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Premium- Reina fondamentale, ma lite con ADL rischia di aprire qualche crepa

Premium-  Reina fondamentale, ma lite con ADL rischia di aprire qualche crepa

Il caso Pepe Reina fa discutere. Il portiere potrebbe lasciare il club azzurro questa estate. La redazione di Premium Sport spiega: “C’è da risolvere il caso Reina: come uomo spogliatoio è fondamentale, ma la recente lite con De Laurentiis rischia di aprire qualche crepa. Non solo: come portiere non dà più le garanzie di prima. Giuntoli, allora, pensa a Szczesny e a Neto”.

Samp-Napoli, Giampaolo: “Gli azzurri squadra fuoriclasse, non ti concedono nulla”

Samp-Napoli, Giampaolo: “Gli azzurri squadra fuoriclasse, non ti concedono nulla”

Ai microfoni della stampa, alla vigilia di Samp-Napoli, ha parlato il tecnico dei padroni di casa Giampaolo, il quale ha dichiarato:  Oggi siamo arrivati all’ultimo atto. Forse è la recita più difficile perché incontriamo una squadra di fuoriclasse che ha fatto 90 in questo campionato e che non ti concede nulla. L’appello che volevo fare ai calciatori è che quando siamo stati in condizione di giocare alla pari lo abbiamo sempre fatto. Ai nostri tifosi che ci hanno sostenuto e spinto nei momenti di difficoltà di unire le forze per chiudere al meglio questo campionato e ribadire ancora una volta che siamo stati squadra”.

LA PARTITA- “La gara sul piano tecnico sarà difficile perché il Napoli è una macchina da gol, che veramente gioca il miglior calcio. Quello è il classico esempio dove l’allenatore ha migliorato i calciatori e viceversa. Il Napoli ora è una delle più belle realtà del calcio italiano e spero l’anno prossimo sia la squadra che insidierà la Juventus o la presunta migliore. Domani siamo chiamati a misurarci contro lo spessore di queste squadre. Ben venga una partita così che fa statistica nella miglior comprensione di quello che possiamo fare e vedere quale via intraprendere”.

ITS Sturzo Castellammare di Stabia, mercato del lavoro: Prospettive?

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Nel pomeriggio di ieri, venerdì 26 maggio 2017, si è svolta presso la Sala Conferenze dell’ITS “Luigi Sturzo” di Castellammare di Stabia l’interessante incontro sul tema “ Mercato del lavoro: Quali prospettive? ” rivolto agli alunni delle classi quinte e ai loro  genitori.

Durante la conferenza, orientatori esperti e consulenti del lavoro hanno parlato delle possibilità offerte da un mercato del lavoro in continua evoluzione, delle tendenze del futuro e dei lavori ad esse collegate, delle strategie vincenti da adottare,  delle difficoltà da superare.

La dott.sa Daniela Mazza, consulente del lavoro, ha illustrato ai presenti le opportunità dell’ANPAL (Agenzia Nazionale Politiche Attive del Lavoro) e di “Garanzia Giovani”, il programma europeo che favorisce l’avvicinamento dei giovani tra i 15 e i 29 anni al mercato del lavoro offrendo, entro 4 mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione, percorsi di orientamento, formazione e inserimento  al lavoro.

Testimonial  di tale programma, la dott.sa Filomena Vitiello, praticante consulente del lavoro, che ha presentato la sua esperienza di un tirocinio formativo retribuito con “Garanzia Giovani”, sottolineando pertanto l’importanza per i ragazzi in cerca di occupazione di informarsi costantemente, collegandosi sul sito, su tali o simili percorsi.

La prof.ssa Adelaide Cesarano, orientatrice esperta e referente per l’orientamento dell’ITS “Luigi Sturzo,” ha parlato delle dieci professioni per le quali, da un’analisi obiettiva della società attuale, è previsto un incremento nel futuro prossimo. Medici e operatori sanitari, biologi, traduttori e interpreti, tecnici specializzati in sostenibilità e rinnovabilità, social media manager, nano scienziati, ingegneri robotici, guide turistiche, artigiani, chimici farmaceutici: questi i profili professionali su cui puntare. Un trend positivo è previsto anche nei settori del commercio e della ristorazione.

Sui cambiamenti radicali del mondo del lavoro negli ultimi anni e sulla necessità di un approccio olistico al sistema lavoro  ha relazionato il dott. Sergio Troiano, economista e politologo, formatore ed esperto di orientamento, autore del saggio ‘Il futuro glocale’,  relazionando sulle conoscenze e le competenze indispensabili per intraprendere con successo qualsiasi  professione, sulla necessità di un continuo aggiornamento professionale, sull’importanza di un bilancio delle competenze per un progetto professionale e di vita.

Infine, si è discusso, ancora con la prof.ssa Cesarano, delle differenze di genere nel mercato del lavoro e di quanto permangano ancora notevoli differenze tra uomini e donne dal punto di vista occupazionale, soprattutto per la persistenza di stereotipi.

A cura di Patrizia Esposito

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ESCLUSIVA: Stefano Dicuonzo: Con Castellammare legame indissolubile, la mia Juve Stabia giocava per un’intera Città..

Alla vigilia della gara tra Juve Stabia e Reggiana abbiamo ascoltato in esclusiva Stefano Dicuonzo. Il legame tra Castellammare e l’ex difensore delle Vespe non si è mai interrotto, tanto che Stefano sperava di poter vedere i gialloblù arrivare in fondo ai play off.

Ciao Stefano, come è andata la tua stagione? A gennaio hai lasciato la Paganese per accasarti alla Racing Roma. La mia stagione fino a dicembre è andata abbastanza bene; a Pagani, fin quando sono stato bene fisicamente, ho giocato con continuità. Dopo ho avuto dei problemi fisici che mi hanno portato a trasferirmi alla Racing Roma, dove ho finito la stagione. Attualmente mi sto curando a Bologna e la mia priorità è stare bene fisicamente; non so ancora dove giocherò il prossimo anno ma credo che se sto bene posso trovare una squadra che punti su di me.

Hai avuto modo di incontrare la Juve Stabia da avversario, che impressione ti hanno fatto le Vespe? A tuo avviso possono arrivare in fondo ai play off? Avendo visto la Juve Stabia da vicino, posso dire che per mesi la squadra mi ha fatto un’ottima impressione, ed anzi pensavo potesse giocarsela fino all’ultimo con Lecce e Foggia. Fino a febbraio l’avrei data come una delle favorite per la vittoria finale, poi c’è stato un calo, penso comprensibile, che ha fatto perdere alla Juve Stabia una decina di punti per strada. Credo che i play off siano il momento giusto per ritrovare la compattezza della prima parte di stagione; se i calciatori riusciranno a tirare fuori la grinta dei mesi scorsi, potranno arrivare in fondo.

Hai vestito la maglia della Juve Stabia per tre stagioni ma non hai vissuto in campo quei magici playoff causa squalifica. Qual è il tuo ricordo più bello della tua esperienza in gialloblù? Non posso dirti soltanto un ricordo perché ce ne sono tantissimi. Per quanto riguarda i play off, ricordo che da bordo campo vidi i nostri 3000 tifosi che riempivano il Flaminio; fu una sensazione indescrivibile e mi fece sentire, ancora una volta, parte integrante di una Città, un pezzo di un mosaico. A Castellammare ho sempre avuto la sensazione di giocare non solo per una società, per una squadra o per dei tifosi, ma per una Città intera, e poche volte ho provato emozioni del genere. Forse proprio il legame fortissimo tra squadra e Città è venuto meno negli anni seguenti e questo diverso trasporto ha poi condizionato i risultati successivi.

Nel campionato 2010/11 contro la Cavese al Menti mettesti a segno un gol meraviglioso con una conclusione al volo diretta all’incrocio da 25/30 metri. Ci racconti quella rete? Sì, è stato probabilmente il gol più bello della mia carriera. Ci fu un calcio piazzato e fui coraggioso e fortunato a tentare, dopo la respinta, la conclusione al volo dalla distanza che si insaccò nel sette. Vincemmo quella gara 2 a 1; fu un gol importante perché decisivo in un derby molto sentito da squadra e tifosi.

Sei sempre stato forse il calciatore più utilizzato da Braglia, anche grazie alla tua duttilità. Che rapporto avevi con il tuo ex allenatore? Con il Mister ho sempre avuto ed ho tutt’ora un ottimo rapporto; lavorando tre anni insieme si è sviluppata tra noi una fiducia reciproca e senza dubbio anche lui è stato uno degli artefici principali di quelle vittorie. Braglia è stato un allenatore importantissimo per la mia carriera.

Molti tuoi ex compagni di squadra hanno confessato che l’arma in più in quegli anni era il gruppo. È così e ci sono ragazzi della tua Juve Stabia che senti ancora o con cui è rimasto un rapporto costante? E’ stato certamente così, prima di essere compagni di squadra eravamo amici. Non posso farti un nome, dovrei fartene tredici/quattordici proprio perché ci sentiamo ancora spesso; la cosa più bella è sentire la stima e ed il rispetto reciproco tra di noi anche a distanza di anni. Siamo ancora consapevoli di aver fatto qualcosa di speciale a Castellammare ed anzi spero che la Città possa rivivere presto le stesse emozioni.

In più occasioni, nel corso degli anni, a Castellammare si è diffuso il tormentone Dicuonzo; sei mai stato concretamente vicino ad un ritorno alla Juve Stabia? Innanzitutto va detto che sono andato via dalla Juve Stabia a causa di quello che all’epoca era il mio procuratore, che non ha fatto i miei interessi, perché il mio desiderio era rimanere alle Vespe. Anzi, la mia ambizione, quando vestivo la maglia gialloblù, era quella comunque di scalare la classifica delle presenze totali con quella maglia, proprio perché avevo saltato pochissime gare in tre anni. Tornando alla tua domanda, a volte in passato c’è stato un avvicinamento tra le parti; altre volte, invece, vedendomi a Castellammare, i tifosi hanno pensato che fossi in trattativa con la società, ma purtroppo non era così. Ad ogni modo sarei tornato in passato, e tutt’ora tornerei, con estremo piacere alla Juve Stabia, a prescindere dagli aspetti economici. Ancora oggi provo una sensazione a tratti di incompletezza proprio perché rivestire la maglia della Juve Stabia sarebbe il massimo nonché un’ambizione concreta.

Se non sbaglio la scorsa estate hai trascorso qualche giorno di vacanza proprio a Castellammare e sei stato sommerso dell’affetto dei tifosi stabiesi. Che soddisfazione si prova ad essere così apprezzato anche dopo tanti anni? E’ una sensazione che non si può descrivere. Penso sia la soddisfazione più grande per un calciatore; sicuramente le vittorie sono importanti, ma la riconoscenza e l’affetto delle persone valgono più di ogni risultato sportivo. Il legame che dura ancora oggi con la Città e la tifoseria è, per me, qualcosa di impagabile e che mi riempie di orgoglio. Castellammare è ormai la mia seconda casa, quindi appena posso vengo con piacere a trascorrere qualche giorno lì. Allo stesso modo, spesso capita che compagni o colleghi mi chiedano notizie e pareri sull’ambiente stabiese ed io non posso che parlarne in termini entusiasti ogni volta.

Al termine dell’ultima gara tra Paganese e Juve Stabia si è parlato di alcuni attriti che ti avrebbero coinvolto con dei componenti della panchina delle Vespe; è un qualcosa che si è verificato realmente e, se sì, come mai? Sì, e mi fa piacere spiegare cosa successe. Io tenevo molto a giocare quella gara, sia perché era contro la mia ex squadra, e sia perché volevo dimostrare il mio valore anche ai tifosi ed all’ambiente stabiese, lasciando capire che quella partita avrei potuto giocarla anche con la maglia gialloblù. Purtroppo per tutta la settimana ebbi dei problemi che nella rifinitura si riacutizzarono, quindi fui costretto ad accomodarmi in panchina. Ero molto nervoso e dalla panchina vidi Izzillo che durante la prima frazione di gioco perdeva tempo; mentre rientravamo negli spogliatoi, poco dopo, gli diedi un buffetto leggerissimo, ma senza alcuna cattiveria; fu un gesto dettato dall’amarezza per non aver potuto giocare una partita a cui tenevo tantissimo e finalizzato anche a dare la sveglia ai miei compagni, con cui non vivevamo un bel periodo. Sicuramente ho sbagliato, ma ci tengo a dire che nei giorni successivi mi misi in contatto con Izzillo, scusandomi per il mio gesto ed anzi è nata tra noi una sorta di amicizia che ci porta a sentirci ogni tanto. Dispiace che il mio gesto, assolutamente sbagliato, sia stato frainteso ed abbia innescato tensione; è stato dettato solo dalle dinamiche di gioco e dall’amarezza per aver dovuto saltare una gara a cui tenevo tanto. Mi è capitato di fare gesti simili anche in passato per difendere i colori della Juve Stabia.

Il tuo personale saluto ai tifosi stabiesi. Saluto con tanto affetto tutta Castellammare e tutti i tifosi stabiesi, che ogni volta mi riempiono di affetto. Porto la Città nel cuore e spero che si possa tornare a festeggiare quanto prima un risultato importante. A presto e Forza Juve Stabia!

A cura di Raffaele Izzo

Credit Foto: Tuttomercatoweb

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Ds Osasuna: “Berenguer? Piace in Italia ma non solo. In tanti mi chiamano, presto ci saranno novità”

Alex Berenguer, giovane esterno offensivo, è il nome caldo degli ultimi giorni per il Napoli. La redazione di Radio Kiss Kiss Napoli ha contattato in esclusiva Braulio Vazquez, direttore sportivo dell’ Osasuna. Queste le sue dichiarazioni, riportate sul profilo Twitter dell’emittente:

“Berenguer piace in Italia, ma non solo. Tanti club europei lo cercano e mi chiamano. Presto altre news”.

Reina, futuro in bilico: offerte dalla Spagna, la frattura con il Napoli c’è stata

In casa Napoli resta da capire quale sarà il futuro di Pepe Reina. Il portiere ha il contratto in scadenza nel 2018 e un rinnovo difficilmente gli verrà proposto. Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport la frattura c’è stata ed è difficilmente sanabile. Alcune battute, alla cena di fine stagione, del presidente De Laurentiis hanno indispettito lo spagnolo che ha pure qualche offerta dalla Spagna. Si attendono sviluppi sulla vicenda nelle prossime settimane.

Napoli su Berenguer, c’è l’ok del calciatore: l’Osasuna chiede nove milioni

Napoli sulle tracce di Alex Berenguer, talentuoso esterno dell’ Osasuna. Stando a quanto riporta l’ edizione odierna del quotidiano Repubblica, ci sarebbe già l’ok del ragazzo al trasferimento. L’ Osasuna chiede nove milioni di euro ma il Napoli è disposto ad arrivare a sette. Si lavora per regalare a Maurizio Sarri un esterno giovane che possa dare manforte ai vari Mertens, Insigne e Callejon. La società partenopea è anche alla ricerca di un portiere ed un terzino, pedine fondamentali per completare ulteriormente l’organico.

INFN Napoli: Premio “A scuola di Astroparticelle” a Futuro Remoto

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Verranno premiati domenica pomeriggio a Futuro Remoto gli studenti che hanno partecipato al progetto ‘A scuola di Astroparticelle’ promosso dalla sezione INFN di Napoli. Alla stazione Toledo per studiare i raggi cosmici.

E’ stata inaugurata ieri, unitamente a Futuro Remoto, l’esposizione dei primi nove progetti di divulgazione scientifica realizzati da scuole secondarie della Regione Campania nell’ambito del concorso “A scuola di Astroparticelle” promosso dall’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) con la collaborazione del Dipartimento di Fisica “Ettore Pancini” della Federico II di Napoli, dell’Azienda Napoletana Mobilità (ANM) e del Rotary International e il patrocinio dell’Ufficio Scolastico Regionale (USR).

A questa significativa iniziativa di divulgazione scientifica partecipano 18 scuole superiori con 26 progetti scientifici, aventi come riferimento il telescopio per raggi cosmici installato dall’INFN nel 2014 nella stazione Toledo della metropolitana di Napoli.

Oggi gli studenti stanno presentando al folto pubblico di Futuro Remoto altri nove progetti, mentre domani sabato 27, sarà la volta degli ultimi nove. Domenica saranno inoltre presentati i progetti delle sette scuole che hanno avviato con INFN un percorso di Alternanza Scuola-Lavoro.

La manifestazione si concluderà domenica pomeriggio alle ore 15.30 con una cerimonia di premiazione dei tre progetti migliori.

L’INFN partecipa alla manifestazione Futuro Remoto, insieme Centro Italiano Ricerche Aerospaziali, l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Istituto Nazionale di Astrofisica, anche nel grande padiglione dedicato al COSMO, che propone al pubblico un viaggio affascinante dal bosone di Higgs alle missioni spaziali. Ascoltare il cosmo, Esplorare la materia, Osservare la Terra e Abitare lo spazio sono le parole chiave di questa area espositiva. Qui i visitatori potranno scoprire come i fisici rivelano la radiazione cosmica o interagire con un modello dell’interferometro per onde gravitazionali, Virgo. Navigare virtualmente nella grande rete sottomarina di rivelatori per neutrini Km3neT. E infine scoprire come quelle stesse conoscenze e tecnologie abbiano applicazioni, ad esempio, nello studio di reperti archeologici, opere d’arte o per le ‘radiografie’ muoniche della struttura interna del Vesuvio.

Domenica alle 15.30 per la premiazione del progetto “A scuola di Astroparticelle” sul palco di Piazza Plebiscito si alterneranno il Direttore della Sezione INFN di Napoli, Prof. Giovanni La Rana, il Presidente Nazionale INFN, Prof. Fernando Ferroni, , il Vice Sindaco Raffaele Del Giudice , il Direttore dei Laboratori Nazionali INFN del Gran Sasso, Prof. Stefano Ragazzi, il Direttore del Dipartimento di Fisica dell’Università “Federico II” di Napoli, Prof. Leonardo Merola, il Prof. Rocco Gervasio per USR e, per il Rotary, il Prof. Giancarlo Spezie, già Preside della Facoltà di Scienze Ambientali dell’Università Parthenope di Napoli. Accoglieranno le scuole sul palco i responsabili del progetto, Dr. Michelangelo Ambrosio, Dr.ssa Carla Aramo e Dr. Paolo Mastroserio dell’INFN di Napoli, mentre la Commissione di valutazione dei lavori, Prof. Paolo Russo, Dr.ssa Donatella Campana e Dr. Fabio Garufi proclamerà le prime tre scuole classificate.

I premi consisteranno in uno stage degli studenti vincitori presso i Laboratori INFN di Fisica Nucleare di Frascati.

Contatti: Dr. Carla Aramo INFN Sezione di Napoli Cell 3939710635 Phone: +39081676806, 243 FB A scuola di astroparticelle

Quagliarella: “Quello striscione al San Paolo mi ha fatto sentire la maglia azzurra nuovamente addosso. Su De Laurentiis…”

Fabio Quagliarella, ex attaccante azzurro attualmente in forza alla Sampdoria, domenica sera affronterà il Napoli al Ferraris. L’attaccante di Castellammare di Stabia ha rilasciato una lunga intervista a Il Mattino, ecco alcuni passaggi:

“Tutto quello che Napoli e i tifosi di Napoli mi hanno dato in questi ultimi mesi è nettamente superiore a quello che ho dovuto sopportare allora. Il 12 marzo, quando i tifosi hanno esposto quello striscione, è come se avessi indossato nuovamente la maglia del Napoli”.

Come si vedrebbe nella squadra di Maurizio Sarri? “In panchina! (ride, ndr). Il Napoli sta consolidando un percorso: mentale, tecnico, tattico. Il tutto e subito nel calcio può essere casuale, mentre è la costruzione nel tempo che porta al risultato. E il Napoli lo fa attraverso un gioco spettacolare”.

Insigne bandiera del Napoli, potrebbe indossare la 10 di Maradona? “Sono contento per lui, rientra in quel percorso che la squadra di Sarri sta facendo. Ma comunque vada, la 10 sarà sempre di Maradona… giustamente”.

Ha sentito De Laurentiis dopo la vicenda dello stalker? “So che, prima o poi, capiterà l’occasione: succede sempre così, tra uomini”.

Schick? “È cresciuto molto rispetto a quando è arrivato. Ha talento, senza dubbio, ma per un attaccante il difficile arriva quando gli altri iniziano a conoscerti, è in quel momento che devi dimostrare di avere qualcosa in più degli altri. Lui, in tal senso, può completare la formazione e farlo in una squadra come la Samp, potrebbe essere la soluzione migliore”.

De Laurentiis-Sarri, martedì importante summit a Roma tra i due: i dettagli

La prossima settimana potrebbe essere quella decisiva per quanto riguarda il futuro di Maurizio Sarri. Martedì il tecnico si recherà a Roma per ricevere il Premio Bearzot. Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, nella stessa giornata potrebbe esserci l’importante faccia a faccia con Aurelio De Laurentiis. Un incontro importante non solo per progettare la prossima stagione ma anche per rivedere il contratto dell’allenatore e gettare le basi per il futuro.

G7, l’ultimo giorno di un sostanziale possibile flop. Nessuna conferenza stampa per Trump

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Niente accordo su clima, migranti e commercio. Il vertice di Taormina deve ancora vivere la sua seconda giornata e già sembra fallito. E’ l’opinione di tutti i giornali italiani che sottolineano come, a parte un impegno comune sul terrorismo, con la volontà comune di “azioni più dure” per fermare l’Isis e i suoi seguaci in Occidente, la prima giornata del vertice del G7 ha evidenziato che il club dei Grandi sa fare quadrato per un’emergenza come la strage di adolescenti a Manchester, ma ha anche un nuovo socio scomodo come Donald Trump pronto a rimettere in discussione politiche consolidate su clima, commercio e migranti.

Ultimo giorno del G7 di Taormina. Il summit dei grandi della Terra terminerà formalmente alle 15 con la conferenza stampa del premier Paolo Gentiloni che, in qualità di presidente, parlerà per primo per illustrare le conclusioni, poi sarà la volta degli altri leader. La giornata conclusiva del vertice vede, insieme ai confronti su tematiche di politica estera globale, anche temi che toccano le economie internazionali come la sicurezza alimentare, l’accesso al cibo, la lotta alla malnutrizione.

Stretta di mano tra Donald Trump ed Angela Merkel alla sessione mattutina del G7. Tra gli ultimi ad arrivare nella sala dove si tiene la sessione ‘outreach’ del summit di Taormina con i leader di cinque Paesi africani e i responsabili delle organizzazioni internazionali, il presidente americano si ferma a salutare la cancelliera tedesca, già seduta, e le porge la mano. Quindi, preso posto al tavolo dei lavori, Trump, ‘diviso’ dalla Merkel dal presidente tunisino Beji Caid Essebsi, scambia qualche parola con la cancelliera.

Il presidente degli Stati Uniti non farà alcuna conferenza stampa alla fine del summit. Terminati i lavori del vertice, Trump lascerà infatti Taormina in elicottero diretto alla base di Sigonella, dove, prima di partire, intorno alle 17.15, parlerà ai militari americani. Quindi, secondo quanto si legge sull’agenda della Casa Bianca, il decollo per rientrare a Washington è fissato alle 17.45.

Per concludere, diamo un’occhiata globale ai 4 temi sul tavolo del G7

  1. TERRORISMO. Come scrive Repubblica, Gentiloni sottolinea come la dichiarazione sul terrorismo sancisce “l’unità dei maggiori paesi del mondo libero” in risposta all’attentato di Manchester . “Combatteremo l’abuso di internet da parte dei terroristi. Pur essendo una delle principali conquiste delle ultime decadi, Internet ha anche dimostrato di essere un potente strumento per gli scopi terroristici”.
  2. CLIMA. Sul clima, invece, c’è un muro contro muro che vede contraopposti Usa e Francia e Germania. Gentiloni, come scrive il Corriere della Sera, ricorrendo a tutta la diplomazia affinata alla guida della Farnesina spiega che “gli Stati Uniti hanno confermato di avere in corso una riflessione sull’accordo di Parigi” sui cambiamenti climatici. Ma Macron e la Merkel insistono perché non vi siano compromessi al ribasso sulla salvaguardia del clima.
  3. COMMERCIO. Sul commercio internazionale, come scrive La Stampa, Trump continua a fare incombere lo spettro del protezionismo e la pressione del nazionalismo economico. La distanza tra il presidente dell'”America First” e i partner è stata ammessa implicitamente dallo stesso consigliere economico di Trump, Gary Cohn, che lo ha definito “un grande tema” precisando che il presidente si riferiva ‘solo’ all’intollerabile disavanzo commerciale con la Germania quando a Bruxelles ha definito i tedeschi “molto cattivi”.
  4. MIGRANTI. Sui migranti, tema che sta a cuore alla presidenza italiana, si profila una concessione alla linea dura del Trump del muro con il Messico e della stessa May post-Brexit. Huffington Post sottolinea come “ben 5 pagine, con riferimenti ai diritti dei rifugiati, le motivazioni di questa emergenza immigrazione senza fine, i contributi positivi dei migranti. Era questo, in origine, il documento che la presidenza italiana del G7 aveva preparato per il vertice. Ma qui la bozza ‘made in Italy’ naufraga, inabissata dalla presidenza Usa, affondata da Stephen Miller, lo sherpa di Donald Trump deputato a trattare sul tema migranti”.

Nella bozza della dichiarazione si afferma:

I governi hanno il diritto “sovrano” di chiudere le loro frontiere e di fissare delle soglie per i migranti. E’ quanto si legge in una bozza di conclusioni che circola al G7 di Taormina. “Nel rispetto dei diritti umani e di tutti i migranti e rifugiati -si legge nel documento citato dall’agenzia tedesca Dpa- riaffermiamo i diritti sovrani degli Stati a controllare i propri confini e a fissare i limiti chiari sui livelli di migrazione come elemento chiave della sicurezza nazionale e del benessere economico”.

Nella bozza si ribadisce poi “la necessità di sostenere i rifugiati il più vicino possibile ai loro paesi di origine, in modo che siano in grado di tornare” e “di creare partnership per aiutare i paesi a creare le condizioni all’interno dei loro stessi confini per risolvere le cause delle migrazioni”.

I paesi devono assicurare inoltre “una migrazione sicura, legale e organizzata” e “proteggere i migranti e rifugiati più vulnerabili come le donne, gli adolescenti, i bambini e i minori non accompagnati”. Inoltre nel documento si mette l’accento sul rafforzamento del controllo ai confini.

Tutti questi, si sottolinea, “sono gli strumenti essenziali per ridurre la migrazione irregolare, combattere il contrabbando, il lavoro forzato, la schiavitù moderna e il traffico degli esseri umani e affrontare le questioni legate alla criminalità organizzata transnazionale, all’estremismo violento, al terrorismo e al commercio illecito”. In questo modo, si legge ancora nella bozza del documento, “saremo in grado di salvaguardare gli aspetti positivi della migrazione riconoscendo il diritto intrinseco dei paesi ospitanti a stabilire politiche nel loro interesse nazionale”, al punto che le Ong hanno parlato di “testo miope e regressivo”.

vivicentro.it/politica
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news da agenzie di stampa /agi/adnkronos

G7 di Taormina: le prime intese

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Un summit G7 nato con le peggiori premesse ha ottenuto, ieri, un primo importante risultato: l’impegno dei Sette Grandi a continuare con maggiore determinazione nella lotta al terrorismo, premendo sui colossi di internet perché evitino la diffusione in rete di materiale di propaganda jihadista. Su temi quali il commercio e la lotta al cambiamento climatico si rischia però di giungere a un nulla di fatto a causa delle divergenze tra il neo presidente Usa, Donald Trump, e i suoi partner.

Prima ancora dell’inizio dei lavori, Gentiloni si dice consapevole che “non sarà un confronto semplice”, ma confida anche in quello che chiama “lo spirito di Taormina”, ovvero il connubio di storia, cultura e bellezza che solo la Sicilia può offrire e che “può aiutare nella giusta direzione” e portare “la comunita’ internazionale attraverso il G7 a dare risposte a quello che i cittadini oggi ci chiedono, sul terrorismo e la sicurezza, innanzitutto”. Ed è in quest’ambito che si può annoverare una vittoria per la Presidenza italiana, dato che il rischio di chiudere la due giorni di Taormina con un documento annacquato e senza reali impegni dei paesi che si sono seduti attorno al tavolo erano concreti.

Ma riperorriamo il percorso con i problemi sul tavolo ed i relativi ostacoli.

Il primo ostacolo che si è trovato ad affrontare Paolo Gentiloni è la fase di transizione che attraversano diversi Paesi amici, dagli Stati Uniti alla Francia, passando per la Gran Bretagna in piena Brexit e la Germania che si appresta al voto. Il cambio di testimone alla Casa Bianca, ad esempio, ha di fatto portato a uno stallo sul clima. Già ieri la delegazione italiana aveva dovuto registrare come il confronto, anche a livello di sherpa, si fosse arenato. E non sembra una scelta casuale quella di Gentiloni di sedere proprio tra i due nuovi arrivi in seno al G7, Donald Trump ed Emmanuel Macron.

Le esplosioni di Manchester riecheggiano ancora nella stanza in cui sono riuniti i leader e diventa doveroso per il presidente del consiglio rivolgersi a Theresa May per ribadire la solidarietà del “mondo occidentale, del mondo libero” e l’impegno perché ci sia “una risposta forte all’attacco ignobile che a Manchester è stato sferrato contro innocenti”. Ed è proprio su questo punto che arriva una risposta forte, rappresentata proprio dalla dichiarazione in gran parte centrata sul “rafforzamento della cooperazione delle sette grandi economie del mondo occidentale, dalla collaborazione informativa all’impegno perché i grandi internet service provider” si attivino per contrastare quei contenuti della rete che “spesso anticipano o amplificano degli atti di terrorismo”. May, ripartita in anticipo per l’emergenza terrorismo in patria, ha ringraziato i partner per la solidarietà. “Stiamo lavorando con i provider di Internet per bloccare la propaganda dell’odio che sta annebbiando la mente dei giovani”, ha riferito prima di lasciare Taormina, “abbiamo individuato una serie di strumenti per potenziare la cooperazione con i colossi per eliminare automaticamente i messaggi di odio”.

Tocca al tema “migranti” e per esso Gentiloni evoca lo “spirito di Taormina”

Sul valore simbolico della location, l’Italia punta molto e Gentiloni lo ripete ai partner appena seduti attorno al tavolo per la prima sessione dei lavori. La Sicilia è un ideale ponte tra le due sponde del Mediterraneo, spiega ancora il premier nel fare riferimento al tema migranti. Tema che sta a cuore alla presidenza italiana, ma sul quale si profila una concessione alla linea dura del Trump del muro con il Messico e della stessa May post-Brexit per cui prevale l’interesse nazionale dato che, nella bozza della dichiarazione, si afferma la necessità di tutelare i profughi e i migranti più deboli, come le donne a rischio e i minori non accompagnati, ma anche il diritto “sovrano” degli Stati di presidiare i propri confini e di fissare “tetti” all’immigrazione. Più che all’accoglienza, quindi, si fa riferimento al diritto di portare avanti “politiche sull’immigrazione nel proprio interesse nazionale”, come si evince dalla Bozza stilata che recita:

I governi hanno il diritto “sovrano” di chiudere le loro frontiere e di fissare delle soglie per i migranti. E’ quanto si legge in una bozza di conclusioni che circola al G7 di Taormina. “Nel rispetto dei diritti umani e di tutti i migranti e rifugiati -si legge nel documento citato dall’agenzia tedesca Dpa- riaffermiamo i diritti sovrani degli Stati a controllare i propri confini e a fissare i limiti chiari sui livelli di migrazione come elemento chiave della sicurezza nazionale e del benessere economico”.

Nella bozza si ribadisce poi “la necessità di sostenere i rifugiati il più vicino possibile ai loro paesi di origine, in modo che siano in grado di tornare” e “di creare partnership per aiutare i paesi a creare le condizioni all’interno dei loro stessi confini per risolvere le cause delle migrazioni”.

I paesi devono assicurare inoltre “una migrazione sicura, legale e organizzata” e “proteggere i migranti e rifugiati più vulnerabili come le donne, gli adolescenti, i bambini e i minori non accompagnati”. Inoltre nel documento si mette l’accento sul rafforzamento del controllo ai confini.

Tutti questi, si sottolinea, “sono gli strumenti essenziali per ridurre la migrazione irregolare, combattere il contrabbando, il lavoro forzato, la schiavitù moderna e il traffico degli esseri umani e affrontare le questioni legate alla criminalità organizzata transnazionale, all’estremismo violento, al terrorismo e al commercio illecito”. In questo modo, si legge ancora nella bozza del documento, “saremo in grado di salvaguardare gli aspetti positivi della migrazione riconoscendo il diritto intrinseco dei paesi ospitanti a stabilire politiche nel loro interesse nazionale”

al punto che le Ong hanno parlato di “testo miope e regressivo” e della perdita dell’annesso che porta con sè quello della stabilizzazione in Libia e Siria e la lotta all’Isis. Sul tema, comunque, le fonti ricordano tuttavia che la discussione vera e propria “ci sarà oggi”. Intanto “si continua a lavorare sui due paragrafi” ad hoc del testo finale, ma “non ci sono problemi” con gli americani, che hanno chiesto maggiore attenzione alla sicurezza.

Ma se dal G7 viene fuori che, comunque, almeno un patto su migranti ci sarà,  su clima e commercio non c’e intesa e Trump gela i partner visto che lascia in sospeso la questione dell’accordo di Parigi sul clima, firmato dall’amministrazione Obama e ora “sotto revisione” da parte di quella Trump. “Gli Stati Uniti hanno confermato di avere in corso una riflessione sull’accordo di Parigi”, sono le parole del presidente del Consiglio. “Ci auguriamo che questa riflessione porti a conclusioni positive nelle prossime settimane”, ha aggiunto, lasciando capire che nessuna svolta arriverà da Taormina. Francia e Germania, peraltro, insistono perché non vi siano compromessi al ribasso sulla salvaguardia del clima.

Sul commercio, la distanza tra il presidente dell'”America First” e i partner è stata ammessa implicitamente dallo stesso consigliere economico di Trump, Gary Cohn, che lo ha definito “un grande tema” precisando che il presidente si riferiva ‘solo’ all’intollerabile disavanzo commerciale con la Germania quando a Bruxelles ha definito i tedeschi “molto cattivi”.

Insomma, si sta avverando la previsione formulata dal presidente del Consiglio europeo, Donald Tusk, che in mattinata aveva parlato di “vertice più difficile degli ultimi anni”.

In conclusione, una nota anche su Vladimir Putin che, inevitabilmente, è stato convitato di pietra

Nel terzo summit dei Grandi senza la Russia si parla inevitabilmente anche dei rapporti con Mosca, sullo sfondo dello caso ‘Russiagate’ che continua a imbarazzare l’amministrazione Trump con nuove rivelazioni sul genero-consigliere Jared Kushner ritenuto “persona di interesse” dall’Fbi. Trump ha fatto sapere che Washington esclude un alleggerimento delle sanzioni contro il governo di Vladimir Putin, semmai pensa a un inasprimento. Una linea dura contro Mosca che tradisce le promesse di distensione fatte in campagna elettorale. E che, come il raid aereo in Siria, tradisce forse la necessità di sopire le accuse di relazioni troppo strette con il Cremlino di cui Trump continua a essere bersaglio in patria.

vivicentro.it/politica
vivicentro/G7 di Taormina: le prime intese
fonti da agenzie /agi/adnkronos

“Problematiche in adolescenza e non solo…”, oggi il meeting a Gragnano

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“Problematiche in adolescenza e non solo…”, questo l’ordine del giorno dell’incontro tenutosi nel pomeriggio nella biblioteca comunale di Gragnano, presentato dalla F.I.D.A.P.A. (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) con la partecipazione del centro sociale polivalente “Anni d’Argento” e l’UNICEF Sezione di Gragnano. A patrocinare l’evento il comune della città.

“La conflittualità genitori-figlio durante il periodo adolescenziale è più bassa, nelle famiglie in cui durante gli anni dell’infanzia si è respirato un clima di rispetto reciproco e di collaborazione”, sostengono le presidenti F.I.D.A.P.A. di Gragnano e di Castellammare di Stabia, Rosa De Nicola e Annunziata Tavella, moderatrice dell’evento.

Al meeting anche Salvatore Langella, direttore sanitario Distretto 58 Asl Napoli 3 Sud; Rosaria Ambosio, referente UOMI Distretto 58; Alfonso Longobardi, Consigliere Regionale della Campania e vicepresidente Commissione Bilancio.

L’adolescenza, quell’età di transizione dallo stato infantile a quello adulto, è stata considerata nei suoi vari aspetti dai relatori dell’evento: il dottor Diego Ferrante, neuropsichiatra infantile del Distretto 58, il quale ha spiegato l’importanza del ruolo del padre quando i figli cominciano a subire le prime trasformazioni dovute alla particolare età, la dottoressa Angela Gaeta, psicologa-psicoterapeuta S.I.P.I., ha sottolineato, invece, l’importanza della consapevolezza del se nella coppia genitoriale; mentre la dottoressa Rossana Izzo, psicoterapeuta-Spazio Adolescenti del Distretto 58, ha raccontato la sua esperienza personale riguardo all’attività svolta in un consultorio familare.

Ai nostri microfoni la presidente F.I.D.A.P.A. della Sezione Gragnano Rosa De Nicola, che ha spiegato l’operato della sua Associazione; la dottoressa Angela Gaeta, la quale ha sottolineato la funzione fondamentale dei genitori nell’età adolescenziale di un figlio, e la dottoressa Rossana Izzo che ha esposto le difficoltà quotidiane che si incontrano nel consultorio familiare di Pompei.

Ugolini: “Napoli, non mi aspetto grandi colpi. Juve su Schick”

Ugolini: “Napoli, non mi aspetto grandi colpi. Juve su Schick”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Massimo Ugolini, giornalista Sky, il quale ha dichiarato: “Da quello che ci risulta in questo momento su Schick ci sono Juventus e Borussia Dortmund con quest’ultima che ha fatto un’offerta importante. La Juventus si  è mossa prima di tutti con argomentazioni convincenti, non credo che sia un giocatore che possa trovare spazio nel Napoli in questo momento. Con Milik che è un ’94, Mertens, Insigne, è un giocatore tutto da scoprire. La vedo dura per il Napoli, per come è impostata la prossima stagione e gli orientamenti del mercato non mi aspetto un grande colpo”. 

Juve Stabia – Reggiana: arriva la risposta della Lega

Sulla partita tra Juve Stabia e Reggiana si è detto e scritto giustamente tanto. Gli errori della terna arbitrali sono sotto gli occhi di tutti, tanto che la Lega Pro ha chiarito alcune delle caotiche dinamiche successive al gol annullato a Ripa. Fulcro del comunicato della Lega riguarda la presenza del delegato accanto al guardalinee Lacalamita e il loro scambio di parole.

Questa la nota ufficiale della Lega Pro:

Questa Lega, in merito alla gara Juve Stabia – Reggiana del 24 maggio scorso, precisa che quanto scritto da alcuni organi di stampa in riferimento al comportamento tenuto dal delegato di Lega è del tutto infondato e che le azioni descritte sono state erroneamente riportate.

Nello specifico al 30’ del primo tempo, in seguito all’annullamento della rete della Juve Stabia, si creava una ressa tra i giocatori della Juve Stabia e l’arbitro nei pressi del tunnel che porta agli spogliatoi.
Il delegato di Lega, vista la situazione delicata, ha abbandonato la sua posizione nei pressi della curva del settore “locali”, per dirigersi verso la parte opposta del terreno di gioco dove si stava svolgendo il suddetto pericoloso contatto tra calciatori ed arbitro.

Una volta ripreso il gioco lo stesso delegato, per tornare nella posizione precedentemente occupata, ha percorso la fascia laterale dove l’assistente Sig. Lacalamita lo ha prontamente informato che in quell’area del campo i tifosi avevano lanciato oggetti pericolosi come monetine. Il delegato di Lega si premurava di sapere dall’assistente Sig. Lacalamita, che lo rassicurava, se fosse stato colpito dal lancio di oggetti ed eventualmente quali fossero le sue condizioni. Per questo motivo anche lo speaker dello stadio ha invitato tutti i presenti ad avere un atteggiamento consono ad una partita di calcio.

Si precisa, pertanto, che non c’è stata alcun tipo di comunicazione inerente le azione di gioco tra il delegato di Lega e l’assistente che aveva segnalato il fallo all’arbitro, come apparso sugli organi di stampa, e che il delegato è stato solo messo a conoscenza di fatti da verificare per la sicurezza e il regolare svolgimento della partita che stavano accadendo fuori dal terreno di gioco.

Questa Lega sottolinea con fermezza come ogni partita dovrebbe svolgersi all’insegna del fair play, sia in campo che sugli spalti, e che il calcio non dovrebbe mai dare adito ad episodi di polemica e violenza, come purtroppo spesso accade, ma promuovere i veri e sani valori dello sport.

ANSA- Diritti Tv, la serie A pronta ad incassare un miliardo di euro

ANSA- Diritti Tv, la serie A pronta ad incassare un miliardo di euro

(ANSA) – ROMA, 26 MAG – Punta a incassare almeno un miliardo di euro a stagione la Lega di Serie A con la vendita nazionale dei diritti tv del triennio 2018/’21. Il bando prevede 5 pacchetti, nessuno dei quali ha tutte le partite. Gli operatori (digitale terrestre, satellitare, internet) possono concorrere per il più ricco, il D: vale minimo 400 milioni di euro, copre le gare di 12 squadre (fra cui Roma, Lazio, Torino e Fiorentina), 324 eventi di cui 132 in esclusiva. I match delle altre 8 (fra cui Juventus, Napoli, Milan e Inter, per 248 eventi) sono nei pacchetti A (satellitare) e B (digitale), che valgono 200 milioni. I pacchetti C1 e C2 per internet si dividono a metà le squadre dei pacchetti A-B: milanesi da una parte, Juve e Napoli dall’altra. Ai pacchetti principali (con un prezzo minimo superiore di circa 50 milioni rispetto al 2015/’18), Lega A e l’advisor Infront ne hanno aggiunti 7 opzionali di tipo Gold (esclusivi) e Silver (non esclusivi), con alcuni diritti tv accessori utili per integrare le dirette degli eventi.

Ssc Napoli, Formisano: “Vinciamo lo scudetto fuori dal campo tutti i giorno. Dimaro? Ci sarà spettacolo”

Ssc Napoli, Formisano: “Vinciamo lo scudetto fuori dal campo tutti i giorno. Dimaro? Ci sarà spettacolo”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Formisano, head of operations del Napoli, il quale ha dichiarato: “Dimaro è un posto accogliente, che dà disponibilità in ogni cosa. Ci sarà anche tanto spettacolo con i comici di Made in Sud, in Val di Sole ci sarà tanto oltre al calcio. Serata Scudetto a luglio? Ci stiamo lavorando, abbiamo delle riunioni ma non posso dire di più. Non abbiamo ancora vinto lo Scudetto ma posso dire che vinciamo tutti i giorni fuori dal campo, siamo nel tessuto della città ed aiutiamo spesso persone meno fortunate, abbiamo attirato in città tanti investitori che senza il Napoli non sarebbero arrivati”. 

De Magistris: “Evento insieme alla società, Maradona, e tante sorprese”

De Magistris: “Evento insieme alla società, Maradona, e tante sorprese”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il quale ha dichiarato: “Stiamo lavorando con la società per un evento insieme, con Maradona al centro e tante altre sorprese, insieme con i campioni che vinsero lo scudetto 30 anni fa”. Secondo quanto rivelato dalla stessa emittente, il giorno dell’evento potrebbe essere il 4 luglio, quando verrà conferite la cittadinanza onoraria al pipe de oro.

Dipendenti Wind Tre sul piede di guerra: no all’esternalizzazione che provocherà 900 licenziamenti

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Dipendenti Wind Tre contro l’esternalizzazione che mette a rischio 900 posti di lavoro. Sabato 27 maggio sit-in dei dipendenti a Viale Europa

Roma-  900 posti di lavoro a rischio, 900 famiglie che potrebbero trovarsi in poco tempo senza più occupazione. Irrompe come un fulmine a ciel sereno la decisione della Wind Tre di esternalizzare il customer service consumer, una scelta che inevitabilmente ricadrà su 900 lavoratori attualmente in forza nelle sedi di ROMA, GENOVA, CAGLIARI e PALERMO.

Immagine dal web

Lunedì 22 maggio è arrivata la comunicazione ufficiale alle rappresentanze sindacali di CGIL,CISL E UIL: il nuovo gestore WIND Tre (nato dalla recente fusione  di 3 e WIND), intende procedere alla totale esternalizzazione del customer service del segmento consumer (ovvero il mercato privato).

Eppure risulta incomprensibile tale scelta soprattutto a fronte di una dichiarazione rilasciata dall’azienda a dicembre 2016 ai margini di un incontro con i sindacati: “Sul perimetro interno l’azienda conferma la forte responsabilità del management a tutti i livelli per garantire al meglio l’occupazione della neoazienda, ribadendo che al momento non vi sono indicazioni di preoccupazione per l’intero perimetro occupazionale interno”.

(fonte: https://www.mondomobileweb.it/60291-fusione-wind-tre-incontro-positivo-tra-i-sindacati-ela-nuova-joint-venture/)

Questa decisione ha completamente disatteso quanto comunicato ed effettuato dall’azienda sin dall’indomani dell’avvenuta fusione. L’azienda, infatti, in qualunque incontro con i rappresentanti dei lavoratori ha sempre ribadito, per mezzo di importanti figure dirigenziali, che la nascita di quello che di fatto è  diventato il primo gestore di telefonia mobile in Italia, avrebbe garantito non solo il  mantenimento degli attuali posti di lavoro, ma addirittura ne avrebbe creato di nuovi”. Questo è quanto riportato da un rappresentante sindacale dei dipendenti Wind Tre.

A febbraio  2017 risulta infatti stipulato un accordo di armonizzazione con i sindacati (finalizzato a riunire in un unico contratto i due contratti di secondo livello di H3G e WIND), nonché il protocollo di intesa tra  i committenti di attività di Contact Center e il MISE a cui WIND 3 ha aderito, i quali non davano adito ad alcuna intenzione di cedere all’esterno il customer service o qualunque altra attività aziendale.

La decisione di esternalizzare il customer service consumer, ha quindi, non solo lasciato allibiti i sindacati, ma ha gettato nel più profondo sconforto 900 lavoratori e le loro famiglie, giustamente preoccupati per il mantenimento del loro posto di lavoro.

Parliamo di 900 persone tra cui c’è anche chi lavora in H3 GITALIA sin dal 2002, la cui età media va dai 30 ai 45 anni, molti dei quali hanno coniugi, figlio, genitori anziani da accudire. In tale contesto risultano poco efficaci le rassicurazioni dell’azienda che afferma di voler garantire con l’esternalizzazione ‘gli attuali perimetri occupazionali’- prosegue in una nota il sindacalista– “Le recenti esperienze di esternalizzazione di 913 dipendenti VODAFONE in COMDATA, o di ALMAVIVA che solo pochi mesi fa ha chiuso la sede di ROMA con la perdita di 1600 posti di lavoro, dimostrano come le cessioni del ramo di azienda si traducano spesso – nel breve/medio termine- in licenziamenti, conflitti legali tra i dipendenti ceduti e la loro ex azienda (vedi caso VODAFONE costretta dai giudici italiani a re-integrare parte dei dipendenti esternalizzati) o peggioramenti delle con dizioni lavorative”.

“La decisione di WIND 3 di procedere all’esternalizzazione del Customer Service Consumer appare del tutto insensata alla luce delle precedenti considerazioni – che dimostrano come la cessione del ramo d’azienda si dimostri controproducente sia in termini di mantenimento dei posti di lavoro sia in termini di qualità del lavoro –ma non risulta neanche giustificata dall’attuale situazione economica della neo azienda che vanta essa stessa una solido equilibrio finanziario”.

Intanto è partito sui social il tam tam contro l’insensata decisione della Wind Tre: sabato 27 maggio, al grido di “FERMIAMO LE ESTERNALIZZAZIONI”, tutti i dipendenti Wind Tre del Viale Europa, presidieranno il negozio Tre e faranno volantinaggio per sensibilizzare i clienti Tre. L’appuntamento è alle 17.30 a Roma, Largo Apollinaire (zona Eur).

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Riportiamo i dati pubblicati da Wind Tre dai quali emerge una decisiva crescita, relativa ai Ricavi, che non motiva la scellerata decisione.

Wind Tre, primo trimestre 2017 in crescita: Ricavi+2,1%,EBITDA*+9,7%

Principali risultati consolidati al 31 marzo 2017

 Ricavi totali in crescita del 2,1% a 1.552milioni di euro

-Ricavi da servizi mobili a 1.048milioni di euro,+0,4% al netto dell’effetto dell’anno bisestile

-Ricavi da servizi del fisso a 269 milioni di euro, in aumento del 2,3%

-Segmento internet in continua crescita: ricavimobile+12,1%con clienti+5,0%,ricavi fisso+8,6% con  clienti broad band+2,4%

-EBITDA* pari a 517milionidieuro,inaumentodel9,7%

-Sinergie nel primo trimestre in linea con le attese, confermati in oltre i target previsti nel piano

-Generazione di cassa operativa pari a circa 277milioni di euro nel primo trimestre

-Wind Tre anticipa l’applicazione delle nuove disposizioni UE in materia di roaming

Moody’sm liorail rating assegnato a Wind Tre affermando un“outlook” positivo

Fonte: https://www.windtre.it/

Dichiarazioni dell’AD Maximo Ibarra relative al Primo trimestre 2017:

 “Il primo trimestre è decisamente positivo per il gruppo Wind Tre: il fatturato complessivo è aumentato del 2,1% assestandosi a 1.552 milioni di euro, con un Ebitda (utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e degli ammortamenti) di 517 milioni pari a un +9,7%. 

L’azienda parte quindi col piede giusto e prosegue nel processo di integrazione tra le due realtà, processo già avviato e in rapido divenire. Ciò nonostante, l’azienda mantiene i due brand separati e può contare su buone performance nel settore della connettività fissa e soprattutto dell’internet mobile, dove l’aumento di fatturato è stato del 12,1%. Da segnalare tra l’altro, come riportato in precedenti approfondimenti, che il gruppo Wind Tre si è già adeguato (su entrambe le reti) all’abolizione dei costi di roaming decisa dall’UE e in esercizio per tutti gli operatori dal prossimo 15 giugno. I clienti del gruppo Wind Tre sono attualmente 30,9 milioni, con una leggera flessione dai 31,3 milioni del trimestre precedente: la quota di mercato rimane comunque da leader assoluto con il 37% a livello nazionale e 30,9 milioni di clienti nel settore mobile”.

Maria D’Auria

Castel Volturno, seduta pomeridiana per il Napoli: Allan ancora a parte, problemi per Albiol

Allenamento pomeridiano per il Napoli a Castelvolturno.

Gli azzurri preparano la partita dell’ultima giornata di Serie A di domenica pomeriggio (ore 18), contro la Sampdoria, a Marassi.

La squadra ha svolto attivazione in avvio e successivamente serie di partitine a campo ridotto.

Chiusura con seduta tecnico tattica ed esercitazioni al tiro.

Allan ha svolto differenziato sul campo, mentre Pavoletti ha fatto differenziato in palestra. Prima fase in gruppo e poi terapie per Albiol a causa di una leggera tendinopatia da sovraccarico al ginocchio destro.

Domani seduta pomeridiana.

 

Da sscnapoli.it