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Mertens, non c’è competitività nel suo ruolo: è un inamovibile per Sarri

Mertens, non c’è competitività nel suo ruolo: è un inamovibile per Sarri

L’uomo della Champions League, secondo la Gazzetta dello Sport, ha i tratti facciali simili a quelli di Dries Mertens viste le tre reti e i tre assist messi a segno nelle prime quattro partite del suo ruolo. Come racconta il quotidiano “non c’è competitività nel suo ruolo” perchè nelle gerarchie di Maurizio Sarri l’esterno belga è tra gli inamovibili nel gruppetto che forma lo zoccolo duro del suo Napoli“. Ha scavalcato Lorenzo Insigne del quale è stato l’alternativa nella scorsa stagione. La situazione tuttavia è cambiata “a partire dal secondo tempo di Pescara, da quando cioè il suo ingresso in campo servì per riequilibrare il risultato ed evitare al Napoli la prima sconfitta stagionale“.

Vergogna in città, accoltellati senza motivo due tifosi della Dinamo

Vergogna in città, accoltellati senza motivo due tifosi della Dinamo

Notte di paura a Napoli, come racconta l’edizione online de Il Mattino: due tifosi ucraini della Dinamo Kiev sono finiti in ospedale accoltellati da “gentaglia che finge di mascherarsi da tifosi del Napoli”. Poco dopo le 20 alle centrali operative di polizia e carabinieri arrivano due allarmi distinti e separati: “Il primo si verifica al corso Umberto, dove un uomo biondo, alto, con una sciarpa della Dinamo Kiev – avversaria questa sera del Napoli in Champions League – viene affrontato da una banda di teppisti che senza motivo lo aggrediscono, accoltellandolo all’addome e a una coscia. Il secondo fatto si verifica non lontano dall’Università” con scena praticamente in fotocopia ma fortunatamente le ferite non sono gravi. Sugli episodi indagano polizia e carabinieri.

CONI, Malagò: “Atletica al Collana, al San Paolo niente pista: De Laurentiis lo sa…”

CONI, Malagò: “Atletica al Collana, al San Paolo niente pista: De Laurentiis lo sa…”

Il presidente del Coni Giovanni Malagò ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione della Giunta nazionale Coni e dell’inauguraizone della nuova sede della FIGC a Napoli: “L’idea nuova potrebbe essere quella di inserire la struttura del Vomero nel programma delle Universiadi 2019. In questo modo si potrebbero sfruttare i finanziamenti destinati alla manifestazione internazionale per riportare il Collana ai fasti del passato. E potrebbe essere anche l’occasione per abolire la pista di atletica al San Paolo. Secondo me si fa bingo, adesso spero che Comune, Regione, Cus e Calcio Napoli si mettano attorno a un tavolo per un confronto“. La Repubblica riporta che lo stesso Malagò ha confessato di avere anticipato questa idea al presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis: “Gli è piaciuta, la condivide e anche il sindaco è d’accordo. In questo modo la città di Napoli avrebbe anche una vera eredità dal lascito delle Universiadi rilanciando un impianto polivalente ma con la prevalenza dell’atletica“.

Idea Jorginho in casa Roma, primi contatti con l’agente

Idea Jorginho in casa Roma, primi contatti con l’agente

Gli occhi della Roma in casa Napoli, a sorpresa. Perché come riporta il Corriere dello Sport, la società capitolina cerca un centrocampista per gennaio e il nuovo nome è proprio il regista azzurro Jorginho. Finito ai margini a causa di Diawara proprio dopo un errore decisivo contro i giallorossi, il brasiliano in questo momento non è felice all’ombra del Vesuvio e cambierebbe volentieri aria. Il suo procuratore ne ha già parlato con i dirigenti giallorossi, tuttavia non sarà facile trattare considerando la volontà di non perdere il giocatore nella sessione invernale e la valutazione fissata attorno ai 10 milioni di euro dal presidente Aurelio De Laurentiis. I sondaggi ci sono stati anche da parte della Juventus e della Fiorentina.

Castellammare, mezzo venerdì senz’acqua: queste le zone colpite

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Castellammare, mezzo venerdì senz’acqua: queste le zone colpite

Sarà un venerdì senza acqua, almeno in parte, per alcune zone della città stabiese. Infatti la GORI comunica che per lavori programmati è programmata la sospensione dell’erogazione idrica dalle 09:00 alle 13:00 di venerdì 25 novembre 2016, nelle seguenti zone del comune di Castellammare di Stabia:

  • Via Pimonte, Vicolo Sant’Eustacchio, Via Privati, Vicolo Serracoppola, relative traverse

Punto Di Partenza: la Costituzione (Lo Piano Saintred)

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Come Punto di Partenza parliamo della nostra Costituzione. “Era” considerata come una delle migliori al Mondo. Il condizionale e’ d’obbligo  visto che i tanti politici che hanno guidato l’Italia in questi ultimi 50 anni non sono riusciti a tener cementati i Principi fondamentali dei padri fondatori.
 

I loro nomi non hanno bisogno di presentazione quando si parla di Einaudi, Croce, De Gasperi, Basile solo per citarne alcuni.

 
Oggi, quando si parla di Renzi, Boschi, Tamara, Moccia, Crepet, Cavani, sembrano personaggi in cerca d’autore: non hanno ne’ le basi culturali ne’ l’altezza politica per essere in grado di modificare la nostra Costituzione. Sembrano dilettanti allo sbaraglio, si stanno occupando di qualcosa piu’ grande di loro, sperano di poter rompere un gioiello di democrazia come fosse un giocattolo.
 
Uno fra i nostri migliori e preparati costituzionalisti, il Giudice Ferdinando Imposimato, Presidente Onorario aggiunto della Corte Costituzionale, in un’intervista rilasciata alla Stampa, parla di Renzi come di un incapace, di un burattino tenuto in piedi da occulti poteri forti, per cercare di destabilizzare la nostra Democrazia. 
 
Possibilmente manovrato dal Gruppo Bildemberg da anni “presente” in Italia, e
molto vicino al terrorismo internazionale. Il Giudice Imposimato, a distanza di 3 anni,eravamo nel 2013, sempre nella stessa intervista ha parlato di una lettera ricevuta dal suo collega Gerardo D’Ambrosio, in cui si potevano evincere seri dubbi sull’operato di questa”loggia massonica”. 
 
Il Giudice Imposimato parla ancora che secondo la teoria Renziana, si potrebbe superare il bicameralismo perfetto, il tutto a fronte di puerili motivazioni : “Con l’Italicum sapremo chi ha vinto le elezioni la sera stessa del voto”, o ancora, “con la Riforma avremo il superamento di quel Bicameralismo perfetto che attendevamo da decenni, oppure lo Stato risparmierebbe 60 milioni di euro…. tutte ridicole trovate per far scivolare il Paese verso un punto di non ritorno.
 
Gli “strateghi” del Si, continua Imposimato, non parlano certo di aver riproposto la figura dei designati dai “boss di partito”al posto degli eletti da parte dei Cittadini. L’Italia non ha bisogno di questa Riforma ma solo di classi di Governo “minimamente” decenti e capaci, non di “utili” contrappesi sul controllo delle Camere. 
 
Imposimato parla a ruota libera :
Questi cambiamenti costituzionali, non sono farina del sacco Renzi-Boschi, ma di una mente occulta che li “manovra”, se vincessero i Si, Renzi e Company avrebbero le porte spalancate per far scivolare il nostro Paese verso una sicura Dittatura.
 
Come se in Italia vi fosse un Potere occulto che mina giornalmente la nostra Democrazia, Renzi, definito da Imposimato, Premier venuto dal nulla, potrebbe essere collegato a questi poteri mondiali invisibili.
 
Se quest’ipotesi avesse un fondamento, Renzi con l’avvallo dei Si, potrebbe trascinare la nostra Repubblica Democratica in una Presidenziale come quella americana, dove un solo uomo puo’ decidere le sorti di 230 milioni di persone. 
 
Come accadde con il 43 esimo Presidente Gerorge W. Bush, che per suo volere trascino’ il suo Paese in 2 guerre sanguinose e disastrose (Iraq e Afghanistan), di cui ancora gli americani ne stanno pagando le conseguenze sia in termini di vite umane che economici.
 
Risparmio dei Costi :
 
Sul risparmio dei costi sull’accorciamento dei Senatori, Imposimato si e’ espresso in questi termini :
Altra balla colossale, cosa vuoi che siano 60 milioni di euro in confronto ai 23 miliardi spesi dalla partecipate?
 
Per finire il Magistrato ha parlato di Liberta’, Uguaglianza, Diritti dei Cittadini,  per Renzi e compagni di cordata saranno solo parole vuote e senza senso.

Dalla Spagna, Gabbiadini lontano da Napoli: c’è il Valencia di Prandelli

Dalla Spagna, Gabbiadini lontano da Napoli

Prandelli ha telefonato a Manolo Gabbiadini nei giorni scorsi: il ragazzo vorrebbe lasciare Napoli perché non sente fiducia in azzurro e l’ipotesi Valencia gli piace, ma l’affare resta complicato perché gli azzurri vogliono monetizzare la cessione, mentre il Valencia preferirebbe prendere l’ex doriano in prestito. L’ipotesi potrebbe realizzarsi solo a fine gennaio, nel caso in cui non i partenopei non fossero riusciti a piazzare il ragazzo prima. Il ds del Valencia, Suso Garcia Pitarch, ha passato tutta la scorsa settimana in Italia, lavorando sulla punta ma anche su altri profili della Serie A che al tecnico piacciono molto”, ha dichiarato il giornalista iberico Hector Gomez, ai microfoni di Radio Esport Valencia.

Rai- Pavoletti accetta il Napoli, super contratto per lui

Pavoletti accetta Napoli, super contratto per lui

Pavoletti ha sciolto le ultime riserve: l’attaccante del Genoa vuole solo e solo il Napoli. Il calciatore s’è finalmente deciso ad accettare una super proposta degli azzurri, che consentirà al ragazzo di percepire 2 milioni e 400 mila euro all’anno per cinque anni. Secondo la Rai, tuttavia, mancherebbe ancora l’accordo con il Genoa del presidente Preziosi.

Mediterraneo: 12 operazioni per salvare 1397 migranti. 8 salme (VIDEO)

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Sono 1397 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi nel Mediterraneo Centrale in 12 diverse operazioni di soccorso coordinate dalla Centrale Operativa della Guardia Costiera a Roma, del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Durante le operazioni di soccorso sono stati recuperati anche otto corpi privi di vita.

I migranti, che si trovavano a bordo di 5 gommoni un barcone e 6 barchini in legno, sono stati soccorsi da nave Diciotti della Guardia Costiera, da nave Navarra inserita nel dispositivo EUNAVFORMED e da unità appartenenti alle ONG Save the Children, Life Boat e MOAS.

Sono state inoltre necessarie 2 evacuazioni mediche in favore di migranti bisognosi di urgenti cure sanitarie. Una donna in arresto cardiaco è stata recuperata da Nave Diciotti con un elicottero AW139 del 2° Nucleo Aereo della Guardia Costiera di Catania con a bordo personale medico del CISOM, mentre due migranti in grave stato di ipotermia sono stati trasbordati su due motovedette CP312 e CP324 partite da Lampedusa.

Il trasporto di un migrante bisognoso di cure, effettuato da l’elicottero AW139 del 2° Nucleo Aereo della Guardia Costiera.

Yoko Village vs Juve Stabia (3-4), marcatori gialloblè e foto

Pubblichiamo le foto di Yoko Village vs Juve Stabia categoria 2005

Guarda le foto di Yoko Village vs Juve Stabia realizzate dal fotografo Coppola che ci racconta così la vittoria della Juve Stabia per 4 a 3 grazie alle reti firmate dalle vespette Cioffi, Delle Iacone, Di Nardo e Improta.

La partita si è disputata questo pomeriggio alle ore 15:30 al campo comunale di San Marcellino in provincia di Caserta.

Le Vespette sono state ospiti dell’amico Antonio De Lucia che gestisce la Yoko Village.

Cosi’ in campo:
Sacco, Coppola (Zaccariello), Simeone, Miele, Papa, Marcuccio (Granatello), Ferrara, Di Nardo (Cioffi), Iengo (Dello Iacono), Improta, Provvisiero (Natale)

a cura di Ciro Novellino, foto Coppola

ESCLUSIVA – Riccardo Cazzola: La Juve Stabia è il mio ricordo felice; le Vespe mi hanno cambiato la vita..

La redazione di ViViCentro ha avuto il piacere di ascoltare l’ex idolo del Romeo Menti, Riccardo Cazzola. Il centrocampista ha ripercorso ai nostri microfoni la sua esperienza alla Juve Stabia

1) Ciao Ricky, innanzitutto come stai? Ciao! Sto molto bene finalmente. Lo scorso campionato, a Livorno, è stato molto importate dal punto di vista fisico perché ho ripreso a lavorare con continuità dopo gli ultimi anni con qualche problema di troppo. Questa stagione è iniziata bene e finalmente, dopo 3 o 4 anni, ho svolto tutta la preparazione estiva con la squadra senza alcun intoppo. E’ da metà luglio che mi sto allenando bene e sicuramente posso ancora a crescere.

2) State disputando una grande stagione, come le Vespe; pensi che nel girone A la vittoria sia una questione a due tra voi e la Cremonese dell’ex gialloblù Polak o le altre possono rientrare? Ora la classifica dice che noi e la Cremonese siamo più avanti ma la stagione è talmente lunga che sicuramente Arezzo, Livorno e Como torneranno ad essere pericolose. I punti di distacco non sono pochi ma è troppo presto per fare previsioni. Noi sappiamo di avere un obiettivo prestigioso e che sarà importante stare avanti il 7 maggio 2017, quando il campionato finirà.

3) Segui ancora la Juve Stabia? Che ne pensi del campionato dei gialloblù? Certo che seguo le Vespe. La domenica l’occhio va sempre a cercare il risultato della Juve Stabia e dell’Atalanta, perché sono le piazze che mi hanno dato di più; inoltre ne parlo quotidianamente con Mister Braglia. La grande stagione delle Vespe non può che farmi piacere ed anzi spero che i gialloblù possano centrare un grande risultato. Il mio pensiero va sempre ai tifosi ed a tutto l’ambiente di Castellammare.

4) Ti senti ancora con Manniello? Che rapporto è rimasto con lui? Sento ancora il Presidente ma con lui è rimasto un rapporto per lo più professionale. Quando in fase di mercato capita che si diffonda la “Cazzola mania” prova a sondare il terreno e questo mi fa piacere. Tra di noi è rimasta stima reciproca e lui più volte dopo il mio addio mi ha dimostrato massima disponibilità, anche quando fisicamente ero a pezzi. Questo non può che valere tanto per me.

5) Dopo il tuo addio si è parlato spesso di un tuo ritorno, c’è mai stato qualcosa di concreto? Sì, soprattutto quest’estate è stata una voce fondata. Il Presidente Manniello mi ha chiamato e ci siamo confrontati in modo concreto, ma le nostre visioni non sono andate nella stessa direzione. A ciò aggiungi che per me la Juve Stabia vale tantissimo quindi la scelta di tornare sarebbe difficilissima. A Castellammare ho vissuto momenti talmente belli e perfetti che ho quasi timore di intaccare il ricordo meraviglioso che i tifosi hanno di me e viceversa; rischiare di rovinare quello che c’è stato mi peserebbe davvero tanto. La Juve Stabia mi ha cambiato la vita e tutt’ora quando mi chiedono quali siano i momenti più belli della mia carriera, io non parlo dell’esordio in Serie A o della partecipazione alla partita d’addio di Del Piero alla Juventus, ma rispondo “gli anni alla Juve Stabia”. La Juve Stabia è il mio ricordo felice ed il fatto che non sia ancora tornato, e non so se mai tornerò, è una scelta solo di ragione perché col cuore tornerei senza dubbio. Il mio mancato, ad oggi, ritorno è un atto d’amore.

6) La trattativa per la tua cessione ha coinvolto come nessuna la piazza, ci racconti come si svolse? Mi fa piacere questa domanda, così ho modo anche di spiegare quanto quei mesi furono difficili. Le prime voci di mercato cominciarono a dicembre ed avevano ad oggetto Cagliari, Padova e Cesena. Io, come molti tifosi, leggevo con piacere queste indiscrezioni sui giornali concentrandomi però esclusivamente sulla Juve Stabia, perché quella era la mia priorità. Queste voci si susseguirono fino al 31 gennaio 2012, ma senza che io ne sapessi molto. Il 31 gennaio, mentre eravamo in ritiro a Brescia, il mio procuratore mi informò della trattativa quasi conclusa con il Cesena ma in extremis arrivò l’Atalanta, che probabilmente anticipò l’operazione di mercato che aveva in mente di fare nel giugno successivo. Sono stati mesi davvero duri per me, la sera non sapevo se al mattino sarei rimasto a Castellammare o sarei partito, ma credo di non aver mai fatto mancare il mio apporto totale alla Juve Stabia, nemmeno nei momenti più caotici. In quei mesi alcuni tifosi sui social addirittura sospettavano che non mi impegnassi perché già proiettato con la testa alla mia nuova squadra, ma non è mai stato così. La Juve Stabia è sempre venuta prima di tutto.

7) In gialloblu hai vissuto momenti incredibili, ce n’è uno che ti porti dentro più di altri o che per te vale più di altri? Potrei dirtene tanti, dalla lettera con cui quel tifoso ci spiegava la difficile situazione di Fincantieri alla vigilia dei playoff, passando per il Viale Europa completamente bloccato dopo il derby di Nocera, fino alla trasferta di Marassi. Probabilmente i ricordi più belli sono legati al primo campionato, quello di Lega Pro che fu davvero magico, quasi irreale. La Serie B è stata una meravigliosa conseguenza di quella stagione. Ripeto, probabilmente dico il raccordo autostradale completamente bloccato, fino al Viale Europa, con migliaia di tifosi che festanti ci attendevano dopo il derby vinto contro la Nocerina e dopo il primo turno play off di Benevento. Sensazioni indimenticabili ed indescrivibili.

8) Per quanto riguarda invece la tua avventura in Serie A qual è il ricordo che maggiormente ti porti dentro? Probabilmente non si tratta di un ricordo in particolare, ma della consapevolezza di essere arrivato in cima. Ricordo i primi allenamenti all’Atalanta, vissuti a bocca aperta per la bellezza delle strutture, la completezza delle attrezzature e la vicinanza a calciatori fino a pochi giorni prima visto solo in tv. Stiamo parlando di un centro sportivo costato alla società bergamasca milioni di euro ed al top in qualsiasi ambito. Del resto l’Atalanta è una delle società più serie e lungimiranti del nostro Calcio ed anche in questa stagione lo sta dimostrando. Vivere il calcio in strutture come quelle dei nerazzuri, per un ragazzo che a 25 anni arriva dalle serie inferiori, è veramente incredibile.

9) Hai vissuto il Menti da calciatore stabiese, poi da eroe quando sei tornato a salutare tutti dopo il tuo approdo in A. Pensi mai al fatto che, se Alessandria e Juve Stabia continuassero così, potresti tornare il prossimo anno da avversario? Devo dirti la verità, è un’eventualità a cui penso spesso. Tornare al Menti da avversario sarebbe qualcosa di bellissimo per me; adesso anche solo a pensarci mi emoziono. Avrei la possibilità di tornare a vivere quello stadio, quei tifosi meravigliosi e di essere me stesso prima, durante e dopo la gara, perché so che a Castellammare sono apprezzato come uomo e come persona. Spero che un giorno tutto ciò possa avverarsi, anche perché significherebbe che abbiamo centrato tutti un grande risultato…e se proprio non dovesse succedere, tra qualche anno organizzerò a Castellammare la mia partita di addio al calcio! (ride n.d.r.)

10) I tifosi della Juve Stabia stanno facendo parlare tutta Italia con il loro geyser sound e per come stanno spingendo la squadra, che ricordo hai di loro? La tifoseria stabiese è eccezionale ed il fatto che mi abbia scelto, per il tempo in cui sono stato lì, quale calciatore di riferimento mi riempie di orgoglio. Credo di essere stato apprezzato anzitutto come persona e poi, dopo, come professionista. Ti assicuro che non ho mai fatto in tutta la mia carriera i sacrifici che ho fatto nella parentesi alla Juve Stabia. Mai come a Castellammare, il calcio e la maglia che indossavo sono state le mie priorità; non uscivo, non andavo a ballare..solo hotel e stadio. I tifosi hanno capito questi miei sacrifici e mi hanno sempre dimostrato tanto affetto. Non ti nascondo che una delle emozioni più belle della mia carriera è stata la passerella in campo il 26 maggio 2012, dopo che a gennaio ero passato all’Atalanta. Era l’ultima gara del primo campionato di Serie B ed i tifosi al mio ritorno al Menti mi fecero sentire un affetto ed un sostegno incredibile. In piccolo ho avuto lo stesso trattamento di Del Piero il giorno della sua ultima gara allo Stadium.

11) Un saluto ai tanti tifosi che ti stanno leggendo e che stravedono ancora per te. Saluto davvero col cuore tutti i tifosi della Juve Stabia; vi seguo sempre e spero possiate tornare nella categoria che meritate. Continuate sempre a spingere la vostra squadra come avete fatto perché siete eccezionali. Vi seguo sempre e spero di vedervi presto!

Si ringraziano l’Ufficio Stampa dell’Alessandria Calcio e Riccardo Cazzola per la disponibilità

Raffaele Izzo

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Analizzando l’avversario- Serve la vittoria contro la Dinamo Kiev

Napoli, serve la vittoria contro la Dinamo Kiev
Serve la vittoria contro la Dinamo Kiev. Pochi calcoli e pochi pensieri, l’imperativo è vincere contro la Dinamo Kiev che si ritrova ultima del girone ad un solo punto. Gli azzurri devono scendere in campo e avere gli occhi della tigre, soprattutto ridurre al minimo gli errori che ancora una volta potrebbero penalizzare partenopei. Gli ucraini sono secondi nel campionato di massima divisione ucraina a meno otto punti dalla prima, hanno una striscia positiva di 7 partite senza sconfitte. L’uomo più pericoloso è sicuramente Yarmolenko, capace di far partire pericolosi contropiedi con la sua velocità e la sua qualità può creare grossi problemi alla retroguardia partenopea. Il loro bomber è Moraes con sei gol in campionato. Gli ucraini scenderanno in campo con il seguente 4-2-3-1: Rudko; Morozyuk, Vida, Khacheridi, Makarenko; Sydorchuk, Rybalka; Yarmolenko, Garmash, Tsygankov; Moraes. Se il Napoli dovesse vincere, dovrà sperare nella vittoria del Benfica ad Istanbul contro il Besiktas, a quel punto si andrebbe a giocare il primato in classifica in Portogallo contro il Benfica.
a cura di Andrea Bosco
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Istat: Unimpresa, taglio stime crescita dimostra urgenza misure shock

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Il taglio delle stime di crescita annunciato oggi dall’Istat dimostra che resta attuale l’urgenza di misure shock per consentire all’economia di viaggiare a una velocità superiore. E’ quanto osserva il Centro studi di Unimpresa, commentando i dati Istat secondo cui il prodotto interno lordo italiano nel 2016 dovrebbe crescere dello 0,8%, con una riduzione di 0,3 punti percentuali rispetto alle previsioni di maggio. Secondo l’associazione, il ribasso non è sorprendente, ma deve imporre una riflessione non procrastinabile: è indispensabile un pacchetto di misure ben più incisive di quelle inserite nella legge di bilancio all’esame del Parlamento. La scelta del governo è stata di distribuire a pioggia una serie di aiuti, mentre sarebbe stato più efficace concentrare gli sforzi sui settori produttivi, specie per quanto riguarda le micro, piccole e medie imprese, che rappresentano l’ossatura portante del Paese e ancora una volta non hanno ottenuto quanto necessario.

Sembrano in ogni caso poche le risorse e i fondi individuati per dare coperture ai provvedimenti volti alla crescita. La spending review, che pure sembrava in cima all’agenda di questo esecutivo così come dei precedenti, non è più centrale né menzionata nelle dichiarazioni programmatiche. Secondo un’analisi di Unimpresa, la spesa crescerà di oltre 30 miliardi nei prossimi tre anni. A pesare sull’aumento delle uscite dalle casse dello Stato sarà soprattutto la spesa per pensioni e previdenza, in salita di oltre 40 miliardi, che eroderà gli 11 miliardi di “tesoretto” dello spread, vale a dire il risparmio sul fronte degli interessi su bot e btp. Saliranno di 3,3 miliardi le uscite per investimenti e di 4,6 miliardi quelle per i consumi della pubblica amministrazione: più sprechi, meno grandi opere e infrastrutture. E ci sarà anche una stangata fiscale da oltre 75 miliardi. Tra il 2017 e il 2019 le tasse cresceranno costantemente, passando dai 493 miliardi del 2016 ai 505 miliardi del 2017, ai 518 miliardi del 2018 e ai 530 miliardi del 2019. La pressione fiscale si attesterà per tutto il triennio in esame al 42,2% superiore al 42,1% dell’anno in corso. Sono le imposte indirette (la principale è l’Iva) che “garantiranno” il maggior gettito aggiuntivo con un aumento complessivo di 80,5 miliardi; le indirette cresceranno di 3,3 miliardi, mentre caleranno di 8,3 miliardi gli altri tributi in conto capitale. E le entrate generali dello Stato sfonderanno il muro degli 800 miliardi.

Napoli-Dinamo Kiev, le probabili scelte di Sarri: torna Gabbiadini ma…

Quinta giornata del Gruppo B di Champions League che vede il Napoli impegnato contro la Dinamo Kiev. Il match si disputerà domani, ore 20:45, allo stadio San Paolo.
Gli azzurri arrivano a questa sfida in testa al girone con 7 punti, gli stessi del Benfica e uno in più rispetto al Besiktas. Contro gli ucraini potrebbe rivelarsi una sfida decisiva per il passaggio alla fase ad eliminazione diretta. Infatti se Napoli e Benfica dovessero vincere entrambe, accederebbero agli ottavi di finale e si giocherebbero il primo posto all’ ultima giornata. Al di là dei calcoli servirà il miglior Napoli contro un avversario che, nonostante l’ ultimo posto nel girone, non è mai semplice da affrontare.

 

LE ULTIME SULLA FORMAZIONE AZZURRA – Maurizio Sarri può contare sul Manolo Gabbiadini, assente per infortunio nella trasferta di Udine. L’ attaccante bergamasco dovrebbe comunque partire dalla panchina lasciando spazio a Dries Mertens nel ruolo di centravanti. In difesa, nonostante il recupero di Raul Albiol, potrebbe essere ancora Chiriches ad affiancare Koulibaly, occhio anche a Maksimovic. Confermati Hysaj e Ghoulam sugli esterni. A centrocampo la certezza è Marek Hamsik, per il resto doppio ballottaggio Jorginho/Diawara e Zielinski/Allan. Gli esterni d’ attacco saranno Callejon e Insigne, quest’ ultimo reduce da una doppietta contro l’ Udinese.

 

NAPOLI (4-3-3): Reina, Hysaj, Chiriches, Koulibaly, Ghoulam; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Mertens, Insigne.
ALLENATORE: Maurizio Sarri
A DISPOSIZIONE: Rafael, Maggio, Albiol, Zielinski, Diawara, Giaccherini, Gabbiadini.
SQUALIFICATI: –
INDISPONIBILI: Milik

 

 

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La Fifa lancia la “China Cup” e il Napoli rischia di perdere altre pedine a gennaio

Non bastava la Coppa d’Africa. Ora ci si mette anche la China Cup. Cos’è? L’ultima trovata della Fifa: una competizione ufficiale tra nazionali nel bel mezzo del mese di gennaio con il supporto (economico) del colosso Wanda, leader nel settore immobiliare cinese, azionista dell’Atletico Madrid (20%) e proprietario di Infront, concessionaria che si occupa dei diritti tv per il campionato italiano e altri eventi sportivi.
Alla manifestazione, stando a quanto riferisce l’ edizione online del Corriere dello Sport, prenderanno parte quattro nazionali: la Cina, allenata da Marcello Lippi, il Cile, fresco vincitore della Coppa America, l’Islanda, grande sorpresa di Euro 2016 e la Croazia. Si giocheranno semifinali e finali, anche quella per il terzo posto. In palio c’è la coppa, la gloria e qualche punticino per il Ranking Fifa. Le partite si svolgeranno in Cina, nella provincia del Guanxi, dal 10 al 15 gennaio. Vista l’importanza del mercato asiatico per l’industria pallonara, non è escluso che i ct possano convocare i pezzi forti.
Il vero problema potrebbe essere rappresentato dalle convocazioni della Croazia, che puntualmente chiama “alle armi” un folto gruppo di calciatori della nostra Serie A. Tra questi ci sono due “napoletani”: Rog, che ancora non ha disputato un minuto con Sarri, e Strinic, al quale, in quel periodo, toccherà sostituire sulla fascia sinistra Ghoulam, impegnato con l’Algeria in Coppa d’Africa.
Considerato che mancheranno anche El Kaddouri(Marocco) e soprattutto Koulibaly (Senegal), il Napoli, si apprende da fonti interne al club, si augura che venga applicato un certo “buon senso” da parte del ct Cacic e della federcalcio croata. In caso contrario, non è escluso che si possa arrivare al contenzioso. Il calendario, in quei giorni, al netto di anticipi e posticipi ancora da ufficializzare prevede due impegni al San Paolo: Napoli-Sampdoria (8 gennaio, 19ª giornata) e Napoli-Pescara (15 gennaio, 20ª giornata).

Champions, Sarri: “Dinamo Kiev avversario complicato. Dobbiamo concentrarci sulla prestazione e non pensare troppo al risultato”

Maurizio Sarri ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro la Dinamo Kiev in Champions League:

 
“Non penso possa condizionarci il fatto di sapere già il risultato della gara di Istanbul. Domani abbiamo un obbiettivo e siamo concentrati su quello. La partita decisiva sarà la prossima. Non sarà facile, affrontiamo una squadra che non è stata fortunata in questo girone ma che perde poco in trasferta. Spero che la squadra si concentri solo sulla prestazione”.
Su Gabbiadini – “E’ rientrato ieri in gruppo, analizziamo questi ultimi due allenamenti. Dal punto di vista dell’infortunio ne sta uscendo ma è stato fermo una quindicina di giorni”.

Su Albiol – “Da sabato ad oggi passano quattro allenamenti, sono pochi. Si allenato con il gruppo cinque volte su nove, vediamo se ne esce in maniera brillante.”.

Sulla Dinamo Kiev – “Un gruppo forte e solido, molto difficile da affrontare. Hanno giocatori importanti, soprattutto giovani. Dobbiamo preparare la partita senza correre il rischio di sottovalutarli”.

Su Diawara – “La scelta di schierarlo non dipende solo da lui ma dalle scelte che faremo a centrocampo. Di sicuro verrà preso in considerazione”.

Ad Udine rinascita dal punto di vista del gioco? “La squadra non è mai morta sul piano del gioco. A Torino non abbiamo giocato un brutto calcio, col Besiktas abbiamo creato tanto ma perso per errori individuali. Abbiamo sofferto una serie di errori strani e sfortunati. I ragazzi sono stati bravi a superare questo momento tornando alla vittoria”.

24 gol fatti un anno fa, 23 un anno dopo. Un solo gol in meno? “Lo sto già dicendo da diverso tempo: questa squadra deve concentrarsi sulla fase difensiva. Prendere 3-4 gol in meno significava avere punti in più. E’ vero anche che s’è trattato di errori difficilmente preventivabili. I numeri difensivi sono migliorati nelle ultime uscite, ora i gol subiti dovranno diminuire”.

“Il gol a Udine si poteva evitare, ha tenuto la partita in bilico facendo spendere energie maggiori. Ci sono passi notevoli da fare ma a livello di mentalità stiamo crescendo. E’ chiaro che ad Udine tutto è facilitato dal gol fatto ad inizio ripresa, si trovano spazi e diventa tutto più facile. A livello di impostazione abbiamo fatto un ottimo primo tempo ma siamo mancati negli ultimi 20 metri per il poco movimento. I nostri attaccanti per caratteristiche devono giocare in spazi stretti e preferibilmente non spalle alla porta”.
Su Yarmolenko? “E’ un grande giocatore, ma hanno anche un centrocampo forte con qualità e quantità con Sydorchuk, Rybalka e Garmash. Hanno giovani forti e questo penso sia più un vantaggio per loro”.

Champions, Mertens: “Contro la Dinamo Kiev non sarà facile. Vogliamo passare il turno”

Dries Mertens ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match di Champions contro al Dinamo Kiev:
“Non so se giocherò domani. In Champions sto facendo bene, in Italia è più difficile per un attaccante”
Sulla vittoria di Udine – “ Mi ha fatto piacere il gol di Lorenzo. Sappiamo di giocare bene e questo è importante. Venivamo da un periodo sfortunato ma a Udine abbiamo trovato tre punti importanti”.
Sulla Dinamo Kiev – “Non è una partita facile, è una squadra che gioca bene anche fuori casa. Vogliamo la vittoria. L’ importante è passare il turno, se vinciamo domani siamo già agli ottavi”.
Sull’ attacco leggero – “Contro l’ Udinese abbiamo giocato meglio il secondo tempo. È chiaro che per le nostre caratteristiche dobbiamo giocare su distanze ravvicinate”.
Sul ruolo di falso nueve – “Mi trovo bene, sto lavorando tutti i giorni per continuare a imparare. Faccio il mio lavoro come centravanti. Il nostro gioco inizia dalla difesa, ecco perché è più facile per gli attaccanti”.
Sul rinnovo – “A Napoli mi trovo bene, mi fa piacere giocare qui e anche la mia famiglia sta bene”.

Giuntoli chiama la Samp per Muriel, ma il preferito è una scommessa di De Laurentiis

Giuntoli chiama la Samp per Muriel, ma il preferito è una scommessa di De Laurentiis

De Laurentiis e il ds Giuntoli hanno proseguito anche nella giornata di ieri le loro mosse in vista del mercato invernale. Si è tornati a sondare la Sampdoria per Muriel che Ferrero sta sta provando a blindare con una nuova clausola rescissoria che ora è di 28 milioni di euro, portandola a 35 milioni con nuovo ritocco dell’ingaggio e della durata del contratto, come riferisce Il Mattino. I preferiti azzurri, però, restano ancora Zaza e Pavoletti. Zaza è€ una specie di scommessa per De Laurentiis iniziata addirittura nel 2013, ma su di lui c’è la fila. Su Pavoletti, invece, il Genoa ha fatto sapere che darà la sua risposta entro poche settimane.

Sarri ha trovato il motivo del sesto posto attuale

I dettagli

La Gazzetta dello Sport analizza i numeri della difesa del Napoli quest’anno: “Ci sono i conti che non tornano. Scorrendo quelli del momento e confrontandoli con gli stessi della passata stagione, Maurizio Sarri ha trovato, probabilmente, il motivo del sesto posto attuale. I numeri, infatti, raccontano delle debolezze difensive, dei 14 gol incassati nelle 13 gare disputate fin qui, ben 6 in più rispetto agli 8 subiti nella passata stagione dopo lo stesso numero di giornate. Insomma, sembrerebbe che il problema sia tutto lì, considerato che l’attacco si sta confermando: 23 reti segnate rispetto alle 24 dello scorso anno. La discontinuità nei propri sedici metri, in ogni modo, è anche il risultato di diversi errori individuali. Fin qui, nessuno dei giocatori schierati è esente da colpe. A partire da Pepe Reina, protagonista di alcune incertezze che sono costate al Napoli almeno un paio di punti. Così come le esitazioni di Koulibaly, Maksimovic e Chiriches, questi ultimi due si stanno alternando nella sostituzione di Raul Albiol, fermato da uno stiramento a fine settembre, patito contro il Benfica, in Champions”.

La ricerca dell’elisir di lunga vita: l’Università di Torino prova a dare nuove risposte

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Il sogno di prolungare la giovinezza e cancellare la vecchiaia è antico come il mondo. Oggi una maxi-iniziativa coordinata dall’Università di Torino prova a dare nuove risposte.

L’Italia dei laboratori cerca l’elisir dell’eterna giovinezza

Parte la maxi-iniziativa coordinata dall’Università di Torino sull’invecchiamento: “Tante ricerche per trasformarlo in una fase della vita più sana e attiva”

TORINO – Non avranno ancora trovato l’elisir d’eterna giovinezza, ma ci si avvicinano i 282 progetti di ricerca arrivati da oltre 800 studiosi di tutta Italia, con 29 atenei rappresentati, sul tema dell’«ageing», l’avanzare dell’età. «Abbiamo messo in piedi il più grande centro di ricerca del Paese per l’invecchiamento sano e attivo. Corrisponde alle dimensioni di un ateneo di media grandezza», spiega Germano Paini, responsabile di #HackUnito for Ageing, la maratona lanciata dall’Università di Torino – e di cui «La Stampa» è media partner – per creare una piattaforma di progetti di ricerca.

Come intervenire sulla qualità del sonno per restare giovani, individuare i cibi che combattono la demenza, studiare le scelte di vita e la fuga non dei cervelli ma dei pensionati che vanno a vivere alle Canarie. Sono alcuni dei progetti per prodotti e servizi disponibili sulla piattaforma, che è anche un censimento di studi. Molti atenei portano avanti ricerche sul tema e la sfida è che facciano massa critica, coordinando sforzi e competenze. Tra oggi e domani più di 100 progetti si presentano al Campus Einaudi per cercare sinergie e presentarsi a imprese e investitori.

Un terzo delle ricerche arriva dall’Università di Torino, due terzi dalle maggiori università, dalla Sapienza al Politecnico di Milano, dalla Bicocca all’Università di Padova. «L’invecchiamento è un tema trasversale – spiega il rettore dell’ateneo torinese Gianmaria Ajani -. Tocca tutti gli aspetti della vita e ha bisogno di giuristi, economisti, medici, informatici e studiosi di ogni area». Lo dimostra il fatto che solo il 30% dei progetti riguarda la salute: prevenire i tumori, migliorare le prestazioni cognitive con un’app, orientarsi nello spazio con la realtà virtuale. Ma ci sono molti altri progetti: dall’aiuto dei robot in casa alla mobilità, sfruttando i biosensori, dal cibo al lavoro nella terza età, fino alla vecchiaia come momento più propizio per dedicarsi a passioni come l’arte.

L’idea è quella di ribaltare il paradigma: i progetti in genere vengono presentati con il miraggio di un finanziamento stabilito da un bando pubblico o su risposta a una richiesta dei privati. «Qui, oltre a rispondere alle esigenze contingenti delle imprese – aggiunge Ajani –, sono gli atenei a presentare la loro ricerca per affrontare le sfide future. L’iniziativa ha l’ambizione di essere un modello di politica della ricerca». Non ci si limita a rispondere passivamente ai bisogni delle aziende, ma li si vuole anticipare. Siamo all’inizio, ma sembra che funzioni. Sui 282 progetti, 47 hanno già ricevuto una manifestazione di interesse: tra gli investitori ci sono realtà come Intesa Sanpaolo, Novacoop, Sella lab, ma anche fondi come Oltre Venture.

Ma la prima sfida da vincere sarà imparare a comunicare la ricerca: ogni gruppo ha cinque minuti per presentare il progetto e l’intervento viene videoregistrato. Sono state create le «HackUnito card» al motto «La ricerca gioca le sue carte»: bigliettini da visita con il QRcode, con la presentazione del progetto con eventuali brevetti annessi a portata di smartphone.

Contro le demenze, un videogioco per orientarsi  

Videogiochi terapeutici sviluppati con la realtà virtuale. È il cuore del progetto «MindTheCity! Mi ritorni in mente», coordinato da Katiuscia Sacco dell’Università di Torino. È un programma di training virtuale per l’esplorazione di ambienti urbani e l’obiettivo è migliorare le abilità spaziali e contrastare il decadimento cognitivo dell’utente. Gli anziani potranno partecipare a un allenamento, tra mappe e scenari cittadini che possono essere personalizzati, con stimolazione cerebrale con tecniche non invasive.

No alla disidratazione. Il biosensore svela quando bere  

Combattere la disidratazione che colpisce gli anziani con un dispositivo che la monitora. Grazie a Wot, un sistema di bio-sensori che misura l’idratazione della pelle ed elabora un programma personalizzato di assunzione dell’acqua. Funziona come un semaforo, comunicando con colori diversi. La sfera tascabile di 70 millimetri è progettata dal team di Medardo Chiapponi della Iuav di Venezia. L’utente viene informato con uno schermo «organic-led» e segnali luminosi: il tutto interagisce con smartphone e tablet.

Amore e sentimenti. Vivere il sesso anche dopo i 65  

Focus group e interviste con over 65 per «far emergere la sessualità in terza e quarta età». Si indaga «una popolazione nascosta, quella dei consumatori di sessuo-farmaci»: l’idea è al centro del progetto «Sesso senza età?», nell’era del Viagra, «di passaggio dall’idea di un naturale declino fisico al diritto-dovere di essere performanti». Il team di ricerca, di cui fanno parte psicologi, andrologi e sociologi, è coordinato da Raffaella Ferrero Camoletto dell’Università di Torino.

Danza e socialità: Le magie del tango migliorano la salute  

Le capacità ringiovanenti del tango argentino sono studiate dal progetto «Tango che ti passa», del team di Alessandro Mauro. Prevede di creare un programma che combini lezioni con l’istruttore, sotto la supervisione di neurologi, psicologi e specialisti di scienze motorie, con un software che permetta di ballare immergendosi nella realtà 3D a casa propria. Per oltre un anno i parametri di un gruppo di anziani verranno monitorati, dall’umore al coordinamento.

Movimenti sicuri. La carrozzina diventa robotica  

Trasformare in robotica una carrozzina elettrica. È l’obiettivo del progetto «RoboWheel», coordinato da Mariolino De Cecco dell’Università di Trento. Un plug-in collegato a un tablet aiuta a essere più autonomi in casa e in ufficio. La carrozzina acquista funzioni aggiuntive, controllando la traiettoria: è localizzata da sensori che rendono sicura la deambulazione e permettono di interagire coi medici. I comandi si danno col touch screen, il joystick, con il soffio o il controllo oculare.

Tempo libero, giardinetti finalmente ospitali  

Non solo spazi chiusi. Il progetto della Sapienza di Roma punta a realizzare o riqualificare spazi all’aperto in cui gli anziani passano molto tempo come i giardinetti. Verranno installate centraline microclimatiche di nuova generazione allo scopo di mitigare il microclima. Come? Con fontane, vegetazione e creando dislivelli o con superfici impermeabili. Quello che gli studiosi vogliono monitorare il «benessere ambientale», composto da più variabili e tarato sulla percezione degli «anziani mediterranei».

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lastampa/L’Italia dei laboratori cerca l’elisir dell’eterna giovinezza FABRIZIO ASSANDRI