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Intrigo Pavoletti, il Napoli offrì 12 milioni di euro al Genoa per portarlo in azzurro

Suggestione Pavoletti

Non è assolutamente tramontata la pista che porta al capitano dell’Inter Maurito Icardi. Il Napoli ci riproverà nei prossimi giorni. Nel frattempo, la radio ufficiale azzurra, Radio Kiss Kiss, ha fatto sapere che la società di ADL nei mesi scorsi aveva provato a portare all’ombra del Vesuvio Leonardo Pavoletti, che tanto ha fatto bene il Liguria col Genoa. L’offerta degli azzurri si aggirava sui 12 milioni di euro. Non se ne fece nulla all’epoca, ma il mercato, si sa, non smette mai di sorprendere.

IL TROVATORE di Giuseppe Verdi, Arena di Verona

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Sabato 6 agosto alle ore 20.45 debutta Il Trovatore di Giuseppe Verdi, ultimo titolo in cartellone del Festival 2016.

Il monumentale allestimento ha inaugurato nel 2001 ed è stato replicato nel 2002, 2004, 2010 e 2013, per un totale di 32 recite. Regia e scene portano la firma di Franco Zeffirelli, i costumi sono di Raimonda Gaetani. La coreografia flamenca di El Camborio è ripresa da Lucia Real, mentre le scene di duello sono del Maestro d’armi Renzo Musumeci Greco.

Sul podio, per tutti i quattro appuntamenti, il M° Daniel Oren.

Repliche: 10, 13, 26 agosto (ore 20.45)

Il Trovatore appartiene, insieme a Rigoletto e La Traviata, alla cosiddetta “Trilogia Popolare” grazie alla quale Giuseppe Verdi viene riconosciuto come il maggiore compositore italiano del XIX Secolo. Opera a tinte forti e dalle appassionate romanze, prototipo del melodramma romantico, risulta fra i titoli verdiani quello patriottico per eccellenza che ha saputo infiammare gli animi risorgimentali soprattutto con l’incitazione «All’armi!» di Manrico, alla fine della celebre aria Di quella pira.

Rappresentato al Teatro Apollo di Roma il 19 gennaio 1853, il titolo adattava per le scene operistiche un dramma spagnolo del 1836, El Trovador di Antonio García Gutiérrez. Il librettista è Salvatore Cammarano, già autore prestigioso della Lucia di Lammermoor; è Verdi tuttavia ad individuare il soggetto e a proporlo a Cammarano perché ne ricavasse un libretto d’opera. Il compositore infatti è attratto soprattutto dalla figura di Azucena: “io vorrei due donne – scriveva a Cammarano –  la cui principale è la Gitana, carattere singolare e di cui farei il titolo dell’opera. L’altra ne farei una comprimaria”. E si raccomanda al librettista affinché Azucena “conservi il suo carattere strano e nuovo”.

Lo schema del libretto era già definito nel 1851 e nonostante le difficoltà presentate dal dramma originario spagnolo, Cammarano ne trae un testo stringato ed essenziale, concentrando l’interesse sugli aspetti privati della vicenda e sulle contrapposizioni di personaggi e passioni. Cammarano tuttavia muore improvvisamente nel 1852, a lavoro quasi ultimato, e il libretto viene terminato da Leone Emanuele Bardare. Alla sua prima rappresentazione riscuote immediato successo, tanto da ottenere il bis di tutto il finale del IV atto.

All’Arena di Verona viene messa in scena per la prima volta nel 1926 per tornare in cartellone per altre 13 stagioni (1933, 1949, 1953, 1959, 1968, 1978, 1985, 2001, 2002, 2004, 2010, 2013 e 2016).

Nell’allestimento di Franco Zeffirelli, che ne ha curato regia e scene, il tono “caldo” della vicenda è mantenuto alto per tutta l’opera: “Ho tenuto conto – ha affermato Zeffirelli nel corso di un’intervista – di quanto sia l’opera più immediata scritta da Verdi, la cui temperatura è tenuta costante dal ricordo, dalla costruzione e dall’attività della pira. Ma quanti richiami al fuoco in quest’opera: da la vampa che stride, alle vampe d’inferno, al ‘foco orribile che arde in petto’, a Leonora morente,‘all’amorosa fiamma’ che arde ogni fibra. I protagonisti avvampano di furore, d’ira. C’è la perenne notte rischiarata dai fuochi dell’accampamento, dalle lanterne e il sangue che sempre incombe”.

L’imponente messa in scena valorizza il palcoscenico areniano sia nelle scene corali, con la sfilata di eserciti di alabarde, tende, zingari e cavalli con i loro cavalieri, sia nelle parti soliste. La scenografia è caratterizzata da tre torri scure dalle pareti in armatura, immerse in una desolata distesa petrosa. La torre centrale, che rappresenta il Palazzo dell’Aljaferia di Saragozza, cela la dorata cappella barocca con il grande crocefisso, intarsi e ricchi fregi, che si svela al pubblico nel momento in cui Leonora sta per prendere i voti. A lato due gigantesche figure di guerrieri richiamano il tema della battaglia e del sangue che contraddistingue questo titolo. Ne Il Trovatore di Zeffirelli si evidenzia così la coerenza del rapporto tra l’azione, la narrazione e la scenografia, per un allestimento che accentua gli aspetti ombrosi della vicenda: “Per dargli valore – prosegue il regista – occorrevano tinte vivide e piani compatti, luci per far risaltare gli stati d’animo dei protagonisti, Leonora e Manrico, il Conte di Luna e Azucena. Ecco perché ho voluto quei bagliori continui ad illuminare la scalinata sul fondo del palcoscenico”.

Grandi nomi della lirica internazionale sono impegnati per questo titolo; nel ruolo de Il Conte di Luna si alternano Artur Rucinski (6, 10, 13/8) e Simone Piazzola (26/8); Leonora è interpretata da Hui He; per tutte le recite la zingara Azucena è Violeta Urmana, mentre nel personaggio di Manrico troviamo Marco Berti (6, 10, 13/8) e Murat Karahan (26/8), quest’ultimo al debutto sul palcoscenico areniano.

Dmitry Beloselskiy veste i panni del capitano delle guardie Ferrando. Completano il cast Ines di Elena Borin, Ruiz di Antonello Ceron, Un vecchio zingaro di Victor Garcia Sierra e Un messo di Cristiano Olivieri.

Orchestra, Coro diretto dal M° Vito Lombardi, Corpo di ballo coordinato da Gaetano Petrosino e Tecnici dell’Arena di Verona, insieme alle numerose comparse che popolano le masse dei gitani, monache e soldati.

Informazioni

Ufficio Stampa Fondazione Arena di Verona – Via Roma 7/D, 37121 Verona

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Prezzi da € 19,00 a € 204,00

Mercoledì il giorno di Rog, alla Dinamo 10 milioni di euro

Venerato su Rog

Entro mercoledì il Napoli annuncerà Rog, alla Dinamo 10 milioni in tre rate, al ragazzo contratto di 5 anni di 800 mila euro di base fissa più 100 di bonus. In questi giorni conta di cedere a titolo definitivo David Lopez, c’è una trattativa avviata con il Betis che offre 3,5 milioni netti in 3 rate, il Napoli ne vuole 5, tra domenica e lunedì si può chiedere a 4. Dismettendo lo spagnolo arriverà Rog, la Dinamo aveva chiesto di poter trattenere il ragazzo fino ai playoff di Champions ma è arrivata la risposta negativa del Napoli.

Fonte: Ciro Venerato, Rai.

Kalinic, l’agente a Kiss Kiss: “Napoli? Non ho nulla da dire”

Le sue parole

La redazione di Kiss Kiss Napoli, durante Radio Goal, ha contattato l’agente di Nikola Kalinic: “Il procuratore di Kalinic, Tomislav Erceg, contattato questa mattina non si sbottona e dice ‘Non ho nulla da dire, preferisco non commentare’. Resta Icardi a quanto ne sappiamo l’obiettivo numero uno in attacco. Il Napoli sulla fascia aveva sondato anche D’Ambrosio, porta chiusa però dall’Inter che non vuole cederlo”.

Giuntoli agli straordinari: 9 esuberi da piazzare

I dettagli

La Repubblica analizza la situazione esuberi in casa Napoli: “Per gli altri, invece, la valigia è pronta. Si aspetta solo la prossima destinazione per salutare Castel Volturno e ricominciare altrove. Il Napoli deve trovare una sistemazione ad alcuni investimenti errati del passato che sono ancora sotto contratto come Bruno Uvini, Josip Radosevic, Nicolao Dumitru e Jonathan De Guzman, rientrato nei ranghi dopo il prestito al Carpi e con poche soluzioni a disposizione. Ha qualche offerta in più, invece, Omar El Kaddouri, richiesto in passato sia da Chievo che da Atalanta. Non ha rinnovato, quindi la partenza è scontata. In lista di sbarco pure i talenti Dezi, Luperto e Lasicki che andranno via in prestito, senza dimenticare Roberto Insigne. L’obiettivo è individuare la soluzione migliore dopo un ritiro in cui ha mostrato una crescita costante”.

Napoli, tegola Giaccherini: potrebbe saltare le prime due giornate di campionato

I dettagli

La Gazzetta dello Sport scrive sugli infortunati in casa Napoli: “Anche contro il Monaco marcheranno visita Reina, che dovrebbe riaggregarsi al gruppo a Ferragosto, Tonelli e Giaccherini. Per quest’ultimo tempi di recupero più lunghi per un problema al retto femorale. A rischio anche l’esordio in campionato e la sfida con il Milan”.

Reja: “Candreva-Napoli, vi svelo un retoscena”

Le sue parole

Antonio Candreva, che da poco ha lasciato la Lazio per approdare all’Inter, è stato a lungo trattato anche dal Napoli. Edy Reja ai microfoni di Gianlucadimarzio.com ha rivelato: “Siamo rimasti in ottimi rapporti. L’ho sentito a fine campionato e mi ha ribadito che c’era la possibilità che andasse via. Lo voleva anche il Napoli oltre all’Inter, ed in tal senso ci fu anche un confronto tra di noi”.

Oltre a Bacca, il Milan ha proposto Luiz Adriano al Napoli

I dettagli

La Repubblica scrive: “Il Napoli ha cominciato a guardarsi intorno con la consapevolezza che un altro Icardi sul mercato non c’è. Il 23enne bomber rosarino (ieri contestato alla Pinetina) sarebbe stata una certezza, al contrario delle eventuali alternative. Sarri le preferisce dalla serie A. Ecco perché Jovetic e Kalinic restano nel radar delle possibilità. Entrambi sono alla portata: l’Inter non farà alcuna resistenza per il montenegrino, così come la Fiorentina che lascerà partire il croato con un’offerta intorno ai 30 milioni di euro. Il Napoli non ha ancora deciso se affondare il colpo perché sono soluzioni che non convincono pienamente. Il Milan, oltre a Bacca, propone pure Luiz Adriano, ma De Laurentiis prenderà in considerazione le varie ipotesi quando il capitolo Icardi sfumerà definitivamente. Il patron azzurro, però, comprerà soltanto alle sue condizioni e non intende strapagare alcuni attaccanti considerando l’affidabilità di Gabbiadini. La conferma del talento bergamasco resta al momento la soluzione più concreta”.

Popolazione canina: randagismo e non. Ormai una piaga per Stabia

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Lettera a vivicentroEgr. Redazione,
ho letto con vivo interesse la lettera a voi inviata dal cittadino stabiese che lamentava il mancato controllo sul territorio ANCHE per quanto riguarda la popolazione canina padronale (condotta spesso da persone indolenti verso norme e civile convivenza; quando – soprattutto per i “cani pericolosi” – non addirittura delinquenti) che va ad affiancarsi, e spesso a peggiorare, la situazione di quella randagia.

Purtroppo la normativa è contorta in quanto vi sono leggi dello Stato, delle Regioni, e ordinanze Comunali le quali hanno fatto si che tutta la materia diventi contorta

(ndr: ma questo non impedirebbe, ad un Sindaco che anche a questo è preposto, di ben operare e legiferare con apposite ordinanze quanto lo Stato in linea generale, dispone e civiltà, serietà, salute e sicurezza pubblica richiedono)
Lettera al DirettorePer quanto attiene alla città di Castellammare di Stabia, il Regolamento della Polizia Municipale, all’ar15, parla di Conduzione e custodia degli Animali e, nella parte finale, rende note le Sanzioni che vanno da un minimo di  50.00 ad un max di 300 euro. Inoltre, sempre nello stesso regolamento, sono riportate anche le sanzioni per altre violazioni epperò: tutto è SOLO sulla carta. Quanto ad applicazione è merce rara, semmai esistita visto che i controlli non vengono quasi mai effettuati stando almeno al quanto si può vedere e percepire andando in giro. Personalmente non ho mai visto un vigile, o chicchessia, effettuare un controllo, un fermo, una verifica …. una multa; però potrebbero essere stati fatti, o almeno si spera ed anzi, a riguardo, potrebbe essere “consolante” ottenere dal comando dei vigili un qualche ragguaglio ed una documentazione nel merito. La daranno mai? Io proverò a passare dal comando e a chiederla.

Per ora corre l’obbligo di indicare anche che, per la verità, il personale sembra essere poco. A quanto è dato sapere pare che il personale del corpo di Vigili Urbani (Polizia Urbana) sia composto da circa 70-80 unità (nemmeno questo è chiaro e certo) per cui sembra che necessiterebbe un incremento oscillante tra le 50 e le 100 unità per poter effettuare tutti i controlli di cui la Città necessita per una gestione “più seria e puntuale” del territorio a partire dalla “criminalità ordinaria” (baby gang, baby bulli, abusivismo e prevaricazioni varie) fino ai cani.

Nel merito della disciplina canina, non sono riuscito a trovare  una ordinanza recente. Se la memoria non mi inganna ne venne fatta una dall’allora Sindaco Dr. Bobbio. Per contro, ho trovato su internet una ordinanza del Sindaco del Comune di Nola, non troppo distante da noi, dove invece si regolamenta e disciplina in modo incisivo sulla responsabilità dei proprietari di cani (si spera anche attuata).

Francesco Eresiarco

A Napoli scoppia la grana Insigne!

I dettagli

Il Corriere della Sera scrive su Lorenzo Insigne: “Mentre il Napoli, che ha accolto Zielinski, è concentrato sulla trattativa con il Torino per Maksimovic ed è alla ricerca di una punta, Lorenzo Insigne, dopo aver assistito ai rinnovi di Hamsik e Callejon, si aspetterebbe maggior considerazione. Non solo sotto il profilo contrattuale (attende un adeguamento dell’ingaggio su cui non ha ancora trovato un’intesa con De Laurentiis) ma pure di leadership all’interno dello spogliatoio”.

De Laurentiis chiama Della Valle, offerti 18mln per Kalinic

I dettagli

Come riferisce Il Mattino, De Laurentiis viste le difficoltà per arrivare a Mauro Icardi, nelle ultime ore sarebbe piombato fortemente su Nikola Kalinic della Fiorentina. Il ritorno di fiamma c’è stato nelle ultime ore quando il Napoli ha chiamato l’amico e socio d’affari Della Valle: la Viola valuta Kalinic 25 milioni, la prima offerta del Napoli è stata di 18.

Rog: “L’interesse del Napoli fa piacere, ma in questo momento…”

I dettagli

Marko Rog, centrocampista della Dinamo Zagabria, ha parlato al portale croato 24sata: “Era da tempo che provavo il gol dalla distanza o su punizione, devo dire che contro la Dinamo Tbilisi mi è andata piuttosto bene. L’interesse del Napoli? Fa piacere che grandi club ti cercano, ma è una cosa che non mi distrae al momento perchè l’unico mio pensiero sono l’andata e il ritorno del play off Champions”.

 

La Turchia ”serve”, ma Turchia è Erdogan, e la puzza è tanta

Erdogan ormai è un fiume in piena e non si preoccupa più nemmeno di nascondere la sua tiranniade. Nella sua perversità sta brandendo il fallito golpe come arma micidiale contro tutti i suoi oppositori interni e sta lasciando crescere un fiume di rabbia e risentimento verso l’Europa rea di non essere corsa a prostrarsi al sultano dopo il fallito golpe legando così, in un tragico e pericoloso vortice, i suoi misfatti in Turchia con i suoi ricatti all’Europa per cui sarebbe più che doveroso avversarlo ed anche abbatterlo, comunque non assecondarlo ed anzi bandire lui ed i turchi tutti perché, di fatto, sono rei di NON aver dato una mano a defenestrarlo veramente per cui: che se lo godano e si arrangino da soli senza pretendere di sedersi a tavola a mangiare con l’Europa per poi alzarsi e lasciare agli altri il conto da pagare.

Sarebbe! Sì sarebbe ma, come ben si sà, la Politica e la diplomazia sono spesso cose sporche, se poi sono alimentate da interessi di vario genere, ecco servita la benda necessaria per non vedere ed i tappi per naso ed orecchie per non sentire più puzza e grida e scegliere la via più “utile e semplice” per agevolarli. Ed ecco allora che si annota: la Turchia ci serve! Ed in funzione di questa utilità tutto, ad ora, si ingoia.

Questa “necessità ed utilità” della Turchia, intesa come territorio, sono oggetto dell’articolo scritto, per la Stampa, dall’ambasciatore Massolo che sottopongo alla vostra lettura.

Non possiamo fare a meno della Turchia GIAMPIERO MASSOLO*

Che fare con la Turchia? In termini politici, è questa la domanda alla quale rispondere.

Specie ora che, per paradosso, proprio in nome della democrazia vengono stravolti in quel Paese i suoi contenuti più ovvi. Mentre il Presidente Erdogan esprime giudizi inaccettabili e giustamente respinti sulle istituzioni italiane e europee.

Doverose le ammonizioni a non eccedere, a non valicare il confine tra democrazia autoritaria e dittatura islamica vestita da riforma presidenziale, necessaria l’indignazione per il paventato ripristino della pena di morte e per le violazioni dei diritti umani, spartiacque nei rapporti con l’Europa. Basteranno?

Erdogan, ben al di là del suo partito e delle istituzioni dello Stato, riassume in sé l’intero assetto politico. È al potere per via elettorale, lo mantiene sulla base di un consenso popolare tuttora maggioritario malgrado le involuzioni autoritarie, forte anche dei ritmi di crescita economica; è contestato da una crescente moltitudine anti integralista, però ancora elitaria anche se consonante con l’Occidente. Non esiste in termini politici, occorre riconoscerlo, una forza d’opposizione in grado di sostituirlo in libere elezioni. Nessuno schieramento alternativo e tanto meno i militari (il golpe è fallito anche per le loro divisioni interne oltre che per scarso sostegno popolare) è in definitiva in grado di garantire che la Turchia si mantenga stabile. Il golpe ha impaurito tutti, sostenitori e oppositori, timorosi del salto nel buio. Non stupisce che il Presidente ne sfrutti le conseguenze. Legittimo domandarsi per quanto tempo ancora siano sostenibili questa situazione e questi metodi. Ma ad oggi lo sono. E non c’è molto da illudersi che esista un prezzo politico da imporre ad Erdogan tale da fargli mutare atteggiamento.

E al di là di lui, si può davvero fare a meno oggi della Turchia?

Una potenza militare in termini di uomini e mezzi seconda a pochi nella Nato, il cui sostegno o almeno astensione sono indispensabili in tutti i processi di stabilizzazione in Siria come in Libia; basi logistiche essenziali per l’efficace contrasto armato a Isis; il controllo della rotta migratoria anatolico-balcanica; un mercato di 80 milioni di persone; il Bosforo come passaggio strategico delle forniture petrolifere globali e l’altopiano anatolico come piattaforma dei gasdotti alternativi alle rotte russo-europee. Non c’è da meravigliarsi troppo, in tempi di terrorismo e crisi geopolitiche, se l’appoggio alla stabilità della Turchia – valore davvero strategico – sia venuto nella notte del golpe, e malgrado qualche esitazione e malcelata speranza del contrario, dagli Stati Uniti come dall’Europa, dai Paesi sunniti (Egitto a parte) come dall’Iran.

È un Paese cruciale e lo è per il solo fatto di esistere.

Che fare, dunque? La posta in gioco è conciliare la stabilità turca con il destino di un leader che molti accompagnerebbero volentieri all’uscita.

Le condanne potrebbero rivelarsi insufficienti a questo scopo. Specie se accompagnate da poco plausibili minacce di allontanamento dalla Nato o di emarginazione dall’Europa (l’accordo sui migranti resta pur sempre in piedi), rischierebbero di produrre effetti controproducenti per l’Occidente, frustranti per la metà dei turchi che la pensano come noi, suscettibili di consegnare del tutto Ankara al ritrovato rapporto con Mosca.

Meglio allora armarsi anche di pazienza strategica, ancorare per quanto possibile Erdogan alle logiche della collaborazione internazionale negli scenari di crisi, rendere credibile e concreto il cammino europeo della Turchia, cercare di allargare nel Paese la consapevolezza che un’alternativa politica è possibile senza compromettere la dignità nazionale.

Lavoro lungo, pragmatico, non sempre consonante con le nostre sensibilità. Eppure inevitabile in nome della nostra stessa sicurezza, che necessita di una Turchia responsabile.

*Ambasciatore

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Tutto si sta deteriorando; ma restano ancora barlumi di umanità

E’ solo grazie alla sincerità e alla lealtà che può essere intrapreso un percorso di rispetto e di fiducia reciproca, fondamentali al fine di creare una base per una convivenza priva di pregiudizi e diffidenze dettate da convinzioni primitive e insensate che oscurano tutti i barlumi di umanità eppure …..

Eppure la strada sulla quale si sta incamminando l’umanità generando le ingiustizie umani e sociali, ed ancor più eccidi e mostruosità alle quali ci stiamo “quasi” abituando, sembra proprio essere quella fatta di pregiudizi e diffidenze dettate da convinzioni primitive e insensate ma poi …..

Poi ogni tanto, in fondo al tunnel, ecco che riappaiono delle luci tremolanti che nuovamente fanno intravedere dei barlumi di umanità ed allora si continua a sperare, come sempre, in un futuro migliore.

E proprio questi barlumi di umanità sono alla base del caustico Buongiorno di Gramellini che sottopongo alla vostra meditazione. Buona lettura!

Pasta di polizia MASSIMO GRAMELLINI

Clint Eastwood spara la sua rivoltellata quotidiana, affermando che sta con Trump perché detesta il politicamente corretto. Ora, se il politicamente corretto è il pensiero perbenista di massa, non esiste nulla di più politicamente corretto che ripetere ossessivamente che qualsiasi cosa che non sia cinica, insensibile e volgare è politicamente corretta. Prendiamo la deliziosa storiella che gira da ieri su Facebook. Una coppia di squattrinati inquilini novantenni, abbandonati nella calura e nella solitudine dell’estate romana, piangono guardando il telegiornale, senza neanche ancora sapere delle nuove nomine Rai. Piangono per tutto il dolore che scorre nel mondo (tipico atteggiamento politicamente corretto). I vicini li sentono e, politicamente corretti anche loro, anziché finirli a testate si preoccupano e chiamano la polizia. I poliziotti arrivano in quattro, ma invece di denudare i vecchietti e fustigarli in tinello, meritandosi un articolo in loro difesa su qualche giornale politicamente scorretto, si inteneriscono e, tirando fuori dalla dispensa quel poco che c’è – spaghetti burro e parmigiano -, spadellano una cena così buonista e politicamente corretta che a Clint e a Trump sarebbe rimasta di sicuro sullo stomaco.

Il problema irrisolvibile è che in giro sopravvivono ancora significativi barlumi di umanità. Per citare un film caro a Eastwood e a molti di noi, il buono combatte accanto al brutto e al cattivo. Spesso, questo è il guaio, mescolati nella stessa persona. Riconoscerlo e farlo notare non significa essere delle ipocrite mammolette, ma solo provare a vivere tutti un po’ meglio.

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Mafia : Sotto La Bandiera Della Legalita’

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Trentotto presunti affiliati ad alcune famiglie storiche della mafia statunitense, sono finiti sotto la Bandiera della Legalita’ dell’FBI, (Federal Bureau Of Investigation),  a 4 i provvedimenti sono stati notificati in carcere, altri 3 indagati sono attivamente ricercati in tutto il territorio Nazionale.
Questi i numeri della vasta operazione operata dall’FBI,  lo ha reso noto ieri la stessa agenzia di investigazioni.
Le Famiglie interessate all’operazione sono quelle dei Genovese, Gambino, Lucchese e Bonanno, le indagini sono durate anni, hanno interessate una vasta area dell’intera Costa orientale degli Stati Uniti.
Numerosi i reati contestati agli affiliati delle famiglie in odor di mafia, vanno dall’estorsione, all’usura, traffico d’armi e contrabbando. Negli Stati Uniti questi reati prevedono decine di anni di carcere, normalmente chi viene condannato sconta per intero la pena. I Giudici che dopo un regolare processo in cui viene accertata la responsabilita’, non fanno ne’ sconti ne’ scampoli di fine stagione.
L’Fbi e Polizia sono entrati in azione a New York, New Jersey, Florida, Massachusetts e Connecticut. Fonti della corte federale di Mannhattan hanno riferito che la base dell’organizzazione e delle attività criminali era a New York
Secondo l’FBI, i gruppi criminali per rafforzare la propria egemonia sui territori controllati usava mezzi sbrigativi quanto mai efficaci :  la violenza era alla base di ogni loro “contrattazione”, ricorrevano se il caso lo avesse richiesto, ad incendi dolosi, gioco d’azzardo, e vendita illegale di armi completavano il quadro.
Secondo quanto riferisce la CBS, le persone arrestate facevano parte di una rete criminale che operava sulla East Coast nota come ‘East Coast Enterprise’. L’emittente televisiva ha appreso che le famiglie avevano sviluppato un linguaggio codificato per organizzare incontri nelle aree di servizio delle autostrade e nei ristoranti. Tutto inutile, gli incriminati sono stati incastrati ugulmente, l’FBI, ha a disposizione sofisticatissime attrazzature per ascoltare e filmare anche a distanza.
Parecchie agenzie di Stampa hanno parlato dell’operazione, secondo il New York Post, tra gli arrestati c’è il boss di Filadelfia Joseph Merlino, e’ stato fermato in una sua residenza estiva in Florida. Secondo quanto riferisce la Nbc, è stato arrestato a New York anche John Gotti, il nipote 23enne del boss John “Teflon Don” Gotti, l’ultimo dei boss Gambino.

vivicentro.it/cronaca / Mafia : Sotto La Bandiera Della Legalita’ (Lo Piano Saint Red)

Olimpiadi Rio 2016. Calcio: Tutti gli incontri del 4 e 5 agosto, cronaca, note e risultati

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E’ iniziato il torneo olimpico di calcio maschile: tra ieri sera e questa notte si sono svolti tutti e otto gli incontri della prima giornata. Non sono mancate le sorprese, a partire dallo 0-0 del Brasile padrone di casa contro il Sudafrica. Segno “x” anche tra Messico e Germania, con un più divertente 2-2, mentre il Portogallo ha battuto con merito l’Argentina (2-0). Nel girone B, il più equilibrato, 2-2 tra Svezia e Colombia e pazzesco 5-4 della Nigeria sul Giappone. Valanga Corea del Sud sulle povere Fiji: 8-0. Il riepilogo di tutte le sfide.

GIRONE A – Fischi per il Brasile all’esordio: nonostante mezz’ora di superiorità numerica contro il Sudafrica, solo 0-0 per la Seleçao nella sua prima partita a Rio 2016. Neymar ci prova ma Khune è sempre attento, Gabriel Jesus ha la palla della vittoria ma a porta libera colpisce il palo. Pareggio a reti bianche anche nel match inaugurale del torneo: Iraq e Danimarca impattano 0-0 e la corsa al primo posto rimane dunque apertissima. Meglio gli asiatici che però non riescono a trovare la via della rete.

GIRONE B – I fuoriquota della Colombia non sbagliano, ma la Svezia regina del Vecchio Continente risponde a dovere. A Manaus è 2-2 firmato Gutierrez e Pabon (meteora del Parma) da una parte e Ishak-Ajdarevic dall’altra. È incredibile invece l’esito di Nigeria-Giappone, aperto dopo 7′ dalla stella della Roma Umar. Etebo, punta classe 1995 che da gennaio milita nel Feirense, prima lega del Portogallo, dopo due stagioni in patria al Warri Wolves, cala infatti il poker tra l’11’ e il 66′ e il tentativo di rimonta dei nipponici si ferma dal 5-2 al 5-4 conclusivo.

GIRONE C – 2-2 anche tra Messico e Germania, partita che esplode a metà secondo tempo e vede i campioni in carica due volte in vantaggio ma sempre ripresi dai tedeschi, che come al solito fanno della compattezza di squadra la propria forza. In rete anche il difensore del Borussia Dortmund Ginter, tra i pezzi da novanta di queste Olimpiadi, oltre al fuoriquota della Tricolor Peralta che a Londra 2012 segnò quattro volte. La Corea del Sud che invece in Inghilterra fu bronzo si fa un sol boccone delle Isole Fiji e dilaga 8-0: in tre minuti, tra il 62′ e il 64′, gli asiatici segnano ben tre volte. Ryu Seung-Woo comanda ora la classifica marcatori con tre centri, Kwon e Hyun-Jun Suk inseguono a quota due.

GIRONE D – Dopo un primo tempo soporifero, la traversa di Calleri sveglia il gruppo storico del Portogallo secondo agli Europei under 21 2015 e l’Argentina va ko 2-0 grazie a Paciencia e Pité. Nella seconda rete è evidente la complicità del portiere sudamericano Rulli, che si fa passare la sfera sotto le gambe. Si candida dunque al sogno qualificazione ai quarti di finale l’Honduras, che passa 3-2 sull’Algeria grazie a un primo tempo cinico con qualche sofferenza extra nel finale. Anche qui decisivo un clamoroso errore del portiere africano Chaal che regala a Lozano il pallone del momentaneo 3-1 con una papera. Seleccion quasi con le spalle al muro, non può più sbagliare.

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche:trasmetterà da mezzogiorno fino alle 4 di notte su Rai 2 (il “canale olimpico”), Rai Sport 1 (canale 57) e Rai Sport 2 (canale 58).

  • Calendario completo Olimpiadi Rio 2016: gare, giorni e orari

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva / francesco.caligaris@oasport.it  Twitter: @FCaligaris

Foto da: Twitter Fifa

Olimpiadi Rio 2016: il programma di venerdì 5 agosto

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Il programma completo delle gare, gli orari italiani, gli azzurri impegnati ed i risultati delle Olimpiadi di Rio 2016, venerdì 5 agosto.

E’ il “Giorno 0” delle Olimpiadi di Rio 2016: dopo due sessioni dedicate ai primi match di calcio maschile e femminile c’è attesa per lo spettacolo che a partire dalle ore 23 italiane andrà in scena all’interno dello Stadio Olimpico.

Migliaia di attori, protagonisti dello sport del presente e del passato, sfilata delle nazionali e vip faranno da contorno al momento più atteso, l’accensione del braciere olimpico.

Chi sarà l’ultimo tedoforo? la scelta più scontata potrebbe essere quella di Pelè con i bookmakers che danno per favorito proprio il calciatore 75enne che rappresenta uno degli sportivi più noti della storia.

Giornata inaugurale, Venerdì 5 agosto

Ore 01.00 Calcio – Fiji v Corea del Sud (maschile)
03.00 Calcio – Nigeria v Giappone (maschile)

14.00 TIRO CON L’ARCO – Ranking round

—–Sera—–
23.00 Cerimonia d’apertura

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche:trasmetterà da mezzogiorno fino alle 4 di notte su Rai 2 (il “canale olimpico”), Rai Sport 1 (canale 57) e Rai Sport 2 (canale 58).

  • Calendario completo Olimpiadi Rio 2016: gare, giorni e orari

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Olimpiadi Rio 2016: Portogallo vs Argentina 2-0

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La finale anticipata Portogallo vs Argentina premia il gruppo dei lusitani, secondi agli Europei under 21 della scorsa stagione e pressoché immutati nella rosa. La Seleccion, invece, parte bene ma si ferma alla traversa colpita da Calleri a inizio ripresa. L’allestimento in fretta e furia delle ultime settimanenon paga.

E’ 2-0 per la formazione del Vecchio Continente a Rio. Al 4′ Fernandes trova già il gol ma l’arbitro annulla in maniera corretta per fuorigioco. Poi il primo tempo scorre via piuttosto noioso. L’occasione principale, anzi, è sui piedi di Correa che da pochi metri si fa anticipare provvidenzialmente da Lé, abile a mettere il piede per chiudere in corner. Il montante alto colpito al 48′ dall’attaccante a lungo inseguito dall’Inter cambia come detto l’inerzia del match. Perché l’Argentina si siede mentre il Portogallo accelera con più insistenza. E al 66′ passa: diagonale rasoterra vincente di Paciencia che somiglia molto al gol vittoria di Eder per il trionfo a Euro 2016. Con le dovute proporzioni d’importanza.

Da qui in poi è solo Portogallo, che con Fernandes (69′) e Agrà (74′) impegna Rulli alla ricerca del 2-0. L’Argentina si gioca la carta Simeone, Giovanni, figlio di Diego, che curiosamente rileva Correa, allenato proprio dal padre all’Atletico Madrid. Ma per due volte il baby Cholo si fa murare sul più bello da Ilori. Così all’84’ Pité chiude la partita: mancino da 30 metri e clamorosa topica di Rulli che si fa passare la sfera sotto le gambe. Poi il portiere albiceleste si riscatta su Fernandes, migliore in campo e alla costante ricerca del gol, ma ormai è tardi. Il pubblico brasiliano, che accoglie i lusitani tra gli olé fin dai primi minuti di gioco, ha motivo di sorridere nonostante lo scialbo 0-0 di Neymar e compagni contro il Sudafrica. I nemici storici hanno perso.

IL LIVE

Portogallo-Argentina può essere una finale anticipata. In palio c’è subito la leadership del gruppo D, ma sarà importante anche lanciare un segnale al Brasile favorito e a Messico-Germania, ora impegnate nella prima gara del girone C. Chi può arrivare fino in fondo? Lo scopriremo forse già oggi proprio dello stadio olimpico di Rio de Janeiro.

Grazie per aver seguito questa partita. Buonanotte.

93′ Triplice fischio, 2-0 per il Portogallo.

92′ Si rinnova il duello Ilori-Simeone: rovesciata del figlio d’arte ma il difensore del Portogallo salva sulla line di porta.

90′ Fernandes pericoloso, Rulli stavolta è attento. Tre minuti di recupero, corner per il Portogallo.

89′ Il match volge al termine con il Portogallo in pieno controllo della gara.

84′ GOOOOL PORTOGALLOOO! 2-0, ma la colpa è tutta di Rulli, che non trattiene un debole tiro dalla lunga distanza di Pité facendosi bucare ingenuamente. Papera e partita ormai chiusa. Il pallone passa addirittura sotto le gambe dell’estremo difensore dell’Argentina.

82′ Occasione argentina, ma proprio il neoentrato Ilori anticipa Simeone su cross di Pavon. Il figlio del Cholo avrebbe segnato in maniera indisturbata da due passi.

81′ Il Portogallo si difende: fuori l’autore del gol Paciencia e dentro Ilori, un difensore.

79′ Simeone per Correa, l’Argentina finisce i cambi. Dentro il figlio del Cholo Simeone, fuori una stellina del club allenato dal padre.

76′ Standing ovation per Martins, che lascia il posto a Tiago Silva per il secondo cambio portoghese.

74′ Agra murato da Rulli, lusitani ancora vicini al raddoppio.

72′ Il gioco è ripreso normalmente. I cambi: per il Portogallo Pite rileva Oliveira, per l’Argentina out Espinoza in Lo Celso.

70′ Si accende una rissa in campo, mentre il gioco è fermo per una doppia sostituzione.

69′ Ora il Portogallo la vuole chiudere: inserimento centrale di Fernandes e parata di gambe di Rulli.

66′ GOOOOOOOL PORTOGALLO! Paciencia rompe la noia: missile dal limite dell’area che si insacca rasoterra alle spalle di Rulli. Una rete simile a quella con cui Eder ha regalato alla nazionale maggiore il titolo europeo contro la Francia lo scorso 10 luglio.

63′ Gara che rimane avara di occasioni. Primo cambio per l’Argentina, Pavon rileva Magallan.

58′ Sergio Oliveira conclude alto, ma la palla è stata deviata e sarà corner.

56′ Punizione dal limite per il Portogallo, con tanto di giallo a Magallan. Ottima posizione per un destro.

48′ Traversa di Calleri: l’attaccante inseguito tempo fa anche dall’Inter colpisce il montante alto con un delizioso pallonetto in contropiede. Argentina ancora vicina al gol.

00.03 Comincia la ripresa. Portogallo in possesso di palla.

46′ Fine primo tempo. 0-0 senza grandi emozioni: il tiro di Correa deviato all’ultimo da Lé l’occasione miglior del match.

45′ Un minuto di recupero. Meglio l’Argentina nel finale ma senza rendersi realmente pericolosa.

40′ Tiro a giro di Ascacibar, blocca Varela.

36′ Luis Gomez prova l’inserimento, controlla male e per poco il suo stop non inganna Varela. Palla fuori ma Argentina veloce a ripartire negli spazi.

35′ Corner per l’Argentina e stacco aereo di Cuesta che manca di poco il palo.

31′ Inserimento da dietro di Fernandes, tiro deviato in corner.

28′ Correa sfiora il gol! Argentina vicina all’1-0 con il suo numero 10, ma il tiro a due metri dalla porta viene deviato in corner in maniera provvidenziale da Lé.

22′ Paciencia al volo di sinistro, bella coordinazione ma palla alta. Portogallo che pare più pericoloso quando accelera.

18′ Match più lento come ritmi rispetto a Brasile-Sudafrica. Le squadre si stanno studiando.

14′ Punizione di Agra da 30 metri, tiro alto.

12′ Olè del pubblico brasiliano che tifa ovviamente Portogallo. Ora punizione dal limite interessante per i lusitani.

10′ Conclusione della Seleccion, palla fuori.

8′ Ora prova a farsi vedere l’Argentina, ma gli attaccanti non si capiscono.

5′ Portogallo subito padrone del campo.

4′ Annullato gol al Portogallo: Fernandes era in fuorigioco. Bel gesto tecnico, ma tutto irregolare.

2′ Subito ammonito Giannetti, difensore argentino.

1′: iniziata la gara. Argentina in avanti.

22.57: inni nazionali.

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Foto da: Twitter Fifa

Olimpiadi Rio 2016: Messico vs Germania 2-2 Rimonta dei tedeschi a Salvador

Messico vs Germania: primo tempo noioso, secondo di tutt’altra fattura. Il Messico campione in carica e la Germania tra le contender per il podio pareggiano 2-2 nell’esordio a Rio 2016. E rispetto allo 0-0 del Brasile a Salvador c’è anche spettacolo, soprattutto nel finale.

PRIMO TEMPO – Dopo gli inni nazionali invertiti, un campo assai pesante condiziona lo sviluppo del gioco e sono i messicani ad adattarsi meglio al rettangolo di verde pesante. I pericoli per la porta tedesca arrivano dal trio Pizarro-Lozano-Peralta con quest’ultimo due volte al tiro sfiorando per poco la segnatura. Col passare dei minuti la Germania sale di tono sfondando soprattutto sulla fascia destra grazie alla catena di destra Toljan-Brandt. Tuttavia la vera occasione capita al 27′ sui piedi di Lozano imbeccato brillantemente da Peralta, sbagliando un rigore in movimento. Nel frattempo cambio tra le fila tedesche: Goretzka lascia il posto a Gnabry. Il neo entrato crea subito scompiglio nella retroguardia messicana ma non con la dovuta lucidità. Partita che scorre via al termine dei primi 45′ senza riservare altre emozioni.

SECONDO TEMPO – Ripresa a dir poco pirotecnica. A segno il Messico al 52′ con Peralta (4 gol a Londra 2012) su un corner battuto da Perez che pesca solo in area l’attaccante messicano. Risposta quasi immediata della Germania al 58′ con Gnabry che, dopo aver fallito una comoda opportunità, realizza con uno splendido tiro a giro di destro. Match che cresce di tono, con le squadre sempre più allungate: al 62′ arriva il raddoppio messicano firmato da Pizarro che ribadisce in rete il pallone colpito di testa da Bueno e stampatosi contro la traversa. Lo spettacolo, però, non è ancora finito e grazie ancora ad un’iniziativa del frizzante Gnabry, la Germania guadagna un angolo dal quale pareggia con un perentorio colpo di testa di Ginter al 78′. Questa quarta marcatura nella ripresa chiude di fatto l’incontro, davvero esaltante nel secondo tempo.

IL LIVE

Buonasera e benvenuti alla Diretta Live di Messico-Germania, primo match valevole per il gruppo C del torneo olimpico di calcio maschile. Una sfida di grande livello se andiamo ad analizzare la vittoria di Londra 2012 dei messicani e quello dei mondiali di categoria dei tedeschi. Pertanto, l’interesse dell’incontro vien da sé ed alimentato anche dal differente modo di intendere il calcio da parte delle due compagini: i centroamericani estrosi e tatticamente indisciplinati contro i germanici rigorosi come da tradizione. Ci attende pertanto un confronto equilibrato che, alla Itaipava Arena Fonte Nova di  Salvador, animerà a partire dalle ore 22:00 la nostra serata!

Buon Divertimento.

Finisce dunque un incontro spettacolare nel secondo tempo con quattro goal: 2 volte avanti i messicani con Peralta e Pizarro e 2 volte raggiunti con Gnabry e Ginter.

3′ di recupero

88′ Ultimo cambio per la Germania: esce dal campo Meyer ed entra Christiansen

87′ Improvvisa fiammata del Messico su un traversone di Torres, Bueno di testa ha mancato di poco la porta.

85′ E’ la Germania in questi ultimi minuti a prendere il sopravvento mentre il Messico gioca prettamente in contropiede.

83′ Ultimo cambio tra le fila messicane: esce Lozano ed in campo Guzman; Per la Germania esce Selke ed entra Petersen.

80′ Cambio nel Messico: fuori Pizarro ed in campo Cisneros

78′ GOLLL della Germania. Dall’angolo gran colpo di testa di Ginter e 2-2 a 12′ da termine

77′ Grandissima giocata di Gnabry che imbeccato sull’angolo, dribbla un paio di giocatori ed impegna il portiere messicano.

76′ Angolo per il Messico che non sortisce effetti ed i tedeschi provano a ripartire in contropiede ed è ora angolo per la Germania.

74′ Germania scopertissima, percussione sulla destra di Torres, cross e conclusione di Lozano deviata dal portiere Horn.

73′ Fuori Peralta e dentro Erick Aguirre.

70′ Attacca a pieno organico la Germania in cerca del pareggio senza, al momento, la dovuta lucidità.

69′ E’ sempre lui, Gnabry che puntando il proprio avversario sulla sinistra lo salta e tenta una conclusione di sinistro deviata dal portiere messicano. Corner che però non sortisce effetti.

67′ Squadre che si stanno allungando ed azioni che si fanno sempre più frenetiche da una parte all’altra.

65′ Punizione di Gnabry che mette in mezzo per Selke anticipato dalla difesa messicana. Dall’angolo conseguente i tedeschi non creano pericoli.

61′ GOOLL del Messico!! Cross dalla sinistra al centro di Lozano che trova di testa Bueno con pallone che colpisce la traversa ed è lestissimo Pizarro a ribadire in goal

57′ GOOLL della Germania. E’ Gnabry a pareggiare i conti imbeccato splendidamente da Sule e con un destro a rientrare realizza.

53′ Risponde la Germania con un cross a pelo d’erba  dalla sinistra al centro di Klostermann trovando Gnabry che spreca clamorosamente a pochi passi dalla porta.

52′ GOOOLLL di Peralta. Angolo di Perez per la testa di Peralta che insacca quasi indisturbato in area di rigore.

49′ Tra le fila tedesche si fa sempre vedere Gnabry non assistito però a dovere dai compagni.

47′ Bella giocata a centrocampo di Perez che innesca Lozano sulla destra che prova a mettere al centro un cross per Peralta ma il pallone è troppo lungo

Inizio la ripresa con la Germania in possesso di palla.

INIZIO SECONDO TEMPO

Termina un primo tempo senza troppi sussulti al di là della grande occasione di Lozano al 26′

2′ di recupero segnalati dal quarto uomo

43′ Contrasto di gioco tra Lozano e Selke col tedesco che si lamenta dell’intervento del messicano.

41′ Contropiede tedesco con Selke che tenta la percussione sulla fascia sinistra non essendo preciso al tiro.

38′ Messico che dà sempre l’impressione di poter essere più pericoloso in fase di ripartenza grazie al trio offensivo Pizarro, Peralta e Lozano.

36′ Tanti errori negli appoggi di entrambe le squadre anche per un terreno di gioco su cui non è facile giocare.

34′ Iniziativa di Granbry che crea il panico nella retroguardia messicana saltando un paio di uomini ma non trovando uomini liberi.

33′ Messico che sembra aver ritrovato il controllo del gioco.

32′ Ci prova lo stesso Perez con un destro a pelo d’erba beffardo senza però trovare la porta tedesca.

31′ Perez a terra per fallo di Lars Bender che deve stare attento perchè già ammonito. Calcio di punizione pericoloso anche per le condizioni del campo bagnato.

29′ Ci prova il neo entra Gnabry a rendersi pericoloso con un assist per l’inserimento di Meyer ma la palla è troppo lunga.

28′ Sostituzione tra le fila tedesche: Goretzka abbandona il campo ed entra Gnabry.

27′ Grandissima occasione per Lozano che imbeccato ottimamente da Peralta, calcia contro il portiere tedesco un rigore in movimento.

24′ Ammonizione per Lars Bender che si è immolato per fermare Lozano, lanciato in contropiede.

23′ Messico che non riesce più a ripartire per via dell’abile filtro del centrocampo teutonico.

22′ Ribattuta corta sulla punizione di Brandt e ci prova il terzino sinistro Klostermann senza però trovare la porta.

21′ Germania che sfonda soprattutto sulla destra grazie alla catena costituita da Toljan-Brandt. Calcio di punizione per i tedeschi.

17′ Tedeschi che ora sembrano aver preso in mano il pallino del gioco.

14′ Germania che risponde finalmente col migliore delle fila tedesche vale dire Meyer che con un servizio rasoterra taglia tutta l’area di rigore messicana senza trovare però gli attaccanti.

12′ E’ ancora Lozano a creare situazioni imbarazzanti per la retroguardia teutonica ma il messicano non trova la coordinazione per il tiro.

10′ Fallo di Sancedo su Goretzka e punizione dall’out destro calciata da Brandt la cui traiettoria non crea alcun problema al portiere Alfredo Talavera.

9′ Numero di Maier in mezzo a due giocatori del Messico e serpentina che gli frutta un calcio di punizione importante per far respirare la sua squadra.

7′ Messico che in questi primi minuti sembrano avere un passo diverso. In particolare Lozano e Peralta i più attivi.

6′ Ecco la prima occasione della partita ed è per il Messico con Lozano che con un tiro dalla distanza per poco non trova la via della rete.

4′ Ottima ripartenza tedesca orchestrata da Max Meyer che sulla fascia sinistra cerca di trovare la via della porta, contrastato però all’ultimo dalla difesa messicana.

3′ Gioco fermo per un colpo alla testa occorso al n.9 della Germania Selke che in un contrasto a centrocampo si è procurato una ferita al capo.

2′ Ci prova Rodolfo Pizarro con una bella iniziativa sulla fascia destra mettendo in mezzo un pallone interessante dall’out destro controllato però comodamente dal portiere Horn.

1′ Campo molto pesante per la pioggia che rende difficile per entrambe le squadre il controllo della sfera.

Calcio di inizio col Messico in possesso di palla

INIZIO PRIMO TEMPO

21:57: E’ il momento degli inni nazionali

21:56: Piove a Salvador e questo potrebbe incidere ulteriormente sulla prestazione degli uomini sul rettangolo verde.

21:55: Le due compagini scendono in campo

21:41: Amici di OA siamo pronti per la Diretta Live del confronto tra Messico e Germania. Eccovi le formazioni ufficiali:

Germania: Horn, Toljan, Klostermann, Ginter, Suele, S. Bender, Meyer, L. Bender, Selke, Goretzka, Brandt

Messico: Talavera, Abella, Montes, Perez, Torres, Pizarro, Lozano, Peralta, Bueno, Salcedo, Gutierrez

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Twitter: @Giandomatrix

Foto da: Twitter Fifa

Ischia,clamoroso si riparte dall’Eccellenza ?

tifosi ischia aversa

La Nuova Ischia in Eccellenza potrebbe non essere solo un sogno. Come vi abbiamo raccontato nelle prime ore del mattino, un dirigente della società ha lanciato la “bomba” pubblicando un post sul gruppo Facebook della squadra. Secondo indiscrezioni, la volontà di partecipare al prossimo campionato di Eccellenza da parte della Nuova Ischia c’è.

Ed iniziano a venir fuori le prime verità. La Nuova Ischia era già in trattativa da tempo per portare a compimento il piano B nel caso in cui l’Ischia non si fosse iscritta al campionato di serie D. Un tentativo di acquisire un titolo c’è stato e la proposta era stata fatta alla Sibilla Bacoli. Tuttavia, la trattativa sarebbe saltata per motivi poco chiari. L’unica certezza è che la Sibilla non si è iscritta al prossimo campionato e quindi la società flegrea è scomparsa insieme alle speranza degli ischitani di acquisire il suo titolo.

In casa Nuova Ischia le bocche sono tutte cucite e allora diventa difficile ricostruire la situazione. Ci proviamo. Se, come detto, per la Nuova Ischia acquisire un titolo è quasi (ma non del tutto) impossibile, lo è ancora di più essere ripescati, nonostante i quattro/cinque posti disponibili in Eccellenza. La Nuova Ischia è iscritta alla Promozione e già l’anno scorso ha beneficiato del ripescaggio quando, rilevato il titolo del Florigium (retrocesso in Prima categoria), la nuova realtà isolana ha partecipato al campionato di Promozione.

Quindi, non è stato possibile presentare richiesta anche per l’Eccellenza. A questo punto, l’unica ipotesi plausibile (a parte quella difficile dell’acquisizione di un titolo), è “sfruttare” il fallimento (non ancora ufficiale dal punto di vista giudiziario)  dell’Ischia Isolaverde, sperando in una possibilità concessa dal Consiglio Federale. D’ufficio, la (Nuova) Ischia potrebbe ripartire dall’Eccellenza. In queste occasioni, la Federazione – davanti ad una richiesta concreta da parte di una nuova società appartente al territorio – cerca di dare continuità a piazze storiche del calcio. Ischia è una di queste e può tentare. Non sarà facile e la procedura è molto complicata. Ma la dirigenza (ischitana) ci sta provando e nei prossimi giorni si avranno notizie certe. Attenzione, però, alla volontà di Di Bello e company che vorrebbero presentare ricorso per l’esclusione dalla serie D. Le due strade sono incompatibili: presentando il ricorso, i tempi si allungherebbero e, nel caso di esito negativo, l’Ischia sarebbe fuori non solo dalla serie D ma anche dall’Eccellenza, finendo addirittura in Terza Categoria.