18.1 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6221

Rafael Cabral potrebbe rimanere, il suo ingaggio ostacola la cessione

Le ultime

Rafael Cabral, estremo difensore del Napoli ex Santon, potrebbe rimanere in azzurro. Nessuna squadra interessata a lui, infatti, può permettersi un ingaggio da 1,2 milioni di euro. La società potrebbe quindi puntare sulla sua esperienza, come terzo portiere, alle spalle di Reina e uno tra Sepe e Sportiello, con il secondo che potrebbe legharsi con la società di ADL  a breve.

Zielinski oggi a Roma per le visite, presto anche Rog

La Gazzetta dello Sport su Zielinski

Quest’oggi a Roma, Piotr Zielinski svolgerà le visite mediche, per poi iniziare la sua nuova avventura in azzurro. Il centrocampista, arrivato dall’Udinese come vice-Allan e occasionalmente anche da trequartista o esterno, è stato pagato dal Napoli 15 milioni di euro più svariati bonus. Potrebbe presto raggiungere il ragazzo anche Rog, centrocampista della Dinamo Zagabria, che, invece, ricoprirebbe il ruolo di vice-Hamsik. A riportarlo, la Gazzetta dello Sport.

Piace Zaza, ma con la Juventus è difficile trattare

Kalinic sì, Zaza nì

Sostituire un campione come Higuain non è assolutamente semplice, lo sa bene Cristiano Giuntoli. Dopo la -quasi- fumata nera per Icardi, gli azzurri si guardano intorno alla ricerca di un centravanti in grado di garantire alla squadra di Sarri almeno 15-20 gol. Piace Kalinic della Fiorentina, anche se il cartellino costa caro, all’incirca 30 mln di euro. Non dispiacerebbe nemmeno Zaza, anche se i rapporti con la Juventus, dopo l’affare Gonzalo Higuain, appaiono sempre più congelati. Per il momento, quindi, la pista che porta all’ex attaccante del Sassuolo è bloccata.

Miha blocca Maksimovic, rifiutati 20 mln dal Napoli: adesso è rinnovo coi granata

E’ fumata nera per Maksimovic

Nulla da fare per Nikola Maksimovic: secondo quanto riporta Tutto Sport, neanche quest’anno il difensore vestirà la maglia del Napoli. Mihajlovic, infatti, avrebbe bloccato il suo trasferimento all’ombra del Vesuvio. I granata sarebbero pronti addirittura ad adeguargli il contratto, dopo aver rifiutato 20 milioni di euro dal club di Aurelio De Laurentiis.

Isis sfrutta i barconi

L’ Isis sfrutta i barconi, scrive Molinari ed annota che, in alcuni porticcioli della Libia e dell’Egitto, elementi vicini a Isis sarebbero in grado di dirigere il traffico dei migranti clandestini verso l’Europa. È la base di un’indagine a cui lavorano più procure, coordinate dalla Superprocura antimafia e terrorismo ed è anche la base per l’articolo di Francesco Grignetti che qui sottopongo ad una vostra lettura

“Uomini dell’ Isis dietro i flussi dei migranti dalla Libia” FRANCESCO GRIGNETTI

Il ministro Orlando e il superprocuratore Roberti concordano una rivelazione in Parlamento. Si indaga sulla capacità di indirizzare i profughi

È più di un sospetto, bensì un’indagine complessa su cui lavorano più procure, sotto il coordinamento della Superprocura antimafia e antiterrorismo: a dirigere il traffico degli scafisti, in certi porticcioli della Libia e dell’Egitto, vi sarebbero «soggetti vicini all’Isis», che così controllano, sia pure indirettamente, i flussi di immigrazione clandestina.

A scoprire parzialmente le carte è stato ieri il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, in Parlamento per un’audizione al Comitato Schengen. Una rivelazione concordata con i magistrati. Alla vigilia dell’audizione, infatti, il testo dell’intervento del ministro è stato limato assieme al superprocuratore Franco Roberti. Contano dunque anche le virgole di quanto detto da Orlando: «Dalle informazioni disponibili – ha scandito il Guardasigilli – risulta in corso una serrata verifica investigativa sull’ipotesi che fiduciari dell’Isis svolgano ruoli cruciali di controllo e di indirizzo nella gestione dei flussi migratori verso l’Italia».

Ci sarebbero dunque gli estremisti islamici dietro gli scafisti. E forse sono uomini organici all’Isis che hanno assunto un ruolo diverso e più complesso del semplice «pedaggio» imposto ai trafficanti. L’inchiesta mira a capire se questi islamisti riescano anche «a dare direttive sui criteri di distribuzione territoriale dei migranti». Allo stato ancora non si hanno certezze che gli islamisti siano in grado di controllare l’intera filiera dei migranti, tantomeno le destinazioni in Italia o in Europa. Quello che emerge tuttavia è che avrebbero un ruolo nella fase delle partenze. Il che non esclude, se si dimostrasse che sono in grado di indirizzare un flusso verso la Grecia o verso l’Italia, che avrebbero comunque un ruolo inquietante.

Di più, però, in Parlamento Orlando non ha inteso né potuto dire. «Il segreto investigativo gravante sulle attività impedisce allo stato di disporre di ulteriori informazioni».

Se però Orlando e Roberti hanno deciso di lanciare questo sasso nello stagno, è per far sapere all’opinione pubblica che riguardo alla minaccia terroristica «costante ed efficace è l’azione delle Procure della Repubblica, grazie anche al coordinamento della direzione nazionale Antimafia».

Dall’aprile del 2015, infatti, la Superprocura coordina anche le indagini antiterrorismo. «Una scelta a lungo attesa e che rivendico all’azione del governo», dice il ministro. E questa indagine di cui si è parlato ieri al Comitato Schengen sembra un caso da manuale. Proprio l’azione di coordinamento affidata agli uomini di Roberti ha permesso di scoprire quello che alcune singole procure siciliane non sapevano, e cioè che alcuni nomi ricorrevano in più inchieste. Nomi collegati ai traffici degli scafisti e anche al terrorismo internazionale. Ed è stato a questo punto che alla Superprocura hanno fatto un salto sulla sedia.

Una svolta. Roberti in più di un caso aveva sostenuto di non credere all’ipotesi di terroristi infilati dall’Isis sui barconi e di temere piuttosto i fanatici con passaporto europeo, quelli che passano dalla normalità al martirio senza passare per chissà quale campo di addestramento. Ma ora c’è l’incubo dei foreign fighter di ritorno, magari quelli sconfitti in Libia che potrebbero con facilità mascherarsi da profughi. E intanto chi segue le dinamiche dell’immigrazione clandestina, sottolinea che si è rivitalizzata la rotta che parte dall’Egitto. «Gli sbarchi di scafi in partenza dall’Egitto sono aumentati del 104% dall’inizio dell’anno». Quell’Egitto con cui, a seguito del caso Regeni, i rapporti sono ai minimi storici e che sembra non controllare più il proprio territorio. È di ieri l’ennesimo video di minaccia che parte dal Sinai, dal gruppo terrorista Wilayat Sinai, legato all’Isis: «Questo è solo l’inizio, i nostri incontri si terranno a Roma e a Gerusalemme».

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati.

vivicentro.it/cronaca
vivicentro/Isis sfrutta i barconi
lastampa/“Uomini dell’ Isis dietro i flussi dei migranti dalla Libia” FRANCESCO GRIGNETTI

Femminicidi: la piaga di un amore malsano

0

La piaga dei femminicidi. Una donna su tre in Italia ha subito violenze: è stata picchiata o abusata sessualmente. I femminicidi sono stati già 76 nel 2016: i casi di Lucca e Caserta sono feroci conferme ed è di questo che scrive Gramellini nel suo “Boungiorno” di oggi titolato:

Scuola d’amor perduto MASSIMO GRAMELLINI

Con il fuoco, nel Medioevo, si bruciavano le streghe. Adesso le donne che dicono di no. L’infermiera lucchese Vania Vannucchi è la quinta data alle fiamme da un maschio in Italia negli ultimi mesi. A questi uomini che le amano tantissimo (quello di Vania, il parecchio sposato Pasquale Russo, così tanto da averle offerto l’ambito ruolo di amante in lista d’attesa) non basta più nemmeno sopprimerle. Vogliono ridurne in cenere l’effigie. Si continua a trattare l’uccisione di donne non consenzienti come un’emergenza di cui stupirsi e per cui indignarsi ogni volta, mentre ormai è una tragica normalità che richiede interventi strutturali. La politica deve asciugarsi le lacrime da coccodrillo e aprire il portafogli, finanziando in modo sistematico i centri antiviolenza presso i quali una donna alle prese con un troglodita mascherato a giorni alterni da fidanzatino di Peynet possa trovare ascolto. E poi occorre un corso di educazione sentimentale nelle scuole. Povere scuole, come non avessero già abbastanza fardelli sulle spalle. Ma lo Stato non ha altri luoghi per proporre un modello diverso da quello patriarcale, che ancora governa sottotraccia milioni di famiglie.

Tra maschi, i sentimenti restano circondati da una sorta di pudore. Ma a furia di ignorarli, alcuni non sanno come gestirli. Come affrontare il rifiuto e la sconfitta, l’abbandono e la solitudine. E come accettare la libertà altrui anche quando contrasta con il proprio ego. Se il vero amore avesse una definizione, sarebbe questa: desiderare che la persona amata sia viva. Sempre. Anche quando non ti vuole, o non ti vuole più.

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati

vivicentro.it/opinione
vivicentro/ Femminicidi: la piaga di un amore malsano BARRETTA STANISLAO
lastampa/ Scuola d’amor perduto MASSIMO GRAMELLINI

Femminicidi: 76 vittime nei primi otto mesi del 2016. L’ultima a Lucca

0

Un tempo solo in Asia, oggi anche in Italia. A Roma, a Napoli, a Lecce, a Lucca i piromani femminicidi impazzano. Un liquido infiammabile, un accendino e via: così, col fuoco, si cerca di ‘punire’ la donna che ci ha lasciato, che ci ha tradito, che ci ha abbandonato. A giugno la giovane Sara, martedì Vania Vannucchi, tutte vittime di fidanzati, mariti, compagni che non accettano la loro libera scelta di vita.

Nei primi otto mesi di quest’anno in Italia ci sono stati 76 femminicidi. Oltre 160 da gennaio 2015. Un vero ‘bollettino di guerra’. Ma ora preoccupa questa nuova tendenza: almeno cinque casi negli ultimi mesi.

Martedì è morta l’ultima vittima, Vania Vannucchi, la donna aggredita ieri e data alle fiamme dopo essere stata cosparsa di liquido infiammabile. Non avrebbe potuto sopravvivere con il corpo ricoperto al 90% da ustioni di secondo e terzo grado. L’annuncio viene dall’Azienda ospedaliera universitaria pisana. Vania Vannucchi, 46 anni, operatore sociosanitario, era stata ricoverata ieri al centro ustionati dell’ospedale Cisanello di Pisa con ustioni estese e profonde, dopo l’aggressione subita all’interno dell’ex ospedale di Campo di Marte a Lucca, la città in cui abitava.

Con quelli di Lucca e Caserta, si aggiorna il dato reso noto un mese fa dal Viminale che sottolienava come nel primo semestre dell’anno si fosse registrato il 22,92% di vittime in meno dello stesso periodo del 2015 (74 nel primo semestre 2016 contro 96 del 2015). Come ha spiegato Fabio Piacenti, presidente dell’Eures, l’Istituto di ricerche economiche e sociali che da anni dedica al fenomeno un Osservatorio ad hoc, negli ultimi dieci anni “le donne uccise nel nostro Paese sono state 1.740: 1.251 (il 71,9%) in famiglia, e 846 di queste (il 67,6%) all’interno della coppia; 224 (il 26,5%) per mano di un ex”.

Nel periodo 2005-2015, sempre secondo i dati dell’Eures, i femminicidi di coppia hanno avuto nel 40,9% dei casi un movente passionale, e nel 21,6% sono stati originati da liti o dissapori; le armi piu’ utilizzate sono state quelle da taglio (32,5%) e da fuoco (30,1%) mentre il 12,2% dei killer ha fatto uso di “armi improprie”, il 9% ha strangolato la vittima e il 5,6% l’ha soffocata. Nel 16,7% dei casi, il femminicidio e’ stato preceduto da “violenze note”, l’8,7% delle quali denunciate alle forze dell’ordine. Nel 31,1% delle occasioni l’assassino si e’ poi tolto la vita, nel 9% ci ha provato senza riuscirci. Fenomeno direttamente connesso col femminicidio e’ quello delle cosiddette ‘vittime secondarie’: solo in Italia, negli ultimi 15 anni hanno gia’ raggiunto l’impressionante numero di 1.628. Sono i figli rimasti orfani dopo che la madre e’ stata uccisa, spesso per mano dello stesso padre.

Con la morte di Vania Vannucchi, intanto, si aggrava la posizione di Pasquale Russo, l’uomo di 46 anni che l’ha aggredita. Sposato e padre di tre figli, Russo e’ un dipendente della Manutencoop, una delle cooperative che si occupa di trasporti per l’Asl di Lucca. Gli inquirenti hanno ricostruito che l’uomo – che e’ stato arrestato poche ore dopo l’aggressione nella sua abitazione e adesso si trova in carcere a Lucca – era ossessionato da Vania. I due in passato avevano avuto un’amicizia che con ogni probabilita’ era sfociata in una vera e propria relazione. Quanti lavoravano con loro ricordano di averli visti ripetutamente insieme proprio all’ex ospedale di Lucca, all’epoca in cui l’infermiera lavorava come barelliera per la Coopservice, un’altra cooperativa di servizi legata all’Asl di Lucca. Un rapporto che poi si era interrotto. Secondo quanto appreso, da un anno avevano smesso di frequentarsi, anche perche’ la donna era andata a lavorare all’ospedale di Cisanello di Pisa.

L’aggressore non aveva accettato la cosa e, secondo gli inquirenti, continuava a importunarla con telefonate e sms. Fino all’epilogo di ieri, quando i due si sono incontrati di fronte al vecchio ospedale di Lucca. Vania era stata invitata piu’ volte dalle amiche a denunciare per stalking l’uomo, un suggerimento che la donna sembrava aver preso in considerazione, anche se non era ancora stata formalizzata una vera e propria denuncia. Lo ha confermato Silvia Cascino, dirigente della squadra mobile di Lucca.

vivicentro.it/cronaca /agi/huffingtonpost / Femminicidi: 76 vittime nei primi otto mesi del 2016. L’ultima a Lucca

Il piano del Califfo di Isis, per aggredire l’Europa

0
               Il Califfo di Isis, Abu Bakr al-Baghdadi

L’interrogatorio di un jihadista in Germania, come annota Molinari questa mattina, alza intanto il velo sul piano del Califfo di Isis, Abu Bakr al-Baghdadi, di aggredire l’Europa con una campagna di atti terroristici.

Questo ha dato spunto all’editorialista della STAMPA Stefano Stefanini per il suo editoriale dove annota, tra l’altro che: “I lupi non sono più tanto solitari, sono piuttosto un branco”, tutti gli ordini del Califfo della Jihad.

È a Raqqa che si vince la guerra STEFANO STEFANINI

I collegamenti degli attentati in Francia e Germania con la casa madre di Isis stavano già affiorando. Se ne è parlato diffusamente su queste colonne. Ora sappiamo che l’ondata terroristica che si sta abbattendo sull’Europa fa parte di un piano di guerra. Di spontaneo potrà esserci l’azione individuale. L’offensiva è preparata a monte dallo Stato Islamico.

I lupi azzannano da soli, ma appartengono a un branco. Il branco ha come sempre un capobranco. Per liberarci dei lupi e dei loro attacchi vanno eliminati branco e capobranco. Il terrorismo non si sconfigge a Nizza, a Monaco, a Istanbul o a Dacca. Lì ci si difende; si limitano i danni. Effetti non cause, avrebbe detto Steinbeck. La guerra si vince a Raqqa e a Sirte.

I servizi d’intelligence sapevano abbastanza da allargare immediatamente le indagini, come fatto a Nizza dalla polizia francese. Mantengono giustamente un rigoroso riserbo. C’è voluto il giornalismo investigativo del «New York Times» per rivelare le dimensioni del campo minato che scientemente e metodicamente Isis è andato piantando in Europa. Tocca ora ai politici prendere atto che la teoria dei lupi solitari non regge e trarne le conseguenze.

I lupi solitari comportano l’imprevedibilità degli attacchi e la vulnerabilità degli obiettivi, ma esimono dalla necessità di affrontare il male alla radice, cioè estirpando lo Stato Islamico.

(Illustrazione di Koen Ivens)

La teoria dei solitari può persino illudere che il terrorismo del disadattato sia contrastabile con l’identikit psicologico, con la rieducazione, con la risposta culturale. Tutto utile, ma marginale. La teoria del branco e del capobranco obbliga a prendere contromisure militari.

Le rivelazioni del jihadista tedesco pentito (ma in carcere di sicurezza), Harry Sarfo, aprono uno squarcio illuminante su capacità operative, intelligence, penetrazione, duri metodi addestramento (poco da invidiare ai Seals americani) di Isis. E’ un nemico agguerrito e abile che non va sottovalutato (Obama ha riconosciuto l’errore di averlo inizialmente giudicato «di serie C»). Ma ancora più importante è l’organica strategia che ne emerge.

Isis rimanda a casa le reclute europee perché portino la guerra nei Paesi da dove vengono. Facile in Francia dove le banlieue e decenni di non integrazione delle comunità maghrebine hanno creato terreno fertile; più difficile in Germania per riluttanza dei «foreign fighters» tedeschi a colpire in patria; rischioso in Gran Bretagna per la stretta sicurezza (dopo gli attentati del 2005 alla metropolitana di Londra); quasi impossibile in America per controlli più distanza.

L’aggressione dello Stato Islamico all’Europa inizia prima di perdere terreno in Mesopotamia. I cedimenti territoriali non possono che averne intensificato gli sforzi.

Attaccando in casa il nemico occidentale, il Califfato non fa che seguire la dottrina americana post-11 settembre: portare l’offensiva sul territorio del nemico. Isis non ha bisogno di mobilitazioni militari massicce. Ottiene il massimo risultato, seminare terrore, con minimo sforzo e costi trascurabili. Le vite umane dei proseliti, fattisi martiri, sono spendibili.

L’attentato contro Charlie Hebdo nel gennaio del 2015 è stato il primo grosso atto di guerra di Isis contro l’Europa. Alcuni Paesi, in particolare Stati Uniti, Regno Unito e Francia, hanno risposto intensificando la campagna contro il Califfato in Siria e in Iraq. L’offensiva sta cominciando a dare i suoi frutti. Da due giorni, su richiesta del governo libico, Washington ha aperto un altro fronte contro le roccaforti lsis in Libia. Basta un’occhiata alla carta geografica per capire che queste ultime sono una minaccia soprattutto per l’Italia.

Roma esita in Libia, pur rivendicando una teorica leadership. Mantiene una partecipazione minimalista in Iraq, pur innalzata col presidio della diga di Mosul. Fa dunque una piccola parte, ma almeno la fa. Completamente assente è l’Ue che invece torna a vagheggiare, sulla carta, iniziative di «difesa europea». Rimarranno velleitarie fughe in avanti fino a che l’Europa non penserà a come partecipare alla guerra contro Isis. Solo così eliminerà la casa madre del terrorismo che la sta dolorosamente insanguinando. Quella è «difesa europea»: sul Mediterraneo.

Licenza Creative Commons
Alcuni diritti riservati.
vivicentro.it/editoriale

vivicentro/ Il piano del Califfo di Isis, Abu Bakr al-Baghdadi per aggredire l’Europa
lastampa/ È a Raqqa che si vince la guerra STEFANO STEFANINI

Jovetic-Napoli, Sarri avrebbe voglia di rimetterlo a nuovo

I dettagli

La Repubblica scrive su Jovetic e l’ipotesi Napoli: “Sarri avrebbe voglia di rimetterlo a nuovo e preferirebbe addirittura la soluzione Jovetic a Nikola Kalinic, accostato al Napoli lo scorso gennaio. Anche il croato ha le movenze che piacciono all’allenatore, ma al momento è un’idea non ancora concretizzata. La valutazione della Fiorentina, tra l’altro, è abbastanza alta: almeno 30 milioni di euro per lasciarlo partire, una cifra leggermente alta”.

Juve Stabia, le parole di Mister Fontana al sito ufficiale delle Vespe

Il trainer della Juve Stabia, Gaetano Fontana, ha analizzato il lavoro svolto durante il ritiro precambionato di Gubbio.

Riportiamo le parole rilasciate dall’allenatore al sito ufficiale www.ssjuvestabia.it

Il ritiro precampionato delle Vespe, svolto in terra umbra presso il Centro polivalente Hotel Beniamino Ubaldi di Gubbio, volge ormai al termine e in casa gialloblù è tempo di tracciare i primi bilanci. Lo abbiamo fatto in compagnia di mister Fontana : “Finisce questa fase introduttiva del lavoro – esordisce il tecnico – nel corso della quale abbiamo cercato di sviluppare i concetti chiave che ci accompagneranno durante tutta la stagione calcistica. Siamo in leggero ritardo – evidenzia con tranquillità l’allenatore – poiché alcuni ragazzi si sono uniti al gruppo in corso d’opera, per cui abbiamo dovuto rivedere quella che è la tattica dei singoli reparti e quella collettiva, cercando di allineare tutti su un unico concetto”. Il trainer gialloblù appare molto soddisfatto per il lavoro svolto e per l’apporto che ogni membro della rosa sta dando: “Tutti stanno dimostrando una totale disponibilità e posso affermare che siamo ora sostanzialmente in linea con i programmi prefissati, nella consapevolezza che questa è solo una fase propedeutica, nel corso della quale non è immaginabile di aver già assimilato tutto”. Mister Fontana chiarisce, con vigore e decisione, subito un concetto che dominerà durante il cammino stagionale: “Per me conta il gruppo, indipendentemente dal numero delle partite disputate, in quanto ognuno deve sentirsi parte integrante del progetto. Non voglio assolutamente vedere gente in attesa che il risultato arrivi per grazia ricevuta. Il lavoro, individuale e collettivo, deve essere la nostra costante e posso affermare che tale concetto è stato già assimilato da tutti gli effettivi a mia disposizione. Ogni giorno – sottolinea mister Fontana – dobbiamo pensare che è quello buono per ottenere miglioramenti sia individuali sia collettivi, che porteranno ognuno a coronare il proprio sogno ed alla squadra a raggiungere il traguardo prefissato”.

La prima gara ufficiale disputata contro il Livorno ha già fatto intravedere aspetti che lasciano ben sperare: “Siamo solo nella fase iniziale – chiarisce subito mister Fontana – e pur riconoscendo le cose buone che abbiamo fatto, non nascondo, dopo che insieme ai ragazzi abbiamo rivisto tutte le fasi del match, che ci sono ancora diversi aspetti che devono essere necessariamente corretti e migliorati. Quindi guai a pensare che potremo fare un solo boccone degli avversari o, peggio, di aver fatto tutto”. A proposito della rosa a disposizione e dei possibili ulteriori innesti: “Sono abituato a ragionare su ciò che ho a disposizione – chiarisce il tecnico – e non sugli ipotetici ed eventuali. In società ci sono persone preposte e qualificate che sanno cosa è necessario fare e come monitorare il mercato e se sia possibile accedere a qualcosa, sulla carta, di più importante, in quanto tutti gli attuali elementi che compongono la rosa stanno già facendo ottime cose, toccando con mano che, grazie alla loro disponibilità, si può pensare di raggiungere risultati di rilievo”. Il prossimo match contro il Novara, valevole per il secondo turno eliminatorio della Tim Cup, è ormai alle porte: “Per noi rappresenterà un’ulteriore tappa finalizzata ad ottenere il completamento del lavoro che dovrà consentirci di disputare, in linea con i programmi, il prossimo campionato. I tifosi dovranno aspettarsi una squadra che ha tanta voglia di crescere, senza fare voli pindarici, in quanto, come già chiarito, i sogni vanno coltivati giorno per giorno. Il match, contro una squadra di categoria superiore, potrà sicuramente mettere a nudo eventuali difetti ed aspetti sui quali intervenire”. Mister Fontana chiude la sua disamina con un monito: “Prometto lavoro ed impegno e non ci sarà una filosofia diversa”.

Intervista realizzata a cura dell’Ufficio Stampa S.S.Juve Stabia

Fonte: Sito Ufficiale www.ssjuvestabia.it

Icardi e Napoli più lontani, c’è un indizio inedito su Gabbiadini

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive su Icardi: “In tutto questo l’Inter non si scompone. Al giocatore ha già promesso un ritocco, ma a mercato chiuso e non certo per accontentare Wanda, che dai 2,6 milioni (più 1,4 di diritti d’immagine) punterebbe addirittura a 5 di solo salario. Suning non arriverà certo a queste cifre. Sullo sfondo rimane il Napoli. Che dopo avere fatto l’ultima offerta a Wanda (6,5 milioni l’anno, ma lei vorrebbe arrivare a 7) non si fa sentire da un paio di giorni. De Laurentiis ha capito che le possibilità di arrivare al bomber di Rosario sono in calo, anche se attenderà ancora un po’ prima di rassegnarsi. Va comunque registrato un episodio significativo. Manolo Gabbiadini, inserito nella trattativa come contropartita tecnica insieme a 40-45 milioni, ha appena confermato l’affitto del suo appartamento napoletano. Un altro segnale che farebbe pensare che Icardi e Sarri sono sempre più lontani. Tanto che nel sondare le possibili alternative il Napoli avrebbe per la prima volta chiesto informazioni su quanto prende un altro interista, Stevan Jovetic, che il tecnico toscano vedrebbe da falso nueve”.

ULTIM’ORA – Juve Stabia-Ebagua, Manniello lo vuole: spunta una deadline

Questi gli ultimi dettagli raccolti da Vivicentro.it

Un sogno, una speranza, la voglia matta di vederlo in gialloblè. Il presidente Franco Manniello ci crede, il calciatore conferma l’interesse della Juve Stabia, il suo agente ne parla senza problemi, anche se smorza gli animi (CLICCA QUI per i dettagli). Osariemen Ebagua, si, è proprio lui l’attaccante centrale oggetto del desiderio di Franco Manniello. Secondo le ultime indiscrezioni raccolte dalla redazione di Vivicentro.it, il presidente ha incontrato l’entourage del calciatore che, però, è tentato da una nuova avventura in serie B, ma spunta una deadline: entro il 15 di agosto dovrà dare una risposta, ma se non dovesse trovare una squadra di categoria superiore, è pronto a vestirsi con i colori stabiesi.

a cura di Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA

Femminicidi In Lista D’Attesa

0
I femminicidi in Italia non avranno mai fine, fin quando non saranno varate nuove Leggi a difesa di tutte quelle donne che vengono prima minacciate, dopo qualche mese di “inutili” denunzie, brutalmente uccise.
Nel nostro Paese vantiamo un triste primato, piu’ di 150 donne ogni anno vengono assassinate da mariti, amanti, fidanzati, che non si sono rassegnati alla fine del rapporto con il proprio partner. Uccidere sembra il modo piu’ semplice per “pianificare” per sempre il rapporto.
Numerosi i casi di omicidio suicidio, in altri ancora si e’ voluto colpire anche i familiari delle vittime, per non parlare delle aggressioni, alcune donne sono prese a botte, altre pestate a sangue, altre ancora ‘trattate’ con l’acido.. Qeste sono ferite che non si rimargineranno, traumi che il tempo non riuscira’ mai a lenire.
Spesso una donna ha paura di denunziare il proprio stalker o partner, se ha il coraggio di farlo, si rende conto che e’ tutto inutile, vi e’ la quasi certezza di non essere ne’ ascoltata ne’ protetta, e’ come gridare nel deserto.
La Giustizia trionfa solo nei film, fiction, sceneggiati: e’ sempre a disposizione del cittadino,e nei momenti di pericolo c’e’ sempre l’eroe di turno che lo salva.
La realta’ e’ totalmente diversa, parliamo di donne che hanno bussato inutilmente alle porte della Magistratura, hanno chiesto aiuto nei Commissariati di Polizia, negli Uffici delle forze dell’ordine: lo avrfebbero continuato a fare se non fossero state uccise dai loro persecutori.
Dopo ogni assassinio, parlare, discutere, fare sit in, protestare nelle Piazze, sviscerare nei dibattiti televisivi ogni retroscena, si e’ dimostrato del tutto inutile, come  chiamare schifosi assassini coloro che compiono questi brutali delitti. Sono parole gettate al vento, non servono a nulla, non bastano per risolvere questo grave problema.
Ci saranno altre donne in lista d’attesa per il martirio.
Dopo ogni assassinio, le solite domande senza risposta, si parla poco dei “rimedi” da adottare, sono necessarie nuove Leggi, nuovi programmi di protezione nuovi deterrenti per i violenti; Purtroppo i Magistrati sono troppo pochi, non basta un campanello d’allarme per far prendere loro delle decisioni che potrebbero salvare una vita umana.
Ad assassinio avvenuto si accendono le luci della ribalta, per qualche giorno il carnefice di turno balza agli onori della cronaca, si fanno i resoconti di mesi di denunzie, vengono raccolte le testimonianze dei parenti degli amici, di coloro che hanno visto qualcosa, poi in attesa di un nuovo assassinio, torna l’oblio.

Olimpiadi Rio 2016: Francia vs Colombia 4-0, poker per ‘Les Bleues’

Non poteva cominciare nel miglior modo possibile questa avventura olimpica per il calcio femminile francese nell’incontro Francia vs Colombia.

Allo Stadio Mineirao di Belo Horizonte la compagine transalpina ha rispettato i favori del pronostico nel match di esordio contro la Colombia, valevole per la prima giornata del gruppo G. Les Bleues si sono, infatti, imposte col punteggio di 4-0: autogol Mads Toppel al 2′, Eugenie Le Sommer al 14′, Camille Abily al 42′ ed Amel Majri al 82′. Un trionfo che proietta le ragazze allenate da Philippe Bergeroo in testa al girone insieme agli Stati Uniti ma con più marcature all’attivo. Sarà proprio con la squadra americana il prossimo confronto, programmato il 6 agosto sempre a Belo Horizonte, che deciderà il primato del raggruppamento.

Un dominio dal primo minuto in un incontro messosi subito male per le colombiane. Dopo appena 70″ la sfortunata autorete di Toppel, per intercettare un cross basso di Le Sommer, è stato il preludio alla disfatta delle sudamericane. La Francia, infatti, incanta per il suo fraseggio in mezzo al campo sfruttando l’apporto di calciatrici di una caratura internazionale ormai consolidata. Non è un caso, infatti, che il raddoppio arrivi già al 14′ quando è la n.9 transalpina (Le Sommer) ad insaccare dopo che la conclusione di Abily era stata ribattuta dalla traversa. Francesi che gestiscono il pallone con un lungo possesso, in cerca del pertugio nel quale infilarsi. L’appuntamento col tris arriva puntualmente al 42′ sugli sviluppi di un calcio di punizione magistrale della n.10 (Abily) della Francia. Sullo score di 3-0 si conclude il primo tempo e l’incontro è ormai in ghiaccio. Nella ripresa, infatti, le transalpine controllano a piacimento il gioco, servendo il poker grazie ad un’altra palla inattiva, calciata questa volta da Majri al 82′, a testimonianza delle tante bocche da fuoco della squadra di Bergeroo.

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche:trasmetterà da mezzogiorno fino alle 4 di notte su Rai 2 (il “canale olimpico”), Rai Sport 1 (canale 57) e Rai Sport 2 (canale 58).

  • Calendario completo Olimpiadi Rio 2016: gare, giorni e orari

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva  / giandomenico.tiseo@oasport.it

Olimpiadi Rio 2016: Usa vs Nuova Zelanda 2-0. Decidono Lloyd e Morgan

Nella cornice dello Stadio Mineirao di Belo Horizonte hanno fatto il loro esordio nel torneo olimpico di calcio femminile anche gli Usa vs Nuova Zelanda, per il raggruppamento G, a caccia di altri successi in questa rassegna a Cinque Cerchi. L’inizio è stato confortante: 2-0 contro la Nuova Zelanda, senza incantare ma anche facendo poca fatica, segnando due goal all’inizio delle due frazioni di gioco. La prima marcatura porta la firma del Pallone d’oro 2015 Carli Lloyd, a segno di testa al 9′ su uno splendido assist di Tobin Heath.

Americane che, una volta passate in vantaggio, hanno badato a tenere il possesso di palla, facendo correre a vuoto le avversarie neozelandesi, praticamente mai pericolose dalle parti di Hope Solo. Estremo difensore stelle e strisce, tra l’altro, beccato dal pubblico presente allo stadio per le recenti esternazioni sul virus Zika. Al di là di questo la partita non ha offerto molto agli occhi degli spettatori. Ci ha pensato allora all’inizio della ripresa Alex Morgan (67 goal in 111 incontri), con un sinistro a pelo d’erba al 46‘, a mettere la parola fine ad un match che non ha mai avuto storia. Con questa vittoria la squadra allenata da Jill Ellis allunga la striscia di vittorie nei Giochi Olimpici portandola a dodici, una cifra davvero impressionante.

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche:trasmetterà da mezzogiorno fino alle 4 di notte su Rai 2 (il “canale olimpico”), Rai Sport 1 (canale 57) e Rai Sport 2 (canale 58).

  • Calendario completo Olimpiadi Rio 2016: gare, giorni e orari

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva  /  giandomenico.tiseo@oasport.it

Olimpiadi Rio: 4 agosto. Calcio: in campo le formazioni maschili

0

La seconda giornata di Calcio dei Giochi Olimpici vede scendere in campo le compagini maschili che oggi, giovedì 4 agosto, anticiperà ancora la Cerimonia di Inaugurazione delle Olimpiadi di Rio 2016.

I match saranno 5: 2 del Gruppo A, 2 del Gruppo D e 1 del Gruppo C.

Le partite si giocheranno negli stadi di Rio de Janeiro, Manaus, Brasilia, Salvador, Belo Horizonte e San Paolo, impianti che hanno ospitato gli ultimi mondiali di calcio giocati in Brasile.

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: trasmetterà da mezzogiorno fino alle 4 di notte su Rai 2 (il “canale olimpico”), Rai Sport 1 (canale 57) e Rai Sport 2 (canale 58).

Queste le gare in programma per Giovedì 4 agosto

Dopo il completamento delle partite della prima giornata che, per il fuso orario, per noi sforano già nel 4 agosto visto che si sono disputate alle 00:00  (USA vs Nuova Zelanda femminile) e alle 03:00 (Francia vs Colombia femminile) si riparte alle ore 18 italiane (+5 rispetto a Rio) e si continua alle 20:00, 21:00, 22:00, 23:00 (sempre ora italiana) secondo questo programma:

Giovedì 4 agosto
00.00  USA vs Nuova Zelanda (Gruppo G, femminile) 2-0 – Decidono Lloyd e Morgan – LA CRONACA
03.00  Francia vs Colombia (Gruppo G, femminile) 4-0 –
 Poker per ‘Les Bleues’ – LA CRONACA

—–Pomeriggio—–
18.00 Calcio – Iran vs Danimarca (Gruppo A – maschile) – 0-0 – LA CRONACA
20.00 Calcio – Honduras vs Algeria (Gruppo D – maschile) – 3-2 – LA CRONACA
21.00 Calcio – Brasile vs Sudafrica (Gruppo A –maschile) – 0-0 – LA CRONACA
22.00 Calcio – Messico vs Germania (Gruppo C – maschile) – 2-2 – LA CRONACA
23.00 Calcio – Portogallo vs Argentina (Gruppo D – maschile) – 2-0 – LA CRONACA

NOTTE. (VENERDÌ 5 AGOSTO – GIORNO 0)
01.00 Calcio – Fiji vs Corea del Sud (Gruppo C, maschile) – 0-8 – LA CRONACA
03.00 Calcio – Nigeria vs Giappone (Gruppo B, maschile) – 5-4 – LA CRONACA

Olimpiadi Rio: Brasile vs Cina 3-0 (Gruppo E, femminile)

0

Esordio della nazionale di casa di calcio femminile nel torneo olimpico, nella prima giornata del girone E: Brasile vs Cina. L’Olympic Stadium di Rio ha ospitato il match tanto atteso per il pubblico carioca, desideroso di vedere la Seleçao esibirsi per il raggiungimento di un traguardo: l’oro a Cinque Cerchi da sempre sfuggito. Il primo ostacolo, rappresentato dalla selezione cinese, è stato superato brillantemente dalle carioca che mettono in riga le cinesi con un netto 3-0

In un Olympic Stadium di Rio De Janeiro gremito di tifosi verdeoro è andata in scena la prima esibizione a Cinque Cerchi del Brasile, padrone di casa, nel primo incontro valevole per il gruppo E del torneo di calcio femminile. Le brasiliane si sono imposte sulla Cina per 3-0 mostrando un gran bel gioco corale, valorizzato dalle qualità sublimi delle calciatrici. Sono andate a segno: Monica al 36′, Andressa Alves al 59′ e Cristiane al 90′. Con questa vittoria la Seleçao raggiunge la Svezia in testa al girone ma con più goal messi a segno. 

PRIMO TEMPO – Nazionale carioca che scende in campo con Bárbara, Mónica, Tamires, Fabiana, Rafaelle, Thaisa, Andressa Alves, Beatriz, Formiga e cinesi che rispondono con Lina Zhao, Shanshan Liu, Haiyan Wu, Dongna Li, Ruyin Tan, Li Yang, Fengyue Pang, Shanshan Wang, Shuang Wang, Rong Zhao, Rui Zhang. Dal primo minuto si comprende subito l’andazzo dell’incontro con le brasiliane a fare la partita e le orientali provando qualche sortita in contropiede. Il ritmo impresso da Marta e compagne è impressionante e le occasioni da rete, specie su palla inattiva, si sprecano. Cristiane, Beatriz e Formiga sono le più attive ed è proprio da un’iniziativa della n.8 del Brasile che si origina un corner al 36′ calciato magistralmente da Marta e realizzato abilmente  di testa da Monica, approfittando di una chiara indecisione della difesa cinese e dell’estremo difensore. Il goal realizzato dà ancora più certezze alla compagine allenata da Vadao che con la citata Breatriz in contropiede sfiora il raddoppio dopo una percussione centrale. I primi 45′ dunque terminano sull’1-0 per le padrone di casa.

SECONDO TEMPO – Nella ripresa, sale letteralmente in cattedra Marta. La n.10, con più di 100 marcature in maglia verdeoro, è ispiratrice di tutte le azioni più pericolose create dalla Seleçao. E’ da una sua iniziativa sulla fascia destra, infatti, che Andressa Alves raddoppia al 59′: un pallone d’esterno magico servito alla punta centrale che vale da solo il prezzo del biglietto. Giocatrice del Rosengard che, poco dopo, cerca gloria personale con una conclusione di sinistro, dove è brava Lina Zhao. Un’autenticastanding ovation, poi, accoglie l’uscita di scena della fantasista carioca che a 10′ dalla fine fa assaporare il gusto della vittoria alla compagna Debinha. Il Brasile si diverte in campo e non è mai sazio. Allo scadere, infatti, arriva il tris di Cristiane che di testa realizza sull’assist della neo entrata Andressinha. Una rete che chiude praticamente la gara e regala il successo e l’ovazione del pubblico alle carioca.

BRASILE – CINA 3-0

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: trasmetterà da mezzogiorno fino alle 4 di notte su Rai 2 (il “canale olimpico”), Rai Sport 1 (canale 57) e Rai Sport 2 (canale 58).

  • Calendario completo Olimpiadi Rio 2016: gare, giorni e orari

LA PARTITA minuto per minuto

90′ Senza neanche concedere recupero l’arbitro fischia la fine del confronto, vinto 3-0 dal Brasile. Un tris firmato da Monica, Andressa Alves e Cristiane che sa di candidatura all’oro olimpico.

88′ GOOLL DEL BRASILE!! Tris firmato da Cristiane che sugli sviluppi di una palla inattiva calciata da Andressinha, colpisce di testa anticipando l’uscita del portiere.

86′ Verdeoro ancora pericolosissime su palle inattive quando da un angolo battuto da Debinha Beatriz sfiora il tris.

84′ Brasile che ora si diverte in campo, mettendo in mostra tutto il proprio repertorio tecnico.

80′ Standing ovation per Marta che esce, lasciando il posto a Debinha

78′ Altra sostituzione tra le fila cinesi: esce Shanshan Wang ed entra Ying Li

77′ Corner per il Brasile su cui Marta cerca di imbeccare Andressa Alves ma il pallone è preda facile del portiere cinese.

76′ Pubblico scatenato al grido: Brazil, Brazil!!

73′ Prova a farsi vedere la Cina, in area di rigore brasiliana ma senza la dovuta convinzione. Al momento il portiere Barbara è stata inoperosa

70′ E’ uno spettacolo questo Brasile che sta impressionando non solo per le giocate delle singole ma anche per la coralità di manovra.

66′ E’ anche la giocatrice del Rosengard con una conclusione di sinistro ad impegnare il portiere cinese.

64′ Cambio anche tra le file cinesi: esce Wang ed entra Xiao Xu Ma

64′ Grandissima giocata di Marta sulla fascia destra che crea il panico in area di rigore cinese e per poco non trova nuovamente puntuale all’appuntamento Andressa Alves.

62′ Nazionale carioca che ormai gioca sul velluto disponendo delle proprie avversarie e cercando anche il tris per divertire il numero pubblico presente.

58′ Sostituzione tra le fila brasiliane: entra Andressinha ed esce Thaisa

58′ GOOOLLL 2-0 Brasile. Raddoppio della squadra carioca grazie ad un goal di Andressa Alves servita in maniera magistrale da Marta. Partita che sembra essere già in ghiaccio.

51′ Sempre la n.11 a rendersi pericolosa con una percussione centrale che per poco non vale il raddoppio al Brasile.

49′ Ci prova Cristiane con un tiro dalla distanza che però non impensierisce la porta orientale.

46′ Ancora Brasile proiettato in avanti in questa ripresa, costantemente in pressione nell’area di rigore cinese.

INIZIO SECONDO TEMPO

Si chiude la prima frazione, giocata estremamente bene dalle brasiliane che avrebbe meritato anche più di un goal di vantaggio al cospetto di una Cina troppo rinunciataria.

FINE PRIMO TEMPO

2′ di recupero

44′ Ci avviamo alla fine di un primo tempo dominato in lungo ed in largo dal Brasile

41 Secondo goal sfiorato da Andreassa che innescata da un cross dalla desta di Fabiana non riesce ad impattare come si deve il pallone.

39′ Carioca che ora giocano con molta meno frenesia e più linearmente, cercando il raddoppio.

35′ GOOOLLLL DEL BRASILE. Calcio d’angolo di Marta, colpo di testa di Monica e dormita incredibile della difesa e del portiere orientale che vede la palla insaccarsi alla sua destra.

31 Doppia occasione per le brasiliane che sugli sviluppi di un calcio d’angolo prima con Cristiane (salvataggio sulla linea della giocatrice cinese) e poi con Formiga sfiorano il vantaggio.

30′ Calcio di punizione da posizione interessante per fallo su Andressa Alves. Ci prova la stessa giocatrice brasiliana con un tiro che però si infrange contro il muro difensivo cinese.

28′ Occasione goal per il Brasile che in un’azione di contropiede micidiale dove Bia si libera del difensore concludendo di punta ad anticipare il portiere con palla a lato.

24′ Sempre Marta, dalla destra, prova a fare la differenza cercando le compagne ma trovando comunque un corner. Dall’angolo però le brasiliane non creano alcun pericolo.

23′ Prova Marta ad accendersi con una verticalizzazione improvvisa dalla fascia destra per Andressa Alves ma il pallone è troppo lungo per la verdeoro.

21′ Cina che continua a contrapporre fisicità, esagerando: brutto fallo su Marta a centrocampo ed ammonizione per Haiyan Wu.

20′ Brasile che va a folate, non avendo grande continuità di gioco.

19′ Altra percussione di Bia che però non riesce a coordinarsi per il tiro a dovere, contrastata bene dalla retroguardia avversaria.

18′ Angolo per il Brasile sul pallone Andressa che trova Thaisa, poco precisa nella conclusione.

16′ Folata sulla destra di Fabiana e respinta corta della difesa cinese su cui si precipita Cristiane concludendo debolmente verso lo specchio della porta.

15′ Sempre la Formiga ad essere quella più attiva in questo inizio di incontro con un’azione dalla sinistra con cross su cui tenta la girata al volo Bia senza però riuscire a dare potenza al suo tiro.

11′ Riprende il Brasile a tessera la propria tela di passaggi con le cinesi che tentano di opporsi con fisicità alle giocate delle padrone di casa.

8′ Momento di pausa, per consentire allo staff medico brasiliano di prestare le cure alla giocatrice carioca.

7′ Cinesi che provano a farsi sentire: fallo su Formiga a centrocampo di Pang.

6′ Brasile che, come da previsione, ha il pallino del gioco in mano, dominando in mezzo al campo ed imponendo la propria fisicità e tecnica.

4′ Cristiane on fire, che numero sull’out destro: dribbling stretto che però non trova le compagne pronte a cogliere la strepitosa giocata della carioca.

3′ E’ ancora Fabiana a creare problemi nella retroguardia cinese incuneandosi nelle maglie della retroguardia, guadagnandosi un angolo. Corner però vanificato dalle brasiliane.

2′ Altra conclusione verso la porta di Cristiane dopo una percussione di Marta e conclusione della carioca che non crea troppi problemi all’estremo difensore orientale.

1′ Pallone subito recuperato dal Brasile che con Fabiana prova una sortita offensiva senza però creare problemi al portiere Zhao

1′ Cina in possesso di palla

INIZIO PRIMO TEMPO

20:59: Ecco il momento degli inni nazionali con lo stadio gremito di persone, per incitare la nazionale di casa.

20:57: Eccoci di nuovo all’Olympic Stadium di Rio De Janeiro dove sta per avere inizio l’incontro tra Brasile e Cina.

Eccovi le formazioni ufficiali:

Brasile: Bárbara, Mónica, Tamires, Fabiana, Rafaelle, Thaisa, Andressa Alves, Bia, Formiga, Marta, Cristiane

Cina: Lina Zhao, Shanshan Liu, Haiyan Wu, Dongna Li, Ruyin Tan, Li Yang, Fengyue Pang, Shanshan Wang, Shuang Wang, Rong Zhao, Rui Zhang

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva  – oasport

Mobilità. Né valigie, né franchigie: tutti uniti contro la malascuola!

0

Appena un mese fa, sono state consegnate alla Corte di Cassazione le 530.000 firme, raccolte con strenuo e lodevole impegno per lo più da docenti costituitisi in piccoli comitati in tutta Italia, necessarie a chiedere un referendum per abrogare la Legge 107, imposta a colpi di fiducia da un esecutivo privo di mandato popolare e sordo ad ogni protesta. I Cobas Napoli, il Coordinamento Precari Scuola di Napoli e i Docenti in lotta per i Referendum Sociali hanno lucidamente prospettato e poi sistematicamente contrastato, negli anni, l’impatto deleterio della cosiddetta “Buona Scuola”, ispirata a quell’ideologia iperliberista che pretende di azzerare ogni autonomia di giudizio e di pensiero in nome di un’autonomia intesa come mera autosufficienza economica e “produttiva” di ciascuna scuola-azienda, in ossequio al diktat arrogante del Mercato e della competitività, cui sono di ostacolo i diritti tutelati dalla Costituzione.

Già il caotico e drammatico anno scolastico appena concluso ha mostrato i contraccolpi della legge su docenti e studenti: arbitrio dirigenziale e minacce di ritorsione; laceranti conflitti per l’assegnazione del bonus; attuazione maldestra e risibile dell’alternanza Scuola-lavoro, con notevole e riprovevole impoverimento didattico. Sul fronte del reclutamento, poi, si è registrato il fallimento totale del cosiddetto “potenziamento” (demansionamento, in realtà!), con docenti umiliati e utilizzati spregiudicatamente come “tappabuchi a tempo pieno”.

Il ministro e il governo continuano a negare la portata della tragedia immane che stanno determinando con la loro incompetenza e protervia. In questi giorni, a seguito dell’avvio forzato delle procedure di mobilità straordinaria, si stanno scatenando accese proteste per gli innumerevoli errori compiuti dal famigerato algoritmo; molti dei neoimmessi che, ricattati e messi alle strette, hanno sottoscritto il patto di “immissione in ruolo condizionata” proposto dal governo Renzi, scenderanno domani in piazza, a Napoli, per chiedere trasparenza e un decreto-legge che consenta loro di evitare o rinviare ancora il trasferimento, dopo la deroga ottenuta per quest’anno scolastico.

Al loro fianco ci saranno, prevedibilmente, quei sindacati e quelle formazioni che, da sempre compiacenti ed acquiescenti rispetto alle politiche scolastiche dei governi di “nominati”, hanno prefigurato o promesso un impossibile “rientro facile” a migliaia di mobilitati. Riteniamo inconcepibile e pericoloso che si avanzino istanze particolaristiche e verosimilmente lesive dei diritti e delle legittime aspettative di altri insegnanti, quali, ad esempio, quelli che non hanno potuto o voluto inoltrare la domanda di assunzione da cui è nato l’attuale marasma.

Condanniamo duramente l’irresponsabile atteggiamento di tutte le formazioni sindacali che brigano per ottenere dilazioni e contentini a vantaggio dell’una e a detrimento dell’altra “fascia” di docenti. La 107, infatti, ha reso tutti parimenti flessibili e fungibili, precarizzando anche gli stabili ed escludendo dalle dovute immissioni migliaia di precari. Per questo, invitiamo le lavoratrici e i lavoratori della Scuola a riflettere ad ampio raggio sulla guerra fratricida che è stata dolosamente innescata e che sta dilaniando la categoria, nonché sul peggioramento delle condizioni di lavoro e sulle restrizioni degli spazi di libertà e democrazia che la 107 implica, azzerando carriere, discriminando su base economica gli studenti e riducendo l’insegnamento ad addestramento monocorde ed eterodiretto.

Ora che i nodi stanno venendo al pettine, dobbiamo continuare a credere e a pensare che il “si salvi chi può” non sia una soluzione praticabile né degna della Scuola pubblica italiana. Occorre che ci mobilitiamo finalmente in modo unitario e fermo su una piattaforma di rivendicazioni radicali e di alto profilo, che contempli l’indispensabile ritiro dei tagli Gelmini, l’abrogazione della devastante Legge 107 e il blocco immediato dell’incostituzionale “chiamata diretta”, nella consapevolezza che solo la compattezza e il rifiuto della delega potranno mettere fine al calvario della categoria, stremata tanto dagli oltraggi ministeriali quanto dalle interessate e congiunturali strumentalizzazioni da parte di forze complici e colluse con lo sfascio programmato della Scuola pubblica.

I Cobas Napoli

Il Coordinamento Precari Scuola Napoli

I Docenti in lotta per i Referendum Sociali (Napoli) 

vivicentro.it/cronaca / orizzontescuola

Olimpiadi Rio – Canada vs Australia 2-0, il gol più veloce: 19”

0

Nell’incontro Canada vs Australia, il Canada batte l’Australia 2-0 e segna anche un record: a rete in soli 19”. Tanto è bastato al Canada per passare in vantaggio contro l’Australia nella seconda partita di calcio femminile all’Olimpiade di Rio de Janeiro.

Nella seconda partita il Canada supera per 2 a 0 l’Australia con un gol per tempo. Dopo 19 secondi dal fischio d’inizio Beckie sorprende i canguri grazie ad un preciso assist di Sinclair che nella ripresa sigla la rete del raddoppio.

Al 18esimo del primo tempo le canadesi erano rimaste con una giocatrice in meno: esplusa la Zadorsky per fallo da ultimo uomo.

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: trasmetterà da mezzogiorno fino alle 4 di notte su Rai 2 (il “canale olimpico”), Rai Sport 1 (canale 57) e Rai Sport 2 (canale 58).

  • Calendario completo Olimpiadi Rio 2016: gare, giorni e orari

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva

Real Forio,il giovane Fiorentino sale in prima squadra

0

real_forio1

Il Real Forio, nell’ottica di un’integrazione sempre maggiore dei giovani provenienti dal settore giovanile, informa che William Fiorentino (classe’99) entra a far parte ufficialmente della prima squadra. Si tratta di un talento “fatto in casa”, nonché uno dei migliori calciatori degli  Allievi della passata stagione, squadra che ha raggiunto importanti risultati in ambito regionale. Nella scorsa stagione ha esordito in Eccellenza in occasione del confronto con l’Arzanese (Coppa Italia). Fiorentino si allenerà stabilmente con la prima squadra e mister Taratà potrà sfruttarlo nel ruolo di centrocampista offensivo. La società punta a tesserare nei prossimi giorni altri ’99 che hanno ben figurato l’anno scorso con la maglia del Real Forio.