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Juve Stabia in lutto, il settore giovanile si stringe nel dolore di mister Belmonte

Juve Stabia in lutto, il settore giovanile si stringe nel dolore di mister Belmonte

Il settore giovanile della Juve Stabia, in tutte le sue componenti e la redazione di Vivicentro nelle figure di Ciro Novellino e Matio Vollono, si stringono attorno a mister Alfonso Belmonte ed alla sua famiglia, per la perdita della cara mamma. A mister Belmonte vanno le nostre più sentite condoglianze, la nostra vicinanza e tutto il nostro più caloroso affetto.

Tutto sospeso. Da Capodanno al Torrione di Forio d’Ischia.

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Allegramente stappa lo champagne Lorenzo Spataro, artista esordiente al Torrione di Forio con la sua personale di pittura dal titolo: Tutto sospeso. L’associazione Culturale Radici accoglie, nella dimora del poliedrico Giovanni Maltese, un personaggio molto interessante, sia per i temi, sia per la tecnica pittorica. Nei suoi dipinti il mondo onirico e quello reale viaggiano a braccetto e l’autore spazia dall’astratto al vissuto quotidiano. Lorenzo, che firma le sue creazioni con lo pseudonimo L 69, non disdegna la scultura, trasferendo le sue sensazioni in oggetti inanimati che, dopo la sua rivisitazione, assumono forme e contorni familiari.

La musica tiene vivo lo stelo delle canne Cosa di meglio che ammirare una Donna in riva al mare?

L’Artista, classe ‘69, giovane e intraprendente, osserva il mondo sospeso a un sottile filo conduttore e, nel ’93, una felice intuizione lo porta a conoscere Raffaele Di Meglio, il navigato artista ischitano “Monnalisa”, che lo conduce nei sentieri più reconditi dell’anima. Apprende così i primi rudimenti dell’arte. La primavera artistica del nostro L.69 è rivolta alla scultura del duttile legno. La pratica dell’intarsio lo spinge ad acuire la curiosità verso l‘arte e la composizione a tutto tondo trovandolo pronto, nel 2012, a cimentarsi nella pittura, per scoprire nuove superfici e illimitati spazi e più tardi, nel 2014, nel disegno attività per cui ha sospeso una parte dei suoi molteplici impegni. Spataro è un artista che ama mettersi in gioco e giocare con l’arte. La musica, elemento naturale di cui si nutre, ha contribuito alla sua formazione, aiutandolo a cercare un equilibrio che raggiunge dopo un percorso esplorativo, ancora in sospeso. Nei suoi dipinti la musica traspare evidente e, armonicamente sottende a un universo composto di vaganti dirigibili, esplosioni di un Vesuvio umanizzato, e personaggi reali che potreste conoscere viaggiando sul corso principale del paese. Caratteristica pittorica è il gioco di luci e colori ancora sospeso sulla tela. Ciò gli conferisce la connotazione di un giullare dell‘arte. Lorenzo guarda l’arte con gli occhi di un bambino che si meraviglia ogni volta che scopre qualcosa di nuovo. Tutto sospeso dà l’idea dell’effimero delle cose terrene, un caffè sospeso, espressione di solidarietà, un ponte sospeso che ci collega all’immaginario, un cuore sospeso tra vita e amore.

La Donna, anche se ubriaca, affascina

La mostra è aperta, con ingresso libero, fino a domenica 15 gennaio 2017, presso la Sala Mostre del Museo Civico Giovanni Maltese, nel Torrione di Forio.

Altre notizie saranno sul sito www.iltorrioneforio.it

Luigi Castaldi

Roma-Tripoli, patto anti scafisti: intesa su migranti, petrolio e terrorismo

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Sfida agli scafisti, lotta ai foreign fighters e confini blindati sono i punti chiave dell’intesa tra Italia e Libia raggiunta dal ministro Marco Minniti. Oggi l’Italia riapre l’ambasciata a Tripoli: è la prima sede occidentale a riaprire. Ma da Tobruk il generale Haftar fa conoscere il proprio malumore: potrebbe sabotare l’intesa.

Italia-Libia, raggiunta l’intesa su migranti, petrolio e terrorismo

Patto per combattere scafisti, foreign fighter e contrabbando di idrocarburi. Minniti: cooperazione su ogni fronte. Oggi riapre l’ambasciata a Tripoli

ROMA – Sarà un accordo in più punti, che ricalcherà quelli del 2008 e del 2012, il prossimo memorandum tra Italia e Libia che il nostro ministro dell’Interno, Marco Minniti, ha impostato ieri a Tripoli. Un accordo per combattere «insieme» gli scafisti come il terrorismo, e «tutti i traffici illeciti, dalla droga agli idrocarburi». In cambio, il governo italiano promette aiuti di ogni genere: mezzi navali e terrestri, strumenti, formazione, soldi.

Minniti è volato a Tripoli, dove ha incontrato il premier al-Serraj e il ministro degli Esteri, Mohammed al-Taher Siyala, per un investimento politico a tutto tondo sul governo sponsorizzato dalle Nazioni Unite. La semplice presenza al suo fianco del nuovo ambasciatore designato, Giuseppe Perrone, che già stamani presenterà ufficialmente le credenziali e riaprirà l’ambasciata, la prima di un Paese occidentale, è stato un messaggio potente. «L’ambasciatore designato – spiegherà più tardi il ministro degli Esteri, Angelino Alfano – è uno dei migliori conoscitori della regione. La riapertura dell’ambasciata è un importantissimo segnale di amicizia ed è un segnale di forte fiducia nel processo di stabilizzazione di quel Paese». Anche Minniti è stato esplicito. «Sono venuto qui – ha scandito in conferenza stampa – innanzitutto per confermare il pieno impegno dell’Italia a supporto degli sforzi del Governo di Accordo Nazionale».

L’accordo che il nostro governo si appresta a siglare con al-Serraj, secondo Minniti «si muoverà lungo 3 direttrici: stabilizzazione, che significa crescita economica sociale e civile; cooperazione antiterrorismo, per creare tutte le condizioni affinché non ci sia un ritorno di terroristi e foreign fighter verso i nostri territori ora che l’Isis è sulla difensiva in Siria e Iraq; contrasto comune ai trafficanti di uomini».

Un pacchetto complesso per una lotta a tutto tondo innanzitutto all’immigrazione clandestina. Ben sapendo che una vera battaglia agli scafisti significa entrare in urto con potenti clan criminali.

Il comunicato del Viminale è abbastanza sibillino al riguardo: «È stato espresso l’impegno congiunto a lottare contro l’immigrazione illegale e il traffico di esseri umani». A Tripoli, Minniti ha detto qualche parola in più: «Tenendo conto di accordi già fatti tra Italia e Libia, uno nel 2008, l’altro più recente del 2012, abbiamo comunemente deciso di raggiungere un accordo nei tempi più brevi possibili che consenta a Italia e Libia di combattere insieme gli scafisti».

Trasparente è il riferimento agli accordi suggellati dai suoi predecessori, Bobo Maroni e Annamaria Cancellieri. Il primo prevedeva il pattugliamento misto delle acque libiche con respingimento di tutti i migranti intercettati e finanziamento dei centri di accoglienza: lo predispose il prefetto Alessandro Pansa, allora responsabile della polizia di frontiera, oggi capo dei nostri servizi segreti. Il secondo, mai attuato, rinviava alla «programmazione di attività in mare negli ambiti di rispettiva competenza nonchè in acque internazionali, secondo quanto previsto dagli accordi bilaterali in materia e in conformità al diritto marittimo internazionale». Siccome è rimasta a mezza strada la missione navale europea «Sophia» che non ha mai avuto il permesso di entrare nelle acque libiche, è da vedersi se il via libera arriverà ora.

«Obiettivo comune – ha spiegato Minniti – è stroncare il traffico di esseri umani. Per fare questo, c’è bisogno di un’attività di cooperazione a trecentosessanta gradi, a partire dalla messa in sicurezza dei confini, con particolare riferimento ai confini del Sud della Libia».

L’Italia promette dunque aiuti ai libici per «sigillare» la frontiera meridionale della Libia, quella del Sahara, attraverso cui affluiscono centinaia di migliaia di disperati da ogni Paese africano, nonché rotta di jihadisti.

vivicentro.it/attualità
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lastampa/Italia-Libia, raggiunta l’intesa su migranti, petrolio e terrorismo FRANCESCO GRIGNETTI

UFFICIALE- Pepe Reina, niente prova TV: la sentenza del giudice sportivo

UFFICIALE- Pepe Reina, niente prova TV: la sentenza del giudice sportivo

Non ci sarà la prova di Tv per Pepe Reina. Il giudice sportivo ha infatti reso noto, attraverso un comunicato, che la richiesta di esame da parte della Sampdoria è stata considerata inammissibile poiché non reputata necessaria. Ecco quanto scritto:  “Gara Soc. NAPOLI – Soc. SAMPDORIA Vista la richiesta di esame presentata ai sensi e per gli effetti dell’art. 35, comma 1.3, CGS a questo Giudice sportivo e depositata alle ore 15 del 9 gennaio 2017 dalla società Sampdoria con l’allegato filmato di documentata provenienza;considerato che nel caso di specie l’istanza della società non attiene comunque ad alcuna delle ipotesi di condotta gravemente antisportiva ed alle fattispecie tassativamente previste dal richiamato art. 35, comma 1.3, CGS; tutto ciò premesso dichiara inammissibile la richiesta di esame”.

Analizzando l’avversario- Lo Spezia al San Paolo per gli ottavi di Coppa Italia

Analizzando l’avversario- Lo Spezia al San Paolo per gli ottavi di Coppa Italia

Dopo la rimonta contro i blu cerchiati della Sampdoria il Napoli si trova già ad affrontare un’altro incontro, gli ottavi di Coppa Italia hanno abbinato Napoli e Spezia. I liguri militano nella Serie B, si trovano in decima posizione a meno un punto dalla zona play-off, è la seconda squadra del campionato con più pareggi, dieci in ventuno partite, l’ultimo appunto verificatosi nella sfida prima della sosta natalizia, un povero 0-0 contro il Pisa, hanno inoltre il quinto peggior attacco con soli diciassette gol fatti ma a loro favore hanno la terza miglior difesa con sedici reti subite. Il giocatore più prolifico è Nenè avendo fatto 4 gol nel campionato di Serie B.

L’allenatore Di Carlo schiererà il seguente 3-5-2: Chichizola; Valentini, Terzi, Ceccaroni; De Col, Maggiore, Vignali, Pulzetti, Migliore; Piccolo, Granoche.

Contro i liguri gli azzurri hanno una tradizione negativa, su cinque partite disputate allo stadio San Paolo solo una ha visto trionfare i partenopei, era la stagione 2006/2007 nel campionato di Serie B la partita si concluse con il risultato di 3-1.

a cura di Andrea Bosco

RIPRODUZIONE RISERVATA

Torre Cavallo (RC): Incidente alla nave mercantile ”GUSTAV MAERSK” – VIDEO

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Il data 10 gennaio 2017 alle ore 02.44 la nave mercantile “GUSTAV MAERSK” in navigazione da Rijeka e diretta a Gioia Tauro, durante le manovre per lo sbarco del pilota a seguito del transito nello stretto di Messina da sud a nord, per cause in corso di accertamento, non è riuscita a riprendere la rotta, incagliandosi in località Torre Cavallo (RC).

Il Centro VTS di Messina, nel corso della propria attività di monitoraggio e gestione del traffico marittimo, constatava il pericoloso avvicinamento della nave alla costa e immediatamente contattava il comando di bordo al fine di richiamare la nave al rispetto delle norme previste per la navigazione nello Stretto. Il comando di bordo, dopo aver dato assenso a quanto disposto dal VTS, cercava di mettere in atto le misure necessarie al fine di scongiurare eventuali situazioni di pericolo, senza riuscire nell’intento. Infatti, dopo qualche minuto la nave si incagliava.

Immediatamente Sala Operativa della Capitaneria di porto di Messina – Autorità Marittima dello Stretto assumeva il coordinamento delle operazioni inviando in zona due rimorchiatori portuali di stanza nel porto di Messina “GRIFONE” e “MACISTONE” e uno dal porto di Milazzo “CITTA’ DI MILAZZO” e la motovedetta CP 2088. Veniva inoltre richiesto l’ausilio della Capitaneria di porto di Reggio Calabria  la quale inviava in supporto sia la motovedetta CP 801 che pattuglie terrestri.

Veniva inoltre disposto all’unità antinquinamento d’altura del gruppo CASTALIA “IEVOLI RED” di raggiungere il luogo del sinistro ed effettuare un sopralluogo per valutare possibili rischi per l’ambiente marino e costiero.

Nel contempo a bordo giungevano i piloti della corporazione Piloti dello Stretto che tenevano costantemente informata la Sala operativa di Messina.

Il personale di bordo effettuava verifiche nei locali e nei compartimenti in prossimità della parte incagliata dello scafo per accertare che l’impatto non avesse provocato lacerazioni e vie d’acqua sotto la linea di galleggiamento. Considerato che tali accertamenti davano esito negativo, si disponeva la movimentazione della zavorra  di bordo in modo tale da alleggerire la zona prodiera, facilitando in tal modo il disincaglio della nave.

Alle ore 07.30 circa, dopo aver assicurato la nave a due rimorchiatori nella parte poppiera e con l’ausilio anche dell’apparato motore della nave, si riusciva a disincagliare la stessa.

Dopo aver verificato l’assoluta assenza di inquinamento marino, la nave veniva scortata in sicurezza presso il vicino porto di Gioia Tauro dove verrà avviata l’inchiesta amministrativa ai fini dell’accertamento delle cause del sinistro e le ulteriori verifiche da parte dell’ente tecnico atte a constatare le condizioni di sicurezza.

La “GUSTAV MAERSK” è una nave mercantile porta container della compagnia MAERSK, bandiera danese, lunga 366 metri, con un pescaggio di 11 metri e un dislocamento di circa 98000 tonnellate.

Eccellenza- Procida: programmato un test amichevole contro l’Avellino

Nelle prossime settimane l’ISOLA DI PROCIDA di Bruno Mandragora affronterà un’amichevole prestigiosa. I biancorossi saranno infatti ospiti dell’AVELLINO, squadra di Serie B, allo stadio Partenio-Lombardi per una partita infrasettimanale. Una gara organizzata dal direttore dei biancoverdi Enzo De Vita e dal dg biancorosso Nicola Crisano: i due si conoscono da anni, da quando l’attuale dirigente del Procida era all’Ischia. In sede di calciomercato si sono spesso trovati a collaborare, con il ds De Vita sempre disponibilissimo nei confronti di Nicola Crisano. Da decidere ancora la data precisa, ma si giocherà in un mercoledì tra il 18 e il 25 gennaio. Quest’amichevole è motivo di grande orgoglio per l’Isola di Procida, che ringrazia per la disponibilità la società dell’Avellino Calcio.

Cosa c’è dopo la morte? Cosa ci aspetta dopo la morte?

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Sono due domande molto ricorrenti nella vita di ognuno di noi. Sappiamo molto su come si giunge alla morte, ma sono molte le questioni insolute che riguardano il momento del decesso e l’esperienza conosciuta delle persone dichiarate ‘Clinicamente morte’.

Complice una caviglia rotta dopo una brutta caduta sulla neve, costretto ad un riposo forzato, mi sono dato alla lettura del celebre libro di Raymod Moody ‘La vita oltre la vita e nuove ipotesi’.

L’autore ha studiato Filosofia all’Università della Virginia dove si è laureato nel 1967 e ha pubblicato testi e raccolto informazioni e testimonianze sulle esperienze ai confini della morte note anche come ”NDE” (acronimo  dell’espressione inglese ”Near Death Experience”).

Il testo, del 1975, pubblicato in Italia nel 1977, ha venduto 20 milioni di copie in tutto il mondo ed è un lavoro di analisi che dimostrerebbe l’esistenza una vita oltre la morte. La ricerca è stata condotta su circa 150 persone che hanno raccontato la propria esperienza pre-morte.

Secondo l’autore, quindici sono gli elementi comuni che permetterebbero di tracciare la ricostruzione teorica dell’esperienza della morte:

Ineffabilità: l’esperienza vissuta risulta così diversa dalle esperienze comunemente vissute che esiste una difficoltà linguistica nell’esprimerla

Ascolto della notizia: molte persone hanno detto di aver sentito qualcun altro dichiararle morte

Senso di pace e di quiete: molti descrivono sensazioni estremamente piacevoli durante lo stato di pre-morte

Il suono: in molti casi si parla di inconsuete sensazioni uditive al momento della morte, non necessariamente piacevoli

La galleria buia: spesso si parla della sensazione di percorrere uno spazio buio e angusto

L’abbandono del corpo: il morente si troverebbe ad osservare il proprio corpo essendone fuori

L’incontro con altri: molti hanno detto che mentre morivano hanno avvertito la presenza di altri esseri conosciuti e già morti

L’essere di luce: tutti parlano, in modi differenti, della presenza di una luce chiarissima

L’esame della propria vita: spesso si presenta al morente una panoramica veloce di tutti i momenti più salienti della vita

Il confine: tutti parlano di una linea di confine come un corso d’acqua, una siepe o una porta da attraversare

Il ritorno: ovviamente tutti parlano di un ritorno al corpo e alla vita conosciuta

Il racconto dell’esperienza: tutti parlano di un’esperienza molte reale e definita nei dettagli

Conseguenze: nessuno ha ritenuto opportuno fare proseliti e tentare di convincere gli altri della realtà conosciuta o di condividerla con altri

Nuovi modi di concepire la morte: l’esperienza di pre-morte influenza profondamente l’atteggiamento nei confronti della morte fisica

Testimonianze: esisterebbero prove della realtà pre-morte desumibile dalle testimonianze di chi ha raccontato queste esperienze che collimano per molti aspetti.

Sono molto emotivamente legato a questo libro sia per il tema che tratta e sia perché è l’ultimo che è stato letto da una persona a me molto cara che è improvvisamente passata a miglior vita leggendo questo libro.

  • Raccomando di approfondire questi argomenti a tutte le persone che hanno una mente molto aperta e hanno il coraggio di avvicinarsi ad argomenti delicati che comunque ci riguardano molto da vicino.

Luigi Barbetta

Grillo come ”La volpe e l’uva” di Esopo

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La volpe e l’uva è una delle più celebri favole attribuite a Esopo. I riferimenti alla favola nel linguaggio comune assumono quasi le caratteristiche del proverbio. “Fare come la volpe con l’uva” significa, metaforicamente, reagire a una sconfitta sostenendo di non aver mai desiderato la vittoria, o disprezzando il premio che si è mancato di ottenere e, come commenta Massimo Gramellini su La Stampa, è il quanto ha fatto Beppe Grillo dopo ”lo schiaffo europeo” che ha incassato ieri da Guy Verhofstadt 

Il Grillo e l’Uva

Che ridere. Ricapitolando: l’apprendista strillone Giuseppe Grillo entra nel nuovo anno con un’idea meravigliosa. Allearsi in Europa col partito dei banchieri, l’Alde, roba da Monti. Come se un vegano invitasse a cena una batteria di cheeseburger. Il vegano si affaccia dal balcone del Web e sottopone il cambio di dieta alle tastiere cloroformizzate, che entusiasticamente approvano. Ma che cosa c’entrerà mai il movimento delle scie chimiche e dei gomblotti pluto-massonici con gli alfieri internazionali del capitalismo allo stato brado? Se fosse una scelta politica sarebbe una fesseria, ma trattandosi di scelta tattica va ritenuta una furbata, spiega ai perplessi l’astutissimo Di Maio. Dopo il colpo di scena, arriva il contraccolpo: l’infallibile profeta del grillismo Piero Fassino non fa in tempo a condannare pubblicamente l’abbraccio innaturale tra finanza e rivoluzionari del piffero che l’Alde ci ripensa. Il capo Verhofstadt e i suoi soci francesi devono avere finalmente visto su Internet un comizio del Dibba e, ripresisi dallo spavento, si sono ammutinati. Ma è qui che il Grillo banfante dà il meglio di sé. Accusa del mancato accordo il famigerato «establishment» con cui voleva accordarsi. Un gomblotto dei cattivi ha impedito ai Cinquestelle di allearsi con i cattivi.

Chiaro, chiarissimo. McDonald’s che toglie il doppio cheeseburger dal piatto del vegano. E dove sarebbero la logica e la coerenza? Di sicuro sappiamo soltanto dov’è finita l’intelligenza politica del movimento. Con Casaleggio padre, nell’aldilà. Qui è rimasto il re dei quaquaraquà.

vivicentro.it/opinione
a
lastampa/Il Grillo e l’Uva MASSIMO GRAMELLINI

Koulibaly: “Ho aspettato una chiamata della Francia, ma non mi pento della mia scelta”

Le sue parole

Kalidou Koulibaly ammette di aver aspettato la chiamata della Francia prima di scegliere di giocare per il Senegal, ma aggiunge di non rimpiangere la sua decisione: “Ho aspettato a lungo una chiamata della Francia. So che ci fu la possibilità al momento del mio arrivo a Napoli, ma ho preso la mia decisione ora e non me ne pento. Il Senegal ha una magnifica squadra. Ci sono giocatori giovani, molti dei quali hanno giocato in Francia e ora in Inghilterra”.

Benitez? “Quando mi ha chiamato, ho pensato che fosse uno scherzo di un amico”.

Sepe-Rafael, Sarri non ha sciolto le riserve

Sepe-Rafael, Sarri non ha sciolto le riserve

Il Napoli proverà a vincere anche stasera contro lo Spezia negli ottavi di finale di Coppa Italia, calcio di inizio alle ore 21 in punti, e cercherà di farlo con alcuni volti nuovi. Come racconta l’edizione odierna di Tuttosport, in difesa tornerà Raul Albiol che tenterà di prendersi una maglia da titolare nonostante un Lorenzo Tonelli entusiasta dopo l’esordio ed il gol contro la Sampdoria. Se in attacco poi Leonardo Pavoletti resterà in panchina in attesa di un esordio che potrebbe arrivare a partita in corso, in porta c’è un altro problema: “Non ci sarà Reina ma uno tra Sepe e Rafael, solo a poche ore dall’inizio del match Sarri scioglierà la riserva“.

Juve Stabia, il programma del fine settimana delle Vespette

Juve Stabia, il programma del fine settimana delle Vespette

Si riparte dopo le festività natalizie. Il settore giovanile della Juve Stabia si rituffa nei propri campionati, a parte la Berretti che ripartirà soltanto il 21. Queste le gare del fine settimana:

Berretti: campionato fermo

Under 17: Melfi – J.Stabia sabato 14/1 h 14.30 campo Lorusso di Venosa

Under 15: Melfi – J.Stabia sabato 14/1 h 12.30 campo Lorusso di Venosa

Under 16: Luigi Vitale- J.Stabia domenica 15/1 h 10.30 campo Audax di Casoria

2003: riposo

2004: J.Stabia-Sporting Castel San Giorgio domenica 15/1 h 10.30 stadio Menti

a cura di Ciro Novellino

I nostri sponsor:

 






Schiaffo europeo dei liberali a Grillo

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Abbiamo titolato il giornale di ieri sulla “giravolta” di Beppe Grillo ed è proprio ciò che è avvenuto nelle ore seguenti. I militanti del Movimento 5 Stelle hanno votato per dire addio agli euroscettici di Nigel Farage al Parlamento europeo e passare ai liberali dell’Alde ma questi ultimi hanno sbattuto la porta in faccia ai grillini. “Non ci sono abbastanza garanzie per proseguire un percorso comune per riformare l’Europa”, ha dichiarato il leader Guy Verhofstadt.

Casaleggio jr azzoppato e dopo mesi neri Di Maio rialza la testa

L’ordine è “accusare l’establishment”, qualche parlamentare evoca «i poteri forti»

Lo staff della Casaleggio, l’azienda proprietaria dei dati degli iscritti e della piattaforma web su cui si decidono vita morte e miracoli del Movimento Cinque Stelle, intorno alle 6 di ieri sera ha estratto dal cilindro che la bocciatura da parte dei liberali andava raccontata così: «L’establishment ha deciso di fermare l’ingresso del MoVimento 5 Stelle nel terzo gruppo più grande del Parlamento europeo». Establishment nel quale però fino a poche ore prima volevano entrare. Tra i comunicatori M5S si sono sentite frasi come «abbiamo fatto tremare il sistema come mai prima», poi di lì a poco apparse sul blog di Beppe Grillo. Qualcuno dei parlamentari ha evocato «i poteri forti». Uno anche il fatto che «Verhofstadt era uomo legato al Bilderberg», circostanza complottista che naturalmente non vuol dire assolutamente nulla, e sulla quale per una volta si è deciso di soprassedere. Comunque, la debacle messa così può persino fare gioco ai cinque stelle, se in Italia passasse in questa versione del «noi contro l’establishment». E chissà, magari nelle pagine fan club Facebook pro M5S (da 90mila seguaci ciascuna) può darsi che questa sia la realtà parallela che verrà creduta. Tra l’altro, di teatro in teatro, continua un’efficace distrazione di massa dai guai di Virginia Raggi.

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Però lo schiaffo ricevuto dai grillini nel tentativo di rassicurare le cancellerie e smarcarsi dal ghetto xenofobo-populista è notevole. E sta facendo vacillare una baracca che sta insieme per miracolo. Davide Casaleggio è lo sconfitto di ieri, è lui che aveva gestito questa cosa, e questo fa rialzare leggermente Luigi Di Maio. I due hanno un patto. Del giovane di Pomigliano, Beppe Grillo non molto tempo fa, all’epoca dei disastri sulla Muraro, disse «gli facciamo abbassare un po’ le penne, ma dobbiamo tenerlo». Di Maio serve alla Casaleggio perché non hanno costruito (finora) un altro potenziale candidato premier. Eppure ieri mattina il vicepresidente grillino della Camera aveva osservato che la scelta dell’Alde era «tecnica» (ripetendo che «vogliamo subito un referendum sull’euro»), ma aveva aggiunto un sibillino: «Se l’adesione a un gruppo fosse per affinità politica, allora avremmo sbagliato gruppo». Una frase intelligente, che gli offre una ritirata e gli consente adesso di dire, anche al Casaleggio jr bastonato, ve l’avevo detto. Un europarlamentare come Piernicola Pedicini, molto legato a Di Maio da amicizia e origini geografiche, è stato forse il più duro di tutti i grillini: per noi questa vicenda «è un danno enorme», finiremo «molto probabilmente» nel gruppo dei non iscritti.

LEGGI ANCHE – È saltato l’accordo tra M5S e Alde  

Il fronte della rivolta – quel vasto mare magnum che unisce aree e persone diversissime, da Roberto Fico a Roberta Lombardi, da Paola Taverna e Carla Ruocco a Federico D’Incà – ha perso un’altra occasione per mostrare un minimo di coraggio e esprimere pubblicamente i mugugni per l’intesa con i liberali ultra pro euro, che tanti di loro in privato esprimevano. Farlo ieri sarebbe stato ridicolo.

Alessandro Di Battista, che si era eclissato come sa fare nella mala parata, in serata aveva un appuntamento fissato su La7 a Otto e mezzo. E ha provato a fare il suo numero televisivo, il sistema, i poteri forti, l’Europa, «quello che io noto è che il M5S in Italia e in Europa viene percepito come un copro estraneo». Ha detto «la mia posizione è sempre stata quella di riuscire a formare un gruppo autonomo. Quando noi andiamo da soli, secondo me è sempre meglio». Ma dirlo dopo non suonava convincentissimo. La cosa più interessante è stata invece quando ha spiegato che adesso dovranno «cercare di formare un gruppo autonomo con delle delegazioni di diversi Paesi». E che restare con Farage, a questo punto, «non sarà facile». Insomma, se è vero che i guai della Raggi sono stati coperti per qualche ora, il prezzo è che ora Farage gioca al gatto col topo con Grillo.

Già, il leader dell’Ukip. Martedì aveva detto a Grillo «l’alleanza con Verhofstadt durerà poco»; e così ieri s’è divertito ad andare in giro a raccontare di aver comunicato al comico «poco, ma non pensavo così poco».

 

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lastampa/Casaleggio jr azzoppato e dopo mesi neri Di Maio rialza la testa JACOPO IACOBONI

E’ il compleanno di Sarri, De Laurentiis twitta: “Tanti auguri amico mio!”

Compleanno Sarri, De Laurentiis su Twitter: “Tanti auguri amico mio!”

“Tanti auguri amico mio”, così, tramite il proprio account ufficiale di Twitter, il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha voluto fare i propri auguri di buon compleanno all’allenatore azzurro Maurizio Sarri che compie 58 anni.

Caso Reina-Silvestre, niente prova tv: evitato anche il deferimento

Caso Reina-Silvestre, niente prova tv:  evitato anche il deferimento

Non ci sarà deferimento per il portiere del Napoli Pepe Reina. Il nome dello spagnolo, come racconta il Corriere dello Sport, non comparirà nel comunicato del Giudice Sportivo che non ha ricevuto dalla procura federale alcuna segnalazione. Niente prova tv. Guardando il regolamento, infatti, l’articolo 35 determina che la Prova Tv per condotta violenta o gravemente antisportiva può essere utilizzata soltanto in caso di espulsione diretta: “Silvestre sembra quasi inseguirlo, per poi rallentare passandogli di fianco, nell’intenzione evidentemente di disturbarlo. Comportamento antisportivo. Sicuri sicuri che ci sarebbe stato bisogno della prova tv?

Chiavelli incontra l’agente di Gabbiadini, il Wolfsburg propone il prestito ma lui non vuole tornare

I dettagli

Nel pomeriggio di ieri c’è stato un incontro a Milano tra il direttore sportivo del Napoli Cristiano Giuntoli, l’amministratore delegato Andrea Chiavelli e Silvio Pagliari, l’agente dell’attaccante Manolo Gabbiadini.

Secondo la Gazzetta dello Sport, le parti hanno convenuto sulla necessità di venire a un accordo per cedere il giocatore, che interessa a club di Premier League e al Wolfsburg che, tuttavia, ha avviato una trattativa sulla base di un prestito con diritto di riscatto fissato a 20 milioni.

 

Maradona: “Napoli sempre da scudetto, ha imparato a vincere anche non al top”

Le sue parole

Diego Armando Maradona ha rilasciato alcune dichiarazioni in occasione del premio Best Fifa e riportate dall’edizione odierna della Gazzetta dello Sport: “Scudetto? Il Napoli è sempre da scudetto. Sono contento che il Napoli continui a vincere. Gioca bene, diverte, ma quello che è più importante è che ha imparato a vincere anche le partite in cui non gioca al massimo. Queste sono cose che contano parecchio. Continuando così, questo Napoli può andare davvero lontano, l’importante che segua Sarri e i suoi consigli. Così se la giocherà sino alla fine. Si può perdere qualche partita, ma la fiducia no. San Carlo? Ci sarò e sono molto emozionato. Credo in questo progetto”.

Pavoletti, l’agente: “Il Napoli non ha mai mollato la presa su di lui”

Pavoletti, l’agente: “Il Napoli non ha mai mollato la presa su di lui”

Ai microfoni di Radio Rai, è intervenuto l’agente di Pavoletti, Giovanni Branchini, il quale ha dichiarato: “E’ stato seguito molto negli ultimi dodici mesi ma va riconosciuto al Napoli di non aver mai mollato la presa. Il giocatore aveva deciso in estate di continuare al Genoa, ma non si sono persi d’animo e hanno continuato a spingere per lui. C’è molta attesa, il giocatore è motivato e il parco giocatori ha fatto capire subito l’altissimo livello del calcio che si può giocare a Napoli”.

Ferrero: “Arrabbiato con Pepe Reina, non con l’arbitro. Lo spagnolo il giocatore più antisportivo del calcio”

Ferrero: “Arrabbiato con Pepe Reina, non con l’arbitro. Lo spagnolo il giocatore più antisportivo del calcio”

Ai microfoni di Radio Crc, è intervenuto il presidente della Sampdoria Ferrero, il quale ha dichiarato: “Se mi è sbollita la rabbia? Sono ancora arrabbiato, non con l’arbitro ma con Reina. Un calciatore dal suo spessore può essere assunto come il nuovo simulatore dell’Alitalia perché cercano un signore e se Reina anziché fare il portiere del Napoli può andare a lavorare lì. E’ Reina che che ha indotto l’arbitro all’errore e non è la prima volta che lo fa.  Di Bello è stato truffato da Reina che è uno dei calciatori più antisportivi che esistono nel mondo del calcio. Lo ha messo nella condizione di sbagliare, sapete che Reina è un grande simulatore e l’arbitro ci è caduto. Ho sempre difeso gli arbitri, non ce l’ho con gli arbitri, ma rivedendo le immagini, Reina ha avuto anche la faccia tosta di dire cose inesatte.  Noi abbiamo delle persone di spessore nella procura federale e una categoria di arbitri invidiabili. Sono arrabbiato perché stavamo vincendo la partita e l’anti sportività di Reina non ha scuse poi sarà la procura a decidere il da farsi. Di Bello ha arbitrato una partita perfetta e se Reina non lo induceva nell’errore forse la partita la vincevamo pure. O magari perdevamo o pareggiavamo.   Tutti devono sapere che non sto facendo marcia indietro, ho sempre pagato perché dico la verità e mi amano perché sono una persona genuina. Dico solo la verità sono un presidente operaio ed ho visto che l’arbitro è in buona fede perché Reina lo ha indotto in errore. Il Napoli non ha bisogno di niente, ha un grande allenatore e un grande presidente e una squadra forte ed ecco perché prendere quei 3 punti in uno stadio in cui non vince nessuno ci avrebbe dato morale, la vittoria non aveva prezzo ma abbiamo moralmente vinto uguale. Se avete notato, ho salutato apprezzato e abbracciato Sarri e ho detto che non c’è gara senza arbitro perché non ce l’ho con i direttori di gara”. 

Maradona: “Il Napoli deve seguire Sarri, i tifosi hanno voglia di vincere”

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In occasione della premiazione “The Best Fifa”, organizzato a Zurigo, Diego Armando Maradona ha parlato anche di Napoli: “Se il Napoli rispetta quello che vuole Sarri si può far bene, la gente napoletana ha voglia di vincere e per questo ogni volta che succede, io sono contento. Il 15 sarò al San Carlo con Siani”