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Coppa Italia, il Real Forio cala il tris all’Afro Napoli

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Real Forio- Afro Napoli

Il Real Forio, dopo il rocambolesco 5-5 con la Sessana, si riscatta allo stadio “Calise” superando l’Afro Napoli United nella terza ed ultima giornata del primo turno di Coppa Italia Eccellenza e Promozione. 3-1 il risultato finale di una gara che ha visto i biancoverdi padroneggiare il campo per tutti i 90’, a parte qualche distrazione in alcuni momenti chiave, come accaduto in occasione del gol subito sul 2-0 con una punizione da 40 metri messa a segna da Palumbo. Allo scadere del primo tempo Nicola Mora ha sbloccato il risultato con una punizione piazzata all’incrocio dei pali. Nel secondo tempo il raddoppio di Gianluca Saurino ed il primo gol in maglia biancoverde di Mario Vitagliano ha chiuso definitivamente i conti.

LA CRONACA – Mister Impagliazzo deve fronteggiare diverse assenze tra cui quelle di Franco Verde, Chiaiese, De Felice, Sannino e Di Spigna. Tra i pali parte titolare Giorgio Di Iorio (poi sostituito nell’intervallo da Di Massa, scelta decisa già prima della gara), mentre De Luise V. e Vitagliano sono gli altri due under schierati da mister Impagliazzo. In panchina Di Dato alle prese con l’influenza e quindi a Calise e Conte il compito di difendere l’area biancoverde insieme ai terzini Mora e Iacono. A centrocampo Ciro Saurino con Davide Trofa e Fanelli; Vitagliano, Gianluca Saurino e De Luise Vittorio nel tridente offensivo. Partita per nulla divertente nel primo tempo. L’Afro Napoli United con coraggio prova a difendersi e a ripartire quando possibile, ma l’unico brivido nell’area foriana è provocato da un’uscita incerta di Di Iorio con il pallone che resta lì senza che gli ospiti riescano ad approfittarne. Poi solo Forio in campo nonostante le poche azioni veramente pericolose. Al 19’ Gianluca Saurino prova il tiro dalla distanza, ma il pallone finisce alto sulla traversa. Due minuti più tardi bellissima azione sulla fascia sinistra: uno-due tra Vittorio De Luise e Nicola Mora, l’ex Napoli va al cross e trova Vitagliano fermato dal portiere e anche dal guardalinee per fuorigioco. Al 27’ sfiora il vantaggio Vittorio De Luise, il suo pallonetto finisce di poco a lato. La partita si sblocca in pieno recupero: punizione splendida da Nicola Mora, palla all’incrocio dei pali ed 1-0 Forio. Nella ripresa, Vitagliano va molto vicino al raddoppio: ruba il pallone ad un avversario, si presenta in area e il suo tiro viene respinto dall’ottima parata di D’Auria. Al 12’ l’Afro Napoli riesce nuovamente a scamparsela con un salvataggio sulla linea dopo il tiro a volo di Gianluca Saurino. Il gol è nell’aria e arriva al 14’: proprio Saurino tira una gran botta da fuori area e supera D’Auria. Non passa neanche un minuto e l’Afro Napoli United accorcia sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Palumbo che trova la porta con un tiro da 40 metri. Al 20’ il Real Forio potrebbe aumentare il vantaggio, tuttavia è la traversa a dire di no ad un tentativo di Gianluca Saurino, servito alla perfezione dal fratello Ciro. Tre minuti più tardi, uno scatenato Gianluca Saurino prova ancora il tiro da fuori area e si vedere negare la gioia del gol dal portiere. Gli isolani chiudono la partita al 36’: fa tutto da solo il neo acquisto Mario Vitagliano (classe ’99), il quale meritatamente trova il gol dopo un grande inizio di stagione. La gara termina sul 3-1 in favore del Real Forio che accede alla seconda fase a punteggio pieno nel girone. Sabato prossimo si ritornerà a giocare in campionato e i ragazzi di mister Impagliazzo saranno chiamati ad un’ardua impresa contro il favorito Casalnuovo.

 

REAL FORIO  3

AFRO NAPOLI UNITED  1

 

REAL FORIO: Di Iorio (1’s.t. Di Massa), Iacono, Mora, Calise, Conte (42’s.t. Maltese), De Luise V., Vitagliano (36’s.t. De Luise M.), Trofa, Saurino C., Saurino G., Fanelli. (In panchina Di Dato, Abbandonato, Chiocca, Arcamone) All. Impagliazzo

AFRO NAPOLI UNITED: D’Auria, De Rosa, Sano (1’s.t. Sica), Montanino, Passariello, Iervolino, Williams, Romero (20’s.t. Troise), Kane, Alassani (1’s.t. Palumbo), De Luca. (In panchina Gueye). All. Montanino

ARIBITRO: D’Antuono di Castellammare di Stabia (ass. Barletta e Sabatino di Napoli)

RETI: 45’+1 Mora, 14’s.t. Saurino G., 15’s.t. Palumbo, 36’s.t. Vitagliano

NOTE: Calci d’angolo 4-4. Ammoniti Mora, Fanelli (RF)

SPETTATORI: Circa 100

Paralimpiadi Rio 2016, Ciclismo: Mazzone e Zanardi argento in H2 e H5

Dall’oro di ieri a cronometro all’argento di oggi in linea, e viceversa Cede il passo l’italiano Luca Mazzone, campione del mondo in carica, sorride invece lo statunitense William Groulx che si migliora di una posizione. Dopo l’argento di Luca Mazzone nella prova individuale in linea H2, l’Italia del ciclismo centra un altro secondo posto alle Paralimpiadi di Rio 2016. Lo fa nella categoria H5 grazie all’attesissimo Alex Zanardi, campione olimpico e mondiale in carica e medaglia d’oro ieri nella prova a cronometro.

Luca Mazzone
Luca Mazzone

Per Mazzone si tratta del terzo argento a cinque cerchi della carriera dopo i due vinti nel nuoto a Sydney 2000. “Purtroppo questo percorso non aveva nessuna salita e nessuno strappo e quindi non sono riuscito a staccare l’americano – ha dichiarato a RaiSport poco prima della premiazione -, ma sono contento per questo argento guadagnato. Domani faremo bene in staffetta“.

Alex Zanardi
Alex Zanardi

Sull’altro versante, in H5, il 49enne bolognese – di cui oggi ricorre il 15° anniversario del terribile incidente automobilistico al Lausitzring che lo privò di entrambi gli arti inferiori con 15 operazioni chirurgiche – perde solo in volata contro il veterano sudafricano Ernst Van Djk, impressionante nel partire lungo riuscendo comunque a resistere al rientro dell’azzurro e dell’olandese Jetze Plat, bronzo. Van Djk prenderà parte anche alla maratona di atletica.

La prima parte di gara è caratterizzata dalla fuga di un altro dei favoriti, l’olandese Tim De Vries alla fine solo nono al traguardo. L’atleta oranje è il grande deluso di questi due giorni: ieri quarto, oggi distante dai migliori dopo aver guadagnato e dilapidato un vantaggio di venti secondi sui rivali ai 30 chilometri.

Zanardi si gestisce con esperienza: passa quarto, poi rientra nel gruppo e approccia in ottima posizione l’ultima curva. La resistenza di Van Djk, però, lo detronizza. E’ comunque uno splendido argento. E domani, con Mazzone e Vittorio Podestà impegnato (e strafavorito) nella prova in linea H3 che partirà alle 19.20, Alex riproverà a salire sul gradino più alto del podio con la staffetta, per commuoversi ancora ascoltando l’Inno di Mameli.

francesco.caligaris@oasport.it

Twitter: @FCaligaris

Foto da: Facebook Alex Zanardi

Foto da: Facebook Mazzone

Prandelli si sbilancia: “Il Napoli di Milik più forte di quello del pipita”

Nel corso del suo editoriale per calciomercato.com, Prandelli, ex ct della nazionale italiana, ha espresso un suo pensiero anche sul Napoli 2.0 di Maurizio Sarri: “Mi sbilancio, pur essendo in una fase iniziale della nuova stagione e con ancora tante incognite davanti: potenzialmente questo Napoli è ancora più forte di quello dello scorso anno, è ancora meglio di quello trascinato dai 36 gol di Higuain. Oggi tutti lavorano come un’entità unica e tutti partecipano molto di più alle due fasi del gioco. Il secondo Napoli di Sarri mi ricorda tanto la mia Fiorentina, costretta da un anno all’altro a sostituire Toni (autore nella sua stagione migliore di 34 gol) ma comunque in grado di fare risultati e bel gioco. Non sono affatto stupito dall’impatto immediato di Milik nel gioco del Napoli, sia in campionato che in Champions. E’ un giocatore che già si conosceva per quanto ha fatto vedere con la maglia dell’Ajax e ha confermato queste qualità anche all’Europeo con la Polonia. E’ un ragazzo con grandi margini di crescita per diventare un top: ha tecnica, ha forza fisica, protegge molto bene il pallone e sa farsi trovare sempre nella posizione giusta per essere un riferimento per i compagni. L’unico difetto può essere la rapidità non eccelsa nel breve”.

Da Castelvolturno- Squadra divisa in gruppi, lavoro tecnico e partitina 5 vs 5

Da Castelvolturno

Seduta pomeridiana, oggi, per il Napoli a Castelvolturno. Gli azzurri preparano il match con il Bologna al San Paolo, per l’anticipo della quarta giornata di Serie A di sabato (ore 20,45).

La squadra si è divisa in due gruppi. Chi è ha giocato con la Dinamo Kiev ha svolto attivazione con le sagome, successivamente lavoro tecnico con le porte piccole e partitina a calcetto 5 contro 5.

Gli altri uomini della rosa hanno svolto attivazione su forza e rapidità e serie di partitine 8 contro 8. Infine, centrocampisti e attaccanti sono stati impegnati in una seduta tecnico tattica.

Esami per Rafael che hanno rilevato l’infrazione particellare della testa della falange prossimale del quinto dito della mano destra. Domani allenamento di pomeriggio

Fonte: SSC Napoli.

Zielinski: “Darò tutto per il Napoli, qui per Sarri”

Zielinski ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, Piotr Zielinksi, nuovo centrocampista azzurro, ha dichiarato: “Siamo contenti che abbiamo iniziato il nostro cammino europeo con una vittoria fuori casa, sapevamo che non era facile ma ci siamo riusciti, in più sono contento perché ho esordito in Champions League. La Dinamo Kiev è una squadra tosta, non era facile, ma siamo andati lì per vincere e ci siamo riusciti. Abbiamo centrato il nostro obiettivo e ci siamo riusciti molto bene. La mia scelta di venire a Napoli è stata dettata anche dalla presenza del mio tecnico ad Empoli Maurizio Sarri. L’ho sentito due o tre volte quando non avevo ancora deciso il mio futuro. Sono contentissimo di essere venuto qui, ci sono tanti giocatori forti, qui si può solo migliorare. Milik? Arek ha iniziato benissimo, ha già fatto 4 gol. Siamo contenti che sia venuto qui. Lo conosco molto bene, abbiamo giocato insieme a partire dalla nazionale Under15 con la Polonia, lui è fortissimo e credo che lo abbia già dimostrato. Sabato sera ci aspetta una partita difficile contro il Bologna, dobbiamo essere concentrati e provare a fare il nostro gioco per cercare di vincere. La mia posizione? L’anno scorso ho giocato tutta la stagione come mezzala destra, ma posso giocare anche mezzala sinistra. Sono contento che Boniek creda tanto in me, lui è stato importantissimo per la storia calcistica polacca. Sentire i suoi complimenti mi fa molto bene. Posso segnare di più rispetto all’anno scorso. Martusciello me lo diceva sempre che sono un giocatore da 15 gol a stagione, l’anno scorso ne ho fatti 5. Devo solo lavorare di più per migliorarmi.  Il gruppo è fantastico, dal primo giorno che sono venuto qui ho avvertito una bella sensazione. La città ed i tifosi sono splendidi. Sono contentissimo di aver scelto Napoli. Ci sono tanti piatti buonissimi qui: la pizza, gli spaghetti alle vongole sono buonissimi. Il caffè di Tommaso? Non lo bevo, non mi piace il caffè. Cercherò di non deludere le aspettative, darò tutto per questa maglia e proveremo a dare fastidio alla Juve, giochiamo per vincere tutte le partite”.

Tiziana. La madre accusa: ‘plagiata dal fidanzato e mortificata dalla sentenza’

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Il racconto agli inquirenti: “Negli ultimi giorni stava male soprattutto per quella decisione, sentiva che non era stata fatta giustizia”

Un giardino semplice e curato Due sdraio, una panchina, la tettoia di tegole e molto verde Tiziana, 33 anni, Tizi per un periodo felice e lontano della sua vita, si è suicidata guardando questo scorcio di prato e pace, nella casa di sua madre e sua zia, nel cuore dell’hinterland napoletano.

Si è tolta la vita stringendosi al collo un foulard azzurro che aveva collegato a una macchina della piccola palestra privata. Ma l’ha soffocata, prima, la diffusione tossica di quei video. E ora sua madre, Maria Teresa, 58 anni, in una dolorosa e lunga testimonianza in mano agli inquirenti della Procura di Napoli Nord, punta il dito contro S., l’ex fidanzato di Tiziana.

È sconvolgente, per lucidità e dettaglio, il racconto della donna. Stando a quelle tre pagine firmate da una donna prostrata dal dolore, S. il compagno di Tiziana per un anno e mezzo, l’uomo che secondo il “narrato” di quei video hard sarebbe stato il compagno tradito da una ragazza bella, libera e gioiosamente desiderata, era in realtà – per sua madre, che riferisce i racconti di Tiziana – pienamente coinvolto in quel perverso e tragico gioco costato la vita a Tiziana. Aveva indotto sua figlia – aggiunge la madre – a girare i video con cinque o sei uomini, S. provava piacere nel sapere e nel vedere che lei si prestava a quegli incontri. Non solo: sempre il fidanzato le aveva procurato l’avvocato e aveva partecipato alle spese processuali della battaglia giudiziaria contro la diffusione di quei filmati. Una contesa che, forse, se si fosse sentito ingannato da quelle scene hot, S. non avrebbe mai accettato di intraprendere al fianco di Tiziana.

“Cosa devo dire adesso? Da dove devo cominciare? Tutto quello che si poteva e doveva fare, i social network, la rimozione, la responsabilità delle persone, si doveva fare prima. Per la vita di Tiziana, la mia unica figlia: che mi sono cresciuta da sola perché quel padre di cui porta il cognome, non è mai stato un padre. Non si è mai, fin dalla nascita, interessato a lei”.

Le dieci di sera, una caserma dei carabinieri. Comincia così a dilagare il dolore di una madre. Il racconto viene ricostruito a fatica, tra mille interruzioni, dinanzi al pm Rosanna Esposito, al capitano Antonio De Lise, e a pochi (tutti turbati) sottufficiali.

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LA VERGOGNA E IL DRAMMA
“Mia figlia aveva provato il suicidio altre due volte. Da questa storia non riusciva più a liberarsi. Certo, era una ragazza sensibile… Ha convissuto per circa un anno, dall’estate del 2014 al settembre del 2015, con S., il suo fidanzato. Tiziana non era forte, forse anche per i suoi trascorsi. Difatti non aveva mai avuto un padre, non a caso aveva provato la via giudiziaria per cambiarsi il cognome, perché quello apparteneva a un uomo che non era mai stato un padre. Poi diventò sofferente, a volte si rifugiava nell’alcool. Ma era sempre stata una ragazza sana, normale, senza perversioni, senza autolesionismi”.

CAMBIATA DA QUELL’UOMO
Poi, secondo sua madre, eccolo il pericolo. Arriva S. quarant’anni circa. “Secondo me, lui la plagiava. Andarono a vivere insieme, e durante la sua convivenza io la vedevo cambiata. Tra me e lei c’era un particolare legame eppure lei aveva deciso di allontanarsi e lui mi dava sempre una brutta impressione… anche se mia figlia non mi ha mai raccontato qualcosa in particolare. Solo una volta, prima del Natale del 2015, la vidi sconvolta”.

Il motivo? “Tiziana – continua sua madre – mi raccontò di alcuni giochetti fatti con quell’uomo. Una sera ritornò di notte, forse era il novembre 2015, riferì che aveva litigato con lui. Era ubriaca. Si rifugiò in casa mia per quella sera. Venni a sapere che avevano fatto un video che aveva avuto una diffusione virale. Voi mi chiedete dei video che poi uscirono… Io posso precisare che gli stessi video furono girati nel periodo della sua convivenza”. La donna aggiunge alcuni nomi di uomini, dice che proprio S. la mandò in Emilia a casa di alcuni suoi amici.

“Tiziana mi riferì che sempre il suo compagno l’aveva indotta a girare alcuni video per far piacere a lui, con altri uomini. Considerata questa costrizione, lei aveva deciso di avere rapporti sessuali, ripresi con una telecamera, quantomeno con persone che lei gradiva. Il suo compagno, in realtà, non era presente a quei rapporti sessuali, ma provava piacere a sapere che lei andava con altri e nel vedere i filmati. E anche nel filmato più diffuso, in cui si parla di tradire il fidanzato, posso dire che quell’uomo, per me, ne era a conoscenza. In un filmato, quello girato nella cucina della loro abitazione, si sente la voce dell’uomo e compare una sagoma riconducibile a mio avviso a questo suo compagno”. Non solo. La madre riprende dopo un altro crollo. “Tra l’altro il compagno di mia figlia cercò di rassicurarmi, nel corso di un nostro dialogo, che nei video diffusi in rete non era presente Tiziana ma c’era un fotomontaggio e che avrebbero provveduto a difenderla”.

Poi lei lancia l’accusa più pesante. Ma tutta da provare. “Secondo me, i video furono pubblicati dal suo compagno per costringerla a rimanere con lui. Ma lei per la vergogna temporeggiò, rinviò questo ritorno a casa nostra. Le chiesi spiegazioni… Mi disse che ci voleva tempo, che non era facile nemmeno per lei”. Si separarono, ma non pacificamente. Lei a volte tornava con lividi. La mamma sostiene che forse lui voleva lucrare.

LA BATTAGLIA GIUDIZIARIA
“C’erano le cause in corso e dovevano sentirsi per forza. A Tiziana non andava di curare la causa giudiziaria, mentre quell’uomo ha sempre avuto interesse alla causa. Tra l’altro, all’esito del procedimento civile, mia figlia chiese sempre a lui di contribuire alle spese. Inizialmente lui si rifiutò, e poi mi sembra che acconsentì a partecipare. Tiziana voleva cambiare anche la sua avvocatessa, aveva saputo solo da un altro amico che la legale aveva postato su Facebook la notizia che aveva vinto la causa contro Facebook, neanche era stata avvisata”. E soprattutto, c’era l’ultimo pesante turbamento: quella preoccupazione di dover versare circa 20mila euro. “All’esito del ricorso del Tribunale – conferma sua madre – quando mia figlia ha saputo che doveva pagare delle ingenti spese legali, era mortificata. Voleva far pagare tutte le spese al suo fidanzato perché lo riteneva colpevole”.

Gli ultimi giorni sono stati lo stillicidio di una sofferenza ormai intollerabile. “Stava male, ormai. Stava male per tutto quello che vedeva e sentiva, e in particolare per l’esito del procedimento anche perché riteneva che non era stata fatta giustizia, in particolare nei confronti dei piccoli editori che l’avevano calunniata “. Formalmente resta un suicidio. Ma è sua madre a consegnarci la cronaca di un massacro.

vivicentro.it/cronaca
vivicentro/
lastampa/La mamma di Tiziana: “Plagiata dal fidanzato, la sentenza ultima mortificazione” CONCHITA SANNINO

Guardia Costiera 15 settembre: salvati 750 migranti – VIDEO

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Sono circa 750 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi, nel corso di 6 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. I migranti si trovavano a bordo di 1 barchino e 5 gommoni, due dei quali completamente alla deriva poiché sprovvisti di qualsiasi strumento di propulsione.

Alle operazioni hanno preso parte le unità CP 303 e CP 324 della Guardia Costiera, la Nave Borsini della Marina Militare italiana, operante nel dispositivo “Mare Sicuro”,la Nave Topaz Responder della ONG MOAS e l’unità militare inglese Enterprise, operante sotto il dispositivo Eunavformed, che ha recuperato anche 1 corpo senza vita.

NOTE sulla Guardia Costiera:

La guardia costiera è un corpo di polizia, talvolta con status e/o funzioni militari – organizzata a livello statale, responsabile di vari servizi.

Generalmente esercita una serie di differenti competenze che possono essere diverse nei vari paesi del mondo.

Attività e competenze

Fra le responsabilità che possono essere affidate ad un servizio di guardacoste, vi è la sorveglianza del rispetto delle norme che regolamentano la navigazione, la manutenzione di boe, fari, e altri ausili alla navigazione, il controllo delle frontiere marittime, sorvegliando le acque territoriali e altri servizi di controllo.

In alcuni paesi, la guardia costiera è parte delle forze armate, in altri è una organizzazione civile o privata. In altri paesi ancora, i compiti di salvataggio in mare sono suddivisi tra più organizzazioni, compresi corpi volontari civili. In questi casi, i mezzi navali possono essere forniti dai volontari, come i Royal National Lifeboat Institution, i velivoli dalle forze armate e la guardia costiera contribuisce con i propri mezzi.

In tempo di guerra, le guardie costiere possono venire incaricate della difesa dei porti, del controspionaggio navale e di perlustrazioni litoranee.

(note da: wikipedia)

EDITORIALE – Juve Stabia, Franco Manniello: il Presidente che ogni tifoso vorrebbe avere

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Juve Stabia – Messina è stata una partita bellissima. Le due squadre si sono affrontate a viso aperto e la dinamica del match ha fatto sì che il risultato fosse in bilico fino all’ultimo istante dei 5 minuti di recupero concessi dal direttore di gara.
Dopo il sorpasso delle Vespe, avvenuto al 77esimo minuto, ad ogni ripartenza di una delle due squadre vi era la concreta possibilità che arrivasse la rete del 3 a 1 della Juve Stabia o quella del 2 a 2 del Messina. Nonostante tutto ciò, l’immagine più bella che a noi è rimasta dalla partita di ieri non riguarda né il campo, né la punizione di Marotta, né i festeggiamenti sotto la Curva di fine gara.

Impossibile direte voi, invece è così. L’immagine più bella di Juve Stabia – Messina è il Presidente Franco Manniello, appoggiato alle spalle della panchina della sua Juve Stabia per stare vicino ai suoi ragazzi. Nel concitato intervallo, infatti, Gaetano Fontana si becca il rosso dal direttore di gara ed è costretto a seguire il secondo tempo in tribuna scoperta, appena dietro la panchina, dove prende il comando Fabio Caserta. Manniello in quel momento decide di abbandonare il suo posto in tribuna vip e di affiancarsi nella nuova posizione al suo allenatore per sostenere la sua squadra ancora sotto nel punteggio.

Ecco, vedere il Presidente gesticolare, disperarsi, urlare nella sua nuova e scomoda posizione racconta meglio di qualsiasi articolo o editoriale la passione di Manniello per i colori gialloblù. E’ l’esatto atteggiamento di chi vuole sostenere, senza essere invadente o oltrepassare i limiti, rischiando cosi di creare troppa pressione nei ragazzi.
Manniello sembra quasi un padre che, speranzoso, assiste ad un esame del proprio figlio e come per magia, la sua influenza dà una scossa alle Vespe.
La rete capolavoro di Marotta e l’incornata di Atanasov ribaltano il risultato, facendo esplodere tutto lo stadio Menti ed in particolare quel tifoso speciale seduto dietro la panchina della Juve Stabia.

A fine gara proprio Manniello è stremato, come se anche lui avesse calciato la punizione insieme a Marotta o come se avesse spinto fisicamente Atanasov su quel pallone buttato poi in rete.

La partita di ieri, ed il modo in cui Manniello l’ha vissuta, evidenziano ancora una volta la passione che il Presidente ha per la sua squadra. “Sua” non (solo) perché l’ha rilevata anni fa, ma “sua” perché ci tiene più di qualsiasi altra persona al mondo. Un Presidente che non vede il calcio come un business, dove la priorità è prima il guadagno personale e poi i risultati di squadra, e che ogni anno rilancia per riportare la Juve Stabia dove merita di stare.
Insomma, Franco Manniello: il Presidente che ogni tifoso vorrebbe avere.

Raffaele Izzo

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Zielinski che sorpresa!

Zielinski che sorpresa!

Anche se sono state giocate solo quattro partite ormai è già negli schemi di Sarri, Piotr Zielinski, arrivato questa estate dall’Empoli, è già un pupillo del mister toscano.

Inizialmente avrebbe dovuto far parte della cosiddetta linea verde di centrocampo composta da Rog, Diawara e lo stesso Zielinski, ma qualcosa ha colpito molto mister Sarri che già alla prima giornata di campionato contro il Pescara lo ha fatto subentrare a Marek Hamsik. Ma la partita in cui ha stupito di più il calciatore polacco è anche quella in cui ha esordito da titolare con la maglia azzurra, ed è quella contro il Palermo, gara in cui 2 dei 3 gol fatti dagli azzurri hanno lo zampino di Zielinski.

Il polacco è stato paragonato ai “10” vecchio stampo per qualità, gli “8” anni ’70 per forza e caratteristiche atletiche ed anche un pizzico del classico mediano. Un giocatore completo quindi che potrà sostituire sia la mezzala offensiva che quella difensiva ed essere un valido ricambio sia per Marek Hamsik che per Allan.

a cura di Gennaro Di Dio

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Arrestato stalker a Pescara dai carabinieri

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Come già purtroppo accaduto non più di 15 giorni fa, questa mattina i carabinieri della Compagnia di Pescara hanno tratto in arresto per il reato di stalking, in aggravamento alla violazione della misura del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, un 42enne originario di Chieti ma residente a Pescara. La storia apparentemente è sempre la stessa: lui non si rassegna alla fine di una pur breve relazione affettiva ed inizia a vessare la ex, tempestandola di telefonate e pedinandola. Accecato da una folle gelosia, si rendeva protagonista di gesti inconsulti verso la sua compagna. riuscendo così in poco tempo a farle interrompere qualunque tipo di rapporto con amici e conoscenti: in una circostanza la 48enne pescarese è stata perfino chiusa in casa.

Nonostante la notifica del divieto di avvicinamento, avvenuta all’inizio di luglio, le cose non sono però cambiate: troppo forte la volontà di contattare la ex, attraverso continue telefonate ad ogni ora del giorno e della notte; ripetuti ed ossessivi appostamenti sotto casa e sul luogo di lavoro, oltre ad insulti proferiti al citofono. In una circostanza, nel mese di agosto, dopo essersi incontrati in maniera molto poco occasionale in strada, l’uomo si è avventato sulla vittima aggredendola prima verbalmente con insulti e poi percuotendola ripetutamente, prima di allontanarsi.

Con l’arresto della mattinata i militari hanno scritto la parola fine ad una ennesima storia di violenza sulle donne.

Juve Stabia vs Messina, i siciliani non sanno perdere?

Le polemiche dopo Juve Stabia vs Messina

Juve Stabia vs Messina è stata una gara vera in cui le vespe hanno messo in campo tutto quello che avevano per conquistare i tre punti e rendere felici i propri tifosi, dall’altra parte il Messina ha fatto altrettanto dovendo arrendersi alla maggiore qualità della rosa gialloblè che, nel secondo tempo, ha visto gli ingressi in campo di Kanoutè, Sandomenico e Montalto.

Oggi, a distanza di poche ore dalla fine del match, siamo venuti a conoscenza di un qualcosa che ha dell’incredibile: il Messina Calcio ha presentato un esposto in Lega in merito alla direzione arbitrale, accertandosi che lo stesso arrivasse al Presidente Gravina in persona. Secondo la società siciliana le decisioni del Signor Panarese di Lecce avrebbero favorito la Juve Stabia.

Questa notizia ci lascia allibiti, in quanto è sotto gli occhi di tutti che l’arbitraggio, nel primo tempo, ha scontentato la Juve Stabia, mentre nel secondo ha scontentato il Messina, ma di li ad affermare che la Juve Stabia abbia tratto beneficio dagli errori del Direttore di gara ce ne passa.

Se si rivedono gli episodi possiamo affermare che è sotto gli occhi di tutti coloro che hanno assistito al match che il Signor Panarese ha fermato Del Sante lanciato a rete, non concedendo il vantaggio ma fischiando fallo a centrocampo tra i mugugni di tutti gli stabiesi.

È sotto gli occhi di tutti che il Signor Panarese, nel tunnel degli spogliatoi, ha espulso Gaetano Fontana senza apparente motivo.

È sotto gli occhi di tutti che i peloritani, in novanta minuti, hanno impensierito Russo solo in occasione del vantaggio di Pozzebon.

È sotto gli occhi di tutti il dominio in lungo e in largo delle vespe.

È sotto gli occhi di tutti che solo l’imprecisione degli attaccanti stabiesi ha tenuto a galla per quasi un’ora la squadra messinese.

È sotto gli occhi di tutti che il pareggio è arrivato grazie ad una prodezza di Marotta e non tramite aiutini, come insinuano dallo Stretto.

E allora, secondo noi, il Messina dovrebbe pensare al campo riducendo al minimo i propri errori. Dovrebbe pensare a ripartire e a lavorare sul campo così come ha fatto la Juve Stabia due anni fa, quando dopo aver perso la speranza di conquistare la B in quel di Bassano a causa di un errore, quella volta davvero evidente, da parte del Direttore di gara, ha costruito una rosa per puntare in alto.

Suggeriamo al Messina di pensare a far funzionare al meglio la propria rosa, fatta di buon giocatori, facendo tesoro degli errori commessi, perchè l’arbitro Panarese è vero che ha diretto la gara con tanti errori e senza l’autorità necessaria, ma non ha favorito nessuna delle due formazioni, dispensando errori di qua e di la.

Salvatore Sorrentino

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Juve Stabia Branding e il premio di laurea Artemio Franchi

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Juve Stabia Branding, presentata un’altra iniziativa

S.S. Juve Stabia, nel quadro del progetto Juve Stabia Branding, ed allo scopo di dare sempre più spazi di espressione al binomio studenti e mondo del calcio, rende noto che la Fondazione Artemio Franchi, con il patrocinio e la partecipazione della Lega Italiana Calcio Professionistico, ha dato vita al XII “Premio di Laurea Artemio Franchi” con premi da assegnare agli autori di una tesi di laurea su argomenti di natura giuridica, economica, sociale e di medicina sportiva, inerenti le società sportive e l’attività sportiva in genere con particolare riferimento alle problematiche del settore del calcio.

I premi consisteranno nella somma di € 5.000,00 per il candidato che risulterà primo nella graduatoria, in € 4.000,00 per il secondo classificato, in € 3.000,00 per il terzo.

Potranno concorrere al Premio tutti gli studenti che abbiano conseguito la laurea magistrale (o equipollente secondo il vecchio ordinamento) presso le Università Italiane successivamente al 1° Gennaio 2013.

Sarà assegnato anche un riconoscimento speciale ad una o più tesi di diploma di laurea triennale o a elaborati presentati al termine di master o corsi di specializzazione universitari aventi per oggetto l’attività sportiva femminile con particolare riferimento al mondo del calcio, e che siano stati anch’essi depositati successivamente al 1° Gennaio 2013.

I partecipanti dovranno registrarsi entro il 31 Dicembre 2016 sul sito della Fondazione Artemio Franchi al seguente linkhttps://fondazioneartemiofranchi.org/it/xii-bando-di-laurea/item/94-xii-bando-di-laurea-artemio-franchi.html, compilando l’apposita domanda di adesione al concorso

Per ulteriori dettagli ed informazioni è possibile contattare l’ Ufficio Marketing S.S. Juve Stabia viale Europa 41
marketing@ssjuvestabia.it
dr. Enzo Longobardi

La P.S. di Pescara ancora contro la violenza sulle donne

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 “…QUESTO NON E’AMORE”

La Polizia di Stato accanto alle donne vittime di violenza

“…Questo non è amore” è lo slogan che la Polizia di Stato ha scelto di legare al nuovo progetto contro la violenza sulle donne.

L’iniziativa, che ha avuto inizio sabato 2 luglio scorso vede coinvolte, in contemporanea, 14 province italiane.

La Polizia di Stato, da sempre molto attenta ai fenomeni del femminicidio e dei maltrattamenti in famiglia, ha deciso di compiere un ulteriore passo di avvicinamento nei confronti delle vittime di questi reati. Il progetto ha come finalità la creazione di un contatto diretto tra le donne ed una equipe di operatori specializzati pronti a raccogliere le testimonianze dirette di chi, spesso, ha paura a denunciare o a varcare la soglia di un ufficio di Polizia.

Il primo e il terzo sabato del mese, a partire da luglio, anche nella nostra città di Pescara, ha continuato ad essere presente una postazione mobile della Polizia di Stato che ospita un gruppo di esperti costituito da un medico/psicologo della Polizia di Stato, un operatore della Squadra Mobile–sezione specializzata, un operatore della Divisione Anticrimine e/o dell’Ufficio Denunce dell’U.P.G.S.P. ed un rappresentante della rete antiviolenza locale.

Nella nostra città, per la giornata di Sabato 17 Settembre 2016, la postazione mobile sarà presente per l’ultimo appuntamento dei tre mesi estivi in Piazza della Rinascita, a partire dalle ore 09,30 circa. Nella circostanza di questo appuntamento interverrà come testimonial il noto Artista Vincenzo OLIVIERI. Nel Camper sarà presente personale specializzato che illustrerà il progetto e le sue finalità, potendo fornire tutti i consigli utili ed un supporto qualificato alle donne vittime di violenza.

Per tenersi aggiornati sul progetto e seguire gli eventi legati all’iniziativa, sarà possibile visitare il sito www.poliziadistato.it e utilizzare l’hashtag #questononèamore

ESCLUSIVA – Renica: “Questo Napoli non mi appassiona più, troppi stranieri: tifo Sassuolo!”

Alessandro Renica ai microfoni di Vivicentro.it

Ha giocato con i grandissimi della storia del Napoli: da Bruscolotti, a Careca, passando per Diego Armando Maradona. Con la casacca azzurra, ha segnato pure 10 gol in sei stagioni, che non fanno mai male. E se per un attaccante è poca roba, per un difensore è oro, oro inestimabile. Alessandro Renica non è uno qualunque per la piazza partenopea, e non lo sarà mai. Nel suo personalissimo palmares, Renica può vantare di due scudetti e una coppa Uefa vinta e di due reti siglate alla nemica di sempre, la Juventus. Intervenuto, in esclusiva, ai microfoni di Vivicentro.it, l’ex difensore azzurro ha commentato l’ultimo match di Champions degli uomini di Sarri, ricordando il suo vecchio Napoli e ammonendo, tra l’altro, anche piuttosto vivacemente il sistema calcio italiano.

Prima partita in Champions per il Napoli, prima vittoria. E’ andata piuttosto bene, no?

“Ho visto la partita del Napoli ieri sera e i ragazzi di Sarri hanno confermato ciò che pensavo. Il Napoli è una squadra che quando va in campo sa quello che deve fare. Sarri ha cambiato il gioco, soprattutto quello per le punte in funzione di Milik. Fermo restando che Higuain è un giocatore insostituibile e in futuro questa assenza si sentirà di più, il Napoli potrà togliere soddisfazioni ai tifosi. Gli azzurri sono comunque una squadra completa, per le possibilità che si hanno, per il progetto che gli azzurri vogliono portare avanti, cambiando pelle velocemente, perché rinunciando al Pipita, il Napoli ha rinunciato a qualcosa di veramente importante, insostituibile, ma non per certo a causa loro. E’ tutto da vedere, le prospettive sono interessanti”.

Errore per Albiol all’inizio di match, che poi ha portato al gol della Dinamo. Alla fine però proprio lo spagnolo è risultato uno dei migliori in campo. 

“La difesa a Kiev mi ha colpito, nonostante l’errore iniziale commesso da Albiol. Stiamo parlando di persone, non di robot, tutti possiamo sbagliare, figuriamoci un giocatore. L’importante è ritrovare subito la concentrazione e non demoralizzarsi, perdendo la propria autostima. E’ successo ad un difensore, può capitare anche ad un attaccante che sbaglia un gol a porta vuota”.

Erano altri tempi, altri giocatori,  ma quel Napoli ha fatto davvero emozionare…

“E’ passato tanto tempo. Allora gli azzurri a livello di rosa erano forse i più forti in Itala. Oltre ad avere Maradona, il più grande giocatore di tutti i tempi, aveva un gruppo di giocatori di livello veramente importante, ma non si può fare un paragone con questo attuale. Il campionato d’allora era più “italianizzato”, c’erano molti più italiani che stranieri e quindi è difficile mettere a confronto. Posso dire, però, che quel Napoli aveva più qualità e poteva affrontare compagini come la Juventus o con le grandi squadre. Le emozioni che ti regala la città di Napoli quando vinci qualcosa di importante, non le trovi da nessuna parte. E’ difficile descrivere quanto sono state forti queste emozioni perché bisogna viverle. E’ stato qualcosa di indescrivibile”.

Si dovranno aspettare altri 30 anni per vedere il Napoli vincere qualcosa?

“Il Napoli attuale non vincerà per un altro bel po’ di tempo. Nutrivo speranze per l’anno scorso, ma non credo che ad oggi gli azzurri possano vincere. La Juventus è troppo avanti. Il Napoli deve confermarsi al secondo o al terzo posto“.

Contro la Dinamo, il Napoli è sceso in campo con una formazione composta esclusivamente da stranieri…. 

“Questo Napoli non mi appassiona tantissimo, semplicemente per questo fatto: ci sono troppi stranieri in campo. Quando son troppi, son troppi. Il Napoli ce l’ho sempre nel cuore, però al momento tifo Sassuolo. Non piace questo campionato, non mi ci rivedo. Non è giusto per i nostri giovani a cui non diamo fiducia. Sono loro che stanno subendo questa internalizzazione. Secondo me, ripeto, è ingiusto. Ci sarebbero numerosi napoletani che potrebbero giocare titolari. Se Sarri avesse avuto Immobile o Criscito in rosa, certamente non credo che non avrebbe ottenuto riscontri positivi. Questo fatto di non vedere nemmeno un calciatore napoletano, ricordiamo i vari Cannavaro e Ferrara, non mi piace”.

a cura di Delia Starace

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Quarta di campionato, queste le designazioni arbitrali

Queste le designazioni

Stilate da parte dell’Associazione Italiana Arbitri (AIA) le sestine arbitrali che guideranno i match della 4° giornata di campionato di Serie A 2016/17:
SAMPDORIA – MILAN Venerdì 16/09 h. 20.45
IRRATI
MANGANELLI – LONGO
IV: PAGANESSI
ADD1: ORSATO
ADD2: RUSSO
LAZIO – PESCARA Sabato 17/09 h. 18.00
MARESCA
LA ROCCA – DE MEO
IV: MARZALONI
ADD1: ROCCHI
ADD2: PEZZUTO
NAPOLI – BOLOGNA Sabato 17/09 h. 20.45
DOVERI
GIALLATINI – TEGONI
IV: PEGORIN
ADD1: DAMATO
ADD2: PINZANI
UDINESE – CHIEVO Domenica 18/09 h. 12.30
PAIRETTO
VALERIANI – DEL GIOVANE
IV: BARBIRATI
ADD1: MARIANI
ADD2: SAIA
CAGLIARI – ATALANTA Domenica 18/09 h. 15.00
FABBRI
DE PINTO – BOTTEGONI
IV: MARRAZZO
ADD1: DI BELLO
ADD2: MARTINELLI
CROTONE – PALERMO
CELI
PERETTI – GAVA
IV: CARBONE
ADD1: GIACOMELLI
ADD2: ABBATTISTA
SASSUOLO – GENOA
GAVILLUCCI
FIORITO – DI VUOLO
IV: TOLFO
ADD1: MASSA
ADD2: DI PAOLO
TORINO – EMPOLI
CHIFFI
ALASSIO – DOBOSZ
IV: TASSO
ADD1: MAZZOLENI
ADD2 NASCA
INTER – JUVENTUS Domenica 18/09 h. 18.00
TAGLIAVENTO
PASSERI – COSTANZO
IV: CARIOLATO
ADD1: BANTI
ADD2: VALERI
FIORENTINA – ROMA Domenica 18/09 h. 20.45
RIZZOLI
MELI – VUOTO
IV: CRISPO
ADD1: GUIDA
ADD2: CALVARESE

G.D.D.

GALA LUIS FRANCIACORTA 2016

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Nella cornice del ristorante PIO NONO di Erbusco in data 05 Ottobre 2016 alle ore 20,00 si terrà la 6° edizione Gala Luis franciacorta che ogni anno si è evoluta in modo incisivo, saranno presenti circa 600 ospiti, imprenditori Italiani ed esteri legati alla nostra azienda che si è distinta in genuinità stile ed eleganza in partnerschip con brand importanti nel mondo nella gioielleria, orologieria, auto e moda.

La serata condotta da CRISTINA CHIABOTTO ex miss Italia, avrà fini sociali donando parte del ricavato della regalistica Natalizia 2016 alla Onlus Pangea fondata da Luca Lo Presti. Sarà presente anche la saggista e attivista Barbara Benedettelli con il marito Caludio Brachino direttore di Videonews Mediaset e Sportmediaset.it

Saranno presenti personaggi dello spettacolo e dello sport e partner come Maserati Italia e tanti altri che incorniceranno la serata allietati dalla voce di Jennifer Vargas.

Per darvi nota della serata ci sarà anche il direttore di ViViCentro, il Dott. Francesco Cecoro.

L’evento è solo su invito.

Raiola: “Balotelli e Ibrahimovic? Sarebbero venuti volentieri a Napoli”

Queste le sue parole

Ai microfoni di Radio Crc durante la trasmissione Si gonfia la rete, è intervenuto il procuratore Mino Raiola: “Il grande problema del Napoli sono le alte aspettative. Il Napoli è forse l’unica, insieme alla Roma, a poter dar fastidio alla Juve. Questo sulla carta, ma il calcio non si gioca sulla carta. Riuscire a fare altrettanto bene in Champions è difficile: a Sarri consiglio di concentrarsi solo su un fronte”.

Su Omar El Kaddouri invece: “Sono molto deluso dall’atteggiamento di Sarri: lo ha escluso dalla lista UEFA, è stato scorretto, non doveva farlo. Rinnovo? Stiamo parlando, vedremo…”

“Higuain a 90 milioni? Strapagato: l’avrei venduto anche per meno, cederlo a quella cifra è stato geniale. C’erano varie squadre interessate, ma l’unica disposta a pagare era la Juve. Vendere e pentirsi è molto meglio di non vendere e pentirsi”.

“Ibrahimovic al Napoli? Gli sarebbe piaciuto chiudere la carriera a Napoli, me l’ha detto lui perchè l’ambiente napoletano è quello che avrebbe sentito più vicino”.

“Balotelli? Sono stato io a non volerlo portare in Italia, per non dargli altre scuse. Napoli gli sarebbe piaciuta, è legato alla città anche dagli affetti familiari, perchè ci vive sua figlia”.

G.D.D.

ESCLUSIVA – Giorgio Corona: Castellammare e la Juve Stabia fanno parte di me. Vi racconto la mia immagine del 19 giugno

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Abbiamo ascoltato in esclusiva uno dei calciatori più importanti della storia gialloblù, Giorgio Corona. L’eroe del Flaminio ha raccontato ai nostri microfoni il suo legame con la Juve Stabia e con Castellammare.

Giorgio cosa stai facendo ora? Prosegue la tua esperienza con l’Atletico Catania: Sì, ero all’Atletico Catania perché giocare in tutte le categorie, dalla Serie A fino all’Eccellenza, è sempre stato un mio pallino. Stando qui mi sono legato molto al Presidente Proto e con lui stiamo pensando cosa fare. Ho avuto proposte da varie società e sto quindi valutando se smettere o continuare. Mi piacerebbe provare ad intraprendere la carriera da direttore sportivo ma ancora non ho deciso se farlo subito o dopo aver giocato un altro po’. Al momento mi godo la famiglia, che per molti anni ho vissuto meno di quanto avrei voluto.

Segui ancora la Juve Stabia?: Certo. Seguo la Juve Stabia anche se non conosco i calciatori che compongono la rosa dei gialloblù. Quando si è stati in una squadra, e soprattutto si sono vissuti momenti importanti, l’occhio poi la domenica va sempre sul risultato di quella squadra. Spero che la Juve Stabia possa fare un campionato importante e ricco di soddisfazioni.

Ieri le Vespe hanno affrontato il Messina, proprio la squadra dove sei approdato dopo l’esperienza alla Juve Stabia: Sono due squadre a cui sono molto legato. Posso dirti che ricordo con tanto piacere il “mio” Juve Stabia – Messina. Tornai al Menti per la prima volta da avversario, segnai il gol del vantaggio per il Messina e la gente di Castellammare non smise mai di applaudirmi o di salutarmi. Fu davvero una serata che ricordo ancora perfettamente. Spero che entrambe possano fare una grande stagione e centrare i rispettivi obiettivi.

Ci racconti la trattativa che ti portò alla Juve Stabia dal Taranto?: Io ero legato contrattualmente al Taranto, con cui il rapporto non era idilliaco, quindi mi stavo guardando intorno per capire le intenzioni della società pugliese. Arrivò la chiamata della Juve Stabia ed il primo con cui parlai fu Mauro Isetto, vice di Braglia, e con lui gettammo le basi del mio arrivo. Poi successivamente parlai anche con Braglia e chiudemmo l’accordo.

Tra le immagini più belle della conquista della Serie B c’è il tuo abbraccio con il Presidente Manniello, ti senti ancora con lui?: Assolutamente. Mi sento spesso con il Presidente, credo che l’ultima volta sia stata due settimane fa. Fra di noi c’è un rapporto che va oltre il calcio quindi fa sempre piacere parlare con lui..inoltre il Presidente non capisce tanto di calcio quindi ogni tanto mi chiama per avere qualche consiglio (ride n.d.r.). A parte le battute, l’immagine che più mi porto dentro del Presidente Manniello riguarda quello che mi disse prima della finale di Roma con l’Atletico: prima di salire sul pullman si avvicinò e mi disse: “Sei una bella persona” ed io risposi: “Siamo una bella famiglia”. Certe cose non potranno mai essere dimenticate.. Credo che per la vittoria di quella stagione sia stata decisiva l’unione che regnava nel gruppo. Noi calciatori stavamo sempre insieme, prima e dopo le partite ed anche durante la settimana; prima che una squadra eravamo davvero una famiglia e questo nostro volerci bene si vedeva poi nelle prestazioni in campo.

Proprio alla luce del tuo grande rapporto con Manniello ti possiamo chiedere se dopo il tuo addio sei mai stato vicino al ritorno alla Juve Stabia? Forse durante la seconda stagione in Serie B delle Vespe, nel 2013?: Sì, c’è stato un momento in cui ho parlato col Presidente di questa possibilità ma da qui a dire che sono stato vicino ce ne passa. In quel momento non avrei mai abbandonato il Messina, che viveva un momento difficile anche se poi fece una grande stagione. Per me la parola data vale tanto ed in quel momento avevo dato la mia parola al Messina.

Oggi l’allenatore in seconda della Juve Stabia è Fabio Caserta, un tuo grande amico: Lo so e mi fa piacere..anche se Fabio, come me, è uno che vorrebbe giocare sempre, anche adesso! (ride n.d.r.) Spero che possa fare una carriera importante anche in questa nuova veste e gli faccio un grande in bocca al lupo. A Castellammare ho lasciato un amico fraterno, Clemente, e tante altre persone che non dimenticherò mai: Pino, Vincenzo, Sebastiano e tutti quelli che lavorano dietro le quinte.

Abbiamo detto di Caserta in panchina, si potrebbe vedere in futuro Corona Direttore Sportivo quindi?: E’ una carriera che mi intriga ma ho tanto da imparare. Per fare il Direttore Sportivo non basta telefonare al calciatore, quello è semplice; bisogna capire se il calciatore può sposarsi bene con la piazza, prima come uomo e poi come professionista, se può inserirsi bene negli schemi dell’allenatore ecc. Ci sono tante valutazioni da fare ma è una eventualità che mi piacerebbe provare.

Un saluto ai tifosi di Castellammare per cui rimani sempre Re Giorgio: Li saluto e li abbraccio con tanto affetto. Faccio sempre il tifo per la Juve Stabia e spero che la piazza con il suo entusiasmo possa trascinare la squadra a fare grandi cose. Porto davvero tutti i tifosi nel cuore e mi considero uno di loro. Ci sono date che non possono essere dimenticate: il 19 giugno 2011, insieme al 5 maggio 2013 col ritorno in Lega Pro del Messina, al 16 maggio 2004, giorno del mio compleanno, con la promozione in Serie B del Catanzaro, ed al 10 settembre ovvero l’esordio in Serie A col Catania e rete al Cagliari, è una di queste.

Raffaele Izzo

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Puntualizzazione su articolo “società Aggressive per recupero crediti”

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La nostra redazione si dissocia dai contenuti dell’articolo pubblicato il 7 settembre 2016 dal titolo “Società aggressive per recupero crediti” e, nel contempo, anche gli autori precisano che NON era loro intenzione generalizzare e stigmatizzare tutta la categoria ma unicamente quanti scorrettamente la esercitano arrecando danni e patimento ai cittadini nonché discredito all’intera categoria ed a quanti la esercitano correttamente – e con professionalità – rispettandone tutti i termini di legge.

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Stanislao Barretta / Lo Piano-SiantRed

ESCLUSIVA, VIDEO – Maradona: “Mertens fa la differenza e Milik fa gol. Diego? Lo vedrò a Roma”

Queste le dichiarazioni esclusive di Hugo Maradona

Il Napoli batte la Dinamo Kiev nella gara di esordio della nuova Champions League. Risolutore della serata è stato il polacco Milik con una doppietta che regala i primi tre punti e la testa della classifica del girone. In esclusiva, la redazione di Vivicentro.it, ha raggiunto Hugo Maradona e queste sono le sue dichiarazioni.

a cura di Ciro Novellino

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