La società cagliaritana ha commentato così la sconfitta subita contro il Napoli tramite il proprio sito ufficiale:
“Non riesce al Cagliari l’impresa di fare risultato contro il Napoli. E’ finita anche con un punteggio vistoso, 5-0 per i partenopei. Il risultato è eloquente e bisogna riconoscere la superiorità degli avversari, autori di una grande prova. Una squadra che gioca in Champions League e che ha passato il turno della massima competizione europea da prima classificata nel girone eliminatorio, reduce da un autoritario successo sul campo di una formazione titolata come il Benfica. Napoli forte, sia sul piano del collettivo che dei singoli, con un possesso e una circolazione palla ammirevole. Irresistibile Mertens, che ha siglato una tripletta.
Per il Cagliari non c’è stato nulla da fare. I rossoblù hanno provato ad opporsi, con un atteggiamento più accorto rispetto ad altre occasioni, tenendo il baricentro più arretrato, aspettando gli avversari piuttosto che cercare di prenderli alti. Le ripartenze e le verticalizzazioni non sono scattate, perché il Napoli non si è mai fatto trovare scoperto come si sperava. Allo stesso tempo, i rossoblù non sono riusciti a fare scattare il pressing a metà campo. Il Napoli ha potuto mostrare la sua nota qualità di palleggio e ha affondato con la classe de suoi interpreti offensivi.
Primo gol al 34’ con Mertens, che riceve palla al limite, si gira e con un gran destro indovina l’angolo. Raddoppio al 44’: cross di Callejon, testa di Insigne, Storari devia sulla traversa, Hamsik ribadisce in gol dall’interno dell’area. Il terzo gol è di Zielinski con una bordata da lontano, imparabile per Storari. Una doppietta di Mertens, al 70’ e al 72’, fissano il risultato sul 5-0.
Una sconfitta pesante, che fa male, ma non bisogna scordare che la salvezza il Cagliari non se la deve conquistare in partite di questo tipo, contro squadre con alte ambizioni. Sabato si va ad Empoli: occorre dimenticare la giornata di oggi e in fretta, concentrandosi sull’impegno con i toscani”.
Paolo Condò, opinionista Sky, ha commentato così la goleada del Napoli contro il Cagliari: “Le statistiche parlano chiaro: gli azzurri, al di là della mancanza di una punta centrale, hanno 4 gol in più rispetto alla scorsa stagione. 34 i gol messi a segno alla sedicesima giornata rispetto ai 30 dell’ anno passato allo stesso punto del campionato. Questo evidenzia che l’ importante è il gioco”.
Rastelli: “Il Napoli è una grande squadra, il divario è stato netto”
Dopo Sarri, parla Rastelli. Ecco quanto dichiarato dal tecnico del Cagliari ai microfoni di Sky: “Credo che fino al gol c’è stata la gara che mi aspettavo. Affrontavamo una grande squadra, abbiamo fatto buon pressing cercando di non far ragionare il Napoli. Nel momento in cui loro hanno trovato il vantaggio la gara si è messa sui loro binari preferiti. Trovando più spazi loro hanno avuto vita facile, dopo la rete del 2-0 a fine primo tempo e quella del 3-0 ad inizio ripresa la gara è finita. Più che nostri demeriti voglio dare grande merito al Napoli che ci ha pressati in ogni zona del campo, ma questo lo sapevamo, indietro ci hanno concesso poco. Il divario oggi si è visto in maniera netta, dispiace perdere così ma bisogna accettare il verdetto del campo. Farias? Avrebbe giocato dal primo minuto se non avesse avuto problemi in settimana. Il sostegno dei nostri tifosi non deve mai mancare, queste sconfitte danno fastidio ma a fine gara con razionalità ti accorgi che abbiamo 20 punti e siamo in una buona zona di classifica per una neopromossa”
Sarri: “Gara difficile sotto tutti i punti di vista. Mertens? Fa la differenza”
Ai microfoni di Sky, è intervenuto il tecnico del Napoli Maurizio Sarri, il quale ha dichiarato: “La gara era difficile, perché venivamo dall’impegno Champions che ti toglie sempre grandi energie fisiche e mentali. Era anche difficile per l’orario, difficile davvero per giocare a calcio e non lo auguro a nessuno. Era difficile anche perché il Cagliari in casa ha fatto sempre bene, invece abbiamo giocato una grande gara, mostrando grande sacrificio anche in fase difensiva. Il lavoro dei nostri attaccanti in fase di non possesso per noi fa la differenza. Ora pensiamo ad arrivare alla stessa maniera alla prossima gara con il Torino, che sta facendo benissimo. Koulibaly? Ha preso una botta al ginocchio, la prima sensazione è che non sia niente di grave, ma per una risposta certa aspettiamo domani. Mertens è un giocatore forte, può fare la differenza da esterno e può far benissimo anche da attaccante centrale. In questo momento, più che del ruolo, parlare della condizione fisica e mentale del giocatore. Spostarlo di dieci metri non cambia”.
Marek Hamsikè intervenuto ai microfoni di Sky Sport al termine di Cagliari-Napoli:
“Traguardo importante per me ma fa più piacere la vittoria di oggi. Più gol rispetto alla scorsa stagione? Vogliamo giocare sempre così facendo tanti gol ma l’ importante e non subirli. Oggi in fase difensiva abbiamo rischiato davvero poco. Sorteggio Champions? Ci sono squadre fortissime da affrontare, non so quale sceglierei. Dopo il 2-0 non abbiamo subito cali di concentrazione.Volevamo chiudere il match a tutti i costi e l’ abbiamo fatto. Mertens? È un giocatore fenomenale dal punto di vista della velocità e la tecnica. Anche con il tridente leggero abbiamo fatto male al Cagliari”.
Al termine di Cagliari-Napoli, la società azzurra rende note, attraverso Twitter, alcune dichiarazioni rilasciate da Maurizio Sarri: “Difficile, dopo Benfica-Napoli, avere un giusto approccio mentale al match: è questa la strada da seguire”
Il solito Pepe Reina: “Complimenti a mio fratello Mertens, e buon ragù a tutti!”
Subito dopo il fischio finale del match, Pepe Reina scherza sui social. Il portiere azzurro, attraverso il suo profilo Facebook, ha fatto i complimenti alla squadra e a Dries Mertens per la tripletta, aggiungendo: “Buon Ragù a tutti!”
SSC Napoli: “Tre vittorie di fila e dieci gol in nove giorni. E’ un Dicembre azzurro!”
Arriva, come ad ogni post partita, il commento della gara disputata degli azzurri dalla società di ADL: “Dieci gol in nove giorni. Il Napoli si prende il Sant’Elia e si gusta il sapore intenso del Dicembre azzurro. Prima 3 gol all’Inter, poi 2 a Lisbona, oggi la “manita” al Cagliari. In tutto fa dieci e lode con il plauso accademico. E sono marchi d’autore. Marek arriva a 105 con l’azzurro sulla pelle e supera Cavani al terzo posto nella classifica dei bomber. Dries c’è, segna la sua prima tripletta ed il quarto sigillo in 5 giorni dopo la perla che ancora brilla nell’orizzonte lusitano. Zielinski infila il secondo gol consecutivo in campionato dopo quello di 9 giorni fa contro l’Inter. Il tutto compone il mosaico della terza vittoria di fila del Napoli tra campionato e Champions. Dieci gol in nove giorni, è la dieta azzurra che culmina nel lunch match sull’isola sarda, nella gelida manita che al Sant’Elia scioglie il vento ed il freddo del Dicembre azzurro”.
Dries Mertens ha parlato ai microfoni di Sky Sport al termine della sfida contro il Cagliari. Ecco quanto evidenziato:
“Bisognava fare una grande partita e l’ abbiamo fatta. Era importante perché di solito dopo la Champions avevamo steccato qualche partita. Crisi superata? Non direi che si possa parlare di crisi, non riuscivamo a concretizzare sotto porta. Cosa che ora non succede”.
Sarri chiama Mertens in panchina e il belga risponde: “Mister, perché mi ha tolto?”
Mertens ne fa tre e Sarri si coccola un atipico bomber. I due si lasciando andare anche ad un simpatico siparietto riportato da Premium Sport. E’ il 75esimo, il tecnico sostituisce Mertens per Giaccherini. L’attaccante belga esce fingendosi arrabbiato per il cambio. Ti ho tolto che ne hai fatti tre, quanti ne volevi fare”, ha domandato stupito il tecnico; “Quattro mister, perché mi hai tolto?”, ha risposto Dries.
Dries Mertens ha parlato ai microfoni di Premium Sport al termine della sfida contro il Cagliari:
“Era importante fare un buon risultato, abbiamo fatto davvero una grande partita. Scudetto? Siamo contenti per la vittoria, dobbiamo guardare alla prossima partita senza guardare alle altre. Sono convinto che questo gruppo è molto forte. Champions? Vogliamo andare avanti anche lì”.
Ancora Marek Hamsik che con il gol messo a segno oggi contro il Cagliari raggiunge quota 105 con la maglia del Napoli. il centrocampista slovacco si porta al terzo posto nella speciale classifica superando un bomber dal calibro di Edinson Cavani fermo a 104. Prossimo obbiettivo Attila Sallustro a 108, in cima alla classifica Diego Armando Maradona con 115 reti.
Cagliari-Napoli(0-5): Mertens trascina il Napoli, al Sant’Elia show azzurro
Nel lunch match di questa giornata, Il Napoli supera con iperbolico 5-0 il Cagliari, a cui non è bastato il sostegno dei tifosi accorsi in massa al Sant’Elia. In gol, per gli azzurri, tre volte Mertens, Marek Hamsik e Zielinski.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha dato l’incarico a Paolo Gentiloni per formare il nuovo ”governo di responsabilità” che dovrà guidare il Paese dopo le dimissioni di Matteo Renzi. Gentiloni, secondo prassi, ha accettato con riserva ma si prevedono tempi stretti per il nuovo esecutivo: la riserva potrebbe essere sciolta già martedì, con giuramento mercoledì in modo che giovedì 15 il neo-premier possa partecipare al Consiglio Europeo a Bruxelles nel pieno dei poteri.
Gentiloni al Colle accetta l’incarico con riserva
Il premier in pectore ha accettato con riserva
«Ringrazio il presidente della Repubblica per l’incarico conferito, lo considero un alto onore e cercherò di svolgere il compito con dignità e responsabilità». Lo ha detto Paolo Gentiloni, al quale il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha conferito l’incarico di formare il nuovo governo. Il ministro degli Esteri dimissionario, che ha accettato (per prassi) con riserva, è arrivato alle 12.15 al Quirinale dove è stato ricevuto per un’ora dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. «Tenendo presente l’urgenza conto di riferire al presidente della Repubblica al più presto possibile» ha dichiarato Gentiloni al termine del colloquio, spiegando di essere «consapevole dell’urgenza di dare all’Italia un governo nella pienezza dei poteri, per rassicurare i cittadini e affrontare con massimo impegno e determinazione le priorità internazionali, economiche, sociali, a iniziare dalla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto».
Dopo aver ricevuto dal Capo dello Stato l’incarico di formare il nuovo governo, il presidente del Consiglio incaricato, Paolo Gentiloni, ha lasciato il Quirinale per recarsi, cosi’ come da protocollo istituzionale, dai presidenti delle Camere. Gentiloni incontrera’ nell’ordine il presidente del Senato, Pietro Grasso, e a seguire la presidente della Camera Laura Boldrini
L’ex titolare della Farnesina ha spiegato che nelle consultazioni è stata registrata «l’indisponibilità delle maggiori forze di opposizioni a condividere un governo di responsabilità». Di qui la necessità «non per scelta, ma per senso di responsabilità» di muoversi «nel quadro del governo e della maggioranza uscente». Gentiloni ha spiegato inoltre che intende «accompagnare e se possibile facilitare il percorso delle forze parlamentari» per definire le nuove regole elettorali.
L’agenda della crisi
Ieri sera si erano concluse le consultazioni di Mattarella sulla crisi con i gruppi parlamentari. Giovedì 15 è in agenda il Consiglio Europeo e Mattarella vuole un governo insediato e con pieni poteri.
Gentiloni dovrebbe sciogliere la riserva e presentare la lista dei ministri entro lunedì. Edovrebbe arrivare a giurare entro mercoledì. Poi ci sarà il passaggio della fiducia. A quel punto la politica potrà pensare alla nuova legge elettorale per poi andare alle urne nella tarda primavera, probabilmente a giugno. In ogni caso la direzione del Pd che dovrà ratificare la scelta è già convocata per lunedì alle 12, ed è questo il primo segnale che la crisi sarà risolta velocemente come ha detto ieri lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Esecutivo con poche new entry
L’intenzione del premier dimissionario e segretario Pd Matteo Renzi è quella di dare il meno possibile idea di discontinuità nel nuovo governo. Almeno un cambio sicuro ci dovrà essere: quello appunto della nomina del successore di Gentiloni alla Farnesina. In pole l’ex segretario degli ex Ds nonché ex sindaco di Torino Piero Fassino. L’alternativa è rappresentata da una soluzione interna: il segretario generale della Farnesina, l’ambasciatrice Elisabetta Belloni. Ma per gli Esteri è in pista anche Carlo Calenda. In molti nel Pd danno per sicura l’uscita dal governo della ministra dell’Istruzione Stefania Giannini. E forse anche l’uscita della ministra della Salute Beatrice Lorenzin. Dovrebbe restare al suo posto, secondo gli ultimi rumors, il ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Quanto alle due ministre che nel governo uscente sono state molto sotto i riflettori, ossia la ministra per le Riforme e per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi e la ministra per la Pubblica istruzione Marianna Madia, il tam tam delle ultime ore andava nella direzione di una riconferma. Anche se le due caselle restano ancora in bilico.
Renzi ha rinsaldato nella giornata di venerdì la maggioranza interna al partito, dopo le fibrillazioni dei giorni precedenti, attraverso una sorta di“patto congressuale” con Dario Franceschini e Andrea Orlando: non ci sarà alcuna candidatura di queste aree del partito contro di lui, ma sia Franceschini sia Orlando potranno, se lo vorranno, presentare liste autonome a sostegno del candidato comune in modo di guadagnare un loro peso specifico nella geografia del partito (la questione sarà decisa in sede di stesura del regolamento congressuale). Così Renzi ha potuto togliere dal tavolo l’ipotesi di un suo reincarico o di un suo rinvio alle Camere. E la delegazione del Pd è salita al Colle ieri sera con una sola vera opzione in tasca, anche se per rispetto del galateo istituzionale a Mattarella non sarebbero stati fatti nomi.
Orlando: Renzi fondamentale, ma serve svolta
E il ministro della Giustizia uscente Andrea Orlando, a “L’intervista di Maria Latella” su Skytg24 ha ribadito il suo appoggio a Renzi segretario Pd, «ancora oggi fondamentale per il partito, portato a risultati importanti». Per Orlando Renzi «ha diritto di provare a dare una svolta, ma la svolta ci deve essere», ha aggiunto. E ha spiegato: «Credo ci sia un problema di reinterpretare il nostro ruolo. Non ci possiamo rassegnare al fatto che in alcuni settori di società il No al referendum sia stato così debordante».
Intanto l’opposizione è già sulle barricate. «Questi ci prendono per il c..o! Noi non ci arrendiamo, daremo battaglia a questa cricca. #votosubito». Così Matteo Salvini, leader della Lega Nord, ha commentato su Twitter l’incarico che verrà dato a Paolo Gentiloni per formare il nuovo governo.
Un’auto blu vuota è arrivata al Quirinale e ne è sceso Gentiloni #votosubito
Di Maio e Di Battista: Italia vuole voto, M5S non starà a guardare
Non fa sconti neppure il M5s. «C’è un Paese che vuole votare. I cittadini non vedono l’ora di cambiare l’Italia con il proprio voto. I partiti in queste ore stanno fabbricando l’ennesimo Governo in provetta per continuare a mantenersi i loro mega stipendi, le loro pensioni e i benefit. Noi stiamo con il popolo italiano. Non con questa banda di voltagabbana. Non staremo a guardare». Così, in un post su facebook, il vice presidente della Camera ed esponente del M5S Luigi Di Maio. Ha rincarato la dose Alessandro Di Battista, che ha indicato in Gentiloni l’«avatar» di Renzi, «l’ennesimo politicante di professione interessato a far perdere ai cittadini la loro sovranità». Di qui il monito: «Saremo, come sempre, pura partecipazione e nonviolenza, ma reagiremo, il popolo italiano non può essere ancora calpestato!».
Renzi su Facebook: torno a casa davvero
Nella tarda serata di ieri Renzi aveva ribadito definitivamente la propria indisponibilità a restare premier dopo la sconfitta nel referendum costituzionale e ha lasciato Palazzo Chigi, riconsegnando le chiavi dell’appartamento riservato al premier, per fare ritorno a casa a Pontassieve.
Renzi passerà, quindi, la domenica in famiglia così come fatto giovedì scorso recandosi nel suo paese alle porte di Firenze per trascorrere la festa dell’Immacolata e quindi far rientro a Palazzo Chigi. Dove tornerà nei prossimi giorni per passare la campanella al suo successore. «Torno a Pontassieve, come tutti i fine settimana. Ho chiuso l’alloggio del terzo piano di Palazzo Chigi. Torno a casa davvero» ha scritto e ha aggiunto: «Mi sono dimesso. Sul serio. Non per finta. Lo avevo detto, l’ho fatto». Ma la sua avventura politica non è certo finita qui. «Ai milioni di italiani che vogliono un futuro di idee e speranze per il nostro Paese dico che non ci stancheremo di riprovare e ripartire» ha assicurato.
Priorità al partito
La priorità di Renzi per i prossimi mesi, prima di un ritorno alle urne che vuole in tempi brevi, sarà il congresso del Pd e riprendere le redini di un partito un po’ trascurato per gli impegni di governo. La convocazione a tambur battente, domenica prossima, dell’assemblea nazionale del Pd ha spiazzato i dem. Renzi ha giocato d’anticipo lasciando intendere che quella sarà la data in cui proporrà l’anticipo del congresso. Da concludersi entro marzo. In concomitanza con l’auspicato scioglimento delle Camere, in un corsa a perdifiato dalle primarie per la candidatura a premier alle elezioni politiche a giugno.
vivicentro.it/politica
vivicentro/Mattarella da incarico a Gentiloni per formare il ”nuovo governo di responsabilità”
ilsole24ore/Gentiloni al Colle accetta l’incarico con riserva (Andrea Gagliardi)
Elseid Hysaj è intervenuto ai microfoni di Premium Sport prima della sfida al Cagliari. Ecco quanto evidenziato:
“Il Cagliari è un avversario molto forte, dobbiamo giocare come se fosse una finale di Champions per proseguire il nostro buon momento. Lo staff ci aiutato a dimenticare la vittoria di Lisbona. In partite come quella di oggi si rischia di incappare in brutte figure. Non pensiamo alla Champions , crediamo di poter lottare ancora in campionato. Anche la Juventus può lasciare qualche punto per strada”
Marko Rog ha parlato ai microfoni di Premium Sport prima di Cagliari-Napoli:
“Siamo venuti qui per fare una grande gara e portare a casa la vittoria. Contento per il mio esordio con il Napoli, dopo essere stato in panchina è giunto il mio momento”.
Il Napoli si appresta ad affrontare il Cagliari con un formazione rivoluzionata rispetto alle ultime due uscite con Inter e Benfifca. Sarri lancia dal 1′ minuto Chiriches, Strinic, Zielinski, Jorginho e Mertens. Tridente leggero e panchina per Gabbiadini. Rastelli lascia in panchina Farias affidandosi alla coppia composta da Sau e Borriello.
L’andamento mercati finanziari trascina in territorio negativo gli attivi di bilancio degli italiani: azioni giù di 168 miliardi, obbligazioni in calo di 57 miliardi. Aumenta la liquidità: 61 miliardi in più tra contanti e conti correnti. Salgono di 52 miliardi le riserve assicurative. Il vicepresidente dell’associazione, Cammarata: “Smentita la narrazione di sistema secondo la quale la crisi è alle spalle. La verità è un’altra: le famiglie stanno sempre peggio”
E’ crollata di quasi 120 miliardi di euro in un anno la ricchezza finanziaria degli italiani. Negli ultimi 12 mesi, le famiglie del nostro Paese hanno registrato pesanti variazioni negative sui loro “bilanci”, soprattutto a causa dell’andamento dei mercati finanziari: giù di 168 miliardi il valore delle azioni e di 57 miliardi quello delle obbligazioni; in calo anche il saldo dei depositi bancari per 15 miliardi. E’ invece cresciuta di 61 miliardi la liquidità, tra contanti e conti correnti. Questi i dati principali di una analisi del Centro studi di Unimpresa, secondo la quale le famiglie si sono rifugiate anche nelle assicurazioni e le riserve sono aumentate di oltre 50 miliardi.
Secondo l’analisi dell’associazione, basata su dati della Banca d’Italia, il totale della ricchezza delle famiglie italiane da giugno 2015 a giugno 2016 è calata di 118,5 miliardi (-2,88%) da 4.122,1 miliardi a 4.003,5 miliardi. A pesare sulla variazione negativa è soprattutto il comparto finanziario: il valore dei titoli azionari è sceso di 168,8 miliardi (-17,07%) passando da 989,1 miliardi a 820,2 miliardi; in discesa anche il valore delle obbligazioni, diminuire di 57,3 miliardi (-12,06%) da 475,5 miliardi a 418,2 miliardi; giù anche i crediti finanziari (relativi ai prestiti da privati a privati) di 1,1 miliardi (-7,44%) da 15,6 miliardi a 14,4 miliardi.
A fronte delle “perdite” sul versante dei mercati finanziari, le famiglie italiane hanno accumulato sempre maggiore liquidità: sono infatti cresciuti gli “attivi” in contanti e conti correnti di 61,1 miliardi (+8,07%) salendo da 757,2 miliardi a 818,3 miliardi che hanno compensato la riduzione sul fronte dei depositi di 15,2 miliardi (-3,11%) da 490,8 miliardi a 475,6 miliardi). In crescita, poi, le quote di fondi comuni di investimento, salite di 6,4 miliardi (+1,41%) da 455,5 miliardi a 461,9 miliardi. E’ salita di 4,4 miliardi (+4,46%) da 99,8 miliardi a 104,3 miliardi la voce “altri conti attivi e passivi”. Sempre per far fronte alle variazioni negative degli asset finanziari, le famiglie hanno trovato rifugio nel comparto assicurativo con le “riserve” che sono risultate in aumento di 52,1 miliardi (+6,22%) da 838,2 miliardi a 890,3 miliardi.
“A fronte di una narrazione di sistema, secondo la quale la crisi è superata, la recessione è alle spalle e il Paese cresce, noi preferiamo rispondere con i dati. E i nostri dati parlano chiaro e raccontano un’altra verità, ovvero che le famiglie stanno sempre peggio” osserva il vicepresidente di Unimpresa, Maria Concetta Cammarata. “Anche l’elemento teoricamente positivo che emerge dal rapporto del nostro Centro studi, ovvero quello sull’aumento della liquidità, è una spia della crisi che non finisce: perché i cittadini non spendono e accumulano, laddove ne hanno la possibilità, riserve aggiuntive per far fronte a eventuali nuove emergenze” aggiunge Cammarata.