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Sfortuna Rog: il ragazzo vittima di una Intossicazione alimentare in Georgia

Disavventura per Marko Rog

Disavventura per Marko Rog, nuovo centrocampista del Napoli: il ragazzo è stato vittima di un’intossicazione alimentare mentre era in ritiro con la sua nazionale in Georgia. A Goal Croatia, il centrocampista ha rivelato: “Sì, ho avuto un’intossicazione alimentare in Georgia ma ora sto molto meglio. E giovedì mi sono allenato per la prima volta col Napoli“.

Intossicazione alimentare che ha colpito anche un suo compagno di squadra, Vlasic, che non sarà disponibile per la prossima partita di campionato a causa di una sorta di “avvelenamento”. La federazione croata, tuttavia, non sembra intenzionata a esporre denuncia.

Mario Draghi: il sostegno all’economia non si fermerà

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Il presidente della Bce, Mario Draghi, ieri ha spiegato che il sostegno all’economia non si fermerà: i segnali di ripresa sono ancora troppo deboli, anche se le stime sulla crescita migliorano.

“A rischio la crescita dell’Europa”. La Bce prende tempo sul piano di aiuti

Draghi annuncia che sono allo studio nuove modalità di acquisto dei bond. Richiamo alla Merkel: può fare di più per la ripresa in Germania e nell’Unione

Talvolta «occorre aver pazienza», dice Mario Draghi. In un pomeriggio caldo e poco tedesco di fine estate, l’attesa sulle decisioni dell’Eurotower era alta. Molti scommettevano che la riunione mensile del consiglio dei governatori della Banca centrale europea avrebbe annunciato un prolungamento del piano di acquisto titoli. Ma più di una previsione si trattava di una speranza. Dopo aver iniettato liquidità per mille miliardi di euro, e con un’inflazione in Europa ancora vicina allo zero (appena +0,2 per cento) Francoforte vuole evitare scelte affrettate.

La scadenza di marzo 2017  

Il piano di Quantitative easing, lo strumento straordinario di sostegno dell’inflazione e della crescita scade a marzo: entro la fine dell’anno occorre decidere se annunciarne un secondo supplemento o se fermarsi. Non è un bivio semplice: ormai più della metà dei titoli tedeschi in circolazione ha un rendimento sottozero e la Bce non può acquistarli. D’altra parte la delusione dei mercati per un eventuale stop potrebbe avere conseguenze pesanti, e deprimere la già fragile crescita dell’area.

Così – come anticipato martedì da La Stampa – Mario Draghi ha confermato i tassi di rifinanziamento in vigore, ma soprattutto ha rinviato ogni annuncio sul destino del piano di acquisti, che dovrebbe arrivare all’ultima riunione dell’anno l’8 dicembre. Allo stesso tempo però ha detto che si stanno studiando tutte le strade per prolungarlo con regole diverse. «Il consiglio dei governatori ha affidato ai comitati interni di valutare le opzioni necessarie ad assicurare una buona implementazione del programma». I comitati in questione sono due (per la politica monetaria e i mercati finanziari), entrambi formati da sherpa delle banche centrali dei 19 Paesi dell’area euro. «I comitati hanno mandato pieno. Prenderanno in considerazione tutte le ipotesi, e a quel punto naturalmente ne discuteremo in consiglio». Insomma, Draghi non è dotato di bacchetta magica, ma con le parole ha una certa esperienza. Ha evitato di irritare la Bundesbank e una delusione cocente ai mercati, anche se dopo la conferenza stampa l’euro si è rafforzato sul dollaro.

Mancanza di alternative  

Marcel Fratzsher del Diw, il più grande istituto di ricerca economica tedesco, è convinto sia solo questione di tempo: «Le probabilità di un allungamento del programma sono chiaramente cresciute». Alternative non se ne vedono: Draghi ha spiegato che le prospettive di crescita dell’inflazione e dell’economia sono al ribasso. Gli economisti dell’Eurotower ora scommettono che il Pil dell’area euro crescerà dell’1,6 per cento sia nel 2017 che nel 2018, un decimale in meno delle ultime previsioni. L’inflazione risalirebbe all’1,6 per cento solo nel 2018, mentre l’anno prossimo arriverebbe all’1,2 per cento. Di fronte a questi numeri la promessa di una crescita dei prezzi vicino al 2 per cento è quasi utopia. Per questo il governatore ha ribadito che per cambiare le cose ci vuole maggior impegno da parte della politica. Pur riferendosi in generale ai Paesi «che hanno spazio di bilancio» ha invitato la Germania di Angela Merkel a “fare di più” per sostenere la domanda interna e la ripresa dell’inflazione. Draghi poi si è chiesto retoricamente se la bassa inflazione “stia filtrando nei salari”. Ha fatto capire che la questione è all’ordine del giorno dell’ufficio studi della Banca e che se così fosse «saremmo molto preoccupati».

Come può cambiare a questo punto il piano di stimolo? Per Draghi è ancora un rebus. L’ipotesi più decisa prevede la modifica della regola del “capital key” che oggi permette alla Bce di acquistare titoli in base alla percentuale di partecipazione al capitale della banca, ma alla Bundesbank sono contrarissimi. Il 28 settembre il governatore parlerà al Bundestag, e anche da lì si capirà lo spazio politico a disposizione per l’ultimo tentativo di rianimare l’Europa dall’ultimo piano di un grattacielo alla periferia di Francoforte.

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lastampa/“A rischio la crescita dell’Europa”. La Bce prende tempo sul piano di aiuti ALESSANDRO BARBERA – INVIATO A FRANCOFORTE

Camusso: un piano per i giovani

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“Serve un piano straordinario per l’occupazione giovanile”: così la segretaria della Cgil Susanna Camusso, intervistata da Roberto Giovannini, condensa le richieste del sindacato al governo. Secondo lei il Jobs Act non ha dato la scossa di cui il Paese ha bisogno. Il presidente della Bce, Mario Draghi, ieri ha spiegato che il sostegno all’economia non si fermerà: i segnali di ripresa sono ancora troppo deboli, anche se le stime sulla crescita migliorano.

Camusso: “Vogliamo un piano straordinario per l’occupazione giovanile”

La leader della Cgil: su Jobs Act e pensioni Renzi non ha convinto il Paese

ROMA – Mario Draghi dice che tocca ai governi agire per uscire dalla crisi? È vero, le scelte della Bce hanno evitato il peggio – spiega Susanna Camusso, segretario generale della Cgil – ma è evidente che le politiche di austerità di questa Europa non ci porteranno fuori dalla crisi. E più si continua su questa strada sbagliata, più si rafforzano i nazionalismi e si indebolisce la speranza».

Segretario, tra lei e il premier Renzi è stato muro contro muro. Ora il clima cambia. È perché si avvicina il referendum?  

«È indubbio che noi parti sociali abbiamo subìto un ostracismo pesante. A quanto pare negli ultimi tempi il presidente del Consiglio ha cambiato linea, e sembra aver riscoperto il principio europeo del dialogo sociale, finora evitato accuratamente. Ora si tratta di capire se le aperture di confronto che ci sono state produrranno dei risultati. Temiamo che la legge di bilancio sia ancora di taglio tradizionale, senza un necessario sostegno alla domanda. Ora vogliamo sperare che il piano “Casa Italia”, inteso come prevenzione, messa in sicurezza e riqualificazione del paese, possa essere un’interessante opportunità per rilanciare sviluppo e lavoro. Siamo pronti a discutere. Noi, a differenza di chi a Palazzo Chigi ha sempre avuto un atteggiamento ideologico, abbiamo una posizione laica».

E sugli ammortizzatori sociali?  

«Su questo tema non siamo soddisfatti. Il governo sa, perché li ha significativamente ridotti, che non ci sono strumenti utili per gestire le crisi in corso. In passato ha raccontato che ci sarebbero stati ammortizzatori sociali universali, che invece non ci sono. Non va bene».

Perché la Cgil teme una legge di Stabilità “tradizionale”?  

«Un giudizio compiuto lo daremo a tempo debito. Ma non vediamo un cambiamento fondamentale della politica economica. Sul fisco, un grande strumento di redistribuzione, si continua con provvedimenti di respiro limitato e bonus sparsi che non cambieranno la situazione. Anche se positivi, quando contribuiscono a dare sollievo ai bassi redditi, come nel caso dei pensionati. Bisognerebbe intervenire invece sui patrimoni per reperire risorse per un piano del lavoro per i giovani – che è la vera emergenza del Paese – ridurre fortemente le tasse a lavoratori dipendenti, ai precari e discontinui, ai pensionati. Ma non ci pare sia questa l’intenzione».

Il governo dice che il Jobs Act è stato un successo…  

«Se c’è una cosa su cui tutti sono d’accordo è che le politiche del governo, dal Jobs Act alla decontribuzione, non hanno immesso un numero significativo di giovani nel mondo del lavoro. Il governo quando si insediò annunciò al mondo che avrebbe eliminato il precariato. Oggi, con i voucher, rischiamo di averne, se possibile, uno peggiore. Servono risorse e misure di impatto ben differente. Bisogna fare i contratti, a cominciare dal pubblico impiego. Occorre sostenere gli investimenti in ricerca e innovazione. E si deve tornare ad assumere in una pubblica amministrazione riqualificata».

Siete d’accordo o no con la detassazione degli aumenti salariali nei contratti aziendali?  

«Noi vogliamo certamente favorire gli accordi di produttività, ma una politica economica di sostegno alla domanda impone che finalmente si comincino ad innalzare i salari. Quelli di tutti i lavoratori, non solo di quel 20% che sottoscrive contratti aziendali. Bisogna intervenire su tutto il lavoro, senza penalizzare le piccole e piccolissime imprese che i contratti aziendali non li farebbero mai».

Oggi la Cgil annuncia: chiederà agli iscritti di votare “no” al referendum costituzionale.  

«Già a suo tempo avevamo dato un giudizio negativo della proposta di riforma, ma per il merito della norma, non in funzione antigovernativa. Sono le politiche che ha praticato a non far crescere il consenso intorno al governo. Non ha convinto sul Jobs Act, non ha convinto sulle pensioni; questo lo ha pagato nel voto amministrativo, forse lo pagherà anche in altre scadenze elettorali. Noi invitiamo i cittadini a partecipare al referendum e a votare “no”. Ma non faremo parte di alcun comitato, vogliamo mantenere la nostra autonomia. Non pensiamo che se vince il “no” ci sarà la recessione. La recessione ci sarà o meno a seconda delle politiche economiche che verranno adottate».

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lastampa/Camusso: “Vogliamo un piano straordinario per l’occupazione giovanile” ROBERTO GIOVANNINI

Giovanni Mavilio: “Monopoli, con Zanin difesa più forte. Occhio all’ex Gatto”.

Le parole di Giovanni Mavilio al Pungiglione Stabiese

Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Giovanni Mavilio collega di Monopoli Live; con lui si è parlato del match di domenica sera tra Monopoli e Juve Stabia.

Ecco le sue dichiarazioni.

Il Monopoli è reduce della vittoria a Caserta grazie ad un gol dell’ex Gatto, tre punti importanti in ottica salvezza: l’ obiettivo del Monopoli resta sicuramente quello di bissare la salvezza dello scorso anno, evitando magari qualche patema d’animo, centrando la salvezza con qualche giornata d’anticipo e soprattutto cercando valorizzare i tanti giovani promettenti in rosa. La vittoria di domenica al “Pinto” ha contribuito sicuramente a far aumentare l’autostima del gruppo. La rosa è totalmente rinnovata per almeno otto undicesimi, e pertanto aver ritrovato un successo inatteso su un campo ostico, sicuramente rappresenta un buon viatico per il prosieguo del campionato.

La Juve Stabia incontrerà un Monopoli con rinnovate ambizioni visto che l’anno scorso al timone c’era Tangorra, adesso troviamo Zanin alla guida tecnica: Sicuramente ci sono differenze tra i due, l’anno scorso il Monopoli ebbe difficoltà iniziali in termini di amalgama, ripescato da un campionato di serie D, tanti calciatori non avevano mai disputato la Lega Pro, ad eccezione di 3-4 elementi. Il tema tattico era impostato sul sacrificio corale basato sui lanci lunghi cercando di servire le due punte. Quest’anno il tecnico Zanin ha trovato certamente un centrocampo fornito di maggiore qualità, con alcuni calciatori desiderosi di mettersi in mostra. Poche novità invece in difesa, sono rimasti i titolarissimi Bacchetti, Ferrara e Pinto; c’è un maggior possesso palla, maggior attenzione alla fase difensiva soprattutto in fase di non possesso. È una squadra che tende a giocare più la palla, sono cambiati i dettami tattici di Tangorra ed in particolare è cambiato anche l’attacco e di conseguenza la davanti le punte sono ancora alla ricerca di un assetto stabile, con Gatto che ha segnato il suo secondo gol in campionato.

Un giudizio sui nuovi arrivati: Tanti volti nuovi, intersaanti i due greci; entrambi ex nazionali Under 19. Sounas è una mezz’ala che ha già disputato una partita per intero contro il Lecce all’esordio disimpegnandosi abbastanza bene, è un buon centrocampista di movimento. L’altro greco Mouzakitis è un’ala destra e mister Zanin lo vorrebbe impiegare più come centrocampista. Punta l’uomo e si propone spesso in fase offensiva, ne da conferma il gol siglato contro il Lecce. Forbes invece è un portoghese che ha giocato nella serie A cipriota dotato di grande corsa; adesso purtroppo si è infortunato, ha un problema muscolare che lo costringerà a saltare qualche partita. Il Monopoli ha inoltre acquistato Mavretic, un’ 97 dalla serie A slovena, società che ha fatto un investimento per il futuro, sebbene non ha ancora giocato e quindi non possiamo ancora giudicarlo. Stesso dicasi per l’uruguagio Nicolini, si stanno ancora espletando tutte le formalità burocratiche per completare il suo tesseramento, calciatore che l’anno scorso ha militato in un team albanese. È ancora un’incognita perché ancora non lo si è visto giocare, un calciatore che in base al suo curriculum dovrebbe dare quel tasso tecnico in più a centrocampo, ha 27 anni, nel pieno della sua maturità e ha giocato in piazze importanti come il Penarol e di sicuro giocando derby contro stadi infuocati farà della grinta, oltre che qualità tecniche la sua prerogativa. Domenica difficilmente lo si vedrà in campo, poi avremo modo di vederlo durante il corso della stagione.

L’ex Gatto, a Castellammare dopo un buon avvio di stagione non trovò spazio, adesso a Monopoli pare abbia ritrovato nuova linfa: La carriera di un calciatore è strana, sono situazioni che possono capitare. Io da tifoso e cittadino di Monopoli, mi auguro che non ripeta la stessa annata vissuta a Castellammare. Posso dire da quello che ho visto che è venuto a Monopoli con tanta voglia di far bene, e che si è ben messo in mostra sia nel precampionato e soprattutto durante l’inizio promettente nelle prime partite di campionato. È giovane, può ancora crescere e speriamo che continui così, è un attaccante che fa parte del pacchetto offensivo del Monopoli, i presupposti ci sono e ha attirato verso di se un mix di aspettative nei confronti della tifoseria.

Il modulo che adotterà Zanin e in particolare se ci saranno novità di formazione: Zanin ha provato nel corso del precampionato il 4-4-2 con un rombo di centrocampo. Tra le possibilità potrebbe optare per un 3-4-1-2 con l’impiego di Nicolini, un trequartista che arretra anche in difesa. Il Monopoli ha in rosa tanti difensori centrali adattabili vedi Bacchetti, Ferrara, De Vito e Esposito. Dipende dalle scelte del tecnico, sicuramente sta mettendo in mostra tanti giovani; Simone Ricucci in particolare, un ragazzo classe ’96. L’anno scorso ha saltato tutto il campionato e quest’anno si è presentato voglioso ai nastri di partenza; può giocare sia da mezz’ala e soprattutto da esterno destro, potrebbe essere lui la vera rivelazione del campionato. Di sicuro Zanin predilige un possesso palla prolungato e una fase difensiva dove partecipa tutto il colettivo, ed infatti in quel di Caserta ha consentito di portare a casa l’intera posta in palio senza subire reti. Ci sono tutte le premesse per riuscire a disputare un campionato tranquillo.

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Raggi e Di Battista affossano le Olimpiadi a Roma: solo una mangiatoia

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La Raggi, spinta da Alessandro Di Battista uscito vincitore dal palco di Nettuno, boccia le Olimpiadi a Roma, sollevando la protesta del Coni e dei medagliati a Rio che dicono: “Affossano il Paese”. Il tutto avviene in quella che appare essere una resa dei conti tra la sindaca, Beppe Grillo ed il Movimento che porta la Raggi a rigettare il diktat dei vertici del movimento e provare a recuperare Raffaele Marra mettendolo a capo del dipartimento del Commercio suscitando così le ire di Beppe Grillo che grida: “Questa qui è pazza”.

Raggi chiude la porta ai Giochi. Di Battista: “Sono solo una mangiatoia

Il Coni spiazzato: “Impossibile”. Lettera dei medagliati di Rio

ROMA – Questione di ore e la candidatura di Roma ad ospitare i Giochi olimpici in agenda fra otto anni uscirà (definitivamente) dall’ordine del giorno della giunta Raggi. Il no del Campidoglio non sarebbe più solo un rincorrere di posizioni dei Cinque Stelle, ma, stavolta, una presa di coscienza ufficiale: la sindaca della Capitale lo comunicherà a breve, forse entro la prossima settimana, urbi et orbi. A sostegno arriva anche Alessandro Di Battista, che di ritorno dal trionfo di Nettuno che lo ha incoronato nuovo leader a spese di Luigi Di Maio, firma il suo primo atto di indirizzo politico: «Le Olimpiadi sono l’ennesima mangiatoia – grida dalla piazza di Nettuno -. Un enorme “no” farà tremare i Palazzi».

La lettera dei medagliati  

I giochi, non quelli olimpici, sono fatti ed indietro non si torna. Raggi fa sapere della sua scelta quando, da poche ore, in campo sono scesi gli azzurri saliti sul podio a Rio de Janeiro, nell’ultimo appuntamento a cinque cerchi. La lettera dei medagliati italiani in Brasile è lunga, diretta, un colpo al cuore di chi le Olimpiadi le vuole (o voleva). «Cara Raggi, dia impulso ai nostri sogni e sostenga la candidatura di Roma 2024. Gareggiamo insieme per conquistare una speranza…», scrivono, fra gli altri, l’oro nel judo Fabio Basile, il campione del nuoto Gregorio Paltrinieri, le azzurre d’argento della pallanuoto, la tuffatrice Tania Cagnotto, le medaglie della scherma, quelle della pallavolo maschile. Il tre volte medaglia nel tiro Niccolò Campriani va oltre, prende un foglio ed esprime, anche da solo, il suo pensiero. «I giovani, cara sindaca, hanno necessità di vivere delle opportunità prima ancora di sconfitte o vittorie. Nei miei anni di carriera da olimpionico – così Campriani – ho osservato come diverse edizioni dei Giochi hanno avuto effetti sulla vita sociale della nazione ospitante. Londra 2012 è stato il veicolo per portare lo sport nelle scuole primarie e secondarie inglesi…».

L’incontro che non c’è  

La giunta Raggi, però, non ci ripensa e scrive la parola fine: in un attimo su Roma 2024 si spengono le luci del Campidoglio. Il Coni è spiazzato: «Impossibile. La sindaca Raggi ha sempre detto che avrebbe prima incontrato Malagò e Pancalli e finora, nonostante una richiesta formale scritta, non è stato fissato alcun appuntamento…». Non parla il presidente del Coni Giovanni Malagò perché non ha parlato la sindaca Virginia Raggi. Così come in silenzio rimane il numero uno del Comitato Paralimpico Italiano Luca Pancalli: i vertici, massimi, del nostro sport aspettano quell’incontro fissato da Raggi per la fine dei Giochi Paralimpici in corso di svolgimento a Rio de Janeiro (cerimonia di chiusura il 18 settembre) e rimangono stupiti dall’improvviso contropiede che va a violare la tregua olimpica a cui dal Campidoglio hanno sempre fatto appello. La giunta chiude la partita su Roma 2024 e lo fa prima dei supplementari. Il Coni, quella sfida per organizzare le possibili Olimpiadi, la tiene aperta: c’è un governo cittadino che ha deciso, ma non ancora il Consiglio e, del Consiglio capitolino, è la delibera in vigore che lancia la Capitale nella volata con Parigi, Budapest e Los Angeles per aggiudicarsi l’evento. Il 22 settembre sembrava la data perfetta per il colloquio fra Raggi e Malagò visto che la sindaca farà visita al Foro Italico per la presentazione del logo degli Europei di calcio itineranti del 2020. Lo scenario è cambiato, il tempo, per i Cinque Stelle, scaduto. «Senza l’ok del Comune mi sento assolutamente di escludere una nuova candidatura, non solo per il 2028 ma per molti quadrienni a seguire…» è la riflessione, amara, di Malagò.

E in serata Renzi ha tirato le sue stoccate: «Non penso che Roma possa permettersi di dire no, ha bisogno di investimenti. Se dice no si taglia le gambe da sola». Secondo il premier bisogna motivare una rinuncia di questo tipo e non «perché si ha paura del futuro, per dibattiti interni a un partito o per rifarsi una verginità».

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vivicentro/Raggi e Di Battista affossano le Olimpiadi a Roma: solo una mangiatoia
lastampa/Raggi chiude la porta ai Giochi. Di Battista: “Sono solo una mangiatoia GUGLIELMO BUCCHERI

Le ire di Beppe Grillo per Virginia Raggi: “Questa qui è pazza”

La sindaca di Roma rigetta il diktat dei vertici del movimento e prova a recuperare Raffaele Marra mettendolo a capo del dipartimento del Commercio suscitando le ire di Beppe Grillo: “Questa qui è pazza”. Ma non è tutto perché Alessandro Di Battista, uscito vincitore dal palco di Nettuno, boccia le Olimpiadi a Roma, trascina la sindaca, ma solleva la protesta del Coni e dei medagliati a Rio: “Affossano il Paese”.

La rabbia del leader “Questa qui è pazza” Pronto a levare il simbolo

Pressing per far tornare il dimissionario Minenna in Campidoglio

ROMA – «Beppe, Virginia ha bisogno di uno schiaffone». Scena 1: il direttorio incontra Beppe Grillo in un luogo segreto. Siamo a mercoledì, il giorno più drammatico per Luigi Di Maio. I 5 deputati che compongono l’organo di governo del M5S sono spaccati. Carla Ruocco quasi non guarda Di Maio. Roberto Fico è deluso. Devono pensare a salvare il deputato e il M5S dalle sue bugie, ma vogliono anche far fuori Raggi. Chiedono a Grillo di minacciarla di nuovo che le toglieranno il simbolo se non rispetterà tre condizioni. «Il no netto alle Olimpiadi entro 48 ore, basta temporeggiare. Il ritorno di Marcello Minenna al Bilancio al posto di Salvatore De Dominicis. Fuori dai piedi Raffaele Marra e Salvatore Romeo», i due funzionari a cui la sindaca ha legato il proprio destino. Il comico accetta solo l’ultima e calma i ragazzi. Ruocco non ci sta. Sale sul palco di Nettuno solo perché glielo chiede Grillo, sorride alle telecamere, poi sale in macchina e se ne va, mentre ancora parla Fico.

Scena 2: ieri, hotel Forum. Pare che la sindaca Raggi sia stata vista prestissimo entrare nel rifugio romano del leader pentastellato. Ruocco arriva più tardi. Alessandro Di Battista reduce dal suo show resta fino alle due di pomeriggio alla Camera. Si ragiona sulla strategia adottata la sera prima quando Grillo ha imposto la tregua e mostrato il suo volto più comprensivo. Più che altro aspettano. Il leader ha ribadito a Raggi le richieste del Movimento su Marra e Romeo. A ora di pranzo arriva il responso. Romeo resta capo di segreteria, con stipendio più basso. Marra invece non va più a occuparsi di commercio, da vice-capogabinetto finisce a guidare il personale. Un ruolo ancora pesante. Lo spiega Ruocco a Grillo: «E’ il posto che aveva Laura Benente, l’ha fatta fuori proprio lui mentre lei era in vacanza!». Ruocco è la più furiosa. Raggi li sta sfidando ancora. Il fondatore è spiazzato: «Questa qui è pazza» dice. Gli fanno eco tutti: «Sì è matta. Ora ha bisogno di uno schiaffone». Chiamano lo staff per fare ponte con il Campidoglio. Fico è netto «Beppe non possiamo mostrarci deboli e creare un precedente solo perché governa Roma. Dobbiamo essere coerenti». Inutile dire che più volte è stato evocato Federico Pizzarotti. «Lei è peggio» dicono. Fico è l’erede del garante delle regole e del metodo M5S, quello che a modo suo ha strigliato Di Maio. «Nel Movimento non c’è un leader. Forse ci siamo montati troppo la testa». È lui ancora più degli altri il sostenitore dell’arma estrema: levare il simbolo alla sindaca ribelle. In questi giorni di furore e smarrimento, l’ipotesi è sempre stata lì, sul tavolo delle estenuanti trattative con Raggi. Grillo, prima scettico, ora è più tentato.

Intanto il mini-direttorio viene azzerato. Così voleva Raggi per levarsi di torno Paola Taverna&C. «che entravano nella stanza del sindaco anche quando non c’ero». Così decidono Grillo e il direttorio: «Accontentiamola, ma adesso è davvero sola in mare aperto». Vuole massima autonomia. Ha capito che rischia di perdere il simbolo ma va avanti. Per la sfiducia molto dipenderà dai suoi consiglieri. Il pressing del direttorio si fa più convincente. Grillo temporeggia: «Vediamo dove vuole arrivare…». Preferisce tornare al contrattacco con l’ultimatum del giorno prima. Olimpiadi e Minenna compresi. Dal Campidoglio arriva l’ok sulle Olimpiadi e una precisazione: la destinazione di Marra al personale è «temporanea». Su Minenna invece la chiusura è netta, nonostante l’improvvisa defenestrazione di De Dominicis.

Al direttorio non basta. «E’ sotto ricatto Beppe, non si spiega altrimenti» è la tesi di tutti. Di Maio è il più taciturno, la batosta presa per le mail e gli sms, che hanno rivelato come sapesse dell’assessora indagata, lo ha fiaccato. Ma è preoccupato anche di altro. Sa che ci sono altre mail e altri messaggi. Salvarlo è stato un obbligo nel M5S, ma il vaso di Pandora potrebbe aprirsi. Di Maio sa soprattutto che molti non hanno mai gradito la sua ascesa in solitaria, la visita ai lobbisti, le continue apparizioni in tv. «Ora non è così scontato che sarà il candidato premier». Ma gli rinfacciano anche di essere stato l’unico a proteggere Raggi. «Quella è una ragazzina che dovrebbe limitarsi a tagliare nastri». Nel direttorio che sembra muoversi compatto, le voci più critiche sono quelle di Fico, Ruocco e Sibilia. Di Battista aveva preferito schierarsi con Di Maio in difesa di Raggi. Forse perché, come più di qualcuno insinua nel Movimento, anche lui sapeva.

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Hamsik, l’agente: “Marek ama il Napoli, ha rifiutato tanti top team per l’azzurro”

Hamsik, l’agente ai microfoni del Corriere dello Sport

Ai microfoni del Corriere dello Sport, l’agente di Marek Hamsik, Juraj Vengol, ha dichiarato:  “Non sono certo io a svelare l’amore che lega Marek alla città e alla squadra: è lui stesso ad aver ribadito a più riprese di essere felice a Napoli e di avere questa maglia sulla pelle. In azzurro ha la possibilità di giocare ad alti livelli in campionato e di disputare la Champions league. Aspetti importanti nella vita di un calciatore. Offerta Juve per lui? Non solo. Non voglio entrare nei dettagli ma diciamo che nel corso di questi dieci anni molti grandi club di Premier, Serie A, Liga e Bundesliga si sono interessati a Marek. Lui, però, è ancora al Napoli. E un motivo ci sarà. Chiudere la carriera in azzurro? Potrebbe essere, ma è difficile dirlo ora. Nel calcio non si sa mai. Soprattutto perché Marek ha 29 anni e credo che possa giocare ad alti livelli fino ai 35. Comunque, penso che il passo d’addio avverrà in Slovacchia”.

GRAFICO- Palermo-Napoli, la Gazzetta: “Rivoluzione Palermo, due dubbi per Sarri”

Gazzetta dello Sport , le probabili formazioni

Palermo-Napoli, domani sera si scenderà in campo e si scioglieranno definitivamente tutti i dubbi di formazioni. Intanto, però, la Gazzetta prova ad abbozzare un primo schieramento per il Palermo di De Zerbi e il Napoli di Sarri. Per il tecnico toscano, dubbi in attacco: da chiarire chi scenderà in campo tra Mertens, Insigne, Milik e Gabbiadini.

IL GRAFICO 

probabili

 

Scintille tra Raggi e Grillo: la sindaca prova a recuperare Marra

Alta tensione fra Virginia Raggi e il fondatore dei Cinquestelle. La sindaca di Roma rigetta il diktat dei vertici del movimento e prova a recuperare Raffaele Marra mettendolo a capo del dipartimento del Commercio suscitando le ire di Beppe Grillo: “Questa qui è pazza”. Ma non è tutto perché Alessandro Di Battista, uscito vincitore dal palco di Nettuno, boccia le Olimpiadi a Roma, trascina la sindaca, ma solleva la protesta del Coni e dei medagliati a Rio: “Affossano il Paese”.

Via anche De Dominicis. La sindaca ripesca Marra e sfida il diktat dei vertici
Salta il neo assessore: è indagato. Sciolto il mini-direttorio
ROMA – Un giudice senza requisiti giuridici: l’ultima calamità sul Campidoglio prende le dimensioni della stravaganza e porta al nome di Raffaele De Dominicis, ex procuratore della Corte dei Conti che nei proponimenti della sindaca Virginia Raggi doveva occupare il posto di Marcello Minenna, l’assessore al Bilancio fra i protagonisti del filotto di dimissioni della scorsa settimana. «Una persona di primo rilievo, un servitore dello Stato che siamo onorati di avere al nostro fianco», aveva scritto Raggi lunedì. Ieri era giovedì e il giudizio aveva subito la drastica revisione: non ha i requisiti. Precisamente quelli giuridici, e la traduzione è arrivata poco dopo: De Dominicis è indagato per abuso d’ufficio. Un altro, come l’assessore all’Ambiente, Carla Muraro, inguaiato con la giustizia prima ancora di cominciare. Un record. Che De Domincis spiega secondo schemi prestampati: «Mi dichiaro vittima di un complotto!».

In serata, nel suo andirivieni dall’ingresso sul retro, Raggi è rientrata in Campidoglio per dettagliare alla giunta e ai consiglieri le ragioni del ripensamento. E lì per lì era sembrata una concessione alla leadership grillina molto turbata, diciamo così, dalla scoperta che De Dominicis aveva concesso la disponibilità non a Raggi ma all’avvocato Pieremilio Sammarco, titolare dello studio in cui Raggi ha fatto pratica e fratello del difensore di Cesare Previti. Per i cinque stelle, una macchia terribile. De Dominicis si era però presentato con le migliori intenzioni: «La festa è finita!». Non è nemmeno cominciata. E’ invece la cronaca che prosegue secondo una linea evoluta in arabesco: mentre Raggi comunicava attraverso Facebook – ormai una specie di organo ufficiale dell’amministrazione romana – che «siamo già al lavoro per individuare una nuova figura» (si sottolinei l’uso dell’avverbio «già»), prendeva a girare voce che il no ufficiale alle Olimpiadi del 2024 verrà dato a ore. Roba che passa quasi inosservata in pomeriggi in cui si fatica a tenere dietro a una cronaca dall’andamento psichedelico.

Fin lì, infatti, la notizia era lo scioglimento del direttorio locale costituito per affiancare Raggi, o tenerla d’occhio, e costituito da Fabio Massimo Castaldo, Gianluca Perilli e dalla coppia di fidanzati Stefano Vignaroli e Paola Taverna. Con massima soddisfazione di tutti, del direttorio molto contento di lasciare Raggi al suo destino, e di Raggi molto contenta di non avere più scocciatori fra i piedi. Da quello che si è capito, Raggi ormai procede per conto proprio, immersa nei suoi giri, quelli della più attiva destra romana, e nell’ostilità di Beppe Grillo e della non-struttura. Non sembra nemmeno più una del Movimento, tanto che ancora ieri è andata avanti la sfibrante discussione a proposito dell’opportunità di levarle il simbolo. Per ora non si fa. Sarebbe un disastro d’immagine mai visto nella pur fantasiosa politica italiana. E il gesto della tregua è stato di spostare Raffaele Marra dal ruolo di vice capo di gabinetto a quello di capo del dipartimento del personale, in attesa che poi gli si trovi un’occupazione adeguata. Un gesto di tregua perché Marra, ex ufficiale della Guardia di finanza, è stato direttore dell’ufficio per le politiche abitative del Campidoglio con Gianni Alemanno sindaco. Insomma, un altro impuro. Come impuro sarebbe Salvatore Romeo, che in Comune ci lavora dal ’99: messo in aspettativa, è stato riassunto da Raggi con stipendio triplo nella posizione di capo della segreteria; ora lo stipendio sarà nuovamente tagliato e gli verrà levata qualche delega, di modo che faccia meno danni (nella visione ortodosso-grillina, naturalmente).

Non è finita qui: in questo scambio di prigionieri, Raggi è riuscita a confermare Muraro, poiché dell’inchiesta a suo carico non si conoscono i contorni, e nonostante ieri i carabinieri siano andati a prelevare altri documenti all’Ama, l’azienda della nettezza urbana in cui Muraro avrebbe commesso i suoi peccatucci, sempre che li abbia commessi. Tutto in una giornata che doveva essere di passaggio, e trascorsa dalla sindaca dietro quattro mura, fra voci incontrollate di fughe a prendere il figlio alla scuola calcio, e una apparizione in pubblico alla mattina, quando aveva preso parte alle celebrazioni dell’8 settembre, giorno dell’armistizio. Il problema è che il 9 cominciò la guerra civile.

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lastampa/Via anche De Dominicis. La sindaca ripesca Marra e sfida il diktat dei vertici MATTIA FELTRI, AMEDEO LA MATTINA

De Zerbi: “Sono emozionato, peccato per la squalifica. Lavoreremo anche di notte”

De Zerbi, le sue parole

Il Corriere del Mezzogiorno riporta alcune dichiarazioni rilasciate dal nuovo tecnico del Palermo, Roberto De Zerbi: “E’ emozionante incontrare il Napoli. So che in Serie A è il top e non sarà facile, ma credo di aver coraggio e idee per far bene. Purtroppo non ho tempo di assaporare questa emozione, ammetto di non riuscir a godermi appieno l’arrivo in questo nuovo campionato. Mi brucia tanto non esserci per la squalifica, che mi compromette un momento storico della mia vita, ma devo concentrarmi e preparare il match nei migliori dei modi. Ho detto ai ragazzi che per affrontare il Napoli dovremo lavorare anche di notte. La squadra che affronteremo è tra le più organizzare, ma voglio giocare con una mentalità chiara. Hamsik? Mi fa piacerlo incontrarlo, è un giocatore completo, un fuoriclasse. Le cose sono cambiate, lui ancora gioca ed è sulla cresta dell’onda, io invece alleno. Vorrà dire che sono già invecchiato.” 

Hamsik dovrà segnare di più per il bene del Napoli, ma Rog scalpita…

La Gazzetta dello Sport su Hamsik

Hamsik dovrà segnare di più, e arrivare in doppia cifra, per compensare le reti del pipita Higuain. Sarri è stato chiaro: per non rimpiangere Gonzalo, tutti dovranno dare il massimo ed alzare l’asticella dei propri limiti. Attenzione, però: non sarà facile per Marek Hamsik. Dietro di lui, infatti, c’è un campioncino di nome Rog, che non vede l’ora di mettere in mostra le sue qualità. E’ un piccolo bomber, Marko, con 5 reti firmate nelle prime uscite con la Dinamo Zagabria. Come Hamsik, più giovane ma con molta meno esperienza. Il ragazzo potrà spesso mettere in difficoltà il mister e i suoi compagni, a suon di prestazioni interessanti, per assicurarsi una maglia da titolare.

Reina: “Qui a Napoli mi sento importante, attenta Juve…”

Pepe Reina ai microfoni di un portale inglese

Ai microfoni di Joe, portale inglese di informazione, Pepe Reina ha dichiarato:  “Il nostro obiettivo è semplice, combattere come leoni. La Juve è favorita, abbiamo una rivale molto difficile da superare, viste le risorse che hanno. Ma noi ora abbiamo una squadra migliore e tutto ciò che possiamo fare è dare tutto quello che abbiamo e vedremo dove ci porta. Sono davvero felice di essere qui. Si tratta di un club che mi ha fatto sentire veramente importante. Poi quest’anno giocheremo anche in Champions. Hart al Torino? E’ più difficile quando un portiere deve cambiare squadra. Un giocatore di movimento ha molte più opzioni, ma per un portiere che vuole giocare ad alto livello non ci sono molte possibilità. Ho giocato contro Hart e so che è un portiere bravo. Nessuno dovrebbe mettere in dubbio le sue capacità. Il gioco è cambiato e molti allenatori ora cercano portieri che siano in grado di avviare la costruzione del gioco. Ormai non siamo più portieri, ma giocatori di movimento dalla porta. Guardiola, in particolare, cerca un portiere così. Per questo è arrivato Claudio Bravo dal Barça, è troppo importante per il modo di giocare del City e non ha bisogno di imparare i metodi di Guardiola. Per questo Hart è stato sostituito. Guardiola?  E’ stato il mio primo capitano a Barcellona e già allora si poteva dire, non solo che sarebbe diventato un allenatore, ma anche che sarebbe diventato un top-manager. Era sempre il leader, dentro e fuori dal campo, era come avere un allenatore in campo perchè pensava sempre a quello che la squadra poteva fare per giocare meglio. In Italia il calcio è più tattico e meno fisico. I portieri hanno molta più protezione di quanto accade in Inghilterra, se si esce su una palla alta sotto pressione, ci sono molte più possibilità che verrà dato un calcio di punizione. Ogni gni squadra ha il suo tipo di gioco, ma direi che dopo gli azzurri, la scorsa stagione il Toro è stata una delle che giocava più corta, quindi significa che il portiere viene coinvolto. Ora con Mihajlovic, il loro stile diventerà un po’ diverso, ma Hart non avrà problemi.”

Paralimpiadi Rio 2016: tutti i risultati e i podi di giovedì 8 settembre

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TUTTI I PODI DELLA PRIMA GIORNATA DELLE PARALIMPIADI 2016

ATLETICA

5000 metri maschili T11

1 Mushai Samwei Kimani (Ken)

2 Odair Santos (Bra)

3 Bll Wilson (Ken)

 

Lancio del peso maschile F32

1 Athanasios Konstantinidis (Gre)

2 Lahouari Bahlaz (Alg)

3 Dimitrios Zisidis (Gre)

 

Lancio del disco maschile F52

1 Aigar Apinis (Let)

2 Robert Jachimowicz (Pol)

3 Velimir Sandor (Cro)

 

Salto in lungo maschile T11

1 Ricardo Costa De Oliveira (Bra)

2 Lex Gillette (Usa)

3 Ruslan Katyshev (Ucr)

 

Lancio del peso uomini F12

1 Kim Lopez Gonzalez (Spa)

2 Saman Pakbaz (Iri)

3 Roman Danyliuk (Ucr)

 

Lancio del peso femminile F57

1 Angeles Ortiz Hernandez

2 Nassima Saifi

3 Nadia Medjmedi

 

Lancio del peso maschile F41

1 Niko Kappel (Ger)

2 Bartosz Tyszkowsky (Pol)

3 Xia Zhiwei (Cin)

 

Lancio del disco maschile F37

1 Khusniddin Norbekov (Uzb)

2 Mindaugas Bilius (Lit)

3 Xia Dong (Cin)

 

Salto in lungo femminile T47

1 Anna Grimaldi (Nzl)

2 Yunidis Castillo (Cub)

3 Carlee Beattie (Aus)

 

100 metri femminili T53

1 Huang Lisha

2 Zhou Hongzhuan

3 Angela Ballard

 

CICLISMO SU PISTA

Inseguimento Individuale 3000 metri femminile C1-2-3

1 Megan Giglia (Gbr)

2 Jamei Whitmore (Usa)

3 Alyda Norbgruis (Ola)

 

Inseguimento Individuale 3000 metri femminile C4

1 Shawn Morelli (Usa)

2 Susan Powell (Aus)

3 Megan Fisher (Usa)

 

Inseguimento Individuale 3000 metri femminile C5

1 Sarah Storey (Gbr)

2 Crystal Lane (Gbr)

3 Samantha Bosco (Usa)

 

Inseguimento individuale 4000 metri maschile B

1 Steve Bat (Gbr)

2 Vincent Ter Schure (Ola)

3 Stephen De Vries (Ola)

 

JUDO

Donne – 48 Kg

1 Li Liquing (Cin)

2 Carmen Brussin (Ger)

3 Yuliya Halinska (Ucr)/Ecem Tasin (Tur)

 

Uomini – 60 Kg

1 Sherzod Namozov (Uzb)

2 Makoto Hirose (Jpn)

3 Uugankhuu Bolormaa (Mgl)/Alex Bologa (Rom)

 

Donne – 52 kg

1 Sandrine Martinet (Fra)

2 Ramona Brussing (Ger)

3 Sevinch Salaeva (Uzb)/Cherine Abdellaoui (Alg)

 

Uomini – 66 Kg

1 Utkirjon Nigmatov (Uzb)

2 Bayram Mustafayev (Aze)

3 Satoshi Fujimoto (Jpn)/Davyd Khorava (Ucr)

 

SOLLEVAMENTO PESI

Uomini – 49 Kg

1 Le van Cong (Vie)

2 Omar Qarada (Gio)

3 Nando Tunkel (Ung)

 

Donne – 41 kg

1 Nazmiye Muratli (Tur)

2 Zhe Cui (Cin)

3 Ni Nengah Widiasih (Ini)

 

TIRO A SEGNO

Carabina 10 metri femminile

1 Veronika Varodicova (Svk)

2 Zhang Cuiping (Cin)

3 Yan Yaping (Cin)

 

Carabina 10 metri maschile

1 Dong Chao

2 Abdulla Sultan Alaryani

3 Kim Suwan

 

NUOTO

100 dorso maschili S6

1 Zheng Tao (Cin)

2 Jia Hongguang (Cin)

3 Iaroslav Semenenko (Ucr)

 

100 dorso femminili s6

1 Song Lingling (Cin)

2 Lu Dong (Cin)

3 Khrull Oksana (Ucr)

 

400 stile libero maschili s8

1 Oliver Hynd (Gbr)

2 Haijiao Xu (Cin)

3 Yinan Wang (Cin)

 

400 stile libero femminili s8

1 Lakeisha Patterson (Aus)

2 Jessica Long (Usa)

3 Stephanie Millward (Gbr)

 

100 rana maschili SB9

1 Kevin Paul (Rsa)

2 Denys Dubrov (Ucr)

3 Duncan Van Haaren (Ola)

 

100 rana donne SB9

1 Lisa Kruger (Ola)

2 Harriet Lee (Gbr)

3 Chantalle Zijderveld (Ola)

 

100 stile libero maschili s4

1 Jo Gi Seong (Kor)

2 Jin Zhipeng (Cin)

3 Michael Schoenmaker (Ola)

 

100 stile libero femminili s3

1 Zulfiya Gabidullina (Kaz)

2 Peng Qiuping (Cin)

3 Olga Sviderska (Ucr)

 

100 dorso maschili s14

1 Lee in Kook (Kor)

2 Marc Evers (Ola)

3 Takuya Tsugawa (Jpn)

 

100 dorso femminili s14

1 Bethany Firth (Gbr)

2 Marlou Van der Kulk (Ola)

3 Jessica-Jane Applegate (Gbr)

 

100 farfalla maschili s13

1 Ihar Boki (Bie)

2 Kirl Pankobv (Uzb)

3 Muzaffar Tursunkhujaev (Uzb)

 

100 farfalla femminili s13

1 Rebecca Myers (Usa)

2 Muslima Odilova (Uzb)

3 Fotimakhov Amilova (Uzb)

 

200 stile libero maschili s5

1 Daniel Dias (Bra)

2 Roy Perkins (Usa)

3 Andrew Mullen (Gbr)

 

200 stile libero femminili s5

1 Zhang Li (Cin)

2 Teresa Perales (Spa)

3 Sarah Louise Rung (Nor)

 

100 dorso maschili s7

1 Ievgenii Bogodaiko (Ucr)

2 Jonathan Fox (Gbr)

3 Italo Pereira (Bra)

 

100 dorso femminili s7

1 Ke Liting (Cin)

2 Zhang Ying (Cin)

3 Rebecca Dubber (Nzl)

 

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Immagine: wikipedia

Sangiuseppese-Juve Stabia Berretti 1-4, il tabellino del match

Il tabellino del match

Ancora circa quindici giorni al via del campionato, ma la Berretti della Juve Stabia sembra essere già pronta. Importante e convincente la prova delle Vespette di Domanico Panico che hanno avuto la meglio della Sangiuseppese, compagine di Promozione. Squadra in progresso fisico che ha mostrato buona intensità. Novità nel modulo scelto dal tecnico gialloblù con un nuovo 4-2-3-1. Risultato finale 1-4 per le Vespe grazie ai gol di Di Balsamo, Matassa, Contieri, Vacca. Questo il tabellino del match:

PRIMO TEMPO – Borrelli F, Strianese, Bisceglia, Rubino, Elefante, Mauro, Scognamiglio, Di Balsamo, Matassa, Procida, Chirullo.

SECONDO TEMPO – Bianco, Iengo, Borrelli E., Naso, Granata, Vecchione, Sorrentino, Di Balsamo, Del Prete, Vacca, Contieri

All. Domenico Panico

a cura di Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA

Juve Stabia, quando il pubblico fa la differenza: abboniamoci!

Lo Stabia chiamò? Allora abboniamoci

Giorni fa la Juve Stabia ha inaugurato la campagna abbonamenti con lo slogan “Lo Stabia chiamò” (CLICCA QUI), i tifosi prima della gara con il Melfi hanno recepito il messaggio e la parola d’ordine è stata: abboniamoci!  La partita casalinga contro il Melfi ha dimostrato, qualora fosse stato necessario, quanto il pubblico stabiese sia in grado di incidere sulle prestazioni e sui risultati della Juve Stabia.

Nonostante il Menti non abbia fatto registrare il pienone, i tifosi presenti hanno trascinato la Juve Stabia ad una super prestazione che ha annientato gli uomini di Nicola Romaniello. La domanda sorge quindi spontanea: se con 1476 tifosi (dato ufficiale di domenica n.d.a.), le Vespe sono state in grado di volare sulle ali dell’entusiamsmo, cosa succederebbe se lo stadio Romeo Menti tornasse ad essere gremito?

La nostra redazione, da sempre vicina alle vicende gialloblù, ha avuto modo di constatare come il tifo del Menti abbia colpito i calciatori stabiesi. Alcuni di loro, dopo la gara col Melfi, hanno confessato che lo stadio stabiese mette i brividi anche con 1500 spettatori ed, anzi, si sono chiesti, ammirati, quanto possa essere passionale una volta che sarà colmo.

Competere con piazze che fanno registrare 8000 abbonamenti (Lecce su tutte) è a dir poco proibitivo ma la passione dei tifosi stabiesi è tale da compensare anche le assenze allo stadio.

Alla luce di queste considerazioni assume ancora più valore la proroga della campagna abbonamenti della Juve Stabia fino al 14 settembre, segno che le Vespe vogliono il sostegno della piazza. Che sia curva, tribuna scoperta o tribuna coperta non fa differenza..l’importante è sostenere le Vespe.

Il dato attuale parla di circa 660 tessere staccate ma si spera che il numero possa aumentare.

Solo insieme si possono raggiungere grandi traguardi e pensare di poter puntare ad un obiettivo importante quanto difficile da raggiungere.

E poi volete mettere la bellezza di festeggiare le vittorie con la squadra e di fare il geyser sound, ammirato domenica sotto la Curva Sud, con uno stadio pieno?

La Juve Stabia vista domenica merita fiducia..abboniamoci!

Raffaele Izzo

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Langella (Ala): sgravi per assumere le donne al primo impiego

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Aspettando la legge di Bilancio al Senato: Pietro Langella* (Ala)

Il vicepresidente della commissione di Palazzo Madama, Pietro Langella (Ala), anticipa al VELINO le priorità del gruppo: i verdiniani pensano a sgravi per assumere le donne al primo impiego

Rinnovare gli incentivi sulle assunzioni già esistenti e al tempo stesso aggiungerne di nuovi, ad esempio a favore dell’occupazione femminile. Queste le priorità da introdurre nella legge di bilancio secondo i parlamentari verdiniani. “Bisogna confermare quelli che già ci sono ma anche a pensare a qualcosa di nuovo. Ad esempio noi vorremmo che le donne al primo impiego avessero un incentivo ad hoc: quasi il 100 per cento degli sgravi fiscali per le aziende e un versamento dei contributivi totalmente a carico dello Stato per i primi due anni, in modo di favorire anche chi parte dall’apprendistato” anticipa al VELINO il vicepresidente della commissione Bilancio al Senato, Pietro Langella. Un aspetto, quello delle agevolazioni per favorire l’occupazione rosa, su cui è attualmente al lavoro l’ufficio legislativo del gruppo Ala di Palazzo Madama. “In ogni caso la priorità dev’essere quella di favorire le piccole e medie imprese, che sono il cardine del tessuto produttivo italiano – aggiunge Langella -. Per questo occorre abbassare le tasse e incentivare gli investimenti privati, soprattutto nel settore delle eccellenze, del turismo e dell’artigianato. C’è crisi e serve aumentare la spesa, se necessario anche andando contro le direttive europee”.

vivicentro.it/politica/ (Agv/News/ Paolo Fantauzzi)

Allan: “Champions grande opportunità. Città unica e tifosi stupendi”

Il centrocampista azzurro Allan Marques Loureiro, noto semplicemente come Allan, ha rilasciato un’ intervista ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato:
Sul Palermo: “Sappiamo che il Palermo è una grande squadra ed ha anche cambiato allenatore. I giocatori avranno uno stimolo in più”.
Tour de force: “Ci attendono 22 giorni bellissimi in cui giocheremo sempre. Sicuramente non sarà facile ma abbiamo lavorato molto per essere al meglio. Dobbiamo ragionare partita per partita”.
Champions League: “Per me è una grande opportunità poter giocare questa competizione, prima però dobbiamo pensare al Palermo”.
Sulla squadra: “Abbiamo davvero un gruppo compatto e unito proprio come una grande famiglia. Non conta il singolo ma il Napoli in generale”.
Concorrenza a centrocampo: “E’ un bene essere in competizione anche se credo che nelle prossime partite non ci dovrebbero essere titolarissimi”.
Higuain: “Di sicuro ha dato un grande contributo l’ anno scorso ma non c’ era solo lui, tutta la squadra ha fatto bene. Ora bisogna dare fiducia a Gabbiadini e Milik che sono davvero bravi”.
Seconda stagione al Napoli: “Qui hanno accolto benissimo me e la mia famiglia. Mi auguro di poter dare il massimo per questa città e questi splendidi tifosi che”.
Nazionale: “Il sogno di tutti, sin da bambini, indossare quella maglia. Continua a lavorare per arrivarci e prima o poi ci riuscirò”.
In campo vi divertite a giocare: “E’ quello che ci chiede anche il mister quando scendiamo in campo: divertirci e far divertire la gente. E questo è un fattore molto importante”.
Su Tommaso Starace: “Ci porta sempre il caffè… mi auguro possa restare a lungo con noi, ormai fa parte dello spogliatoio.
Numero di maglia: “Ho scelto il 5 semplicemente perché mi piaceva”.

Cenni (Pd): cruciali investimenti pubblici e sicurezza edifici

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Aspettando la legge di Bilancio alla Camera: Susanna Cenni*

Rimpinguare le risorse per la difesa del suolo: così al VELINO Susanna Cenni* (Pd) della V Commissione della Camera. E su flessibilità in uscita: bisogna “capire quali saranno i costi”

Investimenti pubblici, pensioni e messa in sicurezza degli edifici in seguito alla recente emergenza sismica che ha colpito il nostro Paese. Questi i temi cruciali da portare avanti con maggiore urgenza nella discussione sulla legge di Bilancio, ex legge di Stabilità, secondo Susanna Cenni (Pd) della V Commissione della Camera (Bilancio, Tesoro e Programmazione).

In particolare – ha detto Cenni al VELINO – bisognerà trovare il modo di “rimpinguare le risorse per la difesa del suolo”. Sull’argomento pensioni e sugli interventi relativi alla flessibilità in uscita, bisognerà discutere e– ha sottolineato Cenni – cercare di capire quali saranno i costi. Un tema di assoluta priorità – ha ribadito – resta comunque e senza dubbio quello degli investimenti pubblici. Per quanto riguarda le tempistiche previste, entro la prossima settimana – ha concluso Cenni – sarà possibile comunque avere “un quadro più completo”.

vivicentro.it/politica/ – (AGV NEWS/Andrea Di Nino)

NOTE BIBLIOGRAFICHE:

* Susanna Cenni (Monteroni d’Arbia, 17 aprile 1963) è una politica italiana.
Diplomata, ha vissuto l’esperienza politica fin da giovane. Ha ricoperto incarichi nel Partito Comunista Italiano, poi nei Democratici di Sinistra in Valdelsa, infine nella federazione di Siena e negli organismi regionali toscani. Nel 2007, aderendo convintamente al percorso di nascita del Partito Democratico, è stata eletta nella Costituente nazionale.

Dal 2000 al 2005, ha ricoperto l’incarico di assessore della Regione Toscana al turismo, commercio, fiere nel primo mandato di Claudio Martini. Dal 2005 è stata assessore regionale all’agricoltura, foreste, caccia, pesca e quello alle pari opportunità uomo-donna.

Alle elezioni politiche del 14 aprile 2008 è stata eletta alla Camera dei deputati nelle liste del Partito Democratico. Elezione che si ripete anche nel 2013.

wikipedia

Napoli-Benfica, da domani parte la prevendita: tutte le info

I biglietti per la gara SSC Napoli – SL Benfica del 28 settembre 2016 ore 20.45 valida per il Group Stage di Champions League saranno posti in vendita a partire da venerdì 9 settembre ore 10:00.

Gli abbonati della stagione 2016.17 avranno una precedenza sul posto, fino alle ore 24.00 di lunedì 12 settembre.

Modalità di acquisto per gli abbonati:
a. i titolari di tessera del tifoso “Club Azzurro Card” , della Fidelity Card ” Fan – Away” e “Fan Stadium” con caricamento del titolo di accesso in modalità digitale presso tutti i punti vendita e modalità on-line;
b. gli abbonati titolari di voucher elettronico con rilascio di biglietto cartaceo esclusivamente presso i punti vendita abilitati.

Tutti i posti liberi da abbonamenti saranno in vendita contestualmente, dunque a partire da venerdì 9 settembre ore 10:00.

I prezzi dei tagliandi per la gara SSC Napoli – SL Benfica del 28 settembre 2016 sono:
Tribuna d’ Onore € 100
Tribuna Posillipo € 90
Tribuna Nisida € 65
Tribuna Family Adulto € 20/ minore € 5
Distinti € 50
Curve € 40
Non sono previsti biglietti a tariffa ridotta.

La SSC Napoli ricorda che per i possessori di tessera del tifoso Club Azzurro Card, di Fidelity Card e Club Azzurro Card e’ possibile acquistare anche on line.
Per effettuare l’acquisto è sufficiente collegarsi al sito web ufficiale della SSC Napoli, www.sscnapoli.it e cliccare nella sezione “insieme allo stadio” oppure accedere direttamente dal banner “ ticket on line” presente nella home page del sito ufficiale SSC Napoli.

Gli utenti saranno indirizzati al sito Listicket di Lottomatica, nel quale, dopo essersi registrati, potranno acquistare il biglietto caricandolo elettronicamente sulla Club Azzurro Card ( Tessera del Tifoso) e/o Fan- Away(Fidelity Card). Alla transazione potranno essere aggiunte, da Listicket, commissioni di pagamento.
Questa modalità di vendita prevede che il titolo di accesso venga associato alla Club Azzurro Card, Fan-Away e/o Fan Stadium Card che, quindi, dovrà essere utilizzata sia per inserire il numero identificativo al momento dell’acquisto, sia per l’accesso ai tornelli dello stadio tramite la lettura del codice a barre.
Il posto assegnato allo stadio sarà indicato sul documento segnaposto la cui stampa, è disponibile all’indirizzo internet:

inserendo le informazioni richieste sulla pagina e procedendo, nella pagina successiva, attraverso il link Stampa Segnaposto.

Il documento segnaposto deve essere obbligatoriamente stampato e presentato ad ogni richiesta del personale di controllo presente allo stadio, ma il documento segnaposto, da solo, non rappresenta titolo d’accesso valido per l’ingresso.
Infatti per accedere allo stadio, è indispensabile portare con sé la propria Club Azzurro Card , il documento segnaposto ed un documento di riconoscimento.
La SSC Napoli ricorda che per gli utilizzatori della Club Azzurro Card ( sia abbonati, che utenti di singolo evento), per ogni settore vi sono degli ingressi riservati.

 

Da sscnapoli.it

Anticipo serie B 9 novembre: Cesena-Carpi

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Venerdì 10 settembre, è il giorno in cui scenderanno in campo al Dino Manuzzi alle ore 20:30 Cesena-Carpi per l’anticipo della terza giornata di campionato. La gara sarà arbitrata dal signor Daniele Chiffi di Padova coadiuvato dagli assistenti De Troia-Santoro.

I padroni di casa giocheranno la seconda partita in campionato dato che la scorsa partita ad Ascoli fu rinviata per gli eventi tragici del terremoto, il tecnico Massimo Drago schiererà il 4-3- 3 confermando la formazione impegnata nella prima giornata contro il Perugia. Dopo il pareggio ottenuto nella scorsa giornata la squadra di casa cercherà di ottenere i tre punti, affidandosi al tridente d’ attacco Ciano-Garritano-Djuric.

Gli ospiti nella scorsa gara hanno pareggiato in casa contro il Benevento con il risultato di 1-1 , ora i ragazzi di mister Castori che ambiscono alla promozione dovranno puntare alla vittoria esterna ma non sarà facile, anche per la squalifica del centrocampista centrale Lorenzo Lollo che sarà rimpiazzato molto probabilmente dal centrocampista palermitano Antonio Di Gaudio. Mister Castori schiererà il solito 4-4- 2 con il tandem d’ attacco formato da Lasagna-Catellani , con l’inserimento a partita in corso dell’ altro attaccante esperto De Marchi.

Il match si prospetta molto equilibrato ed entrambe le squadre vorranno uscirne vittoriose ma l’ ipotesi del pareggio è molto quotata.

Alfonso Donnarumma