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Pres.Udinese: “Tra me e il Napoli dialogo continuo, Widmer piace da due anni”

Pres.Udinese: “Tra me e il Napoli dialogo continuo, Widmer piace da due anni”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Franco Soldati, presidente dell’Udinese, il quale ha dichiarato: : “Widmer? Le indicazioni che ha dato il suo procuratore è che Napoli sarebbe una meta ideale per lui, ma fino a questo momento non c’è nulla. Tra noi ed il Napoli c’è un dialogo continuo, agli azzurri piace da due anni. Noi abbiamo bisogno di una punta, chi sa che non si possa sviluppare una trattativa. Zapata? Non sono io che tratto queste cose, sicuramente l’interesse dell’Udinese è quello di trovare anche un valido sostituto di Zapata. Il colombiano è un giocatore maturo che può ancora crescere ed avere qualche riconoscimento economico importante anche da qualche squadra estera. Allan si è inserito benissimo ed è stato pagato il giusto. Punta? Potrebbe essere un giocatore maturo come Pavoletti o un giovane in crescita. Portiere? Con il Napoli abbiamo le porte aperte. Sappiamo che Karnezis è in uscita e che ha mercato in Grecia ed in generale all’estero. Abbiamo due portieri giovani ma non credo che nessuno dei due possa essere un sostituto di Reina”.

Auriemma: “La Juventus tiene in pugno Szczesny, su Neto…”

Auriemma: “La Juventus tiene in pugno Szczesny, su Neto…”

Ai microfoni di Radio Crc, è intervenuto Raffaele Auriemma, giornalista noto nel napoletano, il quale ha dichiarato: “Credo che nelle prossime 48 ore ci sarà un incontro tra Stefano Castagna, agente di Neto, e la Juventus. Castagna chiederà la cessione del suo assistito ma i bianconeri non sono sicuri di dare l’assenso, anche perché con Szczesny sembra in pugno ma non ci sono certezze, in ogni caso poi comunicherà a Giuntoli quelle che sono le intenzioni della Juventus anche per verificare meglio la disponibilità dei partenopei. Inoltre smentisco categoricamente la cessione di Chiriches in Turchia, così come quella di Pavoletti all’Udinese. L’attaccante non andrà in Friuli, per quanto riguarda Widmer non mi risulta nulla, se due le trattative sono disgiunte allora si tratta di un nome papabile”

Mario Rui, l’agente: “Piace al Napoli da due anni, azzurri prima scelta se dovesse andar via da Roma”

Mario Rui, l’agente: “Piace al Napoli da due anni, azzurri prima scelta se dovesse andar via da Roma”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Mario Giuffredi, agente di Mario Rui, che tanto piace al Napoli. Ecco quanto dichiarato:  “È un giocatore che piace al Napoli ormai da due anni, piaceva al presidente, a Giuntoli ed anche a Sarri, piace un po’ a tutta la società. Il giocatore sta benissimo, lui a dicembre già era pronto ma quando si ha un infortunio al crociato poi si è pronti praticamente l’anno dopo, lui ha recuperato sotto tutti i punti di vista. I rapporti con Spalletti erano buoni, ma il ragazzo si aspettava di giocare di più. Mario ha quattro anni di contratto, è innamorato di Roma e sta benissimo a Roma. Ci sarà un nuovo allenatore e bisognerà capire se il nuovo ambiente sportivo e l’allenatore continueranno a stimare Mario Rui. Lui vuole riscattarsi, se dovessimo accorgerci che ci dovessero essere dei dubbi il Napoli sarebbe la prima scelta”. 

Roma, Dzeko: “Molto orgoglioso di questa stagione. Sono felice a Roma”

NOTIZIE AS ROMA – Il centravanti bosniaco, autore di 39 reti stagionali tra Serie A e coppe, ha rilasciato alcune dichiarazioni a RadioSarajevo:

“Non ho mai perso la fiducia nelle mie qualità, che sono venute fuori in questa stagione, statisticamente la migliore della mia carriera. Ho fatto del mio meglio e, grazie anche ai compagni di squadra che hanno creduto in me, sono diventato capocannoniere della Serie A. Sono molto orgoglioso”.

Rapporto con  sostenitori della Roma?
“Senza i tifosi le vittorie non sono le stesse. Il mio rapporto con loro si basa sul rispetto reciproco e il loro supporto è stato di grande aiuto durante la stagione”.

Il derby?
“È carico di emozioni. Bisogna dare il massimo perché i tifosi lo pretendono. È fantastico giocare il derby, e sono davvero felice di aver potuto respirare il clima che si vive per le strade della città e nello stadio”.

Ha già parlato con Monchi del futuro?
“Ho un contratto con la Roma e non credo che la società stia pensando ad altro. Sono felice a Roma. Adesso penso alla nazionale, poi andrò in vacanza per riposarmi dopo una stagione davvero lunga e difficile”.

Totti?
“Icona, il principe di Roma”.

Secondo i media italiani l’anno scorso lei aveva una proposta dalla Cina… Lei l’ha rifiutata, ma non ci ha neanche pensato un attimo?
“Non mi piace parlare del passato, solo del presente. Molto spesso la verità viene distorta per speculare, per la corsa ai clic. La verità si basa sui fatti, non sulle menzogne”.

Come si vive a Roma? Può girare tranquillamente per le strade?
“In Italia è molto diverso rispetto a Manchester. Gli italiani hanno più temperamento, ma cammino spesso per le strade della città. Quando finisco gli allenamenti torno a casa e per occuparmi della mia famiglia. La mia vita è cambiata, ora sono un padre e tutto quello che voglio è solo tornare a casa e stare con mia figlia”.

Dove si vede una volta smesso di giocare a calcio?
“È ancora presto per parlarne, è ancora lunga la strada che porta al ritiro. Adesso voglio godermi il momento, il presente, al futuro ci penserò quando sarò vicino alla fine della carriera”.

Claudia Demenica

Roma, Pallotta: “Totti ambasciatore. Non dovremo fare troppe compravendite”. Salah vicinissimo al Liverpool

NOTIZIE AS ROMA – Il presidente della Roma Jim Pallotta a ruota libera su Totti, plusvalenze ed incidenti di percorso. Intervenuto ieri in serata a Sirius XM (radio statunitense), il tycoon ha rilasciato queste dichiarazioni:

Spalletti? È un uomo molto complicato, ma anche un genio, e un tipo molto creativo. Io non l’ho mai criticato, perche’ mi ha salvato il c…o l’anno scorso e quest’anno. Sapevamo da un po’ di tempo che se ne sarebbe andato. Con chi lo sostituiremo? Stiamo parlando con un paio di ragazzi, c’e’ stata qualche complicazione ma entro una settimana pensiamo di dare l’annuncio. Totti? se vuole ha contratto di sei anni per fare il dirigente con noi. Se fossi in lui ora me andrei al mare, poi pero’, visto che ha questa grande reputazione io cercherei di trarne il massimo vantaggio. Lui puo’ essere un ottimo ‘ambasciatore’ dei nostri brand e fare un sacco di soldi per se stesso con sponsor e pubblicita’ varie in tutto il mondo. Ieri ho visto Monchi e gli altri dirigenti e in questi cinque giorni ci occuperemo di tante cose, anche del mercato. Monchi? La prima volta l’ho incontrato 9 mesi fa a Londra, ci siamo piaciuti subito. Siamo fortunati che abbia scelto noi, aveva offerte piu’ ricche della nostra e se ci ha scelto vuol dire che crede nel progetto“.
Poi si parla di mercato: “e’ vero che Salah va al Liverpool?” “Con queste domande mi sembrate dei giornalisti di Roma – risponde Pallotta -, comunque per ora non c’è niente. Continuano a farci offerte per molti giocatori, e se dessimo retta a tutti partirebbero i tre quarti della nostra rosa. Ora vedremo cosa fare”.  Per migliorare ci servono 4 o 5 rinforzi di peso, perche’ faremo anche la Champions. In questa stagione ci hanno penalizzato gli infortuni, specie nel reparto difensivo. Quello di Florenzi ci e’ costato almeno 4 punti. E poi non avevamo abbastanza profondita’ in attacco: Dzeko ha segnato 39 gol ma se si fosse infortunato non so in che posizione saremmo finiti in campionato”.
Szczesny via? A me ha detto che vorrebbe rimanere con noi. E dico di più: sono rimasto sorpreso dal fatto che alcuni di quelli che pensavo volessero andarsene prima e dopo l’ultima partita sono venuti a dirmi che vogliono restare. È segno che abbiamo un bel gruppo, ci manca un po’ di profondita’ e Monchi ci aiutera”.
E poi sui tanti giovani promettenti: “le nostre squadre giovanili sono tutte nei playoff  e hanno lavorato benissimo. E in America, dove abbiamo undici ‘accademie’ siamo di gran lunga i migliori e qui troveremo i migliori, con il passaporto, da far andare in Italia. In generale, i nostri giovani hanno talento e non accadra’ piu’ che vadano altrove, lo metteranno a disposizione della nostra squadra. Poi quando avremo lo stadio sara’ tutta un’altra cosa”. La Juventus? “Una tradizione e una proprietà consolidata. Io in un paio di anni ho dovuto imparare tante cose, a cominciare da come funziona in Italia il sistema bancario. Comunque se guardi bene come la Juve ha costruito il team, loro hanno grandi centrocampisti ma anche noi. Sono meglio di noi in attacco, ma in difesa la differenza e’ che loro stanno insieme da tanto tempo. Sono come i Boston Celtics o i Golden State Warriors, giocatori che si conoscono bene perche’ da tanto tempo stanno insieme, e ogni anno inseriscono uno o due giocatori su una grande base: e’ cio’ che dovremo fare anche noi, senza piu’ fare tante compravendite”.

SALAH VERSO IL LIVERPOOL – Intanto, i fatti sembrano smentire il presidente, che si duole delle troppe compravendite. Secondo il giornale britannico The Thelegraph, l’egiziano sarebbe davvero vicinissimo al trasferimento a Liverpool. Si sta assottigliando, infatti, la differenza tra le richieste della Roma e l’offerta dei Reds, che hanno da tempo raggiunto l’accordo con il calciatore. Qualora si materializzasse, il trasferimento dell’egiziano sarebbe il più costoso nella storia del club inglese. La Roma vuole 40 milioni, staremo a vedere.

Claudia Demenica

FOTO- la Serie A presenta il nuovo pallone per la stagione 2017/18

FOTO- la Serie A presenta il nuovo pallone per la stagione 2017/18

(ANSA) – ROMA, 5 GIU – Si chiama Nike Ordem V il pallone ufficiale che sarà utilizzato nella stagione 2017/’18 in Serie A, Coppa Italia, Supercoppa e nelle competizioni Primavera, oltre che nella Premier League inglese e nella Liga spagnola. Lo annuncia la Nike con un comunicato in cui descrive le principali caratteristiche del nuovo pallone. “Il sistema di camera d’aria rinnovato – viene spiegato – offre un tocco e una percezione ottimali. Le scanalature Nike Aerowtrac garantiscono la massima precisione in volo. L’introduzione della grafica Distorted Motion – con l’adozione di un inchiostro per grafica a 3-D – aiuta a tracciare la palla in movimento e permette un tocco più delicato, garantendo una migliore presa. Il contrasto di bianco, arancione e nero rende la palla più facile da vedere. La pressione è equamente distribuita con precisione geometrica al fine di ottenere colpi potenti e accurati. Il rivestimento in pelle sintetica, saldato con fusione a caldo, offre un tocco ottimale, garantendo la massima risposta.

Napoli all’Audi Cup: gli azzurri potrebbero sfidare Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Liverpool

Napoli all’Audi Cup: gli azzurri potrebbero sfidare Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Liverpool

Il Napoli non è solo impegnato a programmare la futura squadra ma anche i futuri appuntamenti che vedranno impegnati gli uomini di Sarri, per prepararsi al meglio ai preliminari di Champions League. Gli azzurri sono stati invitati all’Audi Cup dal Bayern Monaco, così come Borussia Dortmund e Liverpool. Gli accordi dovrebbero essere messi nero su bianco nei prossimi giorni.

Milik: “Volevo giocare con l’Under 21. Sarri? Non poteva rinunciare a Mertens”

Le sue parole

Arkadiusz Milik ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media polacchi: “Forse la seconda parte della stagione non è stata una delusione completa, ma certamente il momento più duro. Non è così facile tornare dopo l’infortunio e la ricostruzione del legamento crociato. Tanto più perchè gioco in una delle migliori squadre in Europa. Dries Mertens ha lottato per la classifica cannonieri fino all’ultimo, mettendo a segno tanti gol. Ecco perché l’allenatore ha avuto difficoltà nel cambiare in attacco”.
Su Piotr Zielinski, suo compagno di squadra e polacco come l’attaccante: “Piotr ha la stoffa del giocatore di classe mondiale, mentre la storia di Milik non è ancora stata scritta“.

Sul ritorno in Nazionale: “Non mi manca la fiducia, al contrario mi sento benissimo. Giocare partite con la Nazionale è sempre una grande esperienza. Mi guadagno la mia occasione. Mi preparo come meglio posso, ma poi è l’allenatore a decidere cosa fare con me”.

Rifiuto del Napoli all’Under 21? E’ una decisione del Napoli. Non posso cambiarla, è difficile per me, ma l’accetto. Volevo giocare, ma non posso”.

Italia in Rosa, La Basia di Puegnago vince il Trofeo Pompeo Molmenti 2017

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Successo senza precedenti per l’edizione del decennale di Italia in Rosa: 8000 i visitatori che hanno preso parte alla kermesse nel parco del Castello di Moniga del Garda nel weekend dal 2 al 4 giugno. E questa settimana il Consorzio Valtènesi è in trasferta a Lecce per “Roséxpo”.

La Kermesse di Moniga del Garda è stata inaugurata venerdì 2 giugno con un pubblico da tutto esaurito la decima edizione di Italia in Rosa, il festival di Moniga del Garda dedicato al mondo dei rosé: circa 2600 le persone che hanno visitato la rassegna nel giorno di apertura, per un totale di circa 2500 bottiglie stappate.

Sabato mattina, 3 giugno, consueto momento di approfondimento del sabato con il convegno “Da moda a denominazione: come cambia il mercato dei rosé”. Fra gli ospiti Jean Marc Ducasse, buyer manager organizzatore del Pink Rosé Festival di Cannes, e Jlenia Gigante dell’associazione deGustoSalento.

Al termine del convegno si è svolta la tradizionale cerimonia di assegnazione del Trofeo Pompeo Molmenti, il riconoscimento riservato ai Chiaretti dell’ultima vendemmia (in questo caso il 2016).

Alla competizione hanno partecipato esclusivamente i 15 Chiaretti che la scorsa settimana sono stati incoronati con l’Eccellenza (punteggio pari ad almeno 85/100) al Concorso Enologico Nazionale per la Doc Valtènesi-Garda Classico della Fiera del Vino di Polpenazze.

La seconda selezione dei magnifici 15 ha visto trionfare l’azienda agricola La Basia di Puegnago con il Valtènesi Chiaretto Doc 2016 La Moglie Ubriaca: il riconoscimento è stato consegnato dal presidente di Italia in Rosa Luigi Alberti oltre che dal sindaco di Puegnago Adelio Zeni.

Assegnati anche i riconoscimenti della prima edizione di Italia in Rosa Packaging, il concorso per la miglior etichetta organizzato in collaborazione con San Faustino cui hanno partecipato 42 aziende: la vittoria in questo caso è andata all’agricola Bulgarini di Pozzolengo (Bs), seguita dalla veneta Tosian e dalla pugliese San Marzano.

Italia in Rosa si è conclusa ieri, domenica 4 giugno nel castello di Moniga, con la degustazione ai visitatori di oltre 200 rosé presentati da 141 cantine di tutta Italia.

Alla chiusura della Kermesse, il presidente di Italia in Rosa Luigi Alberti, ha dichiarato:

“E’ un risultato che va davvero al di là di ogni aspettativa. Lo straordinario trend di crescita che ha accompagnato la manifestazione fin dal primo anno ha ormai raggiunto livelli che impongono una riflessione per il futuro: per questo siamo già al lavoro sull’edizione 2018 con l’obbiettivo di qualificare ulteriormente la formula organizzativa, orientandola verso una proposta sempre più mirata all’approfondimento tecnico, alle degustazioni guidate, agli incontri con esperti del settore come emerso dalla richiesta del pubblico”.

Fra gli elementi di particolare rilievo emersi nel corso della tre giorni anche l’asse con la Puglia rappresentata a Moniga dall’associazione deGusto Salento: un’alleanza che questa settimana, dall’8 al 10 giugno, porterà i produttori della Valtènesi a Lecce per l’appuntamento di Roséxpo, nel quale il Consorzio sarà ospite con un gruppo di 15 aziende per presentare il Chiaretto con degustazioni a tutto campo ed una masterclass dedicata.

“Vogliamo fare rete, con i territori che come noi possono vantare una storicità nella produzione di rosé – ha detto il presidente del Consorzio Valènesi Alessandro Luzzago -. Ma queste sinergie non possono prescindere dalla consapevolezza che per noi la priorità è soprattutto quella di essere forti sul nostro territorio: per questo Italia in Rosa continuerà a giocare un ruolo centrale e strategico nella nostra politica promozionale”.

Dalla Turchia: “Chiriches-Galatasaray, l’affare è vicino alla fumata bianca”

Dalla Turchia: “Chiriches-Galatasaray, l’affare è vicino alla fumata bianca”

Vlad Chiricheş, secondo quanto si apprende dai media turchi, sarebbe romai vicino al trasferimento al Galatasaray. L’offerta iniziale era di 2 milioni di euro, salita poi a 2,5 mln con il direttore sportivo del club, Cenk Ergun convinto che il tutto si possa chiudere in poco tempo. L’allenatore del club turco, Igor Tudor, è felice della possibilità di poterlo allenare.

Futuro Ghoulam: il ragazzo temporeggia, aspetta l’estero ma non chiude la porta al Napoli

Futuro Ghoulam: il ragazzo temporeggia, aspetta l’estero ma non chiude la porta al Napoli

Il futuro di Ghoulam sarà più chiaro nelle prossime ore. Il Mattino, quest’oggi, scrive in merito: “Ghoulam ha un altro anno di contratto, andrà dunque in scadenza nel 2018, in pratica ha il coltello dalla parte del manico. Ecco perché sul prolungamento ha temporeggiato e tuttora temporeggia: non gli sarebbe dispiaciuta una nuova esperienza all’estero, magari in patria, nel, Psg che però nelle ultime settimane ha modificato la propria strategia di mercato. Sfumata questa chance, ha messo seriamente in preventivo di prolungare con il Napoli, che offre un contratto (con clausola) fino al 2021 con un ingaggio molto più lusinghiero rispetto a quello attuale. L’impressione è che l’accordo ci sarà”.

Piazza San Carlo sia almeno d’esperienza per il futuro

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Quello che è capitato in Piazza San Carlo a Torino, 1527 le persone rimaste ferite, ha anche mostrato, come sempre accade in queste occasioni, il meglio e il peggio di noi umani. E a raccontarle è Giuseppe Culicchia, perché diventi un’esperienza che ci deve insegnare qualcosa per il futuro.

Una tragedia sfiorata e l’incubo dello Statuto

A Torino, in piazza San Carlo, sabato sera, chi c’era ha avuto la sensazione di aver rischiato qualcosa di paragonabile al rogo del cinema Statuto. La folla, spaventata dallo scoppio di un petardo di quelli che vengono usati dalle tifoserie di tutta Italia anche se di norma non dovrebbero poter entrare in uno stadio, ha cominciato a sbandare in preda al panico: la nostra del resto è l’epoca del terrore, e una folla non pensa, agisce. Tra chi c’era, qualcuno ha pensato ai fatti di Manchester, e qualcun altro senz’altro all’Heysel. Nella calca, i più fortunati sono riusciti a imboccare la via di fuga dei portici, defluendo in via Roma e nelle strade circostanti. Ma una massa di persone che perde il controllo per via della paura, si sa, è ingovernabile e quanto mai pericolosa. Risultato: oltre 1.500 feriti, di cui otto gravi e tre in rianimazione, due donne e un bambino di sette anni portato in piazza per quella che doveva essere una festa ma che tale non è stata. In molti, trascinati via, hanno perso di vista le persone con cui erano arrivate al cospetto del maxi-schermo allestito nel celebre salotto buono della città. Nel fuggi fuggi, chi si è ritrovato senza scarpe ha finito per ferirsi a causa dei cocci delle bottiglie di birra in vetro che in teoria non sarebbero dovute entrare in piazza, alla pari del petardo. E come sempre accade in queste occasioni è venuto fuori il meglio e il peggio di noi umani.

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Per quanto riguarda il peggio, un paio di sciacalli: lesti ad avventarsi su borse e zainetti e cellulari e portafogli approfittando della confusione e dello shock di chi forse non sapeva più neppure se quella fosse davvero Torino, davvero piazza San Carlo. Per quanto riguarda il meglio, invece, la Torino che non perde la calma e che sa come mettersi al servizio del prossimo nel momento del bisogno: e dunque i tanti che sono accorsi per prestare soccorso ai feriti oppure li hanno accolti nelle loro case, coi tassisti che hanno cominciato a fare la spola con gli ospedali trasportando gratuitamente chi aveva bisogno di cure, i volontari delle ambulanze che per ore hanno percorso la città a sirene spiegate, e il personale degli ospedali che di turno il sabato notte ha saputo far fronte a una vera e propria emergenza. Anni fa, per questo giornale, raccontai la storia di un vigile del fuoco che a Torino, la sera del 13 febbraio 1983, fu tra i primi a entrare nel cinema Statuto. «Non potrò mai dimenticare quello che ho visto», mi disse, e anche se da quel rogo era trascorso ormai un trentennio e nel corso della sua carriera fosse andato in missione nei luoghi colpiti da terremoti devastanti, dall’Irpinia al Friuli, vedendo altri morti e altre distruzioni, quell’uomo in uniforme si mise a piangere.

Ecco: a Torino, sabato sera, in piazza San Carlo, la tragedia del cinema Statuto per fortuna non si è replicata. Chi c’era, oggi può raccontarlo. E probabilmente, raccontando ai suoi cari la fine allucinante di quella che doveva essere una festa ma che festa non è stata, dirà di avere anche avuto fortuna, tutto sommato. Di sicuro, non dimenticherà. Le tracce di sangue sui muri degli edifici eleganti del salotto della città, e sulle colonne dei portici, poco per volta verranno ripulite, spariranno. Ma proprio com’è stato per il cinema Statuto, la sera di sabato deve insegnarci qualcosa, e non dovremo dimenticarla.

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vivicentro/Piazza San Carlo sia almeno d’esperienza per il futuro
lastampa/Una tragedia sfiorata e l’incubo dello Statuto GIUSEPPE CULICCHIA

E’ il momento di scoprire cosa è successo in Piazza San Carlo a Torino. E punire, senza se e senza ma

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Le 1527 le persone rimaste ferite nella notte di panico in Piazza San Carlo a Torino sono una brutta cartolina per una città che fa delle sue piazze un vanto. Ora è il momento di capire che cosa sia successo, spiega Luigi La Spina, evitando il “solito rimpallo di responsabilità” dove nessuno ha coscienza e orgoglio di assumersi una colpa.

Ecco perché ora serve chiarezza

È vero che non si può impedire, fra trentamila persone, che un cretino, o un mascalzone, due figure che spesso coincidono, urli alla bomba e getti nel panico una piazza affollatissima. Ma non è tollerabile che in una città come Torino, dove, tra l’altro, la memoria della tragedia allo Statuto non è stata certo dimenticata, avvenga quello che è successo prima della serata di sabato e il giorno seguente.

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Non è bastata l’esperienza di questi tempi, segnati da un terrorismo che privilegia proprio i raduni di festa per colpire civili inermi, rinnovata purtroppo persino recentemente, a far capire come sia assurdo stringere una massa di trentamila persone davanti a un solo schermo, senza prevedere una via di fuga, senza predisporre un corridoio di divisione lasciato libero. Né è stata sufficiente a impedire quello che in tutte le manifestazioni è assolutamente proibito: la vendita di bottigliette di vetro e di lattine di birra. Fin dalla mattina di sabato erano ben visibili, ai lati della piazza San Carlo, camion frigoriferi e venditori abusivi con scorte di bevande da distribuire in serata.

E lo spettacolo del tappeto di cocci insanguinati sparsi sul terreno, lanciato in tutto il mondo dagli schermi tv e dalle foto sui giornali, è stato la testimonianza di una vergogna internazionale che Torino non merita. I controlli dei vigili e delle forze dell’ordine sulle persone che arrivano sotto il maxischermo, come risulta anche da molte testimonianze, o sono stati del tutto mancanti o sono stati veramente troppo superficiali.

Bisogna ammettere che solo la buona sorte o, per chi crede, la benevolenza del cielo hanno concesso che il bilancio di quanto avvenuto sabato sera, pur molto grave, non sia diventato catastrofico, anche se la sorte dei feriti gravi, soprattutto di quel bambino calpestato da una folla terrorizzata, non ci libera da un’angoscia straziante.

Peccato, poi, che alla drammatica serata di sabato sia succeduta, ieri, una giornata davvero imbarazzante. Dopo una riunione in prefettura con la sindaca Appendino, senza che alla fine sia stata fornita una giustificazione per quanto avvenuto e, nemmeno, le scuse per l’evidente cattiva organizzazione dell’evento, si è arrivati, in serata, al grottesco scarico di responsabilità sulla partecipata del Comune «Turismo Torino» e all’ancor più squallido tentato paragone con quanto avvenuto nel lontano 2015. Anche se si appurasse che due anni fa, cosa non ancora chiara, le modalità con le quali si organizzò una simile manifestazione fossero state identiche a quelle di sabato sera, non è ammissibile che tutto quello che è successo in Europa, e non solo in Europa, in questo periodo di tempo non abbia insegnato ai responsabili (?) ben altre e molto più stringenti misure di prevenzione per quanto potesse accadere.

Il film, molto triste e parecchio vergognoso, che si è visto a Torino in questi ultimi due giorni ormai non può prevedere flash back, proprio perché non è andato in onda su uno schermo, ma in una delle più belle e conosciute piazze della città. Può solo servire da lezione per il futuro, visto che le ripetute tragiche esperienze del recente passato non sono bastate. Speriamo che ci sia risparmiato il solito rimpallo di responsabilità, alla fine del quale non ci sia mai nessuno che abbia la coscienza e l’orgoglio di assumersi una colpa, che ammetta un errore e che, una volta tanto, si dimetta o sia dimesso da un incarico per il quale si è dimostrato evidentemente non all’altezza.

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Juve Stabia, Michael Fibiano in Nazionale: giocherà il torneo “Città di Cava de’ Tirreni”

Juve Stabia, Michael Fibiano in Nazionale: giocherà il torneo “Città di Cava de’ Tirreni”

Le Rappresentativa Under 17 di Lega Pro partecipa al XXVIII Torneo Internazionale di calcio giovanile “Città di Cava de’ Tirreni”. La formazione guidata dal CT Daniele Arrigoni farà il loro esordio martedì 6 giugno. C’è la Vespetta Michael Fibiano.

Martedì 6 giugno 2017

Ore 19.00: Rappresentativa Under 17  Lega Pro- Frosinone (Gara inaugurale – Allievi – Stadio “ Lamberti”)

Mercoledì 7 giugno 2017

Ore 18.10: Rappresentativa Under 17 Lega Pro – vs – Gorica – (Stadio “ Lamberti”)

Ore 15.30-19.30:Cavese – Rappresentativa Under 17 Lega Pro “Stadio Lamberti”

Sabato 10 giugno 2017

Ore 17.00-18.30: Semifinali Allievi

Domenica 11 giugno 2017

Ore 18.30: Finale Allievi – Trofeo D’Amico (Stadio “Simonetta Lamberti”)

Ore 20.30: Premiazioni e Cerimonia di Chiusura (Stadio “Simonetta Lamberti”)

 

Di seguito l’elenco dei convocati:

RAPPRESENTATIVA UNDER 17 LEGA PRO

PORTIERI

BRANCOLINI FEDERICO – 14/07/2001 – MODENA

CORVI EDOARDO – 23/03/2001 – PARMA

DIFENSORI

SORAGNA MATTIA – 07/04/2000 – LUMEZZANE

CASSAGHI ANDREA – 11/04/2001 – COMO

CORRADINI FABIO – 29/03/2000 – PRATO

MAFFINI NICCOLÒ – 12/03/2000 – CARRARESE

STRUMBO DOMENICO – 08/02/2000 – CATANZARO

VITALE  ANTONIO PIO – 25/01/2000 – MODENA

RUGGERO MARCO – 01/06/2000 – PADOVA

CENTROCAMPISTI  

CAPITANIO NICOLA – 27/10/2000 – ALBINOLEFFE

POLEDRI MANUEL – 06/08/2000 – CREMONESE

GIANELLI JACOPO – 04/03/2001 – CREMONESE

BARDINI FILIPPO – 17/07/2000 – LIVORNO

FIBIANO MICHAEL – 11/05/2001 – JUVE STABIA

ATTACCANTI

MONTIPÒ MARTIN – 09/04/2000 – REGGIANA

GALEANDRO ALESSANDRO – 29/02/2000 – ALBINOLEFFE

GALEOTO ANTONIO – 15/03/2000 – UNICUSANO FONDI

DAVITTI ALESSANDRO -05/02/2000 – MODENA

 

A Torino è caccia ai colpevoli

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Sono 1527 le persone rimaste ferite nella notte di panico in Piazza San Carlo a Torino. Sei sono gravi, fra queste un bambino di sette anni in coma. Le immagini di quanto capitato fra i tifosi che seguivano la finale di Champions della Juventus hanno fatto il giro del mondo. Una brutta cartolina per una città che fa delle sue piazze un vanto.

Decine di interrogatori in Questura: “Scopriremo chi ha scatenato il caos a Torino”

La polizia: chiunque abbia visto qualcosa in piazza San Carlo parli. In migliaia rispondono. In serata voci di un’ammissione da parte di due ragazzi. Ma la Procura smentisce

TORINO – Si cerca un intero gruppo di tifosi bianconeri, immortalato dalle telecamere puntate su piazza San Carlo. Gli investigatori della Digos di Torino avrebbero già individuato e identificato alcuni ragazzi che si trovavano in quella porzione di piazza intorno alle 22,15, proprio «all’altezza dei civici 195-197, alla destra del maxischermo». Da qui sono partite le due ondate di panico che l’altra sera, a pochi minuti dalla fine del match tra Juve e Real Madrid, hanno attraversato la folla, provocando più di 1500 feriti, di cui tre in condizioni gravi: in particolare un bambino di origini cinesi, di 7 anni e una ragazza di 26, residente a Monasterace in provincia di Reggio Calabria. Attorno a questo gruppetto si restringerebbe il cerchio degli investigatori coordinati dal pm Antonio Rinaudo. Al momento il fascicolo aperto dalla procura torinese è contro ignoti, e non ha ipotesi di reato, come confermato dallo stesso procuratore capo Armando Spataro. «Al momento – afferma – stiamo cercando di ricostruire l’esatta dinamica dei fatti».

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Piazza San Carlo sia almeno d’esperienza per il futuro

Ieri, in questura, si sono susseguite più riunioni, per confrontare i primi riscontri di indagine. Sono infatti centinaia i video da esaminare, tra quelli ripresi dagli spettatori e quelli dei mezzi di informazioni presenti in piazza San Carlo. Più le testimonianze già raccolte. «La nostra priorità – afferma il questore Angelo Sanna – è quella di accertare le cause che hanno scatenato il panico. Per questo motivo invitiamo tutti gli spettatori presenti nella piazza a contattarci, per aiutarci a ricostruire gli venti della serata». Grazie agli appelli, fatti ieri dopo l’incontro al tavolo per la sicurezza, presieduto dal prefetto Renato Saccone, sono arrivate in questura più di 4000 segnalazioni e tweet.

Anche grazie ai contatti social si cerca di ricostruire la catena degli eventi che ha trasformato il volto della serata, tra i 30mila tifosi accorsi nel centro di Torino. Molti hanno raccontato di aver sentito una o più esplosioni a lato della piazza. Petardi s’intende. Altri hanno detto di aver udito frasi minacciose. Come: «bomba, adesso scoppia». La psicosi per gli attentati terroristici ha fatto il resto, creando un contagio collettivo di panico. Ricostruzioni, queste, che trovano riscontro nelle prime note d’indagine.

«Benché le indagini siano tuttora in fase di sviluppo – scrive la Digos – un’ipotesi emersa dalla ricostruzione dei fatti potrebbe far ritenere che l’improvviso movimento di massa di persone sia stato provocato dalla esplosione di un piccolo petardo e dal comportamento di qualcuno che avrebbe creato panico tra gli spettatori». Nel corso di un sopralluogo subito dopo la fuga di massa, gli investigatori hanno sequestrato «alcuni artifici pirotecnici». Ieri, in serata, si è diffusa la notizia dell’interrogatorio di due giovani che avrebbero fatto parziali ammissioni, a proposito di una bravata. Circostanza smentita dalla procura.

Un altro aspetto dell’indagine, però, riguarda la sicurezza della piazza. Gli agenti infatti hanno posto sotto sequestro «la ringhiera delle scale del parcheggio sotterraneo crollata sotto il peso della folla». La pressione esercitata dalla folla ha provocato il cedimento della protezione di ferro, causando la caduta di alcuni spettatori nella rampa sottostante. L’area è tuttora presidiata, in attesa che la procura disponga accertamenti. Gran parte della piazza è diventata come una «grande scena del crimine». Infatti gli agenti della polizia scientifica hanno fatto vari rilievi. Anche nei negozi e nelle abitazioni dove la gente ha cercato riparo, provocando danneggiamenti.

Indagati anche due giovani, un egiziano e un italiano, sorpresi dai carabinieri a rubare nelle borse e negli zaini abbandonati dagli spettatori, durante la fuga.

vivicentro.it/cronaca
vivicentro/A Torino è caccia ai colpevoli
lastampa/Decine di interrogatori in Questura: “Scopriremo chi ha scatenato il caos a Torino” MASSIMILIANO PEGGIO

Maksimovic, il Napoli propone in cambio tre calciatori per estinguere il debito col Torino

Maksimovic, il Napoli propone in cambio tre calciatori per estinguere il debito col Torino

Napoli e Torino stanno discutendo in questi giorni del saldo che gli azzurri devono dare ai granata per l’acquisto di Maksimovic. Il serbo fu preso da De Laurentiis per 25 milioni. Secondo Tuttosport, il Napoli ha messo sul piatto tre giocatori per estinguere il debito senza esborsi economici. Il primo è Duvan Zapata (il Toro lo valuta 11 mentre il Napoli 20), poi ci sono Lorenzo Tonelli e Vlad Chiriches. La speranza del Napoli è di chiudere il cerchio con contropartite senza aggiungere altro cash.

Milik indispettito dal no di De Laurentiis per l’Europeo: ha evitato polemiche pubbliche

Milik indispettito dal no di De Laurentiis per l’Europeo: ha evitato polemiche pubbliche

La Gazzetta dello Sport che scrive di un Arek Milik piuttosto contrariato nel non poter fare l’Europeo U-21 con la sua nazionale: “Il no del Napoli alla Federazione polacca l’ha un po’ indispettito. L’avrebbe giocato volentieri l’Europeo Under 21, Arkadiusz Milik, ma Aurelio De Laurentiis ha negato l’autorizzazione sia a lui sia a Piotr Zielinski. Una decisione che l’attaccante ha dovuto subire e che non ha voluto commentare. «Ho dovuto rispettare la loro volontà. Al momento non voglio parlare della questione, ora mi sto allenando con la nazionale maggiore per affrontare l’importante impegno contro la Romania per le qualificazioni al Mondiale russo. E questo è il mio unico obiettivo, adesso». Dal ritiro della Polonia, Milik ha voluto chiudere l’argomento senza polemizzare, il malcontento se l’è tenuto dentro, per evitare discussioni che avrebbero potuto incrinare il suo rapporto col Napoli”.

Widmer-Pavoletti, l’Udinese e il Napoli pensano allo scambio

Widmer-Pavoletti, l’Udinese e il Napoli pensano allo scambio

In casa Napoi si cerca un’alternativa ad Hysaj, vista la quasi certa partenza di Maggio. Torna di moda, così, il nome di Widmer dell’Udinese alla luce del forte interessamento dei friulani verso Pavoletti. Il prospetto ideale da consegnare a Delneri viene pero’ considerato Pavoletti, per il quale l’unico problema sarebbe rappresentato dall’ingaggio troppo oneroso (due milioni). Da qui l’idea di Pozzo: il patron bianconero puo’ arrivare alla punta attraverso l’ennesimo scambio con il Napoli. Lo riporta Il Mattino.

Big City Live, gli scatti del concerto di beneficenza

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Nella giornata di ieri, presso il Cral Maricorderia, le Associazioni Social Guitar Project, Carmine Onlus e CPS (Comunità Promozione e Sviluppo Ong) hanno presentato la settima edizione del Big City Live. L’obiettivo della manifestazione era la racconta fondi per sostenere il progetto di fondazione orfanotrofi in Congo Brazzaville.

Il concerto di Cat Girace&The Social Guitar Project è stato ricco di spunti artistici e sociali. Sul palco si sono alternati i vocalist accompagnati da oltre cinquanta chitarristi di tutte le età, allievi di Cat Girace insieme alle amichevoli partecipazioni del Maestro Ferdinando Russo alla tastiera, del batterista Giovanni Somma e Salvatore Coppola al basso. Durante l’evento sono stati eseguiti brani che sono andati dal rock al pop, suonando vecchi successi e hit del momento.

a cura di Antonio Gargiulo

 

Castillejo-Napoli, De Laurentiis ha contattato l’agente

Castillejo-Napoli, De Laurentiis ha contattato l’agente

C’è in atto un vero e proprio testa a testa tra Napoli e Athletic Bilbao per Berenguer dell’Osasuna. Come riporta Il Corriere dello Sport, sono stati i baschi a fare l’unica offerta concreta all’Osasuna, ma l’entourage del cacliatore sa che De Laurentiis supererà tutti per avvicinarsi alla cifra pattuita dal club di Pamplona (9 mln). L’altro nome è quello di Castillejo del Villareal. De Laurentiis ne ha parlato con Quilon, e la storia potrebbe anche diventare positiva.