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L’assenza dell’attaccante che pesa, Gabbiadini delude: Napoli, testa a gennaio

La sosta al momento giusto, Napoli respira

Da sosta a sosta. Napoli, prendi un respiro profondo. Pensa. Il mese che passato ha lasciato agli azzurri tanti punti persi per strada, un Milik ancora fuori e un Gabbiadini quasi depresso. Tra Sarri e la società il rapporto continua ad incrinarsi: ADL consiglia e interviene direttamente nelle questioni del tecnico, e Maurizio risponde a tono, in diretta tv. Gli azzurri, per la prima volta nella loro storia probabilmente, fanno fatica a segnare. La squalifica di Manolo e lo stop di Arek, hanno costretto l’ex Empoli a reinventare Mertens falso nove. Ma, nonostante il grande spirito di sacrificio del belga, la soluzione del tridente leggero non ha portato alla rete, che poi è la cosa più importante per vincere. Il Napoli crea, gioca, e fa tutto bene, ma non concretizza. Se con l’Empoli l’assenza non s’è percepita, con la Juventus la mancanza di un vero centravanti ha pagato, e molto. Milik non tornerà prima di aprile. E’ meglio chiarire. Ma ciò che fa rabbia a Sarri è il comportamento del suo sostituto, Manolo Gabbiadini. Nel momento della svolta, dopo due anni difficili, il bergamasco si sarebbe potuto mettere la squadra sulle spalle e dimostrare di essere tra i top di Italia. Ma l’infortunio del polacco ha scaturito l’effetto opposto: Gabbiadini s’è chiuso in se stesso, s’è innervosito ed è stato espulso, per la prima volta in carriera, lasciando il suo gruppo in momento tra i più complicati della stagione. Male, malissimo. Il numero 23 è adesso messo davanti ad out out: segnare o andar via. Il Napoli, intanto, pensa già al mercato di gennaio per sopperire alla mancanza del centravanti. Piace Pavoletti, ma affascina la pista Duvan Zapata. Ancora di proprietà del Napoli, il colombiano potrebbe tornare prima da Udine, dove male non sta facendo. Zapata potrebbe prendere il posto in attacco, al posto di Gabbiadini, che nel frattempo non è più incedibile. Non è da escludere, nemmeno, la strada che porta a Simone Zaza, di proprietà del West Ham. Il ragazzo ben volentieri tornerebbe in Italia, dove ad aspettarlo ci sarebbe Maurizio Sarri, che non ha mai negato la sua ammirazione per l’ex bianconero. La sosta porterà consiglio e forze nuove. Sperando che nessuno ci lasci la pelle, come qualche settimana fa. Che un nuovo caso Milik sia scongiurato. Napoli, attento, e respira.

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USA: in migliaia protestano contro il presidente eletto

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L’America che ha eletto Trump mette in evidenza le opposte identità: in migliaia protestano contro il presidente eletto in oltre 25 città mentre Obama riceve, per la prima volta, Trump alla Casa Bianca e tra i due leader va in scena la prima stretta di mano accompagnata da toni cordiali in diretta tv. Ma le differenze restano: il tycoon rilancia su taglio di tasse e volontà di cancellare la riforma della Sanità. Trump intanto inizia a lavorare sulla squadra dell’amministrazione: i primi nomi sono Giuliani, Christie, Walker e Flynn.

A New York tra i giovani che guidano la rivolta: “Non è il mio presidente”

Manifestazioni contro il tycoon in tutto il Paese: “È razzista e sessista”. Oltre cento arresti

NEW YORK – «Ci vediamo tra un’ora a Union Square». «Bene, gli altri sono lì ad aspettarci. Mi raccomando, ricordati la bandiera della pace». «Già messa nello zaino, tu piuttosto non dimenticare lo striscione #NotMyPresident». Inizia così, con un ultimo scambio di messaggi su WhatsApp, la notte più lunga del popolo anti-Trump, più lunga anche di quella trionfante del candidato repubblicano e della sua maggioranza silenziosa.

Questa volta è il turno dell’opposizione rumorosa. È la notte anti-Trump di Sarah e compagni, lei studentessa della New School University che l’8 novembre ha fatto il suo esordio alle urne e ha dovuto fare i conti con la peggiore delle sconfitte. «Abbiamo il diritto a protestare contro sessismo, razzismo, discriminazioni contro gli invalidi», urla Julia, quasi 30 anni, discografica. È con lei che Sarah si stava scambiando i messaggi prima della grande adunanza a Union Square, epicentro delle proteste della New York progressista e liberal. Come loro, altre migliaia di persone si sono date appuntamento su Facebook e su Twitter in nome dello slogan «Not My President», declinato in tutte le formule social. Con Sarah e Julia ci sono Nicholas e Ramon, il primo figlio di un ex lavoratore dell’acciaio che ha votato Trump, convinto di poter riavere un’occupazione e la dignità. «Mio padre si è fatto prendere in giro, votare per una persona che predica l’odio è folle». Ramon invece è il tuttofare di un palazzo di Bay Ridge a Brooklyn, domenicano di 50 anni che spera di potersi ricongiungere con moglie e figli quanto prima. O almeno lo sperava. «Il muro gli cascherà addosso – dice -, vuole dividere le nostre famiglie, ma si accorgerà che senza di noi questo Paese è finito». Quattro persone, quattro storie diverse, ma che riconducono tutte alla Trump Tower.

È lì, all’incrocio tra 56esima e Fifth Avenue, che convergono le masse anti-Trump provenienti da tutta New York. Del resto tutti i quartieri della Grande Mela hanno votato contro «The Donald» a parte Staten Island, roccaforte repubblicana. Ed è proprio lì, sotto la Torre d’avorio del tycoon, che la polizia ha organizzato una grande gabbia di transenne, mentre agenti in tenuta antisommossa creano cordoni di sicurezza nelle strade circostanti.

Era dai tempi di «Occupy Wall Street», il movimento che si batteva contro le politiche a favore dell’1% dei ricchissimi, che nella City non si vedeva una mobilitazione così massiccia. Da Sud verso Nord un fiume di persone cinge d’assedio Midtown: vengono da Union Square appunto, ma anche da Washington Square, la piazza con l’arco e la statua di Giuseppe Garibaldi. Dall’eroe dei due mondi hanno preso in prestito il rosso della camicia per sventolarlo su aste di legno. Ci sono vessilli socialisti, anarchici, sindacalisti, di Black Lives Matter, «Pussy power» e dello sterminato popolo di Bernie Sanders, il senatore sconfitto da Hillary alle primarie: «Chissà se ci fosse stato?». Ma oggi non c’è tempo per le recriminazioni, oggi si sfila uniti contro il «mostro»: «Trump Makes America Hate», campeggia su un cartello stretto tra le mani di George, 40 anni, dipendente di una società di spedizioni. «Adesso Trump ci impedirà di ricevere pacchi dal Messico», dice sarcastico mentre si unisce a Sarah e ai suoi compagni di viaggio. George viene da Times Square insieme a diverse centinaia di manifestanti, mentre un altro gruppo arriva da Columbus Circle dopo aver sfilato sotto il Trump Hotel International. C’è anche spazio per il dissenso, come quello di una coppia di turisti che non riesce a entrare in albergo, o di un signore che non può raggiungere casa: «sfigati». E chi invece, come Sarah Abdallah, domanda: «Dove erano tutti questi liberal quando Obama e Hillary hanno annientato la Libia e armato i terroristi in Siria?». La protesta va avanti. Dopo qualche ora la Quinta Avenue dalla 42esima a Central Park è zona occupata, delimitata da fumogeni e picchetti su semafori e impalcature: «New York odia Trump».

New York e non solo, perché l’ondata di protesta si solleva dai quattro angoli del Paese. Davanti alla Trump Tower di Chicago, a Los Angeles, a Washington, dove tutto parte con una fiaccolata davanti alla Casa Bianca. Manifestazioni anche in molti atenei, a partire dalla marcia organizzata dagli studenti della storica università di Berkeley, in California, culla del movimento studentesco e pacifista degli Anni 60. Proteste anche nei campus di Santa Barbara, della Temple University, e delle università della Pennsylvania e del Massachusetts. Almeno 25 città in rivolta per un totale di oltre 100 arresti, 65 di questi solo a New York, alcuni a due passi proprio da Sarah e i suoi compagni, sino a tarda notte. Sino a quando Julia e Nicholas si salutano, Ramon riprende la metro verso Brooklyn, mentre Sarah dà a tutti appuntamento alla prima di Trump alla Casa Bianca: «Ci si vede il 20 gennaio, ovviamente a DC».

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lastampa/A New York tra i giovani che guidano la rivolta: “Non è il mio presidente” FRANCESCO SEMPRINI

Il giorno delle due Americhe, alle origini della rivolta

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L’America che ha eletto Trump mette in evidenza le opposte identità delle due americhe. Donald Trump entra per la prima volta alla Casa Bianca e incontra Barack Obama mentre in migliaia protestano contro il presidente eletto in oltre 25 città. Tra i due leader va in scena la prima stretta di mano accompagnata da toni cordiali in diretta tv. Ma le differenze restano: il tycoon rilancia su taglio di tasse e volontà di cancellare la riforma della Sanità. Trump intanto inizia a lavorare sulla squadra dell’amministrazione: i primi nomi sono Giuliani, Christie, Walker e Flynn.

La prima stretta di mano tra Donald e Barack: “Ma le divergenze restano”

Nel faccia a faccia alla Casa Bianca Trump rilancia su tasse e sanità

NEW YORK – Il primo, quello che aveva definito l’altro un pericoloso irresponsabile a cui non era possibile affidare i codici delle armi nucleari, comincia così: «Abbiamo avuto un incontro eccellente, faremo tutto il possibile affinché abbiate successo». Il secondo, quello che aveva messo in discussione persino la cittadinanza americana del primo, e quindi il suo diritto a vivere nella Casa Bianca, abbassa la testa e sussurra: «Un uomo buono, un uomo molto buono».

Guardando le immagini dell’incontro di ieri mattina alla Casa Bianca fra il presidente americano Obama e il presidente eletto Trump, il primo mai avvenuto tra loro, non sarebbe stato facile immaginare gli attacchi al limite dell’insulto che queste due persone si sono scambiate negli ultimi otto anni. Soprattutto durante la campagna elettorale appena finita, in cui non solo Barack, ma anche sua moglie Michelle, hanno fatto tutto il possibile per passare le chiavi a Hillary Clinton. La forza della democrazia americana però è proprio questa: il popolo ha deciso, Trump è il nuovo presidente, e quindi quello uscente deve accettare il verdetto e aiutarlo a lavorare bene.

Di prima mattina Donald ha parlato con la premier britannica Theresa May, invitandola negli Usa. Il terzo leader sentito, dopo l’israeliano Netanyahu e l’egiziano al Sisi. Niente Putin, che però ha confermato di aver avuto contatti con la campagna. Poi è partito da New York sul suo aereo, portando la moglie Melania, il genero Jared Kushner che sta emergendo come braccio destro, e la portavoce Hope Hicks. Una volta arrivati alla Casa Bianca, si sono divisi: Trump solo nell’ufficio Ovale con Obama; Melania negli appartamenti privati con Michelle; Kushner a spasso nel South Lawn col chief of staff Denis McDonough, alimentando le speculazioni che il capo di gabinetto sarà lui; Hope col portavoce Josh Earnest, anche se nella comunicazione dell’amministrazione lavorerà di sicuro anche la manager Kellyanne Conway.

Nell’Ufficio Ovale il primo a parlare è stato Obama: «Ho avuto una conversazione eccellente col presidente eletto. Abbiamo parlato di questioni organizzative, politica estera e interna. La mia priorità nei prossimi due mesi è facilitare una transizione che assicuri il suo successo». Quindi ha passato la parola a Trump: «Questo incontro doveva durare 10 o 15 minuti, ma abbiamo parlato per un’ora e mezza e potevamo andare oltre. Abbiamo discusso molte situazioni, alcune magnifiche e altre difficili. Conto di continuare ad interagire con lui e ricevere consigli. Mi ha spiegato alcune difficoltà, e cose davvero grandi realizzate».

Donald riconosce le grandi cose ottenute da Barack? Magari salverà un pezzo della riforma sanitaria? L’empatia sembrava così intensa, che poco dopo il portavoce Earnest ha dovuto chiarire: «Non hanno risolto, e nemmeno discusso, le loro differenze. In campagna elettorale il presidente ha detto che Clinton era più qualificata, e resta di questa idea. L’incontro però è stato eccellente perché hanno coordinato la transizione, e ciò è buono per il Paese». I funzionari della Casa Bianca faranno anche un paio di prove, a dicembre, per simulare una crisi e insegnare ai successori come si gestisce. Quanto alla politica estera, «hanno parlato dei temi del prossimo viaggio del presidente», che a metà novembre sarà in Germania per incontrare i leader europei, tra cui l’italiano Renzi. Non sono state pubblicate foto di Michelle e Melania, ma Earnest ha negato che la First lady abbia voluto nascondersi.

Subito dopo Trump è andato a Capitol Hill, per incontrare lo Speaker della Camera Ryan e il leader del Senato McConnell, e indicando le sue priorità legislative ha fugato ogni dubbio di marce indietro: «Guardiamo fortemente all’immigrazione, i confini, la sanità e il lavoro, molto lavoro». Allora un giornalista gli ha chiesto se imporrà il bando per gli immigrati islamici, e lui è diventato subito presidenziale: «Arrivederci e grazie».

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lastampa/La prima stretta di mano tra Donald e Barack: “Ma le divergenze restano” PAOLO MASTROLILLI – INVIATO A NEW YORK

Il derby Casertana-Juve Stabia all’esperto Guccini di Albano Laziale

Terna arbitrale laziale per il derby campano di domenica sera al ‘Pinto’ di Caserta

Per la tredicesima giornata d’andata del campionato di Lega Pro girone C che si disputerà domenica 13 novembre alle ore 18 e 30 allo stadio “Alberto Pinto” di Caserta è stato designato Francesco GUCCINI della sezione di Albano Laziale a dirigere la gara tra Casertana e Juve Stabia.

Francesco GUCCINI
Francesco GUCCINI di Albano Laziale

Guccini, nato a Recanati in provincia di Macerata il 27 ottobre 1983, è al suo quinto campionato in Lega Pro, tre sono i precedenti con la formazione gialloblù, una nel campionato Primavera e due nel campionato di Lega Pro, questi i precedenti:

2013 / 2014 – Campionato Nazionale Primavera girone ‘ C ‘

16 marzo 2014 – 7° giornata di ritorno: JUVE STABIA – TRAPANI 4 – 2 le reti delle vespette furono siglate da Salvatore ELEFANTE (autore di una tripletta) e Alfonso GARGIULO, per i granata siciliani a segno andarono Rizzo e Daidone;

2014 / 2015 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

9 maggio 2015 – 19° giornata di ritorno: BENEVENTO JUVE STABIA 1 – 1 vantaggio gialloblù nel primo tempo con Sergio CONTESSA, i giallorossi pareggiarono a poco più di dieci minuti dalla fine con Pezzi;

2014 / 2015 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

7 maggio 2016 – 17° giornata di ritorno: JUVE STABIA FOGGIA 1 – 3 satanelli in gol nel primo tempo con Iemmello, nella ripresa raddoppiarono con Chiricò e triplicarono ancora con Iemmello; a venti dalla fine Abou DIOP mise a segno il gol “della bandiera” per le vespe.

L’assistente numero uno sarà: Antonio SANTORO della sezione di Roma 1;

l’assistente numero due Antonello MANGINO della sezione di Roma 1.

Giovanni MATRONE

Attaccante, si fa largo la soluzione interna Duvan: la situazione

Attaccante, si fa largo la soluzione interna Duvan: la situazione

La Gazzetta dello Sport scrive: “Le piste che conducono a Pavoletti e Zaza restano privilegiate, Preziosi ha detto di non sentire De Laurentiis dall’estate ma non è da escludere che una telefonata possa esserci a breve, fermo restando che bisognerà fare i conti con le richieste del Genoa e con la volontà del calciatore, legatissimo al Grifone. Anche la trattativa per Zaza non si presenta facile perché ad oggi non si sa ancora con chi condurla visto che il centravanti di proprietà della Juve non ha maturato le presenze necessarie per il riscatto obbligatorio da parte del West Ham. Sullo sfondo, poi, c’è sempre l’ipotesi del rientro di Zapata. Certo, bisognerebbe pagare il «favore» all’Udinese ma il colombiano potrebbe rappresentare una soluzione adatta per non vincolarsi in prospettiva futura. Anche perché Milik sta accelerando e magari presto si capirà che tipo di attaccante affiancargli il prossimo anno”.

Zaza-Napoli, vertice a Londra: la Juve non ostacolerebbe il trasferimento

Zaza-Napoli, vertice a Londra: la Juve non ostacolerebbe il trasferimento

Tuttosport scrive su Simone Zaza e il Napoli: “L’agente e gli intermediari Morabito e Cannella saranno a Londra la prossima settimama, dopo la gara tra Italia e Germania, per Simone Zaza. Ci sarà un vertiche con il tecnico del West Ham, Bilic, e gli uomini del mercato del club londinese per discutere la posizione del giocatore che piace tanto a Sarri.  Le prossime due gare di Premier saranno comunque decisive per capire se il West Ham riscatterà oppure no l’attaccante. Bilic ha fatto capire che potrebbe dare a Zaza un’ultima possibilità dopo una prima parte di stagione piuttosto deludente. Di sicuro Zaza non si è ancora inserito nel calcio inglese. Nessuno mette in dubbio le sue enormi qualità ma, intanto, i giorni passano e le prestazioni inglesi lasciano sempre più a desiderare. Eppoi, fatto tutt’altro che trascurabile, al giocatore non dispiacerebbe affatto ripartire da Napoli. Una possibilità che gli permetterebbe, tra l’altro, di rilanciarsi anche in chiave Nazionale. In questo caso pure la Juve tornerebbe nel discorso ma da Torino non ostacoleranno il suo eventuale passaggio al Napoli”.

Depay-Napoli, Giuntoli ha contattato l’entourage

Depay-Napoli, Giuntoli ha contattato l’entourage

Tuttosport accosta al Napoli anche il nome di Depay del Manchester United: “Intanto il direttore sportivo Giuntoli ha contattato l’entourage di Memphis Depay del Manchester United. Il giocatore, classe 1994, sino ad oggi ha totalizzato appena sette presenze tra campionato ed Europa League e, a quanto sembra, non rientra nei piani di Mourinho. Depay accetterebbe il trasferimento in Italia con grande entusiasmo e il Manchester può darlo in prestito con diritto di riscatto. A Giuntoli il giocatore piace molto e lo sta seguendo da diverso tempo”.

Milik ha fretta e il Napoli sorride: ecco la data del rientro

Milik ha fretta e il Napoli sorride: ecco la data

La Gazzetta dello Sport scrive su Arek Milik: “Il Napoli prosegue nella sua caccia all’attaccante per gennaio ma, forse, da ieri ha un po’ meno fretta o quantomeno avrà la possibilità di ponderare meglio il da farsi. Sono arrivate, infatti, buone notizie da Villa Stuart dove Arkadiusz Milik è stato visitato dal professor Mariani ad un mese dall’operazione al legamento crociato del ginocchio. Sui tempi effettivi di recupero prevale la prudenza. Comunque, tra un paio di mesi il centravanti ex Ajax potrebbe rimettersi a lavoro con i compagni e per metà febbraio essere a tutti gli effetti arruolabile. Considerando il fatto che a San Valentino si disputerà il match di andata gli ottavi di finale di Champions, il rientro «reale» di Milik per quella data potrebbe rappresentare davvero una svolta per la stagione del Napoli e, perché no, per il mercato di gennaio”.

Under 15 – Risultati, classifica e prossimo turno: segui la diretta radiofonica domenica dalle 11:45 di Juve Stabia-Foggia

Under 15 – Risultati, classifica e prossimo turno: segui la diretta radiofonica domenica dalle 11:45 di Juve Stabia-Foggia

La Juve Stabia allenata da mister Alfonso Belmonte giocherà domenica alle ore 12:00 allo stadio Romeo Menti la sua gara interna contro il Foggia. Potrete seguire la diretta esclusiva del match su ViviradioWeb (vedi sotto per i dettagli).

Questi i risultati dell’ultimo turno:

Lupa Roma-Juve Stabia 1-2
Foggia-Casertana 1-7
Monopoli-Sambenedettese 0-0
Melfi-Unicusano Fondi Calcio 0-2
Fidelis Andria 1928-Teramo rinviata
Paganese Calcio-Racing Club Roma 0-1
Questo il prossimo turno:
Casertana-Monopoli
Juve Stabia-Foggia
Racing Club Roma-Melfi
Sambenedettese-Fidelis Andria 1928
Teramo-Paganese Calcio
Unicusano Fondi Calcio-Lupa Roma
CLICCA per vedere la classifica

 Come sempre potete ascoltarla su ViviradioWeb:

Cliccando questo link https://www.vivicentro.it/viviradioweb/

a cura di Ciro Novellino

Under 17 – Risultati, classifica e prossimo turno: segui la diretta radiofonica domenica dalle 13:45 di Juve Stabia-Foggia

Under 17 – Risultati, classifica e prossimo turno: segui la diretta radiofonica domenica dalle 13:45

La Juve Stabia allenata da mister Nunzio Di Somma giocherà domenica alle ore 14:00 allo stadio Romeo Menti la sua gara interna contro il Foggia. Potrete seguire la diretta esclusiva del match su ViviradioWeb (vedi sotto per i dettagli).

Questi i risultati dell’ultimo turno:

Lupa Roma-Juve Stabia 4-3
Foggia-Casertana 2-1
Monopoli-Sambenedettese 1-0
Melfi -Unicusano Fondi Calcio 1-5
Fidelis Andria 1928-Teramo rinviata
Paganese Calcio-Racing Club Roma 1-1
Questo il prossimo turno:
Casertana-Monopoli
Juve Stabia-Foggia
Racing Club Roma-Melfi
Sambenedettese-Fidelis Andria 1928
Teramo-Paganese Calcio
Unicusano Fondi Calcio-Lupa Roma
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Come sempre potrete ascoltarla in diretta radiofonica a questo indirizzo dalle ore 14:15:

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a cura di Ciro Novellino

Casamicciola- 10-11-2009: sette anni da quel maledetto giorno…

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ischia_ANNA_DE_FELICE

CASAMICCIOLA. 10 Novembre 2009 – 10 Novembre 2016 sono passati 7 anni, 7 lunghissimi anni da quella tragedia. Erano circa le 08:10, di sette anni fa, quando un fiume d’acqua e fango inondò Piazza Bagni, spazzando via tutto quello che incontrava sul proprio cammino; auto e persone furono trascinate  verso via Monte della Misericordia soprannominata “Via della Lava”. Una di queste auto, travolta dalla furia del fiume di acqua e fango, finì in mare; all’interno rimase intrappolata la giovane Anna De Felice, appena quindicenne, un destino atroce il suo l’attese quel giorno mentre si recava alla sua scuola per un’ordinaria giornata di studi. Un’immagine che difficilmente sarà cancellata dalla memoria dei presenti quel giorno. La pioggia smise di venire giù soltanto verso le ore 12. Il bilancio di quella nefasta giornata fu di venti feriti, fortunatamente non gravi, e un morto…… Anna di appena 15 anni. Ancora una volta madre natura, offesa e oltraggiata dall’opera dell’uomo, reagì con tutta la sua furia e non si fermò davanti a niente e nessuno. Il dolore forte dei genitori per la perdita dell’amata figlia e soprattutto le parole della madre della quindicenne:”Anna, Anna piccola mia, dove sei? Non posso pensare che non ci sei più…”, ripetute di continuo, riecheggiano ancora oggi nella mente di tutti,dopo setti anni.  Anna appena 15 anni frequentava l’istituto Alberghiero di Ischia, fu costretta a lasciare la vita terrena il 10 novembre 2009. Si costretta! Perché Anna era una ragazza allegra, solare e con una forte passione per la musica, ma soprattutto era innamorata della vita. Anna era troppo dolce per morire così!  A distanza di 7 anni da quella tragedia le ferite sono ancora aperte. Oggi 10 Novembre 2016 tanti hanno voluto ricordare quel piccolo angelo volato su in cielo con messaggi sui Social Network; in particolare una delle sue amiche ricorda Anna con una strofa di una  canzone di Valerio Scanu: ”Io non ti dimentico perciò non farlo neanche tu ricordati dovunque sei ricordami… ricordati di noi… A distanza di sette anni della tragedia che colpì l’Isola d’Ischia nulla è stato fatto sul piano operativo di tutela del territorio. Siamo rimasti alle solite chiacchiere, come sempre, e niente fatti. Quel povero angelo avevo soltanto 15 anni quando ci ha lasciato…

Simone Vicidomini

FOTO ViViCentro – Amichevole, Foxes Soccer School-Juve Stabia 1-3: il tabellino del match

Amichevole, Foxes Soccer School-Juve Stabia 1-3: il tabellino del match

La categoria 2005 dell’attività di base della Juve Stabia ha affrontato in gara amichevole, questo pomeriggio con fischio d’inizio alle 15:30 allo stadio Comunale Basco a Casapesenna (CE), la Foxes Soccer School. Vittoria per le vespette con il risultato di 3-1, gol messi a segno da Di Nardo, Dello Iacono e Iengo.

Così in campo:

Sacco, Coppola (Zaccariello), Provvisiero (Simeone), Papa, Miele, Di Nardo (Natale), Marcuccio (Dello Iacono), Ferrara (Marino), Iengo (Pelusio), Improta, Di Nardo (Cioffi).

a cura di Ciro Novellino, foto Coppola

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…E adesso, chi ha il coraggio di toglierlo dal campo?

…E adesso, chi ha il coraggio di toglierlo dal campo?

Un giocatore lo vedi dal coraggio, dall’altruismo e dalla fantasia, cantava De Gregori; siamo certi che oggi, ai suoi bellissimi versi, aggiungerebbe il carisma, guardando alla panterina del centrocampo di Sarri. Già, perché il ragazzo nato a Conakry, in Guinea, meno di venti anni fa, ha davvero tutti i presupposti per diventare un campione: fisico, tecnica, visione di gioco. Ma la caratteristica che più stupisce di questo giovanissimo talento, è la naturalezza con cui prende in mano il centrocampo azzurro. La tranquillità, innata, con cui guida un reparto delicato e nevralgico. Già al Bologna, aveva messo in mostra le sue caratteristiche, tipiche di tanti calciatori venuti dal grande continente africano; l’atletismo, i muscoli, la capacità di sopportare carichi di lavoro estenuanti. Sostituire Jorginho, inamovibile nello scacchiere sarriano l’anno scorso, avrebbe potuto innervosire colleghi ben più scafati; il giovane Amadou, invece, corre senza affanno, perché sempre al posto giusto. Sembra essere perfettamente integrato nello spogliatoio, si sente il futuro e anche il presente di questa compagine.

Sarri ha giustamente sottolineato che i troppi complimenti possono far girare la testa a un ragazzo, seppur maturo e intelligente come lui; e allora il mister se lo coccola senza esaltarlo, indirizzandolo verso una sempre più probabile ribalta europea. Avevamo già preconizzato un futuro radioso per lui, come per gli altri giovanidi belle speranze del Napoli. Non ci resta che sperare che l’esplosione del nuovo Toure, come qualcuno ha già ribattezzato Diawara, sia sempre con la casacca azzurra.

Chapeau, Amadou!

a cura di Fabiano Malacario

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Segui la diretta radiofonica – Allievi regionali, Juve Stabia-Vesevo San Sebastiano: diretta domenica dalle 9:45

Segui la diretta radiofonica – Allievi regionali, Juve Stabia-Vesevo San Sebastiano: diretta domenica dalle 9:45

La squadra di mister Macone, l’Under 16 delle Vespe affronterà allo stadio Romeo Menti di Castellammare di Stabia la Vesevo San Sebastiano con fischio d’inizio alle ore 10.

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a cura di Ciro Novellino

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Berretti – Risultati, classifica e prossimo turno: segui la diretta radiofonica sabato dalle 14:15

Risultati, classifica e prossimo turno: segui la diretta radiofonica

La Juve Stabia allenata da mister Domenico Panico giocherà sabato alle ore 14:30 a Casola la sua gara interna contro il Catanzaro, squadra ben attrezzata. Potrete seguire la diretta esclusiva del match su ViviradioWeb (vedi sotto per i dettagli).

Questi i risultati dell’ultimo turno:

Akragas Città dei Templi-Siracusa 1-1
Catanzaro-Catania 1-1
Cosenza-Juve Stabia 0-1
Paganese-Reggina 2-1
Messina-Vibonese 2-1
Turno di riposo: Casertana
Questo il prossimo turno:
Catania-Casertana
Juve Stabia-Catanzaro
Paganese -Messina
Reggina-Akragas Città dei Templi
Vibonese-Cosenza
Turno di riposo: Siracusa
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Come sempre potrete ascoltarla in diretta radiofonica a questo indirizzo dalle ore 14:15:

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a cura di Ciro Novellino

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Hysaj: “Ho saltato qualche gara per problemi fisici ma ora è tutto superato”

Elseid Hysaj, terzino albanese del Napoli, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della gara contro Israele:
“Non sarà una sfida semplice, Israele è una grande squadra e punterà a vincere. Faremo tutto il possibile per centrare la qualificazione ai prossimi Mondiali. È molto complicato perché si deve lottare anche con Italia e Spagna.
Napoli? Non sino stato al meglio della forma fisica e quindi ho saltato alcune partite in questo periodo. Ora sto meglio e sono pronto a dare il massimo per il club e la Nazionale”.

Ceccarini: “Il Napoli cerca un attaccante pronto per il campionato italiano. Difficile la pista Mitrovic”

Niccolò Ceccarini, giornalista di Mediaset Premium ed esperto di calciomercato, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato:
“Per l’ attacco azzurro è stato proposto Mitrovic ma Sarri vuole un giocatore già pronto per il campionato italiano. Le piste privilegiate restano Pavoletti, Defrel e Zaza mentre è difficile arrivare a Kalinic. La Fiorentina difficilmente si priverà di lui in questa sessione di mercato. Tutto alla fine dipenderà anche dal recupero di Milik.
Zaza? Il diritto di riscatto per il Wast Ham scatta alla decima presenza e al momento ne mancano solamente tre o quattro”.

Donati: “Napoli? Interesse concreto in estate ma…”

Giulio Donati, difensore del Mainz, ha parlato ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. ecco quanto evidenziato:
“Al Mainz mi trovo molto bene, attualmente la mia priorità è di giocare con continuità. In Germania i giovani hanno più possibilità di esplodere, tendenza che ultimamente si sta diffondendo anche in Italia.
Napoli? Confermo che in estate c’è stato un interesse. E’ una grandissima squadra che esprime un bel gioco, il merito è tutto di Sarri. Non è un buon momento per gli azzurri ma sono convinto che tutto si risolverà”.

Radio Crc – Sirene spagnole per Gabbiadini: Prandelli lo vorrebbe al Valencia

Il futuro di Manolo Gabbiadini sembra sempre più lontano da Napoli. Stando a quanto riferisce la redazione di Radio Crc, sull’ attaccante azzurro ci sarebbe l’ interesse del Valencia di Cesare Prandelli. Sirene spagnole, dunque, per l’ ex Sampdoria dopo quelle inglesi, sponda Everton, nella scorsa sessione di mercato. Il Napoli potrebbe decidere di farlo partire in caso di una proposta intorno ai 20 milioni di euro.

SSC NAPOLI: “Milik può iniziare a correre con la palla e proseguire il potenziamento muscolare”

Lo riporta il sito ufficiale del club azzurro

Milk ha svolto questa mattina, come da programma, la visita di controllo dal Professor Mariani a Villa Stuart, accompagnato dal medico Sociale del Napoli Dottor De Nicola.

Il ginocchio sta bene e Arek può iniziare a correre con la palla, per riprodurre il gesto tecnico e migliorare la propriocezione.

Intanto l’attaccante azzurro proseguirà la sua tabella di riabilitazione continuando il potenziamento muscolare e la preparazione atletica in acqua.

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