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ESCLUSIVA – Mainolfi, resp. sett. giovanile Juve Stabia: “Brignola come Volpe, che orgoglio!”

Queste le dichiarazioni di Saby Mainolfi

Il lavoro, con il tempo, ripaga sempre e la professionalità riesce sempre a trionfare. Il settore giovanile della Juve Stabia questo lo sa e si affida sempre a competenti del settore. Il direttore Alberico Turi ha dato continuità al lavoro passato affidando il ruolo di responsabile del settore giovanile della Juve Stabia a Saby Mainolfi. E’ di sabato scorso, infatti, l’esordio in serie B di un ragazzo di prospettiva, Enrico Brignola, scoperto proprio negli anni passati da Mainolfi che noi abbiamo ascoltato in esclusiva: “Enrico Brignola, attaccante, classe ’99, ragazzo che è cresciuto con noi alla scuola calcio Valle Telesina. E’ rimasto lì dal 2004 al 2011, prima di essere ceduto al Benevento nel quale c’era il direttore sportivo Massimo Mariotto con Calcaterra a gestire il settore giovanile. Prima del Benevento, però, si erano fatti avanti club come il Perugia e lo Spezia, ma per motivi familiari si preferì non accettare queste lusinghe. Siccome eravamo affiliati con la Roma, il club lo consoceva bene, ma per età preferì non acquisirne ancora i diritti, tant’è che decidemmo di farlo approdare in un club professionistico lo stesso e lo cedemmo al Benevento. Ha sempre giocato sotto età e nella stagione 2015-16 fu dato in prestito alla Roma con diritto di riscatto non esercitato facendo in modo che tornasse a casa in questa stagione. Sabato scorso è arrivato questo esordio contro il Latina che mi rende molto felice. Baroni l’ha portato in panchina in prima squadra per due volte dalla Primavera. Juve Stabia? Lo conosce bene anche il direttore Alberico Turi, ma lo avevo già ceduto prima ancora di iniziare la nostra collaborazione. Sfortunatamente contro le Vespe ha sempre fatto gol negli scontri diretti, mettendo a segno anche una doppietta”.

Questa è la dimostrazione che il lavoro di Saby Mainolfi alla Juve Stabia in questo momento è prezioso

I talenti dico sempre che sono creati dalla mamma e dal papà, poi noi dobbiamo essere bravi ad assemblarli. Oltre a Brignola, per esempio, c’è anche Michele Volpe al Frosinone, classe ’97, altro attaccante, che sta andando spesso in panchina e anche in A è stato convocato. I ragazzi devono crescere senza pressione. Per esempio, con Alfonso Belmonte, a Roma, contro il Racing Club Roma, nella formazione Under 15 della Juve Stabia c’erano 14 ragazzi usciti dall’attività di base e solo 5 arrivati in questa sessione di mercato”.

a cura di Ciro Novellino

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Bombe a New York e Trump subito cavalca rabbia e paura

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A cinquanta giorni dall’Election Day la paura entra nella campagna presidenziale E gli sfidanti reagiscono all’opposto Il repubblicano Trump auspica “misure forti” mentre la democratica Hillary Clinton suggerisce “prudenza”.

La violenza irrompe sulle elezioni, così Trump cavalca rabbia e paura

Ventinove feriti, di cui uno molto grave nel popolare quartiere di Chelsea, a New York; otto accoltellati, in Minnesota, da un uomo che, secondo le prime ricostruzioni, prima di cadere ucciso invocava Allah; una bomba, inesplosa, ritrovata in New Jersey, sul percorso della maratona di beneficenza per i Marines. Alla vigilia della settimana che porta a Manhattan, alle Nazioni Unite, i leader del mondo, inclusi il presidente Obama e il suo vice Biden, l’America, spaccata a metà dalla durissima campagna elettorale tra la democratica Clinton e il repubblicano Trump, si ricorda del terrorismo.

Dall’Europa è arrivata l’eco di Parigi, Bruxelles e Nizza, i massacri islamisti nati in casa, di Boston, Orlando e San Bernardino sono vivi nella coscienza del Paese, ma una settimana fa, alle celebrazioni per i 15 anni dall’11 settembre 2001 l’ombra del terrore sembrava in qualche modo esorcizzata, effimera, come la guerra dei droni che l’America combatte da un bunker in Nevada, con video e joystick, colpendo bersagli a migliaia di chilometri di distanza. Le immagini di Chelsea, pittoresco rione degli intellettuali affermati dove viveva la critica Susan Sontag, ponte colorato sul fiume Hudson tra borghesi di Midtown e hipster di Brooklyn, tatuano con brutalità il terrorismo nel dibattito che, a breve, Trump e Clinton si accingono a tenere nella volata per la Casa Bianca.

Il sindaco di New York, Bill De Blasio, ha definito l’attacco «intenzionale», non arrivando però a bollarlo come «terrorismo», e viene subito irriso da chi, come l’esperta avvocatessa ex Cnn e Fox News Greta Van Susteren, si chiede «Ma una bomba non è sempre “intenzionale”?». Qualunque cosa abbia inteso dire, pur di guadagnare goffamente tempo, il sindaco De Blasio, Trump è stato invece lesto a cercare consensi nella paura, mentre Clinton, come ormai sembra fare da troppo tempo, s’è limitata a una dichiarazione di maniera, chiedendo chiarezza e prudenza.

È ovvio che servono le indagini, Fbi, intelligence e la Nypd, polizia locale, sono già all’opera sulla dinamica dell’attentato, ma le nevrosi, l’inconscio di un Paese stanco di guerra, i nervi scoperti dal web, frenetico labirinto di comunicazioni non-stop che dopo una giornata di illazioni torna al punto di partenza, richiederebbero il balsamo di una guida rassicurante. Da Washington il presidente Barack Obama appare sempre più assente, ieratico, si nota di più la moglie Michelle, impegnata con grinta nella campagna per la Hillary, e i due candidati non riescono a trovare mai un punto comune, di valori o prospettiva, dividendosi perfino sulle manovre degli hackers, su cui si staglia il profilo della cyberwar russa, per manipolare la corsa presidenziale.

Non credete troppo a chi dirà adesso che la deflagrazione di Chelsea incoraggia i repubblicani o piuttosto rafforza i democratici. Il duello Casa Bianca 2016 si combatte tra paura economica, malgrado gli ultimi rassicuranti dati sui salari medi, rancore sociale, diaspora culturale, in un Paese un tempo forgiato dall’orgoglio del «crogiolo» comune di sentimenti e ideali. Non più: ceti, etnie, fedi religiose, passioni politiche e emozioni, città contro campagna, bianchi contro tutti, gli Stati Uniti sono ormai lacerati dalla turbolenta trasformazione dell’ultimo quarto di secolo. Chi è schierato, con «Hillary» o «The Donald», troverà nella detonazione di Chelsea ragioni per radicarsi rabbioso nel suo voto.

Gli incerti, gli smarriti, i confusi, e sono milioni, saranno ancor più soli e solo a novembre sapremo come hanno fatto infine i conti, nei loro cuori.

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lastampa/La violenza irrompe sulle elezioni, così Trump cavalca rabbia e paura GIANNI RIOTTA

Il terrorismo torna a New York

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Il terrorismo torna a New York con due bombe artigianali nel quartiere di Chelsea. Si tratta di pentole a pressione, con dentro dell’esplosivo. Una esplode sulla 23ª strada, l’altra viene disinnescata sulla 27ª. I feriti sono 29, non gravi. C’è un altro ordigno che esplode, in New Jersey, attivato anch’esso con l’uso di cellulari. Il governatore dello Stato di New York Andrew Cuomo parla di “terrorismo” ma non vi sono ancora conferme su una pista internazionale. L’Fbi ipotizza la matrice islamica, forse con l’obiettivo di colpire la comunità gay – molto presente a Chelsea – come avvenuto a Orlando. In Minnesota è un immigrato somalo che gridando “Allah hu-Akbar” accoltella otto persone dentro un grande magazzino di St. Cloud. E l’Isis rivendica: “È un nostro soldato”.

Bombe nel cuore di New York, l’incubo della pista islamica

Esplosione nella zona dei locali gay a Chelsea, 29 feriti. Su un altro ordigno vicino trovata una lettera in arabo. Sospetti legami con una deflagrazione in New Jersey

NEW YORK – Sono quasi le undici di sera di sabato, quando il cellulare squilla. Il rumore è quello fastidioso che viene usato per lanciare l’allarme, quando c’è un’emergenza: uragani, inondazioni, terremoti. Apro il messaggio, che viene dalla polizia, e leggo: «Abbiamo trovato un ordigno sospetto sulla 27esima strada. Non affacciatevi alle finestre».

Così la paura esce dai telegiornali e dai social media, per invadere le case di New York. Chiunque abbia messo quell’ordigno, e i sospetti svariano dai «lupi solitari» ispirati dal jihadismo, all’omosessuale risentito contro la società, o al terrorismo interno, voleva ricordare a Manhattan che resta il primo obiettivo di ogni terrorismo.

 Esplosione di una bomba a New York

 Sabato mattina, alle 9,30, c’è stata un’esplosione sulla costa del New Jersey, Seaside Park, dove era in programma una corsa di beneficenza per i marines. Pochi ci hanno dato peso, però. Così quando verso le otto e mezza della sera si sente un botto a Chelsea, il quartiere dove Sid Vicious dei Sex Pistols era stato accusato di aver pugnalato la fidanzata Nancy, adesso popolato da gallerie d’arte e ricchi a caccia di novità, molti pensano a un incidente. Magari l’esplosione di un tubo del gas. John Amidor, un avvocato che vive davanti al numero 133 West della 23esima strada, due blocchi dal negozio di Eataly, è al telefono con un amico a parlare di fantasy football: «Il botto è fortissimo e scuote le finestre. D’istinto corro giù dalle scale. Ho paura, ma l’attacco terroristico non è la prima cosa che mi viene in mente. Fuori ci sono molti cantieri per le costruzioni, immagino sia avvenuto un incidente». Appena in strada, però, John vede una scena strana: «Una signora anziana mi viene incontro sanguinando. Dice che lo scoppio ha fatto staccare il lampadario di casa, che le è caduto in testa. Intorno tutti scappano, alcuni tamponandosi le ferite. Sul punto dell’esplosione vedo un contenitore per i detriti delle costruzioni distrutto, e davanti c’è un suv nero con le portiere aperte: qualcuno lo ha usato per depositarci dentro una bomba?».

La domanda di John è la stessa che si sta ponendo la polizia. Una signora chiama il centralino delle emergenze 911 per avvertire che sulla 27esima strada, poco a Nord dell’esplosione, ha visto una strana pentola a pressione. A quel punto parte il messaggio di allarme verso tutti i cellulari di New York. Gli agenti arrivando di corsa, chiudono la via, fotografano e sequestrano la pentola. C’è un video che riprende chi l’ha lasciata.

Esplosione in strada a New York ripresa da telecamera di sicurezza

 In quei momenti di panico il sindaco De Blasio parla alla tv: «L’esplosione è stata un atto intenzionale, ma non ci sono prove di terrorismo internazionale». I feriti sono 29, uno grave. Li portano al Bellevue Hospital, dove Helen esce alle 4 del mattino: «È stato il più grande botto sentito in vita mia. Poi mi sono accorta che sanguinavo, non riuscivo più a vedere. Ho iniziato a urlare aiuto, accasciandomi sulla strada. Da terra mi ha raccolta l’ambulanza, e quando ho riaperto gli occhi ero in ospedale».

La notte finisce come quella dell’11 settembre, paura e insonnia. Anzi peggio, perché stavolta nessuno sa cosa sia successo, nessuno è stato arrestato, e magari fra qualche minuto la polizia ci avverte che ha trovato un’altra bomba. Nel frattempo in Minnesota, al Crossroads Center Mall di St. Cloud, un tizio con l’uniforme delle guardie di sicurezza ha accoltellato otto persone. Inneggiava ad Allah, chiedeva alle vittime se erano musulmane: un poliziotto fuori servizio lo ha ammazzato.

La mattina di domenica, alle 10, la 23esima strada è ancora bloccata, quando il governatore Andrew Cuomo viene ad aggiornare: «Se scoppia una bomba a New York, è chiaro che si tratta di terrorismo. Però non abbiamo la conferma del collegamento internazionale». Cuomo rivela che la bomba esplosa era simile a quella trovata sulla 27esima strada: sorvola, però, sul fatto che nella seconda c’era una lettera scritta in parte in arabo. Dice che l’ordigno del New Jersey era diverso, ma si sbaglia: i cellulari erano uguali e quindi c’è una possibile connessione. Invece i 29 feriti, per grazia di Dio, sono stati tutti dimessi: «Vista la dimensione dei danni, è un caso che non ci siano stati morti». Due ore dopo il sindaco De Blasio sembra smentire Cuomo: «Non sappiamo se è stato terrorismo, non possiamo escluderlo». Il sospetto è che si stia ripetendo il corto circuito di Bengasi, con i democratici che vogliono negare la pista del terrorismo internazionale, per non compromettere la corsa di Hillary Clinton alla Casa Bianca.

“Dopo la bomba urla e vetri ovunque”

 Nel frattempo Amaq, l’agenzia legata all’Isis, rivendica l’attacco in Minnesota: «Il responsabile era un soldato dello Stato islamico, che ha risposto alla chiamata di colpire i cittadini della coalizione dei crociati». La polizia lo identifica come Dahir Adan, studente americano di origini somale. Sui social media l’Isis celebra anche l’esplosione di New York. Il centralino delle emergenze 911 riceve una chiamata che annuncia altre esplosioni, mentre la polizia sta controllando un account di Tumblr intitolato «I’m the NY Bomber», che ha rivendicato l’attacco: «L’ho fatto perché non sopporto la società. Non posso vivere in un mondo dove gli omosessuali come me sono guardati dall’alto in basso».

Una fonte autorevole del mondo impegnato nelle indagini mi dice: «Non c’è una rivendicazione credibile o conferme forensiche, perciò si dice che non abbiamo prove di terrorismo internazionale. Un pazzo è sempre possibile, però il livello di sofisticatezza è un po’ troppo alto. L’estremismo domestico non ha mai preso di mira i civili così: anche ad Oklahoma City l’obiettivo era un edificio federale. Resta forte l’ipotesi del terrorista interno ispirato dall’estero, o dei terroristi, visto l’attacco anche nel New Jersey. Come alla maratona di Boston, dove sono state usate pentole bomba simili. Forse hanno sbagliato a costruire gli ordini, oppure volevano lanciare un segnale senza fare troppe vittime, perché altrimenti potevano metterli in luoghi diversi, non davanti a un edificio in costruzione. Da domani c’è l’Assemblea Generale dell’Onu, con tutti i capi di Stato qui. È preoccupante che nessuno sia stato arrestato, ma tra la bomba non esplosa, il cellulare, i video, abbiamo parecchie tracce. Chiunque sia stato, ha le ore contate».

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Fiorentina Roma 1-0 |La Roma domina senza concretizzare, beffata da Badelj all’82’

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Fiorentina Roma 1-0. La Roma non riesce a concretizzare nonostante il dominio del primo tempo. La Fiorentina cresce gradualmente e beffa i giallorossi all’82’

Roma- Nel posticipo serale la Roma affronta la Fiorentina al Franchi di Firenze per la quarta giornata di campionato.

L’imperativo della serata era vincere e invece, dopo 82 minuti di gara a reti bianche, arriva il gol della vittoria viola che gela Spalletti e i suoi 11 in campo. Dopo un buon dominio della squadra giallorossa che ha creato sicuramente molte azioni gol, la rete subìta che decreta la prima sconfitta di questo campionato, suona quasi come una beffa. Se la squadra di Spalletti non riesce a concretizzare in 90 minuti (e neanche con Totti-gol buttato nell’arena a 13 minuti dal termine), c’è da chiedersi cosa (o CHI) c’è che non va.

Primo tempo

Dopo i primi 10 minuti che scorrono su ritmi piuttosto blandi, al 15’ arriva la prima occasione da gol per i giallorossi: Florenzi pesca Dzeko in area da rigore, il bosniaco colpisce di testa e manda fuori di pochissimo.

La Roma si fa più pericolosa e al 18′ ancora Dzeko è vicino al gol con un gran tiro che però non sorprende Tatarusanu pronto alla respinta.

Alla mezz’ora inizia a pressare la Fiorentina, gradualmente in crescita, con Tello che prova ad attaccare in area ma Fazio difende bene allontanando il pericolo.

Al 37’ ancora un’occasione d’oro per la Roma: Dzeko ancora servito da Florenzi, si trova a tu per tu con il portiere ma non inquadra la porta e il suo tiro si conclude ampiamente fuori! Altra occasione sprecata.

I ritmi della gara sono ora più elevati, al 43’ è la Fiorentina che tenta il colpaccio con Ilicic che tenta la conclusione da fuori area ma il bolide finisce fuori. Il primo tempo si chiude a reti bianche dopo le molteplici occasioni della Roma che ha dominato senza riuscire a concretizzare il vantaggio.

Secondo tempo

Nella ripresa la Fiorentina appare più agguerrita, Milic su cross di Tello mette i brividi alla difesa giallorossa giungendo alla conclusione sul secondo palo. Ma Szczesny si supera e respinge il siluro.

Ora le due squadre viaggiano su ritmi più serrati creando pericoli da una parte all’altra.

Al 63’ ammonito Florenzi che ferma fallosamente Borja Valero.

Al 65’ sostituzione per la Fiorentina:entra Bernardeschi al posto di Tello.

Al 67’ Fiorentina vicina al vantaggio con un’azione di Kalinic che stacca di testa a pochi passi da Szczesny, la palla termina tra le braccia del portiere. La Roma sta rischiando grosso, Spalletti corre ai ripari inserendo El Sharaawy al posto di un deludente Salah.

Al 76’ il Faraone ha l’occasione per sbloccare il risultato ma giunto in area non calcia in porta e cerca un tocco all’altezza del dischetto respinto dalla difesa viola.

Mancano 13 minuti alla fine, salvo recupero ed entrambe le squadre sono alla ricerca della vittoria. Arriva il momento dei cambi rigenerativi per Sousa e Spalletti: al 77’ entra Babacar ed esce Ilicic mentre Spalletti tenta la svolta con Totti in campo al posto di Perotti.

All’80’ Roma vicinissima al gol! Assist perfetto di Totti per Nainggolan in area che scarica di destro ma colpisce clamorosamente il palo sinistro!!

Beffa per la Roma che all’82’ subisce il gol di Badelj: l’attaccante, con un tiro da fuori area, colpisce il palo ma il rimpallo è favorevole e la palla finisce in rete!

Fiorentina Roma 1- 0

Tanto amaro in bocca per una gara che sembrava essere ben controllata dai giallorossi, ma stavolta neanche l’ingresso di Totti ha cambiato le sorti di una partita che poteva benissimo chiudersi, nel peggiore dei casi, con un pareggio.

FORMAZIONI

Roma: Szczesny; Florenzi, Manolas, Fazio, Bruno Peres; Nainggolan, De Rossi, Strootman; Salah, Dzeko, Perotti.

Allenatore: Spalletti

Fiorentina: Tatarusanu; Tomovic, Rodriguez, Astori, Tello, Sanchez, Badelj, Milic, Borja Valero, Ilicic, Kalinic

Allenatore: Sousa

Arbitro: Rizzoli

Maria D’Auria

Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Siracusa 2 -0

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La Juve Stabia supera anche il Siracusa nel derby con i fratelli aretusei. Le Vespe si impongono grazie alle reti di Kanoute e Cancellotti.

PODIO

Medaglia d’oro: a Tommaso Cancellotti, più che terzino vero è proprio tuttocampista. Il numero 2 offre la solita prestazione gagliarda e convincente sia in fase di spinta che di copertura. Tommaso ringhia sulle caviglie degli avversari nella prima fase del match, e dopo il vantaggio delle Vespe si scatena. Da applausi è lo slalom con cui il terzino entra in area, evita gli avversari e fulmina Santurro con un sinistro potente e preciso. Partita messa in ghiaccio e seconda rete con la maglia della Juve Stabia per Cancellotti. Serata da ricordare per Tommaso anche per la prima fascia da capitano, indossata dopo l’uscita di Morero.

Medaglia d’argento: a Yaye Kanoute, ancora spina nel fianco per le difese avversarie. L’esterno senegalese è sempre un fattore determinante per le fortune della Juve Stabia, che parta dal primo minuto o a partita in corso. Stavolta Kanoute è decisivo in versione goleador e con il suo colpo di testa mette in discesa la partita delle Vespe. Scattando sul filo del fuorigioco, Yaye tiene costantemente sulla corda la difesa siracusana, per poi sfiancarla con accelerazioni e dribbling. Allo stato, quasi un insostituibile nello scacchiere gialloblù.

Medaglia di bronzo: a Daniele Liotti, autore di un match di sostanza. Il numero 14 ha preso definitivamente confidenza nel ruolo di titolare ed appare tra i più maturati da quando è arrivato Fontana. Liotti ha il merito di servire il cross perfetto che Kanoute deve solo appoggiare di testa in rete per l’1-0 stabiese. Prestazione importante anche in fase di marcatura per Liotti, sempre bravo a sovrastare fisicamente gli avversari. Calciatore completamente diverso da quello delle scorse stagioni. Per Liviero non sarà una passeggiata riprendersi il posto da titolare.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: al poco cinismo del primo tempo. La Juve Stabia prima di sbloccare il risultato ha sprecato le “solite” due, tre occasioni, andando poi a vivere una ripresa, e soprattutto un ultimo quarto d’ora di leggera sofferenza. Difetto non nuovo quello del poco cinismo che costringe le Vespe a sbagliare varie occasioni prima di aggiustare la mira. Errori del genere prima o poi si pagheranno, serve più cattiveria negli 11 metri.

Medaglia d’argento: all’ingenuità di Federico Amenta, che rimedia un’espulsione inutile quanto evitabile. Inaccettabile il blocco con cui Amenta ostacola il rinvio di Santurro, costringendo l’arbitro ad ammonirlo per la seconda volta. A causa della scellerata espulsione di Amenta, la Juve Stabia si trova in emergenza per la gara di Fondi, con l’ex Lanciano squalificato e Morero uscito per infortunio. Leggerezza che pesa ancora di più alla luce della enorme esperienza del difensore e dell’infortunio di Morero, in virtù del quale Amenta era entrato in campo.

Medaglia di bronzo: alla botta rimediata da Morero. Il capitano stringe i denti e gioca ancora dal primo minuto ma noie fisiche lo costringono a lasciare il campo già nel primo tempo. Sarà importante valutare le condizioni del difensore argentino e cercare di recuperarlo per la gara di Fondi. La difesa, a maggior ragione senza Amenta, ha bisogno della leadership del centrale ex Alessandria

Raffaele Izzo

Juve Stabia- Siracusa, le pagelle

Quarta vittoria consecutiva per la Juve Stabia di mister Gaetano Fontana, oggi squalificato e con Caserta, suo vice, in panchina. Le vespe battono senza particolari patemi il Siracusa per 2-0 nel match dell’amicizia tra le due tifoserie. Accade tutto nel primo tempo con l’uno due firmato a cavallo tra il 33′ e il 39′ da Kanoute, di testa su assist di Liotti, e da Cancellotti dopo una bella azione personale. Ecco le nostre pagelle delle vespe:

RUSSO 6: Spettatore non pagante, gli uomini di Sottil non lo impensieriscono mai.

CANCELLOTTI 7: Solita spinta sull’out destro, questa volta condita con il gol del 2-0.

MORERO 6.5: Prestazione solida per il capitano che purtroppo esce per infortunio.

ATANASOV 6.5: È merito suo e di Morero se nel primo tempo il Siracusa non tira mai in porta.

LIOTTI 6.5: Partita senza lode ne infamia in fase difensiva, bello l’assist per Kanoute.

ESPOSITO 6: Ordinaria amministrazione.

IZZILLO 6: Partita sufficiente per il centrocampista sardo.

MASTALLI 6.5: Buonissima la prova del centrocampista scuola Milan. Non era titolare dalla gara di Catania e stasera ha sfoderato un’ottima prestazione.

MAROTTA 6.5: Meno incisivo delle altre occasioni, resta uno dei maggiori pericoli per la difesa aretusea.

MONTALTO 6: Deve lavorare tanto. Si divora un gol a tu per tu con Santurro e questo pesa sul suo groppone.

KANOUTE 6.5: Prima gioia con la casacca gialloblù, è una costante spina nel fianco per la difesa avversaria.

LISI 6: Scuote dal torpore finale i suoi con qualche ripartenza interessante.

LIVIERO: SV

AMENTA 5: Entra al posto di Morero e tiene benissimo fino al momento dell’ingenua espulsione. Da un giocatore con la sua esperienza non ci si aspetta simili disattenzioni.

Yaye Kanoute: Felice per il gol. Pensiamo partita dopo partita (video)

L’autore del gol del vantaggio delle vespe Yaye Kanoute
Al termine del match vinto al Menti dalla Juve Stabia per 2-0 contro il Siracusa grazie ai gol di  Kanoute  e Cancellotti nel primo tempo, si è presentato in sala stampa l’autore del gol del vantaggio delle vespe Yaye Kanoute
Ecco le sue parole raccolte dalla nostra redazione:
“Stiamo dimostrando di essere una squadra importante, abbiamo cercato tanto la vittoria e siamo felici di portare i risultati a casa. Ho cercato fortemente il gol perché volevo sbloccarmi, esserci riuscito è importante per me e dedico la prima rete in gialloblù al mio papà. Titolare? Lavoro in settimana e lascio decidere al mister, sono a sua completa disposizione. Tre partite in sette giorni sono tante e un po’ di stanchezza si è fatta sentire nel finale. Vincere tre partite in una settimana ci ha fatto volare al secondo posto, ora dobbiamo restare umili e dobbiamo pensare partita dopo partita senza dover dar conto agli altri ma pensare solo a noi stessi. È bello essere così in alto e speriamo di restarci, il campionato è lungo e dobbiamo far bene ogni settimana.”

Salvatore Sorrentino

Cancellotti: Felice per il gol e per la vittoria meritata (video)

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Tommaso Cancellotti: Che gioia il gol sotto la Curva!

Al termine della gara vinta dalla Juve Stabia contro il Siracusa abbiamo ascoltato uno dei migliori in campo, Tommaso Cancellotti.

Ecco le sue parole.

Sono tanto felice per il gol, lo aspettavo da tanto e sono felice che sia stato utile per la vittoria. È stato un momento emozionante, sentire il boato del Menti è da brividi.

Abbiamo fatta una buona gara e credo che non siamo mai stati in difficoltà. Sono tre punti importanti ma che devono farci rimanere umili. Siamo solo all’inizio della stagione e c’è ancora tanto lavoro da fare.

La nostra forza è il gruppo: siamo una squadra senza titolari e riserve ed ognuno di noi lotta per la maglia e per i compagni.

Dedico il gol a mio padre ed alla mia compagna che non vedo l’ora di abbracciare fuori lo stadio.

Ai tifosi dico di starci vicini e di riempire sempre di più il Menti, con loro è tutto più facile.

vivicentro.it/sport/juve stabia / Cancellotti: Felice per il gol e per la vittoria meritata (Raffaele Izzo)

Caserta: Grande vittoria ma non montiamoci la testa (video)

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Queste le parole di Fabio Caserta

Al termine della gara vinta con il Siracusa dalla Juve Stabia abbiamo ascoltato il tecnico di giornata, Fabio Caserta, in panchina in virtù della squalifica di Fontana. Ecco l’analisi di gara di Fabio Caserta: “Meglio giocarle che viverle dalla panchina le partite. Siamo felice di questo inizio di campionato ma appunto è solo l’inizio. Montarci la testa ora non avrebbe senso. Dobbiamo continuare a lavorare a testa bassa sperando di portare sempre più tifosi allo stadio. Inutile guardare la classifica adesso, lavoriamo e basta.
Dispiace per il rosso rimediato da Amenta; sicuramente non è stata una scelta felice quella del nostro difensore ma può capitare e cercheremo di evitare in futuro che accada di nuovo.
Dedico questa vittoria a tutta la famiglia, a mio fratello che non c’è più e a mio zio Gaetano che mi è sempre stato vicino nel mio percorso professionale.
A Castellammare mi sento a casa; non mi sono mai trovato così bene come qui e spero di ripagare tutto l’affetto che c’è verso di me.
Morero è uscito per precauzione e cercheremo di recuperarlo per Fondi. Faccio i complimenti ai nostri centrocampisti titolari di oggi, classe 94-95-96. Hanno fatto una grande gara; siamo un grande gruppo prima fuori dal campo che in campo.
Andiamo a Fondi senza presunzione e con la voglia di non fermarci”.

Raffaele Izzo

Il voto dei russi: la Duma resta nelle mani di Putin

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La Duma, il parlamento russo, resta saldamente nelle mani del partito di Vladimir Putin ma le elezioni parlamentari registrano il crollo dell’affluenza, sotto il 40%.

Putin vince le elezioni parlamentari, ma in Russia crolla l’affeluenza

I partiti di opposizione sono sotto la soglia di sbarramento del 5%

Il partito del presidente Vladimir Putin, Russia Unita, risulta il vincitore – stando agli exit poll – delle elezioni parlamentari russe. L’incognita semmai è capire quale sarà l’esatta dimensione della vittoria visto che le rilevazioni statistiche oscillano in una forchetta del 44-48%. Ma sono dettagli. Il premier e segretario del partito Dmitri Medvedev ha già assicurato che Russia Unita ha la «maggioranza assoluta» in Parlamento. E pazienza se l’affluenza è crollata al 39,37% (dato delle 18:00) e il 60,2% finale registrato nel 2011 pare impossibile da acchiappare.

Lo `zar´, parlando nella sede del partito, ha definito la performance di Russia Unita «un buon risultato» nonostante l’affluenza «non molto alta ma comunque positiva». «Noi sappiamo che la vita della gente non è facile – ha detto – e che ci sono molti problemi da risolvere ma le persone hanno votato per Russia Unita e desiderano stabilità: davanti a noi abbiamo molte sfide». Oltre al partito del presidente nella Duma entreranno i `soliti noti´ dell’opposizione, ovvero i Liberaldemocratici, i Comunisti e Russia Giusta, resta da vedere con che percentuali. La cosiddetta opposizione democratica, Parnas e Yabloko, non sarebbe invece in grado di sorpassare la fatidica sogli di sbarramento del 5%, a meno di (improbabili) sorprese durante il conteggio dei voti, che si protrarrà in tutti gli 11 fusi orari in cui è divisa la Federazione Russa sino allo spoglio «preliminare» dei voti, previsto per le 10 del mattino (le 9 in Italia).

Capitolo brogli. Se nel 2011 le violazioni sistematiche hanno suscitato sdegno nei russi spingendoli a scendere in piazza per protestare, il Cremlino ha dato mandato a Viacheslav Volodin, legato presidenziale con la delega agli Affari Interni, di organizzare elezioni `pulite´. A capo della Commissione Elettorale è stata promossa Ella Pamfilova, ex garante per i diritti umani rispettata anche dalle opposizioni. Ebbene. Durante la giornata sono state registrate diverse irregolarità, sia a Mosca che nelle regioni. In rete sono finiti video che immortalavano gli operatori dei seggi `rimpinzare´ le urne di schede – il più eclatante a Rostov-sul-Don, trasmesso anche dall’emittente di Stato Rossiya 24. Le denuncie di brogli sono venute sia dai partiti di opposizione – Yabloko, Parnas ma anche i Comunisti – che da ONG come Golos, impegnate da anni a combattere le violazioni nei seggi.

I social network, naturalmente, hanno documentato ogni tipo di strategia persuasiva `creativa´, come biglietti del cinema gratis a Yalta e tre litri di birra (a voto) a Novosibirsk. C’è chi si è preso anche la briga di sottolineare come a Mosca il comune offrisse navette gratis ai pensionati per andare a votare. Pamfilova, che alla vigilia del voto ha promesso le dimissioni in caso di «fiasco», ha concluso che le elezioni sono da considerarsi «legittime» sebbene non «immacolate» e attende il rapporto dell’Osce atteso per domani. Ma ha già messo le mani avanti: a contare è più il «giudizio degli elettori» che quello degli oltre 800 osservatori sparpagliati ai quattro angoli del Paese e se ci saranno delle «lezioni da trarre» ben venga.

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Sottil: “Juve Stabia ottima squadra. Ci serve una vittoria per sbloccarci” (VIDEO)

Al termine del match vinto al Menti dalla Juve Stabia per 2-0 contro il Siracusa grazie ai gol di Kanoute e Cancellotti nel primo tempo, si è presentato in sala stampa il tecnico dei leoni Andrea Sottil.
Ecco le sue parole raccolte dalla nostra redazione:
“Siamo venuti a Castellammare a giocarcela, sapevamo le qualità delle vespe e devo dire che i due gol erano evitabili. Non possiamo subire due gol così, soprattutto il secondo di Cancellotti. Nella ripresa abbiamo fatto molto meglio, siamo stati più concentrati e aggressivi, abbiamo avuto 2-3 occasioni per riaprire la gara ma non ci siamo riusciti, la stanchezza ad un certo punto ha pesato e la partita è scivolata via così sul 2-0. Dovevamo approfittare delle occasioni concessaci da una squadra forte come la Juve Stabia. Lecce? Dobbiamo stare sereni, non siamo soddisfatti ma dobbiamo essere equilibrati e concentrati sulle prossime gare, il campionato è lungo e la mentalità e la grinta per fare un campionato tranquillo. Sono fiducioso, arriverà presto la vittoria che ci sbloccherà. Juve Stabia? Una squadra che gioca un ottimo calcio, ha ottimi giocatori con tanta qualità e ricambi di primo livello. A mio avviso, sarà protagonista fino alla fine per i veri cui della classifica.”

La cronaca di Juve Stabia – Siracusa (2-0)

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Seconda gara casalinga della Juve Stabia che affronta il Siracusa nel derby dell’amicizia. Stabiesi ed Aretusei sono infatti legati dal 1984 da un inossidabile e fraterno gemellaggio in memoria di Nicola De Simone. Il Menti si prepara ad una festa di sport e di passione.

Tra le Vespe si registra l’assenza di Del Sante, uscito malconcio dalla gara contro il Messina; al suo posto Montalto. In panchina Fabio Caserta prende il posto dello squalificato Fontana.

juve-stabia-vs-siracusa-3Juve Stabia 4-3- 3: Russo, Cancellotti, Atanasov, Morero, Liotti, Izzillo, Mastalli, Esposito, Marotta, Montalto, Kanoute. A disposizione di Fontana: Bacci, Riccio, Liviero, Amenta, Sandomenico, Camigliano, Salvi, Petricciuolo, Lisi, Strianese, Rosafio, Ripa.

Siracusa 4 – 4 – 2: Santurro, Dentice, Baiocco, Turati, Catania, Spinelli, Di Dio, Talamo, Valente, Brumat, Pirrello. A disposizione di Sottil: Serenari, Filosa, Longoni, Giordano, De Respinis, Sciannamè, Dezai, Scardina, Palermo, Toscano, Cassini, De Vita.

Un minuto di silenzio prima dell’inizio del match per ricordare Carlo Azelio Ciampi, ex Presidente della Repubblica, scomparso mercoledì.

Spettacolare coreografia della Curva Sud: l’atmosfera è da brividi.

juve-stabia-vs-siracusa-1

Primo Tempo

Minuto 9: Prima grande occasione per le Vespe, Montalto innescato da Izzillo calcia solo avanti a Santurro ma si fa ipnotizzare dal portiere ospite.

Minuto 12: Ancora Montalto vicino al gol. Scatto sul filo del fuorigioco, dribbling sul suo avversario e sinistro violento respinto da Santurro.

kanouteMinuto 33: GOOOOOOOLLLLLL JUVE STABIAAA!!!!! Vantaggio delle Vespe con Kanoute che incorna alla perfezione il cross di Liotti. 1 – 0 Juve Stabia.

Minuto 38: GOOOOOOOLLL JUVE STABIA!!!!! Raddoppio della Juve Stabia con Cancellotti. Grande penetrazione in area del terzino che col sinistro fulmina Santurro. 2 – 0 Juve Stabia.

Minuto 43: Sostituzione in casa Juve Stabia; Morero lascia il campo per infortunio ed al suo posto entra Amenta.

Secondo Tempo

Striscione della Curva Sud in onore del gemellaggio SiraStabia: Eterna Fratellanza

Minuto 12: Esce Esposito tra le Vespe ed entra Francesco Lisi.

Minuto 16: Mastalli vicino al gol con un velenoso sinistro rasoterra.

Minuto 25: Serpentina di Marotta sull’out destro ma il cross basso del numero 10 è facile preda dell’estremo difensore siciliano.

Minuto 30: Punizione di Marotta dalla stessa mattonella da cui è arrivata la rete contro il Messina; palla sulla barriera e successiva conclusione del 10 troppo centrale per creare problemi a Santurro.

Minuto 83: Rosso ingenuo per Amenta che, già ammonito, impedisce a Santurro di riprendere il gioco. Secondo giallo e rosso per il difensore.

Minuto 85: Ultimo cambio della Juve Stabia, esce Kanoute ed entra Liviero.

Minuto 91: Doppia occasione per Mastalli e Marotta; Santurro pronto.

Dopo tre minuti di recupero l’arbitro decreta la fine della gara. Quarta vittoria consecutiva della Juve Stabia che sfrutta al massimo la doppietta casalinga. Le Vespe prendono il volo.

Raffaele Izzo

Paralimpiadi Rio 2016: domenica 18 settembre, risultati e podi

Paralimpiadi Rio 2016: atletica Marcel Hug

Tutte le medaglie assegnate domenica 18 settembre, dodicesima e ultima giornata delle Paralimpiadi Rio 2016 – Italia nona

ATLETICA – MARATONA T12 MASCHILE
1 MAR CHENTOUF El Amin 2:32:17 T12
2 ESP SUAREZ LASO Alberto 2:33:11 T12
3 JPN OKAMURA Masahiro 2:33:59 T12

ATLETICA – MARATONA T46 MASCHILE
1 CHN LI Chaoyan 2:33:35 T46
2 ESP AIT KHAMOUCH Abderrahman 2:37:01 T46
3 POR MENDES Manuel 2:49:57 T46

ATLETICA – MARATONA T12 FEMMINILE
1 ESP CONGOST Elena 3:01:43 T12
2 JPN MICHISHITA Misato 3:06:52 T12
3 BRA DE JESUS SANTOS DORTA Edneusa 3:18:38 T12

ATLETICA – MARATONA T54 MASCHILE
1 SUI HUG Marcel 1:26:16 T54
2 AUS FEARNLEY Kurt 1:26:17 T54
3 KOR KIM Gyu Dae 1:30:08 T54

ATLETICA – MARATONA T54 FEMMINILE
1 CHN ZOU Lihong 1:38:44 T54
2 USA MCFADDEN Tatyana 1:38:44 T54
3 USA MCGRORY Amanda 1:38:45 T54

PALLAVOLO  – TORNEO MASCHILE SITTING VOLLEY
1 Iran
2 Bosnia-Erzegovina
3 Egitto

RUGBY – TORNEO MISTO WHEELCHAIR RUGBY
1 Australia
2 Stati Uniti
3 Giappone

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Paralimpiadi Rio 2016/giulio.chinappi@oasport.it

Paralimpiadi Rio 2016: medagliere finale

PARALIMPIADI RIO 2016 Medagliere aggiornato alla dodicesima giornata. Cina al comando, Italia nona con 39 medaglie: 10 oro,  14 argento e 15 bronzo.

Genoa-Napoli, non ci sarà Miguel Veloso per espulsione

Genoa-Napoli, non ci sarà Miguel Veloso

Dopo la vittoria contro il Bologna, il Napoli scenderà subito in campo mercoledì sera. Al Marassi, c’è il Genoa alla quinta giornata di campionato. Per i grifoni, non ci sarà Miguel Veloso, espulso quest’oggi nel match contro il Sassuolo per doppia ammonizione.

Koulibaly: “Ampia vittoria col Bologna, ma testa al Genoa”

Koulibaly su Facebook

Attraverso il suo profilo Facebook, Kalidou Koulibaly, autore di un’ottima partita contro il Bologna, ha lasciato un messaggio ai tifosi del Napoli: “Ampia vittoria ieri sera contro il Bologna (3-1) !! Ricominciamo subito a lavorare per preparare la gara di mercoledì col Genoa”

Milik: “Felice di essere qui, Napoli città meravigliosa”

Milik su Facebook

E’ già amore tra Arek Milk e il Napoli. Il giorno dopo la vittoria, e doppietta, contro il Bologna, l’attaccante numero 99 ha lasciato un messaggio ai tifosi azzurri, attraverso il suo profilo Facebook: “Vorrei ringraziare tutti per il vostro tifo e supporto. Grazie a voi mi sento più forte. Napoli è una meravigliosa città, e sono contento di poter essere qui. Sono felice di poter essere partenopeo”.

Crotone – Palermo 1 -1: primo punto per i calabresi

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Finisce senza vincitori nè vinti e con il punteggio di 1 -1, la sfida dell’Adriatico – “Cornacchia” tra il Crotone e il Palermo, al termine di una partita combattuta e giocata con grande vivacità e spirito battagliero da entrambe le compagini. Per i calabresi si tratta del primo punto conquistato nella loro prima storica serie A, mentre i rosanero salgono a quota 2 in classifica, in una zona di classifica ancora poco tranquilla. Ottimo in casa pitagorica l’innesto dei 2 attaccanti, Trotta e Falcinelli, arrivati negli ultimi giorni di mercato. Proprio Trotta, dopo 23′ giocati a ritmi elevati da entrambe le squadra, approfitta di una scontro di gioco tra Falcinelli, Posavec e Rajkovic (quest’ultimo costretto ad abbandonare il terreno di gioco con il volto sanguinante, ed a rimanere 12 ore sotto osservazione presso l’ospedale di Pescara, in seguito ad un trauma al viso), con la palla che rimane vagante in aria, per griffare il vantaggio dei rossoblu di Calabria.

Nel secondo tempo, i rosanero entrano in campo in maniera più determinata, e trovano il meritato pari al 66′ con uno shot dal limite dell’area da parte di Nestorovski, dopo un ottimo invito da parte di Aleesami. Partita sostanzialmente equilibrata e risultato giusto. La gara si è disputato in uno stadio praticamente vuoto, dal momento che i tifosi del Crotone protestano per la mancata disponibilità dello Scida, che dovrebbe essere pronto entro le prossime settimane.

CROTONE-PALERMO  1-1  (1-0)

Crotone (3-4-3): Cordaz; Ceccherini, Claiton, Ferrari; Rohdén, Capezzi (74′ Barberis), Crisetig , Martella  (70′ Sampirisi ); Falcinelli, Trotta, Palladino  (80′ Stoian ). A disp.: Festa, Cojocaru, Cuomo, Salzano, Nalini, Tonev, Simy. All.: Nicola 6.
Palermo (4-3-3): Posavec ; Rispoli , González , Rajković (29′ Goldaniga ), Aleesami ; Hiljemark , Bruno Henrique , Gazzi ; Diamanti (85′ Anđelković), Nestorovski, Sallai  (45′ Embaló ). A disp.: Fulignati, Vitiello, Cionek, Pezzella, Jajalo, Chochev, Bouy, Balogh, Lo Faso. All.: De Zerbi 6.5.
Arbitro: Domenico Celi di Bari.
Marcatori: 23′ Trotta (C), 66′ Nestorovski (P)
Note-Ammoniti: Capezzi, Crisetig, Claiton (C), Goldaniga, Anđelković (P)

F1 GP Singapore: Rosberg domina con Vettel in grande rimonta!

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F1 GP Singapore – Rosberg riconquista con la vittoria di oggi il comando della classifica piloti, il compagno di squadra Hamilton chiude in terza posizione con alle spalle Raikkonen.

Rosberg ha conquistato la terza vittoria di fila a Singapore conquistando punti importanti e riprendendosi la testa del mondiale con un distacco di 8 punti. Tutto questo a favore dello spettacolo per il mondiale, rendendo il finale di campionato molto interessante. Unico problema per gli avversari è che comunque il mondiale rimane in casa Mercedes.

Al secondo posto è arrivato Ricciardo, come già detto Hamilton al terzo posto ed a seguire Raikkonen. Quinto posto per Vettel che ha condotto una gara entusiasmante, rimontando dall’ultima posizione fino alla quinta, a suon di sorpassi e giri velocissimi. L’ultima posizione gli è toccata in seguito a delle qualifiche disastrose dove la rottura della barra antirollio ha pregiudicato tutta la gestione di gara. Ma Vettel ha tenuto duro, mostrando tutto il suo talento e sorpassando tutti fino ad arrivare al quinto posto. Anche Raikkonen ha condotto una bellissima gara mettendo a segno, tra i tanti, un sorpasso da archiviare ai danni di Hamilton.

Al sesto posto ha chiuso la Red Bull di Verstappen, settima la McLaren di Alonso, ottava la Force India di Perez. Nono posto per Kvyat su Toro Rosso e decimo Magnussen su Renault.

A fine gara, traendo le conclusioni, non si può fare altro che constatare che le gare in F1 vengono decise dalle strategie ai box. Il risultato finale non è mai evidente, il pubblico rimane spesso confuso. La massima espressione del motorismo sportivo meriterebbe molto più spettacolo!

PROSSIMO APPUNTAMENTO IL 2 OTTOBRE PER IL GP IN MALESIA

Ordine d’arrivo

  1. Nico Rosberg (GER/Mercedes) i 308,828 km in 1h55:48.950
  2. Daniel Ricciardo (AUS/Red Bull-TAG Heuer) a 0.488
  3. Lewis Hamilton (GBR/Mercedes) a 8.038
  4. Kimi Räikkönen (FIN/Ferrari) a 10.219
  5. Sebastian Vettel (GER/Ferrari) a 27.694
  6. Max Verstappen (NED/Red Bull-TAG Heuer) a 1:11.197
  7. Fernando Alonso (ESP/McLaren-Honda) a 1:29.198
  8. Sergio Pérez (MEX/Force India-Mercedes) a 1:51.062
  9. Daniil Kvyat (RUS/Toro Rosso-Ferrari) a 1:51.557
  10. Kevin Magnussen (DEN/Renault) a 1:59.952

Classifica mondiale

  1. Nico Rosberg (GER) 273 pts
  2. Lewis Hamilton (GBR) 265
  3. Daniel Ricciardo (AUS) 179
  4. Sebastian Vettel (GER) 153
  5. Kimi Räikkönen (FIN) 148
  6. Max Verstappen (NED) 129
  7. Valtteri Bottas (FIN) 70
  8. Sergio Pérez (MEX) 66
  9. Nico Hülkenberg (GER) 46
  10. Felipe Massa (BRA) 41
  11. Fernando Alonso (ESP) 36
  12. Carlos Sainz Jr (ESP) 30
  13. Romain Grosjean (FRA) 28
  14. Daniil Kvyat (RUS) 25
  15. Jenson Button (GBR) 17
  16. Kevin Magnussen (DEN) 7
  17. Pascal Wehrlein (GER) 1
  18. Stoffel Vandoorne (BEL) 1

Classifica mondiale costruttori

  1. Mercedes-AMG 538 pts
  2. Red Bull 316
  3. Ferrari 301
  4. Force India 112
  5. Williams 111
  6. McLaren-Honda 54
  7. Toro Rosso 47
  8. Haas 28
  9. Renault 7
  10. Manor 1

 

 

Torna l’International Fireworks Fair a Paestum dal 24-26 Febbraio 2017

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I dettagli

Dopo il successo degli anni passati, l’ultimo ve lo abbiamo raccontato noi di Vivicentro.it in esclusiva con immagini, interviste e video, si lavora alla nuova edizione del International Fireworks Fair, X edizione: il meeting della attrezzature, dei servizi e dei prodotti chimici e pirotecnici che si terrà all’Hotel Clorinda di Paestum, Salerno, dal giorno 24 al 26 febbraio 2017. Ci saranno tante novità…