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GRAFICO- Prezzi Champions, costa più andare San Paolo che a Dortmund

 40 euro un biglietto in curva, scoppia la polemica

Ritorna la Champions e con sé le polemiche. Aurelio De Laurentiis ha fissato il prezzo delle curve a 40 euro per il primo match in casa degli azzurri contro il Benfica. Tanti, tantissimi soldi per i tifosi azzurri, che dopo l’aumento degli abbonamenti, dovranno fronteggiare anche quest’ulteriore spesa.

 

Il DATO

L’edizione odierna del Corriere dello Sport ha messo a confronto i prezzi dei tagliandi delle migliori 16 d’Europa, stilando una classifica delle società più care della competizione. Il Napoli risulta al sesto posto della graduatoria, avanti a superpotenze come Borussia Dortmund e Manchester City. Gli azzurri come il Real Madrid, più costosi solo il Psg, Arsenal, Atletico Madrid, Juventus e Barcellona.   psg

Gazzetta su Milik: “Servono i suoi gol, segnare è un obbligo”

Milik, Palermo occasione d’oro

E’ di nuovo tempo di Arek Milik. L’attaccante, questa sera, potrebbe vincere il ballottaggio con Manolo Gabbiadini e partire titolare per la seconda volta consecutiva. La Gazzetta dello Sport, oggi in edicola, scrive: “Di certo, non s’è tirato indietro, nemmeno quando gli hanno prospettato il paragone con Higuain. Avrebbe potuto spaventarsi soltanto all’idea dell’accostamento, ma lui ha risposto nell’unica maniera che gli era possibile: segnando. E’ importante la sostanza, comunque e, dunque, la concretezza. Un’esigenza più che una richiesta, perché la stagione è agli albori e gli impegni saranno tanti. Da Milik si pretenderanno i gol, gli verrà chiesta la concentrazione massima sotto rete per evitare errori come quelli che hanno caratterizzato la sua prestazione con la nazionale polacca, contro il Kazakistan, per il girone di qualificazione al prossimo Mondiale in Russia. Due pali colpiti da buona posizione, che avrebbero potuto dare i tre punti alla Polonia che ha dovuto subire, invece, il ritorno dell’avversario”.

Lavoro nero e caporalato nell’agricoltura, italiche vergogne

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Tra gli aspetti più vergognosi del lavoro nero (che frutta 206 miliardi all’anno, il 13 per cento del Pil) c’è il caporalato nell’agricoltura del Sud. Salari fino a 3 euro all’ora per giornate di 12-16 ore, soprusi contro i lavoratori, lauti guadagni esentasse per le aziende. Parlare di integrazione degli stranieri qui è un po’ dura.

Sulla pelle degli immigrati: il sommerso in agricoltura

Se il sommerso vale in totale il 13 per cento del Pil italiano, in agricoltura il lavoro irregolare supera il 18 per cento. A trarne altissimi profitti è il sistema del caporalato. Che va contrastato non solo per ragioni etiche, ma perché l’integrazione è presupposto per lo sviluppo del territorio.

Forza lavoro in larga parte extracomunitaria

La manodopera straniera offre notevoli opportunità, ancora oggi sottovalutate. Tuttavia, l’immigrato non integrato nella società alimenta fatalmente il sommerso e catalizza il lavoro nero. Secondo l’Istat, l’economia sommersa frutta ben 206 miliardi di euro, il 13 per cento del Pil: dato preoccupante se si considera anche il mancato contributo al pagamento dei servizi pubblici.
In agricoltura, il numero totale di occupati è in larga parte costituito da extracomunitari. In aumento in tutta Italia, nel settore la presenza di stranieri è raddoppiata in soli dieci anni, e non vi è zona della penisola in cui si sia registrata una flessione.

Grafico 1 – Lavoratori Stranieri in Agricoltura in Italia

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Fonte: Inea 2013

Il lavoro degli immigrati in agricoltura è dunque economicamente rilevante. Ma quasi il 18 per cento di loro è irregolare – il dato più alto di tutti i settori. Ciò principalmente perché le imprese agricole, che già beneficiano di leggi semplificate, hanno necessità di un incremento in manodopera per poche settimane l’anno e quindi ricorrono a lavoratori stagionali, spesso stranieri e irregolari. Lavoro nero significa sfruttamento, violazione di diritti fondamentali, danno per l’erario e linfa per la criminalità che gestisce il sommerso.

L’economia del caporalato

Alcuni dati aiutano a inquadrare il fenomeno degli stranieri irregolari in agricoltura. In Puglia e Calabria, per esempio, permangono realtà di braccianti immigrati sottopagati: agli extracomunitari irregolari si applica il pagamento “a cottimo”, che li spinge ad accettare paghe fino a 3 euro l’ora, per dodici-sedici ore di lavoro al giorno. Una situazione non solo eticamente inaccettabile, ma economicamente inefficiente: da un lato non si premia la qualità del lavoro, dall’altro si frena l’integrazione, volano di sviluppo economico.
Al centro di tutto c’è il fenomeno del caporalato, un “sistema di reclutamento della manodopera attuato nel Meridione a opera dei caporali”, secondo la definizione dei dizionari – ed è preoccupante il legame fra caporalato e Meridione. Un esempio significativo: nel ghetto di Rignano Scalo, a circa 20 chilometri da Foggia, si stima che durante l’estate siano presenti 2mila-2.500 braccianti africani. Lo strumento su cui si fonda il caporalato è il trasporto sul luogo di lavoro, in assenza di un sistema di trasporto pubblico o privato alternativo: per usufruirne l’immigrato deve accettare di trasferire al caporale 5 euro del suo già misero guadagno giornaliero. In media, dunque, il ricavo giornaliero del lavoratore è di soli 18 euro netti.
Facciamo l’esempio di una superficie di circa 27mila ettari coltivata a pomodoro: nel 2014, la produzione territoriale complessiva è stata di circa 9 milioni di cassoni da tre quintali (quelli utilizzati per il trasporto del pomodoro). Ogni lavoratore migrante raccoglie mediamente un cassone all’ora, con un dato medio giornaliero di dieci cassoni, il che equivale a circa 900mila giornate lavorative. Il periodo di raccolta del pomodoro dura sostanzialmente due mesi (giugno-luglio) e per ogni giornata di raccolta abbiamo almeno 10-15 mila lavoratori, quasi esclusivamente migranti, in parte non regolari.
Il caporale prende da 1 a 2 euro a cassone, a seconda del livello di produttività del campo, per una mole di illeciti legati alla sola raccolta fra i 9 e i 18 milioni di euro. Se aggiungiamo che per 60 giorni (900mila giornate) il caporale riscuote 5 euro per ogni viaggio verso il luogo di lavoro, totalizziamo altri 9 milioni di euro. In più, i caporali gestiscono il ghetto e riscuotono circa 200 euro al mese a testa per l’alloggio: per la sola Rignano si stimano altri 500mila euro. I caporali speculano anche sul pasto che forniscono, con circa 2-3 euro di rincaro medio: considerando circa 15mila migranti al giorno per 60 giorni di lavoro significa altri 2,7 milioni di euro. Inoltre il caporale può lucrare sulla ricarica elettrica di ogni telefono cellulare (circa 3 euro a ricarica): con una stima media di una ricarica ogni due giorni, si desume un ulteriore ricavo di un milione di euro.
Dalla semplice somma matematica si ricava che la quantità di denaro che ruota attorno al caporalato nel periodo della raccolta del pomodoro oscilla fra i 21 e i 30 milioni di euro. Dunque sui 27-36 milioni di euro di ricavo dalla raccolta, circa 6-7 milioni di euro sono intercettati dai braccianti, mentre oltre l’80 per cento alimenta l’economia sommersa, è profitto per il sistema del caporalato.
A livello nazionale il bilancio è pesante: con un volume d’affari di circa 17 miliardi di euro, il caporalato pesa sull’economia per oltre 600 milioni di euro di mancato gettito fiscale.
L’attenzione politica per contrastare il caporalato è forte, ma molto ancora resta da fare: l’integrazione è presupposto fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e la presa di coscienza dell’entità del fenomeno è il primo passo.

FABIO GAETANO SANTERAMOsanteramo

Fabio G. Santeramo (Msc, PhD) è ricercatore di Economia Agraria presso l’Università di Foggia. Ha completato gli studi in Italia (Università di Bari “A. Moro” e Università di Napoli “Federico II”) e negli USA (Iowa State University e North Carolina State University). Ha trascorso periodi di ricerca presso la Duke University, l’Iowa State University, e la Georg-August-Universität Göttingen, e collaborato a progetti di ricerca di Commissione UE, FAO, IFPRI, CIHEAM. Nella sua ricerca si occupa principalmente di commercio internazionale, gestione del rischio, e di economia e politica agraria.

lavoce.info/Sulla pelle degli immigrati: il sommerso in agricoltura (Fabio Gaetano Santeramo)

Legalizzare o non legalizzare la Cannabis? I Pro e i Contro

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In Parlamento discute di legalizzazione della cannabis. Abolire il divieto toglie soldi alla criminalità e riduce le attività illegali ad essa collegate. Ma rischia di far salire il consumo di droghe, anche più pesanti. Sostituire una tassa al divieto porta entrate fiscali la cui entità dipende dall’aliquota fissata e dalla capacità di sopravvivenza del mercato nero.

Il parlamento riprenderà tra poco l’esame del disegno di legge sulla legalizzazione della cannabis. Gli argomenti portati a favore e contro il provvedimento sono numerosi. È dunque utile riassumerli e discuterli. Dalle entrate fiscali al sovraffollamento delle carceri, ecco i probabili effetti.

Effetti su entrate fiscali e numero di consumatori

Il parlamento riprenderà tra poco l’esame del disegno di legge sulla legalizzazione della cannabis. Credo sia utile riassumere – e discutere – i principali argomenti a favore e contro.
Legalizzare la cannabis farà aumentare le entrate fiscali? Sicuramente nascerà un mercato legale, ma ciò non vuol dire che quello illegale scomparirà del tutto. Anzi, è molto probabile che ne rimarrà comunque uno illegale parallelo, un po’ come succede in alcune città per le sigarette. Un esempio concreto viene dagli Stati Uniti: gli stati di Washington e Colorado hanno legalizzato l’uso ricreativo della cannabis, ma la quota di mercato illegale continua ad attestarsi, rispettivamente, al 30 e 40 per cento.
Più alte saranno le tasse sulla produzione e consumo e più alta sarà la quota di mercato illegale e, quindi, più basso il gettito. L’ideale sarebbe iniziare con un livello di tassazione relativamente basso, per esempio intorno al 40 per cento come per l’alcool, in modo da attirare il maggior numero possibile di clienti dal mercato illegale.
Aumenterà il numero di utilizzatori? Con la legalizzazione verranno meno le sanzioni, la sostanza avrà una maggiore visibilità e la semplice riclassificazione da proibita a legale potrebbe far sparire le remore morali di alcuni. Diminuirà anche il prezzo, perché calerà drasticamente il costo necessario a portare la cannabis sul mercato.
Ma già oggi in Italia di fatto non ci sono sanzioni per il consumo e la detenzione di piccole quantità e la cannabis è facilmente reperibile a un prezzo basso. Infatti, i dati dell’European Monitoring Center for Drugs and Drug Addiction indicano che il 32 per cento degli italiani adulti ha fatto uso “una tantum” di cannabis. Negli Usa, il consumo in Colorado e Washington è cresciuto più rapidamente rispetto al resto del paese. Tuttavia è anche vero che nei due stati l’utilizzo di cannabis era in crescita già prima della legalizzazione. Come ricorda Piero David, poi, uno studio del dipartimento per la Salute pubblica del Colorado mostra addirittura una diminuzione dell’uso di marijuana da parte dei giovani dopo la legalizzazione.

Aumenterà la spesa sanitaria?

Legalizzare la cannabis farà aumentare il consumo di droghe più dannose? La cosiddetta teoria della “Gateway Drug” prevede una progressione naturale dal consumo di marijuana a quello di eroina, cocaina e droghe sintetiche. La teoria, però, non considera che gli effetti di queste sostanze sono completamente diversi tra loro e dunque i loro consumatori tipici hanno caratteristiche personali molto diverse. Né ci sono evidenze empiriche robuste a favore dell’esistenza di una transizione, semmai, a rivelarsi come propedeutico è il consumo di alcool.
Crescerà la spesa sanitaria? Senza entrare troppo nel merito, è bene ricordare che molti effetti negativi della marijuana dipendono dagli additivi nocivi utilizzati nella produzione. La legalizzazione, con conseguente controllo della filiera, permetterebbe di commercializzare una cannabis più pulita. E si potrebbe evitare il diffondersi di prodotti come l’Amnèsia, ottenuta aggiungendo alla marijuana metadone, eroina o altre sostanze chimiche, che induce il passaggio verso droghe più nocive. Le etichette sulle confezioni potrebbero poi riportare obbligatoriamente il contenuto di principio attivo (Thc) per rendere i consumatori più consapevoli della quantità di sostanza assunta. Non è possibile farlo quando ci si rivolge al mercato illegale e di conseguenza spesso se ne consuma più di quanto si desidera. Quindi, anche ammettendo un aumento del consumo post-legalizzazione, l’impatto finale sulla spesa sanitaria è dubbio.

Meno reati con la legalizzazione?

Legalizzare la cannabis farà diminuire il numero dei reati violenti? Se la vendita della sostanza espone di per sé al rischio di incarcerazione, allora il costo aggiuntivo di un reato è più basso. E in un mercato illegale, la violenza è l’unico modo per risolvere le dispute commerciali, non essendo possibile il ricorso ai tribunali. Su questo aspetto, molto dipenderà dalla dimensione del mercato illegale.
Scenderà il reddito della criminalità organizzata? La cannabis è la droga più trafficata e consumata al mondo, quindi le organizzazioni che oggi gestiscono il mercato registreranno perdite, anche se parte di quello illegale persisterà. Una delle caratteristiche delle organizzazioni criminali moderne è però la loro capacità di infiltrare l’economia legale, si può dunque presupporre che non perderanno del tutto la loro influenza sul segmento legale del mercato.
Si ridurrà il sovraffollamento delle carceri, con effetti positivi per i detenuti, il bilancio dello stato, il sistema giustizia e le forze di polizia? Per il persistere del mercato illegale parallelo sarà comunque necessaria l’attività di contrasto, con arresti, processi e incarcerazioni, ma i soggetti interessati saranno sicuramente molti di meno.

FRANCESCO FLAVIANO RUSSOfrancesco_f_russo

Francesco Flaviano Russo è Ricercatore di Economia Politica presso l’Università Federico II di Napoli e fellow del CSEF. Si è laureato in Economia all’Università Federico II ed ha conseguito un PhD in Economics alla Boston University. La sua ricerca si concentra principalmente su temi di economia pubblica.

lavoce.info/Pro e contro la marijuana legale (Francesco Flaviano Russo)

Monte dei Paschi di Siena: la soluzione è ancora in alto mare

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Le dimissioni di Fabrizio Viola da amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena sono la conferma che il piano di ricapitalizzazione della banca è tutto in salita.

l caso Mps è ancora in alto mare. Adesso spunta l’idea di chiedere la conversione “volontaria” di obbligazioni subordinate in azioni: una partita dall’esito molto incerto. Intanto il governo portoghese, zitto zitto, salva una banca evitando il bail-in. Morale: il nostro governo parla, gli altri agiscono.

Luglio è stato un mese di fuoco sul fronte bancario: attacchi in borsa, stress test, Monte dei Paschi di Siena… Per quest’ultimo, si è alla fine trovata una soluzione “di mercato”, che ha consentito ai vertici dell’istituto e ai nostri governanti di dirci: problema risolto, andate in ferie tranquilli. Finite le vacanze, ci accorgiamo che non è vero e che ci aspetta un autunno caldo. Il tanto celebrato Piano Mps è in realtà ancora in fase di definizione e i margini di incertezza sulla sua realizzazione sono elevati.
L’accordo di luglio prevede la cessione delle sofferenze tramite una operazione di cartolarizzazione. Una tranche di titoli derivanti dalla cartolarizzazione (quella senior) dovrebbe essere ceduta sul mercato, con il sostegno della garanzia pubblica (Gacs): questo lavoro è ancora tutto da fare, tanto che il piano prevede che, in attesa che si perfezioni la vendita di questa tranche, Mps riceva un prestito-ponte (da JP Morgan) per finanziare la cessione di questa parte di sofferenze. L’unica cosa sicura sembra la cessione della tranche “mezzanina” ad Atlante, oltre alla assegnazione della tranche junior ai vecchi azionisti di Mps.

Aumento di capitale in salita

Ma le maggiori incertezze derivano dall’aumento di capitale di 5 miliardi, reso necessario per compensare le perdite derivanti dalla cessione delle sofferenze a prezzi inferiori al valore di bilancio e dalla svalutazione di altri prestiti in portafoglio alla banca (incagliati e scaduti).
Qui il piano prevede che la raccolta di capitale avvenga sul mercato, pur con l’assistenza di un consorzio di garanzia costituito da alcune banche di livello internazionale. Ciò significa che la banca dovrà trovare acquirenti privati disposti, nel complesso, a sborsare 5 miliardi per una banca che attualmente vale in borsa 700 milioni.
È vero che il pool di banche garanti avrebbe l’impegno di comprare le azioni che rimanessero invendute, ma è anche vero che quell’impegno è subordinato ad alcune condizioni, tra le quali la cessione delle sofferenze. Data l’incertezza sulla effettiva capacità di attrarre nuovi azionisti per una cifra così alta, la banca sta considerando l’opzione di chiedere ai detentori istituzionali di obbligazioni subordinate la disponibilità a una conversione volontaria delle loro obbligazioni in azioni della banca stessa, al fine di ridurre la dimensione dell’aumento di capitale.  L’esito di questa partita con gli investitori istituzionali è molto incerto. Perché uno di essi dovrebbe aderire volontariamente, se sa che la banca verrà salvata grazie all’adesione degli altri? Oppure dietro alla parola “volontaria” si nasconde un bail-in mascherato? Tutto questo processo durerà ancora alcuni mesi: l’emissione delle nuove azioni è prevista per novembre-dicembre.

Aiuti di stato: si può

Il tormentone Mps è quindi destinato a continuare e a pesare come un macigno nel panorama bancario italiano. Si dirà: non c’erano alternative, il salvataggio pubblico non è più possibile con le nuove regole europee, poiché implicherebbe l’odiato bail-in. Obiezione: nel caso di Mps, ciò non è del tutto vero. Le regole europee consentono, in caso di aiuto di stato, di disapplicare il bail-in (art. 32.4.d della Bank recovery and resolution directive) e il burden-sharing, cioè il bail-in limitato agli azionisti e obbligazionisti subordinati (punto 45 della comunicazione della Commissione sugli aiuti di stato alle banche), nei casi in cui ciò sia necessario per preservare la stabilità finanziaria di un paese. Questa condizione si applica a Mps, che è la terza banca italiana e ha una dimensione sistemica per il nostro paese.
Si dirà ancora: ma se interviene Pantalone, acquistando azioni Mps, chi ha sbagliato non pagherà mai i suoi errori. Anche questo non è vero: la stessa Brrd prevede che le autorità di supervisione e di risoluzione (Bce e Banca d’Italia) abbiano poteri di intervento per la rimozione e sostituzione dei vertici bancari (sia prima sia durante una procedura di risoluzione), indipendentemente dalla presenza di aiuti pubblici. Si noti che l’onere per lo stato italiano sarebbe compensato dalla acquisizione di una attività, per cui il debito lordo aumenterebbe ma quello netto no: non è un caso se altri paesi hanno affrontato la crisi delle loro banche entrando nel capitale e poi rivendendo le loro partecipazioni.

Noi parliamo, gli altri fanno

Infine, è di questi giorni la notizia che il governo portoghese è stato autorizzato dalla Commissione Ue a immettere 2,7 miliardi per ricapitalizzare la Caixa geral de depositos, senza che ciò sia considerato aiuto di stato e quindi senza applicare alcuna forma di bail-in. L’accordo con la Commissione prevede l’impegno a ristrutturare la banca, compreso il rinnovo dei vertici.
Perché il Portogallo (che peraltro ha un rapporto debito/PIL del 130 per cento, simile al nostro) ha ottenuto un accordo che l’Italia non ha saputo (o voluto) ottenere? Le nostre autorità (governo, banca centrale) hanno prima criticato aspramente le nuove norme sul bail-in, lasciando intendere di volerle rivedere al più preso e facendo sorgere il sospetto che non volessero rispettarle. Poi si sono appiattite su un rispetto delle regole così supino da non sfruttare neppure i margini di negoziazione possibili, nel rispetto di quelle regole. I governanti degli altri paesi parlano di meno e portano a casa di più.

ANGELO BAGLIONI 

BAGLIONINUOVAInsegna Economia Politica presso l’Università Cattolica di Milano, Facoltà di Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative. Ha recentemente insegnato anche al Master in Economia e Banca presso la Facoltà di Economia R.M.Goodwin dell’Università di Siena. E’ membro del Comitato direttivo e scientifico del Laboratorio di Analisi Monetaria (Università Cattolica di Milano e Associazione per lo Sviluppo degli Studi di Banca e Borsa). Dal 1988 al 1997 è stato economista presso l’Ufficio Studi della Banca Commerciale Italiana (ora Intesa Sanpaolo), come responsabile della Sezione Intermediari Finanziari. I suoi interessi di ricerca si collocano nell’area dell’economia monetaria e finanziaria. Ha scritto libri e articoli pubblicati su riviste internazionali. E’ laureato in Università Bocconi e ha conseguito il Master in Economics presso la University of Pennsylvania. Redattore de lavoce.info.

lavoce.info/Autunno caldo a Siena (Angelo Baglioni)

Tassi a zero e Quantitative easing, inutile aspettare la fase 3

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Tassi a zero e Quantitative easing come da programma, con possibile estensione dell’impegno nel tempo. Ma il calo del costo del credito ottenuto non può garantire in automatico la ripartenza di consumi e investimenti. La liquidità creata spesso va nelle banche e nelle imprese sbagliate. Non per colpa della Bce.

Un impegno esplicito della Bce a prolungare il programma di acquisto di titoli non ne avrebbe mutato l’efficacia. Consumi e investimenti delle imprese sono poco sensibili a tassi di interesse tanto bassi. Stimolo al credito nei paesi dove c’è meno bisogno.

Uno strumento ormai convenzionale

Con il Quantitative easing (Qe) la banca centrale acquista titoli di Stato (e non) dalle banche e in cambio accredita loro maggiori riserve (detenute presso la banca centrale stessa). In un periodo di tassi a zero, base monetaria e titoli governativi dovrebbero essere perfetti sostituti, e quindi l’operazione del tutto neutrale: il Qe dovrebbe avere lo stesso effetto di sostituire una banconota di 100 euro con 100 monete da 1 euro.  Tutto ciò è vero, però, se la banca centrale acquista titoli a breve termine. Se la stessa banca acquista titoli a lungo termine, l’effetto del Qe passa da una riduzione dello spread tra tassi a lungo termine (più rischosi) e  tassi a breve (meno rischiosi).
È altresì frequente l’opinione che il Qe sia un tipico strumento di politica monetaria non convenzionale. La lezione principale che abbiamo imparato negli ultimi anni è però diversa: il Qe è di fatto una politica monetaria del tutto convenzionale. Perché a essere convenzionali sono i suoi effetti principali, cioè la riduzione dei tassi di interesse a lungo termine. In altre parole, il Qe si configura come uno strumento che potrà rimanere nell’arsenale normale delle banche centrali anche in futuro, quando la fase eccezionale di tassi a breve pari a zero (o negativi) potrà dirsi terminata.
Questa osservazione è utile perché modifica la logica della domanda più ricorrente degli ultimi tempi: il Qe è stato uno strumento efficace? La stessa domanda va riformulata: bisogna chiedersi se una compressione duratura dei tassi di interesse a lungo termine sia, generalmente, uno strumento utile per stimolare un’economia in una fase di stagnazione. Indipendentemente dal fatto che ciò avvenga, in tempi normali, via una riduzione diretta dei tassi di interesse a breve termine da parte della banca centrale (che poi, di solito, si trasmette ai tassi a lungo termine); o, in alternativa, via programmi di Qe in tempi “eccezionali” di tassi pari a zero.

Quando e dove è efficace la politica dei tassi bassi

Il punto centrale è che esiste una profonda asimmetria nella capacità delle banche centrali di gestire il proprio impatto sull’economia: le politiche monetarie restrittive (di salita dei tassi) sono molto più efficaci nel frenare l’economia di quanto le politiche monetarie espansive (di discesa dei tassi, diretta o via Qe) lo siano nell’espanderla. Nelle fasi di stagnazione, la sensibilità dell’economia agli impulsi monetari sembra modificarsi profondamente.
La decisione della Banca centrale europea di mantenere invariato il programma di acquisto di titoli è quindi sostanzialmente irrilevante. Un impegno esplicito a prolungarlo al di là della scadenza minima di marzo 2017 sarebbe destinato a non mutarne l’efficacia. La vera questione riguarda il perché i consumi e, soprattutto, gli investimenti delle imprese siano così poco sensibili alla presenza di tassi di interesse tanto bassi.
Una spiegazione classica del fenomeno è che durante le fasi di recessione molti agenti hanno vincoli di accesso al credito. In tal caso, per una famiglia o un’impresa è poco rilevante il prezzo (cioè il tasso di interesse) a cui tale credito potrebbe idealmente essere concesso.
Questo aspetto riguarda però solo il lato della domanda di credito. In economie dominate dal sistema bancario (Europa e Giappone), il lato dell’offerta di credito (i bilanci delle banche) è forse ancora più importante per comprendere perché il meccanismo di trasmissione degli impulsi monetari possa a un certo punto diventare asfittico. In queste economie è ipotizzabile che tassi di interesse sempre più bassi inducano le banche poco capitalizzate (in numero tanto più grande quanto più grave è la recessione) a estendere prestiti a imprese più rischiose (meno produttive), nonché a richiedere garanzie sempre più deboli. In altri termini, più la stagnazione persiste, più si erode il capitale delle banche, e più le banche stesse tendono a prestare soldi ai settori meno efficienti dell’economia, con un impatto negativo sulla produttività aggregata, aggravando in tal modo (in un circolo vizioso) la stagnazione stessa.
L’evidenza empirica in Europa mostra che finora tassi di interesse ultra bassi (o negativi) sulle riserve detenute presso la Bce inducono sì le banche a ridurre la loro liquidità in eccesso (quindi effettivamente a estendere il credito). Ma questo avviene solo negli istituti che già avevano un ampio eccesso di liquidità, che sono, ovviamente, maggiormente concentrati nel Nord Europa. In altre parole, tassi di interesse negativi stimolano il credito nei paesi dove c’è meno bisogno di farlo. Se quindi è vero (come precisato da Mario Draghi) che le politiche espansive della Bce hanno, nell’aggregato, riattivato l’offerta di credito nella zona euro, il problema più grande risiede ancora nella sua composizione: sia geografica (Nord o Sud) sia, soprattutto, tra tipologie di imprese (produttive o non produttive). Tenere conto di questa eterogeneità è una sfida quasi impossibile per la politica monetaria.

TOMMASO MONACELLImonacelli

Tommaso Monacelli è professore ordinario di Economia all’Università Bocconi di Milano, e Fellow di IGIER Bocconi e del CEPR di Londra. Ha ottenuto il Ph.D. in Economia presso la New York University, ed è stato in precedenza assistant professor a Boston College e professore associato all’Università Bocconi. E’ associate editor di riviste scientifiche internazionali, tra cui il Journal of the European Economic Association, il Journal of Money Credit and Banking, e la European Economic Review. E’ stato adjunct professor presso la Columbia University, visiting professor presso la Central European University, e research consultant per Bce, Ocse, IMF, e Riksbank. I suoi interessi di ricerca riguardano la teoria e politica monetaria e la macroeconoma internazionale.

lavoce.info/Quantitative easing, inutile aspettare la fase 3 (Tommaso Monacelli)

CTB: stage sui linguaggi teatrali. Laboratorio Teatrale per insegnanti

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STAGE SUI LINGUAGGI TEATRALI

Laboratorio Teatrale per insegnanti

DECAMERON

Che cosa faresti alla fine del mondo?

CORSO DI AGGIORNAMENTO PER DOCENTI DELLE SCUOLE

DI OGNI ORDINE E GRADO

condotto da LUCILLA GIAGNONI

Si comunica che anche quest’anno torna il corso “Stage sui linguaggi teatrali – “DECAMERON Che cosa faresti alla fine del mondo?”, riservato ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado promosso e organizzato dal CTB Centro Teatrale Bresciano per la stagione 2016/2017 e condotto da Lucilla Giagnoni, attrice, regista e autrice.

Il corso proseguirà fino al 29 settembre 2016 e tutti gli incontri si terranno dalle ore 15.00 alle ore 18.30.

Di seguito le date e le modalità:

Teatro Sociale – Via Felice Cavallotti,20 – Brescia

  • Lunedì 12 settembre 2016
  • Martedì 13 settembre 2016
  • Mercoledì 14 settembre 2016

Teatro Santa Chiara Mina Mezzadri – C.da S.Chiara 50/A

  • Martedì 20 settembre 2016
  • Mercoledì 21 settembre 2016
  • Giovedì 22 settembre 2016

Teatro Sociale – Via Felice Cavallotti,20 – Brescia

  • Lunedì 26 settembre 2016
  • Giovedì 29 settembre 2016

Il corso si propone di far sperimentare ai partecipanti alcuni degli elementi fondamentali delle tecniche della narrazione e per estensione della comunicazione riguardanti il movimento corporeo, la voce, per comprendere quali sono i passaggi fondamentali attraverso cui un testo si vivifica nel corpo dell’attore-narratore.

INFO:
CTB Centro Teatrale Bresciano
Franca Ferrari Tel. 030 2928616 – ferrari@centroteatralebresciano.it

Milano – Programmazione Teatro i 2016/17: ‘Senz’altro contesto’

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Senz’altro contesto. Il titolo alla stagione 2016/17 ci ricorda che la realtà non è una, non è bidimensionale, non è del tutto semplice. Contiene molteplici sfaccettature. Basta cambiare il punto di vista, basta mettersi a testa in giù per perdere i riferimenti e doverne trovare di nuovi.

Teatro i prende la rincorsa e riparte con una nuova stagione ricca di appuntamenti, spettacoli, produzioni e progetti. Si inizia il 21 settembre con il format di Città Balena, il teatro che fagocita la città: per il terzo anno consecutivo Teatro i propone, con il sostegno di Fondazione Cariplo, questo nuovo modo di programmare la stagione, tanti spettacoli, fuori e dentro il teatro, accostamenti inediti e incontri inaspettati.

Sette le compagnie ospitate e prodotte per sole tre settimane di programmazione. Finalmente a Milano arrivano le Metamorfosi di Roberto Latini, nove episodi ispirati da Ovidio e spinti, nel linguaggio e nei temi, sino all’attualità del contemporaneo, quindi Giro di vite, tratto dall’inquietante racconto di Henry James con la regia di Valter Malosti, già diverse volte ospite a Teatro i, e la straordinaria prova d’attrice di Irene Ivaldi; Sorry, boys, il nuovo attesissimo progetto sulle Resistenze femminili, della talentuosa Marta Cuscunà, per la prima volta a Teatro i, Alluvioni di Elena Guerrini, un reportage quanto mai attuale da un’Italia “di monnezza, profughi e bufere” e poi ancora la sperimentazione performativa di Circolo Bergman in Calcografia (produzione Teatro i), una delle più interessanti realtà contemporanee milanesi insieme al collettivo snaporaz, che continua il percorso di ricerca Heartbreak Hotel, e alla Compagnia CAMPOVERDEOTTOLINI che, con DI A DA (produzione Teatro i), indaga la progressiva deresponsabilizzazione delle nostre esistenze.

Per quello che riguarda l’aspetto produttivo del nucleo storico della compagnia, prosegue il progetto di avvicinamento al linguaggio ed alla poetica di Giovanni Testori, già inaugurato con lo studio Tre Lai-Balbettii d’amore o Trislaiada, con Federica Fracassi e drammaturgia e regia di Renzo Martinelli – presentato nel giugno 2016 all’interno della rassegna Stanze – e ora riproposto all’Albergo Diurno di Piazza Oberdan grazie ad un evento unico organizzato sempre da Stanze, in collaborazione con il FAI. I percorsi testoriani di  En corps… Testori, ancora – Sandro Lombardi e Giovanni Agosti (20 ottobre), Andrée Ruth Shammah e Giuseppe Frangi (24 ottobre), Franco Branciaroli e Giuseppe Frangi (31 ottobre), Luca Doninelli (9 novembre) e Fabio Francione (20 novembre) – faranno da preludio a due nuove produzioni: Erodiàs, regia di Renzo Martinelli con Federica Fracassi (dal 16 novembre al 5 dicembre) e Gli Angeli dello sterminio (dal 10 al 29 maggio), regia di Renzo Martinelli, con, tra gli altri, Cochi Ponzoni.

Segnaliamo inoltre, dal 12 al 20 dicembre, la straordinaria presenza di Accademia degli Artefatti con il suo progetto I, Shakespeare di Tim Crouch, con quattro spettacoli e una lettura scenica tratti da Giulio Cesare, Macbeth, La tempesta, Sogno di una notte di mezza estate, La dodicesima notte; fondamenta del teatro che diventano occasione per ripensare la storia culturale del nostro occidente.

Teatro i decide inoltre di continuare a investire sullo scambio generazionale e porta avanti il progetto TO PLAY che diventa uno dei focus della stagione, occasione di nutrimento e confronto tra generazioni e percorsi differenti che si articolerà attraverso tre declinazioni: una produttiva con il sostegno a giovani compagnie indipendenti – nella prima parte di stagione, Circolo Bergman e CAMPOVERDEOTTOLINI e, nella seconda parte, FRIGOPRODUZIONI e Officina Orsi; una più legato alla formazione: attraverso  workshop di professionisti come Renzo Martinelli e Roberto Rustioni, in collaborazione con Emanuele Aldrovrandi, che approfondiranno i loro percorsi artistici nel confronto con giovani professionisti, nel gennaio del 2017; e, infine un nuovo progetto: Materia Oscura – esperimenti di Drammaturgia Contemporanea, dove Francesca Garolla (Teatro i) Chiara Boscaro e Marco Di Stefano (La Confraternita del Chianti) coordineranno un gruppo di giovani autori nel tentativo di realizzare un’indagine condivisa sui temi della stagione.

AVANT PROGRAMME da gennaio a giugno 2017

La programmazione continuerà a incrementarsi e comporsi durante l’anno. Per il 2017 anticipiamo, tra gli altri: Iaia Forte, Roberto Rustioni, Werner Waas, Compagnia Erosanteros e le produzioni di Officina Orsi – Rubidori Manshaft e FRIGOPRODUZIONI.

PROGRAMMA 2016/2017

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Paralimpiadi Rio 2016: il medagliere aggiornato alla seconda giornata.

MEDAGLIERE PARALIMPIADI RIO 2016 aggiornato alla seconda giornata: Cina al comando, Italia 37esima con 2 medaglie d’argento

Paralimpiadi Rio 2016: le speranze di medaglia dell’Italia di sabato 10 settembre

Dopo aver sbloccato il medagliere nella giornata di ieri, l’Italia proverà a rimpinguare il proprio bottino con le gare di sabato 10 settembre.

ATLETICA

23:27 Salto in lungo, finale (F42 femminile): Martina Caironi

Martina Caironi punterà soprattutto a difendere il titolo dei 100 metri, ma intanto la lombarda classe 1989 sarà in gara quest’oggi nel salto in lungo, prova che l’ha vista ottenere l’argento mondiale a Doha. La portabandiera azzurra è pronta per mettere il suo primo sigillo su queste Paralimpiadi.

Possibilità di medaglia: 70%

NUOTO

14:46 50m stile libero, batterie (S6 maschile): Francesco Bocciardo, Marco Dolfin

Francesco Bocciardo ha già ottenuto un titolo mondiale in carriera, ma questa non rappresenta la sua distanza di predilezione, mentre Marco Maria Dolfin è salito sul podio continentale, anche se la concorrenza planetaria è ben diversa rispetto a quella continentale.

Possibilità di medaglia: 20%

14:54 50m stile libero, batterie (S6 femminile): Emanuela Romano

Emanuela Romano ha già disputato una finale individuale, ed è stata una delle medagliate azzurre agli ultimi Campionati Europei di Funchal. La medaglia non sarà facile da raggiungere, ma l’azzurra può nutrire speranze.

Possibilità di medaglia: 30%

15:19  50m dorso, batterie (S3 maschile): Vincenzo Boni

Il napoletano Vincenzo Boni è diventato uno dei grandi nomi del nuoto paralimpico azzurro negli ultimi due anni. Sui 50 metri dorso si è laureato quest’anno campione europeo, mentre a Glasgow 2015 fu argento mondiale.

Possibilità di medaglia: 65%

16:23 400m stile libero, batterie (S11 femminile): Cecilia Camellini, Martina Rabollini

Dopo la medaglia mancata nei 100 metri dorso, una delle sue distanze di predilezione, tornerà in vasca Cecilia Camellini, questa volta impegnata nella prova dei 400 metri stile libero della classe S11. Su questa distanza fu bronzo a Londra, ed ha ottenuto l’argento agli ultimi Europei.

Possibilità di medaglia: 40%

TRIATHLON

15:00 Triathlon: Michele Ferrarin, Giovanni Sasso, Giovanni Achenza

Campione del mondo di paratriathlon, Ferrarin andrà alla ricerca della medaglia in questa disciplina che fa il proprio esordio nel programma dei Giochi. Più difficile il podio per gli altri due azzurri, ma resta comunque l’incognita per uno sport ancora in piena evoluzione nella sua versione paralimpica.

Possibilità di medaglia: 60%

giulio.chinappi@oasport.it

Paralimpiadi Rio 2016, Nuoto: Morlacchi e Bettella due grandiosi argenti

Era previsto che la seconda giornata del nuoto paralimpico, nella vasca dell’Aquatics Stadium di Rio de Janeiro avrebbe portato medaglie e soddisfazioni ai colori azzurri e così è stato. 

La piscina carioca ha infatti incoronato Federico Morlacchi e Francesco Bettella cavalieri d’argento delle acque italiche conquistando il massimo possibile. Morlacchi, punta di diamante della spedizione azzurra, tre volte di bronzo a Londra 2012 e dieci volte oro nelle ultime due edizioni degli Europei in cinque specialità differenti, ha dunque ottenuto il secondo posto nella prova dei 400 stile libero (categoria s9) alle spalle del favorito della vigilia, l’australiano Brenden Hall (vittorioso in 4’12″73), rendendosi protagonista di una gara in attacco, dopo una partenza “tranquilla”. Sesto al passaggio dei 100 metri, l’azzurro ha iniziato la sua progressione rimontando avversari su avversari e consolidando la sua seconda posizione nelle ultime due vasche. Dietro all’imprendibile Hall, l’italiano in 4’17″91 ha iniziato nel miglior modo possibile la sua avventura a Rio e le aspettative per le altre distanze che lo vedranno impegnato crescono.

Non solo Morlacchi, come dicevamo, ad emozionare i tifosi italiani. Nei 100 dorso, categoria S1, è stato il neo ingegnere Bettella ad ottenere un fantastico argento, alle spalle del fenomeno ucraino Hennadi Boiko, medaglia d’oro in 2’08″01 (nuovo record del mondo della specialità). Col crono di 2’27″06 il padovano, alla sua seconda esperienza paralimpica, è giunto secondo al termine di una sfida all’ultimo metro con Anton Kol, terzo e distante appena 39 centesimi dal nostro Francesco. Un secondo posto, dunque, che vale quasi quanto una vittoria per il rappresentante nostrano, diviso tra l’attività sportiva e quella universitaria. Un anno da ricordare per Bettella, questo 2016, sotto ogni profilo, riportando alla mente anche i successi ottenuti negli Europei di Funchal (3 argenti 50 dorso, 100 dorso e 200 stile libero).

Le attenzioni azzurre erano anche per Cecilia Camellini, nei 100 dorso categoria S11 e reduce dal bronzo di Londra 2012 in questa specialità. Ebbene, la Camellini non è andata oltre il settimo posto (1’23″12) in una gara molto veloce, vinta dalla neozelandese Mary Fisher in 1’17″96 (nuovo primato mondiale), a precedere Liwen Cai (1’20″29) e Maja Reichard (1’21″46). Podio che già nella prima vasca si è definito con la Fisher e la Reichard decisamente avanti e Cecilia quinta al passaggio. Negli ultimi 50 metri, poi, l’incredibile progressione della cinese Cai ha portato l’atleta asiatica all’argento mentre l’azzurra non ha avuto sufficienti energie per chiudere al meglio la sua prova. Per quanto concerne Gloria Boccanera, in finale nei 100 dorso s2, è arrivato un onorevole sesto posto nella specialità che ha premiato l’atleta di Singapore Yip Pin Xiu (2’07″09 WR). Infine, quarta la staffetta 4×50 stile libero mixed, costituita da Vincenzo Boni, Arjola Trimi, Valerio Taras ed Emanuela Romano, fuori dal podio nonostante il record italiano in 2’33″16.

RISULTATI COMPLETI

giandomenico.tiseo@oasport.it

Foto da: Finp

Paralimpiadi Rio 2016: tutti i risultati e i podi di venerdì 9 settembre

TUTTI I PODI DELLA SECONDA GIORNATA DELLE PARALIMPIADI 2016

ATLETICA – 100 METRI T36 FEMMINILI
1 ARG MARTINEZ Yanina Andrea 14.46
2 GER NICOLEITZIK Claudia 14.64
3 COL HERNANDEZ FLORIAN Martha Liliana 14.71

CICLISMO SU PISTA – 1.000 METRI CRONOMETRO B FEMMINILI
1 GBR THORNHILL Sophie / SCOTT Helen 1:06.283 (1000m)
2 NED KLAASSEN Larissa / DOLMAN Haliegh 1:07.059 (1000m)
3 AUS GALLAGHER Jessica / JANSSEN Madison 1:08.171 (1000m)

POWERLIFTING – 45 KG FEMMINILE
1 CHN HU Dandan 107
2 NGR TIJANI Latifat 106
3 GBR NEWSON Zoe 102

ATLETICA – 100 METRI T13 MASCHILI
1 IRL SMYTH Jason 10.64
2 NAM NAMBALA Johannes 10.78
3 AUS PERRIS Chad 10.83

ATLETICA – 400 METRI T20 MASCHILI
1 BRA MARTINS Daniel 47.22
2 VEN PAIVA Luis Arturo 47.83
3 CPV BARBOSA Gracelino Tavares 48.55

ATLETICA – LANCIO DEL GIAVELLOTTO F53/54 MASCHILE
1 GRE STEFANOUDAKIS Manolis 29.45
2 MEX ZEPEDA FELIX Luis Alberto 25.92
3 BLR TRYPUTS Aliaksandr 23.56

ATLETICA – SALTO IN LUNGO T43/44 FEMMINILE
1 FRA LE FUR Marie-Amelie 5.83
2 GBR REID Stef 5.64
3 NED VAN GANSEWINKEL Marlene 5.57

ATLETICA – GETTO DEL PESO F41 FEMMINILE
1 TUN TLILI Raoua 10.19
2 TUN BEN KOELLEB Samar 8.39
3 AUS KEEFER Claire 8.16

ATLETICA – LANCIO DELLA CLAVETTA F31/32 FEMMINILE
1 TUN BRAHMI Maroua 26.93
2 ALG GASMI Mounia 25.41
3 GBR PRESCOTT Gemma 19.77

TIRO A SEGNO – P2 PISTOLA 10 METRI SH1
1 IRI JAVANMARDIDODMANI Sareh 193.4
2 UKR KOVALCHUK Olga 191.2
3 TUR PEHLIVANLAR Aysegul 172.3

POWERLIFTING – -54 KG MASCHILE
1 NGR EZURUIKE Roland 200
2 CHN WANG Jian 170
3 GRE BAKOCHRISTOS Dimitrios 162

TIRO A SEGNO – P1 SH1 PISTOLA AD ARIA 10 METRI MASCHILE
1 CHN YANG Chao 198.2
2 KOR LEE Ju Hee 195.6
3 IBRAGIMOV Server 172.1

JUDO – -57 KG FEMMINILE
1 UKR CHERNIAK Inna
2 BRA DA SILVA TEIXEIRA ARAUJO Lucia
3 KOR SEO Hana
3 JPN HIROSE Junko

JUDO – -73 KG MASCHILE
1 AZE GASIMOV Ramil
2 UKR SOLOVEY Dmytro
3 GER KORNHASS Nikolai
3 UZB SAYIDOV Feruz

JUDO – -63 KG FEMMINILE
1 CUB RODRIGUEZ Dalidaivis
2 UKR HUSIEVA Iryna
3 KOR JIN Songlee
3 UZB NURMETOVA Tursunpashsha

POWERLIFTING – -59 KG MASCHILE
1 EGY OSMAN Sherif 203
2 GBR JAWAD Ali 190
3 CHN YANG Quanxi 176

ATLETICA – 100m T35 MASCHILE
1 UKR TSVIETOV Ihor 12.31
2 BRA DA SILVA BORDIGNON Fabio 12.66
3 ARG BARRETO Hernan 12.85

NUOTO – 100 DORSO S1 MASCHILE
1 UKR BOIKO Hennadii 2’08”11
2 ITA BETTELLA Francesco 2’27”06
3 UKR 2’27”45

ATLETICA – 100m T37 FEMMINILE
1 GBR HERMITAGE Georgina 13.13
2 FRA FRANCOIS-ELIE Mandy 13.45
3 VEN MEDINA Yescarly 13.85

ATLETICA – 100m T38 FEMMINILE
1 GBR HANH Sophie 12.62
2 BRA HIPOLITO Veronica 12.88
3 COX Kadeena 13.01

CICLISMO SU PISTA – KM LANCIATO MASCHILE C4-5
1 GBR CUNDY Jody 1:02.473
2 SVK METELKA Jozef 1:04.194
3 ESP CABELLO LLAMAS Alfonso 1:04.494

CICLISMO SU PISTA – INSEGUIMENTO INDIVIDUALE MASCHILE C1
1 CHN LI Zhangyu
2 CAN WILSON Ross
3 NED NIJHUIS Arnoud

JUDO – -81 KG MASCHILE
1 MEX AVILA SANCHEZ Eduardo Adrian
2 KOR LEE Jungmin
3 UKR KOSINOV Oleksandr
3 AZE SAFAROV Rovshan

NUOTO – 100 DORSO FEMMINILE S2
1 CHN ZOU Liankang 1:45.25
2 CHN Liu Benying 1:48.29
3 UKR PALAMARCHUK Serhii 1:49.76

NUOTO – 50 SL MASCHILE S7
1 CHN PAN Shiyun 27.35
2 UKR BOGODAIKO Ievgenii 27.64
3 COL SERRANO ZARATE Carlos 28.60

NUOTO – 50 SL FEMMINILE S7
1 USA COAN McKenzie 32.42
2 GER GRAHL Denise 33.16
3 GBR RODGERS Susannah 33.26

NUOTO – 50 FARFALLA MASCHILE S6
1 CHN XU Qing 29.89
2 CHN ZHENG Tao 29.93
3 CHN WANG Lichao 30.95

CICLISMO SU PISTA – INSEGUIMENTO INDIVIDUALE MASCHILE C2
1 CHN LIANG Guihua
2 CAN CHERNOVE Tristen
3 GBR ROLFE Louis

ATLETICA – 100 METRI FEMMINILE T11
1 GBR CLEGG Libby 11.96
2 CHN ZHOU Guohua 11.98
3 CHN LIU Cuiqing 12.07

ATLETICA – 100 METRI FEMMINILE T12
1 CUB DURAND Omara 11.40
2 AZE CHEBANU Elena 11.71
3 GER MUELLER-ROTTGARDT Katrin 11.99

CICLISMO SU PISTA – INSEGUIMENTO INDIVIDUALE MASCHILE C3
1 NICHOLAS David AUS
2 BERENYI Joseph USA
3 CLIFFORD Eoghan IRL

NUOTO – 50 FARFALLA FEMMINILI S6
1 GBR ROBINSON Ellie 35.58
2 UKR KHRUL Oksana 36.45
3 AUS THOMAS KANE Tiffany 36.81

NUOTO – 50 STILE LIBERO MASCHILI S10
1 UKR KRYPAK Maksym 23.33
2 BRA RODRIGUES Phelipe 23.56
3 UKR DUBROV Denys 23.75

NUOTO – 50 STILE LIBERO FEMMINILI S10
1 CAN RIVARD Aurelie 27.37
2 NZL PASCOE Sophie 27.72
3 CHN CHEN Yi 28.21

ATLETICA – LANCIO DEL DISCO FEMMINILE F11
1 CHN ZHANG Liangmin 36.65
2 CHN TANG Hongxia 35.01
3 BRA CAMPOS Izabela 32.60

ATLETICA – 100 m T54 FEMMINILE
1 CHN LIU Wenjun 16.00
2 USA MCFADDEN Tatyana 16.13
3 CHN LI Yingjie 16.22

NUOTO – 100 DORSO S11 MASCHILE
1 UKR ZALEVSKYI Dmytro 1:06.66
2 POL MAKOWSKI Wojciech 1:08.28
3 USA SNYDER Bradley 1:08.28

NUOTO – 100 DORSO S11 FEMMINILE
1 NZL FISHER Mary 1:17.96
2 CHN CAI Liwen 1:20.29
3 SWE REICHARD Maja 1:21.46

NUOTO – 400 SL S9 MASCHILE
1 AUS HALL Brenden 4:12.73
2 ITA MORLACCHI Federico 4:17.91
3 GBR WHITE Lewis 4:21.38

NUOTO – 400 SL S9 FEMMINILE
1 ESP MARQUES SOTO Nuria 4:42.56
2 AUS COLE Ellie 4:42.58
3 CHN XU Jialing 4:43.66

NUOTO – 100 FARFALLA S8 MASCHILE
1 CHN SONG Maodang 59.19
2 CHN XU Haijiao 1:00.08
3 CHN YANG Guanglong 1:01.18

NUOTO – 100 FARFALLA S8 FEMMINILE
1 UKR ISTOMINA Kateryna 1:09.04
2 GBR SLATER Stephanie 1:10.32
3 USA LONG Jessica 1:10.53

NUOTO – STAFFETTA 4×50 SL MISTA
1 CHN 2:18.03
2 BRA 2:25.55
3 UKR 2:30.86

ATLETICA – 100m T53 MASCHILE
1 CAN LAKATOS Brent 14.44
2 THA PAEYO Pongsakorn 14.80
3 CHN LI Huzhao 14.85

ATLETICA – 400m T12 MASCHILE
1 CHN SUN Qichao 48.57
2 MAR AFRI Mahdi 49.00
3 POR GONCALVES Luis 49.54

ATLETICA – 100m T44 MASCHILE
1 GBR PEACOCK Jonnie 10.81
2 NZL MALONE Liam 11.02
3 GER STRENG Felix 11.03

ATLETICA – LANCIO DEL GIAVELLOTTO FEMMINILE F34
1 CHN ZOU Lijuan 21.86
2 FIN HEIKKINEN Marjaana 18.42
3 GER HERRMANN Frances 18.16

ATLETICA – LANCIO DEL GIAVELLOTTO MASCHILE F44
1 TTO STEWART Akeem 57.32
2 CAN MCQUEEN Alister 55.56
3 NZL MCSWEENEY Rory 54.99

 

 

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Immagine: Rio 2016 (Twitter)

giulio.chinappi@oasport.it

Call Of Duty XP con 2 milioni di dollari in palio

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Call Of Duty un videogioco da campionato mondiale

Nei primi giorni di settembre, precisamente dal 1-4,si è svolto il Call Of Duty Championship a Los Angeles dove si sono sfidati ben 32 team provenienti da tutto il mondo, sfidandosi fino all’ultimo colpo per appropriarsi del montepremi finale che quest’anno ha raggiunto la soglia di 800.000 $.

Per la prima volta l’Italia ha avuto l’occasione di affacciarsi sul mondo e-Sports, con una telecronaca in live dei match commentata da veri e propri caster, i quali hanno reso partecipe tutti gli appassionati videoludici con aneddoti e storie sui giocatori più famosi. Si è arrivati a contare circa 5.200 spettatori in streaming.

L’arena era composta da migliaia di tifosi e appassionati infatti si poteva sentire un clima da stadio ed osservare ad ogni match un tifo caloroso da parte del pubblico, con tanto di striscioni. Arrivare al mondiale di Call Of Duty non significa solamente essere davanti ad uno schermo, come racconta Giorgio Calandrelli, commentatore italiano per questa edizione del mondiale : “In media i giocatori si allenano dalle cinque alle otto ore al giorno inoltre è importante studiare le tattiche, rivedere le partite per analizzare gli errori di strategia e guardare le giocate altrui per imparare dagli avversari, ovvero proprio quello che fanno i calciatori nostrani.”

I vincitori di questo mondiale sono stati gli Envyus, team americano, i quali sono riusciti con determinazione a vincere il montepremi più alto ovvero 800.000 $ che si divideranno in 200.000$ a giocatore.

Nonostante questa fantastica esperienza si spera che gli eventi e-Sports prenderanno luogo anche in Italia aprendo così un mercato nuovo che potrebbe finalmente creare nuovi posti di lavoro, facendo spazio ad appassionati e non.

A cura di Danilo Di Palma

RIPRODUZIONE RISERVATA

Stagione di prosa 2016/2017: Teatro Sociale, Teatro Santa Chiara e Teatro Grande

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La stagione di prosa 2016/2017 vede in campo 13 produzioni CTB tra novità e riprese in sede e tournée per l’Italia, 25 spettacoli ospiti tra Teatro Sociale, Teatro Santa Chiara e Teatro Grande. Grazie alla elevata qualità della proposta produttiva e al prestigio degli artisti coinvolti (Simone Cristicchi, Lucilla Giagnoni, Ugo Pagliai, Elena Bucci e Marco Sgrosso,Franco Branciaroli) il CTB può vantare una riconosciuta autorevolezza artistica sul piano nazionale, che permette di vedere accolti i suoi spettacoli in tutti i principali cartelloni dei grandi teatri italiani, dal Piccolo di Milano al Teatro di Roma.

Nel corso della Stagione 2016/2017 saranno presentate al pubblico bresciano sei nuove produzioni: Il secondo figlio di Dio,Furiosa Mente, Il vecchio e il mare, Giuliano. Storia di un assassinio involontario, Le relazioni pericolose, Medea.

Dal 18 al 30 ottobre 2016 al TEATRO SOCIALE:
IL SECONDO FIGLIO DI DIO VITA, MORTE E MIRACOLI di David Lazzaretti di e con Simone Cristicchi, scritto con Manfredi Rutelli e la collaborazione di Matteo Pelliti, regia Antonio Calenda.

Dal 8 novembre al 4 dicembre 2016 al TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri e il 5 dicembre 2016 al TEATRO SOCIALE:
FURIOSA MENTE di e con Lucilla Giagnoni, collaborazione ai testi Maria Rosa Pantè, regia Lucilla Giagnoni.

Dal 31 gennaio al 12 febbraio 2017 al TEATRO SOCIALE:
IL VECCHIO E IL MARE di Ernest Hemingway, regia e adattamento drammaturgico Daniele Salvo, con Ugo Pagliai e cast in via di definizione.

Dal 25 al 28 febbraio 2017 al TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri:
GIULIANO storia di un assassinio involontario, dal racconto “La leggenda di San Giuliano Ospitaliere” di Gustave Flaubert di e con Alessandro Mor e Alessandro Quattro, video di Enrico Ranzanici, costumi Carla Ricotti.

Dal 19 aprile al 14 maggio 2017 al TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri:
LE RELAZIONI PERICOLOSE CONTO APERTO TRA LA MARCHESA DI MERTEUIL E IL VISCONTE DI VALMONT (OVVERO LETTERE RACCOLTE TRA UN GRUPPO DI PERSONE E PUBBLICATE A SCOPO D’ISTRUIRNE ALCUNE ALTRE) dal romanzo di Choderlos de Laclos, progetto ed elaborazione drammaturgica di Elena Bucci e Marco Sgrosso, con Elena Bucci, Marco Sgrosso e cast in via di definizione.

Dal 9 al 21 maggio 2017 al TEATRO SOCIALE:
MEDEA  di Euripide, traduzione di Umberto Albini, regia Luca Ronconi, con Franco Branciaroli e cast in via di definizione.

Il programma completo. 

STAGIONE 2016·2017 CONTAMINAZIONI TEATRALI

Un titolo che vuole manifestare un obiettivo ambizioso: apertura a nuovi linguaggi artistici, ibridazione delle forme espressive, incontro di pubblici differenti, avvicinamento alla comunità e al territorio. Il teatro come luogo di arte, pensiero, creazione, ma soprattutto di aggregazione, scambio, dialogo: non la Torre d’avorio dove rinchiudersi fra pochi amici, mentre fuori il mondo evolve, e i cambiamenti incalzano. Se non vuole tradire la sua vocazione di luogo comunitario e di democrazia, un teatro pubblico non può che essere plurale e inclusivo, aperto il più possibile a tutti. Questo è quello che sentiamo, e che abbiamo provato a fare in questi anni. Ed è quello che vorremmo realizzare ancora di più e meglio nella Stagione 2016/2017. Per questo abbiamo voluto allargare la proposta a percorsi culturali ed artistici diversificati, per accrescere sempre di più le possibilità di fruizione, e raggiungere un numero sempre più ampio di persone. Senza rinunciare al sostegno alla grande tradizione teatrale e culturale occidentale, abbiamo creduto necessario dare spazio anche a forme d’arte innovative e di culture lontane, alla nuova drammaturgia e alle giovani compagnie, favorire l’indagine di grandi temi e problemi del presente. A questa apertura ci hanno incoraggiato gli importanti risultati conseguiti in questi anni: 5467 abbonati alla Stagione 2015/2016 (un aumento di oltre il 30% rispetto ai numeri del 2011) una crescita costante del pubblico, che è arrivato a oltre 85.000 presenze nel 2015. Naturalmente fermarsi a quanto fatto non basta. Se possibile, bisogna rilanciare ogni volta la sfida. Così la Stagione 2016/2017 vede in campo 13 produzioni CTB tra novità e riprese in sede e tournée per l’Italia, 25 spettacoli ospiti tra Teatro Sociale, Teatro Santa Chiara e Teatro Grande, e una rassegna dedicata al pubblico dei giovanissimi, La Stagione dei ragazzi, che presenteremo nel dettaglio in autunno. Si devono aggiungere a questa programmazione le numerose attività di spettacolo fuori cartellone: una rassegna estiva nel Chiostro del Santa Chiara che vedrà l’alternarsi di danza e musica, gli spettacoli per le scuole dedicati alla Shoah, il percorso di educazione al linguaggio poetico condotto da Lucilla Giagnoni, destinato al triennio degli Istituti superiori secondari. Proseguirà anche il progetto produttivo di indagine e memoria della comunità bresciana Identità Bs, a cura di Fausto Cabra e Silvia Quarantini, che ha già visto nelle ultime due Stagioni la realizzazione dell’importante lavoro corale Autoritratti in viaggio. Grazie alla elevata qualità della proposta produttiva e al prestigio degli artisti coinvolti (per la Stagione 2016/2017: Simone Cristicchi, Lucilla Giagnoni, Ugo Pagliai, Elena Bucci e Marco Sgrosso, Franco Branciaroli) il CTB può vantare una riconosciuta autorevolezza artistica sul piano nazionale, che permette di vedere accolti i suoi spettacoli in tutti i principali cartelloni dei grandi teatri italiani, dal Piccolo di Milano al Teatro di Roma, dal circuito della Fondazione Emilia Romagna Teatro e del Teatro Stabile del Veneto alla Fondazione del Teatro di Napoli. Lo Stabile cittadino è l’unica realtà in Lombardia, fuori del territorio di Milano, ad aver conseguito il prestigioso riconoscimento ministeriale di Teatro di Rilevante Interesse culturale. Una qualifica che garantisce e testimonia di una consolidata relazione di parità con tutta la comunità teatrale italiana, e che anche quest’anno consentirà di ospitare a Brescia artisti di primo piano della scena nazionale ed internazionale. Sono presenti nel cartellone 2016/2017 artisti del calibro di Ottavia Piccolo, Elisabetta Pozzi, Manuela Mandracchia, Valter Malosti, Ermanna Montanari, Federica Fracassi, Massimo Foschi, Fabrizio Bentivoglio, Natalino Balasso, Fausto Russo Alesi, Moni Ovadia, la Compagnia del Teatro Nazionale dell’Opera di Pechino. Non manca, a fianco dell’imponente lavoro sul territorio nazionale, una grande attenzione alla città, con una stretta sinergia con l’Amministrazione comunale che consente la realizzazione di numerose attività in ambito cittadino: le letture nelle biblioteche del Sistema Urbano, le iniziative gratuite di spettacolo in occasione di celebrazioni e ricorrenze comunitarie, le numerose proposte culturali che affiancano la programmazione, consentendo al pubblico di approfondire secondo prospettive pluridisciplinari argomenti e temi suggeriti dal cartellone. Lo Stabile è da sempre polo di riferimento culturale anche per tutto il territorio provinciale ed extraprovinciale, come testimonia il dato più che significativo della percentuale di abbonati provenienti da fuori città (oltre il 40%); è nostra intenzione rendere sempre più stretto e fruttuoso il legame tra città e provincia, per essere sempre di più servizio alla comunità. Per questo abbiamo ripreso ed ampliato un rapporto di collaborazione con numerose Amministrazioni comunali della Provincia per radicare la cultura teatrale sul territorio (Circuito Lombardia spettacolo dal vivo, grazie al sostegno di Regione Lombardia), creare occasioni di incontro comunitario, favorire la diffusione culturale e teatrale, sia avvicinando il pubblico della provincia alla città sia sostenendo il decentramento delle attività di spettacolo (Progetto Invito a teatro). Di grande rilevanza è la sinergia ormai ventennale e in costante rafforzamento con il mondo della Scuola, che coinvolge quasi 200 istituti di ogni ordine e grado di tutto il territorio provinciale, e con il mondo accademico, per educare le nuove generazioni alla cultura teatrale e creare opportunità di crescita professionale nell’ambito dello spettacolo dal vivo. Un lavoro condotto grazie alla collaborazione preziosa dei docenti universitari, degli insegnanti, dei dirigenti scolastici e delle Associazioni di studenti universitari per creare il pubblico di domani. I risultati testimoniano della bontà del progetto: oltre il 35% degli abbonati del CTB ha meno di 25 anni. Prosegue inoltre la collaborazione con tutte le principali istituzioni ed associazioni culturali e di spettacolo del territorio: la Fondazione del Teatro Grande, la Fondazione Brescia Musei, Cinema Nuovo Eden, la Diocesi di Brescia, Associazione Viandanze, il C.U.T. La Stanza, Residenza Idra e molte altre ancora. Confermando l’importante sinergia avviata nel 2015/2016, prosegue infine il progetto di creazione artistica e incontro comunitario tra detenuti e cittadini condotto con Casa di Reclusione di Verziano e Compagnia Lyria, finalizzata alla realizzazione di un laboratorio di danza e alla creazione di uno spettacolo presentato al Teatro Sociale e a Verziano nell’estate del 2017. Siamo persuasi che tutti questi elementi testimonino nel concreto la vitalità del CTB, e la sua rilevanza nel tessuto comunitario e culturale cittadino, provinciale, regionale e nazionale. L’ampiezza del lavoro svolto è possibile soltanto grazie al fondamentale contributo del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, degli Enti fondatori e dei sostenitori, che consentono di realizzare la proposta artistica del CTB da ormai più di quarant’anni. La pluralità di soggetti istituzionali coinvolti nella vita del CTB è il segno di una eccellenza riconosciuta, di una capacità di aggregazione che soltanto un grande progetto culturale può suscitare e far perdurare nel tempo. Ma l’ultimo ringraziamento, il più sentito, va sempre al pubblico, che speriamo voglia continuare a seguire con passione la proposta culturale del CTB come ha fatto finora. Il Presidente Il Direttore Carla Boroni Gian Mario Bandera

LE PRODUZIONI CTB

Nel corso della Stagione 2016/2017 saranno presentate al pubblico bresciano sei nuove produzioni: Il secondo figlio di Dio, Furiosa Mente, Il vecchio e il mare, Giuliano. Storia di un assassinio involontario, Le relazioni pericolose, Medea. 6 titoli per oltre 100 recite di spettacoli di produzione soltanto tra Teatro Sociale e Teatro Santa Chiara: il segno di una capacità produttiva ed artistica di eccellenza, che colloca Brescia tra le realtà più fervide e rilevanti del panorama teatrale italiano. Il progetto produttivo vede un’importante continuità del personale artistico coinvolto: Franco Branciaroli, Lucilla Giagnoni, Elena Bucci e Marco Sgrosso, Ugo Pagliai, il regista Daniele Salvo sono da anni impegnati con lo Stabile cittadino, recando un contributo imprescindibile al prestigio e alla riconoscibilità sul piano nazionale dell’Ente. Dalla Stagione 2016/2017 si segnala anche l’ingresso nella squadra artistica di due importanti personalità del teatro italiano: il regista Antonio Calenda e il cant’attore Simone Cristicchi, che insieme lavoreranno allo spettacolo evento che aprirà la Stagione 2016/2017

NUOVE PRODUZIONI CTB
dal 18 al 30 Ottobre 2016 ∙ TEATRO SOCIALE
IL SECONDO FIGLIO DI DIO VITA, MORTE E MIRACOLI DI DAVID LAZZARETTI
di e con Simone Cristicchi
scritto con Manfredi Rutelli e la collaborazione di Matteo Pelliti
regia Antonio Calenda

dall’8 Novembre al 4 Dicembre 2016 ∙ TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
5 Dicembre 2016 ∙TEATRO SOCIALE
FURIOSA MENTE
di e con Lucilla Giagnoni
collaborazione ai testi Maria Rosa Pantè
regia Lucilla Giagnoni

dal 31 Gennaio al 12 Febbraio 2017 ∙ TEATRO SOCIALE
IL VECCHIO E IL MARE
di Ernest Hemingway
regia e adattamento drammaturgico Daniele Salvo
con Ugo Pagliai e cast in via di definizione

dal 25 al 28 Febbraio 2017 ∙ TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
GIULIANO storia di un assassinio involontario
dal racconto “La leggenda di San Giuliano Ospitaliere” di Gustave Flaubert
di e con Alessandro Mor e Alessandro Quattro
video di Enrico Ranzanici
costumi Carla Ricotti

dal 19 Aprile al 14 Maggio 2017 ∙ TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
LE RELAZIONI PERICOLOSE CONTO APERTO TRA LA MARCHESA DI MERTEUIL
E IL VISCONTE DI VALMONT
dal romanzo di Choderlos de Laclos
progetto ed elaborazione drammaturgica di Elena Bucci e Marco Sgrosso
con Elena Bucci, Marco Sgrosso e cast in via di definizione

dal 9 al 21 Maggio 2017 ∙ TEATRO SOCIALE
MEDEA
di Euripide
traduzione di Umberto Albini
regia Luca Ronconi
con Franco Branciaroli e cast in via di definizione

OSPITALITÀ STAGIONE DI PROSA
dal 16 al 20 Novembre 2016 ∙ TEATRO SOCIALE
IL BERRETTO A SONAGLI
di Luigi Pirandello
adattamento e regia Valter Malosti
con Roberta Caronia e Valter Malosti

dal 11 al 15 Gennaio 2017 ∙ TEATRO SOCIALE
SMITH & WESSON
di Alessandro Baricco
regia Gabriele Vacis
con Natalino Balasso, Fausto Russo Alesi, Camilla Nigro, Mariella Fabbris

dal 18 al 22 Gennaio 2017 ∙ TEATRO SOCIALE
L’ORA DI RICEVIMENTO (BANLIEUE)
di Stefano Massini
regia Michele Placido
con Fabrizio Bentivoglio

dal 15 al 19 Febbraio 2017 ∙ TEATRO SOCIALE
QUALCUNO VOLÒ SUL NIDO DEL CUCULO
di Dale Wasserman, dall’omonimo romanzo di Ken Kesey
traduzione Giovanni Lombardo Radice
adattamento Maurizio de Giovanni
uno spettacolo di Alessandro Gassmann
con Daniele Russo e Elisabetta Valgoi

dal 22 al 26 Febbraio 2017 ∙ TEATRO SOCIALE
LE DONNE GELOSE
di Carlo Goldoni
regia Giorgio Sangati
con Sandra Toffolatti, Valentina Picello, Sergio Leone, Leonardo De Colle, Fausto Cabra

dal 1° Marzo al 5 Marzo 2017 ∙ TEATRO SOCIALE
PREAMLETO
di Michele Santeramo
regia Veronica Cruciani
con Massimo Foschi, Manuela Mandracchia, Michele Sinisi

dal 15 al 19 Marzo 2017 ∙ TEATRO SOCIALE
FAUST UNA RICERCA SUL LINGUAGGIO DELL’OPERA DI PECHINO
di Li Meini, basato sul dramma “Faust: prima parte” di Johann Wolfgang Goethe
progetto e regia Anna Peschke
musiche originali composte da Luigi Ceccarelli, Alessandro Cipriani, Chen Xiaoman

dal 5 al 9 Aprile 2017 ∙ Teatro Sociale
IL CASELLANTE
di Andrea Camilleri e Giuseppe Dipasquale,
regia Giuseppe Dipasquale
con Moni Ovadia, Valeria Contadino, Mario Incudine Sergio Seminara, Giampaolo Romania
e con i musicisti Antonio Vasta, Antonio Putzu

OSPITALITÀ ALTRI PERCORSI
dal 29 Novembre al 1° Dicembre 2016 ∙ TEATRO SOCIALE
ENIGMA NIENTE SIGNIFICA MAI UNA COSA SOLA
di Stefano Massini
regia Silvano Piccardi
con Ottavia Piccolo e Silvano Piccardi

8 e 9 Gennaio 2017 ∙ TEATRO SOCIALE
ABRAMO
di Ermanno Bencivenga
adattamento e regia Teresa Ludovico
con Teresa Ludovico, Augusto Masiello

7 e 8 Marzo 2017 ∙ TEATRO SOCIALE
VITA AGLI ARRESTI DI AUNG SAN SUU KYI
di Marco Martinelli
ideazione Marco Martinelli e Ermanna Montanari
regia Marco Martinelli
con Ermanna Montanari, Roberto Magnani, Alice Protto, Massimiliano Rassu
musica Luigi Ceccarelli

dal 21 al 23 Marzo 2017 ∙ TEATRO SOCIALE
LE PRÉNOM (CENA TRA AMICI)
di Matthieu Delaporte e Alexandre de La Patellière
versione italiana Fausto Paravidino
regia Antonio Zavatteri
con Alessia Giuliani, Alberto Giusta, Davide Lorino, Aldo Ottobrino e Gisella Szaniszlò

dal 28 al 30 Marzo 2017 ∙ TEATRO SOCIALE
IL MIO NOME È NESSUNO, L’ULISSE
di Valerio Massimo Manfredi
adattamento e drammaturgia testo Francesco Niccolini
regia Alessio Pizzech
con Sebastiano Lo Monaco, Maria Rosaria Carli, Turi Moricca, Carlo Calderone
e una orchestra di 14 sassofonisti in scena

BRESCIA CONTEMPORANEA
16 Gennaio 2017 ∙ TEATRO SOCIALE
LEI DUNQUE CAPIRÀ
di Claudio Magris
regia Daniela Ardini
con Elisabetta Pozzi

27 e 28 Gennaio 2017 ∙ TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
TRE DI COPPIE
di Franco Scaldati
adattamento di Franco Maresco e Claudia Uzzo
regia Franco Maresco
con Gino Carista, Giacomo Civiletti, Melino Imparato

10 Febbraio 2017 ∙ TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
ERODIÀS
di Giovanni Testori
con Federica Fracassi
regia di Renzo Martinelli

dal 9 al 11 Marzo 2017 ∙ TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
RUMORE DI ACQUE
di Marco Martinelli
ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanari
regia Marco Martinelli
con Alessandro Renda

LA PALESTRA DEL TEATRO drammaturgie del presente

GENERE/UMANO
15 Dicembre 2016 ∙ TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
GEPPETTO E GEPPETTO
scritto e diretto da Tindaro Granata
con Alessia Bellotto, Angelo Di Genio, Tindaro Granata, Paolo Li Volsi

17 Dicembre 2016 ∙ TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
ROAD MOVIE
di Godfrey Hamilton – traduzione Gian Maria Cervo
regia Sandro Mabellini
musiche di Daniele Rotella
pianoforte e violoncello Antony Kevin Montanari
con Angelo Di Genio

RADICI

23 Febbraio 2017 ∙ TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
GENESIQUATTROUNO Caino e Abele, storia di una fratellanza deviata
di Gaetano Bruno
diretto e interpretato da Gaetano Bruno e Francesco Villano
musiche di Gaetano Bruno

dal 25 al 28 Febbraio 2017 ∙ TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri PRODUZIONE CTB
GIULIANO storia di un assassinio involontario
dal racconto “La leggenda di San Giuliano Ospitaliere” di Gustave Flaubert
di e con Alessandro Mor e Alessandro Quattro
video di Enrico Ranzanici
costumi Carla Ricotti

PADRI E FIGLI

18 Marzo 2017 ∙ TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
ANTROPOLAROID
di e con Tindaro Granata
scene e costumi Margherita Baldoni e Guido Buganza
elaborazioni musicali Daniele D’angelo

20 Marzo 2017 ∙ TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
IL COMPLESSO DI TELEMACO
di Mauro Lamantia e Filippo Renda – ispirato a “Il Complesso di Telemaco” di Massimo Recalcati
regia Filippo Renda
con Mauro Lamantia e Simone Tangolo

24 Marzo 2017 ∙ TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
IL MARTEDÌ AL MONOPRIX
di Emmanuel Darley – traduzione, adattamento e regia Raffaella Morelli
con Enzo Curcurù
scene Romualdo Moretti

SPETTACOLI FUORI ABBONAMENTO
3 e 5 Novembre 2016 · TEATRO GRANDE
SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
di William Shakespeare
traduzione di Dario Del Corno
regia di Elio De Capitani con La Compagnia dell’Elfo

31 Dicembre 2016 · TEATRO SOCIALE (Spettacolo ultimo dell’anno)
IL MASCHIO INUTILE
musiche e testi Banda Osiris
con Federico Taddia e Telmo Pievani
produzione Banda Osiris snc

25 Gennaio 2017 · TEATRO SANTA CHIARA Mina Mezzadri
In occasione della Giornata Mondiale della Memoria
IL CORAGGIO DI DIRE DI NO
La storia di Giorgio Perlasca
di e con Alessandro Albertin
regia Michela Ottolini

 

Pepe Reina, azzurro nel cuore e nell’anima

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Pepe Reina lo spagnolo napoletano che ha fatto innamorare tutti

Le sue manone, quel sorriso irresistibile e la pelata inconfondibile: Pepe Reina, il portierone ultrà, ha sempre manifestato in ogni modo l’amore per la squadra e per la città di Napoli.

Leader carismatico, guida per i giovani, sempre pronto ad urlare per tenere concentrati tutti; Pepe Reina è il campione che tutti vorrebbero in squadra. Al di là delle sue doti calcistiche, lo spagnolo si è integrato a meraviglia nella realtà napoletana, al punto da diventare un simbolo anche per gli ultrà. Sono suonate allora stonate quelle voci che lo volevano lontano da Napoli, spifferate nella finestra di mercato appena concluso. Qualche quotidiano lo aveva già collocato nella calda Barcellona, al posto di Claudio Bravo, imputando a ciò qualche distrazione di troppo tra i pali. Niente di più lontano dalla realtà, stando ad oggi.

Certo. il precedente c’è: già una volta Pepe Reina aveva deciso di migrare verso la Germania, solleticato dall’idea di vincere ancora in un club di assoluto livello come il Bayern Monaco. Ma scaldare la panchina non fa per lui, e allora eccolo di nuovo in azzurro, per la gioia di quanti si erano dovuti affidare alle incerte manine di portieri sudamericani che ben poca affidabilità hanno dimostrato in tante occasioni. Dissapori con il presidente, poca fiducia dell’allenatore, età che avanza, poche motivazioni? Sono solo sciocchezze che possono essere affibbiate ad un professionista del suo calibro!

A Pepe basta affacciarsi dalla magnifica residenza di Via Tasso, che occupa con la miriade di pargoli e la bellissima moglie Yolanda, per capire che avere una città ai propri piedi, non solo in senso fisico, non ti può far desiderare altro.

A cura di Fabiano Malacario

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Grassi: “A Napoli non ho giocato, ma mi sono allenato con gente molto forte”

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Alberto Grassi parla del suo rapporto con il Napoli

Alberto Grassi è stato considerato uno degli acquisti più importante dell’ultimo mercato di riparazione del Napoli, acquisto che avrebbe dovuto dare respiro ai centrocampisti azzurri, primo su tutti Hamsik. La breve storia del calciatore alla corte di Sarri, parla invece di nessun utilizzo in campo.

Il calciatore bresciano ha trascorso il ritiro precampionato di Dimaro, come si può vedere dalla foto allenandosi con tanto impegno.

Al termine del ritiro il Napoli, come è giusto che sia, ha fatto le sue valutazioni e ha deciso di cedere in prestito il calciatore alla sua ex squadra, l’Atalanta, per fargli fare presenze in campo e farlo crescere in vista poi di un possibile ritorno all’ombra del Vesuvio.

Il giovane centrocampista ha rilasciato un’intervista riportata sul sito ufficiale dei bergamaschi, ecco alcuni punti: “È sempre bello tornare da dove si è partiti, sono contentissimo di aver rivisto tutti i miei compagni. A Napoli non ho giocato, ma mi sono allenato con gente molto forte. Adesso spero di far bene qui all’Atalanta. Al momento il mio obiettivo è raggiungere la salvezza con questa squadra. Le qualificazioni per l’Europeo Under 21 sono una bella vetrina e cerchiamo di fare il massimo anche con la Nazionale”.

Gennaro di Dio

Gabbiadini, il procuratore: “Ci siamo incontrati per il rinnovo, siamo vicini”

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Manolo Gabbiadini ad un passo dal rinnovo contrattuale con il Napoli

Le voci su Manolo Gabbiadini in questi giorni sono state tante, il tormentone per tutti è: rinnova o non rinnova con il Napoli. Questa estate sembrava davvero l’ultima di Gabbiadini in azzurro con tante offerte sia da parte di club italiani  sia stranieri, su tutti sembrava proprio l’Everton ad averla spuntata.

Manolo alla fine del calcio mercato resta alla corte di Sarri, ora però c’è da capire il futuro prossimo, se cioè ci sarà la volontà del calciatore e del suo entourage di rinnovare il contratto con il Napoli per proseguire il matrimonio azzurro.

Su questa questione il procuratore di Manolo Gabbiadini, Silvio Pagliari, ha parlato ai microfoni di Tmw Radio facendo un pò di chiarezza sulle prospettive future. L’agente del numero 23 azzurro ha dichiarato: “L’Everton è stato vicinissimo a  Gabbiadini, ma ringraziamo il Napoli per il “no” dinanzi a una megaofferta, significa che la società ci crede. Ci siamo incontrati per il rinnovo, siamo vicini, c’è la volontà del Napoli di fare un cospicuo investimento su Manolo. Sono anni che rincorre la Champions, per lui è un sogno che si avvera: siamo ai dettagli e nelle prossime settimane metteremo nero su bianco”.

Gennaro di Dio

CTB : apertura campagna abbonamenti 2016/17 (Programmazione)

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Si comunica che a partire da lunedì 12 settembre al botteghino del Teatro Sociale di Brescia (Via Felice Cavallotti, 20) sono in vendita gli abbonamenti alla Stagione di Prosa 2016/2017, CTB, con il seguente orario: dalle ore 9.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle ore 19.00

Di seguito le modalità

Vendita dal 12 al 16 settembre 2016:

ABBONAMENTO FEDELTA’ a 29 spettacoli che comprende (Stagione di prosa + Altri Percorsi + Brescia Contemporanea + La Palestra del Teatro) 17 spettacoli al Teatro Sociale + 12 al Teatro S.Chiara – Mina Mezzadri – POSTO FISSO € 355,00

ABBONAMENTO FEDELTA’ a 22 spettacoli che comprende (Stagione di prosa + Altri Percorsi + Brescia Contemporanea ) 17 spettacoli al Teatro Sociale + 5 al Teatro Santa Chiara Mina Mezzadri – POSTO FISSO € 290,00

ABBONAMENTO FEDELTA’ a 18 spettacoli che comprende (Stagione di prosa + Altri Percorsi) 16 spettacoli al Teatro Sociale + 2 al Teatro Santa Chiara Mina Mezzadri – POSTO FISSO € 265,00

ABBONAMENTO a 14 spettacoli che comprende 11 al Teatro Sociale + 2 al Teatro Santa Chiara + 1 di Altri Percorsi, di Brescia Contemporanea o di Palestra del Teatro

Il prezzo degli abbonamenti a 14 spettacoli vanno da un massimo di € 235,00 ad un minimo di € 130,00 (per l’abbonamento intero); da € 214,00 a € 116,00 (per l’abbonamento “Ridotto Gruppi”riservato a Cral, biblioteche, associazioni ed enti legalmente riconosciuti e convenzionati con il CTB); e da € 200,00 a € 109,00 (per l’abbonamento “Speciale” riservato ai giovani fino a 25 anni, ultrassentacinquenni, possessori di carta d’argento)

ABBONAMENTO ALTRI PERCORSI che comprende Abbonamento a 9 spettacoli con posto fisso 7 spettacoli al Teatro Sociale + 2 spettacoli al Teatro Santa Chiara – Mina Mezzadri

  • Il prezzo dell’abbonamento INTERO: € 120,00
  • Il prezzo dell’abbonamento GRUPPI E SPECIALE € 110,00

ABBONAMENTO BRESCIA CONTEMPORANEA che comprende 3 spettacoli al Teatro Santa Chiara Mina Mezzadri e 1 al Teatro Sociale con POSTO FISSO

  • Il prezzo dell’abbonamento INTERO € 45,00
  • Il prezzo dell’abbonamento ridotto € 39,00

ABBONAMENTO LA PALESTRA DEL TEATRO che comprende 7 spettacoli al Teatro Santa Chiara Mina Mezzadri con POSTO FISSO

  • Il prezzo dell’abbonamento INTERO € 75,00
  • Il prezzo dell’abbonamento ridotto € 66,00

TUTTI GLI ABBONAMENTI VENGONO VENDUTI ALLA BIGLIETTERIA DEL TEATRO SOCIALE e on line www.vivaticket.it e nei punti vendita del circuito vivaticket

SERVIZIO DISTRIBUZIONE ‘NUMERI’ PER LA CODA

Ogni giorno di apertura del botteghino per la vendita degli abbonamenti, alle ore 8.30 e alle ore 15.30 verrà esposto un dispensatore di numeri.

SOTTOSCRIZIONE

Ogni abbonato potrà acquistare un massimo di 6 abbonamenti.

N.B.

Le altre formule di abbonamento verranno specificate per turni e date in un momento successivo.

  • La stagione di prosa 2016/2017: Teatro Sociale, Teatro Santa Chiara e Teatro Grande

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Stabia: in ricordo di Annibale Ruccello a trent’anni dalla sua scomparsa

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L’attrice Isa Danieli ricorderà il drammaturgo stabiese, Annibale Ruccello, nel corso di una cerimonia al Comune di Castellammare di Stabia, 12 settembre 2016 – ore 18.00 Palazzo Farnese, Aula Consiliare “Falcone e Borsellino”

Castellammare di Stabia – Un momento per ricordare, ma anche per riflettere sull’opera artistica e sulla vita di Annibale Ruccello, nel giorno del trentennale della sua scomparsa, nella sua città natale. Un percorso che si snoderà attraverso le sensazioni, gli aneddoti, i pensieri di chi ha condiviso con lui parte della sua vita e di chi ha portato in scena i suoi personaggi.

La Commemorazione in onore di Annibale Ruccello si svolgerà lunedì 12 settembre 2016 a partire dalle ore 18.00 a Palazzo Farnese, presso l’Aula Consiliare “Falcone e Borsellino”.

“Il nostro intento è quello di realizzare una giornata di ricordo aperta a tutti e al contempo presentare in anteprima gli appuntamenti che saranno dedicati al nostro compianto concittadino. Sono onorato di poter ospitare in particolare, l’artista Isa Danieli, protagonista di Ferdinando; Giulio Baffi, Presidente dell’associazione Nazionale critici di teatro, critico teatrale de La Repubblica e Presidente della giuria teatrale del Premio ‘Annibale Ruccello’ dello Stabia Teatro Festival; Lello Guida, stretto collaboratore di Ruccello” – afferma il sindaco Antonio Pannullo. “Sappiamo inoltre con quanta sensibilità Carlo de Nonno, il musicista di Annibale oltre che il rappresentante della famiglia, stia seguendo, pur non potendo presenziare all’evento del 12, la costruzione delle iniziative stabiesi e questo è per noi motivo di stimolo e di entusiasmo”.

L’evento rappresenterà anche il momento in cui saranno illustrate le iniziative previste in città per il trentennale e che avverranno di concerto tra l’Amministrazione Comunale e lo Stabia Teatro Festival, la kermesse letteraria e teatrale organizzata dal Teatro Tunica e dall’Associazione Culturale Achille Basile.

Le Ali della Lettura" e che quest’anno, accanto al calendario di eventi letterari e teatrali e alla terza edizione del Premio ‘Annibale Ruccello’, si arricchirà del convegno di studi dedicato al drammaturgo stabiese dal Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università Federico II di Napoli e dal Master in Drammaturgia e Cinematografia diretto da Pasquale Sabbatino.

Zielinski: “Io molto vicino al Liverpool, Klopp voleva me”

Zielinski, le sue parole

Ai microfoni di una emittente polacca, il nuovo centrocampista del Napoli, Zielinski ha dichiarato: “Offerta Liverpool? Ci sono stati giorni in cui guardavo il telefono e non sapevo cosa fare. Molte ore con i miei agenti. Tutti intorno mi dicevano: ‘E’ una super offerta per la tua crescita, ci vuole Klopp, l’offerta economica è fatta’. Ma io non ero convinto. Ero in macchina con una ragazza e le dico: ‘No, semaforo rosso, non sto lasciando’. Mi sentivo grande a Empoli, non volevo lasciare i ragazzi quando ci stavamo battendo per le Coppe Europee. Mi girava la testa. Poi finalmente ho incontrato Klopp a Liverpool. Mi ha detto che mi voleva nella sua squadra. Ho visto un mondo diverso e la mia testa era un pasticcio ancora più grande. Sapevo che il Liverpool mi voleva a tutti i costi e che sarebbero tornati in estate, ma l’accordo con l’Udinese alla fine non si è trovato. Volevo iniziare a lavorare per la nuova stagione con il mio nuovo club nel più breve tempo possibile. L’offerta del Milan dipendeva dall’acquisto del club da parte dei cinesi. Con il Napoli conoscevo l’allenatore e molti ragazzi della squadra. Sono felice di essere arrivato qui. Per le mie caratteristiche di gioco è l’ideale. Ho incontrato tanti giocatori tecnici, a Napoli mi sento più sicuro giorno dopo giorno, i compagni mi hanno accolto bene. Io e Arek Milik possiamo dare qualcosa alla squadra. Quando viene fatto il suo nome, cala il silenzio e… (mima il gesto di premere il grilletto di una pistola)”