Rapporto dell’associazione sui conti pubblici. Il costo per pensioni e previdenza subirà un incremento di 40,3 miliardi ed eroderà gli 11,3 miliardi di risparmi sul fronte degli interessi per bot e btp. Più aumenti per i consumi della pubblica amministrazione (+4,6 miliardi) rispetto a quelli per gli investimento in grandi opere (+3,3 miliardi): più sprechi, meno infrastrutture. In arrivo una stangata da 75 miliardi: le entrate complessivamente sfonderanno il muro degli 800 miliardi. Gettito tributario da 493 miliardi del 2016 a 530 del 2019 (505 miliardi nel 2017 e 518 nel 2018). Pressione fiscale in aumento al 42,2%
Niente spending review sul bilancio pubblico: la spesa crescerà di oltre 30 miliardi nei prossimi tre anni. A pesare sull’aumento delle uscite dalle casse dello Stato sarà soprattutto la spesa per pensioni e previdenza, in salita di oltre 40 miliardi, che eroderà gli 11 miliardi di “tesoretto” dello spread, vale a dire il risparmio sul fronte degli interessi su bot e btp. Saliranno di 3,3 miliardi le uscite per investimenti e di 4,6 miliardi quelle per i consumi della pubblica amministrazione: più sprechi, meno grandi opere e infrastrutture. Questi i dati principali di un’analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo la quale ci sarà anche una stangata fiscale da oltre 75 miliardi. Tra il 2017 e il 2019 le tasse cresceranno costantemente, passando dai 493 miliardi del 2016 ai 505 miliardi del 2017, ai 518 miliardi del 2018 e ai 530 miliardi del 2019. La pressione fiscale si attesterà per tutto il triennio in esame al 42,2% superiore al 42,1% dell’anno in corso. Sono le imposte indirette (la principale è l’Iva) che “garantiranno” il maggior gettito aggiuntivo con un aumento complessivo di 80,5 miliardi; le indirette cresceranno di 3,3 miliardi, mentre caleranno di 8,3 miliardi gli altri tributi in conto capitale. E le entrate generali dello Stato sfonderanno il muro degli 800 miliardi.
Secondo l’analisi dell’associazione, realizzata sulla base della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza approvata il 27 settembre dal governo, la spesa pubblica crescerà complessivamente di oltre 30 miliardi nel prossimo triennio. Sull’aumento incide in particolare l’incremento di 26,9 miliardi delle spese correnti che passeranno dai 768,6 miliardi del 2016 ai 768,9 miliardi del 2017 ai 775,8 miliardi del 2018 ai 788,1 miliardi del 2019: in questo comparto si registrerà una variazione negativa di 1,2 miliardi delle spese per gli stipendi dei dipendenti pubblici che dai 162,9 miliardi del 2016 passeranno ai 162,4 miliardi del 2019; gli acquisti per beni e servizi saliranno di 4,6 miliardi dai 133,4 miliardi del 2016 ai 137,1 del 2019; su di 40,3 miliardi le uscite per pensioni e previdenza (339,4 miliardi nel 2016, 360,9 miliardi del 2019); la spesa per interessi passivi sul debito (bot e btp) frutterà invece un tesoretto da 11,3 miliardi (il costo per il servizio del debito scenderà in tutto il triennio: 66,4 miliardi nel 2016, 63,5 miliardi nel 2017, 62,5 miliardi nel 2018, 61,9 miliardi nel 2019). Lieve aumento per la spesa per investimenti che salirà di 3,3 miliardi dai 58,2 miliardi del 2016 ai 59,7 miliardi del 2017 ai 59,8 miliardi del 2018 ai 58,5 miliardi del 2019. Complessivamente, considerano la variazione di ciascun anno del triennio in esame rispetto al 2016, l’aumento delle uscite sarà di 30,2 miliardi: dagli 826,9 miliardi del 2016 si passerà agi 828,6 miliardi del 2017, agli 835,7 miliardi del 2018 agli 846,7 miliardi del 2019
Il totale delle entrate tributarie si attesterà a quota 493,1 miliardi alla fine del 2016; di questi, 248,2 miliardi sono le imposte dirette (come Irpef, Ires, Irap, Imu), 240,9 miliardi le indirette (come Iva, accise, registro) e 3,8 miliardi le altre in “conto capitale”. Si tratta di una voce del bilancio pubblico che salirà a 505,8 miliardi nel 2017, a 530,9 miliardi nel 2019. Complessivamente, considerano la variazione di ciascun anno del triennio in esame rispetto al 2016, l’aumento delle entrate tributarie nelle casse dello Stato sarà pari a 75,5 miliardi: le imposte dirette cresceranno di 3,3 miliardi, le indirette di 80,5 miliardi e le altre si ridurranno di 8,3 miliardi.
Cresceranno anche le entrate relative a contributi sociali (previdenza e assistenza): dai 219,6 miliardi del 2016 si passerà ai 222,3 miliardi del 2017, ai 230,1 miliardi del 2018, ai 239,5 miliardi del 2019. L’incremento complessivo sarà pari a 32,9 miliardi. Ne consegue che il totale delle entrate dello Stato aumenterà di 110,3 miliardi: dai 786,2 miliardi del 2016 si passerà agli 846,1 miliardi del 2019.
Nessuna variazione positiva per la pressione fiscale. Il totale delle entrate dello Stato rispetto al prodotto interno lordo si attesterà al 42,6% nel 2016, al 42,8% nel 2017, al 42,7% nel 2018 e 2019. Il quadro non migliora nemmeno se si osserva il dato “epurato” del bonus da 80 euro introdotto a partire dal 2014 e contabilizzato, ai fini del bilancio pubblico, come uscita e non come minore entrata: la pressione fiscale (al netto, dunque, degli 80 euro) raggiungerà quota 42,1% alla fine di quest’anno per poi salire e attestarsi al 42,2% per tutto il triennio successivo.




Il derby delle isole tra Real Forio e Procida termina con pareggio a reti bianche. La squadra biancoverde di Franco Impagliazzo per l’intero arco della gara ha messo in seria difficoltà il Procida,dove più volte a salvare il risultato è stato il giovane portiere Lamarra. Tante occasioni da gol create dai padroni di casa, dovuta anche alla scelta del tecnico di pressare alti gli avversari nelle proprio metà campo. “Abbiamo affrontato la partita con il piglio giusto commenta mister Impagliazzo a fine partita. La settimana scorsa ho guardato l’intera gara del Procida Calcio, contro la Sessana ed ho capito che se fossimo riusciti a pressarli alti,senza permettere loro di giocare palla da dietro con assoluta tranquillità,avremmo potuto metterli in seria difficoltà. I loro difensori infatti,sono stati sempre costretti a rilanciare la sfera. Il nostro compito era portarci sulle seconde palle e proporci con le ripartenze. Ci siamo riusciti per larga parte della gara,costruendo quattro-cinque nitide palle gol,il portiere del Procida ha fatto degli interventi stratosferici, dove è stato bravo a fermare sia Giovanni Calise che Fiorentino entrambi si sono presentati davanti a Lamarra e poi abbiamo colpito un palo. Anche il Procida ha avuto qualche occasione da gol per sbloccare la partita,ma determinata più da qualche nostra piccola disattenzione difensiva o da qualche rimpallo e non da azioni corali e manovrate”. Un risultato che comunque sta stretto,però quei 4-5 punti lasciati indietro dal Forio a questo punto pesano ancora di più,guardando le ottime prestazioni in campo della squadra. ” Dispiace, perchè oggi potevamo avere un’altra classifica. Dico però che siamo in perfetta armonia con i programmi societari e con quanto potevamo fare. Noi lavoriamo per cercare di dare la giusta mentalità diversa ad una squadra che per quello che mi raccontano negli anni scorsi era più preoccupata a guardare l’avversario ed a non giocare la partita.Per mia indole personale, sin da quando giocavo, non mi sono mai preoccupato dell’avversario. Puteolana o Real Madrid non faceva differenza, perchè uno vale l’altro. Nel momento in cui si entra in possesso di palla si deve essere coscienti di quello che si sa fare ed è importante cercare di limitare il più possibile la fase di possesso agli avversari. In queste categorie è molto importante attaccare le seconde palle,e se in rosa hai giocatori di gamba come noi che abbiamo Davide Trofa che nel secondo tempo ha fatto cinque-sei accelerazioni portandosi diversi calciatori alle spalle, se noi riusciamo a fare questo,partite su questo campo ne vinceremo anche tante”. Nonostante le ottime prestazioni su questo campo del Real Forio che gioca bene, quando non segna il bomber Saurino la squadra fa fatica a trovare il gol. “Purtroppo esistono anche episodi che ci girano contro. Oggi abbiamo creato ben sei palle gol, ma il loro portiere è stato molto bravo. Ho visto una semisforbiciata di Saurino con la palla respinta dal palo,prima di uscire dall’altra parte. Il Real Forio comunque se guardiamo ha messo a segno 14-15 gol,dei quali 8 segnati da Saurino ma gli altri sono stati messi a segno da altri giocatori “. Nonostante il pareggio a reti bianche, la nota positiva di questo match sono stati i tifosi che finalmente sono tornati a riempire di nuovo lo stadio “Calise”,con una splendida coreografia ad inizio gara. ” I ragazzi sono stati eccezionali. Già durante la settimana sono venuti più volte a fare i preparativi. Siamo arrivati al campo intorno alle 13:30 ed erano già presenti sugli spalti dietro la porta. Sono da elogiare questi ragazzi anche se sono 20-30 di loro chiamati con il nome di “Irriducibili”.















