14.8 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 6018

Eccellenza- Real Forio vittoria di rimonta e poker alla Virtus Volla

forio-con-nuova-maglia-1024x350

Una vittoria di cuore e di orgoglio per il Real Forio che al “S.Calise” cala il poker contro un Virtus Volla sempre insidioso, come già dimostrato in occasione del doppio confronto in Coppa Italia. In rimonta, i biancoverdi sono riusciti a portare a casa i tre punti fondamentali per il prosieguo del campionato che, dopo il Real Albanova, vedrà gli isolani affrontare Portici, Savoia, Sessana e Casalnuovo. Nel primo tempo i gol di Fiorillo ed Emma; Gianluca Saurino accorcia al 44′ e poi va a rete per altre due volte nel corso del secondo tempo, mettendo a segno una tripletta e soprattutto il sorpasso definitivo poi completato dal gol di De Felice a pochi minuti dal termine. Nel mezzo l’espulsione di Trofa quando le squadre erano ancora sul 2-2; in pieno recupero è invece arrivata quella di Alterio F. per una brutta entrata. Il Real Forio torna finalmente a vincere in casa: oltre ai tre punti conquistati con il Pimonte più di un mese fa, la compagine isolana, tra le mura amiche, aveva ottenuto solo due pareggi e due sconfitte. Come preannunciato, nel pre-gara è stata presentata la terza maglia del Forio (svelato il colore, granata).

LE FORMAZIONI. Mister Impagliazzo (squalificato) recupera Ciro Saurino e chiede a Mora di sacrificarsi nonostante il forte dolore alla caviglia che lo ha costretto ad allenarsi solo nella rifinitura. Con Di Dato squalificato, davanti a Cerbone la solita difesa a tre composta da Conte, Calise e dall’ex Napoli. A centrocampo Ciro Saurino riprende il controllo del centrocampo, affiancato da Trofa e Sannino con De Luise V. e Vitagliano sugli esterni. In attacco De Felice e Gianluca Saurino a completare l’ormai classico 3-5-2. Dall’altra parte tutto un altro Volla rispetto alla partita di coppa. Biancolino conferma il 4-3-3 con Alterio, Severino, Sivero e Incarnato davanti a Fernandez; a centrocampo Fiorillo, Emma e Fiorucci con Liguoro e i fratelli Costagliola nel tridente offensivo.

LA PARTITA.Ancora una volta pessimo l’approccio alla gara da parte dei ragazzi di mister Impagliazzo. Dopo due minuti il Volla può beneficiare di un calcio d’angolo, il pallone arriva a Fiorillo, il quale prima si vede rimpallare il tiro da Sannino e poi si ritrova a battere a rete indisturbato davanti a Cerbone. Il Real Forio subisce il colpo, Trofa spreca un’importante occasione  calibrando male il tiro e al 12′ la squadra napoletana serve il bis: su un calcio d’angolo per il Forio parte il contropiede del Volla e i biancoverdi, pur essendosi quasi del tutto risistemati, subiscono il gol di Emma che anticipa Cerbone incerto nell’uscita sul cross proveniente dalla sinistra. Non poteva iniziare peggio la gara degli isolani, che provano a reagire in qualche modo. Più difficile a dirsi che a farsi anche perchè, dopo due sconfitte consecutive e due gol subiti nei primi 12′, i ragazzi di Impagliazzo si vedono crollare il mondo addosso. Vitagliano prova la soluzione dalla distanza al 16′ che termina non lontana dal palo e bisogna attendere il 38′ per assistere ad un tiro di Mora (su punizione) praticamente innocuo. Al 44′, però, Gianluca Saurino viene impeccabilmente innescato dal lancio lungo di Christian Iacono (subentrato all’infortunato Conte e adattato nella difesa a tre) e il bomber ischitano supera Fernandez con un tiro ad incrociare. Nell’intervallo, Ciro Saurino è costretto a chiedere il cambio per l’ennesimo problema muscolare. Impagliazzo ne approfitta per cambiare modulo e passare a 4 in difesa con Mora-Calise centrali e Iacono e De Luise V. terzini; a centrocampo Fanelli con Trofa, Vitagliano e Sannino; in attacco il duo De Felice – Saurino. Dopo appena due minuti, proprio Gianluca Saurino trova il gol del pareggio sfruttando lo splendido assist di Sannino. Cambia l’inerzia della gara, il Forio mette sotto pressione il Volla che si trova a subire gli attacchi della squadra di Impagliazzo. Al 7′ un’importante palla-gol per il Forio, con Vitagliano che dopo un bel dribbling calcia a botta sicura e si vede respingere il pallone dal palo. Nel miglior momento degli isolani, al 13′ viene espulso Trofa che prima si vede sventolare il giallo per un fallo tattico e poi dice qualcosa all’arbitro beccandosi il rosso diretto. Il Volla prova ad approfittarne e al 17′ c’è bisogno di un intervento provvidenziale di Cerbone per salvare il risultato. I biancoverdi non arretrano il baricentro e, anzi, trovano il gol del vantaggio al 18′: De Felice salta avversari come birilli sulla fascia destra e serve un assist perfetto per il taglio di Gianluca Saurino sul secondo palo; tripletta dell’ex Barano (che sale a quota 12 in campionato) e 3-2 Forio. Con un uomo in meno il Forio è costretto a difendersi e a dieci minuti dal 3-2 Gianluca Saurino viene colpito da un malore. Dopo attimi di apprensione, si intuisce che il bomber ischitano non è in pericolo pur avendo lasciato il campo in ambulanza; al suo posto entra Ciccio Chiaiese. Il Volla, pur avendo un uomo in più, non impegna mai Cerbone e a 4′ dalla fine, in contropiede, De Felice chiude definitivamente i conti. Dopo sette minuti di recupero (giustificato dall’ingresso dell’ambulanza in occasione del malore di Saurino), il Real Forio può finalmente esultare sul definitivo 4-2. I tre punti permettono ai foriani di staccarsi dalla zona play-out (proprio dal Volla ora a -7) e di agganciare il Barano a 18 punti, non perdendo il contatto con la Sessana (anche i casertani hanno 18 punti) e accorciando sul Procida (ora a -2). La squadra allenata da Franco Impagliazzo ritornerà a giocare al “Calise” mercoledì (ore 14.30)in occasione dell’andata dei quarti di finale con la Sessana, poi la trasferta a Casal di Principe in casa del Real Albanova. Saranno da valutare, per entrambi gli impegni, gli infortuni di Ciro Saurino, Conte e Mora.

REAL FORIO  4

VIRTUS VOLLA  2

 

REAL FORIO: Cerbone, Conte (35′ Iacono C.), Mora, Calise, Saurino C. (1’s.t. Fanelli), De Luise V., Sannino, Trofa, De Felice, Saurino G. (33’s.t. Chiaiese), Vitagliano. (In panchina: Impagliazzo, Fiorentino, Arcamone, De Luise M.) All. Impagliazzo (sq)

VIRTUS VOLLA: Fernandez, Alterio V., Severino, Fiorillo (38’s.t. Di Marzo), Incarnato, Sivero, Emma, Fiorucci, Costagliola L. (9’s.t. Alterio F.), Costagliola A. (20’s.t. Russo), Liguoro. (In panchina: Rubino, De Luca, Iadicicco, Biancolino) All. Biancolino

ARBITRO: Domenico Mirabella di Napoli (Ass. Balbi e Aletta di Avellino)

RETI: 02′ Fiorillo, 12′ Emma (V); 44′, 47′, 63′ Saurino G., 86′ De Felice (F)

NOTE: Calci d’angolo 5-5. Ammoniti Conte, De Luise V., Trofa, Saurino G., Vitagliano, Fanelli (F); Sivero, Costagliola L.(V). Espulso Trofa (F) al 13’s.t. (rosso diretto); espulso Alterio F. (V) al 95′ (rosso diretto). 2′ di recupero nel p.t., 7′ di recupero nel s.t.

SPETTATORI: 250 circa

Mariano Keller-Juve Stabia 3-0: il tabellino del match

Mariano Keller-Juve Stabia 3-0: il tabellino del match

Finisce 3 a 0 per la Mariano Keller la gara giocata dalle Vespette di mister Santaniello. Primo tempo 0-0 con un gol annullato alla Juve Stabia (regolare) e traversa di Tosto. Poi nel secondo tempo la squadra è crollata dal punto di vista fisico e loro, 2002 e primi in classifica, sono venuti fuori.

Così in campo:

Spina, Criscio, Minicozzi, Campagnuolo, Vinciguerra, Martino (15st Sannino), Roma, Fabrizio, Abissinia (10st Romilli), Iengo (15st Amore), Tosto. All. Santaniello

a cura di Ciro Novellino

I nostri sponsor:

 







Tra fede e cultura. Vince il Crocefisso del Soccorso con un annullo speciale.

0

Fin dalle prime ore della mattinata nutriti gruppi di turisti e residenti isolani hanno affollato lo stand di Poste Italiane per lo storico annullo filatelico.

Novembre è tradizionalmente il mese dei morti, e la natura stessa sembra avallare, a Ischia, questa verità. Le spiagge e le coste subiscono l’ annullo delle presenze. La frenetica attività turistica dell’estate e dell’autunno appena trascorsi, lascia il passo a un’apparente calma.

15058048_1167913996635504_1619459598_n-1
Il timbro postale per l’annullo filatelico

Ma il fuoco del vulcano che turbina sotto i nostri piedi, trascina molti giovani ad adoperarsi affinché sia viva la fiamma che anima la fede, la tradizione e la cultura. Il recente evento che prevedeva l’ annullo filatelico di due cartoline postali emesse da Poste Italiane, ha coinvolto, infatti, una moltitudine di giovani e meno giovani.

L’idea di Don Pasquale Mattera, rettore della famosissima chiesa del Soccorso di Forio d’Ischia ha trovato pronti i sensibili dirigenti di Poste Italiane.

3
Lo stand di Poste Italiane con il Dott Carmine Esposito ed un collega.

Animata da senso civico e confidando nelle qualità taumaturgiche, non solo dell’anima ma anche del corpo, del Crocefisso, una folla di fedeli e devoti ha partecipato alla tre giorni della venerazione peregrina, che hanno caratterizzato la seconda decade di novembre. La cinquecentesca effige lignea, custodita nella chiesa del Soccorso di Forio e oggetto di recente restauro, ha visitato le parrocchie del Comune all’ombra del Torrione, compresa la frazione di Panza tra l’entusiasmo e il tripudio dei fedeli. Una speciale rilevanza ha assunto la sinergia di Poste Italiane con don Pasquale Mattera, rettore del Santuario del Soccorso, confezionando per l’occasione uno storico annullo filatelico.

Due cartoline, una con l’immagine della chiesa del Soccorso e l’altra rappresentante, la cappella al cui interno è custodito il Crocefisso ligneo del 500, hanno prestato il dorso all’annullo di Poste Italiane conseguendo un notevole successo di presenze e di diffusione. Oltre mille cartoline acquistate dai visitatori dello stand testimoniano la bontà dell’idea e l’efficienza organizzativa che ha previsto, per chi fosse ancora interessato, di rivolgersi a don Pasquale Mattera.

15226637_1180526735374230_877854022_n
Dal dire al fare.

Le riproduzioni contribuiscono a valorizzare e dare lustro all’immagine di Ischia nel globo. Per la gioia dei numerosi marcofili quest’ annullo filatelico rappresenta un altro passo della costante attenzione di Poste Italiane per l’isola. L’azienda prevede per il 2017, un ricco calendario di eventi mediante annullo postale, il primo a giugno per la commemorazione della ricorrenza del 230° anniversario della realizzazione della statua argentea di San Vito, patrono di Forio d’Ischia.

Durante la diffusione gli addetti di Poste Italiane, coordinati dal Dott. in Conservazione dei Beni Culturali, Carmine Esposito, hanno lanciato il messaggio di accoglienza, insito nella popolazione che ha, nei secoli, beneficiato della presenza di tante culture. Talvolta questa predisposizione fu ricambiata con l’ annullo fisico dei nostri avi, come durante la terribile notte del 22 giugno 1544, quando oltre tremila isolani furono preda dell’efferato Adriademo Barbarossa.

Con la chiusura dell’anno Giubilare della Misericordia, che ha coinvolto i fedeli di tutto il mondo, Ischia rinnova la sua vocazione alla diffusione della cultura e si augura di poter essere presente nel tempo, oltre all’emissione di annulli filatelici, anche nella riproduzione di folder. Poste Italiane, infatti, commemora personaggi, tradizioni, eventi in questi raccoglitori contenenti  cartoline da annullo, lamine dorate o argentate, tessere filateliche e in alcuni casi anche dvd.

Altre notizie e aggiornamenti saranno disponibili sito www.iltorrioneforio.it

Luigi Castaldi

Napoli-Sassuolo, le probabili scelte di Sarri: chance per Gabbiadini ma quanti dubbi

Quattordicesima giornata di Serie A con il Napoli impegnato domani (ore 19:00) al San Paolo contro il Sassuolo.
Settimana amara per gli azzurri, inchiodati sullo 0-0 dalla Dinamo Kiev. Con il discorso qualificazione rimandato all’ ultima giornata il Napoli deve concentrarsi sul campionato dove non può più concedersi passi falsi. Contro il Sassuolo serve la vittoria che al San Paolo manca da circa un mese, dal 2-0 all’ Empoli del 26 ottobre. Dare continuità alla vittoria di Udine e ricucire il distacco in classifica, questo l’ obbiettivo degli azzurri che per l’ occasione saranno supportati dal pubblico delle grandi occasioni. Di contro un avversario che no sta attraversando un buon periodo sul piano dei risultati. In settimana i nero verdi sono stati eliminati dall’ Europa League, di sicuro non mancheranno gli stimoli per invertire questo trend negativo.

 

LE ULTIME SULLA FORMAZIONE AZZURRA – Maurizio Sarri deve fare i conti con la stanchezza. Tanti gli impegni ravvicinati: Sassuolo, Inter e Benfica in meno di dieci giorni. Ecco perché sarà importante dosare le forze. A cominciare dalla difesa dove si va verso la conferma della coppia Albiol-Koulibaly mentre potrebbero rifiatare sia Hysaj che Ghoulam. Pronti Maggio e Strinic dall’ inizio. A centrocampo Jorginho in vantaggio su Diawara. Ballottaggio Allan/Zielinski sul centro destra, Marek Hamsik agirà sul centro sinistra. Manolo Gabbiadini torna al centro dell’ attacco. Sulla destra spazio a Callejon mentre sulla sinistra più Insigne che Giaccherini, con Mertens che dovrebbe partire dalla panchina.

 

NAPOLI (4-3-3): Reina; Maggio, Albiol, Koulibaly, Strinic; Allan, Jorginho, Hamsik; Callejon, Gabbiadini, Insigne.

 

 

ALLENATORE: Maurizio Sarri
A DISPOSIZIONE: Rafael, Sepe, Hysaj, Chiriches, Maksimovic, Tonelli, Ghoulam, Zielinski, Diawara, Rog, El Kaddouri, Giaccherini, R. Insigne.
SQUALIFICATI: –
INDISPONIBILI: Milik

 

 

RIPRODUZIONE RISERVATA

FOTO ViViCentro – Virtus Junior Napoli-Juve Stabia 3-2: il tabellino del match

Virtus Junior Napoli-Juve Stabia 3-2: il tabellino del match

Virtus Junior Napoli-Juve Stabia finisce con il risultato di 3 a 2. Ottima prestazione delle vespette 2004 che al cospetto di un’ottima squadra, sia tecnica che fisica, hanno disputato un incontro caparbio lottando su ogni pallone. Primo tempo in vantaggio con una pregevole marcatura di Minasi, gol annullato sempre a Minasi per fuorigioco. Le Vespette subiscono il pareggio al termine del tempo. Secondo tempo si va sotto per 2 a 1 raggiungendo il pareggio con una caparbia reazione, Minasi si procura un calcio di rigore realizzato poi da Ruggiero. Verso gli ultimi minuti, a causa della stanchezza e la diversa mole fisica, i ragazzi subiscono il terzo gol. Nel complesso le vespette sotto l’occhio vigile del direttore Turi e del responsabile Mainolfi, con l’ottima guida di mister Petrillo hanno disputato un’ottima prestazione.

Così in campo:

Arrichiello (Tornincasa), Ruggiero, Mammhout (Marino), Noviello (Ventrone), Ferraiuolo, Russo (Orefice), Cavaliere (Di Serio), Minasi (Tarantino), Montella (Migliaccio), Lettera, Prisco. All. Petrillo

a cura di Ciro Novellino

I nostri sponsor:

 







PrintFriendly and PDF

 

Castellammare – la triste fine di Via Carducci

0

Castellammare – Via Carducci, zona centrale, traversa di Via Marconi nonché zona di scuole: la scuola d’infanzia Carducci, la scuola elementare Basilio Cecchi e nelle immediate vicinanze il liceo classico Plinio Seniore e la scuola media Stabiae.

Una piccola arteria di grande importanza per la città, che però è costantemente vittima dell’inciviltà dei cittadini.
Ancora una volta Via Carducci si ritrova d’improvviso colma di enormi cumuli di spazzatura che si mescolano alle automobili parcheggiate ed ai portoni dei palazzi. C’è di tutto: da mobili ormai rovinati, televisori e pc, fino ad arrivare a buste colme di “sorprese”.

Ciò che fa più rabbia, oltre all’inciviltà degli “stabiesi” autori di questo scempio, e che l’Amministrazione Comunale attenda che la situazione diventi insostenibile prima di intervenire. Quanto ancora i cittadini dovranno aspettare per vedere questi oggetti rimossi? Lo spazio sottratto ai parcheggi è il problema meno grave; sono le condizioni igienico sanitarie ed il degrado in cui versa il quartiere a preoccupare sempre di più.

Problemi come quello appena sottolineato, a Castellammare sono all’ordine del giorno e, con tutto il rispetto per chiunque, sono decisamente più urgenti ed importanti dei dibattiti sulle voci notturne di Fratiell e Surell, unico fenomeno che ormai sembra davvero interessare ai cittadini stabiesi.

L’unica cosa che conta, e su cui dovrebbero accendersi le luci, è che un’altra zona di Castellammare è vittima dell’inciviltà dei propri cittadini e dell’indifferenza del Comune.

Raffaele Izzo

FOTO ViViCentro – Il racconto in scatti di Juve Stabia-Catania, Berretti

FOTO ViViCentro – Il racconto in scatti di Juve Stabia-Catania, Berretti

La Berretti allenata da mister Domenico Panico pareggia in casa, allo stadio Romeo Menti, contro il Catania. Resta tutto invariato in testa complice anche il pari tra Paganese e Catanzaro. Questo il racconto in foto del match del nostro Antonio Gargiulo.

 

a cura di Ciro Novellino

I nostri sponsor:

 







Berlusconi rompe gli indugi e ammette: pronto a ricandidarmi

0

In un’intervista a Rai Parlamento Berlusconi ammette: «Sono in un’attesa spasmodica della sentenza della Corte europea di Strasburgo che purtroppo ci mette troppo tempo, tre anni, per esaminare un caso che non riguarda soltanto un singolo cittadino ma che riguarda un importante Paese europeo. Credo che questa sentenza dovrà arrivare e sono assolutamente sicuro che metterà in chiaro come non ci sia stata alcuna evasione da parte mia e quindi dovrei tornare nella possibilità di ricandidarmi. In quel caso il centrodestra non avrebbe la necessità di cercare altri leader».

L’annuncio di una possibile ricandidatura di Berlusconi, qualora la Corte di Strasburgo dovesse riabilitarlo, spiazza i leader degli altri partiti della coalizione. Non è un mistero, infatti, che sia Meloni sia Salvini sia Fitto facciano il tifo per le primarie; e che si vogliano presentare loro stessi come piloti di tutto il centrodestra. Ma sul tema il Cavaliere è stato chiaro: apertura ma soltanto a certe condizioni. Ossia che la contesa interna sia regolata per legge con regole chiare e certe perché «le primarie come quelle che fa il centrosinistra sono manipolabili e fasulle».

Nell’intervista a Rai Parlamento il Cavaliere torna anche a bocciare senz’appello le riforme costituzionali di Renzi:

«Il suo progetto non fa risparmiare ed è pericoloso. Con il combinato disposto della legge elettorale chi detiene una minoranza molto piccola potrebbe andare al potere ed essere padrone del proprio partito, della Camera, e di tutto il Paese» e sui toni troppo accesi in questa campagna elettorale spiega: «La colpa non è nostra ma di tutti quelli che fanno propaganda per il Sì. Dicono che se vince il No ci sarebbe il caos ma non è vero niente: resteremmo con la nostra Costituzione e si aprirebbe lo spazio per sedersi a un tavolo e fare sia una riforma condivisa sia una nuova legge elettorale» – ed aggiunge – «Se vince il Sì si continua con questa Italia che sappiamo non essere in buone condizioni: la ripresa stenta, la disoccupazione è aumentata all’11,4%, la disoccupazione giovanile è quasi al 40%, è aumentata la povertà, un quarto degli italiani si trova in una situazione di povertà assoluta (4 milioni e 600mila), e 10 milioni e 400mila sono in condizioni di povertà relativa».

Infine torna sulla battuta del «Renzi leader»: «Nella sinistra lui appare l’unico leader. Nel centrodestra il leader ero io, e sono stato reso incandidabile. Abbiamo però delle idee molto differenti, perché Renzi viene dalla Democrazia cristiana di sinistra, perciò ha dentro uno statalismo molto spinto, e di carattere è persona che vuole imporsi. Molto lontana da me che sono molto equilibrato».

Quella del Cavaliere è una dichiarazione dettata dal pragmatismo. Berlusconi è convinto (e i sondaggi glielo confermano) che se il centrodestra non torna a catturare i voti al centro dello schieramento di cui Fi era depositaria, l’unico vincitore sarà il M5s di Beppe Grillo. Una prospettiva che lo atterrisce e che lo costringe a giocare in difesa: ostacolando da un lato l’ascesa di Salvini a leader del centrodestra e manifestando dall’altro la disponibilità a sedersi attorno al «tavolo» del post referendum «per cambiare la legge elettorale e questa riforma costituzionale». Ovvero lo stesso tavolo (e con le stesse pietanze) apparecchiato all’indomani delle politiche del 2013, che portò alla grande coalizione Pd-Fi. Perché il progetto si realizzi serve anzitutto che il 4 dicembre prevalga il No e Matteo Renzi venga sconfitto. Ma deve essere una sconfitta di misura, che non consegni la vittoria al fronte opposto, ovvero a Grillo e Salvini. L’operazione per realizzarsi necessita però di un altro presupposto fondamentale: la tenuta di Fi, dei suoi gruppi parlamentari. Una vera conditio sine qua non che non è affatto scontata. La contrarietà di gran parte del gruppo dirigente all’esperimento Parisi, il consolidamento del legame con Salvini di alcuni big azzurri come il governatore della Liguria Giovanni Toti, la richiesta di primarie sono crepe visibili che potrebbero trasformarsi in vere e proprie falle, soprattutto se il progetto del Cavaliere non offrisse prospettive su un ritorno certo in Parlamento.

vivicentro.it/politica
vivicentro/Berlusconi rompe gli indugi e ammette: pronto a ricandidarmi
ilgiornale/Francesco Cramer – ilsole24ore/Barbara Fiammeri

Sarri rivoluziona il Napoli: sei cambi contro il Sassuolo

Sarri rivoluziona il Napoli: sei cambi contro il Sassuolo

Una vera e propria rivoluzione quella pronosticata dal Corriere del Mezzogiorno. Il possibile reparto arretrato titolare contro il Sassuolo potrebbe essere costituito da Maggio, che sostuisce uno stanco Hysaj, Strinic, al posto di Ghoulam, e Nikola Maksimovic che al centro della difesa darebbe il cambio a Kalidou Koulibaly. Quest’ultimo le ha giocate praticamente tutte. Centrocampo composto da Jorginho, Allan ed Hamsik. Mentre in attacco si dovrebbe rivedere Manolo Gabbiadini con Insigne e Giaccherini titolare.

Napoli-Gabbiadini, tra rinnovo e addio: ad aspettarlo c’è il Valencia

Gabbiadini, c’è il Valencia

Gabbiadini-Napoli, tutto in un mese. Prima della sosta, l’attaccante dovrà dimostrare il suo valore, altrimenti la sua esperienza con la maglia azzurra finirà. Sul ragazzo ci sono tanti club interessati, in particolar modo il Valencia. Gabbiadini sarebbe ben felice di fare una esperienza all’estero, alla corte di Cesare Prandelli. A riportarlo, la Gazzetta dello Sport.

Tonelli ancora a secco di minuti in azzurro: domani finirà in tribuna?

Tonelli ancora a secco di minuti in azzurro: domani finirà in tribuna?

Mai utilizzato da Maurizio Sarri, il difensore centrale del Napoli Lorenzo Tonelli sta vivendo un inizio di stagione travagliato dopo infortuni e ricadute post-infortunio. Al momento il calciatore è il quinto centrale della rosa dopo Kalidou Koulibaly, Raul Albiol, Nikola Maksimovic e Vlad Chiriches. La Gazzetta dello Sport, infatti, riferisce che Tonelli sembra essere destinato alla tribuna. Tra formazione e panchina, Sarri ne deve scegliere ventitrè. La notizia non farà certamente piacere al patron azzurro Aurelio De Laurentiis che nell’estate scorsa ha investito quasi 10 mln di euro per strapparlo alla concorrenza.

Defrel nel mirino del Napoli, ma è una seconda scelta

Defrel nel mirino del Napoli, ma è una seconda scelta

Il Napoli è sempre vigile sul mercato degli attaccanti, perchè l’infortunio di Arkadiusz Milik terrà fuori dal campo il polacco fino al termine del mese di gennaio. Serve una punta, forse due se Manolo Gabbiadini dovesse andare via. Domani nel Sassuolo giocherà il francese Gregoire Defrel, che al Napoli tutto sommato piace: secondo la Gazzetta dello Sport l’ex Cesena è nel mirino del club azzurro per gennaio “seppur nettamente in subordine rispetto a Pavoletti“. Nella giornata di ieri Giampiero Pocetta, agente di Defrel, ha parlato a Radio Marte: “Defrel e Pellegrini? Hanno attirato su di loro le attenzioni di tanti club, ma il Sassuolo non se ne priverà a gennaio”.

VIDEO ViViCentro – Allievi regionali, Fontanella, Pistola e Scalera in coro: “Lavoriamo per crescere!”

Allievi regionali, Fontanella, Pistola e Scalera in coro: “Lavoriamo per crescere!”

Vince la squadra di mister Macone, lo fa contro la Bagnolese. Una Juve Stabia che porta a casa il risultato con il punteggio di 3-0 grazie alle reti messe a segno da Dario Pistola (9 gol in 9 partite), Antonio Marrone su respinta dopo un calcio di rigore fallito e Francesco Scalera. Al termine del match abbiamo ascoltato proprio alcuni dei protagonisti: Vincenzo Fontanella, Dario Pistola e Francesco Scalera.

a cura di Ciro Novellino

I nostri sponsor:

 







Napoli innamorata di Belotti, ADL contro il Toro

Cds- Napoli innamorata di Belotti, ADL contro il Toro

Il Napoli vuole Belotti, contro ogni ostacolo. L’attaccante è in procinto di firmare il rinnovo con i granata, i quali blinderanno la loro punta con una clausola rescissoria valida solo per l’estero da 90 milioni di euro. Ma clausola o non clausola, Aurelio De Laurentiis proverà a strappare il ragazzo al Toro. Se non a gennaio, a giugno. Il gallo piace alla dirigenza azzurra, che non si fermerà davanti a nulla. A riportarlo, il Corriere dello Sport.

Gabbiadini titolare col Sassuolo, ma Sarri è perplesso

Gabbiadini titolare col Sassuolo, ma Sarri è perplesso

Ultima occasione per Manolo Gabbiadini. Secondo quanto riporta la Gazzetta dello Sport, sarà proprio il bergamasco a scendere in campo contro il Sassuolo. Panchina, invece, per Dries Mertens. Sarri si affida al suo unico vero attaccante, nonostante qualche perplessità. Da una parte il pubblico lo acclama, vedi contro la Dinamo Kiev, ma dall’altra c’è un allenatore che mai ha creduto in lui. Domani la parola andrà al diretto interessato.

Leandrinho col padre a Castelvolturno

Corriere dello Sport, Leandrinho a Castelvolturno

Inizia una nuova avventura per il giovane 18enne Leandrinho. Secondo quanto riporta il Corriere dello Sport, il brasiliano, nella giornata di ieri, avrebbe raggiunto Castelvolturno insieme  a suo padre. Il ragazzo è pronto a firmare un contratto che lo legherà al Napoli per cinque anni. Al Ponte Preta andranno 600 mila euro.

La Casa Bianca, non è finita: può ripartire dal riconteggio dei voti nel Wisconsin

0

Quello che non sembrava possibile alla fine si è avverato: la campagna per il riconteggio dei voti, sotto l’hashtag #AuditTheVote, ha infatti trovato grande sostegno tra gli attivisti liberali, ancora sotto shock per la vittoria di Donald Trump al voto.

Jill Stein, candidata dei Verdi alle presidenziali americane, ha raccolto i milioni di dollari necessari e, insieme al collega del Partito Riformista, Rocky Roque De La Fuente, ha presentato la richiesta per il riconteggio dei voti in Wisconsin, uno dei tre Stati con Pennsylvania e Michigan su cui si concentrano i sospetti di brogli. La mozione apre la porta a un possibile terremoto, dopo l’inaspettata vittoria di Donald Trump e i sospetti di un intervento di hacker russi sul sistema elettronico elettorale per favorirlo.

Ma la campagna di Clinton non la appoggia e ritiene che un riconteggio non cambierebbe il risultato finale. In Wisconsin Stein deve attendere la certificazione dei risultati a opera della commissione elettorale lunedì prima di presentare il suo ricorso, mentre in Pennsylvania la scadenza per il ricorso è già passata, ma per la commissione elettorale i candidati hanno tempo fino a lunedì per rivolgersi direttamente a un tribunale. In un commento, Elias ha precisato che la campagna di Clinton non intende contestare i risultati, ma ha deciso di prendere parte allo sforzo per “garantire il voto che sia stato giusto da tutte le parti”.

Secondo qualche esperto informatico è possibile hackerare le macchine che in molti stati consentono di votare per via elettronica. Ma nella nota l’amministrazione afferma che di non aver rilevato “alcun aumento di cyberattività maligna mirata a turbare il processo elettorale durante l’Election Day. L’amministrazione dice di essere “fiduciosa nella complessiva integrità dell’infrastruttura elettorale”. E aggiunge “di conseguenza, riteniamo che le nostre elezioni siano state libere ed eque dal punto di vista della cybersicurezza”.

Commissione elettorale del Wisconsin, il riconteggio inizierà alla fine della prossima settimana

Dalla Commissione elettorale del Wisconsin è arrivata la conferma della notizia, con l’annuncio che sono in corso i preparativi “per il riconteggio in tutto lo Stato dei voti per il presidente degli Stati Uniti, come richiesto da questi candidati”. “Abbiamo messo insieme un team interno per dirigere le operazioni – ha dichiarato il responsabile Michael Haas – in stretta collaborazione con le contee”, 72 in tutto. “Abbiamo in programma di tenere una riunione in teleconferenza per gli impiegati della contea la prossima settimana e anticipiamo che il riconteggio inizierà verso la fine della prossima settimana dopo che la campagna della Stein avrà versato la somma necessaria per il riconteggio, che stiamo ancora calcolando”.

La scadenza del 13 dicembre

E’ una corsa contro il tempo, dal momento che il riconteggio in Wisconsin deve concludersi entro il 13 dicembre. Le operazioni, ha sottolineato Haas, rientrano in “un processo aperto, trasparente, in cui ciascuno dei candidati può avere rappresentanti presenti per sollevare obiezioni, e dove il pubblico può osservare”. Proprio per questo, la Stein su Facebook ha chiesto ai suoi sostenitori di offrirsi “volontari per aiutare”. Nel caso i candidati non fossero d’accordo con i risultati della verifica delle schede, avranno cinque giorni di tempo per fare appello in tribunale.

Secondo le cifre ufficiali fornite dalle autorità locali, dei 2.975.313 voti espressi nello Stato del Midwest, il candidato repubblicano Donald Trump se ne è aggiudicati 1.404.000, mentre la sfidante democratica Hillary Clinton si è fermata a 1.381.823, con uno scarto di 22.177 schede. Da parte sua, la Stein ha raccolto 31.006 preferenze, mentre De La Fuente solo 1.514.

Il Wisconsin, Stato dove è nato il Grand Old Party (Gop), non mandava un repubblicano alla Casa Bianca dal 1968 e a favore di Trump non ha certo lavorato Paul D. Ryan, speaker repubblicano al Congresso eletto qui, che con il magnate newyorkese non ha mai avuto rapporti facili e gli ha sempre negato l’endorsement. Nonostante i sondaggi che la davano vincente (5,7%), la Clinton è uscita sconfitta con il 46,9% contro il 47,9% del rivale.

I prossimi passi, Pennsylvania e Michigan

E’ solo l’inizio: nei prossimi giorni, infatti, scadranno i termini per presentare la richiesta di verifica dei voti anche negli altri due Stati, Pennsylvania e Michigan, rispettivamente lunedì e mercoledì.

agi/asca

Scalfari: le implicazioni del referendum di domenica prossima

0

Il tema dell’editoriale di Scalfari di oggi è soltanto uno: il referendum di domenica prossima, del quale conosceremo l’esito il lunedì 5. Il tema ne contiene e ne implica molti altri, non soltanto italiani e non soltanto costituzionali, ma anche internazionali, politici, economici. Cominciamo ad esaminarli uno per uno.

L’ideologia dei 5 Stelle e la deriva dell’Uomo qualunque

Mercoledì scorso c’è stato un incontro al Quirinale durato a quanto si sa un’ora e mezza tra il presidente Sergio Mattarella e Renzi. Ufficialmente hanno trattato molti argomenti, il primo dei quali la riunione del giorno dopo del Consiglio supremo della Difesa. Ma nella realtà il tema principale è stato proprio il referendum. Mattarella ha raccomandato maggiore cautela nel linguaggio, ha ricordato che i referendum in genere e questo in particolare non comportano alcun obbligo di dimissioni del presidente del Consiglio quando la tesi da lui sostenuta fosse battuta dagli elettori (tra l’altro i referendum costituzionali non prevedono alcun quorum ed è possibile che il numero degli elettori che andranno al voto domenica sia inferiore al 51 per cento dei cittadini con diritto di voto). Infine Mattarella ha ricordato a Renzi che, subito dopo il referendum, c’è una quantità di problemi da affrontare con notevole urgenza, uno dei quali derivanti proprio dall’esito del referendum stesso che, in caso di vittoria del No, comporterebbe la riforma della legge elettorale poiché quella attualmente vigente riguarda un sistema monocamerale e il bicameralismo perfetto che tuttora c’è e c’è sempre stato. Quando fu fondato lo Stato italiano da Cavour nel 1861 il Senato era di nomina regia e tale durò durante la Monarchia. Il regio Senato aveva gli stessi poteri della Camera ma la nomina dei suoi membri era appunto diversa: non la faceva il popolo ma il Sovrano.

Con l’avvento della Repubblica entrambe le Camere furono elette dai cittadini sia pure con leggi elettorali diverse ma con identici poteri legislativi. Renzi, a quanto ci risulta, ha dato assicurazioni sul linguaggio e ha ricordato che è suo interesse pubblicamente annunciato di riformare profondamente la legge elettorale, sia che vincano i Sì sia che vincano i No, il che significa anche che non si dimetterà dalla carica di presidente del Consiglio almeno fino a quando queste e le altre questioni urgenti ricordate da Mattarella non siano state condotte a buon fine. Fin qui il colloquio assai importante, del quale i giornali hanno dato adeguato rilievo nei titoli ma assai scarsa informazione sui contenuti.

***

Debbo dire che, strada facendo da quando fu indetto, il referendum costituzionale ha ampiamente cambiato il significato che gli attribuisce la gran parte dei cittadini che hanno deciso di votare, il che lascia anche supporre che l’afflusso alle urne sarà più elevato di quanto si prevedeva all’inizio. Per quanto risulta a noi, chi voterà Sì lo farà per rafforzare l’autorevolezza politica di Renzi; chi voterà No lo farà per mandarlo in soffitta; quel che avverrà dopo non lo sanno e non gli importa granché.

Ho avuto nei giorni scorsi un esempio assai chiaro di queste due posizioni in un confronto televisivo guidato da Bianca Berlinguer nella sua trasmissione pomeridiana a RaiTre, tra il governatore della Regione Piemonte, Chiamparino e il governatore della Puglia Michele Emiliano. Chiamparino ha esposto numerose motivazioni a favore della riforma costituzionale e altrettante contro, concludendo però che il suo voto sarebbe stato Sì. La motivazione di questo gesto – ha detto – è interamente politica: un No getterebbe il nostro Paese in una sorta di caos non solo politico ma anche economico, sociale e internazionale che coi tempi che corrono è da evitare assolutamente. La posizione di Emiliano è stata l’esatto contrario e ne ha indicato le ragioni, quelle che ha chiamato il merito del problema. La Berlinguer ha contrastato quel “merito” in tutti i suoi aspetti e alla fine Emiliano ha indicato la vera verità del suo No: “Ritengo dannosa la permanenza di Renzi al vertice della politica italiana”. Ecco il punto, cara gente: ormai il Sì è un “viva Renzi” e il No è “abbasso”. Salvo qualche eccezione motivata veramente dal merito, visto da angolazioni diverse. Mario Monti è un tecnico dell’amministrazione, vota No per dissensi sul merito; così pure Zagrebelsky e così anche Alessandro Pace. Ma il grosso dei No è di provenienze grilline e cioè: prima di tutto piazza pulita. Questo non ha niente a che vedere col merito ma coincide con l’ideologia. Sembra impossibile che il Movimento 5 Stelle si fondi su un’ideologia; noi siamo abituati a pensare che l’ideologia abbia una base culturale e spesso è così: il comunismo si basava su Marx ed Engels. Il liberalismo di Adam Smith e Ricardo coniugati con l’Illuminismo di Diderot, D’Alembert e Voltaire; il liberalismo moderato aveva come base il pensiero di Tocqueville. Ma il “piazza pulita” è uno slogan non un’ideologia. Uno slogan anarcoide come un tempo lo fu l’Uomo qualunque. Quelli che Ezio Mauro chiama “forgotten men”.

L’Uomo qualunque disprezza l’establishment, la classe dirigente di cui non fa parte. Ad essa attribuisce tutte le colpe (che in parte certamente ha). Ne vede una diversa, una nuova. Il più delle volte è storicamente accaduto che quella nuova sia la vecchia che ha cambiato abito e si è mascherata: pensate al fascismo che nasce dal socialista Benito Mussolini. Quel socialista fondò i fasci di combattimento, ispirato al sindacalismo rivoluzionario di Georges Sorel; poi diventò reazionario, distruggendo le Case del popolo del partito socialista, pur restando ancora repubblicano. Infine, nel primo congresso del partito nazionale fascista, dette un calcio alla Repubblica e accettò la Monarchia unificandosi con il partito nazionalista guidato da Federzoni. Vedete come vi si può ingannare, voi dell’Uomo qualunque che oggi vi chiamate 5 Stelle e volete la piazza pulita? Voi domani presumibilmente voterete No. E poi che cosa farete? Quale programma, quale politica estera, quale visione dell’Europa e della moneta comune?

L’Uomo qualunque non cambierà mai e c’è sempre stato. Non è il popolo sovrano che vorremmo fosse la base consapevole della democrazia. Sono piuttosto i Ciompi. Ricordate il tumulto dei Ciompi? Ricordate i Lazzari napoletani che appoggiarono la rivoluzione giacobina del 1799 promossa dalle famiglie nobili guidate dal principe Gennaro Serra di Cassano e da un gruppo di intellettuali? I Lazzari appoggiarono quella rivoluzione ma pochi mesi dopo, quando il Re tornò con la flotta di Nelson e le bande contadine di Ruffo di Calabria, i rivoluzionari furono tutti impiccati, molti morirono per strada e decapitati e le loro teste mozze vennero prese a calci dai Lazzari da quel momento chiamati lazzaroni. Che buie storie ha questo Paese!

***

Caro Matteo Renzi, qualche errore in questa vicenda l’hai fatto anche tu. Il principale, che per l’ultima volta hai ribadito nel tuo dibattito con Gramellini sulla Stampa di venerdì, riguarda il tuo ritiro dalla vita politica se vinceranno i No. Penso che tu faccia volontariamente questo errore per aumentare il numero dei Sì. Può darsi, ma contemporaneamente e forse anche di più aumenterà il numero dei No. Forse è un voluto errore di tattica, ma qui ti sbagli, è un errore di strategia perché se vincono i No ti sarà difficile tornare a Palazzo Chigi e proseguire come lo stesso Mattarella ritiene perfettamente costituzionale oltreché praticamente opportuno.

La legge sulla riforma del Senato e l’abolizione del bicameralismo: questo è il nodo della questione. Dovresti insistere continuamente su questo punto e porre questa domanda: qual è il Paese europeo che abbia un Senato legislativo? Salvo qualcuno piccolo o piccolissimo nessuno dei ventisette ha un Senato di tal fatta. Tantomeno l’Inghilterra, ora uscita dall’Ue: lì c’è la Camera dei Comuni che ha tutto il potere legislativo e la Camera dei Lord che può solo formulare pareri ed è nominata dalla Corona, cioè dal primo ministro con la firma del Sovrano. Il referendum di domenica prossima è questo che stabilisce: monocamera anche in Italia. Ci sarà poi il tempo per assegnare ai senatori dei compiti meno confusi di quelli attualmente previsti, ma il tema centrale è quello: monocamerale. Attenzione però: No o Sì per mantenere o abolire il Senato, il resto non conta niente o quasi.

***

Ultime e marginali osservazioni, che contano tuttavia qualche cosa. Il presidente Mattarella ha pienamente ragione di raccomandare una polemica più forbita di quella attuale. Ma quando c’è stato quel forbitismo in Italia? Nella nostra prima consultazione elettorale la Dc aveva come slogan nei cartelloni di propaganda affissi sui muri di tutta Italia il ritratto di uno Stalin paffuto e torvo con una scritta che diceva: siete i complici di un assassino che paga in rubli la vostra complicità.

Il Pci a sua volta aveva altri cartelloni dove si vedeva un volto degasperiano con dietro alle spalle la testa di un prete e sotto una scritta cubitale stampata con la maggiore evidenza che diceva Forchettoni e una cascata di dollari in banconote come sottofondo. Lei, onorevole Presidente, a quell’epoca era appena nato. Io purtroppo no, ero già cittadino elettore e militavo nel Partito liberale aderendo alla corrente di sinistra guidata da Carandini, Pannunzio, Libonati e parecchi altri. L’Italia non è mai stata perfettamente sobria, ma forse non solo noi. L’Occidente non lo è e si visto tra Trump e Hillary Clinton.

Infine il governatore della Campania Vincenzo De Luca. Noi tutti, o almeno moltissimi di noi, l’hanno conosciuto quando era ancora sindaco di Salerno e faceva campagna elettorale per diventare governatore. E come l’abbiamo conosciuto? Ascoltando le trasmissioni di Crozza. Era fantastico Crozza nei panni di De Luca e lo faceva parlare esattamente come De Luca parla sempre. Anche allora la Bindi lo attaccò per linguaggio inqualificabile dietro al quale c’era probabilmente il reato di voto di scambio, ma non lo denunciò come anche oggi sta avvenendo.

Oggi parla come allora: gli occorrono dei Sì al referendum e lui promette merende, fritture, mance e tutto quello che lui può fare per favorirli nella pubblica amministrazione. Questo è il suo linguaggio e il suo personaggio. Il Pd deve dissociarsi ufficialmente da questa situazione. Perderà qualche migliaio di Sì ma ne perderebbe di più se non si dissociasse. Adesso ho finito. Debbo dire che nei giorni scorsi ho avuto qualche disturbo di salute che ora è finalmente passato. Lo dico non perché sia una notizia ma perché ho fatto un’esperienza interessante: come si vede la realtà che ci circonda, come si pensa a se stessi e al mondo esterno, come affronti ciò che nel frattempo e con enormi differenze qualitative e di genere hanno detto Donald Trump, Angela Merkel, Barack Obama, papa Francesco, Mario Draghi, Matteo Renzi e perfino (perfino) Vincenzo De Luca. E tu (io) come li vedi con una sorta di cannocchiale e con un cestino da viaggio a tracolla. Vi assicuro che è una bellissima esperienza.

vivicentro.it/editoriale
vivicentro/
Repubblica/L’ideologia dei 5 Stelle e la deriva dell’Uomo qualunque EUGENIO SCALFARI

Auteri: “Le prime quattro sono tutte propositive, aspettiamo di confrontarci”

Le parole di Mister Gaetano Auteri alla vigilia del match Matera vs Juve Stabia

Alla conferenza stampa organizzata dal Matera alla vigilia del big match del girone C Matera vs Juve Stabia è intervenuto come di consuetudine Mister Gaetano Auteri.

Queste sono state le parole rilasciate al sito ufficiale della squadra lucana:

“Louzada e Sartore non ci sono. Davanti siamo un po’ contati, poi c’è la squalifica di De Rose. In questo momento a centrocampo e in avanti stiamo così.

Loro sono stati rimontati nelle ultime partite che hanno fatto, nell’ultima partita è stato un po’ particolare perché erano sul 2-0, spesso significa che quelle che sono davanti sono tutte ben attrezzate. Aspettiamo di confrontarci con loro.

Ognuno ha dei propri punti deboli e dei pregi, la Juve Stabia gioca  a calcio.

C’è una differenza sostanziale tra il campionato di quest’anno e o quello dello scorso anno: le prime quattro sono tutte propositive, cercano di fare bel gioco. C’è grande equilibrio, noi stiamo bene, a parte queste situazioni di infortuni e squalifiche. Ci siamo allenati bene, poi vedremo cosa riusciremo a fare.

Non so la disposizione tattica che useranno loro, dobbiamo pensare a noi stessi. Sappiamo che siamo competitivi, noi siamo a 26 punti e loro a 29, abbiamo punti in meno perché abbiamo sbagliato tanto.

Loro sono molto bravi a capitalizzare tutto, noi dobbiamo creare tantissimo per raccogliere poco. Quello che si lascia sicuramente non torna più, ora siamo lontani dal traguardo e ce ne saranno di ostacoli da superare, non ci sono situazioni definite adesso. Sono curioso di vedere questo confronto, lo ripeto, numericamente non siamo tantissimi ma stiamo bene. 

Posso dire che attualmente come espressione di squadra siamo migliori rispetto al mio Benevento dello scorso anno. 

La vittoria in Coppa?

Abbiamo fatto una partita come tante altre, molto buona. Al di là di alcuni episodi, non abbiamo spinto al massimo specie chi ha fatto due partite in tre giorni, dovevamo pensare al campionato”

VIDEO ESCLUSIVO – Allievi regionali, Juve Stabia-Bagnolese 3-0: i gol del match

0
VIDEO ESCLUSIVO – Allievi regionali, Juve Stabia-Bagnolese 3-0: i gol del match

Vince la squadra di mister Macone, lo fa contro la Bagnolese. Una Juve Stabia che porta a casa il risultato con il punteggio di 3-0 grazie alle reti messe a segno da Dario Pistola (9 gol in 9 partite), Antonio Marrone su respinta dopo un calcio di rigore fallito e Francesco Scalera.

a cura di Ciro Novellino

I nostri sponsor: