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Yellen sfida Trump: ”È mia piena intenzione restare per l’intero mandato”

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La presidente della Federal Reserve Janet Yellen non pensa di dimettersi dopo l’elezione di Donald Trump: «È mia piena intenzione restare per l’intero mandato». E sfida il neo presidente difendendo la legge Dodd-Frank: «No all’abrogazione della riforma della finanza».

Yellen sfida Trump: “Sulla politica monetaria la Fed non cambia linea”

La numero uno della Banca Centrale: “Non mi dimetto”

NEW YORK – La presidente della Federal Reserve Janet Yellen non ha alcuna intenzione di dimettersi dopo l’elezione di Donald Trump, è incerta sulla sostanza e gli effetti del suo programma economico, e si prepara ad alzare i tassi di interesse probabilmente a dicembre. Con questo, è servita la prima crisi istituzionale della nuova amministrazione. Un potenziale scontro tra poteri che il capo della Casa Bianca è destinato a vincere, correndo però il rischio di pagare un prezzo, anche perché alcune delle sue idee economiche contrastano con la stessa ortodossia del Partito repubblicano e gli interessi di diversi alleati.

Ieri Yellen ha tenuto una testimonianza davanti al Congresso, la prima dopo le presidenziali. Durante la campagna elettorale Trump l’aveva definita «altamente politicizzata», l’aveva accusata di tenere il costo del denaro basso per favorire Hillary Clinton, e aveva dichiarato che intendeva sostituirla. Il candidato repubblicano per attirare consensi aveva puntato molto sulle condizioni «disastrose» dell’economia americana, che per definizione implicano un cattivo lavoro della Fed, di cui aveva promesso la riforma. I parlamentari quindi le hanno chiesto se pensa di dimettersi prima della fine del suo incarico, cioè il 31 gennaio 2018, ma lei ha risposto così: «È mia piena intenzione servire l’intero mandato». Quindi ha difeso la legge Dodd-Frank contro gli abusi della finanza, e ha messo in dubbio i piani economici del nuovo presidente: «Quando ci sarà più chiarezza, valuteremo l’impatto. Le cose potrebbero andare molto diversamente». Invece ha rivendicato i successi del suo mandato e dell’amministrazione Obama, sottolineando che il Paese cresce, la disoccupazione è scesa al 4,9%, e nelle ultime settimane diversi dati hanno indicato che gli Usa sono su una traiettoria positiva. Una realtà molto diversa da quella dipinta da Trump, che lascia presagire un aumento dei tassi vicino, probabilmente già durante la prossima riunione della Banca centrale in programma il 13 e 14 dicembre.

In teoria i mandati dei capi della Fed, come quelli dei direttori dell’Fbi, sono sfalsati dalle elezioni presidenziali proprio per garantire loro l’indipendenza. Trump però potrebbe spingere per le dimissioni di Yellen, provocando un braccio di ferro molto dannoso per la stabilità economica. Se invece aspettasse la fine naturale del mandato per sostituirla, dovrebbe governare per il primo decisivo anno con una banca centrale non allineata. Alla fine Yellen verrebbe sostituita, ma pagando un prezzo, mentre ora i mercati hanno reagito bene alle elezioni e il dollaro è salito ai massimi degli ultimi 14 anni.

Il problema è che il programma economico di Trump è sempre stato abbastanza vago, e non condiviso dai repubblicani ortodossi. Il presidente eletto propone forti riduzioni fiscali, soprattutto per le imprese, una riforma del sistema e delle aliquote che favorisca il rimpatrio dei circa 2 trilioni di dollari parcheggiati all’estero dalle multinazionali, la cancellazione o revisione di Obamacare, un piano di investimenti da un trilione di dollari per le infrastrutture. Su questi punti il consenso dei repubblicani è abbastanza unanime, e la benedizione è venuta anche da Arthur Laffer, inventore dell’omonima curva su cui Reagan aveva basato la sua politica fiscale e la supply-side economics. Meno convinto invece è l’appoggio per il protezionismo e la denuncia dei trattati commerciali, perché secondo il liberismo repubblicano la globalizzazione è un sistema favorevole agli interessi americani. Lo stesso premier giapponese Abe ieri è corso a New York per incontrare Trump, e persuaderlo a cambiare posizione su questo aspetto. I democratici potrebbero sfruttare tali incertezze per appoggiare le idee di Donald meno popolari nel Gop, provocando imbarazzi, e accompagnare ciò con una battaglia contro la Fed rischierebbe di danneggiare i risultati economici fin dall’esordio.

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vivicentro/Yellen sfida Trump: ”È mia piena intenzione restare per l’intero mandato”
lastampa/Yellen sfida Trump: “Sulla politica monetaria la Fed non cambia linea” PAOLO MASTROLILLI – INVIATO A NEW YORK

Juve Stabia, il programma del fine settimana del settore giovanile

Juve Stabia, il programma del fine settimana del settore giovanile

Nuova settimana di gare per il settore giovanile della Juve Stabia. Questo il programma:

Berretti, Casertana – Juve Stabia 19/11 h 14.30 stadio A. Vallefuoco di Mugnano di Napoli

Under 17, Monopoli – Juve Stabia 20/11 h 15 campo Tommaso – Carrieri Monopoli

Under 15, Monopoli – Juve Stabia 20/11 h 13 campo Tommaso Carrieri – Monopoli

Under 16 – Comp Pianura Nello Cutolo- Juve Stabia 20/11 h 12 campo Simpatia – Pianura

2003 Juve Stabia – San Nicola 20/11 h 11 campo comunale di Casola

2004 Juve stabia – atletico Nocera 20/11 h 12.30 campo comunale di Casola

a cura di Ciro Novellino

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Addio a Gianfranco Lusuardi, il settore giovanile della Juve Stabia si stringe nel dolore

Addio a Gianfranco Lusuardi, il settore giovanile della Juve Stabia si stringe nel dolore

E’ venuto a mancare un ex calciatore della Juve Stabia, stiamo parlando di Gianfranco Lusuardi, ex degli anni ’70. Il settore giovanile gialloblè, nelle figure del presidente Andrea De Lucia e del direttore Alberico Turi, si stringe nel dolore della famiglia del compianto: “Un calciatore della Juve Stabia, ma anche un grande uomo. Persona stupenda con la quale abbiamo avuto un rapporto straordinario anche per il settore giovanile. La Juve Stabia e l’intero settore stabiese, si stringono nel dolore della famiglia e nel ricordo del caro Gianfranco, porgendo le più sentite condoglianze”.

Comunicato settore giovanile Juve Stabia

La corsa a Mosca dei putiniani d’Italia: M5S, Salvini, Berlusconi

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Il viaggio dei 5 Stelle ha innescato il corri corri verso Mosca. La galassia populista, infatti, sembra aver trovato il suo leader in Vladimir Putin. Oggi in Russia arriva il leghista Matteo Salvini, il più appassionato tra i putiniani d’Italia. E Berlusconi rilancia, al Cremlino aspettano il suo braccio destro Valentini.

Tutti a Mosca, sfida tra putiniani d’Italia.

Conclusa la missione dei parlamentari pentastellati, oggi l’arrivo di Salvini E Berlusconi rilancia, al Cremlino aspettano il suo braccio destro Valentini

MOSCA – L’Internazionale populista in Europa ha trovato il suo leader: Vladimir Putin. Uno degli effetti della vittoria di Donald Trump è stato rianimare le forze anti-establishment del Vecchio Continente, tutti interlocutori in cerca di amicizia con l’uomo forte del Cremlino. Tra loro, diversi partiti anche in Italia, dove sembra essere esplosa la moda del putinismo.

Il viaggio a Mosca dei 5 Stelle, accolti dall’agenzia di Stato Ria Novosti, ha scatenato il corri corri verso Mosca. A breve arriverà Valentino Valentini, uno di casa da queste parti, da sempre ambasciatore per conto di Silvio Berlusconi presso Putin, che con l’ex Cav non ha mai interrotto il dialogo. Ufficialmente i 5 Stelle sono sbarcati per un evento del comitato del No al referendum degli italiani di Russia. Per lo stesso motivo oggi è qui Matteo Salvini. Tra i putiniani d’Italia il leader della Lega è forse quello più appassionato. Attraverso il suo emissario in terra russa, l’ex deputato Claudio D’Amico, Salvini aveva contattato gli stessi organizzatori dell’incontro con i 5 Stelle. E di fronte al loro rifiuto non ha demorso.

Il capo del Carroccio è voluto esserci a tutti i costi prima del voto: «Il no al referendum è un no anche alle sanzioni contro la Russia, l’ennesima follia di Renzi, a cui non si è mai opposto». In missione a Mosca, per la quarta volta in due anni, Salvini, a differenza dei grillini, sfrutta il viaggio per ritrovare i vecchi amici di Russia Unita, il partito del presidente. Vedrà una delegazione, casomai si fossero scordati che è lui il primo fan di Putin in Italia, non i grillini. Rivitalizzato dalla vittoria di Trump, adesso Salvini spera con ansia nel trionfo di Marine Le Pen in Francia. Sono tutti protagonisti di un domino geopolitico che trova in Putin contemporaneamente uno spettatore e un attore interessato. Per smontare le architravi europee e spostare l’asse verso l’Unione Eurasiatica a guida russa, lo zar soffia sulla rabbia antiglobalizzazione che ha travolto Hillary Clinton e e ha trascinato i britannici verso la Brexit.

I partiti populisti crescono nei consensi ovunque e spesso hanno il sostegno dei russi. Con alcuni paradossi anche: perché le stesse voci che da Mosca si alzano sdegnate contro «le milizie fasciste» che ci sarebbero dietro le rivolte di Maidan in Ucraina, sono spesso quelle che difendono le simpatie tra il Cremlino e partiti xenofobi e di estrema destra. Secondo fonti di intelligence americane citate dalla stampa inglese, la Russia addirittura starebbe condizionando molti partiti europei. Come? Finanziandoli? Non ci sono le prove.

Ce ne sono ampiamente invece della visibilità offerta al M5S e alla Lega su tutto il network mediatico che da Russia Today a Ria Novosti a Sputnik ruota attorno a Putin. Oltre che delle attenzioni e dell’accoglienza che la diplomazia russa riserva ai 5 Stelle. A Mosca, come a Roma, dove a giugno, durante il ricevimento all’ambasciata russa, è stato notato come un ospite più degli altri ricevesse gli onori di casa: il grillino Alessandro Di Battista, contento per la vittoria di Roma, e per l’occasione accompagnato da una donna in pizzo rosso.

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vivicentro/La corsa a Mosca dei putiniani d’Italia
lastampa/Tutti a Mosca, sfida tra putiniani d’Italia. ILARIO LOMBARDO – INVIATO A MOSCA

Piepoli: Il No avanti nel referendum

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Il referendum sulla riforma costituzionale è alle porte: secondo l’ultimo sondaggio dell’Istituto Piepoli è avanti il No. Non meno di due italiani su tre voteranno di pancia, quasi che il referendum fosse un plebiscito su Renzi. Inoltre, l’opinione pubblica vede nella vittoria di Trump un fattore rafforzativo della vittoria del No. Cuperlo e Verdini, invece, risultano ininfluenti sul risultato.

Ultimo giorno di sondaggi: il No ancora avanti di otto punti

Per almeno due italiani su tre sarà un plebiscito sul premier. Trump non aiuta il Sì, Cuperlo e Verdini ininfluenti sul risultato

Dopo il «tempo della Brexit» e il «tempo di Trump» c’è il «tempo del referendum». A partire da oggi non si potranno più pubblicare sondaggi, il che significa che il Referendum sulla Riforma Costituzionale è alle porte.

Quasi tutti gli italiani si dimostrano informati sulla data del referendum e tre quarti pensano di essere informati anche sui suoi contenuti. Noi sappiamo a priori che si tende a sopravvalutare questa informazione: alcuni test eseguiti indicano una conoscenza corretta della riforma in un italiano su tre. Non meno di due italiani su tre, tuttavia, voteranno di pancia, quasi che il referendum fosse pro o contro l’attuale presidente del Consiglio.

Qualsiasi sia la ragione che spingerà gli italiani a votare, la ricerca ci dice che la maggioranza della popolazione andrà a votare. Non si tratterà del 90%, come dice il nostro sondaggio, ma probabilmente si supererà il 50% e potremmo arrivare a 30 milioni di voti validi. Ci troviamo di fronte a un paradosso: rispetto ai referendum recenti, non validi perché non avevano raggiunto il quorum del 50% più uno degli aventi diritto al voto, questo non ha bisogno di quorum ma lo avrebbe comunque superato.

Il trend mostrato dagli intervistati è stabile per il No in misura che sembra essere solo marginalmente discutibile. Cosa ci dice infatti il trend, avendo noi compiuto finora 12 rilevazioni in 7 mesi? Che il Sì aveva cominciato alla grande a maggio per essere doppiato dal No a metà luglio. Dopo questo mese non c’è stata praticamente storia: una continua maggioranza di No.

A questo punto si aggiungono altri paradossi: il primo è dato dagli indecisi che di solito tendono a schierarsi su posizioni positive mentre in questo caso aggiungono marginalmente acqua al mulino del No. Ma ancora più paradossali i perché di questa probabile vittoria del No. L’opinione pubblica infatti vede nella vittoria del presidente Usa, Donald Trump, un fattore rafforzativo della vittoria del No.

A questo si aggiunge un secondo fattore disgregativo che è il Sì di Denis Verdini, interpretato dall’opinione pubblica come un «amico del giaguaro Trump». Il Sì di Verdini infatti aumenterebbe la possibilità, secondo gli intervistati, di scissione del Pd. Ma cosa sta avvenendo nel Pd? Gli italiani, che hanno un fondamentale buon senso, pensano in maggioranza che la presenza di Gianni Cuperlo all’interno della coalizione del Sì non cambi molto le carte in tavola. In ogni caso le tensioni all’interno del Pd potrebbero per una certa parte dell’opinione pubblica essere un elemento per chiarire che il Pd in questo momento ha due anime che non stanno più bene insieme e che potenzialmente hanno vie diverse da perseguire.

Il vero pericolo quindi è una scissione del Pd, con una maggioranza intorno a Renzi e una minoranza intorno a D’Alema: situazione che porterebbe il Pd su quote inferiori alle attuali e non sufficienti, nel corso dei prossimi anni, a fargli governare il Paese.

Ma è tutto così semplice? Le forze internazionali e le forze locali unite anche controvoglia nell’obiettivo di una sconfitta di Renzi al referendum? Di regola la politica italiana ha portato a soluzioni creative molto diverse da quanto l’opinione pubblica si aspettasse e in questo momento il ricercatore si augura che una soluzione appartenente al pensiero andreottiano del «tutto si aggiusta» prenda corpo per un futuro migliore del Paese, malgrado il pessimismo piuttosto diffuso dell’opinione pubblica sul proprio futuro.

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lastampa/Ultimo giorno di sondaggi: il No ancora avanti di otto punti NICOLA PIEPOLI

Botta e Risposta (Mauro Lo Piano)

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Botta e Risposta fra Governo Italiano e Comunita’ Europea, se da un lato il 1° Ministro Renzi, in considerazione delle spese straordinarie dovute affrontare per il problema dei profughi e dei terremotati, aveva richiesto piu’ elasticita’ sui conti pubblici, dall’altra vi e’ una certa riluttanza nell’accordare altri sforamenti. visto che il nostro deficit e’ passato dall’1,8 al 2,3%.
Per l’UE, sono 5 i Paesi (Belgio, Cipro, Slovenia, Lituania, Finlandia), oltre l’Italia, che devono far quadrare i conti, visto che vi e’ il rischio che non riescano a rispettare i patti europei sulla stabilita’ economica.

Interpretazione Politica :

Il Ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan, ha intravisto nel giudizio della Commissione Europea dei lati positivi, punti d’incontro, apprezzamenti nel nostro operato. Per tali motivi e’ fiducioso che la UE nei prossimi mesi sapra’ valutare con molta attenzione gli sforzi fatti dal Governo Italiano per tutte le spese straordinarie effettuate in questi ultimi mesi. La discussione fra le parti iniziera’ prestissimo con incontri a livelli ministeriali.
Per quanto riguarda il veto dell’Italia sul bilancio europeo, non ha ridotto le distanze che separano Roma e Bruxelles, non e’ la 1 volta che vi sia stato un certo attrito fra Juncker e Renzi, le loro vedute sono state spesso discordanti, i punti d’incontro sono stati spesso inesistenti.
Renzi e’ fermamente convinto che essere troppo austeri non giovi all’economia di un Paese, anzi la potrebbe portare al collasso, in piu’ ha aggiunto che sono 8 i Miliardi che l’Italia versa annualmente alla Comunita’ Europea. Questo esborso non fa che gravare ancora di piu’ su una situazione economica gia’ difficile, per tale motivi si e’ chiesta una maggiore flessibilita’.
In ogni caso per avere una risposta chiara dalla Comunita’ Europea, si dovra’ aspettare il Referendum, visto che in base al suo esito, tante cose potrebbero cambiare in Italia, anche se in caso di sconfitta, Renzi non sara’ disposto a cedere il testimone come aveva affermato in precedenza.

La Comunita’ Europea non si puo’ permettere il lusso di snobbare un Paese chiave come l’Italia, una nostra fuoriuscita comprometterebbe il futuro di tutta la Comunita’ (pensiamo soprattutto ai profughi), Juncker dovra’ necessariamente abbassare i toni, l’attrito non porta mai giovamenti.

Mauro Lo Piano

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Valdifiori, l’agente: “Mirko è rinato a Torino, Sarri non gli ha mai dato fiducia”

Valdifiori, l’agente: “Mirko è rinato a Torino, Sarri non gli ha mai dato fiducia”

Ai microfoni di Tuttomercatoweb, Giuffredi, agente di Valdifiori, ha dichiarato:  “A Torino È rinato. Sta attraversando un grande momento, vuole riprendersi quello che aveva dimostrato con l’Empoli e punta alla Nazionale. Qualcuno a Napoli gli ha fatto passare un anno non bello, ora è tornato. “Sarri non lo ha mai messo in condizione di esprimersi al meglio. Non gli ha mai dato fiducia totale. Mihajlovic invece ha dimostrato di volere Valdifiori, gli ha dato una fiducia spudorata che ha portato il ragazzo a pensare «A Torino vado a piedi“.

Castelvolturno- Rientrano Rog, Maksimovic ed El Kaddouri, differenziato per Gabbiadini

Castelvolturno- Rientrano Rog, Maksimovic ed El Kaddouri, differenziato per Gabbiadini

Allenamento pomeridiano per il Napoli a Castelvolturno.

Gli azzurri preparano il match contro l’Udinese di sabato 19 novembre al Friuli, anticipo della 13esima giornata di Serie A (ore 18).

El Kaddouri, Maksimovic e Rog hanno completato il rientro di tutti i nazionali. Rog, reduce dalla gara con la Croazia in cui ha giocato 87 minuti, ha sostenuto lavoro di scarico. El Kaddouri e Maksimovic hanno fatto allenamento con il gruppo.

Smaltita la febbre, Hamsik ha svolto l’intera seduta. Per uno stato influenzale, invece, Callejon ha fatto solo palestra.

La squadra ha svolto una prima parte dedicata all’attivazione e di seguito partitina a campo ridotto. Chiusura con lavoro tecnico tattico.

Differenziato per Gabbiadini, mentre Milik prosegue la sua tabella di riabilitazione con palestra e corsa sul campo.

Fonte: SSC.NAPOLI

Nazionale, stage Italia: convocati Tonelli e Grassi

Nazionale, stage Italia: convocati Tonelli e Grassi

Buone notizie per Tonelli: il difensore del Napoli, che sta trovando poco spazio negli undici titolari di Sarri, è stato convocato da Ventura per lo stage della nazionale azzurra che si svolgerà tra il 21 e 22 novembre a Coverciano. Con Tonelli, anche l’ex compagno di squadra Alberto Grassi, ora all’Atalanta. Ci saranno anche Sportiello e Conti, due obiettivi del Napoli per il prossimo mercato.

Insigne a Premium: “Siamo carichi per i prossimi impegni, non molleremo un centimetro”

Lorenzo Insigne ha parlato ai microfoni di Premium Sport in vista dei prossimi impegni del Napoli. Ecco quanto evidenziato:
“Sto facendo buone prestazioni, sono tranquillo anche se non è arrivato ancora il gol . Gioco bene e faccio assist, questo è importante. Facciamo sempre grandi prestazioni anche se i risultati non arrivano. Sappiamo che presto le vittorie arriveranno se continuiamo a giocare così. Siamo carichi a duemila e molto concentrati per il match di Udine. Abbiamo tantissimo rispetto per l’avversario ma siamo consapevoli di essere una grande squadra. Sarà difficile ma vogliamo la vittoria per dare una svolta al nostro campionato. Poi penseremo alla sfida in Champions con la Dinamo Kiev, siamo pronti ad affrontare questo ciclo di partite fino a Natale e non molleremo un centimetro”.

La Vespa Rosa: Enza Polise una tifosa D.O.C. del Menti

La protagonista di questa settimana magica della Vespa Rosa è Enza Polise

Domenica la Juve Stabia gioca una partita importante per il campionato, a Castellammare arriva il Lecce di Mister Padalino.

I tifosi si stanno mobilitando per riempire anche il Menti, dopo aver letteralmente “invaso” il Pinto di Caserta nell’ultimo turno di campionato.

Anche le donne del Menti hanno fatto sentire sempre il loro calore, soprattutto nei momenti difficili e c’è da giurare che anche con il Lecce accorreranno in massa allo stadio.

Tra queste donne ci sarà Enza Polise che segue la Juve Stabia da quando le Vespe sono ritornate nei cadetti, anche per lei come per tanti tifosi e tifose è stato amore a prima vista e da allora non può fare a meno di andare allo stadio.

Il suo calciatore preferito era e sarà per sempre Marco Sau.

Il suo portafortuna è un portachiavi personale che porta sempre con se allo stadio, dove assiste alla partita con le dita intrecciate per l’intera durata del match.

Gli aggettivi che Enza associa alla Juve Stabia sono: bella, armoniosa, stupenda, imbattibile

Enza Polise ci saluta mandando un abbraccio virtuale a tutta la curva Sud. Per lei i ragazzi della Sud sono strepitosi e magnifici.

Un bacio speciale va alle Hard Girls che secondo lei sono delle ragazze stupende e speciali.

Siamo sicuri che le Hard Girls saranno contente di questo saluto e che aspetteranno la nostra tifosa in curva  sud per sostenere tutte insieme la nostra amata Juve Stabia.

Avanti Vespe andiamo a comandare!

Patrizia Esposito

Radio Kiss Kiss: “Callejon regolarmente in campo, ancora differenziato per Gabbiadini”

Valter De Maggio, direttore di Radio Kiss Kiss, è intervenuto in diretta Da Castel Volturno nel corso di Radio Gol:
“Raul Albiol e Callejon sono scesi entrambi regolarmente in campo mentre Gabbiadini continua a lavorare a parte. Aspettiamo la giornata di domani per vedere se sarà convocato. Al momento è un po’ difficile, non dovrebbe partire con i compagni per la trasferta di Udine. Sarà riconfermato il tridente leggero, l’ unica sorpresa potrebbe essere Giaccherini al posto di Callejon se non è al meglio. Contro l’ Udinese gli azzurri vogliono centrare la vittoria”.

Sepe, l’ agente: “Aspettiamo il momento giusto, garantisco che può fare bene al Napoli”

Mario Giuffredi, agente tra gli altri di Luigi Sepe, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Tuttomercatoweb riguardo il proprio assistito:
“Eravamo consapevoli che sarebbe stato dietro Reina. Aspettiamo il momento giusto. Io ci metto sempre la faccia, garantisco che Sepe è un portiere da Napoli. Tutti i giocatori che giocano a certi livelli li ho presi quando non erano nessuno. A gennaio ci aspettiamo dei segnali dalla società, se non arriveranno ci guarderemo intorno. Come ho fatto con Valdifiori, devo mettere i miei assistiti nelle condizioni di dimostrare ed esprimersi”.

 

Da Tuttomercatoweb.com

Hysaj, l’ agente: “Manchester Utd? Lo vedrei bene ma a gennaio…”

Mario Giuffredi, agente tra gli altri di Elseid Hysaj, ha parlato ai microfoni di Tuttomercatoweb in merito al futuro del suo assistito:
“Manchester United? Vive un periodo tranquillo, abbiamo rinnovato il contratto e questa è stata una tranquillità sotto tutti i punti di vista. Sta disputando un buon campionato, deve arrivare ai livelli dell’anno scorso e ci arriverà. In un anno avrà fatto sessanta partite tra campionato e Nazionale, ora arriverà un po’ di tranquillità e alzerà il livello delle prestazioni. Lo seguono i club più importanti. E per quanto riguarda il Manchester United, beh, ce lo vedrei benissimo. Non sono mai per muovere i giocatori a gennaio, poi è chiaro: se arrivano offerte allettanti bisogna prenderle in considerazione. Non dico che si può fare a gennaio, non sarebbe corretto. Però se arriva un’offerta uno ci pensa e valuta”.

 

Da Tuttomercatoweb.com

Insigne: “Non abbiamo paura dell’Udinese, noi siamo il Napoli!”

Le sue parole

Lorenzo Insigne è intervenuto ai microfoni di Kiss Kiss Napoli, durante Radio Goal: Ad Udine arriviamo carichi come sempre anche se ultimamente non arrivano con faciltà i tre punti, perchè le prestazioni non sono mai mancate. Insieme a queste poi arriveranno anche i risultati.

Sul rendimento della squadra: Facciamo grandi partite, anche se prendiamo goal e facciamo qualche errore ci sta: siamo umani. Come io ho sbagliato il rigore con il Besiktas in casa, anche altri miei compagni possono sbagliare. L’importante è sempre ripartire.

Siamo tornati a lavoro già da ieri carichi a duemila, vogliamo andare ad Udine e fare una grande gara. L’udinese è in forma, ma a noi non interessa nulla perchè siamo il Napoli. Li rispettiamo, ma non abbiamo paura. Ci servirà anche per la Champions con la Dinamo, sarà una gara fondamentale. Andremo ad Udine con la consapveolezza della grande squadra, ma sappiamo che l’avversario può metterci sempre in difficoltà. Dopo Udine poi ci sarà la Dinamo, altra sfida difficile.

Mi manca il goal? (ride ndr) Non sto combinando nulla, l’importante è stare tranquilli. Faccio assist e grandi prestazioni, ma il problema è che nessuno fa un assist a me (ride ndr)! L’importante è che la squadra vinca, poi può segnare anche Reina. 

Sulla Nazionale: Sono contento del mio ritorno, ringrazio mister Ventura per avermi dato fiducia. Spero di continuare a Napoli con grandi prestazioni e portare questa squadra alla vittoria. Il ct sta prendendo in considerazione tanti giovani, questo è un progetto importante. Ho conosciuto tanti di questi giocatori, si meritano queste convocazioni. C’è bisogno di giovani in nazionale.

Dualismo con Mertens? Sono tutte chiacchiere, il dualismo lo creano gli altri. Vado d’accordo con Dries sia in campo che fuori. Anche se ci alterniamo non dipende da noi, sono scelte dell’allenatore. Il giorno prima del suo travestimento gli ho mandato la maglia, pensavo dovesse darla a qualcuno, poi mi ha inviato la foto della festa e mi ha fatto tanto ridere. 

Anche se non abbiamo Milik, e ci dispiace per il suo infortunio, noi stiamo creando tanto. Questo è importante, perchè prima o poi la ruota girerà. Il Napoli è vivo, ai tifosi dico di starci vicino perchè da qui a Natale non molleremo di un centimetro, sia noi che il mister. Lo conoscono. Poi faremo un sereno Natale tutti insieme. 

Capello biondo? Bisogna togliersi qualche sfizio ogni tanto.

Koulibaly: “Amo Napoli e la sua gente! E su Benitez…”

Le sue parole

Kalidou Koulibaly ha rilasciato una lunga intervista a France Football: “Dopo tanti sacrifici posso dire che oggi sto vivendo un sogno. In pochi si aspettavano di vedermi a certi livelli. Nella mia carriera ho visto molti compagni dal grande talento senza però che riuscissero ad emergere definitivamente. Sono un perfezionista, questo mi ha reso più forte. Ogni giorno cerco sempre di migliorare sotto ogni aspetto. Il momento più difficile l’ho vissuto al Metz dove ho capito che per dare il meglio di me stesso dovevo vivere il calcio come una passione. Ricordo in quei frangenti di essere diventato insopportabile con amici e parenti perchè non riuscivo ad esplodere. Per questo motivo decisi di puntare tutto sugli studi, non nascondo che il calcio era diventato qualcosa di secondario. Tutti gli allenatori che ho avuto sono stati importanti per me, ma non potrò mai scordare Benitez. Ricordo di avergli chiuso il telefono in faccia per ben tre volte perchè pensavo fosse uno scherzo da parte degli amici. poi ho scoperto che non era così: fu incredibile! Il trasferimento al Napoli doveva avvenire a gennaio, ma poi non se ne fece nulla. Rafa tornò alla carica e mi portò in azzurro l’estate successiva. A Napoli si vivie di calcio, De Laurentiis ne è la prova. Lui è un presidente atipico, ma lavora tutto il giorno per farci migliorare: è una brava persona. Così come lui, anche i napoletani sono pazzi della nostra squadra. Noi in città quando giriamo dobbiamo farci foto e firmare autografi, penso che la mia famiglia conosca meglio di me le bellezze di questa città (ride ndr). Avere questa pressione e responsabilità non mi ha mai fatto paura: è l’essenza del calcio. Non potevo crederci che uno come Maradona potesse chiedere la mia maglia. Pensavo fosse uno scherzo, la richiesta di Diego mi ha scioccato! Quando poi qualche giorno dopo mi mandò la foto per ringraziarmi ero incredulo! Mi ha fatto davvero nore tutto questo, un giorno spero di incontrarlo”.

 

Designato Balice di Termoli per il match del Menti tra Juve Stabia e Lecce

Un solo precedente del fischietto molisano con le vespe

Per la quattordicesima giornata d’andata del campionato di Lega Pro girone C che si disputerà domenica 20 novembre ore 16 e 30 allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare è stato designato Antonello BALICE della sezione di Termoli a dirigere il big match Juve Stabia e Lecce.

Antonello Balice
Antonello Balice di Termoli

Balice, nato in Germania il 17 settembre 1984, è al suo quarto campionato in Lega Pro, nelle passate stagioni, ha diretto in una sola occasione gare della Juve Stabia.

Era il 22 novembre del 2014 – campionato di Lega Pro girone C della stagione 2014/2015 e le vespe in trasferta espugnarono lo stadio “Bisceglia” di Aversa. – Casertani in vantaggio ad inizio gara con De Vena, nella ripresa i gialloblù con Guido GOMEZ prima pareggiarono e poi all’ultimo respiro siglarono la rete della vittoria.

L’assistente numero uno sarà: Michele LOMBARDI della sezione di Brescia;

l’assistente numero due Davide IMPERIALE della sezione di Genova.

Giovanni MATRONE

Tutto Il Mondo e’ Paese (Lo Piano Saint Red)

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Tutto il Mondo e’ Paese quando si trova la maniera di truffare, in questi giorni in Russia e’ stato arrestato il Ministro dello Sviluppo Economico Alexey Ulyukaev.

Secondo le Autorita’ competenti Russe che lo avrebbero attenzionato per piu’ di un anno, avrebbe intascato una mazzetta da 2 milioni di dollari da un’importante compagnia petrolifera, in cambio di una valutazione positiva all’operazione che ha permesso alla compagnia petrolifera Rosneft di completare l’accordo per l’acquisto del 50% del capitale della Bashneft”, di proprieta dello Stato russo.
E’ accusato di corruzione aggravata in concorso con altri collaboratori del suo dicastero. se i capi d’accusa saranno provati, i giudici che emetteranno la sentenza non useranno guanti di gomma, non vi sara’ alcuno sconto di pena, visto che i reati in Russia si pagano con anni di dura reclusione.
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Ulyukayev è stato rimosso dall’incarico, la decisione è stata presa dal suo capo Dimitri Medvedev, politico e imprenditore russo,  che dal 2008 ricopre la carica di Presidente della Federazione Russa.

Ulyukaev, 60 anni, era Ministro nel governo Medvedev dal giugno 2013. “Il caso di Ulykayev e altre storie simili hanno un comune denominatore, quello della corruzione, poi varia da Stato a Stato l’espiazione della pena. In Italia non vi e’ la certezza della pena, in ogni caso e’ sempre minore del reato commesso. Fra indulti, buona condotta, abbuoni vari, in un paio di mesi sempre che tutto vada storto,si e’ fuori, finalmente liberi di godersi il “bottino”.

Ancora in Italia vige una Legge che andrebbe abolita, ma sarebbe per i politici tagliarsi le mani, non verra’ mai portata in Parlamento visto che tanti deputati e Parlamentari sono parte in causa. Parlo dell’immunita’ parlamentare che se venisse approvato il Referendum Costituzionale, verrebbe “trasferita” anche ai Consiglieri comunali che andrebbero ad occupare le seggiole lasciate vuote da altri parlamentari.

In Italia le Leggi, spesso agevolano i farabutti di Stato, questi “emeriti” sono capaci di uscire dalle porte carcerarie e poi rientrare dalle finestre montecitoriane, i funamboli al loro confronto sono novelli acrobati di strada.

Lo Piano Saint Red

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Di Costanzo è sicuro: “Ciciretti è un talento, ricorda Insigne prima maniera”

Le sue parole

Amato Ciciretti non sa fare solo gol, ma anche assist, ha corsa e imprevedibilità€, cose che ad oggi lo stanno consacrando a Benevento. Nello Di Costanzo ne ha parlato a Il Mattino: “Ma è€ adesso che sta raggiungendo la piena maturazione e se continua questo processo di crescita, la serie A mi sembra l’obiettivo minimo per lui. Amato ha delle qualità tecniche sopraffine e sta migliorando tatticamente nella fase difensiva. Come spesso accade è altalenante, mi ricorda un po’ l’Insigne dei primi tempi. E’€ un’ala che parte da destra e colpisce con il mancino, ma in passato ha fatto anche il trequartista ed il centrocampista centrale. Per il gioco di Sarri direi che è€ perfetto come esterno. Callejon è un altro tipo di giocatore perchè è€ uno che attacca lo spazio e va al cross con il destro, mentre Amato è piu’€ offensivo, piu’€ bravo nell’uno contro uno e puo’€ aumentare l’imprevedibilità del gioco della squadra. E’ un ragazzo molto serio, lo definirei quasi introverso, anche se per certi tratti è€ il classico scugnizzo romanaccio: rispettoso ed educato. Tira molto bene le punizioni ed i calcio d’angolo, cosa che nell’economia di una squadra è€ molto influente. Quando lo allenavo io si faceva dare la palla e non aveva mai paura. E poi è un giocatore molto altruista: faceva e fa tutt’ora tanti assist. La formula ideale per il trasferimento sarebbe quella di lasciarlo fino a fine stagione a Benevento dove si sta consacrando. L’anno scorso ha gia’ fatto un ottimo campionato in Lega Pro, e se ha continuita’ a questi livelli potrebbe andare in ritiro con il Napoli a luglio. Perchè sono sicuro che nel sistema di gioco di Sarri possa integrarsi alla grande”.

Gabbiadini si arrende: gioca il tridente dei piccoletti

Gabbiadini si arrende: gioca il tridente dei piccoletti

Secondo La Repubblica la trasferta del Friuli chiamerà il tecnico a scelte obbligate. Manolo Gabbiadini, infatti, non si è ancora messo alle spalle la contrattura al polpaccio sinistro accusata nel ritiro della nazionale a Coverciano: ha svolto un’altra seduta differenziata e le possibilità di rientrare quantomeno tra i convocati si sono abbassate sensibilmente. Via libera, dunque, al tridente fantasia: Insigne-Mertens-Callejon. Sarri è preoccupato pure per le condizioni dello spagnolo. Calleti ieri aveva la febbre e ha cominciato la cura a base di antibiotici con l’obiettivo di guarire entro sabato.