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Nessun club per Lorenzo Insigne, ma il ragazzo rifiuta il nuovo ingaggio

Sky su Insigne

Al Napoli non sono arrivate offerte per Lorenzo Insigne. Gli azzurri avrebbero offerto all’attaccante un ingaggio quinquennale da 2,5 milioni di euro più 0,5 di bonus. La proposta però non soddisfa gli agenti del ragazzo, che vorrebbero di più per il proprio assistito.

Olimpiadi Rio 2016: Nuoto. Una Pellegrini crollata nei 200 sl pregiudicherà la staffetta 4×200?

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Per il quinto giorno di gare nell’Olympic Aquatics Stadium di Rio de Janeiro scenderanno in acque le ragazze della staffetta 4×200 stile libero donne che, fin dalle batterie, dovranno tirare se vorranno conquistare il pass per la finale. Una squadra che nell’ultimo anno ha subito un’involuzione esponenziale dopo il grandioso argento di Kazan nel 2015 alle spalle degli Usa. Un quartetto compatto che fu trascinato da una straordinaria Federica Pellegrini da 1’54” che ancora oggi ricordiamo con grande trasporto.

Vista la situazione attuale, questo ricordo è quasi sbiadito per le condizioni deficitarie di Alice Mizzau, Chiara Masini Luccetti, Stefania Pirozzi e Diletta Carli che mai nell’annata hanno replicato i loro migliori riscontri cronometrici. Per questo i dubbi che si addensano sulle sorti di questa specialità portano a credere che anche l’obiettivo della finale sia tutt’altro che scontato. Ciò dipenderà anche dalle scelte della Pellegrini se sarà presente fin dalle batterie o meno per portare a casa la qualificazione. Il risultato molto negativo della gara individuale potrebbe avere dei riverberi in staffetta. Tuttavia, analizzando il contesto delle gare passate, le batterie mattutine, spesso, sono state più veloci delle esibizioni serali e quindi  la presenza della “Divina” si fa indispensabile. Basterà, dunque, la campionessa di Spinea per raggiungere il target?

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva / giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Foto: fonte Fin

Olimpiadi Rio 2016, quinta giornata: le speranze di medaglia dell’Italia

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Le speranze italiane di oggi sono riposte tutte nella scherma: fioretto e sciabola ma buone speranze anche per le altre specialità dove ci saranno azzurri in gara per cui, vediamo le percentuali di medaglia che gli azzurri hanno in questa quinta giornata (mercoledì 10 agosto) delle Olimpiadi di Rio 2016.

TIRO  A SEGNO

Ore 17.00, finale pistola 50 metri maschile

Giuseppe Giordano (45%)

TIRO A VOLO

Ore 20.00, finale double trap

Antonino Barillà (50%)

CANOA SLALOM

Ore 20.15, finale K1 maschile

Giovanni De Gennaro (30%)

SCHERMA

Ore 0.20, finale fioretto femminile individuale

Arianna Errigo (90%)
Elisa Di Francisca (70%)

Ore 0.50, finale sciabola maschile

Aldo Montano (50%)
Diego Occhiuzzi (20%)

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Foto dal web

Olimpiadi Rio 2016: il medagliere aggiornato, Italia quinta con tre ori

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Olimpiadi Rio 2016: il medagliere aggiornato con tutti i podi a martedì 9 agosto

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi.

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Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

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PAESE

ORI

ARGENTI

BRONZI

TOTALE

1

 Stati Uniti d’America

9

8

9

26

2

 Rep. Popolare Cinese

8

3

6

17

7

 Ungheria

4

1

1

6

3

 Australia

4

0

5

9

4

 Federazione Russa

3

6

3

12

5

 Italia

3

4

2

9

6

 Repubblica di Corea

3

2

1

6

8

 Giappone

3

1

10

14

9

 Francia

2

3

1

6

10

 Thailandia

2

1

1

4

13

 Gran Bretagna

1

3

2

6

11

 Germania

1

2

0

3

 Svezia

1

2

0

3

14

 Brasile

1

1

0

2

15

 Cina Taipei

1

0

2

3

16

 Belgio

1

0

1

2

 Grecia

1

0

1

2

 Paesi Bassi

1

0

1

2

19

 Argentina

1

0

0

1

 Colombia

1

0

0

1

 Croazia

1

0

0

1

 Kosovo

1

0

0

1

 Slovenia

1

0

0

1

 Vietnam

1

0

0

1

25

 Indonesia

0

2

0

2

 Nuova Zelanda

0

2

0

2

 Rep. Pop. Dem. Corea

0

2

0

2

 Rep. Sudafricana

0

2

0

2

29

 Canada

0

1

4

5

30

 Kazakistan

0

1

3

4

31

 Ucraina

0

1

1

2

32

 Azerbaijan

0

1

0

1

 Danimarca

0

1

0

1

 Filippine

0

1

0

1

 Malaysia

0

1

0

1

 Mongolia

0

1

0

1

 Slovacchia

0

1

0

1

 Turchia

0

1

0

1

39

 Uzbekistan

0

0

2

2

40

 Emirati Arabi Uniti

0

0

1

1

 Georgia

0

0

1

1

 Israele

0

0

1

1

 Kirghizistan

0

0

1

1

 Polonia

0

0

1

1

 Portogallo

0

0

1

1

 Spagna

0

0

1

1

 Svizzera

0

0

1

1

 

vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016 – Stanislao Barretta/redazione sportiva / giulio.chinappi@oasport.it

Olimpiadi Rio 2016: tutti gli azzurri in gara mercoledì 10 agosto

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Quinta giornata di gare a Rio de Janeiro dove si stanno svolgendo le Olimpiadi 2016: Di Francisca, Errigo e Montano è la vostra ora! Russo, il match decisivo.

L’Italia punta tutto su scherma dove ci giochiamo grosse chance di medaglia: nel fioretto Elisa Di Francisca e Arianna Errigo sono le superfavorite della vigilia, eventualmente si affronteranno in semifinale; nella sciabola speriamo nel grande miracolo di Aldo Montano.

Attenzione a Clemente Russo: il match contro il fortissimo russo Tishchenko (una vera e propria finale anticipa) vale l’accesso alle semifinali, cioè la sicurezza di una medaglia. Perdere significherebbe tornare a casa senza un alloro, vincere spalancherebbe le porte verso il titolo.

Tutti attorno alle Cichis: Sara Errani e Roberta Vinci si giocano i quarti di finale del torneo di tennis, la coppia azzurra può volare in zona medaglie. Debuttano Bissari e Sicouri: la loro imbarcazione può valere una medaglia. Spalle al muro per la Nazionale di volley femminile, obbligata a battere l’Olanda per rimanere in corsa. Ritornerà in vasca anche Federica Pellegrini dopo la festa di questa notte.

Di seguito tutti gli azzurri in gara nella giornata di mercoledì 10 agosto e nella notte che ci introduce a giovedì 11.

MERCOLEDÌ 10 AGOSTO – GIORNO 5

13.30     CANOTTAGGIO, 2 senza (semifinali, femminile) – Sara Bertolasi, Alessandra Patelli

13.30     CICLISMO, cronometro individuale (femminile) – Elisa Longo Borghini

14.00     TIRO A SEGNO, pistola 50m (eliminatoria e finale) – Giuseppe Giordano

14.00     TIRO A VOLO, double trap (eliminatorie e finale) – Antonino Barillà, Marco Innocenti

14.10     SCHERMA, fioretto (femminile) – Elisa Di Francisca, Arianna Errigo

14.20     CANOTTAGGIO, 2 di coppia pesi leggeri (semifinali, maschile) – Marcello Miani, Andrea Micheletti

14.30     CANOTTAGGIO, 4 senza (semifinali, maschile) – Matteo Castaldo, Matteo Lodo, Domenico Montrone, Giuseppe Vicino

15.00     CANOTTAGGIO, otto (ripescaggio, maschile) – Luca Agamennoni, Vincenzo Maria Capelli, Enrico D’Aniello, Pierpaolo Frattini, Fabio Infimo, Emanuele Liuzzi, Mario Paonessa, Matteo Stefanini, Simone Venier

15.00     CICLISMO, cronometro individuale (maschile) – Damiano Caruso

15.00     EQUITAZIONE, dressage (primo giorno) – Valentina Truppa

15.45     TENNIS, doppio (quarti di finale, femminile) – Sara Errani / Roberta Vinci vs Safarova/Strycova (Rep. Ceca)

15.45     TENNIS, singolare (ottavi di finale, maschile) – Fabio Fognini vs Murray (Gran Bretagna)

16.35     VOLLEY, girone eliminatorio (femminile) – Italia vs Paesi Bassi (Eleonora Lo Bianco, Alessia Orro, Nadia Centoni, Paola Egonu, Miriam Sylla, Antonella Del Core, Serena Ortolani, Alessia Gennari, Cristina Chirichella, Martina Guiggi, Anna Danesi, Monica De Gennaro)

16.36     TIRO CON L’ARCO, individuale (32esimi di finale, maschile) – David Pasqualucci

17.00     CANOTTAGGIO, 2 di coppia pesi leggeri (semifinale C/D, femminile) – Laura Milani, Valentina Rodini

18.00     PALLANUOTO, girone eliminatorio (maschile) – Italia vs Montenegro (Matteo Aicardi, Michele Bodegas, Marco Del Lungo, Francesco Di Fulvio, Pietro Figlioli, Andrea Fondelli, Valentino Gallo, Niccolò Gitto, Alessandro Nora, Christian Presciutti, Nicholas Presciutti, Stefano Tempesti, Alessandro Velotto)

18.05     VELA, Laser (regate 5 e 6, maschile) – Francesco Marrai

18.05     VELA, Finn (regate 3 e 4, maschile) – Giorgio Poggi

18.05     VELA, Nacra 17 (regate 1-3) – Vittorio Bissaro, Silvia Sicouri

18.08     NUOTO, 100m stile libero (batterie, femminile) – Federica Pellegrini, Erika Ferraioli

18.15     VELA, Laser Radial (regate 5 e 6, femminile) – Silvia Zennaro

18.15     VELA, 470 (regate 1 e 2, femminile) – Elena Berta, Alice Sinno

18.25     SCHERMA, sciabola (maschile) – Aldo Montano, Diego Occhiuzzi

18.30     BOXE, 91kg (quarti di finale, maschile) – Clemente Russo vs Tishchenko (Rusia)

18.30     CANOA, K1 (semifinali e finali, maschile) – Giovanni De Gennaro

19.14     NUOTO, 200m misti (batterie, maschile) – Federico Turrini

19.31     NUOTO, 4x200m stile libero (batterie, femminile) – Italia (Martina De Memme, Chiara Masini Luccetti, Alice Mizzau, Federica Pellegrini)

20.30     BEACH VOLLEY, girone eliminatorio (maschile) – Adrian Carambula / Alex Ringhieri vs Alison/Bruno (Brasile)

21.00     TUFFI, trampolino 3m sincro (finale, maschile) – Andrea Chiarabini e Giovanni Tocci

21.31     TIRO CON L’ARCO, individuale (32esimi di finale, maschile) – Marco Galiazzo

21.44     TIRO CON L’ARCO, individuale (16esimi di finale, femminile) – Guendalina Sartori

GIOVEDÌ 11 AGOSTO – GIORNO 6

03.12     NUOTO – 100m stile libero, semifinale (femminile) – Eventualmente: Pellegrini, Ferrarioli

04.29     NUOTO – 200m misti, semifinali (maschile) – Eventualmente Federico Turrini

04.55     NUOTO – 4x200m stile libero, finale (femminile) – Eventualmente Italia

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Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

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vivicentro.it/sport/Olimpiadi Rio 2016   –  Stanislao Barretta/redazione sportiva /

Olimpiadi Rio 2016. Il pagellone del nuoto: Pellegrini non giudicata. Detti e Dotto: a ognuno la sua delusione

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Il pagellone del nuoto italiano nella quarta giornata alle Olimpiadi di Rio 2016 (martedì 9 agosto): solo dolori, amarezze e delusioni in quello che doveva essere il Pellegrini day trasformato in Pellegrini night

GABRIELE DETTI 5: avrà voluto essere solidale con i compagni? Scherzi a parte Gabriele Detti stavolta non toglie le castagne dal fuoco alla staffetta. Quattro centesimi: tanto lo divide nella volata finale dall’olandese dal nome impronunciabile e ben poco olandese. Poco conta. La delusione per aver fallito la finale della 4×200, ampiamente alla portata dell’Italia, è cocente. Non è stato certo il miglior Detti visto quest’anno ed è un peccato perchè la condizione è buona, altrimenti non si sale sul podio olimpico.

ANDREA MITCHELL D’ARRIGO 6: prova in linea con quanto mostrato nella gara individuale. E’ il D’Arrigo che conosciamo, che imposta la gara di rincorsa ma non sembra avere la brillantezza per farlo fino in fondo. Porta a casa la sufficienza ma non basta per la sua prima finale olimpica. Dà sempre l’impressione di poter fare qualcosa in più.

ALEX DI GIORGIO 6: combatte, sì. Ha il merito di non farsi travolgere da chi ha cartucce da sparare soltanto nelle prime due frazioni. Però serviva un crono più basso per riuscire a centrare l’obiettivo ed era alla sua portata.

MARCO BELOTTI 7: se la staffetta resta in corsa fino alla fine per un posto in finale lo deve soprattutto a lui. Reduce da un virus dimostra che ha superato il momento difficile e si rende protagonista di una ottima frazione che conduce l’Italia al secondo posto, che andava difeso con le unghie e con i denti. Un lampo nel buio.

FILIPPO MAGNINI 5: è lui. Quest’anno ha sempre gareggiato su questi standard e aspettarsi miracoli a Rio era utopistico. Non si capisce se abbia imboccato il viale del tramonto o ci sia stato qualche problema in preparazione. Sta di fatto che è proprio scarico, quasi spento e nemmeno nei suoi proverbiali ultimi venti metri riesce a fare la differenza.

STEFANIA PIROZZI 5: nulla di nuovo anche per lei. Stagione travagliata, problemi con Morini, lo sfogo di Londra, la qualificazione e adesso una prestazione al di sotto delle aspettative. La semifinale era alla portata e avrebbe salvato capra e cavoli. Così è proprio un’annata da dimenticare, con un’involuzione non indifferente che ha portato a questa situazione. Ci sarebbe bisogno per la 4×200…

FEDERICA PELLEGRINI N.G. (non giudicata) sarebbe troppo basso il voto e, francamente, non lo merita. Ha nuotato la stessa gara della semifinale, solo che le altre hanno cambiato marcia da subito e lei si è trovata fuori dai giochi. Incapace di variare strategia in corsa, di capire che non si poteva lasciare troppo spazio a una come McKeon, incapace di far valere la bravura a leggere i 200, definito da tutti “casa sua”, incapace di far valere la sua bravura a gareggiare “sull’uomo”. Troppo brutta per essere vera. Brutta come quegli incubi che popoleranno le notti di chi ha amato e ama Fede, quando sarà finita la sbornia delle notti olimpiche.

ALESSIA POLIERI 6.5: centra l’ennesimo obiettivo della stagione, volando in semifinale dei 200 farfalla, poi tira i remi in barca, con un atteggiamento troppo rinunciatario in finale. Resta comunque il fatto che mai prima aveva superato un turno ai Mondiali e questa semifinale è il punto di partenza verso la seconda parte della carriera, quella della consapevolezza di potersela giocare ad alti livelli come ha dimostrato quest’anno.

LUCA PIZZINI 6.5: voleva la semifinale e l’ha centrata strappandola al campione olimpico uscente Gyurta. Non una prestazione cronometrica impeccabile ma può comunque gioire. In semi non combatte come dovrebbe, ci prova nei primi 50, poi si defila e chiude settimo, lontano dal personale, come tutti i compagni di squadra. In tanto grigiume merita comunque la sufficienza.

LUCA DOTTO 4: in finale si entra con 48”23 ma Dotto, campione europeo in carica, resta fuori. Il film è sempre lo stesso. Stanchezza, scarsa brillantezza, incredulità. Dotto non si sottrae alle litanie. Forse passa troppo veloce ai 50, sta di fatto che bastavano 25 centesimi in più rispetto al record italiano di Riccione per andarsi a giocare una finale olimpica e se non si riesce ad ottenere un risultato del genere nell’anno migliore della carriera, quando si può riuscire? Occasione gettata al vento!

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Olimpiadi Rio 2016: Nuoto, ancora dolori per l’Italia. I trionfi degli altri ed il crollo di Pellegrini

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Doveva essere la giornata della medaglia e della chiusura in bellezza (probabile) di una carriera per Federica Pellegrini. Ebbene i Giochi Olimpici continuano a riservare più dolori che gioie alla campionessa di Spinea. Nella finale dei 200 stile libero, l’azzurra conclude solo al quarto posto con un anonimo, per lei, 1’55″18 che fa male pensando a quanto fatto in stagione. Quel 1’54″55 del Settecolli che, se replicato, le avrebbe dato un bronzo, obiettivo alla portata. Ora invece resta tanta delusione e rabbia.

Tornando alla cronaca, a trionfare è stata la favorita n.1, quella Katie Ledecky che, come da previsione, è scesa sotto il limite del 1’54” siglando un 1’53″73, secondo oro in questa rassegna olimpica, davanti alla svedese Sarah Sjoestroem (1’54″08) ed all’australiana Emma McKeon (1’54″92).

 

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Al trionfo della Ledecky si associa il mito del nuoto mondiale ed americano  Michael Phelps, a segno per la 20esima volta nei Giochi, nei suoi amati 200 farfalla vinti in 1’53″36 a precedere Masato Sakai di 4 centesimi e di 26 il giovane magiaro Tamas Kenderesi. Serata nera per il campione del mondo Laszlo Cseh che, per l’ennesima volta, nel confronto diretto con Phelps ne esce distrutto, concludendo mestamente in settima piazza in 1’56″24. Risponde presente anche Katinka Hosszu che fa tris sui 200 misti in 2’06″58 mettendo la mano davanti ad una splendida Siobahn-Marie O’Connor (2’06″88). A chiosa delle finali successo degli Usa nella 4×200 sl che regala il secondo oro di giornata a Phelps (7’00″66)precedendo la Gran Bretagna (7’03″13) ed il Giappone (7’03″50).

Nelle semifinali dei 200 farfalla donne e dei 200 rana uomini il riverbero del disastro azzurro in vasca si constata inesorabile con Alessia Polieri (14esima 2’09″35) e Luca Pizzini lontanissimi (14esimo 2’11″53) dai migliori, facendo quasi da spettatori non paganti al top mondiale. Nelle quattro vasche del delfino eccezionale prestazione dell’aussie Madeline Groves (2’05″66) davanti alla spagnola Mireia Belmone Garcia (2’06″06) ed alla cinese Yilin Zhou (2’06″52). Nella rana invece strepitoso il giapponese Ippei Watanabe che in 2’07″22 fa segnare il record olimpico e si candida insieme a Josh Prenot, Yakushiro Koseki e Kevin Cordes al conseguimento dei metalli. Le negatività galoppante travolge come un fiume in piena anche le semifinali dei 100 stile libero dove Luca Dotto (48″49) chiude in tredicesima piazza distante da quel 47″96 unendosi alla lista infinita dei peggioramenti cronometrici della spedizione italiana. Per la gara regina si prospetta un confronto molto interessante tra la vecchia guardia rappresentata da Nathan Adrian e la nouvelle vague di Kylie Chalmers e Cameron McEvoy.

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Twitter: @Giandomatrix

Foto di Massimo Pinca

 

Olimpiadi Rio 2016: Nuoto. Pellegrini a Raisport: “Incubo, non me lo aspettavo. Bronzo fattibile”

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Federica Pellegrini manca il podio nei 200 stile libero a Rio 2016: è quarta con il bronzo dell’australiana Emma McKeon ampiamente alla portata (1’54”9).

Sono morta – le sue parole a Raisport -. Le condizioni erano diverse da ieri pomeriggio. Sono arrivata all’ultimo 50 morta. Non so, è tutto molto strano e non riesco a spiegarlo. C’è stata tensione ma non in più. Pensavo di potermela giocare e speravo almeno di lottare per il terzo posto. Non pensavo fare questo tempo al pomeriggio. Ho chiuso gli occhi ai 50 metri e ho pensato succederà quel che succederà. Mi sembra di vivere in un piccolo incubo. Non mi è mai successo. Capisco bene le sensazioni in acqua ed oggi pomeriggio mi hanno sorpreso. Pensavo di aver nuotato piu veloce dalla stanchezza che avevo addosso. La medaglia a questo punto è il mio ultimo pensiero. Sicuro ho dato tutto e mi dispiace. Due decimo in meno avrei preso la medaglia. Era fattibilissimo e mi dispiace“.

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Twitter: @FCaligaris

Foto: Enrico Spada

Olimpiadi Rio: Nuoto, Pellegrini night, Quarta! Vince Ledecky

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Amarezza in casa Italia: non c’è la medaglia di Federica Pellegrini, quarta nei 200 stile libero in cui Katie Ledecky (Stati Uniti) vola a 1’53”73 per prendersi l’oro. 1’55”18 per l’azzurra, che viene beffata da Sarah Sjoestroem argento (1’54”08) ma soprattutto dall’australiana Emma McKeon, che azzecca la tattica perfetta e si prende il bronzo in 1’54”92. Ma il tempo dell’oceanica era pienamente alla portata della Divina, a 1’54”55 al Settecolli di giugno.

Che farci ora? Nulla! E’ successo! E’ andata così: quarto posto in 1’55”18 con il bronzo a 1’54”92. E’ andata malissimo: delusione per una medaglia che, cronometro alla mano, continua a sembrare più che alla portata. Del resto lo ha dichiarato a caldo Federica Pellegrini stessa: “Podio fattibilissimo“. E allora cosa può essere successo alla fuoriclasse azzurra nella finale dei 200 stile libero a Rio 2016?

E’ successo che, probabilmente, la sua vera dimensione in tessuto è l’1’55”. Quel muro, quello per scendere a 1’54”, negli ultimi mesi ha rappresentato più un’ossessione che un sogno, per parafrasare José Mourinho, probabilmente perché punzecchiata nell’orgoglio vedendo i super tempi di Katie Ledecky e Sarah Sjoestroem. Quel muro l’ha anche frantumato, volando a 1’54”55 al Trofeo Settecolli di fine giugno, ma ora ciò che resta di quella (inutile) prestazione è solo l’eccezione, non la regola.

Perché la regola senza costumoni (in poliuretano, quasi un altro sport, è ancora suo il record del mondo in 1’52”98), infatti, dice: oro ai Mondiali di Shanghai 2011 in 1’55”58, argento ai Mondiali di Barcellona 2013 in 1’55”14, argento ai Mondiali di Kazan 2015 in 1’55”32, oro agli Europei di Budapest 2010 in1’55”45, oro agli Europei di Debrecen 2012 in 1’56”76, oro agli Europei di Berlino 2014 in 1’56”01, oro agli Europei di Londra 2016 in 1’55”93. E anche agli ultimi Assoluti di Riccione, nel tentativo di spaccare il mondo, si era fermata a 1’55”30.

Ecco: il palmarès non di discute, anzi. Ma la dimensione cronometrica, da stanotte ce n’è la conferma, non vale la medaglia olimpica. Questione di numeri, prima di tutto.

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Foto da: DeepBlueMedia

Olimpiadi 2016: Ginnastica USA d’oro! Russia d’argento, Mao letale per la Cina

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Semplicemente di un altro Pianeta le aliene Final Five della ginnastica USA, vengono dal futuro della Polvere di Magnesio e gli amanti della ginnastica artistica non possono fare altro che applaudire una delle squadre più forti di tutti i tempi, capace di dominare letteralmente l’ultimo lustro.

A Rio de Janeiro gli USA hanno inscenato il copione che ormai siamo abituati a vedere nelle Arene di ginnastica artistica e con pieno merito si sono laureate Campionesse Olimpiche nel team event. Dopo il trionfo di Londra 2012, quando le Fierce Five riportarono il Patria a cinque cerchi che mancava addirittura da Atlanta 1996, le Final Five (questo il nuovo soprannome affibbiato dalla Federazione Statunitense al quintetto a stelle e strisce) controllano agevolmente la Finale a Squadre delle Olimpiadi 2016, imponendosi con un perentorio 184.897.

Le ragazze di Martha Karolyi, all’ultima uscita da Direttrice Tecnica dopo aver rivoluzionato la disciplina negli States, hanno fatto gara da sole oscurando totalmente le rivali: tra loro e tutte le avversarie c’è un esagerato divario tecnico davvero incolmabile. Il distacco finale è stato davvero impietoso: addirittura 8,2 punti inflitti alla più immediata inseguitrice.

Gli USA non hanno commesso nemmeno un errore, confezionando 12 errori immacolati da cadute e da sbavature. Addirittura dieci prove oltre i 15 punti (gli unici under 15 sono arrivati da Lauren Hernandez con il 14.800 alle parallele e il 14.833 al corpo libero). Nessuno può spingersi fino a certi livelli, c’è davvero poco da fare. Per le nordamericane questo è il terzo oro nella prova più importante, quella che testimonia la forza del movimento ginnico di un intero Paese, e segue le apoteosi già citate prima di Atlanta 1996 (Magnificent Seven) e di Londra 2012 (Fierce Five).

Gli States hanno realizzato il miglior punteggio di squadra su tutti gli attrezzi (46.866 al volteggio, 46.499 alle parallele, 45.533 alla trave, 45.999 al corpo libero) e chiudono un quadriennio da urlo in cui hanno vinto anche i Mondiali 2014 e 2015.

Simone Biles inizia così al meglio il proprio cammino verso il pokerissimo d’oro che cerca a Rio 2016. La Campionessa del Mondo, autentico fenomeno della ginnastica artistica e vincitrice di addirittura 10 ori iridati negli ultimi tre anni, è stata anche oggi determinante: 15.933 al volteggio con un Amanar elevatissimo, corpo libero finale con quattro diagonali acrobatiche spaziali e perfettamente stoppate (15.800), alla trave si esalta (15.300) e alle parallele sa ancora difendersi (14.800).

Gabby Douglas e Aly Raisman, invece, erano in pedana anche quattro anni fa e oggi si mettono al collo il secondo oro nella prova a squadre. La capitana incanta al quadrato, da vera Campionessa Olimpica di specialità (15.366) mentre la Campionessa Olimpica all-around si esibisce solo sugli staggi ma stampa un esorbitante 15.766.

Il quintetto è completato da Madison Kocian, Campionessa del Mondo alle parallele che oggi non si è smentita sul suo attrezzo (15.933) e dalla giovanissima Lauren Hernandez (15.100 al volteggio, 15.233 alla trave e 14.833 al corpo libero).

Se gli USA hanno condotto la gara dal primo all’ultimo esercizio, alle loro spalle ci sono stati diversi avvicendamenti. La Cina sembrava lanciata verso la medaglia d’argento ma all’ultima prova ha clamorosamente sbagliato: a Mao sarebbe bastato un semplice esercizio di contenimento ma purtroppo è caduta al corpo libero, uscendo anche di pedana. Un passo falso determinante che hafermato le asiatiche a quota 176.003.

A quel punto la Russia non si è fatta pregare. Le Campionesse d’Europa hanno avuto la chance del sorpasso al volteggio e con tre salti da urlo si sono messi al collo la medaglia d’argento (176.688). Le ragazze dei Rodionenko ripetono così il piazzamento di Londra 2012 mentre le asiatiche ritornano sul podio dopo l’assenza di quattro anni fa (finirono quarte alle spalle della Romania, questa volta nemmeno qualificata ai Giochi) e l’oro di Pechino 2008.

Lacrime di gioia per una stupenda Aliya Mustafina che oggi ha letteralmente trascinato le sue compagne verso l’impresa: la conquista dell’oro delle umane. La Campionessa del Mondo 2010 ha confezionato tre routine da urlo: alle parallele stampa un esorbitante 15.933 da vera Campionessa Olimpica di specialità qual è, alla trave recupera la caduta di Melnikova (14.958), al corpo libero purtroppo fatica ancora (14.000) ma al volteggio, quando sa che il sorpasso alla Cina è a portata di mano, non si fa pregare e ottiene un ottimo 15.133. Il palmares di Aliya alle Olimpiadi cresce in maniera importante: 1 oro, 2 argenti e 2 bronzi.

Accanto alla capitana due stelle come Maria Paseka (15.700 al volteggio) e Daria Spiridonova (15.100 alle parallele), entrambe Campionesse del Mondo in carica proprio sull’attrezzo in cui si sono esibite oggi. Angelina Melnikova è caduta dalla trave (13.033) ma ha ben fatto sugli altri attrezzi (14.900, 15.133 e 14.266). Il quintetto è completato da Seda Tutkhalyan (14.766 sui 10cm e 13.766 al corpo libero).

Un sorprendente Giappone è addirittura quarto (174.371), precedendo la Gran Bretagna di nove millesimi (174.362) che ha pagato la caduta alla trave di Ellie Downie e qualche punteggio “basso” tra corpo libero e trave. Spicca il 15.400 di Rebecca Downie alle parallele, Campionessa d’Europa di specialità.

Quinta la Germania di Ellie Seitz e Sophie Scheder (173.672), sesta la bellissima Olanda delle gemelle Wevers (172.447) che tornava ai Giochi dopo una lunga assenza, solo ottavo il Brasile che ha commesso svariati errori davanti al proprio pubblico (172.087). L’Italia era stata eliminata nel turno di qualificazione, non riuscendo così a ripetere il settimo posto di Londra 2012.

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(foto John Cheng)

Olimpiadi Rio 2016: Tennis, Errani e Vinci strapazzano le cinesi e approdano ai quarti

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Errani e Vinci,  la coppia di regine è tornata! Ricordate quando il doppio “rosazzurro” Errani/Vinci vinceva di tutto e di più, tranne la medaglia a Londra 2012? Bene, dopo quattro anni, e tant’acqua passata sotto i ponti di Bologna e Taranto, le Cichis (questo il loro nick di battaglia) sono di nuovo lì, ad un paio di passi dal sogno a Cinque Cerchi…

Nell’incontro valevole per gli ottavi di finale del torneo olimpico di doppio femminile, Sara Errani e Roberta Vinci hanno strapazzato le cinesi Xu/Zheng: 6-2 6-3 in un’ora e ventidue minuti di gioco. Senz’appello, senza dubbi, ma con tanta fiducia nel prosieguo di cammino… Le Cichis hanno dominato in lungo e in largo, sbagliando poco e per ogni turno di battuta perso ne hanno strappati due alle dirimpettaie!

Il prossimo, decisivo step verso la bramata zona-medaglie metterà le ri-affiatate azzurre di fronte a due brutte clienti: Lucie Safarova e Barbora Strycova (quest’ultima già battuta dalla Errani in singolare), capaci di estromettere dal torneo, in due comodi set, nientepopodimenoche le sorelle più famose della storia del tennis mondiale, Serena e Venus Williams. Appuntamento a domani: che le teste di serie n.8 possano accedere, con la testa, nel privilegiato club delle Fab-8

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Foto: Federtennis (Tonelli)

Olimpiadi Rio 2016: Tennis, Fognini rimonta su Paire e vola agli ottavi

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Una vera e propria maratona tennista è stato il match che ha visto confrontarsi Fabio Fognini ed il francese Benoit Paire, per il secondo turno del torneo olimpico di tennis. L’azzurro si è imposto, in rimonta, col punteggio di 4-6 6-4 7-6 in 2 ore e 22 minuti di gioco. Un successo di grande determinazione per Fognini che, annullando anche un match point nel terzo set, si è imposto al tie-break e ora dovrà vedersela agli ottavi di finale con il n.2 del mondo Andy Murray.

PRIMO SET – Pronti,via e Fabio è subito indietro di due break perdendo i primi due turni di servizio a zero. Sul 4-0 la storia della frazione sembra essere già scritta nonostante l’azzurro cerchi in ogni maniera di accorciare le distanze recuperando parte dei break di ritardo nel sesto ed ottavo game. La resa, però, altamente deficitaria in battuta non consente al giocatore di Arma di Taggia di avvicinarsi più di tanto al transalpino che chiude la pratica 6-4.

SECONDO SET –  In questa frazione, dopo uno scambio di “cortesie” nei primi due giochi (break e controbreak), il parziale segue i turni al servizio. Entrambi i giocatori, infatti, concedono pochissimo al rivale in risposta fino al decimo game quando è abilissimo Fognini a trovare profondità ed efficacia nel suoi colpi breakando il rivale ed aggiudicandosi il set 6-4.

TERZO SET – Nella terza e decisiva frazione si assiste ad un’autentica battaglia tennistica in cui entrambi i contendenti rischiano molto di più per creare il gap decisivo. Parte meglio Paire che, nel terzo game, sfrutta le due occasioni sulla battuta di Fognini per andare avanti nello score 3-1. La partita si fa molto intensa e sia Fabio che il transalpino hanno occasioni per controbreakare o chiudere la partita. Il ligure infatti è costretto ad annullare un match point nel nono game al termine di una lotta interminabile. L’essere uscito indenne da ciò, conferisce all’azzurro un’energia insospettabile che lo porta ad agguantare il francese proprio sul più bello, pareggiando i conti (5-5). Si va dunque al tie-break e l’inerzia del confronto è tutta dalla parte di Fabio che, avanti da subito, detta i tempi dello scambio e concretizza questa superiorità vincendo la sfida.

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Foto: pagina FB Coppa Davis

Eccellenza: Real Forio,presentato il settore giovanile

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Forio calcio

Con l’approssimarsi dell’inizio dei ritiri estivi delle prime squadre, anche per i settori giovanili si cominciano a muovere i primi passi verso quelli che vengono identificati un po’ come i palinsesti invernali del futuro pallonaro ischitano. In spazi relativamente circoscritti, detto che a Procida è sostanzialmente il tutto ben consolidato da anni, con un settore giovanile che dedica laboriose risorse alla prospettiva dei giovani biancorossi sia in ambito locale che fuori i bastioni della città murata, sono Barano e Real Forio che danno invece due volti di una medaglia sostanzialmente valida al momento per lo stesso obiettivo. Per entrambe, le prime squadre si ritrovano ai nastri di partenza del massimo campionato dilettantistico regionale, foriero di grande visibilità e negli ultimi anni anche di una discreta qualità di gioco e di interpreti, sebbene partendo da peculiarità differenti. A Forio, dopo anni di frammentazione in cui si è toccato quasi il fondo con un paio di prime squadre, quattro scuole calcio e addirittura una realtà di calcio a 5, l’occhio attento del cronista, così come del tifoso comune, dell’appassionato o anche solo del curioso di turno, dovrebbe porre la massima attenzione. Per la prima volta, dopo tanti anni, c’è infatti un manipolo di persone che invece di lanciarsi il guanto di sfida annuale, sta provando a guardare con intrigante entusiasmo e spirito costruttivo ben al di là della punta del proprio naso e soprattutto sta cercando di capire non come porre le basi per strutturare un movimento a più ampio respiro, capace di convogliare le migliori risorse umane e tecniche che il territorio stesso possa proporre. In effetti tutti sanno che Forio è piazza facilmente entusiasmabile, sostanzialmente con elevate potenzialità economiche, con una buona tradizione calcistica – negli anni peraltro sempre rispettosa della leadership riconosciuta all’Ischia con i cui tifosi v’è sempre stato grande feeling – e capace di estrinsecare a più riprese il grande orgoglio ed appartenenza al territorio. Per la prima squadra si è scelto un profilo tecnico come quello di Impagliazzo, chiamato per la prima volta a non tralasciare le potenzialità delle squadre Juniores ed Allievi, mentre dall’altro capo della corda le stesse squadre giovanili a ridosso della prima squadra potranno realmente confrontarsi con il calcio propositivo e costruttivo propria della tradizione di un allenatore che qui ha vinto un bel campionato circa tre lustri fa. Il settore giovanile biancoverde ha stretto le maglie con realtà assai radicate sul territorio come quelle della Soccer Panza e di Amare lo Sport e questa enorme potenzialità rappresenta una temutissima macchina da guerra così come anche una felice intuizione in ottica futura.

Il Presidente della Soccer Panza , Luigi Esposito , coordinatore dell’idea e vera anima dell’intesa non parla di fusione nonostante faccia davvero fatica a trattenere l’entusiasmo: «Parlare di fusione al momento è prematuro – dice convinto Esposito – e non riteniamo corretto lanciare al pubblico illusioni o falsità in un momento in cui si sta provando realmente a realizzare qualcosa di molto difficile. Partiamo da dati di fatto certi come la possibilità di utilizzare le due strutture (Forio e Panza) e la disponibilità al dialogo da parte dell’Amministrazione che mai come in questo momento propone interlocutori realmente interessati alla crescita dello sport sul territorio e attraverso lo sport stesso dei nostri giovani».

Chiaro che potenzialmente il numero dei tesserati potrebbe essere davvero elevato: «Il numero dei tesserati è ovviamente potenzialmente elevato – continua Esposito – ma al momento siamo concentrati per la prima volta  sulla realizzazione di un prodotto di per se attraente, affidabile, di prospettiva in cui bambini e genitori, oltre che sentirsi legati alla tradizione, possano effettivamente pensare di esordire in prima squadra a completamento di un percorso formativo e con l‘eventuale possibilità di spiccare il volo laddove le qualità e la formazione ricevuta ne permettano la collocazione in realtà più prestazionali. Tra i punti di partenza di quest’anno abbiamo la grande risorsa rappresentata dagli istruttori, la maggior parte dei quali ha l’abilitazione Uefa B conseguita proprio a Ischia nel Gennaio 2016 e che provvederemo a monitorare nel corso di questa stagione sportiva per poterne poi valutare l’inserimento e la corretta collocazione nella griglia della stagione ancora successiva. Nel frattempo – chiosa sempre Esposito – stiamo cercando di capire in che maniera il modus operandi di ciascuna società possa interagire con le altre portando il meglio del proprio know-how, tagliando quei rami che negli anni ne hanno rappresentato una vera limitazione alla crescita. Sono scelte coraggiose, non sempre si ha la forza e il piacere di sedersi ad un tavolo e confrontarsi per fare un passo assieme, laddove fino al giorno prima si cercava di fare una corsa al tesseramento per proprio interesse. Oggi al centro del progetto vi è la realizzazione di un movimento importante con i colori storici del nostro territorio».

Spesso l’opinione pubblica ha ritenuto quella del settore giovanile una strategia utile per reperire risorse utili alla prima squadra, ma anche su questo tema Esposito appare deciso e chiaro: «Ciò che è stato in passato (sempre che lo sia stato), ciò che si dice in giro o ciò che si vuole far credere di noi in tal senso è pura fantasia. Il settore giovanile offre ed offrirà quanto di più nobile possa proporre e cioè il materiale umano e tecnico per affrontare i campionati che si sarà chiamati ad affrontare. Non certo la vil pecunia, che servirà unicamente per il sostentamento del movimento di base, il potenziamento di magazzino, la realizzazione di strumenti di comunicazione sempre più forti, attendibili, e moderni che possano nell’insieme identificare il nostro prodotto come qualcosa di realmente valido ed efficiente. Ad esser sinceri dovrebbe essere il movimento dalla prima squadra a rappresentare linfa ed attrattiva per il settore giovanile e su questa base certa lavoreremo in futuro, non il contrario! Siamo consapevoli che si tratti di una sfida di non poco conto, ma le sfide sono fatte per essere affrontate e noi abbiamo fiducia che si tratti di una tenzone alla nostra portata».

Chissà quindi che non si debba assistere ad una “guerra” sul territorio a chi riesca a realizzare il prodotto migliore … «Per noi al momento non si può parlare assolutamente di un discorso del genere e se anche verrà quel giorno, probabilmente vorrà dire che saremo riusciti effettivamente a costruire qualcosa di bello che poi il mercato valuterà, nel frattempo guardiamo all’immediato futuro. Pochi giorni ancora e partiremo già con le classi dalla 2005 mentre tra la fine di Agosto e i primissimi giorni di Settembre programmeremo le visite mediche e le altre iniziative di cui terremo informatissimi i media, convinti come siamo che un ottimo rapporto con gli organi di informazione possa rappresentare a sua volta il valore aggiunto perché si possa tenere da parte di tutti attenzione al nostro lavoro quotidiano».

Olimpiadi Rio 2016: Volley, gioia e paura! Una grande Italia batte gli Usa, ma trema per Birarelli

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La Nazionale italiana di volley supera 3-1 (28-26, 20-25, 25-23, 25-23) gli Stati Uniti nel secondo match della Pool A alle Olimpiadi di Rio 2016 e compie un passo decisivo verso la qualificazione ai quarti di finale, ormai una formalità. Gli azzurri, a questo punto, si giocheranno il primato nel girone con i padroni di casa del Brasile. Una serata bellissima è stata però rovinata dall’infortunio in cui è incorso il capitano Emanuele Birarelli: brutta distorsione alla caviglia destra, le cui condizioni andranno valutate nelle prossime ore. C’è il timore che per il centrale l’avventura brasiliana possa essere già finita, anche se lo staff medico tenterà l’impossibile per recuperarlo, almeno in vista della fase finale.

Dopo un avvio equilibrato nel primo parziale, è Juantorena a scavare il primo break azzurro sul 7-4. Una serie di errori da parte degli uomini di Blengini riportano sotto gli Usa sul 12-12. Gli americani passano in vantaggio e ci restano fino al 19-18, quando un muro di Birarelli firma il nuovo sorpasso italiano. La selezione tricolore allunga sul 24-22 con Juantorena e Giannelli, ma gli statunitensi non mollano e si va ai vantaggi. Russell pesta la linea dei 3 metri e ci regala il 28-26.

Si procede punto a punto nel secondo set fino al 16-15 per gli Usa, che piazzano poi un break di 5-1 che di fatto mette la parola fine alla frazione. L’italia fa più fatica in ricezione e non riesce a mantenersi continua in attacco.

Partita bellissima nel terzo parziale: le squadre si equivalgono e danno spettacolo con alcune giocate pregevoli. Un ace di Lanza ci regala il 13-11, ma gli Usa impattano sul 16-16. Un muro di Juantorena riporta l’Italia a +2 sul 20-18. Poi arriva l’infortunio di Birarelli, che cadendo appoggia male la caviglia destra ed esce venendo tenuto in spalla dai compagni, quasi in lacrime. Entra Buti e non trema: prima mette giù un primo tempo, poi stampa Sander. Il set si chiude con un pazzesco mani-fuori di Lanza, per il definitivo 25-23.

L’Italia prova a scappare nella quarta frazione. Sul 12-8 Zaytsev attacca fuori un pallone d’oro e ridà speranza agli avversari, che si rifanno sotto con Sander e restano in scia. Lo Zar firma il 19-16, poi Anderson attacca fuori e l’Italia sale a +4. Sembra finita, ma Sander ci demolisce con una serie di bordate al servizio e gli Stati Uniti pareggiano: 20-20. Sul 24-23 entra Antonov per la battuta. Il servizio dell’italo-russo mette in crisi la ricezione yankee. Il pallone torna nella metà campo italiana e Lanza non sbaglia l’attacco della vittoria.

Top-scorer dell’incontro Osmany Juantorena con 17 punti. Il titolo di man of the match va però assegnato al libero Massimo Colaci, autore di diverse difese fantastiche e sicuro in ricezione.

E’ un’Italia bellissima, concentrata, solida, che lascia ben sperare. Per il sogno proibito, tuttavia, servirebbe anche capitan Birarelli. Incrociamo le dita…

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Foto: Valerio Origo

Sky – Tutto confermato: domani Giuntoli incontrerà nuovamente l’ entourage di Icardi

Emanuele Baiocchini, giornalista di Sky Sport, ha fatto il punto sulla trattativa Icardi-Napoli negli studi di Sky Sport 24. Ecco quanto evidenziato:
“Nella mattinata di domani è previsto un nuovo incontro tra il ds Cristiano Giuntoli e l’ entourage del calciatore, meeting che si dovrebbe tenere a Bologna. La situazione è la seguente: l’ Inter continua a giudicare l’ attaccante incedibile ma lo stesso Icardi vuole vedere fin dove è disposto a spingersi il Napoli. Attualmente la proposta è do 60 milioni più due di bonus, staremo a vedere perché l’ Inter continua a smentire e a fare muro”.

Lega Pro – Un ex Juve Stabia lascia il Foggia

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Maurizio Lanzaro lascia il Foggia

L’ex difensore della Juve Stabia, Maurizio Lanzaro, ha rescisso il suo contratto con il Foggia di Roberto De Zerbi.

Per l’ex centrale difensivo della Juve Stabia si chiude l’esperienza nei satanelli; la parentesi rossonera di Lanzaro è stata deludente. Per il difensore si contano soltanto cinque presenze nei sei mesi trascorsi con la maglia del Foggia.

Lanzaro, che ha vestito la casacca della Juve Stabia nella stagione di Serie B 2013-2014, quella della sciagurata retrocessione in Lega Pro, in gialloblù ha fatto registrare 23 presenze e 3 reti.

Dopo la parentesi alla Juve Stabia Lanzaro si è accasato alla Salernitana, con la quale ha conquistato la promozione dalla Lega Pro alla Serie B. Dopo i i primi sei mesi della scorsa stagione in cadetteria, Lanzaro ha lasciato i granata. Prima di trasferirsi al Foggia, nel gennaio 2016, per il difensore si era parlato anche di un ritorno alla Juve Stabia, bisognosa di un sostituto di Migliorini, passato all’Avellino.

Sull’esperto Lanzaro ora sono piombate molte squadre; la più accreditata ad acquisire le prestazioni del difensore sembra essere il Modena, retrocesso pochi mesi fa dalla Serie B alla Lega Pro.

Raffaele Izzo

Olimpiadi Rio 2016: Tennis, Sara Errani eliminata da Daria Kasatkina. Stanotte il doppio

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Una Sara Errani oltremodo nervosa e fallosa saluta il torneo di singolare delle Olimpiadi di Rio. La bolognese e la russa Daria Kasatkina giocano per lunghi tratti in maniera speculare, ma il tennis della diciannovenne russa è nettamente più concreto e pulito.

Risultato: Errani rimane in ogni modo aggrappata al primo set – poi vinto meritatamente dalla Kasatkina per 7 a 5 – ma crolla impietosamente nel secondo. Dopo aver guadagnato subito un break di vantaggio, l’emiliana ha un crollo verticale, cedendo in poco più di mezzora per 6 a 2.

Preoccupante, oltre alla prolungata involuzione tecnica in cui è sprofondata la nostra tennista, ilnervosismo palesato (con tanto di warning da parte dell’arbitro). Sara Errani saluta al terzo turno (ottavi) il tabellone di singolare, si diceva, ma ha ora una missione ancora più grande da compiere: portare il più lontano possibile il doppio “rosazzurro” formato con la tarantina Roberta Vinci (previsto in campo nella tarda serata/nottata italiana).

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Foto: Stefania Gemma

Olimpiadi Rio 2016. Nuoto: Dotto, Pizzini e Polieri in semifinale! Beffa 4×200: fuori per 4 centesimi

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Quarta giornata di batterie in quel di Rio, per il nuoto in piscina. Le gare che si sono tenute nell’Olympic Aquatics Stadium hanno visto i grandi califfi della velocità maschile esibirsi nei 100 stile libero. Ebbene, a sorpresa, miglior crono per il giovane australiano Kyle Chalmers (47″90) che precede un altri due  nuotatori rampanti, vale a dire Caeleb Dressel (47″91) e Duncan Scott (48″01).Nessun problema per il favorito Cameron McEvoy che in scioltezza ottiene il quarto crono in 48″12 mentre rischia moltissimo il campione olimpico Nathan Adrian con l’ultimo tempo dei migliori sedici (48″58). Ci sarà al pomeriggio anche Luca Dotto che in gestione ha fatto un 48″47 valso il decimo tempo delle eliminatorie, poco da fare invece per Filippo Magnini, autore di 49″40 (37esimo). Altri nomi eccellenti rimasti fuori sono quelli del francese Jeremy Stravius (48″62 e campione nazionale di Francia) e l’argentino Federico Grabich (48″78), a podio l’anno scorso ai Mondiali di Kazan.

Nelle heat dei 200 farfalla donne centra l’obiettivo della semifinale Alessia Polieri, quindicesima in 2’08″85 mentre per appena un decimo di secondo Stefania Pirozzi è la prima delle escluse (2’09″40).In vetta all’ordine dei tempi troviamo la spagnola Mireia Belmonte Garcia in 2’06″64 in una specialità che avrebbe dovuto veder protagonista Katinka Hosszu che però ha scelto di non partecipare per gli altri impegni in programma. Missione compiuta anche per Luca Pizzini nei 200 rana che accede al turno pomeridiano con l’ultimo tempo (2’11″26) mentre rimane clamorosamente fuori il campione olimpico 2012 Daniel Gyurta in 2’11″28. In vetta alla classifica il russo Anton Chupkov (2’07″93) con tutti i big che spingeranno davvero nel pomeriggio. Beffarda, infine, per i colori azzurri la prova della 4×200 stile libero uomini che per appena 4 centesimi non riesce ad ottenere la qualificazione in finale (nono tempo in 7’09″20).

IL LIVE delle gare di Nuoto Olimpiadi Rio 2016.

Beffa 4×200: fuori per 4 centesimi. Dotto, Pizzini e Polieri in semifinale! L’”altra Italia” respira. Stanotte le finali di Pellegrini e Phelps

19.38: finale amarissimo di serata per il nuoto azzurro che esce dalla finale della 4×200 e stavolta Detti, fin qui impeccabile, ha sulla coscienza la fuoriuscita degli azzurri perchè l’olandese andava battuto. Peccato davvero. Appuntamento alle 3. Tutti a tifare Pellegrini. C’è comunque tanta Italia stanotte in vasca a Rio

19.37: ancora amarezza per l’Italnuoto a Rio. Nono posto con Gran Bretagna che vince la seconda batteria. Queste le nazionali finaliste: Gran Bretagna, Usa, Russia, Germania, Giappone, Australia, Belgio e Olanda

19.35: peccato! L’Italia, come temevamo, è fuori dalla finale della 4×200 stile libero. Sei squadre restano avanti agli azzurri. Quei quattro centesimi di differenza rispetto all’Olanda costano carissimi

19.25: D’Arrigo, Di Fabio, Belotti e Detti hanno chiuso in 7’09″20. Belotti da lode, un po’ deludente la prova del livornese che aveva la possibilità di difendere il secondo posto contro l’Olanda ma non ce l’ha fatta. La sesta della seconda batteria deve fare un tempo più alto di quello fatto segnare dagli azzurri

19.23: peccato per Gabriele Detti che chiude al terzo posto alle spalle di Usa e Olanda. E’ comunque un buon risultato. Siamo vicinissimi alla finale della 4×200 stile libero

19.21: ai 600 metri Usa, Italia, Francia!!! Grande frazione di Belotti!!!

19.20: al secondo cambio Usa, Francia, Sudafrica

19.18: dopo la prima frazione Sudafrica, Francia, Usa

19.16: al via la prima semifinale della 4×200 stile libero. In vasca per l’Italia D’Arrigo, Di Giorgio, Belotti e Detti a caccia di una finale complicata

19.14: ecco i semifinalisti dei 200 rana: Chupkov, Koseki, Willis, Khomenko, Koch, Balandin, Cordes, Watanabe, Mao, Prenot, Mattsson, Persson, Li, Claverie, Benson, Pizzini. Fuori il campione olimpico Gyurta

19.12:  Luca Pizzini entra in semifinale. Con un’ultima batteria non velocissima chiude quinto in 2’11″26. Vince Cordes con 2’09″63

19.08: Willis vince con 2’08″92 la terza batteria davanti a Koch e Balandin. Serve un tempo leggermente superiore ai 2’10” a Pizzini per dare l’assalto alla semifinale nella quinta batteria che sta per partire

19.02: Koseki vince con 2’08″51 dopo aver gareggiato per tre quarti di gara sotto ai tempi del record del mondo. Secondo Khomenko, terzo Mao. Gyurta irriconoscibile: il campione olimpico è sesto e fuori dalle semifinali, mentre Van der Burgh è settimo ma la sua posizione sorprende meno

18.57: l’irlandese Quinn vince la seconda batteria dei 200 rana con 2’11″67

18.51: Snyders vince la prima batteria con 2’12″47

18.47: al via la prima batteria dei 200 rana uomini. Nella quinta e ultima al via il bronzo europeo di Londra Luca Pizzini

18.44: Vince Belmonte con 2’06″64. Pirozzi, con 2’09″40 è 17ma ma Alessia Polieri è in semifinale! Brava l’imolese!

18.39: Adams vince in 2’06″67 la terza batteria. Polieri è nona prima dell’ultima batteria. Un’italiana in semifinale ci sarà perchè nell’ultima batteria (otto atlete) c’è Pirozzi

18.36: Hosszu non parte come da programma nella terza batteria

18.34: Hasegawa vince con 2’07″35, quinta Polieri con 2’08″95. Lontana anche lei dal personale. Semifinale in super bilico

18.30: la turca Ustundag con 2’10″02 vince la prima batteria dei 200 farfalla. Ora Alessia Polieri

18.29: partite le batterie dei 200 farfalla donne, nella seconda Polieri, nella quarta Pirozzi

18.27: i qualificati per le semifinali: Chalmers, Dressel, Scott, McEvoy, Condorelli, Schooling, Wierling, Morozov, Timmers, Dotto, Kisil, Verschuren, Chierighini, Ning, Mignon, Adrian. Fuori Stravius, Grabich, Grechin e Nakamura

18.25: Incredibile: gli ultimi tre qualificati sono Ning Zetao, oro mondiale individuale, Mignon, oro mondiale in staffetta, Adrian, oro olimpico in carica. Che sorprese

18.23: Luca Dotto è in semifinale! 48″47, vince McEvoy, davanti a Wierling. C’è grande equilibrio

18.20: l’australiano Chalmers vince la sesta batteria con 47″90, davanti a Dressel (47″91). Adrian male come Stravius (48″58 e 48″62). Ora Dotto

18.17: nella quinta batteria Condorelli vince con 48″22, davanti a Schooling e al discusso Morozov. Clamoroso Ning Zteao: il campione del mondo è sesto con 48″57. Rischio eliminazione

18.13: lo statunitense Scott vince la quinta batteria con un grande 48″01. Affonda Magnini: 49″40, fuori

18.11: l’atleta di Trinidad e Tobago Carter vince la quarta batteria con 48″80. Ora tocca a Filippo Magnini

18.09: l’algerino Sahnoune vince la terza batteria con 49″20

18.05: Mogne del Mozambico vince la seconda batteria con 50″85

18.03: il dominicano Perez Urena vince la prima batteria dei 100 sl uomini

17.57: buonasera agli appassionati del nuoto. Tra poco inizia la quarta sessione di batterie all’Aquatic Center di Rio. La prima gara in programma sono i 100 sl uomini. In gara per l’Italia Magnini nella quinta batteria e nell’ottava Dotto

In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: tre i canali che garantiranno una copertura completa degli eventi. 

Rai 2 come canale olimpico di riferimento, dedicato in particolare agli atleti azzurri.
Su Raisport 1 la diretta delle discipline individuali, come atletica, nuoto, tuffi, scherma, pugilato e ginnastica.
Raisport 2, invece, si concentrerà sugli sport di squadra come basket, volley, beach volley, calcio, pallanuoto e rugby.

La copertura quotidiana comincerà alle 14 ora italiana e terminerà intorno alle 5.30 del mattino successivo

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Foto: fonte Fin

Olimpiadi Rio 2016: Beach Volley. Italia vs Egitto: 21-10. Ottavi più vicini per Marta Menegatti e Laura Giombini

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Tutto facile per Marta Menegatti e Laura Giombini nel secondo incontro della loro avventura olimpica. Era una partita da vincere e con margine per sperare (qualora debba arrivare un più che probabile terzo posto) di rientrare fra le due migliori terze ed essere inserita direttamente negli ottavi di finale. Arriva una bella vittoria (2-0) in poco più di mezz’ora per le azzure.

Contro le egiziane Elghobashy/Nada, che all’esordio avevano in qualche modo impensierito le “regine” tedesche Ludwig/Walkenhorst, la coppia italiana scende in campo concentrata e non spegne mai la luce, mettendo sempre sotto pressione le modeste rivali. Si vede già dall’inizio che le azzurre non vogliono lasciare nulla di intentato. In un paio di minuti le italiane scattano avanti 7-0 e aumentano progressivamente il loro vantaggio fino al 21-10 conclusivo.

In avvio di secondo set le egiziane provano a mettere in crisi le italiane con un paio di giocate “estrose” ma sul 6-4 si ferma la corsa della coppia africana che subisce la battuta di Menegatti e non riesce ad essere efficace in attacco permettendo le rigiocate alle azzurre che volano sul 13-5.

Le egiziane hanno un sussulto ma non riescono a mandare in tilt il gioco delle italiane che mantengono il cambio palla e chiudono al terzo tentativo (due punti un po’ regalati nel finale) con il punteggio di 21-13.Ora si iniziano a fare i conti ma soprattutto Menegatti/Giombini non dovranno perdere la bussola contro le forti Ludwig/Walkenhorst. Se sconfitta deve essere, è fondamentale che sia dignitosa e con punteggi piuttosto alti per poter materializzare il sogno ottavi di finale.

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Olimpiadi Rio 2016: Nuoto maschile, Polieri e Pizzini in semifinale!

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Finalmente le “seconde linee” azzurre brillanti a Rio 2016. Supera infatti il turno dei 200 farfalla Alessia Polieri: l’azzurra è 15esima in 2’08”95 e sarà in semifinale questa notte. Out invece Stefania Pirozzi, 17esima in 2’09”40. Comanda la spagnola Mireia Belmonte Garcia in 2’06”64, non partita l’ungherese Katinka Hosszu che ormai da mesi ha abbandonato questa specialità. Pronostico aperto con statunitense e giapponesi pericolose.

Sono contenta – dice a RaiSport Polieri -. In questo contesto vanno tutte fortissimo fin dal mattino. Io posso ritenermi soddisfatta perché il riscontro cronometrico è uno dei migliori anche se al mattino ingrano sempre lentamente. Senza Hosszu c’è un posto in più, ogni assenza va bene, buoni passaggi“. “Sono partita convinta e volevo coronare questo percorso facendo una gara discreta – le fa eco Pirozzi -. Mi dispiace che per due decimi sono rimasta fuori. Va archiviato un anno che non è mai andato bene. Meglio 18esima che 17esima“.

Poco dopo c’è anche il 16° posto di Luca Pizzini nei 200 rana, 2’11”26 per stare davanti all’irriconoscibile campione in carica Daniel Gyurta (Ungheria, 2’11”28). In testa il russo Anton Chupkov in 2’07”93. “Gareggiare alle Olimpiadi è emozionante, quasi un privilegio direi – chiude il veneto bronzo europeo a Londra -. E’ tutto bellissimo: vasca, ambiente, tutto. Ora vedo con il mio allenatore cosa ho sbagliato, sicuramente non è stata una prestazione equivalente allo stato di forma di questi giorni, mi sentivo molto bene, cercherò di dare il meglio in semifinale“.

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