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FOTO ViViCentro – Juve Stabia-Progetto Europa Cesa 1-2: il tabellino del match

Juve Stabia-Progetto Europa Cesa 1-2: il tabellino del match

Sconfitta interna per i 2003 dell’attività di base della Juve Stabia che allo stadio Romeo Menti perdono con il risultato di 2-1 contro il Progetto Europa Cesa. Primo gol convalidato agli ospiti ma palla che non è entrata di almeno un metro. Arriva il pari stabiese con Tosto ma all’ultimo minuto è stato fischiato un calcio di rigore inesistente per presunto fallo di mano.

Così in campo:

Spina (Tornincasa), Lieto (Criscio), Vinciguerra, Minicozzi, Campagnuolo, Fabrizio (Roma), De Lucia, Abissinia (Sannino), Iengo, Tosto (Martino), Romilli (Amore)

a cura di Ciro Novellino, foto Minasi

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Cosenza-Juve Stabia, man of tha match: Fabio Sorrentino, la classifica!

Il podio del migliore in campo

La Berretti della Juve Stabia vince anche a Cosenza e resta a punteggio pieno in testa alla classifica con 18 punti frutto di sei vittorie in altrettante gare. Vittoria di misura, 1-0 il risultato finale, grazie al gol messo a segno da Chirullo al 44° del primo tempo. Vince la palma di migliore in campo di questo match Fabio Sorrentino che si aggiudica 3 punti. Secondo, 2 punti per lui, Giuseppe Chirullo. A pari punti, al terzo posto Simone Mauro e Vincenzo Scognamiglio.

Classifica di giornata:

1 Sorrentino F. 3 punti

2 Chirullo 2 punti

3 Scognamiglio e Mauro 1 punto

 

Questa la classifica dopo la sesta giornata:

1 Vecchione 6 punti

2 Chirullo 4 punti

3 Servillo, Sorrentino F., Mauro, Scognamiglio 3 punti

4 Del Prete, Elefante, Bisceglia, Matassa 2 punti

5 Contieri 1 punto

a cura di Ciro Novellino

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Berretti, Cosenza-Juve Stabia 0-1: il tabellino del match. Panico: “Ringrazio De Lucia e Turi, lavoriamo da grande squadra”

Berretti, Cosenza-Juve Stabia 0-1: il tabellino del match

La Berretti della Juve Stabia vince anche a Cosenza e resta a punteggio pieno in testa alla classifica. Vittoria di misura, 1-0 il risultato finale, grazie al gol messo a segno da Chirullo al 44° del primo tempo. Al termine del match abbiamo ascoltato mister Domenico Panico: “Una partita che abbiamo sempre gestito e mai sofferto. Dovevamo essere più cinici e concretizzare di più. Nei primi 20 minuti con Matassa e Servillo non siamo riusciti a fare gol ma siamo stati bravi e fortunati a fare gol a fine primo tempo. Abbiamo chiuso la prima frazione con una bella palla avanti, palla dietro e Servillo che manda dentro Chirullo che non sbaglia. Abbiamo avuto i complimenti del Cosenza, i quali dirigenti hanno visto una squadra strutturata bene. Voglio ringraziare il direttore Alberico Turi e il presidente Andrea De Lucia che ci hanno dato la possibilità di venire qui in ritiro nonostane le tre sole ore di viaggio. Ci consentono di fare il calcio dei grandi: venire a Cosenza il giorno prima, stare in un albergo di lusso e fare riunioni tecniche prima della gara è un percorso di crescita per tutti, soprattutto per i ragazzi. Sorrentino? Eccezionale, meraviglioso. Non era facile, gli avevo detto che avrebbe avuto la sua possibilità: tanto sacrificio e corsa, dando una mano a Strianese e lavorando di catena sulla destra. Mauro? Ha fatto una partita impeccabile, in un ruolo che non aveva ricoperto in questa stagione e sul quale avevamo lavorato poco. Si è fatto trovare pronto. Chirullo, 4 gol in 6 gare? Ha lavorato da bomber vero, ci ha fatto salire molto nel secondo tempo, tenendo palla e proteggendola. Poi è uscito ma Contieri ha fatto il suo dovere rischiando di trovare anche il gol. Ora testa al Catanzaro, ci giochiamo una parte importante del girone d’andata”. Volano le Vespe in classifica a 18 punti con un distacco di 4 punti su Catania e 5 su Catanzaro che impattano sull’1-1.

Così in campo:

COSENZA – Quintiero, Mc Granaghan, Binetti, Di Somma, De Luca, Grosso, Ruffolo, Iudicielli, Lacaria, Colocolo, Stranges. A disp. Martino, Chiappetta, Mazza, Armentano, Canonaco, Nicoletti, Pisani, Niglio. All. Tortelli

JUVE STABIA – Riccio, Strianese, Elefante, Vecchione, Bisceglia, Mauro, Scognamiglio, Sorrentino, Chirullo, Servillo, Matassa. A disp. Bianco, Rubino, Matarazzo, Naso, Del Prete, Langella, Procida, Contieri, Di Balsamo. All. Panico

a cura di Ciro Novellino

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Roma-Bologna, Spalletti: “Se Fazio recupera, lo metto. Nainggolan un guerriero”

NOTIZIE AS ROMA – È già tempo di tornare in campo per la Roma, a soli 3 gorni di distanza dalla roboante vittoria in trasferta contro l’Austria Vienna. Domenica sera alle 20:45 la squadra di Spalletti se la vedrà all’Olimpico con il Bologna di Donadoni, privo di Gastaldello e Verdi. Si tratta di 2 perdite sanguinose per i rossoblu, ma anche i giallorossi sono falcidiati dai guai fisici. Come di consueto, il tecnico toscano ha risposto alle domande dei cronisti presenti nella sala stampa del Fulvio Bernardini. Queste le sue dichiarzioni:

“Se si rammentano tutti ci vogliono 2 giorni. Nura si allena con la primavera. Rui dalla prossima settimana si allena con la Primavera, Totti e Florenzi in riabilitazionne, Manolas ed Emerson lavoro individuale, si spera di averlo per Bergamo con il lavoro in crescendo per la prossima settimana ed Emerson spero di averlo per Bergamo. Seck oggi rientra in gruppo e anche Fazio, Paredes oggi ha fatto i controlli che sono negativi per quello che riguarda complicazioni maggiori (trauma valgo del ginocchio destro), si proverà ad allenare e si vede come andrà. Ieri è stato fermo perché non c’erano le sensazioni giust.e Vermaelen al momento non c’è nessuna ipotesi chirurgica, se ci fosse bisogno siamo aperti a quelli che ci possono dare una mano. Un problema come la pubalgia richiede tempo, non si può fare la prognosi. Potremmo averlo a disposizione in assimo 5 settimane, perché le risposte sono positive.”

Il Bologna? Sembra una squadra che non rinuncia a fare il suo calcio…
“Donadoni sa dare un taglio di serietà, qualità alle squadre che ha allenato. Si tratta di una società forte, che sta addossso ai giocatori. Sarà una partita difficile come tutte le altre, ma noi pensiamo di poter usare questa crescita costante e di confermarla e fare una buona prestazione nonostante qualche problemino”.

Ruediger sta stupendo tutti per brillantezza. Dal punto di vista atletico può giocare la terza partita in otto giorni?
“Cosa corretta da porre. Bisogna valutarlo, per l’infortunio importante che ha avuto fargli fare 3-4 partite di fila il rischio lo dà, c’è da tenere in considerazione quello che dice il ragazzo. Cercheremo di fare attenzione“.

Ha più possibilità di recupero Fazio?
Se Fazio è a disposizione lo faccio giocare, ma se poi si intossica o lo sento indurire devo vedere. L’allenamento di oggi ci dice di più: ieri molti non si sono allenati, non hanno fatto niente. Le loro sensazioni nella mezzora di allenamento (un quarto d’ora in palestra, 7 minuti di tonificazione e messa in modo, poi palla) sono decisive rispetto anche a cosa facciamo, lavoriamo in palestra e poi sul campo in esercizi che non sollecitano troppo i muscoli ma qualche indicazione la danno. E si hanno risposte alla fine”.

Media di 3,4 fol a partita su 5 partite all’Olimpico….

Ci è successo di vincere in casa con 4 goal, dove abbiamo fatto fatica per poi trovare il gol che determina un’inversione tattica all’80’. Poi ci sono partite fuori casa anche perse, ma vedo più equilibrio nel creareinsidie o situazioni importanti da sfruttare. Un po’ di casualità c’è, poi può darsi che casa nostra ci fa stare più tranquilli e confortati. Vedo però che la squadra è cresciuta in alcuni elementi ma anche nelle radici, è più radicata al nostro stemma, colore, spogliatoio. Si vede qualcosa di diverso. Nello spogliatoio si vede qualcosa di diverso. Nelle partite si va ad evidenziare la fioritura, ma le radici ci sono forti ora. Si vede che c’è appartenenza, il non volerci stare. Si è visto anche nell’ultima partita: dopo aver subìto goal abbiamo subito aggredito e cercato il recupero. Noi dovevamo vincere la partita, non bleffavamo e ce la siamo guadagnata, loro volevano vincere la partita mandando forti segnali in campo”.

Il ct del Belgio non ha convocato Nainggolan perché non è in forma. Nainggolan è deluso. Come sta?
È il Nainggolan che noi vogliamo. Si è fatto trovare pronto a fare il doppio ruolo che io gli chiedo sempre. Parte da trequartista, poi viene a fare il mediano, cala a schiacciarci sulla linea difensiva, lotta,  fa un po’ tutto. Ha passato un paio di partite dove fisiologicamente si era abbassato il livello di  rendimento, ma ora lui sta bene. È il guerriero che a noi piace. Ha fatto rivedere la furia guerriera che lui possiede e che deve trasferire e che dobbiamo tutti prendere”.

In questo momento la Roma è in grado di sostenere i 4 davanti Salah, El Shaarawy, Perotti e Dzeko?
Sì, abbiamo calciatori forti. Se ti capita di sostituire qualcuno nel reparto difensivo puoi concedere qualcosa. Emerson ha fatto vedere nelle ultime partite di essere creciuto. È un giocatore da Roma, che ti può dare il vantaggio che ti danno tutti gli altri. Nell’ultima partita avevamo 4 difensori e Daniele (De Rossi, ndr) ha dovuto fare quel ruolo lì ma è una squadra forte. Noi non abbiamo problemi a fare il nostro gioco e creare con qualità. Ovviamente se si perde il baricentro della squadra si perde anche un po’ di equilibrio. Domani non abbiamo molta scelta di sostituzione davanti, visto che Totti non c’è, perciò potrei riproporre il 4-2-3-1. Stephan (El Shaarawy, ndr) fa dei rientri importanti ora, Salah deve egualmente fare oltre che le accelerazioni improvvise, prese di posizione quando si va a fare un contropressing perché questo permette agli altri che rimangono dietro di mirare con più forza una zona dove bisogna andare a fare una chiusura preventiva”.

Lei ha la sensazione che le squadre arrivino a giocare contro la Juve poco motivate oppure è la Juventus che è troppo forte?
“Ho totale impegno e attenzione per le situazioni nostre e non siamo aiutati da niente e nessuno, l’ultima partita contro l’Empoli il portiere nostro ha parato tutto. Le partite per la Roma sono tutte cariche di difficoltà. Non sono dentro la Juve, non so i dettagli, non sono preparato“.

L’ultimo goal di potenza da fuori area risale a Digne. È una soluzione che si prova un po’ poco?
Noi abbiamo le qualità per fare questo. La squadra funziona e ci ha anche provato. Paredes ci ha provato e non gli è andata bene, Leo ha il tiro più forte in squadra. Lo ricerca troppo spesso e non riesce a far vedere tutta la sua qualità, lo cerca ma ancora non è tranquillo. De Rossi anche ha tiro da fuori. Anche Perotti ed Emerson. Nainggolan ha un tiro potentissimo.. è casualità anche questa secondo me, ci abbiamo provato a tentare dalla lunga distanza. Vedendo che la manovra funziona si anticipa meno la chiusura dell’azione e si va in fondo. Comunque è una soluzione che in ogni caso va ricercata e tenuta in conto, perchè spacca e fa saltare il problema della troppa densità delle squadre avversarie davanti alla porta”.

Pizza e coca: arrestato sudamericano a Pescara dai carabinieri

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Nella serata di ieri i Carabinieri della Stazione di Pescara Scalo hanno tratto in arresto, nella flagranza del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti,  H. D. Y. M. M., 36enne venezuelano, residente a Pescara, cuoco in un locale della città, con precedenti analoghi di polizia. L’uomo, fermato dalla pattuglia poco lontano dai luoghi della movida del centro, è stato notato e sottoposto a perquisizione da parte dai militari, estesa poi alla Nissan con targa spagnola. Sono così subito uscite 8 dosi di cocaina già confezionate e la somma contante di 850 euro in banconote di vario taglio in tasca. I militari hanno così deciso di estendere l’attività di ricerca anche all’abitazione del venezuelano, sita a Rancitelli, dove sono stati rinvenuti due involucri di coca, una da 60 grammi ed uno da oltre 350 grammi. Trovate inoltre altre due confezioni: una con 10 involucri da 5 grammi ciascuno ed un’altra con 12 dosi già confezionate. Recuperati inoltre due ovuli dal peso complessivo di 12 grammi. Nelle stanze altro stupefacente è stato trovato in piatti, pronto all’uso o ad essere confezionato, oltre a alcune dosi di hascish e marijuana.

Oltre mezzo chilogrammo di droga è stato sequestrato nell’attività.

Recuperati infine altri 4000 euro trovati in casa, assieme allo stupefacente e un bilancino di precisone.

L’uomo è stato ristretto in carcere a San Donato.

Di seguito le dichiarazioni del Maggiore, Claudio Scarponi, Comandante della Compagnia Carabinieri di Pescara:

“Lo stupefacente sequestrato, particolarmente rilevante per quantità e modalità di confezionamento, data la presenza anche di ovuli, dimostra come, nonostante l’incessante attività di contrasto delle forze di polizia e dell’Arma in particolare, fiumi di droga continuino a riversarsi a Pescara come ogni altra località, per soddisfare la richiesta di divertimento? E sballo da parte dei giovani.

Il contrasto alla piaga della droga, la cui pericolosità talvolta viene fortemente sottovalutata,  è e deve rimanere una priorità delle Istituzioni per salvaguardare le giovani generazioni, con una dura attività repressiva ma anche e soprattutto con una costante attività di prevenzione, a cominciare dalle scuole”. 

 

 

Fontana: ”Non dobbiamo commettere errori. Aspetto Ritondale al Menti” VIDEO

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Per la consueta conferenza stampa della vigilia del match di domani tra Catanzaro e Juve Stabia, si è presentato in sala stampa al Menti il tecnico delle vespe Gaetano Fontana.

Queste sono state le sue parole:

“Siamo felici della vetta ma non è un risultato definitivo, dobbiamo lavorare e crescere ancora tanto già dalla partita di domani a Catanzaro, per la quale non avrò certamente Lisi squalificato e Amenta infortunato, inoltre abbiamo alti acciaccati da valutare come Morero, che già con il Messina recuperò in extremis. Anche altri giocatori non stanno benissimo ma valuterò proprio all’ultimo secondo con la speranza di recuperarli.

Il Catanzaro è un’ottima squadra che conosco molto bene, dobbiamo cercare di sbagliare il meno possibile e di mettere la gara sui binari che vogliamo noi, sfruttando al massimo le nostre qualità. Tutte le gare sono difficili e il pericolo è dietro l’angolo, conta pochissimo la classifica ora, conta di più il gioco e il commettere meno errori possibili. Nelle gare in cui abbiamo perso, gli avversari hanno approfittato di nostri errori e ciò non deve accadere.

L’inchiesta sul corriere?

Era un’iniziativa già programmata e che non è legata al primato, è una simpatica coincidenza. Sicuramente essere in alto fa notizia e fa piacere, voliamo sulle ali dell’entusiasmo e io questo entusiasmo non lo perderò mai perché ho sofferto molto stando lontano dal terreno di gioco.

Le parole di Ritondale?

Con lui e Fiore c’è un rapporto di stima e affetto, ricordo con piacere quei tempi perché c’erano tutte persone con dei valori morali e questo lo dimostra il fatto che ci si segua ancora.

Non so se allenerò in A, per ora la mia A è la Juve Stabia e mi concentro sul presente con la voglia di fare il massimo qui a Castellammare.

Mi auguro che Ritondale venga presto al Menti per poterlo riabbracciare.

Catanzaro?

Sono legato molto alla mia città e alla squadra, mi dispiace per i risultati che stanno avendo. Torno spesso li perché c’è la mia famiglia. Domani penserò prima alla Juve Stabia perché è giusto che sia così, poi potrò parlare anche del Catanzaro.

Tifosi?

Sono abbastanza maturi da restare con i piedi per terra, il campionato è lungo e non abbiamo ancora fatto niente.”

Salvatore Sorrentino

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Liberati Calonego, Cacace ed il canadese Boccia: erano stati rapiti in Libia

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I tre tecnici erano stati rapiti tra le 7 e le 8 del mattino del 19 settembre scorso a Ghat, nel sud della Libia al confine con l’Algeria, da sconosciuti armati e mascherati. Con loro era stato rapito anche l’italo-canadese Frank Boccia. Tutti e tre sono tecnici della Con.I.Cos. e al momento del rapimento lavoravano all’aeroporto della cittadina libica.

Liberi i tre tecnici rapiti in LibiaDanilo Calonego, 56 anni, residente a Borgo San Dalmazzo (Cuneo), e Bruno Cacace, 66 anni, della provincia di Belluno, sono i due tecnici italiani rapiti in Libia appena liberati. La notizia, riportata d alcuni media libici, e’ stata confermata all’Ansa, da autorevoli fonti italiane e successivamente dalla Farnesina. Con loro liberato anche il cittadino canadese Frank Boccia, rapito nella stessa circostanza. La notizia, riportata d alcuni media libici, e’ stata confermata all’Ansa, da autorevoli fonti italiane e successivamente dalla Farnesina. Con loro liberato anche il cittadino canadese Frank Boccia, rapito nella stessa circostanza.

Dopo il sequestro era scoppiata una polemica per la mancanza di sicurezza. La Con.I.Cos. ha sostenuto di non aver mai revocato la scorta armata ai tre tecnici e di aver continuato a lavorare nel Paese perché la regione del Fezzan “è sempre stata un’area sicura”. Al personale operante all’aeroporto di Ghat, ha fatto sapere la società, “erano stati messi a disposizione sia tre autisti armati sia quattro militari governativi armati“. Gli autisti e i militari governativi armati erano “da utilizzare a discrezione del personale in base alle esigenze di cantiere e agli spostamenti da effettuare sul territorio”.

Nella regione del rapimento non risulta la presenza dell’Isis, ma vi sono tribù e milizie che si sono sostituite allo Stato e rapiscono a scopo di estorsione o per risolvere problemi con le entità statali. Le fonti libiche, a cominciare dalle autorità locali -in prima linea il sindaco della citta’ di Ghat- hanno sempre parlato di criminalità comune. E anche il governo italiano -che peraltro, considerata la delicatezza della situazione, aveva chiesto subito il massimo riserbo- aveva detto di non ritenere l’episodio collegato alla missione italiana nel Paese africano ma a un’azione di criminalità comune.

Danilo Calonego e Bruno Cacace verranno ascoltati in mattinata dai magistrati della Procura di Roma. All’atto istruttorio, che potrebbe avvenire in una caserma del Ros, parteciperà anche il sostituto procuratore Sergio Colaiocco che sulla vicenda ha avviato un’inchiesta in cui si ipotizza il reato di sequestro di persona con finalità di terrorismo.

Presto una festa per il ritorno di Cacace – “Sono felice per questa bella notizia che ci dà sollievo dopo tanti giorni di apprensione”. Il sindaco di Borgo San Dalmazzo Gian Paolo Beretta commenta la liberazione di Bruno Cacace, tecnico della Con.I.Cos rapito in Libia il 19 settembre. “Ero sempre in contatto con la famiglia – continua Beretta – Volevamo organizzare un momento di riflessione, adesso organizzeremo una festa per il suo ritorno a casa”.

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Lazio, Parolo: “Immobile? Il Napoli ha puntato al nome, ma stasera farà gol!”

Le sue parole

Marco Parolo, centrocampista della Lazio di Inzaghi e della Nazionale azzurra, ha parlato ai microfoni dell’edizione romana de La Repubblica:

A Napoli si capirà il reale valore della Lazio?

«Abbiamo dimostrato la nostra mentalità nelle ultime tre partite: a Torino dopo il 2-2 ci siamo rovesciati di nuovo in avanti, contro il Sassuolo abbiamo saputo soffrire. Un risultato positivo a Napoli sarebbe un’ulteriore prova del nostro spessore».

A Napoli si saranno pentiti di non aver scelto Immobile?

«Hanno preferito il nome, anche se poi Milik è forte. Nessuno che si sia fatto delle domande sul perché di quei due anni deludenti di Ciro all’estero, magari esaminando il contesto. Brava la Lazio a crederci, è uno da 20 gol a campionato. Segna a ogni partita, credo segnerà anche al Napoli: poi toccherà a noi non subire gol».

Ritiene che il tridente della Lazio sia sottovalutato?

«Meglio, così loro capiscono che devono ancora dimostrare tanto. Hanno un talento straordinario, ma serve continuità e sono migliorati molto in questo. Possono diventare i più forti del campionato, Felipe Anderson fa giocate incredibili, è cambiato, maturato, avverte la fiducia del tecnico e di tutto il gruppo: noi gli chiediamo di essere decisivo, lui si sente importante e fa la differenza».

Hamsik, un solo gol per agganciare Vojak

Hamsik, un solo gol per agganciare Vojak

Ad un solo gol da Vojak, a due da Cavani, a cinque da Sallustro e Maradona, il bomber del Napoli di tutti i tempi, con tredici reti in più€. Hamsik è a 102 gol ed è ormai vicinissimo al podio, sempre più€ nella storia azzurra il capitano che ha risollevato il Napoli in terra turca con una vera magia. Quella di stasera al San Paolo sarà la partita numero venti per lo slovacco contro la Lazio: 3 gol, due in una sola partita, la doppietta realizzata nel 2-2 del 2008, rete decisiva del pareggio quando in panchina c’era Reja. Marek è il passato, il presente e il futuro, come riferisce Il Mattino. Ha cominciato solo una volta in panchina contro l’Empoli, poi sempre titolare. Soltanto Koulibaly, Callejon e Reina hanno un minutaggio maggiore (in campionato 909 minuti).

Insigne può ritrovare la Nazionale: Ventura verso il ritorno al 4-2-4…

Insigne può ritrovare la Nazionale! Ventura verso il ritorno al 4-2-4…

Non ci sarà Alejandro Gomez nei convocati di Ventura per il Liechtenstein e la Germania. E nella lista mancheranno anche tanti altri calciatori infortunati come Riccardo Montolivo, Alessandro Florenzi, Giorgio Chiellini e Leonardo Bonucci. Ancora out Graziano Pellè, potrebbero essere inseriti diversi giovani nell’ottica di un possibile ritorno al 4-2-4 come Sansone, Zappacosta ed El Shaarawy: ad esempio i due torinesi Benassi e Barreca. In lizza per una maglia anche Caldara dell’Atalanta, che potrebbe spuntarla su Acerbi e Paletta. Nella lista dei probabili convocati ci sarà un posto per Manolo Gabbiadini, e potrebbe rientrare in lista anche Lorenzo Insigne.

Questa la lista secondo la Gazzetta dello Sport.

PORTIERI Buffon, Donnarumma, Perin

DIFENSORI Barzagli, Romagnoli, Ogbonna, Astori, Rugani, Bonucci (Caldara)

CENTROCAMPISTI Candreva, Parolo, De Rossi, Verratti, Marchisio, Bernardeschi, Bonaventura, Sturaro, De Sciglio, Darmian, Zappacosta, Criscito (più Benassi e Barreca)

ATTACCANTI Eder, Belotti, Immobile, Sansone, Zaza, Pavoletti, Gabbiadini (El Shaarawy, Insigne)

Esposito, il segretario a Le Vespette: “Cerco di instaurare un rapporto di amicizia con questi ragazzi, sono unici”

Le sue parole

A “Le Vespette”, programma dedicato al settore giovanile della Juve Stabia in onda sulle frequenze di ViVi Radio Web, è intervenuto Enzo Esposito, segretario del settore giovanile della Juve Stabia.

Sulla Berretti“I ragazzi sono arrivati quest’ oggi alle 17:30 a Cosenza. Viaggio tranquillo e albergo confortevole, ci prepariamo al meglio per la gara difficilissima di domani”.

Sull’ Under 17 e l’ Under 15“Partiranno domenica mattina in vista della sfida contro la Lupa Roma. L’ Under 17 giocherà alle 12:45 mentre l’ Under 15 alle 14:45. Saranno due gare molto complicate per noi che veniamo da due sconfitte. Bisogna ripartire subito mettendoci alle spalle le due sconfitte ma sono convinto che i ragazzi insieme ai mister hanno lavorato per preparare al meglio le sfide”.

Sull’ Under 16“Sarà di scena domenica mattina al Pastena di Battipaglia, un bel impianto dove poter esprimere al meglio le nostre opportunità. Speriamo di dare continuità alla vittoria di sabato scorso”.

I 2003 e i 2004 giocheranno domani rispettivamente contro Progetto Europa Cesa e Nocera Inferiore“I piccolini saranno impegnati al Menti. Il nostro progetto è far crescere questi ragazzini per portarli magari in prima squadra”.

Tanti portieri scuola Juve Stabia in giro. Due in questa settimana hanno strabiliato: Montella e Abbagnale“Due ragazzi che sono cresciuti con noi, ma ci sono anche Polverino e Salsano. Il primo gioca con la Ternana mentre il secondo gioca in Serie D. Ragazzi di grande prospettiva che hanno esordito giovanissimi in primavera, tutti di grande prospettiva. La nostra batteria portieri è di categoria superiore”.

Rapporto con i ragazzi“Penso di avere un buon rapporto con tutti. Non mi piace essere autoritario, cerco di instaurare un rapporto di amicizia con questi ragazzi che sono come coetanei nonostante la differenza di età. Maggiormente riesco a seguire la Berretti ma voglio bene a tutti allo stesso modo”.

5 anni con il settore giovanile, tante soddisfazioni come la vittoria contro la Juventus. Cosa ti rimane di ogni anno?“Ogni anno si conoscono ragazzi eccezionali, si vivono nuove emozioni e si arricchiscono le proprie conoscenze. Vedere ragazzi che difendono questa maglia in tutta Italia non può che essere motivo di orgoglio essendo stabiese. Ho avuto modo di assistere alla vittoria contro la primavera della Juventus a Pontedera ed è stata un’ emozione indescrivibile”.

a cura di Ciro Novellino

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La trasferta turca da dimenticare, tifosi derubati e “costretti a svuotare le tasche”

I dettagli di quanto accaduto

Fermati, costretti a svuotare le tasche e a consegnare oggetti personali, denaro e persino cinture e sigarette, e alla fine derubati. Per decine di tifosi napoletani la trasferta a Istanbul si è trasformata in una vera e propria odissea. A denunciare i fatti all’edizione online de Il Mattino sono alcuni tifosi: “Sin dall’arrivo in aeroporto – denuncia Gennaro, 26 anni, residente a Capodimonte – abbiamo intuito l’ostilità dei poliziotti. Gli episodi si sono succeduti anche nel centro di Istanbul e fuori lo stadio, dove alcuni di noi sono stati fermati senza motivo, trattenuti e sottoposti a veri e propri interrogatori, quasi che fossimo terroristi”. Paolo aggiunge: “La stazione era piena di agenti, in divisa e in borghese, e quando hanno aggredito il nostro amico nessuno è intervenuto”, ma Rino e Giovanni ricostruiscono l’aspetto più inquietante: “Siamo stati sottoposti a rigidissimi controlli, prima e dopo il varco d’ingresso, e costretti a svuotare le tasche lasciando in una cassetta trasparente oggetti personali, monete e finanche sigarette e accendini. A tutti sono state poi sfilate le cinture dei pantaloni: Ve le ridaremo all’uscita, ci è stato detto. Una volta sugli spalti ci siamo ritrovati quegli stessi poliziotti che fumavano le nostre sigarette e ci guardavano con aria di sfida. Alla fine della partita non abbiamo trovato più la cassetta con i soldi. Sparita. E molti di noi ci hanno rimesso pure le cinture”.

ESCLUSIVA – Santacroce: “Napoli nel mio cuore. Lazio? Non sarà facile, ma non dobbiamo commettere più errori”

Queste le sue parole

Fabiano Santacroce, ex difensore azzurro, è intervenuto a “L’ Orda Azzurra”, programma in onda sulle frequenze di ViVi Radio Web, la radio ufficiale di Vivicentro.it. Ecco quanto dichiarato: “Si sente tanto la mancanza di un fenomeno come Gonzalo Higuain, in questo momento bisogna avere un po’ di pazienza”.

Koulibaly potrebbe fare l’esterno destro?

“Penso che spostandolo sull’ esterno si perderebbe il suo strapotere fisico al centro della difesa. Magari è un difensore che ogni tanto commette degli errori ma recupera tantissimi palloni”.

Il Napoli subisce troppi gol, l’assenza di Albiol può avere influito?

“Non penso, è tutto frutto di un momento sfortunato. La maggior parte dei gol vengono da nostri errori individuali abbastanza grossolani. È un momento no ma dobbiamo ancora avere fiducia nel gioco di Sarri che è vincente”.

Ti senti ancora parte di questo gruppo?

“Assolutamente, il Napoli mi è entrato nel cuore. Sono sempre in città: mia moglie e mia figlia sono napoletane. Il Napoli ha guadagnato un tifoso in più”.

Tutti quelli che giocano con te dicono che sei particolare?

“Sono sempre stata una persona schietta, ho sempre fatto di testa mia magari anche sbagliando. Mi sono fatto conoscere per come sono realmente e in uno spogliatoio di calcio è sempre difficile. Gli anni al Napoli li ricorderò sempre, non è da tutti giocare in uno stadio come il San Paolo”.

Ti vedi con colori gialloblè che non sono quelli del Parma ma della Juve Stabia?

“Non so nulla riguardo il mio futuro. Ho vissuto degli anni tremendi ma ora ne sto uscendo bene. Mi sto allenando con la Juve Stabia, guardo avanti e attendo di rientrare nei campi”.

Napoli-Lazio, pronostico?

“Domani sarà una gara dura. Il Napoli si deve rifare, nelle ultime partite è mancata un po’ di concretezza. Questa è la cosa che mi spaventa di più ma continuo ad avere fiducia nel gioco di Sarri”.

a cura di Ciro Novellino

RIPRODUZIONE RISERVATA

Brexit. L’Alta Corte di Londra a sorpresa ne blocca l’avvio

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L’Alta Corte di Londra ha accettato il ricorso di legittimità concernente l’iter seguito dalla Brexit, presentato dall’imprenditrice Gina Miller e altri attivisti pro UE, i quali chiedono il rispetto delle norme sulla  procedura, prima che si invochi l’articolo 50 del Trattato di Lisbona, che dovrebbe avvenire entro marzo 2017.

Potrebbe accadere l’imprevedibile, a questo punto, anche se il governo di Theresa May  ha minacciato tuoni e fulmini sul verdetto della Corte, e il suo governo non accetterebbe mai una sfida di questa portata, dopo una campagna referendaria durissima, talmente tesa da causare una vittima (Jo Cox). La premier ha già fatto sapere che non finisce qui, e non sarà il parlamento e cambiare le carte in tavola, pertanto il governo si appellerà alla Corte Suprema.

La No 10  – così è anche chiamato il premier britannico, in riferimento al numero 10 di Downing Street – sostiene che il processo del ‘leaving’ continuerà, e si rispetteranno i tempi previsti per invocare l’art. 50: “Brexit ruling will not derail Article 50 Timetable”.

Intanto Nicole Sturgeon, primo ministro della Scozia, non nasconde al riguardo la sua soddisfazione. Com’è noto, circa il 70% degli scozzesi a giugno, ha votato  ‘Remain’, e la Sturgeon si è battuta come una leonessa, anche dopo l’esito del referendum, per tentare un accordo con le istituzioni Ue, nel tentativo di sganciare la Scozia dal treno in cui si era avventurato il Regno Unito. Non riuscendo però nell’intento, dato che sia il Presidente della Commissione europea, Juncker, sia le altre autorità dell’Unione, avevano dichiarato che erano disposti ad un dialogo che escludesse  qualunque intromissione negli affari interni del suo paese, la volontà del popolo doveva essere rispettata. Commentando la situazione che si è venuta a creare con il verdetto dell’Alta Corte, in un articolo del ‘The Guardian’ il primo ministro scozzese dichiara che il governo del Regno Unito ‘è nel caos’.

Beh, non è certo uno scacco al re, la sfida vinta per ora da Gina Miller, ma può essere una buona partita da giocare fino all’ultimo alfiere, comunque senza troppe illusioni.

Di sicuro l’iniziativa di questa temeraria donna d’affari inglese, ha innescato un ordigno che avrà le sue conseguenze. Secondo alcuni parlamentari conservatori, meglio sarebbe se la May indisse nuove elezioni, che sperano ovviamente di vincere, galvanizzati come sono dall’effetto brexit,  ottenendo così una maggioranza in parlamento, si potrebbero ovviare  rimandi sul processo relativo all’art. 50, contemplato dal Trattato di Lisbona. Processo che le autorità dell’Ue si augurano di risolvere in tempi brevi, considerate le elezioni alle porte in alcuni paesi chiave come Germania, Francia, Italia. E tra due anni le elezioni del Parlamento europeo, per questo un ritardo nella procedura, fanno sapere da Bruxelles, non sarebbe gradito.

In Gran Bretagna c’è grande fermento, ma anche disorientamento, che potrebbe creare una tensione sociale maggiore di quella che è emersa durante la campagna sul referendum. Un parlamentare pro brexit, ha dichiarato che, se la Miller pensa di bloccare il legittimo iter della brexit, non ha fatto i conti con la rabbia popolare che scatenerebbe tra i 17 milioni di britannici che hanno votato ‘Leave’. E già questi umori fanno comprendere il ‘climax’ che si vive in queste ore nel regno Unito.

Non tutti condividono l’entusiasmo di chi vede in questo provvedimento espresso da un’Autorità giuridica che garantisce l’applicazione delle norme costituzionali, un’opportunità di speranza per riprendere la strada verso l’UE, o almeno di rendere meno drastici gli effetti di quella catena spezzata. Molti parlamentari, secondo i quotidiani inglesi, tuttavia, vedono in questo risultato, una strada accidentata, ingombra di massi, che complicherà lo stato delle cose, e non porterà ai cambiamenti auspicati.

La May  è sicuramente risoluta e determinata a non lasciarsi strappare la vittoria del referendum sulla brexit, con manovre dell’ultima ora, ha una grande considerazione di sé, e sostiene senza curarsi dei giudizi altrui, ‘di essere la premier migliore per guidare la Gran Bretagna’.

A fil di spada i due schieramenti dei Remain e dei Leave, si contenderanno l’esito finale di questa durissima battaglia, che in ogni caso ora dovrà sottostare al rigore delle norme costituzionali del Regno Unito. Non si potrà prescindere da tale percorso.

Lord Thomas of Cwmgiedd, giudice dell’Alta Corte, ha infatti giustificato l’accoglimento del ricorso sulla legittimità della brexit, facendo riferimento ad uno dei principi fondanti della Carta Costituzionale, ossia la sovranità del Parlamento su discipline così delicate per lo Stato, che implicano conseguenze importanti sia di carattere interno che internazionale.

Tanto per sottolineare le ripercussioni sul piano economico e finanziario, i mercati hanno risposto con una sferzata di ottimismo, e la sterlina è subito andata in rialzo, recuperando l’1% sulla divisa americana, il pound ha raggiunto infatti un valore di 1,24 dollari  Quanto all’euro guadagna l’1,3%.

Qualora vi fossero ancora dubbi sull’ostilità dei mercati nei confronti della brexit, questa è un’ulteriore conferma.

Vediamo cosa afferma l’Art. 50 del Trattato di Lisbona:

Secondo il Trattato sancisce che:

 “Ogni Stato membro può decidere di recedere dall’Unione conformemente alle proprie norme costituzionali”.

Con le norme giuridiche non si può parafrasare a piacimento, pertanto è meglio fare riferimento a ciò che è riportato nel sito ufficiale dell’Eur-lex, dove si trova tutto sulla disciplina giuridica dell’Ue, dalla ‘Gazzetta Ufficiale’ dell’Unione, ai Trattati, Regolamenti, legislazione, Accordi internazionali, ecc.

Clausola di recesso:

“L’articolo 50 del trattato sull’Unione europea prevede un meccanismo di recesso volontario e unilaterale di un paese dall’Unione europea (UE).

Il paese dell’UE che decide di recedere, deve notificare tale intenzione al Consiglio europeo, il quale presenta i suoi orientamenti per la conclusione di un accordo volto a definire le modalità del recesso di tale paese.

Tale accordo è concluso a nome dell’Unione europea (UE) dal Consiglio, che delibera a maggioranza qualificata previa approvazione del Parlamento europeo.

I trattati cessano di essere applicabili al paese interessato a decorrere dalla data di entrata in vigore dell’accordo di recesso o due anni dopo la notifica del recesso. Il Consiglio può decidere di prolungare tale termine.

Qualsiasi Stato uscito dall’Unione può chiedere di aderirvi nuovamente, presentando una nuova procedura di adesione”.

Ora le Istituzioni dell’Unione, dovranno rispettare le decisioni dei massimi organi giuridici del RU, si attente quello della Suprema Corte, alla quale si appellerà la premier May, il cui dossier, secondo una nota dell’Agenzia Reuters, sarà esaminato nella prima settimana di dicembre. La May fa il verso al  ministro delle Finanze tedesco Schauble, che nelle settimane precedenti la consultazione referendaria, diceva in tono di ammonimento: ‘out is out’; ora la May per rassicurare i brexitiers, dichiara sulla stampa, guardate che ‘brexit is brexit’.

Come dire: inutile che vi affanniate, non potrete in alcun modo ostacolare la volontà popolare.

Gina Miller e gli attivisti pro Europa, sono convintissimi di avere agito per il meglio,  per il bene del paese e il rispetto della democrazia:

“The woman who put Theresa May’s plans for leaving the EU in peril is convinced she has done the right thing, despite the vitriol..”

Ora, secondo tanti esponenti politici britannici, il problema non è se verrà invocato l’art. 50, ma il modo in cui si procederà:

“This wasn’t about whether article 50 will be invoked, but how,” – si legge sul Guardian.

Non si possono azzardare ipotesi sul verdetto della Suprema Corte, ma è improbabile che smentisca quella dell’Alta Corte di Londra, poiché, in sostanza, si tratterebbe di ignorare una precisa norma della Costituzione. Intanto il dibattito sulla questione sta infervorando la gente e ristabilendo la linea dura del confronto tra i remain, e i brexitiers, che non vogliono sentire parlare di ‘condizioni’, e nemmeno mettere in discussione l’esito del referendum.

Albiol non è sicuro, i tempi di recupero si allungano

Albiol non è sicuro, i tempi di recupero si allungano

Come riferisce Il Corriere del Mezzogiorno, si allungano i tempi di recupero di Raul Albiol. Il difensore spagnolo infortunatosi al bicipite femorale sinistro (elongazione) nella partita con il Benfica è ormai fuori da 35 giorni. In un primo momento si parlo di una degenza di al massimo due settimane, ma il calciatore non è riuscito a recuperare in fretta e non è ancora in grado di scendere in campo. In questo tipo di infortuni contano anche le sensazioni del calciatore che evidentemente non è ancora sicuro di affrontare i novanta minuti. In questi casi è meglio non forzare troppo altrimenti si rischia una ricaduta. Al momento il difensore iberico sta svolgendo lavoro differenziato e anche ieri si è limitato a un lavoro leggero con il pallone. Il calciatore, salvo complicazioni, dovrebbe rientrare in campo dopo la sosta, il 19 novembre con l’Udinese, ma di sicuro non giocherà tutti i 90 minuti. La sua assenza si è sentita anche in termini di risultati. E i dati sono eloquenti.

Pescara – Empoli è la sfida salvezza in un mezzogiorno che si preannuncia di fuoco

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Dopo l’ottima prestazione di Milano, con il Pescara uscito sconfitto di misura da San Siro contro il Milan di Montella, in una gara giocata con grande personalità ed autorità dalla formazione di Massimo Oddo, gli abruzzesi saranno chiamati domenica, nel lunch match della 12esima giornata della massima serie, ad un autentica sfida salvezza contro l’Empoli allenato da Martusciello, appaiato al terzultimo posto in classifica a quota 7 punti con gli abruzzesi. Il Delfino cercherà la sua prima vittoria sul campo, per poi affrontare al meglio le due proibitive trasferte che lo attenderanno: quella con la Juventus a Torino e quella con la Roma nella città capitolina.

I toscani hanno vinto una sola gara in questo torneo (quella con il Crotone), dove hanno segnato le loro uniche due reti fino ad ora in questo campionato, oltretutto, entrambe su azione. L’attacco, infatti, rappresenta il reparto più debole dell’Empoli, che è il meno prolifico del campionato italiano. I vari Pucciarelli, Gilardino e Maccarone, non vedono l’ora di sbloccarsi. L’astinenza dal goal empolese dura, infatti, da 754’.

Il Pescara, dal canto suo, non potrà permettersi altri passi falsi, dal momento che la partita è di quelle che in gergo “valgono doppio.” Nell’Empoli, nonostante alcuni problemi fisici, ci sarà l’ex Daniele Croce, centrocampista che ha militato nella squadra biancazzurra per diverse stagioni negli anni 2000. Per lui sarà una sfida dal sapore particolare, dal momento che è originario di Giulianova ed è cresciuto calcisticamente a Roseto degli Abruzzi, cittadina molto vicine geograficamente, e non solo, a Pescara.

Ci sarà il rientro di  Verre, elemento molto prezioso in mediana per la squadra di Massimo Oddo. Come pure del match sarà Aquilani, sebbene i punti di satura applicati dopo lo scontro di gioco di domenica con il compagno Memushaj. Rientra Campagnaro, il quale ha saltato il turno di squalifica, ma si fermano ai box Coda (per lui è previsto un lungo stop fino a dicembre), e Brugman, altro ex della sfida, appiedato per una giornata dal Giudice sportivo. Assenti, inoltre, Baheback e Gyomber. Difficile il recupero di Pepe.

Nell’Empoli non ci saranno Laurini e Bellusci. Arbitra Orsato di Schio  con inizio fissato alle ore 12:30 di domenica.

ECCO LE PROBABILI FORMAZIONI:

PESCARA:  4-3-2 – 1: Bizzarri, Zampano, Crescenzi, Campagnaro, Fornasier, Aquilani, Cristante, Memushaj, Benali, Caprari, Manaj. All. M. Oddo.

 

EMPOLI: 4-3-1-2: Skorupski,  Veseli, Barba, Costa,  Pasqual,  Krunic, Mauri,  Buchel,  Saponara, Gilardino, Pucciarelli. All. Martusciello.

CHRISTIAN BARISANI

Amichevole 2005, Foxes Soccer School-Juve Stabia: data e ora

L’amichevole delle Vespette

La categoria 2005 dell’attività di base della Juve Stabia affronterà in gara amichevole, giovedì 10 novembre con fischio d’inizio alle 15:30 allo stadio Comunale Basco a Casapesenna (CE), la Foxes Soccer School.

a cura di Ciro Novellino

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Analizzando l’avversario – La Lazio di Simone Inzaghi a Napoli per continuare a sognare

Analizzando l’avversario – La Lazio di Simone Inzaghi a Napoli per continuare a sognare

Napoli che torna dal turno di Champions con un solo punto dalla Turchia, nonostante il dominio dei partenopei. Molto possesso palla, molte occasioni che però non riescono ad essere finalizzate, il Napoli più che mai sente la mancanza di un giocatore con il fiuto del gol con la freddezza giusta da poter cambiare le sorti di una partita anche avendo una sola occasione in tutta la partita. È servita la bordata da fuori di Hamsik per riportare in parità una partita che altrimenti avrebbe avuto il sapore della beffa. Domani il Napoli affronterà la Lazio che non lascerà sicuramente vita facile agli azzurri, i capitolini vorranno conquistare la loro terza vittoria di fila ed allungare la loro striscia positiva a sette partite senza sconfitte. Sicuramente il giocatore più in forma è il ritrovato Ciro Immobile, che quest’estate è stato più volte accostato al Napoli, attaccante che per ora vanta 9 gol secondo solo a Dzeko.

Il giovane Keita Balde nonostante i mal di pancia di quest’estate si sta riconfermando seppur con pochi gol ma comunque garantendo ottime prestazion, il talento brasiliano Felipe Anderson ha trovato solo una volta la via del gol quest’anno ma è solito nel fornire assist di pregevole fattura ai compagni.

Simone Inzaghi schiererà il seguente  3-5-2: Marchetti; Wallace, Hoedt, Radu; Anderson, Parolo, Biglia, Milinkovic, Lulic; Immobile, Keita.

L’anno scorso la partita si concluse con un roboante 5-0, la Lazio non in un bellissimo momento veniva a Napoli con moltissime assenze. Scenario per niente simile e sarà quindi una partita aperta su tutti i fronti.

a cura di Andrea Bosco

RIPRODUZIOEN RISERVATA

Ct Belgio: “Mertens impressionante, è tra i migliori dei suoi”

Il ct del Belgio su Dries Mertens

Il ct del Belgio, Roberto Martinez, ai microfoni di Het Nieuwsblad, ha dichiarato: ” De Bruyne? E’ un grande problema. Kevin sta facendo probabilmente la sua migliore stagione in carriera, ma non potevamo aspettare che tornasse in forma. Inoltre Dries Mertens ha fatto particolarmente bene, è stato impressionante, tra i migliori dei nostri nelle ultime partite. Inoltre sono ottime anche le prove che sta fornendo con il suo club, giocando 90 minuti contro la Juventus. Dries è in ottima forma e dovremmo usarlo al meglio”. 

L’ultima volta a Catanzaro ci fu la vittoria delle vespe. Tutti i precedenti

L’unica vittoria delle vespe a Catanzaro risale a poco più di un anno fa

Catanzaro e Stabia, si sono affrontate in gare di campionato quattro volte al “Piazza d’Armi di Catanzaro, lo Stabia in un’occasione ha pareggiato ed in altri tre incontri ha sempre perso. Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:

– 1931 / 1932 – Campionato Nazionale di I° Divisione girone ‘ F ‘

24 gennaio 1932 – 15° giornata d’andata: CATANZARESE – STABIESE 5 – 0.

– 1948 / 1949 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

2 gennaio 1949 – 15° giornata d’andata: CATANZARO – STABIA 3 – 1 le reti dei giallorossi furono siglate da Traversa, Andrian e Audano.

– 1949 / 1950 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

23 aprile 1950 – 12° giornata di ritorno: CATANZARO – STABIA 1 – 0 gol vittoria dei calabresi dopo cinque minuti di gioco con Zacchi.

– 1950 / 1951 – Campionato Nazionale di Serie C girone ‘ D ‘

26 novembre 1950 – 10° giornata d’andata: CATANZARO – STABIA 1 – 1 vantaggio delle vespe con Giulio LOPEZ, pareggio giallorosso con Codeluppi.

Catanzaro e Juve Stabia, si sono affrontate in gare di campionato sei volte al “Nicola Ceravolo” di Catanzaro, le vespe solo nell’ultimo match sono tornate a casa con l’intera posta in palio, poi tre pari e due sconfitte. Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:

– 1991 / 1992 – Campionato Nazionale Serie C2 girone ‘ C ‘

21 giugno 1992 – 19° giornata di ritorno: CATANZARO – JUVE STABIA 1 – 1 al vantaggio stabiese del bomber Vincenzo ONORATO rispose Vinci per i giallorossi.

– 1992 / 1993 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ C ‘

11 ottobre 1992 – 5° giornata d’andata: CATANZARO – JUVE STABIA 1 – 1 (arbitro Angelo Bonfrisco di Monza) vantaggio delle vespe con l’ala destra Gennaro PIZZO, pareggio delle aquile con Giacalone.

– 2000 / 2001 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ C ‘

5 novembre 2000 – 10° giornata d’andata: CATANZARO – JUVE STABIA 0 – 0 (arbitro Gianluca Rocchi di Firenze).

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Marco CAPPARELLA

– 2009 / 2010 – Campionato Nazionale di Seconda Divisione girone ‘ C ‘

4 ottobre 2009 – 7° giornata d’andata: CATANZARO – JUVE STABIA 3 – 2 (arbitro Davide Massa di Imperia) per i giallorossi doppietta di Di Maio intervallato dal gol di Montella, per le vespe le marcature portarono la firma di Gianluca DE ANGELIS e Marco CAPPARELLA (foto).

– 2014 / 2015 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

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Guido GOMEZ

30 agosto 2014 – 1° giornata d’andata: CATANZARO – JUVE STABIA 2 – 0 (arbitro Francesco Fiore di Barletta) le reti delle aquile furono realizzate una per tempo rispettivamente da Pagano e Martignago.

– 2015 / 2016 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

20 settembre 2015 – 3° giornata d’andata: CATANZARO – JUVE STABIA 1 – 2 (arbitro Stefano Giovani di Grosseto) vantaggio giallorosso a fine primo tempo con Razzitti, nella ripresa i gialloblù prima pareggiarono con Ciccio RIPA e poi a cinque dal termine realizzarono il gol vittoria con Guido GOMEZ (foto).

Giovanni Matrone