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Monopoli – Juve Stabia: Inzia la prevendita

Monopoli – Juve Stabia per la prevendita c’è il porta un amico

Seconda trasferta stagionale per la Juve Stabia che dopo la vittoria casalinga con  il Melfi si recherà a Monopoli per incontrare allo stadio “Veneziani” la formazione allenata da Mister Zanin.

Domenica tanto entusiasmo al Menti da parte dei tifosi gialloblè che non hanno fatto mancare il proprio sostegno neanche a Catania (circa 50 stabiesi n.d.r.). La formazione allenata da Mister Fontana avrà bisogno del sostegno dei propri tifosi, per cui la società stabiese comunica le modalità e i prezzi per acquistare il tagliando di ingresso allo stadio.

Ci sarà il “Porta un amico allo stadio”, che è come ben noto premette l’ingresso di due persone con una sola tessera del tifoso: il tesserato garantisce per quello non tesserato.

Appuntamento quindi a domenica con fischio di inizio alle ore 20:30.

Questo il comunicato ufficiale che riguarda la prevendita:

S.S. Juve Stabia rende noto che sono disponibili, come da vigente normativa, ESCLUSIVAMENTE per i possessori della Tessera del Tifoso, i tagliandi di ingresso del Settore Ospiti dello Stadio “V.S. Veneziani” di Monopoli per assistere all’incontro di calcio Monopoli-Juve Stabia, in programma domenica 11 settembre alle ore 20,30 e valevole per la 3a giornata del Girone C della Lega Pro Divisione Unica 2016/17.

L’S.S. Monopoli, nel rispetto delle direttive ministeriali, HA ADERITO al progetto “Porta un amico allo stadio”, per cui un possessore di Tessera del Tifoso può acquistare un titolo di accesso allo stadio per un proprio conoscente non fidelizzato, previa presentazione della Tessera del Tifoso e di fotocopia del documento di identità del titolare del secondo tagliando. L’acquisto dei due titoli di accesso e l’ingresso allo stadio dei due utilizzatori deve avvenire contestualmente.

I biglietti sono in vendita al prezzo di € 8, più € 2 di diritti di prevendita , fino alle ore 19,00 di sabato 10 settembre, presso le ricevitorie Ciaotickets, presenti nella città di Castellammare di Stabia e paesi limitrofi ai seguenti indirizzi:

Tabaccheria Muratori Via Napoli, 229 80053 Castellammare di Stabia (NA) Tel. +39 081 3903058

“Bar Tabacchi Di Nocera” Via Castellammare, 113 80054 Gragnano (NA) Tel. +39 081 8701001

Palermo-Napoli, ecco la designazione arbitrale

Stabilita la sestina arbitrale che condurrà il match di sabato sera alle 20:45 allo stadio Renzo Barbera di Palermo, tra la squadra siciliana e il Napoli.
A dirigere Palermo-Napoli è stato designato Davide Massa di Imperia, gli assistenti sono Marzaloni e Crispo, il quarto uomo sarà il signor Vuoto e infine gli arbitri d’area saranno Doveri e Ghersini.
Sono 10 i precedenti tra l’arbitro Massa e il club partenopeo, quasi tutti favorevoli, infatti il Napoli ha vinto 9 volte e ha perso una sola partita contro l’Empoli per 4-2 il 30 aprile 2015.

Fonte: SSC Napoli

 

G. D. D.

Tmw – Si lavora per il rinnovo di Mertens, c’ è qualche piccolo intoppo

Dries Mertens e il Napoli, prove di futuro ancora insieme. Trattativa ancora in corso, c’è però un problema relativo ai diritti d’immagine, motivo per cui le parti stanno ancora lavorando per trovare un’intesa definitiva. Napoli e Mertens al lavoro, per prolungare fino al 2020. Ma prima c’è da risolvere il nodo sui diritti d’immagine. Si continua a trattare. Mertens e il Napoli, al lavoro per il futuro. Lo riferisce il portale Tuttomercatoweb.com.

Da tmw.com

Buone notizie per Sarri: Tonelli verso il recupero

La sua esperienza in maglia azzurra è iniziata nel modo sbagliato: un’infiammazione al tendine rotuleo lo ha costretto ad un allenamento differenziato ad inizio stagione, ma ora Lorenzo Tonelli sembra essere pronto per ritornare in campo. Come riporta l’edizione odierna de Il Mattino, il centrale già da ieri ha cominciato a lavorare con i compagni di squadra.
Ma Sarri preferisce non affrettare i tempi per non vanificare il lavoro di un ‘ intera estate per l’ex giocatore dell’ Empoli. Infatti è stato stabilito un lavoro atletico che rispecchia le esigenze del difensore. Ma una cosa è certa: entra a far parte dell’organico di mister Sarri un’altra importante pedina, fondamentale per le tante competizioni che il Napoli dovrà affrontare quest’anno.

 

G. D. D.

Jorginho, l’ agente: “Vuole giocare ogni partita, cerca sempre di migliorarsi”

Joao Santos, agente di Jorginho, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato:
“Jorginho è pronto per giocare tutte le volte in cui il tecnico ne avrà bisogno, a cominciare dalle sfide contro Palermo e Dinamo Kiev. Cerca di migliorare ogni anno per diventare un calciatore completo, quest anno sta calciando di più in porta e speriamo che possa aiutare la squadra anche con qualche gol. E’ la sua prima esperienza in Champions League, è molto concentrato per fare il meglio possibile. Speriamo di poter superare la fase a gironi. Besiktas è una trasferta complicata per l’ ambiente e per il fatto che c’è un allenatore con maggiore esperienza a livello europeo.
Mancata convocazione in Nazionale? Lui vuole dare il massimo con la maglia del Napoli, quando Ventura avrà bisogno di giocatori con le sue caratteristiche sarà a disposizione”.

Amatriciana solidale: tutti alle Antiche Terme il 24 e 25 settembre

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Manifestazione di solidarietà organizzata dalle associazioni cittadine presso le Antiche Terme di Castellammare di Stabia

Castellammare di Stabia, le sue associazioni, il comune, ancora una volta, non restano in silenzio di fronte alla tragedia che ha colpito le popolazioni vittime del terremoto.

Il comitato organizzativo, costituito da rappresentanti di alcune associazioni di Castellammare di Stabia, tutte le associazioni del territorio che hanno dato la loro disponibilità, tanti artisti che, con grande cuore ed entusiasmo, hanno dato la loro adesione ad un progetto di solidarietà, vogliono invitare la cittadinanza a partecipare alla manifestazione ‘AMATRICIANA SOLIDALE’, indetta per il 24 e 25 settembre, per la raccolta di fondi da destinare alle popolazioni vittime del terremoto.

La manifestazione si terrà alle ‘terme antiche’, che saranno aperte dalle 18 alle 24: durante questa apertura saranno presenti stands delle varie associazioni, attività laboratoriali e ricreative per i bambini, verrà offerto un piatto di amatriciana e ci sarà la partecipazione degli artisti stabiesi che hanno garantito la loro disponibilità per un’iniziativa benefica.

Gli stabiesi conoscono troppo bene quale ferita profonda lasci un terremoto, quale senso di solitudine e di incertezza accompagni tutti quelli che hanno perso qualcosa o tutto.

Vi chiediamo di intervenire numerosi, di riunirci intorno ad un luogo simbolico, uno dei cuori del nostro territorio, di provare ad essere in tanti, accomunati da uno spirito solidale che, già nelle prime fasi della tragedia, ha mostrato il lato sano e generoso di questa città.

L’idea della manifestazione è stata accolta con entusiasmo, in un tam tam generale, che ha visto superare differenze, distanze, ha reso possibile l’incontro di tante umanità intorno ad un unico obiettivo.

Il nostro sogno è che i cittadini recepiscano questa stessa volontà, partecipino numerosi a questa manifestazione, in uno spirito di solidarietà e di vicinanza che, forse, potrà far ricordare anche a noi che i cittadini, uniti, possono fare grandi cose. Il contributo di solidarietà è di 10euro interamente destinati alle popolazioni colpite dal sisma.

Maggio, l’ agente: “Nona stagione in azzurro, Sarri può sempre contare su di lui”

Ai microfoni di Radio Crc, nel corso della trasmissione “Si Gonfia la Rete” di Raffaele Auriemma, è intervenuto Massimo Briaschi, agente di Christian Maggio. Ecco quanto evidenziato:
“Christian inizia il suo nono anno col Napoli, lo conoscete tutti: è un leader silenzioso e un grande professionista, un esempio per i giovani. Ha avuto un colloquio con Sarri all’ inizio del ritiro di Dimaro in cui hanno discusso del ruolo che avrebbe avuto Christian in questa stagione: il tecnico potrà contare su di lui in qualsiasi momento e sono certo che possa far comodo.
Sta bene fisicamente ed è pronto per giocare nelle prossime partite, credo che in questa stagione ci saranno diverse chance per lui considerato il maggiore turnover. Il Napoli ha fatto un mercato notevole: è vero che ha perso Higuain ma mi sembra che sia stato rimpiazzato con innesti di primo ordine”.

Ssc Napoli, la radio ufficiale: “Sarri non parlerà in conferenza stampa domani”

“Domani Maurizio Sarri non terrà la consueta conferenza stampa pre partita . Il tecnico azzurro parlerà lunedì sera in vista della sfida contro la Dinamo Kiev come da protocollo Uefa. In compenso stasera avremo ospite Allan a Radio Gol”. Così Valter De Maggio nel corso della trasmissione Radio Gol  in onda sulle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, emittente ufficiale della Ssc Napoli.

Bassa Pressione al Sud: temporali adriatiche e meridionali

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Estate in blocco al Sud, vento e temperature fresche, TEMPORALI anche per tutto il WEEKEND, sole al Nord.

Situazione ed evoluzione generale
Vortice Morgana al Sud con rovesci e temporali diffusi sulle regioni meridionali, locali su Sud e Est Sardegna e medio Adriatico. Locali rovesci su Nord Sicilia, maggiori schiarite sul resto dell’isola. Addensamenti ma scarsi fenomeni o deboli localizzati, sul Centronord Appennino. Sole e bel tempo altrove. Venerdì, ancora rovesci e temporali diffusi al Sud e Nordest Sicilia; locali rovesci tra Lazio, Abruzzo e Molise, occasionali su Alpi di Nordest e su Ovest Cuneese.  Più sole altrove. Sabato, insistono temporali, specie pomeridiani, al Centrosud, in particolare tra Lazio, Campania, Lucania, Puglia, Appennino. Altri rovesci e temporali sparsi su Alpi, meglio con più sole altrove.

Giovedì 8 Settembre 2016
Ciclone MORGANA al Sud. Nubi e piogge frequenti, sulle aree meridionali e medio-basso Adriatico, specie tra Molise, Puglia, Lucania, Sud Campania e Calabria. Piogge forti su aree ioniche. Qualche rovescio su Sud ed Est Sardegna, e locali temporali su Nordest Sicilia. Al mattino deboli piogge su Sud Marche e rare sul Nord Appennino. Tempo migliore e più soleggiato sul resto del Centro e del Nord.

NORD
Ampio soleggiamento su gran parte delle regioni. Possibili addensamenti e locali rovesci mattutini sull’Appennino emiliano-romagnolo, ma migliora.
Temperature
Stazionarie.

CENTRO e SARDEGNA
Più nubi e locali piogge tra Abruzzo e Molise, in giornata, più intense sul Centroest Molise, nel pomeriggio-sera. Qualche rovescio al mattino su Sud Marche e altri locali su Est e Sud Sardegna. Tempo più asciutto e soleggiato altrove.
Temperature
Stazionarie.

SUD e SICILIA
Diffuso maltempo. Al mattino rovesci e temporali forti sulla Calabria, specie ionica, sulla Lucania e Puglia, in particolare sul Barese. Qualche rovescio su Nord e Ovest Sicilia. Rovesci e temporali su tutte le aree peninsulari in giornata e ancora forti tra Puglia, Lucania, anche su Calabria ed localmente tra Irpinia e Nord Salernitano. Meglio in Sicilia e Nordovest Campania, Casertano.
Temperature
Stazionarie.

Venerdì 9 Settembre 2016
Insiste l’azione del ciclone MORGANA al Centro-Sud. Al Nord tempo stabile e soleggiato, salvo locali rovesci pomeridiani su Alpi e Prealpi orientali e su Ovest Cuneese.Al Centro, più nubi irregolari e locali rovesci tra Centrosud Lazio, Abruzzo e Molise, più sole altrove.Molte nubi e piogge diffuse, anche frequenti temporali sulle aree peninsulari appenniniche e Nordest Sicilia.

NORD
Sole Prevalente. Più nubi sull’arco alpino, con locali addensamenti, ma scarsi fenomeni, possibili sui rilievi di Nordest e del Cuneese.
Temperature
Stazionarie.

CENTRO e SARDEGNA
Insistono condizioni di instabilità, ma più debole, con rovesci e qualche temporale sparso, in particolare su Lazio, Abruzzo, Molise. Ampio soleggiamento altrove, sole pieno in Sardegna e Toscana.
Temperature
Stazionarie.

SUD e SICILIA
Tempo diffusamente instabile con nubi e piogge diffuse, anche temporali, specie tra Calabria, Lucania, Centronord Puglia. Temporali al mattino anche su Nordest Sicilia. Più sole sul resto dell’isola. Schiarite soleggiate, tuttavia, sono possibili anche sulle aree peninsulari.
Temperature
Stazionarie.

Sabato 10 Settembre 2016
Il vortice Morgana insiste al Sud e su parte del centro. Nubi con rovesci e locali temporali, specie pomeridiani, su buona parte del Lazio; rovesci su Sud Toscana, Sud Umbria, Abruzzo e Molise. Rovesci e temporali diffusi, al Sud, specie tra Campania, Lucania, Nord Calabria e Puglia. Temporali, specie pomeridiani, anche su Alpi e Prealpi orientali, e locali su Ovest Piemonte. Buono altrove.

NORD
Nubi irregolari e locali temporali pomeridiani su Alpi e Prealpi orientali, alta Lombardia, Trentino AA e, occasionali, su Ovest Piemonte. Bel tempo e sole sul resto dei settori.
Temperature
Stazionarie.

CENTRO e SARDEGNA
Al mattino, locali rovesci e temporali tra Abruzzo e Molise, sole altrove. In goirnata, temporali su gran parte del Lazio, su Sud Toscana, Sud Umbria, sparsi tra Abruzzo e Molise, rari su Est Cagliaritano, in Sardegna. Più sole altrove.
Temperature
Stazionarie.

SUD e SICILIA
Insistono condizioni di tempo instabile con rovesci e temporali diffusi, più intensi tra Puglia, Lucania, Calabria e, al mattino, anche su Nordest Sicilia. Rovesci sparsi sul resto delle aree peninsulari, ma anche schiarite, più sole sul resto della Sicilia.
Temperature
In leggera diminuzione.

Domenica 11 Settembre 2016
Ancora instabilità, legata al Vortice Morgana, al Centrosud. Al mattino nubi e locali piogge sul Frusinate, nel Lazio, Abruzzo, Molise e frequenti al Sud. Al pomeriggio, rovesci e temporali più intensi su Centrosud Lazio, Campania, Lucania, Puglia e Nord Calabria. Qualche rovescio o temporale, ma più localizzati, su Abruzzo, Ovest Molise e su est Sicilia. Locali rovesci e temporali su Centroest Alpi, occasionali su Sudovest Piemonte. Ampio soleggiamento altrove.

Lunedì 12 Settembre 2016
Vortice Morgana ancora molto attivo al Sud. Rovesci e temporali anche forti al mattino sulle aree ioniche tra Calabria, Lucania e Puglia, rovesci sparsi sul resto del Sud peninsulare. Al pomeriggio, ancora temporali diffusi su Calabria e Lucania, qualcuno sparso altrove, ma in un contesto più soleggiato. Meglio in Sicilia. Rovesci pomeridiani anche sul Centrosud Lazio, occasionali su Abruzzo, Molise e su Alpi. Ampio soleggiamento sul resto del Paese.

Martedì 13 Settembre 2016
Va allontanandosi il vortice Morgana. Ampio soleggiamento un po’ ovunque, al mattino, salvo addensamenti sul Centrosud Appennino. Al pomeriggio, un po’ più instabile con temporali tra Est Lazio, Ovest Abruzzo, rilievi campani, quelli lucani e localmente sulla Calabria tirrenica. Temporali più intensi su Centroest Sicilia. Tempo più asciutto e soleggiato sul resto d’Italia, salvo addensamenti su Alpi e Sud Puglia, ma scarsi fenomeni.

Mercoledì 14 Settembre 2016
Definitivo allontanamento del vortice Morgana dall’Italia. Bel tempo prevalente su gran parte del Paese, salvo qualche temporale pomeridiano, ma molto localizzato, sul Centrosud Appennino, sui rilievi centrali siciliani e su Alpi.

APPROFONDIMENTO anche per singole Regioni e Città su:

Nord

Valle d’Aosta

Piemonte

Liguria

Lombardia

Trentino Alto Adige

Veneto

Friuli Venezia Giulia

Emilia Romagna

Centro

Toscana

Marche

Umbria

Abruzzo

Lazio

Molise

Sud e isole

Puglia

Campania

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

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Petrachi (ds Torino): “Ecco tutta la verità su Maksimovic”

Gianluca Petrachi, direttore sportivo del Torino, è tornato sulla trattativa Maksimovic-Napoli nel corso della presentazione dei neo acquisti granata: Valdifiori,Castan, De Silvestri e Rossettini. Queste le sue parole:
Mi fa piacere essere qui a poter dire la verità. Noi non abbiamo mai trattenuto un giocatore con la forza. E’ la nostra storia che parla, è sempre controproducente trattenere qualcuno contro la propria volontà. Glik a fine campionato è venuto a dirmi in faccia: qui ho passato anni meravigliosi, ma sento di aver fatto il mio tempo. Gli risposi che le sue parole gli facevano onore e che lo avremmo accontentato. Lo stesso dicasi per Peres: voleva spiccare il volo, cosa che è legittima per un giocatore. A differenza di Maksimovic lui era un po’ irritato perché pensava non mantenessimo la parola. Per questo, lo ricordate, si presentò in ritardo con qualche giorno di ritardo. Al che, gli abbiamo parlato, dopo confronti schietti si è deciso che tornasse da noi momentaneamente facendo il professionista sino alla fine, perché lo avremmo accontentato. E così è stato. Per Maksimovic il discorso è diverso. La storia è stata questa. Mihajlovic disse che gli sarebbe piaciuto trattenere Nikola, convinto che con lui avrebbe potuto fare un salto di qualità. Gli abbiamo detto: mister, non è facile, lui vuole andare via. Sinisa a quel punto ha detto: gli parlo io da serbo a serbo. Dopo aver avuto un confronto con lui, il mister ci disse che in caso di un adeguamento del contratto sarebbe rimasto. Ci siamo seduti col procuratore e avevamo anche trovato l’offerta. Poi, a un certo punto, Nikola ha fatto saltare il banco. Mi dispiace molto, perché Maksimovic l’ho portato io in Italia. Evidentemente gli è stato consigliato di comportarsi in quel modo e da un giorno all’altro non si è più presentato. Allora il Torino si è cautelato, anche in via legale. Dico che in tutte le situazioni bisogna usare il buonsenso. Il Torino deve essere contento di aver venduto il giocatore a una certa cifra. Maksimovic se ne va con una caduta di stile non giusta nei confronti di una tifoseria che lo ha sempre stimato. C’è rammarico: come successo per Glik e Peres, anche lui sarebbe potuto uscire in un altro modo, senza polemiche”.

Da toronews.net

Il Campidoglio resta isolato

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Come osserva Fabio Martini, il Campidoglio resta isolato perché l’attuale classe politica non riesce a esercitare il potere. La resa dei conti nel Movimento Cinque Stelle è arrivata: dal palco di Nettuno, Beppe Grillo difende la sindaca Raggi (“Va avanti”) e commissaria Di Maio, costretto a scusarsi per aver sottovalutato il caso Muraro. Di Battista si prende la scena con un comizio da leader accolto dall’entusiasmo della piazza. L’ex catechista col mito di Che Guevara esce rafforzato dal terremoto grillino nella capitale.

La dissoluzione dei poteri lungo il Tevere
C’è qualcosa di nuovo nella crisi di Roma, la città che da secoli e secoli è una cosa sola col potere: sono entrati in crisi tutti i poteri. A cominciare dal più importante: quello politico. L’isolamento, fisico e morale, della giovane sindaca di Roma lassù sul colle del Campidoglio, parla dell’infarto più grave. La politica non c’è: è paralizzata, non riesce a prendere decisioni. A fare squadra. È divisa da faide.

Inchiodata da settimane in una selezione innaturale di assessori, super-burocrati, manager. Certo, dopo giorni di silenzio, Virginia Raggi ha rialzato la testa, ma ora è destinata a restare col fiato sospeso, nella speranza che le indagini della magistratura non la costringano a nuove emorragie, a nuovi forfait.

E quanto al «sistema», indicato da Beppe Grillo come il promotore di un mega-complotto, stavolta i «poteri forti» della Capitale – sempre così impiccioni – sembrano essersi limitati al «minimo sindacale». Certo, sperano che i grillini falliscano il prima possibile, ma stavolta il «sistema» sta accompagnando la crisi, non l’ha provocata. Anche perché i nuovi governanti della Capitale, per il momento, stanno facendo tutto da soli.

Per i «poteri forti» romani può valere una battuta di Jap Gambardella nella «Grande bellezza» di Paolo Sorrentino: «Io non volevo semplicemente partecipare alle feste, volevo avere il potere di farle fallire!». Per decenni i potenti della Capitale – i «palazzinari», gli imprenditori della «monnezza», i notabili dell’enorme indotto della politica – hanno partecipato a tante, succulente «feste», ma solo ogni tanto hanno contribuito a far fallire qualche «festicciola».

Perché a Roma il potere politico è sempre stato fortissimo. Nella Capitale ha sempre governato il «partito romano»: quell’intreccio tra un potere pubblico – solido e paternalistico sin dai tempi del Papa Re – e una miriade di interessi privati, sempre garantiti. Quelli che lo scrittore Alberto Arbasino definì 40 anni fa «una quantità di piccoli ambienti, minuscoli clan». E certi caratteri cittadini sono di lunga durata. Quando i Savoia «conquistano» Roma scoprono che nella città dei Papi lo Stato è il protagonista assoluto: per secoli la pace alimentare era stata garantita dalla farina e dalla carne approvvigionate dall’efficiente sistema della Pontificia Annona e della Grascia.

Un imprinting che non si è più perso, quello della mano pubblica sempre intrecciatissima agli interessi privati. Anche se i sindaci che hanno lasciato un’impronta sulla città – a cominciare dal mitico Ernesto Nathan poco prima della Grande Guerra – sono quelli che hanno saputo trovare un equilibrio tra interesse pubblico prevalente e un interesse privato ricondotto dentro un disegno della città. Un equilibrio che negli ultimi anni era saltato: la destra ex missina – alla prima e ultima prova di governo – ha inteso il primato della politica come primato della clientela; il professor Ignazio Marino ha sfidato i «poteri forti» senza disporre di un’adeguata deterrenza politica.

I Cinque Stelle a Roma hanno vinto sulle macerie della politica e Virginia Raggi ha ricevuto un mandato popolare molto forte, su un programma di discontinuità. Nel fare squadra la sindaca è incappata in alcune scelte che segnalano la presenza della «vecchia» Roma, quella della consociazione, dei poteri intrecciati. Ma ora, chiamata alla prova del governo, l’anti-politica è alla prova più difficile: ripristinare tutto intero il primato della politica.

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Valdifiori: “A Napoli le cose erano cambiate. Sarri? Ecco la verità…”

Valdifiori, le sue parole

Mirko Valdifiori, nuovo centrocampista del Torino, ai microfoni della stampa, in conferenza, ha dichiarato: “Ringrazio il Torino per la fiducia. Sicuramente la trattativa è stata lunga, ma ora sono qui, felice di essere a disposizione di questa squadra, per dare il massimo domenica dopo domenica. Le trattative non dipendono solo dai giocatori. Quest’anno ho dato immediata disponibilità fin da inizio ritiro, poi la trattativa è stata lunga, ma ora l’importante è essere qui e spero di fare parte di questa società per molti anni. Sarri? Non c’erano chissà quali promesse, io sono arrivato al Napoli per mettermi a disposizione, poi le cose sono cambiate, ma io mi sono sempre tenuto a disposizione, cercando di dare il meglio. Poi a fine anno ho dovuto fare delle scelte. Ma Sarri non mi aveva fatto promesse, nessun allenatore garantisce il posto da titolare. Io ce l’ho messa tutta, poi Jorginho ha fatto molto bene. Io ho accettato tutto, ora ho un po’ di rabbia, col Torino mi voglio rimettere a discussione e tornare protagonista”

Barano Calcio, iniziata l’attività del settore giovanile

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Barano settore giovanile

E’ iniziata ufficialmente oggi la stagione 2016 -17 del settore giovanile del Barano Calcio. Nel primo pomeriggio lo stadio “Don Luigi Di Iorio”, quartier generale del club bianconero, pullulava di piccoli calciatori pronti ad indossare e difendere i colori bianco neri ed ancor prima a crescere con gli insegnamenti, calcistici e di vita, dello staff tecnico baranese. Ad accoglierli c’erano i mister, presenti al gran completo, ed impegnati non poco dall’entusiasmo e dalla verve dei piccoli atleti pronti a scorazzare sul rettangolo verde. A commentare il  grande successo in termini di presenze che ha contraddistinto il primo giorno di allenamento il vice responsabile del settore giovanile mister Beniamino Monte: “Siamo rimasti molto soddisfatti – afferma Monte – del primo giorno di allenamento. In verità ci aspettavamo un buon numero di presenti ma di certo non pensavamo di raggiungere subito, al primo giorno, lo stesso numero degli iscritti dell’ anno precedente. E considerato  che le iscrizioni saranno aperte ancora per  altri 25 giorni, non possiamo che essere ottimisti sul numero dei bambini coinvolti nel nostro progetto. Oggi lo staff era presente al gran completo e la settimana prossima organizzeremo un incontro con i genitori ed i bambini per presentare  new entry e  novità riguardanti questa annata. Ce la metteremo tutta per cercare di trasmettere ai piccoli le nostre conoscenze con l’entusiasmo che ci ha sempre contraddistinto. E poi possiamo disporre di una struttura in ottime condizioni,  quale è il “Don Luigi Di Iorio”. Forse è  la migliore sull’isola, grazie anche ai recenti ed importanti interventi compiuti, come  il rinnovo degli spogliatoi, la pettinatura e la sistemazione del manto erboso. Le condizioni per fare bene ci sono tutte”. Mister Monte, in un momento nel quale sembra andare molto di modo l’affiliazione delle scuole calcio ad importanti società, dedica anche un pensiero al rapporto di affiliazione tra Barano, una delle prime società a legarsi all’Empoli, e la società toscana: “Siamo orgogliosi delle nostre scelte ed essere emulati non può che farci piacere. A noi interessa esclusivamente lavorare bene, ma non ci impressiona la concorrenza che, anzi, producendo il benefico effetto di far aumentare la professionalità, non può che giovare ai piccoli. Noi andiamo avanti per la nostra strada, convinti delle buone idee che abbiamo e del buon lavoro che svolgiamo. Poi il tempo dirà se siamo riusciti a far felici i nostri piccoli atleti. Intanto ci godiamo il numero degli iscritti, che già è un chiaro indizio della validità del nostro lavoro. Ed è solo il punto di partenza. Desideriamo – conclude mister Monte -che le nostre squadre abbiano una identità ben precisa, sia nei comportamenti che nel modo di giocare e lavorare”.

Grillometro: Di Maio scende, Di Battista sale

La resa dei conti nel Movimento Cinque Stelle è arrivata: dal palco di Nettuno, Beppe Grillo difende la sindaca Raggi (“Va avanti”) e commissaria Di Maio, costretto a scusarsi per aver sottovalutato il caso Muraro. Di Battista si prende la scena con un comizio da leader accolto dall’entusiasmo della piazza. L’ex catechista col mito di Che Guevara esce rafforzato dal terremoto grillino nella capitale. Ma, come osserva Fabio Martini, il Campidoglio resta isolato perché l’attuale classe politica non riesce a esercitare il potere.

In piazza la tribù sacrifica Di Maio. Di Battista superstar si prende la scena

Il vicepresidente della Camera ammette: “Ho sbagliato, chiedo scusa a tutti” Anche Grillo lancia “Dibba” che affossa le Olimpiadi, attacca Renzi e Boschi

NETTUNO (ROMA) – Lo amano. Lo adorano. Lo vogliono. E’ del tutto ovvio che da oggi il Sovrano è lui. C’è l’intera piazza di Nettuno che si schiera ai piedi di Alessandro Di Battista, giunto all’ultima tappa del suo tour di cinquemila chilometri per dire No ai quesiti del referendum costituzionale, a chiarirlo senza ombra di dubbio. Il passaggio di consegne con Luigi Di Maio forse non è nella forma, di certo lo è nella sostanza. «Dibba, Dibba, Dibba, Dibbaaaaaa». E’ il boato scaricato in cielo con un fanatismo da concerto vascorossiano al termine di questo curioso processo cinese organizzato da Beppe Mao nel Lazio, in cui il colpevole – Di Maio Luigi, vicepresidente della Camera – ben accolto e tiepidamente applaudito, viene condannato prima del dibattimento ed è costretto a cospargersi il capo di cenere di fronte alla platea, per consentire al Movimento di proseguire purificato il proprio processo rivoluzionario. «Ho sbagliato, scusate».

C’era Di Maio. Oggi c’è Di Battista. E’ questo il primo risultato del dilettantesco pasticcio di Roma, che finisce per penalizzare Di Maio più della confusa e incomprensibile sindaca Virginia Raggi, due delibere in ottanta giorni. E anche Beppe Grillo, l’antico Capo Tribù piombato nei dintorni della Capitale per rimediare al disastro, finisce per sparire davanti al sorprendente potere ipnotico del nuovo Capobranco, che attacca la Rai, le banche, Renzi, la Merkel, la Boschi, invocando più Italia, più sovranità, una moneta propria e soprattutto ribadendo l’ennesimo definitivo No alle Olimpiadi. «E’ questa la vera battaglia che si sta combattendo a Roma. Ma noi non molliamo. Mentre loro, le lobby, i palazzinari, la politica, sentono le sirene della Polizia e cercano di scappare con il malloppo».

Piove e Nettuno è sua. E’ lui il primo a salire sul palco per introdurre i compagni della serata, è lui l’ultimo ad andarsene dopo più di un’ora. In mezzo il comizio-processo, organizzato per dare l’immagine di un universo ancora unito, solido e solidale, pensato apposta per nascondere sotto il tappeto la polvere soffocante delle risse interne, delle gelosie, dei piccoli tradimenti, e soprattutto delle scelte discutibili di assessori piombati nella giunta capitolina da galassie da sempre ritenute mefitiche dai Cinque Stelle: il previtismo, l’alemannismo o la palude dei dirigenti buoni per tutte le stagioni. Ci sono i cinque del direttorio sul palco con Grillo e sparso tra la folla anche qualche parlamentare tendenza Di Maio, ma il buco, enorme, non è tanto quello dei senatori – che non hanno mai digerito il piccolo gruppo dirigente incardinato alla Camera – o della Raggi, quanto quello lasciato da Gianroberto Casaleggio. Senza di lui il tavolo è zoppo. Le idee più pigre. Gli schemi più prevedibili. Eppure proprio Di Maio e Di Battista sembravano destinati a clonare lo schema dei Fondatori nella staffetta generazionale. Non è ancora così. Forse non sarà mai così.

Di Maio ha una camicia bianca e il viso tirato e per non sembrare un cocker con la faccia da duro prova a darci dentro con la voce e con la mimica, ma quello che dice è poco e un filo imbarazzante. Sintetizzando: la Muraro è indagata per colpa del Pd, ho visto la mail e non ho capito. «Vi chiedo scusa, ho sbagliato, ma noi non ci simo mai messi un soldo in tasca. E anzi ne restituiamo». I cattivi sono loro. Bravo, coraggioso, Applausi. Grillo lo abbraccia, Fico lo gela: «Il movimento non ha leader, è fluido, noi siamo il popolo, niente più di questo». E’ questo il messaggio di fondo.

Ma poi comincia lo show del Dibba e allora un nuovo leader è proprio lì. Racconta il suo tour da nord a sud, parla di ospedali che si chiudono, di ottanta euro che sono mancia elettorale, di tg che sono Pd. Il caso Roma è per i giornali di regime e per i poveri di mente. «Ogni goccia di pioggia che scende sui vostri volti diventerà una goccia di sudore freddo sul volto del premier», giura. Di Maio applaude rigido.

Qualcuno grida il nome di Di Maio. «Vai Luigi, non ti buttare giù». Che non è esattamente la frase che si urla a un leader. Di Battista invece bacia, stringe mani, firma autografi, si ferma per i selfie, finché la marea montante rischia di soffocarlo. e allora per la prima volta arrivano i carabinieri e la polizia, perché il servizio d’ordine non basta più. «Dibba. Sei il nostro premier». Forse. O forse non sarà né lui né Di Maio, perché ambienti molti vicini a Grillo fanno sapere che anche un altro nome è in corsa: Chiara Appendino, sindaca di Torino, 162 delibere e zero polemiche. Non è mai vero che uno vale uno.

Paola Muraro e Virginia Raggi nella visita a Tor Bella Monaca

POLITICA

Ama : le epurazione della Muraro

Le mani della Muraro sull’Ama. Ecco la lista delle epurazioni
Esclusiva: il piano di ristrutturazione dell’azienda dei rifiuti. Così l’assessora è…

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lastampa/In piazza la tribù sacrifica Di Maio. Di Battista superstar si prende la scena

Grillo salva Raggi e commissaria Di Maio

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La resa dei conti nel Movimento Cinque Stelle è arrivata: dal palco di Nettuno, Beppe Grillo difende la sindaca Raggi (“Va avanti”) e commissaria Di Maio, costretto a scusarsi per aver sottovalutato il caso Muraro. Di Battista si prende la scena con un comizio da leader accolto dall’entusiasmo della piazza. L’ex catechista col mito di Che Guevara esce rafforzato dal terremoto grillino nella capitale. Ma, come osserva Fabio Martini, il Campidoglio resta isolato perché l’attuale classe politica non riesce a esercitare il potere.

M5S, compromesso su Roma per salvare la sindaca Raggi

Il direttorio: no ai personalismi di “Luigi” o niente candidato premier alle prossime elezioni

ROMA – Lo sguardo smarrito di Luigi Di Maio, il sorriso di Alessandro Di Battista, la foga di Beppe Grillo. Nelle maschere dei suoi protagonisti c’è il racconto di quello che è diventato il M5S dopo una settimana di strazi interni: un candidato premier ne esce dimezzato, una sindaca ne esce più autonoma.

Il pubblico lavacro  

Il direttorio al gran completo fa da corona al suo leader dal palco di Nettuno dove ognuno di loro è andato a lavare i propri peccati. Sono le otto di sera. La Raggi non c’è, resta asserragliata in Campidoglio, in silenzio, finché appare in un video su Facebook. È il metodo 5 Stelle. Saltare le domande, parlare «direttamente al popolo», «senza intermediari» come dice Di Maio in tarda mattinata quando attraverso un altro post dà appuntamento a tutti a Nettuno.

La resistenza di Raggi  

Raggi annuncia la sua strenua resistenza su Paola Muraro, l’assessora indagata che i vertici pentastellati vogliono fuori dalla giunta. «Vogliamo vedere le carte» ribadisce lei. L’accontentano. Il suo post viene rilanciato sul blog di Grillo. Con un P.s.: «L’attuale vice capo di gabinetto Raffaele Marra sarà ricollocato in altra posizione». Mentre è ancora da capire cosa ne sarà di Salvatore Romeo, il capo di segreteria della sindaca. Fine. Per ora. La linea Raggi prevale. Restano al proprio posto Muraro e Raffaele De Dominicis, l’assessore al Bilancio suggerito dallo studio Sammarco. È il risultato di una lunga e faticosa mediazione tra il direttorio nazionale, Grillo e Raggi, sentita solo via telefono. È l’unico modo per ammorbidire lo scontro fratricida.

Di Maio si scusa: “Ho commesso un errore, ho sottovalutato la mail”

Il compromesso  

È il compromesso imposto da Grillo, costretto a scendere e a coprire le sue creature, per salvarle. Una strategia che viene esposta dal comico durante la riunione segretissima tenuta con il direttorio in una casa alle porte di Roma e che in parte raffredda il diktat notturno che il leader aveva lanciato su Roma, quando attraverso lo staff aveva detto che «nulla sarà più tollerato», e minacciato la sfiducia se Raggi avesse continuato la sua opposizione. Alla fine Grillo le telefona: «Che sta succedendo». La sindaca gli sintetizza la sua versione e conclude: «Questa è la mia linea Beppe, voglio che la rispettiate». Grillo chiude dicendole che lo avrebbero fatto ma invitandola anche a «mettersi al lavoro».

Di Battista: niente Olimpiadi a Roma

Le bugie di Di Maio  

Il vicepresidente della Camera ha mentito più volte. Ha detto di non sapere che Muraro era indagata. Ha detto di non sapere che l’assessora aveva chiesto un “335”, la procedura prevista per sapere se si è iscritti sul registro degli indagati. Invece gli sms del 4 agosto con Paola Taverna e Fabio Massimo Castaldo, membri del minidirettorio romano informato da Raggi, dimostrano il contrario. Come la mail 5 agosto, inviata a Di Maio dalla Taverna. Sms e mail finiscono sui giornali, e la senatrice finisce sotto accusa.

Grillo: “Stiamo sfondando un sistema che era in piedi da 50 anni”

«L’infame»  

«Infame» la definiscono nel giro più stretto di deputati e assistenti di Di Maio. Lei si difende: «Non sono stata io, anche altri avevano gli screenshot». Il caso Taverna agiterà le prossime ore. Intanto però, Di Maio ne esce ridimensionato con somma gioia dei suoi avversari interni. «Archiviato un Di Maio se ne fa un altro» è stata una delle dure affermazioni di Carla Ruocco. Tra chi gongolava vedendo crescere la stella di Di Battista ci sono i sostenitori di una tesi che comincia a farsi strada.

Caos Movimento 5 Stelle: se Raggi fallisce a Roma, Grillo è finito

Senza candidato premier  

Ovvero andare alle elezioni senza premier, ma come collettivo, come M5S; «perché – sostiene Roberta Lombardi – il M5S non è una singola persona, ma un progetto politico corale». La stessa convinzione su cui insiste Roberto Fico dal palco: «Tutti dobbiamo condividere di più». È quello che Di Battista va dicendo nei capannelli di Montecitorio da tempo: «Chi l’ha detto che dobbiamo avere un candidato premier? Si decide dopo le elezioni». Messaggio chiaro, indirizzato a Di Maio che è costretto al mea culpa in mondo visione. «Devi ammettere gli errori, chiedere scusa» gli dicono Grillo e il direttorio. Su Raggi invece prenderanno tempo: «Ora restiamo uniti, non diamoci più in pasto al Pd, ogni spaccatura è un massacro».

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Stabia in fiera 2nda edizione si presenta. Sarà Fiera Campionaria, Shopping, Food e Wedding

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Si è svolta ieri mattina, mercoledì 07 settembre 2016, alle ore 11.00, presso la sala convegni dell’Hotel Miramare, al Corso Giuseppe Garibaldi n.1 in Castellammare di Stabia (Na), la conferenza stampa di presentazione della seconda edizione di Stabia in Fiera, la grande expo che sta per aprire i battenti il prossimo 10 settembre nel piazzale delle Nuove Terme.

Presenti il direttore artistico Tony Martin, il sindaco della città Avv. Antonio Pannullo e i rappresentanti della Vip Events, organizzatrice dell’evento, Alessandro Somma, Cristina Somma e Luigi Schettino.

Oltre ad un’ampia panoramica data della complessa e strutturata manifestazione, l’occasione è stata utile per dettagliare, nello specifico, l’articolato programma di eventi che si svolgerà nell’area spettacoli.

“Stabia in Fiera si divide in tre grandi contenitori, ha spiegato Tony Martin, che comprendono la Expo, con l’area motor show, la fiera campionaria, l’ area shopping e il food, quindi il settore del Wedding, con ricche offerte e soluzioni per i futuri sposi (ai quali è anche riservato un interessante e divertente concorso che metterà in palio ricchi premi offerti dagli espositori) e infine lo Stabia Social Festival, il ricco contenitore di iniziative artistiche, esibizioni e talk show che porterà sul palco ogni sera, in pre-spettacolo, tanti artisti stabiesi. Spazio alla danza, con la partecipazione anche di scuole di Castellammare e altre 14 provenienti da tutta Italia”.

“Ogni serata avrà il suo filo conduttore in linea con il tema scelto, ha aggiunto il direttore artistico e, tra le tante altre cose, prevederà le esibizioni di artisti di chiara fama come Sal da Vinci, ospite all’apertura e Biagio Izzo che chiuderà la kermesse. Una sigla esclusiva, un coro e un balletto “Stabia in Fiera” sono una caratteristica create appositamente per questa edizione, ha aggiunto Tony Martin, che ha infine svelato: fiore all’occhiello dello Stabia Social Festival sarà loStabia’s Got Talent che quest’anno porterà sul palco 30 strepitosi talenti tutti finalisti o vincitori di edizioni di altri talent come The Voice, Ti lascio una canzone e Io canto e per il quale abbiamo messo in campo un vero e proprio progetto di più ampia portata e sul lungo periodo che, con la supervisione generale di Caterina Caselli, prevede l’uscita, già a Natale, di un primo cd che sarà sponsorizzato dalla Vip Events e che sarà presentato proprio qui a Castellammare, al Teatro Supercinema”.

“Stabia in Fiera è un evento straordinario e un eccezionale viatico per Castellammare di Stabia – ha commentato il sindaco Antonio Pannullo – e rappresenta, ha dunque detto, il grande desiderio di questa città di riappropriarsi della propria identità anche grazie all’arte e alla cultura. In questa iniziativa che coinvolge e mette insieme commercianti, albergatori, artisti, intellettuali e imprenditori – ha concluso – si intravede tutta la buona volontà delle donne e degli uomini stabiesi di fare unione e quindi forza per mettere in campo iniziative di successo”.

Scarium: frammenti della memoria su via Torrione a Forio d’Ischia

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La Storia dell’isola d’Ischia, edita nel 1867 da Giuseppe D’Ascia, si presta al teatro itinerante e suggerisce ‘Scarium’. Un format alla seconda edizione il cui fine è portare alla ribalta storie neglette, coinvolgendo gli spettatori in un percorso storico – geografico attraverso una Forio che non esiste più. La visita teatralizzata di via Torrione, realizzata dalla compagnia “Uomini di Mondo” in collaborazione con le associazioni “Actus Tragicus”, “Radici” e la Banda Musicale Città di Forio, batte le tappe snodandosi attraverso la stradina che dal centro porta al mare e allo scomparso cantiere navale.

Nella Sala della Primavera della Reggia di Caserta fa bella mostra di sé un dipinto del “vedutista “ di corte, Jacob Philipp Hackert che, durante il Regno delle due Sicilie il “fotografò” (per un compenso 500 di zecchini) una panoramica del porto di Forio (vedi foto in alto). A ponente s’intravede lo scaphium, l’invaso ove prendevano forma gli antichi velieri che commercializzavano quei vini, cui i polifenoli attivi contenuti nell’humus vulcanico dei nostri vigneti conferivano una speciale flagranza.

Lo Scaphium, mutato prima in Scarium e quindi Scaro diede nome all’attuale via del Torrione.

Frammenti di memoria custoditi e, finalmente, rivelati da un’attenta analisi eseguita sul materiale fornito in parte dallo storico foriano Giuseppe D’Ascia, in parte dalle tradizioni popolari, ma coagulati da un comune denominatore: la voglia di diversificare l’offerta turistica e donare a ospiti e residenti l’opportunità di conoscere un pezzo della nostra storia.

Il Virgilio che guida gli spettatori nell’arena è Pierpaolo Mandl, giovane laureato in storia dell’Arte, che ha scelto di ricercare nel proprio territorio un lavoro che lo entusiasmi e, indossando le vesti di Giovanni Verde, allievo dell’insigne scultore che dimorò nel Torrione, e che fu poi nominato primo Direttore del Museo Civico Giovanni Maltese, introduce le scene che via via s’intrecciano e ricordano i personaggi: Giovanni Maltese, Caterina D’Ambra, la popolana Tolla, Rachele Guidi Mussolini e Don Pietro Regine.

Valerio Buono, regista e interprete di Giovanni Maltese, l’artista ribelle di Forio che per trent’anni abitò in enfiteusi, fino a riscattarlo, il Torrione, la più importante delle torri anti saracene edificate nel paese, ne enfatizza la vivacità polemica e la tenace opposizione alla classe dirigente locale di fine ‘800. Seconda tappa è la gipsoteca al piano superiore, dove sono esposte le numerose opere di quest’eclettico artista foriano.

Valentina Lucilla Di Genio è Caterina D’Ambra. La vicenda di questa donna è uno degli episodi più interessanti della Storia del D’Ascia.

La vendetta di una donna

«Un giorno gli armigeri perlustrando per le campagne di Monterone, anche in Forio, infeste da malviventi, videro in un vicoletto detto del Carrubio che un uomo nello scovrirli si pose a fuggire; uno di essi fu lesto a sparargli appresso, lo colpì, e cadde – Era un sordo-muto!……. detto il muto di casa d’Ambra, perché sciocco, non perché reo, al vedere gli armati soldati, che dal volgo chiamansi gli sbirri, avea preso la fuga. Questo sordo-muto avea una sorella chiamata Caterina d’Ambra, la quale ad un coraggio che trascendea in fierezza, ad un animo dispettoso e vendicativo, accoppiava un affetto straordinario verso questo fratello, ed un cuore risoluto ad ogni  straordinaria e pericolosa impresa. L’affetto per la vittima irritò Caterina, per cui giurò di far pagare, alla brigata, a caro prezzo il sangue sparso del suo amato fratello. Aspettò la sera di un solenne dì festivo, sapendo, che, quella sbirraglia priva di disciplina e di educazione, non si sarebbe in tale serata ritirata in caserma, senza essersi avvinazzata da ridurre branco di animali.

Venuto il giorno desiderato, Caterina approfittava dell’universale baccano della festa (baccano ed orgia in cui vanno a consistere le festività religiose per la maggior parte de’ cattolici), perché gli stravizzi della giornata disertavano più presto le strade, in quel paese rurale, dagli ubbriachi e stanchi operai; per lo che, scorsa appena la prima metà della notte, si unì ad una sua cugina di pari indole coraggiosa, e, seguito da tutto il parentado, che ascendevano a circa quarant’uomini risoluti, si portò ad assalire gli armigeri nella loro stessa caserma, posta al lido del mare, verso la spiaggia di Monticchio, propriamente accosto la porta del paese. Era la caserma composta di unica stanzuccia a pianterreno, che serviva per corpo di guardia e per dormitorio. Gli sbirri sopraffatti dal vino giacevano sul tavolato come maiali, e i loro corpi sarebbero sembrati inanimati, se non avessero russato in modo che lo strepito si sentiva da fuori, e servì ad avvertire la Caterina, che il momento era proprizio ai suoi disegni. Gli uomini ben armati, chi di ferro, chi di schioppo, chi di strumenti rurali, chi munito di zolfo, e polvere, ed altri portanti scale, legna, zappe e pali di ferro, tutti istrutti del proprio incarico della assegnata azione, si apprestarono alla caserma. Caterina fa piazzare le scale e coll’altra compagna monta sul tetto, da altri fa occupare il loggiato, che sporgeva sul mare sottoposto, verso ponente, per togliere l’uscita ai prigionieri in quel lato, nel caso che volessero trovare uno scampo dalla parte del mare; lascia altra mano di armati a guardia della porta d’entrata per impedir la fuga o la resistenza. Sul tetto della casa vi esisteva il coverchio del condotto del fumo che comunicava al focolare, ch’era nella stessa stanza: Caterina lo toglie, ordina che le portino le legna, il zolfo e la polvere: si accorge che il loggiato è coverto da borre e fascine di mirti già secche, trova queste legna più accendibili, colle sue mani, aiutata dalla cugina, ne afferra una brancata; le accende e le gitta pel cammino sul focolare; su quelle versa il zolfo, la polvere, e poi altre legna quasi fresche, onde accrescano fumo da superar la fiamma. Il fumo è densissimo; è soffocante; il fuoco è scottante; i birri ubbriachi marci non possono sfuggire la fatale conseguenza! Di dodici, uno si salvò, perché meno ebbro degli altri, e si salvò mettendo la testa nel luogo più schifoso ch’ivi si trovava. La Caterina assicurata del colpo, caccia dall’affannoso petto un sospiro troppo eloquente: atteggia il labbro ad un riso d’inferno, che indica «La mia vendetta non ha fallito», scende dal tetto colle mani scottate, col volto annerito dal fumo, coi capelli sconvolti, colle vesti mezze bruciate, parea una Megera! Dalla chiesa vicina sonano i rintocchi del SS. Viatico per un moribondo, il popolo accorrerà alla chiamata, possono gli assalitori essere scoverti, arrestati; per cui Caterina scende in fretta dal tetto, ordina la ritirata, e tutti abbandonano quegl’infelici in preda ad una disperata morte, e si vanno a rinselvare; a prendere il posto fra i banditi ed i facinorosi. La Caterina si chiuse nella Chiesa di S. Lucia luogo di asilo per le leggi del tempo, e lì per dodici anni rimase ricoverata!

E quando carca di anni distesa sul letto di morte, la sua nuora Lucia Nicolella la eccitava a cercar perdono a Dio per aver fatto andare undici anime all’inferno, dessa come se fosse stata scossa da una molle di acciaio infuocato, spalancava i semi chiusi occhi, si animava di vita febbrile; e dopo ottant’anni da quell’avvenimento, poiché si morì di anni cento, e pria di compier vent’anni avea fatto quella bravura, sempre vivo il fuoco delle due passioni, che ve la spinsero, alimentando nel suo animo, rispondeva – Se di coloro ne avessi un dito me lo mangerei in due panelle; mi uccisero un povero fratello! – Che dici di cercar perdono a Dio? – Sono ancora dolente che uno se ne salvò!

Questa fu l’autentica risposta di quella donna che visse e morì da fervida cristiana-cattolica?

Tanto era potente allora la religione della vendetta? Si!… L’ignoranza e la barbarie l’avevano creata, e la mantenevano l’arbitrio e la feudalità. »

La monatta Tolla ci ammonirà con le sue funeste previsioni la settimana prossima.

Monopoli mai sconfitto in casa dalle vespe: tutti i precedenti

La Juve Stabia non è mai riuscita a battere i “gabbiani” in terra pugliese

Monopoli e Juve Stabia, si sono affrontate in gare di campionato sei volte allo stadio “Vito Simone Veneziani” di Monopoli e mai le vespe di Castellammare sono riuscite ad espugnare l’impianto pugliese, tre sono le sconfitte e tre i pari (tutti per uno ad uno). Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:

– 1976 / 1977 – Campionato Nazionale di Serie D girone ‘ H ‘

15° giornata di ritorno: MONOPOLI – JUVE STABIA 1 – 1 la marcatura gialloblù portò la firma dell’attaccante Giovanni FUMAROLA.

– 1979 / 1980 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ D ‘

7 ottobre 1979 – 2° giornata d’andata: MONOPOLI – JUVE STABIA 2 – 1 per le vespe su calcio di rigore realizzò la mezz’ala Giovanni SCHETTINO.

– 1980 / 1981 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ D ‘

21 dicembre 1980 – 5° giornata d’andata: MONOPOLI – JUVE STABIA 1 – 1 la rete stabiese fu siglata dal mediano Mauro RUFFELLI.

Giorgio LUNERTI
Giorgio LUNERTI

1992 / 1993 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ C ‘

4 ottobre 1992 – 4° giornata d’andata: MONOPOLI – JUVE STABIA 1 – 1 (arbitro Fabrizio Acronzio di Teramo) il  gol delle vespe portò la firma del bomber Giorgio LUNERTI.

– 2009 / 2010 – Campionato Nazionale di Seconda Divisione girone ‘ C ‘

30 agosto 2009 – 2° giornata d’andata: MONOPOLI – JUVE STABIA  3 – 2

Sebastian Jesus VICENTIN
Sebastian Jesus VICENTIN

(arbitro Fabio Manera di Castelfranco Veneto) vespe in vantaggio nel primo tempo al diciottesimo con Maurizio PELUSO, dopo dieci minuti i pugliesi pareggiano con Balistreri e dopo altri dieci, gialloblù ancora in vantaggio con l’argentino Jesus Sebastian VICENTIN; nella ripresa, i bianco verde in due minuti (ottavo e decimo) prima raggiunsero il pari con Lacarra e poi realizzano la rete della vittoria con Lisi.

– 2015 / 2016 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

30 aprile 2016 – 16° giornata ritorno: MONOPOLI – JUVE STABIA 4 – 0 (arbitro Pierantonio Perotti di Legnano) i gabbiani servirono il poker alle vespe realizzando due reti per tempo, nel primo segnarono Pinto e Di Mariano, mentre nel secondo andarono a segno Esposito e Viola.

Giovanni Matrone

Casale Monferrato : scandalo Croce Rossa

I soldi raccolti per aiutare le persone povere sarebbero finiti nelle disponibilita’ personali di alcuni ex dirigenti della locale Croce Rossa di Casale Monferrato*. Gli indagati avrebbero scambiato la Croce Rossa come un Ente di assistenza prive’ per se e le proprie famiglie.
I Fatti :
L’anno scorso una formale denunzia era stata presentata dai nuovi Dirigenti della Croce Rossa Italiana, si erano accorti che i conti non tornavano, vi erano degli ammanchi di cui non sapevano giustificarne i motivi di spesa.
Le Fiamme Gialle, ricevuta la segnalazione, si erano subito messe in moto, ora a distanza di un anno, il Giudice per le indagini preliminari ha emesso cinque ordini di carcerazione ad altrettanti ex dirigenti che amministrarono i conti della Croce Rossa.
Dagli accertamenti si e’ appurato che i 5 arrestati, di cui ancora si sconoscono i nomi, avrebbero utilizzato le tessere di benzina, per rifornire di carburante le proprie auto e quelle del Supermarket, per acquisti personali, un ammanco quantificato in 172 mila euro:
  1. Benzina per uso personale
  2. Elettrodomestici
  3. Derrate alimentari
  4. Profumi
  5. Cosmetici per la cura e la bellezza del corpo.
  6. Ricariche telefoniche
  7. Regali vari
Una vera manna erano quelle carte di “discredito” usate con tanta noscialance, ora gli indagati sono accusati a vario titolo per peculato in concorso;  Speriamo che i Magistrati possano riuscire a recuperare i soldi rubati e che vengano consegnati alle persone bisognose.
Non erano certo dei Robin Hood, che rubavano ai ricchi per donare ai poveri, solo dei grossi sciacalli nel corpo e nella mente.
In Italia si ruba e si continua a rubare, chi ne fa le spese e’ sempre gente bisognosa d’aiuto, certe persone che approfittano del proprio ruolo per impossessarsi dei beni altrui andrebbero messe in carcere per anni, senza alcuno sconto, ne scampolo di pena.
Per il dio denaro, si perde faccia e dignita’, ma quest’aspetto morale non sembra che interessi piu’ di tanto.
NOTE SU CASALE MONFERRATO:
Casale Monferrato è un comune italiano della Provincia di Alessandria in della Regione di Piemonte. I suoi abitanti sono chiamati i casalesi o casalaschi.
Il comune si estende su 86,3 km² e conta 36 069 abitanti dall’ultimo censimento della popolazione. La densità di popolazione è di 417,9 abitanti per km² sul Comune.
Nelle vicinanze dei comuni di San Giorgio Monferrato, Villanova Monferrato i Frassineto Po, Casale Monferrato è situata a 21 km al Sud-Est di Vercelli la più grande città nelle vicinanze.
Situata a 116 metri d’altitudine, il comune di Casale Monferrato ha le seguenti coordinate geografiche 45° 8′ 14” Nord, 8° 27′ 3” Est.
Casale Monferrato è gemellata con altre 3 città nel mondo.
(da wikipedia)

La ‘Zuccarexit’ di Zuccarello

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C’ è un Comune in Liguria che conta poco più di 300 abitanti dislocati in un’area di circa 10 Km, che ha chiesto alla Ue di uscire prima dall’Italia, e dopo dall’Europa: è Zuccarello*, piccolo paese in provincia di Savona, ha bussato alle porte di Bruxelles affinché venga riconosciuta l’indipendenza del Marchesato di Zuccarello dalla Repubblica Italiana.

Vediamo i motivi di questa «Zuccarexit» che si basa sulla storia del paese che faceva parte di quel che un tempo era il Marchesato dei Del Carretto di Zuccarello.

Spiega Luca Gardella, portavoce degli abitanti di Zuccarello, è sempre stato un Comune libero, aveva un proprio organo tributario, proprie Leggi un Tribunale, un «Ospedale» e una propria moneta.

A Bruxelles è stato chiesto di esprimersi :

1) in favore del ripristino de i confini del «Libero Comune di Zuccarello» così com’era nel Sedicesimo Secolo.

2) di riconoscere lo Stato sovrano autonomo di Zuccarello, di prodigarsi, nei confronti del Governo Italiano, inducendo Legislatori e Funzionari a svolgere “celeremente” quegli atti, legislativi, amministrativi e giudiziari, necessari per affrancare il territorio del nuovo Stato Sovrano di Zuccarello dalla Repubblica Italiana.

Non c’e’ 2 senza 3

3) Infine si chiede l’ istituzione di un’ apposita commissione per valutare quanto accaduto nel corso dei Secoli, quanto subito dai residenti di quello che dovrà tornare ad essere un libero territorio.

Vessazioni, imposte ed altri abusi subiti da impropri regnanti, e valutare un congruo risarcimento che la Repubblica Italiana dovrà riconoscere allo Stato Sovrano autonomo di Zuccarello.

«Il primo passaggio», aggiunge Gardella, è quello di uscire dall’ Italia, a seguire verrebbe l’uscita dall’ Europa, poi Zuccarello deve essere riconosciuto come la Repubblica di San Marino che non fa parte dell’ Europa.

E non finisce qui :

Non c’ è alcun documento scritto dove si certifichi che il Marchesato di Zuccarello ha accettato di entrare a far parte dello Stato Italiano e men che meno in Europa, conclude il portavoce del gruppo di Cittadini liberi che su basi storiche valuta le possibilitá di uscire dall’ Italia e dalla Ue.

Se le richieste di Gardella venissero accettate 55 milioni di Italiani si trasferirebbero in questo paese, solo che e’ troppo piccolo per accogliere tutti, stringendoci un po’ potremmo anche farcela.

vvivicentro.it/blogger/ Zuccarexit. Lo Piano – Saintred

NOTE SU ZUCCARELLO:

Zuccarello è un comune italiano della Provincia di Savona in della Regione di Liguria. I suoi abitanti sono chiamati i zuccarellesi.
Il comune si estende su 10,7 km² e conta 339 abitanti dall’ultimo censimento della popolazione. La densità di popolazione è di 31,6 abitanti per km² sul Comune.
Nelle vicinanze dei comuni di Castelvecchio di Rocca Barbena, Arnasco i Erli, Zuccarello è situata a 11 km al Nord-Ovest di Albenga la più grande città nelle vicinanze.
Situata a 130 metri d’altitudine, il comune di Zuccarello ha le seguenti coordinate geografiche 44° 6′ 44” Nord, 8° 6′ 58” Est.

(wikipedia)