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Pescara – Cagliari 1 – 1: il Pescara si salva nei minuti di recupero

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Si salva nei minuti di recupero il Pescara, che riesce a pareggiare con Caprari nell’over – time, dopo essersi trovato in svantaggio per 1 – 0, ma in vantaggio di un uomo dal 34′ del primo tempo. Ottima la prestazione di Pepe, mediocre quella di Verre. La rete del vantaggio era stata siglata da Borriello nel primo tempo. Domenica infuocata sfida allo “Scida” contro il Crotone.

La 15esima giornata di andata del campionato di serie A, vede il Pescara impegnato in un delicato scontro salvezza contro il Cagliari. Se gli isolani sono tranquilli con i loro 19 punti in classifica, la formazione di Massimo Oddo è ancora alla ricerca della prima vittoria in campionato, in una preoccupante posizione di classifica. Gli abruzzzesi, infatti, occupano la terzultima posizione nella graduatoria.

LA CRONACA

All’8′ Caprari va vicino al goal, dopo un assist di Pepe, ma il suo tiro si perde sul fondo. Al 20′ ottimo shot di Pepe dal limite dell’area, con la palla che sfiora il palo. Buon avvio del Pescara, ma al 24′ sono i sardi a passare in vantaggio, con Borriello che controlla molto bene il pallone, prima di battere con un tiro chirurgico il portiere Bizzarri. Gara frizzante e piacevole all’Adriatico – “Cornacchia” di Pescara, tra due squadre che si stanno affrontando a viso aperto.

Al 34′ Di Gennaro commette fallo su Caprari: punizione per il Pescara dai 25 metri, e secondo giallo per il calciatore sardo. Isolani in dieci. Sugli sviluppi della punizione Caprari calcia alto sulla traversa. Al 40′ Pescara in avanti, ma la conclusione di Zampano da posizione defilata, finisce sul fondo.

Il primo tempo finisce con il Cagliari in vantaggio per 1 – 0, ma con il Pescara che sta giocando in undici contro dieci.

Inizia la ripresa, e Rastelli sostituisce Farias con Salamon, per difendere il prezioso vantaggio. Il Pescara non demorde, e si getta generosamente in avanti alla ricerca delle rete del pari. Al 59′ Gyomber di testa va vicino alla rete del pari con un colpo di testa che termina di poco sul fondo. Al 62′ cross dalla destra di Benali, con la palla che attraversa tutta l’area sarda, senza che nessuno riesca a trovare il tap – in vincente.

Al 75′ azione in velocità degli abruzzesi, con Pepe che da ottima posizione in area, sfiora con un tiro il palo. Al 79′ ancora Pescara con Caprari, ma il suo tiro dalla distanza è fuori bersaglio. All’83’ miracolo di Storari su un tiro a botta sicura di Brugman, da pochi passi. Nei 5′ di recupero arriva la rete del pari di Caprari, che fissa il punteggio finale sull’ 1 – 1.

 

 

PESCARA 4 – 3 – 2 – 1: Bizzarri, Zampano, Gyomber (dal 90′ Gyomber), Fornasier, Biraghi, Memushaj (dal 59′ Pettinari), Brugman, Verre (dal 68′ Manaj), Benali, Caprari, Pepe. All. M. Oddo.

CAGLIARI 4 – 3 – 1 – 2: Storari, Isla, Ceppitelli, Bruno, Pisacane, Dessena, Di Gennaro, Barella, Farias (dal 45′ Salamon), Sau (dal 68′ Melchiorri), Borriello. All. M. Rastelli.

ARBITRO: Doveri di Roma

RETI: 24′ Borriello, 90+3′ Caprari

AMMONITI:Di Gennaro, Memushaj, Dessena, Benali, Borriello

ESPULSI: Di Gennaro

CHRISTIAN BARISANI

LAZIO ROMA 0-2|Strootman sblocca il derby al 64′, raddoppio di Nainngolan al 77′

Dopo un primo tempo a reti bianche tra Lazio Roma, Strootman e Nainggolan regalano il derby alla Roma.

Roma- Arriva il momento dell’attesissimo match tra Lazio e Roma. La Curva Sud ancora una volta è orfana della sua storica tifoseria  mentre in oltre 50mila sono accorsi a riempire gli spalti dell’Olimpico per lo storico Derby della Capitale. Spalletti si affida a Dzeko spalleggiato da Nainggolan e Perotti, mentre Inzaghi si affida al tridente Felipe Anderson, Immobile, Keita.

Totti e Iturbe in panchina, non c’è stato spazio per loro in questo derby capitolino conquistato dalla Roma nel secondo tempo per 2 a 0. Dopo un inizio titubante, è la Roma ad aggiudicarsi la vittoria sui cugini biancocelesti che sembravano i favoriti con un inizio più aggressivo e incisivo. Due errori della difesa avversaria hanno condizionato inevitabilmente la gara cambiando il volto della partita, rimane il dubbio sul rigore negato alla Roma nel primo tempo.

PRIMO TEMPO

Inizia molto bene la Lazio che appare più aggressiva rispetto alla Roma che non riesce a ritagliarsi gli spazi giusti per andare al tiro e sembra un po’ ingessata a inizio gara.

Al 13’ e al 19’ Ciro Immobile è artefice di 2 belle azioni gol che lo portano alla conclusione con 2 tiri che per poco non centrano il bersaglio. Lazio sempre più pericolosa e vicina al vantaggio.

La Roma comincia a crescere dopo il quarto d’ora di gioco. Al 25’ i giallorossi provano ad uscire dal torpore e a gestire meglio la manovra offensiva con Nainggolan più centrale: al 26’ Dzeko prova l’imbucata dalla sinistra su punizione, palla fuori.

Al 29’ fallo di Biglia su Peres atterrato in area, il centrocampista viene sanzionato solo con un giallo dal direttore di gara, che rettifica l’iniziale rigore in una punizione su indicazione dell’arbitro di linea. Episodio dubbio, forse il rigore c’era, il fallo era stato commesso in area.

La gara diventa più intensa, la Lazio prova a mantenere il dominio ma la Roma è cresciuta molto in questo finale di primo tempo, si stabilisce un giusto equilibrio tra le avversarie.

Due i minuti di recupero. Tutti negli spogliatoi, la gara si chiude con il pareggio nell’half time.

SECONDO TEMPO

Nessun cambio tra le due formazioni, inizia il secondo tempo.  Roma più aggressiva in questo avvio di ripresa.

Al 52’ graziato Biglia, già ammonito, che fa un brutto intervento su Emerson sotto gli occhi dell’arbitro Banti. Assegnata la punizione alla Roma, Dzeko in posizione pericolosa capta la palla e colpisce di testa, tiro disturbato da Wallace, Marchetti blocca con facilità.

Ammonito Rudiger al 51’.

Al 58’ ancora occasione Roma con Emerson che prova la conclusione sul primo palo, Marchetti blocca in tempo.

Al 61’ Nainggolan dalla sinistra crossa centrale per Dzeko che prova la zuccata in rete, respinta fortunosa in angolo di Marchetti! Roma vicinissima al vantaggio!

al 64′ ROMA IN VANTAGGIO! Strootman in gol!!!  Errore imperdonabile di Wallace che perde palla in area di rigore, Strootman, in vantaggio supera tutto solo Marchetti in uscita e porta in vantaggio i giallorossi.

Parapiglia in campo dopo il vantaggio dei capitolini. Strootman ammonito e Cataldi espulso dalla panchina.

Sembra che il motivo sia da ricondurre ad un lancio di acqua della bottiglietta dell’olandese a Cataldi che lo ha trattenuto con la maglia al suo passaggio dopo il gol.

La Lazio non abbassa la guardia e prova a reagire alla ricerca della rete del pareggio. Ma è la Roma a trovare il gol del raddoppio al 77′ con un bellissimo gol dalla lunga distanza di uno strepitoso Radja Nainggolan! Il belga batte Marchetti che stavolta non è stato proprio attento.

Lazio Roma 0-2

Al 79′ ammonito Parolo. Doppia sostituzione sulla panchina della Lazio, Inzaghi prova a correre ai ripari: fuori Biglia e Basta, dentro Lombardi e Patric.

I ritmi della gara sono molto intensi, i falli si moltiplicano e anche i cartellini gialli: ammonito all’84’ Bruno Peres che viene sostituito da Juan Jesus, e in fase di recupero giallo anche per il neo entrato Lombardi.

4 minuti di recupero, non bastano ai biancocelesti per strappare il gol della bandiera da dedicare alla Curva Nord.

FORMAZIONI

LAZIO: Marchetti; Basta, Wallace, Radu, Lulic; Parolo, Biglia, Milinkovic-Savic; Felipe Anderson, Immobile, Keita

A disp.: Strakosha, Vargic, de Vrij, Hoedt, Bastos, Patric, Lukaku, Cataldi, Murgia, Kishna, Djordjevic, Lombardi

All. Inzaghi.

ROMA: Szczesny; Manolas, Fazio, Rudiger; Bruno Peres, De Rossi, Strootman, Emerson; Nainngolan, Perotti; Dzeko.

A disp.: Alisson, Labont, Vermaelen, Juan Jesus, Mario Rui, Seck, Gerson, Totti, El Shaarawy, Iturbe.

All. Spalletti

Arbitro: Banti di Livorno

Maria D’Auria copyright-vivicentro

FOTO ViViCentro – Il racconto in scatti di Juve Stabia vs Virtus Francavilla

Pubblichiamo le foto di Juve Stabia vs Virtus Francavilla

Guarda le foto di Juve Stabia vs Virtus Francavilla realizzate dai nostri fotografi che ci raccontano così la gara della Juve Stabia con i ragazzi di Mister Antonio Calabro allo stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia.

Dopo la gara a metà di Matera, la Juve Stabia tenta di riprendere la sua marcia in casa contro la Virtus Francavilla dell’ex De Angelis. In vista del turno infrasettimanale di martedì, tanto turn over nelle scelte di Fontana.

Oltre alle azioni del match abbiamo fotografato il pubblico sugli spalti, cerca la tua foto e richiedici l’originale per e-mail:redazione.sportiva@vivicentro.it

Per vedere tutte le foto CLICCA QUI

Juve Stabia 4 – 3 – 3: Russo, Cancellotti, Capodaglio, Atanasov, Kanoute, Marotta, Camigliano, Liotti, Salvi, Izzillo, Ripa. A disposizione di Mister Fontana: Bacci, Zibert, Del Sante, Sandomenico, Morero, Petricciuolo, Esposito, Mastalli, Rosafio, Montalto.

Virtus Francavilla 3 – 5 – 2: Casadei, De Toma, Vertugno, Pastore, Nzola, Galdean, De Angelis, Pino, Albertini, Prezioso, Abruzzese. A disposizione di Mister Calabro: Albertazzi, Costa, Gallu’, Biason, Tundo, Salatino, Turi, Alessandro,Finazzi, Abate.

Ammoniti: Salvi (JS), Abruzzese (VF), Prezioso (VF), Pino (VF), Kanoute (JS), Russo (JS),

Spettatori: 1464

Minuto 11: Episodio molto dubbio nell’area dei pugliesi: Cancellotti vistosamente spinto chiede il rigore ma l’arbitro sorvola.

Minuto 21: Gran conclusione di Izzillo dai trenta metri e gran parata di Casadei.

Minuto 42: CALCIO DI RIGORE PER LA JUVE STABIA! Salvi atterrato in area porta sul dischetto Ripa, che però si fa ipnotizzare da Casadei.

Minuto 2 del s.t.: Francavilla pericolosissima in contropiede con Albertini che, lanciato verso la porta di Russo, prende il palo.

Minuto 33 del s.t.: GOOOOOOOLLLLLL JUVE STABIA!!!!Ancora Mastalli in stile rete alla Casertana! Destro dai 25 metri che si infila alle spalle di Casadei. 1 – 0 Vespe.

Dopo gli ultimi 10 minuti di sofferenza, le Vespe portano a casa una vittoria non bella ma fondamentale in chiave classifica. Juve Stabia batte Virtus Francavilla 1 – 0.

 

Referendum e la psicosi delle matite cancellabili (Mauro Lo Piano)

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Referendum, è psicosi matite cancellabili. Il Viminale: “Indelebili sulle schede”

Da piu’ parti d’Italia ci e’ stato segnalato che le matite fornite dal Ministero degli Interni non siano indelebili. Ci sarebbe chi ha provato a cancellare il proprio voto con una gomma e che poi ha dichiarato di essere riuscito nell’inpresa.

Se cosi’ fosse, chiunque potrebbe apporre sulla nostra scheda elettorale un voto di preferenza non voluto, se le segnalazioni corrispondessero al vero, ll Referendum sarebbe da invalidare ma il Viminale dichiara e coferma: “Indelebili sulle schede”
Considerando la situazione al momento, e fino a che non ci saranno verifiche reali, – il che potrà accadere solo a chiusura dei seggi – solo domani potremo riprendere a trattare l’argomento e lo faremo con tutti i particolari del caso.

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Eccelllenza-Il Procida delle sette meraviglie,asfaltato l’Hermes Casagiove

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PROCIDA – La squadra dell’isola della Graziella dilaga con un netto 7-0,ai danni dell’Hermes Casagiove. Una formazione composta da un gruppo di ragazzi della juniores. La squadra casertana dopo due anni consecutivi di vittorie,questa volta non riesce a portare a casa punti preziosi dallo stadio “Mario Spinetti”. La squadra del patron Muro,dopo il cambio tecnico in panchina,sostituendo Cibelli con l’ex Ischia,Bruno Mandragora,in settimana hanno lasciato la squadra ben cinque calciatori. L’obiettivo della società è puntare ai play-off, non a caso infatti in settimana sono arrivati in primi due acquisti: Fabio Sperandeo ed Enea Coppola,che hanno esordito quest’oggi con un gol. Gli ospiti si presentano in campo con la bellezza di nove under con appena due over. La sintesi.. Il punteggio si sblocca al 4′, quando Coppola batte il portiere ospite con un gran tiro di destro dal limite dell’area di rigore. Al 9′ è invece Fabrizio Muro a servire il raddoppio, con un preciso diagonale di sinistro su cross di Dodò. L’esterno procidano si ripete poco dopo, deviando col sinistro un cross di Chiaro dalla destra. Al 15′ Sperandeo serve Roghi, che col sinistro batte De Rosa per il 4-0. Al 21′ c’è gloria anche per l’altro nuovo arrivato, Fabio Sperandeo, che segna il gol più bello della giornata: stop di petto e girata al volo con il sinistro, nulla da fare per De Rosa. Al 39′ segna anche Dodò, con un diagonale di destro in corsa che viene anche deviato da un difensore. Nella ripresa va in gol il nuovo entrato Milone, che trasforma un calcio di rigore per il definitivo 7-0. I biancorossi festeggiano la vittoria ed ora attendono il Casalnuovo, sabato prossimo sempre allo Spinetti.

Di Simone Vicidomini

ISOLA DI PROCIDA 7 – 0 HERMES CASAGIOVE

ISOLA DI PROCIDA: Lamarra, Chiaro, Del Prete, Rinaldi (46’ Annunziata), Micallo (42’ De Giorgi), Signore, Muro, Coppola, Sperandeo (46’ Milone), Roghi, Dodò. (In panchina Bardet, Mottola, Veneziano, Piro) Allenatore: Bruno Mandragora

HERMES CASAGIOVE: De Rosa, Cervo, Tahiri, Aletto (46’ Angelino), Migliore, Blandolino, Cutolo, Desiato, Taranto (76’ Savinelli), Gallo, Spisso (46’ Iodice). (In panchina: Maiello, Credentino, Tartaglione) Allenatori: Filippo De Lucia – Luigi Esposito

RETI: 4’ Coppola, 9’ Muro, 14’ Muro, 15’ Roghi, 21’ Sperandeo, 39’ Dos Santos, 62’ Milone su rig.

ARBITRO: David Guida della sezione di Torre Annunziata (assistenti: Cristiano Pelosi e Luigi Gargiulo di Ercolano)

NOTE: calci d’angolo 3-1 per l’Hermes Casagiove. Durata pt 46’, durata st 45’. Spettatori 200 circa.

De Laurentiis: “Vendo il Napoli? No agli investimenti cinesi”

Ritorna a parlare Aurelio De Laurentiis

Il Napoli resterà in mano ad Aurelio De Laurentiis: no ad investitori stranieri. In occasione di un evento organizzato a palazzo Reale dalla Lilt, il presidente azzurro, ha dichiarato: “Investimenti cinesi? Assolutamente no, la banda degni stupidi regna sovrana, soprattutto in Italia. Il tifoso è tifoso, e poi credo che ci sia una distinzione tra chi viene allo stadio ed è esigente perché costa. E’ giusto che lo siano, e che chiedano sempre di più. Ma si ricordino anche dei quattro milioni e mezzo di tifosi che mi mostrano grande solidarietà.”

Napoli, uniti di segna: più di 10 giocatori in gol quest’anno, ad uno in meno dalla scorsa stagione

Il Napoli sa segnare anche senza bomber, la Gazzetta dello Sport scrive

Giocare insieme per vincere: Il Napoli sta provando a farlo per non rimpiangere l’assenza di un vero 9 e 99, prima con l’addio di Gonzalo Higuain, poi con l’infortunio di Milik. Gli azzurri, rispetto all’anno scorso, hanno segnato un gol in meno, 27, anziché 28. Interessante sottolineare come le attuali reti siano distribuite a 10 giocatori della rosa azzurra, mentre degli scorsi 28 gol, 14 erano ad opera di Gonzalo Higuain. Alla lunga lista dei marcatori azzurri si è aggiunto anche Zielinski, oltre ai vari Koulibaly, Chiriches e Maksimovic.

Napoli-Pavoletti, si attende il rientro dell’attaccante: c’è il sì di Preziosi

Napoli-Pavoletti, TuttoSport scrive

Il Napoli aspetta il rientro dall’infortunio di Pavoletti per chiudere l’affare. Secondo Tuttosport, già ci sarebbe l’accordo sia con il Genoa che con il procuratore dell’attaccante, Branchini. A gennaio, dunque, potrebbe arrivare proprio il centravanti ex Juve Stabia, che avrebbe superato la concorrenza di Simone Zaza, ora al West Ham.

Pjanic, la stoccata: “Higuain non segna? Gonzalo ne ha fatti 36 e non ha vinto nulla, vuole i trofei non i record”

Pjanic, la stoccata: “Higuain non segna? Gonzalo ne ha fatti 36 e non ha vinto nulla, vuole i trofei non i record”

Ai microfoni di Sky Sport, Pjanic, centrocampista della Juventus, al termine di Juventus-Atalanta, ha dichiarato: “La Roma è una grandissima squadra con un grandissimo allenatore e ci daranno filo da torcere. Ma qui c’è il dna vincente, sappiamo gestire le pressioni. Nessuno parla mai a caso. Higuain ha fatto 36 gol ma non ha vinto nulla, lui vuole solo vincere e presto arriveranno anche tanti gol. È sereno, chiaro che vuole il gol, ma è molto sereno perché vuole vincere. Vuole trofei, non record”.

Referendum: Sì o No? E’ il giorno della verità

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La crisi italiana aggiunge una sorta di disfacimento all’analoga crisi europea. Il peggio si aggiunge al peggio 

L’articolo di Mario Calabresi e quello di Stefano Folli usciti su questo giornale inquadrano perfettamente la crisi che l’Italia sta attraversando, una crisi epocale che ha colpito perfino l’America con la vittoria di Donald Trump e che colpisce in modo particolare l’Europa (e l’Italia), un continente che stenta terribilmente a unificarsi, anzi sta disgregando il poco che aveva creato, ogni giorno di più.

La crisi italiana aggiunge una sorta di disfacimento all’analoga crisi europea, il peggio si aggiunge al peggio. Il tutto è esploso con questo referendum che abbiamo tra i piedi.

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Mi permetto di ricordare il calendario: è sabato il giorno in cui sto scrivendo e i miei 25 lettori mi leggeranno domani mentre stanno votando o hanno già votato. Ovviamente né io né i miei lettori conosciamo i due elementi che connotano il referendum: l’affollamento ai seggi e l’esito dello scontro tra il Sì e il No. L’affluenza è importante quasi quanto l’esito, quindi se andranno alle urne in pochi, per esempio un 30 per cento degli aventi diritto al voto, l’esito sarà scarsamente influente. Personalmente non ritengo che andranno in pochi, ma non credo neppure che saranno moltissimi. Vedremo nella notte di domenica (oggi per voi che leggete) e all’alba di lunedì. Nel frattempo possiamo analizzare alcuni aspetti che caratterizzano i votanti delle due parti. Attenzione: quando si vota per il Parlamento il popolo dei votanti dà la delega a rappresentarlo ai deputati e senatori (fin quando il Senato esisterà). Quindi si votano i partiti e i movimenti, i programmi da essi presentati e anche le ideologie che ne costituiscono la base culturale, gli ideali, i valori.

Il voto referendario ha una natura del tutto diversa: i cittadini sono chiamati a rispondere a un quesito che è stato posto da un numero consistente di altri cittadini. La risposta a un quesito, il Sì o il No, decide. Cioè nel caso referendario il popolo è direttamente sovrano, senza delegare ad altri la propria sovranità.

Il quesito che oggi stiamo votando si riassume nell’abolizione del bicameralismo perfetto e quindi nell’instaurazione di un regime monocamerale. Una sola Camera decide, l’altra, cioè il Senato, esiste ancora ma con compiti del tutto diversi e comunque secondari.

Se vogliamo prenderci la briga di vedere com’è la situazione nel Paese dove è nata storicamente la democrazia e cioè l’Inghilterra, vediamo che la camera dei Comuni detiene interamente il potere legislativo mentre la camera dei Lord non ha potere alcuno, emette soltanto pareri; è nominata dalla Corona (in teoria) e cioè dal Premier che propone i nomi e il Re o la Regina appongono la loro firma.

Questo è il sistema del Paese che è stato la culla della democrazia, ma è anche lo stato dei fatti in tutti i Paesi importanti d’Europa: in Francia, in Germania, in Spagna, ovunque. In Italia non è stato mai così, sebbene all’Assemblea costituente che chiuse i suoi lavori nel 1947 molti fossero favorevoli a una sola Camera, a cominciare dal Partito comunista. Oggi il tema è stato riproposto da Renzi ed è su questo che i cittadini sono chiamati a rispondere direttamente.

Si può dissentire se il quesito referendario sia stato scritto bene o male (secondo me è scritto male e i nuovi compiti attribuiti al Senato non credo siano quelli giusti) ma comunque il nocciolo è la scelta del monocamerale.

Sono tanti anni che il tema è all’ordine dell’attenzione politica, sono state installate varie commissioni bicamerali, alcune delle quali arrivarono anche a concludere ma all’ultimo momento una delle parti buttò tutto in aria (lo fece Berlusconi quando tutto sembrava concluso). Renzi c’è infine riuscito a farlo, questo merito gli va riconosciuto. Il demerito che l’accompagna e che non riguarda lui soltanto, ma anche le altre parti politiche a cominciare soprattutto dai 5 Stelle, è stato quello di aver trasformato il referendum in un’ordalia pro Renzi o contro di lui. Avete deformato il tema ed avete sbagliato a farlo.

***

I No hanno due motivazioni diverse che in certi casi si sommano tra loro, in altri restano distinte. C’è chi vota No perché ritiene che in tal modo il Paese cambierà e c’è chi vota esclusivamente per rabbia sociale, è disoccupato o rischia di diventarlo o si sente escluso dal successo e ne soffre psicologicamente. Tutti quelli che votano No se ne infischiano che la compagnia in cui si trovano sia ampiamente differenziata: c’è Forza Italia di Berlusconi, c’è la Lega di Salvini, ci sono i 5 Stelle di Grillo e ci sono anche le schegge della sinistra-sinistrese, insieme ad un pizzico di anarchici. Ma i No lucidamente consapevoli hanno motivazioni che non sono ispirate da rabbia sociale. Non gli piace la scrittura della riforma costituzionale ma soprattutto non gli piace l’abolizione del bicameralismo che secondo loro diminuisce pericolosamente il potere legislativo. In aggiunta si ritiene che Renzi abbia una vocazione autoritaria che sarebbe accentuata dal monocameralismo. L’esponente principale di chi vota No in piena coscienza è Gustavo Zagrebelsky e, se gli obiettate che votando No si muove in pessima compagnia, ti risponde che in un referendum la compagnia conta pochissimo e a referendum avvenuto la compagnia, buona o cattiva che fosse, non esiste più. Rimane il risultato ed è quello sul quale si deve lavorare. Lui ci lavora. Con chi? Non lo sa, non ha un partito ma ha un’autorevolezza.

È vero, lo conosco bene e siamo stati buoni amici. Spero che continueremo ad esserlo, ma la speranza (o presunzione) che lavorerà con successo per trarre dall’esito referendario tutte le conseguenze politicamente positive dimostra in lui l’esistenza di un Io alquanto esuberante.

Conosco molto bene che cos’è un Io esuberante perché ce l’ho anch’io, ma ne sono consapevole e tengo il mio Io al guinzaglio; molti non ne sono consapevoli e questo è pericoloso se hanno un ruolo importante da sostenere. Ci sono molti altri casi d’un Io esuberante ma non sto qui per fare ritratti e a parlare dell’Io troppo marcato. Da tre anni in qua dovrei mettere Matteo Renzi in testa a tutti. Del resto i protagonisti della politica hanno tutti, salvo eccezioni, un Io marcato: è un fatto naturale. Il problema è di sapere se lo mettono al servizio del bene comune. Loro sono convinti di impersonare il bene comune. Ecco perché non dovrebbero mai essere soli al comando. Debbono essere leader d’un duetto dirigente, all’interno del quale c’è sempre una libera discussione.

In tutti i regimi politici i pochi guidano i molti e se volete l’esempio più classico pensate al Senato romano, almeno fino a Giulio Cesare, che non a caso fu ucciso in Senato e dal gruppo più repubblicano. Alcuni di loro di Cesare erano amici stretti, Bruto lui lo considerava un figlio. Con Cesare era difficile discutere insieme del bene comune. Questo è il punto. Volete comandare? Dovete avere intorno a voi una classe dirigente (io la chiamo oligarchia) altrimenti precipiterete nella dittatura. L’oligarchia è il contrario della dittatura, l’ho scritto varie volte e ne ho fornito vari esempi storici. Perciò non mi ripeterò.

***

Una personalità politica di rilievo nazionale e internazionale, Romano Prodi, ha annunciato mercoledì scorso che voterà Sì e ce ne ha anche spiegato il perché. Questa discesa in campo di un personaggio che può essere definito una “riserva della Repubblica” ha sicuramente mosso le acque ed ha convinto un numero rilevante di cittadini a votare Sì superando non lievi perplessità. La sua spiegazione è questa: ci sono motivazioni a favore ed altre contro la legge contenuta nel referendum, ma Prodi voterà Sì perché – motivazioni sulla legge a parte – votare Sì significa impedire che il Paese si disgreghi. Si aprirebbe una lunga crisi e affiancherebbe quella europea. Ecco perché il Sì invece del No.

Alcuni, che per mestiere cercano la pagliuzza nel fienile, si sono domandati a che cosa mira Prodi se il Sì avrà la meglio. Pensa forse a candidarsi come successore di Renzi a Palazzo Chigi?

Prodi non pensa affatto a questo. Se vincerà il No tornerà a fare il semplice cittadino perché non ha l’abitudine di discutere con chi ha cavalcato un cavallo diverso. Se vincerà il Sì cercherà con i suoi suggerimenti critici di migliorare gli interventi, le leggi, i programmi in corso e quelli che il prossimo futuro comporterà. In Italia e in Europa. Per quanto riguarda Renzi, Prodi sostiene che non deve in nessun caso dimettersi. Lo so perché siamo molto amici Romano ed io ed abbiamo sempre avuto comuni opinioni, sia quando era presidente dell’Iri sia quando fondò l’Ulivo insieme ad Arturo Parisi e a Walter Veltroni, che combatté quella battaglia creativa e nel governo che ne risultò fu il vicepresidente del Consiglio.

È qui doveroso ricordare che Veltroni, chiusa la stagione prodiana, fu uno dei fondatori del Pd che era nato dall’Ulivo e a lui fu dato il compito di organizzarlo e guidarlo alle imminenti elezioni. Fu lui a chiamarlo partito riformatore e il programma fu da lui delineato al Lingotto di Torino e confermato all’unanimità dalla direzione del partito. Alle elezioni aveva ottenuto il 34 per cento, cifra eguale a quella del Partito comunista quando raggiunse il suo massimo all’epoca di Berlinguer.

A quel partito bisognerebbe tornare con i debiti aggiornamenti soprattutto in chiave europea e Renzi, a mio avviso, può e deve farlo in ogni caso, sia se vincerà sia se perderà il referendum. Così la pensa anche il presidente Mattarella e così dovrebbe pensare anche la dissidenza interna del Pd a cominciare da Bersani. Cuperlo insegna.

Ora aspettiamo i risultati. Una nuova fase si apre. Speriamo che sia appunto una fase di riforme positive e speriamo che l’Italia si dia carico di se stessa e anche dell’Europa, senza la quale non si sopravvive in una società globale dove contano soltanto gli Stati continentali. Gli altri – l’ho scritto più volte – usano scialuppe di salvataggio che spesso affondano nei mari tempestosi.

vivicentro.it/editoriale
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Repubblica/Referendum, votiamo per l’Italia e per l’Europa. E Prodi spiega il suo Sì EUGENIO SCALFARI

EDITORIALE – Juve Stabia, goditi il tuo Acchiappafantasmi gialloblè

La gara contro la Virtus Francavilla ha segnato il ritorno alla vittoria della Juve Stabia; i ragazzi di Fontana hanno centrato una vittoria sofferta, forse la più sofferta della stagione, ma per questo ancora più bella e pesante.
La prodezza del giovane talento Mastalli ha raddrizzato una partita che sembrava stregata, trasformando la giornata in un vero trionfo. In un pomeriggio nuvoloso ed in un Menti desolatamente e, consentitecelo, vergognosamente semivuoto, ieri sembrava quasi di assistere ad una partita della Juve Stabia della scorsa stagione, con l’avversario pronto a colpire ed a far male le Vespe con poche idee.

Che la giornata non fosse per niente quella giusta lo aveva confermato suo malgrado anche Spider Ripa, facendosi respingere il tiro dagli 11 metri da un Casadei superlativo.
Il siluro di Alessandro “Magno”, partito ad ormai poco più di 10 minuti dal termine, ha aggiustato in ogni aspetto una giornata che aveva preso davvero una brutta piega. La rete, bellissima come al solito, del golden boy stabiese non ha solo tagliato le gambe ad un ottimo Francavilla, colorando di gialloblù i punti in palio, ma ha anche dissolto i fantasmi che, dopo l’amaro finale della gara contro il Lecce, ancora aleggiavano al Menti.

Il numero 24 della Juve Stabia con la sua conclusione vincente ha tolto per un attimo la casacca gialloblù, per indossare la tuta che i protagonisti del famoso film “GhostBusters” indossavano per eliminare i fantasmi contro i quali erano chiamati a scontrarsi. La saetta di Mastalli è stata efficace quanto i dispositivi usati dagli Acchiappafantasmi del film per eliminare gli spiriti nemici. Per questo il giovane Mastalli, dopo essersi guadagnato soprannomi “storici” quali “Magno” ed “Il Magnifico”, ieri è diventato l’Acchiappafantasmi gialloblè.
La prodezza di Mastalli ha poi dato conferma definitiva ad un dato importante che da qualche domenica era sotto i nostri occhi: l’efficacia delle Vespe dalla distanza.

Fateci caso, quattro reti sulle ultime cinque della Juve Stabia sono arrivate grazie a conclusioni dalla distanza: Mastalli con la Casertana, Izzillo con il Lecce, Capodaglio nello scampolo di match di Matera e ieri, nuovamente, il talento scuola Milan.
A ben vedere Fontana ha a disposizione una batteria di “arcieri” di assoluto valore: Mastalli, appunto, Izzillo, Capodaglio, senza dimenticare Marotta, Sandomenico e Zibert.
La possibilità di sfruttare le conclusioni dalla distanza è sfuggita forse agli occhi di molti, alla luce del fraseggio e del tiki taka propositivo di matrice sarriana tanto caro a Fontana. Le ultime partite hanno pero dimostrato che quando le difese avversarie sono ben chiuse o, semplicemente, non c’è la giusta lucidità per fraseggiare a tutto campo, le Vespe hanno a disposizione un’arma sorprendente quanto efficace: la soluzione dalla distanza.

Allargando un po’ il nostro sguardo, c’è da constatare che la giornata di ieri, dopo la rete di Mastalli, ha preso definitivamente una piega diversa. Anche i risultati delle dirette avversarie della Juve Stabia non possono che aver fatto piacere alla banda di Fontana. Il Foggia si è infatti fatto bloccare dalla trasferta di Reggio Calabria, dove anche le Vespe hanno perso punti; nel big match di giornata invece il Matera ha strapazzato in trasferta il Lecce con un secco 0 – 3. Adesso la Juve Stabia guida la classifica insieme al Lecce con 32 punti, avanti al Foggia che segue con 31 punti ed il Matera a 29. Pesa però la partita che Matera e Juve Stabia devono proseguire e che potrebbe, in un verso o nell’altro, stravolgere le distanze.
Nell’attesa del recupero, la Juve Stabia deve pensare a sé, con la certezza di poter contare anche su un Acchiappafantasmi.

Raffaele Izzo

Referendum: oggi alle urne per decidere sulla riforma

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E’ arrivato il giorno del referendum costituzionale. Si vota in una sola giornata , oggi, dalle 7 alle 23. I comitati per il Sì e quelli per il No e i partiti sono ancora tenuti al silenzio elettorale, scattato alla mezzanotte di venerdì. 

Poiché è oggetto di consultazione popolare una riforma costituzionale, non è necessario il quorum della metà più uno degli aventi diritto al voto perché l’esito della votazione sia efficace.

referendumSulla scheda gli elettori troveranno il seguente quesito: “Approvate il testo della legge costituzionale concernente ‘Disposizioni per il superamento del bicameralismo paritario, la riduzione del numero dei parlamentari, il contenimento dei costi di funzionamento delle istituzioni, la soppressione del Cnel e la revisione del titolo V della parte II della Costituzione’ approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 88 del 15 aprile 2016?”. Lo scrutinio avrà inizio subito dopo la chiusura della votazione e l’accertamento del numero dei votanti.

LEGGI ANCHE: Referendum: Sì o No? E’ il giorno della verità

Questa sera, Agi seguirà risultati del Referendum in diretta streaming su Agi.it, con il direttore Riccardo Luna e gli ospiti Stefano Andreoli di Spinoza.it, Matteo Flora di TheFool.it e Adrio De Carolis, ad della società di ricerche di mercato Swg.

agi

Dalle Ande al Vesuvio.

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Un tuffo nei colori, nelle atmosfere, tradizioni e culture di un continente immenso e affascinante restando a Forio ma pensando a Napoli e al Vesuvio? Ve lo dona l’Associazione Culturale Radici grazie all’evento Dalle Ande al Vesuvio che si svolgerà Torrione di Forio Giovedì 8 dicembre 2016. Il Duo chitarra e voce dei Maestri Enzo Martino e Giovanni Di Lustro si esibirà, infatti, nell’atteso concerto che apre il programma natalizio nell’antica torre anti saracena.

Siete tutti invitati.
Siete tutti invitati.

Una rassegna dei più affermati autori e cantanti latino americani classici, i pionieri di quel fermento artistico tanto affine alla canzone d’ èlite napoletana, che il M° Enzo Martino ha da sempre coltivato nel suo vasto repertorio, sarà il biglietto d’ingresso per un Natale che si spera sia portatore di pace e benessere. I graditi ospiti e gli isolani potranno applaudire calorosamente l’affiatato sodalizio canoro che, accompagnato dalla chitarra classica, porterà alla ribalta note e brani di famosi artisti del vasto continente latino. Le canzoni andine e messicane sono legate da un fil rouge alla canzone classica napoletana che esploderà, come un Vesuvio, nella seconda parte del concerto.

Il duo chitarra e voce Enzo Martino e Giovanni Di Lustro per Vive la France
Il duo chitarra e voce Enzo Martino e Giovanni Di Lustro per Vive la France

I testi, scritti da autori del calibro di J. A. Jimenèz; P.A. Fernandez; Dyno Ramos; A. Cabral – E. Dizeo; P. Junco, C. Gardel; P. Infante, per la sezione spagnola e da Pisano – Alfieri; A. Vian; E. A. Mario; M. Galdieri – A. Barberis; R. Viviani; A. De Curtis, e G. Lama – F. Fiore per il segmento napoletano rappresentano la punta di diamante del vastissimo repertori del M° Enzo Martino che scalfirà il cuore degli astanti.

L’Associazione Culturale Radici augurando ai partecipanti una piacevole serata, fa presente che queste ever green non sono semplice nostalgia verso il passato, ma che, come tutta la grande arte, queste canzoni che racchiudono un’intensa e toccante poesia, suscitano profonde emozioni, sfidano il tempo e saranno di Vostro gradimento.

Non mancate al concerto perché il noto artista v’incanterà e potrete vivere una serata magica e indimenticabile.

Enzo De Martino

Nasce a Castellammare di Stabia il 29 1 1938. Durante la seconda guerra mondiale perde entrambi i genitori e in seguito è affidato a un orfanotrofio, dove farà le prime esperienze musicali con la banda dell’istituto come primo clarinetto in SIb. Uscito dall’orfanotrofio a quattordici anni, inizia lo studio della chitarra classica come autodidatta. Per sopravvivere suona e canta nei locali più in voga della Capri degli anni 50’ e 60’ incontrando i grandi personaggi dell’epoca come Onassis, Maria Callas, L. Taylor, Sofia Loren, B. Bardot e tanti altri ancora. Nel 1966 gli è proposto di fare una tournée in Giappone per sei mesi ma vi rimarrà per cinque anni apparendo nelle televisioni nipponiche con grande successo. Nel 1971 torna all’ombra del Vesuvio e poi sbarca a Forio con la moglie Hiroko, dalla quali ha avuto due figlie: Cecilia ed Elisa. Enzo De Martino è sempre stato uno studioso appassionato della canzone napoletana ed ha eseguito varie ricerche su S. Di Giacomo e R. Viviani. Nel 1978 incide, per la B.B.B. Ricordi, il primo L.P. e ne segue un secondo nel 1979. Iniziano poi i concerti in parecchie località campane come: Capri, Forio, Lacco Ameno, Castellammare Di Stabia e altre, con grandi chitarristi quali Mario Ganci, G.M. Fontanella e il mandolinista R. Esposito. Nel 2006 inizia la collaborazione con il chitarrista Giovanni Di Lustro che tuttora perdura.

Spettatori al concerto Di Enzo Martino maggio 2016
Spettatori al concerto Di Enzo Martino maggio 2016

Giovanni Di Lustro

Nasce a Forio nel 1962 inizia a studiare la tromba all’età di dieci anni presso la banda musicale di Forio. Alcuni anni dopo, inizia le prime esperienze in ambito di genere moderno quali rock e pop proponendosi anche con la chitarra, strumento al quale si dedicherà poi in modo prioritario. Dopo i venti anni la musica per lui diventa una professione in e la sua collaborazione è molto richiesta da altri musicisti locali tra cui il gruppo dei Bagaria. Pur in piena attività musicale si iscrive nel 1989 alla scuola ANDJ (associazione nazionale diffusione jazz) dove approfondisce particolarmente lo studio dell’armonio e della tecnica d’improvvisazione. Con l’incontro con Enzo Martino nel 2006 si avvicina allo stile della chitarra classica e in particolare alla ricerca del repertorio antico napoletano a parte altre escursioni nella canzone francese d’autore e in quella spagnola e sudamericana.

Auguri dal Torrione di Forio
Auguri dal Torrione di Forio

Ingresso libero. E’ gradito un contributo volontario.

Altre notizie saranno sul sito www.iltorrioneforio.it

Luigi Castaldi

 

Serie A femminile: Chieti – Luserna 3 – 0. Per le neroverdi un’ importante vittoria in chiave salvezza

Un Chieti travolgente, batte con il perentorio punteggio di 3 – 0 le ragazze del Luserna, dopo un match disputato su ottimi livelli dalla formazione di Lello Di Camillo, il quale può gioire per un successo importantissimo in chiave salvezza. Ora le ragazze teatina hanno 4 punti di vantaggio sulle rivali piemontesi, e possono giocarsi le ultime tre gare che rimangano alla fine del girone di andata (Mozzanica, San Zaccaria Ravenna e Jesi ndc) con scioltezza, puntando con tranquillità ad incamerare altri importanti punti importanti per il raggiungimento della prima storica salvezza alla prima apparizione nel massimo campionato.

Al 6’ l’austriaca Innerhuber scalda con un tiro le mani del portiere piemontese. Al 18’ timido tentativo del Luserna, ma G. Di Camilla sventa le velleità di Pinna. Il Chieti è sempre più padrone del campo, ed al 21’ passa meritatamente in vantaggio sugli sviluppi di un corner calciato da G. Di Camillo: micidiale il terzo tempo della Di Bari che porta in vantaggio le sue compagne. La reazione del Luserna è piuttosto velleitaria e poco incisiva. Solo una punizione molto ben respinta dal portiere Vicenzi, calciata da Favole, fa correre un brivido alle neroverdi. Il primo tempo si chiude con il Chieti in vanataggio per 1 – 0.

Nella seconda frazione il leit-motiv non cambia, dal momento che è sempre la formazione abruzzese a fare la gara, con le ospiti che accusano anche un calo fisico. Al 56’ Marinelli viene atterrata in area: per l’arbitro è calcio di rigore. Dal dischetto Innerhuber trasforma il 2 – 0 targato Chieti. La formazione di casa gioca in surplace, e nei minuti di recupero la Marinelli cala il tris, con un’azione personale e insisista, cominciata sulla fascia sinistra, e conclusa con un uno splendido shot in area. All’Angelini è festa. La gara finisce con il punteggio di Chieti – Luserna 3 – 0. Le neroverdi conquistano un altro tassello importanteper la loro salvezza.

CHRISTIAN BARISANI

 

Segui la diretta radio – Under 15, Juve Stabia-Fidelis Andria: i convocati di Belmonte

Segui la diretta radio – Under 15, Juve Stabia-Fidelis Andria: i convocati di Belmonte

Torna al Menti la Juve Stabia, categoria Under 15. Si affronterà la Fidelis Andria, gara che potrete ascoltare in diretta sulle frequenze di ViviRadioWeb a partire dalle ore 12:45.

Questi i convocati di mister Alfonso Belmonte:

Iovine, Esposito, Annibale, Zaccariello, De Blasio, Liccardo, Guerra, Boccia, Arzaniello, Selvaggio, Gaudino, Grimaldi, Pulcino, Costanzo, Cautero, Sagliano, Guarracino, Fusco, Pascale, Guastella, Masotta

Come sempre potrete ascoltarla in diretta radiofonica a questo indirizzo:

Cliccando questo link https://www.vivicentro.it/viviradioweb/

dalle 20:15 e in differita due ore dopo la fine della trasmissione a questo indirizzo https://www.spreaker.com/show/vivi_radio

a cura di Ciro Novellino

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Segui la diretta radio – Under 17, Juve Stabia-Fidelis Andria: i convocati di Di Somma

Segui la diretta radio – Under 17, Juve Stabia-Fidelis Andria: i convocati di Di Somma

Torna al Menti la Juve Stabia, categoria Under 17. Si affronterà la Fidelis Andria, gara che potrete ascoltare in diretta sulle frequenze di ViviRadioWeb a partire dalle ore 14:45.

Questi i convocati di mister Nunzio Di Somma:

Menzione, Pezzella, Maiorino, Ranieri A., Casella, Persico, Sannino, Diomaiuta, Follo, Imperato, Masi, Fibiano, Stallone, Ceparano, Cucca,  Andelora, Esposito, Capasso, Bozzaotre, De Luca, Del Prete

Come sempre potrete ascoltarla in diretta radiofonica a questo indirizzo:

Cliccando questo link https://www.vivicentro.it/viviradioweb/

dalle 20:15 e in differita due ore dopo la fine della trasmissione a questo indirizzo https://www.spreaker.com/show/vivi_radio

a cura di Ciro Novellino

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L’Angolo di Samuelmania – Che partita, che centrocampo…che Hamsik!

Questo il pensiero di Samuelmania

Napoli-Inter, una partita che i tifosi del Napoli non si sarebbero mai aspettato dopo le ultime gare. Il Napoli posso dire che ha disputato la partita più bella di tutto il campionato. Complimenti a tutta la squadra, soprattutto ai motori del centrocampo Zelinski e Diawara veramente strepitosi. Abbiamo festeggiato i 104 goal di Marek Hamsik e un gran goal di Lorenzo Insigne. Mi fa piacere per lui perché non ha mai mollato anche nei momenti difficili. Da sottolineare un grande Pepe Reina con bellissime parate. Adesso c’è il Benfica, stiamo vicini alla squadra: facciamo sentire il nostro calore. Forza Napoli!

a cura di Samuele Esposito

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Il Podio Gialloblù di Juve Stabia – Virtus Francavilla 1 – 0

Una prodezza di Alessandro Mastalli regala alla Juve Stabia la vittoria contro un’ottima Virtus Francavilla. Al Menti finisce 1 – 0 per le Vespe.

PODIO

Medaglia d’oro: di prepotenza ad Alessandro Mastalli. Il golden boy gialloblù risolve una partita complicata per la Juve Stabia tirando fuori l’ormai solito coniglio dal cilindro. In una giornata in cui Fontana sperava di farlo riposare in vista della gara di martedì, il gioiellino ex Milan dimostra ancora una volta di che pasta è fatto, entrando con la giusta cattiveria in un match molto fisico e poco tecnico. Paradossalmente l’emblema della partita del numero 24 gialloblù non è la rete che rompe il sortilegio pugliese, ma la caparbietà con cui il centrocampista va sradicare il pallone dai piedi di Nzola, un ragazzone che sfiora il metro e 90. Se a questi gesti ci aggiungiamo il destro fulmineo con cui Mastalli trafigge Casadei, la partita del giovane centrocampista non può che rasentare la perfezione. Bravo anche Mister Fontana, coraggioso nel fidarsi ad occhi chiusi di questo ragazzo già dalla prima gara di campionato.

Medaglia d’argento: a Tommaso Cancellotti, imprendibile, soprattutto nel primo tempo. Partita di assoluta grinta ed intensità quella del numero 2 delle Vespe che va al cross a ripetizione. Proprio uno dei suoi caratteristici slalom porta il terzino in area di rigore e ad un rigore abbastanza netto non visto dalla terna arbitrale. Ancora, Cancellotti salta costantemente gli avversari sulla sua fascia di competenza, costringendoli spesso a falli da cartellino giallo, ma non per il direttore di gara. Alla presenza in fase di spinta Cancellotti aggiunge il solito lavoro sporco in quella difensiva, dove aiuta Atanasov e Camigliano a tenere a bada i pericolosi Nzola e De Angelis.

Medaglia di bronzo: a Danilo Russo, una sicurezza come sempre. L’estremo difensore della Juve Stabia è sempre più uno di quei calciatori su cui puntare ad occhi chiusi: sulle grandi prestazioni di Russo si può sempre mettere la mano (ops, il guantone) sul fuoco. Il portiere è sempre puntuale quando la palla arriva dalle sue parti, sia che si tratti di un’uscita su calcio d’angolo, sia che debba disimpegnarsi in versione libero. Proprio Russo è decisivo in almeno due occasioni con le sue uscite spericolate sulle sgroppate dello scatenato Nzola. Russo mette il puto esclamativo sulla sua prestazione, e vincendo il duello personale con l’attaccante francese, respingendo la conclusione ancora di Nzola arrivata da posizione favorevolissima. Portiere di altra categoria.

CONTROPODIO

Medaglia d’oro: a qualche svarione difensivo di troppo dei gialloblù. Nonostante Atanasov sia stato al solito un guerriero ed il giovane Camigliano non abbia demeritato al suo esordio dal primo minuto, la difesa della Juve Stabia è andata a volte in difficoltà sui movimenti di reparto, facendosi infilare dagli attaccanti della Virtus Francavilla. Se Nzola fosse stato anche solo leggermente meno avventato sotto porta e se la conclusione di Albertini non avesse centrato il palo, probabilmente il risultato finale sarebbe stato diverso. Il paradosso è che le Vespe hanno concesso molte più occasione al Francavilla, vincendo la gara, che al Lecce, che ha invece capitalizzato al massimo le uniche tre palle gol avute. Forse a giocare un brutto scherzo ai centrali di Fontana è stata la confidenza ancora non eccezionale: non dimentichiamo che si trattava della prima gara giocata insieme da Atanasov e Camigliano.

Medaglia d’argento: all’errore dal dischetto di Spider Ripa. Partita NO per l’attaccante della Juve Stabia, che vede tutte i suoi tentativi avere scarsa fortuna. Ai tiri dal limite dell’area non fa eccezione la conclusione dagli undici metri, neutralizzata dal portiere dei pugliesi. Certo, Spider non è stato fortunato, essendosi trovato di fronte un Casadei in versione Buffon. Siamo certi che il super eroe gialloblù tornerà spesso a sparare le sue ragnatele.

Medaglia di bronzo: ai due esterni di giornata, meno incisivi rispetto al solito. Kanoute e Marotta hanno toccato tanti palloni, ma non sono riusciti a creare quel costante pericolo che spesso deriva dalle loro giocate. Yaye ha provato spesso la serpentina, incappando però in avversari che non si sono fatti pregare a metterla sulla fisicità piuttosto che sulla velocità. Marotta è invece spesso andato al cross, ma con meno precisione del solito, forse perché portato molte volte sul destro, piede non preferito dal numero 10 delle Vespe.

Raffaele Izzo

Allievi regionali – Arenaccia-Juve Stabia 0-1: il tabellino del match, super Pistola!

Arenaccia-Juve Stabia 0-1: il tabellino del match, super Pistola!

Ancora una vittoria per gli Under 16, allievi rgionali, allenati da mister Macone. Risultato di 1-0 in trasferta sul campo dell’Arenaccia. In gol, manco a dirlo, bomber Dario Pistola: 10 gol in 10 partite e striscia positiva che prosegue.

Così in campo:

ARENACCIA – De Liguori, Esposito, Frezza, Fusco, Tufano, Santaniello, Russo, Fucito, Esposito, Di Costanzo. A disp. Maisto, Crisci, Del Gaudio, Esposito, Di Michele, Di Lorenzo. All. Barra

JUVE STABIA – Todisco, Izzo, Spavone, Marrone, Daniele, Gargiulo, Capasso, Ruocco, Pistola, Scalera, Fontanella. A disp. Iovine, Di Maio, Cantore, Guadagno, Vilardi, Arno, Del Prete. All. Macone

a cura di Ciro Novellino

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Eccellenza- Barano vittoria al 91′ firmata da Monti,Sogliuzzo ancora decisivo

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Il Barano ritorna alla vittoria,dopo il ko in trasferta contro il Pimonte. I bianconeri  vincono 2-1 al “don Luigi Di Iorio” contro la Mariglianese in uno scontro diretto valido per la salvezza. La squadra di mister Monti trova il vantaggio al 10′ del secondo tempo, con Savio. Gli ospiti trovano il gol del pareggio al 39′ con Falco F. Nell’ultimo minuto di recupero,Sogliuzzo batte un calcio di punizione al bacio per il colpo di testa di Billoncino Monti che manda in delirio i tifosi presenti sugli spalti. Una vittoria fondamentale ai fini della salvezza,contro una diretta avversaria. La Mariglianese dopo due vittorie consecutive prima con il Procida e poi con il Mondragone interrompe la sua striscia di risultati consecutivi.

LE FORMAZIONI. Solito undici titolare per mister “Billone” Monti nel suo 4-2-3-1 con Sirabella, De Simone, Monti e Accurso davanti a Palmiero; davanti alla difesa il duo Esposito – Ferrari con Farina e Cantelli alle spalle di Sogliuzzo; Savio unica punta. Mister Papa della Mariglianese risponde con il più classico dei 4-3-3: Lo Sapio, De Bellis, Saverese e Falco F. davanti al portiere Iaccarino; a centrocampo Siciliano (l’ex di turno)insieme a Rea e Romano A.; nel tridente offensivo Matrisciano e Sacco sugli esterni con Romano G. punta centrale.

LA PARTITA – Una prima frazione di gioco con ritmi bassi,e pochissime palle gol create da entrambe le squadre,frutto anche di come hanno preparato la partita i due tecnici. Il risultato è che le due compagini si annullano a vicenda e nella prima frazione gli ospiti provano ad impensierire Palmiero solo con qualche tiro dalla distanza ad opera di Romano e Falco. Il Barano si fa vedere per la prima volta nell’area avversaria al 35′: Farina vince due contrasti, crossa in mezzo per Savio che fa da sponda a Ferrari, il tiro del capitano (deviato) termina di pochissimo alto sulla traversa.E’ l’unica vera palla gol da segnalare del Barano. La prima frazione di gioco termina sul risultato di 0-0. Nella ripresa il copione sembra lo stesso della prima frazione, ma prova subito a farsi vedere la Mariglianese con Romano G. che dribbla tre avversari ed entra in area,ma Accurso salva tutto spazzando via. Al 10′ si sblocca il punteggio:Ferrari recupera il pallone a centrocampo e lancia in contropiede Mario Sogliuzzo, sulla fascia sinistra il fantasista del Barano e bravo a vedere con la coda dell’occhio l’arrivo di Savio, per il tap-in vincente ed 1-0 per il Barano. La Mariglianese prova a rispondere dopo due minuti con un diagonale innocuo di Sacco. Il Barano prova a difendersi chiudendo tutti gli spazi,ma i ragazzi di mister Papa alzano il baricentro nella speranza di trovare gli spazi giusti. Al 39′ arriva il gol del pareggio,su l’unico errrore difensivo della difesa bianconera: il capitano Falco. F è bravo ad approfittare di un rimpallo nel cuore dell’area e batte Palmiero,1-1.  Quando la gara sembrava ormai destinata a terminare sull’1-1, gli aquilotti trovano il vantaggio: calcio di punizione dai 30 metri battuto da Sogliuzzo, tocco al bacio per l’inserimento con il gontagoccie di Billoncino Monti,che stacca di testa e palla in rete; esplode l’intero stadio don “Luigi Di Iorio”. L’arbitro fischia la fine del match, il Barano vince per 2-1, una partita importantissima ai fini per la salvezza diretta. Nonostante la vittoria,la società dovrà intervenire sul mercato per puntellare una rosa molto cortissima, con appena unidici effettivi titolari e inamovibili. Nel prossimo turno, gli aquilotti saranno chiamati ad un match complicato con la capolista San Giorgio (in trasferta).

Di Simone Vicidomini

BARANO 2

MARIGLIANESE 1

BARANO: Palmiero, Sirabella, Accurso, Ferrari, Monti, De Simone, Farina, Esposito, Savio, Sogliuzzo, Cantelli (In panchina: D’Errico, Conte, Romano, Trani, Prestopino, Lombardi) All. Monti

MARIGLIANESE: Iaccarino, Lo Sapio, Falco, Siciliano, De Bellis, Savarese, Sacco, Rea, Romano G., Romano A., Matrsiciano. (In panchina: Menna, Madonna, Ambrosino, Falco G., De Stefano, Valletta, Piccolo) All. Papa

ARBITRO: Cardella di Torre del Greco (Ass. Izzo di Torre del Greco e Leonetti di Frattamaggiore)

RETI: 55′ Savio, 84′ Falco G., 91′ Monti

NOTE: Calci d’angolo 5-3. Ammoniti Ferrari, Sogliuzzo (B9; Rea, Romano A. (M). 2′ di recupero nel s.t. SPETTATORI: 150 circa