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Sarri: “Reina? E’ un punto di riferimento, spero rimanga con noi. Su Milik e Insigne…”

Maurizio Sarri, allenatore del Napoli, ha ricevuto il premio Timone d’Oro e ha rilasciato alcune dichiarazioni raccolte da TMW Radio:

“Fra tutti i premi, quelli che danno maggiore soddisfazione sono quelli che provengono dai colleghi, per questo sono soddisfatto. Siamo usciti dalla Coppa Italia contro la squadra che ha poi vinto il trofeo. Stesso discorso in Champions: siamo usciti agli ottavi contro la squadra che si è laureata campione. Nei sorteggi forse non siamo stati fortunati. La finale di Champions? Son due squadre di grande livello, è chiaro che il Real Madrid, se prende il sopravvento sul piano del gioco, può far male. Siamo stati eliminati da una grande squadra, questo è palese: forse abbiamo mollato un po’ perché era un eliminazione diretta, fosse stata una gara di campionato sicuramente avremmo portato a casa un punto.

Il terzo posto in campionato? Chiudere a 86 punti e non entrare ai gironi di Champions è pesante. C’è un po’ di soddisfazione per quello che abbiamo fatto a livello di punti ed un po’ di rammarico per aver mancato la Champions diretta per un punto. Il preliminare per le squadre italiane è estremamente difficile e porta ripercussioni sia in negativo che in positivo per un bel periodo di campionato. Fa male essere l’ultima squadra italiana che farà il preliminare”.

Sulla permanenza di Reina: “È un punto di riferimento, è un ragazzo di grandi valori. Spero che Reina rimanga il nostro portiere a lungo”.

Sulle parole di Milik: “Il ragazzo rispetta la decisione della società. Ha avuto un lungo infortunio, ha lavorato tantissimo per tornare ad alti livelli. Il prossimo anno ci saranno i mondiali, reputo giusto che abbia un periodo di riposo. Certo, per un polacco forse c’è un po’ di rammarico per non poter disputare l’Europeo in casa”.

Su chi scommette la prossima stagione? “Se Insigne fa un altro salto di qualità diventa uno dei più forti al monto. Il salto di qualità lo ha già fatto, la sua stagione è stata straordinaria. Ha fatto più gol ed assist di altri giocatori di altre squadre che sono osannati dalla stampa. È un giocatore fortissimo e completo, ha sempre avuto grande talento ma in questo momento riesce sempre ad incidere sulla partita. Milik? Ha già dimostrato di essere un giocatore importante, è rientrato velocemente dall’infortunio, poi in quel ruolo è esploso Mertens e non potevamo fare a meno del belga. Peccato, sarebbe stato bello vedere Mertens vincere la classifica cannonieri”.

Sulla Juventus: “È la squadra più forte e la società più forte. Hanno in rosa tanti giovani e ne stanno acquistando altri, avranno un ricambio progressivo. Chiaro, qualche campionato prima o poi lo perderanno, è normale, ma sicuramente per i prossimi 20 anni sarà sempre al top. Il problema per noi e per la Roma è il ritorno delle milanesi. Sicuramente ci saranno più squadre in lotta per la Champions”.

Le milanesi? “Sono state un anomalia degli ultimi anni, ma vedendo come stanno lavorando sicuramente è un anomalia destinata a rientrare nel giro di poco tempo”.

Sulla gestione dello spogliatoio: “È la stessa in ogni categoria, forse ho fatto più fatica a gestire le prime donne in Lega Pro rispetto ai campioni del Napoli”.

Sulla mancanza di un centrocampista di grande personalità: “Noi abbiamo un giocatore che in una partita ha fatto 207 passaggi e nessuno ne ha parlato. Quando un giocatore riesce ad accentrare il gioco in una squadra che è fra le protagoniste del mercato, non penso che sia un giocatore di poca personalità. Poi il percorso del Napoli non passa da questo tipo di acquisti, ma dall’acquisto di giovani di prospettiva”.

Il campionato della Fiorentina? “È una squadra con qualche difetto, ma con grandi pregi. Ha dei giocatori di talento assoluto come Bernardeschi. Kalinic è fra gli attaccanti più forti in Italia: forse ha fatto qualcosa in meno rispetto alle aspettative, ho l’impressione che ci siano state tante difficoltà durante l’annata e questo può aver influito sulla stagione. Ha una bella base, poi tutto dipende da quello che si chiede ai viola. La Fiorentina può far bene se fa un anno sorprendente, non può essere sempre protagonista in un campionato con squadre decisamente più apprezzate”.

 

da tuttomercatoweb.com

Rai – Nuova proposta di ADL a Reina: rinnovo con ritocco dell’ingaggio, si attende una risposta

Ciro Venerato, giornalista Rai esperto di calciomercato, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc rilasciando alcune dichiarazioni:

“In casa Napoli resta ancora da definire il futuro di Pepe Reina. Sarri non vorrebbe privarsi dello spagnolo che ritiene importante come leader e uomo spogliatoio. De Laurentiis ha fatto un ultimo sforzo offrendo 4 milioni in due anni invece dei 2,5 che percepirebbe fino al 2018. il Napoli attende una risposta, in caso di permanenza si punterà su un secondo portiere di prospettiva. Se Reina non dovesse accettare la proposta di rinnovo, la società tratterebbe la sua cessione con il Newcastle partendo da una base di cinque milioni. In questo caso si punterebbe su un sostituto già pronto. I nomi sono due: Neto e Leno. Il primo sarebbe felicissimo di approdare in azzurro, il secondo costa tanto oltre a percepire un ingaggio oneroso”.

“Dillo all’untore …..” (Roberta TEANO)

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“Il male e la paura sono gemelli siamesi” affermava Bauman nel suo libro ”Paura liquida”, ciò significa che nessuno si incontra mai senza l’altro.

In un macabro gioco di specchi sabato sera abbiamo vissuto tutto ciò che può generare la paura e la follia. Sabato sera fuggivano a Torino e fuggivano a Londra, a Torino c’era in atto la demenza alcolica di pochi balordi che ha generato la psicosi di un attentato terroristico provocando il panico di una folla intera, a Londra la realtà di un attentato terroristico, uno degli incubi peggiore nel quale questo secolo è immerso.

Considerando il fatto che l’umanità ha acquistato la capacità, sempre più avanzata, di”autodistruggersi”, come in un film “horror” noi non conosciamo da quale parte verremo attaccati e né da chi.

E’ impossibile prevedere. I terroristi sono ”serpi” in seno perché la maggior parte delle volte sono stati accolti, sono cresciuti, parlano la stessa lingua, usano gli stessi mezzi pubblici e le scuole delle proprie vittima ma le odiano, nel modo più immondo e spietato, in nome di qualcosa che ancora oggi non capiamo.

Hannah Arendt diceva che il male è banale, il bene lo comprendi il male,ahimè, è incomprensibile trascende nel banale e genera terrore.

Hanno generato in tutti noi una paura di quelle che ti rende folli. La paura immobilizza, ti pietrifica la mente, ti gela il sangue nelle vene, si ha una sorta di regressione agli istinti primordiali quella che si è avuta a Torino.

Si scappa ognuno per sé per isteria o per sopravvivenza, la stessa strategia che usa il cacciatore con il cingliale, per prenderlo lo trascina nel vortice della cecità della paura.

Oggi noi viviamo avvolti nel vortice della paura, la prudenza non ci salva e per usare le parole di Ralph Waldo Emerson ”pattinando sopra il ghiaccio sottile, la nostra speranza di salvezza sta nella velocità”.

Bene vorrei che si sviluppasse questo in ognuno di noi, comprendere che la vita è ”veloce”, sprecarla nella paura della “non vita”è un vero peccato.

In fondo fare il loro gioco, alzare muri, chiuderci dentro , avere paura dello straniero, gridare “dillo all’untore…” (generare così una paura collettiva) come “Nei Promessi Sposi” ci porterebbe tutti a rinunciare alla vittoria più grande che un uomo possa conquistare ,la Libertà. Per non parlare dell’alto prezzo in termine di democrazia che dovremmo pagare dall’invasioni degl i”sciacalli” politici, che sulle paure collettive ne fanno il loro cavallo di battaglia

Qualcuno mi dirà che è facile parlare “ma i fatti sono tragici e fanno paura”, intanto i 50 mila ragazzi e non riuniti a Manchester per il mega concerto di Arianna Grande, hanno dimostrato che a vincere, è sempre e solo l’AMORE

Dillo all'untore

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Nedved: “Volevamo Hamsik alla Juve, avrebbe avuto la possibilità di vincere il Pallone d’Oro”

Pavel Nedved, ex calciatore ed attuale vicepresidente della Juventus, ha parlato ai microfoni di TV Digi Sport soffermandosi anche su Marek Hamsik. Ecco le su dichiarazioni riportate dall’edizione online de Il Mattino:

“Ho parlato di persona con Hamsik, ma alla fine il trasferimento non si è concretizzato. E’ il capitano e l’idolo del Napoli e il club non ha voluto lasciarlo partire. Penso che Hamsik concluderà la sua carriera a Napoli. Se si fosse trasferito da noi avrebbe avuto la possibilità di vincere il Pallone d’Oro”.

Cresce la pirateria: il 39% degli italiani guarda film illegalmente (Debora VELLA)

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Nel 2016 la pirateria di film e serie ha causato all’industria audiovisiva italiana un danno di 686 milioni di euro: è quanto emerge da una recente ricerca di Fapav (Federazione antipirateria audivisiva) e Ipsos, condotto nel dicembre 2016 con interviste a oltre 1400 individui di almeno 15 anni di età, e a oltre 200 individui tra i 10 e i 14 anni.

Lo scorso anno il 39% della popolazione adulta (soprattutto uomini) ha guardato illegalmente film, serie tv e  programmi di intrattenimento; mentre tra i ragazzi di età compresa i 10 e i 14 anni il 50% ha commesso atti di pirateria. E il fenomeno è in continua crescita.

L’IDENTIKIT DEL NUOVO PIRATA

Il nuovo “pirata” è in genere un uomo, diplomato e lavoratore autonomo. I film continuano a essere il contenuto più cliccato (370 milioni di atti fuorilegge) dal maggior numero di cittadini (33%), ma il fenomeno arretra del 4% rispetto al 2010 quando i pirati erano il 37%. Sono invece aumentati coloro che vedono illegalmente serie e programmi tv: sette anni fa erano il 13 e 11% della popolazione, oggi sono il 22 e il 19%.

Un cambio di tendenza che rispecchia l’evoluzione del mercato audiovisivo, interessato a investire in nuovi e accattivanti format di intrattenimento.

LA CONSAPEVOLEZZA DI ESSERE UN PIRATA

Rispetto a sette anni fa, secondo l’indagine, è aumentata la consapevolezza che vedere illegalmente film, programmi e serie tv sia un reato, soprattutto tra gli adulti. Infatti l’82% degli intervistati ritiene che si tratti di un reato, ma il 57% pensa che sia improbabile essere scoperto e ancora meno sanzionato. Tuttavia è in crescita anche l’inclinazione a rispettare le regole adottando alternative legali «a pagamento».

In Italia esiste un impianto normativo che purtroppo non viene sufficientemente applicato con forza da tutti quanti: autorità, forze dell’ordine, magistratura e operatori. Infatti solo 1 pirata su 4 (e 1 su 5 tra i più giovani) ritiene che la pirateria sia un fatto grave. Tra le forme di deterrenza, secondo gli stessi pirati, l’oscuramento dei siti fuorilegge viene giudicato efficace dal 77% degli intervistati e 3 su 4 esprimono lo stesso giudizio qualora venisse attivato un sistema sanzionatorio capillare e credibile, con multe e denunce.

NUOVI TIPI DI PIRATERIA

La ricerca individua tre tipi di pirateria:

  • quella «digitale» aumentata – rispetto al 2010 – del 78%;
  • quella «fisica» (acquistare dvd-blu ray contraffatti) che sta crollando rispetto al 2010 (-81%) in seguito all’evoluzione tecnologica;
  • infine la pirateria «indiretta» (la ricezione di dvd-blu ray contraffatti o la visione di copie non originali altrui) che è nettamente diminuita (-50%).

Debora VELLA

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Insigne: “Non ho mai pensato che Sarri potesse andar via, tutti insieme per un traguardo storico”

Insigne: “Non ho mai pensato che Sarri potesse andar via, tutti insieme per un traguardo storico”

Ai microfoni della stampa, a Coverciano, Lorenzo Insigne ha dichiarato: “Col Napoli abbiamo disputato una grande stagione, quando arrivo qui cerco sempre di mettermi a disposizione del mister. Abbiamo dimostrato in questa stagione che la Juve non è imbattibile, li abbiamo messo in difficoltà sia in campionato che in Coppa Italia. A fine stagione abbiamo discusso, se partiamo come abbiamo concluso la stagione possiamo giocarcela con tutti e mettere in difficoltà Juve e Roma. Spagna? Adesso pensiamo alle prossime due gare. Quando scenderò in campo darò sempre il massimo. Favorevole ad un inizio anticipato della stagione e se ho mai pensato che Sarri potesse lasciare? Dico che l’importante è farsi trovare pronti. Sarri? Non ho mai temuto, il mister con noi ha sempre parlato chiaro ed è sempre stato convinto di restare a Napoli. Vincere a Napoli non è come vincere altrove e lui resterà con noi per tagliare un traguardo storico. Come abbiamo seguito Juve-Real? Tutti insieme. Mi dispiace che Juventus-Real Madrid sia andata a finire in questo modo. Contro l’Uruguay? Tutte le gare sono importanti. Sono contento di ritrovare Cavani, sono stato un anno con lui e mi ha aiutato molto a crescere. Quando tornai da Pescara lui già era un grande campione. Ero giovane e mi ha dato tanti consigli, sono orgoglioso di aver giocato con lui. E’ un grande campione e l’ha dimostrato anche col PSG. Voglio fare i complimenti all’Under 20, ho seguito la partita in camera con Gigio Donnarumma. Hanno disputato una grande gara e spero possano vincere il trofeo. Hai parlato con Donnarumma? Si, ho parlato con lui e vuole partecipare all’Europeo Under 21. E’ un ragazzo intelligente, saprà fare la scelta giusta. Gli ho detto che sicuramente sarà una vetrina importante per lui. Non lo vedo nervoso, anzi. Affrontare queste questioni a 18 anni è motivo d’orgoglio. E’ sereno e lo reputo un ragazzo intelligente: sicuramente farà scelte giuste. Sono abituato a giocare a tre, qualche cambiamento c’è, ma i movimenti dell’esterno sono quelli. L’importante è dare un aiuto in fase difensiva, con Benitez giocavo come esterno di centrocampo. Se penso ai rischi di Quatar 2022? No, semplicemente no. Ora pensiamo a Russia 2018”. 

 

 

Torre del Greco, donna colta da un malore improvviso muore in strada

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Morte a Torre del Greco: Una signora nei pressi del Parco Giusy ai confini con Ercolano, è stata colta da un’improvviso malore, si è accasciata al suolo priva di sensi. È accaduto poche ore fa.

I carabinieri sul posto hanno cercato di rianimarla, mentre erano in attesa dell’arrivo dell’ambulanza del 118. Neanche i tentativi dei sanitari sono serviti a far riprendere la donna, la quale dopo essere svenuta non ha più riaperto gli occhi.

Le forze dell’ordine hanno avvertito i familiari dell’anziana signora della loro improvvisa perdita.

Sepe, l’agente: “Noi vogliamo andare via, non è importante chi arriva”

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Sepe, l’agente: “Noi vogliamo andare via, non è importante chi arriva”

Ai microfoni di Radio Goal, è intervenuto Mario Giuffredi, agente di Sepe, il quale ha dichiarato: “Sepe? Se resta Reina e arriva Neto non è un problema nostro, noi vogliamo andare via ed il futuro in questo senso non ci interessa. La nostra idea è quella di voler andare a giocare”.

Pres.Udinese: “Tra me e il Napoli dialogo continuo, Widmer piace da due anni”

Pres.Udinese: “Tra me e il Napoli dialogo continuo, Widmer piace da due anni”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Franco Soldati, presidente dell’Udinese, il quale ha dichiarato: : “Widmer? Le indicazioni che ha dato il suo procuratore è che Napoli sarebbe una meta ideale per lui, ma fino a questo momento non c’è nulla. Tra noi ed il Napoli c’è un dialogo continuo, agli azzurri piace da due anni. Noi abbiamo bisogno di una punta, chi sa che non si possa sviluppare una trattativa. Zapata? Non sono io che tratto queste cose, sicuramente l’interesse dell’Udinese è quello di trovare anche un valido sostituto di Zapata. Il colombiano è un giocatore maturo che può ancora crescere ed avere qualche riconoscimento economico importante anche da qualche squadra estera. Allan si è inserito benissimo ed è stato pagato il giusto. Punta? Potrebbe essere un giocatore maturo come Pavoletti o un giovane in crescita. Portiere? Con il Napoli abbiamo le porte aperte. Sappiamo che Karnezis è in uscita e che ha mercato in Grecia ed in generale all’estero. Abbiamo due portieri giovani ma non credo che nessuno dei due possa essere un sostituto di Reina”.

Auriemma: “La Juventus tiene in pugno Szczesny, su Neto…”

Auriemma: “La Juventus tiene in pugno Szczesny, su Neto…”

Ai microfoni di Radio Crc, è intervenuto Raffaele Auriemma, giornalista noto nel napoletano, il quale ha dichiarato: “Credo che nelle prossime 48 ore ci sarà un incontro tra Stefano Castagna, agente di Neto, e la Juventus. Castagna chiederà la cessione del suo assistito ma i bianconeri non sono sicuri di dare l’assenso, anche perché con Szczesny sembra in pugno ma non ci sono certezze, in ogni caso poi comunicherà a Giuntoli quelle che sono le intenzioni della Juventus anche per verificare meglio la disponibilità dei partenopei. Inoltre smentisco categoricamente la cessione di Chiriches in Turchia, così come quella di Pavoletti all’Udinese. L’attaccante non andrà in Friuli, per quanto riguarda Widmer non mi risulta nulla, se due le trattative sono disgiunte allora si tratta di un nome papabile”

Mario Rui, l’agente: “Piace al Napoli da due anni, azzurri prima scelta se dovesse andar via da Roma”

Mario Rui, l’agente: “Piace al Napoli da due anni, azzurri prima scelta se dovesse andar via da Roma”

Ai microfoni di Radio Kiss Kiss Napoli, è intervenuto Mario Giuffredi, agente di Mario Rui, che tanto piace al Napoli. Ecco quanto dichiarato:  “È un giocatore che piace al Napoli ormai da due anni, piaceva al presidente, a Giuntoli ed anche a Sarri, piace un po’ a tutta la società. Il giocatore sta benissimo, lui a dicembre già era pronto ma quando si ha un infortunio al crociato poi si è pronti praticamente l’anno dopo, lui ha recuperato sotto tutti i punti di vista. I rapporti con Spalletti erano buoni, ma il ragazzo si aspettava di giocare di più. Mario ha quattro anni di contratto, è innamorato di Roma e sta benissimo a Roma. Ci sarà un nuovo allenatore e bisognerà capire se il nuovo ambiente sportivo e l’allenatore continueranno a stimare Mario Rui. Lui vuole riscattarsi, se dovessimo accorgerci che ci dovessero essere dei dubbi il Napoli sarebbe la prima scelta”. 

Roma, Dzeko: “Molto orgoglioso di questa stagione. Sono felice a Roma”

NOTIZIE AS ROMA – Il centravanti bosniaco, autore di 39 reti stagionali tra Serie A e coppe, ha rilasciato alcune dichiarazioni a RadioSarajevo:

“Non ho mai perso la fiducia nelle mie qualità, che sono venute fuori in questa stagione, statisticamente la migliore della mia carriera. Ho fatto del mio meglio e, grazie anche ai compagni di squadra che hanno creduto in me, sono diventato capocannoniere della Serie A. Sono molto orgoglioso”.

Rapporto con  sostenitori della Roma?
“Senza i tifosi le vittorie non sono le stesse. Il mio rapporto con loro si basa sul rispetto reciproco e il loro supporto è stato di grande aiuto durante la stagione”.

Il derby?
“È carico di emozioni. Bisogna dare il massimo perché i tifosi lo pretendono. È fantastico giocare il derby, e sono davvero felice di aver potuto respirare il clima che si vive per le strade della città e nello stadio”.

Ha già parlato con Monchi del futuro?
“Ho un contratto con la Roma e non credo che la società stia pensando ad altro. Sono felice a Roma. Adesso penso alla nazionale, poi andrò in vacanza per riposarmi dopo una stagione davvero lunga e difficile”.

Totti?
“Icona, il principe di Roma”.

Secondo i media italiani l’anno scorso lei aveva una proposta dalla Cina… Lei l’ha rifiutata, ma non ci ha neanche pensato un attimo?
“Non mi piace parlare del passato, solo del presente. Molto spesso la verità viene distorta per speculare, per la corsa ai clic. La verità si basa sui fatti, non sulle menzogne”.

Come si vive a Roma? Può girare tranquillamente per le strade?
“In Italia è molto diverso rispetto a Manchester. Gli italiani hanno più temperamento, ma cammino spesso per le strade della città. Quando finisco gli allenamenti torno a casa e per occuparmi della mia famiglia. La mia vita è cambiata, ora sono un padre e tutto quello che voglio è solo tornare a casa e stare con mia figlia”.

Dove si vede una volta smesso di giocare a calcio?
“È ancora presto per parlarne, è ancora lunga la strada che porta al ritiro. Adesso voglio godermi il momento, il presente, al futuro ci penserò quando sarò vicino alla fine della carriera”.

Claudia Demenica

Roma, Pallotta: “Totti ambasciatore. Non dovremo fare troppe compravendite”. Salah vicinissimo al Liverpool

NOTIZIE AS ROMA – Il presidente della Roma Jim Pallotta a ruota libera su Totti, plusvalenze ed incidenti di percorso. Intervenuto ieri in serata a Sirius XM (radio statunitense), il tycoon ha rilasciato queste dichiarazioni:

Spalletti? È un uomo molto complicato, ma anche un genio, e un tipo molto creativo. Io non l’ho mai criticato, perche’ mi ha salvato il c…o l’anno scorso e quest’anno. Sapevamo da un po’ di tempo che se ne sarebbe andato. Con chi lo sostituiremo? Stiamo parlando con un paio di ragazzi, c’e’ stata qualche complicazione ma entro una settimana pensiamo di dare l’annuncio. Totti? se vuole ha contratto di sei anni per fare il dirigente con noi. Se fossi in lui ora me andrei al mare, poi pero’, visto che ha questa grande reputazione io cercherei di trarne il massimo vantaggio. Lui puo’ essere un ottimo ‘ambasciatore’ dei nostri brand e fare un sacco di soldi per se stesso con sponsor e pubblicita’ varie in tutto il mondo. Ieri ho visto Monchi e gli altri dirigenti e in questi cinque giorni ci occuperemo di tante cose, anche del mercato. Monchi? La prima volta l’ho incontrato 9 mesi fa a Londra, ci siamo piaciuti subito. Siamo fortunati che abbia scelto noi, aveva offerte piu’ ricche della nostra e se ci ha scelto vuol dire che crede nel progetto“.
Poi si parla di mercato: “e’ vero che Salah va al Liverpool?” “Con queste domande mi sembrate dei giornalisti di Roma – risponde Pallotta -, comunque per ora non c’è niente. Continuano a farci offerte per molti giocatori, e se dessimo retta a tutti partirebbero i tre quarti della nostra rosa. Ora vedremo cosa fare”.  Per migliorare ci servono 4 o 5 rinforzi di peso, perche’ faremo anche la Champions. In questa stagione ci hanno penalizzato gli infortuni, specie nel reparto difensivo. Quello di Florenzi ci e’ costato almeno 4 punti. E poi non avevamo abbastanza profondita’ in attacco: Dzeko ha segnato 39 gol ma se si fosse infortunato non so in che posizione saremmo finiti in campionato”.
Szczesny via? A me ha detto che vorrebbe rimanere con noi. E dico di più: sono rimasto sorpreso dal fatto che alcuni di quelli che pensavo volessero andarsene prima e dopo l’ultima partita sono venuti a dirmi che vogliono restare. È segno che abbiamo un bel gruppo, ci manca un po’ di profondita’ e Monchi ci aiutera”.
E poi sui tanti giovani promettenti: “le nostre squadre giovanili sono tutte nei playoff  e hanno lavorato benissimo. E in America, dove abbiamo undici ‘accademie’ siamo di gran lunga i migliori e qui troveremo i migliori, con il passaporto, da far andare in Italia. In generale, i nostri giovani hanno talento e non accadra’ piu’ che vadano altrove, lo metteranno a disposizione della nostra squadra. Poi quando avremo lo stadio sara’ tutta un’altra cosa”. La Juventus? “Una tradizione e una proprietà consolidata. Io in un paio di anni ho dovuto imparare tante cose, a cominciare da come funziona in Italia il sistema bancario. Comunque se guardi bene come la Juve ha costruito il team, loro hanno grandi centrocampisti ma anche noi. Sono meglio di noi in attacco, ma in difesa la differenza e’ che loro stanno insieme da tanto tempo. Sono come i Boston Celtics o i Golden State Warriors, giocatori che si conoscono bene perche’ da tanto tempo stanno insieme, e ogni anno inseriscono uno o due giocatori su una grande base: e’ cio’ che dovremo fare anche noi, senza piu’ fare tante compravendite”.

SALAH VERSO IL LIVERPOOL – Intanto, i fatti sembrano smentire il presidente, che si duole delle troppe compravendite. Secondo il giornale britannico The Thelegraph, l’egiziano sarebbe davvero vicinissimo al trasferimento a Liverpool. Si sta assottigliando, infatti, la differenza tra le richieste della Roma e l’offerta dei Reds, che hanno da tempo raggiunto l’accordo con il calciatore. Qualora si materializzasse, il trasferimento dell’egiziano sarebbe il più costoso nella storia del club inglese. La Roma vuole 40 milioni, staremo a vedere.

Claudia Demenica

FOTO- la Serie A presenta il nuovo pallone per la stagione 2017/18

FOTO- la Serie A presenta il nuovo pallone per la stagione 2017/18

(ANSA) – ROMA, 5 GIU – Si chiama Nike Ordem V il pallone ufficiale che sarà utilizzato nella stagione 2017/’18 in Serie A, Coppa Italia, Supercoppa e nelle competizioni Primavera, oltre che nella Premier League inglese e nella Liga spagnola. Lo annuncia la Nike con un comunicato in cui descrive le principali caratteristiche del nuovo pallone. “Il sistema di camera d’aria rinnovato – viene spiegato – offre un tocco e una percezione ottimali. Le scanalature Nike Aerowtrac garantiscono la massima precisione in volo. L’introduzione della grafica Distorted Motion – con l’adozione di un inchiostro per grafica a 3-D – aiuta a tracciare la palla in movimento e permette un tocco più delicato, garantendo una migliore presa. Il contrasto di bianco, arancione e nero rende la palla più facile da vedere. La pressione è equamente distribuita con precisione geometrica al fine di ottenere colpi potenti e accurati. Il rivestimento in pelle sintetica, saldato con fusione a caldo, offre un tocco ottimale, garantendo la massima risposta.

Napoli all’Audi Cup: gli azzurri potrebbero sfidare Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Liverpool

Napoli all’Audi Cup: gli azzurri potrebbero sfidare Bayern Monaco, Borussia Dortmund e Liverpool

Il Napoli non è solo impegnato a programmare la futura squadra ma anche i futuri appuntamenti che vedranno impegnati gli uomini di Sarri, per prepararsi al meglio ai preliminari di Champions League. Gli azzurri sono stati invitati all’Audi Cup dal Bayern Monaco, così come Borussia Dortmund e Liverpool. Gli accordi dovrebbero essere messi nero su bianco nei prossimi giorni.

Milik: “Volevo giocare con l’Under 21. Sarri? Non poteva rinunciare a Mertens”

Le sue parole

Arkadiusz Milik ha rilasciato alcune dichiarazioni ai media polacchi: “Forse la seconda parte della stagione non è stata una delusione completa, ma certamente il momento più duro. Non è così facile tornare dopo l’infortunio e la ricostruzione del legamento crociato. Tanto più perchè gioco in una delle migliori squadre in Europa. Dries Mertens ha lottato per la classifica cannonieri fino all’ultimo, mettendo a segno tanti gol. Ecco perché l’allenatore ha avuto difficoltà nel cambiare in attacco”.
Su Piotr Zielinski, suo compagno di squadra e polacco come l’attaccante: “Piotr ha la stoffa del giocatore di classe mondiale, mentre la storia di Milik non è ancora stata scritta“.

Sul ritorno in Nazionale: “Non mi manca la fiducia, al contrario mi sento benissimo. Giocare partite con la Nazionale è sempre una grande esperienza. Mi guadagno la mia occasione. Mi preparo come meglio posso, ma poi è l’allenatore a decidere cosa fare con me”.

Rifiuto del Napoli all’Under 21? E’ una decisione del Napoli. Non posso cambiarla, è difficile per me, ma l’accetto. Volevo giocare, ma non posso”.

Italia in Rosa, La Basia di Puegnago vince il Trofeo Pompeo Molmenti 2017

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Successo senza precedenti per l’edizione del decennale di Italia in Rosa: 8000 i visitatori che hanno preso parte alla kermesse nel parco del Castello di Moniga del Garda nel weekend dal 2 al 4 giugno. E questa settimana il Consorzio Valtènesi è in trasferta a Lecce per “Roséxpo”.

La Kermesse di Moniga del Garda è stata inaugurata venerdì 2 giugno con un pubblico da tutto esaurito la decima edizione di Italia in Rosa, il festival di Moniga del Garda dedicato al mondo dei rosé: circa 2600 le persone che hanno visitato la rassegna nel giorno di apertura, per un totale di circa 2500 bottiglie stappate.

Sabato mattina, 3 giugno, consueto momento di approfondimento del sabato con il convegno “Da moda a denominazione: come cambia il mercato dei rosé”. Fra gli ospiti Jean Marc Ducasse, buyer manager organizzatore del Pink Rosé Festival di Cannes, e Jlenia Gigante dell’associazione deGustoSalento.

Al termine del convegno si è svolta la tradizionale cerimonia di assegnazione del Trofeo Pompeo Molmenti, il riconoscimento riservato ai Chiaretti dell’ultima vendemmia (in questo caso il 2016).

Alla competizione hanno partecipato esclusivamente i 15 Chiaretti che la scorsa settimana sono stati incoronati con l’Eccellenza (punteggio pari ad almeno 85/100) al Concorso Enologico Nazionale per la Doc Valtènesi-Garda Classico della Fiera del Vino di Polpenazze.

La seconda selezione dei magnifici 15 ha visto trionfare l’azienda agricola La Basia di Puegnago con il Valtènesi Chiaretto Doc 2016 La Moglie Ubriaca: il riconoscimento è stato consegnato dal presidente di Italia in Rosa Luigi Alberti oltre che dal sindaco di Puegnago Adelio Zeni.

Assegnati anche i riconoscimenti della prima edizione di Italia in Rosa Packaging, il concorso per la miglior etichetta organizzato in collaborazione con San Faustino cui hanno partecipato 42 aziende: la vittoria in questo caso è andata all’agricola Bulgarini di Pozzolengo (Bs), seguita dalla veneta Tosian e dalla pugliese San Marzano.

Italia in Rosa si è conclusa ieri, domenica 4 giugno nel castello di Moniga, con la degustazione ai visitatori di oltre 200 rosé presentati da 141 cantine di tutta Italia.

Alla chiusura della Kermesse, il presidente di Italia in Rosa Luigi Alberti, ha dichiarato:

“E’ un risultato che va davvero al di là di ogni aspettativa. Lo straordinario trend di crescita che ha accompagnato la manifestazione fin dal primo anno ha ormai raggiunto livelli che impongono una riflessione per il futuro: per questo siamo già al lavoro sull’edizione 2018 con l’obbiettivo di qualificare ulteriormente la formula organizzativa, orientandola verso una proposta sempre più mirata all’approfondimento tecnico, alle degustazioni guidate, agli incontri con esperti del settore come emerso dalla richiesta del pubblico”.

Fra gli elementi di particolare rilievo emersi nel corso della tre giorni anche l’asse con la Puglia rappresentata a Moniga dall’associazione deGusto Salento: un’alleanza che questa settimana, dall’8 al 10 giugno, porterà i produttori della Valtènesi a Lecce per l’appuntamento di Roséxpo, nel quale il Consorzio sarà ospite con un gruppo di 15 aziende per presentare il Chiaretto con degustazioni a tutto campo ed una masterclass dedicata.

“Vogliamo fare rete, con i territori che come noi possono vantare una storicità nella produzione di rosé – ha detto il presidente del Consorzio Valènesi Alessandro Luzzago -. Ma queste sinergie non possono prescindere dalla consapevolezza che per noi la priorità è soprattutto quella di essere forti sul nostro territorio: per questo Italia in Rosa continuerà a giocare un ruolo centrale e strategico nella nostra politica promozionale”.

Dalla Turchia: “Chiriches-Galatasaray, l’affare è vicino alla fumata bianca”

Dalla Turchia: “Chiriches-Galatasaray, l’affare è vicino alla fumata bianca”

Vlad Chiricheş, secondo quanto si apprende dai media turchi, sarebbe romai vicino al trasferimento al Galatasaray. L’offerta iniziale era di 2 milioni di euro, salita poi a 2,5 mln con il direttore sportivo del club, Cenk Ergun convinto che il tutto si possa chiudere in poco tempo. L’allenatore del club turco, Igor Tudor, è felice della possibilità di poterlo allenare.

Futuro Ghoulam: il ragazzo temporeggia, aspetta l’estero ma non chiude la porta al Napoli

Futuro Ghoulam: il ragazzo temporeggia, aspetta l’estero ma non chiude la porta al Napoli

Il futuro di Ghoulam sarà più chiaro nelle prossime ore. Il Mattino, quest’oggi, scrive in merito: “Ghoulam ha un altro anno di contratto, andrà dunque in scadenza nel 2018, in pratica ha il coltello dalla parte del manico. Ecco perché sul prolungamento ha temporeggiato e tuttora temporeggia: non gli sarebbe dispiaciuta una nuova esperienza all’estero, magari in patria, nel, Psg che però nelle ultime settimane ha modificato la propria strategia di mercato. Sfumata questa chance, ha messo seriamente in preventivo di prolungare con il Napoli, che offre un contratto (con clausola) fino al 2021 con un ingaggio molto più lusinghiero rispetto a quello attuale. L’impressione è che l’accordo ci sarà”.

Piazza San Carlo sia almeno d’esperienza per il futuro

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Quello che è capitato in Piazza San Carlo a Torino, 1527 le persone rimaste ferite, ha anche mostrato, come sempre accade in queste occasioni, il meglio e il peggio di noi umani. E a raccontarle è Giuseppe Culicchia, perché diventi un’esperienza che ci deve insegnare qualcosa per il futuro.

Una tragedia sfiorata e l’incubo dello Statuto

A Torino, in piazza San Carlo, sabato sera, chi c’era ha avuto la sensazione di aver rischiato qualcosa di paragonabile al rogo del cinema Statuto. La folla, spaventata dallo scoppio di un petardo di quelli che vengono usati dalle tifoserie di tutta Italia anche se di norma non dovrebbero poter entrare in uno stadio, ha cominciato a sbandare in preda al panico: la nostra del resto è l’epoca del terrore, e una folla non pensa, agisce. Tra chi c’era, qualcuno ha pensato ai fatti di Manchester, e qualcun altro senz’altro all’Heysel. Nella calca, i più fortunati sono riusciti a imboccare la via di fuga dei portici, defluendo in via Roma e nelle strade circostanti. Ma una massa di persone che perde il controllo per via della paura, si sa, è ingovernabile e quanto mai pericolosa. Risultato: oltre 1.500 feriti, di cui otto gravi e tre in rianimazione, due donne e un bambino di sette anni portato in piazza per quella che doveva essere una festa ma che tale non è stata. In molti, trascinati via, hanno perso di vista le persone con cui erano arrivate al cospetto del maxi-schermo allestito nel celebre salotto buono della città. Nel fuggi fuggi, chi si è ritrovato senza scarpe ha finito per ferirsi a causa dei cocci delle bottiglie di birra in vetro che in teoria non sarebbero dovute entrare in piazza, alla pari del petardo. E come sempre accade in queste occasioni è venuto fuori il meglio e il peggio di noi umani.

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Per quanto riguarda il peggio, un paio di sciacalli: lesti ad avventarsi su borse e zainetti e cellulari e portafogli approfittando della confusione e dello shock di chi forse non sapeva più neppure se quella fosse davvero Torino, davvero piazza San Carlo. Per quanto riguarda il meglio, invece, la Torino che non perde la calma e che sa come mettersi al servizio del prossimo nel momento del bisogno: e dunque i tanti che sono accorsi per prestare soccorso ai feriti oppure li hanno accolti nelle loro case, coi tassisti che hanno cominciato a fare la spola con gli ospedali trasportando gratuitamente chi aveva bisogno di cure, i volontari delle ambulanze che per ore hanno percorso la città a sirene spiegate, e il personale degli ospedali che di turno il sabato notte ha saputo far fronte a una vera e propria emergenza. Anni fa, per questo giornale, raccontai la storia di un vigile del fuoco che a Torino, la sera del 13 febbraio 1983, fu tra i primi a entrare nel cinema Statuto. «Non potrò mai dimenticare quello che ho visto», mi disse, e anche se da quel rogo era trascorso ormai un trentennio e nel corso della sua carriera fosse andato in missione nei luoghi colpiti da terremoti devastanti, dall’Irpinia al Friuli, vedendo altri morti e altre distruzioni, quell’uomo in uniforme si mise a piangere.

Ecco: a Torino, sabato sera, in piazza San Carlo, la tragedia del cinema Statuto per fortuna non si è replicata. Chi c’era, oggi può raccontarlo. E probabilmente, raccontando ai suoi cari la fine allucinante di quella che doveva essere una festa ma che festa non è stata, dirà di avere anche avuto fortuna, tutto sommato. Di sicuro, non dimenticherà. Le tracce di sangue sui muri degli edifici eleganti del salotto della città, e sulle colonne dei portici, poco per volta verranno ripulite, spariranno. Ma proprio com’è stato per il cinema Statuto, la sera di sabato deve insegnarci qualcosa, e non dovremo dimenticarla.

vivicentro.it/opinione
vivicentro/Piazza San Carlo sia almeno d’esperienza per il futuro
lastampa/Una tragedia sfiorata e l’incubo dello Statuto GIUSEPPE CULICCHIA