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Incassi e ritiro anticipato: cosa cambia per il Napoli tra l’arrivare secondo o terzo

Cosa comporta l’ arrivare secondo o terzo in campionato per il Napoli? L’ edizione odierna de Il Mattino fa chiarezza su quelle che sono le differenze. Innanzitutto c’è un discorso economico: chi accede alla fase a gironi può essere già sicuro di incassare una cifra pari a 29 milioni, 12 provenienti dalla Uefa e 17 dal market pool.
In caso di mancato accesso paracadute da 10 milioni e incremento dei proventi dell’ Europa League. Dunque il danno economico non sarebbe così ingente. La quota dei premi dei diritti Tv è uguale per le prime tre classificate ed è pari a 10 milioni. Verrebbe anticipato il ritiro di Dimaro al due luglio e il mercato potrebbe risentirne.

Koulibaly, nessuna clausola nel rinnovo ma spunta un accordo particolare

Nessuna clausola rescissoria nel contratto di Kalidou Koulibaly che ha prolungato con il Napoli fino al 2021. Il difensore senegalese continua ad essere l’ oggetto del desiderio di diversi top club europei, Chelsea su tutti. De Laurentiis e l’ agente del senegalese hanno formalizzato una sorta di accordo secondo il quale il calciatore può essere ceduto di fronte a un’offerta irrinunciabile. Lo riferisce l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport.

Conferme per Maksimovic, non si escludono sorprese sul mercato in difesa

Con la stagione che volge al termine, è tempo di pensare al mercato in casa Napoli. Non solo in entrata, la società deve lavorare per sfoltire un po’ la rosa specialmente nel reparto difensivo. Cinque centrali a disposizione di Sarri sono troppi, si legge sull’ edizione odierna della Gazzetta dello Sport. Quest’anno Maksimovic ha giocato poco e Tonelli (che piace alla Fiorentina) ancora meno. L’ex torinista è stato già confermato a gran voce, di conseguenza non va esclusa una partenza a sorpresa.

Il Napoli prenota Dolberg: il danese piace da morire

Il Napoli prenota Dolberg: il danese piace da morire

Dopo Arkadiusz Milik il Napoli vuole la nuova stella dell’Ajax Kasper Dolberg: l’attaccante danese resterebbe in Olanda un altro anno, come riporta Il Corriere dello Sport che parla di come Dolberg piaccia da morire al Napoli tanto da seguirlo di continuo e da mettere in piedi un incontro con il ds olandese, Marc Overmars. Con idea e progetto di prenderlo e lasciarlo ancora all’Ajax per la prossima stagione“.

Nella giornata di ieri, nel frattempo, l’agente di Dolberg Jens Steffensen ha parlato a Radio Crc: “Il Napoli può acquistarlo per lasciarlo all’Ajax? Mi fate domande difficili… Dolberg è tra i più richiesti in Europa e non posso dire di più. Non ho avuto contatti col Napoli, neanche con l’Ajax. Napoli è una città interessante, non solo per i turisti, apprezzo il calcio di Sarri“.

ESCLUSIVA – Calderoni: “Il Napoli ha più motivazione, con il Torino vincerà. Reina? Serve un suo vice”

Queste le sue parole

Alex Calderoni, ex portiere del Torino, è intervenuto a L’ Orda Azzurra, programma in onda sulle frequenze di Vivi Radio Web.

Torino-Napoli, saranno le motivazioni a fare la differenza?
“Il Napoli ha maggiori motivazioni rispetto al Torino, ha un calendario difficile contro Fiorentina e Sampdoria. Potrebbe approfittare della sfida tra Roma e Juventus per passare al secondo posto. Di sicuro è una partita importante per il Napoli”.

L’ assenza di Mihajlovic in panchina può influire sull’ economia del gioco granata?
“Sicuramente l’allenatore può incidere, alla fine però in campo ci vanno i giocatori. Anche se avere un allenatore a bordocampo che ti delle indicazioni è sempre un fattore importante”.

Per il Napoli meglio Szczesny o un profilo più giovane da far crescere al fianco di Reina?
“Considerando il fatto che Reina è un titolare, credo che un portiere come Szczesny faccia un po’ di fatica ad accettare la panchina. Considerata la sua età potrebbe essere anche un investimento per il futuro. Non conosco bene gli obbiettivi del Napoli ma vedrei meglio un giovane da far crescere alle spalle di Pepe Reina”.

Poteva essere concesso maggiore spazio a Luigi Sepe?
“Non so cosa sia successo, il Napoli si trovava in casa un portiere del vivaio con grosse prospettive. A Empoli ha fatto benissimo, tenerlo fermo per tutto questo tempo non è stato positivo. E’ un calciatore che poteva avere tutto un certo tipo di valore mentre oggi ne ha un altro. Personalmente avrei provato a dargli maggiore fiducia, magari concedendogli spazio in Coppa Italia”.

Napoli o Roma, chi arriverà al secondo posto?
“In questo momento vedo il Napoli leggermente in vantaggio sia a livello psicologico che fisico. La classifica attualmente dice Roma, ma il Napoli sta meglio. Se la Roma non riesce a far punti domenica contro la Juventus, può essere uno stimolo in più per i partenopei”.

a cura di Samuele Esposito

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Turi a Le Vespette: “Vogliamo vincere e andare avanti nei playoff”

Queste le sue parole

A Le Vespette, programma dedicato al settore giovanile della Juve Stabia in onda su Vivi Radio Web, è intervenuto il direttore Alberico Turi.

Diverse scuole calcio sono state invitate al Menti in occasione di Juve Stabia-Catania…
“Un doveroso ringraziamento va al commissariato di Castellammare e ai membri della Lega che hanno consentito questa giornata di festa per i ragazzi. Un evento importante per gli stabiesi, questi ragazzi verranno al Menti per incoraggiare i nostri colori. Sono tutte scuole calcio del territorio campano che ci danno una grossa mano a livello di settore giovanile e che abbiamo deciso di invitare per assistere alla gara”.

Questo l’elenco completo delle scuole calcio invitate: Recale 2002, Robour Caserta, Fratelli Lodi, Grippo DrS, Footbal Friend S.Antimo, Intercasertana, Valle Telesina, Real Atellana Succivo, Real Poggio, Libertas Vesuvio, S.Joseph, Us Valle Maddaloni, Calatia, Monte di Procida, Gioventù Partenope, Fox Soccer Casal di Principe, Yoko Village, Virtus Sangennarese, Real Arzano, Nola Accademy, Real Stabia, Scuola calcio San Paolo, Club Napoli, S. Aniello, Scuola calcio San Vito Positano, Oratorio centro antico, Anspi S. Antonio, Oiermo pro Juventute, Virtus junior Napoli, Incontro Volla, Mep Ponticelli,
New Team S.Giovanni, Barone Soccer, Afragola 92, SSD Europa.

Due risultati su tre per gli Under 15 contro il Parma…
“Non dobbiamo adagiarci sul fatto di avere due risultati a disposizione. Bisogna scendere in campo e pensare esclusivamente alla qualificazione. Non conta solo il risultato ma anche l’impegno dei ragazzi, la qualificazione va conquistata con impegno e sacrificio”.

Mariano Guarracino ha bisogno di sbloccarsi, potrebbe farlo domani…
“Non sappiamo ancora la formazione che scenderà in campo. Tutti hanno lavorato allo stesso modo e avranno la stessa caparbietà e la stessa cattiveria agonistica per passare in turno. L’undici che schiererà mister Belmonte darà l’anima, lo stesso farà chi resterà in panchina. Non ritengo sia giusto fare dei nomi in questo momento”.

Gli Under 17 devono ribaltare l’ 1 a 0 dell’andata…
“Questi ragazzi hanno nel Dna la possibilità di superare il turno. A Castellamare c’è stata un po’ di sfortuna ma non solo quella. Il primo tempo è stato praticamente regalato agli avversari, hanno influito tanti fattori tra cui la tensione per il risultato. Resta il rammarico di aver subito un gol fantasma, penso che con l’ abnegazione dei ragazzi ed il lavoro del tecnico si può ribaltare il risultato. Di sicuro devono vincere in trasferta con due gol di scarto, questo è il regolamento stabilito all’inizio. Giusto o sbagliato che sia, dobbiamo pensare a fare bene per portare a casa la qualificazione. L’ importante, in questi play off, è uscire dal campo sapendo di aver fatto il proprio dovere. I ragazzi erano carichi, sanno che si stanno giocando qualcosa di importante. E’ un’occasione per essere visionati dalle squadre di tutta l’Italia”.

Berretti impegnata il prossimo turno sul campo della Fidelis Andria…
“Bisognerà prima vedere come finirà Unicusano Fondi-Fidelis Andria domani per capire quale risultato permette di qualificarci. Di certo bisogna fare una prova importante ad Andria, è un avversario scorbutico che non va sottovalutato a prescindere di quello che sarà il risultato di Fondi. Non sempre è positivo fare calcoli, non sono stato particolarmente contento della gara della Berretti. Dopo il gol ci siamo rilassati un po’, siamo una squadra che può giocarsela contro tutti se si gioca a calcio. Ipoteticamente il risultato migliore per noi sarebbe un pari ma nel calcio non c’è nulla di scontato.

“Voglio fare un appello a tutti tifosi: domenica tutti al Menti per sostenere la prima squadra. Un risultato importante potrebbe catapultarci in una realtà molto diversa con ben altre prospettive. Battere un grande avversario ed accedere al turno successivo dà la giusta adrenalina per compiere un percorso molto lungo. Un solo grido: forza Stabia!”

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De Rossi: ”Non so se resterò alla Roma, sto pensando tanto”

Nainggolan recupera dall’infortunio, Olimpico sold out per l’ultima di Totti

NOTIZIE AS ROMA – Daniele De Rossi ha rilasciato un’intervista a Daniele Adani di Sky Sport che andrà in onda domani ma che dovrebbe risalire a circa 15 giorni fa. Le risposte del centrocampista di Ostia, di cui è stato oggi diffuso un estrato, non sono affatto banali ed hanno scatenato un vero e proprio caso in città:
L’anno prossimo sarai alla Roma?
“Non lo so, in questo momento sai che non lo so. Io penso che non sia neanche tanto importante. Ci sono state delle stagione in cui è stato più difficile restare, legarsi a questa maglia. È una storia d’amore talmente bella che ridurla a finire un anno prima o un anno dopo in questa città o in un’altra sarebbe sbagliato”.

Da queste parole però ho qualche dubbio che tu rimanga. Non trasmetti sicurezza...
“Ma neanche insicurezza. Non è che sto meditando chissà cosa. È un momento in cui non sto parlando ma ci sto pensando tanto. Me lo dirà il mare forse, qualcosa capirò. C’è un rapporto solido, d’amore, che comunque vada non si interromperà. So che sembra un commiato anticipato ma non è così. Lo sto dicendo a prescindere”.

Parliamo di due dame: la vittoria e la sconfitta…
“Partiamo della vittoria, che in questi anni mi sono accorto non essere così semplice da raggiungere, non l’ho raggiunta nella maggior parte dei casi. È per le persone e per le squadre eccezionali. Però c’è un grande limbo tra vittoria e sconfitta, che è quello dove abbiamo navigato noi della Roma per tutta la mia carriera. Uscire sconfitti da un campionato non è detto che sia arrivare secondi o terzi. Arrivare secondi in un campionato vuol dire che vinci tante partite, ne perdi poche, lavori bene ogni settimana, hai la mentalità giusta, significa per certi versi sei un professionista e un vincente. Purtroppo non sei il vincitore, quello che arriva primo, e questa cosa mi distrugge”.

CAPITOLO INFERMERIA – Intanto l’allenamento di oggi ha fatto sorridere Spalletti: Nainggolan ha recuperato dall’infortunio al polpaccio che ne aveva messo in dubbio la presenza nell’importantissima gara contro la Juventus. Il Ninja ha infatti svolto tutta la seduta con il gruppo e questa è un’ottima notizia per il tecnico, che dovrà già fare a meno dello squalificato Strootman e dell’acciaccato Dzeko.

TUTTI PER TOTTI – Come comunicato dal profilo Twitter della società giallorossa, sono esauriti tutti i biglietti messi in vendita per la gara contro il Genoa, compresi quelli del settore Distinti Nord Ovest. Per l’ultima di campionato l’Olimpico sarà dunque sold out: quella sarà anche l’ultima partita da calciatore della leggenda Francesco Totti ed in tanti hanno impostato la sveglia all’alba per accaparrarsi il tagliando. In moltissimi, purtroppo, non ci sono riusciti.

Claudia Demenica

Juve Stabia vs Catania, ratificato il divieto per i tifosi siciliani

E’ stata sicuramente una settimana di passione, quella che precede la partita di calcio Juve Stabia vs Catania, soprattutto per le due tifoserie che si stavano preparando a questo appuntamento. Appunto si stavano… si perchè mentre per quella stabiese non c’erano possibili veti alla presenza sugli spalti, considerato che si giocava in casa, per quelli rossoblu era iniziato una sorta di vortice di notizie che confermavano e smentivano il divieto di trasferta. Quando tutto sembrava volgere al meglio, con l’inizio della vendita per il settore ospite ai solo “tesserati” del Catania, arriva la doccia fredda con la ratifica, da parte del Prefetto di Napoli, quest’oggi del divieto di vendita ai residenti in Sicilia.

Una decisione che ci rattrista, considerandola ancora una volta come la sconfitta dello sport e del calcio in genere. Ci troviamo di fronte ancora una volta ad una soluzione che noi amiamo definire alla “Ponzio Pilato”, cioè me ne lavo le mani utilizzando la soluzione più semplice per garantire l’ordine pubblico di un evento sportivo.

Questo il comunicato della società stabiese che rilancia l’amara decisione:

S.S. Juve Stabia rende noto che in data odierna la Prefettura di Napoli ha ratificato, per la gara Juve Stabia-Catania, valevole per il 1o turno dei playoff di Lega Pro, in programma domenica 14 maggio 2017 alle ore 15:00, per motivi di ordine e sicurezza pubblica il divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Sicilia, con contestuale sospensione del programma di fidelizzazione del Catania Calcio.

L’ Orda Azzurra, Luisi: “Il Napoli deve prendere almeno due terzini. Secondo posto? Credo che la Roma batterà la Juve”

Vincenzo Luisi, presidente del Club Napoli Rimini Azzurra, è intervenuto a L’ Orda Azzurra, programma in onda sulle frequenze di Vivi Radio Web. Ecco quanto evidenziato:

“Strinic e Ghoulam?Il Napoli deve prendere tre terzini, due a sinistra e uno a destra. Solo a Napoli i calciatori dettano le condizioni, cosa che non accade a Torino per esempio. Posso capire Strinic che ha voglia di giocare con maggiore continuità, ma Ghoulam si è montato la testa in maniera eclatante. Per me l’algerino va ceduto. A destra serve un vice Hysaj, Maggio non può più dare garanzie. Hysaj è un buon calciatore ma ha dimostrato di avere delle lacune legate alla condizione atletica. Specialmente tra ottobre e novembre ha avuto un grosso calo, c’è bisogno di un’alternativa se non addirittura superiore all’ albanese. Domani al club avremo Maurizio De Giovanni che presenterà il libro ‘Il resto della settimana’, sarà un grande evento. Ancora una volta sposiamo un progetto culturale nella città di Rimini che ci riconosce, ormai, come una vera e propria associazione.

Secondo posto? Sono convinto che la Roma batterà la Juventus domenica. Allegri preserverà i suoi uomini in vista delle finali di Coppa Italia e di Champions League. Ci sono tutti presupposti che la Roma vinca, ai bianconeri basta un pari. Preferiscono vincere lo scudetto a Torino la prossima giornata. Quest’anno i preliminari si svolgeranno poco prima dell’inizio del campionato, quindi non ci saranno grandi stravolgimenti per quanto riguarda il ritiro. Il Napoli deve evitare di prendere parte alle tournèe internazionali previste e fare una preparazione più accurata. Non ci dobbiamo preoccupare dei preliminari se poi puntiamo a vincere qualcosa di importante. Dobbiamo dimostrare di essere cresciuti a livello mentale, le preoccupazioni le lasciamo agli altri.

Finale Real-Juve? Ribadisco che per me i rimpianti maggiori quest’ anno sono per la Champions. Io che ero a Madrid ho avuto la sensazione che avevamo perso una grande occasione ma è inutile piangere sul latte versato. Nella testa dei calciatori è entrata la consapevolezza di essere una grande squadra. Servono quattro o cinque innesti importanti: un portiere da affiancare a Reina, un terzino sinistro, un terzino destro, un centrocampista di qualità e un esterno al posto di Giaccherini”.

Marchetti: “Skorupski? Se arrivasse Reina potrebbe non sentirsi più titolare”

Marchetti: “Skorupski? Se arrivasse Reina potrebbe non sentirsi più titolare”

Ai microfoni di Radio Crc, è intervenuto Luca Marchetti, giornalista di Sky, il quale ha dichiarato: “Il Napoli è stato finora sostenibile nella sua crescita e questo è un merito di De Laurentiis anche perché prescinde da ogni cosa e anche dai diritti di immagine, la crescita del club è costante. Il calcio italiano non può competere con le grandi squadre per ciò che concerne il tetto ingaggi per cui bisogna essere bravi ad andare prima sui calciatori, scoprirli e prenderli. Sarri per far giocare un giocatore lo deve allenare almeno 6 mesi. Se il Napoli prendesse Skorupski metterebbe Reina nella condizione di non sentirsi più titolare. Il calciatore ha un prezzo intorno agli 8 milioni di euro per cui non sarebbe una follia prenderlo”.

Attento Napoli: anche il Barcellona su Ricardo Rodriguez

Attento Napoli: anche il Barcellona su Ricardo Rodriguez

Secondo quanto riporta il Mundo Deportivo, per Ricardo Rodriguez, terzino sinistro del Wolfsburg, che tanto piace al Napoli, ci sarebbe forte anche il Barcellona. Gli spagnoli sembrerebbero propensi a pagare la clausola rescissoria del ragazzo, fissa a 22,5 milioni di euro.

Concordia, la Cassazione conferma la condanna per Schettino: 16 anni

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La Corte di Cassazione ha confermato la condanna per Francesco Schettino, comandante della Costa Concordia, a 16 anni di carcere. Schettino ha atteso il verdetto davanti al carcere di Rebibbia e, secondo il suo avvocato, Saverio Senese, è «pronto a costituirsi». 

La Corte di Cassazione ha confermato la condanna a 16 anni per Francesco Schettino, l’ex comandante della Costa Concordia, la nave da crociera che naufrago’ davanti all’isola del Giglio il 13 gennaio del 2012. A bordo c’erano 4229 persone, tra passeggeri ed equipaggio, morirono 32 persone e decine furono i feriti. La condanna è stata confermata dai giudici della Quarta sezione penale della Cassazione, presieduta da Vincenzo Romis.

La Costa Concordia andò a schiantarsi contro gli scogli dell’Isola del Giglio a seguito di una manovra di avvicinamento (il cosiddetto “inchino”) messa in atto da Schettino la sera del 13 dicembre del 2012. A bordo della nave, al momento dell’impatto, c’erano oltre 4000 persone, tra passeggeri e membri dell’equipaggio: ne morirono 32, mentre 193 rimasero ferite.

Verso Torino-Napoli: seduta tecnico-tattica per i granata, differenziato per Moretti e Acquah

Verso Torino-Napoli: seduta tecnico-tattica per i granata, differenziato per Moretti e Acquah

Allenamento mattutino per il Torino con una sessione tecnico-tattica di preparazione alla partita di domenica contro il Napoli. Baselli e De Silvestri hanno svolto l’intera seduta con i compagni, mentre Moretti (che domenica non giocherà per squalifica, al pari di Acquah) ha seguito un programma personalizzato. Domani sessione di rifinitura pomeridiana allo stadio Olimpico Grande Torino, cui seguirà la partenza per il ritiro di Leinì.

Fonte: torinofc.it

Castelvolturno- Seduta pomeridiana per il Napoli in vista di Torino

Castelvolturno- Seduta pomeridiana per il Napoli in vista di Torino

Seduta pomeridiana per il Napoli a Castelvolturno.

Gli azzurri preparano il match contro il Torino per la 36esima giornata di Serie A, in programma domenica allo Stadio Olimpico.

La squadra ha svolto una prima fase di attivazione e successivamente partitina a campo ridotto.

Chiusura con seduta tecnico tattica. Terapie e palestra per Maksimovic.

Domani allenamento ancora di pomeriggio.

Fonte: SSC Napoli

De Laurentiis: “5 dirigenti lavorano al brand Napoli all’estero. Higuain? Non voleva Callejon”

De Laurentiis: “5 dirigenti lavorano al brand Napoli all’estero. Higuain? Non voleva Callejon”

Intervenuto all’associazione Stampa Estera, Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli, ha dichiarato:  “Abbiamo assunto Serena Salvione con altri quattro elementi, proprio qui a Roma, per averla sempre sotto gli occhi, un’entità con 5 dirigenti che lavorano sul brand all’estero.  Dopo 13 anni di Calcio Napoli nuovo, perché il club era morto, non esisteva più, lo chiamammo Napoli Soccer infatti per creare una distinzione, un nuovo viaggio, partendo dalla terza divisione. Non ereditammo nulla dal passato, se non la storia, perchè non c’erano calciatori, nessun tipo di ricchezza, è stato come creare una cosa nuova. In 13 anni abbiamo fatto due anni in C, un anno in B e da otto anni è l’unico club italiano consecutivamente in Europa, rispettando il fair play finanziario che non esisteva prima di Platini. Credo sia stato un percorso di successo, anche considerando che Juve, Inter e Milan hanno fatturati estremamente più alti mentre il Napoli è su una base di 140mln quando riusciamo a giocare in Europa. Il successo più importante è stato giocare sempre all’interno delle regole imposte, senza mai creare debiti, costruendo una valorizzazione del Napoli che ora ha un valore alto visto che non ha debiti. Al di là del parco giocatori, l’entità Calcio Napoli ha un suo valore economico, ma anche morale ed etico perchè ha riqualificato un qualcosa in una città malata, distrutta da una gestione malata e da anche tanta stampa internazionale. Volendo si può lavorare con successo, se uno ha le idee chiare, la forza di non ascoltare la politica e la sfrontatezza di andare avanti con coraggio per la propria strada.  Immaginate che nel 2004 ero a Los Angeles, da un film prodotto per 70mln di dollari, lascio Angelina Jolie, Gwineth Paltrow e Jude Law e durante una settimana di vacanza a Capri con De Vito, leggo che il Napoli non esisteva più ed in una settimana decido di cacciare 33mln per comprare una denominazione. Brand? Sì, ma non esisteva più.  Di una società che non ha vinto nulla, due Scudetti, ma che ha avuto la fortuna unica di avere il più grande di tutti, Maradona. Avendo messo 33mln per comprare la scritta ‘Napoli’, non sapevo dove avremmo giocato, mi dissero di C1 invece che C2, a Martina Franca a prendermi gli sputi in testa. In un’altra città mi volevano ammazzare, ci chiudemmo negli spogliatoi. Io non sapevo nulla, il 4-4-2 poteva essere come sedersi a tavola. Ero uno spettatore, ma che apprendeva, studiava. Se fossi stato un tifoso acceso dall’inizio, mi sarei fatto trascinare in una meno attenta visione dei fatti. Non reagisco mai ad esempio, mia moglia invece si dispera, anche essendo una ginevrina. Io sono impassibile, cerco di evitare anche di parlare nel post perché c’è il tifoso in te e dichiarazioni possono disturbare e voi giornalisti provate sempre ad accendere la miccia. Mi sono abituato a non passare più per la sala stampa, evitando di parlare da tifoso.”

SULLO STADIO- “Servirebbe un ragionamento decennale, su come era la frequentazione dieci anni fa, diversa rispetto a quella di oggi perchè non era sviluppato lo stadio virtuale, non così clamorosamente perchè quando nel ’99 provai a comprare il Napoli, parlai di stadio virtuale e nessun giornalista riuscì a capire. Io venivo dal cinema, già sapevo della mondializzazione. Anche 5 anni dopo lo stesso, solo nel 2007 in serie A lo stesso, ma lo spiegai, anche se non voglio fare il professore. Spiegai che le tv avrebbero trasportato gli umori dalle tribune alle case o in mobilità. Più andremo avanti e più avremo un dispositivo piegabile che ci farà vivere la partita. I ragazzini oggi hanno una capacità di essere attenti molto ridotta, la loro voracità su internet mobile è tale che sono meno riflessivi. Loro sono per scorrere, noi ancora per approfondire. Loro non è detto che avranno la capacità di assistere ad una partita di calcio per 90 minuti più l’intervallo. Loro vogliono avere subito i gol, poi mentre vedono quelli sono su altre squadre e campionati. La televisione ci fa vivere di sport, prima non vedevamo tutti i campionati. Si è passati dalla carta stampata a miliardi di immagini e decodifichiamo solo ciò che ci piace. Quando parliamo di stadio bisogna capire chi va allo stadio. Secondo un rapporto Nielsen i simpatizzanti del Napoli sono 120mln nel mondo mentre tifosi veri 35mln di cui 17 negli Usa. Possono 35mln di tifosi andare allo stadio? E una perforabilità di 0,0001%, così come quando ci sono le contestazioni”.

SU HIGUAIN- “Non è una delusione. Quando tu stabilisci una clausola rescissoria per evitare la cessione, poi se c’è un pazzo che paga quella cifra e la Juventus che non avrebbe dovuto, una squadra italiana in maniera eticamente… e Higuain non avrebbe dovuto accettare. Maradona dice che ha vinto due scudetti, non sarebbe mai andato in nessun’altra squadra italia, è troppo facile se no. La cosa sgradevole è che il fratello mi diceva che Higuain si lamentava della scarsità dei compagni, ma a me non sembrano così scarsi. Se pensiamo che Mertens è diventato un centravanti da 30 gol. Siamo l’unica squadra con 4 giocatori in doppia cifra di gol. Lui ce l’aveva con Callejon, il fratello mi continuava a ripetere… e quando ho allungato il contratto a Callejon – che è straordinario ed io premio sempre la persona, altrimenti è solo un freddo e sterile contratto – il problema è stato suo. Se il fratello mi dice che lui va lì per vincere, io gli potrei dire che la Juve ha vinto anche senza di lui tanti scudetti, sei di rimorchio a quel punto, non fondamentale. E’ una sua scelta, inopportuna, non di stile, vedete Cavani e Lavezzi invece dove sono andati”. 

SUL CALCIO ITALIANO- “Bisogna dare un calcio alla legge Melandri, senza aggiustarla. Lotti sta provando a modificare, ma è un grande errore, bisogna avere il coraggio di cancellare la legge del 1981, sostituendola con una più snella. Il ministro dello sport dovrebbe fare una legge innovativa, che privilegi il fatto di poter crescere economicamente per essere competitivi con la Premier, la Bundes, la Liga aumentando il fatturato. Andare a vedere come fanno le assegnazioni dei diritti tv in quei paesi e prendere il meglio”.

Pulvirenti: “Il campo in sintetico non deve essere un alibi”

A Torre del Grifo Village, si è tenuta la conferenza pre-gara dell’allenatore del Catania, Giovanni Pulvirenti. Il tecnico rossazzurro ha risposto alle domande dei giornalisti, in sala stampa, analizzando i temi principali relativi al confronto con la Juve Stabia in gara unica, valido per la prima fase playoff:

“Mi aspetto determinate risposte dalla squadra. L’avversario di domenica ha qualità e un organico importante che si è rafforzato a gennaio. La Juve Stabia farà una gara molto aggressiva. Noi abbiamo analizzato bene l’avversario e cercheremo di fermarli. Però i play-off sono particolari. Subentrano fattori emotivi. Fino a qualche settimana fa eravamo in difficoltà dal punto di vista mentale, poi abbiamo realizzato prestazioni che ci hanno aiutato a risollevare il morale. Si tratta però di una gara secca che potrebbe essere decisa da episodi. Le nostre individualità potrebbero anche decidere la partita. Personalmente affronto questa partita con grande serenità. Mi sono messo a disposizione della società e della squadra per cercare di trovare la strada e mai la scusa”.

CAMPO SINTETICO – “Può essere un vantaggio per la Juve Stabia così come giocare in casa, ma alla fine non deve essere un alibi per noi. Non ci abbiamo pensato in realtà”.

Fonte: https://www.tuttocatanianews.com/primo-piano/catania-pulvirenti-juve-stabia-aggressiva-mi-aspetto-delle-risposte-dalla-mia-squadra-208779

Fonte foto: https://www.calciocatania.com

Giovanni Finocchiaro: “Catania con tante assenze”

In esclusiva le dichiarazioni di Giovanni Finocchiaro

Nel corso della trasmissione Il Pungiglione Stabiese 2.0, abbiamo ascoltato il collega Giovanni Finocchiaro del quotidiano La Sicilia, con il quale abbiamo presentato l’avversario del primo turno dei play-off delle Vespe che sarà il Catania degli ex Pisseri e Baldanzeddu.

Destino crudele tra Juve Stabia e Catania. Le due squadre si incontrano di nuovo dopo l’esordio in campionato con la vittoria del Catania e in seguito poi, con la vittoria per 4-0 dello Stabia a fine dicembre. Storia passata, adesso si fa sul serio, il Catania che ha acciuffato i play-off sul filo di lana, in che condizione arriva a questa partita?

Il Catania ci arriva nelle condizioni non migliori sia fisiche sia mentali. Dal punto di vista fisico perché mancheranno alcuni calciatori che hanno tirato la “carretta” per tutto il campionato, su tutti Biagianti e Bergamelli che é il perno della difesa, soprattutto nella prima parte del campionato quando il Catania aveva la difesa meno battuta. Poi mancherà anche Di Cecco che è un elemento di grande esperienza che non gioca da tante partite per infortunio. Mancherà anche Fornito che gioca nel ruolo di centrocampista centrale. Se ci mettiamo pure il giovane Sessa che ha collezionato zero presenza in tutto il campionato il conto allora é completo. Non credo che ci saranno dei recuperi lampo, i nomi citati credo che qualcuno andrà in panchina e aldilà di pochi scampoli di gara di più non possono sostenere. Ad oggi i nomi che ti ho citati sono di sicuro fuori dalla lista. Il Catania arriva mentalmente in condizioni non brillanti, gli ultimi mesi di campionato sono stati deleteri, il Catania aveva agguantato anche il sesto posto per poi avere un blackout dopo il derby di Agrigento a metà del girone di ritorno e non si è ripreso più ad eccezione delle vittorie contro Matera, Messina, Francavilla e Siracusa. Intanto si sono susseguiti altri due allenatori da Rigoli a Petrone per poi virare su Giovanni Pulvirenti che era l’allenatore della Primavera. Al di là dei cambi di allenatore le prestazioni sono state scoraggianti, per quanto mi riguarda sono stato molto duro con i calciatori, con la società stessa perché francamente una situazione del genere ha creato anche uno scollamento con la tifoseria negli ultimi mesi, tant’é che la Curva Nord ha disertato lo stadio. Ci sono stati tanti malumori e le ripercussioni sull’ambiente, sulla squadra sono stati dettati dai risultati; non perché il club si chiama Catania, soprattutto perché a metà stagione tutti avevano pronosticato che si poteva ambire quantomeno al sesto posto, che di certo nella griglia play-off garantisce un buon vantaggio. Adesso il Catania parte dall’ultimissima posizione, quell’undicesimo posto lasciato dal Matera qualificato in finale di Coppa Italia, altrimenti sarebbe rimasto fuori.

Per quanto riguarda gli ex Pisseri e Baldanzeddu, che campionato stanno facendo e come sono visti dalla piazza e dagli addetti ai lavori?

Pisseri resta il miglior calciatore che abbia avuto il Catania in questa stagione. Ha salvato la squadra facendole guadagnare una marea di punti in alcune partite, ha parato davvero l’impossibile. Ci sono state anche alcune partite di ordinaria amministrazione, ma non è andato mai al di sotto della sufficienza, perché è rimasto concentrato e ha sfoderato davvero tanti interventi da campione, tant’è vero che a gennaio si era anche detto dell’interessamento di un paio di squadre di serie A per acquisirne intanto il cartellino e poi lasciarlo qui a Catania. Ha ancora un altro anno di contratto con il Catania e dovrebbe rimanere qui qualora il Catania l’anno prossimo abbia intenzione di disputare una stagione da vertice. Baldanzeddu è arrivato dal Venezia in prestito e in effetti tutt’ora ancora é considerato come un rinforzo di lusso per la categoria. Il problema è che si è infortunato dopo due partite ed è rientrato solo giocando gli ultimi minuti di gara contro il Siracusa e a Caserta. In pratica non l’abbiamo mai visto e non so che apporto potrà dare in questi play-off perché ha un chilometraggio limitato dovuto dalla condizione fisica, e anche questo lungo infortunio probabilmente lo ha messo fuori dai giochi. Accennando un po’ alla formazione, in questo momento il Catania dispone di 3 terzini destri che sono Baldanzeddu, Parisi che ha giocato 24 partite e poi c’è De Rossi che ha giocato l’ultima da titolare è l’ultimo spezzone contro il Siracusa e a dire il vero ha giocato davvero bene. Toccherà al mister decidere su chi puntare. De Rossi é un classe’94 proveniente dal vivaio della Roma poi ha girato diverse piazze: Perugia, Benevento e Akragas giocando addirittura in Eccellenza. Anche lui è stato relegato per tutta la stagione in panchina, non per infortunio ma per scelta tecnica, solo per necessità lo hanno rispolverato adesso. De Rossi diciamo che ha convinto mentre invece sulla fascia sinistra che si interseca tra le linee di centrocampo e attacco cambiandosi la posizione con Mazzarani, il Catania ha fatto debuttare un ragazzo che secondo me farà strada, si chiama Manneh, e in quei pochi minuti quando è stato impiegato ha dimostrato quasi di essere un veterano. Credo che giocherà anche a Castellammare, in modo tale da poterlo sfruttare sulle fasce qualora dovesse esserci qualche accelerazione in più perché in questa seconda parte del campionato purtroppo il Catania ha pagato anche la lentezza nell’impostare il gioco negli ultimi 20 metri, Probabilmente Pozzebon non segna, proprio perché magari non si crea in avanti la superiorità numerica.

Invece per quanto riguarda Pozzebon, accostato alla Juve Stabia nella sessione invernale di calciomercato, a Catania ha segnato solo due gol. Quali sono stati i problemi che hanno limitato il potenziale del calciatore?

É un problema mentale perché il Catania lo ha soffiato a tante squadre di Lega Pro. A Messina aveva fatto benissimo, 8 gol nel solo girone di andata e si distingueva anche per il modo di giocare, molto fisico, faceva sportellate con chiunque. Il Messina giocava per lui, poi ad un certo punto si è rotto il feeling tra lui e l’allenatore Lucarelli. Ha espresso il desiderio di andare via facendo la fortuna dei giallorossi visto che a Messina è stato girato Anastasi che poco aveva giocato con il Catania mentre Pozzebon a Catania ha segnato solo due gol contro Matera e Messina. Ha sbagliato dei gol incredibili, ha inciso poco e anche in trasferta quando gli vengono serviti i palloni ha commesso diversi errori e credo che abbia pesato tanto sull’economia della squadra, perché un centravanti del suo calibro doveva incidere sulla classifica dei rossoazzurri. Certo, adesso, con i play-off si azzera tutto ed essendo una partita secca, un errore individuale può condizionare la partita, magari a favore del Catania. Vi ho descritto la situazione attuale del Catania, poi magari durante la partita può succedere di tutto, un episodio favorevole magari può spianare la strada al Catania.

Un tuo pensiero su Pulvirenti allenatore, se il Catania ne ha giovato o meno: Conosco bene Pulvirenti, anche personalmente perché allena da 12 anni il settore giovanile del Catania. In qualche modo ci si vede, anche se spesso lui lavora a porte chiuse. È capitato spesso di andare a vedere le partite del settore giovanile, a volte ho discusso con lui e negli anni ha costruito una realtà interessante soprattutto lavora forgiando la testa dei ragazzini. A microfoni spenti mi ha sempre detto che non interessano i risultati, da importanza che un ragazzo riesca a fare un percorso morale. Ha ottenuto anche importanti qualificazioni nella seconda parte del Campionato di Primavera, poi si é ripetuto anche con la Berretti quando il Catania non ha più militato in serie A. Ha intrapreso un certo tipo di lavoro anche con un certo metodo, riuscendo a portare le sue idee anche alla prima squadra, rilevando un gruppo in crisi di risultati e mentale. Non è stato affatto semplice, é stato il terzo allenatore a guidare il Catania e bisogna dire che è stato bravo in questa gestione del collettivo, ha cercato di riportare un pò di ordine e anche cercando di inserire alcuni calciatori interessanti, su tutti Manneh che ha appena 17 anni.

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Vaccini e scuole, scontro al governo

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L’obbligo dei vaccini per accedere alle scuole apre lo scontro nel governo. Il ministro della Salute Beatrice Lorenzin annuncia il testo di una legge, pronta da portare al consiglio dei ministri. Ma il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli replica: l’obbligo non può ledere il diritto all’educazione.

Lorenzin: “A scuola solo se vaccinati”. Ma il piano divide il governo

La ministra della Salute : pronta la legge. Alt della Fedeli: a rischio il diritto all’istruzione

ROMA – L’annuncio coglie tutti di sorpresa. La ministra della Salute Beatrice Lorenzin sceglie la trasmissione «Night Tabloid» di Rai 2 per annunciare una rivoluzione nei vaccini a scuola. «Ho pronto un testo di legge», spiega, in cui «si prevede l’obbligatorietà delle vaccinazioni per l’accesso alla scuola dell’obbligo» e anche «un ampliamento delle vaccinazioni obbligatorie indicate dal nostro ministero».

Sarebbe già sufficiente ma la ministra aggiunge una frase. «L’ho mandato oggi al presidente del Consiglio e lo porterò domani in Consiglio dei ministri». Su queste parole si scatena lo scontro. Il primo a rispondere è palazzo Chigi precisando che la questione vaccini non è all’ordine del giorno.

Subito dopo arriva la risposta della ministra dell’Istruzione Valeria Fedeli che ricostruisce la vicenda. Le due ministre si sono incontrate il 7 febbraio. Nessun problema da parte della titolare dell’Istruzione sull’obbligatorietà dei vaccini a scuola. Il nodo da sciogliere è un altro ed è ancora lì dal 7 febbraio, si tratta di trovare il modo per «garantire al contempo anche il diritto costituzionale all’istruzione». Le strade allo studio dei tecnici potrebbero essere molte ma il piano ha bisogno ancora di tempo per vedere la luce. In via non ufficiale quella della ministra Lorenzin appare a molti, insomma, una fuga in avanti non concordata nei tempi, quindi prematura e inopportuna.

Nulla di tutto questo, replica la ministra Lorenzin che sottolinea di non aver mai annunciato che la questione fosse all’ordine del giorno del consiglio dei ministri di oggi. E precisa il suo obiettivo: «Aprire una discussione con i colleghi di governo, in ampio spirito collaborativo».

Oggi, quindi, si presenterà comunque con la bozza alla riunione. Nel testo si preciserà che ogni anno il ministero della Salute darà una lista dei vaccini che riterrà obbligatori per l’iscrizione a scuola: «Tutte le vaccinazioni che sono nel piano vaccinale approvato nei Livelli essenziali di assistenza (Lea) sono necessarie per la salute delle persone, poi ce ne saranno un gruppo che saranno obbligatorie per l’accesso alla scuola dell’obbligo. Ovviamente questa è una norma che può avere degli aspetti di complessità, per questo l’ho mandata alla presidenza del consiglio. Spero che ci sia un approfondimento con il ministero dell’Istruzione, che ha il timore che venga leso il diritto all’accesso alla scuola». L’obiettivo è anche quello di «avere norme uniche in tutta Italia visto che le regioni si stanno muovendo in ordine sparso». In realtà saranno norme che avranno comunque un ampio margine di flessibilità. In caso di epidemie locali come è il caso del focolaio di meningite in Toscana che sta creando problemi da mesi, sarà previsto l’obbligo di vaccino nelle zone coinvolte.

Nel frattempo, alcune Regioni stanno già procedendo. Esiste l’obbligo dei vaccini per frequentare la scuola dell’infanzia in Toscana, Emilia Romagna e Venezia Giulia. In Piemonte è iniziata la discussione della legge per l’obbligo all’asilo.

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lastampa/Lorenzin: “A scuola solo se vaccinati”. Ma il piano divide il governo FLAVIA AMABILE

Ischia piange ancora…Ciao Tonino….

Di Simone Vicidomini

L’Isola di Ischia piange ancora una volta…addio ad Antonio Di Meglio ma per tutti “Tonino” classe 1966. L’uomo di 49 anni è stato vittima di una brutta malattia…il suo cuore ha smesso di battere nella giornata di ieri. Tonino per chi lo conosceva era una persona con un cuore enorme,e tanta voglia di vivere…Non ha mai smesso di lottare nemmeno da quando si era ammalato. Tonino grande tifoso dell’Ischia,ma sopratutto credeva nel progetto e della rinascita del calcio ad Ischia,proprio con la Nuova Ischia fondata lo scorso anno. Lui da sempre vicino ai colori gialloblu…

L’isola perde non una persona qualunque…ma un’uomo con un cuore d’oro disposto ad aiutare chiunque.

La vita è fatta di giorni che non significano niente e di momenti che significano tutto…e la perdita tua caro “Tonino” significa tanto per l’isola intera…

La redazione di ViVicentro.it si stringe attorno alla moglie Letizia,ai figli,alla mamma Giuseppina,ai fratelli Gianni,Stella ed Isidoro in questo momento di dolore.

Banca d’Italia e Banca Etruria. Visco e i dialoghi con le procure

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Le rivelazioni sulle richieste di aiuto per Banca Etruria investono anche la quiete di via Nazionale, dove la Banca d’Italia prepara l’assemblea annuale, l’ultima che dovrebbe tenere il governatore Ignazio Visco. Il suo mandato scade il 3 novembre e il Pd di Matteo Renzi non sembra intenzionato a proporre un suo rinnovo, scrive Marco Zatterin.

Visco pronto a svelare i dialoghi con le procure

Così Bankitalia difende l’onore e la continuità

Il caso Etruria, il governo, Matteo Renzi e il futuro della Banca d’Italia. Tutto si tiene, in questi giorni di polemiche e il rumore dei nuovi retroscena sul commissariamento dell’istituto toscano – con il coinvolgimento presunto di più elementi della squadra dell’ex premier nel tentativo di evitarne il tracollo – rompe anche la quiete di via Nazionale, dove tutti gli uomini del governatore preparano l’assemblea dei partecipanti di fine mese. «Finali» per definizione, le considerazioni di Ignazio Visco potrebbero essere “finali” davvero, visto che il mandato scade il 3 novembre e la sua conferma, per usare un eufemismo, non è la soluzione favorita dal segretario del Pd appena rieletto, probabile mossiere nel palio di Palazzo Koch. Il leader fiorentino vorrebbe un ribaltone, ma il banchiere napoletano non intende rinunciare alla difesa. Con la tranquillità di sempre, mentre scrive il discorso del 31, ragiona anche su come salvare la poltrona e l’anima della sua istituzione.

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DOMANDE E RISPOSTE – Dopo due anni Arezzo è tornata al centro dell’agenda politica

Renzi risulta soprattutto imputare a Visco di aver mostrato una limitata sintonia rispetto alle esigenze della politica nella gestione della crisi bancaria. Bankitalia gli è parsa poco attiva nell’evitare lo sconquasso delle quattro banche. Nei dintorni di Palazzo Chigi avrebbero voluto un governatore disposto a sporcarsi un poco di più le mani, cosa che non hanno visto accadere.

Chi ha seguito da vicino le manovre nella “war room“ della Banca d’Italia attribuisce buona parte dei dissidi agli effetti, non capiti da tutti allo stesso modo, della rivoluzione normativa scatenata nel luglio del 2013 dalla Commissione Ue e dalla sua Banking Communication, scritta con l’input degli stati membri che poi l’hanno apportata. La conseguenza più immediata della strategia è stata l’assunzione dal dicembre 2014 da parte della Bce del ruolo di vigilante delle banche sistemiche dell’Unione, quindi anche di tutte le altre.

Nel nuovo contesto, la Banca d’Italia ha perso una parte consistente delle sue prerogative di garante. Ma, si fa notare dalle parti di via Nazionale, questo non ha limitato l’operato della vigilanza. La corrispondenza fra Roma e le istanze europee sulle quattro banche finite in alto mare risulta essere stata abbondante. Non solo. Quello che via Nazionale non ha mai comunicato ufficialmente, ma che è emerso in tempo reale informalmente dal fronte degli inquirenti, è che segnalazioni di allerta sono partite anche alla volta delle procure interessate, a cominciare da quella di Arezzo. I magistrati sapevano e hanno agito di conseguenza. Per chiudere il cerchio, pure il pubblico era informato dei pericoli: nei bollettini dell’ex istituto di emissione il rischio che i crediti deteriorati diventassero un problema è stato menzionato ripetutamente. Nessuna ragione di sorpresa, dunque.

Visco e la sua squadra si sentono con la coscienza a posto. E vogliono che si sappia. L’occasione potrebbe essere l’avvio dei lavori della Commissione parlamentare di inchiesta sulle quattro banche che decolla il 24 maggio. Il governatore sarebbe pronto a raccontare dei contatti ufficiali con Bruxelles e Francoforte, come delle segnalazioni comunicate alle procure. Potrebbe ricordare che toccava alla Consob garantire la trasparenza e la correttezza degli emittenti (banche comprese), dunque dei bond subordinati rivelatisi tossici. Infine potrebbe sfidare la Commissione Ue che ha sorpreso tutti a Roma impedendo l’intervento diretto del fondo interbancario per la tutela dei depositi a in modo da agevolare la messa delle quattro disastrate banche sul mercato.

Il governatore giocherà la carta della trasparenza in una partita fortemente politica e dai toni che si faranno via-via più accesi. Renzi starebbe facendo pressione su Paolo Gentiloni perché la soluzione del rinnovo sia esterna, circostanza che ha già scatenato l’inevitabile totonomine che coinvolge – in ordine di quotazione dei bookmaker – Ignazio Angeloni (Bce) e Andrea Enria (Eba), ma gira anche il nome di Lorenzo Bini Smaghi (ex Bce, ora a Société Générale). Ma l’ipotesi di un ribaltone da fuori non convince tutti.

Si raccoglie il racconto secondo cui il presidente Sergio Mattarella concederebbe le sue preferenze ad una soluzione di continuità. Oltretutto, si fa notare, il primo degli italiani riterrebbe che cambiare contemporaneamente i vertici di Consob (l’addio di Giuseppe Vegas è più scontato di quello di Totti) e Banca d’Italia potrebbe introdurre troppi elementi nuovi di criticità. Un simile orientamento potrebbe favorire una permanenza di Visco. O, in alternativa, accendere le polveri di due candidati interni, il direttore generale Salvatore Rossi o il vice Fabio Panetta. Nomi tutti buoni e tutti no, in questo momento. Salvo colpi di scena, la corsa è ancora maledettamente lunga.

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lastampa/Visco pronto a svelare i dialoghi con le procure MARCO ZATTERIN