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Prodi si ritaglia un ruolo nel dopo-voto

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Con questo sì a denti stretti, scrive Marcello Sorgi, il professore si ritaglia un ruolo nel dopo-voto e nella ricucitura del centrosinistra.

Il Professore si prepara al dopo voto

Adesso tutti a chiedersi quanto sposterà nelle urne il «Sì» di Prodi. Attesa da settimane, preceduta dalle prese di posizione a favore delle riforme di alcuni prodiani eccellenti, come ad esempio l’inventore dell’Ulivo Arturo Parisi, la dichiarazione di voto del Professore alla fine è arrivata, a soli quattro giorni dal referendum, sebbene accompagnata da una serie di esplicite riserve sul testo su cui dovranno pronunciarsi gli italiani, e da un antico detto contadino, che spiega tutto: «Meglio succhiare un osso che un bastone». Prodi dunque dice «Sì» a denti stretti e avverte il premier che si aspetta un cambiamento di marcia dopo il voto e un effettivo cambio della legge elettorale, per riequilibrare il nuovo assetto costituzionale che uscirebbe dall’approvazione popolare della riforma. E al contempo, con questa mossa sapiente, studiata nei tempi e nell’articolazione, si conquista un ruolo per il dopo-voto nella necessaria ricucitura della spaccatura del centrosinistra a cui anche Renzi ieri ha fatto accenno.

In realtà sono proprio le perplessità esplicite del due volte presidente del Consiglio dei governi del 1996 e del 2006, oltre che il suo carisma ancora oggi molto forte presso l’elettorato orfano dell’Ulivo e non del tutto convinto dal Pd, a dar peso alla decisione del Prof. Una scelta razionale, per certi versi scientifica.

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Prodi non è mai stato dov’è Berlusconi e si è sempre sentito stretto dove c’è D’Alema, ecco perché non poteva votare «No» e doveva schierarsi pubblicamente, per non lasciare dubbi, in nome di una coerenza con le sue posizioni che in tutti questi anni non è mai venuta meno. Allo stesso modo non ci si poteva aspettare una sua adesione convinta alla riforma del governo, di cui non ha condiviso la genesi (vedi il «patto del Nazareno»), il percorso e gli occasionali alleati centristi o di centrodestra, che via via si sono aggiunti a una maggioranza in difficoltà e che perdeva pezzi a sinistra. Inoltre, se non proprio Prodi, nelle file prodiane sono ancora tanti a considerare non rimarginata la ferita della mancata elezione del Professore alla Presidenza della Repubblica nel 2013, e a ritenere che, se il grosso della responsabilità di aver bruciato il candidato più prestigioso del centrosinistra fu di Bersani, per il modo confuso in cui il nome di Prodi fu portato in votazione senza la certezza di avere i voti necessari, tra i famosi centouno franchi tiratori che lo affossarono, un gruppo, o un gruppetto di renziani, doveva pur esserci.

Così il Prof. s’è rivolto alla sua gente, a quelli che ancora pensano che la sua stagione sia stata la migliore del centrosinistra, e ha chiesto loro di mettere da parte i dubbi e andare a votare «Sì». Difficile dire quanti siano, ma quelli che saranno certamente si aggiungeranno a chi aveva già stabilito di schierarsi per la riforma. Non a caso Renzi, che ha ringraziato Prodi malgrado le critiche, lo ha fatto poiché ha capito di aver aggiunto un mattone decisivo alla sua costruzione. E Bersani, che ha cercato di minimizzare, è consapevole che il «Sì» del Prof. sposta, eccome.

Nella campagna renziana sono proprio le novità degli ultimi giorni che possono capovolgere i pronostici finora favorevoli al «No». E accanto a quella di Prodi, non va trascurata l’altra notizia della giornata: l’accordo con i sindacati per i dipendenti pubblici, che porterà nelle tasche di tre milioni e trecentomila elettori aumenti di stipendio attesi dal 2010 e invano chiesti e richiesti prima di adesso. Se solo si riflette che la campagna referendaria è cominciata con la nuova legge di stabilità incentrata sugli aiuti ai pensionati e sull’anticipo dell’età pensionabile innalzata dalla legge Fornero, è ormai chiara e scoperta l’architettura del blocco sociale che nei piani del premier domenica dovrebbe salvare il governo e la riforma.

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lastampa/Il Professore si prepara al dopo voto MARCELLO SORGI

Schirru di Nichelino fischia Juve Stabia Virtus Francavilla

Un solo precedente del fischietto piemontese con le vespe

Per la sedicesima giornata d’andata del campionato di Lega Pro girone C che si disputerà sabato 3 dicembre alle ore 14 e 30 allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare è stato designato Fabio SCHIRRU della sezione di Nichelino a dirigere la gara tra Juve Stabia e Virtus Francavilla.

Fabio SCHIRRU di Niichelino
Fabio SCHIRRU di Niichelino

Schirru, nato a Torino il 15 aprile 1985, è al suo terzo campionato in Lega Pro e vanta un solo precedente con la Juve Stabia, lontano dal Menti ecco quale:

era il 13 marzo 2016 alla 9° giornata di ritorno la Juve Stabia impattò uno ad uno al “Massimino” contro il Catania; al vantaggio degli etnei dell’ex Bombagi al ventisettesimo del primo tempo risposero dopo dieci minuti le vespe con Abou DIOP.

L’assistente numero uno sarà: Antonio SPENSIERI della sezione di Genova;

l’assistente numero due Giuseppe PERROTTI della sezione di Campobasso.

Giovanni MATRONE

Sotto la Lente – Juve Stabia, alla scoperta di Salvatore Sandomenico

Protagonista della nostra rubrica è oggi una delle frecce della Juve Stabia, Salvatore Sandomenico. Il talentuoso esterno è nato nel gennaio 1990 a Napoli ed è arrivato alle Vespe dopo le ottime stagioni vissute nel Gubbio, nell’Arzanese e nell’Aquila. Proprio i campionati con la maglia della squadra abruzzese hanno consacrato definitivamente Sandomenico, autore di 22 reti in due anni. La sua arma principale, come conferma il diretto interessato, è il dribbling nello stretto con cui spesso fa venire l’emicrania agli avversari. Caratteristica, quella del dribbling rapidissimo, che avvicina Sasà al suo idolo di sempre: il Pocho Lavezzi. Quando l’argentino vestiva la maglia del Napoli, Sandomenico andava spesso al San Paolo apposta per ammirare le giocate del funambolico ex attaccante azzurro.

L’aspetto in cui Sasà ritiene di dover maggiormente migliorare è invece la copertura in fase di non possesso, anche se confessa di essere cresciuto molto rispetto alle stagioni passate. Inizialmente Sandomenico non ha trovato spazio, ma dopo aver conquistato la fiducia di Fontana non ha più lasciato il posto da titolare. Già andato a segno tre volte in stagione, il calciatore confessa che la rete che lo ha emozionato di più è stata quella del 3 a 1 al Foggia, con cui le Vespe hanno definitivamente messo al sicuro la vittoria contro i pugliesi.

Sandomenico è spesso protagonista delle esultanze da film di Ripa; Sasà ci confessa che l’ideatore delle scenette è Esposito, ma la scelta definitiva è un’opera di gruppo. Proprio la compattezza del gruppo è la caratteristica principale di questa Juve Stabia; Sasà non esita ad affermare di non aver mai visto in carriera un gruppo così affiatato e di aver legato in particolare con Ripa, Esposito, Marotta, Liotti ed Izzillo. Le cinque Vespe “volano” insieme in ogni istante dei ritiri, dal pranzo agli allenamenti. Proprio Spider Ripa ha avuto un ruolo importante nell’arrivo a Castellammare di Sandomenico; i due che si conoscono dai tempi dell’Arzanese si sono sentiti spesso in estate e Ripa ha consigliato più volte all’amico di firmare per le Vespe.

Al momento della firma Sasà definì la Juve Stabia “una piazza da Serie A” e dopo pochi mesi non può che confermare la sensazione iniziale; la partita di Caserta, con un Pinto tinto di gialloblù, è stata per Sandomenico l’ennesima dimostrazione dell’importanza della Juve Stabia e della passione che ha la piazza stabiese.

Sasà non è un tipo scaramantico: prima di entrare in campo si fa solo il segno della croce e bacia le immagini religiose che si trovano all’ingresso del tunnel del Menti. Il numero 11 gialloblè segue un po’ tutti gli sport, ma il calcio prevale su qualsiasi altra passione.

Raffaele Izzo

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De Laurentiis vorrebbe tenersi Gabbiadini e impiegarlo in un modulo diverso

De Laurentiis vorrebbe tenersi Gabbiadini e impiegarlo in un modulo diverso

Il Mattino riporta un interessante retroscena di mercato che al momento pare stia dividendo De Laurentiis e Sarri. Il primo vorrebbe tenersi Gabbiadini in un modulo diverso mentre l’altro vorrebbe Zaza o Pavoletti. Ecco cosa scrive a riguardo il quotidiano napoletano: “Divisi dal destino di Gabbiadini, che De Laurentiis vorrebbe tenere ancora a Napoli magari impiegato in attacco con un modulo diverso. Ma Pavoletti o Zaza potrebbero finalmente riunire il patron azzurro con Sarri”.

Higuain: “In estate mi hanno massacrato! Gol al Napoli? Non ho esultato perchè…”

Le sue parole

Il Corriere della Sera riporta di una lunga intervista a Gonzalo Higuain:

Sogni? Vincere tanti trofei con la Juventus, per la fiducia che ha avuto in me: voglio ricambiare con tanti gol e vittorie. Come persona vorrei formare una famiglia, trovare la moglie giusta. E diventare ogni giorno una persona migliore. Quando lascerò il calcio vorrei essere ricordato per quello che ho fatto.

Dopo l’estate «calda» con il trasferimento da 94 milioni, il primo gol con la Juve è stata una liberazione?

Ho fatto più di 300 reti in carriera, non era una liberazione. Ma è stata un’estate dura. Mi hanno massacrato. Hanno detto che stavo male e tante altre cose. Poi sono entrato, ho segnato e per tutti ero in grande forma, questo a volte non lo capisco proprio.

Le critiche sul suo peso le danno fastidio?

No, ma se qualcuno ha dei dubbi può chiedere i dati fisici al preparatore, che è molto contento del mio lavoro.

Pjanic dopo pochi giorni di Juve ha detto di aver «capito perché qui si vince sempre». Lei che ne pensa?

È vero. Da fuori dici sono forti, hanno fatto 25 vittorie di fila, eccetera. Poi arrivi qui e dici: cazzo.

Ovvero?

Ci sono giocatori che hanno vinto tanto eppure ancora hanno questa fame di vincere ancora. È una cosa che ti contagia e ti dà la voglia di migliorare ancora. Vedere Buffon o Barzagli dare tutto per il calcio fa la differenza: è questa la mentalità che ti porta lontano.

Col Napoli non ha esultato per il gol: perché?

Sono stato educato in un certo modo e avevo già deciso prima della partita di reagire così. Non vuol dire che non volevo vincere. Però sono un uomo che non dimentica quello che ha fatto e quello che ha ricevuto. E a Napoli mi hanno dato tantissimo e mi hanno fatto crescere. È stato un segno di ringraziamento alla squadra, all’allenatore, ai tifosi. Dopo la partita ho esultato con quelli della Juve, perché lo meritano anche loro per il rispetto e l’amore che mi stanno dando.

Questa Juve può perdere lo scudetto?

Adesso dipende da noi vincere o perdere. Siamo primi con 4 punti. Se lo perdiamo, è perché abbiamo fatto male. È semplice.

Va in giro con la scorta?

Zero. Dirlo è una cosa che non ha fondamento, una mancanza di rispetto totale. Mai avuta una scorta nella mia vita. E mai ce l’avrò. Ma le bugie hanno le gambe corte. Come non è vero delle minacce: mai ricevute. 

Prodi per il sì: ”decisione sofferta”

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Al referendum di domenica Romano Prodi voterà Sì “nella speranza che questo giovi al rafforzamento delle regole democratiche soprattutto con la riforma della legge elettorale”. L’ex premier parla di “decisione sofferta” perché la riforma non gli pare bella ma va sostenuta. E aggiunge: “ho maturato la convinzione che fosse giusto rendere pubblico il mio voto”.

Prodi: “Una decisione sofferta. E Matteo dimentica l’Ulivo”

L’ex premier: correndo sotto i portici di Bologna ho pensato di dover parlare. Preoccupazione per la stabilità internazionale

ROMA – Il Professore sembra un uomo sollevato: «Sì, è stata una decisione sofferta. Certo, da tempo avevo deciso come votare, ma stamattina, correndo sotto i portici a Bologna, ho definitivamente maturato la convinzione che fosse giusto rendere pubblico il mio voto, anche se da diversi anni ormai non prendevo posizione su temi di politica italiana». Le prime parole di Romano Prodi, pronunciate poco dopo aver scritto la nota per le agenzie, restituiscono il background emotivo di una decisione sofferta, che gli è costata, ma che alla fine è stata liberatoria. Un endorsement per Renzi? La svolta a favore del Sì, che potrebbe ribaltare le sorti di una partita ancora in bilico? Le duemilaottocento battute scritte dal Professore per la sua nota pro-Sì sono un distillato di orgoglio, una rivendicazione della sua battaglia storica per «una democrazia decidente e bipolare», ma anche il più severo ritratto di Matteo Renzi che sia stato mai scritto da una personalità del centrosinistra. Al punto che, se gli si chiede se il suo Sì sia scandito a prescindere dal governo, Romano Prodi risponde con un monosillabo: «Sì».

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Decisione «sofferta» quella del Professore: in questi anni il suo profilo di uomo padano, concreto, razionale è stato messo a dura prova da esperienze così originali da diventare proverbiali. Il Professore ha vinto per due volte le elezioni con un Berlusconi in pieno vigore politico e per due volte i governi guidati da Prodi sono stati mandati all’aria dai suoi stessi alleati. In lui hanno lasciato il segno i cinque, interminabili mesi trascorsi in solitudine a Palazzo Chigi da presidente dimissionario all’inizio del 2008; ma anche la «chiamata» di Pier Luigi Bersani che nel 2013 lo candidò (senza rete) alla Presidenza della Repubblica, senza «calcolare» il tradimento dei 101. E negli ultimi anni l’attuale presidente del Consiglio ha tenuto Prodi a distanza, in particolare nella vicenda della Libia, dove l’ex premier era stato invocato dalle fazioni locali come uomo di mediazione.

Certo, il rapporto tra Prodi e Renzi, formalmente mai intaccato, non è si è mai trasformato in amicizia. Ma neppure in ostilità. I due ogni tanto si parlano, l’ultima volta è stata due settimane fa in occasione del breve passaggio in Sardegna del presidente cinese Xi Jinping. Proprio perché il rapporto personale scorre lungo un binario a scartamento ridotto, ma scorre, nei giorni scorsi Prodi era infastidito dall’idea che qualcuno potesse interpretare il suo riserbo sul referendum come una forma di rancore verso Renzi. Dunque, non una questione personale verso Renzi, ma invece una forte riserva politica, che Prodi ha distillato nella sua nota con espressioni molto secche, rimproverando a Renzi una «leadership esclusiva, solitaria ed escludente», accusandolo di aver cancellato l’esperienza dell’Ulivo, «come se le cose cominciassero sempre da capo». E imputando al governo di aver gettato «il Paese nella rissa», con la stabilità, «inutilmente messa in gioco da un’improvvida sfida» e provocando «turbolenza qualsiasi sarà il risultato di questo referendum». Parole in cui si coglie l’eco di una forte preoccupazione per quello che potrebbe accadere all’Italia a livello internazionale e sui mercati.

Romano Prodi e Arturo Parisi, l’«ideologo» del bipolarismo e dell’Ulivo si espongono per il Sì, spinti dalla paura che la vittoria del No possa riaprire la strada alla «palude» del proporzionale, al ritorno del Partito nella versione «decotta» dei post-comunisti. Ecco perché nella nota di Prodi c’è anche una stilettata per Massimo D’Alema: «C’è chi ha poi strumentalizzato» la storia dell’Ulivo, «rivendicando a sé il disegno che aveva contrastato».

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lastampa/Prodi: “Una decisione sofferta. E Matteo dimentica l’Ulivo” FABIO MARTINI

Calumet Della Pace (Lo Piano Saint Red)

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Il calumet della pace veniva utilizzato durante importanti cerimonie, specialmente per celebrare un trattato di pace o di alleanza. 

Ieri fumata bianca fra Governo e Sindacati, firmata l’intesa per il rinnovo contrattuale dei lavoratori nel pubblico impiego, arenato da quasi 7 anni.

L’intesa fra le parti, prevede un aumento per i lavoratori non inferiore a 85 euro mensili medi, cio’ comportera’ allo Stato nel triennio 2016-18 una spesa di 5 miliardi di euro, nel 2017 quella iniziale sara’ di 850 milioni.

Il ministro Marianna Madia ha dichiarato che gli aumenti possano essere “medi”, anche per dare un maggiore sostegno ai redditi piu’ bassi, e venire per quanto possibile incontro a chi ha sofferto di più la crisi. 

Il Governo si è  anche impegnato a prorogare i contratti in scadenza per i precari della Pubblica Amministrazione.

Madia ha definito l’accordo “innovativo” sottolineando come si sia ridato spazio alla contrattazione.

Matteo Renzi, aveva annunciato  nei giorni scorsi che il governo era pronto a chiudere l’accordo, poi, dopo la firma, ha postato su twitter la propria soddisfazione.

Stesso compiacimento l’hanno avuta i rappresentati della CGI, Cisl e Uil, Camusso, Barbagallo e Furlan, l’aumento e’ stato pari alle aspettative, e abbastanza dignitoso per un settore come quello del pubblico impiego.

Concessioni pre-elettorali :

Proprio a ridosso del voto del 4 Dicembre, alcune categorie sono state appagate, ad altre e’ stata data la speranza di un futuro piu’ roseo, resta solo una domanda, se vincessero i No e Renzi dovesse abdicare, cosa succederebbe?, molti degli impegni presi potrebbero saltare.  

In questi frangenti pur di mantenere il potere, il politico venderebbe l’anima al diavolo. Come e’ possibile se fino a qualche mese fa la nostra economia zoppicava, ora come per incanto ha tolto le stampelle e saltella? 

A questo punto tutte le ipotesi sono aperte, spetta agli Italiani decidere.

A Ladispoli l’Istituto Alberghiero contro il bullismo. Un convegno per contrastare il fenomeno

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“Stop al Bullismo: minori al sicuro”. L’Istituto Alberghiero di Ladispoli si attiva contro il bullismo con un convegno 

Ladispoli- Lunedì 28 novembre, presso la sede dell’Istituto Alberghiero G. Di Vittorio di Ladispoli, si è tenuto un convegno sul bullismo per contrastare un fenomeno che, negli ultimi tempi, risulta essere in costante aumento proprio nelle scuole. Dai dati nazionali, infatti, emerge che proprio nelle scuole un ragazzo su tre viene deriso, offeso e insultato e le vittime sono sempre i soggetti più deboli: ragazzi e ragazze denigrati e vessati dai bulli, incapaci di reagire o semplicemente di difendersi. E purtroppo sempre più spesso la cronaca porta alla luce le tragiche conseguenze di tali comportamenti. Con l’informazione e la prevenzione si sta provando a frenare questo preoccupante fenomeno dai dati allarmanti, anche la Regione Lazio è intervenuta in maniera incisiva con delle leggi ad hoc.

Al ConvegnoSTOP AL BULLISMO: MINORI AL SICURO”, tenutosi in Via Federici, ha partecipato il Consigliere regionale Massimiliano Valeriani il quale ha spiegato i contenuti dell’ultima Legge in materia di contrasto al bullismo e ai comportamenti devianti.

preside-valerianiAd introdurre i lavori è stata la Preside dell’Istituto Superiore “Giuseppe di Vittorio”, la Prof.ssa Vincenza La Rosa: Le più recenti ricerche dimostrano la crescente entità del fenomeno del bullismo in generale, e del bullismo digitale in particolare. E’ importante una programmazione sinergica che veda la partecipazione attiva degli studenti, della scuola, della famiglia e delle Istituzioni del territorio. Spesso il problema viene sottovalutato, a causa di una inadeguata percezione del rischio. Questa giornata è, per noi, un’importantissima occasione di conoscenza e di arricchimento”.

Per “bullismo”, hanno ricordato i relatori, si intende un comportamento offensivo e vessatorio nei confronti di un coetaneo, caratterizzato da intenzionalità, persistenza nel tempo e asimmetria nella relazione.

Tema centrale e occasione del dibattito, la recente approvazione da parte del Consiglio Regionale del Lazio della Proposta di Legge 202/2016, di cui il Consigliere Regionale Massimiliano Valeriani è promotore e primo firmatario. “Disciplina degli interventi regionali in materia di prevenzione e contrasto al fenomeno del bullismo”: questo l’intento dei legislatori che hanno deciso di sostenere iniziative, attività e progetti di Educazione alla Legalità nelle scuole, prevedendo uno stanziamento di circa 750mila euro nel prossimo triennio.

A spingere verso un tale attivismo legislativo, sono, appunto, i dati emergenti dalle più recenti ricerche svolte in ambito scolastico. Negli Istituti Superiori il 33% degli studenti del campione esaminato ne è vittima, mentre il 45% ne è spettatore. Recenti studi dell’Osservatorio Regionale sul bullismo hanno rilevato, inoltre, che nel Lazio il fenomeno ha raggiunto una diffusione pari al 41,5% degli alunni delle Scuole Elementari e Medie. Il dato più alto tra le cinque province è proprio quello della Capitale con il 45,7%: quasi uno studente su due.

“Il fenomeno – recita la Legge 202 della Regione Lazio – andrebbe affrontato in un’ottica sistemica a livello cognitivo, emotivo, affettivo e socio-relazionale. Si deve intervenire attraverso una programmazione complessa e strutturata a lungo termine, che preveda necessariamente la partecipazione attiva della famiglia, della comunità scolastica e delle Istituzioni del territorio, in una prospettiva di corresponsabilità, coprogettazione, condivisione dello sfondo valoriale al quale riferirsi per la realizzazione delle iniziative, nella conoscenza e nel rispetto delle caratteristiche socio-culturali di ciascun ambito territoriale nel quale si interviene”.

Ma a preoccupare ancora di più sono, appunto, i dati relativi al “bullismo digitale”, in considerazione del fatto che quella attuale è la prima generazione di adolescenti cresciuta in una società in cui l’essere connessi rappresenta un dato di fatto, un’esperienza del tutto connaturata alla quotidianità. “Inutile sottolineare – ha affermato il Consigliere Emiliano Valerianiquanto l’uso distorto delle straordinarie potenzialità della Rete possa provocare, nelle vittime di atti persecutori o vessatori, conseguenze devastanti sotto il profilo psichico e fisico”.

Basti pensare alla recente Ricerca condotta sul “cyberbullismo” dal Censis e dalla Polizia Postale. Per il 77% dei Presidi delle Scuole italiane Medie e Superiori, Internet è l’ambiente in cui avvengono più frequentemente fenomeni di bullismo. E nel 51% dei casi accaduti, i Dirigenti Scolastici si sono dovuti rivolgere alle Forze dell’Ordine. L’aggravante, in questo caso, è da ricondurre alla mancata percezione del rischio da parte dei genitori. Per un Preside su due, infatti, la difficoltà maggiore è proprio quella di renderli consapevoli della gravità del fenomeno, che viene facilmente derubricato a semplice “scherzo fra ragazzi”. Essendo gli adulti perlopiù esclusi dalla vita on-line degli adolescenti, gli episodi di cyberbullismo risultano, inoltre, molto più difficilmente individuabili rispetto a quelli di bullismo tradizionale.

valerianiSiamo la prima regione italiana che si è dotata di una Legge per il contrasto al fenomeno del bullismo.  – ha affermato il Consigliere Regionale Massimiliano Valeriani Si tratta di una priorità sociale e la Legge che abbiamo approvato qualche mese fa può rappresentare un punto di svolta per i ragazzi e le famiglie. Il comportamento del bullo è indice di un modo distorto di interpretare le diversità e le fragilità degli individui. Come decisori pubblici, ci sentiamo in dovere di aiutare la scuola e lo facciamo anche stanziando risorse importanti”.

La Dott.ssa Annamaria Pasquali, Dirigente UOC Tutela Salute Donna e Medicina preventiva dell’Età evolutiva Distretto F/4 ha inoltre aggiunto che le strutture sanitarie sono a disposizione dei giovani, pronte ad accoglierli per far fronte ad ogni esigenza. “Il diritto all’oblio spesso è solo teorico, in Internet. – ha osservato il Dottor Claudio Cappabianca, Ricercatore EneaE’ molto difficile trovare il responsabile di atti di cyberbullismo. Non tutti i Paesi del mondo aderiscono agli stessi codici deontologici in materia di oscuramento o rimozione dei contenuti di siti digitali”.

Tra i relatori presenti, il Dott. Vincenzo Rinaldi, Direttore Distretto F/3, psichiatra, ha sottolineato la difficoltà della vittima di un atto di bullismo a comunicare e raccontare esperienze di prevaricazione e di violenza. “A ciò si aggiunge un altro problema: il mondo delle Istituzioni e degli adulti, purtroppo, usa un linguaggio diverso da quello dei giovani. E’ necessario superare questa barriera”.valeriani-pubblico

L’Agone Nuovo” lavora da 25 anni in questo comprensorio – ha concluso il Dott. Giovanni Furgiuele, Presidente dell’Associazione Culturale L’Agone NuovoA spingerci, ogni giorno, è la convinzione che solo attivando tutte le possibili sinergie fra i diversi soggetti della realtà locale (esperti di settore, professionisti della politica, strutture educative e formative) e riunendo le competenze e le conoscenze presenti sul territorio, potremo trovare le soluzioni migliori ai problemi delle comunità. La nostra Associazione è e rimarrà aperta e disponibile ad ogni forma di collaborazione, soprattutto con scuole come l’Istituto Alberghiero di Ladispoli, sempre attento e sensibile ai temi più importanti della contemporaneità”.

Maria D’Auria

Atalanta – Pescara 3 – 0: gli abruzzesi rimediano 3 schiaffi anche in TIM CUP

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Finisce 3 – 0 la gara di Tim Cup, valida per l’accesso agli ottavi di finale contro la Juventus, tra la lanciatissima Atalanta di mister Gasperini, e il sempre più malmesso Pescara di Massimo Oddo, che ha rimediato una pessima figura in terra lombarda.

Gara a senso unico, con i bergamaschi che avrebbero potuto rendere ancora più rotondo il già pesante passivo. Assolutamente negativa la prestazione nel Pescara dell’esordiente Muric, mai in partita, così come Manaj, subentrato al 23’ dopo l’infortunio di Mitrita, anche lui artefice di una prestazione anonima.  Nel complesso, comunque, tutta la squadra non ha convinto né sul piano del gioco né su quello fisico e del carattere. Gli esperimenti di Oddo nella serata bergamasca sono assolutamente da rivedere. Ma non c’è molto tempo: domenica arriva il Cagliari, gara che aprirà un ciclo di quattro sfide, contro altrettante concorrenti per la salvezza, decisive, probabilmente, per il futuro di un Delfino sempre più boccheggiante.

Bastano 7’ ai nerazzurri per mettere subito la partita in discesa, grazie a Raimondi, che batte Fiorillo, dopo che lo stesso portiere del Pescara aveva respinto un precedente tiro. L’Atalanta è assoluta padrona del campo, mentre il Pescara sembra essere venuto in gita a Bergamo. Proprio una distrazione difensiva del rientrante Gyomber, permette al team di Gasperini di raddoppiare al 29’ con Grassi, dimenticato dallo slovacco nella circostanza, dopo un cross di Pesic nell’area piccola. Il Pescara della prima frazione è tutto nel tiro di Verre al 37’, che si perde ampiamente sul fondo. Il primo tempo vede l’Atalanta in vantaggio per 2 – 0.

Nel secondo tempo le cose non cambiano, dal momento che sono sempre i bergamaschi a menare le danze, andando vicino in un paio di circostanze al tris, con due traverse colpite: la prima al 70’ con Latte, e la seconda all’89’ con una bordata di Raimondi. La squadra di Oddo ha praticamente una sola occasione in questa seconda frazione, con Pettinari, il quale impegna Sportiello con un tiro intorno all’80. Il meritato tris dell’Atalanta arriva allo scadere di tempo con Pesic. Per l’Atalanta ci sarà la suggestiva sfida allo Juventus Stadium a gennaio negli ottavi, mentre per il Pescara è notte sempre più fonda.

CHRISTIAN BARISANI

Osti: “Muriel grande talento. Con De Laurentiis parla Ferrero”

Carlo Osti, direttore sportivo della Sampdoria, ha parlato ai microfoni di Rai Sport nel pre partita di Sampdoria-Cagliari, match di Coppa Italia. Tra i temi trattati anche quello relativo all’ interesse del Napoli per Luis Muriel:

 
“Con De Laurentiis parla il presidente Ferrero, i due sono molto amici. Se arrivano così tante richieste per i nostri calciatori, significa che stiamo lavorando bene. Nel caso specifico Muriel è un grandissimo talento. In questa stagione sta anche trovando grande continuità”.

Radio Marte – Due Hamsik a Castelvoturno: il cugino di Marek sta provando con la primavera

Pasquale Tina, giornalista di Repubblica, è intervenuto nel corso di ‘Marte Sport Live’ in onda su Radio Marte. Ecco quanto evidenziato.

 
“A Castelvolturno è arrivato Raymundo Hamsik, cugino del capitano azzurro. È un centrocampista classe ’98 che sta già provando con la Primavera. Resterà per qualche giorno e sarà valutato. Non si sa se proverà anche con Sarri in prima squadra”.

Eccellenza- Procida,interrotto il rapporto con cinque calciatori

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L’ISOLA DI PROCIDA CALCIO comunica di aver interrotto il rapporto con questi cinque calciatori che, a partire dall’inizio della sessione invernale di calciomercato, non faranno più parte ufficialmente della squadra a disposizione dell’allenatore Bruno Mandragora:

  1. ALFREDO CARIELLO (centrocampista)
  2. MASSIMILIANO AMMENDOLA (centrocampista)
  3. LUIGI AGATA (centrocampista)
  4. GENNARO FRAGIELLO (attaccante)
  5. FORTUNATO SPILABOTTE (attaccante)

La società ringrazia questi cinque atleti per l’impegno profuso in questi mesi e gli augura le migliori fortune per il prosieguo della carriera calcistica. I dirigenti biancorossi, inoltre, sono anche a lavoro per rinforzare la rosa e a breve verranno comunicati i nuovi acquisti

Coppa Italia LND- La Sessana sbanca Forio,finisce 2-1

real_forio1Sconfitta immeritata per il Real Forio nella gara d’andata dei quarti di finale di Coppa Italia Eccellenza e Promozione. I ragazzi di mister Impagliazzo, autori di un’ottima prestazione, si sono visti segnare due reti negli ultimi 10′ di gioco. I biancoverdi restano comunque aggrappati al discorso qualificazione grazie alla rete segnata nell’ultima azione utile da Trani. Qualificazione che sarà comunque difficile conquistare, visto che nella gara di ritorno il Real Forio dovrà segnare almeno due reti. Nulla, comunque, è impossibile. LE FORMAZIONI. Mister Impagliazzo, dal punto di vista tattico, riparte dal secondo tempo di domenica scorsa e opta quindi per il 4-4-2. Tantissime le assenze importanti, su tutti quelle di Ciro Saurino, Mora, De Felice Conte, Arcamone e Verde. Spazio ai giovani e quella del Real Forio è una formazione con una media età bassissima. Tra i pali schierato Impagliazzo, Christian e Francesco Iacono i terzini con Di Dato e Calise difensori centrali. A centrocampo Vitagliano e Sannino ai lati di Trofa e Fanelli con Chiaiese a supporto di Massimo De Luise. Mister De Michele risponde con il 4-3-3: Marino, Matrullo, Masturzo e Zamparelli davanti a Maiellaro; a centrocampo il trio D’Abronzo, Bonavolontà, Esposito; nel tridente Ioio e Palumbo sugli esterni con Maraffino punta centrale. LA PARTITA. Nei minuti iniziali prevale una situazione di sostanziale equilibrio tra le due squadre. Il primo squillo è della Sessana, ma sulla mischia in aria spazza bene Calise. Il Real Forio risponde con un tiro dalla distanza di Trofa al 14′ e due minuti più tardi anche Vitagliano tenta invano il tiro da fuori area. I biancoverdi cominciano a prendere fiducia e al 19′ Chiaiese, da due passi, manda il pallone di poco a lato sul suggerimento di Trofa. Nel 4-4-2 Vitagliano sembra essere tornato quello di inizio stagione e al 26′ si rende protagonista di una bella azione personale, si presenta in area e tutto solo manda il pallone non lontanissimo dal palo; due minuti più tardi ci riprova, ma il suo tentativo non va a buon fine. Al 30′ si fa rivedere la Sessana con un colpo di testa di Palumbo che termina di poco alto sulla traversa. Il Forio fa la partita e al 36′ arriva la prima grande occasione per i padroni di casa: sul calcio d’angolo battuto da Chiaiese arriva Massimo De Luise e dopo il suo colpo di testa il pallone viene respinto dal palo. A tre minuti dalla fine un’altra grossissima occasione per i ragazzi di mister Impagliazzo: Maiellaro compie un miracolo sul tiro dal limite di Trofa, sul prosieguo dell’azione Sannino, tutto solo, non riesce ad inquadrare lo specchio. Il primo tempo termina sullo 0-0, ma gli isolani avrebbero meritato qualcosa in più. La ripresa inizia con un brivido dalle parti di Impagliazzo: completamente ferma la retroguardia foriana, per fortuna Maraffino gira male di testa. Il Real Forio si rende nuovamente pericoloso al 10′ sugli sviluppi di un calcio di punizione battuto da Chieiese; il colpo di testa di Calise non termina lontanissimo dal palo. In campo c’è una sola squadra e al 22′ è ancora un miracolo di Maiellaro su Massimo De Luise a tenere le squadre sullo 0-0. Impagliazzo prova a vincerla e manda in campo Gianluca Saurino. Paradossalmente, su un calcio d’angolo battuto corto arriva il gol della Sessana ad opera di Maraffino, lasciato completamente solo nel cuore dell’area. Il Forio prova a pareggiare, ma il tiro di Gianluca Sautrino termina alto. In pieno recupero, la difesa biancoverde si fa sorprendere per la seconda volta, sempre su un calcio da fermo: Ioio si presenta tutto solo in area, prova il pallonetto e sul secondo palo arriva Esposito che appoggia il pallone  in rete. Nell’ultimo minuto di recupero aggiuntivo concesso dal direttore di gara, arriva il gol di Trani che accorcia le distanze per il Real Forio. La partita termina su un bugiardo 2-1. Avrebbe meritato di gran lunga la vittoria il Forio, ma il calcio è anche questo. La gara di ritorno sarà disputata il 14 dicembre e la squadra di Impagliazzo dovrà segnare almeno due gol. La speranza è di poter contare quantomeno su una squadra più completa, nonostante quest’oggi i giovani non abbiano affatto demeritato.

 

REAL FORIO  1

SESSANA  2

 

REAL FORIO: Impagliazzo, Iacono C., Iacono F., Calise, Di Dato, Vitagliano (41’s.t. Trani), Sannino, Trofa, De Luise M., Chiaiese (33’s.t. Saurino G.), Fanelli. (In panchina: Cerbone, Maltese, Chiocca, Mattera, De Luise V., Saurino G.) All. Impagliazzo

SESSANA: Maiellaro, Marino, Matrullo (24’s.t. Grieco), D’Abronzo, Masturzo, Zamparelli (18’s.t. Viglietti), Ioio, Bonavolontà, Maraffino, Esposito, Palumbo (24’s.t. Barone Lumaga). (In panchina: Vrola, Attore, , Luchetta) All. De Michele

ARBITRO: Luongo di Napoli (Ass. Columbro di Ercolano e Vitale di Napoli)

RETI: 80′ Maraffino, 90’+4 Esposito (S); 90’+5 Trani (F)

NOTE: Calci d’angolo 4-3. Ammoniti Iacono C., Di Dato, Chiaiese (F); Matrullo, D’Abronzo, Viglietti (S). 5′ di recupero nel s.t.

SPETTATORI: Circa 100

Juve Stabia- Francavilla, parte la prevendita

Parte la prevendita per l’importante match che le vespe disputeranno sabato alle 14.30 al Menti contro la favola Virtus Francavilla, squadre che vive un ottimo momento di forma. Le vespe avranno bisogno del sostegno dei proprio tifosi per vincere anche questa battaglia. Ecco il comunicato della società stabiese:

“S.S. Juve Stabia rende noto che, da domani, saranno disponibili in
prevendita, fino alle ore 14,30 del 3 dicembre, i tagliandi di ingresso
per assistere alla gara Juve Stabia-Virtus Francavilla, che si disputerà
sabato 3 dicembre alle ore 14,30 presso lo Stadio “Romeo Menti” di
Castellammare di Stabia, valevole per la 16a giornata del Girone C della
Lega Pro Divisione Unica 2016/2017.

Inoltre, S.S. Juve Stabia rende noto che per la gara Juve Stabia-Virtus
Francavilla NON saranno rilasciati accrediti.

Di seguito i prezzi dei tagliandi:

Curva San Marco € 14 compresi diritti di prevendita

Tribuna Varano (distinti) €17 compresi diritti di prevendita

Tribuna Quisisana (scoperta) € 20 compresi diritti di prevendita

Tribuna Monte Faito (coperta) € 25 compresi diritti di prevendita

Tribuna Panoramica VIP € 100 compresi diritti di prevendita

I tagliandi potranno essere acquistati esclusivamente presso i punti
vendita abilitati che qui di seguito riepiloghiamo:

Bar Dolci Momenti – Via Cosenza

Bar Gialloblù – Viale Europa

Light Break – Corso Vittorio Emanuele

Centro Ricreativo Juve Stabia – Via Bonito

Agenzia B2875 Via Tavernola 113

Asa Gaetano Musella Via G.Cosenza 293

Per la gara Juve Stabia-Virtus Francavilla, saranno messi in vendita, in
numero limitato, tagliandi RIDOTTI per bambini di età compresa da 0-12
anni al costo simbolico di 5€ comprensivi di diritti di prevendita.

S.S. Juve Stabia”

Ceccarini: “Defrel? Pista complicata. Pavoletti resta la priorità”

Niccolò Ceccarini, giornalista di Premium Sport, è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco quanto evidenziato:

 
Considerata la classifica difficilmente il Sassuolo lascerà partire Defrel. Anche con un’ offerta importante sul tavolo non accetterebbe a prescindere. La pista più calda è sempre quella che porta a Leonardo Pavoletti. Senza un’ alternativa è chiaro che Preziosi dica di non voler cedere l’ attaccante. Servirebbe un’ offerta che possa farlo vacillare, solo allora il Genoa potrebbe farlo partire”.

Napoli al lavoro in vista dell’ Inter: il report della seduta

Seduta pomeridiana per il Napoli a Castelvolturno.

Gli azzurri preparano il match contro l’Inter di venerdì sera (20,45) al San Paolo per l’anticipo della 15esima giornata di Serie A.

La squadra ha svolto attivazione in avvio e successivamente lavoro tecnico tattico.

Chiusura con partitina a tema a campo ridotto ed esercitazioni con tiri dalla distanza.

Domani allenamento di pomeriggio.

 

Da sscnapoli.it

Radio Crc – Napoli vicinissimo a Leandrinho: scambio di documenti tra i club

Leandrinho al Napoli è un affare in dirittura di arrivo. Stando a quanto riferito da Radio Crc siamo ormai allo scambio di documenti tra il club partenopeo e il Ponte Preta. I dirigenti brasiliani avrebbero già risposto al fax inviato pochi giorni fa. Tutta la documentazione è ora al vaglio dei rispettivi uffici legali in attesa di poter tesserare il talento brasiliano per l’ inizio di gennaio.

Matera – Juve Stabia, è ufficiale la data del recupero

La Lega Pro decide il giorno e l’orario della prosecuzione di Matera – Juve Stabia

La gara tra Matera e Juve Stabia, che si stava disputando domenica al “XXI Settembre- Franco Salerni” e che è stata sospesa al minuto 37′ per nebbia dal signor Amoroso di Paola, è stata ufficialmente rinviata dalla Lega al giorno 13 dicembre con inizio alle 14.30 con le vespe che batteranno a centrocampo, partendo dal minuto 37. Ecco il comunicato ufficiale:

“Il Presidente della Lega Italiana Calcio Professionistico, preso atto dell’interruzione della gara Matera – Juve Stabia della 15a giornata del Campionato Lega Pro decretata dall’arbitro al 37° del primo tempo per insufficiente visibilità, nebbia, sul risultato di 1-1; dispone che la prosecuzione della sotto indicata gara, venga effettuata nella data e con l’orario di seguito riportato: MARTEDI’ 13 DICEMBRE 2016 ore 14.30”.

Mario Turi al Pungiglione: “Panico? Vi svelo un retroscena sul suo arrivo”

In esclusiva le dichiarazioni di Mario Turi
Nel corso della trasmissione di ViViRadioWeb, Il Pungiglione Stabiese, abbiamo ascoltato l’ex allenatore della Primavera della Juve Stabia, e attuale tecnico del Sorrento Mario Turi.
La Berretti della Juve Stabia purtroppo non vanno oltre l’1-1, gara condizionata da un episodio degli spogliatoi tra primo e secondo tempo: Ho visto la partita e a mio avviso c’era anche un gol valido però non ho rivisto le immagini se sul calcio d’angolo di Elefante la palla credo fosse entrata e probabilmente sul potenziale 2-0 si andava negli spogliatoi con maggiore tranquillità e non succedeva ciò che è successo. Dispiace perché sono episodi che non devono succedere nel settore giovanile, ma ogni tanto capita di incontrare qualche avversario che ha “la testa calda” e quindi può captare. Anche questi episodi aiutano a crescere e deve essere da insegnamento per i ragazzi perché sul risultato a tuo favore bisogna stare tranquilli e accettare anche le provocazioni degli avversari. Possiamo intanto dire che sembra ci sia un parallelismo tra la Berretti e la prima squadra; entrambe stanno giocando più o meno con la stessa idea di gioco, aggrediscono gli avversari, con palla a terra in velocità sugli esterni, entrambe stanno facendo bene, e per la Berretti l’importante è stato non perdere con il Catania in virtù del pareggio della Paganese che lascia tutto un po’ invariato.
Bisogna prendere in positivo da questa gara, soprattutto per quanto riguarda l’aspetto caratteriale che deve essere gestito diversamente nelle prossime gare: Si, chiaro che si incontrava il Catania che però è una formazione di tutto rispetto, l’anno scorso sono arrivati quarti in Italia e quindi si incontrava una formazione importante da un passato blasonato anche a livello di settore giovanile. Una società che usufruisce di un settore all’avanguardia per lavorare, centri che in Campania non esistono ancora, non lo ha la Juve Stabia, ne tanto meno il Napoli. Quindi è sicuramente più avvantaggiata la società etnea a confronto con quella stabiese per poter allestire un settore giovanile di tutto rispetto. I nostri ragazzi stanno lavorando bene, ho visto una crescita fisica e caratteriale importante, penso che pian piano i ragazzi si stanno avvicinando a quella che è la maturità giusta per poter affrontare poi campionati di prima squadra in categorie abbastanza importanti.
Ecco a noi ha molto impressionato il terzino del Catania Manneh, tu che impressioni hai avuto per quanto riguarda i calciatori etnei: Un po’ tutti e non mi era nemmeno dispiaciuto il terzino destro Longo prima dell’espulsione. Hanno tanti calciatori di buona qualità, hanno un tecnico che era a Catania già nei tempi in cui il Catania militava in serie A e poi in serie B, sicuramente un tecnico preparato che sa gestire questi ragazzi in queste fasce d’età. Il Catania insieme alla Juve Stabia resteranno ai vertici della classifica del campionato Berretti e credo che entrambe alla fine possono accedere alla final eight e giocarsi magari proprio questo titolo nazionale.
Un tuo giudizio su Mimmo Panico, riguardo al lavoro che sta svolgendo a Castellammare: Il mio giudizio non può che essere positivo. Vi svelo un retroscena. La prima volta che Mimmo è venuto a Castellammare l’ho voluto io, sponsorizzato con mio padre che già era responsabile del settore giovanile e l’avevo incontrato da avversario quando lui allenava i giovanissimi a Napoli. Aveva scelto di iniziare con i grandi come sto facendo io, ritornò indietro con le scuole calcio e in seguito abbiamo allestito insieme la squadra dei ’98 che adesso più o meno è la rosa della Berretti. Tanti di quei ragazzi che abbiamo presi facendo il giro della Campania, frutto di un lavoro certosino, e adesso qualcuno milita anche n serie D, e chi invece si è un po’ perso per strada, e della formazione che sabato è scesa in campo, ben 7/11 era composta da ragazzi selezionati 6 anni fa e questo è importante, perché è frutto di una programmazione, segnale che il settore giovanile ha continuità, che ha posto da lontano le sue basi.
È stato bello vedere un ex del settore giovanile della Juve Stabia, Luigi Buondonno. Possiamo dire che è un tuo cruccio, visto che lo ha avuto alle tue dipendenze e hai sempre detto che ha grandi qualità. Purtroppo l’aspetto mentale l’ha un po’ bloccato: Si i ragazzi sono strani e vivono annate particolari. In questo momento sta facendo un po fatica però sono sicuro che ritroverà la tranquillità e la serenità giusta, soprattutto fuori dal campo troverà le giuste soddisfazione nel mondo del calcio. Tornare al campo a vedere quando gioca la Berretti al sabato per me è un piacere e un onore perché fondamentalmente fa parte ancora del mio lavoro perché conoscere i giovani è importante per un allenatore perché il futuro è in mano ai giovani, rappresentano le nuove leve che vanno scoperte e quindi monitorate con attenzione.
Un tuo pensiero sulla prima squadra, tu sei uno stabiese purosangue, ti trovavi allo stadio in occasione di Juve Stabia-Lecce, un pubblico davvero in festa, uno stadio pieno che non si vedeva dai vecchi tempi. Una sconfitta che va metabolizzata con il pensiero per il prosieguo del campionato, anche quando si conduce per 2-0 non tutto è deciso: Credo che in determinate situazioni il mister conti poco. La Juve Stabia è andata a riposo e nella testa dei calciatori gia si cullavano di aver vinto la partita, ma nel calcio non è mai cosi perché alla fine le partite durano 90 minuti. Di mister Fontana vorrei sottolineare il grande lavoro che sta facendo, ho visto diverse partite della Juve Stabia e credo che la squadra gioca un calcio magnifico, per quello che intendo io del calcio la Juve Stabia è bella da ammirare, da tifoso ma anche da semplice appassionato di calcio perché è una squadra che hai dei principi e concetti chiavi, non sciupa nessun pallone e gioca con intensità con verticalizzazioni continue. Da tifoso e da addetto ai lavori vanno fatti i complimenti a Fontana per il lavoro che sta svolgendo.
Vedendo il campionato, reputi che solo il Lecce e Matera possono contendere questo primo posto alla Juve Stabia o vedi qualche altra compagine che magari potrebbe inserirsi in questa corsa: Le candidate principali sono queste. Poi ovvio per abitudine e per blasone, forse Lecce e Foggia sono più abituate a stazionare in testa, e la Juve Stabia potrebbe essere una sorpresa. Credo che se la Juve Stabia riesce a mantenere tale intensità di gioco e freschezza atletica, e soprattutto se non viene a mancare l’entusiasmo intorno alla squadra può giocarsela fino in fondo per il primo posto.

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Confronto Sarri-squadra a Castel Volturno

Confronto Sarri-squadra a Castel Volturno

Come riporta Il Mattino, Maurizio Sarri non ha voluto fare un monologo durante il faccia a faccia lungo 45 minuti a Castel Volturno con la squadra. L’allenatore ha invitato anche i calciatori ad intervenire nel dibattito che è piaciuto molto all’allenatore. Allora hanno preso la parola prima Callejon e poi Pepe Reina, ma non solo. A parlare sono stati anche i nuovi arrivati Tonelli e Giaccherini, uomini a quanto pare fondamentali nello spogliatoio partenopeo. Il mister ritiene che questi confronti siano un passaggio fondamentale per la maturazione della personalità di gruppo. A questa riunione hanno partecipato tutto lo staff tecnico ed anche il direttore sportivo Giuntoli.