12.5 C
Castellammare di Stabia
Home Blog Pagina 5824

Icardi-Napoli, Wanda Nara abile manager: ascoltò l’offerta di ADL, poi rinnovo nerazzurro

Icardi-Napoli, Wanda Nara abile manager: ascoltò l’offerta di ADL, poi rinnovo nerazzurro

La Gazzetta dello Sport ricorda, alla vigilia di Inter-Napoli, la trattativa portata avanti in estate da Wanda Nara e De Laurentiis per Maurito Icardi, dopo l’addio di Gonzalo Higuain: “La storia d’amore tra Icardi e il Napoli in realtà è durata quanto un flirt estivo. Wanda Nara si è dimostrata abile come manager di Mauro ma anche moglie e mamma premurosa. Nonostante fosse incinta, ha ascoltato l’offerta di De Laurentiis e aspettato il rilancio dell’Inter per poi strappare un contratto per il marito da cinque milioni all’anno fino al 2021 rimanendo così nell’amata casa milanese con piscina vista San Siro”

CTB (BS): secondo appuntamento di ”SCENE MADRI – CONVERSAZIONI INTORNO AL TEATRO”

0
FOYER TEATRO SOCIALE
Via Felice Cavallotti, 20 – Brescia
MERCOLEDI’ 3 MAGGIO 2017 ore 17.45
SCENE MADRI
CONVERSAZIONI INTORNO AL TEATRO 2016/2017
A cura di Carla Bino

Mercoledì 3 maggio 2017 alle ore 17.45 nel foyer del teatro Sociale (via Felice Cavallotti 20) è in programma il secondo appuntamento di ” SCENE MADRI – CONVERSAZIONI INTORNO AL TEATRO ” , ciclo di incontri promossi dal CTB Centro Teatrale Bresciano coordinati dalla prof.ssa Carla Bino.

Quattro “Conversazioni” che vogliono offrire al pubblico un’occasione di riflessione e approfondimento su alcuni aspetti più significativi della cultura teatrale, con la guida di personalità del mondo accademico e culturale che affronteranno grandi temi, testi ed autori del Teatro Moderno.

Il tema delle quattro conversazioni è “la madre in scena”.

Pietà: la rivoluzione teatrale delle lacrime materne è il titolo dell’argomento di questo secondo incontro, condotto da Carla Bino introdotta da Carlo Susa.

Nel prossimo appuntamento, mercoledì 10 maggio, Laura Peja, tratterà:

Tra Pianto e riso: esempi di madri nella drammaturgia contemporanea. Ad introdurla sarà Carla Bino.

Pioli: “Il Napoli si ferma giocando meglio, loro hanno grande qualità”

Pioli: “Il Napoli si ferma giocando meglio, loro hanno grande qualità”

Ai microfoni della stampa, è intervenuto Pioli, tecnico dell’Inter. Ecco quanto dichiarato:  “Ritiro? Abbiamo lavorato bene, ci siamo concentrati sulle situazioni che ci stanno penalizzando, ho visto la voglia giusta per superare il momento delicato. Stare insieme serve soprattutto a quello, a lavorare e incontrarci collettivamente e singolarmente. Dobbiamo ritrovare la continuità e lo spirito di cominciare la partita con attenzione e starci dentro con determinazione.  La distanza in classifica è ampia, il Napoli ha avuto più continuità. E’ una squadra di grande qualità, organizzata e allenata bene. Lavora insieme da anni e ci sono stati innesti mirati per portare avanti il progetto del tecnico. Per lunghi tratti noi siamo stati di alto livello, i valori li abbiamo e dobbiamo dimostrare di poter essere all’altezza di questo avversario. Sono 5 partite importanti, i bilanci si fanno a fine stagione e quelli fatti finora sono solo parziali. Cinque partite sono tante e abbiamo il dovere di dare il massimo fino alla fine. Dopo Firenze non ho mai pensato di lasciare. Mai pensato alle dimissioni. Si parla troppo del mio futuro, fa parte anche del vostro lavoro. Più l’avversario è forte e più l’occasione è grande. Siamo stimolati nell’affrontare una grande squadra come quella azzurra. Io penso solo a lavorare, vado avanti per la mia strada. Come si ferma il Napoli? Cercando di giocare meglio di loro, con intensità e grandi idee. Dovremo essere compatti, nelle ultime uscite non lo siamo stati. Loro hanno grande qualità. Come tenersi la panchina dell’Inter? Non c’è un modo diverso se non vincere il maggior numero possibili di partite. Se il campionato finisse oggi non saremmo soddisfatti.  A volte ci facciamo condizionare dal risultato, ma a volte abbiamo fatto bene pur perdendo. E penso alla sconfitta contro la Juventus. Ogni giorno cerco di migliorare la situazione, studiano gli avversari e i loro punti deboli”.

Sarri: “Con l’Inter nulla è semplice, ma dobbiamo credere di vincere tutte le partite”

Sarri: “Con l’Inter nulla è semplice, ma dobbiamo credere di vincere tutte le partite”

E’ intervenuto in conferenza stampa, alla vigilia di Inter-Napoli, Maurizio Sarri, tecnico azzurro. Ecco quanto dichiarato: “Dobbiamo credere di poterle vincerle tutte, poi non succede, ma la nostra convinzione deve essere questa. Questo può anche non bastare per arrivare secondi, ma non deve condizionarci. Abbiamo una grande pericolosità offensiva, dobbiamo solo evitare gol stupidi e ridurre quelli che prendiamo. Per farlo sento tante cazzate, per molti basta togliere un centrocampista e mettere un attaccante in più quando siamo già la squadra che fa più gol. Poi questo si può anche fare quando abbiamo totalmente la gara in controllo. Dobbiamo pensare che prima o poi Milan e Inter faranno risultati in base al loro budget, la loro storia, non credo che ci saranno ancora questi settimi e ottavi posti. Ci saranno problematiche maggiori, sono problemi razionali, ma non vanno ad inficiare ciò che possiamo sognare”.

SU MAKSIMOVIC- “E’ un giocatore su cui noi crediamo molto, voluto dal direttore e voluto da me. In questa stagione ci dà una garanzia in meno rispetto ai due titolari, la linea difensiva più solida è con Albiol e Koulibaly e devo tenerne conto, ma la mia stima verso di lui non cambia e lui diventerà un pilastro di questa squadra. Ha grande fisicità ma anche rapidità di gambe, impostazione da dietro, addirittura tecnicamente ricorda Albiol e per velocità Koulibaly, quindi lo immagino come grande giocatore”. 

SUL FUTURO- Alcuni giocatori rappresentano in modo forte questo ciclo, se fanno parte bene, altrimenti il ciclo è finito. Mia permanenza? Io ho un contratto, non so perché ci sia questa serie di domande su questo tema. Sapete qualcosa che io non so?. Io ho un contratto, non vedo dove sia il problema. Mi sono messo a disposizione, ho detto che se il presidente non è contento rassegno le dimissioni, ma il progetto non è solo l’allenatore, ma tante altre cose”. 

A CENTROCAMPO– “Siamo in crescita come allenamenti, Diawara dopo aver speso tanto ha avuto una leggera flessione, ma ora è tornato ai suoi livelli, Zielinski è reduce dagli europei, ha pagato la disabitudine a giocare in totale 60 partite ma anche lui è in crescita. Rog lo vedo bene, dico sempre al direttore il giovedì che giocherà.. E’ la zona di campo dove abbiamo più soluzioni ed ho meno problemi perché abbiamo meno rischi di cazzate. Chiunque gioca la risposta è positiva. Stiamo parlando di 6 giocatori di cui un fuoriclasse assoluto che è Hamsik che riposa solo l’ultimo quarto d’ora se deve riposare. Domani servirà maggiore fisicità a centrocampo? Sì e no. Ci sarebbe bisogno, vista la loro grande fisicità. Ma se alla loro fisicità non puoi arrivare in ogni caso, puoi combatterla col palleggio”.

ICARDI VS MERTENS- Quando si parla di giocatori così importanti è chiaro che possono incidere sulla partita in modo determinante. Poi non capisco il confronto, se una delle squadre gioca meglio e mette il suo giocatore in condizioni di far gol, non capisco quali colpe abbia eventualmente l’altro. Non farei confronti, entrambi hanno dimostrato di poter incidere”. 

PREMIO BERZOT-  “Sì, sarei stato più contento vincere il premio col Sassuolo, meritavamo la vittoria. Abbiamo lasciato spesso punti in partita sotto controllo per 85 minuti su 90. I premi fanno piacere, ma io sono un uomo di campo. Altro premio? Dico quello che già ho detto. Lo scudetto non è possibile programmarlo, ma solo sognarlo”. 

IL PAREGGIO COL SASSUOLO- “La verità è che la squadra è cresciuta, ha un approccio diverso alle partite, l’anno scorso sbagliavamo approccio a volte, quest’anno no. Ora c’è una cattiveria superiore, c’è stato un percorso che mi rende orgoglioso, ma bisogna migliorare quando abbiamo in mano le partite e che arriva qualche errore”. 

IL DERBY- “L’ideale sarebbe che non abbia effetto. L’obiettivo domani è di fare una grande partita, stop, poi penseremo al Cagliari. Non deve esserci un secondo pensiero, altrimenti disperdiamo energie”. 

TOLISSO, GONALONS E IL MANCO ADDIO PER GOMORRA- “Mi dispiace per quello che si sono persi”. 

SULL’INTER-  “L’Inter con Pioli ha fatto un percorso ottimo, poi ha avuto una flessione ed il club ha deciso così, potrebbe avere una reazione forte. Se uno va a giocare a Milano contro l’Inter non puoi aspettarsi qualcosa di semplice”. 

 

Analizzando l’avversario- Terremoto Inter, i nerazzurri in ritiro: le ultime

Analizzando l’avversario- Terremoto Inter, i nerazzurri in ritiro: le ultime

Battere l’Inter e sperare nel passo falso della Roma. Nonostante il pareggio al Mapei Stadium con il Sassuolo il secondo posto non è perduto, a cinque partite dalla fine del campionato la Roma si trova a più quattro sugli azzurri, il derby di domani potrebbe essere un grosso ostacolo per i giallorossi, successivamente i capitolini incontreranno Milan e Juventus, la sfida per il secondo posto si fa avvincente. L’Inter invece sembra essere fuori dai giochi per l’Europa League, la matematica non li penalizza ancora ma mentalmente si preparano ad un campionato senza competizioni europee. Dopo la sconfitta di Firenze (5-4) l’Inter sembra essere in un terremoto societario, la dirigenza subito dopo il match con i viola ha annunciato il ritiro punitivo che durerà ancora fino alla sfida con il Napoli, inoltre la sfida di domani potrebbe essere l’ultima di Pioli, se dovesse arrivare un’altro brutto risultato, il traghettatore diventerebbe così Vecchi come già accaduto prima d’ora. Nonostante questa instabilità l’Inter rimane una squadra insidiosa e con giocatori di qualità, Icardi è senza dubbio l’uomo più pericoloso per il Napoli, i suoi 24 gol in Serie A lo confermano. Pioli schiererà il seguente 4-2-3-1: Handanovic; D’Ambrosio, Medel, Miranda, Nagatomo; Gagliardini, Kondogbia; Candreva, Joao Mario, Perisic; Icardi. L’anno scorso la sfida di San Siro finì con un amara sconfitta, un 2-0 ottenuto a seguito di una partita gestita male. La sconfitta dell’anno scorso è l’unica nelle ultime otto partite di campionato giocate tra Inter e Napoli.

A cura di Andrea Bosco

LA RIPRODUZIONE RISERVATA 

Akragas vs Juve Stabia: Presentazione del match e probabili formazioni

0

Domenica allo stadio “Esseneto” si disputerà la partita di calcio Akragas vs Juve Stabia, valida per la trentasettesima giornata del campionato di Lega Pro Girone C 2016-2017.

Ultima trasferta della stagione regolare per la Juve Stabia che dopo la vittoria casalinga ottenuta nell’ultimo turno ai danni della Fidelis Andria (la prima del 2017 n.d.a.) vuole continuare nel trend di vittorie per mantenere alto il morale in vista dei playoff.

Con i tre punti conquistati nell’ultimo turno le Vespe sono già sicure di giocare il primo turno eliminatorio tra le mura amiche (partita a gara unica), ma non vogliono farsi scavalcare in classifica dal Siracusa per cui saranno “quasi” obbligate a vincere.

Analizzando i siciliani, in piena lotta per non retrocedere, possiamo dire che sono una squadra molto giovane, ridimensionata nel mercato invernale a causa dei problemi finanziari della società. Ciononostante la squadra sta lottando per salvarsi. La sconfitta con il Cosenza ha rovinato i piani salvezza della squadra del gigante.

La partita si disputerà in un clima di festa, grazie ai buoni rapporti tra le tifoserie.

La società biancoazzurra ha ridotto notevolmente il prezzo dei biglietti per garantire un maggiore afflusso di tifosi allo stadio consapevole dell’importanza e della difficoltà della partita con la Juve Stabia.

In settimana il Presidente onorario Giavarini dell’Akragas ha incontrato la squadra per ringraziarla dell’impresa fin qui disputata.

Queste sono state le parole raccolte dai colleghi di ForzaAkragas.it:

“Sono venuto ad Agrigento nelle vesti di tifoso. Ho voluto incontrare la squadra principalmente per complimentarmi con tutti i giocatori e lo staff tecnico per l’ottima stagione fin qui svolta, che potrebbe diventare straordinaria in caso di salvezza. Ho esortato i giocatori a dare più del massimo in queste due restanti partite per regalarci la permanenza in Lega Pro. Ho trovato un gruppo carico e motivatissimo, e sono certo che la squadra, sia contro la Juve Stabia che a Monopoli, non ci deluderà. Domenica sarò allo stadio ad incitare l’Akragas”

Nel match d’andata, Kanoute regolò i biancoazzurri con un tap in a porta sguarnita.

Fino a gennaio gli ex tra le due squadre erano ben 5, Gomez (ora al Catanzaro), Carrotta e Carillo (ora alla Paganese) gli ex in maglia agrigentina, Zibert (ora al Bassano) quello in maglia stabiese. Ora l’unico ex è Mileto prodotto del settore giovanile della Juve Stabia e ora calciatore dell’Akragas.

Nella passata stagione fu 0-2 stabiese all’Esseneto grazie alla doppietta di Polak e 3-1 al Menti grazie ai gol di Del Sante, Diop e Nicastro per le vespe e di Di Piazza, ora al Foggia, per l’Akragas

La probabile formazione della Juve Stabia:

Juve Stabia (4-3-3): Russo, Santacroce, Camigliano, Morero, Liviero, Izzillo, Capodaglio, Mastalli, Marotta, Paponi, Lisi.

AKRAGAS (3-4-2-1): Pane; Mileto, Riggio, Thiago; Palmiero, Coppola, Rotulo, Sepe; Salvemini, Longo; Klaric.

LA RIPRODUZIONE, ANCHE PARZIALE, DELL’ARTICOLO È CONSENTITA PREVIA CITAZIONE DI VIVICENTRO.IT E DELL’AUTORE DELL’ARTICOLO COME FONTE. 

Napoli Comicon, la fotogallery del primo giorno

Le foto realizzate dal nostro inviato al Napoli Comicon, Dario Nappo, durante il primo giorno della manifestazione:

Corea del Nord: Flop…. Missilistico (Lo Piano – Saintred)

0
La Corea del Nord, nonostante tutti gli ammonimenti ricevuti dalle grandi potenze mondiali a non compiere azioni belliche che possano arrrecare “allarmismi” nei paesi limitrofi, ha tentato di lanciare nella notte un missile a medio raggio. Questo tentativo e’ naufragato in un flop visto che il vettore missilistico e’ esploso quasi fra le gambe degli scienziati che lo avevano programmato.
Il governo della Corea del Nord è uno Stato multipartitico guidato dai comunisti secondo l’ideologia politica della Juche, ma in realtà vige un duro regime dittatoriale, caratterizzato da una politica stalinista, isolazionista e autoritaria.
Kim Jong-il è il Capo di Stato, la figura più importante del DPRK, Kim Il Sung è il “Presidente Eterno della Repubblica”, il Ministro della Difesa è la più alta carica amministrativa del paese.
Secondo Amnesty International è uno dei paesi con la peggiore situazione riguardo i diritti umani e le libertà fondamentali: è stata  rilevata una grande  repressione politica.
Le condizioni di vita nella Repubblica popolare sono fortemente segnate da una politica economica basata sull’industria pesante che ha causato un costante impoverimento del paese a partire dagli anni ’70.
Come sempre chi ne paga le conseguenze e’ il popolo che continua a vivere in una condizione di miseria disumana, mentre le televisioni di Stato continuano a mandare in onda parate militari, ostentazioni di mezzi bellici di ogni tipo.
In questi giorni sono andati in parata le testate missilistiche nucleari in grado secondo i discorsi di Kim, di colpire non solo i paesi limitrofi, ma anche le coste degli Stati Uniti. Se si dovesse scatenare una guerra nucleare si potrebbero avere delle conseguenze imprevedibili per l’intera Umanita’.
Il Dittatore Kim Jong continua a mostrare i muscoli, incurante di tutti gli avvertimenti avuti dagli Stati Uniti e dalle potenze mondiali. Donald Trump ancora non si e’ mosso, anche se la pazienza ha sempre dei limiti. Speriamo che nei prossimi giorni o mesi la situazione ritorni nella nornamita’ se cosi’ non fosse tutte le ipotesi militari potrebbero diventare una realta’.
copyright-vivicentro

Promozione-Nuova Ischia,Mister Isidoro Di Meglio:”Dobbiamo vincere per ritrovare serenità “

Di Simone Vicidomini

Nel pomeriggio di oggi alle ore 16:00 la Nuova Ischia affronterà il Santa Maria La Carità. La squadra napoletana ormai già retrocessa in prima categoria,ha salutato il campionato di Promozione con qualche giornata di anticipo. La squadra gialloblu dopo aver perso lo scontro diretto casalingo con l’Afro Napoli,è scivolata al terzo posto in classifica in virtù della vittoria del Mons di Prochyta sul campo del Quartograd. La Nuova Ischia dovrà comunque vincere per ritrovare il morale giusto per tenere accesa ancora qualche speranza di arrivare in Eccellenza,attraverso i play-off. Dopo la sosta delle festività pasquali la formazione di Isidoro Di Meglio sembra aver perso la cattiveria agonistica in campo,una squadra che per lunghi tratti nell’ultima partita è sembrata poco cinica sotto porta. Alla vigilia dell’ultima gara di questo campionato,abbiamo ascoltato ai nostri microfoni il tecnico isolano che conferma questo calo:” Dobbiamo ritrovare serenità,dobbiamo ritrovare fiducia nei nostri mezzi per poter affrontare nel migliore dei modi questo finale di stagione”. Oggi sarà l’ultima partita di questo campionato,ma per la squadra isolana la stagione continuerà perchè ora ci sono i play-off validi per l’Eccellenza. Unico e ultimo obiettivo rimasto a disposizione per i gialloblu,dopo aver perso il secondo posto e con l’intenzione di accedere ai play-off come migliore seconda dei quattro gironi di Promozione. Lo stesso Isidoro Di Meglio dichiara che la lotta al secondo posto sembra essere accantonata. ” Per il secondo posto credo che i giochi siano fatti. Dubito che la Puteolana posso creare più di tanto problemi al Mons Prochyta. Non so cosa aspettarmi. Bisognerebbe chiederlo più a loro che a noi. Purtroppo quando le squadre non hanno più obiettivi,tirano i remi in barca e poi può succedere qualsiasi cosa contro tutto e contro tutti. Noi dobbiamo affrontare una partita con il Santa Maria La Carità. Sarà il modo per vedere all’opera chi è stato impegnato un pò di meno,come tappa di avvicinamento ai play-off”. Una Nuova Ischia che dovrà rinunciare a Gianluca Saurino. L’attaccante isolano è stato fermato ancora una volta dal giudice sportivo,per due gare effettive. L’ex Real Forio da quando è arrivato nel mercato di dicembre,non è mai stato il vero protagonista di quanto si attendevano società e tifosi. Isidoro Di Meglio però non lo definisce un flop di mercato.”Non è ancora il momento di tirare le somme. Le mie priorità,adesso più che fare bilanci,sono quelle di arrivare lontano anche nei play-off”. Vista la squalifica di Saurino,tornerà al centro dell’attacco Domenico Arcobelli,protagonista con 15 gol nel girone di andata che ha trascinato la sua squadra in vetta,prima di avere un calo mentale nella seconda parte di campionato che lo ha visto segnare soltanto tre gol. “Arcobelli ha giocato le stesse partite che ha giocato nel girone di andata. Gli è mancato il gol,ma non credo perchè abbia giocato con Gianluca o perchè la squadra non l’abbia supportato. Ha vissuto un girone di ritorno difficile,iniziandolo dopo i quindici gol segnati all’andata e facendone soltanto tre. Significa che anche lui ha vissuto momenti altrettanto brillanti. Domani credo di dargli la possibilità di giocare almeno per un tempo per dargli la possibilità si sbloccarsi e poter ritrovare la via del gol”.

Campania: centri per l’impiego, la protesta si fa lavorando

0

Per protesta alcuni centri per l’impiego della regione Campania hanno effettuato l’apertura di sabato “protestando”

Aperti in Campania”per protesta” alcuni centri per l’impiego.

Nella provincia di Napoli, gli sportelli stamane si sono aperti al pubblico per gli uffici di Napoli – Scampia, Napoli – Fuorigrotta e Pozzuoli.

I diritti dei lavoratori si conquistano lavorando.

Con questo motto, è partita l’iniziativa de “il sabato del lavoro” della funzione pubblica di CGIL, CISL e UIL  della Campania.

Niente sciopero hanno inteso i sindacati, ma stamane con tanto di “protesta” i tartassati dipendenti degli ex uffici di collocamento (se ne contano solo poco o più di settecento) in Campania con tanta passione ed abnegazione, hanno offerto la giornata di lavoro al cittadino.

 Il dato rilevante, si riferisce al centro per l’impiego di Pozzuoli, dove il dottore Giuseppe MANFREDI, responsabile della struttura, il quale comunica che su quindici dipendenti, stamane tutti hanno garantito la presenza in servizio, dato raramente confermato da altre tipologie di protesta.

I centri per l’impiego sono una realtà finita in una sorta di limbo.

Tali uffici, dipendevano dalle Città Metropolitane e Province, ma dopo i tagli sciagurati della legge Delrio, avrebbero dovuto transitare nell’agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro (ANPAL) – ipotesi naufragata dopo il referendum del 4 dicembre scorso.

Ad oggi per i dipendenti dei centri per l’impiego non vi è un futuro chiaro sui compiti da svolgere, ma soprattutto per conto di chi.

Pertanto i lavoratori si augurano che tale forma di protesta sortisca un’inversione di tendenza, che metta fine a questo caos normativo.

Patrizia Esposito

Il Caos del traffico e della sosta in Castellammare di Stabia (Eresiarco Francesco)

0

A seguito di mia segnalazione al Ministero dell’Infrastrutture e Trasporti-Direzione Generale Sicurezza Stradale di Roma in merito al caos del traffico e della sosta in Castellammare, questo incaricava  il Provveditorato Interregionale per la Campania-Sede Centrale di Napoli di affettuare un sopralluogo in relazione al nuovo piano della sosta a Castellammare varato dall’allora Commissario Prefettizio il 23.11.2015.

Con nota nr.0032090 del 4.10.2016 ( cioè 6 mesi abbandandi) il Provveditorato inviava una nota lunga 8 pagine dove  rilevava e segnalava  numerose incongruita con le norme del Codice della Strada,invitato il Sindaco a provvedere.

Da quella data, l’unico inconveniente adeguato è stato quello della sosta alla Via Amato,per gli altri quasi nulla.

A distanza di 6 mesi, mi trovo nuovamente a segnalare agli Uffici del Ministero e a tutti gli altri di intervenire per quanto di competenza.

Nel ringraziare della disponibilità del rendere partecipe la cittadinanza,l’occasione mi è grata per
porgere Distinti Saluti

p.s. Nella giornata di ieri sono partite le Raccomandate per gli Uffici Interessati.

Eresiarco Francesco ex Ispettore Superiuore Polizia Stradale

Stabia Hall – Peppe Vessicchio: “La musica fa crescere i pomodori”

0

Castellammare di Stabia – Giovedì 4 Maggio presso il BookStore Mondadori dello Stabia Hall alle ore 18:30 sarà presentata l’ultima opera editoriale del maestro Peppe Vessicchio. Moderatore e presentatore della serata sarà l’autore stabiese Pierluigi Fiorenza.

Un’icona del Festival di Sanremo, un coach della trasmissione “Amici”, un direttore da guinness dei primati dal momento che ha diretto l’orchestra più grande del mondo con 1800 elementi.
Potenza di una chitarra che gli ha cambiato, fin da ragazzino, la vita.
Il titolo dell’opera è “La musica fa crescere i pomodori, il suono, le piante e Mozart: la mia vita in ascolto dell’armonia naturale” in cui racconta sia la sua biografia, da architetto mancato a Direttore d’orchestra, sia le sue sperimentazioni musicali, applicate nel campo della biodinamica.

Appesa (momentaneamente) la bacchetta al chiodo, Vessicchio ha scritto un’autobiografia con il giornalista Angelo Carotenuto: La musica fa crescere i pomodori è il titolo. L’artista come già dichiarato a soundsblog.it “Non è uno scherzo. Il titolo viene da un esperimento che sto facendo in collaborazione con degli istituti di ricerca scientifica. Dopo 2 anni di esperimenti quest’anno abbiamo 10 aziende agricole in Salento che ci seguono. Abbiamo colture di pomodori, fragole e zucchine che crescono con acqua, sole, musica e frequenze al suolo. Gli esperimenti che ho condotto a casa mia dimostrano che con Mozart la pianta mostra segnali. E, con mio massimo dispiacere visto che l’ho studiato a fondo, ho notato che Beethoven non funziona. La musica che ha un influsso sulla crescita delle piante è un tipo di polifonia non identificabile con un periodo storico, uno strumento o una corrente”.

Il libro, 252 pagine edito da Rizzoli, è uscito il 2 febbraio 2017:

“In “La musica fa crescere i pomodori”, raccontando di sé e degli incontri di una vita (da Gino Paoli ad Andrea Bocelli a Elio e le Storie Tese, fino all’esperienza di insegnante ad “Amici”) il Maestro ci spiega i suoi studi sulla musica “green” e sul potere terapeutico che può avere sugli organismi viventi, dalle piante agli animali, fino agli esseri umani. E come, smontando il giocattolo per capirne il meccanismo, riesca puntualmente a restituircene uno ancora più bello”.

A cura di Andrea Alfano

RIPRODUZIONE RISERVATA

Peppe Vessicchio

Kim Jong-un lancia il 75mo missile balistico, ma anche questo esplode. L’ira di Trump su Twitter

0

E’ fallito il lancio di un missile balistico condotto dalla Corea del Nord, annunciato da tempo ed avvenuto in coincidenza con i cento giorni alla Casa Bianca di Donald Trump. Lo hanno reso noto i media sudcoreani, secondo cui il ‘regno eremita’ ha lanciato un missile da una zona a nord di Pyongyang, che è esploso in volo pochi secondo dopo.

Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Yonhap, che cita una nota degli Stati maggiori sudcoreani, “la Corea del Nord ha lanciato questa mattina un missile non identificato da un sito nei pressi di Pukchang, nella provincia del Pyongan meridionale”.

Dal canto suo, il comandante Dave Benham, portavoce del comando americano del Pacifico, ha precisato che il missile non ha lasciato lo spazio aereo nordcoreano e non ha rappresentato una minaccia per gli Stati Uniti.

Si tratta del 75° test missilistico da quando Kim Jong-un è diventato leader del ‘regno eremita’ nel dicembre del 2011, alla morte del padre, Kim Jong-il. Anche questo, come quello del 16 aprile scorso, è fallito, ma, secondo gli analisti, ci sarebbe poco da gioire. “Questo test è fallito – commenta con il “Washington Post” Shea Cotton, Centro James Martin per la non proliferazione – ma la storia dei test missilistici di Kim parla di 58 test riusciti e di 17 falliti“.

Questo significa che la Corea del Nord sta chiaramente facendo progressi e che ha la volontà politica, se non ancora la tecnologia, di migliorare le sue performance. Kim – che alla parata militare del 16 aprile ha fatto sfilare anche due nuovi missili – ha detto più volte di volere un missile balistico intercontinentale che sia in grado di raggiungere il territorio degli Stati Uniti.

Il lancio del missile rappresenta “una mancanza di rispetto” nei confronti della Cina. Lo ha scritto su Twitter il presidente degli Stati Uniti, commentando l’ultima provocazione di Pyongyang. “La Corea del Nord non ha rispettato gli auspici della Cina e del suo molto rispettato presidente quando ha lanciato, anche se senza successo, un missile oggi”, ha affermato.

North Korea disrespected the wishes of China & its highly respected President when it launched, though unsuccessfully, a missile today. Bad!

“Questo è un male”, ha aggiunto sempre su twitter Trump, che era stato avvertito immediatamente del test missilistico, secondo quanto comunicato dalla Casa Bianca in una nota diffusa nella notte.

Negli ultimi giorni, Pechino ha intensificato le pressioni sul regime nordcoreano: secondo quanto affermato ieri dal segretario di Stato americano Rex Tillerson, la Cina sarebbe pronta a sanzioni contro Pyongyang.

SUMMIT ASEAN – Le tensioni nella penisola coreana e quelle nel mar della Cina meridionale sono al centro del summit dei leader dei Paesi del sudest asiatico che si tiene oggi a Manila, tra imponenti misure di sicurezza. Oltre 40mila tra agenti e soldati sono stati dispiegati nella capitale delle Filippine, dove i leader dell’Asean, secondo la bozza di dichiarazione, inviteranno la Corea del Nord “a cessare immediatamente tutte le azioni che violano i suoi obblighi internazionali e le risoluzioni del Consiglio di sicurezza”.

“Le azioni nordcoreane – prosegue la bozza di comunicato – hanno avuto come conseguenza un’escalation delle tensioni che possono avere un impatto sulla pace e la stabilità dell’intera regione”.

Quanto alle tensioni nel mar della Cina meridionale, si chiede ai Paesi coinvolti (oltre alla Cina, Vietnam, Filippine, Malaysia) di evitare azioni “come la rivendicazione di terre e la militarizzazione, che potrebbe complicare ulteriormente la situazione”. I Paesi dell’Asean sono: Filippine, Vietnam, Indonesia, Malaysia, Singapore, Thailandia, Brunei, Myanmar, Cambogia e Laos.

vivicentro/adnkronos

Juve Stabia: l’utima sconfitta ad Agrigento risale a sessanta anni fa. Tutti i precedenti

L’unica e ultima vittoria per le vespe nella città dei templi risale allo scorso campionato

Akragas e Juve Stabia, si sono affrontate in gare di campionato allo stadio ”Esseneto” di Agrigento cinque volte, l’unica e ultima vittoria delle vespe risale allo scorso campionato, poi tre pari e una sconfitta che risale a sessanta anni fa. Vediamo nei dettagli i cinque precedenti:

– 1957 / 1958 – Campionato Nazionale Interregionale girone ‘ H ‘

6° giornata d’andata: AKRAGAS – JUVE STABIA 2 – 0.

Marcello Prima– 1978 / 1979 – Campionato Nazionale Serie D girone ‘ F ‘

16° giornata di ritorno: AKRAGAS – JUVE STABIA 0 – 0.

– 1985 – 1986 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ D ‘

23 febbraio 1986 – 5° giornata di ritorno: AKRAGAS – JUVE STABIA 1 – 1 giganti in vantaggio con Marino, il bomber Marcello PRIMA impatto per le vespe.

– 1992 – 1993 – Campionato Nazionale di Serie C2 girone ‘ D ‘

25 aprile 1993 – 10° giornata di ritorno: AKRAGAS – JUVE STABIA 1 – 1 (arbitro Luigi Freddi di Sassari) siciliani in vantaggio con Fornò e pari gialloblù del “professore” Antonio TALEVI.

– 2015 – 2016 – Campionato Nazionale di Lega Pro girone ‘ C ‘

24 gennaio 2016 – 8° giornata d’andata: AKRAGAS – JUVE STABIA 0 – 2 (arbitro Gianni Bichisecchi di Livorno) la vittoria dei gialloblù maturò grazie ad una rete per tempo di Jan POLAK che realizzò una doppietta.

Giovanni MATRONE

L’ Orda Azzurra, Luisi: “Keita? Penserei più al reparto arretrato. Il Napoli paga a caro prezzo gli errori individuali”

0

Vincenzo Luisi, presidente del Club Napoli Rimini Azzurra, è intervenuto a L’ Orda Azzurra, programma in onda su Vivi Radio Web. Ecco quanto evidenziato:

“Keita è un calciatore che a me piace tantissimo. E’ un profilo da Napoli: giovane, promettente e per di più rientra nei parametri della società. E’ chiaro che va ad inserirsi in un contesto dove già ci sono i vari Mertens, Insigne, Callejon, Milik e Pavoletti. La questione legata al rinnovo di Mertens mi è parsa una sceneggiata. Fino a qualche giorno fa alcune dichiarazioni della moglie lasciavano capire che lei non si trovasse bene a Napoli, oggi ha pubblicato una foto con la maglia azzurra. Credo che sia stato solo un escamotage dei procuratori per alzare un po’ il tiro, comincio a diffidare.

Mercato? Il Napoli deve pensare più a rinnovare il reparto arretrato, a cominciare dal portiere. La squadra si trova al terzo posto della classifica a causa di errori individuali.I calciatori davanti a contratti faraonici non ci pensano neanche due volte. Koulibaly era già stato oggetto delle attenzioni del Chelsea, il club inglese potrebbe arrivare a offrire anche 70 milioni. Il difensore senegalese ha dimostrato, nonostante gli enormi mezzi fisici, di avere qualche limite tecnico. Il Napoli deve investire in un centrale forte tatticamente che possa far partire la manovra. Il fatto che Reina possa restare un altro anno può essere un vantaggio solo all’ interno dello spogliatoio. Il club in questo momento ha bisogno di un portiere vero. Arrivano troppi gol da palle inattive, serve un estremo difensore bravissimo nelle uscite. Punterei anche Su Maksimovic che fino a questo momento ha avuto pochissimo spazio.
Secondo posto? Onestamente credevo che il Napoli avrebbe potuto vincere tutte le restanti partite. Il pari con il Sassuolo è stato un disastro soprattutto sul piano psicologico. Una squadra che gioca e paga gli errori individuali e una sfortuna immensa. Il Napoli subisce quattro o cinque tiri in porta ma prende due gol, una statistica che deve far riflettere. Domenica contro l’ Inter è una gara fondamentale, da Milano passano le speranze di poter ambire ancora al secondo posto”.

L’ Orda Azzurra, Apicella: “L’ Inter ha mollato gli ormeggi. Il Napoli ha maggiori motivazioni, può portare a casa la vittoria”

 

A L’ Orda Azzurra, in onda sulle frequenze di Vivi Radio Web, è intervenuto Gianluca Apicella, giornalista di MagazinPragma. Ecco quanto evidenziato:

“Domenica sera a San Siro sarà la volta di Inter-Napoli. Gara che servirà di più agli azzurri, l’ Inter ormai ha mollato gli ormeggi. La squadra  non vince da un mese e dopo il pari contro il Torino è andata completamente nel pallone. Sono arrivate delusioni come i pareggi contro Sampdoria e  Milan o sconfitte cocenti come quella di Crotone e di Firenze. Quest’ ultima ha lasciato degli strascichi notevoli, una parte dei tifosi è ormai contro Pioli. Addirittura si è parlato di dimissioni da parte del tecnico, lunedì però è arrivato un comunicato della società a smentire queste voci. La sensazione è che Pioli non sarà l’ allenatore dell’ Inter la prossima stagione. Si è fatta una carrellata di nomi: Capello, Spalletti, Simeone mentre si allontana la pista Antonio Conte. Non penso che il Chelsea voglia privarsi di un tecnico che sta facendo benissimo.

I tifosi nerazzurri sono imbufaliti con la squadra anche per il fatto che è stato interrotto il ritiro punitivo. Una parte della tifoseria è contro il direttore Piero Ausilio che portato a Milano buoni calciatori come Kondogbia e Joao Mario ma a prezzi elevati. Per non parlare di Gabigol, pagato 30 milioni. In Brasile era un fenomeno, in estate è stato strappato al Barcellona e in questa stagione ha giocato con il contagocce. Poche presenze e pochi minuti nelle gambe, contro il Bologna ha realizzato l’ unico gol in campionato giocando gli ultimi minuti. Non capisco perché Pioli gli preferisca calciatori come Palacio o come Eder.

Per quanto riguarda la sfida di domenica entrambi i tecnici non faranno alcun turnover, dovrebbero scendere in campo le formazioni titolari. Il tridente composto da Perisic, Candreva e Icardi sta un po’ salvando la faccia alla squadra in queste ultime gare. Icardi è stato l’ unico calciatore, nella storia del club, ha realizzare una tripletta senza portare a casa alcun risultato. Questo episodio la dice lunga sulla stato fisico ed emotivo della squadra. Pronostico? Al Napoli servono punti per continuare a lottare per il il secondo posto. L’ Inter rischia di non accedere neanche in Europa League, alla società non dispiacerebbe particolarmente. Sia perché si riesce a programmare meglio la prossima stagione, sia per un discorso economico legato alle varie tournée estive. Credo che il Napoli porterà a casa la vittoria, il calcio però è strano”.

Lega Pro stravolta, ecco come cambia il regolamento play off

0

Incredibilmente, a sole due giornate dalla fine del campionato, la Lega, con un comunicato diramato nella giornata di ieri, ha modificato il regolamento dei Play Off della Lega Pro per la stagione odierna. Scelta scervellata quando mancano meno di 15 giorni alle gare della prima fase. Ricordiamo che da quest’anno saranno ammesse agli spareggi le squadre dal secondo al decimo posto per ogni girone, più la vincente della Coppa Italia.

Le squadre dalla terza alla decima scenderanno in campo già nel primo turno in un match a gara secca in casa della miglior classificata, che ha due risultati su tre a disposizione (in caso di pareggio passa la miglior classificata).

Per la seconda fase, e qui c’è la modifica attuata ieri, si giocheranno andata in casa della peggior classificata e ritorno in casa della miglior classificata.

Fino a ieri, in caso di pareggio, si sarebbero disputati i tempi supplementari. Ora, invece, con due pareggi passa la miglior classificata. Questa modifica dà un discreto vantaggio a tutte le squadre con una posizione in graduatoria importante ma, soprattutto, dà un vantaggio importante alle seconde classificate che, oltre ad entrare in competizione dal secondo turno, hanno due risultati su tre per passare il turno.

Strada letteralmente spianata per Alessandria o Cremonese (GIRONE A) Padova, Pordenone o Parma (GIRONE B) e Lecce (GIRONE C, già sicuro del secondo posto). Al momento la favorita delle favorite sarebbe la squadra seconda nel Girone A, avendo più punti delle altre seconde. Infatti, essendo la migliore seconda, può essere considerata testa di serie nella speciale classifica dei play off e questo comporterà l’aver due risultato su tre fino ai quarti di finale.

Cambiare il regolamento a così poco tempo di distanza dalla prima gara sembra una scelta azzardata e che può favorire alcune squadre e penalizzare altre.

I play off sono sempre stati una lotteria, ma con questo regolamento, per alcuni, è più facile “sbancarla” questa lotteria…

Internazionali di tennis d’Abruzzo: la prima semifinale è Cecchinato vs Sousa. Giannessi ancora fermato dall’oscurità

0

FRANCAVILLA AL MARE – Giornata dedicata ai quarti di finale, quella di venerdì, presso il Circolo tennis di Francavilla, dove sono in corso gli Internazionali di tennis d’Abruzzo (montepremi  50.000 $).

Il primo tennista a raggiungere le semifinali, è stato l’italiano Travaglia, che ha sconfitto il ceco Safranek, “giustiziere” di Bublik al secondo turno, con il punteggio di 7 – 5, 3 – 6, 6 – 3. L’italiano è stato molto bravo nel recuperare al primo set, dove si è trovato in svantaggio per 1 – 4, prima di chiudere il parziale a suo favore per 7 – 5. Nel secondo set, tuttavia, Safranek  sul 3 – 3 ha infilato 3 giochi di fila che gli hanno permesso di chiudere il secondo set per 6 – 3 in suo favore. Nel terzo e decisivo set, Travaglia si è aggiudicato la partita finale con il punteggio di 6 -3. Ora ad attenderlo in semifinale ci sarà il vincente dell’incontro tra Ramirez – Hidalgo e Giannessi, match sospeso per oscurità alla fine del secondo set.

Il secondo giocatore a raggiungere le semifinali, è stato Cecchinato, che ha battuto Berrettini  con il punteggio di 6 – 7(4), 7 – 6(3), 6 – 3, dopo una grande rimonta. Il primo set è stato vinto da Berrettini, che al tie – break si è imposto con il punteggio di 7 – 4, chiudendo al primo match point avuto a disposizione. Nel secondo set, Cecchinato, ha avuto due volte la possibilità di servire per il match: la prima sul 5 – 4, e la seconda sul 6 – 5, facendosi entrambe le volte togliere la battuta dal suo avversario. La testa di serie numero 4, ha pareggiato, tuttavia, i conti nel secondo tie – break del match, vincendolo per 7 – 3. La rimonta di Cecchinato è stata completata nel terzo set, da lui vinto con il punteggio di 6 -3.

Non è andata bene, invece, all’altro italiano in tabellone, Matteo Donati, che sul Granstand ha perso con un periodico 6 -4, contro il portoghese Sousa, che sfiderà domani in semifinale Cecchinato.

Come nell’incontro con Tsitsipas, Giannessi viene fermato dall’oscurità anche contro Ramirez – Hidalgo, sul risultato di un set pari, con l’iberico che ha vinto il primo set per 6 – 4, e con l’italiano che si è aggiudicato il secondo parziale con il medesimo punteggio. Il terzo e decisivo set sarà disputato domani.

DA FRANCAVILLA AL MARE, IL NOSTRO INVIATO, CHRISTIAN BARISANI

Il Papa al Cairo incontra al-Sisi e abbraccia il Grande Imam: ‘Egitto condanni e sconfigga terrorismo’

0

L’aereo di Papa Francesco (un Airbus 321 dell’Alitalia) è atterrato all’aeroporto internazionale del Cairo dove il Pontefice si reca, come “pellegrino di pace, per incontrare la comunità cattolica e i credenti di diverse fedi” come ha spiegato lui stesso nel messaggio a Mattarella.

Papa Francesco: “Egitto condanni e sconfigga terrorismo”

L’Egitto è chiamato a condannare e a sconfiggere ogni violenza e ogni terrorismo“. E’ l’esortazione di Papa Francesco, contenuta nel discorso ufficiale tenuto al Cairo alla presenza del Presidente della Repubblica egiziano al-Sisi in uno degli appuntamenti della prima giornata del viaggio apostolico.
“L’Egitto è chiamato a donare il grano della pace a tutti i cuori affamati di convivenza pacifica, di lavoro dignitoso, di educazione umana. L’Egitto, che nello stesso tempo costruisce la pace e combatte il terrorismo, è chiamato a dare prova che, come recita il motto della Rivoluzione del 1952, la fede è per Dio, la Patria è per tutti, dimostrando che si può credere e vivere in armonia con gli altri, condividendo con loro i valori umani fondamentali e rispettando la libertà e la fede di tutti”, ha detto Francesco.

“Pace per l’Egitto! Pace per tutta la regione del Medio Oriente! In particolare per Palestina e Israele, per la Siria, per la Libia, per lo Yemen, per l’Iraq, per il Sud Sudan! Pace a tutti gli uomini di buona volontà!”, ha detto il Pontefice.

“Questo viaggio ha un’aspettativa speciale, perché è un viaggio fatto per l’invito del Presidente della Repubblica, di Tawadros II patriarca di Alessandria dei Copti, del patriarca dei Copti cattolici e del Grande Imam di Al-Azhar: tutti e quattro mi hanno invitato a fare questo viaggio, che è un viaggio di unità e di fratellanza“, le parole del Santo Padre durante il volo.

Il Pontefice si è trasferito in auto dall’aeroporto internazionale del Cairo al Palazzo presidenziale di Heliopolis per la cerimonia di benvenuto: ad accoglierlo, il presidente al-Sisi.

Un forte e prolungato abbraccio tra Papa Francesco e il Grande Imam di Al-Azhar ha segnato invece il termine del discorso della massima autorità musulmana sunnita Ahmad Muhammad al-Tayyeb alla Conferenza internazionale sulla Pace aperta al Cairo. L’abbraccio tra il Papa e il Grande Imam è stato sottolineato dagli applausi convinti di tutti i partecipanti, che si sono alzati in piedi in senso di condivisione, prima che Papa Francesco prendesse la parola per il suo intervento alla Conferenza internazionale sulla Pace.

“Al Salamò Alaikum! (la pace sia con voi), ha esordito il Papa. “È un grande dono essere qui e iniziare in questo luogo la mia visita in Egitto, rivolgendomi a voi nell’ambito di questa Conferenza Internazionale per la Pace. Ringrazio il Grande Imam per averla ideata e organizzata e per avermi cortesemente invitato. Vorrei offrirvi alcuni pensieri, traendoli dalla gloriosa storia di questa terra, che nei secoli è apparsa al mondo come terra di civiltà e terra di alleanze”, ha aggiunto.

“In questa sfida di civiltà tanto urgente e appassionante siamo chiamati, cristiani e musulmani, e tutti i credenti, a dare il nostro contributo: ‘viviamo sotto il sole di un unico Dio misericordioso'”, ha detto in un altro passaggio del discorso. “Oggi specialmente -ha sottolineato- la religione non è un problema ma è parte della soluzione”.

I “populismi demagogici non aiutano a consolidare la pace e la stabilità”, ha affermato ancora. “A a poco o nulla serve infatti alzare la voce e correre a riarmarsi per proteggersi: oggi c’è bisogno di costruttori di pace, non di provocatori di conflitti; di pompieri e non di incendiari; di predicatori di riconciliazione e non di banditori di distruzione”. “Nessun incitamento violento garantirà la pace, ed ogni azione unilaterale che non avvii processi costruttivi e condivisi è in realtà un regalo ai fautori dei radicalismi e della violenza”, un altro passaggio dell’intervento.

La giornata si concluderà con l’incontro del Pontefice con il patriarca dei copti ortodossi Tawadros II, prima del rientro in Nunziatura.

Domani, alle 10 la celebrazione della messa, in cui Papa Francesco pronuncerà l’omelia. Dopo il pranzo con i vescovi egiziani, l’incontro con il clero cattolico e l’ultimo discorso del Pontefice in Egitto. Per le 17 è fissata la partenza dal Cairo, destinazione l’aeroporto romano di Ciampino, dove atterrerà alle 20.30 per fare rientro in Vaticano.

Ovunque nelle strade del Cairo sono stati affissi manifesti con l’immagine del Santo Padre e il logo scelto per l’evento, ossia ‘Il papa della pace nell’Egitto della pace’, mentre – secondo il sito di notizie egiziano ‘Arabi 21’ – ci sarebbero “misure di sicurezza raddoppiate” in vista della visita e questo “in collaborazione con il ministero della Difesa, quello dell’Interno e la Chiesa cattolica egiziana”.

Sarà in particolare il quartiere di Zamalek, dove si trova la nunziatura apostolica che ospiterà il Papa, ad essere ‘blindato’, tant’è che il ministero dell’Interno ha lanciato una “vasta campagna di controlli e pattugliamenti per le strade, arrestando anche alcuni sospetti”, spiega ‘Arabi 21’.

Grande mobilitazione anche dei giovani cristiani egiziani, che ieri sera hanno organizzato veglie di preghiera nelle chiese cattoliche della capitale che si protrarranno anche nella giornata di oggi, in vista della partecipazione alla grande messa che Francesco celebrerà sabato presso lo Stadio del 30 giugno, lo stesso dove nel 2015 morirono oltre 20 tifosi in scontri con la polizia durante una partita tra due squadre del Cairo.

Come ha rivelato il presidente del comitato organizzativo della visita, Anba Emanuel Iyyad, alla messa è prevista la partecipazione di 25mila copti di tutti i riti cattolici, mentre il segretario generale del governatorato del Cairo, Muhammad al-Sheykh, ha fatto sapere che per l’occasione è stato dichiarato lo stato d’emergenza per le strade della capitale.

Papa in Egitto, infografica

vivicentro/agi/askanews

 

Primarie PD: le mie riflessioni (Celso Vassallini)

0
Cortese Direttore,
mi piacerebbe che queste prossime ore fossero l’occasione per avvicinare gli elettori più convinti ma anche quelli che di Matteo Renzi vedono pregi e difetti, qualità e limiti. Da qui a Domenica 30 aprile ci aspetta un grande compito portare il confronto fra i sostenitori e coinvolgerli nella scelta del Segretario, riconquistare attenzione e fiducia nei cittadini. Come riuscirci? Ricordandoci che il PD non deve essere una collettività dove ognuno fa e dice quello che vuole, ma una COMUNITÀ dove ci si confronta, rispetta e, una volta deciso, si va avanti uniti! Matteo Renzi ha dichiarato che se dovesse perdere alle Primarie, sarà al fianco di chi vince e non rilascerà dichiarazioni contro il segretario eletto, non andrà in TV a remare contro di esso. Matteo Renzi ha poi chiesto ad Emiliano se lui farà lo stesso ed Emiliano ha risposto “assolutamente no”. Ad Orlando non ha potuto chiederlo, ma se il buongiorno si vede dal mattino la risposta di Orlando rispecchierà senz’altro il suo atteggiamento di queste settimane da candidato, come dire, finto pacato. Cosa si evince? Che l’autolesionismo nel Pd è una prerogativa di chi ragiona da minoranza perdente perché forse un po’ ci si sente. Anche per questo Matteo Renzi è oggi l’unico leader non solo del Partito Democratico ma di tutto il panorama italiano ed un valore aggiunto nella Comunità Europea. Per vincere bisogna fare un grande lavoro di squadra e dei tre, l’unico uomo capace di formarla è Matteo Renzi, che sfatiamo la leggenda, al comando non è mai stato solo. Oltre ai ministri, aveva noi. Io voterò Matteo Renzi! Perché è un superman? No, semplicemente perché nell’ambito degli aspiranti è quello che ha più di ogni altro una visione d’insieme ed è l’unico vero leader in campo!
Celso Vassalini Cittadino Europeo / Primarie PD: le mie riflessioni