranti che trovano il modo di risalire, anche a piedi, la penisola balcanica o di traversare il Sahara e sopravvivere alla navigazione di fortuna dalla Libia a Lampedusa, non trovino il modo di arrivare, forse più comodamente, dalle nostre isole alla Lombardia? Che i trafficanti non cogliessero rapidamente questa nuova linea di business? Quanto tempo prima che l’accampamento di fortuna di poche centinaia di anime sul lago di Como diventi un’altra giungla di migliaia, come quella di Calais? Qualche settimana? Una volta messe le radici, queste comunità di fortuna diventano irresistibili magneti e continuano ad attrarre i nuovi arrivati.
La «crisi dimenticata» la chiamava ieri il «Financial Times». Non Brexit, l’irresistibile proseguire della crisi dell’immigrazione in Europa. Tappata, per il momento, la falla greca, l’afflusso verso l’Italia significa una quantità d’ingressi di ben oltre centomila persone nel 2016. Le frontiere chiuse impediscono che la «mano invisibile» ripartisca gli immigranti fra più Paesi, sostituendosi alle «quote» che l’Ue aveva cercato vanamente d’imporre.
In questa situazione d’emergenza, l’Unione Europea non può sottrarsi alle responsabilità di non lasciare questo carico insostenibile su un solo Paese membro, così come ne ha sollevato la Grecia. La Svizzera, pur non Paese Ue, è tenuta alla libera circolazione. Bisogna assolutamente evitare che altri Paesi Ue ne seguano l’esempio. E il peso, economico e sociale, di questa nuova rotta non può essere lasciato sulle spalle di Roma e dei sindaci del Nord Italia.
O l’Ue è in grado di rispondere a queste crisi che toccano direttamente i cittadini o Brexit diventerà la regola anziché l’eccezione.
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vivicentro / Immigrazione: al Nord situazione esplosiva (Stanislao Barretta)
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