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Il Sindaco Sala: Milano apre le porte a tutti, il nostro modello è la Germania

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Sul tema dei migranti, Paolo Colonnello de La Stampa, ha intervistato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala: “La mia città apre le porte a tutti, il nostro modello è la Germania”.

Sala: “Rifugiati, studenti e manager. Milano apre le porte a tutti quanti”

Il sindaco meneghino riceverà la Legione d’Onore: voglio una città internazionale sul modello della Germania

MILANO – Una città internazionale che guarda alla Germania per la gestione degli immigrati e a Londra per il business. Questa è la Milano che ha in mente Beppe Sala, da sei mesi sindaco di una città che sembra non avere più rivali. Seduto a una grande scrivania quadrata, portata dal suo ufficio di Expo e funzionale al lavoro di squadra, Sala si muove agilmente tra palmari e tablet e un computer a doppio schermo. Un milanese primus inter pares tra milanesi indaffarati.

LEGGI ANCHE – L’esercito dei migranti fantasma in giro per l’Italia

Sala, ha visto cosa è accaduto a Gorino?  

“Ciò che è successo a Gorino è una brutta pagina per il nostro Paese. Poi io mi posso anche sforzare capire la gente che magari non viene informata a dovere e a volte viene solleticata dalla politica peggiore, ma certe cose rimangono incomprensibili”.

Perché a Milano non ci sono mai state barricate contro gli stranieri?  

“Perché noi li consideriamo una potenziale risorsa. Accogliamo gli stranieri, che siano immigrati o rifugiati, studenti o manager. E’ una vocazione che fa grande questa città, qui si respira un senso di integrazione e tolleranza che sono antiche tradizioni di Milano: bisogna far rispettare le regole ma essere aperti e tolleranti è sempre un vantaggio. Non si può parlare di immigrati quando danno fastidio e di cittadini esteri quando fa comodo. Sono due facce della stessa medaglia. Bisogna accettarle entrambe”.

Si fa in fretta a parlare di accoglienza quando però non li hai sotto casa…  

“E allora guardiamo i numeri: Milano attualmente ospita 3.700 migranti, proporzionalmente ne abbiamo più di chiunque altro. Se la media della percentuale di migranti in Italia è dell’8/9 per cento per numero di abitanti, a Milano siamo al 18 per cento”.

Una risorsa o un problema?  

“Possono diventare una risorsa se vengono messe in atto misure che facilitino la loro integrazione. Oggi i migranti vengono scaricati ai comuni ma a monte manca un piano preciso. Noi guardiamo alla Germania dove fanno sì che imparino la lingua e gli danno un lavoro, a cifre non alte. Dopodiché li verificano: se funzionano e vedono che hanno trasformato i diritti in doveri, li tengono, sennò se ne devono andare”.

Mentre da noi non se ne va nessuno…

“Ma chi se ne deve andare? Tecnicamente chi non ha diritto ad avere lo status di rifugiato. Ricordiamoci che a volte il nostro iper garantismo, diventa un ostacolo. Ci vogliono tre gradi di giudizio per decidere se uno deve andarsene, anche se non ha requisiti per restare. Alla fine passano due o tre anni per chiudere una pratica. E questo non va bene”.

Dopo la Brexit , lei ha chiesto che l’agenzia internazionale del farmaco si trasferisse in città. Ma davvero Milano può aspirare a diventare come Londra? 

“Certo, non nascondo che è un modello che mi piace, ma, appunto, anche lì il segreto è nell’integrazione. È appena il caso di ricordare che l’attuale primo cittadino della capitale inglese, Sadiq Khan, è di origini pachistane e musulmano. Qui noi abbiamo 70 mila musulmani che vivono e lavorano e la più importante comunità cinese italiana. Non a caso in consiglio comunale già siede, nelle file Pd, una cittadina musulmana. Comunque tornerò a Londra settimana prossima. C’è un’idea che vorrei studiare”.

Quale?  

“Lavorano sulla promozione della città attraverso una società pubblico-privata, la London and partners, che fa tre cose: promuove turismo, Università e attrazione degli investimenti. Potrebbe essere il cuore anche della promozione di Milano”.

Ultimamente Milano viaggia col turbo: qual è il segreto?  

“La sua vocazione internazionale, l’ho detto. A Milano ci sono circa 250 mila studenti universitari, di cui l’11 per cento stranieri e tre su quattro extra europei: sono un’enorme opportunità. Sto puntando a mettere Milano nel circuito delle città che contano nel mondo. Già facciamo parte del C40, il pool delle città più importanti che si incontreranno presto a Città del Messico. L’ambasciatrice palestinese mi ha invitato alla basilica della natività di Betlemme la notte di Natale e ci andrò. Sono modi per promuovere la Milano internazionale. È questo il senso politico che intendo dare al mio mandato”.

Ma con chi si vuole confrontare Milano? Con Roma, Torino?  

“Guardi Milano vuole fare concorrenza ad altre città straniere. Il milanese ragiona così: o vivo a Milano oppure mi trasferisco all’estero. Qui non è che tassisti, commercianti e ristoratori possono vivere solo dei consumi dei milanesi. Dobbiamo attrarre turismo, trovare nuovi modelli di business…”.

Milano-Torino: fratelli coltelli?  

“No, no. A parte i buoni rapporti che ho con Chiara Appendino, io credo che partendo da MiTo queste due città non possano che collaborare. Vorrei che lavorassimo insieme per esempio sulla promozione e il turismo”.

Intanto però vi siete portati via il Salone del Libro…  

“Al di là che si è trattato di un’iniziativa degli editori e non dell’Amministrazione, la verità è che il costo del Salone a Milano era decisamente inferiore rispetto al Lingotto ed è un dato che non si può ignorare”.

Lei riceverà il 2 novembre da Parigi la Legion d’Onore, motivo?  

“Un riconoscimento per il lavoro svolto in Expo che voglio condividere con tutta la città”.

Che effetto le fa scoprire adesso che alcune società erano infiltrate dalla criminalità mafiosa?

“Quella delle infiltrazioni mafiose purtroppo è una realtà del Nord, inutile nasconderlo. Ma tutto ciò non inficia un grande evento come Expo a cui le imprese italiane hanno dato grande contributo. Le procure hanno acceso i loro fari, prima durante e dopo, come si vede dalle ultime iniziative”.

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Torna l’incubo terremoto: potrebbe essere una “faglia dormiente” che si è risvegliata

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Due violente scosse con epicentro tra l’Umbria e le Marche risvegliano l’incubo del terremoto nel Centro Italia. Il sisma ha provocato numerosi crolli costringendo centinaia di persone a lasciare le abitazioni e trascorrere la notte sotto la pioggia. Danni sono stati registrati anche ad Amatrice e nelle zone colpite dal terremoto di agosto. Secondo gli scienziati non si è trattato di scosse di assestamento ma di un nuovo terremoto. Come spiega Mario Tozzi potrebbe essere una “faglia dormiente” che si è risvegliata.

L’incubo della faglia dormiente

Nelle prima ore successive al sisma non eravamo sicuri di quale fosse stata la struttura profonda della crosta terrestre che avesse provocato il terremoto di Castelsantangelo sul Nera. In particolare se non si potesse trattare di una scossa di replica in qualche modo collegata al terremoto di Amatrice del 24 agosto. Ma la scossa che è arrivata in serata (se non legata addirittura a un altro, nuovo sisma) sembra togliere ogni dubbio: probabilmente si tratta di una nuova struttura, cioè l’attivazione di una faglia finora dormiente.

Nel primo caso si sarebbe trattato di una scossa anomala per magnitudo, ma comunque nella scia delle repliche del terremoto di agosto, repliche che, lo ricordiamo, possono durare, e dureranno, ancora per mesi. Nel caso dell’attivazione di un’altra faglia, invece, la situazione può comportare anche ulteriori eventi di magnitudo paragonabile a quel 5,4 Richter calcolato per la prima scossa. O anche di maggiore entità. Si tratta cioè di quella «coppia sismica» che è tipica nei terremoti dell’Appennino centrale e meridionale e che già si era avvertita durante il terremoto del 1997 a Colfiorito. Ma anche il terremoto del 24 agosto aveva avuto una prima scossa di magnitudo 6,0 Richter alle 3.36 del mattino e una successiva, sotto Norcia, di magnitudo 5,8. Ed effettivamente di questo sembra si sia trattato, almeno allo stato attuale delle conoscenze. Un effetto «doppietta» che conoscevamo e che paventavamo.

Si tratta di terremoti che possono provocare danni gravi, proprio per via del fatto che insistono su edifici e infrastrutture già danneggiati dalla prima scossa, cioè molto più vulnerabili. Cosa che accadde alla famosa vela di Cimabue, all’interno della basilica di San Francesco ad Assisi, con la scossa della mattinata successiva alla prima e quasi della stessa entità, che uccise cinque persone e sbriciolò tutto quel settore della cupola. Questa una delle ragioni per cui in Italia centrale è indispensabile un continuo e caparbio lavoro di prevenzione sul patrimonio costruito, un lavoro che non ha bisogno di altri terremoti per partire. E questa anche una delle ragioni per cui il rischio sismico deve entrare nella nostra cultura molto più di quanto sia accaduto in passato, informandone i comportamenti e spazzando via quel fatalismo che, siamo sicuri, anche oggi verrà invocato.

Non c’è nessuna natura assassina che se la prende, implacabile, con chi è già colpito, ma solo la nostra ostinazione a non voler tener conto che l’Italia è fatta di borghi e di faglie, di monumenti e terremoti, entrambi parte fondante del nostro Paese. Ci vorrà poi qualche tempo per capire bene quanto il terremoto di Amatrice abbia, eventualmente, innescato una specie di effetto domino che abbia poi attivato segmenti di quella stessa faglia già attivata o nuove faglie. Da tempo alcuni geologi ritengono che le faglie «si parlino», anche se questo varrebbe soprattutto per i terremoti di magnitudo elevata, superiore a 7,5 Richter, potenzialmente in grado di attivare interi settori di crosta terrestre. Per il momento l’ipotesi che un terremoto di magnitudo medio-bassa possa innescare altri sismi e attivare altre faglie è ancora solo un’ipotesi.

Le rocce caricano energia quotidianamente nelle profondità della Terra e poi la scaricano, saltuariamente, nei terremoti. Non dappertutto, però: in Italia conosciamo bene le regioni a rischio, quelle dove sono presenti faglie sismogenetiche, cioè in grado di generare sismi. Solo che queste faglie non emergono spesso in superficie e quindi sono difficili da studiare. Faglie e magnitudo sono da un paio di mesi entrate anche nel linguaggio quotidiano, dopo il terremoto di Amatrice, e forse qualche maggiore elemento di informazione è entrato a far parte della cultura del rischio naturale, tradizionalmente scarsa nel nostro Paese. Ciononostante, vista l’ondata di terrore che si è sparsa in tutta l’Italia centrale per questi eventi, si rimane sempre sorpresi di quanta paura faccia un terremoto e quanta poca ne faccia una casa costruita male, la sola che procura vittime e danni.

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VIDEO ViViCentro – Chiriches: “C’è un po’ di stanchezza, giocano ogni tre giorni ed è dura!”

Queste le sue parole

Il Napoli batte l’Empoli per 2-0 grazie ai gol di Mertens e Chiriches e prosegue nella sua corsa. Al termine del match giocato allo stadio San Paolo, in mixed zone e ai nostri microfoni, è intervenuto Vlad Chiriches, difensore azzurro.

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino

Pescara – Atalanta: le impressioni dei due tecnici al termine del match

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Dopo la paura per le scosse di terremoto, con il match tra Pescara e Atalanta che è stato sospeso alla mezz’ora del primo tempo visto il fuggi fuggi generale che il sisma aveva generato nella folla presente ad assistere il match, e nonostante le proteste della curva nord, che ha lasciato vuoto lo spicchio centrale del settore, la partita è alla fine ripresa, lasciando in dote al Pescara una pesante sconfitta, ed all’Atalanta un’importante vittoria che lancia i bergamaschi al sesto posto in classifica.

Ecco le dichiarazioni rilasciate dai 2 tecnici al termine del match. Il primo a parlare è Gritti, il quale ha sostituito Gasperini, in tribuna per via di una squalificata: “Abbiamo giocato un buon match contro un’ottima squadra, che in classifica ha meno punti di quelli che merita veramente. Il Pescara ha espresso sempre un buon calcio, nelle precedenti partite, creando sistematicamente 4 – 5 palle goal. Oggi gli abbiamo reso la vita difficile, perché siamo riusciti a pressarli alti, e non gli abbiamo permesso di giocare con il loro solito fraseggio, non concedendogli praticamente nessuna chance di segnare. La vittoria è sicuramente meritata. Sono soddisfatto del nostro sesto posto, perché il nostro impegno e i nostri sacrifici sono ripagati dai risultati, dopo un avvio difficile. Cercheremo di continuare su questa strada per toglierci altre soddisfazioni.”

Certamente meno entusiasta, il tecnico del Pescara, Massimo Oddo: “Oggi non abbiamo giocato e non abbiamo portato a casa punti. Nelle scorse gare, abbiamo espresso un buon calcio, ma lo stesso siamo tornati a casa a mani vuote. La nostra non è una squadra che si può snaturare. Siamo fatti per giocare al calcio, e non per difenderci. La scossa di terremoto non ci ha distratti, dal momento che eravamo tutti concentrati sul match. Abbiamo preso goal su azione di calcio d’angolo, dopo che eravamo riusciti a gestire in diverse circostanzi i lori tiri dalla bandierina. Se alcuni calciatori non sono qui a Pescara, c’è per ognuno di loro un motivo valido. I fischi ce li siamo meritati, è vero, come è anche vero che il pubblico, forse, sarebbe potuto essere un po’ più clemente con noi, dal momento che l’impegno mio e dei miei ragazzi è sempre massimo. Ora ci attende una serie di gare difficili (Milan, Empoli, Juventus, Roma ndc), ma noi affronteremo queste squadre con grande impegno ed entusiasmo.”

CHRISTIAN BARISANI

Ultim’ora sisma: alle 23.42 nuova scossa di magnitudo 4.6. Colpita Camerino, nessuna vittima

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Sisma. La terra trema ancora sotto la terza scossa di terremoto registrata alle 23.42 e avvertita in tutto il centro Italia

Alle 23.42 la terra del centro Italia ha tremato ancora cagionando danni alle case ma non alle persone. Non ci sono infatti vittime né feriti gravi come conseguenza diretta del sisma.

Dalle 19.11 sono state registrate circa 60 scosse localizzate al confine tra Marche ed Umbria, una catena di eventi sismici che hanno continuato ad allertare i residenti dei comuni colpiti.

Chiuso il centro storico di Ussita dove sono segnalati i crolli di moltissimi edifici. Il sindaco di Ussita lancia il suo grido di allarme in diretta tv, dopo la terza scossa sono crollate molte case e annuncia: “Il nostro Paese è finito!”. Proprio come Cumuli o Amatrice, spazzati via dal terremoto del 24 agosto scorso. Ma in questo caso fortunatamente non ci sono vittime, nonostante l’intensità del magnitudo abbastanza elevata, la portata di questo sisma è meno drammatica del previsto.

Anche Camerino, nota città universitaria in provincia di Macerata, è stata colpita da una violenta scossa di terremoto che ha distrutto il campanile della chiesa del paese, sono molti gli edifici danneggiati in molte frazioni ma non si registrano al momento vittime, molte persone avevano infatti abbandonato le proprie abitazioni già dopo la prima scossa. Intanto la terra continua a tremare sotto i piedi di quanti sono in strada sotto la pioggia battente, alla ricerca di un posto sicuro dove trascorrere questa notte di paura.

Il sindaco di Camerino assicura che la città dello studente è stata costruita con tutti i parametri antisismici, sembra infatti che in quella parte della città non ci siano stati crolli e che gli studenti non corrano alcun rischio.

In via precauzionale domani resteranno chiuse tutte le scuole dei comuni colpiti dal sisma.

Maria D’Auria

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Mertens a Sky: “Stiamo facendo bene e dobbiamo continuare così anche contro la Juventus”

Dries Mertens ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della vittoria contro l’ Empoli. Ecco quanto evidenziato:

“Dobbiamo continuare così, stiamo lavorando bene e abbiamo un grande gruppo. Se perdiamo sabato non va bene. Sto imparando a giocare in questa nuova posizione, mi trovo bene ma spero che tornino presto gli altri perché c’ è bisogno di tutti.
Juventus-Napoli? Sabato vogliamo dimostrare tutto il nostro valore come in ogni partita”.

SASSUOLO ROMA 1-3| Ribaltone della Roma nella ripresa, infortunio per Florenzi

Quarta vittoria consecutiva per la Roma che nella ripresa batte il Sassuolo al Mapei Stadium per 3 a 1. Doppietta di Dzeko, chiude Nainggolan. Infortunio per Florenzi.

Roma- La Roma incontra al Mapei Stadium il Sassuolo, terzo in classifica, nella 10^ giornata di campionato. Dopo il vantaggio del Sassuolo dopo circa 10 minuti di gioco, la Roma colpisce e affonda l’avversaria nel secondo tempo. Una gara avvincente in cui è stato decretato il primato di cannoniere in classifica per Edin Dzeko, uomo partita di questo match che riesce a ribaltare il risultato nella ripresa segnando prima il gol del pareggio e poi guadagnandosi un rigore trasformato al 75’. Nainggolan congela la vittoria con un formidabile gol al 77’ ma l’infortunio grave di Florenzi a fine gara, smorza l’entusiasmo dei tifosi: il centrocampista romano esce dolorante dal campo per un brutto movimento dell’articolazione del ginocchio (trauma distrattivo distorsivo) che pare lo terrà fuori per lungo tempo dai campi di calcio. 

Primo tempo

Inizio aggressivo del Sassuolo che prova a pressare la Roma per i primi 10 minuti della gara. Al 10’ buona occasione per i giallorossi con Dzeko che verticalizza per Salah sulla fascia sinistra, l’egiziano prova la conclusione ma non centra la porta.

Al 12’ vantaggio del Sassuolo con Cannavaro che lasciato solo, entra in area e trova la zuccata vincente battendo Szczesny.

Sassuolo Roma 1-0

Arriva la reazione della Roma: assist di Salah nell’area piccola per Dzeko ma il tiro viene intercettato. Al 28’ parte un bolide di Nainggolan da fuori area che colpisce clamorosamente la traversa! La Roma aggredisce con forza, non ci sta a subire la sconfitta.

Al 30’ ammonito Mazzitelli.

Al 43’ grande occasione per Dzeko che servito da Emerson, cade all’indietro calciando di piatto sinistro, ma ancora una volta la palla si stampa sulla traversa!

Secondo tempo

Nella ripresa la Roma è più cinica e determinata. Al 56’ Salah mette in mezzo per Dzeko che si fa trovare pronto, scatta in avanti, controlla bene la palla e con un diagonale rasoterra di sinistra, batte Consigli piazzando il gol del pareggio!

Sassuolo Roma 1-1

Al 62’ grande azione di Salah che tutto solo, palla al piede, s’invola nella porta avversaria e supera il portiere, giunge al tiro ma Defrel accelera e riesce letteralmente a togliere la palla dalla porta!!!

La roma non demorde ed è sempre più insistente. Al 75’ arriva il sorpasso della Roma: Lirola atterra Edin Dzeko in area,  l’arbitro assegna il rigore che viene calciato in maniera impeccabile dal bosniaco, è il sorpasso della Roma!

Sassuolo Roma 1-2

Edin Dzeko che ora sembra completamente sbloccato: suo il primo gol, suo il rigore e il vantaggio conquistato.

Al 77’ Nainggolan dà il colpo di grazia: El Shaarawy dalla sinistra calcia un potente diagonale respinto in tuffo dal portiere ma Nainggolan, smarcato, si avventa sulla palla e dai 5 metri insacca la terza rete!

Sassuolo Roma 1-3

All’82’ serio infortunio per Florenzi che esce in barella dolorante mentre si porta le mani al volto. Viene comunicato un trauma distrattivo discorsivo al ginocchio per il centrocampista romano.

Entra Capitan Totti che sostituisce l’infortunato Florenzi.

Nei 5 minuti di recupero il Sassuolo tenta l’assalto per una disperata risalita, ma la gara si chiude con l’ultima azione d’attacco della squadra di Spalletti: Totti che verticalizza per Dzeko pronto alla conclusione, ma Cannavaro mura l’azione. Il match si chiude con una meritata vittoria dei giallorossi, la quarta consecutiva.

Maria D’Auria

IL TABELLINO

Sassuolo: Consigli; Gazzola (73′ Lirola), Cannavaro, Acerbi, Peluso; Mazzitelli, Pellegrini; Politano, Defrel, Adjapong (79′ Ricci); Matri (63′ Biondini)
All. Di Francesco.

ROMA: Szczesny; Florenzi (85′ Totti), Manolas,  Fazio, Emerson; De Rossi, Strootman (69′ Paredes); Nainggolan, Salah, El Sharaawy (79′ Rudiger); Dzeko.
A disp.: Alisson, Lobont, Juan Jesus, Grossi, Gerson, Soleri, Iturbe
All. Spalletti

Arbitro: Damato di Barletta. 

Reti: 12′ Cannavaro, 57′, 75’ (R) Dzeko, 77’ Nainggolan

Ammoniti: Mazzitelli, Pellegrini (S)

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Sconcerti: “Grande vittoria del Napoli, ma arrivano brutte notizie dalla classifica”

Le parole di Mario Sconcerti

Mario Sconcerti, giornalista del Corriere della Sera, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Rai Sport, soffermandosi sulla situazione attuale del campionato di Serie A: “Il Napoli ha giocato una grande gara, ha meritato di vincere. La brutta notizia per gli azzurri arriva dalla Roma, infatti i giallorossi hanno dato grande prova di forza battendo fuori casa il Sassuolo. Sono certo che Napoli e Roma contenderanno lo scudetto alla Juventus”.

Sarri: “Male l’attacco i primi 20 minuti, Dries deve giocare come sa”

Sarri ai microfoni di Premium Sport

Al termine di Napoli-Empoli, ai microfoni di Premium Sport, è intervenuto il tecnico del Napoli, Maurizio Sarri, il quale ha dichiarato: “Abbiamo fatto una buona partita, la palla girava molto lentamente nel nostro settore sinistro nei primi 20 minuti. Dobbiamo crescere sul piano dell’attenzione, la squadra sta giocando bene, ma finisce per concedere qualcosa in frangenti in cui sembra mentalmente vuota. Abbiamo creato tantissimo e se si escludono quei dieci minuti nella ripresa abbiamo concesso anche poco. C’è da lavorare, in questo momento non abbiamo attaccanti di ruolo e dobbiamo adeguarci. La squadra viaggia a 2 punti di media a partita, a fine luglio ha perso il miglior cannoniere di tutti i tempi nei campionati italiani e a settembre ha perso il suo sostituto, più Gabbiadini per un paio di partite, per cui il rendiconto mi sembra di ottimo livello. Del tridente non mi sono piaciuti i primi venti minuti, Mertens non può fare il centravanti a tutti gli effetti, deve giocare con le sue caratteristiche. La produzione è stata di buon livello, la capacità realizzativa un po’ meno. Reina? Un campione dal punto di vista sportivo e umano. Ha un grande cuore, grande partecipazione, mi aspettavo che reagisse subito su questi livello. Sono sempre contento di averlo in porta. Fischi ad Insigne? Non li ho sentiti sinceramente. Il borbottio quando uno perde la palla succede a tutti, non solo a Lorenzo. Ha vissuto un momento poco felice, in questo momento non trova la porta, ma può capitare. Non si sta esprimendo in base al suo potenziale, ma ha intrapreso la strada giusta. L’anno scorso contro di noi la Juventus giocò in una maniera inusuale, per cui non rappresenta un riferimento dal punto di vista tattico. Sappiamo di affrontare la grande favorita, ma vorrei una squadra dalla faccia tosta che vada lì a giocare”.

Chiellini: “Col Napoli gara importante, ci vorrà calma”

Chiellini su Juventus-Napoli

Giorgio Chiellini, al termine di Juventus-Samp, ha commentato:  “Fa sempre piacere far gol, ma la cosa importante di questa gara è il segnale che abbiamo dato ad inizio gara. Non siamo una squadra con la pancia piena, il primo quarto d’ora ne è la dimostrazione. I due attaccanti stasera hanno fatto vedere cosa vuol dire essere la Juventus, ci hanno dato una mano fino al 90°. Con il Napoli sarà una gara importante, una vittoria sarebbe importante ma bisogna affrontare la sfida con calma consapevoli che dobbiamo ancora migliorare qualcosa. La cosa importante è che c’è ancora la voglia di vincere”.

Napoli-Empoli, record negativo di spettatori al San Paolo

Non il pubblico delle grandi occasioni presente stasera al San Paolo nel turno infrasettimanale contro l’ Empoli. I dati ufficiali parlano 15.912 paganti e un incasso di 346.975,70 euro. Record negativo in questa stagione ma non solo: si tratta del più basso dell’ era De Laurentiis in Serie A.

Martusciello: “Abbiamo creato qualche problema al Napoli, ma qui corri a vuoto”

Martusciello ai microfoni di Premium

Al termine di Napoli-Empoli, è intervenuto, in conferenza stampa, il tecnico dell’Empoli Martusciello, il quale ha dichiarato: “Un po’ di positività per la mia squadra. Giochiamo da quattro anni così, gli interpreti sono cambiati solo dietro, ma dobbiamo migliorare in zona gol. Due gol in campionato? Quasi me ne vergogno, ma abbiamo creato delle opportunità ma senza concretizzare. Purtroppo è una stagione così, bisogna stringersi, fare quadrato. Tonelli? Se Il Napoli se l’ha acquistato ci vede valori importanti, non solo fisici. E’ cresciuto molto negli ultimi anni, sa fare entrambe le fasi, è molto fisico ma sa giocare anche a calcio. IL Napoli ha avuto delle occasioni. Abbiamo perso due palle in costruzioni, è arrivato un gol diretto e poi uno sull’angolo seguente. Ci sta, qui corri tanto a vuoto, ma la squadra ha creato anche qualche grattacapo al Napoli”.

Chiriches a Kiss Kiss: “Vittoria importante, a Torino serve la migliore prestazione”

Vlad Chiriches, autore del gol del 2-0, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli al termine della gara contro l’ Empoli:
“Dopo il primo gol abbiamo avuto un leggero calo, non abbiamo espresso più il nostro gioco. L’ Empoli ha pressato molto, il secondo gol è arrivato in un momento importante. C’ è un po’ di stanchezza perché giochiamo ogni tre giorni, non possiamo sempre esprimerci al massimo. Vittoria importante per la classifica, contro la Juve servirà una grande prestazione”.

Ssc Napoli: “Successo con l’Empoli, Mertens fa 150”

il Napoli commenta così la vittoria della squadra

Napoli – Il Piccolo Principe Dries e il Conte Vlad. Il Napoli batte l’Empoli con due tocchi di campana e conquista il secondo successo consecutivo in campionato. Mertens prima celebra le 150 presenze in azzurro e poi festeggia con il gol che apre la serata. Chiriches segna la prima rete in stagione e si mette la palla sotto la maglia per fare il pancione in onore della prossima paternità. Va così nella settimana che annuncia la febbre del sabato sera. Allo Stadium c’è Juventus-Napoli, nel week end che anticipa il brivido di Halloween nella notte delle streghe. Gli Angeli Azzurri a casa della Signora per una sfida di passione, tradizione e storia…

Fonte: Ssc.Napoli

De Canio: “Lo avete distrutto, stasera ha salvato la squadra”

Le parole di De Canio

Luigi De Canio, ex allenatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di Campania Sport trasmissione in onda su Canale 21, soffermandosi sulla vittoria degli azzurri sull’Empoli: “E’ una vittoria importante, il Napoli ha dominato in questa partita, ma ad un certo punto ha rischiato di subire la reazione dei toscani. I miei complimenti vanno a Pepe Reina, che a mio modo di vedere è stato criticato ingiustamente, stasera, ha letteralmente salvato il Napoli”.

CLASSIFICA – Il Napoli scavalca il Milan e raggiunge la terza posizione a meno 4 dalla Juventus

Vittoria importante per il Napoli che grazie al 2-0 sull’ Empoli raggiunge il terzo posto scavalcando il Milan. Vittorie anche per Juventus e Roma, bianconeri in testa alla classifica. Juve che sabato ospiterà proprio la squadra di Maurizio Sarri staccata di quattro lunghezze. Ecco la classifica momentanea:

 

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Mertens: “Oggi contava solo la vittoria, adesso testa a Torino”

Mertens ai microfoni di Premium

Ai microfoni di Premium Sport, è intervenuto il man of the match di Napoli-Empoli, Dries Mertens, il quale ha dichiarato: “Abbiamo fatto una buona partita a Crotone e oggi volevamo continuare, era importante per arrivare al massimo al match con la Juventus. 150 presenze? Spero che ce ne siano tante altre. Oggi contavano i tre punti, ora testa alla Juve. Bisogna guardare partita dopo partita, ora pensiamo a sabato e vogliamo vincere. Scherzo a Higuain? No, al massimo uno schiaffo! (ride, ndr). Sul campo non esistono amici, sarà una gara importantissima”.

Pescara – Atalanta 0 – 1: la Dea sbanca Pescara e vola in classifica

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Al termine di una gara certamente non spettacolare, caratterizzata da una sospensione alla mezz’ora del primo tempo per le scosse di terremoto che hanno interessato il centro dell’Italia, oltre che dalla forte pioggia, è l’Atalanta ad aggiudicarsi la gara salvezza disputata a Pescara. La Dea ha interpretato al meglio il match, ed ha anche approfittato di un Pescara più sottotono del solito. Match winner, Mattia Caldara, che nel secondo tempo ha trovata la rete della vittoria per la Dea, che ora vola in classifica al settimo posto. Torna, invece, con le pive nel sacco il Pescara, che rimane ancora nelle zone caldissime della graduatoria.

LA CRONACA

Pescara – Atalanta, è il match valido per la decima giornata di andata del campionato di serie A. Orobici euforici dopo il successo per 2 – 1 sulla sempre più deludente Inter, nell’ultimo turno di campionato, e con 13 punti in classifica. Situazione opposta in casa Pescara, con gli abruzzesi che nell’ultimo match di campionato sono usciti sconfitti con il punteggio di 3 – 1 dalla Dacia Arena di Udine. 7 i punti in classifica per la formazione di Massimo Oddo, alla disperata ricerca della prima vittoria stagionale, per tirarsi fuori dalle zone basse della graduatoria.

4 – 3 – 2 – 1 il modulo scelto da Oddo, con il rientrante Manaj nel ruolo di falso centravanti. Gasperini, assente in panchina per squalifica, opta, invece, per il 3 – 4 – 1 – 2: Paloschi e Gomez sono le due “bocche di fuoco” avanzate. Arbitra Guida di Torre Annunziata, in una serata umida e piovosa.

Al 7′ ci prova per l’Atalanta Dramè, ma il suo tiro dalla distanza finisce alle stelle. La partita stenta a decollare, dal momento che entrambe le squadre commettono diversi errori, soprattutto in fase di possesso. Al 21′ timido tentativo del Pescara, con un colpo di testa di Menaj, che si spegne sul fondo. Al 23′ grosso pericolo scampato dal Pescara: punizione di Dramè sulla sinistra, terzo tempo di Zukanovic che sfiora il palo di Bizzarri. Al 32′ la partita viene sospesa per una forte scossa di terremoto. La gara viene ripresa dopo 2′.

Al 40′ Atalanta ancora vicina al goal del vantaggio: Caldara colpisce la traversa con un gran tiro dalla distanza. Aumenta l’intensità della pioggia a Pescara.

Il secondo tempo riprende regolarmente, ma non senza qualche fondato timore, per lo sciasme sismico che imperversa sul centro dell’Italia, mentre il nubifragio sembra essersi placato. Diversi spettatori hanno abbandonato lo stadio nel frattempo.

La seconda frazione si disputa su di un campo inzuppato, al limite della praticabilità.

Al 60′ ottima combinazione Kurtic – Conti, con l’ex Lanciano che viene chiuso in corner. Dagli sviluppi dello stesso, il terzo tempo di Mattia Caldara batte Bizzarri per l’1 – 0 orobico. Al 68′ Atalanta vicina al raddoppio con Kurtic, il cui tiro finisce fuori target. A Pescara è sempre la Dea a menare la danza: il tiro di D’Alessandro al 72′ non centra il bersaglio grosso.

Al 73′ fiammata del Pescara con Caprari, che si disimpegna molto bene in area, ma con Konko che riesce a salvare la sua squadra in corner. Gli ultimi minuti di gara vedono il Pescara impegnato in un disperato forcing finale alla ricerca della rete del pari, che non produce alcun effetto. All’Adriatico – “Cornacchia” finisce con il risultato di Pescara – Atalanta 0 – 1.

PESCARA 4 – 3 – 2 – 1, Bizzarri, Crescenzi, Campagnaro, Fornasier, Biraghi (dal 77′ Mitrita), Memushaj (dal 58′ Cristante), Brugman (dal 63′ Pepe), Aquilani, Zampano, Caprari, Manaj. All. M. Oddo.

ATALANTA 3 – 4 – 1 – 2, Berisha, Konko, Caldara, Zukanovic, Conti, Kessie (dall’83’ Gagliardini), Freuler, Dramè, Kurtic, Paloschi, Gomez (dal 52′ D’Alessandro). All. G. Gasperini.

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata

RETI: 60′ Caldara

AMMONITI: Conti, Konko, Campagnaro, Biraghi, Gagliardini

CHRISTIAN BARISANI

Nuova scossa di terremoto nelle Marche: crolli e 2 feriti a Visso in provincia di Macerata

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Nuova scossa localizzata ad Ussita (Macerata): scene di panico, tutti al buio e gente in strada. Due feriti per crollo di un controssoffitto

Nelle Marche, alle 21.14, è stata registrata una nuova scossa di terremoto di magnitudo 5.9 alla profondità di 8,4 chilometri, epicentro localizzato nella zona di Ussita (Macerata), tra Visso e Castelsantangelo sul Nera. Ed è a Visso che si segnala la presenza di 2 feriti per il cedimento di un controsoffitto e il crollo di alcune abitazioni. Malore anche in una casa di riposo di Ussita dove un’operatrice ha accusato una crisi cardiaca in seguito alla scossa sismica.

Le zone interessate dal sisma, Castelsantangelo sul Nera, Ussita, Visso (in provincia di Macerata) e Preci (in provincia di Perugia), sono piccoli comuni in cui si segnalano i principali crolli e dove manca l’elettricità.

Scosse e scene di panico anche nei comuni già colpiti di Cumuli ed Amatrice dove ci sono stati nuovi crolli. A Norcia, dove risulta danneggiata la Chiesa di Santa Maria delle Grazie, circa 200 persone hanno trovato rifugio nei centri di accoglienza.

Centinaia di auto bloccate sulla Salaria, la strada statale 4 Salaria ad Arquata del Tronto è stata chiusa al traffico dalla Protezione Civile: si erano già riscontrati dei problemi in seguito alla scossa delle 19,11 dove erano franati alcuni massi nella strada.

In caso di emergenza chiamare i seguenti numeri:

Protezione civile nazionale 800.840.840

Sala operativa della Protezione civile della Regione Lazio 803.555

Maria D’Auria

copyright-vivicentro

Napoli-Empoli, i voti di Vivicentro: Mertens c’è!

Questi i voti di Vivicentro.it

Il Napoli ha affrontato allo stadio San Paolo l’Empoli nel turno infrasettimanale di campionato. Questi i voti di Vivicentro.it:

Reina 6.5, Maggio 5.5, Chiriches 6.5, Koulibaly 6, Ghoulam 6, Allan 6, Jorginho 6, Zielinski 6.5, Callejon 6.5, Mertens 7, L. Insigne 6. A disp. Sepe, Rafael, Hysaj 6, Strinic, Giaccherini, Hamsik 6, Maksimovic, Rog, Diawara 6, Tonelli, El Kaddouri, R. Insigne. All. Sarri 6

dal nostro inviato al San Paolo, Ciro Novellino