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Gabbiadini: “I numeri sono dalla mia parte, ho un’ottima media gol”

Le sue parole

Manolo Gabbiadini, attaccante del Napoli, è intervenuto ai microfoni della Tv della Serie A: “Vivo bene la pressione serenamente altrimenti non potrei giocare a Napoli. Con l’infortunio di Milik a cui faccio un grande in bocca al lupo, mi si apre una grande occasione. I numeri sono dalla mia parte. Ho un’ottima media gol e sto bene. Quando l’anno scroso venne squalificato Higuain ho sentito molto la pressione ma alla fine ho fatto 3 gol in 3 partita. Sono un attaccante che si sa adattare ai vari moduli. Ho un grande tiro e buon fisico. Ringrazio Ciro Ferrara e Mihajlovic che mi hanno fatto crescere ed esplodere. Ho fatto il meccanico da mio zio e anche dopo l’esordio in Serie A ho continuato ad andarci perchè i motori sono la mia passione. Mia sorella calcia molto forte e una volta colpì la traversa da bambina e il pallone scoppiò, è una scena che mi ha colpito molto”.

Lo strappo di Trump: riconoscerò il voto solo se sarò io a vincere

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Donald Trump agita lo spettro delle «elezioni truccate» e, dopo aver perso l’ultimo duello tv con Hillary Clinton, assicura che in caso di esito opaco farà ricorso. La campagna elettorale del magnate – spiega Gianni Riotta – è finita, ma Trump aizzando i suoi sostenitori, negli uffici e nelle fabbriche con i salari dimezzati, è come un virus che avvelena l’America.

Trump: riconoscerò il voto solo se sarò io a vincere

Nel duello tv il repubblicano dice che non accetterà il verdetto. Poche ore dopo il nuovo strappo: se risultato opaco, farò ricorso

LAS VEGAS – «Accetterò totalmente il risultato di queste storiche elezioni… ma solo se vinco io». A poche ore dal duello in tv tra i candidati alla Casa Bianca Donald Trump torna ad agitare lo spettro di «elezioni truccate». Parlando a Delaware, in Ohio, uno degli Stati in bilico che non può permettersi di perdere contro Hillary, il candidato repubblicano ha rilanciato il tema del riconoscimento dell’esito del voto. Poche ore prima sul palco dell’Università di Las Vegas, Trump era incappato nell’ennesimo scivolone: «Non sono sicuro che accetterò il risultato delle elezioni, se perderò. Vedremo, vi lascio in sospeso».

Una roba del genere non accadeva dai tempi della Guerra civile, ma per comprendere fino in fondo il suo impatto bisognava guardare gli occhi di Kellyanne Conway, la manager della campagna di Trump, nella spin room dopo il dibattito. Affranta, incerta su come difendere il proprio candidato dagli attacchi del suo stesso partito: «Intendeva la possibilità che il risultato sia così ravvicinato, da richiedere tempo perché sia ufficializzato». Certo, però un conto è chiedere di rivedere lo spoglio in uno Stato dopo che hai perso per 500 voti, come era accaduto a Gore nel 2000; un altro è mettere in discussione l’onestà dell’intero sistema prima ancora di andare alle urne. Così si contesta il principio stesso della democrazia americana, che si regge sul passaggio pacifico del potere sulla base della volontà degli elettori, aprendo la porta anche allo spettro delle proteste violente.

Il comizio in Ohio  

Meno di 24 ore dall’Ohio un Trump per nulla turbato dalle polemiche scatenate dalla sua frase ha rilanciato sostenendo che accetterà l’esito del voto solo se sarà lui a prevalere e aggiungendo di «riservarsi il diritto di contestare legalmente il risultato in caso di un risultato opinabile», poco chiaro.

Trump si era preparato per l’ultimo faccia a faccia a Las Vegas con l’obiettivo di dimostrare la sua affidabilità e competenza, promuovere le proprie idee, e possibilmente indurre Hillary in qualche grave errore. All’inizio del duello era parso in pieno controllo dei temi e dei toni, con gli scambi civili sulla Corte Suprema, l’aborto, i conti dello Stato e i programmi economici. Aveva segnato anche diversi punti, ad esempio attaccando la Clinton Foundation che «promuove i diritti delle donne, ma prende i soldi da Paesi come l’Arabia che le perseguita».

Rabbia e insulti  

Poi, però, la sua natura ha preso il sopravvento. Hillary, usando tattiche che sembravano prese proprio dal repertorio di Donald, ha cominciato a provocarlo sull’immigrazione, dicendo che giura di costruire il muro, ma poi ha avuto paura di dirlo al presidente messicano. Poi lo ha attaccato sul rapporto con la Russia, definendolo «un pupazzo di Putin». Quindi lo ha criticato sulle molestie alle donne, e ridicolizzato sulle accuse che le elezioni sono truccate: «Donald è così: quando qualcosa non va come vuole, si arrabbia e dice che tutti complottano contro di lui. Lo ha fatto persino con i premi televisivi Emmy».

A quel punto Trump non ci ha visto più, ed è tornato se stesso. Ha ripreso a interrompere, litigare persino col bravo moderatore della Foxnews Chris Wallace, e infine demolire le basi della democrazia americana.

Per capire cosa è successo, è stato utile ascoltare nella spin room la portavoce di Clinton, Jennifer Palmieri: «Sì, era un piano prestabilito. Abbiamo capito che Trump reagisce sempre all’ultima frase di Hillary, qualunque cosa lei dica. Quindi lei nella prima parte delle risposte spiegava le sue posizioni politiche, per parlare agli spettatori, e nell’ultima frase invece lanciava l’esca per Donald». Lui abboccava sistemanticamente, finendo fuori messaggio, se non facendo gaffe come quella sul risultato delle elezioni. Questo può sembrare un gioco da dibattito scolastico, ma in realtà è anche una messa alla prova del carattere del candidato. Trump l’ha fallita proprio quando doveva rilanciarsi, irritando lo stesso Partito repubblicano, che ora fugge da lui per cercare di salvare almeno la maggioranza in Congresso. I confronti diretti sono finiti, Clinton ha un sacco di soldi da spendere nelle ultime settimane di campagna, e sta valutando di andare a fare comizi anche in stati riserva del Gop tipo Arizona, Georgia e Texas. A meno di qualche sorpresa, o di qualche bomba ancora nascosta nelle mail di Wikileaks, il sentiero di Trump verso la Casa Bianca si è fatto ancora più stretto.

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vivicentro/Lo strappo di Trump: riconoscerò il voto solo se sarò io a vincere
lastampa/Trump: riconoscerò il voto solo se sarò io a vincere PAOLO MASTROLILLI – INVIATO A LAS VEGAS

Perotti di Legnano arbitra il derby del Torre tra Paganese e Juve Stabia

E’ della provincia di Milano l’arbitro designato per il derby tra azzurrostellati e gialloblù

Per la decima giornata d’andata del campionato di Lega Pro girone C che si disputerà domenica 23 ottobre alle ore 16 e 30 allo stadio “Marcello Torre” di Pagani è stato designato Pierantonio PEROTTI della sezione di Legnano a dirigere la gara tra Paganese e Juve Stabia.

Pierantonio PEROTTI di Legnano
Pierantonio PEROTTI di Legnano

Perotti, nato a Milano il 3 settembre 1985, è al suo quarto campionato in Lega Pro, due sono i precedenti con i gialloblù che risalgono entrambi alla scorsa stagione calcistica, un pari ed una sconfitta, questi i dettagli:

2015 / 2016 – Campionato Nazionale Lega Pro girone ‘ C ‘

– 16 novembre 2015 – 11° giornata d’andata: BENEVENTO – JUVE STABIA 1 – 1 all’eurogol di Guido GOMEZ, seguì il pari sannita con un’autorete di Marco MIGLIORINI.

2015 / 2016 – Campionato Nazionale Lega Pro girone ‘ C ‘

– 30 aprile 2016 – 16° giornata di ritorno: MONOPOLI – JUVE STABIA 4 – 0 il poker dei pugliesi si concretizzò con due reti per tempo, nel primo con Pinto e Di Mariano e nel secondo con Esposito e Viola.

L’assistente numero uno sarà: Domenico LACALAMITA della sezione di Bari;

l’assistente numero due Stefano VIOLA della sezione di Bari.

Giovanni MATRONE

Danilo Sorrentino: Paganese in cerca di riscatto dopo il ko di Cosenza”.

L’intervento del collega Danilo Sorrentino di paganesemania.it in diretta e in esclusiva al Pungiglione Stabiese

Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Danilo Sorrentino, collega di Paganese Mania; con lui si è parlato del match di domenica pomeriggio tra Juve Stabia e Paganese.

Derby importante tra le due tifoserie, la Juve Stabia punta a vincere per confermarsi tra le prime posizioni, la Paganese per risalire la china dopo un ritardo di condizione: Si esatto. La Juve Stabia verrà galvanizzata dal successo interno contro la capolista Foggia, dall’altro lato la Paganese fa ancora la conta ai danni dopo la sconfitta di Cosenza. Ingenua la formazione azzurrostellata soprattutto per le due espulsioni perché dopo aver giocato 70 minuti ad alto livello passando anche in vantaggio su un campo ostico come quello di Cosenza, una squadra che da tre anni staziona nelle parti alte della classifica, si è fatta rimontare e poi superare dopo due clamorose ingenuità. La prima ad opera di Alcibiade sull’1-0, il quale si è fatto espellere in virtù di due cartellini gialli nel giro di tre minuti e ancora più clamorosa poi l’espulsione di Marruocco, reo di aver dato una testata a Baclet a cinque minuti dal termine con la Paganese che si è ritrovata senza portieri avendo terminato i cambi a disposizione. È una squadra che dovrà ritrovarsi dal punto di vista mentale, pur consapevole che vi è la crescita dal punto di vista fisico. A Cosenza si sono viste conferme importanti sotto quest’aspetto seppur non sono arrivati punti preziosi per smuovere la classifica, che a mio avviso la formazione di Grassadinia avrebbe meritato.

La Paganese annovera due ex gialloblu, parliamo di Maiorano e Di Cuonzo, quest’ultimo uno degli eroi della promozione in serie B; oltre ad avere in rosa tanti nomi importanti per la categoria. Chi sta dando di più e chi ha invece  deluso le attese: Innanzitutto mi preme sottolineare che in rosa ci sono due giovani che ben si stanno confermando  per questa categoria e che a mio avviso avranno un futuro importante. Parlo di Deli e Cicerelli, due protagonisti di questo avvio a Pagani. In rosa sicuramente Reginaldo si sta ben comportando, un calciatore che sebbene sia stato fermo per due anni e sicuramente un incognita per tutti gli addetti ai lavori, è stato rimesso a nuovo dallo staff e adesso sta dando il meglio di se grazie anche al suo entusiasmo. Antimo Iunco invece sta offrendo poco, una mezza delusione vista la sua esperienza, anche se ha giocato pochissime partite e  attendiamo un suo rientro dopo l’infortunio. Poi sicuramente  anche Herrera dovrà ritrovare innanzitutto la condizione atletica e una collocazione tattica visto che è un esterno d’attacco nel 3-5-2 ridisegnato da Grassadonia. I due ex Juve Stabia invece stanno recitando la loro parte senza infamia e senza lode.

Quale sarà lo schieramento di Grassadonia in virtù delle assenze di Alcibiade e Marruocco: La Paganese è una squadra che non ha svolto il rimontaggio estivo, costruita in poche settimane ma sicuramente una mezza sorpresa di questo inizio di campionato. Fuori casa ha sempre meno difficoltà in quanto ha affrontato formazioni che in casa chiaramente non puntano a difendersi. La formazione azzurrostellata si esalta giocando con spazi aperti per la caratura dei suoi singoli, su tutti Cicerelli, Dezi e Reginaldo. Sicuramente sarà una partita apertissima a qualsiasi risultato e pronostico, la Paganese in casa ha sempre un po’ sofferto in quest’avvio. Nell’ ultima apparizione casalinga è arrivata la prima vittoria contro il Melfi, in precedenza due sconfitte e un pareggio contro il Francavilla, sempre perché ha incontrato squadre rinuciatarie e chiaramente ha inciso sul rendimento e anche sulle prestazioni della squadra. Non credo che sia il caso della Juve Stabia che dispone di calciatori offensivi e sicuramente non verrà a Pagani per alzare barricate. E quindi incontrando una squadra offensiva, sarà un derby acceso anche perché sono due squadre che giocano un buon calcio e per giunta votate all’attacco.

Ennesima riconferma per mister Grassadonia, una garanzia per i tifosi poter contare su un tecnico preparato e legato molto con la piazza: L’anno scorso non fu  accolto benissimo dalla piazza, ritornava a Pagani dopo aver lasciato appena due anni fa e reduce dalla vittoria del campionato a Messina in Seconda Divisione, mentre la Paganese in quell’annata aveva ottenuto una risicata salvezza sovvertendo le attese della piazza per la squadra che gli fu allestita. Non fu un gran ritorno, ma dall’anno scorso ha riconquistato un po’ tutti gli addetti ai lavori per il gioco che la squadra aveva dimostrato in campo. Ha meritato la riconferma sul campo, la squadra ottenne una salvezza tranquilla meritando anche la qualificazione per la disputa della Tim Cup. Ha avuto anche  offerte importanti da parte del Bari in serie B, e soprattutto da Modena, Matera e un ultimo sondaggio dalla dirigenza del Foggia all’indomani del dopo De Zerbi. È rimasto a Pagani, poi ha dovuto fare i conti con il caos iscrizione che lo ha portato anche a litigare e poi ritornare nei suoi passi con la società nel lungo periodo di transizione in attesa della riammissione al campionato. Chiaramente i tifosi hanno apprezzato molto che sia rimasto a Pagani nonostante tutte le difficoltà e credo che abbia fatto un buon lavoro in questi due mesi di difficoltà nell’alllestire e assemblare poi la squadra al torneo. Avrà ancora molto da lavorare per migliorare sul piano tattico, l’obiettivo preposto è quello di rientrare tra le prime dieci in graduatoria.

I tifosi come vivono questo momento, con entusiasmo o scetticismo?: In questo periodo a Pagani si è ricreato un certo entusiasmo, le presenze allo stadio sono aumentate rispetto all’anno scorso, in estate la piazza ha rischiato fortemente di scomparire dal panorama calcistico e adesso sta cercando di riavvicinarsi allo stadio. Al momento i tifosi sono amareggiati con il portiere Marruocco, quest’ultimo è stato incolpato sui social come primo responsabile per la sconfitta in quel di Cosenza.

Qualche news sulla formazione azzurrostellata: Credo che Grassadonia opterà nuovamente il 3-5-2 con Di Cuonzo che sostituirà Alcibiade in difesa, sarà arretrato a destra con Camilleri a centro. In porta andrà Kiriak, un ragazzo classe ’97 all’ esordio tra i professionisti; proviene dalla primavera del Modena e l’anno scorso ha giocato con la Correggese in serie D. Unico dubbio in attacco, Ciceretti potrebbe non giocare per un problema muscolare, in questi giorni sará valutato il suo infortunio. Sarebbe una grave perdita in questo momento per la Paganese visto che in questo momento è il calciatore più in forma della squadra di Grassadonia.

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Juve Stabia, con la Paganese attenta a due vecchi amici..

La Juve Stabia nel derby di Pagani sarà chiamata, contemporaneamente, alla conferma ed al riscatto delle gare contro il Foggia. Conferma del pirotecnico 4 – 1 con cui le Vespe hanno liquidato i pugliesi al Menti nell’ultima gara di campionato, e riscatto dalla sconfitta con lo stesso tabellino subita mercoledì in Coppa Italia ad opera degli stessi Satanelli.
I derby da sempre sono partite a sé, che sfuggono dai normali pronostici e dalle classiche variabili che precedono una partita. A rendere ancor più interessante la gara tra Paganese e Juve Stabia sarà la presenza tra le fila dei padroni di casa di due ex gialloblù: Stefano Maiorano e Stefano Dicuonzo.
Entrambi i calciatori hanno un passato più o meno recente tra le Vespe e si preparano ad affrontare la loro ex squadra.

Stefano Maiorano è arrivato alla Juve Stabia nel gennaio 2015 proveniente dal Catanzaro. Il colpo di mercato fu di quelli importanti, con il quale il D.S. gialloblù Logiudice decise di puntellare il centrocampo a disposizione di Pancaro. I primi sei mesi del centrocampista alla Juve Stabia furono decisamente positivi, con Maiorano bravo a fare le veci sia di La Camera che di Jidayi. Neo della prima stagione alle Vespe di Maiorano fu però la gomitata rifilata dal mediano ad un avversario nell’ultima gara di campionato a Benevento. Il gesto folle costò a Maiorano il rosso, con conseguente esclusione dalla gara dei play off a Bassano, e facilitò il pareggio dei sanniti. Proprio il pareggio del Benevento portò la Juve Stabia al piazzamento peggiore in chiave play off. La seconda stagione in gialloblù di Maiorano, la scorsa, è stata segnata da innumerevoli infortuni che ne hanno compromesso l’utilizzo e l’efficacia. Non a caso in un anno e mezzo sono solo 22 le presenze fatte registrare dal centrocampista con la Juve Stabia.

Discorso diverso per Stefano Dicuonzo. Il terzino classe 1985 è stato tra i protagonisti della Juve Stabia di Braglia, vincente nella Lega Pro 2010-11 ed ottima nei successivi due anni di Serie B. Dicuonzo era uno dei titolarissimi di Braglia, che non rinunciava mai al suo duttile laterale, schierandolo sia sulla fascia destra che sull’out mancino. Dopo il suo addio, Dicuonzo è stato spesso accostato ad un ritorno alla Juve Stabia e proprio la scorsa estate ha trascorso alcuni giorni a Castellammare, alimentando la suggestione di rivederlo con la casacca delle Vespe. Per lui in tre stagioni addirittura 98 presenze con la maglia della Juve Stabia.
Domenica dunque le Vespe incontreranno due “Stefano” che hanno lottato con la maglia gialloblù, c’è da sperare però che la gara sfugga alla regola fin troppo famosa del gol dell’ex!

Raffaele Izzo

Valdifiori, l’agente contro Sarri: “Non è stato gestito bene. Magari farà gol al Napoli!”

Le sue parole

Mario Giuffredi, agente del centrocampista del Torino ed ex Napoli Mirko Valdifiori, ha parlato a Tuttosport: “Mirko non è stato gestito bene da Sarri. Portare avanti le proprie idee non vuol dire dimenticare un calciatore. Valdifiori al Napoli avrebbe potuto dare qualcosa di importante, e ricevere più di quanto non abbia avuto. L’unico confronto che ho avuto con i granata in estate, al netto dell’affare Valdifiori, è stato quello per Sepe. Con i miei assistiti sono chiaro: non tutti valgono grandi palcoscenici ma il discorso non vale per Sepe. Per me è un portiere destinato a una carriera importante. A Firenze ha sbagliato e pagato, ora un’annata a Napoli non può che fargli bene. Gol in Serie A per Valdifiori? “Non ha mai segnato, già: magari il gol arriverà contro il Napoli”.

“Possiamo giocarcela con tutti, fino alla fine”, De Laurentiis convinto di avere una squadra forte

“Possiamo giocarcela con tutti, fino alla fine”, De Laurentiis convinto di avere una squadra forte

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis avrebbe chiesto spiegazioni dopo le tre sconfitte, come riferisce La Repubblica: “Dopo gli investimenti estivi per rafforzare l’organico, continuano ad andare in campo sempre gli stessi con risultati negli ultimi tempi sconcertanti”. Eppure De Laurentiis resta comunque convinto di avere una squadra forte, visto il virgoletatato riportato dal quotidiano: “Possiamo giocarcela con tutti, fino alla fine”.

La FIFA ha inserito Sarri tra i 29 papabili per il Pallone d’Oro degli allenatori

La FIFA ha inserito Sarri tra i 29 papabili per il Pallone d’Oro degli allenatori

Nonostante le tre sconfitte consecutive contro Atalanta e Roma in campionato e contro i turchi del Besiktas in Champions League, il lavoro di Maurizio Sarri è innegabile. Risultati sopra le aspettative, una qualificazione in Champions ed un gioco spumeggiante. Secondo La Repubbica per Sarri c’è una sorpresa perchè “la Fifa lo ha inserito tra i 29 papabili per il Pallone d’Oro in panchina”. Nella lista anche Allegri e Ranieri tra gli italiani. I giurati Fifa hanno tempo entro oggi per ridurre questa lista a dieci finalisti, che poi verranno votati dalla platea mondiale. Ci sono 6 ct reduci da Euro 2016: Fernando Santos, Deschamps, poi Loew , Coleman, Lagerback, O’Neill, nonchè Zidane, Emery, Blanc, Guardiola, Klopp, Luis Enrique, Tata Martino, Pochettino, Simeone, Ambriz, Pizzi, Rueda e Rui Vitória.

Faccia a faccia De Laurentiis-Sarri-Giuntoli: il patron chiede spiegazioni

Faccia a faccia De Laurentiis-Sarri-Giuntoli: il patron chiede spiegazioni

Cosa è successo dopo Napoli-Besiktas? La terza sconfitta ha fatto muovere in prima persona il presidente azzurro Aurelio De Laurentiis come riporta La Repubblica: “Subito dopo il fischio finale, è sceso negli spogliatoi e si è confrontato per qualche minuto con Sarri e con il direttore sportivo Giuntoli: chiedendo a entrambi delle spiegazioni sui clamorosi errori commessi in campo e sulle discutibili scelte di formazione fatte dall’allenatore, in particolare sul turn over in difesa e a centrocampo”. Faccia a faccia tra i tre protagonisti della stagione del Napoli.

Gazzetta attacca Sarri: “Il suo integralismo è alla base delle sventure napoletane”

Gazzetta attacca Sarri: “Il suo integralismo è alla base delle sventure napoletane”

La Gazzetta dello Sport attacca duramente l’allenatore del Napoli Maurizio Sarri“Il suo integralismo è alla base delle sventure napoletane. E’ impensabile che il maestro non si sia avveduto del calo di alcuni titolari, intestardendosi a schierarli nonostante non stessero in piedi. D’accordo, lui è il responsabile tecnico, ha il diritto di scegliere i giocatori da mandare in campo. Ma ha pure il dovere di tutelarli e di non screditarli solo perché non ha il coraggio di cambiare”.

ROMA-AUSTRIA VIENNA. El Shaarawy: dovevamo gestire il risultato (VIDEO)

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El Shaarawy, autore di una fantastica doppietta, in zona mista esprime il suo rammarico per il pareggio agguantato dagli avversari austriaci a 10 minuti dal termine della gara.

Roma Austria- Vienna 3-3. El Shaarawy: “Era una partita chiusa, dovevamo solo cercare di tenere palla e gestire il risultato”.

Roma – Ecco le dichiarazioni del Faraone nel post Roma-Austria Wien dove gli austriaci, all’Olimpico, sono riusciti a chiudere la gara con un importante pareggio a 10 minuti dal termine.

A cosa possiamo attribuire questo black-out della Roma in cui ha subito 2 gol a fine partita?

Purtroppo è un limite nostro dove dobbiamo assolutamente migliorare perché ci siamo accontentati. Abbiamo fatto una grande partita, siamo andati in vantaggio di 2 gol e non possiamo concedere certe palle: con delle squadre così le paghi”.

Sulla scelta del tecnico: “Non voglio peccare di presunzione ma non mi sono mai sentito una riserva, questo lo ha detto anche il mister, mi sono allenato come dovevo e oggi che ho avuto la possibilità ho dimostrato il mio valore. Sono contento per la doppietta ma questa era una partita che dovevamo vincere”.

Al momento del cambio, volevi rimanere ancora in campo?

No, è stata una scelta che ho fatto io. Ho ricevuto una botta alla caviglia nel primo tempo e nel secondo tempo avevo ancora problemi, non riuscivo a scattare e avevo anche i crampi, per cui l’ho fatto presente all’allenatore e sono stato sostituito”.

Maria D’Auria

FOTO ViViCentro – AC Stella Azzurra Sanfeliciana-Juve Stabia 3-3: il tabellino del match

AC Stella Azzurra Sanfeliciana-Juve Stabia 3-3: il tabellino del match

Un pareggio ricco di gol quello che ha visto protagonista la Juve Stabia, attività di base, contro AC Stella Azzurra Sanfeliciana: 3-3 il risultato finale con tripletta per Minasi.

Le Vespette sono scese così in campo:

Sacco, Ruggiero, Ferraiuolo, Marino (Ventrone), Mahmoud,  Lettera (Ferrara), Prisco (Cavaliere), Noviello, Minasi (Tarantino), Di serio (Orefice), Montella (Ventrone).

Risultato: 3-3
Reti: Minasi (3)

a cura di Ciro Novellino, Foto Minasi

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Guardia Costiera: 1700 migranti salvati tra ieri e oggi VIDEO

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Sono oltre 1400 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi nel Mediterraneo Centrale, nel corso di 14 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I migranti si trovavano a bordo di 13 gommoni e una piccola imbarcazione.

Alle operazioni hanno partecipato la nave Gregoretti della Guardia costiera, una unità navale del dispositivo EUnavforMed e gli assetti delle ONG: Moas, Boat Refugee Foundation, Msf e Sea Watch.

Altri 300 migranti sono stati tratti in salvo nella giornata di ieri, 19 ottobre, nel Mediterraneo Centrale, nel corso di 5 distinte operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. I migranti si trovavano a bordo di 2 gommoni e 3 barchini.

I migranti a bordo dei tre barchini sono stati tratti in salvo da altrettante unità della Guardia Costiera: in particolare, nella notte tra ieri e oggi, la motovedetta CP877 ha soccorso un barchino con a bordo 18 persone nelle acque di Pantelleria, mentre la CP302 ha salvato 11 migranti nei pressi dell’Isola di Lampione; nella mattinata di oggi, la motovedetta CP322 è intervenuta sul terzo barchino, a largo di Lampedusa, salvando 24 persone.

I due gommoni sono stati invece soccorsi rispettivamente da un’unità dell’ONG “Life Boat”, che ha salvato 130 persone, e da una nave militare irlandese, che ha salvato 118 persone e recuperato i corpi senza vita di 5 migranti.

VIDEO in allestimento

Roma-Austria Vienna 3-3 |Giallorossi beffati dagli austriaci che agguantano il pareggio a fine gara

ROMA-AUSTRIA VIENNA – Terzo appuntamento con l’Europa League per la Roma, che prima del girone E proverà stasera a portare a casa altri 3 punti contro l’Austria Vienna. Hanno recuperato sia Manolas che Strootman.

CRONACA SECONDO TEMPO

Non c’è più tempo per altre azioni, la Roma viene beffata dagli ospiti che riescono ad agguantare un prezioso pareggio a pochi minuti dalla fine. La Roma aveva la possibilità di congelare il risultato ma ha abbassato la guardia e questo gli è costato 2 punti.

Al 94′ ammonito Paredes per aver atterato un avversario.

Mancano pochi minuti alla fine, Dzeko sfiora il gol della vittoria con un tiro dal limite dell’area piccola, la palla è dentro ma il guardalinee sventola l’offside, il gol era in fuorigioco.

All’84’ GOL DELL’AUSTRIA VIENNA che agguanta il pareggio con un gol sorprendente di Kayode! ROMA 3 AUSTRIA VIENNA 3. Tutto da rifare per i padroni di casa.

All’81’ Prokop gela l’Olimpico segnando una rete che a 10 minuti dalla fine riapre la gara. In un momento di default della Roma  che si perde la marcatura del numero 16 austriaco, gli ospiti riescono ad accorciare le distanze. ROMA 3 AUSTRIA VIENNA 2

All’80’ arriva l’ultimo cambio tra  le fila giallorosse, è la volta di Edin Dzeko che va a sostituire un inconsistente Iturbe.

Al 77′ gli ospiti provano ad accorciare le distanze con Kayode che tenta di sorprendere Alisson con una rovesciata ma la palla finisce fuori.

Al 75′ secondo cambio per Spalletti: è proprio l’autore del terzo gol ad uscire, Florenzi cede il posto ad Emerson Palmiere. Altro cambio anche sulla panchina austriaca: esce Venuto ed entra Tajauri-Shradi.

Al 69′ colpo di grazia di Florenzi: ROMA 3 AUSTRIA VIENNA 1. Il solito capitano confeziona un assist perfetto per Alessandro Florenzi che, smarcatosi all’interno del’area piccola, punisce gli austriaci. E’ 3 a 1 per la Roma.

Al 64′ sostituzione per la Roma: entra Salah al posto di El Shaarawy.

Al 59′ ancora una buona occasione per Iturbe che prova a sorprendere il portiere su un rimpallo favorevole, ma il numero uno austriaco si supera in una bella respinta mettendo la palla in corner. Totti batte dalla bandierina, il tiro vieno intercettato.

Inizia il secondo tempo. Nessun cambio nella ripresa.

Durante l’intervallo, sono stati forniti i dati relativi all’incasso: 620.774,00 euro per

CRONACA PRIMO TEMPO:

48′ Finisce il primo tempo sul risultato di 2-1

43′ Occasione per gli austriaci: tiro in posizione defilata di Venuto, Alisson è bravo a farsi trovare pronto

40′ Florenzi serve Iturbe sul lato corto a sinistra dellarea di rigore avversario ma il paraguaiano viene pizzicato in offside

38′ El Shaarawy ci sta prendendo gusto: riprova a sorprendere Hadzikic ma il portiere si fa trovare pronto

33′ VANTAGGIO ROMA! El Shaarawy fa doppietta. L’egiziano, di nuovo con un pallonetto, deposita il pallone nell’angolino destro della rete.

29′ Florenzi ci riprova, ma il portiere avversario respinge il tentativo

23′ Gioco fermo per  l’infortunio del portiere Almer che costringe Fink ad effettuare il primo cambio del match. Entra in campo Hadzikic.

19′ GOL DELLA ROMA! Contropiede dei giallorossi, Gerson serve una gran palla ad El Sharaawy che, nella terra di nessuno, ha tempo di inventarsi un pallonetto. Immediato il pareggio dei giallorossi.

16′ GOL DELL’AUSTRIA VIENNA! errore in appoggio di Jesus, ne approfitta Holzhauser libero nel cuore dell’area di rigore

13′ Iturbe riceve da El Sharaawy e da solo davanti alla porta tira alto

7′ Sassata verso la porta di AlessandronFlorenzi, ma Almer devìa in angolo. Sulla battuta del corner Paredes prova a calciare in porta ma si trova oltre il prtimo palo e la palla esce di un paio di metri

4′ Venuto si invola verso la porta ma il tiro va fuori

Queste sono le formazioni ufficiali:
ROMA (4-3-3): Alisson; Florenzi, Fazio, Manolas, Jesus; Nainggolan, Paredes, Gerson; Iturbe, Totti, El Shaarawy.
A disp.: Szczesny, Salah, Marchizza, Grossi, Dzeko, Strootman, Palmieri.
All.: Luciano Spalletti

AUSTRIA VIENNA (4-2-3-1): Almer; Stryger, Stronati, Filipović, Martschinko; Serbest, Holzhauser; Pires, Grünwald, Venuto; Kayode.
A disp.: Hadžikić, Vukojević, Kadiri,Tajouri Shradi, Prokop, Salamon, Kvasina
All.: Thorsten Fink

Arbitro: Vladislav Bezborodov (RUS)
Assistenti: Valeri Danchenko (RUS) – Maksim Gavrilin (RUS)
Quarto Ufficiale: Andrey Vereteshkin (RUS)
Arbitri Addizionali d’Area: Kirill Levnikov (RUS) – Igor Fedotov (RUS)

Amichevole 2003, Academy Nola 1925-Juve Stabia 0-5: il tabellino

Amichevole 2003, Academy Nola 1925-Juve Stabia 0-5: il tabellino

Vince la Juve Stabia, lo fa con un punteggio rotondo di 5-0 contro l’Academy Nola 1925. Il primo tempo si è chiuso con il risultato di 2 a 0 grazie alla doppietta di Tosto. Il secondo tempo si è chiuso con il risultato di 5 a 0 grazie ai gol di Martino e Amore con una doppietta a testa e il gol di Sannino.

Primo tempo – Tornincasa, Criscio, Vinciguerra, Roma, Campagnuolo, Minicozzi, Iengo, Tosto, Abissinia, Romilli, De Lucia,

Secondo Tempo – Schiavone Criscio Vinciguerra Fabrizio De Lucia Campagnuolo Minicozzi Amore Iengo Martino Sannino

a cura di Ciro Novellino

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Jorginho l’ha fatto di nuovo, siamo sicuri che sia solo un caso?

Jorginho l’ha fatto di nuovo, siamo sicuri che sia solo un caso?

Questo un breve estratto dell’analisi del Corriere del Mezzogiorno: Il Napoli in campo non si muove più come un gruppo unico, le linee sono più distanti e i triangoli o gli elastici a cui aveva abituato sono un ricordo e le linee geometriche si perdono appena l’avversario si propone con maggiore incisività. Funziona il tridente, quello sì. Il punto è la leggerezza difensiva, la superficialità di certe giocate a centrocampo. Un caso che Jorginho ripeta l’errore che aveva commesso con il Benfica? Un retropassaggio sbagliato per il raddoppio ospite quando la gara era sul risultato di parità.

Gabbiadini, Sarri è stato coerente: l’esclusione può essere giustificata

Gabbiadini, Sarri è stato coerente: l’esclusione può essere giustificata

La Gazzetta dello Sport aggiunge sulle scelte di Sarri contro il Besiktas: “Sarri è coerente: se il ragionamento è che «non si possono cambiare 7 o 8 giocatori per valorizzare le caratteristiche di Gabbiadini» ecco che l’esclusione iniziale del sostituto-centravanti-triste può essere giustificata con l’intenzione di non smontare una squadra per far sorridere Manolo”.

Maggio, Jorginho e Reina fanno cose turche in difesa

Maggio, Jorginho e Reina fanno cose turche in difesa

La Gazzetta dello Sport analizza la prestazione del Napoli contro i turchi del Besiktas: “Esaminando il confronto con i bianconeri del Besiktas, non è un compito fuori portata degli azzurri, anzi. A patto che Sarri azzecchi la scelta degli uomini e che gli uomini scelti poi non tradiscano la fiducia dell’allenatore. Stavolta hanno sbagliato in troppi, specialmente in difesa. Maggio, Jorginho, Reina… Cose turche, davvero, inconcepibil ia questi livelli. E sono costate la posta in palio. Insieme con le decisioni arbitrali delle quali si lamentano pure gli avversari (secondo rigore)”.

L’Angolo di Samuelmania – Champions, sconfitta che brucia!

L’Angolo di Samuelmania – Champions, sconfitta che brucia!

Napoli-Besiktas, la partita che doveva chiudere i giochi per la qualificazione agli ottavi di Champions League, è stata una partita molto sfortunata per gli azzurri. Invece, ci resta aspettare. Ho visto qualche calciatore molto stanco, con poca brillantezza e per questo spero che Sarri richiami tutti a rapporto prima che la situazione si aggravi e possa trovare il giusto equilibrio. Diamo fiducia a questi ragazzi e al mister, ma adesso pensiamo al Crotone. Voglio fare i complimenti a Diawara, un ottimo calciatore che proporrei titolare domenica.

a cura di Samuele Esposito

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IL GIORNO DOPO- Adesso siamo sicuri: il Napoli ripartirà, non è tutto da buttare

Napoli ripartirà, non è tutto da buttare

Terza sconfitta consecutiva per il Napoli, che dopo Bergamo e Roma, cade anche in casa col Besiktas. Gli azzurri conservano il primo posto nel girone, a sei punti, ad +1 dai turchi, e a +2 dal Benfica. Gli uomini di Sarri appaiono brillanti nella prima frazione di gioco, ma un errore difensivo costringe gli azzurri a rincorrere già dal 15esimo minuto. L’assenza di Arek Milik si percepisce, ma Mertens ben figura da falso nove. Piuttosto, è il reparto arretrato a preoccupare: Maggio non appare più il giocatore di una volta, mentre Koulibaly sembra soffrire l’assenza di Raul Albiol. Male anche Pepe Reina, che avrebbe potuto fare molto di più sul gol di Adriano e sui due di Aboubakar. Non convince neppure Jorginho, a terra sia fisicamente che mentalmente. Segue Lorenzo Insigne, a secco da aprile 2016. Il rigore sbagliato pregiudica la sua partita. Esce tra i fischi di un San Paolo, forse, un po’ troppo severo con lui.

FINALMENTE GABBIADINI

Al suo posto, Manolo Gabbiadini, alla partita-finalmente- della svolta. Il ragazzo entra e si carica la squadra sulle spalle. Sigla con freddezza e cinismo il rigore del 2-2. Il numero 23 potrebbe fare anche il 3-2, ma il fuorigioco gli nega la soddisfazione della doppietta. Non sarà Filippo Inzaghi, certo, ma Gabbiadini ha dimostrato di poter starci lì avanti e di saper segnare. Se quel gol in rovesciata fosse stato regolare, staremo parlando di tutt’altro. La sconfitta di ieri sera brucia e complica le cose in Champions. Eppure, non si può che non essere un filo più fiduciosi rispetto a qualche settimana fa. Il pre e post sosta non è stato facile. Ma si ripartirà. Il gruppo c’è e ci mette il cuore. Ieri, in una sera in chi tutto è andato storto, i motori si sono riaccesi. La macchina ripartirà con pazienza e fiducia.