Under 17, Juve Stabia-Paganese 1-1, il racconto in scatti del match
Bastava soltanto un punto per andare ai playoff, ne serviva soltanto uno per far si che anche gli Under 17, dopo Under 15 e Berretti arrivassero alle fase finali e così è stato. La Juve Stabia, allenata da mister Nunzio Di Somma, che abbiamo ascoltato, ha raggiunto il traguardo con l’1-1 arrivato contro la Paganese con gol di Romano e pari poi decisivo di Capasso. Questo il racconto in scatti del match.
a cura di Ciro Novellino, foto di Antonio Gargiulo
Un incidente tremendo è avvenuto sabato notte sulla statale sorrentina, prima dell’imbocco della galleria, tra un Suv e un’utilitaria.
Il violento impatto ha reso necessario il ricovero d’urgenza all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia dei tre feriti, due uomini e una donna, tutti sulla cinquantina e originari di Sorrento.
Secondo la ricostruzione delle forze dell’ordine intervenute sul posto, entrambe le automobili procedevano ad alta velocità. Il Suv avrebbe azzardato un sorpasso, nonostante il divieto, travolgendo in pieno l’altra vettura che proveniva dalla direzione opposta.
Restano gravi le condizioni dei tre feriti, soprattutto quelle del conducente dell’utilitaria, rimasto bloccato tra le lastre di metallo fino all’arrivo tempestivo delle due ambulanze.
Under 15, Juve Stabia-Paganese 1-1, il racconto in scatti del match
Finisce 1-1 il derby giocato al comunale di Casola tra gli Under 15 della Juve Stabia e quelli della Paganese. Una gara che per la squadra di Belmonte serviva soltanto in previsione dei playoff. Nella mischia tanti debuttanti classe 2003 che hanno ben figurato. I gol sono di Grimaldo che apre le marcutere nella prima frazione di gioco e di Pascale che fissa il pari nella ripresa. Questo il racconto in scatti del match.
a cura di Ciro Novellino, foto di Antonio Gargiulo
Dublino, pieno centro, un gruppo di uomini armati irrompette in un ufficio postale, il General Post Office, e lo trasformò nel cuore della rivolta, la “rivolta di Pasqua”.
Da una parte il poeta e insegnante Patrick Pearse, che lesse il proclama del governo provvisorio della Repubblica irlandese: “Il diritto del popolo irlandese al possesso della sua terra e al pieno controllo del destino dell’Irlanda”.
Dall’altra il sindacalista marxista James Connolly, che dichiarò: “un solo unico esercito, l’Esercito repubblicano irlandese”, l’Irish republican army, ovvero l’Ira.
Due leader, due comandanti e due anime, era il 24 aprile 1916, i repubblicani socialisti e nazionalisti dichiararono l’indipendenza dell’isola.
Con l’Inghilterra impegnata nella grande guerra contro la Germania, si sperò in un aiuto militare dei tedeschi.
Busto di Patrick Pearse
Roger David Casement, noto per le sue denunce degli orrori coloniali in Africa e dello sfruttamento degli indigeni in Sud America, non esitò a recarsi presso i nemici tedeschi per cercare di arruolare tra i prigionieri irlandesi una legione che sarebbe dovuta intervenire nell’isola per combattere.
Così, nella Pasqua d’insurrezione, confluirono le diverse sfaccettature della vicenda irlandese: dallo spirito di resistenza a una plurisecolare oppressione alla lotta, in nome della ragione illuministica, contro l’intolleranza religiosa; dalle rivendicazioni degli operai e contadini al tentativo di costruire uno Stato indipendente e sovrano per una nazione che era un mosaico di culture e tradizioni differenti, che andavano salvaguardate dal conformismo imposto dai britannici.
Il manifesto di proclamazione della Repubblica irlandese fu firmato da sette uomini e una donna.
Oltre a Pearse e Connolly, il giornalista Sean MacDiarmada, il suonatore di cornamusa Eamonn Ceannt, il poeta e giornalista Joseph Plunkett, il più giovane a morire, il principale organizzatore della rivolta Thomas Clarke, il poeta e drammaturgo Thomas MacDonagh e la passionaria Constance Markievicz, che si batté per il voto alle donne, fu condannata a morte e graziata, poi amnistiata.
Nel 1918 fu la prima donna eletta al Parlamento di Londra.
Statua di Connolly
La rivolta durò 6 giorni, 1250 uomini effettivi a Dublino e circa 3000 nelle altre zone.
Il 29 aprile Pearse dichiarò la resa per evitare un ulteriore spargimento di sangue.
Alla fine, i britannici applicarono la legge marziale e fucilarono Pearse il 3 maggio e Connolly il 12 su una sedia, non riusciva a stare in piedi per le gravi ferite subite nei combattimenti.
Casement, convertitosi al cattolicesimo in prigione, fu impiccato il 3 agosto.
Nello stesso periodo gli altri firmatari della dichiarazione d’indipendenza vennero fucilati insieme a qualche ufficiale dell’Esercito repubblicano.
La “Settimana di sangue” costò tra gli insorti 64 morti, numerosi feriti e 16 condannati a morte. 132 morti nella polizia e tra le truppe britanniche e circa 400 feriti.
Tra i civili ci furono 254 morti e 2217 feriti.
Pearse di fronte alla corte disse: “Non riuscirete mai a spegnere il desiderio di libertà degli irlandesi: se non ce la faremo noi, ce la faranno i nostri figli”.
Nel giro di pochi anni i repubblicani riuscirono a tramutare quella sconfitta in un’epopea.
Roger David Casement
Una rivolta che dal 1919 al 1921 portò l’Irlanda alla suddivisione.
Furono capaci di sostituire all’insurrezione aperta una micidiale guerriglia, che portò al trattato del 6 dicembre 1921.
Questo concedeva a 26 contee di costituirsi in uno Stato libero d’Irlanda, mentre 6 contee dell’Ulster formarono la cosiddetta “Irlanda del Nord”, unita alla Gran Bretagna sotto il dominio della corona.
La trasformazione dello Stato libero in una vera entità politica autonoma, l’Eire, risale al 1937; il nome di Repubblica d’Irlanda è stato adottato nel 1948.
Oggi Pearse e Connolly non si riconoscerebbero nella non facile coesistenza delle due realtà irlandesi e guarderebbero con orrore alla pretesa contrapposizione dei cattolici e protestanti.
Ma certamente resterebbero affascinati da come il seme della libertà gettato in quella Pasqua sia sbocciato tra i più diversi popoli della terra.
VIDEO ESCLUSIVO – Under 17, Juve Stabia-Paganese 1-1: gli highlitghts e i gol del match
Bastava soltanto un punto per andare ai playoff, ne serviva soltanto uno per far si che anche gli Under 17, dopo Under 15 e Berretti arrivassero alle fase finali e così è stato. La Juve Stabia, allenata da mister Nunzio Di Somma ha raggiunto il traguardo con l’1-1 arrivato contro la Paganese con gol di Romano e pari poi decisivo di Capasso. Queste le immagini del match.
Juve Stabia, Mainolfi: “Stanotte è venuto a mancare l’amico Domenico “Mimmo” Capobianco, è a lui che dedico il nostro traguardo”
Il respondabile del settore giovanile della Juve Stabia, Saby Mainolfi ha dichiarato ai nostri microfoni: “Stanotte è venuto a mancare l’amico Domenico “Mimmo” Capobianco, storico operatore campano di calcio giovanile, era legato da una amicizia ventennale con me e anche con il direttore Turi. Stavo collaborando con noi con La sua Real Vitulazio, dove piu volte siamo stati ospiti per amichevoli, tornei ed allenamenti; e stava portando a noi i migliori elementi della sua zona. Sono veramente rattristito e porgiamo le condoglianze alla famiglia. Ed oggi che per noi è un giorno di festa, da responsabile sono riuscito nell’intento di portare 3 squadre ai play off, è a lui che voglio dedicarlo”.
“Ciao Renzo” è lo striscione che oggi la Curva Sud ha mostrato al cielo, per commemorare il giovane siracusano Renzo Formosa, che pochi giorni fa si è spento in seguito ad un incidente stradale, a soli 16 anni. Renzo rimasto vittima di un incidente venerdì mattina in via Bartolomeo Cannizzo alla periferia di Siracusa è deceduto dopo diversi tentativi dei medici di strapparlo alla morte.
L’incidente stradale è avvenuto mentre Renzo Formosa era a bordo del suo scooter quando è stato travolto da una Fiat Panda. Secondo quanto si è appreso, il conducente della piccola utilitaria, pare fosse senza patente e di avere preso l’auto senza dire niente al padre.
Renzo Formosa frequentava l’istituto Nautico di Siracusa.
Alla dedica è seguito il coro “mio fratello è siracusano”, riconfermando che la solidarietà e la fratellanza tra le due tifoserie va oltre ogni distanza.
VIDEO ViViCentro – Under 17, Del Prete ed Espostio in coro: “Andiamo a vincere i playoff”
Bastava soltanto un punto per andare ai playoff, ne serviva soltanto uno per far si che anche gli Under 17, dopo Under 15 e Berretti arrivassero alle fase finali e così è stato. La Juve Stabia, allenata da mister Nunzio Di Somma ha raggiunto il traguardo con l’1-1 arrivato contro la Paganese con gol di Romano e pari poi decisivo di Capasso. Al termine del match abbiamo ascoltato Del Prete ed Esposito.
VIDEO ViViCentro, Under 17, Diomaiuta: “Siamo contenti, ora c’è da lavorare tanto per i playoff”
Bastava soltanto un punto per andare ai playoff, ne serviva soltanto uno per far si che anche gli Under 17, dopo Under 15 e Berretti arrivassero alle fase finali e così è stato. La Juve Stabia, allenata da mister Nunzio Di Somma ha raggiunto il traguardo con l’1-1 arrivato contro la Paganese con gol di Romano e pari poi decisivo di Capasso. Al termine del match abbiamo ascoltato Gigi Diomaiuta.
NOTIZIE AS ROMA – Come di consueto, alla vigilia del match previsto per la trentaquattresima giornata di campionato all’Adriatico contro il Pescara di Zeman, Spalletti ha risposto alle domande dei cronisti presenti nella sala stampa del Fulvio Bernardini. Queste le parole del mister:
“Si fanno i complimenti alla Primavera per il risultato raggiunto, De Rossi è un allenatore che da più anni ha fatto vedere la sua qualità. Siamo vicini al dolore della famiglia Scarponi”.
La Roma ha giocato sabato, si giocherà domani. Questo ha permesso ad Emerson di tornare in gruppo… “Lavorare per tutta la settimana con tutti a disposizione può essere un vantaggio? Emerson fa vedere di essere quasi guarito, poi deve fare allenamenti continuativi per tornare al top ma siamo contenti del risultato attuale. Allenarsi con quasi tutta la squadra è un vantaggio perché un allenamento di qualità permette di andare a toccare dei tasti con delle scelte e delle frequenze migliori. Con 22 in campo hai la possibilità di lavorare sul concetto di squadra, è un valore in più. Abbiamo avuto questa settimana piena, quando hai tanto tempo i giocatori devono anche recuperare, ma è un beneficio per la squadra ed il lavoro”.
Le insidie di partite con squadre già retrocesse quali sono? Molte, prima di tutto perché non esiste una squadra che parte male e finisce malissimo senza mai avere dei risultati. Ci sono momenti in cui il grafico cambia, come è successo nelle ultime domeniche, e poi c’è una valutazione obiettiva della squadra che hai davanti. Si tratta di una squadra che non faceva risultati ma ha un target dato dal lavoro quotidiano dell’allenatore, come l’Empoli. Si è visto con il Crotone che è stato premiato. Il Pescara ha diversi ex, Zeman ha modificato qualcosa. Li ho visti meno sbarazzini, tornano bassi, fanno vampate di contropiede…Per cui le insidie ci sono sempre. Nella partita di andata abbiamo fatto una fatica enorme e poi abbiamo usato la qualità di alcuni nostri calciatori”.
Quali elementi possono fare la differenza per la corsa al secondo posto calendario a parte?
“Gli elementi sono diversi. Una squadra come Roma o Napoli deve contare sulle proprie qualità, su quello che sarà il premio a fine campionato. È lì che esibiremo la pagella del nostro lavoro, un obiettivo importante durante il lavoro di una stagione è che squadra sei diventato quando arrivi in fondo e noi abbiamo la possibilità di finirlo bene questo campionato nonostante il Napoli abbia il calendario un po’ più facile. Noi abbiamo portato quasi in fondo un campionato dove abbiamo avuto delle difficoltà e abbiamo anche rallentato ma mai siamo andati indietro. Bisognerà vedere cosa riusciremo a fare in questa ultima parte di campionato. Siamo nelle condizioni, visto che non ci sono altre competizioni, di allenarci nel migliore dei modi e fare dei risultati importantissimi.
Zeman ha parlato benissimo di lei parlano di progetti che determinano dei cambiamenti. È questo alla base dei suoi dubbi sul futuro? “Io con la società ho parlato, ho accettato di lavorare nella Roma e lo faccio con tutto l’entusiasmo possibile. In queste partite può cambiare l’idea che ti sei fatto dell’altro e viceversa. L’obiettivo però è tenere duro fino in fondo, non darla vinta a quelli che ci hanno detto ‘non ce la farete ‘ o ‘siete dei mediocri’ poi ci si incontra e si traggono le conclusioni. Fare male 4-5 partite di fila sarebbe una novità, secondo me questa squadra ha fatto vedere una linearità di modo di lavorare e risultati. Dobbiamo finire così, non dobbiamo assolutamente abbassare un centimetro. Anche nelle ultime 10 partite mi sembra che la Roma ne abbia vinte 8, pareggiata una e persa una. Tutti abbiamo fatto il nostro dovere al massimo, abbiamo messo dei contenuti importanti nel nostro tragitto”.
Fazio ha detto che il pareggio contro l’Atalanta non cambia nulla. È questa la mentalità giusta per la sfida contro il Pescara?
“Ha detto che è una squadra forte e che rimaniamo convinti di poter continuare ad avere una sostanza importante di risultati. Tentiamo di andare a proporre la nostra qualità di giocatori e di gioco. Non sarà facile ma non solo in questa partita, anche in quelle successive”.
Nicchi ha detto che siamo pronti per la VAR. Tantissimi addetti ai lavori non sono d’accordo con la tecnologia in campo. Lei che ne pensa? “Io sono favorevole. È chiaro che ci sono motivazioni dove diventa fondamentale tirare le decisioni corrette, ce ne sono altre che rimarranno sempre dubbiose: la forza dell’impatto non potremo valutarla anche se sezionandola qualcosa di più si capisce. Si vedono a volte calci di rigore dati dove non c’è nessun tipo di contatto, il difendente non tocca proprio l’avversario. Quelli son duri da accettare”.
VIDEO ViViCentro – Under 17, Capasso: “Felice per il gol, strafelice per i playoff!”
Bastava soltanto un punto per andare ai playoff, ne serviva soltanto uno per far si che anche gli Under 17, dopo Under 15 e Berretti arrivassero alle fase finali e così è stato. La Juve Stabia, allenata da mister Nunzio Di Somma ha raggiunto il traguardo con l’1-1 arrivato contro la Paganese con gol di Romano e pari poi decisivo di Capasso. Al termine del match abbiamo ascoltato Gianluca Capasso.
Oggi si è giocata la partita Juve Stabia vs Fidelis Andria. Pubblichiamo le pagelle della Juve Stabia a cura della nostra redazione sportiva, dalle stesse si evince che la squadra oggi ha messo tutto quello che aveva in campo per battere la Fidelis Andria al Menti di Castellammare e conquistare la prima vittoria casalinga del 2017.
Questi sono i nostri voti:
Russo 5: Un suo errore riapre la partita che era saldamente nelle mani della Juve Stabia. Se la Juve Stabia sta facendo male in questo 2017 un po’ è anche colpa sua, da un buon girone d’andata in cui ha mostrato sicurezza e qualche piccola sbavatura, è passato ad un 2017 da Horror. L’errore di oggi ha del clamoroso per un portiere della sua esperienza.
Cancellotti 6: Solito stantuffo sulla fascia, con il 4-2-3-1 deve però badare più alla fase difensiva che offensiva, tant’è che riesce più di una volta a sbrogliare la matassa quando le cose si fanno complicate dalle parti di Russo.
Morero 5,5: Rientra dall’infortunio e si vede, la sua condizione appare non eccellente, a lui va il merito di adattarsi a destra.
Allievi 6: Fa a sportellate con gli avversari e riesce nel suo compito. Può essere utile per le prossime partite.
Liviero 5: rientra dopo la squalifica, ma praticamente non lo si nota in campo. Anche lui deve fare più attenzione alla fase difensiva, ma in avanti non si propone quasi mai.
Matute 5: Dovrebbe essere l’uomo di esperienza a centrocampo, ma si limita al compitino senza mai un acuto. Il più delle volte risulta lento e macchinoso.
Mastalli 6: Migliora dopo l’entrata di Capodaglio, il centrocampo della Juve Stabia riesce nel primo tempo a reggere gli avversari grazie al suo sacrificio, tant’è che deve correre anche per Matute. Peccato per quell’errore sotto porta quando non riesce per poco a trovare la via della rete.
Kanoute 6,5: Gol a parte di rapina, anche oggi mette in campo tanta grinta dando una mano sia in fase offensiva e sia in quella difensiva
Ripa 6,5: Timbra il cartellino con la sua 14 rete in campionato. E’ l’attaccante più prolifico delle Vespe e meriterebbe sempre un posto in squadra se non fosse per i suoi acciacchi che costringono il Mister a dosarne l’uso. E’ un po’ come un ingrediente segreto di una pietanza: Quando c’è lui è davvero tutto più buono.
Lisi 6: Sbaglia qualche conclusione, ma per il resto tanta corsa e grinta al servizio della squadra.
Paponi 6: Entra e sgomita subito con i difensori, non ha il fiuto del Killer come Ripa, ma ancora una volta mette a disposizione il suo fisico per tenere bassa la linea difensiva della Fidelis Andria.
Cutolo 6: Si mette al servizio della squadra. Mette lo zampino in tutte le azioni da gol della Juve Stabia. Ancora una volta in quella posizione può risultare utile al dispetto della condizione fisica che è migliorata ma non ancora soddisfacente.
Capodaglio 6: Pochi minuti per lui ma si nota subito che è quello dal piede felpato con aperture illuminanti e scambi con i compagni di qualità. La squadra è stata costruita su di lui e siamo sicuri che si farà trovare pronto per il prosieguo della stagione.
VIDEO ViViCentro – Under 17, Juve Stabia-Paganese 1-1: il tabellino e le parole di Di Somma, tutti ai playoff!
Bastava soltanto un punto per andare ai playoff, ne serviva soltanto uno per far si che anche gli Under 17, dopo Under 15 e Berretti arrivassero alle fase finali e così è stato. La Juve Stabia, allenata da mister Nunzio Di Somma, che abbiamo ascoltato, ha raggiunto il traguardo con l’1-1 arrivato contro la Paganese con gol di Romano e pari poi decisivo di Capasso.
Così in campo:
JUVE STABIA – Menzione, Maiorino, Matarazzo, Stallone (Massaro), Casella, Diomaiuta, Ceparano (Masi), Cucca, Del Prete (Pistola), Bozzaotre (Esposito), Capasso (Follo). A disp. Pezzella, Ranieri A., Sannino, Imperato. All. Di Somma
PAGANESE – Santangelo, Caruso, Esposito (Pecorella), D’Aniello, Fortunato (Castaldo), Crispo, Amatruda, Peluso (Salerno), Ferrara, Catalano, Pipolo (Romano). A disp. Scarano, Improta, Lanzillo, De Caro. All. Fusaro
AMMONIZIONI – Crispo (P), Romano (P), Diomaiuta (J)
Castellammare di Stabia – Dopo mesi di astinenza finalmente la Juve Stabia riesce a guadagnare la tanto desiderata vittoria al Menti, e ripagare i tanti sostenitori che non hanno mai smesso di incitare e supportare la propria squadra, nonostante i risultati per niente appaganti.
La Sud è stata sempre vicino ai gialloble anche se a volte ci sono state dure contestazioni, ma, c’è anche da dire, che spesso non sono mancati applausi persino quando i risultati non arrivavano.
Ciò significa che i supporters della Juve Stabia chiedono solo di lottare per la maglia e per quello che essa rappresenta, e sanno che il loro sostegno è fondamentale per accompagnare i ragazzi alla vittoria, come quest’oggi.
Forse non tutti sanno che gli ultras della Juve Stabia, prima di essere ultras, sono persone che lavorano, che hanno famiglie e che fanno sacrifici per non far mancare mai il loro appoggio ai giocatori in casa come in trasferta. Il minimo che la squadra possa fare è non mollare, sudare la maglia fino all’ultimo secondo.
E ora con il ritrovato entusiasmo per la vittoria casalinga e per l’avvicinarsi dei play off, così la Sud ha caricato la squadra per le prossime sfide “fate come noi, non mollate mai”.
A Castellammare può succedere di tutto, anche di imbattersi in un “mobilificio” improvvisato mentre si passeggia o si guida cercando parcheggio per la propria auto.
È quello che accade oggi, per l’ennesima volta, nel rione mercato. Ad occupare la strada sono oggi la struttura di un letto, materassi ed altri pezzi vari abbandonati senza alcuna cura in pieno centro.
Se tante volte ci si stupisce, giustamente, osservando buste di immondizia o rifiuti vari lasciati in strada, questo mobilificio di seconda, terza o quarta mano segna ancora una volta una sconfitta per la città e per gli stabiesi, o un punto di non ritorno.
Un comportamento del genere appare non soltanto irrispettoso ed incivile,ma anche stupido; anzichè fare fatica per portare impropriamente questi rifiuti in strada, si sarebbe potuto e dovuto facilmente prenotare il ritiro degli stessi chiamando il numero 0813914787.
C’è chi passeggiando per la nuova villa comunale raccoglie le carte cui si imbatte, pur se la lasciate per terra da altre persone, e chi, invece, non si fa il minimo problema ad abbandonare in strada un letto intero. Inutile, periodicamente, contestare l’Amministrazione di turno: il problema di Castellammare sono gli stabiesi.
VIDEO ESCLUSIVO – Under 15, Juve Stabia-Paganese 1-1: gli highlights e i gol del match
Finisce 1-1 il derby giocato al comunale di Casola tra gli Under 15 della Juve Stabia e quelli della Paganese. Una gara che per la squadra di Belmonte serviva soltanto in previsione dei playoff. Nella mischia tanti debuttanti classe 2003 che hanno ben figurato: Campagnuolo, Damiano, Iengo, Spina, Abissinia, Romilli, Tosto, Martino. La Paganese non è riuscita, nonostante questo, a strappare il risultato pieno in casa delle Vespette che hanno retto il campo alla perfezione, nonostante hanno giocato con 7/11 sotto età. I gol sono di Grimaldo che apre le marcutere nella prima frazione di gioco e di Pascale che fissa il pari nella ripresa. Gli highlights e i gol del match.
VIDEO ViViCentro – Under 15, i 2003 al debutto: “Che emozione, siamo a disposizione di Belmonte”
Finisce 1-1 il derby giocato al comunale di Casola tra gli Under 15 della Juve Stabia e quelli della Paganese. Una gara che per la squadra di Belmonte serviva soltanto in previsione dei playoff. Nella mischia tanti debuttanti classe 2003 che hanno ben figurato. I gol sono di Grimaldo che apre le marcutere nella prima frazione di gioco e di Pascale che fissa il pari nella ripresa. AL termine del match abbiamo ascoltato i debuttanti classe 2003: Campagnuolo, Damiano, Iengo, Spina, Abissinia, Romilli, Tosto, Martino.
La Juve Stabia rompe l’incantesimo e torna alla vittoria al Romeo Menti. Contro la Fidelis Andria decidono Kanoute e Ripa
PODIO
Medaglia d’oro: a Spider Ripa, arrivato a quota 14 reti in stagione. Statistica mostruosa per il bomber di Battipaglia, soprattutto se si riflette sul fatto che dei suoi avversarsi di inizio stagione per il posto da titolare, ben più accreditati di lui, uno è ad Ancona, e l’altro fa parte ormai solo sulla carta della rosa della Juve Stabia. Spider Ripa è riuscito col silenzio e con il lavoro sodo a mettersi alle spalle un intero anno di inattività, diventando (nuovamente) il leader a cui aggrapparsi nei momenti di difficoltà. La zampata con cui ha deciso il match di oggi, rappresenta l’ennesimo avvicinamento alla condizione fisica ideale, che deve essere al top in concomitanza con l’inizio dei play off. Dategli anche solo un pallone giocabile e lui lo trasformerà in gol.
Medaglia d’argento: a Yaye Kanoute, che con il suo slalom sotto porta mette in discesa la gara della Juve Stabia. Prestazione di sostanza per l’esterno senegalese, intraprendente e fortunato nel trovare la rete del vantaggio; il pallone con cui si chiude l’uno due con Matute arriva in modo quasi casuale a Kanoute, bravo poi a puntare dritto (con qualche deviazione obbligatoria) alla porta della Fidelis Andria. Sintesi perfetta dell’antico detto secondo cui la fortuna aiuta gli audaci. Il numero 7 gialloblè si fa poi apprezzare nel sacrificio in fase difensiva, inevitabilmente necessario in uno schieramento a trazione così offensiva come il 4-2-3-1 scelto da Carboni. Partita di qualità e quantità quella di Yaye.
Medaglia di bronzo: a Tommaso Cancellotti, calciatore a tutto campo sull’out destro. Classificare Cancellotti come “terzino destro” appare ormai riduttivo, vista l’abilità del numero 2 stabiese di ricoprire tutti i ruoli di esterno pur rimanendo nella posizione di terzino, appunto. Partita subito impegnativa per il difensore umbro, che si trova a dover “tappare” qualche buco difensivo dei suoi compagni; lavoro svolto ovviamente bene da Cancellotti, efficace anche in fase di spinta quando si affianca a Kanoute. Alla grinta ed alla duttilità si associa una condizione fisica sconosciuta, purtroppo, a buona parte dei compagni di squadra. Unico neo della sua gara è l’ammonizione che gli farà saltare la gara di Agrigento.
CONTROPODIO
Medaglia d’oro: a Danilo Russo, purtroppo nuovamente vittima di un infortunio. La giornata sembra essere tranquilla per l’estremo difensore stabiese, che si trova a dover sporcare i guantoni solo per posizionare il pallone prima di procedere a pochi rinvii dal fondo. L’imprevisto, come spesso ultimamente avviene a Russo, è dietro l’angolo e oggi si cela nella innocua punizione di Curcio: la palla è lenta e centrale ma il portiere della Juve Stabia se la fa scivolare dalle mani, facendola finire in porta. Ennesima indecisione della seconda parte di stagione di Russo, che a questo punto deve imprescindibilmente essere recuperato psicologicamente in vista degli spareggi promozione. Da apprezzare gli applausi riservati dai tifosi stabiesi a fine gara proprio a Russo, emblema di una unità di intenti da cui ripartire.
Medaglia d’argento: a Kelvin Matute, oggi sotto tono. Il centrocampista camerunense è apparso fin dalle prime battute di gara a corto di benzina, quasi come se giocasse ad una velocità inferiore rispetto agli avversari. Inevitabile la sofferenza per Matute, che fa del dinamismo e dei muscoli le sue armi migliori; nel finale di gara, con i ritmi calati (ulteriormente), il numero 8 è stato però efficace nell’offrire la giusta copertura ai suoi difensori.
Medaglia di bronzo: a Santiago Morero, appena recuperato fisicamente ed evidentemente non al top. Partita con qualche sbavatura di troppo per il difensore argentino, che, soprattutto nel primo tempo, eccede in sicurezza, sbagliando giocate rischiose e non necessarie alla squadra. Per Morero valgono le considerazioni fatte in parte su Russo; autore di un ottimo girone di andata, nella seconda parte di stagione il difensore ex Alessandria è finito col perdersi insieme a tutta la squadra, nonostante fosse uno degli uomini di maggior esperienza e carisma.
VIDEO ViViCentro – Under 15, Juve Stabia-Paganese 1-1: il tabellino e le parole di Belmonte
Finisce 1-1 il derby giocato al comunale di Casola tra gli Under 15 della Juve Stabia e quelli della Paganese. Una gara che per la squadra di Belmonte serviva soltanto in previsione dei playoff. Nella mischia tanti debuttanti classe 2003 che hanno ben figurato. I gol sono di Grimaldo che apre le marcutere nella prima frazione di gioco e di Pascale che fissa il pari nella ripresa. AL termine del match abbiamo ascoltato mister Alfonso Belmonte.
FRANCAVILLA AL MARE – Si è svolta, presso il circolo tennis d’Abruzzo, la seconda giornata degli Internazionali di tennis d’Abruzzo, interamente dedicata al tabellone di qualificazione. Al contrario di ieri, non è andata molto bene per gli italiani in gara. Infatti, tra i cinque azzurri in campo, solo Giacalone, è approdato al terzo e ultimo turno del main draw cadetto, e sfiderà domani, il ceco Michnev, che in giornata ha eliminato l’italiano Tresca, con il punteggio di 6 – 3, 7 – 5.
La giornata è cominciata con la sconfitta dell’azzurro Mager, contro Krajinovic, il serbo testa di serie numero 3 del draw cadetto, considerato uno dei giovani emergenti, per il quale in passato anche il suo connazionale Djokovic ha espresso parole di elogio. Primo set senza storia, con Krajinovic assoluto padrone del match, soprattutto con i suoi pesanti colpi da fondocampo. Il parziale, infatti, si è chiuso con un secco 6 – 0. Nel secondo set, Mager ha servito decisamente meglio, riuscendo con i colpi da fondocampo a tenere testa al suo più quotato avversario. L’italiano si è portato avanti per 4 – 1, prima di farsi raggiungere sul 4 – 4 dal serbo, che ha concluso il secondo parziale con il punteggio di 7 – 5, aggiudicandosi, quindi, il match per 6 – 0, 7 – 5. Tra Krajinovic e il tabellone principale, c’è di mezzo il rumeno Ungur. La sfida decisiva è prevista per domani.
Male anche l’altro italiano, sceso in campo subito dopo, Adelchi Virgili, che ha perso con il punteggio di 6 – 1, 7 – 5 contro il serbo Zekic, testa di serie numero 1 del tabellone di qualificazione. Sul 2 – 1, nel primo set, il tennista fiorentino ha chiamato il medical time out per una ferita al pollice. Il parziale, poi, si è chiuso con il punteggio di 6 – 1 per il serbo, che ha faticato nel secondo set, dove si è trovato a servire per il match sul 5 – 3, perdendo la battuta. Sul 5 – 5, però, Zekic ha messo la freccia, e si è aggiudicato il match con il punteggio complessivo di 6 – 1, 7 – 5. Domani il serbo sfiderà Griekspoor, nel terzo e ultimo turno del torneo di qualificazione.
L’unico italiano a sorridere, è Giacalone, che ha liquidato con il punteggio di 4 – 6, 6 -4, 6 – 3, il russo Karatsev. Domani l’azzurro cercherà l’ingresso nel tabellone principale sfidando il ceco Michnev.
Domani, oltre le ultime gare del tabellone di qualificazione, comincerà anche il tabellone principale, con l’esordio di Giustino, opposto a Sjsling, e, soprattutto, con quello della testa di serie numero 1, il portoghese, Gastao Elias.
DA FRANCAVILLA AL MARE, IL NOSTRO INVIATO, CHRISTIAN BARISANI