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Juve Stabia, Sandomenico ufficializza il suo addio..

Il saluto di Sandomenico alla Juve Stabia ed ai tifosi gialloblù

Che le strade della Juve Stabia e di Salvatore Sandomenico fossero destinate a separarsi, era ormai chiaro. Non è un caso che il calciatore non sia stato nemmeno inserito tra i convocati della gara di domani col Monopoli.

Poco fa il calciatore ha ufficializzato il suo addio con una lettera, a tratti commovente, sul suo profilo Facebook. La nuova squadra dell’esterno dovrebbe essere la Viterbese.

Di seguito il saluto di Sandomenico alla piazza stabiese:

Era fine luglio, un caldo torrido. Ero in procinto di firmare per un club di B, quando ad un certo punto squilla il telefono: ‘Sasa ferma, si va a Castellammare’. Il mio tentennare è durato giusto 10 secondi. Il mio agente, Maurizio De Rosa, che mi conosce meglio di chiunque altro sapeva che quella notizia mi avrebbe aperto il cuore. Non è la categoria che fa la città, ma è la città che fa la categoria. La Juve Stabia in Legapro non centra nulla. Sono stati 6 mesi intensi, di grande passione, di grande armonia. Un gruppo fantastico, fatto di uomini veri. Testimonianza sono le nostre esultanze dopo i gol. Che gioia segnare sotto quella curva gremita. Qui ho capito che significa essere calciatore, sentire il calore della tifoseria che ti vede come un idolo. Io vengo dalla strada, dalla periferia di Napoli, ho sempre detto di vedermi come uno di loro. Li porterò sempre nel cuore, sempre. Auguro ai miei compagni, alla società e a tutto lo staff di raggiungere il massimo traguardo. Alla fine di ogni partita il primo risultato che chiederò sarà quello delle vespe. Voglio chiudere queste brevi righe ringraziando una persona speciale: il direttore Pasquale Logiudice. Se ho avuto l’onore di vestire questi colori gran merito è soprattutto suo. Ora sono in viaggio per questa nuova avventura, ma ricordate che ogni volta sarete in campo le maglie saranno tredici: 11 in campo, dodicesimo la tifoseria e la mia anima sempre al vostro seguito. Solitamente si dice che le punture fanno male, a me questa vespa ha punto il cuore.

Con affetto

SALVATORE SANDOMENICO

Maltempo: temporali e venti forti sulle due Isole maggiori e sulla Calabria

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Una perturbazione attiva sul Mediterraneo occidentale, in intensificazione sull’entroterra nord-africano, tende a raggiungere la Sardegna nella giornata di domani, portando con sé forti venti di scirocco e tempo marcatamente perturbato, in successiva estensione anche a Sicilia e Calabria.

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d’intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l’attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso un avviso di condizioni meteorologiche avverse. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso prevede dalle prime ore di domani, sabato 21 gennaio, precipitazioni a prevalente carattere di rovescio o temporale sulla Sardegna. Dal pomeriggio, inoltre, si prevedono precipitazioni sparse, tendenti a diffuse con fenomeni a prevalente carattere di rovescio o temporale su Sicilia, in successiva estensione alla Calabria. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento.
Dalle prime ore di domani si segnalano, infine, venti di burrasca forte, dai quadranti orientali, su Sardegna, in rapida estensione alla Sicilia e, a seguire, sulla Calabria.

Sulla base dei fenomeni previsti è stata valutata per oggi criticità arancione su tutto il Molise, a meno del bacino dell’Alto Volturno – Medio Sangro e sul bacino del Fortore in Puglia e criticità gialla sulla Sardegna occidentale, su Marche, Abruzzo e sui restanti bacini della Puglia. Prevista criticità arancione, inoltre, nella giornata di domani su Sardegna sud occidentale e sui bacini orientali, gialla sui restanti bacini dell’Isola ad eccezione di quelli centro-occidentali. Si segnala, infine, criticità arancione su tutto il Molise a meno del bacino dell’Alto Volturno – Medio Sangro e sul bacino del Fortore in Puglia, gialla su tutta la Sicilia – ad eccezione dei bacini tirrenici settentrionali, sulla Calabria ionica e sulla Puglia settentrionale, sulle Pianure marchigiane meridionali e settentrionali, sui bacini molisani dell’Alto Volturno e del Medio Sangro, su tutto l’Abruzzo e sulla Basilicata ionica.

Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo. Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.

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Analizzando l’avversario – Verso Milan Napoli

Analizzando l’avversario – Verso Milan Napoli

Domani sera allo stadio San Siro il Napoli affronterà il Milan di Montella.
Il Napoli arriva da un ottimo momento di forma, dopo il 3-1 al Pescara si trova di fronte al primo big match del 2017, affrontare questo match delicato può essere un ottimo esame per gli uomini di Maurizio Sarri. Il Milan arriva da una serie positiva di tre partite, occupa attualmente la quinta posizione in classifica a meno quattro punti dal terzo posto attualmente occupato dal Napoli. Partita critica quindi per le posizioni europee, i rossoneri vantano la terza miglior difesa del campionato.

Montella schiererà il seguente 4-3-3: Donnarumma; Abate, Paletta, Gomez, Calabria; Kucka, Sosa, Bertolacci; Suso, Bacca, Bonaventura.

L’anno scorso la partita terminò con uno schiacciante 0-4, il Napoli dominò il match schiacciando completamente i Rossoneri.
Andarono a rete due volte Insigne, una volta Allan e Rodrigo Ely chiuse il match con un autogol.

a cura di Andrea Bosco

RIPRODUZIONE RISERVATA

Attività di base, Gioventu’ Partenope-Juve Stabia 1-2: gol di Di Serio e Improta

Attività di base, Gioventu’ Partenope-Juve Stabia 1-2: gol di Di Serio e Improta

Si è giocata contro la Gioventu’ Partenope, del presidente Testa e del direttore tecnico Lucignano, societa’ di Scampia (Napoli) molto amica alle Vespette, la gara amichevole contro la Juve Stabia categoria 2005. Da questa società, sono arrivati alla Juve Stabia Liccardo, 2002, in forza ai Nazionali Under 15, e il 2006 Testa. L’amichevole si è conclusa con una vittoria stabiese per 2-1 con le reti di Di Serio e Improta davanti agli occhi attenti del responsbile Saby Mainolfi.

Così in campo:

Sacco (Galluccio), Granatiello ( Zaccariello), Provvisiero (Simeone), Papa (Coppola), Miele, Testa (Mottola), Maffei, Improta, Di Serio, Di Nardo (Natale), Cioffi.

a cura di Ciro Novellino

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Berretti, Paganese-Juve Stabia, i convocati di Panico: segui la diretta radio dalle ore 14:15 di domani

Berretti, Paganese-Juve Stabia, i convocati di Panico: segui la diretta radio dalle ore 14:15 di domani

Questo l’elenco dei convocati di mister Panico per la gara Paganese – Juve Stabia, valida per il Torneo Dante Berretti in programma Sabato 21 gennaio h 14.30 allo stadio Paolo Borsellino di Volla (Na) e in diretta Radiofonica su ViViRadioWeb dalle ore 14:15

Riccio, Borrelli F., Sorrentino A., Strianese, Rubino, Bisceglia, Borrelli E., Matarazzo, Berci, Mauro, Vecchione, Scognamiglio, Sorrentino F., Servillo, Spavone, Langella, Del Prete, Contieri, Chirullo, Matassa.

a cura di Ciro Novellino

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Sette anni fa l’ultima vittoria in casa della Juve Stabia sul Monopoli. Tutti i precedenti

L’ultima vittoria del gabbiano a Castellammare risale ad oltre 35 anni fa

Juve Stabia e Monopoli, si sono affrontate in gare di campionato sei volte a Castellammare al “vecchio campo San Marco” prima e all’attuale “Romeo Menti” poi, con una vittoria per parte e quattro pareggi tutti terminati per zero a zero. Vediamo nei dettagli tutti i precedenti:

– 1976 / 1977 – Campionato Nazionale di Serie D girone ‘ H ‘

15° giornata d’andata: JUVE STABIA – MONOPOLI 0 – 0.

– 1979 / 1980 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ D ‘

10 febbraio 1980 – 2° giornata di ritorno: JUVE STABIA – MONOPOLI 0 – 0.

– 1980 / 1981 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ D ‘

10 maggio 1981 – 13° giornata di ritorno: JUVE STABIA – MONOPOLI 0 – 1.

1992 / 1993 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ C ‘

7 marzo 1993 – 4° giornata di ritorno: JUVE STABIA – MONOPOLI 0 – 0 (arbitro Gilberto Dagnello di Trieste).

Gianluca DE ANGELIS

– 2009 / 2010 – Campionato Nazionale di Seconda Divisione girone ‘ C ‘

10 gennaio 2010 – 2° giornata di ritorno: JUVE STABIA – MONOPOLI 3 – 0 (arbitro Leandro Borracci di San Benedetto del Tronto) le marcature delle vespe portarono la firma di Danilo D’AMBROSIO, Maurizio PELUSO e Gianluca DE ANGELIS.

– 2015 / 2016 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

19 dicembre 2015 – 16° giornata d’andata: JUVE STABIA – MONOPOLI 0 – 0 (arbitro Matteo Proietti di Terni).

Giovanni MATRONE

 

Juve Stabia vs Monopoli, i convocati di Mister Gaetano Fontana

Domani Juve Stabia vs Monopoli segnerà la ripresa ufficiale del campionato di Lega Pro. Campionato che si è fermato per la lunga sosta invernale, una delle novità di quest’anno.

La Juve Stabia in questa prima parte del calciomercato ha portato a termine 4 operazioni con Matute, Cutolo, Santacroce e Paponi che sono arrivati alla corte di Fontana.

Per la gara di domani saranno già convocati, da valuare se scenderanno in campo.

Pubblichiamo il comunicato ufficiale della società stabiese:

Al termine dell’allenamento di rifinitura, svolto questa mattina presso lo Stadio “Romeo Menti”, il tecnico Gaetano Fontana ha reso nota la lista dei nr.20 calciatori convocati per il match Juve Stabia-Monopoli, valevole per la 22^ giornata del campionato di Lega Pro Unica Girone C, in programma domani, sabato 21 gennaio 2017, con inizio alle ore 14,30 presso lo Stadio “Romeo Menti” di Castellammare di Stabia.

Portieri: Bacci e Russo.

Difensori: Atanasov, Camigliano, Cancellotti, Liotti, Morero e Santacroce.

Centrocampisti: Capodaglio, Izzillo, Mastalli, Matute e Salvi.

Attaccanti: Cutolo, Del Sante, Lisi, Marotta, Paponi, Ripa, e Rosafio.

Indisponibili: Esposito, Kanoute’, Liviero, Montalto e Sandomenico.

Di seguito, i numeri di maglia scelti dai nuovi arrivati in casa gialloblè: 6 Santacroce, 8 Matute, 33 Cutolo e 35 Paponi.

El Kaddouri ha rifiutato il passaggio al Cagliari

El Kaddouri ha rifiutato il passaggio al Cagliari

Come riporta Il Mattino, El Kaddouri è in stand-by. Rifiutato il Cagliari, nei giorni scorsi il discorso è stato portato avanti con l’Empoli ma anche questa trattativa s’è arenata perchè legata al prestito di Grassi, che l’Atalanta non intende più cedere dopo la partenza di Gagliardini. Non si prevedono novità sul fronte portieri in questa sessione di mercato: confermati i tre che occupano le attuali caselle.

Emergenza difesa, Sarri rischia anche Hysaj

Emergenza difesa, Sarri rischia anche Hysaj

Koulibaly, Ghoulam, Chiriches, Tonelli: una lista di nomi incredibile per Maurizio Sarri che lo preoccupano al centro tecnico di Castel Volturno ogni volta che pensa alla formazione anti-Milan. Contro i rossoneri ci sarà un ulteriore pericolo legato ad Elseid Hysaj. Il terzino albanese è diffidato e se dovesse essere ammonito a San Siro salterebbe la prossima contro il Palermo nella 29esima giornata di Serie A.

Juve Stabia, il programma del fine settimana: ci saranno 4 dirette radio!

Juve Stabia, il programma del fine settimana: ci saranno 4 dirette radio!

Questo il programma gare del prossimo fine settimana. Si parte domani con il ritorno in campo della Berretti per finire domenica con gli Under 17. Ci saranno ben 4 dirette radiofoniche su ViviRadioWeb:

Berretti: Paganese-Juve Stabia sabato 21/01 ore 14.30 stadio Borsellino di Volla (diretta su ViviradioWeb dalle ore 14:15)

Under 17: Juve Stabia – Racing Club Roma domenica 22/01 ore 15 stadio Menti (diretta su ViviradioWeb dalle ore 14:45)

Under 16: Promotion soccer- Juve stabia sabato ore 16.30 campo la paratina

Under 15: Juve Stabia – Racing Club Roma domenica 22/01 ore 12.30 stadio Menti (diretta su ViviradioWeb dalle ore 12:15)

2003: Juve Stabia – Stella Splendente domenica 22/01 ore 10.30 stadio Menti (diretta su ViviradioWeb dalle ore 10:15)

2004: San Vincenzo Scafati – Juve Stabia domenica ore 11 comunale di Scafati

a cura di Ciro Novellino

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Sarri: “Secondo posto? Non firmo! Col Milan sarà dura, Maradona mi ha commosso”

Le parole di Sarri in conferenza stampa

13.31 – Termina la conferenza stampa.

13.30 – Su Allan – “Sta facendo meglio dello scorso anno, quest’anno la sua alternativa è Zielinski, un giocatore destinato ad una grandissima carriera. Un calciatore di talento. Quindi è più difficile giocare per Allan”.

13.29 – “Dobbiamo fare a meno di tre giocatori per la Coppa d’Africa, l’unica manifestazione che si gioca durante i campionati. Se io fossi un presidente sarei disposto a qualsiasi battaglia legale per farli smettere, è una cosa assurda. Se avessimo avuto Koulibaly a disposizione sarebbe stato diverso, avremmo avuto più alternative”.

13.28 – Su Maksimovic – “Non è facile cambiare un modo di pensare, può sembrare semplice, ma non lo è. Avete visto Chiriches come è migliorato rispetto alla scorsa stagione? Sapevo che ci sarebbe voluto tempo per Maksimovic, ha tre anni di difesa a tre alle spalle. Il ragazzo dev’essere paziente perchè le qualità per diventare un calciatore importante ce l’ha tutte”.

13.27 – “Ci sarà il momento in cui useremo il fioretto ed altri in cui servirà la sciabola. Bisognerà interpretare i momenti della gara”.

13.26 – Su Pavoletti – “Sta bene, sta uscendo bene dall’infortunio che ha avuto. Non è allo stesso passo dei suoi compagni di squadra e questo è abbastanza normale. Avrebbe bisogno di giocare per trovare la migliore condizione, ma sta progredendo”.

13.24 – Sulla corsa al secondo posto – “Non firmerei per il secondo posto. Se avessi firmato dieci anni fa avrei firmato per la Serie C ed avrei fatto una ca..ata. La Juve, però, è di un’altra categoria”.

13.23 – Sul Milan – “Sarà una partita che potrà dirci a che punto siamo, sarà un banco di prova importante sia per noi che per loro. Il Milan fa benissimo in casa, è stato ricompattato l’ambiente. Per noi sarà difficilissimo in un campionato strano perchè se vuoi restare in alto in classifica devi vincere gli scontri diretti e non devi perdere punti con le piccole. Sarà un banco di prova feroce sia per noi che per loro”.

13.21 – Su Maradona – “Potrebbe giocare dove vuole in questo Napoli (scherza ndr.). E’ l’unico capace a vincere le partite da solo, il modulo fatelo voi. L’importante è che la squadra sia sempre ben organizzata”

13.21 – Sull’emergenza dfesa – “Ho preparato la partita coi difensori della Primavera, è stata una delle settimane più difficili da questo punto di vista. Albiol ha ancora qualche linea di febbre, Tonelli si è allenato nonostante sia un po’ dolorante. Maksimovic sta bene da ieri, domani valuteremo”.

13.19 – Sulle parole di Ancelotti – “Non mi sento un’icona, non è la prima volta che spende parole buone su di me e questo mi fa molto piacere perchè è uno dei migliori. Forse si riferisce ad un modo di giocare che in Italia non era usuale ed oggi si vede con tre o quattro squadre”.

13.17 – Maradona – “Non mi emoziono quasi mai, eppure vedendo Diego mi sono commosso. Per Napoli rappresenta tutto, è l’idolo assoluto della città. Però sono personaggi che vadano al di là della maglia. Mi sono quasi commosso per tutto ciò che rappresenta e le emozioni che mi ha fatto vivere. Spero che queste sensazioni le lasci anche ai calciatori, anche se molti di loro non l’hanno vissuto. Ci ha dato molta determinazione”.

Fontana, siamo lassù e cercheremo di restarci, amo lavorare sulla mente dei miei ragazzi

Per la consueta conferenza stampa della vigilia del match di domani tra Juve Stabia e Monopoli, si è presentato in sala stampa il tecnico delle vespe Gaetano Fontana.

Queste sono state le sue parole:

“Domani sarà una gara difficile come lo sono tutte. La classifica sta mostrando certi valori e tutte le squadre vogliono fare bene contro le prime della classe. Il Monopoli ha pareggiato anche a Lecce e quindi è una squadra tutt’altro che semplice. Kanoute non sta bene e non sarà rischiato, c’è un girone di ritorno da giocare e dobbiamo recuperarlo totalmente, cosi come altri giocatori. In estate abbiamo cambiato tanto e non era semplice riuscire ad indovinare tutte le mosse. In teoria c’era un 11 titolare che poi il campo ha cambiato. Sul mercato abbiamo cercato pedine utili al credo tattico e persone in grado di integrarsi con uno spogliatoio sano come il nostro, dove ci sono prima i valori e poi il resto. I nuovi arrivati hanno pochissimi allenamenti con noi e dobbiamo capire chi è più pronto e chi lo è meno. C’è tanto da lavorare e lo faremo, perchè si può sempre migliorare. Santacroce ha scelto Castellammare sposando un ideale e facendo una scelta importante. Ci darà una grande mano e siamo felice che sia con noi, è un grande professionista che può partire anche dal primo minuto domani. E’ stato ufficializzato ma per la squadra è sempre stato uno di noi. Ha rifiutato i soldi della Cina per restare nel nostro gruppo, ha dato una grande lezione a tante persone. Gli fa onore e lo ringrazio per la scelta. Non giochiamo da tanto tempo e abbiamo cercato di fare un lavoro per ritrovare la forma migliore in vista di questa gara, noi cercheremo di vincere a tutti i costi. Personalmente io amo lavorare molto sulla mente dei miei ragazzi perchè, spesso, non vince chi è più forte ma chi ci crede di più. E’ nel nostro DNA cercare di vincere sempre. Sul mercato abbiamo preso giocatori con caratteristiche che ci servivano e con valori morali. Cutolo ha ancora tanto da dare e lo dimostrerà, Paponi vuole rilanciarsi definitivamente ed è venuto qui per dimostrare le sue qualità. Siamo lassù e cercheremo di restarci”

In 8 trovati vivi all’hotel di Rigopiano, tra loro ci sono anche due bambine (VIDEO)

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“Stiamo penetrando sotto i solai per raggiungerli, ci stiamo parlando”, riferiscono i soccorritori sul posto.

Ci sono otto persone vive all’hotel Rigopiano travolto dalla valanga e tra di loro due bambine. Lo ha annunciato Titti Postiglione, responsabile dell’ufficio emergenze della Protezione Civile. I soccorritori le hanno individuate ed estratte. L’intervento di cinque elicotteri dai vigili del fuoco decollati da Pescara portando a bordo coperte e altro materiale per il soccorso ha permesso di portarne alcune a Pescara. Le persone sono state individuate sotto un solaio. 

Si riaccende la speranza dei familiari delle vittime dopo la drammatica giornata di ieri, in cui si è scavato senza sosta nell’ammasso di neve e detriti senza trovare superstiti. Sono ancora decine i dispersi. Riparte dunque la corsa contro il tempo. 

Le fasi del salvataggio:

  • ore 11.40 – I soccorritori : “Trovate vive sei persone”
  • ore 11.45 – I vigili del fuoco: “Sono nel solaio e ci stiamo parlando”
  • ore 11.55 – Elicotteri in arrivo con i medici.
    Due elicotteri, uno della Guardia Costiera con a bordo personale del 118, e uno dei vigili del fuoco stanno sorvolando la zona dell’hotel in attesa che da terra diano indicazioni per far scendere i medici e dare soccorso ai sei superstiti. E’ probabile che i sopravvissuti, dopo la primissima assistenza, siano trasferiti in ospedale con gli stessi elicotteri. 
  • 12:10 – Una donna, la prima persona estratta dal solaio, su elicottero verso ospedale di Pescara
  • 12:14 – Tra i sopravvissuti anche una bambina
    “Siamo in contatto con sei persone che si trovano dentro l’hotel Rigopiano, una di queste è 
    una bambina“, ha riferito al Gr1 Rai il viceministro dell’Interno, Filippo Bubbico. 
  • 12.30 – Sono cinque le persone estratte vive da quel che resta dell’albergo. La notizia la dà Rainews24 in diretta da Penne 

​Dall’hotel crollato a Pescara, la rotta di uno degli elicotteri che porta i sopravvissuti in ospedale

Da questa mattina sono operativi nella zona ruspe, spalaneve ed elicotteri, anche per prevenire il rischio di eventuali altre valanghe. Alle operazioni partecipa anche un dipendente dell’albergo per guidare i soccorritori all’interno di quello che è rimasto dell’albergo.

Jessica, Marco e gli altri dispersi

C’è anche una coppia di Monterotondo, cittadina alle porte di Roma, tra i dispersi dell’Hotel Rigopiano, in provincia di Pescara, dove proseguono senza sosta le ricerche delle persone rimaste intrappolate sotto la frana che ha travolto il resort alle pendici del Gran Sasso. Non si hanno più notizie di Giampaolo Matrone, 34enne titolare della pasticceria “La Deliziosa” a Monterotondo, e la compagna di vita Valentina Cicioni, originaria di Mentana, infermiera presso il Policlinico Gemelli di Roma. Anche i loro nomi sarebbero tra quelli degli ospiti della struttura.

La coppia aveva deciso di trascorrere a Farindola alcuni giorni di relax. I due, genitori di una bimba di 5 anni, avevano lasciato la piccola a Monterotondo, dai nonni, che non appena appresa la notizia si sono precipitati in Abruzzo per avere notizie dirette sulle operazioni in corso. La notizia è stata confermata sia da fonti vicine alla Protezione Civile, sia dal sindaco di Monterotondo, Mauro Alessandri: “Siamo in contatto con i familiari – ha dichiarato il primo cittadino del borgo romano – abbiamo appreso purtroppo che la coppia si trovava in vacanza presso quella struttura. Ora stiamo cercando, tramite la nostra protezione civile, di metterci in contatto con chi è lì sul luogo per avere ulteriori notizie”.

Tantissimi i messaggi postati da parenti, amici e conoscenti sulle rispettive pagine Facebook dei ragazzi, dove campeggia lo stesso identico post con la foto della grande nevicata in corso all’hotel Rigopiano, datato 17 gennaio 2017. Da lì in poi il silenzio. E le preghiere di due comunità intere, di Monterotondo e Mentana.

Sei delle persone disperse dopo la slavina che ha inghiottito l’hotel di Rigopiano sono della provincia di Terano. Si tratta di dei fidanzati Vincenzo Forti, 25 anni, gestore di una pizzeria, e Giorgia Galassi, 22 anni, di Giulianova, di Claudio Baldini e sua moglie Sara, di Atri, e di Luana Biferi, di Bisenti, e Cecilia Martella, di Atri, entrambe dipendenti dell’albergo. La madre di Giorgia Galassi, Isa Toccotelli, ha scritto su Facebook: “Amore della nostra vita, tieni duro so che sei una combattiva tieni duro amore mio”.

Altri quattro dei dispersi provengono dalla provincia di Chieti:

  • i fidanzati Jessica Tinari, 24 anni, estetista di Vasto, e Marco Tanda, 25 anni, primo ufficiale di Ryanair, residente a Roma;
  • i coniugi Luciano Caporale e Silvana Angelucci, gestori di un’attivita’ di parrucchiere a Castel Frentano.

/agi

Montella: “Milan-Napoli gara Champions? Non è decisiva per il terzo posto”

Montella: “Milan-Napoli gara Champions? Non è decisiva per il terzo posto”

In conferenza stampa, è intervenuto, come di consuetudine alla vigilia di un match, l’allenatore del Milan Vincenzo Montella, il quale ha dichiarato: “E’ una gara d’alta classifica, per noi è motivo d’orgoglio e responsabilità, non dobbiamo accontentarci. Affrontiamo una squadra fortissima, costruita per giocare la Champions League e cercheremo di giocarci contro nel modo migliore. E’ una squadra costruita con un fatturato per giocare tre competizioni, non so cosa penserà il mio amico Sarri di questo. Non ci accontenteremo di giocarla, non fa parte della storia del Milan. Sarri? Gli piace molto il possesso palla e il fraseggio, le sue squadre sono molto riconoscibili. Lo stimo molto come allenatore”.

SU NIANG: “Ha avuto un calo dopo il virus influenzale, perdendo dunque un po’ di sicurezza. Oggi valuteremo, ieri non s’è allenatore. Per superare questo momento difficile servirebbe un episodio favorevole”.

L’EX SOSA: “A Napoli ha fatto fatica per un aspetto tattico, ma adesso è maturo. Fa sempre bene quando lo chiamo in causa, vuole essere sostenuto e giocare un po’ di più”.

SULLA ROSA ROSSONERA: “Sono aumentate le nostre ambizioni, ma ci sono ancora delle cose da migliorare se vogliamo fare una stagione di importante, sia per il presente che per il futuro”.

TERZO POSTO: “In alto siamo tutti abbastanza vicini, si può pensare alla Champions League come a non raggiungere neanche l’Europa League perché le squadre in corsa sono tante. Non so se domani sarà decisiva per il terzo posto, non credo. Dipenderà anche dal nostro recupero di Bologna”.

SU DONNARUMMA: “Tra i più giovani è uno dei migliori al mondo. Affronta tutto con grande serenità”.

E LE RIMONTE: “Non decidiamo noi di andare in svantaggio. Contro grandi squadre è più difficile recuperare, ma non sempre è così”.

 

Rebus difesa, chi scenderà in campo? Sarri lavora ad una particolare soluzione

Rebus difesa, chi scenderà in campo? Sarri lavora ad una particolare soluzione

Emergenza in difesa per il Napoli in vista del match contro il Milan: Koulibaly non ci sarà, Tonelli è in forte dubbio, così come Albiol, che, fortunatamente per gli  azzurri, per la Gazzetta dello Sport potrebbe quantomeno assaporare il campo, a differenza del riscoperto bomber Tonelli e il senegalese, impegnato in coppa d’Africa. Dunque, nel caso in cui lo spagnolo non dovesse farcela, chi scenderà in campo? Sicuramente Maskimovic, provato da Sarri in questi giorni in allenamento al fianco del giovane Lasicki, che nasce centrocampista ma provato eventualmente da difensore.

Gabbiadini-Milan, pista fredda: ADL rifiuta la proposta rossonera

Gabbiadini-Milan, pista fredda: ADL rifiuta la proposta rossonera

Il Milan forte su Manolo Gabbiadini: TuttoSport rende nota la notizia che è possibile leggere quest’oggi in edicola. Il presidente Berlusconi, per arrivare all’attaccante, avrebbe proposto al Napoli un prestito con diritto di riscatto, con 2 milioni di euro cash e 20 milioni di euro eventuali, da versare qualora Manolo convinca Montella in questi sei mesi. Tuttavia ADL non pare intenzionato ad accettare questa offerta: il pres. azzurro vuole un’offerta concreta in denaro e soprattutto definitiva.

UFFICIALE: Paponi è il nuovo attaccante della Juve Stabia

Dopo le “voci” arriva anche l’ufficialità: Daniele Paponi è il nuovo attaccante della Juve Stabia. L’ex Bologna e Parma è stato ufficializzato ieri dal Latina e oggi dalla Juve Stabia.

Questo è il comunicato delle società stabiese:

“S.S.Juve Stabia rende noto di aver raggiunto l’accordo con l’U.S.Latina per l’acquisizione del diritto a ricevere le prestazioni sportive dell’attaccante Daniele Paponi, classe ’88. L’attaccante, nativo di Ancona, ha debuttato, in serie A, all’età di 17 anni con la maglia del Parma e nella stagione 2006/2007 ha esordito, con la stessa maglia, in Coppa Uefa, contro i russi del Rubin Kazan, segnando il gol della vittoria. Nella massima serie, con la maglia degli emiliani, ha totalizzando oltre 20 presenze con 1 goal all’attivo. In serie A ha vestito anche la maglia dell’F.C.Bologna, facendo registrare 21 presenze con 2 gol mentre, in serie cadetta, quelle di A.C.Cesena, Parma, Rimini, Ancona e U.S.Latina. Dal 2015 con la maglia dell’U.S.Latina, in serie B, ha collezionato oltre 30 presenze mettendo a segno 4 gol.
Daniele Paponi che si metterà subito a disposizione di mister Fontana, con entusiasmo commenta l’inizio dell’esperienza calcistica con le maglia gialloblù : “Sono molto contento di essere approdato qui, la Juve Stabia mi ha cercato per 5 giorni di fila, presentandomi un progetto importante. So che a Castellammare c’è un pubblico molto passionale e spero di regalare loro molte gioie. Conosco il Mister –afferma l’attaccante– me ne hanno parlato molto bene. Ai tifosi prometto massimo impegno e di sudare sempre la maglia”.
S.S Juve Stabia

La trappola mortale dell’hotel Rigopiano sepolto dalla neve (VIDEO)

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Le squadre di soccorso scavano nella neve per cercare chi è rimasto intrappolato nelle rovine dell’hotel Rigopiano di Farindola travolto da una slavina innescata dal sisma. Si tratta di 33 persone, tra morti e dispersi, inclusi quattro bambini. Un testimone racconta che gli ospiti erano pronti a partire, aspettavano solo lo spazzaneve. Si tratta di una tragedia che dimostra quanto l’imponderabile – spiega Antonio Scurati – è ancora in grado di azzerare la modernità.

Trappola mortale nell’hotel spazzato via

L’albergo alle pendici del Gran Sasso distrutto dalla valanga dopo le scosse di terremoto: 4 morti e 30 dispersi di cui 4 bambini. “Erano pronti a partire, aspettavano lo spazzaneve”. Il datore di lavoro di un superstite: “Ho dato l’allarme,  non mi credevano”

FARINDOLA (PE) – Arrivano con gli sci, le pelli di foca, i soccorritori, solo qualche bagliore avverte dell’alba che verrà, un giorno di dolore e morte. Shining. Ma questa volta non è un film, il terrore è qui, e rende tutto immobile, blocca il respiro. Il silenzio è più spesso del freddo, l’albergo di Rigopiano non c’è più travolto da uno tsunami di neve, rocce e alberi. Il terremoto che innesca la marcia mortale della natura e che non lascia scampo.

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Due uomini si inginocchiano stremati, subito aiutati dagli alpinisti della Guardia di Finanza, arrivati quassù alle 4 di mattina dopo cinque lunghe ore di marcia. Sono loro, i due sopravvissuti che hanno dato l’allarme. Alle 17,40 Giampiero Parete chiama il suo datore di lavoro, il ristoratore Quintino Marcella «aiutami è caduto l’albergo». La slavina ha travolto l’hotel e le vite di 35 persone, 22 ospiti, 8 dipendenti, il gestore e qualche visitatore non registrato. Al momento il bilancio è di quattro morti, due sopravvissuti e trenta dispersi. Ma ci vorranno tre ore perché si attivino i soccorsi. «Non mi prendevano sul serio, in prefettura mi dicevamo che era tutto a posto in hotel. Mi sono attaccato al telefono, tempestando tutti i numeri di emergenza fino a che non mi hanno creduto». E le ore perse a queste temperature si trasformano in numeri esponenziali. Quando lo trovano Giampiero Parete è stremato, stordito, ma continua a chiamare la moglie e i due bambini rimasti intrappolati. «La mia famiglia è lì vi prego…». È in ipotermia e viene immediatamente avvolto nelle coperte e preparato per il trasporto a Pescara, in ospedale. Devono arrivare gli elicotteri, l’unico modo per fare in fretta. Le colonne dei soccorsi sono ancora bloccate a più di sei chilometri in attesa di turbine e di piccoli gatti delle nevi per fare strada in questa giungla di ghiaccio e alberi divelti.

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Qualche luce appare da quel che rimane dell’albergo, e le voci dei soccorritori gridano forte i nomi degli ospiti, ma è solo l’eco, crudele, che risponde, indebolendo, ora dopo ora, la speranza. Poco prima delle 10 un elicottero porta sul posto altri Vigili del fuoco. Faticosamente, insieme, gli uomini della Guardia di Finanza, del soccorso alpino, della polizia aprono un varco tra i cumuli di neve alti anche cinque metri e arrivano all’ingresso. La hall, dove si erano rifugiati gli ospiti in attesa di andare via nel pomeriggio appena avessero pulito le strade, è invasa da macigni di neve, alberi, pietre e ghiaccio.

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Bruno Di Tommaso, direttore dell’hotel, non era lì mercoledì pomeriggio, al suo posto il nipote di Roberto Del Rosso, che gestiva il resort. «L’avevo sentito alle 16 per sms, era preoccupato per la tanta neve. Tutto lo staff era radunato al bar, mentre gli ospiti si trovavano nella hall perché stavano per andare via».

In mattinata due uomini vengono estratti da quell’inferno di ghiaccio, morti. Poche ore più tardi un altro cadavere viene trasportato all’obitorio di Pescara. Non si danno nomi per rispetto delle famiglie che pregano insieme e attendono una buona notizia. I papà di Stefano e Francesca, fidanzati alla loro prima vacanza, si inerpicano sulla montagna. «Erano felici… sono là sotto … speriamo ancora…», I singhiozzi che danno un ritmo doloroso alle parole.

Si continua a cercare, nonostante un’altra slavina caduta a metà mattina abbia ulteriormente complicato i soccorsi. Verso le 14 ricomincia a nevicare, diventa difficile arrivare anche a Farindola, il paese a valle di Rigopiano. Da Penne la strada invasa dalla neve è diventata stretta come un sentiero di montagna.

Walter Milan, del soccorso alpino e speleologico, spiega che stanno dividendo l’area della valanga in zone più piccole, sondandole palmo a palmo». Non ci si arrende al silenzio, dentro ci sono anche quattro bambini, ma la corsa contro il tempo è disperata. Si scava con le pale e anche con le mani. Si spera che si siano formate delle sacche d’aria «protettive». Ma è il gelo il grande nemico. I cani abbaiano e annusano alla ricerca di tracce di vita.

«Gran parte della struttura è completamente trasfigurata. È stata spostata di diversi metri proprio dalla forza d’urto della valanga», spiega Milan. Il canalone che porta all’albergo dalla cima della montagna come una pista da bowling. La neve che fa strike di vite. «La stessa valanga prima di schiantarsi contro l’albergo – spiega l’esperto – ha raso al suolo anche un bosco nei pendii superiori, quindi potete immaginarne la forza. La neve, trascinandosi verso valle porta con sé legname, alberi, a volte pietre, quindi acquisisce una forza ancora maggiore. Basti pensare comunque, per dare un’idea, che un metro cubo di neve può arrivare a pesare una tonnellata circa. Per cui immaginate un fronte lungo 300 metri che capacità distruttiva può avere».

Chi riesce ad arrivare di fronte a questo disastro se ne rende conto benissimo, della forza distruttiva. E si chiede anche come mai non sia stata prevista visto che le nevicate di questi giorni sono state eccezionali, come dicono tutti. E l’albergo era sommerso dalla neve. Come mai le persone non sono state fatte andare via in tempo? Il sindaco di Farindola ha atteso tutta la notte insieme ai soccorritori e all’ingegnere Viola, che ha avuto la delega dal prefetto, e spiega che gli ospiti erano pronti per andare via, con le valigie fatte, ma che «mercoledì mattina non è stato possibile farli scendere a valle perché serviva una turbina per pulire la strada». «Abbiamo fatto domanda alla Provincia per averla». Era prevista per le 15. Sarebbe arrivata solo alle 19. Troppo tardi. Una spiegazione che riempie di rabbia i parenti che attendono nel campo sportivo di Penne assistiti da un team di psicologi. La procura di Pescara indaga per disastro colposo e omicidio colposo plurimo. «Morti perché mancava una turbina»? «Morti perché serve una domanda in carta bollata per avere uno spazzaneve? Ma che Paese siamo?». Non capiscono, non possono capire, mentre la vita dei loro cari è appesa a un filo che si fa sempre più sottile ogni minuto.

Il padre della responsabile del centro benessere dell’hotel racconta di aver sentito l’ultima volta la figlia alle 16, un solo sms. «Dalla mattina chiedevano di essere sbloccati, avevano paura dopo le scosse di terremoto, erano circondati dalla neve, chiedevano che venisse pulita la strada ma gli hanno risposto che c’erano altre priorità».

«Si continua a lavorare tutta la notte», assicura il capo Dipartimento della protezione civile Fabrizio Curcio. «Ci sono persone che stanno lavorando al limite del possibile».

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vivicentro/La trappola mortale dell’hotel sepolto dalla neve
lastampa/Trappola mortale nell’hotel spazzato via MARIA CORBI – INVIATA A FARINDOLA (PE)

Riflettiamo sul significato dell’imponderabile

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Si tratta di una tragedia che dimostra quanto l’imponderabile – spiega Antonio Scurati – è ancora in grado di azzerare la modernità. Un superstite: «Ero andato in auto a prendere le medicine per mia moglie e l’hotel è crollato. Lì sotto ci sono i miei figli».

L’imponderabile che azzera la modernità

L’imponderabile. Etimologicamente, ciò che non ha peso o che ha un peso talmente minimo da non poter essere pesato, calcolato, misurato. Come l’eventualità che ti cada il cielo sulla testa, che una slavina gigantesca si stacchi dalla montagna per seppellire un hotel in una minuscola località remota ai piedi di una montagna arcana. L’imponderabile è ciò che ha ucciso i disgraziati lavoratori e clienti dell’hotel Rigopiano di Farindola, nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso, a 1200 metri d’altitudine e a una distanza abissale dall’ottusa fiducia nella affidabilità del mondo, dalla accanita illusione nell’eternità di noi stessi con cui abitualmente ci conduciamo nella vita.

Sì, perché l’imponderabile, paradossalmente, tragicamente, pur non avendo peso apparente, e forse proprio per questo, è ciò che di solito si manifesta agli uomini solo per schiacciarli sotto la propria insostenibile mole. Quanto peso hanno nelle nostre odierne esistenze le cose che non si possono pesare? Interrompere per pochi minuti il corso affannoso, e spesso vacuo, delle nostre giornate per meditare, per raccoglierci in una riflessione sul senso ultimo del nostro vivere e del nostro morire, è forse un modo più degno di altri di rendere omaggio alle vittime di questa e di altre tragedie.

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Riflettiamo allora sul significato dell’imponderabile.  

Nel mondo antico ebbe il nome di «fato». Il decreto divino riguardo all’esistenza di tutti gli uomini, stabilito in un empireo inaccessibile allo sguardo umano, pronunciato in modo inappellabile e irrevocabile. L’imponderabile veniva così a coincidere con il perimetro stesso della condizione umana, a identificarsi con gli stessi pilastri su cui si reggeva un ordine cosmico perfetto ma spietato. Al punto che per le antiche civiltà dell’Occidente ribellarsi al destino, a ciò che è più proprio alla nostra esistenza e, al tempo stesso, che le è più estraneo perché tracciato dal di fuori, dalla legge o dal capriccio di una volontà altrui, era considerata la massima colpa dell’uomo. Lottare contro l’imponderabile era ùbrys – tracotanza – inclinazione a travalicare il posto assegnatoci nel cosmo. Ed era sempre fonte di sciagura e tragedia.

Poi viene la modernità e rovescia completamente il tavolo. L’imponderabile è forse il punto in cui la modernità rompe nel modo più drastico con le civiltà antiche. La modernità diventa, anzi, essa stessa il tentativo di eliminare l’imponderabile dalla faccia della terra e dalla vita dell’uomo al punto che si potrebbe tentare di definirla propria a partire da questa sua grande, disperata impresa: la modernità, l’epoca che dichiara guerra all’imponderabile. Il posto del fato viene preso da Dio, e poi il posto di Dio dall’uomo. L’uomo, intronatosi al centro della creazione, tenta per tutti i secoli dell’età moderna di sottoporre la propria vita e il mondo a un programma così fitto di conoscenza minuziosa e trasformazione radicale da eradicare completamente l’imponderabile. Questa è stata la modernità: il sogno, il delirio di una campagna di conquista sotto le insegne della previsione e del controllo che avrebbe trionfato su tutto ciò che sfugge al nostro calcolo minacciando la pace, la salute, la floridità delle nostre esistenze.

Perfino superfluo, a questo punto, notare che la modernità è finita. La scienza progredisce ancora, la tecnologia dilaga ma il progetto moderno di previsione e controllo è stato da tempo abbandonato, come dimostra innanzitutto la resa della politica. Eppure il rifiuto dell’imponderabile non ci ha abbandonati. Non assume più l’aspetto orgoglioso, prometeico di una bonifica delle insidiose paludi della vita ma quello più modesto di una regressione della vita vissuta, di una progressiva riduzione delle superfici esposte ai colpi del destino, ai capricci del caso.

Figlia di una forse irripetibile stagione di benessere, di comfort, di agio, di noia e pigrizie, la tarda modernità di noi occidentali incapaci di pensiero tragico – e, dunque, anche di pensare e fare la guerra ai nemici che ci attaccano seminando strage proprio nei luoghi del nostro svago e del nostro confort – rifiuta ancora l’imponderabile rifugiandosi non più nella previsione ma nella premediazione.

Non puntiamo più a mettere in sicurezza le nostre vite vivendole agli estremi delle loro possibilità di trasformazione della realtà ma, più modestamente, a salvarci confinandoci ai margini di vite autenticamente vissute. Ci autoesiliamo sempre più nell’amnio tiepido e anestetico di esperienze mediate, di vite non-vissute, al riparo di consolle, monitor e display.

E, intanto, l’imponderabile è ancora lì, in agguato…

Terremoto Centro Italia: il Premier Paolo Gentiloni in Dicomac per un punto di situazione

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Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha incontrato il Capo Dipartimento e il Commissario straordinario per la ricostruzione

Il Presidente del Consiglio dei Ministri Paolo Gentiloni ha partecipato questa mattina a un punto di situazione sull’emergenza in corso nella Direzione di comando e controllo di Rieti insieme al Capo Dipartimento della Protezione Civile Fabrizio Curcio e al Commissario straordinario per la ricostruzione Vasco Errani.

Durante la riunione, la Coordinatrice della Dicomac Titti Postiglione e i rappresentanti delle componenti e delle strutture operative coinvolte hanno illustrato al Premier criticità e interventi sul territorio.

“Dopo le scosse di ieri ­– ha sottolineato il Presidente del Consiglio nel corso di un incontro con la stampa – il primo obiettivo è raggiungere tutti i cittadini nei comuni ancora isolati, se non fisicamente anche solo con un contatto. Il secondo è riattivare le utenze elettriche, infine, gradualmente, ripristinare la viabilità a tutti i livelli. Chiedo a tutte le strutture dello Stato di moltiplicare i loro sforzi – ha continuato – e chiedo alla politica di mostrare sobrietà, rispettando la difficoltà della situazione, l’impegno delle forze civili e militari che stanno lavorando e il dolore delle famiglie che hanno subito delle perdite. C’è un pezzo di Italia che ha subito disagi incredibili e ora è martoriata da neve e scosse”, ha concluso il Premier. ”Deve sentire che lo Stato è presente, che moltiplica gli sforzi e deve sentire la vicinanza e la solidarietà di tutti i nostri concittadini”.

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