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Complimenti dalla Russia per Sarri: il Rostov si congratula per la Panchina d’Oro

Premiato con la “La Panchina d’Oro” 2016, Mister Sarri ha ricevuto, in questi giorni, tanti attestati di stima.

Tra i numerosi complimenti che lo hanno raggiunto, anche quelli dello staff tecnico del Football Club Rostov, squadra vincitrice della Coppa di Russia 2013/14 e, ormai da qualche anno, affermata a livello internazionale.

Nella nota arrivata al Centro Sportivo di Castel Volturno e firmata da Berdyev Kurban, lo staff tecnico ha voluto «congratularsi con Sarri per essere stato votato come miglior allenatore della Serie A» ed esprimere il proprio «sincero apprezzamento per il lavoro svolto».

Un attestato di stima sincera che i tecnici russi hanno sottolineato dichiarandosi «poco sorpresi della scelta di voto compiuta dagli allenatori italiani» che hanno indicato il Mister azzurro per l’assegnazione del prestigioso premio.

D sscnapoli.it

Hysaj, l’agente: “Il ragazzo sta bene, domenica sarà della partita. Su Conti…”

Mario Giuffredi, agente fra gli altri di Elseid Hysaj, ha rilasciato alcune dichiarazioni a TMW Radio:

 

“Hysaj sta bene, domenica sarà della partita. Napoli-Juve è molto sentita per i napoletani, più di quella col Real Madrid. Ci si gioca la stagione. Sarri per essere motivato non ha bisogno di vincere la Panchina d’Oro, in tutte la gare dà sempre le giuste motivazioni. E’ un allenatore che viene dalla gavetta e sa che deve fare sempre tutto al massimo.
Conti? Deve finire questo campionato e poi l’Europeo Under 21. Nelle nostre strategie non c’è quella di essere venduto e restare in prestito all’Atalanta. Lui è pronto e sono sicuro che andrà in una squadra importante, ma è ancora prematuro parlare di squadre interessate. All’Atalanta sono molto bravi a formare giovani, in pochi credono nei talenti come questa società. Mi sembra anche giusto che adesso raccolgano i frutti del proprio lavoro, anche dal punto di vista economico.
Grassi? ha dimostrato di essere tornato il Grassi della scorsa stagione. Dopo gli Europei tornerà alla base e poi capiremo cosa fare. Credo abbia bisogno di un ulteriore step prima di tornare a Napoli. Ma con Gasperini è tornato sui suoi livelli”.

Rai – Cragno ipotesi da scartare per il Napoli, occhio a Meret

A Radio Crc, nel corso di ‘Si Gonfia la Rete’, è intervenuto Ciro Venerato, giornalista Rai esperto di calciomercato. Ecco quanto evidenziato:

“Sul fronte portieri il Napoli ha già sondato Cragno del Benevento. Il ragazzo difficilmente arriverà in azzurro visto che non rientra nei canoni fisici richiesti dalla società. Il Napoli sta cercando un estremo difensore molto alto, Cragno non lo è.
Meret? Profilo interessante di proprietà dell’ Udinese, tra le due società intercorrono buoni rapporti. Resta da capire quale sarà il futuro di Pepe Reina: se il Napoli vorrà cercare un secondo portiere o un titolare”.

METEO: Domenica 2, Piogge e Temporali sull’Italia!

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METEO: Una perturbazione atlantica raggiungerà gran parte delle regioni. Entriamo nel dettaglio del maltempo atteso per Domenica 2 aprile quando una bassa Pressione entrera nel Mediterraneo portando maltempo su molte regioni.

Situazione ed evoluzione generale 31 Marzo-2 Aprile:
ultimo giorno del mese di Marzo nel segno dell’alta pressione Zèfirus. Da sabato 1 aprile inizia a peggiorare su Piemonte, Liguria, Lombardia, Sardegna settentrionale, poi Toscana, Umbria e Lazio con rovesci e temporali. Domenica 2 il maltempo conquisterà buona parte delle regioni, ma soprattutto quelle centro-occidentali. Temperature in diminuzione da Domenica 2 aprile.

SITUAZIONE – Una bassa pressione tra Sabato 1 e Domenica 2 si collocherà nei pressi della Sardegna convogliando nubi e precipitazioni su gran parte delle regioni.

PREVISIONI PER DOMENICA 2 APRILE – Tempo in peggioramento su gran parte delle regioni italiane. Precipitazioni a carattere di rovescio o temporale. Come mostra la mappa tecnica a corredo dell’articolo, possiamo notare come Piemonte, Lombardia, Liguria, Sardegna, e tutte le regioni tirreniche siano le zone più colpite dalle precipitazioni che assumeranno carattere di temporale su bassa Toscana, Lazio, Sardegna e basso Tirreno e da qui verso Campania e Calabria. I settori orientali vedranno precipitazioni più debole, spesso intermittenti e alternate ad ampie schiarite soleggiate, specie al Nordest.

LA NEVE – Cadrà sulle Alpi occidentali sopra i 1400 metri, in Appennino sopra i 1600/1800 metri.

Sabato 1 Aprile
Tempo che peggiora su Piemonte, Liguria, Lombardia, Sardegna settentrionale, poi Toscana,Lazio e Umbria. Rovesci e temporali su queste regioni. Più asciutto altrove.

Situazione ed evoluzione generale 3-6 Aprile:

in questi giorni avremo condizioni di un’accesa instabilità pomeridiana su tutto il settore centro-meridionale, esclusa la Toscana e buona parte della Sardegna. Su queste zone quindi ci attendiamo rovesci e temporali, specie nel pomeriggio. Tempo più soleggiato al Nord, salvo locale instabilità sui settori alpini del Triveneto. Temperature in lenta ripresa.

Lunedì 3 Aprile
I settori centro-meridionali, esclusa la Toscana, sono interessati da rovesci e temporali, specie pomeridiani. Altrove più sole.
Martedì 4 Aprile
Il Sud, localmente il Lazio e i settori alpini del Triveneto sono interessati da rovesci e locali temporali, specie pomeridiani.
Mercoledì 5 Aprile
Temporali pomeridiani al Centro-Sud, sole al Nord.
Giovedì 6 Aprile
Rovesci e temporali al Centro-Sud, più soleggiato sul resto delle regioni.

METEO ITALIA – Previsioni meteo per tutte le regioni italiane

Nord
Valle d’Aosta
Piemonte
Liguria
Lombardia
Trentino Alto Adige
Veneto
Friuli Venezia Giulia
Emilia Romagna
Centro
Toscana
Marche
Umbria
Abruzzo
Lazio
Molise
Sud e isole
Puglia
Campania
Basilicata
Calabria
Sicilia
Sardegna

ilmeteo.it

Incontro con la Storia: Pablo Picasso ritorna a Napoli e Pompei dopo cent’anni

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Pablo Picasso, a distanza di cent’anni, ritorna a Napoli e Pompei, le città che più di tutte lo ispirarono durante il suo tour italiano, avvenuto nella primavera del 1917.

La Napoli popolare, la Pompei degli scavi e delle rovine, furono indispensabili affinchè il padre del cubismo potesse dar vita alla sua opera su tela più maestosa: “Parade”, lunga 17 metri e alta 11.

Pablo Picasso, Sipario per Parade, tempera su tela

Il quadro sarà esposto dall’8 aprile al 10 luglio al museo di Capodimonte, insieme ad altri capolavori dell’artista. La mostra è curata dallo storico d’arte Luigi Gallo e dal direttore Sylvain Bellenger, il quale ha dichiarato che si tratterà di un episodio unico per scoprire la storia del Novecento, di cui Napoli è stata una grande protagonista.
Un secondo evento si svolgerà nell’Antiquarium di Pompei, durante il quale si potranno ammirare i costumi realizzati da Picasso per il balletto “Parade”, messo in scena nel maggio del 1917 con l’intento di avvolgere il mondo in un universo poetico, in antitesi alla crudeltà della prima guerra mondiale. Per concludere si terrà la rappresentazione del balletto “Parade” nel suggestivo Teatro Grande degli Scavi di Pompei.

Aumenta la luce e diminuisce il gas. Da Aprile un risparmio di 43 euro

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Aumenta la luce, diminusice il gas, per un risparmio netto di circa 43 euro a famiglia. La bolletta dell’elettricità salirà del 2,9%, mentre quella del gas scendera’ del 2,7%.

Perché aumenta la bolletta elettrica

Sull’andamento dell’elettricità pesano gli effetti dei rialzi di inizio d’anno nel mercato all’ingrosso, innescati dalle emergenze sui collegati mercati europei, specie quello francese, e dall’eccezionale ondata di freddo. Nel dettaglio, per l’elettricità, la spesa (al lordo tasse) per la famiglia-tipo nell’anno compreso tra l’1 luglio 2016 e il 30 giugno 2017 sarà di 505,54 euro, con un incremento dello 0,7% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (1 luglio 2015 – 30 giugno 2016), con un aumento di 3,7 euro.

Quanto spenderemo per il gas

Per il gas la spesa della famiglia tipo nello stesso periodo sarà di circa 1.029 euro, con un calo del 4,4% corrispondente a un risparmio di circa 47 euro.

Cosa pesa sul prezzo dell’elettricità

  • L’aumento dei costi sul mercato francese per il fermo di numerose centrali nucleari
  • L’eccezionale ondata di freddo
  • L’aumento dei prezzi del gas.
  • l’aumento dei costi di distribuzione

Perché il gas costa meno se il prezzo aumenta?

  • La componente ‘materia prima’ registra un leggero calo all’ingrosso
  • Meno costosi il trasporto e l’approvvigionamento.
  • Meno costosoa la rinegoziazione dei contratti pluriennali

/agi

Berretti, Catanzaro-Juve Stabia: i convocati di Panico

Berretti, Catanzaro-Juve Stabia: i convocati di Panico

Dopo il successo interno contro la Casertana, la Berretti della Juve Stabia allenata da mister Domenico Panico, torna a Catanzaro per giocare la gara rinviata qualche settimana fa. Si cercano i punti utili per chiudere il discorso primo posto. Questa la lista dei convocati:

Borrelli F, Riccio, Rubino, Bisceglia, Borrelli, Scognamiglio, Berci, Vecchione, Mauro, Spavone, Servillo, Sorrentino F, Loffredo, Del Prete, Langella, Procida, Chirullo, Matassa.

a cura di Ciro Novellino

I nostri sponsor:






Rossi: “Il San Paolo sarà un inferno, non vorrei essere Higuain”

Le sue parole

Paolo Rossi ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport riguardo il ritorno da avversario di Gonzalo Higuain a Napoli: “Cosa consiglio a Higuain? Intanto non vorrei essere nei suoi panni, perché la sua situazione è certamente più difficile di quanto lo fu la mia, lui a Napoli ha giocato.. Comunque per me fu un inferno: riuscii a segnare su rigore ma appena toccavo palla erano fischi pazzeschi, assordanti. Al Pipita dico proprio questo: i fischi fortificano i campioni. Il mio rifiuto? Passò per tale ma in fondo io parlai al telefono 2’ con Ferlaino: lui manifestò interesse, io evidenziai il fatto che mi sarebbe piaciuto vivere in una squadra competitiva. La mia paura era quella di andare in un club che non potesse primeggiare; e la mia idea era di tornare prima o poi alla Juventus per poter vincere. Credo sia legittimo da parte di un calciatore cercare una situazione del genere, un posto in cui trionfare”. Come ha fatto Higuain. “Esatto, anche se il Napoli di oggi lo è, competitivo, mentre quello di allora, di Ferlaino, lo divenne qualche anno dopo. Comunque, rispetto a me, Higuain ha dato tanto al Napoli, per cui meriterebbe riconoscenza: ha fatto una scelta che va rispettata, il tutto ricordando che prima di lui se ne andarono Cavani e Lavezzi”.

La SSC Napoli ai tifosi: “Rispettino le norme e contribuiscano ad una serata di sport”

Il comunicarto apparso sul sito sscnapoli.it

In occasione della gara di Campionato Napoli vs Juventus , che si disputerà domenica 2 aprile 2017, la SSC Napoli rivolge un appello ai propri tifosi affinché rispettino le norme vigenti in materia di sicurezza, con particolare osservanza alle prescrizioni previste nel Regolamento d’uso dello Stadio, la cui violazione potrebbe comportare pesanti sanzioni fino alla squalifica del campo, compromettendo così altri impegni casalinghi. In particolare si segnala che con il lancio di oggetti in campo, oltre a compromettere l’incolumità degli atleti e delle altre persone presenti, si concretizza un procedimento penale previsto con gli artt. 6 co. 1, 6 bis, 6 ter, 6 quater, 7 della L. 401 del 13 dicembre 1989 e successive modificazioni. Si ricorda inoltre che il biglietto è nominativo, non è cedibile ed è vietato il cambio utilizzatore, e che lo stesso dovrà essere esibito unitamente ad un documento d’identità; si precisa che qualora fosse individuata la mancata corrispondenza tra il biglietto e documento, il possessore non potrà accedere allo stadio e potrà essere perseguito a norma di legge. Pertanto si invitano i tifosi napoletani a contribuire alla serata di sport nel rispetto del clima sereno e della passione autentica dei tifosi azzurri, per poter vivere una splendida serata di calcio caratterizzata da entusiasmo, calore e pacifica passione sportiva.

Capello: “Fischi per Higuain? Lo conosco il ragazzo, voglio dire cosa ai napoletani”

Le sue parole

Fabio Capello ha rilasciato alcune dichiarazioni al Corriere dello Sport:

Domenica sera al San Paolo ci sarà Napoli-Juventus. Che partita si aspetta? 

“Mi incuriosisce molto perché si affrontano due belle squadre. Avrei preferito che questo incontro arrivasse in un altro momento perché dopo i viaggi transoceanici di tanti protagonisti, lo spettacolo rischia di essere rovinato. La Juve è fortissima, ma anche il Napoli gioca bene. Può mettere in difficoltà i bianconeri”.

Sarri può riaprire la lotta scudetto? 

“Non credo. La Juventus è matura e capisce come giocare ogni partita. Ha un vantaggio importante e non si farà recuperare indipendentemente da come finirà domenica”.

E’ giusto che, come ha suggerito Sarri, i napoletani accolgano Higuain senza rancore? 

“Non solo è giusto, ma è auspicabile. I calciatori sono tutti liberi professionisti che puntano ad arrivare più in alto possibile e a vincere. Conosco bene Gonzalo che ho preso nel Real Madrid quando giovanissimo era in Argentina: so che tipo di ragazzo è e quanto tiene alla sua carriera. Certe scelte i professionisti sono obbligati a farle”.

I tifosi però possono sentirsi traditi. 

“I calciatori secondo me l’unica cosa che non dovrebbero mai fare è baciare lo scudetto della nuova squadra perché se poi vai via, come lo spieghi alla gente? Per il resto può capitare di fare un certo tipo di scelte professionali”.

Paolo Cannavaro: “Higuain? I fischi lo caricherebbero, meglio l’indifferenza”

Le sue parole

Sul primo ritorno da avversario di Gonzalo Higuain con la maglia della Juve allo stadio San Paolo si è espresso anche Paolo Cannavaro, come riporta La Gazzettta dello Sport: “Per come siamo noi calciatori, l’indifferenza farebbe più male dei fischi, anche perché rischi poi di caricare uno come Gonzalo e non credo che convenga. Il passaggio dal Napoli alla Juve ci può anche stare, quello che dispiace è che in qualche modo lui non ci abbia messo la faccia”.

Higuain si è informato sull’accoglienza che riceverà al San Paolo

Higuain si è informato sull’accoglienza che riceverà al San Paolo

La Gazzetta dello Sport scrive sul ritorno da avversario di Higuain a Napoli con la maglia della Juve: “Quando finisce un amore resta sempre almeno un cuore infranto. Nel caso di specie i cuori infranti sono tutti quelli dei tifosi del Napoli, ma qualche crepa c’è anche in quello di Higuain che ha chiesto un po’ di informazioni sull’accoglienza che lo attende: si aspetta i fischi del San Paolo ma spera che ci sia anche qualcuno che abbia il coraggio di applaudirlo perché lui, alla gente ed alla città, è rimasto legato da un rapporto solido in virtù del quale ha sempre espresso gratitudine al pubblico di Fuorigrotta” .

Cavani: “Fischi San Paolo? Fu terribile, io amo Napoli!”

Le sue parole

Edinson Cavani ha parlato dei fischi al San Paolo a Il Corriere della Sera: “Fu terribile, ero io a sentirmi tradito. Ho amato e amo Napoli, i miei figli vivono ancora lì. Non riuscivo a spiegarmi il perché di quell’ostilità così forte. Certo, non aspettavo fiori e applausi ma ricordo che salendo le scale per andare in campo ero emozionato. Fu una doccia gelata. In cuor mio però ho sempre saputo che erano fischi d’amore, sentivo che erano in tanti a volermi ancora bene. Credo che anche a Higuain dispiacerà ascoltare i fischi, ma la situazione è diversa. È passato alla Juventus, per Napoli è uno smacco. Lui lo sa e a differenza mia sarà preparato”.

La cellula jihadista di Venezia voleva fare esplodere il ponte di Rialto

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Volevano fare esplodere il ponte di Rialto «per guadagnarsi il Paradiso»: quattro kosovari – tre ventenni e un minorenne – sono stati arrestati ieri a Venezia. La cellula jihadista, cresciuta nel cuore di San Marco, era attivissima su Internet e progettava una serie di attentati in Italia.

“Facciamo esplodere Rialto e ci guadagniamo il Paradiso”. La cellula jihadista di Venezia

In manette quattro kosovari, c’è anche un minorenne. Attivissimi su Internet, progettavano attentati in Italia

MILANO – L’attentato a Westminster nel cuore di Londra era stato lo stimolo a fare meglio: «Dobbiamo fare qualcosa di simile anche a Venezia». Al telefonino non si trattenevano nemmeno più: «A Venezia guadagni subito il paradiso per quanti miscredenti ci sono qua. Metti una bomba a Rialto». Si era radicata ed era cresciuta nel cuore della città, attorno a San Marco dove i suoi uomini lavoravano e vivevano, la cellula di jihadisti di origine kosovara colpita ieri mattina con un blitz dei reparti speciali di polizia e carabinieri. Quattro le persone arrestate, uno è un minorenne di 17 anni, M.A., tutte sono di origine kosovara. Bekaj Fisnik, 25 anni, rientrato nel 2016 dalla Siria dove aveva combattuto nelle file del Califfato si era ritagliato il ruolo di guida politica. Babaj Arjan, 28 anni, era l’ideologo e guida religiosa. Hazjrai Dake di 26 anni era l’altro pilastro della cellula ramificata a anche a Mestre e Treviso dove sono state compiute una dozzina di perquisizioni.

Il procuratore capo reggente di Venezia Adelchi d’Ippolito è convinto di aver smantellato una cellula pronta a essere operativa entro poche settimane, al massimo qualche mese: «Abbiamo colpito gente davvero pericolosa, che stava progettando una serie di attentati in Italia e all’estero». L’attività di intelligence per capire la portata della cellula andava avanti da settembre 2015, quando Bekaj Fisnik, cameriere in uno dei lussuosi bar che si affacciano su piazza San Marco, aveva minacciato il suo datore di lavoro con cui aveva avuto un diverbio. Dalle parole pesanti con cui aveva condito la minaccia, gli investigatori si sono convinti che l’uomo potesse detenere delle armi.

 

Armi nel blitz non ne sono state trovate. Solo alcune pistole giocattolo che ora verranno esaminate per vedere se potevano essere modificate. Di esplosivi invece ce n’è presenza solo a livello virtuale. Nel corso di alcune intercettazioni ambientali si vede il gruppetto di kosovari che davanti a un tutorial video prodotto nel Califfato simula la costruzione di ordigni. Un ordigno che uno di loro avrebbe dovuto infilare in uno zaino prima di farsi esplodere sul ponte di Rialto affollato di turisti. L’obiettivo era quello di fare decine di morti. Il metodo dello zaino per nascondere l’ordigno, facilmente occultabile in una città sempre piena di turisti, lo avevano trovato in rete in uno dei tanti video con le immagini di uomini bomba. Babaj Arjan ne era addirittura entusiasta: «È un grande, aveva messo la bomba dentro lo zaino».

Sequestrati anche computer, smartphone e telefonini. Le vere armi delle cellule jihadiste ai tempi del Califfato. Il gruppo aveva una rete che via WhatsApp, Telegram e Instagram postava messaggi agli affiliati per rinsaldare le convinzioni sulla necessità di fare la Guerra Santa. Le parole su quelle che erano le loro reali intenzioni non lasciano dubbi. «Se domani faccio il giuramento… Se domani faccio il giuramento e mi danno l’ordine, sono obbligato a ucciderli tutti. Allah ha detto “nello stesso modo”». «Dobbiamo morire. Perché non possiamo prendere questa terra, se domani abbiamo questa possibilità perché non sfruttarla!». «Sì noi comunque dobbiamo morire!».

Nell’ordinanza firmata dal giudice Alberto Scaramuzza che ha contestato l’associazione a delinquere con finalità di terrorismo anche internazionale ci sono le prove della loro intensa attività sul web. A fine estate 2016 il profilo Instagram di Haziraj Dake, aperto con altri nickname come gurhaba92 o abdu rahman, ha 18 mila follower. Alcuni link riportano direttamente a siti del Califfato dove gli jihadisti si alimentavano ideologicamente, religiosamente ma pure nel porre le basi tecnico operative degli attentati. Bekaj Fisnik posta messaggi per assicurare che la guerra all’Occidente passa anche per la Rete: «Io consiglio di lavorare continuamente in Internet perché anche questa è jihad e non è niente di meno di quello che fanno altri (credenti) nei campi di battaglia (faccia a faccia) con il permesso di Allah».

Ma le parole da sole non bastano. A volte usa un’inedita ironia: «Lo Stato islamico si fa con gli uomini non con i cetrioli». Altre rivela qual è il suo vero obiettivo: «Chi combatte sulla strada di Allah e viene ucciso è martire e trionfa».

vivicentro.it/cronaca
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lastampa/“Facciamo esplodere Rialto e ci guadagniamo il Paradiso”. La cellula jihadista di Venezia FABIO POLETTI

Sulle interferenze russe il governo evita lo scontro con Mosca

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Sulle interferenze russe – scrive Francesco Bei – «il governo evita lo scontro con Mosca». Intanto nel Partito popolare europeo scatta l’allarme per il tentativo di Putin di condizionare la politica e le elezioni in Europa. Il ministro Angelino Alfano: il caso è già aperto. Ma il M5S insiste: sui russi c’è disinformazione, bisogna stare attenti alle condanne facili.

Ma il governo evita lo scontro con Mosca

Il popolo italiano ama la Russia. La sua letteratura immensa, i suoi paesaggi, la sua storia, i musei, la musica, la gente. E i russi amano giustamente il nostro Paese, l’estate popolano le nostre spiagge, visitano le nostre città d’arte, vestono la nostra moda, adorano il nostro cibo. Un amore ricambiato, dunque. E’ del tutto legittimo che il governo italiano e le principali forze politiche – su questo punto c’è una sorta di unanimità – si battano da tempo nelle sedi opportune per un ripensamento delle sanzioni contro Mosca. Tra le nazioni europee siamo politicamente i più vicini alla Russia.

Ma questo non può giustificare quello che potrebbe accadere o sta già accadendo riguardo a una possibile interferenza nelle elezioni in Italia e negli altri Paesi che andranno al voto quest’anno nell’Unione Europea. Non sappiamo se l’avvertimento che gli Stati Uniti hanno trasmesso al nostro e ad altri governi occidentali, di cui ha scritto ieri Paolo Mastrolilli, sia fondato su fatti concreti oppure no. A noi è sufficiente per giudicare quello che è squadernato sotto gli occhi di tutti: la posizione di acritico sostegno a tutto ciò che viene dal Cremlino da parte della Lega e del M5S. Quando un importante esponente dei cinque stelle, di fronte all’ondata di arresti degli oppositori di Putin, ribatte con un «e allora Guantanamo?», come se i diritti umani e civili in Russia avessero la stessa protezione rispetto agli standard occidentali, il problema non è la Stampa o il presunto accanimento nei confronti dei grillini. La trave che il M5S si rifiuta di vedere è la possibilità che una grande potenza straniera stia cercando di influenzare direttamente i risultati delle elezioni a casa nostra. Come forse ha fatto negli Stati Uniti. Abbiamo già avuto in Occidente per oltre quarant’anni dei partiti comunisti che erano la longa manus di Mosca: coordinati dal Cremlino venivano usati come quinte colonne dal patto di Varsavia per indebolire la capacità di risposta della Nato. E di nuovo, curiosamente, è oggi proprio il M5S a proporre l’uscita dell’Italia dall’Alleanza Atlantica. Che è cosa diversa, caro Alessandro Di Battista, dalla legittima difesa dell’export italiano in Russia colpito dalle sanzioni.

L’altra anomalia, certamente meno grave ma da segnalare, è il silenzio del governo italiano su queste presunte interferenze russe. In tutti i Paesi europei e anche a Bruxelles si studiano contromisure o quanto meno si prende atto del problema. Da noi, al contrario, tutto tace.

vivicentro.it/opinione
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lastampa/Ma il governo evita lo scontro con Mosca FRANCESCO BEI

Il Ppe: la Russia minaccia le democrazie

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Nel Partito popolare europeo scatta l’allarme per il tentativo di Putin di condizionare la politica e le elezioni in Europa. Il ministro Angelino Alfano: il caso è già aperto. Ma il M5S insiste: sui russi c’è disinformazione, bisogna stare attenti alle condanne facili. Ma sulle interferenze russe – scrive Francesco Bei – «il governo evita lo scontro con Mosca».

“La Russia minaccia le nostre democrazie”

Documento del Ppe: supporto continuo a forze anti-europee. Alfano: dibattito aperto. Interrogazione del Pd al ministro degli Esteri sui timori Usa sui rapporti Mosca-M5S

LA VALLETTA (MALTA) – È grande l’allarme nel Partito Popolare europeo per il tentativo di Putin di condizionare la politica e le elezioni nel Vecchio Continente. E ha voluto metterlo nero su bianco in una delle risoluzioni votate mercoledì dal congresso del Ppe. Il capitolo si intitola «la disinformazione della Russia mina la democrazia occidentale». Un atto d’accusa violentissimo. «Gli Stati membri dell’Ue si trovano attualmente dinanzi ad una minaccia senza precedenti. Propaganda, campagne di disinformazione e supporto continuo a forze politiche anti-europee da parte della Russia minano il progetto europeo, la cooperazione transatlantica e le democrazie occidentali. Questa crisi – si legge nella risoluzione – ha raggiunto un livello allarmante». Il Ppe considera inaccettabili «la cyber-minaccia rappresentata dalla Russia che supera di gran lunga quella cinese». Viene ricordata l’annessione della Crimea, «la guerra ibrida contro l’Ucraina, l’invasione della Georgia e le campagne russe contro i Paesi baltici».

Sono quasi tre pagine fitte di accuse a Putin e in cui viene sottolineata la necessità di un lavoro di controinformazione che deve coinvolgere i media europei e la stessa Nato. Non vengono citati i partiti sostenuti da Mosca e non viene neppure scritto che sono finanziati, piuttosto è dato per scontato. Ma quando vai a chiedere ad alcuni congressisti del Ppe e a certi leader un commento svicolano. Come ha fatto il premier ungherese Orban. «Russia? Non ho letto la risoluzione, sorry». Per non parlare di Berlusconi che non sapeva come aveva votato la delegazione di Forza Italia. Forse contro, forse astenuta, sicuramente contro le sanzioni alla Russia. Quello che invece è successo è che gli azzurri qui al congresso Ppe non hanno nemmeno partecipato alle votazioni per lavarsene le mani. Sembra che Tajani, presidente del parlamento europeo, l’abbia presa male.

E Berlusconi che ne pensa del sostegno dell’amico Vladimir ai 5 Stelle? «Conosco personalmente Putin ed escludo che interferisca e sostenga populisti. Escludo che sia questa la realtà». Berlusconi non tradisce imbarazzo di fronte alla domanda sulle manovre di Mosca per destabilizzare alcuni paesi europei. Difende lo zar del Cremlino e si rammarica che sia tornato il clima di un’altra epoca. «Io ho l’orgoglio di avere posto termine alla guerra fredda nel 2002, facendo stringere la mano a Putin e Bush a Pratica di Mare. Sarebbe assurdo ricominciare».

Intanto in Italia la capogruppo Pd in commissione Esteri, Lia Quartapelle, presenta un’interrogazione ai ministri degli Esteri e dell’Interno chiedendo lumi sul piano di destabilizzazione da parte russa e chiede che le prossime elezioni si svolgano in maniera serena. «Esiste il forte sospetto – scrive Quartapelle – che alcune campagne elettorali siano state finanziate con soldi russi. Nel 2014, la vittoria di Marine Le Pen fu accompagnata, come denunciato dal premier Valls, da un prestito di 9 milioni di euro da parte della First Czech Russian Bank, a cui sarebbero dovuti seguire altri 27 milioni per le presidenziali». Un altro deputato del Pd Andrea Romano è convinto che Mosca finanzi i 5 Stelle: «Bisognerebbe indagare, ma sono certi i rapporti tra hacker russi e attivisti grillini».

Una risposta c’è l’ha data il ministro degli Esteri Angelino Alfano presente anche lui a Malta. «Si tratta di vicende sulle quali anche il Parlamento europeo ha acceso i fari con atti parlamentari. Ma al momento non ci sono riscontri e prove. È chiaro però che è una vicenda sulla quale si è aperto già un dibattito».

vivicentro.it/politica
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lastampa/“La Russia minaccia le nostre democrazie” AMEDEO LA MATTINA – INVIATO A LA VALLETTA (MALTA)

La sfida dei dazi Usa-Ue

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Alta tensione tra Europa e Stati Uniti La Casa Bianca pensa di introdurre dazi su una serie di beni icona importati dal Vecchio Continente: dalla Vespa all’acqua San Pellegrino, al foie gras. Si parla di supertariffe che farebbero raddoppiare i prezzi per i consumatori americani. Il premier Gentiloni: «Sarebbe un errore».

I super-dazi degli Usa riaccendono lo scontro sul commercio con l’Ue

Barriere all’export già decise da Obama, Trump deve dare l’ok. Gentiloni: sono un grave errore. Torna il contenzioso sulla carne

NEW YORK – «Docket No. Ustr-2016-0025». E’ il nome in codice del documento con cui l’ufficio del rappresentante per il Commercio degli Stati Uniti (Ustr) chiede l’adozione di superdazi su alcuni prodotti europei, tra cui la Vespa della Piaggio e l’acqua minerale S. Pellegrino. Un documento depositato il 28 dicembre 2016, ovvero prima dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca. Tradotto in termini, l’iniziativa di imporre a Vespa, S. Pellegrino, Perrier e Roquefort (ad essere minacciati sono in realtà anche produttori di cioccolata, mostarda, paprika, tosatrici) tariffe pari al 100% del prezzo nasce dalla volontà dell’amministrazione Obama.

O è il caso di dire che l’ex presidente ha rispolverato quanto i suoi predecessori avevano già proposto. Per capire occorre fare un passo indietro al 1998, quando l’Unione europea impose un blocco all’importazione della carne Usa trattata con ormoni. Gli allevatori americani scesero sul piede di guerra e l’amministrazione di Bill Clinton minacciò l’imposizione di una tassazione del 100% su prodotti «premium» importati dall’Europa. Fra gli altri acque minerali, formaggi, paté de foie gras, e veicoli motorizzati di cilindrata compresa tra 50 e 500 cc. Un provvedimento selettivo che oltre la Piaggio interessava anche Husqvarna, Bmw, Ducati e Ktm.

 

A quel punto la Ue aprì su alcune carni di prima scelta «made in Usa». Dieci anni dopo, col boom della bistecche sudamericane e la perdita di ulteriori quote europee da parte di quelle Usa, è l’amministrazione di George W. Bush a minacciare di nuovo misure dazi selettivi 100%. Il caso finisce anche davanti all’Organizzazione mondiale del commercio (Wto) e nel 2009 si torna al negoziato e al congelamento delle misure. Sino al 2016 quando Obama riparte alla carica dopo il presunto mancato adempimento dell’Europa all’apertura di certe carni Usa decisa da Bruxelles, avviando un dibattito che ha visto un rappresentante del Gruppo Piaggio (comprensivo dei brand Piaggio, Vespa, Moto Guzzi e Aprilia), partecipare assieme al Ceo dell’Ama (American Motorcyclist Association) e ai responsabili di Bmw, Ducati, Ktm, Husqvarna all’audizione fissata per il 15 febbraio proprio dal documento depositato a fine dicembre.

Al fine di discutere le ricadute su economia e occupazione locali qualora la proposta dovesse veder la luce. Secondo fonti vicine alla società di Pontedera tuttavia, «la situazione non è preoccupante». anche perché i veicoli presi di mira sono il 2% del fatturato a fronte di una crescita del titolo registrata nell’ultimo mese del 20%. L’impatto limitato è figlio di una politica dinamica del gruppo sul piano internazionale come conferma ad esempio che la sua produzione in India è già conforme da mesi alla stringente normativa sulle emissioni Bharat Stage IV. Da parte sua invece Nestlé Usa, rivenditore di Perrier e San Pellegrino, sentita dal Wall Street Journal hanno preferito non commentare. «In questo momento, di tutto abbiamo bisogno tranne che tensioni commerciali che non trovano giustificazione nel contenuto, né, tantomeno, nel contesto del fondamentale rapporto strategico tra i due più importanti partner commerciali e di investimento al mondo», avverte il ministro per lo Sviluppo Economico, Carlo Calenda. Anche per il premier Paolo Gentiloni i superdazi Usa «sono un errore».

«Stiamo seguendo la situazione», afferma un portavoce della Commissione Ue, la stessa che lo scorso dicembre aveva denunciato lo «sventurato passo indietro» di Obama. Il giro di vite Usa trova in Trump un acceleratore per colpire prodotti-simbolo dei Paesi Ue con l’obiettivo di fare pressioni su Bruxelles. Il valore delle importazioni prese di mira è basso però: secondo il Wto, gli Usa possono imporre misure punitive su import per 100 milioni di dollari. La palla passa ora a Robert Lighthizer, il rappresentante Usa per il commercio estero nominato da Trump, colui che, in caso di via libera di Casa Bianca e Senato, dovrà attuare e misure passando alla storia come lo «zar dei superdazi».

vivicentro.it/economia
vivicentro/La sfida dei dazi Usa-Ue
lastampa/I super-dazi degli Usa riaccendono lo scontro sul commercio con l’Ue FRANCESCO SEMPRINI

Pattinaggio artistico, Campionati Mondiali di pattinaggio di figura 2017: programma e azzurri

Pattinaggio artistico, Mondiali 2017: programma, orari e tv di venerdì 31 marzo. Tutti gli azzurri in gara

Terza giornata di competizioni alla Hartwall Arena di Helsinki, dove questa settimana sono di scena i Campionati Mondiali di pattinaggio di figura 2017. Sul ghiaccio finlandese effettueranno il proprio esordio le coppie di danza, impegnate nella short dance, con l’Italia che schiererà i campioni iridati del 2014, Anna Cappellini / Luca Lanotte, e Charlène Guignard / Marco Fabbri. Nel pomeriggio avrà invece luogo il programma libero femminile, con Carolina Kostner che parte dall’ottava posizione del corto.

Le gare saranno trasmesse in diretta dalle reti di Raisport ed Eurosport.

Venerdì 31 Marzo

10:00 DANZA – Short dance (Anna Cappellini / Luca Lanotte, Charlène Guignard / Marco Fabbri)

START LIST

N.B.: sottrarre un’ora per conoscere gli orari italiani

11:00:00 – 11:06:00 Warm-up Group 1
11:06:30 – 11:13:10 1 Anastasia GALYETA / Avidan BROWN AZE
11:13:10 – 2 11:19:50 Lilah FEAR / Lewis GIBSON GBR
11:19:50 – 11:26:30 3 Cecilia TÖRN / Jussiville PARTANEN FIN
11:26:30 – 4 11:33:10 Tatiana KOZMAVA / Alexei SHUMSKI GEO

11:33:10 – 11:39:10 Warm-up Group 2
11:39:40 – 11:46:20 5 Olivia SMART / Adria DIAZ ESP
11:46:20 – 6 11:53:00 Kavita LORENZ / Joti POLIZOAKIS GER
11:53:00 – 11:59:40 7 Taylor TRAN / Saulius AMBRULEVICIUS LTU
11:59:40 – 8 12:06:20 Marie-Jade LAURIAULT / Romain LE GAC FRA

12:06:20 – 12:21:20 Ice Resurfacing

12:21:20 – 12:27:20 Warm-up Group 3
12:27:50 – 9 12:34:30 Kana MURAMOTO / Chris REED JPN
12:34:30 – 10 12:41:10 Nicole KUZMICHOVA / Alexandr SINICYN CZE
12:41:10 – 12:47:50 11 Yura MIN / Alexander GAMELIN KOR
12:47:50 – 12 12:54:30 Tina GARABEDIAN / Simon PROULX-SENECAL ARM

12:54:30 – 13:00:30 Warm-up Group 4
13:01:00 – 13 13:07:40 Viktoria KAVALIOVA / Yurii BIELIAIEV BLR
13:07:40 – 13:14:20 14 Olga JAKUSHINA / Andrey NEVSKIY LAT
13:14:20 – 15 13:21:00 Lorenza ALESSANDRINI / Pierre SOUQUET FRA
13:21:00 – 16 13:27:40 Alisa AGAFONOVA / Alper UCAR TUR
13:27:40 – 13:34:20 17 Natalia KALISZEK / Maksym SPODYRIEV POL

13:34:20 – 13:49:20 Ice Resurfacing

13:49:20 – 13:55:20 Warm-up Group 5
13:55:50 – 14:02:30 18 Shiyue WANG / Xinyu LIU CHN
14:02:30 – 19 14:09:10 Laurence FOURNIER BEAUDRY / Nikolaj SORENSEN DEN
14:09:10 – 14:15:50 20 Tessa VIRTUE / Scott MOIR CAN
14:15:50 – 21 14:22:30 Alexandra NAZAROVA / Maxim NIKITIN UKR
14:22:30 – 22 14:29:10 Isabella TOBIAS / Ilia TKACHENKO ISR

14:29:10 – 14:35:10 Warm-up Group 6
14:35:40 – 23 14:42:20 Alexandra STEPANOVA / Ivan BUKIN RUS
14:42:20 – 14:49:00 24 Charlene GUIGNARD / Marco FABBRI ITA (ore 13:42 italiane)
14:49:00 – 14:55:40 25 Ekaterina BOBROVA / Dmitri SOLOVIEV RUS
14:55:40 – 15:02:20 26 Piper GILLES / Paul POIRIER CAN
15:02:20 – 15:09:00 27 Anna CAPPELLINI / Luca LANOTTE ITA (ore 14:02 italiane)

15:09:00 – 15:24:00 Ice Resurfacing

15:24:00 – 15:30:00 Warm-up Group 7
15:30:30 – 15:37:10 28 Maia SHIBUTANI / Alex SHIBUTANI USA
15:37:10 – 15:43:50 29 Kaitlyn WEAVER / Andrew POJE CAN
15:43:50 – 15:50:30 30 30 Gabriella PAPADAKIS / Guillaume CIZERON FRA
15:50:30 – 15:57:10 31 Madison HUBBELL / Zachary DONOHUE USA
15:57:10 – 16:03:50 32 Madison CHOCK / Evan BATES USA

17:00 DONNE – Free Program (Carolina Kostner)

START LIST

N.B.: sottrarre un’ora per conoscere gli orari italiani

18:00:00 – 18:07:00 Warm-up Group 1
18:07:30 – 18:15:20 1 Zijun LI CHN
18:15:20 – 18:23:10 2 Laurine LECAVELIER FRA
18:23:10 – 18:31:00 3 Kailani CRAINE AUS
18:31:00 – 18:38:50 4 Angelina KUCHVALSKA LAT
18:38:50 – 18:46:40 5 Nicole SCHOTT GER
18:46:40 – 18:54:30 6 Anastasia GALUSTYAN ARM

18:54:30 – 19:01:30 Warm-up Group 2
19:02:00 – 19:09:50 7 Nicole RAJICOVA SVK
19:09:50 – 19:17:40 8 Loena HENDRICKX BEL
19:17:40 – 19:25:30 9 Xiangning LI CHN
19:25:30 – 19:33:20 10 Ivett TOTH HUN
19:33:20 – 19:41:10 11 Mariah BELL USA
19:41:10 – 19:49:00 12 Mai MIHARA JPN

19:49:00 – 20:04:00 Ice Resurfacing

20:04:00 – 20:11:00 Warm-up Group 3
20:11:30 – 20:19:20 13 Dabin CHOI KOR
20:19:20 – 20:27:10 14 Rika HONGO JPN
20:27:10 – 20:35:00 15 Elizabet TURSYNBAEVA KAZ
20:35:00 – 20:42:50 16 Ashley WAGNER USA
20:42:50 – 20:50:40 17 Carolina KOSTNER ITA (ore 19:42 italiane)
20:50:40 – 20:58:30 18 Wakaba HIGUCHI JPN

20:58:30 – 21:05:30 Warm-up Group 4
21:06:00 – 21:14:10 19 Maria SOTSKOVA RUS
21:14:10 – 21:22:20 20 Karen CHEN USA
21:22:20 – 21:30:30 21 Anna POGORILAYA RUS
21:30:30 – 21:38:40 22 Evgenia MEDVEDEVA RUS
21:38:40 – 21:46:50 23 Gabrielle DALEMAN CAN
21:46:50 – 21:55:00 24 Kaetlyn OSMOND CAN

giulio.chinappi@oasport.it

La Juve Stabia a sostegno dell’iniziativa MiColoroDiBlu

S.S. Juve Stabia rende noto che domenica 2 aprile, in occasione dell’incontro di calcio Juve Stabia-Casertana, valido per la 32a giornata del Campionato di Lega Pro Unica – Girone C, le vespe scenderanno in campo con una maglia per celebrare la decima giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo: MiColoroDiBlu. Inoltre in tutto il mondo verranno illuminati di blu i monumenti e le località turistiche più importanti, per sensibilizzare l’opinione pubblica sui disturbi dello spettro autistico. Sull’argomento e’ intervenuto il Direttore Generale, Clemente Filippi :

“Abbiamo subito aderito all’iniziativa – evidenzia il Dirigente – come propostaci dalla Dott.ssa Auricchio del Centro di Riabilitazione Neapolisanit di Ottaviano, in collaborazione con IRFID (Istituto per la ricerca, la formazione e l’informazione sulla disabilità), Centro Medico Moscati e AIAS (Associazione italiana assistenza spastici) sezione di Nola-Cicciano. Siamo onorati – aggiunge il Direttore – di poter esprimere sostegno e supporto alle associazioni di genitori di bambini, adolescenti e adulti affetti da autismo, alle prese con l’insostenibile situazione delle lunghissime liste di attesa”.

Proprio domenica 2 aprile, presso il Centro di Riabilitazione Neapolisanit di Ottaviano, si terrà un’intera giornata sul tema, con incontri, stand espositivi, giochi, momenti di preghiera. L’hashtag ufficiale dell’evento è #micolorodiblu.

S.S. Juve Stabia

ESCLUSIVA – Torto al Capua dalla Procura Federale: Juve Stabia, ancora una volta vince lo stile del settore giovanile

Torto al Capua dalla Procura Federale: Juve Stabia, ancora una volta vince lo stile del settore giovanile

La società ASD SSC Capua proponeva, come si legge dalla carte in nostro possesso del tribunale nazionale federale, nei confronti della SS Juve Stabia ricorso per il mancato ricevimento del premio per il tesseramento del giovane David Bravaccini. Tale ricorso è stato respinto dalla commissione premi di Preparazione. Il giovane già tesserato dalla SS Ischia Isola Verde nell’anno precedente al raggiungimento del 14° anno di età, veniva poi tesserato come giovane di serie professionistica e successivamente svincolato e tesserato dalla SS Juve Stabia nella stessa stagione. A questo punto, il Capua, come si legge dalle carte, ‘ben pensava’ di fare ricorso contro la società stabiese e di lasciare fuori l’Ischia, società che avrebbe dovuto emettere il premio. Dopo aver notato l’errore commesso, il Capua ha deciso di tirare in ballo anche l’Ischia, commettendo errore su errore e non riuscendo a ricavare nulla. La Juve Stabia, nello stile classico di società che punta, con il suo settore giovanile alla crescita dei propri ragazzi, ha deciso di non depositare le controdeduzioni. Il tutto non poteva che avere epilogo differente.

Come ci ha riferito il responsabile del settore giovanile della Juve Stabia, Saby Mainolfi: “Voglio evidenziare ancora una volta il nostro stile. Premettendo che evito di entrare nello specifico, invito tutti a seguire le norme. Pensare che una società e i suoi dirigenti non conoscano le carte federali e le rispettive norme è fuori dal comune. Noi come Juve Stabia abbiamo mantenuto uno stile di puro settore giovanile, non abbiamo proprio opposto resistenza e fatto si che il giudice facesse il suo corso e traesse le proprie conclusioni. Manteniamo il nostro stile anche adesso, evitando di agire legalmente verso questa società. Questa è la differenza: i professionisti non possono sbagliare. Spero che queste situazioni siano di insegnamento anche per i genitori: che possano scegliere il meglio per i propri figli. Non si deve scegliere per vincere, ma in base alla formazione: il calcio va conosciuto”.

a cura di Ciro Novellino

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