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Bufale e dintorni: Governi di tutto il mondo si stanno preparando per una grave catastrofe?

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Un amico e collaboratore, carissimo e preziosissimo, mi ha segnalato questa notizia che ha trovato pubblicata su una sua pagina FB: ‘Governi di tutto il mondo si stanno preparando per una grave catastrofe’. La cosa mi ha subito incuriosito dato che a noi, da nessuna agenzia, era giunta alcuna notizia del genere, anche lontanamente affine, per cui ci siamo attivati e :  ecco trovata la bufala. E’ una news segnalata solo sul sito SEGNIDALCIELO e puntualmente smentita dal sito BUTAC che si occupa proprio di far luce sulle bufale immesse in rete da alcuni siti tanto per richiamare utenti a tutto vantaggio della pubblicità che essi forniscono a loro clienti.  Ed ecco quanto evidenziato e segnalato nel merito. A voi il giudizio finale:

Il sito SEGNIDALCIELO parte subito con una notiziona super segretissima: i governi di Usa, Russia e Germania hanno comunicato la fine del mondo entro il 2030, precisamente e testualmente “una grande catastrofe”. Ma… poi… ommioddio… più dettagliatamente leggiamo che:

Allarmismo e bufale

E allora? In caso di uno sconquassamento come quello newyorkese dell’11 settembre, è plausibile fare un minimo di scorta in previsione che forse qualche supermercato rimarrà chiuso. Ma questo l’ho vissuto in prima persona nei giorni del terremoto emiliano del 2012, dove per trovare un supermercato aperto, si dovettero fare 30 km verso la provincia di Verona.

Da qua, l’occasione è buona per trasformarla nella preannunciata fine del mondo. Dal sito segnidalcielo ci sta benissimo.

La cosa ancor più ridicola è che secondo loro la sciagura sarebbe già iniziata. Citando forse… l’INGV? Ma non se ne parla nemmeno! Citando i loro amici di terrarealtime.

Bingo!

Misteriosi Tsunami Elettromagnetici e terremoti – Fatto strano, che dovrebbe essere degno di approfondimento, sono le immagini dal satellite pubblicate dal sito Terrarealtime e che parlano chiare. Tutto il centro sud dell’Italia (alcune ore prima del sisma che ha colpito il centro italia) è stato irradiato da onde scalari destabilizzanti per gli esseri umani. Una bomba energetica che dal mare Tirreno si espande verso est, che mette in fila nuvole squadrate artificiali create per controllare il meteo a livello locale. Ovviamente approfondiremo questa situazione abbastanza grave.

Ovviamente questi signori non si pongono il problema se stanno pubblicando tremende cazzate (cosa centra il meteo con il sisma?). Ma soprattutto non si pongono la questione morale se stiano abusando delle sciagure altrui. L’importante per loro è solo vendere pubblicità, arrivando addirittura a proibire la visione del loro sito a chi, come me, ha AdBlock attivo, un’estensione del browser per non vedere la pubblicità che ci propinano lor signori: io sono allergico alla pubblicità.

Specialmente quella dei siti spazzatura: come se non sapessi aggirare questi loro pseudo impedimenti da quattro soldi…

La dinamica dell’infortunio di Chiriches: possibile lesione dei legamenti, intanto è già a Villa Stuart

Ecco cosa è accaduto a Vlad Chiriches

La Gazzetta dello Sport prova a ricostruire l’infortunio di Vlad Chiriches: “Durante una semplice partitina, il romeno è stato colpito da una pallonata che non solo lo ha stordito, provocandogli un trauma cranico, ma che lo ha letteralmente messo ko. In quel momento il ginocchio sinistro ha ceduto e adesso a Napoli sono tutti con il fiato sospeso. Chiriches si è messo in contatto con lo staff medico azzurro non appena si è ripreso dallo choc ed immediatamente il dottor De Nicola ha chiesto lumi sull’accaduto allo staff sanitario della Romania. Ogni diagnosi, però, è prematura perché occorre un consulto specialistico al quale Chiriches sarà sottoposto oggi a Villa Stuart dal professor Mariani (laddove avevano atteso invano Maksimovic mercoledì per le visite mediche). Sarà quest’ultimo, insieme a De Nicola, a visitare il difensore azzurro per poi sottoporlo ad una risonanza magnetica. Dall’esito degli esami strumentali dipenderà un eventuale intervento in artroscopia per il quale, comunque, Mariani è stato già allertato. La peggiore delle ipotesi conduce a una lesione dei legamenti, ma gli esami strumentali potrebbero anche evidenziare una situazione meno complicata e riservare sorprese positive”. Intanto il calciatore è già a Villa Stuart per le visite di rito.

Witsel: “No a Napoli e Inter? La Juve è il primo club d’Italia…”

Queste le sue parole…

Il centocampista belga Axel Witsel, ad un passo da Napoli e Juventus in questa sessione estiva, ha parlato a Tuttosport:

Lei in estate ha rifiutato una marea di club (Everton, Napoli, Inter, Chelsea): perchè voleva soltanto la Juventus?

“Perchè la Juventus è il primo club d’Italia e una della squadre più importanti d’Europa negli ultimi anni”.

Cosa le ha detto Marotta l’altra sera quando si è capito che l’affare stava saltando?

“Il direttore era deluso, come lo eravamo tutti: eravamo pronti a lavorare insieme, invece… Per il futuro vedremo un po’ quel che succederà”

Nainggolan (Roma) e Mertens (Napoli), suoi compagni di Nazionale, sono più tristi per lei o contenti di non ritrovarsi una Juventus ancora più forte dopo la pausa?

“Tristi e delusi per me. Mi hanno domandato cosa fosse accaduto, ma niente di più: qui in Nazionale siamo concentrati sul Belgio”.

Juve Stabia, la 12 alla curva: una tradizione che continua…

Una tradizione che continua…

L’abbraccio dei tifosi presenti domenica allo stadio Romeo Menti, il debutto interno della nuova Juve Stabia targata Gaetano Fontana contro il Melfi, e un momento che si ripete tutti gli anni. E’ diventata tradizione, è giusto per l’amore che la piazza mostra per la propria squadra, per l’attaccamento che la curva riserva ai propri colori in ogni dove. Anche in questa stagione, una maglia recante il numero 12, come consuetudine, verrà consegnata alla curva, considerata il dodicesimo uomo in campo.

‘Je suis’ ou ‘Je ne suis pas’ Charlie?

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Le problème sont les idiots du Charlie Hebdo

Ieri abbiamo dato nota dell’ultima “mascalzonata” realizzata da Charlie Hebdo [leggi tuttoche, ormai, ha perso ogni ritegno continuando ad appellarsi alla libertà di opinione e satira dichiarandosi, nel contempo, vittima di quanti (sempre più) li condannano facendo loro notare che quanto essi hanno cominciato a portare avanti non è più satira ma bestialità e pura imbecillità che esce dal sedere (come conclude Gramellini nel suo articolo d’opinione odierno) e non dalla testa e dalla pancia, luoghi naturali di nascita di una VERA e CORRETTA SATIRA.

Quello che segue è l’articolo di Gramellini; come non condividerne anche le virgole.

La vignetta di Charlie Hebdo che comprime in una lasagna i cadaveri dei terremotati di Amatrice è semplicemente schifosa. E la vignetta successiva, che spiega come il bersaglio della prima non fossero i morti ma la mafia che ha costruito le case, è banalmente razzista. Allora, siamo o non siamo ancora Charlie? Nel domandarmelo ho pensato al funzionario nordcoreano fucilato dalla contraerea di Kim Jong-un per essersi appisolato durante una riunione. Ho sempre considerato disdicevoli le persone che si appisolano durante le riunioni, specie mentre sto parlando io. Infatti non è stata la pennichella a farmi sentire solidale con lui, ma la reazione omicida del tiranno.

«Je suis Charlie» voleva e vuole dire proprio questo. Nessuno può essere multato, imprigionato, ferito o ucciso per avere pubblicato una vignetta ributtante sull’Islam (o sul terremoto). Non è solo la libertà di espressione ad avere un limite nella legge, ma anche quella di critica. Nemmeno Charlie, però, può continuare a ostentare il marchio del perseguitato che si è guadagnato sul campo per indignarsi di fronte al ribrezzo che provoca nei benpensanti, e nei pensanti in genere, la sua satira meschina. E meschina non perché attinge ai luoghi comuni più frusti sull’Italia (mafia e pastasciutta), ma perché i piedi che spuntano dalla lasagna potrebbero essere quelli della piccola Giulia che non si è riusciti a estrarre viva dalle macerie. La satira può uscire dalla testa o dalla pancia. Questa è uscita direttamente dal sedere (scusate, è satira).

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vivicentro/«Je suis » ou «Je ne suis pas ” Charlie ? Le problème sont les idiots du Hebdo STANISLAO BARRETTA
lastampa/“Je suis” o non “Je suis” MASSIMO GRAMELLINI

Gabbiadini ha dato l’ok per firmare il rinnovo e su Hysaj…

I dettagli

La Repubblica scrive sui rinnovi di Elseid Hysaj e Manolo Gabbiadini: “Hysaj, invece, ha già trovato l’intesa fino al 2021: guadagnerà 1,5 milioni di euro e anche lui avrà una valutazione fissa (sui 40 milioni) che sarà valida soltanto per le squadre che non disputano la serie A. Ha dato disponibilità alla conferma pure Manolo Gabbiadini: dopo il fallimento della cessione all’Everton, ha aperto alla possibilità di un nuovo contratto (con stipendio da 3 milioni di euro)”.

Hamsik: “La mia priorità è sempre stata Napoli. Higuain? Vedremo cosa accadrà…”

Le sue parole…

Marek Hamsik ha rilasciato alcune dichiarazioni al portale slovacco Sport24: “La mia priorità è sempre stata quella di restare a Napoli. Sono felice di aver firmato il rinnovo con il Napoli. Appena è finita la stagione ho staccato la spina dedicandomi alla mia famiglia, per me il Napoli è un top club, tra i 15 più importanti al mondo”. Sull’addio di Higuain: “La rabbia dei tifosi è naturale per quello che è accaduto. Sarà interessante vedere cosa accadrà quando giocheremo contro la Juve”.

Condropatia per Chiriches, un vecchio problema alla cartilagine

Condropatia per Chiriches, un vecchio problema alla cartilagine

Il dolore provato da Vlad Chiriches mercoledì si è rivelato più serio del previsto: secondo Gazeta Sporturilor, infatti, dopo la risonanza magnetica di giovedì ha rivelato che si tratta di una condropatia, una malattia che interessa lo strato di cartilagine del ginocchio sinistro, nel caso del difensore del Napoli. E’ un vecchio problema che si è aggravato nel corso del tempo. La cartilagine tra femore e tibia cominciò a corrodersi, a deteriorarsi. Vlad sentì il dolore soprattutto quando ha raggiunto terra dopo un aereo duello e ha fatto pressione sul ginocchio. La risonanza magnetica non ha dato informazioni estremamente precise sullo stato della cartilagine di Chiriches, che lascia la Romania per far ritorno a Napoli, dove sarà sottoposto ad un artroscopia. In realtà, coun un piccolo intervento chirurgico, nel ginocchio dovrebbe essere inserita una videocamera per osservare l’esatto stato della cartilagine. Un intervento chirurgico alla cartilagine invece potrebbe tenere Chiriches lontano dai campi di gioco per circa 5-6 mesi.

ESCLUSIVA, VIDEO – Abagnale, bronzo a Rio ’16: “Emozione unica, il peso della medaglia vale i sacrifici fatti”

Abbiamo intervistato in esclusiva la medaglia di bronzo a Rio 2016 Giovanni Abagnale

Gli azzurri alle olimpiadi di Rio hanno fatto del loro meglio, hanno portato a casa medaglie e la citta’ intera di Sant’Antonio Abate fa festa per il suo gioiello medagliato. Hanno chiuso con il tempo di 7’04″52 alle spalle dei neozelandesi Eric Murray e Hamish Bond (6’59″71) e dei sudafricani Lawrence Brittain Shaun Keeling (7’02″51). Lui si chiama Giovanni e il suo cognome si scrive con una sola “b”, non è parente della dinastia degli Abbagnale che ha scritto la storia del canottaggio. Ma ai Giochi di Rio de Janeiro 2016, con un bronzo insperato, l’ha riscritta insieme a Marco di Costanzo. Giovanni Abagnale è stato raggiunto dai microfoni di Vivicentro.it, in esclusiva, durante ‘Passione Azzurra’ evento organizzato dal Club Napoli Sant’Antonio Abate.

Copyright vivicentro commona cura di Ciro Novellino

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DAI NOSTRI ARCHIVI su Olimpiadi Rio 2016:

Rinnovo Ghoulam, il dialogo si è un po’ arenato

Queste le ultime sui rinnovi di Ghoulam e Albiol

La Repubblica scrive sui rinnovi di Faouzi Ghoulam e di Raul Albiol: “La situazione di Ghoulam, invece, ha subito un rallentamento. De Laurentiis non ha gradito il no di Lapadula che è rappresentato dagli stessi agenti del terzino franco-algerino e quindi il dialogo si è un po’ arenato. Da riallacciare pure quello con Albiol: lo spagnolo è pronto a svincolarsi l’estate prossima a parametro zero e tornare al Valencia, ma il Napoli spera di convincerlo in extremis”.

Illusionismo Politico

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L’ illusionismo è un’arte eseguita come forma di spettacolo, d’intrattenimento, dove l’artista comunemente detto mago o illusionista, usando trucchi fisici, chimici, ottci, crea degli effetti speciali, apparentemente magici, facendo apparire come vere cose irreali

L’illusionismo politico, e’ tuttaltra cosa visto che il trucco non sta nelle mani ma nella mente. La differenza sta nel fatto che bisogna essere prima psicologi, poi illusionisti. Tanti politici si sono laureati in questa facolta’, anche se non vi sono mai stati corsi di laurea ne’ materie d’insegnamento.

E’ da anni che Renzi e il suo Governo minimizzano i problemi, anche difronte all’evidente crack del loro operato; continuano a illudere, prospettano un domani fatto di rose e fiori.
Renzi tenta d’incantare con la sua parlantina, di penetrare nella psiche degli Italiani, le sta provando tutte, peccato che la nostra Costituzione non abbia mai contemplato il reato di ” diffusione di notizie stupefacenti”.
Nessun illusionista politico anche se bravo, puo’ nascondere che 5 milioni di persone continuano a vivere sotto la soglia di poverta’, altri 10 milioni devono sopravivere con meno di 1000 euro al mese, altri 20 milioni, parlo di giovani e meno giovani sono senza lavoro, ne’ si intravede qualche speranza in un prossimo futuro.
L’unica classe che non ha mai avuto una stasi economica, e’ quella politica; hanno badato bene i signorini tacco e punta, vestiti alla moda come damerini di corte, a guardarsi i propri interessi a far “sparire” i propri risparmi nell’Isola che non c’e’.
Allegria :
 
Due giorni fa, Renzi ha parlato delle magie del suo Governo, ha messo sul tavolino trenta slide, tante quante sono stati i mesi del suo governatorato. I suoi successi sarebbero :
Un aumento sull’occupazione
Un miglioramento nella Sanita’
Uno sviluppo del Turismo
Dulcis in fundo……………….una espansione  sugli investimenti esteri.
Dovremmo essere al Top delle nostre aspettative, ma l‘Istat purtroppo ieri  e’ stata impietosa nel formulare i dati relativi alla nostra crescita economica,
Da 8 mesi la nostra economia e’ ferma, in matematica si usa il termine di zero tagliato, il Pil oscilla come il pendolo, il debito Pubblico corre in formula uno ma in controsenso.
Renzi e Padoan, da bravi illusionisti continuano a ripetere che siamo in ascesa, che le cose cambieranno nel 2017, tutta la nostra economia si rimettera’ in moto, in questo caso non si parla solo di illusionismo politico, ma di illusionismo psicologico, tanto sia che vada bene che male, i topi saranno i primi ad abbandonare la Nave “Scuola” Italia.
Tutti i politici stanno piu’ che bene, se poi arrotondano con le mazzette lo stipenduccio da 13 mila euro mensili lo saranno ancora di piu’, in questo contesto di “manifesto benessere” dobbiamo sentire dalla Boldrini che ogni italiano dovrebbe ospitare un profugo, con quali soldi? dove non si mangia in 2 si puo’ mangiare in 4? neppure un illusionista riuscirebbe a moltiplicare i pani.
Un’idea ci sarebbe, e non dispiacerebbe a nessun Italiano, quella che ogni uomo di Governo ospiti nella propria reggia una famiglia di profughi, almeno per qualche anno sarebbe risolto il problema della loro distribuzione e collocazione.

vivicentro.it/blogger/lopiano-saint-red/ Illusionismo Politico Lo Piano – Redsaint

Koulibaly-Napoli, le cifre del nuovo contratto: maxi clausola rescissoria

Le ultime sul rinnovo di Koulibaly

Come riporta Il Mattino, il rinnovo di Kalidou Koulibaly con il Napoli è davvero imminente e potrebber avvenire già a metà della settimana prossima. Il suo stipendio passerà dagli 800mila euro attuali a 1.9 milioni. Si dice che il suo agente avesse tra le mani una bozza di contratto con il Chelsea che gli offriva 4 milioni netti per 5 anni. L’addio di Koulibaly è rimandato di un anno. Il senegalese si è promesso al Chelsea di Conte. De Laurentiis dalla sua metterà una clausola rescissoria (valida solo per l’estero) di 65 milioni per Kalidou.

Ex Juve Stabia, nuova avventura in Campania per Dicuonzo

L’ex difensore della Juve Stabia Stefano Dicuonzo è un nuovo calciatore della Paganese, società da pochi giorni ripescata in Lega Pro.

Il calciatore che ha vissuto tre stagioni alla Juve Stabia, risultando tra i protagonisti della promozione dalla Lega Pro alla Serie B del 2011 e delle due stagioni successive proprio in B, ha infatti firmato per la Paganese.

Tra i tifosi gialloblù nelle scorse settimane si era diffusa la suggestione Dicuonzo; il calciatore infatti era stato più giorni a Castellammare ma evidentemente non per trattative con la società stabiese.

Dicuonzo trova quindi sistemazione in Lega Pro alla Paganese, che a sua volta acquista un difensore di assoluto livello per la Lega Pro.

In questa stagione ci sarà dunque un altro ritorno al Menti di un ex gialloblù che ha onorato la maglia della Juve Stabia.

Raffaele Izzo

Charlie Hebdo irride l’Italia e i terremotati. Parigi prende le distanze

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Charlie Hebdo ne ha fatta un’altra delle sue, questa volta scatenando sdegno e indignazione sui social network per una vignetta in cui si fa beffe del terremoto del 24 agosto. Sul settimanale satirico francese una vignetta dal titolo ‘sisma all’italiana’ mostra un uomo coperto di sangue e la scritta ‘penne al pomodoro’, poi una donna con i capelli bruciacchiati e la dicitura ‘penne gratinate’ e infine un cumulo di macerie da cui spuntano resti umani e la didascalia ‘lasagne’. La vignetta e’ pubblicata nell’ultima pagina di un numero che ha in apertura una vignetta sul burkini.

Poche ore dopo, mentre in Italia montavano le proteste politiche e la rabbia sui social, il settimanale ha rincarato la dose su Facebook con un altro disegno in risposta alle polemiche scatenatesi in Italia. E, dopo la pasta, ha tirato in ballo un altro dei luoghi comuni sull’Italia: “Italiani…non e’ Charlie Hebdo che costruisce le vostre case, e’ la mafia”, sono le parole di una terremotata schiacciata dalle macerie che compare nella nuova vignetta. Sullo sfondo la distruzione di Amatrice con la bandiera italiana che sventola da una dimora devastata. Come dire: la nostra satira era diretta contro le infiltrazioni mafiose nel settore edilizio.

Nell’hashtag #jenesuispasCharlie è condensata tutta l’indignazione degli italiani che in queste ore stanno inondando i social network di proteste per la vignetta (dal titolo “Terremoto all’italiana”) pubblicata il 31 agosto sul numero in edicola di Charlie Hebdo. Nel disegno i morti del terremoto del Centro Italia vengono rappresentati come se fossero macchiati di salsa di pomodoro e disposti a strati con la dicitura “Penne al sugo di pomodoro, penne gratinate, lasagne”. Inoltre il giornale ha condito il disegno con alcune freddure di accompagnamento, tra cui: “non si sa se il terremoto abbia urlato Allah U Akbar prima di colpire”. Davanti alla marea montante di polemiche, il giornale satirico ha risposto pubblicando una seconda vignetta sul proprio sito, in cui si legge : “Italiani, non è Charlie Hebdo che costruisce le vostre case, ma la Mafia”. La scelta del giornale satirico di irridere le vittime del sisma in Italia ha scatenato, appunto, una lunga ondata di proteste che, partita dai social network, è arrivata ai palazzi della politica ed è finita alle stanze della diplomazia.

L’ambasciata francese, infatti, ha fatto sapere in una nota che la vignetta “non rappresenta la posizione della Francia”, pur sottolineando che le opinioni dei giornalisti sono libere. Da parte sua, il sindaco di Amatrice Sergio Pirozzi ha commentato duramente: “Ma come si fa a fare una vignetta sui morti! Sono sicuro che questa satira sgradevole e imbarazzante non risponde al vero sentimento dei francesi. Ben venga l’ironia, ma sulle disgrazie e sui morti non si fa satira e sapremo mostrare come il popolo italiano sia un grande popolo, lo è stato nell’emergenza e lo sarà nella ricostruzione”. Dal mondo politico è arrivata una pioggia di condanne unanimi nei confronti di Charlie Hebdo che possono essere sintetizzati dalle parole di Roberto Calderoli, Vice Presidente del Senato: “La libertà di espressione e la satira non possono trascendere in offese assurde che infangano il dolore delle vittime e il dolore dei loro cari. La vignetta di Charlie Hebdo sul terremoto che ha colpito Amatrice e gli altri comuni appenninici, con il sangue trasformato in sugo per la pasta è oltraggiosa e fa rabbrividire. Spero che le nostre istituzioni, i sindaci dei comuni colpiti dal sisma e le famiglie delle vittime, seppelliscano questo periodico satirico sotto una montagna di querele”.

vivicentro.it/cronaca/Charlie Hebdo irride l’Italia e i terremotati. Parigi prende le distanze (redazione/agi/agv)

Koulibaly: “A Napoli mi trovo bene, nessun problema con la società”

Kalidou Koulibaly, in ritiro con la propria Nazionale, ha rilasciato alcune dichiarazioni riguardo il suo club in occasione di una visita a un ospedale pediatrico di Dakar. Tante le voci di mercato che si sono susseguite in questi mesi ma il difensore senegalese ha voluto fare chiarezza:
“Ho deciso di rimanere perché mi trovo bene in questa squadra. So che, quando deciderò di andare via, potrò farlo senza problemi. Una multa di 30mila per le mie dichiarazioni? Sono state scritte tante cose, ma non è vero. Ho una buona relazione con il management del Napoli”. Dichiarazioni riportate dall’ edizione online de Il Mattino.

Monza: GP Italia F1 2016. E’ sempre Mercedes, ma anche Ferrari

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Intensa giornata di prove libere a Monza. Sul circuito lombardo sono sempre le Mercedes le vetture più rapide del circus, con Lewis Hamilton e Nico Rosberg a scambiarsi la prima posizione delle due sessioni del GP d’Italia 2016. Il tedesco, più rapido in mattinata, ha pagato dazio nei confronti del compagno di squadra nel primo pomeriggio italiano. Miglior tempo in assoluto quello di Hamilton, capace di fermare il cronometro sull’1”22”801.

Situazione Ferrari. Le Rosse si sono ben comportate in questo venerdì, occupando la terza e la quarta piazza in entrambe le sessioni di giornata. Terza miglior prova per Sebastian Vettel. Il tedesco, nonostante problemi di trazione, ha chiuso la giornata a 4 decimi dal leader, dinanzi a Kimi Raikkonen. Il finlandese paga ulteriori 2 decimi, ma mostra buoni segnali in vista di qualifiche e gara.

Più attardate le Red Bull. Max Verstappen, 5°, anticipa il suo compagno di squadra Daniel Ricciardo, rifilandogli 3 decimi.

Con il tempo odierno Lewis Hamilton ha già migliorato di 5 decimi la prestazione che gli consentì di partire dalla pole position nella passata edizione del GP. Per quel che riguarda il passo gara, ottime indicazioni in casa Mercedes, con Rosberg performante in special modo con gomme medie, mentre Hamilton è parso un fulmine con lo soft.

GP MONZA – TOP TEN PROVE LIBERE 2

1 – L.Hamilton (GBR, Mercedes) 1’22”801
2 – N.Rosberg (GER, Mercedes) 1’22”954
3 – S.Vettel (GER, Ferrari) 1’23”254
4 – K.Raikkonen (FIN, Ferrari) 1’23”427
5 – M.Verstappen (NED, Red Bull) 1’23”732
6 – D.Ricciardo (AUS, Red Bull) 1’24”003
7 – F.Alonso (ESP, McLaren) 1’24”259
8 – V.Bottas (FIN, Williams) 1’24”299
9 – R.Grosjean (FRA, Haas) 1’24”516
10 – J.Button (GBR, McLaren) 1’24”549

vivicentro.it/sport/motori
vivicentro/Monza: GP Italia F1 2016. E’ sempre Mercedes, ma anche Ferrari
ciro.salvini@oasport.it F1, GP Italia 2016, prove libere: Mercedes in testa in quel di Monza, Hamilton il più rapido, Ferrari a ruota

FOTOCATTAGNI

 

 

GP Gran Bretagna 2016, prove libere : Iannone primo, Rossi sesto

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Andrea Iannone (Ducati) chiude davanti a tutti le prime due sessioni di prove libere della MotoGP nel GP di Gran Bretagna a Silverstone. Il centauro abruzzese, dopo una mattinata travagliata tra difficoltà a mandare in temperatura le gomme ed un problema tecnico alla sua GP16, ha risalito progressivamente la china al pomeriggio, fino ad un ultimo giro perfetto in cui ha stampato il miglior crono in 2’01.421.

L’italiano ha preceduto di 3 decimi lo spagnolo Maverick Vinales, decisamente in palla con la Suzuki ed autore del miglior tempo nel corso della prima sessione. La sensazione è che il promesso sposo della Yamaha (sarà il compagno di Valentino Rossi nel 2017) abbia le carte in regola per giocarsi un podio.

Chiude la prima fila provvisoria Cal Crutchlow (Honda Lcr), staccato di poco meno di mezzo secondo da Iannone. Dopo il successo di Brno, il britannico si conferma dunque in un momento magico anche davanti ai propri tifosi e promette di diventare una mina vagante per la gara, anche se il meteo, questa volta, non dovrebbe giocare a suo favore.

Dalla quarta alla sesta piazza troviamo i tre grandi protagonisti del Mondiale. Jorge Lorenzo (Yamaha), quarto, ha vissuto una giornata all’inseguimento, frenato dalla carenza di grip su un asfalto che faticava a gommarsi. Il campione del mondo in carica spagnolo ha preceduto il connazionale Marc Marquez (Honda), sempre sornione e pienamente calato nel ruolo di ragioniere in ottica iridata. La sesta piazza non può soddisfare Valentino Rossi (Yamaha), distante 0.846 dalla vetta e non così solido neppure sulla lunga distanza. Il Dottore deve fare i conti con un mezzo che patisce molto le basse temperature.

Settimo posto per Andrea Dovizioso (Ducati), uscito ancora una volta sconfitto dal confronto diretto con il compagno di squadra Iannone. Il forlivese, che proprio a Silverstone conquistò il suo unico successo in classe regina nel 2009, ha preceduto Aleix Espargarò (Suzuki) ed un sempre più anonimo Daniel Pedrosa (Honda).

Classifica prove libere

1 29 Andrea IANNONE ITA Ducati Team Ducati 325.9 2’01.421
2 25 Maverick VIÑALES SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 316.5 2’01.721 0.300 / 0.300
3 35 Cal CRUTCHLOW GBR LCR Honda Honda 318.3 2’01.917 0.496 / 0.196
4 99 Jorge LORENZO SPA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 316.2 2’02.032 0.611 / 0.115
5 93 Marc MARQUEZ SPA Repsol Honda Team Honda 316.6 2’02.240 0.819 / 0.208
6 46 Valentino ROSSI ITA Movistar Yamaha MotoGP Yamaha 316.2 2’02.262 0.841 / 0.022
7 4 Andrea DOVIZIOSO ITA Ducati Team Ducati 325.0 2’02.267 0.846 / 0.005
8 41 Aleix ESPARGARO SPA Team SUZUKI ECSTAR Suzuki 314.4 2’02.364 0.943 / 0.097
9 26 Dani PEDROSA SPA Repsol Honda Team Honda 318.0 2’02.372 0.951 / 0.008
10 45 Scott REDDING GBR OCTO Pramac Yakhnich Ducati 315.8 2’02.533 1.112 / 0.161
11 44 Pol ESPARGARO SPA Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 317.4 2’02.573 1.152 / 0.040
12 8 Hector BARBERA SPA Avintia Racing Ducati 318.9 2’02.608 1.187 / 0.035
13 9 Danilo PETRUCCI ITA OCTO Pramac Yakhnich Ducati 318.8 2’02.985 1.564 / 0.377
14 50 Eugene LAVERTY IRL Pull & Bear Aspar Team Ducati 314.9 2’03.118 1.697 / 0.133
15 76 Loris BAZ FRA Avintia Racing Ducati 313.0 2’03.370 1.949 / 0.252
16 68 Yonny HERNANDEZ COL Pull & Bear Aspar Team Ducati 314.5 2’03.380 1.959 / 0.010
17 43 Jack MILLER AUS Estrella Galicia 0,0 Marc VDS Honda 315.1 2’03.631 2.210 / 0.251
18 6 Stefan BRADL GER Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 315.3 2’03.642 2.221 / 0.011
19 22 Alex LOWES GBR Monster Yamaha Tech 3 Yamaha 312.1 2’03.855 2.434 / 0.213
20 19 Alvaro BAUTISTA SPA Aprilia Racing Team Gresini Aprilia 315.4 2’04.400 2.979 / 0.545
21 53 Tito RABAT SPA Estrella Galicia 0,0 Marc VDS Honda 311.2 2’05.196 3.775 / 0.796

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vivicentro/GP Gran Bretagna 2016, prove libere : Iannone primo, Rossi sesto
oasport/MotoGP, prove libere GP Gran Bretagna 2016: Iannone un fulmine a Silverstone. 6° Valentino Rossi
Foto: Marco Fattori

Il complotto

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Era una notte buia e tempestosa quando Matteo Renzi convocò a Palazzo Chigi entrambi i suoi amici del cuore, Matteo e Renzi. «Ascoltate ragazzi», esordì nella distrazione generale. «C’è un solo modo per disintegrare Grillo e vincere in carrozza le elezioni del 2018. Fargli governare Roma». «Ma il sindaco in carica è del nostro partito», obiettarono i suoi amici. «E come pensi di convincere i romani a votare per dei parolai che non saprebbero amministrare un condominio sfitto?». «Semplice», ghignò il premier. E passò a esporre il suo piano machiavellico. «Per prima cosa metterò Orfini a capo del Pd di Roma: una garanzia di insuccesso. Poi gli ordinerò di cacciare Marino con una scusa ridicola. Così si andrà a nuove elezioni, alle quali il Pd presenterà uno che non abbia la minima possibilità di vincerle». «Orfini?». «Non esageriamo. Giachetti basta e avanza. A quel punto non ci resterà che agevolare la vittoria di una Cinquestelle meno seria di Chiara Appendino. Che ne dite della fantasmatica Raggi? Vedrete che dopo un paio di mesi le poche persone capaci che si sarà messa intorno scapperanno a gambe levate, lasciandola in balia dei fanfaroni».

Non c’è che dire, il piano ha funzionato. Però neanche l’astutissimo Renzi poteva prevedere che proprio negli stessi giorni la sua ministra Lorenzin avrebbe scatenato una campagna pubblicitaria per ricordare alle donne quanto sia preferibile fare figli da giovani – avendo, si presume, un fidanzato e uno stipendio fissi – piuttosto che rimanere sterili e precarie a vita. Assaggiati i grillini e le lorenzin, l’elettore medio si starebbe ora orientando verso forme di vita più evolute, tipo i Pokémon e Donald Trump.

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vivicentro.it/opinioni
lastampa/Il complotto MASSIMO GRAMELLINI

Allarme Chiriches, il Napoli potrebbe tornare sul mercato

A soli due giorni dalla chiusura della sessione estiva, il Napoli potrebbe essere costretto a tornare nuovamente sul mercato, quello degli svincolati per l’esattezza. La distorsione al ginocchio riportata da Chiriches ha messo in pre-allarme i dirigenti azzurri. L’ex Tottenham si sottoporrà ad una visita medica domani a Villa Stuart: se i tempi di recupero dall’infortunio saranno lunghi, ci sarà un urgente bisogno di trovare un nuovo difensore centrale per Maurizio Sarri. Il mercato degli svincolati offre diversi nomi dall’usato sicuro: ci sono gli ex Milan Philippe Mexes e Alex, oppure Diakité reduce dall’esperienza alla Sampdoria. Tutte ipotesi da prendere eventualmente in considerazione dopo il responso del referto medico.

Da calciomercato.it

Terremoto: costi della prevenzione

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Abbiamo visto tutti i costi – umani ed economici – di un terremoto. Non c’è altrettanta consapevolezza, invece, della spesa che ogni proprietario d’immobile dovrebbe sostenere per la prevenzione. Che sarebbe da spingere con incentivi pubblici ma anche privati, per esempio con strumenti assicurativi.

Disastri naturali: come assicurare la prevenzione

Dopo il terremoto che ha interessato l’Italia centrale, bisogna trovare le risorse da destinare all’emergenza e alla ricostruzione. Ma è anche necessario incentivare la prevenzione. E le compagnie di assicurazione potrebbero svolgere un ruolo importante per diffonderne la cultura.

Tra emergenza e prevenzione

Nell’immediatezza di un disastro naturale è innanzitutto necessario reperire risorse economiche per far fronte alla fase di emergenza. Nel caso del terremoto nell’Italia centrale di pochi giorni fa, il governo ha stanziato 50 milioni attingendo dal Fondo nazionale per le emergenze, istituito nel 2013. Ma si devono individuare le risorse per la ricostruzione, tenendo conto che i risarcimenti assicurativi copriranno solamente una piccola parte di quanto danneggiato, a causa della bassa penetrazione delle polizze assicurative sui disastri naturali. Oltre alle risorse per l’emergenza e la ricostruzione, c’è anche la necessità di finanziare investimenti in opere di prevenzione. I differenti danni nei comuni interessati dal recente sisma dimostrano ancora una volta che, se eventi naturali come i terremoti sono imprevedibili e inevitabili, la gravità dei loro effetti dipende essenzialmente dall’opera dell’uomo. Si prospettano, dunque, due questioni. La prima: come trovare le risorse; la seconda: come utilizzarle al meglio per ottenere un livello almeno accettabile di sicurezza degli edifici. Ed è necessario mantenere un collegamento coerente tra le due, per evitare casi di risorse disponibili ma non utilizzate o utilizzate per finalità diverse dalla prevenzione. Più in generale, si pone però un problema di tipo “informativo” poiché nel passato errori sono stati causati anche da una scarsa conoscenza dei rischi ai quali siamo soggetti. Infatti nel nostro paese, predisposto a eventi di natura non solo sismica ma anche idrogeologica e vulcanica, la bassa percezione del rischio ha portato a sottovalutare il valore economico delle prevenzioni in termini di costi attesi. È quindi auspicabile che si avviino iniziative per informare non solo i (privati) cittadini ma anche i (pubblici) decisori sui dati circa le caratteristiche degli edifici e del territorio in cui si abita nonché dei luoghi dove si opera quotidianamente. Per farlo, possono essere usati alcuni strumenti che la tecnologia mette a disposizione, come ad esempio, un sito web o una app dedicati alla valutazione della rischiosità che, sulla base di variabili predefinite (ad esempio comune di ubicazione, caratteristiche costruttive, età, tipologia e superficie delle costruzioni), ci informino in modo semplice, interattivo e aggiornato circa le condizioni di rischio.

Come finanziare la prevenzione

Ma il problema principale rimane come incentivare l’adozione di misure preventive. Per gli edifici privati, negli scorsi anni è già stato introdotto un bonus fiscale per interventi edilizi antisismici che, tuttavia, non ha dato i risultati attesi. Proprio nelle zone colpite dal terremoto sono stati pochissimi gli interventi per adeguamento antisismico che hanno beneficiato del bonus fiscale (è del 65 per cento nelle aree ad alta pericolosità sismica). Lo scarso utilizzo dell’agevolazione fiscale è imputabile a diverse cause, quali l’applicazione solamente alle prime case, le procedure burocratiche, la diluizione in ben dieci anni e la spesa che comunque sarebbe gravata su famiglie già in difficoltà economica. Insomma, occorre correggere il tiro e rendere la misura più efficace. Come fonte di finanziamento per i sistemi di incentivazione si sono finora utilizzate risorse pubbliche. In futuro, sarebbe invece utile far funzionare anche il sistema di incentivi “privati” che potrebbe derivare dalla diffusione di prodotti assicurativi e finanziari ad hoc. Nel caso delle polizze a copertura dei danni da disastri naturali, per effettuare un’offerta differenziata, le compagnie di assicurazione calcolano il profilo di rischio degli edifici da assicurare considerando anche le misure preventive adottate. Dunque, sono in grado di mettere in atto una forma di incentivazione di tipo contrattuale (assicuro un immobile solo se è a norma e prevedo degli sconti in presenza di determinate misure preventive), alla quale si aggiunge un’azione di monitoraggio (le misure preventive devono essere mantenute nel tempo a pena di esclusione dai risarcimenti). Per ovviare al problema della scarsa diffusione delle polizze, si potrebbe abbinarle alla concessione di mutui e finanziamenti per l’acquisto o la ristrutturazione dell’abitazione. Oggi, per la concessione di un finanziamento è prevista la stipula di una polizza assicurativa sulla vita e sulla salute del beneficiario. In futuro, si potrebbe prevedere la sottoscrizione di polizze a copertura della “salute” degli immobili. In un paese dove è molto diffuso l’acquisto della casa e dove, grazie ai bassi tassi d’interesse, si registra un aumento dei mutui erogati, si potrebbe così avviare una sorta di “privatizzazione” almeno di una parte dell’attività di incentivazione e monitoraggio delle prevenzioni per i disastri naturali e promuovere un virtuoso coinvolgimento del settore assicurativo e bancario.

FABRIZIO GIZZIgizzifabFabrizio Gizzi è ricercatore, geologo, presso l’Istituto per I Beni Archeologici e Monumentali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (IBAM-CNR). I suoi interessi di ricerca includono, tra gli altri, lo studio del rapporto tra rischi naturali/antropici e patrimonio costruito storico e monumentale e la messa a punto di strategie tese alla mitigazione degli effetti di eventi naturali estremi. Tali ricerche hanno la loro radice informativa e motivazionale nello studio analitico, sia in termini di danno fisico alle strutture antropiche sia in termini di effetti economici, delle conseguenze causate da terremoti, eventi franosi o alluvionali occorsi in tempi storici. Su questi temi ha pubblicato numerosi articoli in riviste scientifiche ed atti di convegno internazionali e nazionali, oltre che studi monografici.

DONATELLA PORRINIporriniProfessore Associato di Politica Economica presso il Dipartimento di Scienze dell’Economia – Università del Salento. Ha inoltre incarichi di insegnamento presso l’Università Carlo Cattaneo – LIUC di Castellanza. Svolge ricerca nell’ambito dell’analisi economica del diritto, in particolare sui sistemi di regolazione in campo ambientale, e sui mercati assicurativo e bancario. Su questi temi ha pubblicato numerosi articoli su riviste nazionali e internazionali tra gli ultimi: “The Impact of Court Errors on Liability Sharing and Safety Regulation for Environmental/Industrial Accidents” con M. Boyer sulla International Review of Law and Economics.

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lavoce.info/Disastri naturali: come assicurare la prevenzione (Fabrizio Gizzi e Donatella Porrini)