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Legge di stabilità e Referendum: le sfide di Renzi

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Il premier Renzi ha davanti due sfide incrociate: la legge di stabilità e il referendum. Può vincere o perdere tutto

L’autunno dello scontento

L’ITALIA non cresce e quindi tutte le previsioni economiche saranno riviste al ribasso. Non è solo la resa dolorosa di un governo che cede troppo tardi al principio di realtà. È anche una scossa emergenziale. Può spingere Renzi a trasformare la prossima manovra in un altro bancomat elettorale, in vista del voto di dicembre.

Dunque, un maleficio potenziale. Ma non c’è da stupirsi. È il minimo che possa accadere, quando il capo di un governo trasforma la normale consultazione popolare su una riforma della Costituzione nell’alfa e l’omega di una democrazia. Nell’appuntamento con la Storia per un’Italia che, attraversandolo, può risorgere o perire. E quando tutti gli altri, nel discorso pubblico interno e ora persino internazionale, gli vanno dietro su questa pericolosissima china, per troppo odio o per troppo amore.

Nell’autunno del nostro scontento, Renzi ha di fronte due sfide cruciali e incrociate. La legge di stabilità e il referendum sulla riforma costituzionale. Se si gioca bene la prima, può vincere il secondo. In caso contrario, perde tutto. Nella prima parte dell’anno il premier ha sbagliato strategia e prospettiva. Ha puntato l’intera posta sul referendum. Trasformandolo (di fronte al Palazzo, al Paese e al Pianeta) in un’ordalia su se stesso. Se vince il sì, le verdi vallate svizzere: stabilità e progresso. Se vince il no, le sette piaghe d’Egitto: ingovernabilità e miseria. Un errore politico che produce solo guai. Lo ha capito, e da un paio di settimane sta faticosamente cercando di “spersonalizzare” il voto. Non è scontato che l’operazione riesca (perché è partita tardi, perché la riforma è obiettivamente pasticciata e perché il fronte del no ormai coagula, oltre a un profondo disagio sociale, un diffuso dissenso politico).

Ma dal suo punto di vista un “buon uso” della manovra economica, così come la sponda delle cancellerie straniere e dell’establishment internazionale, può senz’altro agevolare il compito. Ecco perché, nello spazio di pochi giorni, l’agenda è radicalmente cambiata. Renzi fa slittare la data del referendum a dicembre. Riapre addirittura un confronto sull’Italicum (si vedrà poi se reale o strumentale), prima ancora che si pronunci la Consulta all’inizio di ottobre. Così “compra” tempo. Il tempo che serve – e qui siamo al punto che più ci sta a cuore – a varare una Legge di stabilità finalmente “espansiva”. Cosa significa “espansiva”? E quante probabilità ha di passare al vaglio di Bruxelles?

Gli indizi non fanno una prova, ma non confortano. Siamo in guerra con la perfida Merkel (dopo aver celebrato a Ventotene un patto di ferro con la Cancelliera evidentemente fittizio) e per ora Bruxelles non ci offre sponde sulla nuova flessibilità di bilancio. E poi, se è vero che la gente non mangia pane e referendum, un solido e credibile “piano organico per la crescita” conta molto di più del mitico (o fantasmatico) “Senato dei 100”. Ma oggi di questo piano non si vede ancora traccia.

Nei 25-30 miliardi di cui si parla sembra di cogliere lo stesso vizio delle manovre renziane già collaudate. Un’altra pioggia di “bonus”. Generosi, perché la platea dei beneficiari è vasta: pensionati e impiegati pubblici, partite iva, piccoli imprenditori e persino albergatori. Dispendiosi, perché la somma degli interventi ha alti costi (attuali) soprattutto in rapporto ai benefici (eventuali). Dal 2014 il governo ha speso oltre 30 miliardi, tra i famosi 80 euro, l’abolizione dell’Imu sulla prima casa e il Jobs act più la decontribuzione per i neo-assunti. Eppure, i consumi sono aumentati meno della metà del previsto, i valori degli immobili sono in continua flessione e i nuovi contratti di lavoro a tempo indeterminato (nonostante la grancassa governativa sull’aumento totale dello stock di occupati) sono scesi del 29,4%. Se poi aggiungiamo il bonus bebè, il primo bonus Poletti sulle pensioni, il bonus per famiglie numerose, il bonus mobili per le coppie sotto i 35 anni, il bonus Stradivari per l’acquisto di strumenti musicali e il bonus cultura per i 18enni, il quadro è completo.

Questo errore non andrebbe ripetuto. Servirebbe una scelta netta, non le solite mancette. Tutti i “tesoretti” spendibili, per esempio, potrebbero essere concentrati sull’unica voce che coniuga i bisogni delle famiglie e quelli delle imprese: un abbattimento del 30-50 per cento del cuneo fiscale, come ha scritto Eugenio Scalfari domenica scorsa. Ma Renzi non sembra orientato a questo cambio di prospettiva. Non aggredisce il tema della riforma fiscale, mentre è costretto a rinviare al 2018 la riduzione Irpef (di cui invece aveva annunciato l’anticipo per il 2017). Non riesce a violare il tabù dell’evasione fiscale, mentre è costretto a riproporre la “voluntary disclosure” (che crea solo gettito “una tantum”, non è un condono ma certo non rafforza una seria lotta ai furbetti delle tasse). L’orizzonte, ancora una volta, non sembrano le prossime generazioni, ma le prossime elezioni.

L’intervento sulle previdenza e sul pubblico impiego ha esattamente questo “segno”. Sarebbe utile, anche qui, una “riforma della riforma” Fornero. Invece arriva l’Ape, che non risolve il problema dell’anticipo pensionistico per disoccupati, usurati o precoci (se non per i pochi che possono permettersi di ripagare il prestito con 50-60 euro al mese per vent’anni). Ma insieme alla quattordicesima per chi ha un assegno inferiore ai 1.000 euro, mette comunque un po’ di spiccioli nelle tasche di un certo numero di pensionati. L’obiettivo è chiarissimo: Renzi guarda a quel blocco sociale che dopo le troppe delusioni ha cominciato ad allontanarsi dal centrosinistra, soprattutto alle ultime amministrative. Se il premier riesce a riportare questo pezzo di società italiana alle urne del referendum di dicembre, la vittoria del sì diventa possibile.

Ecco perché è fondamentale capire cosa significhi manovra “espansiva”. Se vuol dire “elettorale”, Renzi può anche vincere la sua guerra contro Grillo e contro la minoranza del suo partito (e nonostante gli abbracci soffocanti di Washington). Ma il Paese rischia di perdere l’ultima occasione per provare ad uscire da questa crisi. Renzi non è Pinochet, come da solenne sciocchezza dell’irresponsabile Di Maio. Ma non può e non deve fare come Peron.

Repubblica/L’autunno dello scontento MASSIMO GIANNINI

Litiga con il fidanzato e cade dal balcone: è grave una 21enne di Castellammare

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Litiga con il fidanzato e cade dal balcone: è grave una 21enne di Castellammare

Lite tra studenti stabiesi a Padova, lei cade dal balcone e fa un volo di 4 metri. P.E., 21enne stabiese studentessa alla facoltà di Farmacia, si trova ricoverata in terapia intensiva in gravi condizioni dopo la spaventosa caduta. E’ successo tutto nella notte tra lunedì e martedì. Sono in un appartamento a Padova, dove abitano anche altri studenti fuori sede, e scoppia l’ennesimo litigio tra la coppia. Lui, V.C. di Castellammare di Stabia, la lascia e lei inscena un gesto estremo: sale sul parapetto del balcone per poi rimanere penzoloni e solo con mani e braccia attaccate a tenerla su. All’improvviso, per cause ancora da accertare, la ragazza cade e vola per 4 metri. Un forte trauma cranico è stato rilevato dai medici, la 21enne ora è in terapia intensiva. I carabinieri stanno indagando sul caso ed hanno già ascoltato la versione fornita dal ragazzo stabiese, studente di Ingegneria, che sarebbe confermata anche dagli altri coinquilini presenti in casa. Lo riporta Il Mattino.

ALLERTA METEO – Da Giovedì ciclone sull’Italia, temporali, nubifragi e fresco!

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ALLERTA METEO: giornata d’attesa. Da Giovedì ciclone sull’Italia con forte perturbazione atlantica, calo termico di 7/8 gradi, temporali e NUBIFRAGI: allerta su Liguria, Piemonte, da Venerdì sul resto del Nord!

Situazione ed evoluzione generale

Da mercoledì notte un ciclone atlantico raggiungerà il Centro-Nord portando un marcato peggioramento del tempo su Piemonte, Liguria e Sardegna con temporali diffusi, nubifragi e rischio di alluvioni lampo. Venerdì, maltempo generale al Nord e Toscana con temporali forti e rischio nubifragi su Liguria, basso Piemonte, Lombardia, Toscana settentrionale verso Emilia Romagna e Veneto. Sempre piuttosto soleggiato il Sud Italia. Calo termico al Centro-Nord anche di 6/8 gradi.

Mercoledì 14 Settembre 2016
Bel tempo prevalente, salvo qualche temporale in Calabria. Dal pomeriggio peggiora in Piemonte con rovesci, entro sera e notte anche su Liguria e Sardegna con temporali e nubifragi. Allerta nella notte su Liguria e Piemonte!!

NORD
Sole prevalente. Nel corso del pomeriggio peggiora in Piemonte con piogge e locali temporali, entro sera e notte anche in Liguria con temporali e intensi nubifragi.
Temperature
Stazionarie.

CENTRO e SARDEGNA
Occasionali piovaschi sui monti tra Lazio e Abruzzo. Dalla sera peggiora in Sardegna con piogge e locali temporali, anche molto forti.
Temperature
Stazionarie, calde.

SUD e SICILIA

Qualche temporale in Calabria.
Temperature
Stazionarie.

Giovedì 15 Settembre 2016
Una perturbazione atlantica porta temporali e locali nubifragi al Nordovest, Sardegna, verso Toscana e Trentino Alto Adige. Fenomeni a carattere sparso. In nottata temporali in Maremma, Umbria e Viterbese. Calo termico.

NORD
Rovesci e temporali anche di moderata intensità in arrivo dalle prime ore del giorno, nubifragi su Piemonte, Liguria, Lombardia, e nel corso del pomeriggio/sera anche sul Triveneto, ma qui a carattere sparso.
Temperature
In calo.

CENTRO e SARDEGNA
Temporali in Sardegna e Toscana, in nottata anche su Lazio e Umbria, occasionali sulle Marche.
Temperature
In calo.

SUD e SICILIA
Ampio soleggiamento e clima decisamente estivo.
Temperature
Stazionarie.

Venerdì 16 Settembre 2016
ALLERTA MALTEMPO! Rischio di nubifragi, allagamenti e alluvioni lampo su Imperiese, Savonese, Genovesato, Spezzino, Alessandrino, Astigiano, Cuneese, Bresciano, Bergamasco, Mantovano, Rodigino, Ferrarese, Padovano, Bolognese, Lucchese, Pistoiese. Maltempo su tutto l’arco alpino e prealpino con fenomeni anche intensi. Temporali su Marche, Umbria e Lazio, a fine giornata in Campania.

NORD
Allerta maltempo su gran parte delle regioni. Nel corso della giornata tanta pioggia, anche sotto forma di nubifragio o alluvione lampo, potrà interessare Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Altrove tempo diffusamente instabile con precipitazioni diffuse, alternate a schiarite.
Temperature
In diminuzione.

CENTRO e SARDEGNA
Al mattino maltempo in Sardegna con temporali diffusi, poi migliora. Temporali su Toscana, intensi su Lucchese e Pistoiese. Dal pomeriggio temporali su Marche, Umbria e Lazio.
Temperature
In diminuzione.

SUD e SICILIA
Generali condizioni di bel tempo, ma verso sera qualche temporale potrà interessare la Campania.
Temperature
Stazionarie.

Sabato 17 Settembre 2016
Temporali sparsi su Toscana, Umbria, Lazio, Triveneto, Campania, Marche. Tempo meno instabile e con maggiori spazi soleggiati altrove.

Temperature
Sotto i 27° ovunque.

Domenica 18 Settembre 2016
Clima autunnale. Temporali su Lazio, Umbria, Marche, Sardegna, Maremma, Abruzzo, Campania, Calabria tirrenica, entro sera su coste emiliano-romagnole, in nottata diffusi su coste adriatiche e maltempo sul Cilento e Salento.

Lunedì 19 Settembre 2016
Bassa pressione al Sud. Temporali sulle regioni adriatiche centrali, sul Lazio e diffusi, ma a carattere sparso su tutto il Sud.

Martedì 20 Settembre 2016
Venti da Nord. Ultimi temporali al Sud, Molise e Gargano.

APPROFONDIMENTO anche per singole Regioni e Città su:

Nord

Valle d’Aosta

Piemonte

Liguria

Lombardia

Trentino Alto Adige

Veneto

Friuli Venezia Giulia

Emilia Romagna

Centro

Toscana

Marche

Umbria

Abruzzo

Lazio

Molise

Sud e isole

Puglia

Campania

Basilicata

Calabria

Sicilia

Sardegna

Nuova avventura per il Pampa Sosa

Nuova avventura per il Pampa Sosa

Inizia una nuova avventura da allenatore per il Pampa Sosa, ex attaccante azzurro che ha seguito il Napoli dalla Serie C1 alla Serie A. Dopo le esperienze con Sorrento e Savoia l’ex bomber azzurro continua la sua carriera da allenatore nelle serie minori, infatti l’argentino è stato ingaggiato dalla Vultur Rionero 1921, club che milita nel campionato di Serie D.
Questo il comunicato del club: “Roberto Carlos Sosa è il nuovo allenatore della C.S. Vultur Rionero 1921. L’accordo è stato raggiunto nel tardo pomeriggio di oggi direttamente dal presidente onorario Antonio Dipierri, a Milano dove il nuovo tecnico sarà ospite nella veste di opinionista televisivo in vista della gara Champions League del Napoli. Il “Pampa”, come noto negli ambienti sportivi, ha alle spalle una carriera di calciatore di tutto rispetto con trascorsi in Udinese, Boca Junior, Ascoli, Messina e Napoli. Da allenatore ha guidato il Sorrento e il Savoia.  Il nuovo tecnico guiderà l’allenamento pomeridiano di mercoledì al “P. Corona” e subito dopo verrà presentato agli organi di stampa”.

G.D.D.

Paralimpiadi Rio 2016, Ciclismo: Francesca Porcellato, un’impresa titanica di bronzo

“Nothing is impossible!” E’ questo che viene in mente guardando l’ennesima prestazione da urlo di Francesca Porcellatoeroina dei due mondi, capace di conciliare il darsi agonistico sugli sci, con l’atletica e ora con l’handbike, categoria H3.

Il bronzo odierno, in quel di Rio, è solo l’ultimo di una lunghissima serie di successi: 10 medaglie paralimpiche nell’atletica (2 ori, 3 argenti e 5 bronzi) ed un oro nello sci di fondo. Una fame di vittoria insaziabile che ha portato la “rossa volante” a rimettersi in gioco dal 2015 ed iniziare la sua nuova vita agonistica. Una vittoria dietro l’altra ai Mondiali di Nottwil (cronometro e prova sui 42 km), con pochi mesi di preparazione, vale per il fenomeno di Castelfranco Veneto la consapevolezza che un’altra Paralimpiade s’adda fare.

E cosi è stato. Nella corsa contro il tempo in terra carioca, Francesca ha suggellato la sua carriera, che definire titanica è poco, mostrandosi come quella che 28 anni fa a Seoul conquistava il suo primo titolo paralimpico, nell’edizione storica in cui i Giochi Olimpici e Paralimpici avevano la stessa sede. Il medesimo entusiasmo e voglia di guardare tutti dal podio che sia sulla pista d’atletica, sui binari ghiacciati del fondo e sulle asperità dell’asfalto brasiliano. Grazie Francesca!

giandomenico.tiseo@oasport.it

Twitter: @Giandomatrix

Immagine: pagina FB Francesca Porcellato

Paralimpiadi Rio 2016, Atletica: Assunta Legnante è ancora oro nel getto del peso!

Non poteva proprio perdere e non ha perso: Assunta Legnante è medaglia d’oro alle Paralimpiadi 2016 nel getto del peso categoria F11-12, bissando il titolo conquistato quattro anni fa a Londra e confermando il proprio predominio impreziosito anche da due successi mondiali di fila, nel 2013 e nel 2015.

Da Londra 2012 a Rio 2016: Assunta Legnante è sempre regina del getto del peso categoria F11-F12(non vedenti e ipovedenti) dopo aver praticato la disciplina anche tra i normodotati con un europeo indoor nel 2007 e la qualificazione alle Olimpiadi di Pechino 2008. Il secondo titolo paralimpico della napoletana matura nonostante una stagione travagliata a causa di un’ernia alla schiena per cui è finita sotto i ferri a inizio maggio con 15.74 metri. Superata la sorprendente uzbeka Safiya Burkhanova da 15.05m, bronzo per la messicana Rebeca Valenzuela Alvarez (13.05m). L’azzurra ha lanciato toccato quota 15 metri in ben tre occasioni, sigillando un oro che alla vigilia pareva scontato.

Sono strafelice perché da capitano dovevo dare il buon esempio – le sue prime parole in zona mista ai microfoni di RaiSport -. Per il resto quanto me la sono sudata. Adesso finalmente posso piangere dal dolore. Il problema non è ancora risolto anche se ringrazio tutto lo staff medico che mi ha seguito fin qui. Questa medaglia è un po’ di tutti. Non mi aspettavo una misura del genere, è stata subito gara vera. Già nel primo getto ho messo le distanze giuste per l’oro. Ora sono anche mamma e questa medaglia è soprattutto per i miei due figli nati a febbraio. Non ho vissuto molto bene questa Paralimpiade a causa del dolore. Sono in piedi ma soffro. Non vedo l’ora di tornare a casa e rimettermi pienamente in sesto perché quei 18 metri non sono irraggiungibili, visto che ne ho fatti 16 con una schiena così. A volte non mi rendo neanche conto di essere diventata cieca. Dopo poco ho perso mia madre e dopo pochi mesi c’è stata Londra. In quel periodo non ho realizzato. In questi quattro anni l’ho fatto, mi sono resa conto che questa realtà mi appartiene e la so gestire bene. Questo anche grazie a tutti quelli che mi stanno vicino. Grazie a Nadia Cecchini che è molto di più di un’allenatrice e una guida“.

francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Facebook Assunta Legnante

Albiol: “Vittoria in trasferta, il nostro obiettivo sono gli ottavi”

Queste le parole di Albiol

Ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, ha parlato il difensore del Napoli, Raul Albiol: “La prima partita è fondamentale sempre e il nostro obiettivo sono gli ottavi di finale: mancano 5 partite, lo sappiamo, e dobbiamo continuare così. La Dinamo Kiev è una squadra abituata a giocare la Champions: noi siamo tornati dopo 2-3 anni, normale che all’inizio abbiamo sofferto un po’ ma poi abbiamo controllato la partita credo. Siamo felici e dobbiamo continuare così, ripeto non è semplice vincere in trasferta in Europa. La rosa è migliorata, tutti possono giocare e questo è fondamentale per noi perchè ci sono tante partite. Subito testa al campionato, al Bologna: non possiamo perdere mai punti, giochiamo in casa e dobbiamo vincere per cui subito dobbiamo pensare al Bologna”.

Paralimpiadi Rio 2016: Zanardi bissa Londra ed è ancora oro

ZANARDI, SEI GRANDE! L’azzurro rimonta e trionfa nella cronometro H5. Bissata Londra 2012!

Rimonta d’oro! Tutti rimangono stupiti, lui è stremato dalla fatica e ancora non festeggia. Il risultato finale, però, parla chiaro: Alex Zanardi è campione paralimpico nel ciclismo per la terza volta in carriera. Ai due titoli (cronometro e in linea) di Londra 2012 si aggiunge adesso quello contro il tempo nella categoria H5, antipasto di un trittico che domani e venerdì può regalare il bis e il tris. A quasi 50 anni (li compirà il 23 ottobre) l’azzurro rimane il più forte di tutti.

Zanardi taglia in traguardo per ultimo, la posizione che a cronometro è riservata ai numeri uno. E padrone ci rimane, in 28’36”81. Secondo posto a +2’74” per l’australiano Stuart Tripp, bronzo allo statunitense Oscar Sanchez a quasi 15”. Deludente l’olandese Tim De Vries, quarto a +26’15”. Impressionante il secondo giro dell’emiliano, che ai 10 chilometri transita terzo a 18 secondi dal momentaneo leader della corsa. Ma nel secondo tira fuori tutte le energie possibili e trionfa, dedicando l’oro al saltatore azzurro Gianmarco Tamberi infortunatosi a poche settimane da Rio 2016: “Avrebbe sicuramente vinto una medaglia. Sei giovane, alla prossima faremo il tifo per te“.

In queste ultime stagioni Alex Zanardi ha dominato in lungo e in largo: nel proprio palmarès vanta anche otto ori e due argenti mondiali conquistati tra il 2011 e il 2015. Non ha rivali, nonostante sfidi atleti che spesso e volentieri hanno la metà dei suoi anni. “L’idea di battere atleti venticinquenni mi accende più di un neurone“, raccontava a fine luglio al Corriere della Sera. Agonista al 101%, capace anche di imporsi con una rimonta di 30 secondi in 20 chilometri.

In autunno uscirà “50 x Rio“, documentario d’avvicinamento ai Giochi – che, scaramanzia a parte, saranno trionfali – preparati insieme a Francesco Chiappero, “un allenatore bravissimo, e con l’équipe Enervit. Tuttavia l’azzurro non ha bisogno del grande schermo per balzare agli onori della cronaca, lui che personaggio lo è già da quando è tornato a guidare un’autovettura con l’aiuto di speciali protesi per compensare la mancanza degli arti inferiori prendendo persino parte al Mondiale Turismo BMW ottenendo quattro vittorie in altrettante stagioni. E’ star televisiva (conduce, tra gli altri, il programma di storytelling sportivo Sfide), sì, ma prima di tutto è campione olimpico. Ancora imbattibile a quasi 50 anni.


In Italia è la Rai che detiene i diritti in esclusiva per la trasmissione delle gare olimpiche: in particolare da Rai 2(già rete olimpica) e da Rai Sport 1, che ad agosto scorso hanno trasmesso in diretta le gare delle Olimpiadi. In totale, oltre 400 ore di programmazione, delle quali 280 in diretta.

Raisport1 sarà il canale tematico completamente votato ai Giochi Paralimpici, con 12 ore al giorno di programmazione in diretta, dalle 14.00 alle 4.00, e 12 ore di differita, dalle 4.00 alle 14.00. Il canale tematico sarà visibile anche in Hd.

Su Rai2 ogni giorno prevista la diretta dall’1.30 alle 4.00 di notte. In mattina, dalle 9.00 alle 9.45, la sintesidelle gare più importanti della notte.

francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

 

Tolisso: “Stavo per firmare col Napoli, i 30 mln offerti mi avevano messo pressione!”

Le parole di Tolisso

Corentin Tolisso, giovane centrocampista del Lione, sembrava ormai pronto a vestire la maglia azzurra, ma un improvviso dietrofront ha fatto saltare tutto. Ha parlato a L’Equipe e queste sono le sue dichiarazioni: “Non ero convinto. Lì c’è troppa pressione, non era nei miei piani andare via. É stata una giornata molto complicata, sono arrivato all’allenamento e non sapevo cosa fare. Sono tornato a casa verso le ore 14, ho chiamato i miei genitori, i miei agenti ed il presidente per comunicare la mia decisione di rimanere al Lione. Ho sentito che il presidente era davvero felice della scelta, così nel pomeriggio ho chiesto di vedere anche l’allenatore per dargli la notizia. Si era partiti con un’offerta da 16 milioni e si è arrivati fino a 30 più bonus. Sicuramente è lusinghiero, ma questa cifra versata per me mi avrebbe messo una certa pressione. La scelta di restare è stata una sorta di liberazione”.

FOTO – Juve Stabia-Melfi, l’occasione giusta per la presentazione del settore giovanile

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La Juve Stabia prosegue la propria stagione di Lega Pro e questa sera affronterà il Messina in campionato. In occasione della gara interna con il Melfi, è stato presentato anche il settore giovanile. Il presidente del settore e il direttore responsabile, Andrea De Lucia e Alberico Turi, hanno consegnato una targa al presidente Franco Manniello e una simbolica alla curva gialloblè.

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Mertens: “Con Benitez non abbiamo avuto culo, ecco la differenza con Sarri!”

Queste le parole di Mertens

A Sky Sport ha parlato in mixed zone nel post gara di Dinamo Kiev-Napoli l’attaccante del Napoli, Dries Mertens: “Abbiamo avuto diverse occasioni per fare l’1-0, anche io ma abbiamo sbagliato. Dopo i tre punti però non dobbiamo dire altro. Cos’ha di diverso questa squadra rispetto a quella di Benitez? Con Rafa abbiamo fatto 12 punti, ma non abbiamo ‘avuto culo’: è questa la differenza. Con Sarri giochiamo di più la palla, Jorginho ha sbagliato solo qualche passaggio. Abbiamo cambiato il nostro atteggiamento, con Rafa era più difensivo e più attento mentre questa squadra per me è più offensiva”.

Pensione di reversibilità anche a figli e nipoti?

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Pensione di reversibilità: quando spetta ai figli e ai nipoti?

L’ordinamento riserva tale prestazione economica anche a tali categorie di familiari ma solo a determinate condizioni

Domanda: “La pensione di reversibilità spetta anche ai figli e ai nipoti? A che condizioni?”

Risposta: “La pensione di reversibilità è una prestazione economica che l’ordinamento riserva ai familiari del pensionato, in caso di suo decesso.

Tra i soggetti cui tale sussidio è riservato vi sono anche i figli del defunto (non solo legittimi ma anche legittimati, adottivi, affiliati, naturali, legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati o nati da precedente matrimonio dell’altro coniuge), ma solo a determinate condizioni.

In particolare la pensione di reversibilità spetta innanzitutto ai figli che alla morte del pensionato erano minori di 18 anni.

Vi hanno poi diritto anche i figli inabili di qualunque età che alla data del decesso erano a carico del genitore. A tal proposito si precisa che l’inabilità al lavoro va accertata da parte della commissione medica dell’ente che eroga la prestazione prendendo come riferimento la situazione in essere al momento del decesso del genitore.

La pensione di reversibilità spetta poi ai figli studenti di scuola media superiore, di età compresa tra i 18 e i 21 anni, a carico del genitore e che non svolgano alcuna attività lavorativa.

Infine hanno diritto a tale prestazione economica i figli studenti universitari per tutta la durata del corso legale di laurea, in ogni caso non oltre i 26 anni di età, che siano a carico del genitore e che non svolgano alcuna attività lavorativa.

In alcuni casi, poi, tra i soggetti legittimati a ricevere la pensione di reversibilità vi sono anche i nipoti. Ci si riferisce ai casi in cui questi, anche se non formalmente affidati, siano minori e a carico del nonno o della nonna alla data della loro morte.

Si precisa, in generale, che sono a carico coloro che si trovano in uno stato di bisogno, non sono autosufficienti economicamente ed erano mantenuti, in maniera continuativa, dal pensionato prima del suo decesso.

I figli o i nipoti del pensionato defunto che non si trovano nelle predette condizioni, non hanno in nessun caso diritto alla pensione di reversibilità”.

Valeria ZeppilliAvv. Valeria Zeppilli
E-mail: valeria.zeppilli@gmail.com
Laureata a pieni voti in giurisprudenza presso la Luiss ‘Guido Carli’ di Roma con una tesi in Diritto comunitario del lavoro. Attualmente svolge la professione di Avvocato ed è dottoranda di ricerca in Scienze giuridiche – Diritto del lavoro presso l’Università ‘G. D’Annunzio’ di Chieti – Pescara

Fonte: StudioCataldi/Pensione di reversibilità: quando spetta ai figli e ai nipoti?

Juve Stabia, Fontana può sorridere: Morero ci sarà con il Messina!

Questo quanto ha da poco comunicato il club

S.S Juve Stabia rende noto che il difensore Morero, che non era stato inserito nella lista dei convocati, dopo trattamento fisioterapeutico effettuato nella giornata di ieri, ha superato le problematiche e si è messo da stamane a disposizione del tecnico Gaetano Fontana per la partita di stasera con il Messina, valevole per la 4a giornata di andata in programma allo Stadio “Romeo Menti” alle ore 20:30.

ssjuvestabia.it

E se il Napoli nell’affare Icardi avesse inserito Milik?

Ecco cosa sarebbe accaduto se il Napoli nell’affare Icardi avesse inserito Milik

La Gazzetta dello Sport racconta: “Il neo bomber azzurro si è svelato ai più con quel graffio all’Irlanda del recente Europeo ma giova ricordare che da centravanti dell’Ajax di De Boer aveva realizzato 32 gol su 52 partite. A proposito di Ajax e di De Boer: chissà cosa sarebbe successo se a fine agosto il Napoli nella trattativa per Icardi avesse inserito Milik invece di Gabbiadini. Già, Manolo… Destino crudele: dopo aver dovuto applaudire dalla panchina i 36 acuti del Pipita adesso si ritrova davanti questo ragazzone dell’Est (22 anni) che segna quattro volte in quattro gare… Una gabbia per Gabbiadini, (comparso sul terreno solo al minuto 82’) dorata sì, ma sempre a sbarre. Nonostante Sarri lo veda sorridere di più”.

Sarri, questa la reazione al secondo gol di Milik

Ecco cosa ha fatto Sarri

La Gazzetta dello Sport racconta le emozioni vissute da Sarri a Kiev: “L’emozione non l’ha tradito. Se n’è stato buono, seguendo la partita nell’area a lui destinata, senza cedere al nervosismo. La prima volta di Maurizio Sarri nell’Europa dei grandi, è stata un piccolo capolavoro, che ha costretto alla resa la Dinamo Kiev, avversario di discreta qualità, ma non da poter impensierirlo. Certo, al gol di Garmash si sarà sentito il mondo crollare addosso, ma in quei momenti è riuscito a tenere la calma e a trasmetterla ai giocatori. E il malcontento è durato soltanto 10 minuti, il tempo perché Milik salisse lassù per colpire il cross di Ghoulam e rimettere a posto il risultato. Il primo gol della sua gestione Champions, che emozione! Eppure, anche in quegli istanti ha saputo essere razionale, ha gioito dentro di sé, ma ha richiamato la squadra, chiedendo ai suoi ragazzi di non perdere la concentrazione”.

De Laurentiis assente a Kiev: sarà così anche al San Paolo

Questo è quanto racconta la rosea su De Laurentiis

La Gazzetta dello Sport scrive su De Laurentiis: “Pure ieri sera il presidente del Napoli non era al seguito della sua squadra. Gli spifferi cittadini dicono che sarà una costante anche in casa. Vedremo. Di sicuro bisogna dargli atto di aver azzeccato per la seconda volta la mossa più delicata del suo mercato, ovvero la sostituzione di un bomber micidiale e amatissimo quale Higuain. Che a sua volta aveva rimpiazzato un altro popolarissimo eroe, Edinson Cavani rapito dal PSG (2013), choc assorbito appunto dall’ingaggio del tandem madridista formato dal Pipita e da Callejon. Certo, si attendono conferme dal gigante polacco. Però i tifosi partenopei stanno cominciando a capire perché a Varsavia e dintorni Milik è stato definito il nuovo Lewandovski”.

Maradona: “Sarò a Roma il 12 ottobre per partecipare alla partita della Pace!”

Queste le sue parole

Diego Maradona tornerà in Italia il prossimo 12 ottobre per partecipare alla partita della Pace allo stadio Olimpico di Roma. L’asso argentino ha pubblicato un video su Facebook annunciando il suo arrivo nella capitale: “Mi sto allenando per la partita della pace, mi ha chiamato Papa Francesco e non potevo mancare. Sarà tutto a beneficio dei terremotati, gli italiani mi hanno dato tanto, non solo i napoletani. I napoletani mi amano, ma gli italiani mi rispettano perchè sanno che ho sempre dato tutto me stesso in campo. Un saluto a tutti i miei fans, sto lavorando duro per il 12 ottobre”.

Stuprata e poi su Whatsapp ‘grazie’ al filmato delle ‘amiche serpenti’

Stanislao Barretta, ViViCentro.it
Stanislao Barretta, ViViCentro.it

Amiche serpenti. Un vecchio proverbio delle mie parti (Stabia, ma credo che sia una massima nota anche altrove, comunque valido ovunque) recita: ‘Dagli amici mi guardi Dio, che dai nemici mi guardo io’ e quanto accaduto ad una ragazza 17enne di Rimini è la puntuale conferma della saggezza dei nostri ‘vecchi’. Il fatto accaduto è così riassumibile: alcune cosiddette amiche di una 17enne di Rimini, invece di soccorrerla per evitarle la violenza perpetrata da un 19enne albanese, si danno da fare per filmare tutto lo stupro, accompagnando la registrazione con delle risate, e poi – non ancora soddisfatte – pubblicano il frutto della loro malvagità Whatsapp. Ora non resta che sperare in una magistratura ed in un giudice vero e pulito che non partorisca una delle strampalate sentenze che, in tema di violenza in genere, sessuale ed addirittura pedofila in particolare, non mancano nel triste italico ed italiota corollario giudiziario.

Tiziana Cantone, suicidaDa Belen a sexy prof, a Tiziana, a 17enne Rimini: 20 anni di scandali, di video hot e suicidi

Stanislao Barretta

La notizia è riportata su Repubblica di oggi e ve la riporto a seguire.

Rimini, filmata dalle amiche mentre viene stuprata: il video finisce su Whatsapp

La vittima della violenza ha 17 anni, nelle riprese anche le risate delle giovani

RIMINI – Le amiche – mai definizione fu più distorta di questa – l’hanno filmata mentre lei, ubriaca tanto da non ricordare poi nulla, veniva stuprata da un ragazzo nel bagno di una discoteca. Non solo nessuna è intervenuta per fermare la violenza, ma quel video è stato condiviso su Whatsapp, diventando virale e distruggendo l’esistenza di una giovane di 17 anni. Un doppio, terribile tradimento. E’ accaduto qualche tempo fa nel Riminese e ora indaga la magistratura. Lo riporta la stampa locale.

Non è ancora chiaro se la ragazza abbia esagerato con l’alcol volutamente, assieme alle compagne della serata o la vera violenza sia iniziata così, con un giovane conosciuto appena di vista che ti spinge a bere, bere e bere ancora. Quando la 17enne perde completamente il senso di quello che accade, allora l’altro la trascina in bagno. Le “amiche” se ne accorgono. E li seguono. Non per sorvegliare una ragazza in evidente difficoltà, ma per filmarla da un’altra toilette, registrare l’orrore, un orrore che, a quanto risulta alla stampa, viene sonoramente accompagnato dalle risate. Delle “amiche”. Nessuna di loro pensa di chiedere aiuto, fermare in qualche modo il bruto, salvare in extremis una 17enne incapace di farlo da sola. Anzi, il giorno dopo quel filmato arriva proprio sul cellulare della giovane. E l’incubo si tratteggia in maniera più definita.

L’unico aiuto arriverà dalla madre della vittima, che, una volta resasi conto di essere finita in una trama violenta e agghiacciante, si dispera con la sua famiglia. La denuncia ai carabinieri fa scattare un fascicolo per violenzasessuale, ora sul tavolo del pm Davide Ercolani, nel quale però comparirebbero poche parole della 17enne: i ricordi sono scarsi e probabilmente confusi.

Ma quel che lei non può dire, lo dice un video – che gli inquirenti ritengono di essere riusciti a bloccare del tutto – dal quale si cerca di identificare il violentatore. E ci sono delle ragazzine che, sentite in questi giorni, dovranno spiegare molte cose. A partire dal perché di quel doppio tradimento

Un’Area Exp di Cerea tutta da ridere con Pucci e Ale & Franz

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Saranno due appuntamenti tutti da ridere. Una rassegna fatta di 3 comici che hanno trasformato il loro umorismo innato in una vera e propria arte. Pucci e Ale e Franz vi danno appuntamento, rispettivamente il 12 novembre e il 2 dicembre, all’Area Exp di Cerea per due serate dove le risate sono garantite dall’inizio alla fine dello spettacolo. Un divertimento frutto del vivere di tutti i giorni: la quotidianità, l’essere uomini, le relazioni interpersonali diventano l’ispirazione di Pucci e Ale Franz per due spettacoli dove la vita viene presa in giro dalle nostre abitudini, dai nostri costumi e atteggiamenti più ironici.

Una satira intelligente, che fa riflettere sulla nostra società, sui nostri modi di fare, spesso inosservati perché ormai automatismi. Due occasioni per ridere di noi stessi, dei nostri amici, della nostra famiglia, perché Pucci e Ale e Franz riproporranno tutti noi, l’uomo, la vita, nelle loro complessità. Uno sguardo ironico sul vivere di oggi, tra mode, giovani a volte incomprensibili, modi di pensare ed essere, in quella che è la società 2.0.

I biglietti sono già disponibili su Ticketone, Geticket e presso il circuito Unicredit.

PUCCI – IN…..TOLLERANZA ZERO (12 Novembre 2016 – Area Exp Cerea – VR)

Di e con Andrea Baccan
Collaborazione ai testi Daniele Ceva e Raffaele Skizzo

Quando Pucci deve aprire una porta e non trova le chiavi, non perde tempo a cercarle, sfonda la porta con un calcio! Il rumore che genera non è il tipico “crash” del legno che si rompe ma è quello di una fragorosa risata.

“IN…TOLLERANZA ZERO”, è il nuovo spettacolo in cui Andrea Baccan, (in arte PUCCI), rende esilarante la fatica di vivere di chi, a 50 anni, si trova ad interagire con nuove e incomprensibili mode, nuove tecnologie, con la scuola della figlia e le devastanti e dispendiose attività extrascolastiche senza tralasciare gli acciacchi del mezzo secolo che si porta sulle spalle, costretto ad esami clinici ed esercizi fisici, per rimanere vitale in un mondo dove sono diventate indispensabili cose fino a poco tempo fa inutili e ridicole.

L’attore comico italiano con i ritmi più incalzanti e l’energia a “ciclo continuo”, evita la satira politica, preferendo quella di costume, la quotidianità è l’argomento centrale:

“Non tollero quando vai in pizzeria a prendere le pizze da portare a casa agli amici: sei lì da solo e ordini 3 Margherite, 2 quattro stagioni, 1 coi funghi e 3 napoli e il pizzaiolo ti fa: “da portare via?” – “no, me le mangio tutte io! guardi da bere solo un bicchiere d’acqua!” “Non tollero quando vai in aeroporto, al banco del check-in consegni due biglietti e l’impiegata ti fa: “siete in due?” – “No siamo in 38, adesso arriva il pullman”.

“IN….TOLLERANZA ZERO” Andrea Pucci sfonda le assurde porte che bisogna superare ogni giorno per tornare a casa sani e salvi a colpi di un’“intolleranza” dalla comicità energica e devastante.

Ale e Franz – Tanti Lati Latitanti (2 Dicembre 2016 – Area Exp Cerea – VR)

regia di Alberto Ferrari

scritto da Alessandro Besentini, Francesco Villa

e Antonio De Santis

con Ale e Franz

Lati tanti – Tanti lati della vita e degli uomini. A conoscerli tutti come sarebbe più semplice poi capirsi.

Ogni incontro nasce da una coppia. Ogni dialogo nasce da un incontro. A ogni azione verbale e non, corrisponde una risposta… quella dell’altro.

È così che si esplora il mondo delle relazioni a cui Ale e Franz, come coppia, da sempre si ispirano.

L’inesauribile materiale umano è sempre il punto di partenza da cui tutto nasce.

Di tutto può parlare l’uomo. Tutto può smontare e rimontare il ragionamento umano.

Poi… il sottolineare le cose in base alle diverse angolazioni in cui ogni persona le osserva, diventa il segreto per ridere di noi stessi.

Lati tanti e tanti uomini in scena. Uomini scaltri, uomini dubbiosi, uomini saggi, uomini risolti, uomini strani. Tutti uomini, però!

Uomini che ci faranno ridere con la loro unicità e umanità.

Lati tanti – Tanti lati in cui riconoscersi e fingere di non vedere che siamo proprio noi questi uomini. Noi con i nostri modi di vivere, di pensare, i nostri tic e le nostre ingenuità e virtù, le nostre forze e la nostra inesauribile e unica follia.

Un vedersi allo specchio, un cercarsi e riconoscersi tra la folla e ridere (tanto) di gusto insieme.

BASTA LA SALUTE! Caffaro: un caso italiano

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BASTA LA SALUTE!
Caffaro: un caso italiano

Di Pietro Mazzoldi
Regia Fabio Maccarinelli
Con Sergio Mascherpa

Durata dello spettacolo: 1 ora

Il 2016 vede la ripresa della collaborazione tra CTB e Teatro Laboratorio per la Rassegna Pressione Bassa, un’esperienza teatrale consolidata di impegno sul territorio che giunge quest’anno alla 22° edizione.

Una sinergia che, attraverso la direzione di Sergio Mascherpa, consentirà un ampliamento dell’offerta di spettacolo e l’utilizzo di nuovi spazi nel Comune di Brescia, grazie alla collaborazione con L.A.B.A, Libera Accademia di Belle Arti e Aità Spazio Prove, e che permetterà di rafforzare le azioni di promozione e diffusione teatrale sul territorio provinciale, con la proposta di un cartellone articolato ed attento alle esigenze di numerose realtà locali aderenti, quali i Comuni di Castenedolo, Gussago, Offlaga, Ome, San Zeno Naviglio, Borgo San Giacomo, Botticino, Cellatica, Meano di Corzano, Desenzano d/Garda, Ghedi, Gottolengo, Gussago, Leno, Lograto, Orzinuovi, Rezzato, Roncadelle, Oratorio di San Luigi di Bagnolo Mella.

Il teatro Laboratorio Aità propone nello spazio della LABA Libera Accademia di Belle Arti, martedì 13 settembre alle ore 21.00, la rappresentazione dello spettacolo dal titolo “BASTA LA SALUTE – Caffaro : un caso italiano”, testo di Pietro Mazzoldi, per la regia di Fabio Maccarinelli con Sergio Mascherpa, che replicherà fino a domenica 18 settembre.

“Basta la salute” ripercorre con rigore storico e scientifico la storia del Pcb a Brescia dal 1976 a oggi, ricostruisce nel dettaglio il succedersi di sopraffazioni, omertà e aspetti grotteschi del caso Caffaro, il caso di una città che può con diritto primeggiare in Italia per il suo triste stato ambientale.

Lo spettacolo si pone come voce in un coro di voci. Voce senza compromessi nel rovinoso paesaggio dell’inquinamento. Non dovrebbe mancare la comicità tipica di chi, giocando a fare lo struzzo, si ritrovò senza sabbia dove nascondersi.

Prezzo unico € 8,00

INFO e prenotazione: Teatro Laboratorio – info@teatrolaboratoriobrescia.net

E’ consigliata la prenotazione allo 030 – 302696 o 320/2160715

13 agosto 2001, scoppia sulle pagine di Repubblica il caso Caffaro. Nella zona sud di Brescia, la città è cresciuta insieme e attorno alla Caffaro, che ha prodotto per 50 anni Pcb. Oggi il policlorobifenile non si può più produrre nel mondo intero, perché è considerato fortemente cancerogeno. Anche se è apparentemente innocuo, è una molecola simile alla diossina e come quel veleno non si degrada, rimane a lungo nel terreno.

Tutti i quartieri intorno alla fabbrica sono inquinati. Per 50 anni la Caffaro ha disperso ogni giorno 10 kg di Pcb. In tutto 150 tonnellate. Quando la sua tossicità per l’uomo si calcola in ordine di nanogrammi.

Dal 2002 tutti a Brescia e a Roma lo sanno: ma la bonifica non è mai cominciata e si è lasciato che 25.000 persone continuassero a vivere nel veleno. È proibito camminare sull’erba, nessun suolo verde, non asfaltato o cementificato, può entrare in contatto con l’uomo.

La storia che vi raccontiamo non riguarda solo Brescia, perché l’Italia è piena di siti inquinati, contaminati e non bonificati, non lontani dall’abitato, ma vicino alle case, alla gente, alle scuole. Sono 100 mila gli ettari inquinati da Nord a Sud, tutti in attesa di bonifica. Solo in tre siti di interesse nazionale è stato approvato il 100% dei progetti di bonifica previsti.

Da Taranto a Mantova, da Gela a Marghera, da Manfredonia a Casale Monferrato: un business da 30 miliardi di euro tra ritardi, inchieste giudiziarie e commissariamenti, frutto della superficialità, della corruzione, dell'indifferenza per le vite degli altri e per la nostra terra.

“Basta la salute” ripercorre con rigore storico e scientifico la storia del Pcb a Brescia dal 1976 a oggi, ricostruisce nel dettaglio il succedersi di sopraffazioni, omertà e aspetti grotteschi del caso Caffaro, il caso di una città che può con diritto primeggiare in Italia per il suo triste stato ambientale.

“Vedete, come faccio, come faccio a farla diventare una tragedia questa storia? Ogni volta che sembra che la situazione degeneri, una trovata geniale, da commediuccia all’italiana, la fa diventare opera buffa, barzelletta. E noi siamo qui che ridiamo …”.

Lo facciamo perché è un’urgenza parlarne: siamo costretti, accerchiati, messi alle corde.

Lo facciamo per chiedere che la salute dei cittadini diventi la priorità assoluta, anche se a Brescia questa necessità sembra quasi un tabù, forse perché la situazione è troppo grave. E la gente preferisce girarsi dall’altra parte, fare finta di niente, piuttosto che aprire gli occhi su quello che sta succedendo sulla nostra pelle.

Lo facciamo attraverso un’ironia leggera e spiazzante, capace di coniugare poesia e tragedia.

Lo facciamo perché bisogna sapere, per resistere meglio alla prepotenza e alla menzogna di chi dovrebbe tutelarci.

Lo spettacolo si pone come voce in un coro di voci.

Voce senza compromessi nel rovinoso paesaggio dell’inquinamento. Non dovrebbe mancare la comicità tipica di chi, giocando a fare lo struzzo, si ritrovò senza sabbia dove nascondersi.