Castellammare di Stabia. ‘’Le notizie riportate oggi dalla stampa, se vere – commentano i consiglieri Salvatore Vozza e Alessandro Zingone – svelerebbero davvero modalità e comportamenti ben lontani dalla trasparenza e dalla correttezza che dovrebbe essere alla base dell’agire di chi ha responsabilità pubbliche. La Segretaria Generale del Comune si sarebbe dimessa da alcune responsabilità di dirigente, perché oggetto di pressioni da parte di un consigliere comunale; l’assessore Balestrieri sarebbe chiamato in causa per l’assunzione di un suo parente alla “sempre in proroga” Buttol’’.Assunzioni alla Buttol e presunte pressioni
Castellammare di Stabia. ‘’Le notizie riportate oggi dalla stampa, se vere – commentano i consiglieri Salvatore Vozza e Alessandro Zingone – svelerebbero davvero modalità e comportamenti ben lontani dalla trasparenza e dalla correttezza che dovrebbe essere alla base dell’agire di chi ha responsabilità pubbliche. La Segretaria Generale del Comune si sarebbe dimessa da alcune responsabilità di dirigente, perché oggetto di pressioni da parte di un consigliere comunale; l’assessore Balestrieri sarebbe chiamato in causa per l’assunzione di un suo parente alla “sempre in proroga” Buttol’’.Paralimpiadi Rio 2016, Triathlon: Michele Ferrarin conquista l’argento
Arriva dal triathlon la prima soddisfazione in casa Italia di questa terza giornata dei Giochi Paralimpici di Rio 2016. Michele Ferrarin ha conquistato, infatti, la medaglia d’argento in una delle specialità più logoranti per il corpo ed al debutto nel programma della rassegna brasiliana. Ferrarin era tra i nomi papabili della vigilia e l’andamento della gara non ha deluso le attese. Quarto nella prova di nuoto, l’azzurro ha espresso il proprio meglio in bicicletta essendo praticamente sempre in lotta per il primo posto e chiudendo in testa col crono di 48″21 prima della frazione di corsa. In quest’ultima fase l’italiano ha dovuto subire l’attacco del britannico Andrew Lewis che inesorabilmente ha tagliato per primo il traguardo concludendo con 41″ di vantaggio sul nostro Ferrarin. Michele, comunque, stringendo i denti è riuscito a portarsi a casa uno strepitoso secondo posto precedendo di 5″ il marocchino Mohamed Lahna.
In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: in particolare da Rai 2 (già rete olimpica) e da Rai Sport 1, che ad agosto scorso hanno trasmesso in diretta le gare delle Olimpiadi. In totale, oltre 400 ore di programmazione, delle quali 280 in diretta.
Raisport1 sarà il canale tematico completamente votato ai Giochi Paralimpici, con 12 ore al giorno di programmazione in diretta, dalle 14.00 alle 4.00, e 12 ore di differita, dalle 4.00 alle 14.00. Il canale tematico sarà visibile anche in Hd.
Su Rai2 ogni giorno prevista la diretta dall’1.30 alle 4.00 di notte. In mattina, dalle 9.00 alle 9.45, la sintesi delle gare più importanti della notte.
giandomenico.tiseo@oasport.it
Immagine: pagina FB Michele Ferrarin
Moto2, GP San Marino 2016: pole di Zarco seguito da Nakagami e Baldassarri
Johann Zarco come Jorge Lorenzo. Il francese (Ajo Motorsport) leader del Mondiale Moto2 domina la qualifica ufficiale della classe di mezzo del GP di San Marino, come fatto meno di un’ora prima dallo spagnolo della Yamaha nella classe regina. Zarco si è issato in testa alla graduatoria fin dalle prime battute della sessione cronometrata ed ha lanciato un chiaro messaggio ad Alex Rins (Páginas Amarillas HP 40): la Corona-bis della categoria può prendere di nuovo la strada per Cannes…
Il transalpino si è meritato la prima casella in griglia (quarta stagionale) al Misano World Circuit, intitolato all’indimenticato Marco Simoncelli, stampando ben presto il favoloso tempo di 1:37.436, 73 millesimi in meno rispetto al giapponese dell’Idemitsu Honda Team Asia Takaaki Nakagami e 114 sul migliore italiano di giornata, Lorenzo Baldassarri (Forward Team), comunque bravo.
Male Alex Rins, in lotta serrata con Zarco per il titolo (-10 in classifica generale) ma solo ottavo quest’oggi a Misano: servirà una grande gara allo spagnolo, per non far fuggire il Campione del Mondo in carica… Domani dalla seconda fila scatteranno, nell’ordine: Sam Lowes, il nostro Franco Morbidelli e lo svizzero Thomas Lüthi.
Gli altri italiani: 9° Pasini, 17° Corsi, 21° Marini, 27° Fuligni.
I RISULTATI DELLA QUALIFICA UFFICIALE MOTO2
| Pos. | Num. | Pilota | Nazione | Team | Moto | Tempo |
| 1 | 5 | Johann ZARCO | FRA | Ajo Motorsport | Kalex | 1’37.436 |
| 2 | 30 | Takaaki NAKAGAMI | JPN | IDEMITSU Honda Team Asia | Kalex | 1’37.509 |
| 3 | 7 | Lorenzo BALDASSARRI | ITA | Forward Team | Kalex | 1’37.550 |
| 4 | 22 | Sam LOWES | GBR | Federal Oil Gresini Moto2 | Kalex | 1’37.777 |
| 5 | 21 | Franco MORBIDELLI | ITA | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Kalex | 1’37.861 |
| 6 | 12 | Thomas LUTHI | SWI | Garage Plus Interwetten | Kalex | 1’37.916 |
| 7 | 11 | Sandro CORTESE | GER | Dynavolt Intact GP | Kalex | 1’37.933 |
| 8 | 40 | Alex RINS | SPA | Paginas Amarillas HP 40 | Kalex | 1’37.935 |
| 9 | 54 | Mattia PASINI | ITA | Italtrans Racing Team | Kalex | 1’37.990 |
| 10 | 55 | Hafizh SYAHRIN | MAL | Petronas Raceline Malaysia | Kalex | 1’38.035 |
| 11 | 94 | Jonas FOLGER | GER | Dynavolt Intact GP | Kalex | 1’38.044 |
| 12 | 73 | Alex MARQUEZ | SPA | Estrella Galicia 0,0 Marc VDS | Kalex | 1’38.051 |
| 13 | 23 | Marcel SCHROTTER | GER | AGR Team | Kalex | 1’38.105 |
| 14 | 60 | Julian SIMON | SPA | QMMF Racing Team | Speed Up | 1’38.243 |
| 15 | 52 | Danny KENT | GBR | Leopard Racing | Kalex | 1’38.308 |
| 16 | 49 | Axel PONS | SPA | AGR Team | Kalex | 1’38.339 |
| 17 | 24 | Simone CORSI | ITA | Speed Up Racing | Speed Up | 1’38.345 |
| 18 | 14 | Ratthapark WILAIROT | THA | IDEMITSU Honda Team Asia | Kalex | 1’38.655 |
| 19 | 19 | Xavier SIMEON | BEL | QMMF Racing Team | Speed Up | 1’38.706 |
| 20 | 57 | Edgar PONS | SPA | Paginas Amarillas HP 40 | Kalex | 1’38.808 |
| 21 | 10 | Luca MARINI | ITA | Forward Team | Kalex | 1’38.857 |
| 22 | 44 | Miguel OLIVEIRA | POR | Leopard Racing | Kalex | 1’38.885 |
| 23 | 2 | Jesko RAFFIN | SWI | Sports-Millions-EMWE-SAG | Kalex | 1’38.912 |
| 24 | 27 | Iker LECUONA | SPA | CarXpert Interwetten | Kalex | 1’38.983 |
| 25 | 97 | Xavi VIERGE | SPA | Tech 3 Racing | Tech 3 | 1’39.006 |
| 26 | 32 | Isaac VIÑALES | SPA | Tech 3 Racing | Tech 3 | 1’39.160 |
| 27 | 42 | Federico FULIGNI | ITA | Team Ciatti | Kalex | 1’39.240 |
| 28 | 87 | Remy GARDNER | AUS | Tasca Racing Scuderia Moto2 | Kalex | 1’39.257 |
| 29 | 70 | Robin MULHAUSER | SWI | CarXpert Interwetten | Kalex | 1’39.555 |
giuseppe.urbano@oasport.it
Foto: FOTOCATTAGNI
Maglie troppo aderenti? Ecco il motivo
E’ una rivoluzione nel campo della tecnologia: infatti la nuova maglia del Napoli, la KombatSkin, è arrivata dopo il minuzioso lavoro da parte dello sponsor tecnico del Napoli, la Kappa.
La maglia era già stata testata dai calciatori azzurri lo scorso gennaio, e anche dallo stesso Gonzalo Higuain, che non ha fatto in tempo ad indossarla per via del suo trasferimento a Torino.
Il tessuto aderente della nuova casacca azzurra è stata una richiesta esplicita di Maurizio Sarri. Infatti il tessuto aderente è ispirato a quello delle maglie da rugby, il Napoli è la prima squadra a testare questo tipo di tessuto anti-trattenuta.
La principale causa che ha portato all’ adozione di questo tipo di tessuto è stata il gioco di Sarri: infatti costruendo il gioco soprattutto in attacco e cercando maggiori occasioni dai calci piazzati la KombatSkin da un vantaggio al Napoli sulle altre squadre che non riusciranno, proprio per la sua aderenza, a trattenere il calciatori azzurri.
G. D. D.
Moto GP, GP di Misano: Pole di Lorenzo, Valentino Rossi ottimo secondo
Moto GP Misano, Jorge Lorenzo su Yamaha
Si sono concluse le qualifiche per quanto riguarda la Moto GP nel Gran Premio di San Marino sulla pista dedicata a Marco Simoncelli in quel di Misano. Imbattibile Jorge Lorenzo su Yamaha che conquista la pole position, subito alle spalle il compagno di squadra Valentino Rossi. Quarto il leader del Mondiale Marc Marquez. Andiamo a vedere la griglia di partenza.
| POS | # | RIDER NAME | GAP |
|---|---|---|---|
|
1
|
99
|
J. LORENZO
|
1:31.868
|
|
2
|
46
|
V. ROSSI
|
+0.348
|
|
3
|
25
|
M. VIÑALES
|
+0.513
|
|
4
|
93
|
M. MARQUEZ
|
+0.575
|
|
5
|
51
|
M. PIRRO
|
+0.599
|
|
6
|
4
|
A. DOVIZIOSO
|
+0.809
|
|
7
|
35
|
C. CRUTCHLOW
|
+0.875
|
|
8
|
26
|
D. PEDROSA
|
+0.991
|
|
9
|
41
|
A. ESPARGARO
|
+1.050
|
|
10
|
44
|
P. ESPARGARO
|
+1.134
|
|
11
|
8
|
H. BARBERA
|
+1.433
|
|
12
|
19
|
A. BAUTISTA
|
+2.061
|
|
13
|
6
|
S. BRADL
|
+1.531
|
|
14
|
22
|
A. LOWES
|
+1.767
|
|
15
|
9
|
D. PETRUCCI
|
+1.848
|
|
16
|
50
|
E. LAVERTY
|
+1.904
|
|
17
|
43
|
J. MILLER
|
+1.979
|
|
18
|
45
|
S. REDDING
|
+2.121
|
|
19
|
53
|
T. RABAT
|
+2.434
|
|
20
|
68
|
Y. HERNANDEZ
|
+2.597
|
|
21
|
12
|
J. FORES
|
+3.293
|
gianluca.bruno@oasport.it
FOTOCATTAGNI
Moto 3, GP San Marino 2016: pole di Binder davanti a Bastianini e Bulega
Nelle qualifiche n.13 della stagione del Mondiale di Moto 3, la pole è stata conquistata dal leader del campionato Brad Binder, in sella alla KTM, che col crono di 1’42″398 si è issato in vetta all’ordine dei tempi precedendo il nostro Enea Bastianini, su Honda del Team Gresini, distante + 0″150, e l’altro centauro nostrano Nicolò Bulega, sulla KTM dello Sky Racing Team VR46, a + 0″233 da Binder. Una sessione costellata da tante cadute come quella di Andrea Migno a 14′ dal termine che ha relegato il rider in ventiduesima piazza.
Nella top 10 troviamo anche il secondo della classifica mondiale, ovvero Jorge Navarro, quinto a +0″312 dal sudafricano nonostante lo spagnolo sia stato, anch’egli, protagonista di una scivolata a circa 10′ dalla fine delle prove.
Guardando agli altri italiani, il migliore si è rivelato Fabio Di Giannantonio che ha chiuso in decima piazza, avendo però delle prospettive interessanti per domani sul passo gara. Poco positive le prestazioni di Niccolò Antonelli e Francesco Bagnaia, il migliore degli azzurri nella graduatoria del campionato, qualificatisi in quattordicesima (+0″735) e venticinquesima posizione (+1″593).
ORDINE DEI TEMPI MOTO 3
| POS | # | RIDER NAME | GAP |
|---|---|---|---|
|
1
|
41
|
B. BINDER
|
1:42.398
|
|
2
|
33
|
E. BASTIANINI
|
+0.150
|
|
3
|
8
|
N. BULEGA
|
+0.233
|
|
4
|
84
|
J. KORNFEIL
|
+0.261
|
|
5
|
9
|
J. NAVARRO
|
+0.312
|
|
6
|
44
|
A. CANET
|
+0.444
|
|
7
|
65
|
P. OETTL
|
+0.557
|
|
8
|
76
|
H. ONO
|
+0.564
|
|
9
|
58
|
J. GUEVARA
|
+0.587
|
|
10
|
4
|
F. DI GIANNANTONIO
|
+0.635
|
|
11
|
19
|
G. RODRIGO
|
+0.682
|
|
12
|
88
|
J. MARTIN
|
+0.714
|
|
13
|
55
|
A. LOCATELLI
|
+0.722
|
|
14
|
23
|
N. ANTONELLI
|
+0.735
|
|
15
|
95
|
J. DANILO
|
+0.824
|
|
16
|
36
|
J. MIR
|
+0.893
|
|
17
|
48
|
L. DALLA PORTA
|
+0.947
|
|
18
|
11
|
L. LOI
|
+0.950
|
|
19
|
20
|
F. QUARTARARO
|
+1.092
|
|
20
|
62
|
S. MANZI
|
+1.286
|
|
21
|
64
|
B. BENDSNEYDER
|
+1.363
|
|
22
|
16
|
A. MIGNO
|
+1.370
|
|
23
|
6
|
M. HERRERA
|
+1.395
|
|
24
|
7
|
A. NORRODIN
|
+1.583
|
|
25
|
21
|
F. BAGNAIA
|
+1.593
|
|
26
|
12
|
A. ARENAS
|
+1.622
|
|
27
|
89
|
K. PAWI
|
+1.807
|
|
28
|
42
|
M. RAMIREZ
|
+1.813
|
|
29
|
17
|
J. MCPHEE
|
+1.894
|
|
30
|
24
|
T. SUZUKI
|
+1.916
|
|
31
|
43
|
S. VALTULINI
|
+2.315
|
|
32
|
77
|
L. PETRARCA
|
+2.342
|
|
33
|
40
|
D. BINDER
|
+2.503
|
|
34
|
3
|
F. SPIRANELLI
|
+3.289
|
|
35
|
71
|
A. FABBRI
|
+3.735
|
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Fontana: “A Monopoli con il giusto atteggiamento”
Mister Gaetano Fontana parla della sua squadra alla vigilia della gara con il Monopoli
Per la consueta conferenza stampa della vigilia del match di domani tra Monopoli e Juve Stabia, si è presentato in sala stampa per l’analisi del match di domani, il tecnico delle vespe Gaetano Fontana.
Queste le sue parole rilasciate agli inviati della nostra redazione:
“La squadra ha lavorato benissimo in settimana, come sempre. Ci aspetta un percorso lungo e dobbiamo migliorare sempre di più per fare sempre meglio.
Abbiamo alcuni acciaccati come Kanoute, Liotti e Zibert, dobbiamo monitorare la loro situazione e abbiamo già le alternative in rampa di lancio. Abbiamo una rosa ampia che deve affrontare al meglio le tre partite in sette giorni, non possiamo rischiare di perdere uomini importanti.
Il Monopoli?
È una buona squadra e non sarà facilissimo. So che l’anno scorso c’è stata una sconfitta pesante li ma noi non dobbiamo pensare al passato ma al futuro, andremo lì per giocarcela come sempre e cercheremo di portare a casa i tre punti. Non dobbiamo sbagliare l’atteggiamento. Si può sbagliare e perdere ma l’atteggiamento è ciò che conta, sappiamo che lotteranno su ogni pallone e noi dovremo fare lo stesso, voglio una squadra grintosa. Lavoriamo insieme da due mesi dopo aver rivoluzionato tutto, stiamo aumentando sempre più l’amalgama e dobbiamo trovare equilibrio. Non eravamo scarsi dopo Catania e non siamo fenomeni ora, dobbiamo trovare il giusto equilibrio.
Montalto?
È un giocatore molto importante, è arrivato da poco e deve seguire tutti i dettami del nostro progetto tecnico tattico, arriverà il suo momento.
Paragone tra me e Mister Sarri?
Sicuramente è esagerato, spero non si risenta. È sicuramente un punto di riferimento per me e credo sia uno degli migliori al mondo. Nel calcio c’è tanto da imparare e da lui si può imparare davvero tanto.”
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GRAFICO- Prezzi Champions, costa più andare San Paolo che a Dortmund
40 euro un biglietto in curva, scoppia la polemica
Ritorna la Champions e con sé le polemiche. Aurelio De Laurentiis ha fissato il prezzo delle curve a 40 euro per il primo match in casa degli azzurri contro il Benfica. Tanti, tantissimi soldi per i tifosi azzurri, che dopo l’aumento degli abbonamenti, dovranno fronteggiare anche quest’ulteriore spesa.
Il DATO
L’edizione odierna del Corriere dello Sport ha messo a confronto i prezzi dei tagliandi delle migliori 16 d’Europa, stilando una classifica delle società più care della competizione. Il Napoli risulta al sesto posto della graduatoria, avanti a superpotenze come Borussia Dortmund e Manchester City. Gli azzurri come il Real Madrid, più costosi solo il Psg, Arsenal, Atletico Madrid, Juventus e Barcellona. 
Gazzetta su Milik: “Servono i suoi gol, segnare è un obbligo”
Milik, Palermo occasione d’oro
E’ di nuovo tempo di Arek Milik. L’attaccante, questa sera, potrebbe vincere il ballottaggio con Manolo Gabbiadini e partire titolare per la seconda volta consecutiva. La Gazzetta dello Sport, oggi in edicola, scrive: “Di certo, non s’è tirato indietro, nemmeno quando gli hanno prospettato il paragone con Higuain. Avrebbe potuto spaventarsi soltanto all’idea dell’accostamento, ma lui ha risposto nell’unica maniera che gli era possibile: segnando. E’ importante la sostanza, comunque e, dunque, la concretezza. Un’esigenza più che una richiesta, perché la stagione è agli albori e gli impegni saranno tanti. Da Milik si pretenderanno i gol, gli verrà chiesta la concentrazione massima sotto rete per evitare errori come quelli che hanno caratterizzato la sua prestazione con la nazionale polacca, contro il Kazakistan, per il girone di qualificazione al prossimo Mondiale in Russia. Due pali colpiti da buona posizione, che avrebbero potuto dare i tre punti alla Polonia che ha dovuto subire, invece, il ritorno dell’avversario”.
Lavoro nero e caporalato nell’agricoltura, italiche vergogne
Tra gli aspetti più vergognosi del lavoro nero (che frutta 206 miliardi all’anno, il 13 per cento del Pil) c’è il caporalato nell’agricoltura del Sud. Salari fino a 3 euro all’ora per giornate di 12-16 ore, soprusi contro i lavoratori, lauti guadagni esentasse per le aziende. Parlare di integrazione degli stranieri qui è un po’ dura.
Sulla pelle degli immigrati: il sommerso in agricoltura
Se il sommerso vale in totale il 13 per cento del Pil italiano, in agricoltura il lavoro irregolare supera il 18 per cento. A trarne altissimi profitti è il sistema del caporalato. Che va contrastato non solo per ragioni etiche, ma perché l’integrazione è presupposto per lo sviluppo del territorio.
Forza lavoro in larga parte extracomunitaria
La manodopera straniera offre notevoli opportunità, ancora oggi sottovalutate. Tuttavia, l’immigrato non integrato nella società alimenta fatalmente il sommerso e catalizza il lavoro nero. Secondo l’Istat, l’economia sommersa frutta ben 206 miliardi di euro, il 13 per cento del Pil: dato preoccupante se si considera anche il mancato contributo al pagamento dei servizi pubblici.
In agricoltura, il numero totale di occupati è in larga parte costituito da extracomunitari. In aumento in tutta Italia, nel settore la presenza di stranieri è raddoppiata in soli dieci anni, e non vi è zona della penisola in cui si sia registrata una flessione.
Grafico 1 – Lavoratori Stranieri in Agricoltura in Italia

Fonte: Inea 2013
Il lavoro degli immigrati in agricoltura è dunque economicamente rilevante. Ma quasi il 18 per cento di loro è irregolare – il dato più alto di tutti i settori. Ciò principalmente perché le imprese agricole, che già beneficiano di leggi semplificate, hanno necessità di un incremento in manodopera per poche settimane l’anno e quindi ricorrono a lavoratori stagionali, spesso stranieri e irregolari. Lavoro nero significa sfruttamento, violazione di diritti fondamentali, danno per l’erario e linfa per la criminalità che gestisce il sommerso.
L’economia del caporalato
Alcuni dati aiutano a inquadrare il fenomeno degli stranieri irregolari in agricoltura. In Puglia e Calabria, per esempio, permangono realtà di braccianti immigrati sottopagati: agli extracomunitari irregolari si applica il pagamento “a cottimo”, che li spinge ad accettare paghe fino a 3 euro l’ora, per dodici-sedici ore di lavoro al giorno. Una situazione non solo eticamente inaccettabile, ma economicamente inefficiente: da un lato non si premia la qualità del lavoro, dall’altro si frena l’integrazione, volano di sviluppo economico.
Al centro di tutto c’è il fenomeno del caporalato, un “sistema di reclutamento della manodopera attuato nel Meridione a opera dei caporali”, secondo la definizione dei dizionari – ed è preoccupante il legame fra caporalato e Meridione. Un esempio significativo: nel ghetto di Rignano Scalo, a circa 20 chilometri da Foggia, si stima che durante l’estate siano presenti 2mila-2.500 braccianti africani. Lo strumento su cui si fonda il caporalato è il trasporto sul luogo di lavoro, in assenza di un sistema di trasporto pubblico o privato alternativo: per usufruirne l’immigrato deve accettare di trasferire al caporale 5 euro del suo già misero guadagno giornaliero. In media, dunque, il ricavo giornaliero del lavoratore è di soli 18 euro netti.
Facciamo l’esempio di una superficie di circa 27mila ettari coltivata a pomodoro: nel 2014, la produzione territoriale complessiva è stata di circa 9 milioni di cassoni da tre quintali (quelli utilizzati per il trasporto del pomodoro). Ogni lavoratore migrante raccoglie mediamente un cassone all’ora, con un dato medio giornaliero di dieci cassoni, il che equivale a circa 900mila giornate lavorative. Il periodo di raccolta del pomodoro dura sostanzialmente due mesi (giugno-luglio) e per ogni giornata di raccolta abbiamo almeno 10-15 mila lavoratori, quasi esclusivamente migranti, in parte non regolari.
Il caporale prende da 1 a 2 euro a cassone, a seconda del livello di produttività del campo, per una mole di illeciti legati alla sola raccolta fra i 9 e i 18 milioni di euro. Se aggiungiamo che per 60 giorni (900mila giornate) il caporale riscuote 5 euro per ogni viaggio verso il luogo di lavoro, totalizziamo altri 9 milioni di euro. In più, i caporali gestiscono il ghetto e riscuotono circa 200 euro al mese a testa per l’alloggio: per la sola Rignano si stimano altri 500mila euro. I caporali speculano anche sul pasto che forniscono, con circa 2-3 euro di rincaro medio: considerando circa 15mila migranti al giorno per 60 giorni di lavoro significa altri 2,7 milioni di euro. Inoltre il caporale può lucrare sulla ricarica elettrica di ogni telefono cellulare (circa 3 euro a ricarica): con una stima media di una ricarica ogni due giorni, si desume un ulteriore ricavo di un milione di euro.
Dalla semplice somma matematica si ricava che la quantità di denaro che ruota attorno al caporalato nel periodo della raccolta del pomodoro oscilla fra i 21 e i 30 milioni di euro. Dunque sui 27-36 milioni di euro di ricavo dalla raccolta, circa 6-7 milioni di euro sono intercettati dai braccianti, mentre oltre l’80 per cento alimenta l’economia sommersa, è profitto per il sistema del caporalato.
A livello nazionale il bilancio è pesante: con un volume d’affari di circa 17 miliardi di euro, il caporalato pesa sull’economia per oltre 600 milioni di euro di mancato gettito fiscale.
L’attenzione politica per contrastare il caporalato è forte, ma molto ancora resta da fare: l’integrazione è presupposto fondamentale per lo sviluppo del nostro territorio e la presa di coscienza dell’entità del fenomeno è il primo passo.
lavoce.info/Sulla pelle degli immigrati: il sommerso in agricoltura (Fabio Gaetano Santeramo)
Legalizzare o non legalizzare la Cannabis? I Pro e i Contro
In Parlamento discute di legalizzazione della cannabis. Abolire il divieto toglie soldi alla criminalità e riduce le attività illegali ad essa collegate. Ma rischia di far salire il consumo di droghe, anche più pesanti. Sostituire una tassa al divieto porta entrate fiscali la cui entità dipende dall’aliquota fissata e dalla capacità di sopravvivenza del mercato nero.
Il parlamento riprenderà tra poco l’esame del disegno di legge sulla legalizzazione della cannabis. Gli argomenti portati a favore e contro il provvedimento sono numerosi. È dunque utile riassumerli e discuterli. Dalle entrate fiscali al sovraffollamento delle carceri, ecco i probabili effetti.
Effetti su entrate fiscali e numero di consumatori
Il parlamento riprenderà tra poco l’esame del disegno di legge sulla legalizzazione della cannabis. Credo sia utile riassumere – e discutere – i principali argomenti a favore e contro.
Legalizzare la cannabis farà aumentare le entrate fiscali? Sicuramente nascerà un mercato legale, ma ciò non vuol dire che quello illegale scomparirà del tutto. Anzi, è molto probabile che ne rimarrà comunque uno illegale parallelo, un po’ come succede in alcune città per le sigarette. Un esempio concreto viene dagli Stati Uniti: gli stati di Washington e Colorado hanno legalizzato l’uso ricreativo della cannabis, ma la quota di mercato illegale continua ad attestarsi, rispettivamente, al 30 e 40 per cento.
Più alte saranno le tasse sulla produzione e consumo e più alta sarà la quota di mercato illegale e, quindi, più basso il gettito. L’ideale sarebbe iniziare con un livello di tassazione relativamente basso, per esempio intorno al 40 per cento come per l’alcool, in modo da attirare il maggior numero possibile di clienti dal mercato illegale.
Aumenterà il numero di utilizzatori? Con la legalizzazione verranno meno le sanzioni, la sostanza avrà una maggiore visibilità e la semplice riclassificazione da proibita a legale potrebbe far sparire le remore morali di alcuni. Diminuirà anche il prezzo, perché calerà drasticamente il costo necessario a portare la cannabis sul mercato.
Ma già oggi in Italia di fatto non ci sono sanzioni per il consumo e la detenzione di piccole quantità e la cannabis è facilmente reperibile a un prezzo basso. Infatti, i dati dell’European Monitoring Center for Drugs and Drug Addiction indicano che il 32 per cento degli italiani adulti ha fatto uso “una tantum” di cannabis. Negli Usa, il consumo in Colorado e Washington è cresciuto più rapidamente rispetto al resto del paese. Tuttavia è anche vero che nei due stati l’utilizzo di cannabis era in crescita già prima della legalizzazione. Come ricorda Piero David, poi, uno studio del dipartimento per la Salute pubblica del Colorado mostra addirittura una diminuzione dell’uso di marijuana da parte dei giovani dopo la legalizzazione.
Aumenterà la spesa sanitaria?
Legalizzare la cannabis farà aumentare il consumo di droghe più dannose? La cosiddetta teoria della “Gateway Drug” prevede una progressione naturale dal consumo di marijuana a quello di eroina, cocaina e droghe sintetiche. La teoria, però, non considera che gli effetti di queste sostanze sono completamente diversi tra loro e dunque i loro consumatori tipici hanno caratteristiche personali molto diverse. Né ci sono evidenze empiriche robuste a favore dell’esistenza di una transizione, semmai, a rivelarsi come propedeutico è il consumo di alcool.
Crescerà la spesa sanitaria? Senza entrare troppo nel merito, è bene ricordare che molti effetti negativi della marijuana dipendono dagli additivi nocivi utilizzati nella produzione. La legalizzazione, con conseguente controllo della filiera, permetterebbe di commercializzare una cannabis più pulita. E si potrebbe evitare il diffondersi di prodotti come l’Amnèsia, ottenuta aggiungendo alla marijuana metadone, eroina o altre sostanze chimiche, che induce il passaggio verso droghe più nocive. Le etichette sulle confezioni potrebbero poi riportare obbligatoriamente il contenuto di principio attivo (Thc) per rendere i consumatori più consapevoli della quantità di sostanza assunta. Non è possibile farlo quando ci si rivolge al mercato illegale e di conseguenza spesso se ne consuma più di quanto si desidera. Quindi, anche ammettendo un aumento del consumo post-legalizzazione, l’impatto finale sulla spesa sanitaria è dubbio.
Meno reati con la legalizzazione?
Legalizzare la cannabis farà diminuire il numero dei reati violenti? Se la vendita della sostanza espone di per sé al rischio di incarcerazione, allora il costo aggiuntivo di un reato è più basso. E in un mercato illegale, la violenza è l’unico modo per risolvere le dispute commerciali, non essendo possibile il ricorso ai tribunali. Su questo aspetto, molto dipenderà dalla dimensione del mercato illegale.
Scenderà il reddito della criminalità organizzata? La cannabis è la droga più trafficata e consumata al mondo, quindi le organizzazioni che oggi gestiscono il mercato registreranno perdite, anche se parte di quello illegale persisterà. Una delle caratteristiche delle organizzazioni criminali moderne è però la loro capacità di infiltrare l’economia legale, si può dunque presupporre che non perderanno del tutto la loro influenza sul segmento legale del mercato.
Si ridurrà il sovraffollamento delle carceri, con effetti positivi per i detenuti, il bilancio dello stato, il sistema giustizia e le forze di polizia? Per il persistere del mercato illegale parallelo sarà comunque necessaria l’attività di contrasto, con arresti, processi e incarcerazioni, ma i soggetti interessati saranno sicuramente molti di meno.
lavoce.info/Pro e contro la marijuana legale (Francesco Flaviano Russo)
Monte dei Paschi di Siena: la soluzione è ancora in alto mare
Le dimissioni di Fabrizio Viola da amministratore delegato del Monte dei Paschi di Siena sono la conferma che il piano di ricapitalizzazione della banca è tutto in salita.
l caso Mps è ancora in alto mare. Adesso spunta l’idea di chiedere la conversione “volontaria” di obbligazioni subordinate in azioni: una partita dall’esito molto incerto. Intanto il governo portoghese, zitto zitto, salva una banca evitando il bail-in. Morale: il nostro governo parla, gli altri agiscono.
Luglio è stato un mese di fuoco sul fronte bancario: attacchi in borsa, stress test, Monte dei Paschi di Siena… Per quest’ultimo, si è alla fine trovata una soluzione “di mercato”, che ha consentito ai vertici dell’istituto e ai nostri governanti di dirci: problema risolto, andate in ferie tranquilli. Finite le vacanze, ci accorgiamo che non è vero e che ci aspetta un autunno caldo. Il tanto celebrato Piano Mps è in realtà ancora in fase di definizione e i margini di incertezza sulla sua realizzazione sono elevati.
L’accordo di luglio prevede la cessione delle sofferenze tramite una operazione di cartolarizzazione. Una tranche di titoli derivanti dalla cartolarizzazione (quella senior) dovrebbe essere ceduta sul mercato, con il sostegno della garanzia pubblica (Gacs): questo lavoro è ancora tutto da fare, tanto che il piano prevede che, in attesa che si perfezioni la vendita di questa tranche, Mps riceva un prestito-ponte (da JP Morgan) per finanziare la cessione di questa parte di sofferenze. L’unica cosa sicura sembra la cessione della tranche “mezzanina” ad Atlante, oltre alla assegnazione della tranche junior ai vecchi azionisti di Mps.
Aumento di capitale in salita
Ma le maggiori incertezze derivano dall’aumento di capitale di 5 miliardi, reso necessario per compensare le perdite derivanti dalla cessione delle sofferenze a prezzi inferiori al valore di bilancio e dalla svalutazione di altri prestiti in portafoglio alla banca (incagliati e scaduti).
Qui il piano prevede che la raccolta di capitale avvenga sul mercato, pur con l’assistenza di un consorzio di garanzia costituito da alcune banche di livello internazionale. Ciò significa che la banca dovrà trovare acquirenti privati disposti, nel complesso, a sborsare 5 miliardi per una banca che attualmente vale in borsa 700 milioni.
È vero che il pool di banche garanti avrebbe l’impegno di comprare le azioni che rimanessero invendute, ma è anche vero che quell’impegno è subordinato ad alcune condizioni, tra le quali la cessione delle sofferenze. Data l’incertezza sulla effettiva capacità di attrarre nuovi azionisti per una cifra così alta, la banca sta considerando l’opzione di chiedere ai detentori istituzionali di obbligazioni subordinate la disponibilità a una conversione volontaria delle loro obbligazioni in azioni della banca stessa, al fine di ridurre la dimensione dell’aumento di capitale. L’esito di questa partita con gli investitori istituzionali è molto incerto. Perché uno di essi dovrebbe aderire volontariamente, se sa che la banca verrà salvata grazie all’adesione degli altri? Oppure dietro alla parola “volontaria” si nasconde un bail-in mascherato? Tutto questo processo durerà ancora alcuni mesi: l’emissione delle nuove azioni è prevista per novembre-dicembre.
Aiuti di stato: si può
Il tormentone Mps è quindi destinato a continuare e a pesare come un macigno nel panorama bancario italiano. Si dirà: non c’erano alternative, il salvataggio pubblico non è più possibile con le nuove regole europee, poiché implicherebbe l’odiato bail-in. Obiezione: nel caso di Mps, ciò non è del tutto vero. Le regole europee consentono, in caso di aiuto di stato, di disapplicare il bail-in (art. 32.4.d della Bank recovery and resolution directive) e il burden-sharing, cioè il bail-in limitato agli azionisti e obbligazionisti subordinati (punto 45 della comunicazione della Commissione sugli aiuti di stato alle banche), nei casi in cui ciò sia necessario per preservare la stabilità finanziaria di un paese. Questa condizione si applica a Mps, che è la terza banca italiana e ha una dimensione sistemica per il nostro paese.
Si dirà ancora: ma se interviene Pantalone, acquistando azioni Mps, chi ha sbagliato non pagherà mai i suoi errori. Anche questo non è vero: la stessa Brrd prevede che le autorità di supervisione e di risoluzione (Bce e Banca d’Italia) abbiano poteri di intervento per la rimozione e sostituzione dei vertici bancari (sia prima sia durante una procedura di risoluzione), indipendentemente dalla presenza di aiuti pubblici. Si noti che l’onere per lo stato italiano sarebbe compensato dalla acquisizione di una attività, per cui il debito lordo aumenterebbe ma quello netto no: non è un caso se altri paesi hanno affrontato la crisi delle loro banche entrando nel capitale e poi rivendendo le loro partecipazioni.
Noi parliamo, gli altri fanno
Infine, è di questi giorni la notizia che il governo portoghese è stato autorizzato dalla Commissione Ue a immettere 2,7 miliardi per ricapitalizzare la Caixa geral de depositos, senza che ciò sia considerato aiuto di stato e quindi senza applicare alcuna forma di bail-in. L’accordo con la Commissione prevede l’impegno a ristrutturare la banca, compreso il rinnovo dei vertici.
Perché il Portogallo (che peraltro ha un rapporto debito/PIL del 130 per cento, simile al nostro) ha ottenuto un accordo che l’Italia non ha saputo (o voluto) ottenere? Le nostre autorità (governo, banca centrale) hanno prima criticato aspramente le nuove norme sul bail-in, lasciando intendere di volerle rivedere al più preso e facendo sorgere il sospetto che non volessero rispettarle. Poi si sono appiattite su un rispetto delle regole così supino da non sfruttare neppure i margini di negoziazione possibili, nel rispetto di quelle regole. I governanti degli altri paesi parlano di meno e portano a casa di più.
lavoce.info/Autunno caldo a Siena (Angelo Baglioni)
Tassi a zero e Quantitative easing, inutile aspettare la fase 3
Tassi a zero e Quantitative easing come da programma, con possibile estensione dell’impegno nel tempo. Ma il calo del costo del credito ottenuto non può garantire in automatico la ripartenza di consumi e investimenti. La liquidità creata spesso va nelle banche e nelle imprese sbagliate. Non per colpa della Bce.
Un impegno esplicito della Bce a prolungare il programma di acquisto di titoli non ne avrebbe mutato l’efficacia. Consumi e investimenti delle imprese sono poco sensibili a tassi di interesse tanto bassi. Stimolo al credito nei paesi dove c’è meno bisogno.
Uno strumento ormai convenzionale
Con il Quantitative easing (Qe) la banca centrale acquista titoli di Stato (e non) dalle banche e in cambio accredita loro maggiori riserve (detenute presso la banca centrale stessa). In un periodo di tassi a zero, base monetaria e titoli governativi dovrebbero essere perfetti sostituti, e quindi l’operazione del tutto neutrale: il Qe dovrebbe avere lo stesso effetto di sostituire una banconota di 100 euro con 100 monete da 1 euro. Tutto ciò è vero, però, se la banca centrale acquista titoli a breve termine. Se la stessa banca acquista titoli a lungo termine, l’effetto del Qe passa da una riduzione dello spread tra tassi a lungo termine (più rischosi) e tassi a breve (meno rischiosi).
È altresì frequente l’opinione che il Qe sia un tipico strumento di politica monetaria non convenzionale. La lezione principale che abbiamo imparato negli ultimi anni è però diversa: il Qe è di fatto una politica monetaria del tutto convenzionale. Perché a essere convenzionali sono i suoi effetti principali, cioè la riduzione dei tassi di interesse a lungo termine. In altre parole, il Qe si configura come uno strumento che potrà rimanere nell’arsenale normale delle banche centrali anche in futuro, quando la fase eccezionale di tassi a breve pari a zero (o negativi) potrà dirsi terminata.
Questa osservazione è utile perché modifica la logica della domanda più ricorrente degli ultimi tempi: il Qe è stato uno strumento efficace? La stessa domanda va riformulata: bisogna chiedersi se una compressione duratura dei tassi di interesse a lungo termine sia, generalmente, uno strumento utile per stimolare un’economia in una fase di stagnazione. Indipendentemente dal fatto che ciò avvenga, in tempi normali, via una riduzione diretta dei tassi di interesse a breve termine da parte della banca centrale (che poi, di solito, si trasmette ai tassi a lungo termine); o, in alternativa, via programmi di Qe in tempi “eccezionali” di tassi pari a zero.
Quando e dove è efficace la politica dei tassi bassi
Il punto centrale è che esiste una profonda asimmetria nella capacità delle banche centrali di gestire il proprio impatto sull’economia: le politiche monetarie restrittive (di salita dei tassi) sono molto più efficaci nel frenare l’economia di quanto le politiche monetarie espansive (di discesa dei tassi, diretta o via Qe) lo siano nell’espanderla. Nelle fasi di stagnazione, la sensibilità dell’economia agli impulsi monetari sembra modificarsi profondamente.
La decisione della Banca centrale europea di mantenere invariato il programma di acquisto di titoli è quindi sostanzialmente irrilevante. Un impegno esplicito a prolungarlo al di là della scadenza minima di marzo 2017 sarebbe destinato a non mutarne l’efficacia. La vera questione riguarda il perché i consumi e, soprattutto, gli investimenti delle imprese siano così poco sensibili alla presenza di tassi di interesse tanto bassi.
Una spiegazione classica del fenomeno è che durante le fasi di recessione molti agenti hanno vincoli di accesso al credito. In tal caso, per una famiglia o un’impresa è poco rilevante il prezzo (cioè il tasso di interesse) a cui tale credito potrebbe idealmente essere concesso.
Questo aspetto riguarda però solo il lato della domanda di credito. In economie dominate dal sistema bancario (Europa e Giappone), il lato dell’offerta di credito (i bilanci delle banche) è forse ancora più importante per comprendere perché il meccanismo di trasmissione degli impulsi monetari possa a un certo punto diventare asfittico. In queste economie è ipotizzabile che tassi di interesse sempre più bassi inducano le banche poco capitalizzate (in numero tanto più grande quanto più grave è la recessione) a estendere prestiti a imprese più rischiose (meno produttive), nonché a richiedere garanzie sempre più deboli. In altri termini, più la stagnazione persiste, più si erode il capitale delle banche, e più le banche stesse tendono a prestare soldi ai settori meno efficienti dell’economia, con un impatto negativo sulla produttività aggregata, aggravando in tal modo (in un circolo vizioso) la stagnazione stessa.
L’evidenza empirica in Europa mostra che finora tassi di interesse ultra bassi (o negativi) sulle riserve detenute presso la Bce inducono sì le banche a ridurre la loro liquidità in eccesso (quindi effettivamente a estendere il credito). Ma questo avviene solo negli istituti che già avevano un ampio eccesso di liquidità, che sono, ovviamente, maggiormente concentrati nel Nord Europa. In altre parole, tassi di interesse negativi stimolano il credito nei paesi dove c’è meno bisogno di farlo. Se quindi è vero (come precisato da Mario Draghi) che le politiche espansive della Bce hanno, nell’aggregato, riattivato l’offerta di credito nella zona euro, il problema più grande risiede ancora nella sua composizione: sia geografica (Nord o Sud) sia, soprattutto, tra tipologie di imprese (produttive o non produttive). Tenere conto di questa eterogeneità è una sfida quasi impossibile per la politica monetaria.
lavoce.info/Quantitative easing, inutile aspettare la fase 3 (Tommaso Monacelli)
CTB: stage sui linguaggi teatrali. Laboratorio Teatrale per insegnanti
STAGE SUI LINGUAGGI TEATRALI
Laboratorio Teatrale per insegnanti
DECAMERON
Che cosa faresti alla fine del mondo?
CORSO DI AGGIORNAMENTO PER DOCENTI DELLE SCUOLE
DI OGNI ORDINE E GRADO
condotto da LUCILLA GIAGNONI
Si comunica che anche quest’anno torna il corso “Stage sui linguaggi teatrali – “DECAMERON Che cosa faresti alla fine del mondo?”, riservato ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado promosso e organizzato dal CTB Centro Teatrale Bresciano per la stagione 2016/2017 e condotto da Lucilla Giagnoni, attrice, regista e autrice.
Il corso proseguirà fino al 29 settembre 2016 e tutti gli incontri si terranno dalle ore 15.00 alle ore 18.30.
Di seguito le date e le modalità:
Teatro Sociale – Via Felice Cavallotti,20 – Brescia
- Lunedì 12 settembre 2016
- Martedì 13 settembre 2016
- Mercoledì 14 settembre 2016
Teatro Santa Chiara Mina Mezzadri – C.da S.Chiara 50/A
- Martedì 20 settembre 2016
- Mercoledì 21 settembre 2016
- Giovedì 22 settembre 2016
Teatro Sociale – Via Felice Cavallotti,20 – Brescia
- Lunedì 26 settembre 2016
- Giovedì 29 settembre 2016
Il corso si propone di far sperimentare ai partecipanti alcuni degli elementi fondamentali delle tecniche della narrazione e per estensione della comunicazione riguardanti il movimento corporeo, la voce, per comprendere quali sono i passaggi fondamentali attraverso cui un testo si vivifica nel corpo dell’attore-narratore.
INFO:
CTB Centro Teatrale Bresciano
Franca Ferrari Tel. 030 2928616 – ferrari@centroteatralebresciano.it
Milano – Programmazione Teatro i 2016/17: ‘Senz’altro contesto’
Senz’altro contesto. Il titolo alla stagione 2016/17 ci ricorda che la realtà non è una, non è bidimensionale, non è del tutto semplice. Contiene molteplici sfaccettature. Basta cambiare il punto di vista, basta mettersi a testa in giù per perdere i riferimenti e doverne trovare di nuovi.
Teatro i prende la rincorsa e riparte con una nuova stagione ricca di appuntamenti, spettacoli, produzioni e progetti. Si inizia il 21 settembre con il format di Città Balena, il teatro che fagocita la città: per il terzo anno consecutivo Teatro i propone, con il sostegno di Fondazione Cariplo, questo nuovo modo di programmare la stagione, tanti spettacoli, fuori e dentro il teatro, accostamenti inediti e incontri inaspettati.
Sette le compagnie ospitate e prodotte per sole tre settimane di programmazione. Finalmente a Milano arrivano le Metamorfosi di Roberto Latini, nove episodi ispirati da Ovidio e spinti, nel linguaggio e nei temi, sino all’attualità del contemporaneo, quindi Giro di vite, tratto dall’inquietante racconto di Henry James con la regia di Valter Malosti, già diverse volte ospite a Teatro i, e la straordinaria prova d’attrice di Irene Ivaldi; Sorry, boys, il nuovo attesissimo progetto sulle Resistenze femminili, della talentuosa Marta Cuscunà, per la prima volta a Teatro i, Alluvioni di Elena Guerrini, un reportage quanto mai attuale da un’Italia “di monnezza, profughi e bufere” e poi ancora la sperimentazione performativa di Circolo Bergman in Calcografia (produzione Teatro i), una delle più interessanti realtà contemporanee milanesi insieme al collettivo snaporaz, che continua il percorso di ricerca Heartbreak Hotel, e alla Compagnia CAMPOVERDEOTTOLINI che, con DI A DA (produzione Teatro i), indaga la progressiva deresponsabilizzazione delle nostre esistenze.
Per quello che riguarda l’aspetto produttivo del nucleo storico della compagnia, prosegue il progetto di avvicinamento al linguaggio ed alla poetica di Giovanni Testori, già inaugurato con lo studio Tre Lai-Balbettii d’amore o Trislaiada, con Federica Fracassi e drammaturgia e regia di Renzo Martinelli – presentato nel giugno 2016 all’interno della rassegna Stanze – e ora riproposto all’Albergo Diurno di Piazza Oberdan grazie ad un evento unico organizzato sempre da Stanze, in collaborazione con il FAI. I percorsi testoriani di En corps… Testori, ancora – Sandro Lombardi e Giovanni Agosti (20 ottobre), Andrée Ruth Shammah e Giuseppe Frangi (24 ottobre), Franco Branciaroli e Giuseppe Frangi (31 ottobre), Luca Doninelli (9 novembre) e Fabio Francione (20 novembre) – faranno da preludio a due nuove produzioni: Erodiàs, regia di Renzo Martinelli con Federica Fracassi (dal 16 novembre al 5 dicembre) e Gli Angeli dello sterminio (dal 10 al 29 maggio), regia di Renzo Martinelli, con, tra gli altri, Cochi Ponzoni.
Segnaliamo inoltre, dal 12 al 20 dicembre, la straordinaria presenza di Accademia degli Artefatti con il suo progetto I, Shakespeare di Tim Crouch, con quattro spettacoli e una lettura scenica tratti da Giulio Cesare, Macbeth, La tempesta, Sogno di una notte di mezza estate, La dodicesima notte; fondamenta del teatro che diventano occasione per ripensare la storia culturale del nostro occidente.
Teatro i decide inoltre di continuare a investire sullo scambio generazionale e porta avanti il progetto TO PLAY che diventa uno dei focus della stagione, occasione di nutrimento e confronto tra generazioni e percorsi differenti che si articolerà attraverso tre declinazioni: una produttiva con il sostegno a giovani compagnie indipendenti – nella prima parte di stagione, Circolo Bergman e CAMPOVERDEOTTOLINI e, nella seconda parte, FRIGOPRODUZIONI e Officina Orsi; una più legato alla formazione: attraverso workshop di professionisti come Renzo Martinelli e Roberto Rustioni, in collaborazione con Emanuele Aldrovrandi, che approfondiranno i loro percorsi artistici nel confronto con giovani professionisti, nel gennaio del 2017; e, infine un nuovo progetto: Materia Oscura – esperimenti di Drammaturgia Contemporanea, dove Francesca Garolla (Teatro i) Chiara Boscaro e Marco Di Stefano (La Confraternita del Chianti) coordineranno un gruppo di giovani autori nel tentativo di realizzare un’indagine condivisa sui temi della stagione.
AVANT PROGRAMME da gennaio a giugno 2017
La programmazione continuerà a incrementarsi e comporsi durante l’anno. Per il 2017 anticipiamo, tra gli altri: Iaia Forte, Roberto Rustioni, Werner Waas, Compagnia Erosanteros e le produzioni di Officina Orsi – Rubidori Manshaft e FRIGOPRODUZIONI.
Paralimpiadi Rio 2016: il medagliere aggiornato alla seconda giornata.
MEDAGLIERE PARALIMPIADI RIO 2016 aggiornato alla seconda giornata: Cina al comando, Italia 37esima con 2 medaglie d’argento
| 1 | CHN | China | 20 | 17 | 12 | 49 |
| 2 | GBR | Great Britain | 12 | 6 | 9 | 27 |
| 3 | UKR | Ukraine | 7 | 6 | 13 | 26 |
| 4 | USA | United States | 3 | 8 | 3 | 14 |
| 5 | BRA | Brazil | 3 | 6 | 2 | 11 |
| 6 | AUS | Australia | 3 | 2 | 6 | 11 |
| 6 | UZB | Uzbekistan | 3 | 2 | 6 | 11 |
| 8 | CAN | Canada | 2 | 3 | 0 | 5 |
| 9 | KOR | Republic of Korea | 2 | 2 | 3 | 7 |
| 10 | NZL | New Zealand | 2 | 2 | 2 | 6 |
| 11 | ESP | Spain | 2 | 1 | 1 | 4 |
| 12 | CUB | Cuba | 2 | 1 | 0 | 3 |
| 12 | FRA | France | 2 | 1 | 0 | 3 |
| 12 | MEX | Mexico | 2 | 1 | 0 | 3 |
| 12 | TUN | Tunisia | 2 | 1 | 0 | 3 |
| 16 | GRE | Greece | 2 | 0 | 2 | 4 |
| 17 | NED | Netherlands | 1 | 4 | 7 | 12 |
| 18 | GER | Germany | 1 | 4 | 4 | 9 |
| 19 | AZE | Azerbaijan | 1 | 2 | 1 | 4 |
| 20 | IRI | Iran | 1 | 1 | 0 | 2 |
| 20 | NGR | Nigeria | 1 | 1 | 0 | 2 |
| 20 | SVK | Slovakia | 1 | 1 | 0 | 2 |
| 23 | TUR | Turkey | 1 | 0 | 2 | 3 |
| 24 | ARG | Argentina | 1 | 0 | 1 | 2 |
| 24 | BLR | Belarus | 1 | 0 | 1 | 2 |
| 24 | IRL | Ireland | 1 | 0 | 1 | 2 |
| 24 | KEN | Kenya | 1 | 0 | 1 | 2 |
| 28 | EGY | Egypt | 1 | 0 | 0 | 1 |
| 28 | KAZ | Kazakhstan | 1 | 0 | 0 | 1 |
| 28 | LAT | Latvia | 1 | 0 | 0 | 1 |
| 28 | RSA | South Africa | 1 | 0 | 0 | 1 |
| 28 | SIN | Singapore | 1 | 0 | 0 | 1 |
| 28 | TTO | Trinidad and Tobago | 1 | 0 | 0 | 1 |
| 28 | VIE | Vietnam | 1 | 0 | 0 | 1 |
| 35 | ALG | Algeria | 0 | 3 | 2 | 5 |
| 36 | POL | Poland | 0 | 3 | 0 | 3 |
| 37 | ITA | Italy | 0 | 2 | 0 | 2 |
| 38 | JPN | Japan | 0 | 1 | 3 | 4 |
| 39 | VEN | Venezuela | 0 | 1 | 1 | 2 |
| 40 | FIN | Finland | 0 | 1 | 0 | 1 |
| 40 | JOR | Jordan | 0 | 1 | 0 | 1 |
| 40 | LTU | Lithuania | 0 | 1 | 0 | 1 |
| 40 | MAR | Morocco | 0 | 1 | 0 | 1 |
| 40 | NAM | Namibia | 0 | 1 | 0 | 1 |
| 40 | THA | Thailand | 0 | 1 | 0 | 1 |
| 40 | UAE | UA Emirates | 0 | 1 | 0 | 1 |
| 47 | COL | Colombia | 0 | 0 | 2 | 2 |
| 48 | CPV | Cape Verde | 0 | 0 | 1 | 1 |
| 48 | CRO | Croatia | 0 | 0 | 1 | 1 |
| 48 | HUN | Hungary | 0 | 0 | 1 | 1 |
| 48 | INA | Indonesia | 0 | 0 | 1 | 1 |
| 48 | MGL | Mongolia | 0 | 0 | 1 | 1 |
| 48 | NOR | Norway | 0 | 0 | 1 | 1 |
| 48 | POR | Portugal | 0 | 0 | 1 | 1 |
| 48 | ROU | Romania | 0 | 0 | 1 | 1 |
| 48 | SWE | Sweden | 0 | 0 | 1 | 1 |
Paralimpiadi Rio 2016: le speranze di medaglia dell’Italia di sabato 10 settembre
Dopo aver sbloccato il medagliere nella giornata di ieri, l’Italia proverà a rimpinguare il proprio bottino con le gare di sabato 10 settembre.
- Paralimpiadi Rio 2016: il medagliere aggiornato alla seconda giornata.
- Paralimpiadi Rio 2016, Nuoto: Morlacchi e Bettella due grandiosi argenti
- Paralimpiadi Rio 2016: tutti i risultati e i podi di venerdì 9 settembre
ATLETICA
23:27 Salto in lungo, finale (F42 femminile): Martina Caironi
Martina Caironi punterà soprattutto a difendere il titolo dei 100 metri, ma intanto la lombarda classe 1989 sarà in gara quest’oggi nel salto in lungo, prova che l’ha vista ottenere l’argento mondiale a Doha. La portabandiera azzurra è pronta per mettere il suo primo sigillo su queste Paralimpiadi.
Possibilità di medaglia: 70%
NUOTO
14:46 50m stile libero, batterie (S6 maschile): Francesco Bocciardo, Marco Dolfin
Francesco Bocciardo ha già ottenuto un titolo mondiale in carriera, ma questa non rappresenta la sua distanza di predilezione, mentre Marco Maria Dolfin è salito sul podio continentale, anche se la concorrenza planetaria è ben diversa rispetto a quella continentale.
Possibilità di medaglia: 20%
14:54 50m stile libero, batterie (S6 femminile): Emanuela Romano
Emanuela Romano ha già disputato una finale individuale, ed è stata una delle medagliate azzurre agli ultimi Campionati Europei di Funchal. La medaglia non sarà facile da raggiungere, ma l’azzurra può nutrire speranze.
Possibilità di medaglia: 30%
15:19 50m dorso, batterie (S3 maschile): Vincenzo Boni
Il napoletano Vincenzo Boni è diventato uno dei grandi nomi del nuoto paralimpico azzurro negli ultimi due anni. Sui 50 metri dorso si è laureato quest’anno campione europeo, mentre a Glasgow 2015 fu argento mondiale.
Possibilità di medaglia: 65%
16:23 400m stile libero, batterie (S11 femminile): Cecilia Camellini, Martina Rabollini
Dopo la medaglia mancata nei 100 metri dorso, una delle sue distanze di predilezione, tornerà in vasca Cecilia Camellini, questa volta impegnata nella prova dei 400 metri stile libero della classe S11. Su questa distanza fu bronzo a Londra, ed ha ottenuto l’argento agli ultimi Europei.
Possibilità di medaglia: 40%
TRIATHLON
15:00 Triathlon: Michele Ferrarin, Giovanni Sasso, Giovanni Achenza
Campione del mondo di paratriathlon, Ferrarin andrà alla ricerca della medaglia in questa disciplina che fa il proprio esordio nel programma dei Giochi. Più difficile il podio per gli altri due azzurri, ma resta comunque l’incognita per uno sport ancora in piena evoluzione nella sua versione paralimpica.
Possibilità di medaglia: 60%
giulio.chinappi@oasport.it
Paralimpiadi Rio 2016, Nuoto: Morlacchi e Bettella due grandiosi argenti
Era previsto che la seconda giornata del nuoto paralimpico, nella vasca dell’Aquatics Stadium di Rio de Janeiro avrebbe portato medaglie e soddisfazioni ai colori azzurri e così è stato.
La piscina carioca ha infatti incoronato Federico Morlacchi e Francesco Bettella cavalieri d’argento delle acque italiche conquistando il massimo possibile. Morlacchi, punta di diamante della spedizione azzurra, tre volte di bronzo a Londra 2012 e dieci volte oro nelle ultime due edizioni degli Europei in cinque specialità differenti, ha dunque ottenuto il secondo posto nella prova dei 400 stile libero (categoria s9) alle spalle del favorito della vigilia, l’australiano Brenden Hall (vittorioso in 4’12″73), rendendosi protagonista di una gara in attacco, dopo una partenza “tranquilla”. Sesto al passaggio dei 100 metri, l’azzurro ha iniziato la sua progressione rimontando avversari su avversari e consolidando la sua seconda posizione nelle ultime due vasche. Dietro all’imprendibile Hall, l’italiano in 4’17″91 ha iniziato nel miglior modo possibile la sua avventura a Rio e le aspettative per le altre distanze che lo vedranno impegnato crescono.
Non solo Morlacchi, come dicevamo, ad emozionare i tifosi italiani. Nei 100 dorso, categoria S1, è stato il neo ingegnere Bettella ad ottenere un fantastico argento, alle spalle del fenomeno ucraino Hennadi Boiko, medaglia d’oro in 2’08″01 (nuovo record del mondo della specialità). Col crono di 2’27″06 il padovano, alla sua seconda esperienza paralimpica, è giunto secondo al termine di una sfida all’ultimo metro con Anton Kol, terzo e distante appena 39 centesimi dal nostro Francesco. Un secondo posto, dunque, che vale quasi quanto una vittoria per il rappresentante nostrano, diviso tra l’attività sportiva e quella universitaria. Un anno da ricordare per Bettella, questo 2016, sotto ogni profilo, riportando alla mente anche i successi ottenuti negli Europei di Funchal (3 argenti 50 dorso, 100 dorso e 200 stile libero).
Le attenzioni azzurre erano anche per Cecilia Camellini, nei 100 dorso categoria S11 e reduce dal bronzo di Londra 2012 in questa specialità. Ebbene, la Camellini non è andata oltre il settimo posto (1’23″12) in una gara molto veloce, vinta dalla neozelandese Mary Fisher in 1’17″96 (nuovo primato mondiale), a precedere Liwen Cai (1’20″29) e Maja Reichard (1’21″46). Podio che già nella prima vasca si è definito con la Fisher e la Reichard decisamente avanti e Cecilia quinta al passaggio. Negli ultimi 50 metri, poi, l’incredibile progressione della cinese Cai ha portato l’atleta asiatica all’argento mentre l’azzurra non ha avuto sufficienti energie per chiudere al meglio la sua prova. Per quanto concerne Gloria Boccanera, in finale nei 100 dorso s2, è arrivato un onorevole sesto posto nella specialità che ha premiato l’atleta di Singapore Yip Pin Xiu (2’07″09 WR). Infine, quarta la staffetta 4×50 stile libero mixed, costituita da Vincenzo Boni, Arjola Trimi, Valerio Taras ed Emanuela Romano, fuori dal podio nonostante il record italiano in 2’33″16.
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- Paralimpiadi Rio 2016: tutti i risultati e i podi di venerdì 9 settembre
giandomenico.tiseo@oasport.it
Foto da: Finp
Paralimpiadi Rio 2016: tutti i risultati e i podi di venerdì 9 settembre
TUTTI I PODI DELLA SECONDA GIORNATA DELLE PARALIMPIADI 2016
ATLETICA – 100 METRI T36 FEMMINILI
1 ARG MARTINEZ Yanina Andrea 14.46
2 GER NICOLEITZIK Claudia 14.64
3 COL HERNANDEZ FLORIAN Martha Liliana 14.71
CICLISMO SU PISTA – 1.000 METRI CRONOMETRO B FEMMINILI
1 GBR THORNHILL Sophie / SCOTT Helen 1:06.283 (1000m)
2 NED KLAASSEN Larissa / DOLMAN Haliegh 1:07.059 (1000m)
3 AUS GALLAGHER Jessica / JANSSEN Madison 1:08.171 (1000m)
POWERLIFTING – 45 KG FEMMINILE
1 CHN HU Dandan 107
2 NGR TIJANI Latifat 106
3 GBR NEWSON Zoe 102
ATLETICA – 100 METRI T13 MASCHILI
1 IRL SMYTH Jason 10.64
2 NAM NAMBALA Johannes 10.78
3 AUS PERRIS Chad 10.83
ATLETICA – 400 METRI T20 MASCHILI
1 BRA MARTINS Daniel 47.22
2 VEN PAIVA Luis Arturo 47.83
3 CPV BARBOSA Gracelino Tavares 48.55
ATLETICA – LANCIO DEL GIAVELLOTTO F53/54 MASCHILE
1 GRE STEFANOUDAKIS Manolis 29.45
2 MEX ZEPEDA FELIX Luis Alberto 25.92
3 BLR TRYPUTS Aliaksandr 23.56
ATLETICA – SALTO IN LUNGO T43/44 FEMMINILE
1 FRA LE FUR Marie-Amelie 5.83
2 GBR REID Stef 5.64
3 NED VAN GANSEWINKEL Marlene 5.57
ATLETICA – GETTO DEL PESO F41 FEMMINILE
1 TUN TLILI Raoua 10.19
2 TUN BEN KOELLEB Samar 8.39
3 AUS KEEFER Claire 8.16
ATLETICA – LANCIO DELLA CLAVETTA F31/32 FEMMINILE
1 TUN BRAHMI Maroua 26.93
2 ALG GASMI Mounia 25.41
3 GBR PRESCOTT Gemma 19.77
TIRO A SEGNO – P2 PISTOLA 10 METRI SH1
1 IRI JAVANMARDIDODMANI Sareh 193.4
2 UKR KOVALCHUK Olga 191.2
3 TUR PEHLIVANLAR Aysegul 172.3
POWERLIFTING – -54 KG MASCHILE
1 NGR EZURUIKE Roland 200
2 CHN WANG Jian 170
3 GRE BAKOCHRISTOS Dimitrios 162
TIRO A SEGNO – P1 SH1 PISTOLA AD ARIA 10 METRI MASCHILE
1 CHN YANG Chao 198.2
2 KOR LEE Ju Hee 195.6
3 IBRAGIMOV Server 172.1
JUDO – -57 KG FEMMINILE
1 UKR CHERNIAK Inna
2 BRA DA SILVA TEIXEIRA ARAUJO Lucia
3 KOR SEO Hana
3 JPN HIROSE Junko
JUDO – -73 KG MASCHILE
1 AZE GASIMOV Ramil
2 UKR SOLOVEY Dmytro
3 GER KORNHASS Nikolai
3 UZB SAYIDOV Feruz
JUDO – -63 KG FEMMINILE
1 CUB RODRIGUEZ Dalidaivis
2 UKR HUSIEVA Iryna
3 KOR JIN Songlee
3 UZB NURMETOVA Tursunpashsha
POWERLIFTING – -59 KG MASCHILE
1 EGY OSMAN Sherif 203
2 GBR JAWAD Ali 190
3 CHN YANG Quanxi 176
ATLETICA – 100m T35 MASCHILE
1 UKR TSVIETOV Ihor 12.31
2 BRA DA SILVA BORDIGNON Fabio 12.66
3 ARG BARRETO Hernan 12.85
NUOTO – 100 DORSO S1 MASCHILE
1 UKR BOIKO Hennadii 2’08”11
2 ITA BETTELLA Francesco 2’27”06
3 UKR 2’27”45
ATLETICA – 100m T37 FEMMINILE
1 GBR HERMITAGE Georgina 13.13
2 FRA FRANCOIS-ELIE Mandy 13.45
3 VEN MEDINA Yescarly 13.85
ATLETICA – 100m T38 FEMMINILE
1 GBR HANH Sophie 12.62
2 BRA HIPOLITO Veronica 12.88
3 COX Kadeena 13.01
CICLISMO SU PISTA – KM LANCIATO MASCHILE C4-5
1 GBR CUNDY Jody 1:02.473
2 SVK METELKA Jozef 1:04.194
3 ESP CABELLO LLAMAS Alfonso 1:04.494
CICLISMO SU PISTA – INSEGUIMENTO INDIVIDUALE MASCHILE C1
1 CHN LI Zhangyu
2 CAN WILSON Ross
3 NED NIJHUIS Arnoud
JUDO – -81 KG MASCHILE
1 MEX AVILA SANCHEZ Eduardo Adrian
2 KOR LEE Jungmin
3 UKR KOSINOV Oleksandr
3 AZE SAFAROV Rovshan
NUOTO – 100 DORSO FEMMINILE S2
1 CHN ZOU Liankang 1:45.25
2 CHN Liu Benying 1:48.29
3 UKR PALAMARCHUK Serhii 1:49.76
NUOTO – 50 SL MASCHILE S7
1 CHN PAN Shiyun 27.35
2 UKR BOGODAIKO Ievgenii 27.64
3 COL SERRANO ZARATE Carlos 28.60
NUOTO – 50 SL FEMMINILE S7
1 USA COAN McKenzie 32.42
2 GER GRAHL Denise 33.16
3 GBR RODGERS Susannah 33.26
NUOTO – 50 FARFALLA MASCHILE S6
1 CHN XU Qing 29.89
2 CHN ZHENG Tao 29.93
3 CHN WANG Lichao 30.95
CICLISMO SU PISTA – INSEGUIMENTO INDIVIDUALE MASCHILE C2
1 CHN LIANG Guihua
2 CAN CHERNOVE Tristen
3 GBR ROLFE Louis
ATLETICA – 100 METRI FEMMINILE T11
1 GBR CLEGG Libby 11.96
2 CHN ZHOU Guohua 11.98
3 CHN LIU Cuiqing 12.07
ATLETICA – 100 METRI FEMMINILE T12
1 CUB DURAND Omara 11.40
2 AZE CHEBANU Elena 11.71
3 GER MUELLER-ROTTGARDT Katrin 11.99
CICLISMO SU PISTA – INSEGUIMENTO INDIVIDUALE MASCHILE C3
1 NICHOLAS David AUS
2 BERENYI Joseph USA
3 CLIFFORD Eoghan IRL
NUOTO – 50 FARFALLA FEMMINILI S6
1 GBR ROBINSON Ellie 35.58
2 UKR KHRUL Oksana 36.45
3 AUS THOMAS KANE Tiffany 36.81
NUOTO – 50 STILE LIBERO MASCHILI S10
1 UKR KRYPAK Maksym 23.33
2 BRA RODRIGUES Phelipe 23.56
3 UKR DUBROV Denys 23.75
NUOTO – 50 STILE LIBERO FEMMINILI S10
1 CAN RIVARD Aurelie 27.37
2 NZL PASCOE Sophie 27.72
3 CHN CHEN Yi 28.21
ATLETICA – LANCIO DEL DISCO FEMMINILE F11
1 CHN ZHANG Liangmin 36.65
2 CHN TANG Hongxia 35.01
3 BRA CAMPOS Izabela 32.60
ATLETICA – 100 m T54 FEMMINILE
1 CHN LIU Wenjun 16.00
2 USA MCFADDEN Tatyana 16.13
3 CHN LI Yingjie 16.22
NUOTO – 100 DORSO S11 MASCHILE
1 UKR ZALEVSKYI Dmytro 1:06.66
2 POL MAKOWSKI Wojciech 1:08.28
3 USA SNYDER Bradley 1:08.28
NUOTO – 100 DORSO S11 FEMMINILE
1 NZL FISHER Mary 1:17.96
2 CHN CAI Liwen 1:20.29
3 SWE REICHARD Maja 1:21.46
NUOTO – 400 SL S9 MASCHILE
1 AUS HALL Brenden 4:12.73
2 ITA MORLACCHI Federico 4:17.91
3 GBR WHITE Lewis 4:21.38
NUOTO – 400 SL S9 FEMMINILE
1 ESP MARQUES SOTO Nuria 4:42.56
2 AUS COLE Ellie 4:42.58
3 CHN XU Jialing 4:43.66
NUOTO – 100 FARFALLA S8 MASCHILE
1 CHN SONG Maodang 59.19
2 CHN XU Haijiao 1:00.08
3 CHN YANG Guanglong 1:01.18
NUOTO – 100 FARFALLA S8 FEMMINILE
1 UKR ISTOMINA Kateryna 1:09.04
2 GBR SLATER Stephanie 1:10.32
3 USA LONG Jessica 1:10.53
NUOTO – STAFFETTA 4×50 SL MISTA
1 CHN 2:18.03
2 BRA 2:25.55
3 UKR 2:30.86
ATLETICA – 100m T53 MASCHILE
1 CAN LAKATOS Brent 14.44
2 THA PAEYO Pongsakorn 14.80
3 CHN LI Huzhao 14.85
ATLETICA – 400m T12 MASCHILE
1 CHN SUN Qichao 48.57
2 MAR AFRI Mahdi 49.00
3 POR GONCALVES Luis 49.54
ATLETICA – 100m T44 MASCHILE
1 GBR PEACOCK Jonnie 10.81
2 NZL MALONE Liam 11.02
3 GER STRENG Felix 11.03
ATLETICA – LANCIO DEL GIAVELLOTTO FEMMINILE F34
1 CHN ZOU Lijuan 21.86
2 FIN HEIKKINEN Marjaana 18.42
3 GER HERRMANN Frances 18.16
ATLETICA – LANCIO DEL GIAVELLOTTO MASCHILE F44
1 TTO STEWART Akeem 57.32
2 CAN MCQUEEN Alister 55.56
3 NZL MCSWEENEY Rory 54.99
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Immagine: Rio 2016 (Twitter)
giulio.chinappi@oasport.it




Insegna Economia Politica presso l’Università Cattolica di Milano, Facoltà di Scienze Bancarie, Finanziarie e Assicurative. Ha recentemente insegnato anche al Master in Economia e Banca presso la Facoltà di Economia R.M.Goodwin dell’Università di Siena. E’ membro del Comitato direttivo e scientifico del Laboratorio di Analisi Monetaria (Università Cattolica di Milano e Associazione per lo Sviluppo degli Studi di Banca e Borsa). Dal 1988 al 1997 è stato economista presso l’Ufficio Studi della Banca Commerciale Italiana (ora Intesa Sanpaolo), come responsabile della Sezione Intermediari Finanziari. I suoi interessi di ricerca si collocano nell’area delleconomia monetaria e finanziaria. Ha scritto libri e articoli pubblicati su riviste internazionali. E’ laureato in Università Bocconi e ha conseguito il Master in Economics presso la University of Pennsylvania. Redattore de lavoce.info.




