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Leggi approvate, 8 su 10 sono del Governo

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Studio del Censis: dopo i massacri di Parigi e l’avanzata dello Stato islamico, modificate le abitudini di vita. Evitati i principali luoghi simbolo, non si prendono treni e aerei e spesso non si esce più nemmeno la sera.

La produzione legislativa è per la maggior parte in mano all’Esecutivo. Delle 174 leggi approvate da inizio Legislatura solamente il 20% era di iniziativa parlamentareNumeri e dati del Premierato all’Italiana.

All’interno del nostro ordinamento costituzionale, vari attori esercitano la funzione legislativa. Insieme al Consiglio Nazionale dell’Economica e del Lavoro, i cittadini e le regioni, sono due i veri protagonisti: il Parlamento e il Governo.

Nonostante costituzionalmente sia il primo ad essere titolare del potere legislativo, nel corso del tempo il secondo, detentore di quello esecutivo, ha fortemente ampliato il suo raggio d’azione. E’ ormai diventata una prassi infatti, che la stragrande maggioranza delle leggi approvate dal nostro parlamento siano di iniziativa del governo.

Non solo, dei migliaia dei disegni di legge che vengono depositati ogni legislatura, una percentuale bassissima diventa effettivamente legge. In media se in un mese vengono depositate oltre 180 proposte di legge, solamente 6 completamente l’iter. Le iniziative del governo hanno una percentuale di successo molto più alta rispetto a quelle dei parlamentari: 32% vs. 0,87%.

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La produzione legislativa del nostro parlamento è evidentemente ormai in mano al governo.Delle oltre 565 leggi approvate nelle ultime due legislature infatti, ben 440 sono state presentate dai vari esecutivi che si sono succeduti. Fra i governi presi in considerazione, l’apice è stato raggiunto con il governo di Enrico Letta, periodo in cui il parlamento aveva presentato solamente l’11% delle leggi approvate.

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/openpolis

Zuniga-Bologna, sarà prestito con diritto di riscatto

La Repubblica Bologna scrive su Zuniga: “Si tratta di Juan Camilo Zuniga, terzino destro (volendo sinistro), nonché laterale di centrocampo, che i rossoblù stanno per ottenere dal Napoli, con un corposo contributo all’ingaggio. I soldi, come sempre, sono l’ultimo ostacolo da aggirare. Ma anche su questo argomento iersera Corvino viaggiava spedito, sicuro di chiudere l’affare, facendo così felice Donadoni che invocava rapidità d’esecuzione. Nel Napoli Zuniga quest’anno non ha mai giocato, essendo di fatto fuori rosa. La sua ultima partita da novanta minuti, per intendersi, è datata 26 ottobre 2014: da lì, solo una comparsata di 9’ e una serie infinita di mancate convocazioni e infortuni. Il problema del Napoli, ovvero il vantaggio del Bologna, è che Zuniga guadagna poco più di 3 milioni netti a stagione, e il suo contratto scadrà solo nel 2017. Cederlo in prestito al Bologna, per De Laurentiis, sarebbe comunque un vantaggio, anche a costo di finanziare due terzi dello stipendio. Resta ora da capire se a Zuniga verrà prolungato il contratto per agevolare a giugno un eventuale riscatto da parte del Bologna. Un dettaglio, insomma, per un affare galoppato nelle ultime ore alternativo e parallelo a quello di Santon dell’Inter”

Diawara, l’agente: “Napoli è un punto d’arrivo per qualsiasi calciatore”

Avv. Daniele Piraino, procuratore di Amadou Diawara, a Radio Kiss Kiss Napoli: “Non so se il Napoli ha attuato un’opzione su Diawara. Non essendo dirigente di uno dei due club non posso essere a conoscenza delle politiche societarie. Ho contatti costanti con il Bologna, è ovvio, per valutare la crescita calcistica del mio assistito. Detto ciò, un interesse del Napoli non può che far piacere. Ne siamo lusingati. Parliamo infatti di uno dei club più importanti d’Italia e non solo. Napoli è una piazza difficile da rifiutare per chiunque. Da anni ormai la squadra azzurra lotta per i vertici e non soltanto in Serie A ma si è affermata di diritto nei club più importanti del panorama calcistico europeo. Poi, Maurizio Sarri è un allenatore bravissimo che è riuscito a correggere alcuni difetti che la squadra palesava negli ultimi campionati. Oggi Napoli è un punto d’arrivo per qualsiasi calciatore. Ripeto: difficile rifiutare una piazza importante come quella napoletana”.

L’affare Maksimovic è una telenovela: De Laurentiis e Cairo ne avranno parlato al San Paolo

La Gazzetta dello Sport parla della pista Nikola Maksimovic per il Napoli. Secondo il quotidiano i presidenti De Laurentiis e Cairo ne avrebbero parlato ieri sera nel post-gara di Napoli-Torino. Il produttore cinematografico, su indicazione dello staff tecnico, ha tentato l’affondo decisivo subito dopo il fischio finale per una trattativa che ha le sembianze di una vera e propria telenovela.

Insigne gol alla Maradona, inedito Hamsik e inesauribile Callejon

La Gazzetta dello Sport scrive su Napoli-Torino: “Anno nuovo, campionato abbastanza vecchio. La Juve vola, l’Inter impone la legge dell’1-0, la Fiorentina si diverte, la Roma inciampa e il Napoli non è più prepotente come prima ma, da Higuain in giù, ha tanta qualità in attacco che può risolvere (quasi) ogni situazione. Anche quando l’argentino sbatte su Padelli e Glik. Anche quando di fronte c’è un Torino che non si arrende mai, fino all’ultimo crede nel pari e rimpiange d’aver lasciato troppo in panchina Maxi Lopez. Ci pensano il solito, enorme, Insigne – gol alla Maradona, 8o centro in campionato, assist non da meno, il 6o –, Hamsik che al San Paolo non l’aveva ancora messa dentro, e l’inesauribile Callejon esterno-mediano: confermando che in casa, 7 successi e 2 pareggi, non ce n’è per nessuno. Ma l’ex Quagliarella spaventa non poco Sarri: con il rigore del temporaneo 1-1 e con un colpo di testa che San Reina schiaffeggia sulla linea. Sarebbe stato troppo”

Sarri a Sky: “Vi svelo il motivo dell’assenza di Allan”

Maurizio Sarri parla ai microfoni di Sky: “Vittoria della maturità? Mi sarebbe piaciuto vedere più cattiveria nel chiudere la partita, casualmente è il primo tempo è finito per un solo gol di vantaggio. Assenza di Allan? Ha giocato David Lopez perchè in campo c’era Valdifiori che ha un po’ meno presenza difensiva rispetto a Jorginho. Ho preferito dare più densità al centrocampo. Jorginho nettamente più forte di Valfifiori? Abbiamo fatto 25 partite, 14 ne ha giocate  da titolare Jorginho e 11 Valdifiori, non direi che ci sia tutta questa differenza. La mia non è una polemica, anzi. Quant’è bravo Insigne? Quant’è stata brava la mamma di Insigne direi. Quella stessa conclusione di Insigne, se finisce in curva nessuno se la ricorderà mai, invece c’è stata quella prodezza. Mentalità per chiudere la partita? Contro l’Inter abbiamo rischiato molto di più di stasera, col Torino abbiamo gestito abbastanza bene. Gabbiadini è fuori da 2 mesi, comincia a stare leggermente meglio ma ancora non benissimo. Per quanto riguarda me, il mercato durerebbe 48 ore. Se acquistiamo qualcuno? Il presidente non deve darmi delle rassicurazioni? Non deve darmele, poi col direttore sportivo ci confrontiamo tutti i giorni, sa benissimo cosa serve e quali sono le mie idee”.

Quella Concorrenza al Califfo STEFANO STEFANINI*

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Non sappiamo cosa pensasse il sorridente Kim Jong-un mentre scribacchiava l’ordine di detonazione sotterranea di un ordigno nucleare, dichiarandolo bomba all’idrogeno: «Adesso gliela facciamo vedere al mondo?» 

Oppure, «Non voglio essere secondo alla propaganda degli orrendi video dello Stato Islamico?» Pyongyang ha imparato che oggi il potere dell’immagine è pervasivo e istantaneo. Non sappiamo se fosse veramente una bomba termonucleare. La prima valutazione americana è piuttosto scettica. Metro ancor più importante del successo nordcoreano sarebbe però la miniaturizzazione che indicherebbe che gli ordigni atomici possono adesso essere messi a disposizione dei missili – spesso imprecisi ma sempre di più lunga gittata – di cui dispone la Corea del Nord. Gli accertamenti definitivi richiederanno tempo e potrebbero anche ridimensionare quest’ultima bravata nucleare di Pyongyang. Ai fini dell’effetto psicologico il danno è stato fatto – altra analogia con il terrorismo.  

Sappiamo che la scossa politica e strategica è stata immediata e ben più forte di quella tellurica, pur non indifferente (un sisma di 5,1 sulla scala Richter). Il nuovo esperimento atomico nordcoreano acuisce l’instabilità di una regione asiatica già attraversata da tensioni e rivalità; allarma seriamente i vicini sudcoreani e giapponesi, alla portata dei missili nordcoreani; dà un pessimo esempio internazionale ai tanti altri aspiranti all’ingresso nel club nucleare. La condanna è stata unanime (Stati Uniti, Russia, Europa, Nazioni Unite) e immediata. E vi si è unita senza distinguo anche la Cina. Più ancora della condanna è sorprendente l’ammissione di Pechino di non essere stata a conoscenza dell’iniziativa nordcoreana. Vi è poco motivo di dubitarne la sincerità: già le fonti d’intelligence della Nato avevano anticipato che era stata colta di sorpresa. La reazione cinese sta pertanto ad indicare tre cose: incapacità di controllare Pyongyang, che pure dipende dalla Cina per la propria magra sopravvivenza economica; preoccupazione di trovarsi alle prese con un regime senza più freni grazie alla capacità di ricatto offerta dall’arma nucleare; luce verde a un’ulteriore stretta sanzionatoria, unico strumento di pressione a disposizione della comunità internazionale. Di quest’ultima la verifica si avrà presto in Consiglio di Sicurezza dell’Onu. 

Non è mai stato chiaro quanto Pechino controlli Pyongyang. Meno di quanto sarebbe auspicabile, visto che la Cina è l’unico canale per comunicare con la Corea del Nord. Gli americani lo utilizzano regolarmente – non ce ne sono altri. Per quanto la Corea del Nord abbia bisogno dell’aiuto cinese, il ruolo di protettore è una scelta quasi obbligata per la Cina. Per trovare amici regionali Pechino deve arrivare a Myanmar, Sri Lanka e Pakistan. Se si eccettua la disagiata intesa con la Russia, densa di sfiducie reciproche e di contenziosi sotterrati (o rinviati), tutti i vicini dell’area Asia-Pacifico hanno con la Cina serie divergenze e tensioni, territoriali e altre. Pechino ha il complesso del contenimento, che vede imposto sia per la presenza degli Stati Uniti sul piano militare e strategico, sia per il recente trattato di partnership transpacifica (TPP) che – oltre alla liberalizzazione commerciale – ha pure una valenza di contenimento dello strapotere economico cinese. 

Pechino non può pertanto «mollare» la Corea del Nord. Il che fa del regime nordcoreano una sorta di servo-padrone nei confronti del grande protettore. Può darsi però che questa volta Kim Jon-un abbia tirato troppo la corda. Più crescono le capacità nucleari e missilistiche della Corea del Nord minore il controllo che la Cina può esercitare su Pyongyang, specie con un leader imprevedibile e portato all’avventurismo. Con la detonazione nucleare il nodo viene al pettine. La sconsideratezza di Kim Jong-un è particolarmente inquietante sul piano regionale e internazionale. Sul primo, la Cina sta affrontando la sindrome del rallentamento di crescita economica (per quanto cerchi di nasconderla). Se il motore cinese s’inceppa, l’intera area Asia-Pacifico ne avverte le conseguenze. Sul secondo, Pyongyang rischia di diventare il modello di «proliferatore di successo». Proviamo solo ad immaginare cosa potrebbe diventare la rivalità fra Iran e Arabia Saudita (o sciita-sunnita), se entrambi disponessero dell’arma atomica. Questa è la miccia da disinnescare. 

*lastampa

[VIDEO Vivicentro] Reina: “Il rigore ci può stare! La comunione tra squadra e tifosi è fondamentale”

Pepe Reina, solito leader del Napoli, nel dopo gara è intervenuto in mix zone e queste sono le sue dichiarazioni raccolte dai microfoni di Vivicentro.it: “Vittoria importante, adesso non bisogna sbagliare la pressione aumenta e siamo consapevoli che le cose buone iniziano dal nuovo anno, dobbiamo continuare a mostrare il calcio che stiamo giocando ed essere fedeli al nostro stile e continuare a migliorare. Il rigore? Il contatto c’è, ci può stare. L’esultanza con i tifosi? La comunione tra squadra e tifosi è fondamentale ovunque. Noi siamo felici di andare sotto la curva dopo ogni partita. Frosinone? Tutte le gare saranno con pressione alta anche perché le rivali non sbagliano. Sappiamo che sarà difficile ma abbiamo un’illusione e una voglia più degli altri”.

dai nostri inviati al San Paolo, Ciro Novellino e Antonio Toscano

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Consigli a braccio. MASSIMO GRAMELLINI

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Dal giorno in cui uno xenofobo l’ha pugnalata, la sindaca di Colonia è circonfusa da un alone giustificato di laica santità. Ma il consiglio che ha dato ieri alle sue concittadine – di tenersi a distanza di un braccio dagli sconosciuti – assomiglia tanto a un segnale di resa. A originarlo è stata la gazzarra di Capodanno, quando centinaia di giovani maschi nordafricani hanno derubato e palpato le ragazze tedesche nella piazza della stazione dove si stavano sviluppando i festeggiamenti. Il retaggio tribale di certi individui non può essere messo sullo stesso piano di un incendio o di un altro fenomeno naturale da cui proteggersi rimanendone prudentemente alla larga. A Capodanno le donne di Colonia si sarebbero tenute molto volentieri a un braccio, a cento braccia, da quei trogloditi. Sono stati loro a prendere l’iniziativa di accorciare le distanze. Ma se anche riconoscessimo la sensatezza della precauzione, al prossimo atto di violenza collettiva (e impunita), cosa pensa di consigliare alle vittime, la signora sindaca? Di rinunciare alle gonne o di infilarsi direttamente dentro uno scafandro di stoffa pur di non titillare gli ormoni di certe personalità ipereccitabili?

Da qualche tempo in Occidente le consuetudini tribali hanno ceduto il passo all’imperio della legge. È una conquista ancora instabile ma certamente non piccola e sarebbe indecoroso rinunciarvi per quieto vivere travestito da malriposto dovere di ospitalità. Non si può fare arretrare la civiltà per fare avanzare l’integrazione.

Sfilata dei figuranti del presepe vivente a Casola (video)

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Per il ventiduesimo anno consecutivo, nel periodo natalizio, si sono tenuti i consueti appuntamenti con i presepi vivente, nelle suggestive location dei Monti Lattari.

Fanno parte dell’iniziativa denominata Bianco Natale dai Monti Lattari alla Costiera Amalfitana” i comuni di Pimonte (come cittadina capofila), Sant’Antonio Abate, Corbara, Amalfi, Furore, Scala, Agerola, Lettere e quest’anno anche il comune di Casola di Napoli; l’iniziativa, patrocinata dalla Regione Campania e finanziata dall’Unione Europea, ha riscosso enorme successo ed entusiasmo tra i partecipanti.

Nel pomeriggio dell’Epifania nel comune di Casola di Napoli c’è stata la sfilata dei figuranti del presepe vivente e tra lo stupore dei cittadini locali e quelli arrivati dai comuni limitrofi, sono apparsi i re Magi con i cammelli che sono stai gentilmente concessi dalla famiglia Donnarumma titolare del B & B “Il rifugio sui due golfi”.

I tre Re Magi hanno sfilato con i cammelli per l’intero paese seguiti da un corteo di persone in costume di varie epoche e scenografie realizzate, con minuzia di particolari, da alcuni artisti e artigiani locali.

La rappresentazione ha saputo riaffermare e tramandare i valori dell’Epifania proprio come avviene nella tradizione cristiana con oro incenso e mirra, sono loro a consegnare doni.

 

 

Giovanni MATRONE

Comune Castellammare Golfo: Visita privata Mattarella a tomba Piersanti

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Trapani, 6 gen. – Visita in forma strettamente privata del presidente della Repubblica Sergio Mattarella al cimitero di Castellammare del Golfo (Trapani), dove è sepolto il fratello Piersantiucciso dalla mafia a Palermo, quando era presidente della Regione Siciliana, il 6 gennaio 1980. Lo rende noto il Comune di Castellammare del Golfo.

 

Si è tenuta anche una commemorazione ufficiale voluta dal Comune di Castellammare del Golfo con il sindaco Nicolò Coppola che ha guidato il corteo ed è stata deposta una corona di fiori sulla tomba. “Oggi è una giornata triste per tutti noi che conoscevamo Piersanti ma non siamo qui semplicemente per deporre dei fiori o parlare di Mattarella: siamo qui per parlare a Piersanti. A lui siamo legati e gli chiediamo da 36 anni di darci una mano a portare avanti il nostro impegno civile. Piersanti ha vissuto la sua esperienza politica a servizio della nostra terra da solo. Non aveva numeri, ma solo qualità. Gli chiediamo di sostenerci”, ha detto il sindaco di Castellammare del Golfo Nicolò Coppola davanti la tomba di Piersanti Mattarella.

 

Piersanti Mattarella – si legge nella nota del Comune del trapanese – era nato a Castellammare del Golfo nel 1935 e riposa dirimpetto la tomba del padre Bernardo, nella chiesetta cimiteriale dove, poco prima della commemorazione ufficiale, in forma strettamente privata, si è recato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, fratello di Piersanti. Anche quest’anno è stata prevista una commemorazione al cimitero nel giorno in cui fu ucciso Piersanti, con un corteo alla presenza delle autorità civili e militari che dall’ingresso del cimitero ha raggiunto la chiesetta, dove è stata deposta una corona di fiori sulla tomba di Piersanti”.

“Ogni anno veniamo a chiedergli di darci una mano – ha detto il sindaco Coppola, al cui ricordo si è unito don Michele Antonino Crociata. – E siamo sicuri che se ricordiamo il suo esempio, se valutiamo il testamento politico che ci ha lasciato, troviamo la forza per andare avanti. L’immagine dello Stato, come diceva il nostro Presidente della Repubblica che poco fa era qui, è quella che diamo noi: se offriamo un’immagine positiva il cittadino acquista fiducia nelle istituzioni. In fondo l’insegnamento di Piersanti è quello di dare sostegno, fiducia, efficienza e legalità ai cittadini. Il suo messaggio è attualissimo, basta tenerlo vivo soprattutto per i più giovani. Riscoprire Piersanti e il suo messaggio è la risorsa umana, culturale e politica per andare avanti. Lo ringraziamo per quello che ci ha lasciato e che continua ogni giorno a darci”.

/LaPresse

ISCHIA, SPEZZANI: ”VENGO AD ISCHIA CON TANTO ENTUSIASMO”

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L’Ischia Isolaverde mette a segno il suo primo colpo in questa sessione di calciomercato. Pochi minuti fa la società isolana ha diramato il comunicato ufficiale dell’acquisto del centrocampista Mattia Spezzani classe ’92..Spezzani arrivato alla ripresa degli allenamenti dopo la sosta di natale, ha svolto un periodo di prova con la squadra, anche se come ci aveva dichiarato ai nostri microfoni il d.s Femiano sarebbe stato il primo acquisto dell’Ischia. Queste le sue prime dichiarazioni con la maglia gialloblu. «Vengo a Ischia con entusiasmo – afferma Spezzani che ha rescisso il contratto che lo legava con l’Hellas Verona –. In questi primi giorni ho ricevuto una ottima impressione da parte del gruppo, ho peraltro il vantaggio di conoscere il tecnico Bitetto e i metodi di lavoro dello staff».

Il centrocampista originario di Sassuolo, dopo Modena e Verona, è alla terza esperienza con una squadra che ha come colori sociali il giallo e il blu. «Il gruppo è ottimo, ci sono tanti giovani ma anche calciatori esperti che ti danno una mano ad inserirti – prosegue Spezzani –. Secondo me la squadra è di assoluto valore, ci sono tutte le credenziali per risalire in classifica». Sulle caratteristiche tecniche del centrocampista che ha fatto tutta la trafila nel Modena fino a debuttare in prima squadra in Serie B nella stagione 2009/2010 (otto presenze e un gol), c’è poco da discutere: «Il mio ruolo è davanti alla difesa, in questa posizione riesco sicuramente a dare il meglio di me»

Napoli-Torino, i voti di Vivicentro: che perla di Insigne!

La Befana regala i 3 punti agli azzurri. Il Napoli batte il Torino al San Paolo e resta in scia all’Inter. Questi i voti di Vivicentro.it:

Reina 6, Hysaj 6.5, Albiol 6, Koulibaly 6, Ghoulam 6, David Lopez 5.5, Valdifiori 6.5, Hamsik 5.5, Callejon 6, Insigne 6.5, Higuain 6. A disp. Gabriel, Rafael, Strinic, Allan 6, Maggio, Mertens 6, Dezi, Chiriches, Gabbiadini, El Kaddouri, Chalobah sv, Luperto. All. Sarri

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino

UFFICIALE: ISCHIA INGAGGIATO MATTIA SPEZZANI

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La Società Sportiva Ischia Isolaverde comunica di essersi assicurata le prestazioni sportive di Mattia Spezzani. Centrocampista, nato a Sassuolo (MO) il 19 Maggio 1992. Cresciuto nel settore giovanile del Modena con il quale debutta all’età di 17 anni in Serie B. Nel Gennaio del 2012 viene girato in prestito alla Reggiana. Nella stagione successiva viene acquistato a titolo definitivo dall’Hellas Verona. La società scaligera lo gira in prestito prima al Mantova poi alla Pro Vercelli. Nella scorsa stagione ha totalizzato 32 presenze con il Melfi.

ISCHIA, OCCHI PUNTATI SU UN ATTACCANTE DEL BASSANO

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L’Ischia con il d.s Femiano è alla ricerca di una punta di movimento,viste le pesanti assenze di Olrando e Fall per infortunio. Stando alle ultime indiscrezioni,sul taccuino del d.s della società isolana ci sarebbe l’attaccante Giuseppe Fella classe ’93 del Bassano,dove mister Bitetto lo aveva già allenato a Melfi lo scorso anno. Il giocatore classe ’93 è cresciuto nel settore giovanile del Cittadella,ha indossato la maglia del Campobasso in C2,Brindisi in serie D per poi passare con la maglia dei lucani lo scorso anno dove ha collezionato 37 presenze con 5 reti. Nelle prossime ore seguiranno sviluppi.

Roma, Cucchi: ex moglie carabiniere indagato: “Pronta a testimoniare, ho chiesto scusa a Ilaria”

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La donna al Tg3 rivela di aver incontrato la sorella del geometra ucciso una settimana dopo l’arresto. “Non ho parlato per paura”. Dopo gli attacchi di Salvini, Lucia Uva scrive alla Boldrini: “Si alzi la voce delle istituzioni”. A Brindisi scritte contro uno dei militari indagati

“La verità che so sul caso Cucchi? Quello che lui mi ha raccontato, che loro quella sera gliene hanno date tante, questo è il termine che ha usato”. Parla al Tg3 Anna Carino, ex moglie del carabiniere Raffaele D’Alessandro, indagato per la morte di Stefano Cucchi. Lo raccontava spavaldo? “Purtroppo sì, quasi vantandosene, forse si sentiva intoccabile, ha voluto raccontare quella vicenda così, divertito”, ha detto Carino, che si dice pronta a testimoniare. “Ho incontrato Ilaria e le ho chiesto scusa per non aver parlato prima”.

“Perchè ho deciso di parlare? Perchè è giusto che a quella famiglia venga data giustizia. Ho voluto incontrare Ilaria per chiederle scusa, per fargli capire che mi dispiace, che avrei dovuto parlare prima, ma non l’ho fatto perché avevo paura, ho tre bambini, quindi non è facile”. Così al Tg3 Anna Carino, ex moglie di Raffaele D’Alessandro – con cui ha avuto due dei tre figli -, uno dei carabinieri indagati nell’inchiesta bis per la morte di Stefano Cucchi. “Ilaria mi ha detto solo ‘grazie, immagino quanto possa essere stato difficile'”, ha aggiunto. La conversazione tra la donna e l’ex marito, intercettata dagli investigatori, è negli atti dell’indagine.

Carino ha detto che uno dei figli ha sentito le notizie sul padre, indagato per il “violentissimo pestaggio” (secondo i pm) sul giovane romano dopo l’arresto per droga nel 2009, e di avergli detto che “purtroppo il padre anni fa ha fatto qualcosa di sbagliato e dovrà pagarne le conseguenze, non si sa quali saranno”. “Qualsiasi cosa possa aver fatto questo ragazzo – ha concluso -, massacrarlo così di botte non credo sia giustificabile”.

Solidarietà anche da parte di Lucia Uva, la sorella di Giuseppe, morto nel 2008 poco dopo il suo arresto. La donna ha scritto una lettera alla presidente della Camera Laura Boldrini, oltre a ribadire  la sua vicinanza a Ilaria Cucchi, che ha pubblicato la foto di Francesco Tedesco  uno dei carabinieri coinvolto nell’inchiesta sulla morte del fratello (che ha poi querelato Ilaria)  e il suo “sdegno e umiliazione” per gli attacchi di Matteo Salvini e altri politici. Una lettera dove la donna chiede al presidente della Camera affinché “si alzi la voce autorevole delle istituzioni”. La lettera è stata pubblicata sul suo profilo Facebook da Luigi Manconi, senatore e presidente dell’Associazione “A buon diritto”.

1. Cucchi: Ilaria posta sul web foto di uno degli indagati. Scoppia il caso

(CRONACA)
…  di coloro che si sono vantati di aver pestato mio fratello, che si sono divertiti a farlo. Di coloro che lo hanno ucciso”. Con queste parole Ilaria Cucchi cpiega come mai abbia deciso di pubblicare sull …
CREATO IL 03 GENNAIO 2016

2. Caso Cucchi: «Ragazzi dobbiamo giocarcela per avere la pena sospesa» (AUDIO mp3)

(CRONACA)
INCHIESTA BIS – In una lunga intercettazione ambientale due dei militari accusati di lesioni gravissime parlano della notte fra 15 e 16 ottobre 2009, in cui arrestarono Stefano Cucchi di Ilaria Sacchettoni. …
CREATO IL 31 DICEMBRE 2015

E due scritte contro Tedesco, “Cucchi vive” e “Via gli infami da Brindisi”  sono apparse a Brindisi, città d’origine del militare su un muro in viale Risorgimento. La stessa frase è impressa con spray nero sulla recinzione della palestra che frequentava dell’uomo. In entrambi i casi c’è la firma della Curva Sud.

Anche i tifosi della Roma hanno ricordato il caso Cucchi al Bentegodi di Verona nel corso di Chievo-Roma. Durante il riscaldamento dalla zona occupata dai tifosi romanisti si sono alzati cori per Stefano Cucchi. Poi, immediatamente dopo la rete di Sadiq, è apparso uno striscione con la scritta “con Ilaria per Stefano” accompagnato, tuttavia, da cori volgari nei confronti dei carabinieri.

 

Napoli, operazione Diawara riuscita: le ultime

Tutto fatto per Diawara al Napoli: ad assicurarlo radio Kiss Kiss. Secondo quanto riporta la radio ufficiale azzurra, infatti, Giuntoli avrebbe ottenuto il diritto di prelazione sul ragazzo. Il classe 97 rimarrà in emilia fino a fine stagione, poi si trasferirà a Napoli, per iniziare la sua nuova avventura alla corte di mister Sarri. A favorire l’operazione, gli ottimi rapporti tra i partenopei e il Bologna. 

CHIEVO 3 ROMA 3 Pioggia di gol al Bentegodi. Chievo soddisfatto, Roma delusa

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Roma- Riprende il campionato nel mercoledì dell’Epifania con la 18esima giornata di Serie A Tim. Nella prima gara romana del 2016, i giallorossi sono impegnati al Bentegodi contro il Chievo, pronti a voltare pagina dopo un 2015 piuttosto deludente: 66 punti in 39 partite, una delle medie più basse dal 2012.

Una pioggia di reti

Il vantaggio dei giallorossi arriva dopo solo 7 minuti ad opera di Sadiq che corregge in rete un tiro di Gervinho; il raddoppio mezz’ora dopo firmato da Florenzi, sembra mettere al sicuro il risultato e allontana per un po’ lo spettro delle incertezze dell’anno passato. Ma la Roma ci ricasca, allenta la guardia e ne approfitta il Chievo che allo scadere del primo tempo accorcia le distanze con un gol di Paloschi (al 44’) e poi, nella ripresa, Dainelli su assist di Birsa segna il gol del pareggio (al 53’), complice una distrazione di Manolas.

La squadra di Garçia si riaccende nel tentativo di recuperare il vantaggio, ma gli errori si sommano e l’obiettivo diventa sempre più arduo: passaggi sbagliati, difesa disattenta, tiri imprecisi in area, mentre il Chievo aumenta il pressing.

Primo cambio sulla panchina giallorossa, Lorenzo Di Livio, figlio del noto campione Angelo, è al suo esordio in Serie A ed entra in sostituzione di Salah.

Al 71’ Iago Falque riporta in vantaggio i giallorossi con un tiro dal limite dell’area. Ma l’illusione della vittoria si infrange ancora una volta sotto gli attacchi continui di un inarrestabile Chievo. Dainelli al 75’ sfiora la doppietta, Garçia ricorre al secondo cambio e fa entrare Gyomber al posto di Sadiq mentre Maran mette dentro Pepe al posto di Birsa. Il Chievo si fa sempre più pericoloso e centra l’obiettivo all’85’: proprio Pepe, su punizione, piazza direttamente in porta. Nonostante la rocambolesca parata di Szeczesny, la palla supera la linea della porta e viene decretato il gol del definitivo pareggio gialloblù. Roma 3- Chievo3

Tre i minuti di recupero, i clivensi difendono coi denti il risultato, mentre Graçia effettua l’ultimo cambio, Tumminello (anche lui all’esordio) al 90’ entra in sostituzione di Florenzi.

Le squadre sono molo stanche, la Roma getta la spugna accontentandosi di un equo pareggio al Bentegodi. La gara termina così con il risultato di 3 a 3 che soddisfa i gialloblù ma delude la Roma.

A fine gara è lo stesso Iago Falque ai microfoni di Mediaset Premium, ad ammettere che il suo gol è stato solo un’illusione e la gara una delusione: “Sì, una grande delusione, non abbiamo saputo gestire bene la partita. Questo è stato il grande problema della Roma” -e continua-“Oggi non abbiamo gestito bene il risultato, non possiamo perdere questi punti. Ora dobbiamo pensare al Milan e prendere più punti possibili”.

Sabato 10 gennaio, in anticipo serale, la Roma infatti dovrà affrontare all’Olimpico un Milan disperato in cerca di punti.

Il destino Garçia è appeso a un filo.

FORMAZIONI

CHIEVO(4-3-1-2): 1 Bizzarri; 29 Cacciatore, 5 Gamberini, 21 Frey, 12 Cesar; 19 Castro, 8 Radovanovic, 56 Hetemaj; 23 Birsa; 43 Paloschi, 69 Meggiorini

ROMA(4-3-3): 25 Szczesny; 13 Maicon, 44 Manolas, 2 Rüdiger, 3 Digne; 24 Florenzi, 97 Sadiq, 21 Vainquerer; 11 Salah, 27 Gervinho, 14 Iago Falque

Lettera a Jovanotti: adrenalina e emozione (Ilenia Anna Sicignano)

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Ancora stamattina ho le tue parole, la tua musica, la tua chitarra nelle orecchie.

Lettera logoCaro Lorenzo, ieri 5 gennaio 2016 al Palamaggiò di Caserta mi hai fatto provare la vita sulla pelle. Fai questo: prendi l’allegria e la diffondi, come fosse acqua, come fosse fuoco, come fosse ossigeno. Non sono riuscita a piangere, come capita spesso ai concerti, perché l’emozione era troppa ma la felicità era doppia. Mi sembrava ingiusto sprecare lacrime per una festa così, per una bomba di energia come quella di ieri. Riuscivo quasi a intravedere intorno a te un’aura pura, un’aura come se fossi un angelo. E lo eri. Ma non un angelo tranquillo, candido, pacifico, paradisiaco. No. Tu eri molto di più: eri un angelo dell’inferno, un angelo che saliva su e giù dal palco, che dal primo minuto all’ultimo ha saltato, ballato, girato, sorriso,  emozionato. Sei stato tutto ciò che c’è di positivo al mondo, sembrava che tutto stesse a posto, che perfino il caos avesse un ordine con te. Per non parlare della tua voce: scarica di adrenalina pura. Hai fatto battere il cuore a più di 6 mila persone e tutte, nessuno escluso, ballavano e piangevano con te. Quando sono uscita dal Palamaggiò avevo il fiatone, come se avessi cantato al posto tuo: tu scuoti le anime, le mani, le vite. Quando ti ho visto e ho notato la tua forza ho pensato una cosa singolare: è fortunata tua moglie. Ama, vive, condivide tutto con una persona come te, una persona che dovrebbe essere in ogni angolo di mondo perché ti ricorda quanto sia bella la vita, l’estate, i colori, la musica, la famiglia, l’amicizia. E’ surreale un uomo così, eppure tu ieri eri lì a circa 8 metri dai miei occhi. Tu non sei un cantante, né un cabarettista, né un musicista, né uno showman, tu sei il filo che lega le persone le une con le altre, perché quando hai cantato “Gli immortali”, tutti sembravano impazziti.. ci sentivamo tutti come gli dei dell’Olimpo. Ci sentivamo una famiglia, ci sentivamo un Paese, ci sentivamo essenza, linfa. Sei l’energia fatta persona, la magnificenza, la scossa elettrica, l’iniezione di adrenalina…. Se potessi ci ritornerei oggi al Palamaggiò, e anche dopodomani, e di nuovo al San Paolo, e di nuovo ancora ,ovunque..non mi stancherò mai di guardarti. Le tue lunghe gambe sono il vero show! 

Concorso pubblico, per esami, a 320 posti di allievo vice ispettore Polizia di Stato

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Concorso indetto con D.M. 17 dicembre 2015

Dal 22 dicembre 2015 nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana 4^ Serie speciale “Concorsi ed esami” è pubblicato il concorso pubblico, per esami, per il conferimento di trecentoventi posti di allievo vice ispettore della Polizia di Stato.

Le domande di partecipazione dovranno essere presentate dalle ore 00.00 del 23 dicembre 2015 alle ore 23.59 del 21 gennaio 2016 utilizzando esclusivamente laprocedura informatica della domanda online.

Il 2 febbraio 2016 saranno pubblicati i 5000 quesiti dell’eventuale prova preselettiva.

ALCUNE INDICAZIONI DI BASE

L’invio del modulo deve essere effettuato portando a termine la compilazione della procedura online sul sito Poliziadistato.it oppure Concorsips.interno.it. Conclusa l’acquisizione informatica per la partecipazione al concorso, il candidato è tenuto a stampare la ricevuta che va mostrata ai varchi d’ingresso il giorno della prova preliminare.

Per aspirare ad uno dei 320 posti messi a disposizione dal corpo dell’arma bisogna rispettare alcuni requisiti. L’ammissione al concorso di Polizia è aperta a coloro che sono in possesso della cittadinanza italiana, in pieno godimento dei propri diritti politici; inoltre, il limite anagrafico è fissato a 32 anni d’età. Si legge sul bando del dipartimento della Pubblica Sicurezza che il candidato deve possedere un titolo di studio (diploma di scuola superiore). Infine, è essenziale essere di sana e robusta costituzione fisica, ed avere un’idoneità all’attività sportiva ed i giusti requisiti psichici.

Nel caso in cui vengano fatte recapitare più di 5.000 domande, dovrà essere effettuata una prova preselettiva, la quale andrà a scremare il numero degli aspiranti allievo vice ispettore. Il test si articolerà in quesiti a risposta multipla, con le possibili domande su diverse discipline che saranno pubblicate online il 2 febbraio, per un totale di 1.000 quiz per ciascuna disciplina. Il 26 febbraio, invece, verranno resi noti luogo e data di svolgimento. Al termine della preselezione sarà redatta la graduatoria in base ai punteggi ottenuti. I primi 3.200 candidati potranno accedere alla prova scritta di cui sarà pubblicata la sede, con il giorno dello svolgimento, il 22 marzo. Coloro che supereranno quest’altro ostacolo saranno sottoposti a test fisici con corsa (1.000 metri), salto in alto e sollevamento alla sbarra. Successivamente verranno effettuati esami clinici e colloquio orale. Si concluderà l’iter con la pubblicazione della graduatoria di merito

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