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L’ Orda Azzurra, Luisi: “De Laurentiis ha sbagliato, alcune esternazioni vanno fatte nelle sedi opportune”

A L’ Orda Azzurra, programma in onda su ViVi Radio Web, è intervenuto Vincenzo Luisi, presidente del Club Napoli Rimini Azzurra. Ecco quanto evidenziato:
“Ogni partita sta diventando importante. Il Napoli sta ritrovando il gioco, nelle ultime uscite le prestazioni sono state convincenti. Ciò che manca è purtroppo il finalizzatore, si crea tanto ma si concretizza poco. Bisogna sottolineare un po’ di integralismo di Sarri che non va modificare, anche a gara in corsa, la questione tattica. Con questo non voglio essere d’ appoggio a De Laurentiis che ha dimostrato ancora una volta di cercare una rottura nei confronti del’ allenatore. Commenti del genere, come quelli sul modulo, vanno fatte nelle sedi opportune. Sono esternazioni che non vanno fatte davanti ai media.

Il presidente secondo me ha voluto ribadire un concetto: ‘il giocattolo è mio’. Anche oggi ho letto le dichiarazioni dell’ ex direttore Pierpaolo Marino che non le ha mandate a dire. Le sue esternazioni hanno fatto capire il personaggio De Laurentiis, che è un personaggio particolare. Attualmente non vi sono alternative, la realtà è questa. Ricordo le parole della sua prima conferenza stampa: ‘il Napoli non vincerà tanto ma non fallirà più’ e questa è la triste realtà. Tuttavia bisogna sempre ringraziarlo per tutto quello che ha fatto.
Parole di Buffon? La società bianconera può anche smentire ma la Gazzetta dello Sport difficilmente sbaglia. Buffon è un personaggio carismatico e qualcosa deve averlo detto negli spogliatoi. Il problema è che la Juve non gioca bene ma ottiene moltissimo, il Napoli gioca benissimo e concretizza molto poco per la mole di gioco creata.

La rosa del Napoli è migliorata molto nel riparto difensivo e a centrocampo. In difesa, però, ultimamente la mancanza di Albiol si sta facendo sentire. È lui che tiene la linea della difesa e chi ne risente è Koulibaly che sembra un leone in gabbia. Vedo grossi margini di crescita per Maksimovic e per Diawara, talento di diciannove anni.
Sarri difficilmente snaturerà il suo credo tattico e chi ne viene penalizzato maggiormente è Gabbiadini. Gioca in un ruolo non suo ed è sotto pressione. O si cambia lo schema tattico o è meglio utilizzarlo a gara in corso. In difesa abbiamo cinque centrali di ruolo, Koulibaly potrebbe anche giocare anche da terzino destro facendo rifiatare Hysaj che non è al meglio”.

Juve Stabia, programmazione e valorizzazione: il primato arriva da lontano

Premessa doverosa: la Juve Stabia non ha ancora vinto niente. Ci sta essere entusiasti per un risultato importante come il raggiungimento della vetta ma la cosa importante è essere in vetta a giugno e non al 4 novembre.

Detto ciò, vogliamo analizzare e presentare quelle che, secondo noi, sono le basi del primato raggiunto.

Avere un punto in più di tre corazzate come Matera, Lecce e Foggia è sicuramente motivo d’orgoglio per le vespe. La squadra gioca bene e questo è merito del lavoro di Fontana e del presidente Manniello che, con sacrifici economici, ha dato la possibilità al ds Logiudice di allestire un’ottima rosa.

Proprio su questo aspetto noi ci soffermiamo.

Il lavoro “dietro le quinte” del direttore sportivo sembra quasi passare inosservato ma, secondo noi, i meriti di Logiudice sono molteplici. In primis perché, oltre a cercare forti giocatori, ha cercato in loro qualità umane e di sacrificio, tesserando tutti giocatori di qualità e di sacrificio, tutti pronti ad aiutare i compagni e ad attendere il loro turno in panchina, se necessario.

Un esempio lampante è il centrocampo. Salvi- Zibert- Capodaglio era, nell’idea della società, la mediana titolare ad inizio campionato. A causa di tanti infortuni ciò non è avvenuto ma questo non ha frenato le vespe, che possono contare su una rosa molto ampia e di qualità. Izzillo, Esposito e Mastalli non hanno fatto rimpiangere i tre sopra citati, dimostrando di essere giocatori importanti nonostante l’età. Questo dimostra la bravura del ds anche nel pescare “under” di qualità come Izzillo, preso lo scorso gennaio, Esposito arrivato dal Rimini e Mastalli, scuola Milan.

Coloro i quali dovevano essere, almeno sulla carta, riserve sono diventati perni importanti per il centrocampo stabiese.

Non tutti possono permettersi di sedere in panchina gente come Salvi e Zibert, chapeau. Altro merito del direttore è stato scommettere su Marotta, arrivato dai dilettanti tra lo sgomento generale. Sandomenico era prossimo ad andare in B e invece è approdato alle vespe, Zibert era promesso sposo del Catania e invece è arrivato a Castellammare. Cancellotti e Liotti sono in pianta stabile da tre anni nella rosa stabiese.

Migliorini, reduce da un grave infortunio e arrivato, da sconosciuto, per volontà di Logiudice è diventato una delle cessioni più cospicue della storia recente della Juve Stabia. La plusvalenza legata al suo affare è una delle basi dalle quali è partito il progetto Juve Stabia 2016-2017. Una rosa che può contare due elementi di qualità per reparto, con gli esterni che sono addirittura 5 con un giovane di prospettiva come Rosafio in rampa di lancio per poter dare una mano. Merito a Fontana per il lavoro svolto e a Manniello per i soldi spesi, ma onore e merito a colui che ha costruito, in tre anni, un progetto vincente come quello delle vespe. Se gli stabiesi sognano è, anche, merito suo…

Un Halloween da paura con Luchè al Jane Disco,la Ellegi Spettacoli si conferma regina del by night

La carica dei 1000 al Jane per Luchè (foto di Leonardo Sportiello)
La carica dei 1000 al Jane per Luchè
(foto di Leonardo Sportiello)

Ischia.”È stato un Halloween indimenticabile al Jane Disco nella notte più paurosa dell’anno. La discoteca che giace sul mare nella splendida cornice del Porto di Ischia, per una notte ha fatto registrare numeri da record. Oltre 1000 persone hanno partecipato al concerto di Luchè,nella sua prima data del tour “Malammore”, l’idolo più amato dai ragazzi in questo momento.  Un evento organizzato dalla RM DJ Agency di Francesco Di Costanzo con la Ellegi Spettacoli del Dott. Gianmarco Balestrieri,a cui vanno i più fervidi ringraziamenti .Il Rap più amato dai teanagers si esibito in un concerto,partito esattamente alle 02:30, tante le hit cantante come “O’ primmo ammore, Int o’ rion, E’ sord. Accompagnato dal suo Dj Uncino a suon di scratch ha fatto saltare e cantare a squarciagola l’intera discoteca gremita da ragazzi. In consolle ad arricchire la grande notte di halloween,c’era il giovane Dj più rinomato dell’isola Edo Dj, con El Chapo Dj a ritmo di musica latina. In tanti hanno pensato di immortale questo grande evento, scattando foto ricordo e realizzando brevi video riprese. Un ricordo indelebile,nella notte più paurosa dell’anno. La Ellegi Spettacoli ancora una volta si è dimostrata un’agenzia padrona del by night isolano,con numeri davvero impressionanti,grazie ai suoi Pr di fiducia e tutto il suo staff . Il loro segreto? L’amicizia alla base di tutto,per formare una grande famiglia.  Le sorprese non sono ancora finite, l’intero staff della Ellegi Spettacoli  con la collaborazione di “Resilienza “-spettacoli, dopo il boom di halloween vi  danno appuntamento il 19 novembre alla Discoteca “Valentino”-Ischia-per un altro grande evento. Direttamente da Squadra Antimafia,la fiction più seguita arriva l’ispettore Nigro- Giulio Berruti. In consolle ci sarà il dj resident della Ellegi :Edo Dj, con Simone Rossi insieme alla voce più gettonata delle notti isolane Vin_Twin.  L’unica felicità è godersi la vita…

Simone Vicidomini

Napoli-Lazio, le probabili scelte di Sarri: Gabbiadini o falso nueve?

Dopo le coppe europee ritorna il campionato con il Napoli impegnato contro la Lazio per l’ anticipo della dodicesima giornata di Serie A. Il match si disputerà domani sera, ore 20:45, allo stadio San Paolo.
Archiviate le trasferte di Torino e Istanbul il Napoli torna a respirare l’ aria di casa. Una sfida che si presenta importante ai fini della classifica: le due squadre, infatti, occupano la quarta e la quinta piazza separate da una sola lunghezza. Una vittoria permetterebbe agli uomini di Maurizio Sarri di scavalcare i bianco-celesti e di riacciuffare il terzo posto in attesa del Milan. Non sarà di certo una “passeggiata” contro un avversario in salute ed in un buon momento di forma, ma il fattore San Paolo potrebbe incidere e non poco.

Gli azzurri sono reduci dal 1-1 contro il Besiktas, risultato bugiardo se si considera la prestazione e le occasioni create. Anche a Torino, nonostante la sconfitta, si erano visti segnali positivi: tutto questo fa ben sperare.

LA PROBABILE FORMAZIONE AZZURRA – Sarri deve fare i conti con le assenze di Milik e Albiol, quest’ ultimo dovrebbe essere recuperato appieno dopo la sosta per le Nazionali. In compenso, scontata la squalifica, torna Manolo Gabbiadini. L’ ex Sampdoria è stato impiegato anche mercoledì in Champions non brillando particolarmente. A questo punto la domanda sorge spontanea: falso o vero nueve? Al momento più plausibile la seconda opzione con Mertens spostato sulla sinistra. Il belga è favorito su Insigne ed insieme a Callejon dovrebbe supportare proprio Gabbiadini nel tridente offensivo. In difesa si va verso la conferma di Maksimovic al fianco di Koulibaly, possibile l’ impiego di Strinic al posto di Ghoulam sulla sinistra. A centrocampo l’ unica certezza è Marek Hamsik, per il resto doppio ballottaggio Allan/ Zielinski e Diawara/ Jorginho. Diversi i dubbi, Sarri scioglierà le riserve solo a poche ore dall’ inizio.

 

NAPOLI (4-3-3): Reina; Hysaj, Maksimovic, Koulibaly, Strinic; Zielinski, Diawara, Hamsik; Callejon, Gabbiadini, Mertens.    All. Sarri
A DISPOSIZIONE: Sepe, Rafael, Tonelli, Chiriches, Ghoulam, Maggio, Jorginho, Allan, Rog, Giaccherini, El Kaddouri, Insigne
SQUALIFICATI: –
INDISPONIBILI: Milik, Albiol

 

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ESCLUSIVA – Ritondale: ”Fontana è un allenatore da Serie A, presto sarò al Menti”

Chi la Juve Stabia la conosce bene, l’ha vissuta e l’ha amata, chi oggi la segue da tifoso molto vicino è Umberto Ritondale, ex presidente al fianco di Roberto Fiore, che tutti ricordano nella città delle acque. Noi di Vivicentro.it l’abbiamo raggiunto in esclusiva e queste sono le sue dichiarazioni:

Lei è stato al fianco di Fiore e il suo figlioccio, Giovanni Malafronte, continua a tenerlo legato a Castellammare. Che ricordo ha di Castellammare di Stabia e potremmo vederla presto al Menti?

“Stimo molto Gaetano Fontana e i tifosi. E’ un tecnico bravo che sta portando in alto la squadra”.

Che ricordo ha di quella annata passata con Ferrari in panchina che lei volle fortemente?

”Il mio ricordo di Castellammare non può che essere positivo. Ho conosciuto persone che mi hanno voluto bene e che ancora si ricordano di me e questo mi riempie d’orgolio”

“La squadra era molto forte e Ferrari era un allenatore eccezionale. Il migliore, fu però una stagione sfortunata”.

Tutti i tifosi della Juve Stabia degli anni ’90  si ricordano che fu Lei ha convincere Fiore ad affidare la panchina ad Enzo Ferrari. Quella era la Juve Stabia di Beifera, Monaco, Amodio e tanti altri campioni che arrivarono sesti in Campionato sfiorando i Play Off. Quale il suo ricordo di quell’annata?

“Enzo Ferrari era un lusso già per la Serie B. Quell’anno, purtroppo, NON raggiungemmo i Play Off a casua di direzioni arbitrali discutibili, soprattutto nelle giornate conclusive.

Lei è legato al capitano di sempre della Juve Stabia, stabiese doc, Roberto Amodio…

“Una persona e un atleta serio che mi ha onorato e ricambiato con il suo rendimento”.

Durante la sua permanenza a Castellammare, oltre a grandi allenatori come Ferrari, grazie alla sua intermediazione sono arrivati, alla Juve Stabia, calciatori importanti come Menolascina e Gaetano Fontana. Si sarebbe mai aspettato una squadra in testa alla classifica grazie al suo pupillo?

“Stimo molto Gaetano Fontana e i tifosi. E’ un tecnico bravo che sta portando in alto la squadra” “Mi aspetto che Fontana arrivi ad allenare squadre di serie A. La Juve Stabia in testa alla classifica è merito anche di una buona campagna acquisti”.

Oltre al calcio, da sportivo, ha avuto un posto importante anche nella pallanuoto e nel Posillipo

“Il Posilippo è la mia casa, ma non è solo pallanuoto. Io ho avuto il piacere e l’onore di esserne stato presidente quando la squadra di pallanuoto vinceva, praticamente, tutto e con la Polisportiva ho mandato 12-13 atleti alle olimpiadi. Ho avuto la fortuno di ereditare una squadra già forte. Sono rimasto lì per sei anni e la squadra che avevamo in campo era la migliore al mondo”.

E nel calcio?

“L’esperienza alla Juve Stabia è stata positiva dal punto di vista umano: ho conosciuto gente di valore e affezionati alla causa. Manniello sta facendo bene da presidente, le autorità dovrebbero aiutarlo visto che ci mette tanto del suo per portare in alto la squadra”.

Lei se la sente di promettere un suo ritorno al Menti come già ha fatto Fiore?

“Premesso che Fiore è un uomo eccezionale del calcio in generale, posso die che sicuramente tornerò al Menti quanto prima confidando di tornare anche una seconda volta per festerggiare un nuovo ritorno in B del GialloBle”

Fuori dai dovuti e per noi usuali e dovuti scongiuri, ci auguriamo di presto rivedere Fiore e Ritondale a festeggiare con noi l’agognato ritorno in B delle nostre amate Vespe.

a cura di Mario Vollono

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Dalla Berretti ai 2004, il programma del fine settimana della Juve Stabia

Il programma del fine settimana

Questo il programma del fine settimana del settore giovanile della Juve Stabia dal torneo Berretti che riparte all’attività di base:

Berretti: Cosenza – Juve Stabia 5/11 h 14.30 Centro Sportivo Popilbianco
Under 17: Lupa Roma – Juve Stabia 6/11 h 12.45 campo Urbetevere via della pisana 379 Roma
Under 15: Lupa Roma – Juve Stabia 6/11 h 14.45 campo Urbetevere via della pisana 379 Roma
Under 16: Scuola Calcio SPES – Juve Stabia si disputerà domenica 6 novembre ore 10 stadio L. Pastena di Battipaglia
Attività di base 2003: Juve Stabia – Progetto Europa Cesa 5/11 h 15 stadio Menti
Attività di base 2004: Juve Stabia – Nocera Inferiore 5/11 h 16.30 stadio Menti

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Mertens: “Con la Lazio vogliamo i tre punti. Siamo un grande gruppo…”

Mertens: “Con la Lazio vogliamo i tre punti. Siamo un grande gruppo…”

Dries Mertens è intervenuto ai microfoni di Radio Goal, sulle frequenze di Kiss Kiss Napoli: “Pareggio molto importante, vogliamo dare tutto. La partita in casa non so perchè l’abbiamo persa perchè siamo stati la squadra più forte. Come al ritorno. La partita contro la Dinamo Kiev è molto importante lo sappiamo. Lazio? Siamo pronti, è una partita molto importante come tutti. Giochiamo in casa e loro sono avanti a noi in classifica. Vogliamo vincere, loro hanno una squadra molto forte e lo sappiamo. Speriamo che lo stadio sarà pieno. Me lo auguro. La Lazio sta facendo bene in campionato, li conosciamo. Hanno grandi calciatori. Sono contento, sto giocando un po’ di più. Gioco dove posso aiutare la squadra. Ho sempre avuto tanta voglia di giocare, sto trovando anche la continuità. Vediamo come va domani perchè è la cosa più importante.”

Travestimento alla Insigne? Era la festa di compleanno della bimba di Reina, Alma. Siamo andati alcuni di noi giocatori. Io non avevo i vestiti per la festa di Halloween allora sono andato alla festa come il mio idolo. Io mi sono travestito da Lorenzo e mia moglie da Marek. Abbiamo riso un sacco, è stato bellissimo. Non era una parrucca queolla! Sono andato dal barbiere e mi sono fatto biondo”. 

Sul gruppo: “Siamo davvero uniti, tutti i giocatori che ci sono contribuiscono alla coesione del gruppo. Il pareggio di Champions ci dà autostima, anche se purtroppo non abbiamo vinto. Quel pareggio in Turchia è comunque positivo. Questo gruppo ce la sta mettendo tutta. Mi dà fiducia.

Su Decibel Bellini, lo speaker del San Paolo: “Fa un bel lavoro, speriamo che possa gridare ancora. Con la Lazio dobbiamo prendere i tre punti”. 

Juve Stabia che portieri, la scuola dei numeri 1 regala emozioni: da Capuano a Montella che top!

Juve Stabia che portieri, la scuola dei numeri 1 regala emozioni: da Capuano a Montella che top!

Nel calcio di oggi si guarda sempre meno ai giovani, tranne quelli che sono finiti già sotto le luci della ribalta. Gianluigi Donnarumma è l’esempio più concreto di una scuola di portieri che sono diventati tali nella città stabiese e calcano palcoscenici prestigiosi. Da Gennaro Iezzo a Donnarumma passando per l’altro Donnarumma, Antonio, Antonio Mirante e altri, ma tutti o almeno la maggior parte di essi, si ferma lì. Cosa non vera.

A Castellammare di Stabia, la Juve Stabia vanta altri giovani portieri, nati e cresciuti nel settore giovanile e che ben stanno figurando nelle loro squadre. Da Antonio Capuano (’97), oggi al Gavorrano, passando per Carlo Mascolo (’98) alla Frattese, o ancora Guido Mennella (’97) dell’Herculaneum, finendo con chi in questa settimana è risultato essere decisivo per le rispettive squadre, vale a dire Alessandro Abagnale (’98) in forza alla Turris e soprattutto Giampaolo Montella (’98) in forza all’Agropoli. Ma non dimentichiamo chi, in questo momento, da Riccio a Borrelli, passando per Bianco, Sorrentino e Pezzella oltre a Todisco e tutti gli altri, difendono con ottimi risultati le porte delle varie squadre del settore.

Giovani di straordinario livello, ragazzi in grado di poter raggiungere i traguardi sognati da bambini, tutto merito di una società, la Juve Stabia e di un settore, guidato da anni dal direttore Alberico Turi, in grado sempre di sfornare talenti in ogni dove, in ogni ruolo…

a cura di Ciro Novellino

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ESCLUSIVA – Jacobelli: “Fontana che valori: è l’ambiente per fare bene. Da Ripa a Mastalli, il giusto mix…”

Queste le sue parole in eslusiva

Il fenomeno Juve Stabia scuote i vertici del girono C della Lega Pro: la squadra allenata da Gaetano Fontana è in lotta per la promozione in una città che sogna di rinverdire i fasti della B. I personaggi, le storie, i protagonisti di una stagione che ha rilanciato in orbita le Vespe di Castellammare. Alla rinascita della squadra campana il Corriere dello Sport-Stadio dedica l’inchiesta che verrà pubblicata sull’edizione di sabato 5 novembre, inchiesta portata a compumento dal direttore Xavier Jacobelli che la redazione di Vivicentro.it ha raggiunto, in esclusiva: “Abbiamo cominciato questo giro d’Italia del calcio e del buon calcio. La Juve Stabia, anche se non paragonabile a Lecce e a Foggia, le due favorite del girone, è il modello di un senso d’identità che non esiste sempre. Abbiamo deciso di parlarne sul Corriere dello Sport che sarà in edicola domani, per dare lustro in ambito nazionale”.

Si aspettava un impatto così importante di Gaetano Fontana?

“Si, con tutte le traversie a Nocera e peraltro con un’ingiusta squalifica che poi è stata in parte condonata. Ha pagato l’allenatore per tutti, era totalmente estraneo. Sta sfruttando in maniera importante questa occasione nella città delle acque, ma il suo valore lo avevamo intuito a Nocera, nel primo periodo della sua esperienza. E’ nella posizione migliore per fare bene: gode dell’appoggio totale della società, ha un gruppo coeso di calciatori: ci sono veterani come Ripa ma anche giovani di assoluto valore come Mastalli che viene dal Milan. Nessuno alla vigilia del campionato avrebbe indicato la Juve Stabia come capolista dopo l’avvio di stagione e, invece, sul campo la squadra sta dimostrando di funzionare. Piace il gioco offensivo che il tecnico ha trasmesso alla squadra e tutto quello che arriverà, sarà un successo. Questo girone è equilibrato, ma c’è spazio per le ambizioni delle Vespe. Ci sarà si la promozione diretta, ma anche la possibilità di giocare un campionato nel campionato con i play off”.

I tifosi, una curva calda ma uno stadio non sempre pieno…

“E’ solo una questione di tempo. Ricordiamo che Castellammare si trova a soli 30 km da Napoli e la squadra di Sarri fa concorrenza. A mano a mano, proseguendo su questa strada, lo stadio Menti tornerà a riempirsi. Lo abbiamo visto anche in B, la società è una sorpresa e la vittoria sul Foggia è il successo più importante di questo avvio. Le tribune torneranno ad essere gremite”.

a cura di Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA previa citazione obbligatoria della fonte

CTB Brescia: Fedro di Platone, con Luciano Bertoli – Lunedì 7 nov 2016

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Lunedì 7 novembre 2016 alle ore 20,30 al Teatro Sociale di via Felice Cavallotti 20, Brescia, la Compagnia Carlo Rivolta metterà in scena, con Luciano Bertoli, il Fedro di Platone.

Versione scenica e regia a cura di Nuvola de Capua con Luciano Bertoli, regista e attore.

Luciano Bertoli: nato a Brescia, si è formato presso il “Drama Studio” di Milano diretto da E. d’Alessandro e il conservatorio musicale “Venturi” di Brescia. Attore della Compagnia Carlo Rivolta di Lodi, per cui recita anche nell’Apologia di Socrate (regia di Nuvola de Capua, versione scenica di Carlo Rivolta e Nuvola de Capua della traduzione di Giovanni Reale). Collabora con vari registi, compagnie teatrali e associazioni culturali in varie rassegne.

I biglietti per l’evento saranno in vendita a partire da giovedì 12 ottobre in tutte le giornate di apertura della biglietteria del Teatro Sociale: 16.00-19.00 nei giorni feriali, 15.30-18.00 domenica. La biglietteria sarà aperta a ottobre nei giorni: dal 12 al 15, dal 18 al 23, dal 25 al 30. Dal 18 ottobre sarà aperto anche il punto vendita presso gli uffici del Ctb in Piazza Loggia 6, da martedì a venerdì, dalle 10 alle 13 (festivi esclusi). I biglietti sono inoltre disponibili sul sito www.vivaticket.it e in tutti i punti vendita del circuito vivaticket. Costo biglietti: intero 10 €, giovani e studenti 5 €.

L’iniziativa è promossa dalla Cooperativa Cattolico-democratica di Cultura in collaborazione con i Padri filippini della Pace e il Centro Teatrale Bresciano, con il patrocinio del Comune di Brescia.

NOTA:

Alla scomparsa di Carlo Rivolta, Nuvola de Capua, sua compagna di vita e di teatro, continua il lavoro di ricerca e sceneggiatura drammaturgica di testi Platonici e Biblici, seguendo il percorso intrapreso da molti anni insieme all’attore.

Oltre alla ripresa di Apologia di Socrate, Critone, Fedone, Simposio, la nuova Compagnia Carlo Rivolta intraprende la messa in scena di Fedro, con la preziosa collaborazione dell’attore Luciano Bertoli, che è diventato il nuovo personaggio di Socrate e l’attore Gabriele Reboni Fedro.

Lo spettacolo debutta nel 2015al Festival Filosofico di Gallarate, con la presentazione di Franco Trabattoni, docente di Storia della Filosofia Antica all’Università degli Studi di Milano, in tre rappresentazioni rivolte agli studenti dei Licei.

Fanno seguito nel 2015 e 2016 altre rappresentazioni in varie città .

Secondo il metodo di lavoro di Nuvola de Capua, ad ogni ripresa corrisponde una rilettura del testo, con modifiche e approfondimenti sollecitati dalle diverse situazioni culturali e storiche in cui viene rappresentato.

È quindi un teatro che si ispira al metodo socratico di dialogo dialettico filosofico per un rinnovamento etico della persona in vista di un consequenziale rinnovamento dei valori umani e politici.

Vittorio Giummo: “È un Catanzaro rigenerato dalla cura Zavettieri, ma persistono problemi in difesa”

L’intervento del collega Vittorio Giummo di Radio Catanzaro Sud in diretta e in esclusiva al Pungiglione Stabiese

Nel corso della trasmissione radiofonica di ViviRadioWeb, “Il Pungiglione Stabiese”, abbiamo avuto in collegamento Vittorio Giummo, collega di Radio Catanzaro Sud; con lui si è parlato del match di domenica pomeriggio tra Juve Stabia e Catanzaro.

Catanzaro-Juve Stabia, sarà una partita difficile per entrambe le compagini. Da una parte la Juve Stabia intenta a vincere per consolidare il primato, di contro il Catanzaro in ripresa con l’avvento di mister Zavettieri: Esatto, sarà questo l’antipasto del match. Il Catanzaro viene da un inizio di torneo molto tormentato, profonda crisi tecnica, cambiati 4 allenatori, tanta confusione e una situazione di spaccatura profonda tra la tifoseria e la società. Quindi c’è un clima poco sereno, ma nonostante ciò l’arrivo di Zavettieri ha dato alla squadra una compattezza e un gioco un po’ lineare, fermo restando che i problemi strutturali a Catanzaro restano per quanto riguarda la difesa che è il vero tallone d’achille di questa squadra. Di contro la Juve Stabia, squadra che considero insieme al Matera tra le più attrezzate per il salto diretto in serie B. La forza tecnica è superiore al Catanzaro, però sappiamo che le partite si giocano sul campo, ogni match ha la sua storia, le sue variabili; pur consapevole che la Juve Stabia partirà favorita per il match di domenica in programma al Nicola Ceravolo. Insomma è un Catanzaro in crescita, a Monopoli ha dominato per larghi tratti di gara, si è fatto rimontare e nel finale ha rischiato anche di subire il terzo gol, complice la difesa che ha questi grossi problemi strutturali e di compattezza che allo stato attuale non fanno dormire sogni tranquilli ai tifosi del Catanzaro.

Ecco, hai detto che Zavettieri ha portato compattezza, oltre a questo fattore, hai visto in lui altre novità che in questo momento potrebbero fare al caso del Catanzaro?: Stiamo parlando sempre di un tecnico che sta lavorando su una rosa non sua. Ho notato sicuramente che dato al Catanzaro più serenità e linearità rispetto al suo predecessore, e soprattutto sta valorizzando quei calciatori lasciati nel dimeticatoio da Somma. Parlo soprattutto di Simone Icardi e di Milan Basrak, attaccante che proprio domenica ha segnato il suo primo gol in Italia. È un allenatore che tiene in considerazione anche gli altri elementi della rosa, sta provando anche altri calciatori. Icardi nel periodo di Somma non ha mai visto il campo, invece adesso Zavettieri subito l’ha buttato nella mischia, un’allenatore che da a tutti i calciatori la possibilità di potersi esprimere almeno da quanto ha sembrato intendere in queste due settimane. Ecco queste sono un po’ le differenze che ho notato personalmente, come del resto un po’ tutti gli addetti ai lavori, siamo tutti d’accordo sulle diversità per quanto riguarda l’arrivo di Nunzio Zavettieri qui a Catanzaro.

Quali sono stati i moduli utilizzati da Zavettieri. A Castellammare preferiva il 4-4-2 e in alcune circostanze metteva le due mezz’ale dietro la punta, invece adesso?: Il Catanzaro per caratteristiche dei suoi uomini non può giocare con il modulo tattico 4-4-2. Nell’estate scorsa c’era Erra allenatore che ha costruito la squadra per il 4-3-3 e quindi non ci sono centrocampisti esterni. Ha tanti calciatori esterni offensivi, quindi il 4-4-2 non è adattabile in questo momento per il Catanzaro. Domenica a Monopoli ha schierato il 4-3-3 e credo che sarà ormai questo il credo tattico che adotterà Zavettieri, altre soluzioni non ce ne sono e gioco forza dovrà utilizzare calciatori che hanno caratteristiche differenti.

L’umore del pubblico nei confronti della squadra: Ancora poco entusiasmo, purtroppo vi è una rottura tra ultras e società. Appena 500 paganti nell’ultima apparizione contro il Melfi, la media è di mille spettatori, pochi rispetto ai fasti di un tempo.

Si potrebbe prospettare una gara spettacolare visto che entrambe le compagini giocheranno per vincere o pensi che le due squadre nell’intento di imbrigliare l’avversario non possano concedere soluzioni offensive: Che il Catanzaro possa giocare a visto aperto contro la Juve Stabia mi sembra un po’ difficile da pensarlo. In questa fase di campionato il Catanzaro non può perché ha problemi difensivi e penso che dal punto di vista tattico sarà un po’guardingo e in campo cercherà di stravolgere i movimenti della Juve Stabia. Poi si sa, nel calcio a volte l’episodio o un’ espulsione può cambiare totalmente la preparazione di una partita. Quando si affronta una squadra più forte innanzitutto si deve cercare di proteggere la linea difensiva e quindi credo che si farà attenzione in quel reparto, occorrerà massima concentrazione anche perché avrà davanti a se una Juve Stabia che annovera calciatori di grande qualità tecnica in tutti i reparti. Una formazione completa e quindi per il Catanzaro non sarà affatto facile affrontare la partita a viso aperto. Probabilmente vedremo un Catanzaro molto attento sulle marcature e soprattutto cercherà di limare qualche meccanismo di gioco della Juve Stabia. Non sarà facile, ma è ovvio che la formazione giallorossa ci proverà.

Qualche news sulla formazione calabrese: Non ci sarà Cunzi in quanto squalificato, da rivedere l’infortunio dei due centravanti, Sarao se riuscirà a recuperare dall’infortunio patito al piede destro, e da rivedere anche Tavares che non ha giocato contro il Monopoli. Qualora non dovessero recuperare sicuramente Zavettieri farà giocare dal primo minuto Basrac affiancato da Campagna o in alternativa Giovinco, e tra i disponibili il giovane Moccia che potrebbe rivelarsi una valida alternativa da non sottovalutare.

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Giordano: “Festa dei 90 anni, io invitato due giorni prima: non è normale”

Le sue parole

Bruno Giordano, ex calciatore di Lazio e Napoli ed attuale diesse del Gragnano (Serie D), ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport:

Niente diplomazia: per chi tifa?

«Nella mia posizione sarebbe ovvio dire che spero in un pareggio, invece vorrei che all’andata vincesse l’una ed a ritorno l’altra. È meglio che ciascuna prenda tre punti».

Si aspettava la Lazio così in alto dopo undici giornate?

«Credo che il primo vero bilancio vada fatto alla fine del girone di andata, però sono felice di rivolgere i miei complimenti a Simone Inzaghi per come sta facendo giocare la squadra e per come ha compattato lo spogliatoio. Ha allenato per qualche anno mio figlio Rocco, so quanto è bravo nel gestire il gruppo. Inoltre, Inzaghi è una bandiera della Lazio e questo ha fatto sì che l’ambiente si compattasse intorno alla sua figura. Anche i calciatori a sua disposizione non sono male…».

A proposito, Immobile è il più forte centravanti italiano?

«Per me sì e non ho molti dubbi, forse soltanto Belotti è al suo livello. A Roma qualcuno in estate storceva il naso quando dicevo che Immobile avrebbe segnato tanto. Un paio di stagioni sfortunate all’estero avevano fatto dimenticare il suo valore, ma Ciro resta davvero bravo. Anzi, mi sbilancio: sarà il capocannoniere del campionato. Lo spero per Lazio e Nazionale».

Ventura sta convocando regolarmente Gabbiadini che, invece, con il Napoli fa fatica.

«Gabbiadini è un ottimo calciatore in senso assoluto, ha qualità tecniche importanti ed un gran sinistro. Però gli manca quella carica agonistica necessaria per compiere il definitivo salto di qualità».

Dunque, non è solo una questione di ruolo o di modulo?

«No, di sicuro lui può fare meglio dietro una punta centrale o da esterno destro ma anche Mertens non è un centravanti puro eppure quando gioca lì ha il fuoco dentro ugualmente».

Il «falso nove» comunque sembra passato di moda, se lo aspettava?

«Sinceramente sì e mi fa piacere che si stia rivalutando il ruolo del centravanti. In questo periodo ci sono grandi interpreti del ruolo: Suarez, Aguero, Lewandovski, Cavani, Higuain».

Quanto manca Pipita al Napoli?

«Tantissimo, lo scorso anno gli azzurri erano avanti di un gol già negli spogliatoi prima di entrare in campo. Anche l’assenza di Milik si sente: è un buon attaccante, magari non è proprio un centravanti classico ma ha buona tecnica ed ha già mostrato un discreto senso del gol».

Balliamo sulle punte: che dice di Icardi?

«È un goleador, ma gioca poco per la squadra. A me piacciono i centravanti che contribuiscono alla manovra e non quelli che si limitano solo a concluderla. L’argentino dell’Inter comunque in area è molto forte».

Balotelli sta tornando in auge. Lo rivedrebbe in Nazionale?

«No, per me è un giocatore normale».

Chiudiamo con Napoli-Lazio: perché De Laurentiis e Lotito, nonostante gli ottimi risultati, non sono molto amati dalle rispettive tifoserie?

«Perché per la gente il calcio è ancora questione di cuore».

Cosa potrebbe riavvicinare il grande pubblico al San Paolo e all’Olimpico?

«Avvalersi di qualche bandiera per instaurare un rapporto con le tifoserie. Lotito almeno ha iniziato con Peruzzi. Ma come è possibile che uno come Bruscolotti non sia nel Napoli? La verità è che non c’è rispetto per chi ha scritto la storia. Pensi che alla festa dei 90 anni del Napoli mi hanno invitato un paio di giorni prima. Ero in vacanza con mia moglie…»

Di Marzio: “Il Napoli è cambiato molto, con Higuain si partiva dall’1-0”

Queste le sue parole

Gianni Di Marzio ha parlato ai microfoni di Elleradio del match tra Napoli e Lazio: “Non mi aspettavo una Lazio con un punto in più del Napoli, ma sicuramente sapevo che la squadra biancoceleste sarebbe stata allenata in questa stagione da un tecnico giovane e ambizioso, che ha potuto portare in prima squadra le idee perfezionate in Primavera, categoria dove ha vinto a destra e a manca”.

La Lazio arriva alla sfida di sabato sera a Napoli in una posizione di classifica molto interessante, mentre i partenopei stanno vivendo finora una stagione a corrente alternata… “Al momento va detto che il Napoli non gioca come l’anno scorso. Con Higuain la squadra partiva sistematicamente dall’uno a zero, in questa stagione manca questo punto di riferimento ed in generale la squadra non si è rinforzata con grandi colpi, prendendo molti giovani promettenti come Rog e Diawara, acquisti di medio livello, di prospettiva, ma che non possono fare la differenza nell’immediato. In Turchia nella partita di Champions contro il Besiktas la squadra ha lanciato segnali di risveglio importanti, ma in generale non riesce a scatenare lo stesso entusiasmo dell’anno scorso tra i tifosi. Credo che contro la Lazio Sarri possa giocare col falso nueve, con Gabbiadini che non ha convinto neppure nella sfida in Turchia”.

E quali sono invece i punti deboli del Napoli che la Lazio potrà sfruttare? “Come dicevo in Turchia il Napoli ha ritrovato almeno in parte lo smalto e la convinzione che aveva perduto nelle ultime gare. La Lazio dovrà fare la Lazio senza snaturare la propria personalità. Giocando solo di rimessa rischierebbe di farsi schiacciare dalla fortissima pressione offensiva che il Napoli sa produrre con gli inserimenti di Insigne, Callejon ed anche di Ghoulam dalle retrovie. Non deve però neanche scoprirsi troppo. Il Napoli in casa è molto forte e se è in giornata sa fare male agli avversari. Sarà dunque fondamentale giocare una partita equilibrata, con solidità in tutte le zone del campo”.

Nonostante l’infortunio di Milik, Gabbiadini (per il quale si era ipotizzato uno scambio con Keita) non sembra riuscire ad inserirsi nel progetto tattico di Sarri…. “Keita è un giocatore scaltro e fantasioso, che sa accendere la fantasia dei tifosi. Gabbiadini ha caratteristiche completamente diverse, è un attaccante da area di rigore, ma a mio avviso non una prima punta, più bravo a giocare largo a destra nel 4-3-3. E’ molto bravo di testa, ha un sinistro preciso e velenoso e sicuramente è più incisivo di Keita in zona gol, ma non sa saltare altrettanto bene l’uomo. Secondo me giocando da prima punta spalle alla porta troverà sempre difficoltà, perché è una specialità fuori dal suo bagaglio tecnico”.

Auriemma: “Chissà come risponderà Sarri alle logiche di De Laurentiis…”

Il suo pensiero

Raffaele Auriemma su Tuttosport: ““Il presidente ha sempre ragione”: quante volte abbiamo ascoltato questa risposta dalla voce degli allenatori sollecitati pubblicamente dai loro datori di lavoro a schierare un certo calciatore o adottare un sistema di gioco diverso? Berlusconi e Zamparini nei tempi moderni, ma anche i compianti Anconetani, Massimino e Rozzi nel calcio degli anni Ottanta, la storia del pallone è costellata di episodi simili a quello andato in scena tra De Laurentiis e Sarri. Episodi risoltosi quasi sempre con un nulla di fatto: gli allenatori hanno continuato a schierare la squadra secondo le loro logiche. Che farà, il tecnico tosco-partenopeo, risponderà anche lui “il presidente ha sempre ragione”?” 

Prevendita bassa, con la Lazio sarà un San Paolo per pochi intimi

Prevendita bassa, con la Lazio sarà un San Paolo per pochi intimi

Il San Paolo è diventato solo per pochi intimi. Sono quattordicimila i biglietti venduti ad ieri ed allora il San Paolo offrirà€ uno spettacolo non esaltante. Saranno più€ o meno 23.000 per il match contro la Lazio, come riferisce Il Mattino. Più dei quindicimila visti contro l’Empoli che rappresentano il record negativo in serie A per l’era De Laurentiis. Anche se i prezzi sono abbordabili, non co sarà il tutto esaurito: le curve a 18 euro, i distinti a 25, Nisida e Possilipo a 38 e 45 euro. Dopo le prime cinque partite il cassiere del Napoli conta 130.000 spettatori, molto meno dello scorso anno (160mila), in linea con due anni fa (133mila) ed un abisso meno di due stagioni orsono (222mila).

Zaza-Napoli, affare possibile: l’agente è atteso a Londra

Zaza-Napoli, affare possibile: l’agente è atteso a Londra

Il papà-agente di Simone Zaza sbarcherà€ a Londra per parlare con il West Ham. Il Napoli non smette di inseguirlo e, come riferisce Il Mattino, sarebbe in cima alla lista di gradimento del tecnico di Bagnoli: “Ne parlerò al più presto con Simone, la situazione a Londra si è fatta difficile, non è proprio quella che immaginavamo. Napoli è una piazza che non si può rifiutare ma per mettere in piedi una trattativa del genere, occorre che i loro dirigenti si mettano in contatto con me. Cosa che finora non è avvenuta. Ma mi farebbe piacere se accadesse”. Zaza piace anche a Valencia e Milan, che sembra stufo dei capricci di Bacca il quale potrebbe finire al Napoli con Zaza in rossonero.

Notte di violenza gratuita in Turchia: tre ultras seviziati in carcere

I dettagli

Sono stati prosciolti e liberati i tre tifosi azzurri fermati ad Istanbul e mandati a giudizio davanti al Procuratore cittadino con l’accusa di aver ferito una «guardia» della sicurezza nazionale turca prima della partita contro il Besiktas. Torneranno questa mattina in volo. Il Corriere del Mezzogiorno riferisce che i tre sono poi stati fermati in aeroporto. Ieri, prima del rilascio, i consiglieri comunali d’area antagonista Eleonora de Majo, Rosario Andreozzi e Pietro Rinaldi e il presidente della III municipalità Ivo Poggiani ne chiedevano la liberazione con un duro comunicato che riferiva di «violenze gratuite della polizia turca». L’avvocato degli Ultras, Emilio Coppola, dichiara: “Un collega turco mi ha riferito che ai fermati hanno prelevato il sangue e sono state compiute altre attività fuori di ogni ordinamento, valuteremo attentamente i fatti e l’eventualità di presentare richieste risarcitorie, eravamo già pronti al ricorso alla Corte europea dei diritti dell’uomo”.

Sarri consola Insigne nel post Juventus-Napoli

Sarri consola Insigne nel post Juventus-Napoli

Come riferisce Il Corriere dello Sport, sono centonovantanove giorni che il Napoli aspetta il goal di Lorenzo Insigne. Ci era andato vicino nel finale di gara ad Istanbul, ma quella palla non ha preso il giro giusto. Però l’assist non gli manca, l’ultimo per Callejon a Torino è il suo quinto stagionale. Sarri l’avrebbe consolato già domenica mattina, subito dopo il battibecco avuto allo Juventus Stadium: “Non preoccuparti, il goal arriverà. Non pensarci”. 

Immobile: “Io vicino al Napoli in estate, con Sarri avrei segnato tanto”

Le sue parole

“Il Napoli era in serie C quando mio padre mi portò a vedere la prima gara: in attacco c’erano Sosa, Pozzi, Calaiò. Se penso che l’altra sera il Napoli giocava in Champions…Però, attenzione, nel mio cuore c’è soprattutto il Savoia”, le parole del bomber della Lazio, Ciro Immobile, sulle pagine de Il Mattino: “Il Napoli fa un gioco che consente alla punta  centrale di andare al tiro anche 6 o 7 volte a partita, ha degli esterni che sono il sogno di ogni attaccante. Mi sarei divertito”.

Rimpianto Napoli: “Se ne è parlato tanto nelle ultime due estati, forse in quest’ultima c’è stato qualcosa in più. Ma alla fine essere approdato alla Lazio mi ha reso molto felice”.

Su Insigne: “Lorenzo è un campione che sente il peso e la responsabilità di indossare la maglia del suo Napoli. Da napoletano non è facile:lui deve uscirne da solo da questa situazionee ci riuscirà perché ha una grande forza interiore”.

Su Higuain traditore: “Normale questo genere di reazione: era l’idolo di tutti, ha segnato 36 gol in una stagione.Difficile accettare un simile addio, andando peraltro nella squadra rivale.Ma è normale anche che uno come Higuain possa decidere di andare in un grande club come la Juve”.

Su Gabbiadini: “La gente si aspetta tanto da lui, l’anno scorso era la riserva di un mostro eppure si è fatto trovare pronto. La vita degli attaccanti è curiosa, è fatta di momenti in cui nullava come deve andare:e lo dite a uno che è reduce da due anni non proprio straordinari…”

Trattativa sul rinvio del referendum. Berlusconi ricatta, Renzi respinge

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Rimangiarsi la riforma costituzionale appena approvata, in cambio del via libera berlusconiano a un rinvio del referendum fissato tra un mese esatto. È questa l’offerta che è stata sottoposta a Renzi, dopo un conciliabolo a Palazzo Grazioli tra Berlusconi, Gianni Letta e Niccolò Ghedini. Il capo di Forza Italia vuole modifiche alla riforma Boschi e all’Italicum, ma il premier non ci sta.

Rinvio del referendum: le condizioni del Cav Ma Renzi non ci sta

Ieri mattina contatti tra emissari di Berlusconi e del premier Il capo di Forza Italia: modifiche a riforma Boschi e Italicum

ROMA – Con orgoglio e sprezzo del pericolo, Renzi ha respinto quella che dalle sue parti considerano una «proposta indecente»: rimangiarsi la riforma costituzionale appena approvata, in cambio del via libera berlusconiano a un rinvio del referendum fissato tra un mese esatto. Autorevoli fonti garantiscono che la profferta (o provocazione, dipende dai punti di vista) è stata riservatamente sottoposta ieri mattina al premier.

dopo un lungo conciliabolo a Palazzo Grazioli tra Berlusconi, Gianni Letta e Niccolò Ghedini, braccio destro e braccio sinistro del Cav. Non risultano contatti diretti, tipo telefonata di Silvio a Matteo, e nemmeno mediazioni condotte dal solito Verdini. A fare da ambasciatore si è prestato un personaggio di governo che preferisce restare lontano dai riflettori. Anche perché il primo «round» è andato male, d’accordo, ma ce ne potrebbe essere un secondo, e in questi casi non si sa mai.

Appello al buon senso

È convinzione berlusconiana che il referendum sia tutto sbagliato, perché spacca l’Italia proprio mentre la politica dovrebbe unirsi per soccorrere gli sfollati. Dei veri statisti (questo il messaggio recapitato a Palazzo Chigi) stopperebbero il referendum, darebbero ai terremotati i 300 milioni risparmiati grazie al rinvio del voto, si metterebbero tutti insieme intorno a un tavolo, rifarebbero da cima a fondo l’«Italicum» cancellando il ballottaggio, e aggiusterebbero la stessa riforma costituzionale che rappresenta il motivo dello scandalo.

Per questo a Renzi è stato chiesto di impegnarsi solennemente, con una dichiarazione pubblica, a emendare la riforma su almeno tre punti precisi: elezione diretta dei futuri senatori, maggiori poteri alle Regioni, quorum più alto per eleggere il capo dello Stato e le alte magistrature. Temi condivisi con grillini e sinistra Pd. A quel punto verrebbe meno un motivo essenziale di scontro e sarebbe logico fermare le lancette dell’orologio, posticipando il voto.

Condizioni capestro

La risposta di Renzi è pervenuta quasi in tempo reale, ancora prima che il Cav ricevesse a pranzo Brunetta, leader indiscusso dei berlusconiani duri e puri. Ha fatto sapere, il premier, che della riforma costituzionale non cambierà un bel nulla, perché toccare una sola virgola sarebbe un’umiliazione troppo grande per chi, come lui, ci ha messo la faccia. Perderla sul Senato sarebbe perfino peggio che una sconfitta alle urne. E poi, ragionano i renziani, «chi l’ha detto che perderemo?». I 6 principali istituti di sondaggi segnalano come, a trenta giorni dal voto, la percentuale di indecisi rimanga altissima, c’è tempo per convincere una parte della minoranza Pd, quella che fa capo a Cuperlo, col quale si stanno discutendo modifiche della legge elettorale. Insomma, per Renzi la partita è ancora aperta, anzi apertissima.

Falchi e colombe

«Che peccato, una grande occasione persa», si lamentano le «colombe» berlusconiane che vedono chiudersi la finestra del buon senso (gli italiani all’estero cominceranno a votare tra una settimana, e a quel punto sarà troppo tardi per il rinvio). I «falchi» invece applaudono la «faccia tosta» di Renzi e notano soddisfatti come il Cav, dopo la rispostaccia del premier, si sia messo a registrare con più lena una raffica di appelli televisivi a sostegno del NO. Ma non è detto che, nel luna park della politica italiana, tutti i giochi siano davvero conclusi. La certezza di votare ce l’avremo solo il giorno che andremo in cabina.

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